Università Iuav di Venezia Dipartimento di Culture del ... · Dipartimento di Culture del Progetto...

23
Il paesaggio nel progetto Il paesaggio come progetto Università Iuav di Venezia Dipartimento di Culture del Progetto quaderni della ricerca

Transcript of Università Iuav di Venezia Dipartimento di Culture del ... · Dipartimento di Culture del Progetto...

Il paesaggio nel progettoIl paesaggio come progetto

Università Iuav di VeneziaDipartimento di Culture del Progetto

quaderni della ricerca

Università Iuav di Venezia - Dipartimento di Culture del ProgettoQuaderni della ricerca

Copyright ©MMXIIIARACNE editrice S.r.l.

[email protected]

via Raffaele Garofalo, 133/A-B00173 Roma[06]93781065

ISBN 978-88-548-6729-1

I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasimezzo, sono riservati per tutti i Paesi.

Non sono consentite le fotocopiesenza il permesso scritto dell’Editore.

Il paesaggio nel progettoIl paesaggio come progettoa cura di Margherita Vanore

guppo di ricerca “Architettura e Paesaggio”

unità di ricercaArchitettura e Paesaggi della ProduzioneIl palinsesto paesaggio e la cultura progettuale

Indice

Carlo MagnaniPaesaggio e Progetto58

Dal “Paesaggio nel Progetto” al “Paesaggio come Progetto”Margherita Vanore

8

76Margherita VanorePaesaggi e risorse culturali in produzione

Tessa MatteiniNote sulla cultura del progetto paesaggistico nei siti postproduttivi

38

48Antonio Girardi e Gianna Riva

66Stefano Rocchetto

92

Luigi Latini24

Renato BocchiProgettare il Paesaggio-Mondo12

progetti di ricerca

102

contesto

ricerca, progetto, didattica

premessa

Arsenale di Venezia, foto di M. Vanore

PREMESSA

Margherita Vanore

9 / 112

“Il paesaggio nel progetto” pone in evidenza una relazione d’interiorità o di sovrapposizione, sia nel senso di luogo sia in quello di tempo e di processo.“Il paesaggio come progetto” introduce un termine di comparazione o una proposizione modale, indicando un rapporto di somiglianza, d’identità o meglio di equivalenza all’espres-sione “nella forma di”.

questi termini ricondotte alla ricerca attraverso il progetto. Progetto che integra strategie e competenze in rapporto ad una visione della trasformazione capace di rispondere alle necessità del territorio e della società.

-

o spesso alla divergenza di saperi, norme, componenti culturali, modalità di gestione del

paesaggi siano parte attiva di un patrimonio culturale proiettato al futuro.Con questa premessa si delinea il percorso di ricerca del gruppo “Architettura e Paesaggio”,

esperienza sviluppata negli ultimi dieci anni all’Iuav.

Paesaggio, Heritage, Progetto, in risposta alle necessità espresse sia dal territorio sia da un confronto con gli avanzamenti teorici e pratici nello scenario internazionale. Il percorso qui proposto attraversa temi, campi d’intervento, pratiche e strumenti operativi, che emergono dalla didattica, dalla ricerca e dall’attività progettuale degli autori. I diversi

corso, riportano l’attenzione sul ruolo che oggi assume il progetto del paesaggio, individuan-do questioni e contesti per lo sviluppo di tesi di laurea magistrale in Architettura e culture del progetto.

Contaminazioni, Stefano Tornieri, ottobre 2013

stralcio planimetrico del progetto per la Cava della Rocca a Monselice di A. Sguotti

contesto

Renato Bocchi

13/112

e via dicendo che parallelamente i governi italiani hanno sfornato per la sua tutela.

da vicino ci interessa. Ma anche in questo caso le sfumature interpretative si sprecano.

--

le”) della natura (e più in generale del territorio) e tradurla in forme”. Ma i risultati di quel pur prezioso consulto non furono nemmeno lontanamente soddisfacenti per raggiungere una

anzi cercando vocazioni di rigenerazione forse proprio dove la nuova città è più cruda, priva

naturale. Si ritorna a pensare il territorio nella sua totalità, con azioni di tutela, manutenzio-

sono entità fra loro strettamente correlate e interagenti, che da sempre spontaneamente costituiscono un anello stretto fra tradizione e innovazione, come di fatto è nello spirito della Convenzione europea.”

-

paisaje europeo), che ha riscosso successivamente un largo interesse presso il Consiglio d’Europa, promotore della Convenzione del 2000.

Paolo Burgi, Hafenplatz, Kreuzlingen

14 / 112

Il Manifesto iniziava al punto 1 con un enunciato che riecheggiava la mia proposta di

(percettiva, sensoriale e esistenziale) della natura e tradurla in un progetto con una gestione

sulla percezione in movimento. Il fattore tempo e il fattore movimento sono sostanziali nella comprensione e nella concezione del paesaggio”; al punto 14 si sottolineava: “Il concetto di paesaggio contemporaneo deve re-impiantare l’idea di spazio, offrendo una nuova dimen-

18 proclamando che “il progetto del paesaggio è un dispositivo: un meccanismo capace di partecipare e corrispondere con le istanze della comunità che lo vive, attraverso circuiti che innescano processi indirizzati sia ad un’aspirazione al progresso sia all’espressione dei suoi caratteri identitari”.

il tentativo, che all’Iuav in circa dieci anni di attività del corso di laurea in “architettura per

del paesaggio a partire da una forte alleanza fra le teorie e le tecniche dell’architettura

(convocando a tale scopo molti amici e colleghi da tutta Europa: in primis vanno citati, fra

di progettazione e che ha trovato riscontro annualmente negli incontri seminariali e nei

Un lavoro che ha trovato linfa anche in una parallela attività di ricerca, che ha affrontato e

percezione e rappresentazione.

15 / 112

Proprio su quest’ultima sponda io personalmente ho prevalentemente lavorato, fondan-do l’unità di ricerca interdisciplinare denominata “Il palinsesto-paesaggio e la cultura

e tecniche della rappresentazione. Nel documento programmatico dell’unità, steso nel 2009

loro radici storiche che affondano sia nelle esperienze dell’antichità classica sia in quelle della civiltà orientale o ancora nelle esperienze pre-moderne del romanticismo e del pittore-

nelle sperimentazioni delle arti e dell’architettura legate ai concetti di motion-emotion, dal cinema alla danza, dalle visual arts alle varie arti performative, o a quelle legate più speci-

-

d’uso e di esperienza aptica dello spazio. Centrali appaiono allora le modalità con le quali

campo informatico-digitale, in relazioni alle sue diverse tipologie di lettura e appercezione

nozioni di paesaggio e proiezione - con quelli della scienza della rappresentazione possono

proto-progettuali”.

-riamente

16 / 112

17 / 112

Abalos-Herreros, impianto di Valdemingomez, Madrid

18 / 112

deve dimenticare i temi della storia, della memoria e soprattutto della cultura (materiale

“nuovi paesaggi” in una logica nuova, che sappia coniugare cultura e sviluppo economico e sociale, ed è sempre più urgente che gli operatori culturali sappiano riaffermare e dar

capacità di conoscenza e di analisi dei fenomeni nuovi ed epocali che investono i nostri

João Nunes, Parco Forlanini, Milano

19 / 112

progettuale nei confronti della stessa “percezione delle popolazioni” cui la Convenzione Europea del paesaggio si richiama. I modi di questa sovrascrittura sono da trovare in un

delle discipline del progetto”.

20 / 112

contemporaneità, e El jardin de la metropolis, scritto nel 2011 da Enric Batlle, con una forte attenzione alle risposte che gli architetti del paesaggio possono fornire agli eco-sistemi

mediante l’organizzazione di sistemi naturali sarà progettato con sistemi costruttivi natura-

-

João Nunes, cava di Viriato a Viseu, Portogallo

21 / 112

contemporanee vogliono dire nuovi paesaggi. Una delle ipotesi di lavoro più rilevanti da

‘materiali’ diversi che provengono dall’arte e dall’architettura, dall’agronomia e dall’eco-logia; vuole ispirare un nuovo modello di ordinamento territoriale; è un nuovo modello di

22 / 112

Vorrei aggiungere anche alcune parole di un altro nostro amico e collega che ha fortemente

aggiungendo loro un senso poetico, ideologico ed artistico ed, evidentemente, mettendoli

con la coscienza dell’importanza culturale di quel gesto. Intervenire nel paesaggio non è

Batlle-Roig, Parco del Nus de la Trinitat, Barcellona

23 / 112

costituito un parametro essenziale della trasformazione del paesaggio”.Su queste tracce, soprattutto, mi pare si possa lavorare: pensando da un lato al paesaggio come un’infrastruttura fondamentale dei nuovi assetti territoriali, capace di innervare e

spazi di relazione come centrali per la nuova città - e pensando, dall’altro lato, al paesaggio come portatore di una dimensione culturale profondamente umanistica che possa rileggere

fondandosi sui valori di percezione (aptica) che tale spazio, in rapporto con le persone che