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Lezione 10 L’ABC e la Break even analysis
CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Facoltà di Lettere
Dott. Fabio Monteduro
OBIETTIVI DELLA LEZIONE:
Approfondire l’utilizzo dell’ABC;
Capire cos’è e perché è utile la Break even analysis;
Imparare ad utilizzare la BEA.
I costi: concetti e classificazione
ESERCIZIO 2 (1 di 3)
L’azienda Distribution Inc. produce quattro beni utilizzando lo stesso impianto e
processo produttivo: X, Y, Z, K. Da qualche tempo, l’azienda ha deciso di
introdurre, in via sperimentale, un sistema di costi basato sulle attività (ABC) al
fine di migliorare il calcolo dei costi di prodotto.
La rilevazione dei costi, secondo lo schema ABC risulta essere così composto:
Beni Prodotti
Voci di costo X Y Z K
a) materie prime 5,00 5,00 16,00 17,00
b) MOD 4,50 4,50 24,00 13,50
c) Totale costi diretti (a+b) 9,50 9,50 40,00 30,00
d) controllo e attrezzaggio 2,00 2,00 8,00 12,00
e) acquisto materiali 0,38 0,15 0,32 0,11
f) movimentazione materiali 1,12 0,56 1,40 0,48
g) Tot. costi indiretti 3,5 2,71 9,72 12,59
Costo unitario (c+g) 13,00 12,21 49,72 43,09
ESERCIZIO 2 (2 di 3)
L’analisi dei costi effettuata dall’azienda, inoltre, ha fatto riscontrare che l’attività di
controllo e attrezzaggio è un costo importante per l’azienda che, per l’anno
considerato, ammontava complessivamente a 99.800,00 $.
Il tempo di lavorazione per unità di prodotto è l’activity driver (o cost driver)
utilizzato per tale attività; tuttavia, poiché il sistema ABC è ancora in fase di
sperimentazione, è stato possibile individuare due attività distinte per le quali si
possono impiegare due diversi activity driver:
Volume di
produzione
Numero
attrezzaggi
Tempo di
lavorazione
X 500 1 0,25
Y 5.000 7 0,25
Z 600 3 1
K 7.000 9 1,5
ESERCIZIO 2 (3 di 3)
Verificare in che modo cambiano i costi unitari di
prodotto se l’attività di controllo e attrezzaggio viene
esplosa in due attività:
a. attività di supervisione (da considerare al netto
dell’attività di attrezzaggio di cui sotto), il cui cost
driver continua ad essere il tempo di lavorazione;
b. attività di attrezzaggio (costo di 24.950,00 $), il
cui cost driver impiegato è il numero di attrezzaggi.
SOLUZIONE ESERCIZIO 2 (Punto a.)
Cominciamo ad analizzare l’attività di supervisione. Sarà opportuno individuare:
a. Il costo attività;
b. La quantità di Activity Driver;
c. L’Activity Costing Rate (a/b).
Costo attività = 99.800,00 – 24.950,00 = 74.850,00
La quantità driver è di 12.475, mentre l’activity costing rate è di 6,00.
Prodotti Activity driver per prodotto
(tempo di lavorazione)
Costo attività per unità di
prodotto
X 500 * 0,25 = 125 6,00 * 0,25 = 1,50
Y 5.000 * 0,25 = 1.250 6,00 * 0,25 = 1,50
Z 600 * 1 = 600 6,00 * 1 = 6,00
K 7.000 * 1,5 = 10.500 6,00 * 1,5 = 9,00
TOTALE 12.475
SOLUZIONE ESERCIZIO 2 (Punto b.)
Stessa procedura per l’attività di attrezzaggio.
a. Il costo attività: 24.950,00
b. La quantità di Activity Driver: 20
c. L’Activity Costing Rate (a/b): 1.247,50
Prodotti
Activity driver per
prodotto
(numero di
attrezzaggi)
Costo attività per linea
di prodotto (CA)
Costo attività per unità di
prodotto (CA/volume)
X 1 1.247,50 * 1 = 1.247,50 1.247,50/500 = 2,50
Y 7 1.247,50 * 7 = 8.732,50 8.732,50/5.500 = 1,75
Z 3 1.247,50 * 3 = 3.742,50 3.742,50/600 = 6,24
K 9 1.247,50* 9 = 11.227,50 11.227,50/7.000 = 1,60
TOTALE 20 24.950,00
SOLUZIONE ESERCIZIO 2
Ora è possibile individuare come cambiano i costi unitari:
Beni Prodotti
Voci di costo X Y Z K
a) materie prime 5,00 5,00 16,00 17,00
b) MOD 4,50 4,50 24,00 13,50
c) Totale costi diretti
(a+b) 9,50 9,50 40,00 30,00
d)
supervisione
attrezzaggio
1,50
2,50
1,50
1,75
6,00
6,24
9,00
1,60
e) acquisto materiali 0,38 0,15 0,32 0,11
f) movimentazione materiali 1,12 0,56 1,40 0,48
g) Tot. costi indiretti
(d+e+f) 5,50 3,96 13,96 11,19
Costo unitario (c+g) 15,00 13,46 53,96 41,69
ESERCIZIO 3 (1 di 3)
L’azienda Epsilon Inc. produce tre differenti impianti di raffreddamento per
macchine industriali (Air, Fresh e Liquid). Il controller dell’azienda è riuscito con
grandi sforzi, ad impostare un sistema di calcolo dei costi basato sulle attività
(ABC) individuando le seguenti attività aziendali: programmazione della
produzione, produzione impianti, assemblaggio, finitura, set-up e manutenzioni. Al
31/12 /2009 si presenta la seguente situazione:
Voci di costo Programmazione
della produzione
Produzione
impianti assemblaggio finitura Set-up
Manutenzio
ni Totale
MOD 120 310 440
MOD Ind. 360 128 488
Stipendi personale 95 95
Amm.to impianti 155 115 270
Attrezzature varia 70 70
Energia elettrica 12 9 6 27
Consulenze e
servizi esterni 100 100
Totale attività 95 287 434 436 128 100 1480
ESERCIZIO 3 (2 di 3)
È noto altresì che l’azienda sostiene costi per le materie prime (a livello unitario)
pari a 70.000,00 € per il prodotto Air, 90.000,00 € per Fresh e 95.000,00 € per
Liquid.
Sappiamo inoltre che:
Air Fresh Liquid
Tempo di produzione degli impianti (ore per unità
di prodotto) 0,15 0,25 0,50
Tempo di assemblaggio (ore per unità di
prodotto) 0,10 0,10 0,30
Tempo di finitura (ore per unità di prodotto) 0,10 0,10 0,12
Tempi di set-up degli impianti di produzione (ore
per lotto) 5 4,5 7
Tempi di set-up degli impianti di assemblaggio
(ore per lotto) 6 4,5 5
Volume di produzione 4.500 1.750 2.625
Lotti di produzione realizzati 45 35 30
ESERCIZIO 3 (3 di 3)
Con riferimento alla produzione del 2009 si determini il costo
unitario di fabbricazione dei tre prodotti tenendo presente che:
a. I costi dell’attività di manutenzione sono attribuiti alle attività di
produzione degli impianti e di assemblaggio sulla base del
numero di interventi di manutenzione realizzati (che sono
rispettivamente, 7 e 3);
b. I costi delle attività di produzione e degli impianti, assemblaggio,
finitura e set-up sono attribuiti ai prodotti sulla base dei relativi
tempi esposti in tabella (activity driver);
c. I costi di programmazione della produzione dono attribuiti sui
prodotti sulla base del numero dei lotti di produzione realizzati.
SOLUZIONE ESERCIZIO 3 (1 di 4)
Innanzitutto è necessario attribuire i costi di manutenzione alle attività produzione degli
impianti e assemblaggio sulla base del n° di interventi di manutenzione realizzati.
Costo di attività “manutenzione” = 100
Activity costing rate = 100 / (7 + 3) = 10
Da attribuire all’attività “produzione impianti” = 10*7 = 70
Da attribuire all’attività “assemblaggio” = 10*3 = 30
Voci di costo
Programmazion
e della
produzione
Produzione
impianti assemblaggio finitura Set-up Manutenzioni Totale
MOD 120 310 440
MOD Ind. 360 128 488
Stipendi personale 95 95
Amm.to impianti 155 115 270
Attrezzature varia 70 70
Energia elettrica 12 9 6 27
Consulenze esterne 100 100
Totale attività
(parziale) 95 287 434 436 128 100 1.480
Manutenzione 70 30 / 100
Totale attività 95 357 464 436 128 100 1480
SOLUZIONE ESERCIZIO 3 (2 di 4)
Ora è possibile allocare le attività ai tre prodotti sulla base degli activiy driver
indicati nel testo (i tempi di ciascuna attività per i prodotti e il numero di lotti e di
produzione per l’attività di programmazione della produzione).
1. costo attività “programmazione della produzione” = 95
Activity driver totale = 45 + 35 + 30 = 110
Activity costing rate = 95/110 = 0,86364
Da attribuire al prodotto Air = 0,86364 * 45 = 38,86
Da attribuire al prodotto Fresh = 0,86364 * 35 = 30,23
Da attribuire al prodotto Liquid = 0,86364 * 30 = 25,91
2. costo attività “produzione impianti” = 357
Activity driver totale = (0,15*4.500) + (0,25*1.750) + (0,50*2.625) = 675 + 437,5 +
1.312,5 = 2.425
Activity costing rate = 357/2.425 = 0,14722
Da attribuire al prodotto Air = 0,14722 * 675 = 99,37
Da attribuire al prodotto Fresh = 0,14722 * 437,5 = 64,41
Da attribuire al prodotto Liquid = 0,14722 * 1.312,5 = 193,22
SOLUZIONE ESERCIZIO 3 (3 di 4)
3. costo attività “assemblaggio” = 464
Activity driver totale = (0,10*4.500) + (0,10*1.750) + (0,30*2.625) = 450 + 175 +
787,5 = 1.412,5
Activity costing rate = 464 / 1.412,5 = 0,324896
Da attribuire al prodotto Air = 0,324896 * 450 = 147,82
Da attribuire al prodotto Fresh = 0,324896 * 175 = 57,49
Da attribuire al prodotto Liquid = 0,324896 * 787,5 = 285,69
4. costo attività “finitura” = 436
Activity driver totale = (0,10*4.500) + (0,10*1.750) + (0,12*2.625) = 450 + 175 +
315 = 940
Activity costing rate = 436 / 940 = 0,46383
Da attribuire al prodotto Air = 0,46383 * 450 = 208,72
Da attribuire al prodotto Fresh = 0,46383 * 175 = 81,17
Da attribuire al prodotto Liquid = 0,46383 * 315 = 141,11
SOLUZIONE ESERCIZIO 3 (4 di 4)
5. costo attività “set-up” = 128
Activity driver totale = (5 + 6)* 45 + (4,5 + 4,5)* 35 + (7+5)* 30 = 495 + 315 + 360
= 1.170
Activity costing rate = 128 / 1.170 = 0,1094
Da attribuire al prodotto Air = 0,1094 * 495 = 54,2
Da attribuire al prodotto Fresh = 0,1094 * 315 = 34,4
Da attribuire al prodotto Liquid = 0,1094 * 360 = 39,4
Per ogni attività, ora, siamo in grado di definire il costo unitario di fabbricazione dei prodotti:
Air Fresh Liquid
Materie prime 70 90 95
Costi di programmazione della
produzione 38,86 30,23 25,91
Costi di produzione impianti 99,37 64,41 193,22
Costi di assemblaggio 147,82 57,49 258,69
Costi di finitura 208,72 81,17 146,11
Costi di set-up 54,2 34,4 39,4
Costi totali di fabbricazione 618,97 357,7 758,33
Volume di produzione 4.500 1.750 2.625
Costi unitari di fabbricazione 137,55 204,4 288,89
I costi per le aziende di servizi
Come applicare i concetti di costo anche alle aziende di
servizi private, pubbliche e non profit?
Problemi:
• Impossibilità di misurare in maniera precisa l’output e, quindi,
difficoltà di identificare in maniera corretta i costi diretti;
• Molti dei costi delle aziende di servizi, vengono classificati come
costi indiretti (costi indiretti operativi).
I costi standard
Spesso le aziende di servizi utilizzano i costi standard, al fine di
stimare i costi futuri dei servizi erogati.
Vengono utilizzati per:
• la stima dei costi di prodotto, ossia per proporre un prezzo ai clienti e
per valutare la redditività del prodotto;
• il budget dei costi e delle spese, cioè per la programmazione delle
spese del periodo successivi;
• il controllo dei costi in relazione agli standard, ossia per la
valutazione degli scostamenti di costo (definiti come le differenze tra costi
effettivi e costi standard) al fine di motivare i manager al raggiungimento di
obiettivi basati sugli standard.
La definizione dei costi standard
Fattore critico:
La fissazione di standard troppo ambiziosi o troppo semplici da
raggiungere, comporterà un livello di impegno e motivazione da
parte dei dipendenti troppo basso
Gli standard devono essere: efficienti e raggiungibili
L’utilizzo dei sistemi a costi standard è consigliabile in aziende
relativamente stabili che fanno fronte a pochi cambiamenti di
business
Il comportamento dei costi
Come variano i costi al variare dei volumi di produzione?
• costi fissi (CF): costi che rimangono costanti al variare delle
vendite, cioè vengono sostenuti indipendentemente dalla quantità
del prodotto realizzato (es. macchinari, la manodopera indiretta, gli
ammortamenti, ecc.).
• costi variabili (CV): costi che cambiano proporzionalmente al
volume di produzione e, dunque, si sostengono solo se si produce
(es. materie prime, la manodopera diretta, le provvigioni, i costi di
trasporto, ecc).
• costi misti: costi che comprendono componenti di costo sia fissi
che variabili.
Il comportamento dei costi
Curva di costo.
Per bassi livelli di produzione i costi
aumentano ad un tasso decrescente
(economie di scala: i costi medi di
produzione diminuiscono
all’aumentare del volume di
produzione).
Una volta che il livello di produzione
raggiunge il proprio limite di capacità
i costi tenderanno ad aumentare a
tassi crescenti per via delle
diseconomie di scala (costi medi
crescenti all’aumentare del volume di
produzione).
L’analisi dei costi si rende indispensabile per individuare il livello di produzione in
base al quale il costo delle risorse utilizzate è coperto dai ricavi originati dalla
produzione dei beni.
La Break Even Analysis (BEA)
E’ un particolare tipo di analisi che prende in considerazione costi,
volumi e risultati allo scopo di ottenere valide informazioni a supporto
delle decisioni aziendali.
Obiettivo: determinare a quale grado di sfruttamento della capacità
produttiva o in corrispondenza di quale volume di vendita o di quale
ammontare di fatturato dell’impresa si realizza il Breakeven point.
Break even point: volume di vendita o fatturato rispetto al quale i costi
totali (somma di costi fissi e variabili) eguagliano i ricavi totali, generando
un risultato economico pari a zero (l'impresa non realizza né utili né
perdite).
La Break Even Analysis (BEA)
I tre fattori che compongono la BEA:
• il valore delle vendite, ossia il fatturato;
• il costo della produzione, cioè l’insieme dei fattori che sono
stati impiegati al fine di produrre e vendere;
• il profitto operativo, ossia il risultato reddituale della gestione
caratteristica dell’impresa.
Inoltre…
E’ necessario scomporre i costi in fissi e variabili:
CT = CF + CV * Q
La Break Even Analysis (BEA)
Le ipotesi alla base del modello:
• l’andamento dei costi rappresentato attraverso funzioni lineari
(semirette);
• applicabilità immediata nel “caso speciale” in cui sia presente un’unica
determinante di ricavo (assenza di diversificazione) e di costo
(assenza di economie di scala), un orizzonte temporale di breve
periodo (condizioni di produzione date ed assunte costanti);
• costi totali scomposti in costi fissi e costi variabili;
• ricavi totali e costi totali lineari;
• l’analisi si riferisce, almeno inizialmente, ad un unico prodotto;
• costi i ricavi possono essere sommati e confrontati senza tener conto
del valore del denaro in funzione del tempo.
ESERCIZIO 1
Bubble SpA è un’azienda commerciale che distribuisce all’ingrosso dolciumi.
Negli ultimi anni si è registrata una costante crescita delle vendite e un aumento
dei prezzi di vendita dei dolciumi.
L’azienda sta formulando i propri programmi per il prossimo esercizio.
Di seguito sono presentati i dati utilizzati per programmare il risultato (al netto
delle imposte) di €264.960 dell’esercizio in corso.
Prezzo medio di vendita dei dolciumi (per confezione) € 9,60
Costi di produzione (per confezione) €4,80
Costi commerciali (per confezione) € 0,96
Costi generali € 384.000
Costi amministrativi € 672.000
Si prevede, inoltre, un volume di vendite pari a 390.000 scatole.
Dopo aver determinato quali sono i costi fissi e quali quelli variabili, si determini
quale è il punto di pareggio di Bubble SpA (in termini di confezioni di dolci) per
l’esercizio in corso
Alcune precisazioni (1 di 2)
Come abbiamo avuto modo di dire, il break even point (BEP)
rappresenta il punto di pareggio in cui il volume di produzione
realizzata e venduta consente di conseguire l'uguaglianza tra
i ricavi totali (RT) ed i costi totali (CT).
La domanda chiave:
Quale è la quantità Q da produrre
e vendere per coprire tutti i costi?
Alcune precisazioni (2 di 2)
RT = CT
dove RT = P*Q e CT= CF + CV
e CV= Cvu*Q
per cui: P*Q = CF + (Cvu*Q) da cui P*Q - (Cvu*Q) = CF
mettendo in evidenza Q si ha: Q(P - Cvu) = CF
da cui si ricava Qp = CF/( P - Cvu) (formula del break even point).
La differenza tra P e Cvu è detta margine di contribuzione unitario (MdCu).
Quindi: MdCu = P – Cvu.
MdCu: contributo che la vendita di ogni unità apporta alla copertura dei costi
fissi fino al raggiungimento del punto di equilibrio. Superato il break even point, il
margine di contribuzione concorre alla formazione del profitto.
La formula del break even point può essere, quindi, scritta nel seguente modo:
BEP = CF/MdCu
SOLUZIONE ESERCIZIO 1
Ora è possibile procedere al calcolo del break even point (punti di
pareggio, ossia quel punto in cui il volume di produzione realizzata e
venduta consente di conseguire l'uguaglianza tra i ricavi totali ( RT)
ed i costi totali (CT)).
Break Even Point = CFT / MdCu
= €1.056.000 / (€9,60 - €5,76)
= €1.056.000 / €3,84 = 275.000 scatole
Costi variabili medi
Costi di produzione (per confezione) €4,80
Costi commerciali (per confezione) € 0,96
TOTALE COSTI VARIABILI MEDI € 5,76
Costi fissi annuali
Costi generali € 384.000
Costi amministrativi € 672.000
TOTALE COSTI FISSI TOTALI € 1.056.000
ESERCIZIO 2
La compagnia aerea privata Fly Spa collega tre volte la settimana Roma con Verona
(e viceversa).
I costi della compagnia sono i seguenti:
Sapendo che il prezzo del biglietto A/R è pari a 125 Euro, determinare il
numero medio di passeggeri per ciascun viaggio che consente all'impresa di
ottenere il break even.
Ammortamento (Euro/settimana) 5.000
Spese generali (Euro/settimana) 3.500
Assicurazione (Euro/settimana) 1.500
Energia (Euro/settimana) 10.000
Riparazioni (Euro/settimana) 13.400
Spese per vitto (Euro/passeggero) 10
Equipaggio (Euro/anno) 156.000
SOLUZIONE ESERCIZIO 2
Conviene operare su base settimanale: l'unico costo da trasformare è quello annuo
dell'equipaggio: 156.000/52= 3.000 Euro/settimana
Costi fissi:
ammortamento (Euro) 5.000
Spese generali (Euro) 3.500
Assicurazione (Euro) 1.500
Equipaggio (Euro) 3.000
Energia (Euro/settimana) 10.000
Riparazioni (Euro/settimana) 13.400
TOTALE (Euro) 36.400
Costi variabili
Spese per vitto (Euro/passeggero) 10
Break even (settimana) = CF /MdCu = 693,33
Poiché la Fly Spa effettua 6 voli ( 3 andate e 3 ritorni) alla settinana il break even
per volo è pari a 693/6 = 115,55 ossia a 116 passeggeri per volo.
ESERCIZIO 3 (1 di 2)
Un’azienda industriale dispone di una struttura produttiva capace di ottenere al
massimo 200.000 unità di prodotto Sapendo che l'azienda si pone come obiettivo
la produzione del prodotto A da vendersi al prezzo unitario prefissato di 42 € e
che alla sua realizzazione concorrono i seguenti costi:
Impianti € 851.000,00
Manutenzioni € 88.000,00
Fitti passivi € 52.000,00
Oneri finanziari € 58.000,00
Altri oneri € 31.000,00
Manodopera (costo unitario) € 2,50
Materie prime (costo unitario) € 1,00
Materie di consumo (costo unitario)
€ 0,25
Energia (costo unitario) € 0,04
Altri (costo unitario) € 0,03