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Biomasse residuali - disponibilità e possibilità di conversione energetica: esperienze in Basilicata nell’ambito del progetto
FAESI
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELLA
BASILICATA
SAFE - Scuola di Scienze Agrarie, Forestali , Alimentari ed Ambientali
Prof. Giovanni Carlo Di RENZO
BasilicataBasilicata
Aree di interesse
Area di elevata valenza
storico-naturalistica con
impatti antropici di
rilievo nelle diverse matrici ambientali
Candidato a capitale
europea della cultura
2019. Centro storico e
Sassi, patrimonio mondiale dell’Unesco
Forte vocazione agricola
e con problemi di
erosione della costa e di land degradation.
Parco nazionale ma anche
enormi problemi di mobilitàe dissesto idrogeologico
Impegnato nella mobilità
sostenibile, infomobilità ed
illuminazione pubblica intelligente
Coesistenza di un
patrimonio ambientale di
pregio e ingenti giacimenti petroliferi
Classificazione delle biomasse
RISPETTO ALLA TIPOLOGIA LE BIOMASSE POSSONO SUDDIVIDERSI IN :
•LIGNOCELLULOSICHE•AMIDACEE•SACCARIFERE•OLEAGINOSE•RIFIUTI SOLIDI URBANI (RSU)•REFLUI ZOOTECNICI•BIOCOMBUSTIBILI LIQUIDI•BIOCOMBUSTIBILI GASSOSI
Le biomasse vegetali possono suddividersi in quattro categorie:
� Residui forestali e dell’industria del legno: derivano dalle lavorazioni delle segherie, dalla trasformazione del prodotto legno e dagli interventi di manutenzione del bosco
� Sottoprodotti agricoli: sono paglie, stocchi, sarmenti di vite, ramaglie di potatura, etc
� Residui agroindustriali: sono costituite da sanse, vinacce, noccioli, lolla di riso (riserie, distillerie, oleifici)
� Colture energetiche: sono finalizzate alla produzione di biomasse (sia erbacee sia legnose) per lo sfruttamento energetico o per la realizzazione di biocombustibili
Classificazione delle biomasse disponibili sul territorio della Classificazione delle biomasse disponibili sul territorio della Regione Regione Basilicata in termini di quantitBasilicata in termini di quantitàà e tipologia, caratteristiche chimicoe tipologia, caratteristiche chimico--fisiche e localizzazione, definizione delle potenzialitfisiche e localizzazione, definizione delle potenzialitàà in termini di in termini di conversione energeticaconversione energetica
� comparto forestale e verde urbanocomparto forestale e verde urbano: residui delle operazioni
selvicolturali o delle attività di manutenzione del verde urbano, utilizzazione di
boschi cedui, ecc;
�� comparto agricolo: comparto agricolo: residui colturali provenienti dall’attività agricola e
dalle colture dedicate di specie lignocellulosiche, piante oleaginose, per
l’estrazione di oli e la loro trasformazione in biodiesel, piante alcoligene per la
produzione di bioetanolo;
� comparto zootecnicocomparto zootecnico: deiezioni e reflui zootecnici;
�� comparto agroindustriale:e dellcomparto agroindustriale:e dell’’industria del legno industria del legno residui
provenienti dalle industrie del legno o dei prodotti in legno e dell’industria della
carta, nonché residui dell’industria agroalimentare;
L’approccio strategico prevede la massimizzazione dei profitti
e la RIDUZIONE del rischio di mancato approvvigionamento
ATTRAVERSO LE SEGUENTI FASI:
� verifica qualitativa e quantitativa delle biomasse disponibili;
� minimizzazione dei costi di raccolta e trasporto;
� ottimizzazione delle condizioni di stoccaggio e conversione energetica;
Tipologie forestali Prov. Potenza Prov. Matera Basilicata
Altofusto Ceduo Altofusto Ceduo Altofusto Ceduo
Boschi di castagno 431,48 96.190,10 - 60,62 431,48 96.250,72
Boschi di faggio 15.923,23 30.823,83 - - 15.923,23 30.823,83
Boschi di leccio 4.888,50 7.508,57 1.570,57 3.454,47 6.459,07 10.963,04
Querceti mesofili 79.124,45 494.552,98 20.019,15 65.556,07 99.143,60 560.109,05
Formazioni igrofile 23.568,44 1.264,26 13.186,69 - 36.755,13 1.264,26
Altri boschi di latifoglie
mesofile16.338,43 43.431,45 141,81 1.135,19 16.480,23 44.566,64
Piantagioni e
rimboschimenti1.538,21 - 598,30 - 2.136,51 -
Pinete mediterranee 15.702,71 - 48.692,53 - 64.395,24 -
Pinete montane 12.164,80 - 319,51 - 12.484,31 -
Totale 169.680 673.771 84.528 70.206 254.208 743.977
Prelievi potenziali di biomassa forestale (mc)
Tipologie forestali
Pr. Potenza Pr. Matera Basilicata
Altofusto Ceduo Altofusto Ceduo Altofusto Ceduo
Metri cubi
Boschi di castagno 61,32 12.763,86 3,40 2.636,25 64,72 15.400,12
Boschi di faggio 878,25 4.189,27 395,61 3.516,68 1.273,86 7.705,96
Boschi di leccio 1.372,77 3.108,11 242,00 400,06 1.614,77 3.508,17
Querceti mesofili11.862,60 83.241,48 3.008,94 28.780,33 14.871,54 112.021,81
Formazioni igrofile 29.672,60 251,10 7.082,53 52,32 36.755,13 303,42
Altri boschi di latifoglie
mesofile 1.995,76 6.935,55 476,27 1.977,77 2.472,03 8.913,33
Piantagioni e rimboschimenti 249,46 71,01 320,48
Pinete mediterranee 50.290,54 14.104,70 64.395,24
Pinete montane 10.072,08 2.412,23 12.484,31
totale106.455106.455 110.489110.489 27.79627.796 37.36337.363 134.252134.252 147.852147.852
Residui legnosi allo stato fresco
Residui di potatura della vite CANTIERE 1:
CANTIERE 2:
Residui di potatura della vite CANTIERE 3:
CANTIERE 4:
Cantieri per la raccolta della pagliaCANTIERE 1:
CANTIERE 2:
Cantieri per la raccolta della pagliaCANTIERE 3:
CANTIERE 4:
Cantiere Massa volumica
apparente
(kg/mc)
Massa volumica
reale (kg/mc)
Costo s.f.
(€/t)
Costo balla
(€)
Costo (€/t) trasporto
entro 100 km con
autocarro (34 mc -
max 8,48 t)
Costo (€/t) trasporto
entro 100 km con
autocarro + rimorchio
(64 mc - 16,96 t)
Sarmenti
1 264,80 264,80 34 1,1 22,21 15,34
2 191,12 191,12 42 / 30,78 21,26
3 354,55 278,32 37 1 21,14 14,60
4 357,04 280,27 33 0,9 20,99 14,49
Paglia
1a 220,46 220,46 24 12,22 26,68 18,43
1b 176,37 176,37 24 9,7 33,35 23,03
1c 132,28 132,28 20 6,13 44,47 30,71
2 170,07 170,07 33 9,9 34,59 23,89
Sintesi dei risultati ottenuti con le prove eseguite
Ottimizzazione dello stoccaggio: essiccazione naturale
Ottimizzazione dello stoccaggio: essiccazione naturale
Ottimizzazione dello stoccaggio: prototipo di impianto di ventilazione
Piattaforma per la conversione energetica di biomasse residualiPiattaforma per la conversione energetica di biomasse residuali
1 Grumento Nova
2 Marsico Nuovo
3 Marsicovetere
4 Paterno
5 Tramutola
6 Viggiano
Superficie comprensorio: 369,78 km2
Abitanti comprensorio: 21.537 (dati ISTAT 2009)
20/17
Potenza Matera
1
2
34
5
6
DISTRIBUZIONE AZIENDE ZOOTECNICHE E CASEIFICIDISTRIBUZIONE AZIENDE ZOOTECNICHE E CASEIFICI
2 Allevamenti bovini da carne
19 Allevamenti bovini da latte
3 Allevamenti suini
6 Caseifici
Marsico Nuovo
Marsicovetere
Viggiano
Grumento Nova
Tramutola
Paterno
21/17
DISPONIBILITDISPONIBILITÀÀ BIOMASSABIOMASSAspecie t/anno (al
50%)t/anno (al
30%)
faggio 416 332,8
quercia 120 96
conifere 1200 960
vigneto 85 68
olivo 45 36
Biomassa Comune di Viggiano
Conifere; 1200; 65%
Quercia; 120; 6%
Faggio; 416; 22%Vigneto; 85; 5%
Olivo; 45; 2%
Totale 1866 t al 50% di umidità
Nei mesi di agosto e settembre 2010, al fine di rilevare le reali
disponibilità di biomassa nell’area di studio, è stata condotta
un’indagine in situ attraverso la selezione di alcune aziende
zootecniche e di alcuni caseifici (scelti per dimensioni, facilitscelti per dimensioni, facilitàà di di
accesso, vicinanza allaccesso, vicinanza all’’impianto di recupero energetico, ecc.impianto di recupero energetico, ecc.) a cui
è stato somministrato un questionario appositamente strutturato.
DEFINIZIONE DISPONIBILITDEFINIZIONE DISPONIBILITÀÀ BIOMASSE BIOMASSE PER LA PRODUZIONE PER LA PRODUZIONE DIDI BIOGASBIOGAS
Le biomasse interessate all’indagine conoscitiva sono state quelle
utilizzabili per la produzione di biogas in codigestione:
1. letame bovino
2. liquame bovino
3. liquame suino
4. siero di latte
23/17
Tipologia refluo Quantitativo giornaliero(mc)
Quantitativo annuo(mc)
Letame bovino 75 27.375
Liquame bovino 120 43.800
Liquame suino 17 6.205
Siero di latte 7,1 2.591
DISPONIBILITDISPONIBILITÀÀ BIOMASSABIOMASSA
24/17
LOGISTICALOGISTICA
Ottimizzazione delle operazioni di trasporto e distribuzione deiOttimizzazione delle operazioni di trasporto e distribuzione deiprodotti con tecniche mutuate da applicazioni in campo prodotti con tecniche mutuate da applicazioni in campo
industrialeindustriale
Migliorare la sostenibilità tecnico-economica e la qualità delle filiere
agroalimentari, forestali e agro energetiche e consentire la tracciabilità
di filiera.
Scelta del sito di installazione dell’impianto
La scelta del sito è stata determinata dalle seguenti
considerazioni:
· posizione centrale rispetto al territorio comunale e alle aziende conferenti;
· agevole collegamento con le principali vie di comunicazione;
· possibilità di immissione diretta dell’energia elettrica alla
linea della media tensione (mt. 170);
· possibilità di valorizzare l’energia termica prodotta
dall’impianto (ex Caseificio - Scuola San Salvatore);
INQUADRAMENTO GENERALE
Località Carpineta
Viggiano
INQUADRAMENTO DI DETTAGLIO
APPROVVIGIONAMENTO LETAME BOVINOAPPROVVIGIONAMENTO LETAME BOVINO
Tipologia refluo Quantitativo giornaliero(mc)
Lunghezza totale percorso(km)
Letame bovino 75 95
n. 2 viaggi 18 mc + n. 1 viaggio 16 mc + n. 1 viaggio 13 mc + n. 1 viaggio 10 mc
Villa d’Agri
Viggiano
Tramutola
29/17
APPROVVIGIONAMENTO LIQUAME BOVINOAPPROVVIGIONAMENTO LIQUAME BOVINO
Villa d’Agri
Viggiano
Tramutola
Tipologia refluo Quantitativo giornaliero(mc)
Lunghezza totale percorso(km)
Liquame bovino 120 119
n. 4 viaggi 20 mc + n. 1 viaggio 15 mc + n. 1 viaggio 13 mc + n. 1 viaggio 12 mc 30/17
APPROVVIGIONAMENTO LIQUAME SUINOAPPROVVIGIONAMENTO LIQUAME SUINO
Tipologia refluo Quantitativo giornaliero(mc)
Lunghezza totale percorso(km)
Liquame suino 17 55
n. 1 viaggio 17 mc
Villa d’Agri
Viggiano
Tramutola
31/17
APPROVVIGIONAMENTO SIERO APPROVVIGIONAMENTO SIERO DIDI LATTELATTE
Tipologia refluo Quantitativo giornaliero(mc)
Lunghezza totale percorso(km)
Siero di latte 7,1 47
Villa d’Agri
Tramutola
Viggiano
Paterno
n. 1 viaggio 8 mc32/17
la combustione direttala combustione diretta, con conseguente produzione di calore da utilizzare per il riscaldamento domestico;civile e industriale o per la generazione di vapore (forza motrice o produzione di energia elettrica); la trasformazione in combustibili la trasformazione in combustibili liquidi liquidi di particolari categorie di biomasse coltivate come le specie oleaginose (produzione di biodiesel, estrazione degli oli e successiva conversione chimica degli stessi in miscele di esteri metilici e/o etilici) e specie zuccherine (produzione di etanolo via fermentazione alcoolica); la produzione di biogasproduzione di biogas mediante fermentazione anaerobica di reflui zootecnici, civili o agroindustriali, e la successiva utilizzazione del biogas prodotto per la generazione di calore e/o elettricità.
• Azienda Iannucci – Bernalda (Mt)
L’azienda produce principalmente pomodoro (ciliegino, datterino ecc.) in coltura idroponica su substrato in lana di roccia all’interno di serre climatizzate
Totale estensione = 27 ha
Costo annuale per riscaldamento serre compreso tra i 120.000 e i 170.000 euro
Gas Metano o Gasolio
IMPIANTO IMPIANTO DIDI COGENERAZIONECOGENERAZIONE
Caldaia della ditta Uniconfort da 3 MW
150-170 q al giorno di cippato con umidità del 40%;
Potenza pari a 3,5 milioni di Kcal
• turbogeneratore ORC; • caldaia ad olio diatermico;• 3 turbine e di 3 scambiatori;• gruppo turbina-generatore.
Monitoraggio di impianti attualmente in funzioneMonitoraggio di impianti attualmente in funzione
• Azienda Posticchia Sabelli, Lavello (Pz)
Allevamento di bovini da latte e di trasformazione e commercializzazione dei prodotti lattiero caseari da essa derivanti
Produzioni• Latte Fresco di Alta Qualità;• Caciocavallo Silano Dop;• Altri prodotti tipici lucani.
IMPIANTO IMPIANTO DIDI COGENERAZIONE A PARTIRE DA BIOGASCOGENERAZIONE A PARTIRE DA BIOGAS
L’impianto si basa sulla tecnologia integrata “Gas-Eco”, sviluppata e realizzata da Enertec
Il gruppo di cogenerazione installato è costituito da n.8 cogeneratori prodotti dalla ditta Energia Nova:
• Potenza elettrica max. 20 kW• Potenza termica max. 44 kW• Motore endotermico 1200 cc, 8 valvole
Abbattimento della spesa energetica mensile di 15.000€
AREA DIINTERVENTO
SCHEMA SCHEMA DIDI IMPIANTO A MISCELAZIONE PER LA IMPIANTO A MISCELAZIONE PER LA PRODUZIONE PRODUZIONE DIDI BIOGASBIOGAS
Tipologiarefluo
Quantitativo giornaliero
(mc)
Fattore diconversione*
Biogasprodotto al giorno
(Nmc)
Biogasprodotto all’anno
(Nmc)
Letame bovino 75 54 4.050 1.478.250
Liquame bovino 120 21 2.520 919.800
Liquame suino 19 19 361 131.765
Siero di latte 7,1 31 220 80.300
TOTALE 7.151 2.610.115
PRODUZIONE PRODUZIONE DIDI BIOGASBIOGAS
* Nmc biogas /mc biomassa
CENTRALI COGENERATIVE A BIOMASSA LEGNOSACENTRALI COGENERATIVE A BIOMASSA LEGNOSA
Turbogeneratore O.R.C.
Bruciatore biogas
DIMENSIONAMENTODIMENSIONAMENTOGENERATORE ENERGIA ELETTRICAGENERATORE ENERGIA ELETTRICA
Biogas al giorno(Nmc )
Fattore di conversione
energia elettrica*
Energia elettricaal giorno(kWhe)
Energia elettrica all’anno(kWhe)
7.151 1,8 12.871,8 4.698.207* 1 Nmc biogas produce circa 1,8 kWh di energia elettrica
587,28 kWe
4.698.207 kWhe/anno
8.000 ore/anno =
Periodo di utilizzo del generatore ���� 8.000 ore /anno
Considerazioni conclusive
� La realtà produttiva regionale è estremamente sensibile ai problemi ambientali e alla produzione di energia da fonti rinnovabili
� Il trasferimento delle tecnologie di raccolta, trasformazione e utilizzazione dal livello nazionale al livello locale deve essere eseguito attraverso un processo di adattamento
VAL D’AGRI / BASILICATA
VAL D’AGRI / BASILICATA
Modalità di valorizzazione dei risultati della ricerca