UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

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UNIVERSITA’ DI PISA UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE DOPO EVENTI CHIRURGICI DOPO EVENTI CHIRURGICI Prof. Dr. Tito Filippo RASTELLI

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UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE DOPO EVENTI CHIRURGICI Prof. Dr. Tito Filippo RASTELLI. Metodologia della Riabilitazione. Introduzione generale: Nel corso di lezioni verranno affrontati i seguenti argomenti: Le artropatie degenerative - PowerPoint PPT Presentation

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UNIVERSITA’ DI PISAUNIVERSITA’ DI PISASCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALESCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE

METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE DOPO EVENTI CHIRURGICIDOPO EVENTI CHIRURGICI

Prof. Dr. Tito Filippo RASTELLI

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Metodologia della Metodologia della RiabilitazioneRiabilitazione

Introduzione generale: Nel corso di lezioni verranno affrontati i seguenti argomenti:

Le artropatie degenerativeLe artropatie degenerativeLe patologie traumatiche di Le patologie traumatiche di

natura ortopedicanatura ortopedica 

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Naturalmente il nostro intento è Naturalmente il nostro intento è fondamentalmente impostare fondamentalmente impostare l’inquadramento di queste tematiche l’inquadramento di queste tematiche nell’ottica della pratica riabilitativa.nell’ottica della pratica riabilitativa.Pertanto procederemo seguendo Pertanto procederemo seguendo gli aspetti classificativi, diagnostici e gli aspetti classificativi, diagnostici e terapeutici attraverso l’occhio del medico terapeutici attraverso l’occhio del medico riabilitatore la cui funzione essenziale è la riabilitatore la cui funzione essenziale è la cura degli esiti di un evento patologico, di cura degli esiti di un evento patologico, di qualunque natura esso siaqualunque natura esso sia. .

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La centralità dell’opera La centralità dell’opera medica del riabilitatore sta medica del riabilitatore sta nel coordinare le diverse nel coordinare le diverse figure professionali che figure professionali che ruotano intorno al malato, ruotano intorno al malato, cercando di impostare un cercando di impostare un programma di riabilitazione programma di riabilitazione della patologia con cui della patologia con cui abbiamo preso in “gestione” abbiamo preso in “gestione” il paziente stesso.il paziente stesso.

ProgrammazioneProgrammazione operativa operativa del del

medico riabilitatore. medico riabilitatore.

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Esempio :Esiti di coxartrosi arto inf. dx (intervento di artroprotesi)

MMedico Ortopedicoedico Ortopedico

RiabilitazioneRiabilitazione

Medico riabilitatoreMedico riabilitatore

Fisioterapista Tecnico ortopedico Terapista occupazionaleFisioterapista Tecnico ortopedico Terapista occupazionale

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Le artropatie Le artropatie degenerative:degenerative:

inquadramento, diagnosi inquadramento, diagnosi e trattamento riabilitativoe trattamento riabilitativo

• OsteoartrosiOsteoartrosi• ArtritiArtriti• Patologie reumatichePatologie reumatiche• Artropatie secondarie a Artropatie secondarie a

patologie sistemico-patologie sistemico-internisticheinternistiche

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Le malattie degenerative Le malattie degenerative delle articolazioni sono delle articolazioni sono caratterizzate da dolore, caratterizzate da dolore, rigidità e perdita di rigidità e perdita di mobilità conseguente a mobilità conseguente a fenomeni degenerativi.fenomeni degenerativi.È la più comune causa di È la più comune causa di disabilità a lungo termine disabilità a lungo termine e colpisce essenzialmente e colpisce essenzialmente individui di mezza età e individui di mezza età e quelli più vecchi.quelli più vecchi.

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Complessivamente le Complessivamente le malattie degenerative malattie degenerative delle articolazioni sono delle articolazioni sono più comuni alle donne e più comuni alle donne e colpiscono entrambi i colpiscono entrambi i sessi di tutti i gruppi sessi di tutti i gruppi etnici del mondo.etnici del mondo.Dati OMS del triennio Dati OMS del triennio ‘96-‘99 riferiscono che il ‘96-‘99 riferiscono che il 60% degli individui oltre i 60% degli individui oltre i 35 anni riferiscono 35 anni riferiscono sintomi artritici .sintomi artritici .

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Questi sintomi variano da una rigidità Questi sintomi variano da una rigidità articolare occasionale e dolore articolare occasionale e dolore intermittente associato all’attività, ad intermittente associato all’attività, ad una grave limitazione del movimento una grave limitazione del movimento con dolore intenso e costante. Negli con dolore intenso e costante. Negli individui più gravemente colpiti si individui più gravemente colpiti si possono presentare anche deformità e possono presentare anche deformità e instabilità articolare.instabilità articolare.

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Il deterioramento della Il deterioramento della struttura e della funzione struttura e della funzione articolare non solo articolare non solo diminuisce la qualità della diminuisce la qualità della vita, ma anche comporta un vita, ma anche comporta un significativo impatto significativo impatto economico. Pertanto economico. Pertanto possiamo constatare che tale possiamo constatare che tale tipo di malattia costituisca tipo di malattia costituisca uno dei maggiori problemi la uno dei maggiori problemi la cui incidenza ed impatto cui incidenza ed impatto sono in continuo aumento sono in continuo aumento man mano che la man mano che la popolazione invecchia.popolazione invecchia.

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Che si tratti di osteoartrite, Che si tratti di osteoartrite, artriti degenerative, artriti degenerative, osteoartrosi o forme osteoartrosi o forme reumatiche le malattie reumatiche le malattie degenerative hanno come degenerative hanno come base una progressiva perdita base una progressiva perdita di cartilagine articolare che di cartilagine articolare che è accompagnata da una è accompagnata da una inadeguata riparazione della inadeguata riparazione della cartilagine articolare stessa, cartilagine articolare stessa, da un rimodellamento da un rimodellamento dell’osso sub-condrale e, in dell’osso sub-condrale e, in molti casi, formazione di molti casi, formazione di osteofiti o calcificazioni osteofiti o calcificazioni anomale.anomale.

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Sebbene l’osteoartrite possa Sebbene l’osteoartrite possa colpire ogni articolazione colpire ogni articolazione mobile, quelle del piede, del mobile, quelle del piede, del ginocchio, dell’anca, della ginocchio, dell’anca, della colonna vertebrale e della colonna vertebrale e della mano sono interessate più mano sono interessate più frequentemente.frequentemente.

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Nonostante la causa Nonostante la causa dell’osteoartrite sia spesso dell’osteoartrite sia spesso ignota e non vi sia cura, una ignota e non vi sia cura, una precoce diagnosi e un precoce diagnosi e un precoce trattamento possono precoce trattamento possono favorire la diminuzione dei favorire la diminuzione dei sintomi e aiutare i pazienti a sintomi e aiutare i pazienti a mantenere una vita attiva.mantenere una vita attiva.

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Fisiopatologia delle Fisiopatologia delle artropatie degenerativeartropatie degenerative

Le malattie degenerative Le malattie degenerative delle articolazioni delle articolazioni colpiscono le articolazioni colpiscono le articolazioni sinoviali dello scheletro sinoviali dello scheletro (semplici e complesse). (semplici e complesse). La struttura La struttura fondamentale di una fondamentale di una articolazione sinovialearticolazione sinoviale comprende:comprende:

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- Le superfici articolari tra loro - Le superfici articolari tra loro prospicenti, costituite dalla prospicenti, costituite dalla cosiddetta cartilagine cosiddetta cartilagine articolare che riveste l’osso articolare che riveste l’osso subcondralesubcondrale- La capsula articolare ed i - La capsula articolare ed i legamenti che si inseriscono legamenti che si inseriscono sulle ossa e che partecipano sulle ossa e che partecipano all’articolazione all’articolazione - La membrana sinoviale che - La membrana sinoviale che riveste la superficie interna riveste la superficie interna della cavità articolare, tranne della cavità articolare, tranne che la cartilagine articolare.che la cartilagine articolare.

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• OsteoartrosiOsteoartrosi• ArtritiArtriti• Patologie reumatichePatologie reumatiche• Artropatie secondarie a patologie Artropatie secondarie a patologie

sistemico-internistichesistemico-internistiche

…….ritorniamo alla .ritorniamo alla classificazioneclassificazione……

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Osteoartrosi ed artriti Osteoartrosi ed artriti sono i quadri patologici sono i quadri patologici che sono stati fino ad che sono stati fino ad

ora descritti.ora descritti.

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• OsteoartrosiOsteoartrosi• ArtritiArtriti• Patologie reumatichePatologie reumatiche• Artropatie secondarie a patologie Artropatie secondarie a patologie

sistemico-internistichesistemico-internistiche

…….ritorniamo alla .ritorniamo alla classificazioneclassificazione……

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Patologie reumatichePatologie reumatiche

Ricordiamo le più Ricordiamo le più significative:significative:

• Artrite (monoartrite)Artrite (monoartrite)• Artrite reumatoideArtrite reumatoide

• SpondiloartritiSpondiloartriti

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Artrite (monoartrite)Artrite (monoartrite)• Dolore e rigidità mattutina, segni di Dolore e rigidità mattutina, segni di

flogosiflogosi• Estensione del coinvolgimento Estensione del coinvolgimento

articolare (rachide compreso).articolare (rachide compreso).• Versamento endoarticolareVersamento endoarticolare• Rx: erosioni, calcificazioni, Rx: erosioni, calcificazioni,

allargamento spazio intra-articolare.allargamento spazio intra-articolare.• Indagini ematochimiche: reuma-test, Indagini ematochimiche: reuma-test,

PCR, ANA, ecc.PCR, ANA, ecc.

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Artrite reumatoideArtrite reumatoide• Artropatia periferica, persistente, Artropatia periferica, persistente,

deformante.deformante.• Esordio con monoartrite.Esordio con monoartrite.• Tumefazioni articolari simmetriche e Tumefazioni articolari simmetriche e

caratteristiche piccole articolazioni. caratteristiche piccole articolazioni. Deformità delle dita e sub-lussazione del Deformità delle dita e sub-lussazione del polso.polso.

• Segni extra-articolari: anemia, Segni extra-articolari: anemia, linfoadenopatia, leucopenia, calo ponderale.linfoadenopatia, leucopenia, calo ponderale.

• RX: edema tessuti molli, erosioni ossee e RX: edema tessuti molli, erosioni ossee e sub-lussazioni, restringimento spazio sub-lussazioni, restringimento spazio articolare.articolare.

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SpondiloartritiSpondiloartriti• Denominate artriti sieronegativiDenominate artriti sieronegativi• Coinvolgimento del rachide( spondilo-) e Coinvolgimento del rachide( spondilo-) e

delle articolazioni sacro iliacchedelle articolazioni sacro iliacche• Infiammazione e calcificazione delle Infiammazione e calcificazione delle

inserzioni dei tendini sulle ossa (fascite inserzioni dei tendini sulle ossa (fascite plantare, ecc.)plantare, ecc.)

• Manifestazioni extra-articolari: insufficienza Manifestazioni extra-articolari: insufficienza aortica, uveite, amiloidosi, ecc.aortica, uveite, amiloidosi, ecc.

• RX: rachide a “canna di bambù”, RX: rachide a “canna di bambù”, obliterazione delle articolazioni sacroiliache.obliterazione delle articolazioni sacroiliache.

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…….ritorniamo alla .ritorniamo alla classificazione…classificazione…

• OsteoartrosiOsteoartrosi• ArtritiArtriti• Patologie reumatichePatologie reumatiche• Artropatie secondarie a patologie Artropatie secondarie a patologie

sistemico-internistichesistemico-internistiche

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Artropatie secondarieArtropatie secondarie

CauseCause MeccanismiMeccanismiFratture intrarticolariFratture intrarticolari Danno alla cartialgine Danno alla cartialgine

articolare o incongruità articolare o incongruità articolare.articolare.

Danni ai legamenti ed alla Danni ai legamenti ed alla capsula articolare.capsula articolare.

Instabilità articolare.Instabilità articolare.

Meniscectomia o danno Meniscectomia o danno meniscale.meniscale.

Instabilità articolare e Instabilità articolare e carico articolare alterato.carico articolare alterato.

Infezione articolare.Infezione articolare. Distruzione della Distruzione della cartilagine articolare.cartilagine articolare.

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Artropatie secondarieArtropatie secondarie

CauseCause MeccanismiMeccanismi

Displasia articolareDisplasia articolareAnormale forma Anormale forma

articolare e/o anormale articolare e/o anormale cartilagine articolarecartilagine articolare

Necrosi asetticaNecrosi asetticaNecrosi ossea e Necrosi ossea e

collassamento superficie collassamento superficie articolare.articolare.

EmofiliaEmofilia Emorragie articolari Emorragie articolari multiple.multiple.

Malattia di Gaucher Malattia di Gaucher (accumulo di glucocerebrosidi (accumulo di glucocerebrosidi

per deficit enzimatico)per deficit enzimatico)

Necrosi ossea o frattura Necrosi ossea o frattura ossea ed incongruità ossea ed incongruità

articolare.articolare.

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Artropatie secondarieArtropatie secondarie

CauseCause MeccanismiMeccanismiEmocromatosiEmocromatosi SconosciutiSconosciuti

AcromegaliaAcromegaliaAccrescimento eccessivo Accrescimento eccessivo di cartilagine articolare e di cartilagine articolare e

anormale cartilagine.anormale cartilagine.Sindrome di Ehlers-DanlosSindrome di Ehlers-Danlos Instabilità articolare.Instabilità articolare.

Malattia da deposizione di Malattia da deposizione di calcio pirofosfatocalcio pirofosfato

Accumulo di cristalli di Accumulo di cristalli di calcio pirofosfato.calcio pirofosfato.

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Artropatie secondarieArtropatie secondarie

CauseCause MeccanismiMeccanismiArtropatia neuropatica Artropatia neuropatica

(articolazioni di Charcot, (articolazioni di Charcot, sifilide, diabete mellito, sifilide, diabete mellito,

siringomielia, siringomielia, meningomielocele, lebbra, meningomielocele, lebbra, insensibilità congenita al insensibilità congenita al

dolore).dolore).

Mancanza di sensibilità Mancanza di sensibilità propiocettiva ed propiocettiva ed

articolare ed eventuale articolare ed eventuale instabilità articolare.instabilità articolare.

Malattia di PagetMalattia di PagetDistorsione o incongruità Distorsione o incongruità delle articolazioni dovuta delle articolazioni dovuta a rimodellamento osseo.a rimodellamento osseo.

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TraumaTrauma

Percorso diagnostico, Percorso diagnostico, prognostico, terapeuticoprognostico, terapeutico

RiabilitazioneRiabilitazione

Page 29: UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

Diagnosi della patologiaDiagnosi della patologia

Ortopedico/ReumatologoOrtopedico/Reumatologo/Neurologo/Neurochirurgo/Neurologo/Neurochirurgo

Soluzione terapeuticaSoluzione terapeutica

Progetto riabilitativoProgetto riabilitativo

FISIATRAFISIATRA Programma riabilitativoProgramma riabilitativo

FisiochinesiterapiaFisiochinesiterapia

Diagnosi della patologiaDiagnosi della patologia

Ortopedico/Reumatologo/FISIATRAOrtopedico/Reumatologo/FISIATRA

Valutazine terapeuticaValutazine terapeutica

Reumatologo/FISIATRA Reumatologo/FISIATRA OrtopedicoOrtopedico

conservativa conservativa cruenta/chirurgicacruenta/chirurgica

Kinesiterapia/Terapia fisicaKinesiterapia/Terapia fisica

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Classificazione fisiopatologica dei

TraumiTraumi di natura Traumi di natura

ortopedica:ortopedica: Ossei

Articolari Muscolari

complessi (osteo-arto-muscolari)

Page 31: UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

Classificazione fisiopatologica dei

TraumiTraumi di natura Traumi di natura

neurologica:neurologica: del S.N.C. del S.N.P.

Trauma cranico traumi complessi

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Classificazione topografica

dei Traumi di natura ortopedica

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Classificazione topografica

dei Traumi di natura ortopedica

• Traumi del toraceTraumi del torace: lesioni toraciche chiuse ed aperte

• Traumi addominaliTraumi addominali: lesioni addominali chiuse ed aperte

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Classificazione topografica

dei Traumi di natura ortopedica• Arto superioreArto superiore:

• Lesioni del cingolo scapolare• Traumi dell’articolazione

della spalla e dell’omero• Traumi dell’articolazione del

gomito

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Classificazione topografica

dei Traumi di natura ortopedica• Arto superioreArto superiore:

• Fratture dell’avambraccio ( per es. frattura del radio e dell’ulna).

• Traumi della mano

• Traumi del rachide: Traumi del rachide: • traumi vertebro-spainali e traumi

spinali.

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Classificazione topografica

dei Traumi di natura ortopedica• Arto inferioreArto inferiore:

•Traumi del bacino e dell’anca

•Fratture del femore•Fratture di tibia e perone

•Traumi del piede

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Classificazione topografica

dei Traumi di natura ortopedica• Arto inferioreArto inferiore:

• Traumi del ginocchioTraumi del ginocchio

nello specifico…nello specifico…

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Classificazione topografica

dei Traumi di natura ortopedicaTraumi del ginocchioTraumi del ginocchio

• Lesioni capsulo-ligamentoseLesioni capsulo-ligamentose• Lesioni meniscaliLesioni meniscali

• Lesioni di tessuti molliLesioni di tessuti molli• Osteocondrosi dissecanteOsteocondrosi dissecante• Lussazione della rotulaLussazione della rotula

• Fratture della rotulaFratture della rotula

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Entità anatomo-patologica dei Traumi di natura ortopedica

•StiramentoStiramento• DistorsioneDistorsione

• LussazioneLussazione

• FratturaFrattura

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Traumi di natura Traumi di natura neurologicaneurologica::

Trauma cranico:Trauma cranico:In Italia si calcolano circa 250

traumi cranici/per 100.000 abitanti/anno, escludendo quelli lievi, che cioè non si accompagnano a perdita della coscienza, sia pure per pochi attimi. Il 67% è conseguente ad un incidente stradale.

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Traumi di natura Traumi di natura neurologicaneurologica:: Trauma cranico:Trauma cranico:

Si ritiene che solo il 20% presenti turbe persistenti della coscienza fino al coma, espressi con un'alterazione del Glascow Coma Score (GCS). La mortalità è di norma elevata, fino al 50% del totale. La metà dei decessi avviene prima che il paziente raggiunga l'ospedale.

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Traumi di natura Traumi di natura neurologicaneurologica::

Trauma cranico:Trauma cranico:Il 30-40% dei traumi cranici è invece dovuto ad incidenti

di altra natura, in particolare incidenti sul

lavoro, domestici o sportivi.

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Quale intervento Quale intervento riabilitativo in riabilitativo in

Traumatologia?Traumatologia?• I parametri di riferimento

sono:•Età del paziente•Entità del danno•Età dell’evento traumatico•Età dell’intervento terapeutico

chirurgico/conservativo

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Gli strumenti della Gli strumenti della riabilitazioneriabilitazione

• Distinguiamo essenzialmente:Distinguiamo essenzialmente:

• La Terapia fisica nelle sue La Terapia fisica nelle sue molteplici applicazionimolteplici applicazioni: magnetoterapiamagnetoterapia

elettroterapiaelettroterapia ultrasuonoterapiaultrasuonoterapia laserterapialaserterapia

• La KinesiterapiaLa Kinesiterapia : esercizio terapeutico.esercizio terapeutico.

Page 45: UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

……..QUELLI CHE S’INNAMORAN DI PRATICA ..QUELLI CHE S’INNAMORAN DI PRATICA SANZA SCIENZA,SANZA SCIENZA,SON COME ‘L NOCCHIERI CH’ENTRA IN NAVIGLIOSON COME ‘L NOCCHIERI CH’ENTRA IN NAVIGLIOSANZA TIMONE O BUSSOLA,SANZA TIMONE O BUSSOLA,CHE MAI HA CERTEZZA DOVE SI VADA ...CHE MAI HA CERTEZZA DOVE SI VADA ...

Leonardo da Vinci

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Trattamento Trattamento riabilitativoriabilitativo

Da un punto di vista Da un punto di vista riabilitativo possiamo riabilitativo possiamo individuare il seguente individuare il seguente percorso terapeuticopercorso terapeutico:

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STRUMENTI DELLA RIABILITAZIONESTRUMENTI DELLA RIABILITAZIONE

•ESERCIZIO TERAPEUTICOESERCIZIO TERAPEUTICO

•IDROKINESITERAPIAIDROKINESITERAPIA

•TERAPIA FISICATERAPIA FISICA

•TERAPIA MANUALETERAPIA MANUALE

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STRUMENTI DELLA RIABILITAZIONESTRUMENTI DELLA RIABILITAZIONE

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I presupposti dell’atto I presupposti dell’atto riabilitativoriabilitativo

L’Esercizio TerapeuticoL’Esercizio Terapeutico•Costituisce l’elemento fondamentale Costituisce l’elemento fondamentale

del recupero motorio.del recupero motorio.•Rappresenta l’essenza della pratica Rappresenta l’essenza della pratica

riabilitativa. riabilitativa. •Si caratterizza di un significato Si caratterizza di un significato

unico:unico:

L’APPRENDIMENTOL’APPRENDIMENTO

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Attività sanitarie di riabilitazioneAttività sanitarie di riabilitazione

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I presupposti dell’atto I presupposti dell’atto riabilitativoriabilitativo

L’Esercizio TerapeuticoL’Esercizio Terapeutico•Dal punto di vista operativo questo significaricercare, per ricreare in sede terapeutica, leinformazioni che il sistema alterato utilizzafisiologicamente per la sua ordinaria costituzione.

•Tali informazioni dovranno poi essere Tali informazioni dovranno poi essere inserite nella proposta di esercizi, con inserite nella proposta di esercizi, con l’obiettivo di ristrutturare o rievocare l’obiettivo di ristrutturare o rievocare componenti di schemi motori alterati o componenti di schemi motori alterati o perduti.perduti.

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I presupposti dell’atto I presupposti dell’atto riabilitativoriabilitativo

L’Esercizio TerapeuticoL’Esercizio TerapeuticoNNella riacquisione dei movimenti della spalla, ella riacquisione dei movimenti della spalla, attraverso l’esercizio terapeutico, si mira a attraverso l’esercizio terapeutico, si mira a regolare questi parametri che sono:regolare questi parametri che sono:

temporalità:temporalità: caratteristica dell’atto motorio caratteristica dell’atto motorio che che ordina nel tempo la posizione dell’arto nello ordina nel tempo la posizione dell’arto nello spazio.spazio.

spazialità:spazialità: posizioni nello spazio dell’arto posizioni nello spazio dell’arto durante l’atto motorio.durante l’atto motorio.

intensità:intensità: contrazione muscolare che determina contrazione muscolare che determina l’atto motorio, in relazione della temporalità e l’atto motorio, in relazione della temporalità e spazialità dell’atto motorispazialità dell’atto motorio o stesso.stesso.

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I presupposti dell’atto I presupposti dell’atto riabilitativoriabilitativo

L’Esercizio TerapeuticoL’Esercizio TerapeuticoIl ripristino dei movimenti Il ripristino dei movimenti articolariarticolari

secondo questa impostazione secondo questa impostazione permette al soggetto di recuperare permette al soggetto di recuperare

il proprio schema corporeo, il proprio schema corporeo, espressione del complesso espressione del complesso

collegamento che ogni articolazione collegamento che ogni articolazione possiede con il Sistema Nervoso possiede con il Sistema Nervoso

Centrale.Centrale.

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I presupposti dell’atto I presupposti dell’atto riabilitativoriabilitativo

LA MOBILIZZAZIONE PASSIVA:LA MOBILIZZAZIONE PASSIVA:È uno strumento di valutazione e È uno strumento di valutazione e

di recupero per ristabilire il di recupero per ristabilire il R.O.M.R.O.M.

Page 55: UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

I presupposti dell’atto I presupposti dell’atto riabilitativoriabilitativo

LA MOBILIZZAZIONE PASSIVA:LA MOBILIZZAZIONE PASSIVA:È uno strumento di valutazione e È uno strumento di valutazione e

di recupero per ristabilire il di recupero per ristabilire il R.O.M.R.O.M.

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STRUMENTI DELLA RIABILITAZIONESTRUMENTI DELLA RIABILITAZIONE

TERAPIA FISICATERAPIA FISICA

Scopo principale dell’utilizzo Scopo principale dell’utilizzo della terapia fisica èdella terapia fisica è

LIMITAZIONE LIMITAZIONE DEL DEL

DOLOREDOLORE

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L’economia articolare per L’economia articolare per l’autonomia del paziente.l’autonomia del paziente.

Approfondimenti sull’Economia Articolare.

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Le principali limitazioni funzionali sono dovute:

1 al dolore.1 al dolore.22alla riduzione della mobilità alla riduzione della mobilità

articolare.articolare.33alla debolezza muscolare.alla debolezza muscolare.44alla riduzione della resistenza.alla riduzione della resistenza.55alla limitazione della capacità alla limitazione della capacità

aerobica. aerobica.

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L’imprevedibile decorso L’imprevedibile decorso della malattia causa della malattia causa spesso ansia e spesso ansia e depressione e riduce la depressione e riduce la fiducia nelle proprie fiducia nelle proprie capacità di affrontare capacità di affrontare la situazione.la situazione.

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CHINESITERAPIACHINESITERAPIA

• Esercizi per mantenere il range Esercizi per mantenere il range di mobilità.di mobilità.

• Esercizi per la forza, resistenza Esercizi per la forza, resistenza e capacità aerobica muscolari.e capacità aerobica muscolari.

• Esercizi in acqua.Esercizi in acqua.

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TRATTAMENTO DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE CON TERAPIA DOLORE CON TERAPIA

FISICAFISICA• TERMOTERAPIA.TERMOTERAPIA.• CRIOTERAPIA.CRIOTERAPIA.• TENS - ELETTROTERAPIA TENS - ELETTROTERAPIA

ANTALGICA.ANTALGICA.• LASERTERAPIA A BASSA LASERTERAPIA A BASSA

ENERGIA.ENERGIA.

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RIDUZIONE D’AMPIEZZA DEL MOVIMENTO ARTICOLARE

(range of motion, ROM)• Tensione della capsula e aumento Tensione della capsula e aumento

del volume liquido intrarticolare.del volume liquido intrarticolare.• Contrattura e rigidità muscolare.Contrattura e rigidità muscolare.• Alterazioni strutturali Alterazioni strutturali

dell’articolazione.dell’articolazione.• Processi adesivi.Processi adesivi.• Alterazioni infiammatorie dei tendini Alterazioni infiammatorie dei tendini

dei muscoli flessori ed estensori.dei muscoli flessori ed estensori.

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Esercizi di Esercizi di mobilizzazionemobilizzazione

• passivipassivi• assistitiassistiti• attiviattivi

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La funzionalità La funzionalità muscolare è necessaria muscolare è necessaria

per mantenere la per mantenere la mobilità articolare.mobilità articolare.

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Per aumentare l’estensibilità Per aumentare l’estensibilità si eseguono esercizi di si eseguono esercizi di allungamento massimale.allungamento massimale.Una volta raggiunto il Una volta raggiunto il massimo grado, si deve massimo grado, si deve mantenere l’allungamento mantenere l’allungamento per 5 - 20 sec. (ripetere per 5 - 20 sec. (ripetere l’esercizio non meno l’esercizio non meno di 3 volte).di 3 volte).

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Il numero delle Il numero delle ripetizioni degli esercizi ripetizioni degli esercizi viene stabilito viene stabilito individualmente in base individualmente in base al dolore, alla al dolore, alla limitazione del ROM e limitazione del ROM e alla resistenza.alla resistenza.

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La rigidità capsulare e La rigidità capsulare e muscolare possono essere muscolare possono essere temporaneamente ridotte temporaneamente ridotte con regolari esercizi di con regolari esercizi di mobilizzazione. mobilizzazione. Comunque, a lungo andare, Comunque, a lungo andare, con questi esercizi non è con questi esercizi non è possibile prevenire in modo possibile prevenire in modo significativo la riduzione significativo la riduzione della mobilità associata ad della mobilità associata ad una progressiva distruzione una progressiva distruzione articolare. articolare.

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Esercizi per la forza, la resistenza e Esercizi per la forza, la resistenza e capacità aerobica muscolari.capacità aerobica muscolari.

Un programma intensivo con Un programma intensivo con esercizi, tre volte a settimana, esercizi, tre volte a settimana, aumenta di solito in modo aumenta di solito in modo significativo la capacità aerobica, significativo la capacità aerobica, la forza e la capacità fisica.la forza e la capacità fisica.Programmi non intensivi (solo una Programmi non intensivi (solo una volta a settimana o esercizi volta a settimana o esercizi ripetitivi contro resistenza, con ripetitivi contro resistenza, con sforzo moderato) non favoriscono sforzo moderato) non favoriscono miglioramenti significativi.miglioramenti significativi.

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Esercizi in acqua.Esercizi in acqua.• L’alleggerimento del carico

consente di eseguire i movimenti più facilmente e con minimo dolore.

• La maggiore resistenza dell’acqua durante i movimenti rapidi aumenta la forza e la capacità aerobica.

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Trattamento fisico del Trattamento fisico del dolore.dolore.

• TERMOTERAPIATERMOTERAPIA::– Riduce la tensione muscolare.Riduce la tensione muscolare.– Aumenta l’estensibilità del tessuto connettivo.Aumenta l’estensibilità del tessuto connettivo.– Produce un transitorio aumento della soglia del Produce un transitorio aumento della soglia del

dolore.dolore.– Favorisce un miglioramento dei risultati degli Favorisce un miglioramento dei risultati degli

esercizi di mobilizzazione.esercizi di mobilizzazione.• CRIOTERAPIACRIOTERAPIA: :

– Aumenta la soglia del dolore.Aumenta la soglia del dolore.

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TERMOTERAPIATERMOTERAPIA» luce infrarossaluce infrarossa

• • ESOGENA: ESOGENA: »» paraffina liquidaparaffina liquida» impacchi caldiimpacchi caldi

» diatermia a onde cortediatermia a onde corte• • ENDOGENA: ENDOGENA: » diatermia a » diatermia a

microondemicroonde» ultrasuoniultrasuoni

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TERMOTERAPIA TERMOTERAPIA ESOGENAESOGENA

– Riduce il flusso sanguigno Riduce il flusso sanguigno della membrana sinoviale della membrana sinoviale deviando il sangue dai deviando il sangue dai tessuti periarticolari tessuti periarticolari a quelli superficiali.a quelli superficiali.

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TERMOTERAPIA TERMOTERAPIA ENDOGENAENDOGENA

– Aumenta in modo variabile Aumenta in modo variabile la temperatura la temperatura intraarticolareintraarticolare.

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Terapia LASER a bassa Terapia LASER a bassa energiaenergia

– Effetto sulla trasmissione del dolore.Effetto sulla trasmissione del dolore.– Effetto diretto sul processo Effetto diretto sul processo

infiammatorio.infiammatorio.

TENSTENS

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TERAPIA OCCUPAZIONALETERAPIA OCCUPAZIONALE

L’attività è il concetto essenziale L’attività è il concetto essenziale della terapia occupazionale - della terapia occupazionale -T.O.- e comprende tutte quelle T.O.- e comprende tutte quelle situazioni nelle quali l’individuo situazioni nelle quali l’individuo interviene attivamente con le interviene attivamente con le proprie risorse personali.proprie risorse personali.

Page 76: UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

Il paziente è visto come Il paziente è visto come soggetto attivo nella soggetto attivo nella definizione degli obiettivi definizione degli obiettivi della riabilitazione piuttosto della riabilitazione piuttosto che il loro destinatario che il loro destinatario passivo.passivo.

TERAPIA OCCUPAZIONALETERAPIA OCCUPAZIONALE

Page 77: UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

La terapia occupazionale, La terapia occupazionale, basata su di un concetto basata su di un concetto olistico della persona, olistico della persona, sottolinea che gli individui sottolinea che gli individui devono essere coinvolti devono essere coinvolti attivamente nel loro stesso attivamente nel loro stesso programma terapeutico.programma terapeutico.

TERAPIA OCCUPAZIONALETERAPIA OCCUPAZIONALE

Page 78: UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

L’attività comprende tutte le L’attività comprende tutte le situazioni come la cura situazioni come la cura personale, le condizioni di personale, le condizioni di vita, il lavoro, il tempo libero vita, il lavoro, il tempo libero e le relazioni con altre e le relazioni con altre persone, tipicamente indicate persone, tipicamente indicate come attività della vita come attività della vita quotidiana (AVQ).quotidiana (AVQ).

TERAPIA OCCUPAZIONALETERAPIA OCCUPAZIONALE

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I soggetti con A. R. hanno problemi nel condurre la vita quotidiana per il dolore, la debolezza muscolare, la rigidità, l’astenia, la ridotta forza di presa, la deformità delle mani.

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Nell’ A. R. sono frequenti frustrazioni per l’incapacità di eseguire i propri compiti, la dipendenza dagli altri, le limitazioni della vita quotidiana dovute alla malattia e le difficoltà nell’adattarsi alla routine quotidiana.

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Esempi di ausili Esempi di ausili ergonomici:ergonomici:

• Coltello per il pane con manico Coltello per il pane con manico ergonomico.ergonomico.

• Taglia formaggio con manico Taglia formaggio con manico verticale.verticale.

• Forbici con le molle.Forbici con le molle.• Pela-patate a presa larga.Pela-patate a presa larga.

Page 82: UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

Obiettivi generali di una Obiettivi generali di una ortesi per la mano nell’ A.R.:ortesi per la mano nell’ A.R.:

• Stabilizzazione delle articolazioni Stabilizzazione delle articolazioni infiammate.infiammate.

• Immobilizzazione per il controllo Immobilizzazione per il controllo dell’ infiammazione e del dolore.dell’ infiammazione e del dolore.

• Protezione dei ligamenti.Protezione dei ligamenti.• Prevenzione delle deformità.Prevenzione delle deformità.• Sollievo del dolore.Sollievo del dolore.

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Attività della vita quotidiana:

• PERSONALI (P.AVQ): indicano la capacità di base delle persone di prendersi cura di sé.

• STRUMENTALI (S.AVQ): attività necessarie per una vita indipendente come cucinare, lavare, tenere in ordine la casa.

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Le valutazioni delle AVQ sono utilizzate per descrivere i problemi dei pazienti, identificare le misure adatte di intervento, stabilire gli obiettivi, seguire le variazioni, valutare il trattamento e predire la prognosi.

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VALUTAZIONE DELLE AVQ.

Questionario per la valutazione delle attività della vita quotidiana (EDAQ):

- descrive gli ausili come interventi specifici e identifica le tecniche messe in atto dall’individuo stesso per risolvere i propri problemi.

- analizza anche le manovre di tipo ergonomico (come prendere gli oggetti con entrambe le mani) e indica le attività per le quali devono essere sviluppate nuove soluzioni.

Page 86: UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

L’EDAQ L’EDAQ consta di 12 attività di vita quotidiana diverse in 11 dimensioni e può essere impiegato per valutare l’invalidità sia intrinseca (senza ausili), sia effettiva (con ausili).

Nel questionario è inclusa una lista inventario con gli ausili esistenti, al fine di rilevare il numero di ausili attualmente a disposizione, il loro uso e raccogliere l’opinione di ciascun individuo.

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Una ricerca ha confermato una significativa diminuzione delle difficoltà dei pazienti quando impiegano ausili e modificano i metodi di lavoro.

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TECNOLOGIA DEGLI AUSILIIl termine ausilio è inteso come ausilio tecnologico ed è definito come l’articolo, pezzo di equipaggiamento o il prodotto acquistato, pronto, modificato o su misura, che è impiegato per aumentare, mantenere o migliorare le capacità funzionali dei disabili, diminuire le difficoltà e ottimizzare la qualità delle loro attività.

Dipende sempre dal paziente stabilire se gli ausili influenzano la qualità della propria attività.

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Educazione del paziente nel moderno approccio alla cura della malattia e

della forma fisica.Perché:

1. Per valorizzare le capacità, prevenendo in tal modo l’atteggiamento passivo.2. Per assumere parte delle responsabilità della propria cura.3. Per partecipare al programma terapeutico ed influenzarlo.

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SENZA AUSILI-2--- aprire una bottiglia

aprire un vasetto di vetroaprire una bottiglia di succo

aprire un cartone di latte-1---

riempire di lattetagliare il panetagliare il formaggioversare il latte

0-- sollevare un bicchiereaprire una lattinasollevare una tazza

1-- usare una forchetta, un coltello

2-

3-

4-

5-

CON AUSILI

aprire una bottiglia

aprire un vasetto di vetroaprire una lattinaaprire una bottiglia di succo

aprire un cartone di latteusare una forchetta, un coltelloversare il latteriempire di latte

tagliare il formaggiosollevare una tazzatagliare il pane

sollevare un bicchiere

MANG I ARE

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SENZA AUSILI-1---

mettere una suppostaaprire un flacone di medicinelavarsi le mani

0-- mettersi i gioiellisedersi, alzarsi dalla toiletteusare il dentifriciolavarsi i denti

1-- andare in bagno

asciugarsi dopo aver usato il bagnospazzolare e pettinare i capelli

2- sistemare i vestititruccarsi

lavarsi il sedere 3-

4-

5-

CON AUSILI

mettere una supposta

mettersi i gioiellitruccarsiasciugarsi dopo aver usato la

toilette

andare alla toilettespazzolare e pettinare i capelli

sistemare i vestitilavare i denti

lavarsi il sedereaprire un flacone di medicine

sedersi, alzarsi dalla toiletteusare il dentifriciolavarsi le mani

FARET OILETTE

Page 92: UNIVERSITA’ DI PISA SCUOLA DI TERAPISTA OCCUPAZIONALE METODOLOGIA DELLA RIABILITAZIONE

Protezione articolareProtezione articolare• Riduzione delle forze Riduzione delle forze

biomeccaniche che agiscono biomeccaniche che agiscono sulle articolazioni per ridurre sulle articolazioni per ridurre il danno articolare.il danno articolare.

• Ottenere la miglior funzione Ottenere la miglior funzione possibile, con il minor dolore possibile, con il minor dolore possibile.possibile.

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Corso di protezione articolare

• 13 ore in 3 settimane.• Team costituito da: 1 T.O.; 1 medico e/o 1

infermiere; 1 fisioterapista; 1 assistente sociale.

• Incontro di formazione con i parenti.• Materiale per i pazienti e per i consulenti.• Piccoli gruppi.• Alternanza di teoria e pratica.• Compito a casa.

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Le parole di una donna con A.R. dopo un corso di protezione

articolare sono state:

“io non sono sola con i miei problemi, ho fatto

importanti esperienze e ne sono consapevole, io voglio e

so come influenzare l’ambiente che mi circonda”.