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Università degli Studi di Verona Laurea Specialistica in Scienze delle Attività Motoria Preventiva ed Adattata TECNICHE DI POTENZIAMENTO ED ELASTICITA’ MUSCOLARE SSD M-EDF/01 Corso Integrato COMPLEMETARE N. ORE 30 03 ottobre 2008 Dott. ssa Fracca Ilenia

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Università degli Studi di Verona

Laurea Specialistica in Scienze delle Attività Motoria Preventiva ed Adattata

TECNICHE DI POTENZIAMENTO ED ELASTICITA’ MUSCOLARE

SSD M-EDF/01Corso Integrato COMPLEMETARE

N. ORE 30

03 ottobre 2008

Dott. ssa Fracca Ilenia

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AUTONOMIA FISICA

BENESSERE DELLA PERSONA

Importanza dell’attività motoria finalizzata al mantenimento e allo sviluppo:

•Delle capacità condizionali

•Della coordinazione

•Della mobilità articolare

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ORGANIZZAZIONE DEL CORSO

1.1. IntroduzioneIntroduzione2.2. Classificazione stretching e test per la Classificazione stretching e test per la

flessibilitàflessibilità3.3. Pilates: principi, storia, esercizi per Pilates: principi, storia, esercizi per

principiantiprincipianti4.4. Pilates: esercizi arti superiori ed inferioriPilates: esercizi arti superiori ed inferiori5.5. Pilates: esercizi flessibilità e posturaPilates: esercizi flessibilità e postura

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ORGANIZZAZIONE DEL CORSO

6.Fitball: esercizi potenziamento e mobilità

7.Fisioband: esercizi potenziamento e mobilità

8.Overball: esercizi potenziamento e mobilità

9.Pesetti: esercizi potenziamento e mobilità art. sup.

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ORGANIZZAZIONE DEL CORSO

10.Corpo Libero: mobilità colonna vertebrale e rinforzo addominale

11.Esercizi per mm. cervicali in palestra e costruzione di un protocollo per casa

12.Esercizi rigidità della spalla in palestra e costruzione di un protocollo per casa

13.Esercizi rigidità dell’anca in palestra e costruzione di un protocollo per casa

14.Anziani : esercizi con la sedia – gruppo e a casa e per le diverse tipologie di persone

15.Lezione conclusiva

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MOBILITA’ ARTICOLARE: primi studiMOBILITA’ ARTICOLARE: primi studi

[1][1] Anderson B.Anderson B. The perfect pre- The perfect pre-run stretching routine. Runners run stretching routine. Runners Word. 13(5): 56-61, 1978.Word. 13(5): 56-61, 1978.

[2][2] Sölveborn S.A.Sölveborn S.A. Das Buch vom Das Buch vom Stretching. Beweglichkeitstraining Stretching. Beweglichkeitstraining durch Dhenen und Strecken. durch Dhenen und Strecken. Monaco di Baviera, 1983. Monaco di Baviera, 1983.

[3][3] Heyward V.H.Heyward V.H. Designs for Designs for fitness. Minneapolis, 1984.fitness. Minneapolis, 1984.

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MOBILITAMOBILITA’ ’ ARTICOLAREARTICOLARE

OGGI OGGI

controversie interpretative controversie interpretative

confusione concettualeconfusione concettuale

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MOBILITA’ ARTICOLARE: MOBILITA’ ARTICOLARE: definizionedefinizione

Flessibilità/mobilità muscolo-articolareFlessibilità/mobilità muscolo-articolare s’intende la capacità di movimento di s’intende la capacità di movimento di

un muscolo e/o di un articolazione un muscolo e/o di un articolazione nell’ambito della loro totale nell’ambito della loro totale

estensione di movimento (full range estensione di movimento (full range of motion ROM) of motion ROM)

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MOBILITA’MOBILITA’

ARTICOLAREARTICOLARE

==== ELASTICITA’ELASTICITA’

FLESSIBILITA’FLESSIBILITA’

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ELASTICITA’ELASTICITA’Meccanicamente infatti l’elasticità è definibile come Meccanicamente infatti l’elasticità è definibile come la proprietà di un corpo, che subisce una la proprietà di un corpo, che subisce una deformazione causata da una forza esterna, di deformazione causata da una forza esterna, di riprendere, almeno parzialmente, la forma ed il riprendere, almeno parzialmente, la forma ed il volume inizialivolume iniziali

In ambito fisiologico l’elasticità muscolo-tendinea è In ambito fisiologico l’elasticità muscolo-tendinea è la capacità dell’unità muscolo-tendinea (UMT) di la capacità dell’unità muscolo-tendinea (UMT) di elongarsi nel corso della fase eccentrica del elongarsi nel corso della fase eccentrica del movimento (quindi possedere una sufficiente movimento (quindi possedere una sufficiente compliance) ed immediatamente dopo, grazie ad un compliance) ed immediatamente dopo, grazie ad un adeguata rigidità (ossia stiffness), poter effettuare adeguata rigidità (ossia stiffness), poter effettuare una repentina fase di contrazione concentrica, una repentina fase di contrazione concentrica, restituendo in tal modo, sotto forma di lavoro restituendo in tal modo, sotto forma di lavoro meccanico, l’energia elastica potenziale accumulata meccanico, l’energia elastica potenziale accumulata nel corso della fase eccentrica. nel corso della fase eccentrica.

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Da un piano di lavoro basato sullo Da un piano di lavoro basato sullo stretching, sia logico poter pensare di stretching, sia logico poter pensare di ottenere un aumento della compliance ottenere un aumento della compliance muscolare,in altre parole muscolare,in altre parole dell’estensibilità dell’UMT, e non della dell’estensibilità dell’UMT, e non della sua elasticità come molte volte si sua elasticità come molte volte si equivoca. equivoca.

Oltretutto è importante ricordare come Oltretutto è importante ricordare come non sempre un’aumento non sempre un’aumento dell’estensibilità dell’UMT comporti dell’estensibilità dell’UMT comporti parallelamente un aumento delle sue parallelamente un aumento delle sue caratteristiche elastiche, molto spesso caratteristiche elastiche, molto spesso infatti si verifica l’esatto contrario.infatti si verifica l’esatto contrario.

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Le basi fisiologiche dello stretching: Le basi fisiologiche dello stretching: la resistenza meccanica la resistenza meccanica

all’elongazioneall’elongazione

Nel corso dell’ allungamento muscolare si Nel corso dell’ allungamento muscolare si distinguono due fasi: distinguono due fasi:

nella prima l’allungamento sarebbe nella prima l’allungamento sarebbe pressoché totalmente a carico dei pressoché totalmente a carico dei

miofilamenti di miofilamenti di actina e miosinaactina e miosina che si che si presentano facilmente elongabili,presentano facilmente elongabili,

mentre nel corso della seconda sono i mentre nel corso della seconda sono i filamenti di filamenti di titinatitina a ricoprire il ruolo a ricoprire il ruolo

principale nell’allungamento della fibra principale nell’allungamento della fibra muscolare, divenendo i principali muscolare, divenendo i principali responsabili dell’elongazione del responsabili dell’elongazione del

sarcomerosarcomero

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caratteristica costante dell’architettura muscolare è costituita caratteristica costante dell’architettura muscolare è costituita dalla posizione centrale dei filamenti di miosina all’interno delle dalla posizione centrale dei filamenti di miosina all’interno delle due linee Z, questa posizione è mantenuta anche quando il due linee Z, questa posizione è mantenuta anche quando il sarcomero è allungato, come durante lo stretching. Questa sarcomero è allungato, come durante lo stretching. Questa centralità della posizione del filamento di miosina è resa possibile centralità della posizione del filamento di miosina è resa possibile dalla presenza dei filamenti di titina. dalla presenza dei filamenti di titina.

La titina è una proteina elastica di alto peso molecolare, da 2,5 a La titina è una proteina elastica di alto peso molecolare, da 2,5 a 3 dalton3 dalton[1][1],,[2][2] che costituisce una terza classe di filamenti, oltre che costituisce una terza classe di filamenti, oltre a quelli di actina e di miosina, all’interno del muscolo scheletrico a quelli di actina e di miosina, all’interno del muscolo scheletrico e rappresenta circa il 10% della massa totale della miofibrilla e rappresenta circa il 10% della massa totale della miofibrilla

[1][1] Maruyama K., Kimura S., Yoshidomi H., Sawada H., Kikuchi. Maruyama K., Kimura S., Yoshidomi H., Sawada H., Kikuchi. Molecular size and shape Molecular size and shape of B-connectin, an elastic protein of striate muscle: Journal of Biochemistry. 95(5): 1423-1433, of B-connectin, an elastic protein of striate muscle: Journal of Biochemistry. 95(5): 1423-1433, 1984.1984.

[2][2] Kurzban G.P., Wang K.Kurzban G.P., Wang K. Giant polypeptides of skeletal muscle titin: sedimentation Giant polypeptides of skeletal muscle titin: sedimentation equilibrium in guanidine hydrocloride. Biochemical and Biophysical Research Communication. equilibrium in guanidine hydrocloride. Biochemical and Biophysical Research Communication. 150:1155-1161, 1988.150:1155-1161, 1988.

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Tecniche per lo sviluppo Tecniche per lo sviluppo della flessibilità muscolo - della flessibilità muscolo -

articolarearticolare

1.1. stretching staticostretching statico 2.2. stretching passivostretching passivo3.3. stretching balistico stretching balistico 4.4. stretching dinamicostretching dinamico 5.5. stretching attivostretching attivo 6.6. stretching isometricostretching isometrico 7.7. Facilitazione Propriocettiva Facilitazione Propriocettiva

Neuromuscolare (PNF Neuromuscolare (PNF stretching)stretching)

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stretching staticostretching statico

Le tecniche di stretching statico sono Le tecniche di stretching statico sono basate sul raggiungimento ed il basate sul raggiungimento ed il

mantenimento, per un certo lasso di mantenimento, per un certo lasso di tempo, della massima posizione di tempo, della massima posizione di allungamento possibile da parte allungamento possibile da parte

dell’atleta.dell’atleta.

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Durata della posizione di allungamento Durata della posizione di allungamento secondo alcuni Autori secondo alcuni Autori 

(da “Ginnastica correttiva” di F. Tribastone - integrata S. Beraldo)(da “Ginnastica correttiva” di F. Tribastone - integrata S. Beraldo)

Anderson B. (1980) Anderson B. (1980) dai 5 ai 30-60 secondidai 5 ai 30-60 secondi

Beaulieu J.E. (1981) Beaulieu J.E. (1981) dai 10 ai 30 secondidai 10 ai 30 secondi

Bellucci M. (1996) secondidai 5 ai 10 secondidai Bellucci M. (1996) secondidai 5 ai 10 secondidai

Corbin C.B. e Noble L. (1980)Corbin C.B. e Noble L. (1980) almeno 6 secondi almeno 6 secondi

Crepaz P. (1990) Crepaz P. (1990) dai 10 ai 30 secondidai 10 ai 30 secondi

Holt L.E. (1973) Holt L.E. (1973) dai 5 ai 10 secondidai 5 ai 10 secondi

Humphrey L.D. (1981)Humphrey L.D. (1981) dai 30 ai 60 secondi dai 30 ai 60 secondi

Lissoni A. (1985)Lissoni A. (1985) dai 20 a 30 secondi e più dai 20 a 30 secondi e più

Manno R. (1989) Manno R. (1989) circa 30 secondicirca 30 secondi

Norris C.M. (997) Norris C.M. (997) fino a 30 secondifino a 30 secondi

Shellock F.G. e Prentice W.E. (1985) Shellock F.G. e Prentice W.E. (1985) 30 secondi30 secondi

Solveborn S.A. (1983) Solveborn S.A. (1983) dai 10 ai 30 secondidai 10 ai 30 secondi

Sternad D.(1988) Sternad D.(1988) dai 10 ai 20 secondidai 10 ai 20 secondi

Tribastone F. (1994) Tribastone F. (1994) dai 30 ai 60 secondidai 30 ai 60 secondi

Weiss U. (1984)Weiss U. (1984) dai 5 ai 30 secondi dai 5 ai 30 secondi

Wirhed R. (1985)Wirhed R. (1985) circa 30 secondicirca 30 secondi

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stretching statico: stretching statico: vantaggivantaggi

- - E’ sicura, di facile apprendimento e d’altrettanto semplice esecuzione.E’ sicura, di facile apprendimento e d’altrettanto semplice esecuzione.- Richiede un dispendio energetico molto contenuto.- Richiede un dispendio energetico molto contenuto.- Permette di by-passare la problematica inerente il riflesso da - Permette di by-passare la problematica inerente il riflesso da

stiramento.stiramento.- Se praticata in modo sufficientemente intenso, può indurre un - Se praticata in modo sufficientemente intenso, può indurre un

rilassamento muscolare riflesso indotto dall’azione degli OTG. rilassamento muscolare riflesso indotto dall’azione degli OTG. -Permette dei cambiamenti strutturali, in termini d’elongazione, di tipo -Permette dei cambiamenti strutturali, in termini d’elongazione, di tipo

semi-permanente.semi-permanente.

… … e svantaggie svantaggi-mancanza di specificità. -mancanza di specificità. In effetti la maggior parte delle discipline sportive contempla dei In effetti la maggior parte delle discipline sportive contempla dei

movimenti dinamici di tipo balistico, durante i quali l’UMT deve movimenti dinamici di tipo balistico, durante i quali l’UMT deve sopportare delle elongazioni violente e repentine. Lo stretching sopportare delle elongazioni violente e repentine. Lo stretching statico, pertanto, si presenta come scarsamente specifico nei statico, pertanto, si presenta come scarsamente specifico nei confronti di tali situazioni. confronti di tali situazioni.

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stretching passivostretching passivo

Nello stretching passivo, l’atleta è Nello stretching passivo, l’atleta è completamente rilassato e non completamente rilassato e non

partecipa attivamente al partecipa attivamente al raggiungimento dei diversi gradi del raggiungimento dei diversi gradi del ROM (range of motion), che invece ROM (range of motion), che invece

sono raggiunti grazie all’applicazione di sono raggiunti grazie all’applicazione di forze esterne create manualmente, forze esterne create manualmente, come nel caso d’aiuto da parte di un come nel caso d’aiuto da parte di un terapista o di un compagno, oppure terapista o di un compagno, oppure

meccanicamente, grazie ad una meccanicamente, grazie ad una strumentazione specifica strumentazione specifica

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stretching passivo: vantaggistretching passivo: vantaggi

- La sua efficacia nel caso in cui i muscoli preposti all’allungamento - La sua efficacia nel caso in cui i muscoli preposti all’allungamento attivo, ossia la muscolatura agonista, risultino troppo deboli per attivo, ossia la muscolatura agonista, risultino troppo deboli per poter svolgere detto compito.poter svolgere detto compito.

- Si dimostra particolarmente efficace, quando altri tentativi, - Si dimostra particolarmente efficace, quando altri tentativi, effettuati con differenti tecniche d’allungamento, hanno fallito nel effettuati con differenti tecniche d’allungamento, hanno fallito nel tentativo di ridurre le tensioni muscolari presenti.tentativo di ridurre le tensioni muscolari presenti.

- Permette un allungamento che può andare al di là del ROM attivo.Permette un allungamento che può andare al di là del ROM attivo.

… … e svantaggie svantaggiil rischio di lesione che può presentarsi nel caso in cui la differenza il rischio di lesione che può presentarsi nel caso in cui la differenza tra il range di flessibilità attiva e quello di flessibilità passiva sia tra il range di flessibilità attiva e quello di flessibilità passiva sia cospicuo[1].cospicuo[1]. Inoltre, dal momento che il livello di flessibilità passiva non risulta Inoltre, dal momento che il livello di flessibilità passiva non risulta correlato con il livello di attività sportiva[2], quest’ultima deve correlato con il livello di attività sportiva[2], quest’ultima deve necessariamente essere supportata da un parallelo programma di necessariamente essere supportata da un parallelo programma di lavoro costituito da esercizi di flessibilità attiva.lavoro costituito da esercizi di flessibilità attiva.

[1][1] Iashvili A.V.Iashvili A.V. Active and passive flexibility in athletes specializing in different sports. Soviet Sports Review. 18(1): 30- Active and passive flexibility in athletes specializing in different sports. Soviet Sports Review. 18(1): 30-32, 1983.32, 1983.

[2][2] Zachazewski J.E. Zachazewski J.E. Flexibility for sports. In : Sports physical therapy. Ed. B. Sanders, 201-238. Norwalk, 1990.Flexibility for sports. In : Sports physical therapy. Ed. B. Sanders, 201-238. Norwalk, 1990.

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stretching balisticostretching balistico

Lo stretching balistico prevede una tecnica Lo stretching balistico prevede una tecnica esecutiva di tipo ritmico e “rimbalzante”, il esecutiva di tipo ritmico e “rimbalzante”, il cui scopo è quello di forzare il movimento cui scopo è quello di forzare il movimento

stesso verso i limiti massimi del ROM.stesso verso i limiti massimi del ROM.

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stretching balistico: vantaggistretching balistico: vantaggi

Sono esercizi velocità-specifici. Sono esercizi velocità-specifici.

… … e svantaggi e svantaggi L’esiguità del tempo d’allungamento non L’esiguità del tempo d’allungamento non permette di fatto un adeguato adattamento dei permette di fatto un adeguato adattamento dei tessuti nei confronti dell’elongazione stessa.tessuti nei confronti dell’elongazione stessa.La repentinità dell’allungamento comporta il La repentinità dell’allungamento comporta il manifestarsi del riflesso miotatico da stiramento, manifestarsi del riflesso miotatico da stiramento, che a sua volta comporta un’obiettiva difficoltà che a sua volta comporta un’obiettiva difficoltà nell’ottenere una soddisfacente elongazione del nell’ottenere una soddisfacente elongazione del tessuto connettivale. tessuto connettivale.

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stretching dinamicostretching dinamico

nello stretching dinamico la velocità nello stretching dinamico la velocità esecutiva globale è molto lenta e il esecutiva globale è molto lenta e il

movimento è eseguito in modo movimento è eseguito in modo controllato sino ai limiti del proprio controllato sino ai limiti del proprio

ROM. ROM.

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stretching dinamico: stretching dinamico: vantaggivantaggi

Possono essere proposti anche a persone Possono essere proposti anche a persone molto anzianemolto anzianeFavoriscono maggiormente la produzione Favoriscono maggiormente la produzione di liquido sinoviale nell’articolazione di liquido sinoviale nell’articolazione rispetto alle tecniche staticherispetto alle tecniche statiche

……e svantaggie svantaggiNon sono esercizi velocità-specificiNon sono esercizi velocità-specifici

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stretching attivostretching attivo

definito anche con il termine di stretching definito anche con il termine di stretching attivo/statico, attivo/statico,

è basato sull’utilizzo di tecniche che è basato sull’utilizzo di tecniche che comportano il raggiungimento ed il comportano il raggiungimento ed il

mantenimento della massima posizione di mantenimento della massima posizione di allungamento, conseguita unicamente allungamento, conseguita unicamente

grazie ad una contrazione muscolare attiva. grazie ad una contrazione muscolare attiva. Le tecniche di stretching attivo, quindi Le tecniche di stretching attivo, quindi

escludono qualsiasi intervento esterno che escludono qualsiasi intervento esterno che assista o favorisca il raggiungimento e/o il assista o favorisca il raggiungimento e/o il mantenimento della posizione desiderata. mantenimento della posizione desiderata.

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stretching attivo: vantaggistretching attivo: vantaggi

aumento la flessibilitàaumento la flessibilitàaumento della forza della muscolatura agonista. aumento della forza della muscolatura agonista. la flessibilità ‘attiva/dinamica’ che si sviluppa, la flessibilità ‘attiva/dinamica’ che si sviluppa, dimostra un’attinenza molto maggiore nei dimostra un’attinenza molto maggiore nei confronti del risultato sportivo specifico, rispetto a confronti del risultato sportivo specifico, rispetto a quella data da esercizi di tipo passivo.quella data da esercizi di tipo passivo.

… … svantaggisvantaggiRischio dell’innesco del riflesso miotatico da Rischio dell’innesco del riflesso miotatico da stiramento e dalle possibili problematiche ad esso stiramento e dalle possibili problematiche ad esso connesse.connesse.

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innervazione reciprocainnervazione reciproca s’intende la reciproca strategia collaborativa che, nell’ambito del s’intende la reciproca strategia collaborativa che, nell’ambito del movimento, la muscolatura agonista ed antagonista adottano. movimento, la muscolatura agonista ed antagonista adottano. diversi studi hanno fatto luce sui meccanismi di controllo, centrali e diversi studi hanno fatto luce sui meccanismi di controllo, centrali e periferici, che sono alla base dei patterns di attivazione neuro-periferici, che sono alla base dei patterns di attivazione neuro-muscolare di agonisti ed antagonisti in numerosi tipi di muscolare di agonisti ed antagonisti in numerosi tipi di movimento[3],[4],[5]. Il meccanismo d’innervazione reciproca, è alla movimento[3],[4],[5]. Il meccanismo d’innervazione reciproca, è alla base di alcune tecniche di stretching particolarmente avanzate. In base di alcune tecniche di stretching particolarmente avanzate. In effetti la contrazione del muscolo antagonista può indurre un effetti la contrazione del muscolo antagonista può indurre un maggior rilassamento del corrispondente muscolo agonista che in maggior rilassamento del corrispondente muscolo agonista che in quel momento viene sottoposto ad allungamento. Se ad esempio quel momento viene sottoposto ad allungamento. Se ad esempio s’intende allungare il muscolo bicipite femorale, la contrazione del s’intende allungare il muscolo bicipite femorale, la contrazione del quadricipite, grazie al meccanismo indotto dall’innervazione quadricipite, grazie al meccanismo indotto dall’innervazione reciproca, può comportare un maggior rilassamento del bicipite reciproca, può comportare un maggior rilassamento del bicipite stesso, facilitandone l’allungamento.stesso, facilitandone l’allungamento.

[3][3] Tilney F., Pike F.H. Tilney F., Pike F.H. Muscular coordination experimentally studied in its relation to the cerebellum. Muscular coordination experimentally studied in its relation to the cerebellum. Archives of Neurology and Psychiatry. 13(3): 289-334, 1925.Archives of Neurology and Psychiatry. 13(3): 289-334, 1925.[4][4] Rao V.Rao V. Reciprocal inhibition: Inapplicability to tendon Jerks: Journal of Postgraduate Medicine. 11: Reciprocal inhibition: Inapplicability to tendon Jerks: Journal of Postgraduate Medicine. 11: 123-125, 1965. 123-125, 1965. [5][5] Kudina LKudina L. Reflex effects of muscle afferents on antagonists studies on single firing motor units in . Reflex effects of muscle afferents on antagonists studies on single firing motor units in man. Electroencephalograpy and Clinical Neurophysiology. 50(3-4): 214-221, 1980. man. Electroencephalograpy and Clinical Neurophysiology. 50(3-4): 214-221, 1980.

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stretching isometricostretching isometrico

è un tipo di tecnica che comporta la contrazione è un tipo di tecnica che comporta la contrazione isometrica della muscolatura sottoposta ad isometrica della muscolatura sottoposta ad

allungamento passivo e si compone di tre parti allungamento passivo e si compone di tre parti distinte:distinte:

- Inizialmente si assume la posizione di stretching - Inizialmente si assume la posizione di stretching passivo desiderata.passivo desiderata.

- Si effettua una contrazione isometrica contro una - Si effettua una contrazione isometrica contro una resistenza esterna inamovibile (generalmente un resistenza esterna inamovibile (generalmente un compagno, oppure il pavimento od una parete) per compagno, oppure il pavimento od una parete) per un periodo di tempo normalmente compreso tra i 7 un periodo di tempo normalmente compreso tra i 7 ed i 15 secondi.ed i 15 secondi.

- Infine si rilassa il muscolo contratto in precedenza per - Infine si rilassa il muscolo contratto in precedenza per un ulteriore periodo della durata di perlomeno 20’’.un ulteriore periodo della durata di perlomeno 20’’.

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stretching isometrico: stretching isometrico: vantaggivantaggi

E’ una delle migliori ed efficaci tecniche rivolte allo sviluppo E’ una delle migliori ed efficaci tecniche rivolte allo sviluppo della flessibilità statico-passiva della flessibilità statico-passiva È maggiormente efficace dello stretching attivo o passivo È maggiormente efficace dello stretching attivo o passivo utilizzati singolarmente. utilizzati singolarmente. questo tipo di tecnica contribuirebbe notevolmente alla questo tipo di tecnica contribuirebbe notevolmente alla diminuzione della sensazione dolorosa associata diminuzione della sensazione dolorosa associata all’allungamento[1]. all’allungamento[1].

……svantaggisvantaggidato che il forte allungamento muscolo-tendineo dato che il forte allungamento muscolo-tendineo che la contrazione isometrica produce, può che la contrazione isometrica produce, può costituire un fattore di rischio per l’integrità costituire un fattore di rischio per l’integrità tendinea e connettivale, è sconsigliabile ai tendinea e connettivale, è sconsigliabile ai bambini ed agli adolescenti[2].bambini ed agli adolescenti[2].[1][1] Kurz T.Kurz T. Stretching Scientifically: A guide to flexibility training. Island Pond Stadion Ed., 1994. Stretching Scientifically: A guide to flexibility training. Island Pond Stadion Ed., 1994.

[2][2] Moore M.A., Kukulka C.G.Moore M.A., Kukulka C.G. Depression of Hoffman reflexes following voluntary contraction and Depression of Hoffman reflexes following voluntary contraction and implication for propioceptive neuromuscular facilitation therapy. Physical Therapy. 71(4): 321-333, implication for propioceptive neuromuscular facilitation therapy. Physical Therapy. 71(4): 321-333, 1991.1991.

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Facilitazione Propriocettiva Facilitazione Propriocettiva Neuromuscolare (PNF Neuromuscolare (PNF

stretching)stretching)Il principio di base di queste tecniche si Il principio di base di queste tecniche si

basa sull’allungamento passivo del basa sull’allungamento passivo del gruppo muscolare considerato, che gruppo muscolare considerato, che

viene in seguito contratto viene in seguito contratto isometricamente contro una resistenza isometricamente contro una resistenza inamovibile ed in ultimo nuovamente inamovibile ed in ultimo nuovamente

allungato passivamente grazie allungato passivamente grazie all’intervento di un compagno o del all’intervento di un compagno o del

fisioterapista, raggiungendo in tal modo fisioterapista, raggiungendo in tal modo un ROM accresciuto.un ROM accresciuto.

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Facilitazione Propriocettiva Facilitazione Propriocettiva Neuromuscolare (PNF Neuromuscolare (PNF

stretching)stretching)

1.1. La tecnica di contrazione La tecnica di contrazione rilassamento (CRrilassamento (CR) )

2.2. La tecnica contrazione-La tecnica contrazione-rilassamento-contrazione (CRAC)rilassamento-contrazione (CRAC)

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La tecnica di contrazione La tecnica di contrazione rilassamento (CRrilassamento (CR))

nella tecnica di CR, anche denominata hold-relax nella tecnica di CR, anche denominata hold-relax technique:technique: il muscolo antagonista viene prima allungato il muscolo antagonista viene prima allungato passivamente dall’operatore, passivamente dall’operatore, viene richiesta all’atleta una contrazione isometrica viene richiesta all’atleta una contrazione isometrica della muscolatura allungata contro la resistenza della muscolatura allungata contro la resistenza fornita dall’operatore della durata di circa 7-15 fornita dall’operatore della durata di circa 7-15 secondi secondi dopo di che il muscolo viene brevemente rilassato dopo di che il muscolo viene brevemente rilassato per 2-3 secondi per 2-3 secondi ed infine nuovamente allungato passivamente per ed infine nuovamente allungato passivamente per circa 10-15 secondi. circa 10-15 secondi.

La pausa che occorre rispettare tra due tecniche di CR La pausa che occorre rispettare tra due tecniche di CR consecutive è di circa 20 secondi.consecutive è di circa 20 secondi.

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La tecnica contrazione-La tecnica contrazione-rilassamento-contrazione rilassamento-contrazione

(CRAC)(CRAC)::questa tecnica, conosciuta anche come hold-questa tecnica, conosciuta anche come hold-

relax-contract oppure contract-relax-relax-contract oppure contract-relax-antagonist-contract, comporta: antagonist-contract, comporta:

una prima fase di allungamento passivo, una prima fase di allungamento passivo, due contrazioni isometriche, la prima due contrazioni isometriche, la prima dell’antagonista e la seconda a carico dell’antagonista e la seconda a carico dell’agonista, dell’agonista, in seguito, come nella tecnica precedente, in seguito, come nella tecnica precedente, si effettua un’ultima fase di allungamento si effettua un’ultima fase di allungamento passivo.passivo.

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Facilitazione Propriocettiva Facilitazione Propriocettiva Neuromuscolare: vantaggiNeuromuscolare: vantaggiAllo stato attuale delle conoscenze il PNF Allo stato attuale delle conoscenze il PNF stretching, è considerato come la miglior tecnica stretching, è considerato come la miglior tecnica grazie alla quale è possibile massimalizzare la grazie alla quale è possibile massimalizzare la flessibilità statico-passiva flessibilità statico-passiva

……e svantaggie svantaggiLa potenziale pericolosità insita in questi tipi La potenziale pericolosità insita in questi tipi d’allungamento non è da sottovalutare, ed in ogni d’allungamento non è da sottovalutare, ed in ogni caso, queste sono da considerarsi come delle caso, queste sono da considerarsi come delle tecniche proponibili solamente ad atleti che tecniche proponibili solamente ad atleti che abbiano raggiunto un notevole grado di sensibilità e abbiano raggiunto un notevole grado di sensibilità e controllo del riflesso miotatico da stiramento, come controllo del riflesso miotatico da stiramento, come ad esempio i ginnasti od i ballerini ad esempio i ginnasti od i ballerini

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Bibliografia di riferimento:Bibliografia di riferimento:

Dispensa: “Allenamento alla mobilità Dispensa: “Allenamento alla mobilità articolare” di Fracca Ileniaarticolare” di Fracca Ilenia

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GRAZIE!GRAZIE!