Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in...

57
Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende Pubbliche – 1° modulo anno accademico 2011/12 I sistemi di rilevazione dei fatti aziendali e il bilancio di esercizio

Transcript of Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in...

Page 1: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Università degli Studi di TriesteFacoltà di Scienze Politiche

Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche

Economia delle Aziende Pubbliche – 1° modulo

anno accademico 2011/12

I sistemi di rilevazione dei fatti aziendali e

il bilancio di esercizio

Page 2: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

LIMITI ESTERNILIMITI ESTERNILIMITI ESTERNILIMITI ESTERNI LIMITI INTERNILIMITI INTERNILIMITI INTERNILIMITI INTERNI

DETERMINAZIONE DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVIDEGLI OBIETTIVI

DETERMINAZIONE DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVIDEGLI OBIETTIVI

PIANIFICAZIONEPIANIFICAZIONEPIANIFICAZIONEPIANIFICAZIONE

ORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONE

COMUNICAZIONECOMUNICAZIONECOMUNICAZIONECOMUNICAZIONE

AZIONEAZIONEAZIONEAZIONE

MISURAZIONEMISURAZIONEMISURAZIONEMISURAZIONE

CONTROLLOCONTROLLOCONTROLLOCONTROLLOCICLO

GESTIONALE

Pianificazione e controllo strategico

Pianificazione e controllo operativo

Page 3: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

“Elemento che non misuro non gestisco”

Per poter misurare, l’imprenditore necessita di un “CRUSCOTTO INFORMATIVO” (o sistema di rilevazione) che rilevi i fatti

aziendali e le relative variazioni generate per effetto della gestione.

È una base di dati che permette analisi e selezione

Page 4: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Per poter misurare l’imprenditore necessita di un “CRUSCOTTO INFORMATIVO” (o sistema di rilevazione contabile) che rilevi i fatti aziendali e le relative variazioni generate per effetto della

gestione.

Terminologia:•Sistema: un insieme di elementi che operano congiuntamente per il raggiungimento di un fine/obiettivo.NB: Un obiettivo deve sempre essere misurabile, quantificabile e condiviso dalla struttura. •Rilevazione contabile: raccolta ed elaborazione di dati relativi alla gestione allo scopo di rappresentarli ed interpretarli.•Gestione: è il sistema di operazioni che si svolgono nel corso della vita dell’azienda, dirette al raggiungimento dei fini verso i quali è orientata.

Page 5: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

INPUT

SISTEMA di

RILEVAZ. OBIETTIVO STRUMENTI REPORT (OUTPUT)

Contabilità Generale

Contabilità Analitica

Contabilità Industriale

Contabilità Fiscale

Contabilità Sociale

Contabilità direzionale

BILANCIO/ RENDICONTO

Principi contabili BILANCIO D’ESERCIZIO/ RENDICONTO

RISULTATI PARZIALI

Piano centri responsabilità Voci di spesa

SINGOLI BILANCI PER OGNI UNITA’ ORGANIZZATIVA

RILEVAZIONE COSTI

DI SERVIZIO, PROCESSI ...

Ciclo di produzioneLotto minimo di produzioneValorizzazione della distinta base

CONOSCERE IL COSTO DI UN PRODOTTO, SERVIZIO,

PROCESSO

DICHIARAZIONI FISCALI

Principi fiscali DICHIARAZIONI FISCALI

RENDICONT.SOCIALE

Indicatori di performance

BILANCIO SOCIALE

INFORMARE IL MANAGER

Considera elementi delle altre contabilità

Le rilevazioni contabili

Page 6: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

LA CONTABILITÀ SOCIALEl’esempio di una cooperativa

• Il valore aggiunto rappresenta l’aumento di ricchezza creato dalla Cooperativa attraverso la propria attività di erogazione di servizi.

• Il valore complessivo che un’organizzazione aggiunge alle risorse esterne impiegate mediante la sua attività è un indice della sua efficienza.

• La contabilità sociale, riclassificando il conto economico, dà ragione come tale ricchezza venga distribuita fra i diversi portatori di interessi.

Page 7: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

La rendicontazione sociale negli enti territoriali

• Il motivo per cui gli enti territoriali credono fermamente nell’utilità della rendicontazione sociale è collegato da un lato con l’evoluzione della società italiana e dall’altro con la trasformazione del ruolo degli enti locali.

• la nostra società nazionale ha sempre più l’esigenza di sviluppare al proprio interno la collaborazione, il rispetto, l’integrazione tra cittadini, l’amministrazione pubblica – e gli enti locali in modo speciale

• deve però prima manifestare, orientare, realizzare questi obiettivi, dotandosi di strumenti adatti: una informazione completa e che nutra la trasparenza degli atti e delle scelte, e che concorra allo sviluppo del dialogo tra istituzioni, cittadini, imprese, associazioni.

Page 8: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

La rendicontazione sociale negli enti territoriali

• Il bilancio sociale non è un’invenzione della PA, che si è avvicinata a queste pratiche dopo che esse hanno iniziato ad essere impiegate nelle imprese private

• Le PA hanno un proprio linguaggio, un proprio modo di esprimersi e di comunicare non immediatamente alla portata di tutti: è molto difficile per il normale cittadino farsi un'idea sintetica di come l'ente abbia funzionato, se poteva funzionare meglio, se realmente sono stati rispettati gli impegni che la PA ha assunto

• Un primo obiettivo della rendicontazione sociale è quello di rendere più facile l’interpretazione delle attività pubbliche, in modo che il cittadino possa più facilmente intervenire nel dibattito e nella valutazione

Page 9: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

La rendicontazione sociale negli enti territoriali

• Nelle imprese ordinarie la contabilità sociale serve a dare conto ai pubblici di riferimento (stakeholder) delle utilità (o dei costi sociali) che l'impresa ha prodotto con la gestione e che non sono interpretabili con le forme classiche di rendicontazione

• Oggetto di rendicontazione sociale sono il benessere dei dipendenti, la soddisfazione dei clienti, le attività filantropiche ecc.

• La contabilità sociale negli ee.pp. ha uno scopo simile, ma non identico; la PA non può infatti limitarsi a rendicontare ciò che essa ha prodotto, ma deve tenere in considerazione anche ciò che la comunità ha prodotto, visto che il suo obiettivo è proprio il benessere della comunità e la buona amministrazione non si misura certo solo sui risultati di bilancio, ma soprattutto sugli esiti e sugli effetti delle politiche realizzate, che non dipendono tutte dal funzionamento della macchina pubblica

Page 10: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

il bilancio Sociale di un Comune

• Cosa si rendiconta con il bilancio Sociale di un Comune? La rendicontazione sociale in ambito pubblico non riguarda dunque strettamente l’ente, o meglio il suo sistema-azienda: esso rappresenta invece il rendiconto di ciò che viene prodotto dalla macchina pubblica, dai cittadini e dalle loro associazioni e istituzioni all’interno della visione prospettata e perseguita dall’istituzione pubblica. L'ente è il punto di riferimento responsabile ed essenziale, ma ciò che viene rendicontato è frutto anche di sforzi "privati e civici". Ecco perché il tema della sussidiarietà è così spesso richiamato nella contabilità sociale.

• Che rapporto c'è tra Bilancio Sociale e processi partecipativi? Il bilancio sociale in ambito pubblico appare così uno strumento (una ispirazione, un processo) in grado di produrre con gradualità una più precisa informazione sulla gestione (trasparenza) e di farla evolvere verso il coinvolgimento degli interlocutori istituzionali e privati (dialogo, coinvolgimento), per arrivare infine a stabilire un più alto grado di consapevole partecipazione dei cittadini e delle loro forme organizzate all’amministrazione (governance).  

Page 11: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

• Nell’azienda di produzione assumono particolare rilevanza le rilevazioni concomitanti (vengono redatti rapporti trimestrali, semestrali) e consuntive (bilancio d’esercizio).

• Nell’azienda pubblica quelle preventive (bilancio di previsione).

La rilevazione contabile

Page 12: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Contabilità analitica

• L’obiettivo è la rilevazione dei risultati parziali per centro di responsabilità;

• lavora per destinazione;• strumenti utilizzati:

– piano dei centri di responsabilità;– voci di spesa.

• Il problema della contabilità analitica, diretta emanazione della generale, è che non fornisce alcuna informazione finché il fatto non è accertato.

Page 13: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Contabilità industriale• Rileva i fenomeni interni all’azienda• L’obiettivo è rilevare il costo di un servizio,

prodotto, processo, …;• lavora per destinazione;• gli strumenti utilizzati sono:

– ciclo di produzione;– lotto minimo di produzione;– valorizzazione della distinta base.

• Acquisisce tutte le informazioni dalla contabilità analitica e generale, ne crea e gestisce di proprie, approssimate, ma tempestive, quindi effettivamente utili utile per minimizzare i costi ed effettuare confronti nel tempo e nello spazio (conoscenza del costo di un servizio, di un prodotto o di un processo).

Page 14: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Contabilità fiscale

• L’obiettivo/output sono le dichiarazioni fiscali;• gli strumenti i principi fiscali.

Contabilità sociale• L’obiettivo è il bilancio sociale;• misura la ricaduta sociale (customer satisfaction);• gli strumenti sono gli indicatori di performance.

Contabilità direzionale

• Utilizza i dati provenienti dalle altre contabilità, supporto per il manager nel controllo di gestione.

Page 15: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

• rileva i fatti esterni di gestione cioè quelli che riguardano scambi di beni e servizi tra l’azienda e i terzi.

• l’output del processo contabile è una “fotografia” della situazione economico-patrimoniale dell’azienda: il bilancio ordinario d’esercizio.

La contabilità generale

Il bilancio d’esercizio è quell’insieme di documenti, variamente ordinati e strutturati, che annualmente le imprese – in conformità a precise norme giuridiche – debbono redigere e

rendere noto all’esterno, attraverso prestabilite forme di pubblicità

Page 16: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

• lavora per natura;• gli strumenti utilizzati sono i principi contabili

dell’Organismo Italiano Contabilità (OIC);• la rilevazione è legata alla competenza

finanziaria e alla competenza economico/patrimoniale;

• non mantiene alcuna traccia della destinazione che ricevono, ad esempio, materie prime, beni, servizi acquistati.

Lo Stato è come una famiglia, pone maggiore attenzione alle entrate e alle uscite CONTABILITA’ FINANZIARIA

La contabilità generale

Page 17: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

• serve a rilevare:– le cause che hanno determinato la variazione della

ricchezza aziendale;– le modalità di impiego della ricchezza complessiva a

disposizione.

• ha diverse funzioni:– informazione interna;– informazione esterna;– strumento di gestione.

• costituisce la principale – e a volte l’unica – fonte di informazione per gli shareholder (azionista, persona che possiede hold una quota share di una società ) e per gli stakeholder (stake collegato a bet).

Il bilancio d’esercizio

Page 18: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

L’equazione fondamentale

• La Ricchezza è espressa in rapporto alla soddisfazione dei propri bisogni e quindi è collegata al concetto di beneficio;

• La Ricchezza è espressa come differenza tra Attività e Passività • Attività (A) – Passività (P) = Patrimonio Netto (N)

• Solo le Attività e le Passività sono cose del mondo reale che si possono definire e individuare.

• Il Patrimonio Netto è una grandezza residuale ed ideale.

• Il reddito è la variazione della Ricchezza generata dalla gestione in un dato intervallo temporale:

Il reddito di un periodo è la “la somma che si può spendere in modo da essere alla fine del periodo così “ricco” come lo eri all’inizio” (E. Hicks)

Il reddito di un periodo è la “la somma che si può spendere in modo da essere alla fine del periodo così “ricco” come lo eri all’inizio” (E. Hicks)

Page 19: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Gli elementi della ricchezza• Per misurare il reddito occorre rilevare e misurare le attività e le passività.• Non sempre è facile stabilire se esiste o meno una attività o una passività:

ATTIVITA’ futuri benefici economici, a disposizione dell’azienda

(controllate dall’azienda), originate da eventi passati.

PASSIVITA’ sacrifici economici futuri che

l’azienda dovrà ragionevolmente sostenere,

inevitabili in ipotesi di azienda florida,

originate da eventi passati.

In una economia monetaria i proprietari, che sono coloro rispetto a cui si definisce il Patrimonio Netto, traggono beneficio da una

attività nei termini in cui questa genera per loro la cassa necessaria a soddisfare i propri desideri.

i proprietari apportano cassa per ottenere un flusso contrario di cassa

- una attività è tale se genera flussi di cassa in entrata- una passività è tale se genera flussi di cassa in uscita.

Page 20: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Lo schema della ricchezza complessiva

ATTIVITA’Cassa e Banca / Crediti

PATRIMONIO NETTOCapitale sociale

RiserveUtile/Perdita

PASSIVITA’Debiti verso terzi

Attività (A) – Passività (P) = Patrimonio Netto (N)

Attività (A) = Passività (P) + Patrimonio Netto (N)

In forma contabile

Page 21: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Il Bilancio di Esercizio rappresenta il documento, redatto dagli amministratori alla fine dell’esercizio (di solito 31 dicembre – coincide con l’anno solare), con

cui si rappresentano la situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda e il risultato economico

FINALITA’

- Rappresentare il quadro del patrimonio aziendale alla chiusura dell’esercizio

- Evidenziare l’andamento della gestione economica (costi e ricavi)

OBBLIGATORIETA’

- La compilazione del bilancio è disciplinata dal Codice Civile

- La normativa fiscale si basa sui risultati del bilancio per il calcolo delle imposte

STATO PATRIMONIALE (art. 2424, 2424 bis C.c.)

CONTO ECONOMICO (art. 2425, 2425 bis C.c.)

NOTA INTEGRATIVA(art. 2427 C.c.)

Page 22: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Lo STATO PATRIMONIALE è un’ istantanea di valori determinati al momento della chiusura dell’esercizio. È una rappresentazione statica, ma contiene una prospettiva dinamica, in relazione alle scadenze ìnsite in alcune sue voci.

Il CONTO ECONOMICO contiene il riassunto dei fatti accaduti nel corso dell’intero esercizio e ha in sé una dimensione temporale, ma di essa non si conosce l’andamento (ad es. in quali mesi si è venduto di più?.…)

La NOTA INTEGRATIVA contiene informazioni, espresse con linguaggio verbale ed eventualmente simbolico, volte a chiarire quelle inserite nel Conto Economico e nello Stato Patrimoniale in modo da rendere i due documenti immediatamente comprensibili, attendibili e comparabili.

Page 23: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

PassivoObbligazioni

Debiti vs. banche Debiti vs. fornitori

Patrimonio nettoCapitale sociale

Riserve Utile / Perdita

AttivoCassa/banca

CreditiMerci

Impianti / macchinariBrevetti

Da dove “prendo i soldi”? Dove “metto i soldi”?

Stato patrimoniale esemplificativo

Page 24: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

• evidenzia il patrimonio esistente alla fine del periodo amministrativo di riferimento;

• rileva grandezze di stock;• registra e raccoglie lo storico delle informazioni

dalla data della sua costituzione;• è redatto a sezioni contrapposte: gli impieghi

(attività) effettuati dall’impresa e le fonti di finanziamento (passività) utilizzate per gli investimenti;

• deve sempre avere l’importo totale delle attività uguale al totale delle passività e del capitale netto.

Lo stato patrimoniale è il prospetto che:

Page 25: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

grandezze flusso e grandezze stock

• le grandezze flusso sono misurate in riferimento a due distinti istanti di tempo (cioè come variazione)

• le grandezze stock sono misurate in riferimento ad un singolo istante di tempo

• il capitale è una grandezza stock, in quanto viene misurato in un dato istante di tempo e si può affermare che, ad una certa data, il capitale complessivamente insistente (in una industria, in una Regione, in un paese ….) ammonta ad una certa cifra

• l’investimento è una grandezza stock, in quanto corrisponde esattamente alla variazione del capitale installato e può essere misurato solo in riferimento ad un arco di tempo, cioè all’intervallo tra due istanti

• la ricchezza è una grandezza stock e va misurata in un preciso istante di tempo (ad esempio al 31/12 di un certo anno)

• il reddito è la corrispondente grandezza flusso, che consiste esattamente nella variazione della ricchezza in un certo periodo di tempo (ad esempio in un anno).

Page 26: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

grandezze flusso e grandezze stock• La ricchezza di una nazione, nelle sue varie forme

(vari tipi di capitale) è una grandezza STOCK, cioè e attribuibile a un certo istante temporale;

• Nel tempo, la ricchezza muta, per esempio perché nuovi beni vengono prodotti. La produzione di ricchezza è una grandezza di FLUSSO, cioè è un grandezza attribuibile a un intervallo temporale;

• In assenza di eventi particolari (es. guerre o cataclismi) la variazione di una grandezza di stock avviene attraverso “l’accumularsi” nel tempo di grandezze di flusso;

Page 27: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Stato patrimoniale (Schema di stato patrimoniale previsto dall’art. 2424 e 2424bis del codice civile)

ATTIVO PASSIVO

A. CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI

B. IMMOBILIZZAZIONI

I. ImmaterialiII. MaterialiIII. Finanziarie

C. ATTIVO CIRCOLANTE

I. RimanenzeII. CreditiIII. Attività finanziarie che non

costituiscono immobilizzazioniIV. Disponibilità liquide

D. RATEI E RISCONTI

A. PATRIMONIO NETTOI. Capitale socialeII. Riserva da sovrapprezzo azioniIII. Riserva di valutazioneIV. Riserva legaleV. Riserva per azioni proprie in portafoglioVI. Riserve statutarieVII. Altre riserveVIII. Utili (perdite) portati a nuovoIX. Utile (perdita) dell’esercizio totale

B. FONDI PER RISCHI ED ONERIC. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI

LAVORO SUBORDINATOD. DEBITI

1. Obbligazioni2. Obbligazioni convertibili3. Debiti verso banche4. Debiti verso altri finanziatori5. Acconti6. Debiti verso fornitori7. Debiti rappresentati da titoli di credito8. Debiti verso imprese controllate9. Debiti verso imprese collegate10. Debiti verso controllanti11. Debiti tributari12. Debiti verso istituti di previdenza e

sicurezza sociale13. Altri debiti

E. RATEI E RISCONTI

Page 28: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

• Il 1.1.2008 si costituisce la società “Alfa”. I soci versano nella cassa della società 100 euro.

ESEMPIO A:Passivo

Patrimonio nettoCapitale sociale 100

AttivoCassa 100

Società “Alfa” Stato patrimoniale al 1.1.2008

Passivo

Patrimonio nettoCapitale sociale 100

AttivoCassa 100 20

Macchinari 80

Società “Alfa” Stato patrimoniale al 1.2.2008

• Il 1.2.2008 si acquistano in contanti 80 euro di macchinari.

PassivoDebiti verso banche 40

Patrimonio nettoCapitale sociale 100

AttivoCassa 20

Terreni 40Macchinari 80

Società “Alfa” Stato patrimoniale al 1.3.2008

• Il 1.3.2008 si acquista, chiedendo un prestito in banca,

un terreno per 40 euro.

(Segue)

Page 29: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

PassivoDebiti verso banche 40

Patrimonio nettoCapitale sociale 100

Utile 20

AttivoCassa 120

Terreni 40Macchinari 80

Società “Alfa” Stato patrimoniale al 31.12.2008

• Il 31.12.2008 i soci litigano e decidono di vendere tutto in contanti per poi liquidare - in un secondo momento - più agilmente la società.

Il terreno, che nel frattempo è diventato edificabile, viene venduto a 60 euro mentre il macchinario, poiché è stato utilizzato poco, riesce ad essere venduto allo stesso prezzo a cui era stato acquistato.

PassivoDebiti verso banche 40

Patrimonio nettoCapitale sociale 100

AttivoCassa 20

Terreni 40Macchinari 80

Società “Alfa” Stato patrimoniale al 1.3.2008

• Il 1.3.2008 si acquista, chiedendo un prestito in banca, un terreno per 40 euro.

Page 30: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Conto economico al 31.12.2008

Tempo

Costi di acquisizione 40Ricavi da vendite 60

……

Utile 20

AttivoCassa 100

Passivo

Capitale 100

Stato patrimoniale al 1.1.2008

Stato patrimoniale al 31/12/2008

AttivoCassa 120

Passivo

Capitale 100

Utile 20

ESEMPIO A:

Page 31: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

• mette in evidenza il processo di formazione del risultato economico d’esercizio.

• fornisce informazioni sul flusso economico. • ha la precisa finalità di rappresentare la

composizione e l’entità del risultato economico della gestione dell’anno evidenziando gli elementi di costo e di ricavo che hanno causato la dinamica reddituale d’impresa.

• Viene redatto in forma scalare in base ad uno schema di natura obbligatoria a valore e costi della produzione.

Il conto economico è lo schema che:

Page 32: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

La gestione aziendale

• è l’insieme delle operazioni poste in atto dal soggetto aziendale per il raggiungimento dei fini o del fine dell’azienda.

• Per effetto della gestione il capitale aumenta o diminuisce.

Page 33: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Il capitale• Il capitale è condizione e strumento materiale della

produzione aziendale. Il capitale è lo stock di ricchezza riferito in un dato istante.

• Il capitale è il complesso coordinato di beni materiali o immateriali a disposizione di diritto o di fatto dell’azienda in un dato momento e comprende i valori numerari finanziari, i costi e i ricavi da attribuire agli esercizi futuri che determinano le prospettive di reddito.

• Esso ha un valore iniziale al momento della costituzione o nascita dell’azienda e un valore finale quando tutte le operazioni di gestione si saranno concluse al termine della vita dell’azienda con la conclusione della sua liquidazione.

Anno 0

Fase di costituzione

Fase di liquidazione

31/12/200X 31/12/200X+1 31/12/200X+n…

Esercizio amministrativo

Tempo

Page 34: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

• Nel momento della costituzione della società il capitale ha un proprio valore, ben preciso

• Appena viene investito, il capitale si trasforma in beni materiali e immateriali, diritti e oneri il cui valore non può essere più accertato ma solo stimato

• Ogni 31 dicembre si simula la liquidazione dell’azienda

• il bilancio nel suo complesso è una convenzione

• L’unico bilancio “reale” è quello che si redige quando l’impresa viene estinta

Page 35: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

In un anno solare Reddito di esercizio

Il reddito

è l’incremento (o l’eventuale decremento) del capitale netto di una società, generato dalle

attività operative da essa realizzate in un dato periodo di tempo.

• Il reddito generato dall’azienda è evidenziato dal prospetto del Conto Economico.

Reddito = (Ricavi-Costi) +/- variazione degli investimenti

Incremento del capitale netto UTILE

Decremento del capitale netto PERDITA

Page 36: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Il reddito

Incremento del capitale netto UTILEDecremento del capitale netto PERDITA

In un anno solare Reddito di esercizio

Page 37: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Il conto economico

• È lo schema che mette in evidenza il processo di formazione del risultato economico d’esercizio.

• Fornisce informazioni sul flusso economico. • Ha la precisa finalità di rappresentare la

composizione e l’entità del risultato economico della gestione dell’anno evidenziando gli elementi di costo e di ricavo che hanno causato la dinamica reddituale d’impresa.

• Viene redatto in forma scalare in base ad uno schema di natura obbligatoria a valore e costi della produzione.

Page 38: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Conto economico+Ricavi per vendite

-Costo del venduto: Mano d’opera Materie prime Costi diretti di fabbrica

Margine di contribuzione

-Costi di struttura: Costi di amministrazione Contabilità Pubbliche relazioni Marketing Strategie

Margine operativo

+/-Oneri / proventi finanziari

+/- Svalutazioni / rivalutazioni finanziarie

+/-Costi e ricavi non operativi

Utile pre tax

-tasse

Utile post tax

Ges

tione

ca

ratte

rist

ica

Ges

tione

non

ca

ratte

rist

ica

Funzione:•Produzione

•Logistica, acquisti e approvvigionamenti

Funzione finanzaPolitiche di bilancio

Funzione:•Organizzazione

•Amministrazione•Commerciale e politiche di marketing

•Strategica e vantaggio competitivo•Ricerca e sviluppo

•Sistemi informativi e di controllo

Page 39: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Conto economicoin forma scalare (art. 2425 e 2425 bis)

A. VALORE DELLA PRODUZIONE1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni2. Variazioni delle riamanenze3. Variazione dei lavori in corso su ordinazione4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni5. Altri ricavi e proventi

Tot. Val. Produzione (A)

B. COSTI DI PRODUZIONE6. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci7. Per servizi8. Per godimento di beni di terzi9. Per il personale10. Ammortamenti e svalutazioni11. Variazioni delle rimanenze12. Accantonamenti per rischi13. Altri accantonamenti14. Oneri diversi di gestione

Tot. Costi Produzione (B)

C. PROVENTI E ONERI FINANZIARI15. Proventi da partecipazioni16. Altri proventi finanziari17. Interessi e altri oneri finanziari

Tot. Proventi – Oneri Fin ( C)

D. RETTIFICHE VALORE DI ATTIVITA’ FINANZ.18. Rivalutazioni19. Svalutazioni

Tot. Rettifiche (D)

E. PROVENTI E ONERI STRAORDINARI20. Proventi21. Oneri

Tot. Partite straordinarie (E)Risultato prima delle imposte (A-B+/-C +/-D +/-E)

22. Imposte sul reddito23. Utile (perdita) dell’esercizio

Page 40: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

ha la funzione di ampliare la comprensibilità e la chiarezza dello Stato patrimoniale e del Conto economico, attraverso informazioni complementari inerenti le voci e i valori in essi esposti e le motivazioni delle scelte operate (art. 2427 c.c.)

- illustrazione dei criteri di valutazione adottati

- movimenti verificatisi nell’esercizio nelle voci di Stato patrimoniale-dettagli e informazioni su alcune voci di Stato patrimoniale-dettagli e informazioni su alcune voci di Conto economico

-informazioni supplementari utili per la corretta e completa lettura del bilancio

-motivazione delle eventuali deroghe operate a tutela della rappresentazione veritiera e correttaC

ontenuto

- informazioni integrative stabilite da altri articoli

La Nota Integrativa

Page 41: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Gli allegati al Bilancio d’Esercizio

Relazione del collegio sindacale

Relazione sulla gestione

Relazione della Società di revisione (per le società quotate)

Copie dei bilanci delle società controllate

Prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell’ultimo bilancio delle società collegate

Copia del verbale dell’assemblea che approva il bilancio

Elenco dei soci o azionisti

Informazioni e prospetti richiesti dalle norme tributarie

Informativa complementare prevista o raccomandatadal CNDC, dal CNR e dalla CONSOB

Page 42: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

- La relazione sulla gestione -

CONTENUTO:

informazioni relative al numero e al valore nominale delle azioni proprie e delle azioni o quote di società controllanti possedute (al fine di assicurare la massima trasparenza e il rispetto delle norme di legge)

La relazione sulla gestione (art. 2428 c.c.), redatta dagli amministratori, deve contenere informazioni sulla situazione

della società e sull’andamento della gestione, sulle relazioni della società con il mondo esterno, sulle politiche perseguite, sui piani

e i programmi aziendali.

attività di ricerca e svilupporapporti con le imprese collegate e controllate

fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio (che siano significativi rispetto all’andamento della gestione)

evoluzione prevedibile della gestione

Page 43: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

- La relazione del Collegio Sindacale -

La relazione del collegio sindacale ha per oggetto il resoconto dell’attività di vigilanza

svolta e dei risultati da questa raggiunti

«Il collegio sindacale deve riferire all’assemblea sui risultati dell’esercizio sociale e sulla tenuta della

contabilità e fare le osservazioni e le proposte in ordine al bilancio e alla sua approvazione.»

Art. 2429 Cod. Civ.

Page 44: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

- La Revisione Contabile/legale -

La Revisione Contabile/legale consente di esprimere un giudizio sulla attendibilità del bilancio

La revisione si conclude con una relazione da parte del soggetto

incaricato della revisione

Si ricorre a società di revisione/collegio di revisori/revisore unico che rilasciano una relazione sul bilancio. È obbligatoria per le società quotate

Si ricorre a società di revisione/collegio di revisori/revisore unico che rilasciano una relazione sul bilancio. È obbligatoria per le società quotate

Non è imposta ma è svolta o da personale indipendente (società di revisione/revisore) o da personale interno all’azienda. È utile per:

1. verificare l’operato degli amministratori

2. dare maggiore attendibilità al bilancio nei confronti dei terzi

3. ottenere l’ammissione alla quotazione di borsa

Non è imposta ma è svolta o da personale indipendente (società di revisione/revisore) o da personale interno all’azienda. È utile per:

1. verificare l’operato degli amministratori

2. dare maggiore attendibilità al bilancio nei confronti dei terzi

3. ottenere l’ammissione alla quotazione di borsa

LEGALE

VOLONTARIA

Page 45: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

- La Revisione Contabile/legale -

• La revisione nasce dall'esigenza di soci o azionisti di far verificare da un'entità indipendente se quanto riportato nel bilancio corrisponde alla realtà dei fatti. Quasi sempre gli azionisti di una società non hanno il diritto di verificarne personalmente la contabilità, per motivi di ordine pratico e per preservare la riservatezza d'affari della società stessa

• le legislazioni dei vari paesi hanno introdotto regole per l'obbligatorietà della revisione dei conti e hanno regolamentato l'attività di revisione attraverso l'emanazione dei principi di revisione riconosciuti a livello internazionale - recepiti anche dalla legislazione italiana (d.lgs 39/2010)

Page 46: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Asserzioni di Bilancio

• per poter affermare che un bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria edil risultato economico della società, i revisori legali devono verificare le asserzioni relative ad ogni conto di bilancio

• il bilancio implicitamente contiene alcune asserzioni che riguardano: - esistenza o accadimento (le attività ed i ricavi presenti in bilancio esistono e/o sono accadute)- completezza (le passività ed i costi presenti in bilancio sono completi e non vi sono omissioni)- valutazione o rilevazione (i conti di bilancio sono rappresentati al giusto valore)- diritti e obbligazioni (le attività presenti in bilancio rappresentano diritti realmente esistenti e le passività presenti in bilancio rappresentano obbligazioni realmente esistenti)- competenza (cut-off) (gli elementi del bilancio sono di competenza dell'esercizio di riferimento)- presentazione o informativa (gli elementi del bilancio sono propriamente aggregati, separati o descritti nella nota integrativa).

Page 47: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

- Il Bilancio d’Esercizio a fine anno -

BILANCIO E RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

BILANCIO E RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Al collegio sindacale almeno 30 giorni prima della data prevista per l’Assemblea

Bilancio, Relazione degli amministratori

e Relazione dei sindaciDEPOSITO

presso la sede sociale almeno 15 giorni prima

Bilancio, Relazione degli amministratori

e Relazione dei sindaciDEPOSITO

presso la sede sociale almeno 15 giorni prima

Approvato il bilancio, entro 30 giorni deposito pressoUFFICIO DEL REGISTRO DELLE IMPRESE

Approvato il bilancio, entro 30 giorni deposito pressoUFFICIO DEL REGISTRO DELLE IMPRESE

Se quotate anche alla CONSOB in formato digitale

Se quotate anche alla CONSOB in formato digitale

Il fascicolo da depositare comprende i seguenti documenti:

copia del bilancio d’esercizio, relazione sulla gestione, relazione del Collegio sindacale, verbale di approvazione del bilancio da parte dell’assemblea, relazione della società di revisione (per le società quotate in Borsa), bilancio consolidato e relazioni accompagnatorie (ove ciò sia richiesto), elenco dei soci (nel caso in cui durante l’esercizio siano intervenute modifiche rispetto a quello già depositato)

Il fascicolo da depositare comprende i seguenti documenti:

copia del bilancio d’esercizio, relazione sulla gestione, relazione del Collegio sindacale, verbale di approvazione del bilancio da parte dell’assemblea, relazione della società di revisione (per le società quotate in Borsa), bilancio consolidato e relazioni accompagnatorie (ove ciò sia richiesto), elenco dei soci (nel caso in cui durante l’esercizio siano intervenute modifiche rispetto a quello già depositato)

Alla società di revisione almeno 45 giorni prima.

Alla Consob almeno 20 giorni prima

Se quotata

Page 48: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

• Anche se lo schema è lo stesso per quasi tutte le imprese quello che cambia e che è importante conoscere sono i criteri di valutazione delle voci in bilancio.

• I criteri di valutazione delle voci di bilancio sono moltissimi e variano in funzione delle finalità che coloro che redigono il bilancio (il management della società) vogliono attribuire al bilancio stesso.

• Il bilancio si può valutare sotto il profilo:– Civilistico (articoli 2423 e segg. cod. civ.)– Fiscale (TUIR - Testo Unico delle Imposte sui

Redditi) – Economico (Principi contabili)

La valutazione del bilancio

•Interpretano in chiave tecnica le norme di legge in materia di bilancio

•Hanno funzione integrativa laddove le norme di legge sono insufficienti

Page 49: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

• Il codice civile si preoccupa di mantenere l'integrità del capitale sociale perché lo considera una garanzia per tutti coloro che intrattengono rapporti con la società (finanziatori, fornitori, clienti ecc.).

• Il legislatore civilistico detta una serie di regole (criteri) da osservare nella valutazione delle attività e passività di bilancio, con il palese intento di evitare che in questa operazione di valutazione venga eroso il patrimonio societario (il capitale sociale). Si cerca la salvaguardia del patrimonio sociale a garanzia dei terzi.

• I criteri di valutazione civilistici sono improntati sul principio della prudenza: NO UTILI SPERATI - SI PERDITE PRESUNTE

La valutazione del bilancio per finalità:

Giuridiche

Fiscali

• il bilancio individua i costi e i ricavi aziendali consentendo di dimensionare il reddito da sottoporre a tassazione.

• Si vuole eliminare, o ridurre, il fenomeno dell'evasione fiscale: SI TUTTI I RICAVI e NO I COSTI INDEDUCIBILI

• il bilancio è utilizzato come documento interno all’azienda (sulla base di specifici schemi di riferimento) e permette di misurare il risultato aziendale.

Gestionali

Page 50: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Principale normativa in tema di contabilità e bilanci per le società Quotate

• Art. 117 D.lgs 58/98: possono adottare per la redazione dei bilanci consolidati i principi contabili internazionali IAS (International Accounting Standards)

• Art. 25 Legge 306/03: delega il governo ad emanare uno o più decreti legislativi di attuazione del REG. (CE) n. 1606/2002, prevedendo l’estensione dei suddetti principi IAS o anche rinominati IFRS (International Financial Reporting Standards), oltre che ai bilanci consolidati, anche ai bilanci di esercizio di tutte le società quotate, per gli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2005

• D.Lgs. N. 38/2005: individua le categorie di soggetti interessati all’applicabilità dei principi IAS/IFRS ai fini della redazione del bilancio consolidato e di quello d’esercizio

Non Quotate

• Articoli del Codice Civile da art. 2423 a art. 2435 bis. (D.lgs 127/91 modificato dal D.lgs 6/03)

Page 51: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

L’obbligo di redigere il bilancio, la sua finalità e le clausole generali (art. 2423)

I principi di redazione del bilancio (2423 bis)

La struttura dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico (2423-ter)

Il contenuto dello Stato Patrimoniale (2424)

Le disposizioni relative a singole voci dello Stato Patrimoniale (2424-bis)

Il contenuto del Conto Economico (2425)

I criteri di valutazione (2426)

Il contenuto della nota integrativa (2427)

Le informazioni relative al fair value* degli strumenti finanziari (2427-bis)

Il contenuto della relazione sulla Gestione (2428)

Le modalità per la redazione del Bilancio in forma abbreviata (2435 –bis)

* «il corrispettivo al quale un’attività può essere scambiata, o una passività estinta, tra parti consapevoli e disponibili, in una transazione tra terzi indipendenti»

La normativa civile, in generale, dispone:

Page 52: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società

e il risultato economico (art. 2423 c.c.)

con tale norma il legislatore ha voluto indicare due

POSTULATI FONDAMENTALI

(A) CHIAREZZA = intelligibilità comprensibilità

(B) RAPPRESENTAZIONE VERITIERA E CORRETTA =

quadro fedele

Le clausole generali:

Page 53: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

obbligo di rispettare gli schemi di bilancio (previsti dagli art. 2424 e 2425 C.C.)

divieto di raggruppamenti di voci: le voci possono essere raggruppate soltanto quando ciò sia irrilevante ai fini della comprensione o quando favorisca la chiarezza del bilancio

divieto di compensi di partite: non vanno effettuate compensazioni tra valori di bilancio di segno opposto

Il postulato della CHIAREZZA trova conferma nell’art.2423 ter e viene inteso nel seguente modo

La clausola generale della “chiarezza”:

Page 54: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

RAPPRESENTAZIONE VERITIERA E CORRETTANo verità assoluta e oggettiva (che è impossibile).

Gli amministratori devono operare correttamente le stime e le iscrizioni in bilancio, rispettando le norme di legge e i

principi contabili.

OBBLIGO DI FORNIRE INFORMAZIONI

COMPLEMENTARI quando quelle previste dalla legge non siano

sufficienti (art. 2423)

• PROSPETTO DELLE VARIAZIONI NELLE VOCI DEL PATRIMONIO NETTO

• RENDICONTO FINANZIARIO

DEROGA OBBLIGATORIA

(art. 2423)

Obbligo di derogare dalle disposizioni stabilite negli articoli successivi, con indicazione nella Nota integrativa dei motivi e degli effetti sul reddito e sul patrimonio, quando queste siano incompatibili con le clausole generali

Al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta

La clausola generale della “verità e correttezza”:

Page 55: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Secondo il Dlgs 127 del 1991, i principi contabili hanno il ruolo Di criterio tecnico meramente

interpretativo-integrativo delle norme di legge, che disciplinano la formazione e il contenuto

dei documenti contabili a livello nazionale dai principi contabili

originariamente emanati dal Consiglio Nazionale

dei Dottori Commercialisti e dal Consiglio Nazionale

dei Ragionieri oggi emanati dalla fondazione

Organismo Italiano Contabilità

a livello internazionale dai principi contabili IAS (International Accounting

Standards) o anche rinominati IFRS

(International Financial Reporting Standards)

Complesso norme del codice civile

Clausola True and Fair

view

Il ruolo dei principi contabili

Clausola Rappresentazione fedele e corretta

Page 56: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Principi di Redazione del Bilancio (art. 2423bis)

principio della

PRUDENZA

principio della

PRUDENZA

1) la valutazione deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività, (…) nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato

2) si possono indicare solo gli utili realizzati alla data di chiusura del bilancio3) si deve tenere conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data dell’incasso o del pagamento4) si deve tenere conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio, anche se conosciuti dopo la sua chiusura

principio della CONTINUITÀ

principio della CONTINUITÀ

principio della COMPETENZA

principio della COMPETENZA

5) gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente6) i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all’altro

principio della VALUTAZIONE

SEPARATA

principio della VALUTAZIONE

SEPARATAprincipio

della COSTANZA

principio della

COSTANZA

Deroghe al n. 6 sono consentite in casi eccezionali. La nota integrativa deve motivare la deroga ed indicarne l’influenza sulla rappresentazione

della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico

principio della PREVALENZA della sostanza

sulla forma

principio della PREVALENZA della sostanza

sulla forma

Page 57: Università degli Studi di Trieste Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea magistrale in Scienze del Governo e Politiche Pubbliche Economia delle Aziende.

Altri postulati indicati nel OIC* 11

• Principi di Neutralità: – In particolare il principio tende ad evitare politiche di

stabilizzazione dei redditi e mere valutazioni fiscali• Principio di Rilevanza: “Il bilancio d’esercizio deve esporre solo

quelle informazioni che hanno un effetto significativo e rilevante sui dati di bilancio o sul processo decisionale dei destinatari” – In particolare il riferimento va ad arrotondamenti,

semplificazioni ed errori nei processi di stima che non devono avere una portata tale da modificare il giudizio dei destinatari.

• Utilità e completezza dell’informazione• Periodicità delle misurazioni• Conformità ai principi contabili• Verificabilità

*Organismo italiano di contabilità