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NASO Stafilococchi Nelle cavità nasali lo stafilococco predominante è S. aureus, che deve il suo nome al pigmento giallo oro prodotto dalla maggior parte dei ceppi E’ presente nelle secrezioni nasali del 40-50% circa della popolazione Come l’Agar sale mannitolo, in cui il sale è l’agente selettivo e la rapida fermentazione del mannitolo differenzia questa specie da altre non patogene Resiste bene a valori relativamente bassi di Aw e può essere quindi facilmente isolato su terreni con una percentuale elevata di NaCl

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NASOStafilococchi

Nelle cavità nasali lo stafilococco predominante è S. aureus, che deve il suo nome al pigmento giallo oro prodotto dalla maggior parte dei ceppi

E’ presente nelle secrezioni nasali del 40-50% circa della popolazione

Come l’Agar sale mannitolo, in cui il sale è l’agente selettivo e la

rapida fermentazione del mannitolo differenzia questa specie da altre non patogene

Resiste bene a valori relativamente bassi di Aw e può essere quindi facilmente isolato su terreni con una percentuale elevata di NaCl

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Il nome Haemophilus deriva dalla dipendenza da due fattori presenti nel sangue:

il fattore V (NAD) e il fattore X (eme)

Le specie che si possono trovare sulle mucose nasali sono:

H. influenzae, H, parainfluenzae

NASOHaemophilus

si presentano come coccobacilliGram-negativi, sottili

I ceppi con una capsula di tipo (b) costituiscono una delle cause più frequenti di meningite nella prima infanzia

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NASOMoraxella catharralis coccobacilli gram-negativi disposti a coppie

Ha una distribuzione simile a quella di HaemophilusPuò causare affezioni specialmente nei bambini

Ne esistono due lineages:

Quello siero-sensibile, più virulento, è più recente

Sulle mucose nasali, i “bleb” di Moraxellaproteggono Haemophilus dall’azione

battericida del siero

siero-resistente

siero sensibile

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NASOCORINEBATTERI Monodermi Gram-incerti alto G+C+

Il genere Corynebacterium include molte specie (~ 67)

Il genere comprende C. diphteriae, una specie patogena (se tossigenica) e altre specie associate alla pelle o occasionalmente a patologie in immunodepressi

C. jeikeium - individui immunocompromessi, con cateteri vascolari e/o disordini

ematologici – fortemente antibiotico-resistente

C. minutissimum – eritrasma(una forma di dermatite

delle zone umide)

Forme clavate, divisione incompleta tra le cellule figlie

Presenza di granuli di polimetafosfati (volutina)

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Genere Streptococcus cocchi a catenelle (naso, faringe cavo orale, vagina)

La disposizione riflette la separazione tra le cellule figlie, spesso incompleta

e la regolarità del piano di divisione

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S.pneumoniae (pneumococco) alfa-emolitico e non gruppabile

è lanceolato e disposto a coppie

Si possono osservare anchecorte catene di diplococchi

NASOStreptococcus pneumoniae

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Il cavo orale è un insieme diecosistemi diversi

Solcosottogengivale

lingua

guance

palato

Definiti dalla presenza della placca, dall’igiene orale, dalle cure odontoiatriche, dalla dieta, dall’azione detergente e tamponante della saliva

gengivedenti

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Bocca

LeptotrichiaGram- Anaerobio, comune nel C.O.Rare infezioni in neutropenici

Gram- cocco anaerobio, microbiota normale

Veillonella

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Nella placca associata ai denti sono comuni alcuni streptococchinon gruppabili (non identificabili in base al tipo di antigenepolisaccaridico “C”- secondo la classificazione di Lancefield)

Tra cui l’agente etiologico della carie: S. mutans

Adesione biofilm glicosiltrasferasi

MUTANO(glucano insolubile)

saccarosio

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Il mutano crea un ambiente dove l’azionedetergente della saliva non arriva

Il metabolismo fermentantivo produce acidolattico che intacca lo smalto

Alla placca si associano anche i lattobacilli

Acido lattico

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Bocca

FusobacteriumGram- anaerobi stretti, possono causareparodontidi o infezioni a seguito di traumi

CO2

ActinomycesGram+ alto GC capnofili, infezioni:occasionali

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FaringeStreptococcusStaphylococcusMoraxella catharralisHaemophilusCorynebacteriumNeisseria sppMycoplasma

StreptococcusNella faringe si può trovare il gruppo

“A” di Lancefield (S. pyogenes) patogeno umano

Per quanto possa a volte essere inapparente, non è considerato un

comune commensale

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NeisseriaSpecie saprofite (sicca, flava, cinerea..)

MENINGOCOCCO virulento, si puòcompoertare da colonizzatore per periodi

più o meno lunghi

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CITOPROTEZIONEDIMINUZIONE DELLA SENSIBILITÀ AI SEGNALI APOPTOTICI (PorB)

INFIAMMAZIONE, APOPTOSI

PORTATORE

INVASIONE

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StomacoHelicobacter

Acquisizione: probabilmente entro i primi 3 anni; se non eradicato, persiste a vita

forse l’infezione più diffusa al mondo; il quadro istologico mostra una reazione

infiammatoria, anche se la maggior parte delle persone non ha disturbi

In circa una persona su dieci si sviluppa un’ulcera peptica; in due su cento di

questi, un carcinoma o un linfoma (MALT)silente

ulceratumori

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Area vaginale

LactobacillusNelle donne adulte la vagina è colonizzata da lattobacilli

(bacilli di Döderlain) Gram+ fermentanti

Scindono il glicogeno prodotto dalle cellule epiteliali Acido lattico

Streptococcus tra gli streptococchi, può essere presente come

colonizzatore S. agalactiae (streptococco di gruppo B)

Colonizzatore inapparente, ma pericoloso per la trasmissione materno-fetale

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In uomo colonizza il tratto genitale in modo asintomatico e viene scambiato attraverso i rapporti sessuali

S. agalactiae, gruppo “B” di Lancefield

Agente dellamastite bovina

> probabilità di sopravvivenza (20-30%) ma forte probabilitàdi danni neurologici gravi e permanenti

sindrome polmonare acuta sepsigeneralizzata meningite (mortalità >50%)

Sindrome precoce-infezione al momento del parto)

Sindrome tardiva – infezione verso 1-2 mesi

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Micete lievitiforme, privo di fasesessuale (mitosporico)

Presente sulla pelle, nell’intestino, nell’area vaginale

Può causare infezioni (dermatiti, onicomicosi-Mughetto – malassorbimento – vulvo vaginiti)

Le cellule si possono associare in pseudomicelio

Le blastospore producono un tubo germinativo se incubate a 37 °C 2-4 h

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UretraMycobacterium spp

Il tratto esterno dell’uretra è colonizzato in entrambi i sessi

Ci si trovano specie saprofiteche vivono sulle secrezioni Tra questi, Mycobacterium smegmatis

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“ultrarecente” (Marzo 2014) la scoperta di un microbiota stanziale nei dotti del tessuto mammario I microrganismi dominanti sono Proteobatteri

e la distribuzione delle specie sembra essere diversa tra le donne affette dacarcinoma (prelievo in zona sana adiacente) e quelle in cui il tessuto è stato

prelevato nel corso di una riduzione

Il significato di questa osservazione è ancora da chiarire

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LE INTERAZIONI CON IL MICROBIOTA INTESTINALE SONO PARTICOLARMENTE COMPLESSE

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VANTAGGI PER IL MICROBIOTA

Disponibilità di nutrienti

Condizioni ambientali ottimali (temp., pH, O2, aw)

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VANTAGGI PER L’OSPITE

Idrolisi di polisaccaridi vegetali complessi

produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA)

trasduzione dell’energia nei colonociti

crescita e differenziamento cellulare

controllo epatico del metabolismo di carboidrati e lipidi

NUTRIENTI PER L’OSPITE

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Sintesi di vitamine e aminoacidi

Vitamina K

Vitamine del gruppo B

B1: TiaminaB2: RiboflavinaB3: NiacinaB5: Acido pantotenicoB6: PiridossinaB8: BiotinaB9: Acido folicoB12: Cobalamina

2

5

8

9

OH

N

6

CH2OH

CH2OHHO

NH2C

O

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IL MICROBIOTA PRODUCE ANCHE VITAMINA B12

MA LA LOCALIZZAZIONE IN SITI IN CUI L’ASSORBIMENTO E’ LIMITATO

RENDE LA PRODUZIONE INSUFFICIENTE A GARANTIRE IL FABBISOGNO DELL’OSPITE

(la cianocobalamina + prodotta solo dai microrganismi)

H2N

NH2

NH2

H2N

H2N

O

CH3

NH O

O

O‐

O

O

O

O

O

O

O

NH2

CH3

CH3

CH3

CH3

CH3

CN

HO

N

NN

NO

H3C

H3CH3C

H3CN+

P

Co+

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IL MICROBIOMA CONTRIBUISCE A LIMITARE LE POSSIBILITÀ DI ATTECCHIMENTO DEI PATOGENI

Per via di questo effetto barriera: un microrganismo introdotto per via alimentare in un ospite normale viene eliminato in breve tempo (giorni)

“ius primae niches” la presenza dei colonizzatori impedisce a microrganismi avventizi di invadere e colonizzare l’intestino

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PRIMATI E MICROBIOTA SONO COEVOLUTI

TOLLERANZA

“CECITA’/IGNORANZA”

COSTRITTIVA

L’EPITELIO INTESTINALE DEVE “DECIDERE” COSA E’ COMMENSALE E COSA NO

REAGIRE O NON REAGIRE?

sviluppo e mantenimento del sistema immune intestinale e dell’epitelio intestinale

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CECITA’/IGNORANZA

IGNORARE O NON VEDERE I COMMENSALI

FERMARE L’INTRUSIONE DEI PATOGENI

EQUILIBRIO INFIAMMAZIONE/MALATTIA

INTERAZIONE DINAMICA: OGNUNO FA LA SUA PARTE

PACE ARMATA GUERRA APERTA

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MANCATA/RIDOTTA ESPRESSIONE DELLE MOLECOLE-SENSORE

ESPRESSIONE POLARIZZATA DI TLR5 (specifico per i monomeri di flagellina)

L’espressione di TLR4 specifico per LPS, è molto scarsa alla superficie luminale

il riconoscimento e l’allarme avvengono solo se l’antigene è dalla parte SBAGLIATA della barriera

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La tolleranza non è generalizzata

Le cripte sono un punto sensibile: le cellule staminali che provvedono al ricambio dell’epitelio devono essere salvaguardate

In condizioni fisiologiche nelle cripte la presenza di microrganismi è scarsissima

LE CELLULE DI PANETH PRODUCONO PEPTIDI ANTIMICROBICI (DEFENSINE)

SE LA PRESENZA MICROBICA AUMENTA VENGONO RECLUTATI I NEUTROFILI

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IMMUNITA’ ADATTATIVA

Le IEC dell’epitelio associato ai follicoli linfatici, le cellule M e le DC

T B

catturano gli antigeni presenti per presentarli agli organi

immunocompetenti

Le DC estendono i dendriti attraverso le giunzioni strette per catturare batteri

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Anche l’immunità adattativa è orientata alla tolleranza

I pattern di riconoscimento influenzano il differenziamento (particolarmente delle DC)

IL-2

IL-2

lamina propria: alta concentrazione di T3 helper

T

T3

Cellule regolatorie

Inibisce attivazione, differenziazione e proliferazione

Di altri linfociti T che potrebbero avviare una risposta infiammatoria in presenza degli antigeni

dei commensali

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ASSENZA DI FATTORI DIVIRULENZA

INCAPACITA’ DISFUGGIRE AL MUCO

INCAPACITA’ DI ADERIRE/ INVADERE LA BARRIERA

“LIPIDE A” SOTTOACETILATO

I BATTERI COMMENSALI DEVONO AVERE LE CARTE IN REGOLA

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Gli involucri esterni, nei batteri Gram-negativi, hanno una struttura complessa

Il principale costituente della M.E. è il lipolisaccaride (LPS)

Catene laterali specifiche (antigeni “O”)

Acidi grassi

P PGruppi fosfato

“Nucleo” polisaccaridico (core)disaccaride

PARETE

M.I.

citoplasma

peptidoglicano

M.E.PERIPLASMA

“LIPIDE A” SOTTOACETILATO ?

Lipide A = frazione tossica (endotossina)

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La forma più consueta dell’endotossina è quella esa-acilata

Lo stato di acilazione di LPS influisce sulla tossicità

attivatori di virulenza in Salmonella inducono la formazione di forme EPTA-acilate

Bacteroides ha una forma PENTA-acilata che non induce risposte infiammatorie e sembra antagonizzi le forme tossiche

Salmonella 7-ac.

C16

HO

OO

O

O

OO

O

OO

OO

HO

HOP(OH)2

NH

C14C14

C14C14

C14

C12

(HO)2PO

OO

O

O NH

O

O

C14

HO

O

O

O

O

O

OO

O

HO

HO

NH

(HO)2PO

OO

O

O NH

O

O

H

O

C14C14

C14 C14C12

E. coli6-ac.

HO

O

O

O

O

O

OO

OO

HO

HOP(OH)2

NH

HO

OOO

O NH

O

O

H

H

C17

C15 C16

C14

C14

Bacteroides5-ac.

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TOLLERANZA PER “COSTRIZIONE”

BATTERI GRAM-NEGATIVI NON PATOGENI

B. thetaiotaomicron, per esempio induce la produzione di PPAR-γ (Peroxisome proliferator-activated receptor-γ)

con ha effetti antiinfiammatori

REPRIMONO ATTIVAMENTE I SEGNALI PROINFIAMMATORI

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Lo stesso effetto è ottenuto con altri meccanismianche da altri commensali

ASF (Altered Schaedler Flora)

Clostridia

Favorendo l’accumulo di TREG (TS)

IDO, TGF-β

TREGIL-10

Bacteroidesfragilis

PSA

Il polisaccaride A di B. fragilis promuove la produzione di IL-10 da parte dei TREG

IL-10

Inducono la produzione di indolamina 2,3-diossigenasi e

Transforming Growth Factor- β nelle cellule epiteliali

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Altered Schaedler Flora (ASF)

Cocktail artificiale di 8 microrganismi, scelti dal microbiota

associato all’intestino murino

Usato per studiare le interazioni, in animali germ free

ASF 361 Lactobacillus murinis

ASF 360 Lactobacillus non classificato; simile a L. acidophilus e Lactobacillus lactis

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Altered Schaedler Flora (ASF)

ASF 519 riconosciuto comeParabacteroides goldsteinii

(Porphyromonadaceae)

ASF 457 spirillare appartiene al genere Flexistipes (Gram-negativo)

Parabacteroides spP. distasonii

Dysgonomonas

Porphyromonas/Prevotella

Parabacteroides goldsteinii

P. merdaeTannerella

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ASF 356, 492, 502 cadono nelcluster XIV dei Clostridia

ASF 500 appartiene allo stessoPhylum evolutivo ma non assomiglia

ad alcuna specie nota

Gli altri quattro sono“EOS” (Extremely Oxigen Sensitive)

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In particolare il gruppo SFB (Batteri filamentosi segmentati-Candidatus Arthromitus)

raggiungono la superficie epiteliale e stabiliscono un contatto diretto

con il tessuto ospite

Gli SFB associati alla mucosa

Impegnano i recettori

segnale alle IEC

Sono rilevati dalle cellule dendritiche associate alla lamina propria ( CD-11 LPDC)

citochine

tra i pochi commensali che possono arrivare alla superficie delle IEC

Attivano i TH17

Contemporaneamente, altri microrganismi lavorano in senso opposto

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Filogeneticamente gli SFB fanno parte del gruppo dei clostridi

Non possiedono vie respiratorie

Mancano delle vie biosintetiche de novo per aminoacidi, vitamine, cofattori e nucleotidi

Che ottengono attraverso sistemi di trasporto ben conservati e lo stretto contatto con l’epitelio

Possiedono geni per chemiotassi, sporulazione e germinazione

il ciclo vitale quindi comprende una fase di nuoto, una epicellulare e una di dormienza (sporale)

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Gli SFB sono localizzati principalmente nell’ileo terminale, a stretto contatto con l’epitelio

Non sono coltivabili e sono specie-specifici

Le loro capacità di immunostimolazione sono legate alla presenza di 4 tipi di flagellina diversi

La flagellina è il MAMP riconosciuto da TLR-5 e induce la produzione di citochine proinfiammatorie

TH-17

SAA (serum amyloid A protein)

IL-17, IL-22

Protezione contro i patogeni

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Le cellule T helper 17, scoperte nel 2007

Sono state inizialmente associate solo a malattie autoimmuni

L’induzione preferenziale di Th17 però avviene anche durante le infezioni batteriche e fungine.TH-17

IL-17 (A e F)Reclutamento e migrazione

dei neutrofili

IL 22 stimola le IEC a produrre proteine anti-

microbiche

IL 21 regola NK e TK

Una carenza di Th17 può esporre a infezioni opportunistiche

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In determinati background genetici, la stimolazione delle Th17 può causare

malattie autoimmuni

È stato ipotizzato anche un possibile ruolo carcinogenico dell’attivazione delle Th17 a

causa dei potenti stimoli infiammatori

TH-17

SAA

FATTORI GENETICI

MALATTIE AUTOIMMUNI

IL-17, IL-22

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Ileo: SFB>Clostridi Th17> Treg

PROTEZIONE

Colon: Clostridi >SFB Treg> Th17

TOLLERANZA