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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI II FASCIA PRESSO LA FACOLTA’ DI Scienze Matematiche Fisiche e Naturali PER IL SETTORE SCIENTIFICO – DISCIPLINARE ING-IND/25 Bando D.R. 17.04.2008 – Avviso pubblicato sulla G.U. n. 33 – IV serie speciale – del 29.04.2008 I RIUNIONE Il giorno 29 aprile 2010 alle ore 10.30 presso i locali del Dipartimento di Chimica si riunisce la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Professore Universitario di ruolo di II fascia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali per il settore s/d ING-IND/25 bandito dall’Università degli Studi di Roma con D.R. del 17.04.2008 (Avviso pubblicato sulla G.U. n.33 - IV Serie speciale - del 29.04.2008). Risultano presenti i seguenti Professori 1) Prof. UMBERTO ARENA 2) Prof. MARIO BECCARI (Presidente) 3) Prof. AMEDEO LANCIA (Segretario) 4) Prof. ELISEO MARIA RANZI 5) Prof. VINCENZO TUFANO Il Presidente, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni senza che gli uffici amministrativi abbiano comunicato la ricezione di osservazione alcuna, informa la Commissione di avere acquisito l’elenco ufficiale dei candidati, le domande con i titoli allegati e le relative pubblicazioni. Ciascun membro della Commissione, presa visione del suddetto elenco (rivisto alla luce dei rinunciatari), dichiara di non aver relazioni di parentela o affinità, entro il 4° grado incluso, con gli stessi (art. 5 comma 2 D.lgs 1172/48); pertanto, conferma che i candidati sono i seguenti:

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA

“LA SAPIENZA”

VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1

POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI II FASCIA PRESSO LA

FACOLTA’ DI

Scienze Matematiche Fisiche e Naturali

PER IL SETTORE SCIENTIFICO – DISCIPLINARE

ING-IND/25

Bando D.R. 17.04.2008 – Avviso pubblicato sulla G.U. n. 33 – IV serie speciale – del

29.04.2008

I RIUNIONE

Il giorno 29 aprile 2010 alle ore 10.30 presso i locali del Dipartimento di Chimica si riunisce la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Professore Universitario di ruolo di II fascia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali per il settore s/d ING-IND/25 bandito dall’Università degli Studi di Roma con D.R. del 17.04.2008 (Avviso pubblicato sulla G.U. n.33 - IV Serie speciale - del 29.04.2008). Risultano presenti i seguenti Professori

1) Prof. UMBERTO ARENA 2) Prof. MARIO BECCARI (Presidente) 3) Prof. AMEDEO LANCIA (Segretario) 4) Prof. ELISEO MARIA RANZI 5) Prof. VINCENZO TUFANO

Il Presidente, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni senza che gli uffici amministrativi abbiano comunicato la ricezione di osservazione alcuna, informa la Commissione di avere acquisito l’elenco ufficiale dei candidati, le domande con i titoli allegati e le relative pubblicazioni. Ciascun membro della Commissione, presa visione del suddetto elenco (rivisto alla luce dei rinunciatari), dichiara di non aver relazioni di parentela o affinità, entro il 4° grado incluso, con gli stessi (art. 5 comma 2 D.lgs 1172/48); pertanto, conferma che i candidati sono i seguenti:

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- Beolchini Francesca - Bezzo Fabrizio - Bolzonella David - Caputo Giuseppe - Cincotti Alberto - Fabiano Bruno - Lolli Giulio - Montagnaro Fabio - Petrangeli Papini Marco - Rossetti Ilenia Giuseppina - Scala Fabrizio - Simeone Marino - Spilimbergo Sara

La Commissione, verificato che sono presenti n. 13 plichi contenenti titoli e pubblicazioni presentati dai candidati, procede quindi ad aprire detti plichi e a prendere visione solo dei titoli e delle pubblicazioni corrispondenti agli elenchi allegati alla domanda. Il Presidente ricorda che la Commissione dovrà per ciascun candidato valutare esclusivamente il materiale consegnato dal Responsabile del procedimento. I Commissari prendono atto che vi sono lavori in collaborazione : - del candidato Francesca Beolchini con il Commissario Amedeo Lancia - del candidato Petrangeli Papini Marco con il Commissario Mario Beccari - del candidato Fabrizio Scala con il Commissario Amedeo Lancia Il Prof. Mario Beccari dichiara che nei lavori in collaborazione con il candidato Marco Petrangeli Papini il suo contributo si è limitato all’impostazione, a cui hanno partecipato tutti gli autori, e alla revisione finale. Analoga dichiarazione rilascia il Prof. Amedeo Lancia per i lavori in collaborazione con i candidati Francesca Beolchini e Fabrizio Scala. La Commissione procede quindi a stendere per ciascun candidato un unico breve profilo curriculare. I profili sono qui di seguito riportati. Francesca Beolchini Laureata in Ingegneria Chimica nel 1995, Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 1998, è dal 1997 Ricercatore presso l’Università dell’Aquila e dal 2003 presso il Dipartimento di Scienze del Mare della Facoltà di Scienze MFN dell’Università Politecnica delle Marche. Dal 2004 docente incaricato degli insegnamenti di “Tecniche di Bonifica Ambientale” nel corso di Laurea in Tecniche di Controllo Ambientale e Protezione Civile e di “Tecnologie per la Tutela dell’Ambiente Marino” per il corso di Laurea in Biologia Marina; dal 2006 docente incaricato dell’insegnamento di “Impianti Chimici” per il corso di Laurea in Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro ; dal 2007 docente incaricato dell’insegnamento di “Sistemi Integrati di Gestione e Recupero Ambientale” nel corso di Laurea in Sostenibilità Ambientale e Protezione Civile. Fino all’A.A. 2002/2003 ha avuto incarichi di docenza e di supporto didattico nei corsi di Laurea in Ingegneria Gestionale e in Ingegneria Chimica. Ha svolto cicli di lezione nell’ambito di corsi di formazione post-laurea. È stata relatrice di 6 tesi di laurea specialistica e di 5 tesi di laurea triennale. Ha svolto attività di docenza nei master “Eco-governance degli Ecosistemi Lagunari del Bacino Adriatico” e “Gestione delle Grandi Emergenze”. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca (MIUR PRIN 2003, Baxter, Parco Scientifico e Tecnologico d’Abruzzo, BRITE-Euram BRPR-CT96-0215, Centro Ricerche Applicate alla Biotecnologie); è stato coordinatore locale del MIUR PRIN 2005. Ha svolto attività di revisore esterno per conto della Commissione Europea. E’ stata premiata nell’anno 2007 come miglior ricercatore della Facoltà di Scienze MFN dell’Università Politecnica delle Marche. La produzione scientifica del candidato, consistente in più di quaranta lavori su riviste internazionali (la maggior parte delle quali con indice di impatto), in una quarantina di pubblicazioni su libri e come proceedings di convegni con referee e in un brevetto, si è svolta nell’ambito dell’ingegneria chimica ambientale ed è stata indirizzata essenzialmente allo sviluppo di processi idrometallurgici/

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bioidrometallurgici per la valorizzazione di rifiuti come materie prime secondarie e per la bonifica di matrici solide e liquide contaminate da metalli pesanti. Fabrizio Bezzo Laureato in Ingegneria Chimica con lode nel 1998 presso l’Università degli Studi di Padova, ha conseguito il Ph.D in Chemical Engineering presso l’Imperial College di Londra ed è ricercatore universitario di Impianti Chimici presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università degli Studi di Padova dal 2005. Ha svolto attività didattica nei seguenti insegnamenti: “Chimica Industriale ed elementi di Impianti Chimici Industriali” presso l’Università degli Studi di Padova (2003-2004); “Controllo dei Processi Chimici” presso l’Università degli Studi di Padova (2006-2007); “Elementi di Impianti Chimici Industriali” presso l’Università degli Studi di Padova (dal 2004); “Fluidodinamica reattiva e multifase” presso l’Università degli Studi di Padova (dal 2005). Ha svolto e partecipato, anche in qualità di coordinatore e responsabile scientifico, a molti progetti di ricerca anche industriale. Presenta una produzione scientifica costituita da circa quindici lavori pubblicati su riviste internazionali di buon livello oltre che una decina di comunicazioni presentati a Convegni Internazionali. L’attività di ricerca e collocata nei seguenti settori: Controllo statistico di processo e programmazione della sperimentazione. Simulazione di processo con metodi CFD, Processi di produzione di carburanti da fonti rinnovabili. David Bolzonella Laureato in Scienze Ambientali nel 1997, Dottore di Ricerca in Biotecnologie Agro-Industriali nel 2003, è dal 2005 Ricercatore presso la Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Verona. Nell’A.A. 2004/2005 titolare dell’insegnamento di “Laboratorio di Impianti Biochimici (2 CFU)” per il corso di Laurea in Biotecnologie Agro-Industriali; nell’A.A. 2005/2006 titolare degli insegnamenti di “Impianti Biochimici” e di “Laboratorio di Impianti Biochimici (2 CFU)” nel corso di Laurea in Biotecnologie Agro-Industriali, degli insegnamenti di “Bioreattori“ e di “Laboratorio di Bioreattori (1 CFU)” per i corsi di Laurea Specialistici in Biotecnologie Molecolari e Industriali e in Biotecnologie Agro-Industriali, dell’insegnamento di “Processi Biotecnologici Industriali” per il corso di Laurea Specialistico in Biotecnologie Molecolari e Industriali; titolare dal 2007 degli insegnamenti di “Bioreattori” e “Laboratorio di Bioreattori (1 CFU)” per i corsi di Laurea Specialistici in Biotecnologie Molecolari e Industriali e in Biotecnologie Agro-Industriali. Ha svolto attività di supporto didattico in altri corsi. Ha svolto attività di docenza nei master di II livello “Scuola di Ingegneria Chimica Ambientale : Gestione e Trattamenti Industriali delle Acque” e “Bioenergia e Ambiente” e nella scuola di specializzazione in Ingegneria Chimica Ambientale. E’ stato relatore e correlatore di 17 fra tesi di laurea e tesi di master. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca (MIUR PRIN 1999, 2003 e 2005, Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, Regione del Veneto, Fondazione Ca.R,.Vr., Joint Project Università di Verona, Progetto CROPGEN del VI Programma Quadro EU). La produzione scientifica del candidato, consistente in quasi 40 lavori su riviste internazionali (di cui una trentina con fattore di impatto) e in una sessantina di pubblicazioni su libri e come proceedings di convegni con referee, si è svolta nell’ambito dell’ingegneria chimica ambientale ed è stata indirizzata essenzialmente allo studio dei processi/impianti sia per la depurazione avanzata di acque reflue (di origine civile, industriale e mista) sia per valorizzazione di rifiuti organici (di natura civile e agroindustriale) anche attraverso la produzione di vettori energetici e di biocarburanti. Giuseppe Caputo Nel 1998 si è laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università di Palermo. Ha conseguito nel 2002 il Dottorato di Ricerca in Tecnologie Chimiche presso la stessa Università discutendo una tesi dal titolo “Micro and nanoparticles generation techniques using dense carbon dioxide”. Dal gennaio 2005 è ricercatore di Impianti Chimici -ING-IND/25- presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno. Nel 1999 è stato nominato cultore della materia "Chimica" presso la Facoltà di Ingegneria di Palermo. Dal 2003/2004 svolge attività didattica nell'ambito dei corsi di “Combustione”, “Impianti Chimici II” ed “Impianti dell’industria di processo” presso l'Università degli Studi di Salerno. Dall’ A.A. 2006/2007 è titolare dell'insegnamento di "Combustione" nell'ambito del corso di Laurea specialistica in Ingegneria Chimica. È presidente della commissione di esame di “Combustione” e componente delle commissioni di esame di “Impianti Chimici

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II”, “Impianti dell’industria di processo I e II” ed “Impianti Chimici Innovativi”. Nell’ambito degli stessi insegnamenti è stato co-relatore di 12 tesi di laurea specialistica svolte presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica, ed inoltre è tutor per le attività di tirocinio formativo aziendale (I e II livello) del Corso di Laurea in Ingegneria Chimica. L’attività didattica ha compreso anche attività seminariali su invito presso università europee. Dal 2005 è membro del Collegio di dottorato di "Ingegneria Chimica" dell'Università degli Studi di Salerno e dal 2008 è componente esterno del PhD "Experimental and theoretical study of phase equilibria in supercritical fluids" presso la National Technical University of Athens. È membro dell’American Chemical Society (ACS) e dell’International Society for the Advancement of Supercritical Fluids (ISASF), nonché referee di alcune riviste internazionali. L’attività di ricerca è integralmente riferibile al campo dei fluidi supercritici e basata sullo studio delle relazioni tra parametri di processo, struttura e proprietà chimico-fisiche di materiali micro e nanometrici e sullo studio e lo sviluppo di nuovi processi basati sull’uso dei fluidi supercritici. La produzione scientifica ha carattere prevalentemente sperimentale ed è rappresentata da 14 pubblicazioni in riviste di settore (tra cui due review di cui è co-autore), 17 articoli riportati in Proceedings di convegni nazionali e internazionali ed 1 brevetto italiano. Ha partecipato ai seguenti progetti di ricerca: FIRB 2001, PRIN 2003, 2005, 2007 ed attualmente collabora su comuni progetti di ricerca con alcune università straniere e principalmente con l’Universidade de Castiilla-La Mancha e la National Technical University of Athens. Alberto Cincotti Laureato con lode in Ingegneria Chimica, Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 1998, è dal 2002 Ricercatore del settore scientifico disciplinare ING-IND/24 “Principi di Ingegneria Chimica” presso il Dipartimento di “Ingegneria Chimica e Materiali” della Università degli Studi di Cagliari. Ha svolto attività di ricerca per alcuni mesi presso il Department of Chemical Engineering della Università della Virginia e successivamente presso il Department of Chemical Engineering and Materials Science della Università della California. Dall’ A.A. 1997/1998 all’ A.A. 200/2001 ha svolto attività didattica per l’insegnamento di “Principi di Ingegneria Chimica Ambientale” nel corso di Diploma e, successivamente, dall’A.A. 2004/2005 all’ A.A. 2007/2008 ha tenuto per supplenza lo stesso insegnamento per il corso di Laurea. Inoltre, ha tenuto per supplenza l’insegnamento di “Cinetica Chimica” nel corso di Laurea dall’ A.A. 2002/2003 all’ A.A. 2007/2008. È stato relatore o correlatore di più di 10 tesi di Laurea o di Dottorato in Ingegneria Chimica. Ha partecipato ad alcuni progetti di ricerca in ambito accademico (MURST Progetto Giovani Ricercatori 2000, MIUR 2003/2004, MURST 60% 2003 e 2004), e a numerosi progetti di ricerca con enti ed aziende. Ha svolto attività di revisore per alcune riviste internazionali. La produzione scientifica del candidato, consistente in una trentina di lavori su riviste internazionali con fattore di impatto e in circa dieci contributi in libri e in proceedings di convegni con referees, ha riguardato essenzialmente la modellistica di sistemi multifase. Il candidato ha studiato, tra l’altro, la propagazione di fronti di reazione ad alta temperatura, la ossidazione catalitica del paraxilene ed alcuni problemi riguardanti il recupero di siti inquinati da metalli. Bruno Fabiano Laureato con lode in Ingegneria Chimica, Dottore di Ricerca in Tecnologie ed Economia dei Processi e dei Prodotti per la Salvaguardia dell’Ambiente nel 1996, è dal 2001 Ricercatore del settore scientifico disciplinare ING-IND/25 “Impianti Chimici” presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica e di Processo “G.B. Bonino” della Università degli Studi di Genova. Ha effettuato un periodo di addestramento nei Paesi Bassi, presso il TNO Defense Research Institute. Nell’A.A. 1996/1997 ha tenuto per incarico l’insegnamento di “Impianti dell’Industria di Processo” nel Diploma in Ingegneria Chimica della Università degli Studi di Genova, e successivamente, presso la stessa Università, negli A.A. 1999/2000 e 2000/2001 l’insegnamento di “Economia ed Organizzazione Aziendale 1” nei corsi di Laurea in Ingegneria Chimica ed Elettrica. E’ stato titolare per affidamento di questo ultimo insegnamento dall’A.A. 2001/2002 all’A.A. 2007/ 2008, e inoltre, nell’A.A. 2001/2002 dell’insegnamento di “Cultura Generale d’Azienda” nel corso di Laurea in Ingegneria Gestionale, dall’A.A. 2002/2003 all’A.A. 2006/2007 dell’insegnamento di “Aspetti Economici e Finanziari dell’Industria di Processo” nel corso di Laurea in Ingegneria Chimica, dall’A.A. 2004/2005

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all’A.A. 2007/2008 dell’insegnamento di “Analisi e Gestione del Rischio Industriale ed Ambientale” nel corso di laurea Specialistica in Ingegneria Chimica e nell’A.A. 2007/2008 dell’insegnamento di “Affidabilità e Sicurezza nell’Industria di Processo” nel corso di laurea in Ingegneria Chimica. Ha svolto attività di supporto didattico in altri corsi e cicli di lezione nell’ambito di corsi di formazione post-laurea. È stato relatore o correlatore di circa 30 tesi di laurea in Ingegneria Chimica e membro di diverse Commissioni d’esame; dal 2007 è membro effettivo del Consiglio dei Docenti del corso di Dottorato di Ricerca in Ingegneria Chimica con sede amministrativa in Genova. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca in ambito accademico (PRSN 1996 del MURST, PRSI 1997/1998 del MURST, PR di Ateneo 1999 e 2000 dell’Università di Genova, MIUR PRIN 2002/2003, PR di Ateneo 2007 dell’Università di Genova) e ad alcuni progetti di ricerca con enti ed aziende, svolgendo in un caso il ruolo di responsabile scientifico del contratto. E’ stato nominato membro del Comitato scientifico e/o organizzatore di numerosi Congressi internazionali, ed ha svolto in alcuni casi la funzione di chairman di sessione. Ha partecipato a diversi Working Parties della European Federation of Chemical Engineering e dal 2007 è membro per l’Italia del Working Party on Loss Prevention and Safety Promotion in the Process Industries. Ha svolto attività di revisore per numerose riviste internazionali. La produzione scientifica del candidato, consistente in una trentina di lavori su riviste internazionali con fattore di impatto e in più di dieci pubblicazioni in proceedings di convegni con referees, si è svolta nell’ambito della impiantistica chimica con particolare interesse verso problemi energetici, di protezione ambientale e di affidabilità e sicurezza. Una parte della produzione scientifica riguarda impianti e tecnologie della industria alimentare e applicazioni dell’impiantistica chimica nel settore delle biotecnologie. Giulio Lolli Laureato in Ingegneria Chimica (vecchio ordinamento) nel 2004, presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Chimica Industriale Giulio Natta, con la votazione di 100/100 con lode. Ha conseguito il Dottorato in Ingegneria Chimica presso la University of Oklahoma, Chemical Biological and Materials Engineering. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, quali: due Kokes Awards della North American Catalysis Society nel 2005 e 2007. Unico riferimento ad attività didattica, svolta nel periodo del dottorato, è il riconoscimento di Best Teaching Assistant Award ricevuto nel 2005, in qualità di Research Assistant presso la University of Oklahoma. La produzione scientifica del candidato è caratterizzata da 7 lavori su qualificate riviste internazionali, tre brevetti e numerosi lavori presentati a convegni internazionali. L’attività di ricerca, svolta anche in ambito industriale, è stata indirizzata essenzialmente allo studio di sistemi catalitici. Nel 2007–08 è stato Post-Doc presso il Fritz Haber Institute (Max Planck Society, Berlin) coordinando una attività di ricerca e sviluppo di catalizzatori. Fabio Montagnaro Laureato con lode in Ingegneria Chimica nel 1998, Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 2002, è dal dicembre 2002 ricercatore universitario (confermato a partire dal dicembre 2005) in Impianti Chimici (Settore Scientifico-Disciplinare ING-IND/25) presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove afferisce al Dipartimento di Chimica ed al Consiglio dei Corsi di Studio in Chimica Industriale. L’attività didattica dell’ing. Montagnaro è cominciata nel 1999 e si è concretizzata, sino ad oggi, nel coinvolgimento in diversi insegnamenti (circa 30) presso gli atenei della Federico II di Napoli, dell’Università della Basilicata e dell’Università del Sannio, operando a vario titolo (professore a contratto, supplente, aggregato o come docente di attività didattica di supporto). I corsi di titolarità sono stati, nella laurea triennale ed in quella magistrale, quelli di Scienza e Tecnologia dei Materiali (triennale di Ingegneria Civile), di Laboratorio di Processi ed Impianti Industriali Chimici (triennale di Chimica Industriale), Laboratorio ed Esercitazioni Numeriche di Operazioni Unitarie e Reattori Chimici (triennale di Chimica Industriale), di Tecnologie Chimiche per l’Ambiente (triennale di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio), Impianti per l’industria di processo (magistrale di Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale). Il candidato è stato inoltre relatore di diverse Tesi di Laurea in Chimica Industriale, in Ingegneria Chimica, in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio. L’attività di ricerca dell’ing. Montagnaro è principalmente concentrata sulla desolforazione in situ con sorbenti calcarei in combustori a letto fluido, di cui il candidato ha studiato l’influenza dei parametri di processo, l’entità e il meccanismo dei fenomeni di comminuzione, la riattivazione mediante idratazione dei

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sorbenti esausti, la riutilizzazione dei residui solidi del processo tramite tecniche di idratazione e riattivazione. Il candidato ha anche coperto di altre problematiche, tra le quali il riutilizzo di residui solidi industriali nella formulazione di materiali da costruzione non tradizionali, i processi di adsorbimento da fase liquida di composti organici e metalli inquinanti, la modellazione ed esercizio di reattori a membrana per reazioni eterogenee, l’utilizzo di liquidi ionici organici come solventi innovativi per reazioni di sintesi, la sintesi di geopolimeri a partire da ceneri di carbone, la sintesi di aggregati artificiali mediante granulazione cementizia di residui solidi. La produzione scientifica consiste in 19 pubblicazioni su riviste internazionali con fattore di impatto ed oltre 15 su libri e atti di convegni con revisione. La produzione scientifica si inserisce principalmente nell’ambito degli Impianti Chimici, in particolare per la parte che riguarda l’attività sperimentale e modellistica sulla desolforazione in situ durante la combustione a letto fluido di combustibili diversi, attraverso lo studio dell’influenza della natura del sorbente, della sua granulometria e della temperatura d’esercizio sui fenomeni di comminuzione, sulle proprietà desolforanti e sui percorsi preferenziali di solfatazione delle particelle di sorbente. Ha anche partecipato a diversi progetti di ricerca ed ha svolto attività di revisore per riviste internazionali. Marco Petrangeli Papini Laureato in Chimica Industriale nel 1990, Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche nel 1994, è dal 1995 Ricercatore presso il Dipartimento di Chimica della Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Roma “La Sapienza”. Dal 1999 al 2004 titolare per affidamento dell’insegnamento di “Teoria dello Sviluppo dei Processi Chimici (Laboratorio)” nel corso di Laurea in Chimica Industriale; dal 2002 al 2005 titolare per affidamento dell’insegnamento di “Processi e Impianti Industriali Chimici/Teoria dello Sviluppo dei Processi” nel corso di Laurea Triennale in Chimica Industriale Ambientale (Sede di Rieti); nell’A.A. 2002/2003 titolare per affidamento degli insegnamenti di “Processi e Impianti Industriali Chimici/Teoria dello Sviluppo dei Processi (1° modulo)” e di “Laboratorio di Processi di Trattamento degli Effluenti Inquinanti (1° modulo)” nel corso di Laurea Triennale in Chimica Industriale Ambientale (Sede di Rieti); nell’A.A. 2003/2004 titolare per affidamento dell’insegnamento “Laboratorio di Processi di Trattamento degli Effluenti Inquinanti (2° modulo)” nel corso di Laurea Triennale in Chimica Industriale Ambientale (Sede di Rieti); dal 2004 è titolare per affidamento dell’insegnamento di “Processi e Impianti Industriali Chimici/Teoria dello Sviluppo dei Processi” nel corso di Laurea Triennale in Chimica Industriale; dal 2005 è titolare per affidamento dell’insegnamento di “Risanamento dei siti inquinati” nel corso di Laurea Triennale in Chimica Industriale. Ha svolto attività di supporto didattico in altri corsi. Ha svolto cicli di lezione nell’ambito di corsi di formazione post-laurea. È stato relatore di 21 tesi di laurea in Chimica Industriale (quinquennale o specialistica). Ha svolto attività di docenza nel master di II livello “Monitoraggio e Tecnologie per la Bonifica dei Siti inquinati” di cui è direttore dal 2008. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca (MIUR PRIN 2004 e 2005; MIUR per la ricerca industriale in collaborazione con FENICE; CNR; INCA); è stato responsabile scientifico di progetti di ricerca con ENI, Centro Sviluppo Materiali, ISPESL, Stazione Sperimentale per i Combustibili; è responsabile dell’unità operativa dell’Univ. di Roma “La Sapienza” del Collaborative Project ModelPROBE (VII Programma Quadro , Theme 6.3 Environmental Technologies). E’ stato promotore e coordinatore di numerose iniziative in campo scientifico e didattico a livello internazionale (Progetto Bilaterale Germania-Italia sulla bonifica di suoli e falde, corsi di formazione in collaborazione con l’Università Christian-Albrechts di Kiel, ecc.). La produzione scientifica del candidato, consistente in una quarantina di lavori su riviste internazionali (di cui più di 30 con fattore di impatto), in una cinquantina di pubblicazioni su libri e come proceedings di convegni con referee e in 2 brevetti, si è svolta nell’ambito dell’ingegneria chimica ambientale ed è stata indirizzata essenzialmente allo studio e alla modellizzazione del trasporto e destino di inquinanti nei suoli e nelle falde acquifere, allo sviluppo di processi integrati ((biologici/chimico-fisici) per il trattamento di reflui, allo studio e alla modellizzazione delle tecnologie di decontaminazione di suoli e di acque di falda. Ilenia Giuseppina Rossetti Laureata nel 1998 in Chimica Industriale (110/110 e Lode), nel 2001 consegue il titolo di dottore di ricerca in Chimica Industriale, sempre presso l’Università degli Studi di Milano. Assegnista di ricerca nel 2002, diventa poi ricercatrice (SSD CHIM02 – Chimica Fisica), confermata nel 2005, presso la Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli Studi di Milano. Dal 2004-2005 iscritta al corso di laurea in Ingegneria Chimica

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presso il Poltecnico di Milano. Dal 2002 ha un’intensa attività didattica svolta con continuità presso la Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli Studi di Milano. Inizialmente come Assistente per attività di Laboratorio successivamente come docente di corsi nell’area della Chimica Fisica dei Materiali, Chimica Fisica della Catalisi e della Chimica Fisica Industriale. È stata inoltre docente del corso di Chimica Fisica Industriale presso la Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli Studi di Parma per l’anno acc. 2007-2008. Docente di diversi cicli seminariali in dottorati di ricerca in Chimica Industriale e in Scienze Chimiche. Relatore e correlatore di Tesi di laurea e tirocinio in Chimica Industriale, Chimica e Chimica Applicata ed Ambientale Facoltà di Scienze MFN, Università degli Studi di Milano. Tutot e co-tutor di diverse tesi di dottorato di ricerca in Chimica Industriale. Impegnata e coinvolta in diverse Commissioni sia del Corso di Laurea che della Scuola di Dottorato è inoltre Rappresentante della Divisione di Chimica Industriale nel Direttivo del Gruppo Giovani della Società Chimica Italiana. Gli interessi di ricerca riguardano la catalisi eterogenea, sia nella caratterizzazione e sintesi di catalizzatori che nella messa a punto di impianti micro- o semi-scala per test di attività catalitica con relativo studio di modelli cinetici (Catalizzatori di sintesi dell’ammoniaca, catalizzatori perovskitici e zeolitici per la combustione o l’ossidazione selettiva, catalizzatori di deidrogenazione). Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca anche internazionali (Università di Mosca ed Università di Varsavia). I risultati dell’attività di ricerca sono in parte riassunti in 3 contributi in volumi a stampa, un brevetto, 34 articoli su riviste internazionali con buon impact factor ed in circa 50 comunicazioni congressuali. Fabrizio Scala Laureato in Ingegneria Chimica nel 1995, Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 1999, è dal 2001 ricercatore (area Ingegneria Industriale) presso l’Istituto di Ricerche sulla Combustione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (dal 2006 con la qualifica di ricercatore di II livello). L’attività didattica dell’ing. Scala è cominciata nel 1995 e si è concretizzata nel supporto didattico a corsi universitari del settore Impianti Chimici, in corsi di formazione professionale (di rilievo il ruolo di responsabile dell’attività di formazione del progetto INECSE del VI programma quadro della Comunità Europea-Marie Curie Actions) e nell’attività di relatore di oltre 20 tesi di laurea e di una tesi di dottorato. L’attività di ricerca dell’ing. Scala si è sviluppata in studi di carattere sperimentale e teorico-modellistico pienamente inseriti nell’ambito degli Impianti Chimici e relativi principalmente a due settori: impiego di reattori a letto fluido per la combustione con desolforazione in situ di solidi carboniosi e abbattimento di specie inquinanti da fumi di combustione. Per il primo, è stata studiata l’influenza di parametri operativi (natura del sorbente, sua granulometria, temperatura d’esercizio) sui fenomeni di comminuzione, quindi di abrasione e di frammentazione primaria, secondaria e per percolazione, sia delle particelle carboniose nel corso del loro processo di combustione (con attenzione ai tempi di residenza di fini carboniosi ed ai fenomeni di agglomerazione nel reattore, alla segregazione assiale e radiale delle materie volatili, alla valutazione dei coefficienti di trasporto di materia di particelle nel letto fluido fino alla modellistica del reattore) sia delle particelle di sorbente nel corso della calcinazione/solfatazione (con attenzione alla comminuzione di sorbenti dolomitici e di sorbenti calcarei riattivati mediante idratazione ed a quella di sorbenti calcarei in condizioni oxyfiring, e valutando i percorsi preferenziali di solfatazione delle particelle di sorbente). Per il settore dell’abbattimento di inquinanti, sono stati studiati i processi di abbattimento di mercurio gassoso mediante tecniche di adsorbimento su carboni attivi e quelli di anidride solforosa da fumi di combustione mediante tecnologia a semisecco spray-dry. Tale attività di ricerca si è spesso inserita in progetti in collaborazione con università, centri di ricerca e aziende, sia nazionali che internazionali (University of Surrey, UK; Chalmers University of Technology, Svezia; University of Hamburg-Harburg, Germania; INETI, Portogallo; CETC – Natural Resources, Canada; Illinois Institute of Technology, USA; ALSTOM Power Boilers; EDF; Eniricerche; ENEL Produzione Ricerca; Ansaldo). Il candidato ha svolto ruolo di responsabile scientifico in alcuni di tali progetti, quelli finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Regione Campania, dalla Alstom Power Boilers. La produzione scientifica consiste in oltre 40 pubblicazioni su riviste internazionali con fattore di impatto (di cui oltre 10 a firma di uno o due autori) ed oltre 35 su libri e atti di convegni con revisione. Ha svolto attività di revisore per riviste internazionali ed ha ricevuto alcuni riconoscimenti dalla comunità scientifica internazionale.

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Marino Simeone Laureato con lode in Ingegneria Chimica nel 1996 presso l'Università di Napoli “Federico II”. Dopo una breve parentesi nel settore R&D di società internazionali, per le quali opera nel settore della reologia di fluidi non Newtoniani, consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 2000, discutendo una tesi intitolata “Flow induced microstructure in aqueous biopolymer mixtures”. Da marzo 2000 ricopre il ruolo di Ricercatore di Impianti Chimici, settore scientifico disciplinare ING-IND 25, presso l’Università degli Studi di Napoli, Federico II, ottenendo la conferma nel ruolo di ricercatore nel marzo 2003. Dal 2001/2002 è docente supplente dei seguenti corsi: “Elementi introduttivi di Ingegneria Chimica”, “Laboratorio di Impianti Chimici I”, “Laboratorio di Impianti Chimici II”, “Impianti dell’industria di processo” e “Matematica 0”, per i corsi di laurea in Ingegneria Chimica ed Ingegneria Gestionale. Nel 2000 introduce la simulazione di impianto con Aspen Plus tra le discipline impartite nel Corso di Laurea in Ingegneria Chimica, svolgendo larga parte dei corsi di Laboratorio di Impianti Chimici I e II nei laboratori informatici della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli. Sin dal 1998/1999 ha svolto la parte esercitativa dei seguenti corsi: “Operazioni per l’industria di processo”, “Impianti Chimici” e “Termodinamica dell’Ingegneria Chimica” per il corso di laurea in Ingegneria Chimica e del corso di “Impianti per l’industria farmaceutica” per il corso di laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche. L’attività didattica ha riguardato anche la docenza presso scuole di specializzazione ed aziende private, nonché attività seminariali su invito presso università ed aziende nazionali ed internazionali. E’ membro del comitato scientifico di alcuni dottorati di ricerca in Ingegneria Chimica ed ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali (FISR, FIT, PRIN, FIRB ed altri), ricoprendo anche in alcuni casi il ruolo di coordinatore. Nell’ambito di tali progetti ha collaborato anche con aziende private sviluppando attività di ricerca applicata. L’attività di ricerca si è sviluppata su diversi filoni che comprendono la produzione di idrogeno tramite reforming auto termico del metano, la reo-ottica di sistemi eterogenei ed alcune applicazioni biomediche dell’ingegneria chimica. La produzione scientifica comprende una trentina di pubblicazioni su riviste scientifiche, più di venti lavori pubblicati su proceedings di convegni con referees, quasi 60 contributi a convegni nazionali ed internazionali e lo sviluppo di 3 brevetti. E’ revisore per conto dell’Unione Europea di progetti del VII Programma Quadro; è inserito nell’albo degli esperti del MIUR per la revisione di progetti di ricerca (tra cui i PRIN), nonché di alcune importanti riviste internazionali. Sara Spilimbergo Laureata in Ingegneria Chimica con lode nel 1998 presso l’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 2003, è attualmente ricercatrice presso l’Università di Trento afferente al settore scientifico disciplinare ING-IND/25. Ha conseguito alcuni riconoscimenti nazionali ed internazionali per la miglior tesi di dottorato. A partire dall’A.A. 2003/2004 ha tenuto i seguenti corsi di insegnamento “Impianti Chimici per l’Industria Alimentare”, “Impianti Chimici per l’Industria Enologica” ed “Impianti Biochimici” per il corso di laurea in Ingegneria delle Industrie Alimentari e per il corso di “Impianti Chimici” del corso di laurea in Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro. Nel 2005 ha tenuto il corso di “Impianti di Distillazione” nell’ambito del Master di I livello in Scienze della Grappa, presso l’Istituto Agrario di S.Michele dell’Adige (Università di Udine). L’attività didattica ha compreso anche alcuni seminari su invito tenuti presso università italiane o nell’ambito di convegni internazionali. È stata relatrice/correlatrice di circa venti tesi di laurea in Ingegneria delle Industrie Alimentari, in Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro ed in Ingegneria Chimica e supervisore in una tesi di dottorato in Ingegneria dei Materiali. Figura tra i referees di alcune riviste scientifiche internazionali, tra cui Journal of Supercritical Fluids,, Biotechnology and Bioengineering, Biotechnology Process, ecc. La produzione scientifica della candidata, consistente in una quindicina di lavori su riviste internazionali e in capitoli di libri e in alcune pubblicazioni in proceedings di convegni con referees, si è svolta nell’ambito dell’ingegneria di processo e dell’impiantistica chimica ed alimentare. Una parte predominante della produzione scientifica riguarda i processi di sterilizzazione e pastorizzazione di liquidi alimentari a bassa temperatura mediante l’utilizzo di fluidi supercritici.

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Essendo i Commissari a conoscenza della produzione scientifica dei candidati, non è necessario un rinvio: per i singoli candidati viene quindi steso un giudizio sintetico individuale da parte dei singoli Commissari e poi un giudizio collegiale, avendo riguardo dei criteri prefissati. I giudizi sono qui di seguito riportati. Francesca Beolchini Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca della candidata riguarda principalmente le tecnologie per la bonifica di matrici solide e liquide contaminate da metalli pesanti e quelle per la valorizzazione dei rifiuti come materie prime secondarie. La produzione scientifica appare per buona parte pertinente al SSD ed è ampia, prevalentemente collocata su riviste internazionali con elevati indici bibliometrici e con statistiche di citazione di rilievo. L’attività didattica, dedicata principalmente alle tecnologie di bonifica e tutela ambientale e agli impianti chimici, è adeguata. Di buon livello è la partecipazione a progetti di ricerca dove la candidata ha svolto in alcuni casi anche funzioni di coordinamento. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato problematiche connesse con lo sviluppo di tecnologie innovative per il trattamento dei reflui e per la valorizzazione dei rifiuti, con particolare attenzione alla analisi dei risultati e alla messa a punto di modelli per la simulazione di processo. La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, buona padronanza degli aspetti sperimentali e capacità di sviluppare modelli per l’analisi di processo. L’attività didattica, dedicata essenzialmente alle tecnologie di risanamento ambientale e agli impianti chimici, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca dove il candidato ha svolto talvolta anche funzioni di promozione e coordinamento. Giudizio del Prof. Lancia La candidata è attualmente ricercatrice presso l'Università Politecnica delle Marche dopo aver conseguito laurea e dottorato presso l'Università dell'Aquila, dove è diventata ricercatrice nel 1997. Le attività di ricerca sono principalmente concentrate sulle problematiche inerenti l’ingegneria chimica ambientale, con particolare riferimento al settore dell'idrometallurgia / bioidrometallurgia applicate per la valorizzazione di rifiuti come materie prime secondarie e alla bonifica di matrici solide e liquide contaminate da metalli pesanti. Il significativo contributo fornito dalla candidata nello scenario dell'ingegneria chimica ambientale a livello italiano e internazionale è direttamente testimoniato da una produzione scientifica ampia e in buona parte pertinente al settore disciplinare ING-IND/25 che si coniuga con una significativa partecipazione a progetti di ricerca di rilevanza nazionale e internazionale, sia come membro che come coordinatore di unità di ricerca. L'attività di docenza è concentrata principalmente sugli aspetti legati all'ingegneria chimica ambientale, ma la candidata ha svolto per molti anni attività di supporto alla didattica per i corsi afferenti più specificamente all'ambito dell'impiantistica chimica. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Francesca Beolchini, ricercatrice presso l'Università Politecnica delle Marche dal 1997, ha riguardato prevalentemente lo studio di tecnologie innovative per la valorizzazione dei rifiuti, con particolare attenzione allo sviluppo di modelli di simulazione ed analisi di processo. L’ampia produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una ragionevole continuità temporale ed è collocata su riviste internazionali di buona rilevanza. L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli Impianti chimici e della Tecnologia ambientale, è adeguata e pertinente con la presente valutazione comparativa. Significativa risulta anche la partecipazione a progetti di ricerca, talora effettuata con funzioni di coordinamento.

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Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Beolchini è di durata adeguata al concorso in oggetto. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente molto abbondante, e prodotta con velocità elevata. Inoltre, la produzione scientifica è di buona qualità, e molto attinente al SSD Impianti chimici. Il dott. Beolchini ha anche svolto e svolge alcune attività collaterali e una adeguata attività didattica. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per buona parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Francesca Beolchini alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Fabrizio Bezzo Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato ha riguardato le problematiche di progettazione e di scale-up nella produzione di bioetanolo da biomasse, lo sviluppo di tecnologie per integrare simulazione fluidodinamica e simulazione dinamica di processo, il controllo statistico di processo La produzione scientifica, non particolarmente ampia ma collocata su riviste internazionali di buon livello, è per larga parte pertinente al SSD. L’apporto del candidato appare determinante. L’attività didattica è dedicata essenzialmente agli impianti industriali chimici e biochimici ed alla fluidodinamica reattiva e multifase ed appare adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca (anche con compiti di responsabilità scientifica) e l’attività di revisore per riviste internazionali. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato, talvolta svolte nell’ambito di collaborazioni internazionali, hanno riguardato la progettazione e lo scale-up di processi di produzione di carburanti da fonti rinnovabili, lo sviluppo di tecniche di modellazione di processi dinamici e la messa a punto di sensori virtuali per la valutazione della qualità di processo. La produzione scientifica, collocata su riviste internazionali e non ancora particolarmente ampia, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico e notevoli capacità a sviluppare un approccio modellistico integrato per la progettazione e l’ottimizzazione degli impianti e dei processi. L’attività didattica, dedicata essenzialmente agli impianti industriali chimici e alla fluidodinamica, è adeguata. Il candidato ha partecipato, con compiti di responsabilità scientifica, a progetti di ricerca industriali. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato, attualmente ricercatore presso il Dipartimento di Principi ed Impianti di Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Padova, presenta una produzione scientifica a carattere sperimentale-modellistico focalizzata sui processi di produzione di carburanti da fonti rinnovabili e su argomenti a

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carattere più trasversale quali la modellazione e simulazione di processi dinamici mediante computational fluid dynamics ed il controllo statistico di processo e progettazione degli esperimenti. Il contributo scientifico del candidato appare significativo, con una produzione scientifica ben collocata nell’ambito di riviste e convegni internazionali ed una apprezzabile partecipazione a progetti di ricerca quasi sempre con ruoli di coordinatore scientifico. Buona la continuità dell’attività di ricerca così come il contributo del candidato nelle pubblicazioni. L’attività didattica, largamente riferibile ai temi del settore disciplinare di cui alla presente valutazione comparativa, è continua ed è riferita ad insegnamenti di corsi e master universitari. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Fabrizio Bezzo, ricercatore presso l’Università di Padova dal 2005, ha riguardato prevalentemente l’analisi e sviluppo di processi di produzione di bio-carburanti, la modellistica di processi dinamici ed il controllo della qualità. La pur limitata produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente e collocata su buone riviste internazionali, L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli impianti industriali chimici e della fluidodinamica, è adeguata e pertinente con la presente valutazione comparativa. Significativa risulta anche la partecipazione a progetti di ricerca, anche in collaborazione con l’industria, talvolta svolta in ambito internazionale. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Bezzo è ancora alquanto breve, per motivi anagrafici. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale dal dott. Bezzo è di qualità molto buona, e molto attinente al SSD, ma quantitativamente non molto ampia anche perché prodotta con una velocità modesta. Il dott. Bezzo ha anche svolto e svolge il ruolo di responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca industriale e una adeguata attività didattica Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è pienamente riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è quantitativamente limitata ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il PhD in Chemical Engineering. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Fabrizio Bezzo alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. David Bolzonella Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato si è concentrata sui processi anaerobici per la produzione di energia rinnovabile, biocarburanti e chemicals e sui processi avanzati per il trattamento delle acque reflue di origine civile, industriale o mista. La produzione scientifica è sostanzialmente pertinente al SSD ed è numericamente e qualitativamente di buon livello, prevalentemente collocata su riviste internazionali con elevati indici bibliometrici e con statistiche di citazione di rilievo. L’apporto del candidato appare determinante. L’attività didattica ha riguardato gli impianti biochimici e i processi biotecnologici ed appare adeguata.

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Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca e l’attività di revisore per riviste internazionali. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato lo studio di processi avanzati di trattamento e valorizzazione di reflui e rifiuti, con particolare attenzione al recupero energetico e all’utilizzo di processi a membrana. La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, buone doti di sperimentatore e notevole capacità a valutare le ricadute applicative delle ricerche svolte. L’attività didattica, dedicata essenzialmente agli impianti biotecnologici, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato si occupa fin dall'inizio della sua carriera, principalmente condotta presso l'Università di Verona, dov'è attualmente ricercatore, di processi ed impianti per il trattamento biologico, in genere in condizioni di anaerobiosi, di residui (matrici solide, reflui liquidi) provenienti da processi industriali e civili. L'apporto scientifico del candidato, ben integrato nel proprio gruppo di ricerca, è ben evidenziato da una buona produzione scientifica su riviste internazionali di medio e alto livello del settore dell'Ingegneria Chimica e Ambientale, ed in atti di congresso nazionali e internazionali. L’attività di ricerca è caratterizzata da buona continuità temporale e livello scientifico ed evidenzia buoni contributi innovativi e rigore metodologico, testimoniata anche dalla partecipazione a progetti di ricerca anche a carattere internazionale. L'attività didattica si inserisce nei curricula dei corsi di laurea in Biotecnologie Agroalimentari e Biotecnologie Molecolari ed Industriali dell'Università di Verona, per le quali il candidato, a partire dal 2004 è titolare di corsi di Bioreattori, Reattori Biochimici e Processi biotecnologici industriali. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività di ricerca del candidato Davide Bolzonella, ricercatore presso l'Università di Verona dal 2005, ha riguardato prevalentemente l’utilizzo di processi a membrana nell’ambito di processi di recupero energetico per la valorizzazione di rifiuti. La significativa produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è ampia e attinente, presenta una ragionevole continuità da cui appare evidente l’importante apporto del candidato, ed è ben collocata su riviste internazionali. L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli impianti biotecnologici, è adeguata ed attinente alla presente valutazione comparativa. Significativa risulta anche la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Bolzonella è ancora alquanto breve. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente buona e prodotta con una velocità elevata. Questa produzione è inoltre di qualità molto buona, e attinente al SSD; in alcuni casi, vengono affrontati problemi che riguardano impianti su scala industriale. Il dott. Bolzonella ha anche svolto alcune attività accademiche collaterali e una adeguata attività didattica. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per buona parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli

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Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Biotecnologie Agro-Industriali In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato David Bolzonella alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Giuseppe Caputo Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato è sostanzialmente concentrata sullo sviluppo di processi innovativi basati sull’uso dei fluidi supercritici per la produzione di particelle micrometriche e nanometriche di vari materiali. La produzione scientifica, non particolarmente ampia ma collocata su riviste internazionali di buon livello, è pertinente al SSD. L’apporto del candidato appare determinante. L’attività didattica, dedicata essenzialmente ai corsi di combustione, impianti chimici e impianti dell’industria di processo, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca finanziati dal MIUR e ad alcuni progetti internazionali con università spagnole e greche. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato lo sviluppo di processi innovativi basati sull’uso dei fluidi supercritici per la produzione di particelle micrometriche e nanometriche di vari materiali (biossido di titanio, amoxicillina, ecc.). La produzione scientifica, collocata su riviste internazionali e non ancora particolarmente ampia, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico e notevoli doti di sperimentatore (allestimento di apparati in varia scala e impiego di numerose tecniche analitiche). L’attività didattica, dedicata essenzialmente alla combustione e agli impianti dell’industria di processo, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca finanziati dal MIUR. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato è attualmente ricercatore presso l'Università di Salerno, dove si occupa principalmente dell'applicazione di fluidi supercritici alla formulazione di materiali micrometrici e nanometrici. Il candidato presenta una produzione scientifica non particolarmente ampia ed integralmente riferibile al campo dei fluidi supercritici e basata sullo studio delle relazioni tra parametri di processo, struttura e proprietà chimico-fisiche di materiali micro e nanometrici e sullo studio e lo sviluppo di nuovi processi basati sull’uso dei fluidi supercritici. La produzione scientifica ha carattere prevalentemente sperimentale ed è attinente ai temi del settore disciplinare ING-IND/25; buona la collocazione editoriale in riviste o atti di convegni a diffusione internazionale e l’originalità dei contributi. L’ambito della produzione scientifica appare piuttosto ristretto e l’attività di ricerca si è esplicata anche attraverso la partecipazione a progetti di ricerca nazionali ed internazionali, nonché attraverso contatti attivi con il mondo scientifico internazionale. L'attività didattica si riferisce strettamente alla cattedra di Impianti Chimici ed è principalmente consistita in attività di supporto alla didattica per gli insegnamenti di Impianti Chimici II e Combustione dell'Università di Salerno. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività di ricerca del candidato Giuseppe Caputo, ricercatore presso l'Università di Salerno dal 2005, riguarda prevalentemente l’analisi e lo sviluppo di processi innovativi di utilizzo di fluidi supercritici per la produzione di micro- e nano-particelle. La produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una ragionevole continuità temporale da cui emerge l’apporto prevalentemente sperimentale del candidato, ed è collocata su importanti riviste internazionali, L’attività didattica, nell’ambito dell’industria di processo e della combustione, è pertinente con la presente valutazione comparativa.

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Significativa risulta anche la partecipazione a progetti di ricerca nazionali ed anche internazionali. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Caputo è ancora alquanto breve. La produzione scientifica pubblicata in riviste internazionali è quantitativamente alquanto limitata anche perché prodotta con una velocità modesta. Inoltre, la produzione scientifica è di qualità discreta, e attinente al SSD, anche se in molti casi si osserva un approccio di tipo descrittivo piuttosto che quantitativo. Il dott. Caputo ha anche svolto e svolge alcune attività collaterali e, da pochi anni, una regolare attività didattica nel SSD. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. La produzione scientifica del candidato è riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è ancora limitata ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Tecnologie Chimiche. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Giuseppe Caputo alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Alberto Cincotti Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato ha riguardato essenzialmente lo sviluppo di processi innovativi di sintesi ad alta temperatura per la produzione di materiali avanzati e per applicazioni ambientali. La produzione scientifica, sufficientemente ampia e prevalentemente collocata su riviste internazionali, è per larga parta pertinente al SSD. L’apporto del candidato appare determinante. L’attività didattica è dedicata essenzialmente ai corsi di principi di ingegneria chimica ambientale e di cinetica chimica ed appare adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato lo sviluppo di processi innovativi di sintesi autopropagante ad alta temperatura per la produzione di materiali avanzati e per applicazioni ambientali. La produzione scientifica, abbastanza ampia e prevalentemente collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, attenzione per gli aspetti applicativi e buona padronanza delle tecniche sperimentali e dello strumento modellistico. L’attività didattica, dedicata essenzialmente ai principi di ingegneria chimica ambientale e alla cinetica chimica, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato attualmente ricopre il ruolo di ricercatore presso l’Università di Cagliari, afferente al settore scientifico disciplinare ING-IND/24 (Principi di Ingegneria Chimica). L’attività scientifica è stata focalizzata principalmente sullo studio della cinetica e della catalisi relative a reazioni di combustione e di sintesi, comprendendo sia attività sperimentale che modellistica.

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La produzione scientifica è ampia e ben collocata in riviste ed atti di convegni a carattere internazionale, anche se solo in parte inquadrabile nell’ambito del settore scientifico disciplinare ING-IND/25. Il contributo scientifico della produzione scientifica appare rilevante, così come il contributo offerto dal candidato. L’attività di ricerca è testimoniata dalla partecipazione a numerosi progetti di ricerca finanziati, con collaborazioni anche a carattere internazionale. L’attività didattica è continua ed intensa, espletata attraverso lezioni, anche con l’affidamento di supplenze, in ambito universitario in insegnamenti solo parzialmente riferibili ai temi del settore disciplinare di cui alla presente valutazione comparativa. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Alberto Cincotti, ricercatore presso l’Università di Cagliari dal 2002, ha riguardato prevalentemente la modellistica di sistemi multifase e lo sviluppo di processi innovativi di sintesi ad alta temperatura per la produzione di materiali avanzati con particolare attenzione ad applicazioni ambientali. La produzione scientifica è pertinente, presenta una ragionevole continuità temporale da cui appare evidente l’apporto sia modellistico che sperimentale del candidato, ed è ampia e collocata su riviste internazionali, L’attività didattica, indirizzata prevalentemente nell’ambito della cinetica chimica e dei principi di ingegneria chimica ambientale, è adeguata e pertinente con la presente valutazione comparativa. La partecipazione a progetti di ricerca risulta anch’essa ben apprezzabile. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Cincotti è di durata adeguata al concorso in oggetto. La produzione scientifica è quantitativamente buona e di buona qualità , e almeno in parte attinente al SSD, perché non vengono trascurati gli aspetti applicativi, anche se l’interesse principale è rivolto ai fondamenti. Il dott. Cincotti ha anche svolto alcune attività collaterali, in particolare come revisore di riviste e una adeguata attività didattica su argomenti di frontiera con il SSD Principi di Ingegneria chimica, al quale il dott. Cincotti afferisce. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è in parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è abbastanza ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta, prevalentemente nel settore di Principi di Ingegneria Chimica, è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Alberto Cincotti alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Bruno Fabiano Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato si è svolta nel settore degli impianti chimici ed alimentari, con specifico riferimento alla sicurezza di processo e prodotto, agli impatti attivi (emissioni atmosferiche a bassa soglia olfattiva) ed al cosiddetto “impatto passivo” ovvero all’incidenza che materiali e processi impiegati possono esercitare sulla qualità e sicurezza del prodotto alimentare finito. La produzione scientifica, sufficientemente ampia e prevalentemente collocata su riviste internazionali, è sicuramente pertinente al SSD. L’apporto del candidato appare determinante.

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L’attività didattica è adeguata e dedicata prevalentemente all’impiantistica dell’industria di processo, ai suoi aspetti economici e finanziari ed a quelli dell’affidabilità e sicurezza. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca e l’attività di revisore per riviste internazionali. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato problematiche connesse con l’affidabilità e la sicurezza industriale e con la protezione ambientale, con particolare attenzione al settore biotecnologico-alimentare. La produzione scientifica, abbastanza ampia e prevalentemente collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, ottenendo risultati apprezzabili nell’ambito delle applicazioni impiantistiche destinate a migliorare la sicurezza industriale e ad attenuare gli impatti ambientali. L’attività didattica, dedicata essenzialmente all’analisi e gestione del rischio industriale e ambientale e all’economia e organizzazione aziendale, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca, anche con compiti di responsabilità scientifica. Giudizio del Prof. Lancia Il curriculum del candidato, attualmente ricercatore presso l'Università degli Studi di Genova, evidenzia chiaramente la lunga esperienza nell'ambito dell'impiantistica chimica. Le attività di ricerca del candidato si collocano in settori differenti, comprendenti l’applicazione dell’impiantistica chimica alla tutela ambientale, lo sviluppo di operazioni tecnologiche dell’industria alimentare e la sicurezza ed il trattamento di effluenti relativi all’industria alimentare. La produzione scientifica è ampia, ha carattere sperimentale-modellistico ed è riferibile ai temi del settore disciplinare ING-IND/25; buona la collocazione editoriale in riviste o atti di convegni a diffusione internazionale ed evidente è il contributo offerto dal candidato. L’attività di ricerca è caratterizzata da buona continuità temporale e diversificazione dei temi, testimoniata anche dalla partecipazione a progetti di ricerca anche a carattere internazionale. L’attività didattica del candidato è iniziata in modo continuativo a partire dal 1996 e si è svolta costantemente presso la cattedra di Impianti Chimici e per i corsi di economia e gestione aziendale dei corsi di laurea in Ingegneria Chimica ed Elettrica dell'ateneo genovese. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Bruno Fabiano, ricercatore presso l'Università degli Studi di Genova dal 2001, ha riguardato prevalentemente l’ambito biotecnologico-alimentare, con attenzione all’affidabilità, alla sicurezza industriale ed alla protezione ambientale. La produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una ragionevole continuità da cui appare evidente l’apporto del candidato, ed è prevalentemente collocata su riviste internazionali, L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli impianti chimici, dell’analisi e gestione del rischio industriale e ambientale oltre che dell’economia e organizzazione aziendale, è adeguata alla presente valutazione comparativa. Assai significativa risulta la partecipazione a progetti di ricerca, anche con funzioni di responsabilità e coordinamento. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Fabiano è iniziata con qualche ritardo ma è di durata adeguata al concorso in oggetto. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è abbondante in termini quantitativi e discreta in termini qualitativi, e molto attinente al SSD Impianti chimici. Il dott. Fabiano ha anche svolto e svolge diverse attività collaterali, in particolare come organizzatore di congressi e come revisore di riviste internazionali, e una regolare attività didattica. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è interamente attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano in parte collocate su riviste a diffusione internazionale.

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La produzione scientifica del candidato è abbastanza ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Tecnologie ed Economia dei processi e dei prodotti per la salvaguardia dell’Ambiente. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Bruno Fabiano alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Giulio Lolli Giudizio del Prof. Arena Il candidato ha svolto attività di ricerca nel campo delle nanotecnologie presso istituzioni internazionali di notevole prestigio, conseguendo risultati interessanti in termini sia sperimentali che teorici. La produzione scientifica, limitata ma di notevole livello qualitativo, è riconducibile solo in parte al SSD perché più specificamente riferita all’ambito dell’ingegneria e della scienza dei materiali. La documentazione a disposizione non riporta esperienze didattiche in Italia ma riferisce di un premio come “Best Teaching Assistant” ricevuto negli USA. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato, attualmente occupato come post doctoral associate presso il Fritz Haber Institute – Max Plance Society a Berlino, ha svolto attività di ricerca nel campo delle nanotecnologie presso istituzioni internazionali di notevole prestigio. La produzione scientifica, ancora limitata ma di notevole qualità, è riconducibile più compiutamente all’ambito dell’ingegneria dei materiali e delle scienze fisiche. Il candidato mostra apprezzabili capacità di inserimento in gruppi internazionali di ricerca, conseguendo risultati interessanti in termini sia sperimentali che teorici. Dalla documentazione presentata non si evincono elementi per poter esprimere un giudizio su eventuali attività connesse con la didattica e la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha svolto attività di ricerca nel campo dei catalizzatori e della produzione di nanotubi di carbonio presso diverse strutture di ricerca pubbliche e private a livello internazionale. La produzione scientifica che ne deriva è di notevole qualità, ma piuttosto limitata e mette in evidenza il significativo apporto del candidato. Non si dispone di informazioni circa eventuali attività didattiche e progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività di ricerca del candidato Giulio Lolli ha riguardato prevalentemente il settore delle nanotecnologie, dei materiali e dei catalizzatori. La pur limitata produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, mostra con buona evidenza l’apporto del candidato, è collocata su riviste internazionali, ed è in parte congruente con il SSD della presente valutazione comparativa. L’attività didattica è solo testimoniata da riconoscimenti ottenuti durante il periodo del dottorato di ricerca, conseguito presso la University of Oklahoma. Molto significativa risulta la capacità di inserimento del candidato in gruppi internazionali di ricerca, anche con funzioni di responsabilità e di coordinamento. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Lolli è molto breve, per motivi anagrafici. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quindi quantitativamente modesta, anche perché si riferisce

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essenzialmente al lavoro svolto durante il dottorato. Questa produzione è di buona qualità, ma può essere considerata solo in parte attinente al SSD Impianti chimici, perché in un solo lavoro viene sviluppato un modello cinetico quantitativo. Il dott. Lolli non ha svolto rilevanti attività organizzative di interesse accademico e non ha esperienza didattica documentabile in Italia, pur avendo ricevuto un premio a riguardo negli USA. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è molto limitata e solo parzialmente collocata nel SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste ad ampia diffusione internazionale 2. Attività didattica Non è documentata una significativa attività didattica. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di PhD all’University of Oklahoma.. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta parzialmente positiva l’attività scientifica svolta, e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, a maggioranza ammette il candidato Giulio Lolli alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Fabio Montagnaro Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato è concentrata principalmente sulla desolforazione in situ con sorbenti calcarei in combustori a letto fluido ma ha coperto anche altre problematiche, tra le quali il riutilizzo di residui solidi industriali in materiali da costruzione non tradizionali, i processi di adsorbimento da fase liquida di composti organici e metalli inquinanti, la modellazione di reattori a membrana per reazioni eterogenee, la sintesi di geopolimeri a partire da ceneri di carbone. La produzione scientifica è per la massima parte pertinente al SSD ed appare di buon livello con un buon numero di pubblicazioni su riviste internazionali. L’apporto del candidato appare determinante. L’attività didattica è adeguata ed ha riguardato i corsi di Scienza e Tecnologia dei Materiali, di Impianti per l’industria di processo e di Tecnologie Chimiche per l’Ambiente e le esercitazioni numeriche e di laboratorio per Operazioni unitarie e reattori chimici. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca e l’attività di revisore per riviste internazionali. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato la desolforazione in situ con sorbenti calcarei in combustori a letto fluidizzato (influenza dei parametri operativi, comminuzione, riattivazione dei sorbenti esausti, riutilizzazione dei residui solidi provenienti dai combustori) e l’adsorbimento di inquinanti da fase liquida. La produzione scientifica, collocata su riviste internazionali e non ancora particolarmente ampia, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico e buona capacità di condurre esperimenti in sistemi complessi utilizzando l’impiego congiunto di varie tecniche per la interpretazione dei risultati. L’attività didattica, dedicata essenzialmente agli impianti per l’industria di processo e al laboratorio/esercitazioni numeriche di operazioni unitarie e reattori chimici, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato è attualmente ricercatore confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Napoli “Federico II”. L’attività di ricerca del candidato si è sviluppata secondo differenti direttrici di ricerca che comprendono i processi di desolforazione applicati alla combustione in letto fluido, il riutilizzo di solidi industriali e residui solidi provenienti da combustione in letto fluido ed i processi di adsorbimento da fase liquida di microinquinanti. La produzione scientifica ha carattere teorico-sperimentale, si sviluppa su differenti

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tematiche ed è caratterizzata da buona collocazione editoriale in riviste ed atti di convegni internazionali. Gli argomenti di ricerca trattati sono attinenti a quelli individuati dal settore scientifico disciplinare della presente procedura di valutazione comparativa e l’apporto del candidato appare determinante. Non sono presenti elementi per una valutazione su attività connesse alla partecipazione a progetti di ricerca. Il candidato mostra un’ampia e qualificata attività didattica, che ha inizio nel 1998 presso diversi atenei (Università del Sannio, Università della Basilicata, Università di Napoli “Federico II”). Attualmente svolge attività didattiche per la cattedra di Impianti Chimici sia per il corso di laurea di Chimica Industriale che per quello di Ingegneria Chimica dell'Ateneo fridericiano e per il corso di laurea di Ambiente e Territorio dell'Università della Basilicata. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Fabio Montagnaro, ricercatore confermato dal 2005 presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Napoli “Federico II”, ha riguardato prevalentemente la desolforazione con sorbenti calcarei in combustori a letto fluidizzato e l’adsorbimento di inquinanti da fase liquida. La ampia produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una ragionevole continuità da cui appare evidente il significativo apporto del candidato, ed è anche collocata su buone riviste internazionali, L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli impianti per l’industria di processo, delle operazioni unitarie e dei reattori chimici, è adeguata e perfettamente pertinente con la presente valutazione comparativa. La partecipazione a progetti di ricerca risulta anch’essa ben rilevante Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Montagnaro è ancora alquanto breve, per motivi anagrafici. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente sufficiente, anche se per metà pubblicata in congressi e non su riviste. Inoltre, la produzione scientifica è di qualità buona, ma non tutta attinente al SSD, perché, se è osservabile quasi sempre un approccio di tipo quantitativo, alcuni problemi studiati sono di interesse marginale per gli impianti chimici. Il dott. Montagnaro ha anche svolto e svolge alcune attività collaterali, in particolare come revisore per riviste e congressi, e una intensa attività didattica anche fuori sede e in SSD diversi dagli impianti chimici. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per buona parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è abbastanza ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Fabio Montagnaro alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Marco Petrangeli Papini Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato è focalizzata sul trattamento, smaltimento e/o valorizzazione di reflui di diversa natura ed origine oltreché sulle tecnologie per la bonifica di suoli e falde acquifere contaminate.

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La produzione scientifica è ampia e collocata prevalentemente su riviste internazionali ed appare per buona parte pertinente al SSD. Il candidato mostra buona capacità di operare in stretto collegamento interdisciplinare con ricercatori nazionali ed internazionali provenienti da diverse discipline scientifiche (idrogeologia, geochimica, biochimica, microbiologia, ingegneria sanitaria ambientale). L’attività didattica, dedicata essenzialmente ai processi e impianti industriali chimici e alle tecnologie di risanamento dei siti inquinati, appare adeguata. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca, in alcuni casi con ruolo di responsabile scientifico. E’ stato anche promotore di alcune iniziative didattiche a livello internazionale su caratterizzazione, monitoraggio e bonifica di siti inquinati. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato principalmente lo studio e la modellizzazione del trasporto e destino di inquinanti nei suoli e nella falde acquifere e lo sviluppo di tecnologie di decontaminazione di suoli e di acque (di falda e di scarico). La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico e una notevole capacità di trattare sia gli aspetti teorici dei processi investigati sia le possibilità di sviluppo (trasferibilità di scala, applicazione su campo), ottenendo risultati di apprezzabile originalità. L’attività didattica, dedicata essenzialmente agli impianti e processi industriali chimici e alle tecnologie di risanamento ambientale, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca, anche internazionali, dove il candidato ha svolto talvolta anche funzioni di promozione e coordinamento. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato presenta un’ampia produzione scientifica sviluppata su differenti filoni di ricerca che comprendono lo studio e lo sviluppo di processi ed impianti chimici e biologici per il trattamento e lo smaltimento di reflui liquidi e rifiuti, e lo studio di tecnologie per la bonifica di suoli e falde contaminate. La produzione scientifica è pertinente al settore disciplinare ING-IND/25 ed è caratterizzata da rigore metodologico, buona continuità temporale e forti spunti di innovatività scientifica. Significativo appare il contributo del candidato nonché la collocazione editoriale della produzione scientifica. L’attività di ricerca è caratterizzata da buona continuità temporale ed è testimoniata dalla partecipazione a numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali con ruoli di coordinamento scientifico. La significativa attività didattica, esplicata in maniera continuativa per un decennio, lo vede titolare per affidamento di insegnamenti afferenti alle cattedre di Impianti Chimici e Teoria dello Sviluppo, a partire dal 2002. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Marco Petrangeli Papini, ricercatore presso il Dipartimento di Chimica della Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Roma “La Sapienza” dal 1995, ha riguardato lo studio e l’analisi della dispersione e trasporto di inquinanti nel suolo e nella falda acquifera congiuntamente allo sviluppo di appropriate tecnologie di decontaminazione. La ampia ed originale produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una ragionevole continuità da cui appare evidente il significativo apporto del candidato, ed è collocata su riviste internazionali. L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli impianti chimici e della teoria dello sviluppo dei processi, è adeguata e ben pertinente con la presente valutazione comparativa. La partecipazione a progetti di ricerca, spesso svolta con funzioni di responsabilità e di coordinamento, risulta anch’essa significativa. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Petrangeli Papini può definirsi lunga. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente abbondante, di buona qualità, e attinente al SSD. Infatti, anche se gli argomenti trattati si riferiscono prevalentemente a problemi ambientali piuttosto che impiantistici, si fa apprezzare un approccio quantitativo, ad esempio nella analisi dei fenomeni di trasporto in sistemi naturali. Il dott. Petrangeli Papini ha anche svolto e svolge molte attività collaterali accademiche; in particolare, la attività didattica è intensa e attinente al SSD.

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Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per larga parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da larghe interazioni interdisciplinari, continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Scienze Chimiche. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Marco Petrangeli Papini alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Ilenia Giuseppina Rossetti Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca della candidata è focalizzata sulla catalisi eterogenea, in particolare per la messa a punto di processi innovativi per la sintesi di catalizzatori eterogenei, la loro caratterizzazione, lo sviluppo di modelli cinetici, la scissione fotoelettrocatalitica dell’acqua. La produzione scientifica è ampia, prevalentemente collocata su riviste internazionali con elevati indici bibliometrici e con statistiche di citazione di rilievo ma è prevalentemente riconducibile all’ambito della chimica fisica. L’attività didattica è dedicata essenzialmente alla chimica fisica industriale. La candidata partecipa a progetti in collaborazione con imprese. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato sono incentrate sulla catalisi eterogenea (messa a punto di processi innovativi per la sintesi di catalizzatori eterogenei, loro caratterizzazione, sviluppo di modelli cinetici, scissione fotoelettrocatalitica dell’acqua). La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è in parte riconducibile all’ambito della chimica fisica. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra notevoli capacità di allestire sperimentazioni anche complesse in impianti micro- e semi-pilota, interpretandone i risultati con rigore metodologico. L’attività didattica, dedicata essenzialmente alla chimica fisica industriale, è adeguata. Il candidato ha partecipato a contratti di collaborazione con le imprese. Giudizio del Prof. Lancia L’attività di ricerca della candidata si sviluppa su diversi filoni di ricerca comprendenti la catalisi eterogenea in tutti i suoi aspetti, mediante lo sviluppo di processi innovativi per la sintesi di catalizzatori eterogenei, e l’allestimento di impianti per l’esecuzione di test di attività catalitica. La produzione scientifica è ampia, buona è la collocazione editoriale dei lavori su prestigiose riviste ed atti di convegni a carattere internazionale, ma riferibile in misura limitata al settore scientifico disciplinare di cui alla presente valutazione comparativa. Significativa appare la continuità temporale e l’innovatività scientifica della produzione anche se non sempre è possibile determinare il contributo della candidata. L’attività didattica si concentra principalmente su corsi di chimica-fisica per le facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Milano, presso cui è ricercatrice dal 2002. Dalla documentazione presentata non si evincono elementi per poter esprimere un giudizio su eventuale partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Ranzi

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L’attività complessiva di ricerca del candidato Ilenia Rossetti, ricercatrice confermata dal 2005 nel SSD CHIM02–Chimica Fisica presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Milano. ha riguardato prevalentemente la catalisi eterogenea con attenzione sia allo sviluppo di processi di sintesi di nuovi catalizzatori eterogenei, che alla loro caratterizzazione. La produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è solo in parte pertinente, presenta una continuità da cui appare evidente l’apporto del candidato, ed è ampia e collocata su riviste internazionali, L’attività didattica, indirizzata a coprire i diversi aspetti della chimica fisica industriale, è anch’essa ampia e in parte pertinente con la presente valutazione comparativa. Molto significativa risulta la partecipazione a progetti di ricerca, nazionali ed internazionali, talora con finalizzazioni industriali. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Rossetti è ancora alquanto breve per motivi anagrafici. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente buona e prodotta con velocità elevata. Inoltre, la produzione scientifica è di buona qualità, ma molto poco attinente al SSD, perché solo in due lavori è presente una trattazione quantitativa della cinetica chimica, peraltro di tipo elementare. Il dott. Rossetti ha anche svolto e svolge una regolare attività didattica prevalentemente nel settore della Chimica fisica. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è solo in piccola parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta, essenzialmente dedicata alla Chimica Fisica Industriale, è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, a maggioranza ammette il candidato Ilenia Giuseppina Rossetti alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Fabrizio Scala Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato è concentrata sull’utilizzo di reattori a letto fluido per la combustione con desolforazione in situ ma ha coperto anche altre problematiche quali quelle dell’abbattimento di specie inquinanti da fumi di combustione. La produzione scientifica è pienamente attinente al SSD ed è ampia, con numerose pubblicazioni su riviste internazionali e su atti di congressi internazionali. L’apporto del candidato in questi lavori appare determinante. Il candidato mostra originalità nella definizione di apparati e procedure sperimentali di scala diversa, assieme alla capacità di sviluppare modelli teorici di apprezzabile livello. L’attività didattica di supporto a corsi universitari e di formazione professionale assieme a quella di relatore di tesi di dottorato e di laurea è adeguata, tenuto conto della posizione di lavoro del candidato. Il candidato ha partecipato a diversi progetti di ricerca in collaborazione con università, centri di ricerca e aziende, sia nazionali che internazionali, in alcuni casi anche con ruolo di responsabile scientifico. Apprezzabile è l’attività di revisore per riviste internazionali. Di rilievo i riconoscimenti ricevuti dalla comunità scientifica internazionale.

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Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato, svolta sia in ambiente accademico che presso l’Istituto di Ricerca sulla combustione del CNR (di cui è ricercatore a tempo indeterminato dal 2001), sono state indirizzate principalmente all’impiego di reattori a letto fluidizzato in processi di combustione (di solidi carboniosi con elevato tenore di sostanze volatili e ceneri) e di desolforazione in situ degli effluenti gassosi prodotti; una seconda linea di ricerca ha riguardato l’abbattimento di specie inquinanti da fumi di combustione. La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, buone doti di sperimentatore (con utilizzazione di apparecchiature in varia scala adeguatamente attrezzate) e una apprezzabile padronanza dello strumento teorico-modellistico, ottenendo risultati di notevole valenza applicativa. L’attività didattica di supporto a corsi universitari e di formazione professionale è adeguata, tenuto conto della posizione di lavoro del candidato. Il candidato ha partecipato a numerose collaborazioni scientifiche con università, centri di ricerca e aziende, sia nazionali che internazionali. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato è ricercatore dell'Istituto Ricerche sulla Combustione, IRC, del CNR dal 2001 e si interessa, fin dall'inizio della sua carriera di ricercatore di processi di combustione di solidi carboniosi e di desolforazione in situ degli effluenti gassosi in reattori a letto fluidizzato e di abbattimento di specie inquinanti da fumi di combustione. Il contributo scientifico del candidato è significativo e documentato da una ampia e ben collocata produzione scientifica cui si affiancata un'ampia partecipazione, principalmente in ambito CNR/IRC, a progetti di ricerca pubblici e privati. La produzione scientifica si segnala per continuità, originalità e rigore metodologico, ed è pertinente ai contenuti del settore scientifico disciplinare. L'attività didattica ha compreso assistenza alle lezioni ed attività seminariali in moduli di insegnamenti a scelta dei corsi di laurea di Ingegneria Chimica dell'Università di Napoli “Federico II”, afferenti al settore ING-IND/25, nell'ambito delle collaborazioni attive tra il Dipartimento di Ingegneria Chimica e il CNR/IRC. In questo stesso ambito, il candidato ha collaborato alla supervisione di numerose tesi di laurea, triennale e magistrale, di studenti afferenti al predetto corso di laurea. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Fabrizio Scala, ricercatore presso l’Istituto di Ricerca sulla combustione del CNR di Napoli, ha riguardato prevalentemente lo studio e l’utilizzo di reattori a letto fluidizzato in processi di combustione e di desolforazione di effluenti gassosi. Parte dell’attività di ricerca ha anche riguardato l’abbattimento di specie inquinanti da fumi di combustione. La assai ampia produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una buona continuità temporale da cui appare evidente l’apporto del candidato, ed è collocata su riviste internazionali di buona rilevanza. La limitata attività didattica, svolta nell’ambito di corsi universitari e di formazione professionale, è pertinente con la presente valutazione comparativa. Molto significativa risulta la partecipazione a progetti di ricerca, spesso svolta in collaborazione con università ed altri centri di ricerca nazionali ed internazionali. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Scala è di durata adeguata al concorso in oggetto. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente abbondante, di qualità molto buona, e molto attinente al SSD; inoltre, in alcuni casi, il dott. Scala risulta come unico autore. Il dott. Scala ha anche svolto e svolge attività collaterali, in particolare quella di revisore per riviste scientifiche; al contrario, la attività didattica è molto limitata e marginale, anche perché il dott. Scala ricopre il ruolo di ricercatore CNR. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è pienamente attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale.

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La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica, coerentemente al suo ruolo di ricercatore presso il CNR, è limitata ma inserita nel SSD della presente valutazione comparativa. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Fabrizio Scala alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Marino Simeone Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato è concentrata principalmente su studi di reo-ottica di sistemi eterogenei, di interesse per la produzione industriale di polimeri, per il settore alimentare e per l’industria della detergenza, ma si è interessata anche di sistemi di produzione di idrogeno tramite reforming autotermico del metano e di alcune applicazioni biomediche dell’ingegneria chimica. La produzione scientifica è relativamente ampia, prevalentemente collocata su riviste internazionali, con l’aggiunta di 3 brevetti nazionali ma è solo in parte attinente al SSD. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra buone doti di sperimentatore e capacità di elaborazione teorica, ottenendo risultati di buona innovatività. L’attività didattica, dedicata essenzialmente ai fondamenti degli impianti chimici e agli impianti dell’industria di processo, è adeguata. Ha anche svolto ruolo di coordinatore per corsi internazionali ed una discreta attività seminariale. Apprezzabile è l’attività di revisore per progetti di ricerca e per riviste internazionali così come la partecipazione a progetti di ricerca, anche internazionali, dove il candidato ha svolto talvolta anche funzioni di promozione e coordinamento. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato sono state indirizzate principalmente a studi di reo-ottica di sistemi eterogenei, di interesse per la produzione industriale di polimeri, per il settore alimentare e per l’industria della detergenza; altre linee di ricerca hanno riguardato la produzione di idrogeno tramite reforming autotermico di metano e le applicazioni biomediche dell’ingegneria chimica. La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, buone doti di sperimentatore (con utilizzazione di tecniche sofisticate di video microscopia ottica, analisi delle immagini e microfluidica) e notevole capacità di elaborazione teorica, ottenendo risultati di apprezzabile innovatività. L’attività didattica, dedicata essenzialmente ai fondamenti degli impianti chimici e agli impianti dell’industria di processo, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca, anche internazionali, dove il candidato ha svolto talvolta anche funzioni di promozione e coordinamento. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato è ricercatore dal 2000 presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell'Università di Napoli “Federico II” per il settore scientifico disciplinare Impianti Chimici. L’attività di ricerca del candidato è stata articolata su diversi filoni che comprendono la produzione di idrogeno tramite reforming auto termico del metano, la reo-ottica di sistemi eterogenei ed alcune applicazioni biomediche dell’ingegneria chimica, tutti attinenti ai temi individuati dal settore scientifico disciplinare nel quale è bandita la presente procedura. La produzione scientifica appare buona così come la collocazione editoriale in riviste ed atti di convegni internazionali. Rimarchevole il contributo offerto dal candidato e i forti spunti di originalità. Rigorosa l’impostazione scientifica. L’attività di ricerca ha buona continuità ed ha compreso la

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partecipazione del candidato a numerosi progetti di ricerca nazionali, anche con ruoli di responsabilità. L’attività didattica è cospicua e crescente nel tempo, e si è esplicata nella forma di lezioni, esercitazioni ed attività seminariali sia in numerosi insegnamenti afferenti al settore ING-IND/25 che nell’ambito di collaborazioni universitarie internazionali. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività di ricerca del candidato Marino Simeone, ricercatore confermato dal 2003 presso l’Università degli Studi di Napoli, è sufficientemente diversificata ed ha riguardato i seguenti settori: - studi di reo-ottica di sistemi eterogenei di interesse industriale (polimeri, alimentare e detergenti); - reforming autotermico di metano per la produzione di idrogeno - applicazioni biomediche dell’ingegneria chimica. La ampia ed innovativa produzione scientifica, è pertinente, presenta una buona continuità temporale, ed è collocata su riviste internazionali di buon livello. L’attività didattica, nell’ambito degli impianti chimici e agli impianti dell’industria di processo, è adeguata e perfettamente pertinente con la presente valutazione comparativa. Molto significativa risulta la partecipazione a progetti di ricerca, svolta anche in qualità di coordinatore, talora in collaborazione con università ed altri centri di ricerca nazionali ed internazionali. Giudizio del Prof. Tufano La produzione scientifica del dott. Simeone pubblicata in ambito internazionale è discreta in termini quantitativi e di buona qualità, ma solo pochi lavori, peraltro molto recenti, sono attinenti al SSD. Il dett. Simeone ha anche svolto alcune attività collaterali, in particolare come revisore per riviste e per progetti di ricerca e una attività didattica adeguata e nell’ambito del SSD. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è in parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25 Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale La produzione scientifica del candidato è ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Marino Simeone alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Sara Spilimbergo Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca della candidata è stata svolta in collaborazione con istituzioni di ricerca nazionali e internazionali ed ha riguardato principalmente il processo sterilizzazione e pastorizzazione di liquidi alimentari a bassa temperatura utilizzando fluidi supercritici, anche in combinazione con campi elettrici pulsanti. La produzione scientifica, non particolarmente ampia ma collocata su riviste internazionali di buon livello, è solo in parte attinente al SSD. L’attività didattica è stata dedicata essenzialmente agli impianti chimici per l’industria alimentare e per l’industria enologica e agli impianti biochimici ed appare adeguata.

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Apprezzabile è l’attività di revisore per alcune riviste internazionali. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato, svolte in collaborazione con istituzioni di ricerca nazionali e internazionali, hanno riguardato principalmente il processo di inattivazione microbica di liquidi alimentari a bassa temperatura utilizzando CO2 supercritica (da sola o combinata con campi elettrici pulsanti) in impianti batch e semicontinui. La produzione scientifica, collocata su riviste internazionali e non ancora particolarmente ampia, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico e buona attitudine alla sperimentazione e all’approfondimento teorico. L’attività didattica, dedicata essenzialmente agli impianti chimici per l’industria alimentare e per l’industria enologica e agli impianti biochimici, è adeguata. Giudizio del Prof. Lancia La candidata, attualmente ricercatrice presso l’Università di Trento afferente al settore scientifico disciplinare ING-IND/25, ha svolto la propria attività di ricerca nell’ambito dell’Ingegneria di processo e dell’impiantistica chimica ed alimentare. La produzione scientifica appare continua ma limitata e la collocazione editoriale in riviste ed atti di convegni internazionale è solo parzialmente riferibile ai temi del settore scientifico disciplinare di cui alla presente valutazione comparativa, sebbene metta in rilievo il significativo apporto della candidata. L’attività didattica appare consistente ed espletata attraverso corsi universitari e presso master universitari sostanzialmente afferenti al settore ING-IND/25 e attraverso seminari su invito. Dalla documentazione presentata non si evincono elementi per poter esprimere un giudizio su eventuale partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività di ricerca del candidato Sara Spilimbergo, ricercatrice dal 2004 presso l’Università di Trento, si è focalizzata in larga misura su processi discontinui di interesse dell’industria alimentare quali quello dell’utilizzo di CO2 supercritica per l’inattivazione microbica di liquidi a bassa temperatura. La produzione scientifica, collocata su riviste internazionali, pur limitata è pertinente già mostra in modo evidente l’apporto del candidato. L’attività didattica, svolta nell’ambito degli impianti chimici per l’industria alimentare, biochimica ed enologica, è adeguata e pertinente con la presente valutazione comparativa. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Spilimbergo è molto breve, anche per motivi anagrafici. La produzione scientifica pubblicata in riviste internazionali è di qualità sufficiente e attinente al SSD ma quantitativamente alquanto limitata anche perché prodotta con una velocità non elevata. Il dott. Spilimbergo ha anche svolto e svolge attività di revisore per alcune riviste scientifiche e una adeguata attività didattica. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è quantitativamente limitata ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica.

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In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Sara Spilimbergo alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. La Commissione procede quindi alla stesura del calendario delle prove. La Commissione decide di estrarre il nome di uno dei candidati dal quale iniziare la discussione delle pubblicazioni scientifiche. Viene estratto il nome del candidato Simeone Marino, al quale, nelle prove, seguiranno poi i nomi degli altri candidati in stretto ordine alfabetico. Il calendario delle prove viene quindi così determinato : DISCUSSIONE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE del giorno 8 giugno Ore 11.00

1) Simeone Marino 2) Spilimbergo Sara 3) Beolchini Francesca

Ore 15.00 4) Bezzo Fabrizio 5) Bolzonella David 6) Caputo Giuseppe 7) Cincotti Alberto 8) Fabiano Bruno

DISCUSSIONE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE del giorno 9 giugno Ore 9.00

9) Lolli Giulio 10) Montagnaro Fabio 11) Petrangeli Papini Marco 12) Rossetti Ilenia 13) Scala Fabrizio

PROVA DIDATTICA del giorno 9 giugno Ore 14.00

1) Simeone Marino 2) Spilimbergo Sara 3) Beolchini Francesca 4) Bezzo Fabrizio 5) Bolzonella Davide 6) Caputo Giuseppe

PROVA DIDATTICA del giorno 10 giugno Ore 9.00

7) Cincotti Alberto 8) Fabiano Bruno 9) Lolli Giulio 10) Montagnaro Fabio 11) Petrangeli Papini Marco 12) Rossetti Ilenia 13) Scala Fabrizio

Il Presidente procede alla chiusura del verbale firmato in tutte le sue parti. La seduta è sciolta alle ore 17.00 e si riconvocherà il giorno 8 giugno alle ore 11 per procedere alla discussione dei titoli e alla assegnazione ai candidati dell’argomento della prova didattica.

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Roma, 29.04.2010

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante

La Commissione:

1) Presidente Prof. Mario Beccari

2) Membro Prof. Umberto Arena

3) Membro Prof. Eliseo Maria Ranzi

4) Membro Prof. Vincenzo Tufano

5) Segretario Prof. Amedeo Lancia

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA

“LA SAPIENZA”

VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE

UNIVERSITARIO DI RUOLO DI II FASCIA PRESSO LA FACOLTA’ DI

Scienze Matematiche Fisiche e Naturali

PER IL SETTORE SCIENTIFICO – DISCIPLINARE

ING-IND/25

Bando D.R. 17.04.2008 – Avviso pubblicato sulla G.U. n. 33 – IV serie speciale – del 29.04.2008

II RIUNIONE Il giorno 8 giugno alle ore 11.00 presso i locali del Dipartimento di Chimica si riunisce la Commissione giudicatrice per la discussione sulle pubblicazioni scientifiche da parte dei candidati della procedura di valutazione comparativa a n.1 posto di Professore Universitario di ruolo di II fascia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali per il settore s/d ING-IND/25 bandito dall’Università degli Studi di Roma con D.R.del 17.04.2008 (Avviso pubblicato sulla G.U. n.33 - IV Serie speciale - del 29.04.2008). Risultano presenti i seguenti Professori :

6) Prof. UMBERTO ARENA 7) Prof. MARIO BECCARI 8) Prof. AMEDEO LANCIA 9) Prof. ELISEO MARIA RANZI 10) Prof. VINCENZO TUFANO

Preliminarmente la Commissione prende atto che è pervenuta la rinuncia dell’Ing. Fabrizio Bezzo. Si procede quindi all’appello nominale e risultano presenti i seguenti candidati:

- Beolchini Francesca - Bolzonella David - Lolli Giulio - Montagnaro Fabio - Petrangeli Papini Marco - Rossetti Ilenia Giuseppina - Scala Fabrizio - Simeone Marino

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La Commissione identifica i candidati come indicato nell’allegato n.1 che forma parte integrante del presente verbale. Constatata l’assenza di alcuni candidati, il calendario delle prove viene così riorganizzato e comunicato ai candidati. DISCUSSIONE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE del giorno 8 giugno Ore 11.30

14) Simeone Marino 15) Beolchini Francesca 16) Bolzonella David 17) Lolli Giulio 18) Montagnaro Fabio 19) Petrangeli Papini Marco 20) Rossetti Ilenia 21) Scala Fabrizio

PROVA DIDATTICA del giorno 9 giugno Ore 12.00

1) Simeone Marino 2) Beolchini Francesca 3) Bolzonella David 4) Lolli Giulio 5) Montagnaro Fabio 6) Petrangeli Papini Marco 7) Rossetti Ilenia 8) Scala Fabrizio

La Commissione procede quindi alla scelta di cinque argomenti per ciascun candidato, tenendo conto che la prova didattica deve essere relativa ad una area tematica compresa nella declaratoria del settore scientifico-disciplinare a concorso. I candidati sono invitati a verificare l’integrità delle buste contenenti gli argomenti, buste che devono essere sigillate e firmate dai Commissari sui lembi di chiusura. Ciascun candidato sarà invitato a sorteggiare al termine della discussione tre dei cinque argomenti di cui uno sarà oggetto della prova didattica. Viene quindi dato inizio alla discussione sulle pubblicazioni scientifiche ed al sorteggio degli argomenti per la prova didattica, con l’esito di seguito verbalizzato per ciascun candidato: Candidato: Marino Simeone Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

1. Lezione : Dimensionamento del piatto di una colonna di distillazione 2. Lezione : Calcolo di progetto di una torre di raffreddamento 3. Lezione : Bilanci di energia per sistemi reattivi

Il candidato sceglie il tema seguente: Bilanci di energia per sistemi reattivi Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato : Lezione: Processi industriali per la produzione di combustibili alternativi Lezione: Aspetti impiantistici del reforming auto termico del gas naturale Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

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Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra una buona capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica e riesce a far risaltare con chiarezza il proprio apporto individuale. Descrive con padronanza il percorso scientifico che ha portato, partendo da problematiche di misure di tensione interfacciale, ai principali lavori su apparecchiature di mescolamento in sistemi con viscoelasticità. Il rigore metodologico è notevole e la propria produzione scientifica appare coerente. Il candidato mostra una buona chiarezza espositiva. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato mostra piena padronanza delle tematiche riguardanti l’attività scientifica svolta che ha esposto con chiarezza, capacità di sintesi e rigore metodologico, evidenziando il proprio apporto individuale e facendo emergere gli aspetti interdisciplinari di talune delle tematiche trattate. Ha risposto in modo esauriente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha mostrato ottima padronanza degli argomenti scientifici affrontati nei lavori presentati ed una maturità scientifica che gli consente di inquadrare in modo sicuro l’attività nell’ambito della letteratura scientifica del settore sia negli aspetti sperimentali che in quelli modellistici. Dalla discussione emerge in modo chiaro il proprio contributo alla ricerca e le scelte dell’approccio e della metodologia sono sempre giustificate e chiarite in modo sicuro e convincente. Giudizio del Prof. Ranzi Ottima capacità di inquadrare, con forte rigore metodologico, la produzione scientifica. Buona la capacità di far risaltare il proprio apporto individuale. La chiarezza espositiva e la capacità di evidenziare gli aspetti essenziali mostrano una ottima capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Simeone presenta con molta chiarezza e con proprietà di linguaggio la sua attività di ricerca. Si apprezza in particolare l’impegno profuso per inquadrare il suo lavoro, che è prevalentemente fondamentale, in un contesto applicativo, anche se questo contesto sembra definibile più come tecnologia dei polimeri che come impianti chimici. Risponde con grande acume alle domande. Giudizio Collegiale Il candidato Marino Simeone mostra :

a) Buona capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Ottimo rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: Francesca Beolchini Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

1. Lezione : Criteri generali di scale-up nella progettazione di reattori chimici 2. Lezione : Dimensionamento degli scambiatori di calore 3. Lezione : Calcolo dell’altezza di riempimento di una colonna di assorbimento

Il candidato sceglie il tema seguente: Calcolo dell’altezza di riempimento di una colonna di assorbimento Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato : Lezione : Analisi termodinamica e cinetica di reazioni biochimiche Lezione : Bioadsorbimento di metalli pesanti

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Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena La candidata ha buona capacità di inquadramento in una panoramica complessiva della propria attività scientifica, per larga parte legata alla problematica di recupero di metalli (principalmente zinco e manganese) da minerali e da rifiuti quali batterie o apparecchiature elettriche ed elettroniche. L’apporto individuale appare rilevante così come il rigore metodologico. Appaiono apprezzabili sia la chiarezza espositiva che la capacità di evidenziare gli aspetti essenziali della ricerca. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza, concisione e rigore metodologico le tematiche riguardanti l’attività scientifica svolta, evidenziando le prospettive applicative e facendo risaltare il proprio apporto individuale. Ha risposto adeguatamente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato riferisce con competenza sui temi sviluppati nella attività di ricerca svolta, mostrando ottima padronanza degli argomenti scientifici presentati. Ha ampiamente mostrato la capacità di giustificare le scelte metodologiche effettuate che appaiono di ottimo livello e, in alcuni casi, particolarmente innovative rispetto al panorama internazionale. Nella discussione non è apparso in maniera chiara il proprio apporto nelle pubblicazioni a più nomi. Giudizio del Prof. Ranzi La candidata mostra una buona capacità di inquadrare la sua produzione scientifica complessiva. La chiarezza espositiva unitamente alla buona capacità di sottolineare gli aspetti essenziali della sua attività indicano, unitamente al significativo apporto individuale, una notevole capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano La Dr.ssa Beolchini discute in modo molto chiaro ed analitico la sua attività di ricerca. Risponde poi in modo esaustivo alle domande che riguardano i metodi utilizzati. Giudizio Collegiale Il candidato Francesca Beolchini mostra:

a) Buona capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: David Bolzonella Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi :

1. Lezione: Reattori biologici per la depurazione di acque reflue 2. Lezione: Analogie tra fenomeni di trasporto di materia, calore e quantità di moto 3. Lezione: Progettazione di colonne di distillazione

Il candidato sceglie il tema seguenti: Reattori biologici per la depurazione di acque reflue Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato : Lezione: Valorizzazione di rifiuti organici

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Lezione: Equazione di progetto di reattori chimici ideali Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra buone doti di sintesi e di esposizione, inquadrando con efficacia la propria attività scientifica. Descrive con padronanza il percorso scientifico della sua attività dedicata per gran parte all’impiantistica dei processi di digestione anaerobica. Il rigore metodologico è notevole e tutta la produzione scientifica è di interesse. Il candidato mostra una apprezzabile chiarezza espositiva e riesce ad evidenziare gli aspetti essenziali del suo lavoro rispetto alle notazioni di dettaglio. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza, incisività, rigore metodologico e partecipazione l’attività scientifica svolta, evidenziando le interconnessioni e le sinergie, e facendo risaltare il proprio apporto individuale. Ha risposto in modo esauriente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato dimostra padronanza e buona capacità di descrivere la ricerca effettuata, relativa al trattamento dei rifiuti organici e dei reflui liquidi. Sa evidenziare il proprio apporto nella realizzazione dei lavori e della propria attività scientifica. Buona la capacità di motivare le scelte fatte anche se in alcuni casi manca il riscontro con la comprensione dei fenomeni fisici coinvolti. Giudizio del Prof. Ranzi Buona la capacità del candidato di inquadrare la sua produzione scientifica complessiva, con univoca indicazione del suo significativo apporto. Buona sia la chiarezza espositiva che la capacità di evidenziare gli aspetti essenziali della sua importante attività di ricerca. Il candidato mostra una apprezzabile capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Bolzonella descrive con chiarezza gli aspetti impiantistici della sua attività di ricerca ponendo in luce anche un dettagliato inquadramento delle problematiche di tipo tecnico economico. Giudizio Collegiale Il candidato David Bolzonella mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: Giorgio Lolli Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

1. Lezione : Stabilità dei reattori chimici 2. Lezione : Progettazione di un filtro a manica 3. Lezione : Preparazione e caratterizzazione di catalizzatori eterogenei

Il candidato sceglie il tema seguente: Preparazione e caratterizzazione di catalizzatori eterogenei Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato :

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Lezione : Ruolo dei fenomeni di trasporto nella progettazione delle colonne di distillazione Lezione : Programmazione della sperimentazione industriale Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra un’apprezzabile capacità nel presentare la propria produzione scientifica, inquadrandola nell’ambito industriale nel quale si è sviluppata sin dall’inizio della sua attività. Ha lavorato sui processi di crescita selettiva di nanotubi di carbonio. Il rigore metodologico è notevole e tutta la produzione scientifica appare coerente anche se poco varia. Il candidato mostra una buona chiarezza espositiva e riesce ad evidenziare gli aspetti essenziali del suo lavoro. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza e rigore metodologico l’attività di ricerca svolta, peraltro ancora di carattere prevalentemente monotematico, e facendo risaltare il proprio apporto individuale. Ha risposto adeguatamente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha mostrato piena padronanza degli argomenti scientifici affrontati. Dalla discussione si rileva l’apporto personale. Le metodologie utilizzate appaiono di ottimo livello e, in alcuni casi innovative rispetto al panorama del settore. E’ auspicabile che il candidato curi con maggiore attenzione la presentazione dei risultati ottenuti nei lavori presentati. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato mostra una buona capacità e chiarezza nell’inquadrare la sua già significativa produzione scientifica. L’esposizione complessiva delle sue attività di ricerca indica una indubbia capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Lolli discute con sicurezza la sua attività di ricerca, che riguarda tecnologie molto innovative, ponendo in luce gli aspetti modellistici. Si mostra ancora non pienamente maturo nell’inquadrare la sua attività in un contesto più generale. Giudizio Collegiale Il candidato Giorgio Lolli mostra:

a) Adeguata capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Adeguata capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Adeguata chiarezza espositiva e) Adeguata evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: Fabio Montagnaro Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

1. Lezione : Equazioni di progetto di reattori chimici ideali 2. Lezione : Il ruolo dei fenomeni di trasporto nella progettazione delle colonne di distillazione 3. Lezione : Processi di desolforazione di correnti gassose da processi di combustione

Il candidato sceglie il tema seguente: Equazioni di progetto di reattori chimici ideali Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il

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contenuto alla presenza del candidato : Lezione : Rigeneratori termici e recupero energetico Lezione : Processi di adsorbimento Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra un’eccezionale brillantezza nell’inquadrare al meglio la propria attività scientifica e nell’esporla in maniera semplice ma efficace. Lo specifico proprio apporto individuale ai diversi lavori appare con evidenza. Il candidato descrive con padronanza e chiarezza il percorso scientifico della sua attività largamente dedicata ai processi di desolforazione in situ all’interno di combustori a letto fluido, in presenza di fenomeni di comminuzione. Il rigore metodologico è notevole e tutta la propria produzione scientifica appare coerente e di elevato interesse. Ha risposto in modo esauriente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza, rigore metodologico e brillante partecipazione l’attività di ricerca svolta, facendo risaltare il proprio apporto individuale. Ha risposto alle domande formulate dalla Commissione mostrando grande padronanza degli argomenti trattati e fornendo un ulteriore contributo di approfondimento su alcuni aspetti specifici. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha mostrato ottima padronanza degli argomenti scientifici presentati inquadrandoli correttamente nei loro aspetti sperimentali e modellistici. Nella discussione è stato chiaro l’apporto personale del candidato e sono state messe in evidenza le metodologie utilizzate che appaiano allineate al miglior stato dell’arte, in particolare per quanto riguarda la parte sperimentale. Le scelte di approccio e metodologica, guidate essenzialmente dall’osservazione fenomenologia, sono certamente apprezzabili,innovative e ben motivate. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato inquadra con ottima chiarezza, con vivacità espositiva e con rigore metodologico la sua produzione scientifica. Buona la capacità sia di far risaltare il proprio apporto individuale, che di evidenziare gli aspetti essenziali delle diverse problematiche. Il candidato dimostra una sensibile capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Montagnaro si mostra molto brillante nella presentazione dei problemi affrontati nel trattare diversi meccanismi di reazione gas solido e delle soluzioni trovate. Il candidato appare molto entusiasta del lavoro di ricerca. Giudizio Collegiale Il candidato Fabio Montagnaro mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Ottima chiarezza espositiva e) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: Marco Petrangeli Papini Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica.

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Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi: 1. Lezione : Progettazione di colonne di distillazione 2. Lezione : Trasporto di materia in matrici ambientali 3. Lezione : Classificazione delle operazioni unitarie

Il candidato sceglie il tema seguente: Progettazione di colonne di distillazione Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato: Lezione : Distribuzione dei tempi di permanenza in reattori con fluidodinamica complessa Lezione : Tecnologie innovative per il risanamento dei suoli inquinati Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra buona capacità di inquadramento della propria attività scientifica e nell’esporla in maniera chiara. Riesce a far risaltare con chiarezza il proprio apporto individuale. Descrive con padronanza il percorso scientifico della sua attività largamente dedicata alle tecnologie di risanamento dei suoli inquinati, in particolare da solventi clorurati. Il rigore metodologico è apprezzabile e tutta la produzione scientifica appare coerente. Il candidato riesce ad evidenziare gli aspetti essenziali del suo lavoro rispetto alle notazioni di dettaglio. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza, rigore metodologico e capacità di sintesi l’attività di ricerca svolta, evidenziando gli aspetti interdisciplinari, le problematiche di trasferimento di scala e le implicazioni applicative, e facendo risaltare il proprio apporto individuale. Ha risposto esaurientemente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha mostrato ottima padronanza degli argomenti oggetto delle pubblicazioni presentate; efficace la spiegazione delle scelte effettuate. Nella discussione il candidato ha evidenziato maturità sia in termini di competenza sia di inquadramento della propria attività scientifica. Le scelte metodologiche e di approccio ai temi di ricerca si ritengono ben giustificati. Giudizio del Prof. Ranzi Molto buona la capacità di inquadrare, con forte rigore metodologico e con ottima maturità, la sua produzione scientifica. Altrettanto buona la sua capacità di far risaltare l’apporto individuale. La chiarezza espositiva e la capacità di evidenziare gli aspetti essenziali mostrano una ottima capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Petrangeli Papini si mostra molto maturo ed esperto nel descrivere i problemi affrontati e le innovative soluzioni impiantistiche utilizzate nella sua attività di ricerca. Giudizio Collegiale Il candidato Marco Pietrangeli Papini mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Ottima capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: Ilenia Rossetti

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Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

1. Lezione : Reattori catalitici eterogenei 2. Lezione : Metodo grafico di McCabe e Thiele per il calcolo del numero di stadi ideali di

contatto di una colonna di distillazione 3. Lezione : Adsorbimento e reazione su catalizzatori eterogenei

Il candidato sceglie il tema seguente: Adsorbimento e reazione su catalizzatori eterogenei Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato : Lezione : Calcolo del numero di stadi teorici nell’estrazione liquido-liquido Lezione : Trasferimento di materia intra- ed inter-fasico Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena La candidata mostra buona capacità di inquadramento della propria attività scientifica. Riesce a far risaltare con chiarezza il proprio apporto individuale. Descrive con padronanza la sua attività dedicata essenzialmente alla catalisi eterogenea, soprattutto per la sintesi dell’ammoniaca e per la combustione del metano. Il rigore metodologico è apprezzabile e tutta la produzione scientifica appare coerente. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza e rigore metodologico l’attività di ricerca svolta, facendo risaltare il proprio apporto individuale e mostrando solida impostazione e notevole padronanza degli argomenti trattati (che, peraltro, solo in parte sono riconducibili al settore disciplinare). Ha risposto adeguatamente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Nella discussione dei titoli il candidato dimostra una sicura padronanza degli argomenti oggetto delle pubblicazioni allegate e una buona capacità di inquadrare la propria attività scientifica peraltro molto focalizzata. Nella discussione evidenzia il proprio contributo e sa indicare le limitazioni degli approcci utilizzati. Giudizio del Prof. Ranzi La candidata mostra una buona capacità di inquadrare la sua importante produzione scientifica. Di qui emerge in modo assai chiaro il significativo apporto individuale. Buona sia la chiarezza espositiva che la capacità di evidenziare gli aspetti essenziali della sua attività. La candidata mostra una buona capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano La Dr. Rossetti discute con chiarezza e proprietà di linguaggio diversi aspetti della sua attività di ricerca che riguarda principalmente la messa a punto di catalizzatori per diverse applicazioni e risponde con chiarezza alle domande. Giudizio Collegiale Il candidato Ilenia Rossetti mostra:

a) Adeguata capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva

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e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio Candidato : Fabrizio Scala Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

1. Lezione : Dimensionamento di un reattore adiabatico 2. Lezione : Processi di combustione in reattori a letto fluidizzato 3. Lezione : Processi di assorbimento con reazione chimica

Il candidato sceglie il tema seguente: Processi di combustione in reattori a letto fluidizzato Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato : Lezione : Equazioni di progetto di reattori chimici ideali Lezione : Processi di desolforazione con tecnica spray-dry Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra brillantezza nell’inquadrare al meglio la propria attività scientifica e nell’esporla in maniera semplice. Lo specifico proprio apporto individuale ai diversi lavori scientifici, di cui diversi ad uno o due autori, appare con evidenza. Il candidato descrive con chiarezza il percorso scientifico della sua attività largamente dedicata ai processi di combustione in letto fluido e di trattamento di gas effluenti da processi di combustione. Il rigore metodologico è notevole e la propria produzione scientifica appare coerente e di elevato interesse. Il candidato mostra un’ottima chiarezza espositiva e riesce ad evidenziare gli aspetti essenziali del suo lavoro rispetto alle notazioni di dettaglio. Ha risposto in modo esauriente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza, rigore metodologico e capacità di sintesi l’attività di ricerca svolta, facendo risaltare il suo apporto individuale e individuando gli aspetti caratterizzati da maggiore innovatività. Ha risposto in modo esauriente alle domande formulate dalla Commissione, mostrando notevoli capacità di inquadramento e interpretazione dei risultati. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato dimostra perfetta padronanza degli argomenti oggetto delle pubblicazioni allegate e fornisce un quadro chiaro e convincente della propria attività scientifica. Dalla discussione emerge in modo chiaro il proprio contributo alla ricerca, le scelte dell’approccio e della metodologia sono sempre giustificate e chiarite in modo sicuro e convincente. Giudizio del Prof. Ranzi Ottima la capacità del candidato di inquadrare, con forte rigore metodologico e con buona maturità, la sua importante produzione scientifica. Altrettanto buona la sua capacità di far risaltare l’apporto individuale. La chiarezza espositiva unitamente alla sua capacità di evidenziare gli aspetti essenziali delle diverse problematiche mostrano una grande capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Scala si mostra metodico ed ordinato, anche se forse poco coinvolgente, nella esposizione

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della sua attività di ricerca. Risponde con sicurezza alle domande poste. Giudizio Collegiale Il candidato Fabrizio Scala mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Ottima capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Ottimo rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Alle ore 17.00, terminata la discussione delle pubblicazioni scientifiche di tutti i candidati, il Presidente ricorda ai candidati e ai Membri che le prove didattiche avranno inizio alle ore 12.00 del 9 giugno 2010. Il Presidente dichiara tolta la seduta alle ore 17.30 e procede alla chiusura del verbale firmato in tutte le sue parti.

Roma, 8 giugno 2010

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

La Commissione:

1) Presidente Prof. Mario Beccari

2) Membro Prof. Umberto Arena

3) Membro Prof. Eliseo Maria Ranzi

4) Membro Prof. Vincenzo Tufano

5) Segretario Prof. Amedeo Lancia

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA

“LA SAPIENZA”

VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1 POSTO DI PROFESSORE

UNIVERSITARIO DI RUOLO DI II FASCIA PRESSO LA FACOLTA’ DI

Scienze Matematiche Fisiche e Naturali

PER IL SETTORE SCIENTIFICO – DISCIPLINARE

ING-IND/25

Bando D.R. 17.04.2008 – Avviso pubblicato sulla G.U. n. 33 – IV serie speciale – del 29.04.2008

III RIUNIONE Il giorno 9 giugno alle ore 12.00 presso i locali del Dipartimento di Chimica si riunisce la Commissione giudicatrice per la discussione sulle pubblicazioni scientifiche da parte dei candidati della procedura di valutazione comparativa a n.1 posto di Professore Universitario di ruolo di II fascia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali per il settore s/d ING-IND/25 bandito dall’Università degli Studi di Roma con D.R.del 17.04.2008 (Avviso pubblicato sulla G.U. n.33 - IV Serie speciale - del 29.04.2008). Risultano presenti i seguenti Professori :

11) Prof. UMBERTO ARENA 12) Prof. MARIO BECCARI 13) Prof. AMEDEO LANCIA 14) Prof. ELISEO MARIA RANZI 15) Prof. VINCENZO TUFANO

Il Presidente, constatato che sono trascorse almeno 24 ore dal sorteggio degli argomenti per le prove didattiche, invita la Commissione a procedere con i lavori. Viene quindi dato inizio alle prove didattiche secondo l’ordine fissato in precedenza. Il candidato Marino Simeone viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica

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consistente in una lezione su “Bilanci di energia per sistemi reattivi” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra una sufficiente qualità dello schema espositivo: pecca però in organizzazione della lezione ed è poco chiaro e brillante nell’esposizione. Mostra buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha scelto uno schema espositivo che, pur rigoroso, è caratterizzato da un grado di formalismo che ne ha limitata l’efficacia didattica. Mostra piena padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento trattato. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha esposto con chiarezza e proprietà di linguaggio il tema assegnato. L’impostazione della lezione è classica e l’aderenza al tema adeguata. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato mostra una adeguata conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. L’argomento viene trattato in modo incompleto e non completamente chiaro. La qualità e la coerenza dello schema espositivo richiedono ancora una maggior maturazione. Giudizio del Prof. Tufano Segue una trattazione per certi versi classica, che risulta più formale e forse meno chiara di una possibile trattazione alternativa che definisca l’entalpia partendo dalla necessità di utilizzare come stato di riferimento gli elementi e non i composti e che quindi utilizzi l’entalpia di reazione solo come un concetto derivato. Non privo di capacità didattiche dimostra tuttavia non particolare attenzione alla rilevanza della didattica.

Giudizio Collegiale Il candidato Marino Simeone mostra: a) sufficiente qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare

La candidata Francesca Beolchini viene identificata ed invitata a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Calcolo dell’altezza di riempimento di una colonna di assorbimento” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena La candidata utilizza una schema espositivo di buona qualità: definisce l’operazione unitaria, ne indica le applicazioni industriali e poi illustra la successione ed il collegamento tra i diversi argomenti della lezione. Si perde un po’ nel tentare di includere troppi argomenti nel tempo a disposizione. Dimostra adeguata conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari La candidata adotta all’inizio uno schema espositivo di buona qualità, ma l’eccessivo carico di contenuti didattici trattati ha influito, soprattutto nella parte finale della prova, sulla coerenza e sulla comprensibilità. Mostra un’adeguata padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento

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trattato. Giudizio del Prof. Lancia Definisce adeguatamente il contesto, l’organizzazione e il piano dell’intervento didattico. Adeguata anche la padronanza degli argomenti oggetto della lezione. Giudizio del Prof. Ranzi La candidata mostra una buona capacità nell’inquadrare la problematica complessiva, indicando una buona conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. La lezione viene proposta con uno schema espositivo troppo ambizioso per i tempi richiesti. L’argomento viene quindi trattato in modo non completamente coerente. Giudizio del Prof. Tufano Presenta una trattazione molto generale, un po’ disordinata ed in alcuni punti poco chiara, ad esempio non sceglie univocamente se trattare il caso semplificato delle soluzioni diluite o il caso generale. Le attitudini generali alla didattica sembrano buone ma la conoscenza dell’argomento è evidentemente solo di tipo scolastico. Giudizio Collegiale Il candidato Francesca Beolchini mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) sufficiente conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Il candidato David Bolzonella viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Reattori biologici per la depurazione di acque reflue”. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato utilizza una schema espositivo di buona qualità: definisce i termini che impiega e inquadra adeguatamente il problema. Si esprime con chiarezza e semplicità. Dimostra buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha adottato uno schema espositivo molto valido didatticamente, sviluppando l’argomento in modo chiaro e ordinato. Mostra una notevole capacità di coinvolgimento e buona padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia Buona l’esposizione dell’argomento assegnato. L’impostazione data alla lezione risulta in linea con l’argomento e i tempi assegnati. Buona la chiarezza espositiva. Giudizio del Prof. Ranzi Il Candidato mostra una piena conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. Lo schema espositivo utilizzato è risultato coerente e ben organizzato. La lezione è stata sviluppata in modo chiaro e completo. Giudizio del Prof. Tufano Molto determinato nella scelta degli argomenti e molto chiaro nella esposizione. Usa una terminologia poco compatibile con quella usuale dell’ingegneria chimica ma l’attitudine didattica è molto buona e la conoscenza della materia è ottima.

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Giudizio Collegiale Il candidato David Bolzonella mostra: a) buona qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Il candidato Giulio Lolli viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Preparazione e caratterizzazione di catalizzatori eterogenei” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato utilizza una schema espositivo di buona qualità. Definisce sempre con attenzione i termini che impiega. L’inquadramento non è però ottimale. Si esprime con chiarezza e dimostra buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare anche se l’esposizione risente in parte di un’eccessiva specializzazione. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha adottato uno schema espositivo adeguato che è stato sviluppato con apprezzabile chiarezza, anche se l’eccessivo grado di approfondimento su alcuni aspetti ne ha limitato l’immediata comprensibilità. Mostra buona padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato dimostra proprietà di linguaggio e chiarezza espositiva, unite ad una adeguata impostazione dell’argomento. Buona la padronanza degli argomenti oggetto della lezione. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato, pur mostrando una buona conoscenza e padronanza degli argomenti trattati, ha una scarsa capacità di inquadramento della problematica generale a livello di elementi fondamentali e preliminari. La completezza e chiarezza didattica risentono troppo del tentativo di una eccessiva specializzazione. Giudizio del Prof. Tufano Espone con chiarezza un argomento, cioè le differenti tecniche spettrometriche, che è tuttavia alquanto marginale al tema proposto, quantomeno dal punto di vista dell’ingegneria chimica. L’inquadramento generale del tema potrebbe essere migliore. Giudizio Collegiale Il candidato Giulio Lolli mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Il candidato Fabio Montagnaro viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Equazioni di progetto di reattori chimici ideali” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato opera un ottimo inquadramento della lezione all’interno di un corso di “Progetti di reattori chimici”. Mostra ottime capacità didattiche: si esprime con chiarezza, utilizza una

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notevolissima proprietà di linguaggio, segue schemi espositivi di facile comprensione e riesce ad essere sempre coinvolgente. Dimostra ottima conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha adottato uno schema espositivo molto valido didatticamente che è stato sviluppato con chiarezza davvero apprezzabile e in modo molto coinvolgente. Mostra una piena padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha esposto con chiarezza e proprietà di linguaggio il tema assegnato. L’impostazione della lezione è stata ottima così come l’aderenza ai temi della lezione. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato mostra una ottima conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. Lo schema espositivo utilizzato è risultato molto chiaro e ben organizzato. La lezione è stata sviluppata in modo assai coinvolgente e completo. Giudizio del Prof. Tufano Molto brillante e coinvolgente, dimostra un’ottima attitudine alla didattica ed un impegno notevole nell’organizzare gli argomenti della lezione. Giudizio Collegiale Il candidato Fabio Montagnaro mostra: a) ottima qualità e coerenza dello schema espositivo b) ottima completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) ottima conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Il candidato Marco Petrangeli Papini viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Progettazione di colonne di distillazione”. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato opera un buon inquadramento della lezione all’interno di un corso di “Processi ed impianti industriale chimici”. Mostra buona capacità di trasferire i concetti agli studenti in modo chiaro e completo. Dimostra buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha scelto uno schema espositivo molto valido che è stato sviluppato con chiarezza, ordine e completezza. Mostra buona padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia La lezione, condotto con corretta impostazione ed efficacia, ha evidenziato la maturità didattica del candidato. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato mostra una buona conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. Lo schema espositivo utilizzato è risultato ben organizzato. La lezione è stata sviluppata in modo molto chiaro e completo. Giudizio del Prof. Tufano

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Mostra una buona conoscenza dell’argomento ed una buona capacità didattica. Un po’ in difficoltà nel sintetizzare un argomento molto vasto e nello scegliere gli argomenti da trattare. Giudizio Collegiale Il candidato Marco Petrangeli Papini mostra: a) ottima qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare La candidata Ilenia Rossetti viene identificata ed invitata a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Adsorbimento e reazione su catalizzatori eterogenei” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena La candidata mostra buona capacità di trasferire i concetti agli studenti in modo chiaro e completo anche se non sempre riesce a mantenere viva l’attenzione. Dimostra buona conoscenza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari La candidata ha svolto i vari aspetti dell’argomento con ordine e chiarezza, anche se talvolta in modo un po’ didascalico. Mostra buona padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia Adeguata la padronanza degli argomenti oggetto della lezione, ma non sempre accompagnata dallo stesso livello di efficacia didattica. Giudizio del Prof. Ranzi La Candidata mostra una buona conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. Lo schema espositivo utilizzato è risultato ben organizzato, anche se non troppo coinvolgente. La lezione è stata sviluppata in modo didattico e chiaro. Giudizio del Prof. Tufano Sceglie di trattare un esempio complesso e quindi gli aspetti algebrici nascondono un po’ gli aspetti fondamentali. Poco efficace nelle conclusioni, ad esempio nell’osservare che l’espressione cinetica ricavata può essere interpretata con un ordine di reazione variabile. Non risponde in modo esauriente ad una domanda sulla relazione tra costante termodinamica e costanti cinetiche. Giudizio Collegiale Il candidato Ilenia Rossetti mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Il candidato Fabrizio Scala viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Processi di combustione in reattori a letto fluidizzato” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato inquadra correttamente l’argomento della lezione, chiarendo le competenze che

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devono possedere gli studenti a cui essa è rivolta. E’ molto attento a definire i limiti di validità della trattazione. Mostra buona capacità di trasferire i concetti agli studenti in modo chiaro e completo. Dimostra ottima conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha trattato un argomento di notevole complessità, adottando una coerente organizzazione dei contenuti che sono stati esposti in modo chiaro. Mostra buona padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha esposto con chiarezza e proprietà di linguaggio il tema assegnato L’impostazione della lezione è stata buona così come l’aderenza ai temi della lezione. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato mostra una buona conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. Lo schema espositivo utilizzato è risultato ben organizzato. La lezione è stata sviluppata in modo soddisfacente. Giudizio del Prof. Tufano Imposta bene il modello fisico del reattore ma nella derivazione del modello matematico è un po’ prolisso e poco coinvolgente, ponendo a volte la stessa enfasi sia su aspetti di dettaglio sia su aspetti più fondamentali. Giudizio Collegiale Il candidato Fabrizio Scala mostra: a) buona qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare

Valutazione comparativa finale

L’intera Commissione procede alla stesura di un giudizio complessivo per ciascun candidato. Tali giudizi sono di seguito riportati in ordine alfabetico.

Candidata: Francesca Beolchini

Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per buona parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in

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Ingegneria Chimica. 4. Discussione dei titoli La candidata mostra:

a) Buona capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica La candidata mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) sufficiente conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Candidato: David Bolzonella Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è sostanzialmente riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Biotecnologie Agro-Industriali. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra : a) buona qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Candidato: Giulio Lolli Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico

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della produzione. La produzione scientifica del candidato è molto limitata e solo parzialmente collocata nel SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste ad ampia diffusione internazionale 2. Attività didattica Non è documentata una significativa attività didattica. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di PhD all’University of Oklahoma. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra :

a) Adeguata capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Adeguata capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Adeguata chiarezza espositiva e) Adeguata evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Candidato: Fabio Montagnaro Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per buona parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è abbastanza ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Ottima chiarezza espositiva e) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra: a) ottima qualità e coerenza dello schema espositivo b) ottima completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) ottima conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare

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Candidato: Marco Petrangeli Papini Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per larga parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da larghe interazioni interdisciplinari, continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Scienze Chimiche. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Ottima capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra: a) ottima qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Candidato: Ilenia Rossetti Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è solo in piccola parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta, essenzialmente dedicata alla Chimica Fisica Industriale, è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. 4. Discussione dei titoli La candidata mostra:

a) Adeguata capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

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5. Prova didattica La candidata mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Candidato: Fabrizio Scala Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per pienamente attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica, coerentemente al suo ruolo di ricercatore presso il CNR, è limitata ma inserita nel SSD della presente valutazione comparativa. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Ottima capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Ottimo rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra: a) buona qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Candidato: Marino Simeone Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è in parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25 Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale La produzione scientifica del candidato è ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra:

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f) Buona capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica g) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale h) Ottimo rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica i) Buona chiarezza espositiva j) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra: a) sufficiente qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare La Commissione constata che tutti i candidati sono meritevoli di essere presi in considerazione per la comparazione finale, ed esprime apprezzamento per le loro attività didattiche e scientifiche. La Commissione rileva inoltre che, pur nella generale positività, emergono differenziazioni di giudizi sui diversi candidati. La Commissione ritiene quindi, su queste basi comparative, si possa passare alla votazione. La votazione produce i seguenti risultati:

- Marco Petrangeli Papini: 3 voti - Fabrizio Scala: 3 voti - Francesca Beolchini: 1 voto - David Bolzonella: 1 voto - Fabio Montagnaro: 1 voto - Marino Simeone: 1 voto

In base all’esito della votazione, la Commissione dichiara i candidati:

- Dott. Marco Petrangeli Papini - Dott. Fabrizio Scala

IDONEI per la procedura di valutazione comparativa a n.1 posto di Professore Universitario di ruolo di II fascia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali per il settore s/d ING-IND/25 bandito dall’Università degli Studi di Roma con D.R.del 17.04.2008 (Avviso pubblicato sulla G.U. n.33 - IV Serie speciale - del 29.04.2008). La Commissione, conclusi alle ore 18.30 i lavori, procede alla chiusura del verbale firmato in tutte le sue parti. La Commissione si aggiorna al 10 giugno alle ore 9.00 per elaborare la Relazione finale da redigere in triplice copia. Roma, 9 giugno 2010 Letto, approvato e sottoscritto seduta stante La Commissione: 1) Presidente Prof. Mario Beccari

2) Membro Prof. Umberto Arena

3) Membro Prof. Eliseo Ranzi

4) Membro Prof. Vincenzo Tufano

5) Segretario Prof. Amedeo Lancia

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA

“LA SAPIENZA”

VERBALI DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE DELLA

PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI N. 1

POSTO DI PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI II FASCIA PRESSO LA

FACOLTA’ DI

Scienze Matematiche Fisiche e Naturali

PER IL SETTORE SCIENTIFICO – DISCIPLINARE

ING-IND/25

Bando D.R. 17.04.2008 – Avviso pubblicato sulla G.U. n. 33 – IV serie speciale – del

29.04.2008

RELAZIONE FINALE

Al Magnifico Rettore

dell’Università degli Studi Roma

“La Sapienza”

La Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Professore Universitario di ruolo di II fascia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali per il settore s/d ING-IND/25 bandito dall’Università degli Studi di Roma con D.R. del 17.04.2008 (Avviso pubblicato sulla G.U. n.33 - IV Serie speciale - del 29.04.2008) si è riunita per adempiere alle funzioni conferitegli nei giorni seguenti : Seduta preliminare : 8 marzo 2010 I Riunione : 29 aprile 2010 II Riunione : 8 giugno 2010 III Riunione : 9 giugno 2010

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SEDUTA PRELIMINARE La Commissione, nominata con D.R del 28.12.2009 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 3 - IV Serie Speciale – del 12.01.2010), è così composta:

16) Prof. UMBERTO ARENA 17) Prof. MARIO BECCARI 18) Prof. AMEDEO LANCIA 19) Prof. ELISEO MARIA RANZI 20) Prof. VINCENZO TUFANO

Si prende atto che nessuna istanza di ricusazione dei Commissari da parte dei candidati è pervenuta all’Ateneo e che pertanto la Commissione stessa è pienamente legittimata ad operare secondo norma. La Commissione procede alla nomina del Presidente, eletto nella persona del Prof. Mario Beccari e del Segretario, eletto nella persona del Prof. Amedeo Lancia, che provvederà alla verbalizzazione delle sedute e alla stesura della relazione riassuntiva finale. Ciascun componente dichiara di non aver relazioni di parentela ed affinità entro il IV grado incluso con gli altri commissari. Il Presidente dà lettura del bando e della normativa che disciplina lo svolgimento delle procedure di valutazione comparativa (L. 210/98, D.P.R. 117/2000, L. 31/2008), ricordando inoltre che il termine per la conclusione dei lavori è stato fissato dall’Amministrazione in sei mesi dalla pubblicazione del decreto di nomina e che tale termine può essere prorogato dal Rettore, per comprovati ed eccezionali motivi, per una sola volta e per non più di quattro mesi. Come primo atto la Commissione giudicatrice predetermina dettagliatamente i criteri di massima come appresso indicato. CRITERI DI MASSIMA Dopo ampia ed approfondita discussione la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa ad un posto di professore universitario di ruolo di II Fascia per il settore scientifico-disciplinare ING-IND/25, uniformandosi alle indicazioni dell’art. 6 del bando e dell’art.4 commi 2 - 3 - 4 del D.P.R. 117/2000, identifica i seguenti criteri di massima: Per quanto riguarda la valutazione del curriculum, dei titoli e delle pubblicazioni del candidato vengono considerati elementi da valutare positivamente: a. Originalità, innovatività e rigore metodologico della produzione scientifica b. Apporto individuale del candidato nei lavori in collaborazione determinato secondo i seguenti criteri:

- ordine dei nomi degli autori; - coerenza con il contesto dell’attività scientifica.

c. Congruenza dell'attività scientifica del candidato con il contenuto delle discipline comprese nel settore scientifico-disciplinare ING-IND/25 ovvero con tematiche interdisciplinari ad esso correlate. d. Rilevanza scientifica della collocazione editoriale delle pubblicazioni presentate e loro diffusione all'interno della comunità scientifica di riferimento. A tale riguardo, la Commissione, tenendo conto dell’art. 4 comma 3 del DPR 117/2000, prenderà in considerazione anche parametri riconosciuti in ambito scientifico internazionale. e. Consistenza complessiva della produzione scientifica del candidato, intensità e continuità temporale della stessa, ed evoluzione della produzione scientifica anche in relazione alla evoluzione delle conoscenze nello specifico settore disciplinare tenendo conto del curriculum complessivo. Nella valutazione della continuità temporale devono essere fatti salvi i periodi, adeguatamente documentati, di allontanamento non volontario dell’attività di ricerca, con particolare riferimento alle funzioni genitoriali. Verranno inoltre valutati specificamente i seguenti titoli: a. l’attività didattica svolta anche all’estero; b. i servizi prestati negli Atenei e negli Enti di ricerca italiani e stranieri; c. l’attività di ricerca, comunque svolta, presso soggetti pubblici e privati italiani e stranieri; d. i titoli di dottore di ricerca e la fruizione di borse di studio finalizzate ad attività di ricerca; e. il servizio prestato nei periodi di distacco presso i soggetti di cui all’articolo 3, comma 2, del decreto

legislativo 27 luglio 1999, n.297; f. la realizzazione di attività progettuale;

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g. l’organizzazione, direzione e coordinamento di gruppi di ricerca; h. il coordinamento di iniziative in campo didattico e scientifico svolte in ambito nazionale ed

internazionale; i. la titolarità di brevetti; j. il conseguimento di premi e riconoscimenti nazionali e internazionali per attività di formazione e ricerca. Per quanto riguarda la valutazione della discussione delle pubblicazioni scientifiche vengono considerati elementi da valutare positivamente: a. la capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica; b. la capacità di far risaltare il proprio apporto individuale; c. il rigore metodologico e la coerenza con la propria produzione scientifica; d. la chiarezza espositiva; e. l’evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio. Per quanto riguarda la valutazione della discussione della prova didattica vengono considerati elementi da valutare positivamente: a. la qualità e la coerenza dello schema espositivo; b. la completezza e la chiarezza didattica dell’argomento trattato; c. la conoscenza e la padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore s/d. I criteri saranno trasmessi sia in formato cartaceo, con nota di trasmissione del Presidente della Commissione, sia per via telematica al Responsabile del procedimento, Sig.a Rosalia PAPA, in tempo utile per consentirne la pubblicizzazione, mediante affissione all’albo del Rettorato e presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, nonché per via telematica, per almeno 7 giorni prima della prosecuzione dei lavori. La Commissione, tenuto conto del numero dei candidati e del diritto degli stessi a ricevere la convocazione per le successive prove nei tempi previsti dalla legge (non meno di 20 giorni prima della data stabilita ), decide di riunirsi secondo il seguente calendario: 1) I Riunione : il giorno 29 aprile 2010 alle ore 10.30 presso il Dipartimento di Chimica (con eventuale

prosecuzione in giorni successivi) - presa d’atto dell’elenco dei candidati, dichiarazione d’assenza d’impedimento, analisi dei lavori in collaborazione, valutazione dei curricula, dei titoli e delle pubblicazioni dei candidati, stesura del calendario delle prove.

2) II Riunione : il giorno 8 giugno 2010 alle ore 11.00 presso il Dipartimento di Chimica (con eventuale prosecuzione nel giorno successivo) - discussione, con ciascun candidato, sulle pubblicazioni scientifiche presentate ed estrazione a sorte dell’argomento della prova didattica, formulazione al termine di ogni singola prova dei giudizi individuali e collegiali.

3) III Riunione : il giorno 9 giugno 2010 alle ore 14 presso il Dipartimento di Chimica (con eventuale prosecuzione nel giorno successivo) - prove didattiche dei candidati, da sostenere su uno dei tre argomenti sorteggiati 24 ore prima, e a seguire formulazione dei giudizi individuali e collegiali al termine di ogni singola prova; infine formulazione dei giudizi complessivi e, per mezzo della valutazione comparativa finale, identificazione degli idonei; stesura della relazione finale, riassuntiva dei lavori, da trasmettere insieme con i verbali al Responsabile del procedimento amministrativo.

Il Presidente ricorda che, scaduto il termine di pubblicizzazione dei criteri di massima, sarà propria cura acquisire dall’Amministrazione l’elenco dei candidati e la documentazione depositata presso l’Università, costituita dalle relative domande, dai titoli allegati e dalle pubblicazioni, fatte pervenire dagli stessi entro i termini fissati dalla procedura di valutazione comparativa. Il Presidente depositerà presso l’Ufficio concorsi il verbale riportante i criteri di massima ed il calendario delle riunioni.

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PRIMA RIUNIONE Il giorno 29 aprile 2010 alle ore 10.30 presso i locali del Dipartimento di Chimica si riunisce la Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa a n. 1 posto di Professore Universitario di ruolo di II fascia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali per il settore s/d ING-IND/25 bandito dall’Università degli Studi di Roma con D.R. del 17.04.2008 (Avviso pubblicato sulla G.U. n.33 - IV Serie speciale - del 29.04.2008). Risultano presenti i seguenti Professori

1) Prof. UMBERTO ARENA 2) Prof. MARIO BECCARI (Presidente) 3) Prof. AMEDEO LANCIA (Segretario) 4) Prof. ELISEO MARIA RANZI 5) Prof. VINCENZO TUFANO

Il Presidente, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni senza che gli uffici amministrativi abbiano comunicato la ricezione di osservazione alcuna, informa la Commissione di avere acquisito l’elenco ufficiale dei candidati, le domande con i titoli allegati e le relative pubblicazioni. Ciascun membro della Commissione, presa visione del suddetto elenco (rivisto alla luce dei rinunciatari), dichiara di non aver relazioni di parentela o affinità, entro il 4° grado incluso, con gli stessi (art. 5 comma 2 D.lgs 1172/48); pertanto, conferma che i candidati sono i seguenti:

- Beolchini Francesca - Bezzo Fabrizio - Bolzonella David - Caputo Giuseppe - Cincotti Alberto - Fabiano Bruno - Lolli Giulio - Montagnaro Fabio - Petrangeli Papini Marco - Rossetti Ilenia Giuseppina - Scala Fabrizio - Simeone Marino - Spilimbergo Sara

La Commissione, verificato che sono presenti n. 13 plichi contenenti titoli e pubblicazioni presentati dai candidati, procede quindi ad aprire detti plichi e a prendere visione solo dei titoli e delle pubblicazioni corrispondenti agli elenchi allegati alla domanda. Il Presidente ricorda che la Commissione dovrà per ciascun candidato valutare esclusivamente il materiale consegnato dal Responsabile del procedimento. I Commissari prendono atto che vi sono lavori in collaborazione : - del candidato Francesca Beolchini con il Commissario Amedeo Lancia - del candidato Petrangeli Papini Marco con il Commissario Mario Beccari - del candidato Fabrizio Scala con il Commissario Amedeo Lancia Il Prof. Mario Beccari dichiara che nei lavori in collaborazione con il candidato Marco Petrangeli Papini il suo contributo si è limitato all’impostazione, a cui hanno partecipato tutti gli autori, e alla revisione finale. Analoga dichiarazione rilascia il Prof. Amedeo Lancia per i lavori in collaborazione con i candidati Francesca Beolchini e Fabrizio Scala. La Commissione procede quindi a stendere per ciascun candidato un unico breve profilo curriculare. I profili sono qui di seguito riportati.

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La Commissione procede quindi a stendere per ciascun candidato un unico breve profilo curriculare. I profili sono qui di seguito riportati. Francesca Beolchini Laureata in Ingegneria Chimica nel 1995, Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 1998, è dal 1997 Ricercatore presso l’Università dell’Aquila e dal 2003 presso il Dipartimento di Scienze del Mare della Facoltà di Scienze MFN dell’Università Politecnica delle Marche. Dal 2004 docente incaricato degli insegnamenti di “Tecniche di Bonifica Ambientale” nel corso di Laurea in Tecniche di Controllo Ambientale e Protezione Civile e di “Tecnologie per la Tutela dell’Ambiente Marino” per il corso di Laurea in Biologia Marina; dal 2006 docente incaricato dell’insegnamento di “Impianti Chimici” per il corso di Laurea in Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro ; dal 2007 docente incaricato dell’insegnamento di “Sistemi Integrati di Gestione e Recupero Ambientale” nel corso di Laurea in Sostenibilità Ambientale e Protezione Civile. Fino all’A.A. 2002/2003 ha avuto incarichi di docenza e di supporto didattico nei corsi di Laurea in Ingegneria Gestionale e in Ingegneria Chimica. Ha svolto cicli di lezione nell’ambito di corsi di formazione post-laurea. È stata relatrice di 10 tesi di laurea specialistica e di 5 tesi di laurea triennale. Ha svolto attività di docenza nei master “Eco-governance degli Ecosistemi Lagunari del Bacino Adriatico” e “Gestione delle Grandi Emergenze”. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca (MIUR PRIN 2003, Baxter, Parco Scientifico e Tecnologico d’Abruzzo, BRITE-Euram BRPR-CT96-0215, Centro Ricerche Applicate alla Biotecnologie); è stato coordinatore locale del MIUR PRIN 2005. Ha svolto attività di revisore esterno per conto della Commissione Europea. E’ stata premiata nell’anno 2007 come miglior ricercatore della Facoltà di Scienze MFN dell’Università Politecnica delle Marche. La produzione scientifica del candidato, consistente in più di quaranta lavori su riviste internazionali (la maggior parte delle quali con indice di impatto), in una quarantina di pubblicazioni su libri e come proceedings di convegni con referee e in un brevetto, si è svolta nell’ambito dell’ingegneria chimica ambientale ed è stata indirizzata essenzialmente allo sviluppo di processi idrometallurgici/ bioidrometallurgici per la valorizzazione di rifiuti come materie prime secondarie e per la bonifica di matrici solide e liquide contaminate da metalli pesanti. Fabrizio Bezzo Laureato in Ingegneria Chimica con lode nel 1998 presso l’Università degli Studi di Padova, ha conseguito il Ph.D in Chemical Engineering presso l’Imperial College di Londra ed è ricercatore universitario di Impianti Chimici presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell’Università degli Studi di Padova dal 2005. Ha svolto attività didattica nei seguenti insegnamenti: “Chimica Industriale ed elementi di Impianti Chimici Industriali” presso l’Università degli Studi di Padova (2003-2004); “Controllo dei Processi Chimici” presso l’Università degli Studi di Padova (2006-2007); “Elementi di Impianti Chimici Industriali” presso l’Università degli Studi di Padova (dal 2004); “Fluidodinamica reattiva e multifase” presso l’Università degli Studi di Padova (dal 2005). Ha svolto e partecipato, anche in qualità di coordinatore e responsabile scientifico, a molti progetti di ricerca anche industriale. Presenta una produzione scientifica costituita da circa quindici lavori pubblicati su riviste internazionali di buon livello oltre che una decina di comunicazioni presentati a Convegni Internazionali. L’attività di ricerca e collocata nei seguenti settori: Controllo statistico di processo e programmazione della sperimentazione. Simulazione di processo con metodi CFD, Processi di produzione di carburanti da fonti rinnovabili. David Bolzonella Laureato in Scienze Ambientali nel 1997, Dottore di Ricerca in Biotecnologie Agro-Industriali nel 2003, è dal 2005 Ricercatore presso la Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Verona. Nell’A.A. 2004/2005 titolare dell’insegnamento di “Laboratorio di Impianti Biochimici (2 CFU)” per il corso di Laurea in Biotecnologie Agro-Industriali; nell’A.A. 2005/2006 titolare degli insegnamenti di “Impianti Biochimici” e di “Laboratorio di Impianti Biochimici (2 CFU)” nel corso di Laurea in Biotecnologie Agro-Industriali, degli insegnamenti di “Bioreattori“ e di “Laboratorio di Bioreattori (1 CFU)” per i corsi di Laurea Specialistici in Biotecnologie Molecolari e Industriali e in Biotecnologie Agro-Industriali, dell’insegnamento di “Processi Biotecnologici Industriali” per il corso di Laurea Specialistico in

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Biotecnologie Molecolari e Industriali; titolare dal 2007 degli insegnamenti di “Bioreattori” e “Laboratorio di Bioreattori (1 CFU)” per i corsi di Laurea Specialistici in Biotecnologie Molecolari e Industriali e in Biotecnologie Agro-Industriali. Ha svolto attività di supporto didattico in altri corsi. Ha svolto attività di docenza nei master di II livello “Scuola di Ingegneria Chimica Ambientale : Gestione e Trattamenti Industriali delle Acque” e “Bioenergia e Ambiente” e nella scuola di specializzazione in Ingegneria Chimica Ambientale. E’ stato relatore e correlatore di 17 fra tesi di laurea e tesi di master. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca (MIUR PRIN 1999, 2003 e 2005, Agenzia Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, Regione del Veneto, Fondazione Ca.R,.Vr., Joint Project Università di Verona, Progetto CROPGEN del VI Programma Quadro EU). La produzione scientifica del candidato, consistente in quasi 40 lavori su riviste internazionali (di cui una trentina con fattore di impatto) e in una sessantina di pubblicazioni su libri e come proceedings di convegni con referee, si è svolta nell’ambito dell’ingegneria chimica ambientale ed è stata indirizzata essenzialmente allo studio dei processi/impianti sia per la depurazione avanzata di acque reflue (di origine civile, industriale e mista) sia per valorizzazione di rifiuti organici (di natura civile e agroindustriale) anche attraverso la produzione di vettori energetici e di biocarburanti. Giuseppe Caputo Nel 1998 si è laureato in Ingegneria Chimica presso l’Università di Palermo. Ha conseguito nel 2002 il Dottorato di Ricerca in Tecnologie Chimiche presso la stessa Università discutendo una tesi dal titolo “Micro and nanoparticles generation techniques using dense carbon dioxide”. Dal gennaio 2005 è ricercatore di Impianti Chimici -ING-IND/25- presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno. Nel 1999 è stato nominato cultore della materia "Chimica" presso la Facoltà di Ingegneria di Palermo. Dal 2003/2004 svolge attività didattica nell'ambito dei corsi di “Combustione”, “Impianti Chimici II” ed “Impianti dell’industria di processo” presso l'Università degli Studi di Salerno. Dall’ A.A. 2006/2007 è titolare dell'insegnamento di "Combustione" nell'ambito del corso di Laurea specialistica in Ingegneria Chimica. È presidente della commissione di esame di “Combustione” e componente delle commissioni di esame di “Impianti Chimici II”, “Impianti dell’industria di processo I e II” ed “Impianti Chimici Innovativi”. Nell’ambito degli stessi insegnamenti è stato co-relatore di 12 tesi di laurea specialistica svolte presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica, ed inoltre è tutor per le attività di tirocinio formativo aziendale (I e II livello) del Corso di Laurea in Ingegneria Chimica. L’attività didattica ha compreso anche attività seminariali su invito presso università europee. Dal 2005 è membro del Collegio di dottorato di "Ingegneria Chimica" dell'Università degli Studi di Salerno e dal 2008 è componente esterno del PhD "Experimental and theoretical study of phase equilibria in supercritical fluids" presso la National Technical University of Athens. È membro dell’American Chemical Society (ACS) e dell’International Society for the Advancement of Supercritical Fluids (ISASF), nonché referee di alcune riviste internazionali. L’attività di ricerca è integralmente riferibile al campo dei fluidi supercritici e basata sullo studio delle relazioni tra parametri di processo, struttura e proprietà chimico-fisiche di materiali micro e nanometrici e sullo studio e lo sviluppo di nuovi processi basati sull’uso dei fluidi supercritici. La produzione scientifica ha carattere prevalentemente sperimentale ed è rappresentata da 14 pubblicazioni in riviste di settore (tra cui due review di cui è co-autore), 17 articoli riportati in Proceedings di convegni nazionali e internazionali ed 1 brevetto italiano. Ha partecipato ai seguenti progetti di ricerca: FIRB 2001, PRIN 2003, 2005, 2007 ed attualmente collabora su comuni progetti di ricerca con alcune università straniere e principalmente con l’Universidade de Castiilla-La Mancha e la National Technical University of Athens. Alberto Cincotti Laureato con lode in Ingegneria Chimica, Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 1998, è dal 2002 Ricercatore del settore scientifico disciplinare ING-IND/24 “Principi di Ingegneria Chimica” presso il Dipartimento di “Ingegneria Chimica e Materiali” della Università degli Studi di Cagliari. Ha svolto attività di ricerca per alcuni mesi presso il Department of Chemical Engineering della Università della Virginia e successivamente presso il Department of Chemical Engineering and Materials Science della Università della California. Dall’ A.A. 1997/1998 all’ A.A. 200/2001 ha svolto attività didattica per l’insegnamento di “Principi di Ingegneria Chimica Ambientale” nel corso di Diploma e, successivamente, dall’A.A. 2004/2005 all’ A.A. 2007/2008 ha tenuto per supplenza lo stesso insegnamento per il corso di Laurea. Inoltre, ha tenuto per

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supplenza l’insegnamento di “Cinetica Chimica” nel corso di Laurea dall’ A.A. 2002/2003 all’ A.A. 2007/2008. È stato relatore o correlatore di più di 10 tesi di Laurea o di Dottorato in Ingegneria Chimica. Ha partecipato ad alcuni progetti di ricerca in ambito accademico (MURST Progetto Giovani Ricercatori 2000, MIUR 2003/2004, MURST 60% 2003 e 2004), e a numerosi progetti di ricerca con enti ed aziende. Ha svolto attività di revisore per alcune riviste internazionali. La produzione scientifica del candidato, consistente in una trentina di lavori su riviste internazionali con fattore di impatto e in circa dieci contributi in libri e in proceedings di convegni con referees, ha riguardato essenzialmente la modellistica di sistemi multifase. Il candidato ha studiato, tra l’altro, la propagazione di fronti di reazione ad alta temperatura, la ossidazione catalitica del paraxilene ed alcuni problemi riguardanti il recupero di siti inquinati da metalli. Bruno Fabiano Laureato con lode in Ingegneria Chimica, Dottore di Ricerca in Tecnologie ed Economia dei Processi e dei Prodotti per la Salvaguardia dell’Ambiente nel 1996, è dal 2001 Ricercatore del settore scientifico disciplinare ING-IND/25 “Impianti Chimici” presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica e di Processo “G.B. Bonino” della Università degli Studi di Genova. Ha effettuato un periodo di addestramento nei Paesi Bassi, presso il TNO Defense Research Institute. Nell’A.A. 1996/1997 ha tenuto per incarico l’insegnamento di “Impianti dell’Industria di Processo” nel Diploma in Ingegneria Chimica della Università degli Studi di Genova, e successivamente, presso la stessa Università, negli A.A. 1999/2000 e 2000/2001 l’insegnamento di “Economia ed Organizzazione Aziendale 1” nei corsi di Laurea in Ingegneria Chimica ed Elettrica. E’ stato titolare per affidamento di questo ultimo insegnamento dall’A.A. 2001/2002 all’A.A. 2007/ 2008, e inoltre, nell’A.A. 2001/2002 dell’insegnamento di “Cultura Generale d’Azienda” nel corso di Laurea in Ingegneria Gestionale, dall’A.A. 2002/2003 all’A.A. 2006/2007 dell’insegnamento di “Aspetti Economici e Finanziari dell’Industria di Processo” nel corso di Laurea in Ingegneria Chimica, dall’A.A. 2004/2005 all’A.A. 2007/2008 dell’insegnamento di “Analisi e Gestione del Rischio Industriale ed Ambientale” nel corso di laurea Specialistica in Ingegneria Chimica e nell’A.A. 2007/2008 dell’insegnamento di “Affidabilità e Sicurezza nell’Industria di Processo” nel corso di laurea in Ingegneria Chimica. Ha svolto attività di supporto didattico in altri corsi e cicli di lezione nell’ambito di corsi di formazione post-laurea. È stato relatore o correlatore di circa 30 tesi di laurea in Ingegneria Chimica e membro di diverse Commissioni d’esame; dal 2007 è membro effettivo del Consiglio dei Docenti del corso di Dottorato di Ricerca in Ingegneria Chimica con sede amministrativa in Genova. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca in ambito accademico (PRSN 1996 del MURST, PRSI 1997/1998 del MURST, PR di Ateneo 1999 e 2000 dell’Università di Genova, MIUR PRIN 2002/2003, PR di Ateneo 2007 dell’Università di Genova) e ad alcuni progetti di ricerca con enti ed aziende, svolgendo in un caso il ruolo di responsabile scientifico del contratto. E’ stato nominato membro del Comitato scientifico e/o organizzatore di numerosi Congressi internazionali, ed ha svolto in alcuni casi la funzione di chairman di sessione. Ha partecipato a diversi Working Parties della European Federation of Chemical Engineering e dal 2007 è membro per l’Italia del Working Party on Loss Prevention and Safety Promotion in the Process Industries. Ha svolto attività di revisore per numerose riviste internazionali. La produzione scientifica del candidato, consistente in una trentina di lavori su riviste internazionali con fattore di impatto e in più di dieci pubblicazioni in proceedings di convegni con referees, si è svolta nell’ambito della impiantistica chimica con particolare interesse verso problemi energetici, di protezione ambientale e di affidabilità e sicurezza. Una parte della produzione scientifica riguarda impianti e tecnologie della industria alimentare e applicazioni dell’impiantistica chimica nel settore delle biotecnologie. Giulio Lolli Laureato in Ingegneria Chimica (vecchio ordinamento) nel 2004, presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Chimica Industriale Giulio Natta, con la votazione di 100/100 con lode. Ha conseguito il Dottorato in Ingegneria Chimica presso la University of Oklahoma, Chemical Biological and Materials Engineering. Ha ricevuto diversi riconoscimenti, quali: due Kokes Awards della North American Catalysis Society nel 2005 e 2007. Unico riferimento ad attività didattica, svolta nel periodo del dottorato, è il riconoscimento di Best Teaching Assistant Award ricevuto nel 2005, in qualità di Research Assistant presso la University of Oklahoma.

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La produzione scientifica del candidato è caratterizzata da 7 lavori su qualificate riviste internazionali, tre brevetti e numerosi lavori presentati a convegni internazionali. L’attività di ricerca, svolta anche in ambito industriale, è stata indirizzata essenzialmente allo studio di sistemi catalitici. Nel 2007–08 è stato Post-Doc presso il Fritz Haber Institute (Max Planck Society, Berlin) coordinando una attività di ricerca e sviluppo di catalizzatori. Fabio Montagnaro Laureato con lode in Ingegneria Chimica nel 1998, Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 2002, è dal dicembre 2002 ricercatore universitario (confermato a partire dal dicembre 2005) in Impianti Chimici (Settore Scientifico-Disciplinare ING-IND/25) presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, dove afferisce al Dipartimento di Chimica ed al Consiglio dei Corsi di Studio in Chimica Industriale. L’attività didattica dell’ing. Montagnaro è cominciata nel 1999 e si è concretizzata, sino ad oggi, nel coinvolgimento in diversi insegnamenti (circa 30) presso gli atenei della Federico II di Napoli, dell’Università della Basilicata e dell’Università del Sannio, operando a vario titolo (professore a contratto, supplente, aggregato o come docente di attività didattica di supporto). I corsi di titolarità sono stati, nella laurea triennale ed in quella magistrale, quelli di Scienza e Tecnologia dei Materiali (triennale di Ingegneria Civile), di Laboratorio di Processi ed Impianti Industriali Chimici (triennale di Chimica Industriale), Laboratorio ed Esercitazioni Numeriche di Operazioni Unitarie e Reattori Chimici (triennale di Chimica Industriale), di Tecnologie Chimiche per l’Ambiente (triennale di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio), Impianti per l’industria di processo (magistrale di Scienze e Tecnologie della Chimica Industriale). Il candidato è stato inoltre relatore di diverse Tesi di Laurea in Chimica Industriale, in Ingegneria Chimica, in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio. L’attività di ricerca dell’ing. Montagnaro è principalmente concentrata sulla desolforazione in situ con sorbenti calcarei in combustori a letto fluido, di cui il candidato ha studiato l’influenza dei parametri di processo, l’entità e il meccanismo dei fenomeni di comminuzione, la riattivazione mediante idratazione dei sorbenti esausti, la riutilizzazione dei residui solidi del processo tramite tecniche di idratazione e riattivazione. Il candidato ha anche coperto di altre problematiche, tra le quali il riutilizzo di residui solidi industriali nella formulazione di materiali da costruzione non tradizionali, i processi di adsorbimento da fase liquida di composti organici e metalli inquinanti, la modellazione ed esercizio di reattori a membrana per reazioni eterogenee, l’utilizzo di liquidi ionici organici come solventi innovativi per reazioni di sintesi, la sintesi di geopolimeri a partire da ceneri di carbone, la sintesi di aggregati artificiali mediante granulazione cementizia di residui solidi. La produzione scientifica consiste in 19 pubblicazioni su riviste internazionali con fattore di impatto ed oltre 15 su libri e atti di convegni con revisione. La produzione scientifica si inserisce principalmente nell’ambito degli Impianti Chimici, in particolare per la parte che riguarda l’attività sperimentale e modellistica sulla desolforazione in situ durante la combustione a letto fluido di combustibili diversi, attraverso lo studio dell’influenza della natura del sorbente, della sua granulometria e della temperatura d’esercizio sui fenomeni di comminuzione, sulle proprietà desolforanti e sui percorsi preferenziali di solfatazione delle particelle di sorbente. Ha anche partecipato a diversi progetti di ricerca ed ha svolto attività di revisore per riviste internazionali. Marco Petrangeli Papini Laureato in Chimica Industriale nel 1990, Dottore di Ricerca in Scienze Chimiche nel 1994, è dal 1995 Ricercatore presso il Dipartimento di Chimica della Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Roma “La Sapienza”. Dal 1999 al 2004 titolare per affidamento dell’insegnamento di “Teoria dello Sviluppo dei Processi Chimici (Laboratorio)” nel corso di Laurea in Chimica Industriale; dal 2002 al 2005 titolare per affidamento dell’insegnamento di “Processi e Impianti Industriali Chimici/Teoria dello Sviluppo dei Processi” nel corso di Laurea Triennale in Chimica Industriale Ambientale (Sede di Rieti); nell’A.A. 2002/2003 titolare per affidamento degli insegnamenti di “Processi e Impianti Industriali Chimici/Teoria dello Sviluppo dei Processi (1° modulo)” e di “Laboratorio di Processi di Trattamento degli Effluenti Inquinanti (1° modulo)” nel corso di Laurea Triennale in Chimica Industriale Ambientale (Sede di Rieti); nell’A.A. 2003/2004 titolare per affidamento dell’insegnamento “Laboratorio di Processi di Trattamento degli Effluenti Inquinanti (2° modulo)” nel corso di Laurea Triennale in Chimica Industriale Ambientale (Sede di Rieti); dal 2004 è titolare per affidamento dell’insegnamento di “Processi e Impianti Industriali Chimici/Teoria dello Sviluppo

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dei Processi” nel corso di Laurea Triennale in Chimica Industriale; dal 2005 è titolare per affidamento dell’insegnamento di “Risanamento dei siti inquinati” nel corso di Laurea Triennale in Chimica Industriale. Ha svolto attività di supporto didattico in altri corsi. Ha svolto cicli di lezione nell’ambito di corsi di formazione post-laurea. È stato relatore di 21 tesi di laurea in Chimica Industriale (quinquennale o specialistica). Ha svolto attività di docenza nel master di II livello “Monitoraggio e Tecnologie per la Bonifica dei Siti inquinati” di cui è direttore dal 2008. Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca (MIUR PRIN 2004 e 2005; MIUR per la ricerca industriale in collaborazione con FENICE; CNR; INCA); è stato responsabile scientifico di progetti di ricerca con ENI, Centro Sviluppo Materiali, ISPESL, Stazione Sperimentale per i Combustibili; è responsabile dell’unità operativa dell’Univ. di Roma “La Sapienza” del Collaborative Project ModelPROBE (VII Programma Quadro , Theme 6.3 Environmental Technologies). E’ stato promotore e coordinatore di numerose iniziative in campo scientifico e didattico a livello internazionale (Progetto Bilaterale Germania-Italia sulla bonifica di suoli e falde, corsi di formazione in collaborazione con l’Università Christian-Albrechts di Kiel, ecc.). La produzione scientifica del candidato, consistente in una quarantina di lavori su riviste internazionali (di cui più di 30 con fattore di impatto), in una cinquantina di pubblicazioni su libri e come proceedings di convegni con referee e in 2 brevetti, si è svolta nell’ambito dell’ingegneria chimica ambientale ed è stata indirizzata essenzialmente allo studio e alla modellizzazione del trasporto e destino di inquinanti nei suoli e nelle falde acquifere, allo sviluppo di processi integrati ((biologici/chimico-fisici) per il trattamento di reflui, allo studio e alla modellizzazione delle tecnologie di decontaminazione di suoli e di acque di falda. Ilenia Giuseppina Rossetti Laureata nel 1998 in Chimica Industriale (110/110 e Lode), nel 2001 consegue il titolo di dottore di ricerca in Chimica Industriale, sempre presso l’Università degli Studi di Milano. Assegnista di ricerca nel 2002, diventa poi ricercatrice (SSD CHIM02 – Chimica Fisica), confermata nel 2005, presso la Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli Studi di Milano. Dal 2004-2005 iscritta al corso di laurea in Ingegneria Chimica presso il Poltecnico di Milano. Dal 2002 ha un’intensa attività didattica svolta con continuità presso la Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli Studi di Milano. Inizialmente come Assistente per attività di Laboratorio successivamente come docente di corsi nell’area della Chimica Fisica dei Materiali, Chimica Fisica della Catalisi e della Chimica Fisica Industriale. È stata inoltre docente del corso di Chimica Fisica Industriale presso la Facoltà di Scienze MFN dell’Università degli Studi di Parma per l’anno acc. 2007-2008. Docente di diversi cicli seminariali in dottorati di ricerca in Chimica Industriale e in Scienze Chimiche. Relatore e correlatore di Tesi di laurea e tirocinio in Chimica Industriale, Chimica e Chimica Applicata ed Ambientale Facoltà di Scienze MFN, Università degli Studi di Milano. Tutot e co-tutor di diverse tesi di dottorato di ricerca in Chimica Industriale. Impegnata e coinvolta in diverse Commissioni sia del Corso di Laurea che della Scuola di Dottorato è inoltre Rappresentante della Divisione di Chimica Industriale nel Direttivo del Gruppo Giovani della Società Chimica Italiana. Gli interessi di ricerca riguardano la catalisi eterogenea, sia nella caratterizzazione e sintesi di catalizzatori che nella messa a punto di impianti micro- o semi-scala per test di attività catalitica con relativo studio di modelli cinetici (Catalizzatori di sintesi dell’ammoniaca, catalizzatori perovskitici e zeolitici per la combustione o l’ossidazione selettiva, catalizzatori di deidrogenazione). Ha partecipato a numerosi progetti di ricerca anche internazionali (Università di Mosca ed Università di Varsavia). I risultati dell’attività di ricerca sono in parte riassunti in 3 contributi in volumi a stampa, un brevetto, 34 articoli su riviste internazionali con buon impact factor ed in circa 50 comunicazioni congressuali. Fabrizio Scala Laureato in Ingegneria Chimica nel 1995, Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 1999, è dal 2001 ricercatore (area Ingegneria Industriale) presso l’Istituto di Ricerche sulla Combustione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (dal 2006 con la qualifica di ricercatore di II livello). L’attività didattica dell’ing. Scala è cominciata nel 1998 e si è concretizzata nel supporto didattico a corsi universitari del settore Impianti Chimici, in corsi di formazione professionale (di rilievo il ruolo di responsabile dell’attività di formazione del progetto INECSE del VI programma quadro della Comunità Europea-Marie Curie Actions) e nell’attività di relatore di oltre 20 tesi di laurea e di una tesi di dottorato.

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L’attività di ricerca dell’ing. Scala si è sviluppata in studi di carattere sperimentale e teorico-modellistico pienamente inseriti nell’ambito degli Impianti Chimici e relativi principalmente a due settori: impiego di reattori a letto fluido per la combustione con desolforazione in situ di solidi carboniosi e abbattimento di specie inquinanti da fumi di combustione. Per il primo, è stata studiata l’influenza di parametri operativi (natura del sorbente, sua granulometria, temperatura d’esercizio) sui fenomeni di comminuzione, quindi di abrasione e di frammentazione primaria, secondaria e per percolazione, sia delle particelle carboniose nel corso del loro processo di combustione (con attenzione ai tempi di residenza di fini carboniosi ed ai fenomeni di agglomerazione nel reattore, alla segregazione assiale e radiale delle materie volatili, alla valutazione dei coefficienti di trasporto di materia di particelle nel letto fluido fino alla modellistica del reattore) sia delle particelle di sorbente nel corso della calcinazione/solfatazione (con attenzione alla comminuzione di sorbenti dolomitici e di sorbenti calcarei riattivati mediante idratazione ed a quella di sorbenti calcarei in condizioni oxyfiring, e valutando i percorsi preferenziali di solfatazione delle particelle di sorbente). Per il settore dell’abbattimento di inquinanti, sono stati studiati i processi di abbattimento di mercurio gassoso mediante tecniche di adsorbimento su carboni attivi e quelli di anidride solforosa da fumi di combustione mediante tecnologia a semisecco spray-dry. Tale attività di ricerca si è spesso inserita in progetti in collaborazione con università, centri di ricerca e aziende, sia nazionali che internazionali (University of Surrey, UK; Chalmers University of Technology, Svezia; University of Hamburg-Harburg, Germania; INETI, Portogallo; CETC – Natural Resources, Canada; Illinois Institute of Technology, USA; ALSTOM Power Boilers; EDF; Eniricerche; ENEL Produzione Ricerca; Ansaldo). Il candidato ha svolto ruolo di responsabile scientifico in alcuni di tali progetti, quelli finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico, dalla Regione Campania, dalla Alstom Power Boilers. La produzione scientifica consiste in oltre 40 pubblicazioni su riviste internazionali con fattore di impatto (di cui oltre 10 a firma di uno o due autori) ed oltre 35 su libri e atti di convegni con revisione. Ha svolto attività di revisore per riviste internazionali ed ha ricevuto alcuni riconoscimenti dalla comunità scientifica internazionale. Marino Simeone Laureato con lode in Ingegneria Chimica nel 1996 presso l'Università di Napoli “Federico II”. Dopo una breve parentesi nel settore R&D di società internazionali, per le quali opera nel settore della reologia di fluidi non Newtoniani, consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 2000, discutendo una tesi intitolata “Flow induced microstructure in aqueous biopolymer mixtures”. Da marzo 2000 ricopre il ruolo di Ricercatore di Impianti Chimici, settore scientifico disciplinare ING-IND 25, presso l’Università degli Studi di Napoli, Federico II, ottenendo la conferma nel ruolo di ricercatore nel marzo 2003. Dal 2001/2002 è docente supplente dei seguenti corsi: “Elementi introduttivi di Ingegneria Chimica”, “Laboratorio di Impianti Chimici I”, “Laboratorio di Impianti Chimici II”, “Impianti dell’industria di processo” e “Matematica 0”, per i corsi di laurea in Ingegneria Chimica ed Ingegneria Gestionale. Nel 2000 introduce la simulazione di impianto con Aspen Plus tra le discipline impartite nel Corso di Laurea in Ingegneria Chimica, svolgendo larga parte dei corsi di Laboratorio di Impianti Chimici I e II nei laboratori informatici della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli. Sin dal 1998/1999 ha svolto la parte esercitativa dei seguenti corsi: “Operazioni per l’industria di processo”, “Impianti Chimici” e “Termodinamica dell’Ingegneria Chimica” per il corso di laurea in Ingegneria Chimica e del corso di “Impianti per l’industria farmaceutica” per il corso di laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche. L’attività didattica ha riguardato anche la docenza presso scuole di specializzazione ed aziende private, nonché attività seminariali su invito presso università ed aziende nazionali ed internazionali. E’ membro del comitato scientifico di alcuni dottorati di ricerca in Ingegneria Chimica ed ha partecipato a numerosi progetti di ricerca nazionali (FISR, FIT, PRIN, FIRB ed altri), ricoprendo anche in alcuni casi il ruolo di coordinatore. Nell’ambito di tali progetti ha collaborato anche con aziende private sviluppando attività di ricerca applicata. L’attività di ricerca si è sviluppata su diversi filoni che comprendono la produzione di idrogeno tramite reforming auto termico del metano, la reo-ottica di sistemi eterogenei ed alcune applicazioni biomediche dell’ingegneria chimica. La produzione scientifica comprende una trentina di pubblicazioni su riviste scientifiche, più di venti lavori pubblicati su proceedings di convegni con referees, quasi 60 contributi a convegni nazionali ed internazionali e lo sviluppo di 3 brevetti. E’ revisore per conto dell’Unione Europea di progetti del VII Programma Quadro; è inserito nell’albo degli esperti del MIUR per la revisione di progetti di ricerca (tra cui i PRIN), nonché di alcune importanti riviste internazionali.

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Sara Spilimbergo Laureata in Ingegneria Chimica con lode nel 1998 presso l’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ingegneria Chimica nel 2003, è attualmente ricercatrice presso l’Università di Trento afferente al settore scientifico disciplinare ING-IND/25. Ha conseguito alcuni riconoscimenti nazionali ed internazionali per la miglior tesi di dottorato. A partire dall’A.A. 2003/2004 ha tenuto i seguenti corsi di insegnamento “Impianti Chimici per l’Industria Alimentare”, “Impianti Chimici per l’Industria Enologica” ed “Impianti Biochimici” per il corso di laurea in Ingegneria delle Industrie Alimentari e per il corso di “Impianti Chimici” del corso di laurea in Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro. Nel 2005 ha tenuto il corso di “Impianti di Distillazione” nell’ambito del Master di I livello in Scienze della Grappa, presso l’Istituto Agrario di S.Michele dell’Adige (Università di Udine). L’attività didattica ha compreso anche alcuni seminari su invito tenuti presso università italiane o nell’ambito di convegni internazionali. È stata relatrice/correlatrice di circa venti tesi di laurea in Ingegneria delle Industrie Alimentari, in Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro ed in Ingegneria Chimica e supervisore in una tesi di dottorato in Ingegneria dei Materiali. Figura tra i referees di alcune riviste scientifiche internazionali, tra cui Journal of Supercritical Fluids,, Biotechnology and Bioengineering, Biotechnology Process, ecc. La produzione scientifica della candidata, consistente in una quindicina di lavori su riviste internazionali e in capitoli di libri e in alcune pubblicazioni in proceedings di convegni con referees, si è svolta nell’ambito dell’ingegneria di processo e dell’impiantistica chimica ed alimentare. Una parte predominante della produzione scientifica riguarda i processi di sterilizzazione e pastorizzazione di liquidi alimentari a bassa temperatura mediante l’utilizzo di fluidi supercritici. Essendo i Commissari a conoscenza della produzione scientifica dei candidati, non è necessario un rinvio: per i singoli candidati viene quindi steso un giudizio sintetico individuale da parte dei singoli Commissari e poi un giudizio collegiale, avendo riguardo dei criteri prefissati. I giudizi sono qui di seguito riportati. Francesca Beolchini Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca della candidata riguarda principalmente le tecnologie per la bonifica di matrici solide e liquide contaminate da metalli pesanti e quelle per la valorizzazione dei rifiuti come materie prime secondarie. La produzione scientifica appare per buona parte pertinente al SSD ed è ampia, prevalentemente collocata su riviste internazionali con elevati indici bibliometrici e con statistiche di citazione di rilievo. L’attività didattica, dedicata principalmente alle tecnologie di bonifica e tutela ambientale e agli impianti chimici, è adeguata. Di buon livello è la partecipazione a progetti di ricerca dove la candidata ha svolto in alcuni casi anche funzioni di coordinamento. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato problematiche connesse con lo sviluppo di tecnologie innovative per il trattamento dei reflui e per la valorizzazione dei rifiuti, con particolare attenzione alla analisi dei risultati e alla messa a punto di modelli per la simulazione di processo. La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, buona padronanza degli aspetti sperimentali e capacità di sviluppare modelli per l’analisi di processo. L’attività didattica, dedicata essenzialmente alle tecnologie di risanamento ambientale e agli impianti chimici, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca dove il candidato ha svolto talvolta anche funzioni di promozione e coordinamento. Giudizio del Prof. Lancia La candidata è attualmente ricercatrice presso l'Università Politecnica delle Marche dopo aver conseguito

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laurea e dottorato presso l'Università dell'Aquila, dove è diventata ricercatrice nel 1997. Le attività di ricerca sono principalmente concentrate sulle problematiche inerenti l’ingegneria chimica ambientale, con particolare riferimento al settore dell'idrometallurgia / bioidrometallurgia applicate per la valorizzazione di rifiuti come materie prime secondarie e alla bonifica di matrici solide e liquide contaminate da metalli pesanti. Il significativo contributo fornito dalla candidata nello scenario dell'ingegneria chimica ambientale a livello italiano e internazionale è direttamente testimoniato da una produzione scientifica ampia e in buona parte pertinente al settore disciplinare ING-IND/25 che si coniuga con una significativa partecipazione a progetti di ricerca di rilevanza nazionale e internazionale, sia come membro che come coordinatore di unità di ricerca. L'attività di docenza è concentrata principalmente sugli aspetti legati all'ingegneria chimica ambientale, ma la candidata ha svolto per molti anni attività di supporto alla didattica per i corsi afferenti più specificamente all'ambito dell'impiantistica chimica. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Francesca Beolchini, ricercatrice presso l'Università Politecnica delle Marche dal 1997, ha riguardato prevalentemente lo studio di tecnologie innovative per la valorizzazione dei rifiuti, con particolare attenzione allo sviluppo di modelli di simulazione ed analisi di processo. L’ampia produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una ragionevole continuità temporale ed è collocata su riviste internazionali di buona rilevanza. L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli Impianti chimici e della Tecnologia ambientale, è adeguata e pertinente con la presente valutazione comparativa. Significativa risulta anche la partecipazione a progetti di ricerca, talora effettuata con funzioni di coordinamento. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Beolchini è di durata adeguata al concorso in oggetto. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente molto abbondante, e prodotta con velocità elevata. Inoltre, la produzione scientifica è di buona qualità, e molto attinente al SSD Impianti chimici. Il dott. Beolchini ha anche svolto e svolge alcune attività collaterali e una adeguata attività didattica. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per buona parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Francesca Beolchini alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Fabrizio Bezzo Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato ha riguardato le problematiche di progettazione e di scale-up nella produzione di bioetanolo da biomasse, lo sviluppo di tecnologie per integrare simulazione fluidodinamica e simulazione dinamica di processo, il controllo statistico di processo

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La produzione scientifica, non particolarmente ampia ma collocata su riviste internazionali di buon livello, è per larga parte pertinente al SSD. L’apporto del candidato appare determinante. L’attività didattica è dedicata essenzialmente agli impianti industriali chimici e biochimici ed alla fluidodinamica reattiva e multifase ed appare adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca (anche con compiti di responsabilità scientifica) e l’attività di revisore per riviste internazionali. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato, talvolta svolte nell’ambito di collaborazioni internazionali, hanno riguardato la progettazione e lo scale-up di processi di produzione di carburanti da fonti rinnovabili, lo sviluppo di tecniche di modellazione di processi dinamici e la messa a punto di sensori virtuali per la valutazione della qualità di processo. La produzione scientifica, collocata su riviste internazionali e non ancora particolarmente ampia, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico e notevoli capacità a sviluppare un approccio modellistico integrato per la progettazione e l’ottimizzazione degli impianti e dei processi. L’attività didattica, dedicata essenzialmente agli impianti industriali chimici e alla fluidodinamica, è adeguata. Il candidato ha partecipato, con compiti di responsabilità scientifica, a progetti di ricerca industriali. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato, attualmente ricercatore presso il Dipartimento di Principi ed Impianti di Ingegneria Chimica presso l’Università degli Studi di Padova, presenta una produzione scientifica a carattere sperimentale-modellistico focalizzata sui processi di produzione di carburanti da fonti rinnovabili e su argomenti a carattere più trasversale quali la modellazione e simulazione di processi dinamici mediante computational fluid dynamics ed il controllo statistico di processo e progettazione degli esperimenti. Il contributo scientifico del candidato appare significativo, con una produzione scientifica ben collocata nell’ambito di riviste e convegni internazionali ed una apprezzabile partecipazione a progetti di ricerca quasi sempre con ruoli di coordinatore scientifico. Buona la continuità dell’attività di ricerca così come il contributo del candidato nelle pubblicazioni. L’attività didattica, largamente riferibile ai temi del settore disciplinare di cui alla presente valutazione comparativa, è continua ed è riferita ad insegnamenti di corsi e master universitari. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Fabrizio Bezzo, ricercatore presso l’Università di Padova dal 2005, ha riguardato prevalentemente l’analisi e sviluppo di processi di produzione di bio-carburanti, la modellistica di processi dinamici ed il controllo della qualità. La pur limitata produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente e collocata su buone riviste internazionali, L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli impianti industriali chimici e della fluidodinamica, è adeguata e pertinente con la presente valutazione comparativa. Significativa risulta anche la partecipazione a progetti di ricerca, anche in collaborazione con l’industria, talvolta svolta in ambito internazionale. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Bezzo è ancora alquanto breve, per motivi anagrafici. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale dal dott. Bezzo è di qualità molto buona, e molto attinente al SSD, ma quantitativamente non molto ampia anche perché prodotta con una velocità modesta. Il dott. Bezzo ha anche svolto e svolge il ruolo di responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca industriale e una adeguata attività didattica Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è pienamente riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25.

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Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è quantitativamente limitata ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il PhD in Chemical Engineering. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Fabrizio Bezzo alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. David Bolzonella Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato si è concentrata sui processi anaerobici per la produzione di energia rinnovabile, biocarburanti e chemicals e sui processi avanzati per il trattamento delle acque reflue di origine civile, industriale o mista. La produzione scientifica è sostanzialmente pertinente al SSD ed è numericamente e qualitativamente di buon livello, prevalentemente collocata su riviste internazionali con elevati indici bibliometrici e con statistiche di citazione di rilievo. L’apporto del candidato appare determinante. L’attività didattica ha riguardato gli impianti biochimici e i processi biotecnologici ed appare adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca e l’attività di revisore per riviste internazionali. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato lo studio di processi avanzati di trattamento e valorizzazione di reflui e rifiuti, con particolare attenzione al recupero energetico e all’utilizzo di processi a membrana. La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, buone doti di sperimentatore e notevole capacità a valutare le ricadute applicative delle ricerche svolte. L’attività didattica, dedicata essenzialmente agli impianti biotecnologici, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato si occupa fin dall'inizio della sua carriera, principalmente condotta presso l'Università di Verona, dov'è attualmente ricercatore, di processi ed impianti per il trattamento biologico, in genere in condizioni di anaerobiosi, di residui (matrici solide, reflui liquidi) provenienti da processi industriali e civili. L'apporto scientifico del candidato, ben integrato nel proprio gruppo di ricerca, è ben evidenziato da una buona produzione scientifica su riviste internazionali di medio e alto livello del settore dell'Ingegneria Chimica e Ambientale, ed in atti di congresso nazionali e internazionali. L’attività di ricerca è caratterizzata da buona continuità temporale e livello scientifico ed evidenzia buoni contributi innovativi e rigore metodologico, testimoniata anche dalla partecipazione a progetti di ricerca anche a carattere internazionale. L'attività didattica si inserisce nei curricula dei corsi di laurea in Biotecnologie Agroalimentari e Biotecnologie Molecolari ed Industriali dell'Università di Verona, per le quali il candidato, a partire dal 2004 è titolare di corsi di Bioreattori, Reattori Biochimici e Processi biotecnologici industriali. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività di ricerca del candidato Davide Bolzonella, ricercatore presso l'Università di Verona dal 2005, ha riguardato prevalentemente l’utilizzo di processi a membrana nell’ambito di processi di recupero energetico per la valorizzazione di rifiuti. La significativa produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è ampia e attinente, presenta una ragionevole continuità da cui appare evidente l’importante apporto del candidato, ed è ben collocata su riviste internazionali.

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L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli impianti biotecnologici, è adeguata ed attinente alla presente valutazione comparativa. Significativa risulta anche la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Bolzonella è ancora alquanto breve. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente buona e prodotta con una velocità elevata. Questa produzione è inoltre di qualità molto buona, e attinente al SSD; in alcuni casi, vengono affrontati problemi che riguardano impianti su scala industriale. Il dott. Bolzonella ha anche svolto alcune attività accademiche collaterali e una adeguata attività didattica. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per buona parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Biotecnologie Agro-Industriali In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato David Bolzonella alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Giuseppe Caputo Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato è sostanzialmente concentrata sullo sviluppo di processi innovativi basati sull’uso dei fluidi supercritici per la produzione di particelle micrometriche e nanometriche di vari materiali. La produzione scientifica, non particolarmente ampia ma collocata su riviste internazionali di buon livello, è pertinente al SSD. L’apporto del candidato appare determinante. L’attività didattica, dedicata essenzialmente ai corsi di combustione, impianti chimici e impianti dell’industria di processo, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca finanziati dal MIUR e ad alcuni progetti internazionali con università spagnole e greche. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato lo sviluppo di processi innovativi basati sull’uso dei fluidi supercritici per la produzione di particelle micrometriche e nanometriche di vari materiali (biossido di titanio, amoxicillina, ecc.). La produzione scientifica, collocata su riviste internazionali e non ancora particolarmente ampia, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico e notevoli doti di sperimentatore (allestimento di apparati in varia scala e impiego di numerose tecniche analitiche). L’attività didattica, dedicata essenzialmente alla combustione e agli impianti dell’industria di processo, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca finanziati dal MIUR. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato è attualmente ricercatore presso l'Università di Salerno, dove si occupa principalmente

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dell'applicazione di fluidi supercritici alla formulazione di materiali micrometrici e nanometrici. Il candidato presenta una produzione scientifica non particolarmente ampia ed integralmente riferibile al campo dei fluidi supercritici e basata sullo studio delle relazioni tra parametri di processo, struttura e proprietà chimico-fisiche di materiali micro e nanometrici e sullo studio e lo sviluppo di nuovi processi basati sull’uso dei fluidi supercritici. La produzione scientifica ha carattere prevalentemente sperimentale ed è attinente ai temi del settore disciplinare ING-IND/25; buona la collocazione editoriale in riviste o atti di convegni a diffusione internazionale e l’originalità dei contributi. L’ambito della produzione scientifica appare piuttosto ristretto e l’attività di ricerca si è esplicata anche attraverso la partecipazione a progetti di ricerca nazionali ed internazionali, nonché attraverso contatti attivi con il mondo scientifico internazionale. L'attività didattica si riferisce strettamente alla cattedra di Impianti Chimici ed è principalmente consistita in attività di supporto alla didattica per gli insegnamenti di Impianti Chimici II e Combustione dell'Università di Salerno. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività di ricerca del candidato Giuseppe Caputo, ricercatore presso l'Università di Salerno dal 2005, riguarda prevalentemente l’analisi e lo sviluppo di processi innovativi di utilizzo di fluidi supercritici per la produzione di micro- e nano-particelle. La produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una ragionevole continuità temporale da cui emerge l’apporto prevalentemente sperimentale del candidato, ed è collocata su importanti riviste internazionali, L’attività didattica, nell’ambito dell’industria di processo e della combustione, è pertinente con la presente valutazione comparativa. Significativa risulta anche la partecipazione a progetti di ricerca nazionali ed anche internazionali. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Caputo è ancora alquanto breve. La produzione scientifica pubblicata in riviste internazionali è quantitativamente alquanto limitata anche perché prodotta con una velocità modesta. Inoltre, la produzione scientifica è di qualità discreta, e attinente al SSD, anche se in molti casi si osserva un approccio di tipo descrittivo piuttosto che quantitativo. Il dott. Caputo ha anche svolto e svolge alcune attività collaterali e, da pochi anni, una regolare attività didattica nel SSD. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. La produzione scientifica del candidato è riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è ancora limitata ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Tecnologie Chimiche. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Giuseppe Caputo alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Alberto Cincotti Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato ha riguardato essenzialmente lo sviluppo di processi innovativi di sintesi ad alta temperatura per la produzione di materiali avanzati e per applicazioni ambientali.

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La produzione scientifica, sufficientemente ampia e prevalentemente collocata su riviste internazionali, è per larga parta pertinente al SSD. L’apporto del candidato appare determinante. L’attività didattica è dedicata essenzialmente ai corsi di principi di ingegneria chimica ambientale e di cinetica chimica ed appare adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato lo sviluppo di processi innovativi di sintesi autopropagante ad alta temperatura per la produzione di materiali avanzati e per applicazioni ambientali. La produzione scientifica, abbastanza ampia e prevalentemente collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, attenzione per gli aspetti applicativi e buona padronanza delle tecniche sperimentali e dello strumento modellistico. L’attività didattica, dedicata essenzialmente ai principi di ingegneria chimica ambientale e alla cinetica chimica, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato attualmente ricopre il ruolo di ricercatore presso l’Università di Cagliari, afferente al settore scientifico disciplinare ING-IND/24 (Principi di Ingegneria Chimica). L’attività scientifica è stata focalizzata principalmente sullo studio della cinetica e della catalisi relative a reazioni di combustione e di sintesi, comprendendo sia attività sperimentale che modellistica. La produzione scientifica è ampia e ben collocata in riviste ed atti di convegni a carattere internazionale, anche se solo in parte inquadrabile nell’ambito del settore scientifico disciplinare ING-IND/25. Il contributo scientifico della produzione scientifica appare rilevante, così come il contributo offerto dal candidato. L’attività di ricerca è testimoniata dalla partecipazione a numerosi progetti di ricerca finanziati, con collaborazioni anche a carattere internazionale. L’attività didattica è continua ed intensa, espletata attraverso lezioni, anche con l’affidamento di supplenze, in ambito universitario in insegnamenti solo parzialmente riferibili ai temi del settore disciplinare di cui alla presente valutazione comparativa. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Alberto Cincotti, ricercatore presso l’Università di Cagliari dal 2002, ha riguardato prevalentemente la modellistica di sistemi multifase e lo sviluppo di processi innovativi di sintesi ad alta temperatura per la produzione di materiali avanzati con particolare attenzione ad applicazioni ambientali. La produzione scientifica è pertinente, presenta una ragionevole continuità temporale da cui appare evidente l’apporto sia modellistico che sperimentale del candidato, ed è ampia e collocata su riviste internazionali, L’attività didattica, indirizzata prevalentemente nell’ambito della cinetica chimica e dei principi di ingegneria chimica ambientale, è adeguata e pertinente con la presente valutazione comparativa. La partecipazione a progetti di ricerca risulta anch’essa ben apprezzabile. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Cincotti è di durata adeguata al concorso in oggetto. La produzione scientifica è quantitativamente buona e di buona qualità , e almeno in parte attinente al SSD, perché non vengono trascurati gli aspetti applicativi, anche se l’interesse principale è rivolto ai fondamenti. Il dott. Cincotti ha anche svolto alcune attività collaterali, in particolare come revisore di riviste e una adeguata attività didattica su argomenti di frontiera con il SSD Principi di Ingegneria chimica, al quale il dott. Cincotti afferisce. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è in parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale.

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La produzione scientifica del candidato è abbastanza ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta, prevalentemente nel settore di Principi di Ingegneria Chimica, è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Alberto Cincotti alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Bruno Fabiano Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato si è svolta nel settore degli impianti chimici ed alimentari, con specifico riferimento alla sicurezza di processo e prodotto, agli impatti attivi (emissioni atmosferiche a bassa soglia olfattiva) ed al cosiddetto “impatto passivo” ovvero all’incidenza che materiali e processi impiegati possono esercitare sulla qualità e sicurezza del prodotto alimentare finito. La produzione scientifica, sufficientemente ampia e prevalentemente collocata su riviste internazionali, è sicuramente pertinente al SSD. L’apporto del candidato appare determinante. L’attività didattica è adeguata e dedicata prevalentemente all’impiantistica dell’industria di processo, ai suoi aspetti economici e finanziari ed a quelli dell’affidabilità e sicurezza. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca e l’attività di revisore per riviste internazionali. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato problematiche connesse con l’affidabilità e la sicurezza industriale e con la protezione ambientale, con particolare attenzione al settore biotecnologico-alimentare. La produzione scientifica, abbastanza ampia e prevalentemente collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, ottenendo risultati apprezzabili nell’ambito delle applicazioni impiantistiche destinate a migliorare la sicurezza industriale e ad attenuare gli impatti ambientali. L’attività didattica, dedicata essenzialmente all’analisi e gestione del rischio industriale e ambientale e all’economia e organizzazione aziendale, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca, anche con compiti di responsabilità scientifica. Giudizio del Prof. Lancia Il curriculum del candidato, attualmente ricercatore presso l'Università degli Studi di Genova, evidenzia chiaramente la lunga esperienza nell'ambito dell'impiantistica chimica. Le attività di ricerca del candidato si collocano in settori differenti, comprendenti l’applicazione dell’impiantistica chimica alla tutela ambientale, lo sviluppo di operazioni tecnologiche dell’industria alimentare e la sicurezza ed il trattamento di effluenti relativi all’industria alimentare. La produzione scientifica è ampia, ha carattere sperimentale-modellistico ed è riferibile ai temi del settore disciplinare ING-IND/25; buona la collocazione editoriale in riviste o atti di convegni a diffusione internazionale ed evidente è il contributo offerto dal candidato. L’attività di ricerca è caratterizzata da buona continuità temporale e diversificazione dei temi, testimoniata anche dalla partecipazione a progetti di ricerca anche a carattere internazionale. L’attività didattica del candidato è iniziata in modo continuativo a partire dal 1996 e si è svolta costantemente presso la cattedra di Impianti Chimici e per i corsi di economia e gestione aziendale dei corsi di laurea in Ingegneria Chimica ed Elettrica dell'ateneo genovese. Giudizio del Prof. Ranzi

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L’attività complessiva di ricerca del candidato Bruno Fabiano, ricercatore presso l'Università degli Studi di Genova dal 2001, ha riguardato prevalentemente l’ambito biotecnologico-alimentare, con attenzione all’affidabilità, alla sicurezza industriale ed alla protezione ambientale. La produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una ragionevole continuità da cui appare evidente l’apporto del candidato, ed è prevalentemente collocata su riviste internazionali, L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli impianti chimici, dell’analisi e gestione del rischio industriale e ambientale oltre che dell’economia e organizzazione aziendale, è adeguata alla presente valutazione comparativa. Assai significativa risulta la partecipazione a progetti di ricerca, anche con funzioni di responsabilità e coordinamento. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Fabiano è iniziata con qualche ritardo ma è di durata adeguata al concorso in oggetto. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è abbondante in termini quantitativi e discreta in termini qualitativi, e molto attinente al SSD Impianti chimici. Il dott. Fabiano ha anche svolto e svolge diverse attività collaterali, in particolare come organizzatore di congressi e come revisore di riviste internazionali, e una regolare attività didattica. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è interamente attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano in parte collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è abbastanza ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Tecnologie ed Economia dei processi e dei prodotti per la salvaguardia dell’Ambiente. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Bruno Fabiano alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Giulio Lolli Giudizio del Prof. Arena Il candidato ha svolto attività di ricerca nel campo delle nanotecnologie presso istituzioni internazionali di notevole prestigio, conseguendo risultati interessanti in termini sia sperimentali che teorici. La produzione scientifica, limitata ma di notevole livello qualitativo, è riconducibile solo in parte al SSD perché più specificamente riferita all’ambito dell’ingegneria e della scienza dei materiali. La documentazione a disposizione non riporta esperienze didattiche in Italia ma riferisce di un premio come “Best Teaching Assistant” ricevuto negli USA. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato, attualmente occupato come post doctoral associate presso il Fritz Haber Institute – Max Plance Society a Berlino, ha svolto attività di ricerca nel campo delle nanotecnologie presso istituzioni internazionali di notevole prestigio. La produzione scientifica, ancora limitata ma di notevole qualità, è riconducibile più compiutamente all’ambito dell’ingegneria dei materiali e delle scienze fisiche. Il candidato mostra apprezzabili capacità di inserimento in gruppi internazionali di ricerca, conseguendo risultati interessanti in termini sia sperimentali

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che teorici. Dalla documentazione presentata non si evincono elementi per poter esprimere un giudizio su eventuali attività connesse con la didattica e la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha svolto attività di ricerca nel campo dei catalizzatori e della produzione di nanotubi di carbonio presso diverse strutture di ricerca pubbliche e private a livello internazionale. La produzione scientifica che ne deriva è di notevole qualità, ma piuttosto limitata e mette in evidenza il significativo apporto del candidato. Non si dispone di informazioni circa eventuali attività didattiche e progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività di ricerca del candidato Giulio Lolli ha riguardato prevalentemente il settore delle nanotecnologie, dei materiali e dei catalizzatori. La pur limitata produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, mostra con buona evidenza l’apporto del candidato, è collocata su riviste internazionali, ed è in parte congruente con il SSD della presente valutazione comparativa. L’attività didattica è solo testimoniata da riconoscimenti ottenuti durante il periodo del dottorato di ricerca, conseguito presso la University of Oklahoma. Molto significativa risulta la capacità di inserimento del candidato in gruppi internazionali di ricerca, anche con funzioni di responsabilità e di coordinamento. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Lolli è molto breve, per motivi anagrafici. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quindi quantitativamente modesta, anche perché si riferisce essenzialmente al lavoro svolto durante il dottorato. Questa produzione è di buona qualità, ma può essere considerata solo in parte attinente al SSD Impianti chimici, perché in un solo lavoro viene sviluppato un modello cinetico quantitativo. Il dott. Lolli non ha svolto rilevanti attività organizzative di interesse accademico e non ha esperienza didattica documentabile in Italia, pur avendo ricevuto un premio a riguardo negli USA. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è molto limitata e solo parzialmente collocata nel SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste ad ampia diffusione internazionale 2. Attività didattica Non è documentata una significativa attività didattica. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di PhD all’University of Oklahoma.. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta parzialmente positiva l’attività scientifica svolta, e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, a maggioranza ammette il candidato Giulio Lolli alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Fabio Montagnaro Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato è concentrata principalmente sulla desolforazione in situ con sorbenti calcarei in combustori a letto fluido ma ha coperto anche altre problematiche, tra le quali il riutilizzo di residui solidi industriali in materiali da costruzione non tradizionali, i processi di adsorbimento da fase liquida di composti organici e metalli inquinanti, la modellazione di reattori a membrana per reazioni eterogenee, la sintesi di geopolimeri a partire da ceneri di carbone. La produzione scientifica è per la massima parte pertinente al SSD ed appare di buon livello con un buon numero di pubblicazioni su riviste internazionali. L’apporto del candidato appare determinante.

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L’attività didattica è adeguata ed ha riguardato i corsi di Scienza e Tecnologia dei Materiali, di Impianti per l’industria di processo e di Tecnologie Chimiche per l’Ambiente e le esercitazioni numeriche e di laboratorio per Operazioni unitarie e reattori chimici. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca e l’attività di revisore per riviste internazionali. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato la desolforazione in situ con sorbenti calcarei in combustori a letto fluidizzato (influenza dei parametri operativi, comminuzione, riattivazione dei sorbenti esausti, riutilizzazione dei residui solidi provenienti dai combustori) e l’adsorbimento di inquinanti da fase liquida. La produzione scientifica, collocata su riviste internazionali e non ancora particolarmente ampia, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico e buona capacità di condurre esperimenti in sistemi complessi utilizzando l’impiego congiunto di varie tecniche per la interpretazione dei risultati. L’attività didattica, dedicata essenzialmente agli impianti per l’industria di processo e al laboratorio/esercitazioni numeriche di operazioni unitarie e reattori chimici, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato è attualmente ricercatore confermato presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Napoli “Federico II”. L’attività di ricerca del candidato si è sviluppata secondo differenti direttrici di ricerca che comprendono i processi di desolforazione applicati alla combustione in letto fluido, il riutilizzo di solidi industriali e residui solidi provenienti da combustione in letto fluido ed i processi di adsorbimento da fase liquida di microinquinanti. La produzione scientifica ha carattere teorico-sperimentale, si sviluppa su differenti tematiche ed è caratterizzata da buona collocazione editoriale in riviste ed atti di convegni internazionali. Gli argomenti di ricerca trattati sono attinenti a quelli individuati dal settore scientifico disciplinare della presente procedura di valutazione comparativa e l’apporto del candidato appare determinante. Non sono presenti elementi per una valutazione su attività connesse alla partecipazione a progetti di ricerca. Il candidato mostra un’ampia e qualificata attività didattica, che ha inizio nel 1998 presso diversi atenei (Università del Sannio, Università della Basilicata, Università di Napoli “Federico II”). Attualmente svolge attività didattiche per la cattedra di Impianti Chimici sia per il corso di laurea di Chimica Industriale che per quello di Ingegneria Chimica dell'Ateneo fridericiano e per il corso di laurea di Ambiente e Territorio dell'Università della Basilicata. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Fabio Montagnaro, ricercatore confermato dal 2005 presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Napoli “Federico II”, ha riguardato prevalentemente la desolforazione con sorbenti calcarei in combustori a letto fluidizzato e l’adsorbimento di inquinanti da fase liquida. La ampia produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una ragionevole continuità da cui appare evidente il significativo apporto del candidato, ed è anche collocata su buone riviste internazionali, L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli impianti per l’industria di processo, delle operazioni unitarie e dei reattori chimici, è adeguata e perfettamente pertinente con la presente valutazione comparativa. La partecipazione a progetti di ricerca risulta anch’essa ben rilevante Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Montagnaro è ancora alquanto breve, per motivi anagrafici. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente sufficiente, anche se per metà pubblicata in congressi e non su riviste. Inoltre, la produzione scientifica è di qualità buona, ma non tutta attinente al SSD, perché, se è osservabile quasi sempre un approccio di tipo quantitativo, alcuni problemi studiati sono di interesse marginale per gli impianti chimici. Il dott. Montagnaro ha anche svolto e svolge alcune attività collaterali, in particolare come revisore per riviste e congressi, e una intensa attività didattica anche fuori sede e in SSD diversi dagli impianti chimici.

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Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per buona parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è abbastanza ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Fabio Montagnaro alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Marco Petrangeli Papini Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato è focalizzata sul trattamento, smaltimento e/o valorizzazione di reflui di diversa natura ed origine oltreché sulle tecnologie per la bonifica di suoli e falde acquifere contaminate. La produzione scientifica è ampia e collocata prevalentemente su riviste internazionali ed appare per buona parte pertinente al SSD. Il candidato mostra buona capacità di operare in stretto collegamento interdisciplinare con ricercatori nazionali ed internazionali provenienti da diverse discipline scientifiche (idrogeologia, geochimica, biochimica, microbiologia, ingegneria sanitaria ambientale). L’attività didattica, dedicata essenzialmente ai processi e impianti industriali chimici e alle tecnologie di risanamento dei siti inquinati, appare adeguata. Ha partecipato a diversi progetti di ricerca, in alcuni casi con ruolo di responsabile scientifico. E’ stato anche promotore di alcune iniziative didattiche a livello internazionale su caratterizzazione, monitoraggio e bonifica di siti inquinati. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato hanno riguardato principalmente lo studio e la modellizzazione del trasporto e destino di inquinanti nei suoli e nella falde acquifere e lo sviluppo di tecnologie di decontaminazione di suoli e di acque (di falda e di scarico). La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico e una notevole capacità di trattare sia gli aspetti teorici dei processi investigati sia le possibilità di sviluppo (trasferibilità di scala, applicazione su campo), ottenendo risultati di apprezzabile originalità. L’attività didattica, dedicata essenzialmente agli impianti e processi industriali chimici e alle tecnologie di risanamento ambientale, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca, anche internazionali, dove il candidato ha svolto talvolta anche funzioni di promozione e coordinamento. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato presenta un’ampia produzione scientifica sviluppata su differenti filoni di ricerca che comprendono lo studio e lo sviluppo di processi ed impianti chimici e biologici per il trattamento e lo smaltimento di reflui liquidi e rifiuti, e lo studio di tecnologie per la bonifica di suoli e falde contaminate. La produzione scientifica è pertinente al settore disciplinare ING-IND/25 ed è caratterizzata da rigore metodologico, buona continuità temporale e forti spunti di innovatività scientifica. Significativo appare il contributo del candidato nonché la collocazione editoriale della produzione scientifica. L’attività di ricerca è caratterizzata da buona continuità temporale ed è testimoniata dalla partecipazione a numerosi progetti di

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ricerca nazionali ed internazionali con ruoli di coordinamento scientifico. La significativa attività didattica, esplicata in maniera continuativa per un decennio, lo vede titolare per affidamento di insegnamenti afferenti alle cattedre di Impianti Chimici e Teoria dello Sviluppo, a partire dal 2002. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Marco Petrangeli Papini, ricercatore presso il Dipartimento di Chimica della Facoltà di Scienze MFN dell’Università di Roma “La Sapienza” dal 1995, ha riguardato lo studio e l’analisi della dispersione e trasporto di inquinanti nel suolo e nella falda acquifera congiuntamente allo sviluppo di appropriate tecnologie di decontaminazione. La ampia ed originale produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una ragionevole continuità da cui appare evidente il significativo apporto del candidato, ed è collocata su riviste internazionali. L’attività didattica, indirizzata nell’ambito degli impianti chimici e della teoria dello sviluppo dei processi, è adeguata e ben pertinente con la presente valutazione comparativa. La partecipazione a progetti di ricerca, spesso svolta con funzioni di responsabilità e di coordinamento, risulta anch’essa significativa. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Petrangeli Papini può definirsi lunga. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente abbondante, di buona qualità, e attinente al SSD. Infatti, anche se gli argomenti trattati si riferiscono prevalentemente a problemi ambientali piuttosto che impiantistici, si fa apprezzare un approccio quantitativo, ad esempio nella analisi dei fenomeni di trasporto in sistemi naturali. Il dott. Petrangeli Papini ha anche svolto e svolge molte attività collaterali accademiche; in particolare, la attività didattica è intensa e attinente al SSD. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per larga parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da larghe interazioni interdisciplinari, continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Scienze Chimiche. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Marco Petrangeli Papini alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Ilenia Giuseppina Rossetti Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca della candidata è focalizzata sulla catalisi eterogenea, in particolare per la messa a punto di processi innovativi per la sintesi di catalizzatori eterogenei, la loro caratterizzazione, lo sviluppo di modelli cinetici, la scissione fotoelettrocatalitica dell’acqua. La produzione scientifica è ampia, prevalentemente collocata su riviste internazionali con elevati indici bibliometrici e con statistiche di citazione di rilievo ma è prevalentemente riconducibile all’ambito della chimica fisica. L’attività didattica è dedicata essenzialmente alla chimica fisica industriale. La candidata partecipa a progetti in collaborazione con imprese.

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Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato sono incentrate sulla catalisi eterogenea (messa a punto di processi innovativi per la sintesi di catalizzatori eterogenei, loro caratterizzazione, sviluppo di modelli cinetici, scissione fotoelettrocatalitica dell’acqua). La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è in parte riconducibile all’ambito della chimica fisica. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra notevoli capacità di allestire sperimentazioni anche complesse in impianti micro- e semi-pilota, interpretandone i risultati con rigore metodologico. L’attività didattica, dedicata essenzialmente alla chimica fisica industriale, è adeguata. Il candidato ha partecipato a contratti di collaborazione con le imprese. Giudizio del Prof. Lancia L’attività di ricerca della candidata si sviluppa su diversi filoni di ricerca comprendenti la catalisi eterogenea in tutti i suoi aspetti, mediante lo sviluppo di processi innovativi per la sintesi di catalizzatori eterogenei, e l’allestimento di impianti per l’esecuzione di test di attività catalitica. La produzione scientifica è ampia, buona è la collocazione editoriale dei lavori su prestigiose riviste ed atti di convegni a carattere internazionale, ma riferibile in misura limitata al settore scientifico disciplinare di cui alla presente valutazione comparativa. Significativa appare la continuità temporale e l’innovatività scientifica della produzione anche se non sempre è possibile determinare il contributo della candidata. L’attività didattica si concentra principalmente su corsi di chimica-fisica per le facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Milano, presso cui è ricercatrice dal 2002. Dalla documentazione presentata non si evincono elementi per poter esprimere un giudizio su eventuale partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Ilenia Rossetti, ricercatrice confermata dal 2005 nel SSD CHIM02–Chimica Fisica presso la Facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Milano. ha riguardato prevalentemente la catalisi eterogenea con attenzione sia allo sviluppo di processi di sintesi di nuovi catalizzatori eterogenei, che alla loro caratterizzazione. La produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è solo in parte pertinente, presenta una continuità da cui appare evidente l’apporto del candidato, ed è ampia e collocata su riviste internazionali, L’attività didattica, indirizzata a coprire i diversi aspetti della chimica fisica industriale, è anch’essa ampia e in parte pertinente con la presente valutazione comparativa. Molto significativa risulta la partecipazione a progetti di ricerca, nazionali ed internazionali, talora con finalizzazioni industriali. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Rossetti è ancora alquanto breve per motivi anagrafici. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente buona e prodotta con velocità elevata. Inoltre, la produzione scientifica è di buona qualità, ma molto poco attinente al SSD, perché solo in due lavori è presente una trattazione quantitativa della cinetica chimica, peraltro di tipo elementare. Il dott. Rossetti ha anche svolto e svolge una regolare attività didattica prevalentemente nel settore della Chimica fisica. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è solo in piccola parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta, essenzialmente dedicata alla Chimica Fisica Industriale, è stata adeguata. 3. Altri titoli

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Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, a maggioranza ammette il candidato Ilenia Giuseppina Rossetti alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Fabrizio Scala Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato è concentrata sull’utilizzo di reattori a letto fluido per la combustione con desolforazione in situ ma ha coperto anche altre problematiche quali quelle dell’abbattimento di specie inquinanti da fumi di combustione. La produzione scientifica è pienamente attinente al SSD ed è ampia, con numerose pubblicazioni su riviste internazionali e su atti di congressi internazionali. L’apporto del candidato in questi lavori appare determinante. Il candidato mostra originalità nella definizione di apparati e procedure sperimentali di scala diversa, assieme alla capacità di sviluppare modelli teorici di apprezzabile livello. L’attività didattica di supporto a corsi universitari e di formazione professionale assieme a quella di relatore di tesi di dottorato e di laurea è adeguata, tenuto conto della posizione di lavoro del candidato. Il candidato ha partecipato a diversi progetti di ricerca in collaborazione con università, centri di ricerca e aziende, sia nazionali che internazionali, in alcuni casi anche con ruolo di responsabile scientifico. Apprezzabile è l’attività di revisore per riviste internazionali. Di rilievo i riconoscimenti ricevuti dalla comunità scientifica internazionale. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato, svolta sia in ambiente accademico che presso l’Istituto di Ricerca sulla combustione del CNR (di cui è ricercatore a tempo indeterminato dal 2001), sono state indirizzate principalmente all’impiego di reattori a letto fluidizzato in processi di combustione (di solidi carboniosi con elevato tenore di sostanze volatili e ceneri) e di desolforazione in situ degli effluenti gassosi prodotti; una seconda linea di ricerca ha riguardato l’abbattimento di specie inquinanti da fumi di combustione. La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, buone doti di sperimentatore (con utilizzazione di apparecchiature in varia scala adeguatamente attrezzate) e una apprezzabile padronanza dello strumento teorico-modellistico, ottenendo risultati di notevole valenza applicativa. L’attività didattica di supporto a corsi universitari e di formazione professionale è adeguata, tenuto conto della posizione di lavoro del candidato. Il candidato ha partecipato a numerose collaborazioni scientifiche con università, centri di ricerca e aziende, sia nazionali che internazionali. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato è ricercatore dell'Istituto Ricerche sulla Combustione, IRC, del CNR dal 2001 e si interessa, fin dall'inizio della sua carriera di ricercatore di processi di combustione di solidi carboniosi e di desolforazione in situ degli effluenti gassosi in reattori a letto fluidizzato e di abbattimento di specie inquinanti da fumi di combustione. Il contributo scientifico del candidato è significativo e documentato da una ampia e ben collocata produzione scientifica cui si affiancata un'ampia partecipazione, principalmente in ambito CNR/IRC, a progetti di ricerca pubblici e privati. La produzione scientifica si segnala per continuità, originalità e rigore metodologico, ed è pertinente ai contenuti del settore scientifico disciplinare. L'attività didattica ha compreso assistenza alle lezioni ed attività seminariali in moduli di insegnamenti a scelta dei corsi di laurea di Ingegneria Chimica dell'Università di Napoli “Federico II”, afferenti al settore ING-IND/25, nell'ambito delle collaborazioni attive tra il Dipartimento di Ingegneria Chimica e il CNR/IRC. In questo stesso ambito, il candidato ha collaborato alla supervisione di numerose tesi di laurea, triennale e magistrale, di studenti afferenti al predetto corso di laurea.

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Giudizio del Prof. Ranzi L’attività complessiva di ricerca del candidato Fabrizio Scala, ricercatore presso l’Istituto di Ricerca sulla combustione del CNR di Napoli, ha riguardato prevalentemente lo studio e l’utilizzo di reattori a letto fluidizzato in processi di combustione e di desolforazione di effluenti gassosi. Parte dell’attività di ricerca ha anche riguardato l’abbattimento di specie inquinanti da fumi di combustione. La assai ampia produzione scientifica, come riportata nel curriculum proposto, è pertinente, presenta una buona continuità temporale da cui appare evidente l’apporto del candidato, ed è collocata su riviste internazionali di buona rilevanza. La limitata attività didattica, svolta nell’ambito di corsi universitari e di formazione professionale, è pertinente con la presente valutazione comparativa. Molto significativa risulta la partecipazione a progetti di ricerca, spesso svolta in collaborazione con università ed altri centri di ricerca nazionali ed internazionali. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Scala è di durata adeguata al concorso in oggetto. La produzione scientifica pubblicata in ambito internazionale è quantitativamente abbondante, di qualità molto buona, e molto attinente al SSD; inoltre, in alcuni casi, il dott. Scala risulta come unico autore. Il dott. Scala ha anche svolto e svolge attività collaterali, in particolare quella di revisore per riviste scientifiche; al contrario, la attività didattica è molto limitata e marginale, anche perché il dott. Scala ricopre il ruolo di ricercatore CNR. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è pienamente attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica, coerentemente al suo ruolo di ricercatore presso il CNR, è limitata ma inserita nel SSD della presente valutazione comparativa. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Fabrizio Scala alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Marino Simeone Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca del candidato è concentrata principalmente su studi di reo-ottica di sistemi eterogenei, di interesse per la produzione industriale di polimeri, per il settore alimentare e per l’industria della detergenza, ma si è interessata anche di sistemi di produzione di idrogeno tramite reforming autotermico del metano e di alcune applicazioni biomediche dell’ingegneria chimica. La produzione scientifica è relativamente ampia, prevalentemente collocata su riviste internazionali, con l’aggiunta di 3 brevetti nazionali ma è solo in parte attinente al SSD. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra buone doti di sperimentatore e capacità di elaborazione teorica, ottenendo risultati di buona innovatività. L’attività didattica, dedicata essenzialmente ai fondamenti degli impianti chimici e agli impianti dell’industria di processo, è adeguata. Ha anche svolto ruolo di coordinatore per corsi internazionali ed una discreta attività seminariale. Apprezzabile è l’attività di revisore per progetti di ricerca e per riviste internazionali così come la

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partecipazione a progetti di ricerca, anche internazionali, dove il candidato ha svolto talvolta anche funzioni di promozione e coordinamento. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato sono state indirizzate principalmente a studi di reo-ottica di sistemi eterogenei, di interesse per la produzione industriale di polimeri, per il settore alimentare e per l’industria della detergenza; altre linee di ricerca hanno riguardato la produzione di idrogeno tramite reforming autotermico di metano e le applicazioni biomediche dell’ingegneria chimica. La produzione scientifica, ampia e collocata su riviste internazionali, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico, buone doti di sperimentatore (con utilizzazione di tecniche sofisticate di video microscopia ottica, analisi delle immagini e microfluidica) e notevole capacità di elaborazione teorica, ottenendo risultati di apprezzabile innovatività. L’attività didattica, dedicata essenzialmente ai fondamenti degli impianti chimici e agli impianti dell’industria di processo, è adeguata. Apprezzabile è la partecipazione a progetti di ricerca, anche internazionali, dove il candidato ha svolto talvolta anche funzioni di promozione e coordinamento. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato è ricercatore dal 2000 presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica dell'Università di Napoli “Federico II” per il settore scientifico disciplinare Impianti Chimici. L’attività di ricerca del candidato è stata articolata su diversi filoni che comprendono la produzione di idrogeno tramite reforming auto termico del metano, la reo-ottica di sistemi eterogenei ed alcune applicazioni biomediche dell’ingegneria chimica, tutti attinenti ai temi individuati dal settore scientifico disciplinare nel quale è bandita la presente procedura. La produzione scientifica appare buona così come la collocazione editoriale in riviste ed atti di convegni internazionali. Rimarchevole il contributo offerto dal candidato e i forti spunti di originalità. Rigorosa l’impostazione scientifica. L’attività di ricerca ha buona continuità ed ha compreso la partecipazione del candidato a numerosi progetti di ricerca nazionali, anche con ruoli di responsabilità. L’attività didattica è cospicua e crescente nel tempo, e si è esplicata nella forma di lezioni, esercitazioni ed attività seminariali sia in numerosi insegnamenti afferenti al settore ING-IND/25 che nell’ambito di collaborazioni universitarie internazionali. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività di ricerca del candidato Marino Simeone, ricercatore confermato dal 2003 presso l’Università degli Studi di Napoli, è sufficientemente diversificata ed ha riguardato i seguenti settori: - studi di reo-ottica di sistemi eterogenei di interesse industriale (polimeri, alimentare e detergenti); - reforming autotermico di metano per la produzione di idrogeno - applicazioni biomediche dell’ingegneria chimica. La ampia ed innovativa produzione scientifica, è pertinente, presenta una buona continuità temporale, ed è collocata su riviste internazionali di buon livello. L’attività didattica, nell’ambito degli impianti chimici e agli impianti dell’industria di processo, è adeguata e perfettamente pertinente con la presente valutazione comparativa. Molto significativa risulta la partecipazione a progetti di ricerca, svolta anche in qualità di coordinatore, talora in collaborazione con università ed altri centri di ricerca nazionali ed internazionali. Giudizio del Prof. Tufano La produzione scientifica del dott. Simeone pubblicata in ambito internazionale è discreta in termini quantitativi e di buona qualità, ma solo pochi lavori, peraltro molto recenti, sono attinenti al SSD. Il dett. Simeone ha anche svolto alcune attività collaterali, in particolare come revisore per riviste e per progetti di ricerca e una attività didattica adeguata e nell’ambito del SSD. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è in parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25

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Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale La produzione scientifica del candidato è ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Marino Simeone alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. Sara Spilimbergo Giudizio del Prof. Arena L’attività di ricerca della candidata è stata svolta in collaborazione con istituzioni di ricerca nazionali e internazionali ed ha riguardato principalmente il processo sterilizzazione e pastorizzazione di liquidi alimentari a bassa temperatura utilizzando fluidi supercritici, anche in combinazione con campi elettrici pulsanti. La produzione scientifica, non particolarmente ampia ma collocata su riviste internazionali di buon livello, è solo in parte attinente al SSD. L’attività didattica è stata dedicata essenzialmente agli impianti chimici per l’industria alimentare e per l’industria enologica e agli impianti biochimici ed appare adeguata. Apprezzabile è l’attività di revisore per alcune riviste internazionali. Giudizio del Prof. Beccari Le attività di ricerca del candidato, svolte in collaborazione con istituzioni di ricerca nazionali e internazionali, hanno riguardato principalmente il processo di inattivazione microbica di liquidi alimentari a bassa temperatura utilizzando CO2 supercritica (da sola o combinata con campi elettrici pulsanti) in impianti batch e semicontinui. La produzione scientifica, collocata su riviste internazionali e non ancora particolarmente ampia, è pertinente e coerente. L’apporto del candidato appare determinante. Il candidato mostra rigore metodologico e buona attitudine alla sperimentazione e all’approfondimento teorico. L’attività didattica, dedicata essenzialmente agli impianti chimici per l’industria alimentare e per l’industria enologica e agli impianti biochimici, è adeguata. Giudizio del Prof. Lancia La candidata, attualmente ricercatrice presso l’Università di Trento afferente al settore scientifico disciplinare ING-IND/25, ha svolto la propria attività di ricerca nell’ambito dell’Ingegneria di processo e dell’impiantistica chimica ed alimentare. La produzione scientifica appare continua ma limitata e la collocazione editoriale in riviste ed atti di convegni internazionale è solo parzialmente riferibile ai temi del settore scientifico disciplinare di cui alla presente valutazione comparativa, sebbene metta in rilievo il significativo apporto della candidata. L’attività didattica appare consistente ed espletata attraverso corsi universitari e presso master universitari sostanzialmente afferenti al settore ING-IND/25 e attraverso seminari su invito. Dalla documentazione presentata non si evincono elementi per poter esprimere un giudizio su eventuale partecipazione a progetti di ricerca. Giudizio del Prof. Ranzi L’attività di ricerca del candidato Sara Spilimbergo, ricercatrice dal 2004 presso l’Università di Trento, si è focalizzata in larga misura su processi discontinui di interesse dell’industria alimentare quali quello dell’utilizzo di CO2 supercritica per l’inattivazione microbica di liquidi a bassa temperatura.

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La produzione scientifica, collocata su riviste internazionali, pur limitata è pertinente già mostra in modo evidente l’apporto del candidato. L’attività didattica, svolta nell’ambito degli impianti chimici per l’industria alimentare, biochimica ed enologica, è adeguata e pertinente con la presente valutazione comparativa. Giudizio del Prof. Tufano La carriera scientifica del dott. Spilimbergo è molto breve, anche per motivi anagrafici. La produzione scientifica pubblicata in riviste internazionali è di qualità sufficiente e attinente al SSD ma quantitativamente alquanto limitata anche perché prodotta con una velocità non elevata. Il dott. Spilimbergo ha anche svolto e svolge attività di revisore per alcune riviste scientifiche e una adeguata attività didattica. Giudizio Collegiale 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è quantitativamente limitata ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. In conclusione la Commissione, alla luce dei criteri stabiliti nella seduta preliminare, valuta positivamente l’attività scientifica svolta, esprime apprezzamento per l’attività didattica svolta e, tenendo anche conto degli ulteriori titoli presentati, ammette all’unanimità il candidato Sara Spilimbergo alle successive fasi della presente procedura di valutazione comparativa. La Commissione procede quindi alla stesura del calendario delle prove. La Commissione decide di estrarre il nome di uno dei candidati dal quale iniziare la discussione delle pubblicazioni scientifiche. Viene estratto il nome del candidato Simeone Marino, al quale, nelle prove, seguiranno poi i nomi degli altri candidati in stretto ordine alfabetico. Il calendario delle prove viene quindi così determinato: DISCUSSIONE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE del giorno 8 giugno Ore 11.00

22) Simeone Marino 23) Spilimbergo Sara 24) Beolchini Francesca

Ore 15.00 25) Bezzo Fabrizio 26) Bolzonella David 27) Caputo Giuseppe 28) Cincotti Alberto 29) Fabiano Bruno

DISCUSSIONE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE del giorno 9 giugno Ore 9.00

1) Lolli Giulio 2) Montagnaro Fabio 3) Petrangeli Papini Marco 4) Rossetti Ilenia 5) Scala Fabrizio

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PROVA DIDATTICA del giorno 9 giugno Ore 14.00

14) Simeone Marino 15) Spilimbergo Sara 16) Beolchini Francesca 17) Bezzo Fabrizio 18) Bolzonella Davide 19) Caputo Giuseppe

PROVA DIDATTICA del giorno 10 giugno Ore 9.00

20) Cincotti Alberto 21) Fabiano Bruno 22) Lolli Giulio 23) Montagnaro Fabio 24) Petrangeli Papini Marco 25) Rossetti Ilenia 26) Scala Fabrizio

Il Presidente procede alla chiusura del verbale firmato in tutte le sue parti. La seduta è sciolta alle ore 17.00 e si riconvocherà il giorno 8 giugno alle ore 11 per procedere alla discussione dei titoli e alla assegnazione ai candidati dell’argomento della prova didattica.

SECONDA RIUNIONE Il giorno 8 giugno alle ore 11.00 presso i locali del Dipartimento di Chimica si riunisce la Commissione giudicatrice per la discussione sulle pubblicazioni scientifiche da parte dei candidati della procedura di valutazione comparativa a n.1 posto di Professore Universitario di ruolo di II fascia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali per il settore s/d ING-IND/25 bandito dall’Università degli Studi di Roma con D.R.del 17.04.2008 (Avviso pubblicato sulla G.U. n.33 - IV Serie speciale - del 29.04.2008). Risultano presenti i seguenti Professori :

1) Prof. UMBERTO ARENA 2) Prof. MARIO BECCARI 3) Prof. AMEDEO LANCIA 4) Prof. ELISEO MARIA RANZI 5) Prof. VINCENZO TUFANO

Preliminarmente la Commissione prende atto che è pervenuta la rinuncia dell’Ing. Fabrizio Bezzo. Si procede quindi all’appello nominale e risultano presenti i seguenti candidati:

- Beolchini Francesca - Bolzonella David - Lolli Giulio - Montagnaro Fabio - Petrangeli Papini Marco - Rossetti Ilenia Giuseppina - Scala Fabrizio - Simeone Marino

La Commissione identifica i candidati come indicato nell’allegato n.1 che forma parte integrante del presente verbale. Constatata l’assenza di alcuni candidati, il calendario delle prove viene così riorganizzato e comunicato ai

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candidati. DISCUSSIONE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE del giorno 8 giugno Ore 11.30

1) Simeone Marino 2) Beolchini Francesca 3) Bolzonella David 4) Lolli Giulio 5) Montagnaro Fabio 6) Petrangeli Papini Marco 7) Rossetti Ilenia 8) Scala Fabrizio

PROVA DIDATTICA del giorno 9 giugno Ore 12.00

4) Simeone Marino 5) Beolchini Francesca 6) Bolzonella David 9) Lolli Giulio 10) Montagnaro Fabio 11) Petrangeli Papini Marco 12) Rossetti Ilenia 13) Scala Fabrizio

La Commissione procede quindi alla scelta di cinque argomenti per ciascun candidato, tenendo conto che la prova didattica deve essere relativa ad una area tematica compresa nella declaratoria del settore scientifico-disciplinare a concorso. I candidati sono invitati a verificare l’integrità delle buste contenenti gli argomenti, buste che devono essere sigillate e firmate dai Commissari sui lembi di chiusura. Ciascun candidato sarà invitato a sorteggiare al termine della discussione tre dei cinque argomenti di cui uno sarà oggetto della prova didattica. Viene quindi dato inizio alla discussione sulle pubblicazioni scientifiche ed al sorteggio degli argomenti per la prova didattica, con l’esito di seguito verbalizzato per ciascun candidato: Candidato: Marino Simeone Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

4. Lezione : Dimensionamento del piatto di una colonna di distillazione 5. Lezione : Calcolo di progetto di una torre di raffreddamento 6. Lezione : Bilanci di energia per sistemi reattivi

Il candidato sceglie il tema seguente: Bilanci di energia per sistemi reattivi Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato : Lezione: Processi industriali per la produzione di combustibili alternativi Lezione: Aspetti impiantistici del reforming auto termico del gas naturale Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra una buona capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività

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scientifica e riesce a far risaltare con chiarezza il proprio apporto individuale. Descrive con padronanza il percorso scientifico che ha portato, partendo da problematiche di misure di tensione interfacciale, ai principali lavori su apparecchiature di mescolamento in sistemi con viscoelasticità. Il rigore metodologico è notevole e la propria produzione scientifica appare coerente. Il candidato mostra una buona chiarezza espositiva. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato mostra piena padronanza delle tematiche riguardanti l’attività scientifica svolta che ha esposto con chiarezza, capacità di sintesi e rigore metodologico, evidenziando il proprio apporto individuale e facendo emergere gli aspetti interdisciplinari di talune delle tematiche trattate. Ha risposto in modo esauriente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha mostrato ottima padronanza degli argomenti scientifici affrontati nei lavori presentati ed una maturità scientifica che gli consente di inquadrare in modo sicuro l’attività nell’ambito della letteratura scientifica del settore sia negli aspetti sperimentali che in quelli modellistici. Dalla discussione emerge in modo chiaro il proprio contributo alla ricerca e le scelte dell’approccio e della metodologia sono sempre giustificate e chiarite in modo sicuro e convincente. Giudizio del Prof. Ranzi Ottima capacità di inquadrare, con forte rigore metodologico, la produzione scientifica. Buona la capacità di far risaltare il proprio apporto individuale. La chiarezza espositiva e la capacità di evidenziare gli aspetti essenziali mostrano una ottima capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Simeone presenta con molta chiarezza e con proprietà di linguaggio la sua attività di ricerca. Si apprezza in particolare l’impegno profuso per inquadrare il suo lavoro, che è prevalentemente fondamentale, in un contesto applicativo, anche se questo contesto sembra definibile più come tecnologia dei polimeri che come impianti chimici. Risponde con grande acume alle domande. Giudizio Collegiale Il candidato Marino Simeone mostra :

k) Buona capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica l) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale m) Ottimo rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica n) Buona chiarezza espositiva o) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: Francesca Beolchini Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

4. Lezione : Criteri generali di scale-up nella progettazione di reattori chimici 5. Lezione : Dimensionamento degli scambiatori di calore 6. Lezione : Calcolo dell’altezza di riempimento di una colonna di assorbimento

Il candidato sceglie il tema seguente: Calcolo dell’altezza di riempimento di una colonna di assorbimento Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato : Lezione : Analisi termodinamica e cinetica di reazioni biochimiche Lezione : Bioadsorbimento di metalli pesanti Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale,

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come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena La candidata ha buona capacità di inquadramento in una panoramica complessiva della propria attività scientifica, per larga parte legata alla problematica di recupero di metalli (principalmente zinco e manganese) da minerali e da rifiuti quali batterie o apparecchiature elettriche ed elettroniche. L’apporto individuale appare rilevante così come il rigore metodologico. Appaiono apprezzabili sia la chiarezza espositiva che la capacità di evidenziare gli aspetti essenziali della ricerca. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza, concisione e rigore metodologico le tematiche riguardanti l’attività scientifica svolta, evidenziando le prospettive applicative e facendo risaltare il proprio apporto individuale. Ha risposto adeguatamente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato riferisce con competenza sui temi sviluppati nella attività di ricerca svolta, mostrando ottima padronanza degli argomenti scientifici presentati. Ha ampiamente mostrato la capacità di giustificare le scelte metodologiche effettuate che appaiono di ottimo livello e, in alcuni casi, particolarmente innovative rispetto al panorama internazionale. Nella discussione non è apparso in maniera chiara il proprio apporto nelle pubblicazioni a più nomi. Giudizio del Prof. Ranzi La candidata mostra una buona capacità di inquadrare la sua produzione scientifica complessiva. La chiarezza espositiva unitamente alla buona capacità di sottolineare gli aspetti essenziali della sua attività indicano, unitamente al significativo apporto individuale, una notevole capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano La Dr.ssa Beolchini discute in modo molto chiaro ed analitico la sua attività di ricerca. Risponde poi in modo esaustivo alle domande che riguardano i metodi utilizzati. Giudizio Collegiale Il candidato Francesca Beolchini mostra:

a) Buona capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: David Bolzonella Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi :

4. Lezione: Reattori biologici per la depurazione di acque reflue 5. Lezione: Analogie tra fenomeni di trasporto di materia, calore e quantità di moto 6. Lezione: Progettazione di colonne di distillazione

Il candidato sceglie il tema seguenti: Reattori biologici per la depurazione di acque reflue Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato : Lezione: Valorizzazione di rifiuti organici Lezione: Equazione di progetto di reattori chimici ideali Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale,

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come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra buone doti di sintesi e di esposizione, inquadrando con efficacia la propria attività scientifica. Descrive con padronanza il percorso scientifico della sua attività dedicata per gran parte all’impiantistica dei processi di digestione anaerobica. Il rigore metodologico è notevole e tutta la produzione scientifica è di interesse. Il candidato mostra una apprezzabile chiarezza espositiva e riesce ad evidenziare gli aspetti essenziali del suo lavoro rispetto alle notazioni di dettaglio. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza, incisività, rigore metodologico e partecipazione l’attività scientifica svolta, evidenziando le interconnessioni e le sinergie, e facendo risaltare il proprio apporto individuale. Ha risposto in modo esauriente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato dimostra padronanza e buona capacità di descrivere la ricerca effettuata, relativa al trattamento dei rifiuti organici e dei reflui liquidi. Sa evidenziare il proprio apporto nella realizzazione dei lavori e della propria attività scientifica. Buona la capacità di motivare le scelte fatte anche se in alcuni casi manca il riscontro con la comprensione dei fenomeni fisici coinvolti. Giudizio del Prof. Ranzi Buona la capacità del candidato di inquadrare la sua produzione scientifica complessiva, con univoca indicazione del suo significativo apporto. Buona sia la chiarezza espositiva che la capacità di evidenziare gli aspetti essenziali della sua importante attività di ricerca. Il candidato mostra una apprezzabile capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Bolzonella descrive con chiarezza gli aspetti impiantistici della sua attività di ricerca ponendo in luce anche un dettagliato inquadramento delle problematiche di tipo tecnico economico. Giudizio Collegiale Il candidato David Bolzonella mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: Giorgio Lolli Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

4. Lezione : Stabilità dei reattori chimici 5. Lezione : Progettazione di un filtro a manica 6. Lezione : Preparazione e caratterizzazione di catalizzatori eterogenei

Il candidato sceglie il tema seguente: Preparazione e caratterizzazione di catalizzatori eterogenei Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato : Lezione : Ruolo dei fenomeni di trasporto nella progettazione delle colonne di distillazione Lezione : Programmazione della sperimentazione industriale Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale,

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come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra un’apprezzabile capacità nel presentare la propria produzione scientifica, inquadrandola nell’ambito industriale nel quale si è sviluppata sin dall’inizio della sua attività. Ha lavorato sui processi di crescita selettiva di nanotubi di carbonio. Il rigore metodologico è notevole e tutta la produzione scientifica appare coerente anche se poco varia. Il candidato mostra una buona chiarezza espositiva e riesce ad evidenziare gli aspetti essenziali del suo lavoro. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza e rigore metodologico l’attività di ricerca svolta, peraltro ancora di carattere prevalentemente monotematico, e facendo risaltare il proprio apporto individuale. Ha risposto adeguatamente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha mostrato piena padronanza degli argomenti scientifici affrontati. Dalla discussione si rileva l’apporto personale. Le metodologie utilizzate appaiono di ottimo livello e, in alcuni casi innovative rispetto al panorama del settore. E’ auspicabile che il candidato curi con maggiore attenzione la presentazione dei risultati ottenuti nei lavori presentati. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato mostra una buona capacità e chiarezza nell’inquadrare la sua già significativa produzione scientifica. L’esposizione complessiva delle sue attività di ricerca indica una indubbia capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Lolli discute con sicurezza la sua attività di ricerca, che riguarda tecnologie molto innovative, ponendo in luce gli aspetti modellistici. Si mostra ancora non pienamente maturo nell’inquadrare la sua attività in un contesto più generale. Giudizio Collegiale Il candidato Giorgio Lolli mostra:

a) Adeguata capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Adeguata capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Adeguata chiarezza espositiva e) Adeguata evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: Fabio Montagnaro Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

4. Lezione : Equazioni di progetto di reattori chimici ideali 5. Lezione : Il ruolo dei fenomeni di trasporto nella progettazione delle colonne di distillazione 6. Lezione : Processi di desolforazione di correnti gassose da processi di combustione

Il candidato sceglie il tema seguente: Equazioni di progetto di reattori chimici ideali Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato : Lezione : Rigeneratori termici e recupero energetico Lezione : Processi di adsorbimento Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale,

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come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra un’eccezionale brillantezza nell’inquadrare al meglio la propria attività scientifica e nell’esporla in maniera semplice ma efficace. Lo specifico proprio apporto individuale ai diversi lavori appare con evidenza. Il candidato descrive con padronanza e chiarezza il percorso scientifico della sua attività largamente dedicata ai processi di desolforazione in situ all’interno di combustori a letto fluido, in presenza di fenomeni di comminuzione. Il rigore metodologico è notevole e tutta la propria produzione scientifica appare coerente e di elevato interesse. Ha risposto in modo esauriente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza, rigore metodologico e brillante partecipazione l’attività di ricerca svolta, facendo risaltare il proprio apporto individuale. Ha risposto alle domande formulate dalla Commissione mostrando grande padronanza degli argomenti trattati e fornendo un ulteriore contributo di approfondimento su alcuni aspetti specifici. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha mostrato ottima padronanza degli argomenti scientifici presentati inquadrandoli correttamente nei loro aspetti sperimentali e modellistici. Nella discussione è stato chiaro l’apporto personale del candidato e sono state messe in evidenza le metodologie utilizzate che appaiano allineate al miglior stato dell’arte, in particolare per quanto riguarda la parte sperimentale. Le scelte di approccio e metodologica, guidate essenzialmente dall’osservazione fenomenologia, sono certamente apprezzabili,innovative e ben motivate. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato inquadra con ottima chiarezza, con vivacità espositiva e con rigore metodologico la sua produzione scientifica. Buona la capacità sia di far risaltare il proprio apporto individuale, che di evidenziare gli aspetti essenziali delle diverse problematiche. Il candidato dimostra una sensibile capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Montagnaro si mostra molto brillante nella presentazione dei problemi affrontati nel trattare diversi meccanismi di reazione gas solido e delle soluzioni trovate. Il candidato appare molto entusiasta del lavoro di ricerca. Giudizio Collegiale Il candidato Fabio Montagnaro mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Ottima chiarezza espositiva e) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: Marco Petrangeli Papini Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

4. Lezione : Progettazione di colonne di distillazione 5. Lezione : Trasporto di materia in matrici ambientali 6. Lezione : Classificazione delle operazioni unitarie

Il candidato sceglie il tema seguente: Progettazione di colonne di distillazione Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato: Lezione : Distribuzione dei tempi di permanenza in reattori con fluidodinamica complessa Lezione : Tecnologie innovative per il risanamento dei suoli inquinati

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Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra buona capacità di inquadramento della propria attività scientifica e nell’esporla in maniera chiara. Riesce a far risaltare con chiarezza il proprio apporto individuale. Descrive con padronanza il percorso scientifico della sua attività largamente dedicata alle tecnologie di risanamento dei suoli inquinati, in particolare da solventi clorurati. Il rigore metodologico è apprezzabile e tutta la produzione scientifica appare coerente. Il candidato riesce ad evidenziare gli aspetti essenziali del suo lavoro rispetto alle notazioni di dettaglio. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza, rigore metodologico e capacità di sintesi l’attività di ricerca svolta, evidenziando gli aspetti interdisciplinari, le problematiche di trasferimento di scala e le implicazioni applicative, e facendo risaltare il proprio apporto individuale. Ha risposto esaurientemente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha mostrato ottima padronanza degli argomenti oggetto delle pubblicazioni presentate; efficace la spiegazione delle scelte effettuate. Nella discussione il candidato ha evidenziato maturità sia in termini di competenza sia di inquadramento della propria attività scientifica. Le scelte metodologiche e di approccio ai temi di ricerca si ritengono ben giustificati. Giudizio del Prof. Ranzi Molto buona la capacità di inquadrare, con forte rigore metodologico e con ottima maturità, la sua produzione scientifica. Altrettanto buona la sua capacità di far risaltare l’apporto individuale. La chiarezza espositiva e la capacità di evidenziare gli aspetti essenziali mostrano una ottima capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Petrangeli Papini si mostra molto maturo ed esperto nel descrivere i problemi affrontati e le innovative soluzioni impiantistiche utilizzate nella sua attività di ricerca. Giudizio Collegiale Il candidato Marco Pietrangeli Papini mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Ottima capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato: Ilenia Rossetti Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

4. Lezione : Reattori catalitici eterogenei 5. Lezione : Metodo grafico di McCabe e Thiele per il calcolo del numero di stadi ideali di contatto di

una colonna di distillazione 6. Lezione : Adsorbimento e reazione su catalizzatori eterogenei

Il candidato sceglie il tema seguente: Adsorbimento e reazione su catalizzatori eterogenei Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla presenza del candidato :

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Lezione : Calcolo del numero di stadi teorici nell’estrazione liquido-liquido Lezione : Trasferimento di materia intra- ed inter-fasico Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena La candidata mostra buona capacità di inquadramento della propria attività scientifica. Riesce a far risaltare con chiarezza il proprio apporto individuale. Descrive con padronanza la sua attività dedicata essenzialmente alla catalisi eterogenea, soprattutto per la sintesi dell’ammoniaca e per la combustione del metano. Il rigore metodologico è apprezzabile e tutta la produzione scientifica appare coerente. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza e rigore metodologico l’attività di ricerca svolta, facendo risaltare il proprio apporto individuale e mostrando solida impostazione e notevole padronanza degli argomenti trattati (che, peraltro, solo in parte sono riconducibili al settore disciplinare). Ha risposto adeguatamente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Lancia Nella discussione dei titoli il candidato dimostra una sicura padronanza degli argomenti oggetto delle pubblicazioni allegate e una buona capacità di inquadrare la propria attività scientifica peraltro molto focalizzata. Nella discussione evidenzia il proprio contributo e sa indicare le limitazioni degli approcci utilizzati. Giudizio del Prof. Ranzi La candidata mostra una buona capacità di inquadrare la sua importante produzione scientifica. Di qui emerge in modo assai chiaro il significativo apporto individuale. Buona sia la chiarezza espositiva che la capacità di evidenziare gli aspetti essenziali della sua attività. La candidata mostra una buona capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano La Dr. Rossetti discute con chiarezza e proprietà di linguaggio diversi aspetti della sua attività di ricerca che riguarda principalmente la messa a punto di catalizzatori per diverse applicazioni e risponde con chiarezza alle domande. Giudizio Collegiale Il candidato Ilenia Rossetti mostra:

a) Adeguata capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Candidato : Fabrizio Scala Si procede all’estrazione di tre fra le cinque buste contenenti gli argomenti per la prova didattica. Le tre buste scelte dal candidato contengono i seguenti temi:

4. Lezione : Dimensionamento di un reattore adiabatico 5. Lezione : Processi di combustione in reattori a letto fluidizzato 6. Lezione : Processi di assorbimento con reazione chimica

Il candidato sceglie il tema seguente: Processi di combustione in reattori a letto fluidizzato Le altre due buste non prescelte vengono aperte dalla Commissione e ne viene identificato il contenuto alla

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presenza del candidato : Lezione : Equazioni di progetto di reattori chimici ideali Lezione : Processi di desolforazione con tecnica spray-dry Il candidato espone alla Commissione e discute le linee di sviluppo e i contenuti della propria attività scientifica. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare dell’8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il giudizio collegiale, come di seguito riportati.

Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra brillantezza nell’inquadrare al meglio la propria attività scientifica e nell’esporla in maniera semplice. Lo specifico proprio apporto individuale ai diversi lavori scientifici, di cui diversi ad uno o due autori, appare con evidenza. Il candidato descrive con chiarezza il percorso scientifico della sua attività largamente dedicata ai processi di combustione in letto fluido e di trattamento di gas effluenti da processi di combustione. Il rigore metodologico è notevole e la propria produzione scientifica appare coerente e di elevato interesse. Il candidato mostra un’ottima chiarezza espositiva e riesce ad evidenziare gli aspetti essenziali del suo lavoro rispetto alle notazioni di dettaglio. Ha risposto in modo esauriente alle domande formulate dalla Commissione. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha esposto con chiarezza, rigore metodologico e capacità di sintesi l’attività di ricerca svolta, facendo risaltare il suo apporto individuale e individuando gli aspetti caratterizzati da maggiore innovatività. Ha risposto in modo esauriente alle domande formulate dalla Commissione, mostrando notevoli capacità di inquadramento e interpretazione dei risultati. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato dimostra perfetta padronanza degli argomenti oggetto delle pubblicazioni allegate e fornisce un quadro chiaro e convincente della propria attività scientifica. Dalla discussione emerge in modo chiaro il proprio contributo alla ricerca, le scelte dell’approccio e della metodologia sono sempre giustificate e chiarite in modo sicuro e convincente. Giudizio del Prof. Ranzi Ottima la capacità del candidato di inquadrare, con forte rigore metodologico e con buona maturità, la sua importante produzione scientifica. Altrettanto buona la sua capacità di far risaltare l’apporto individuale. La chiarezza espositiva unitamente alla sua capacità di evidenziare gli aspetti essenziali delle diverse problematiche mostrano una grande capacità di sintesi critica. Giudizio del Prof. Tufano Il Dr. Scala si mostra metodico ed ordinato, anche se forse poco coinvolgente, nella esposizione della sua attività di ricerca. Risponde con sicurezza alle domande poste. Giudizio Collegiale Il candidato Fabrizio Scala mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Ottima capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Ottimo rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

Alle ore 17.00, terminata la discussione delle pubblicazioni scientifiche di tutti i candidati, il Presidente ricorda ai candidati e ai Membri che le prove didattiche avranno inizio alle ore 12.00 del 9 giugno 2010. Il Presidente dichiara tolta la seduta alle ore 17.30 e procede alla chiusura del verbale firmato in tutte le sue parti.

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TERZA RIUNIONE Il giorno 9 giugno alle ore 12.00 presso i locali del Dipartimento di Chimica si riunisce la Commissione giudicatrice per la discussione sulle pubblicazioni scientifiche da parte dei candidati della procedura di valutazione comparativa a n.1 posto di Professore Universitario di ruolo di II fascia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali per il settore s/d ING-IND/25 bandito dall’Università degli Studi di Roma con D.R.del 17.04.2008 (Avviso pubblicato sulla G.U. n.33 - IV Serie speciale - del 29.04.2008). Risultano presenti i seguenti Professori :

1) Prof. UMBERTO ARENA 2) Prof. MARIO BECCARI 3) Prof. AMEDEO LANCIA 4) Prof. ELISEO MARIA RANZI 5) Prof. VINCENZO TUFANO

Il Presidente, constatato che sono trascorse almeno 24 ore dal sorteggio degli argomenti per le prove didattiche, invita la Commissione a procedere con i lavori. Viene quindi dato inizio alle prove didattiche secondo l’ordine fissato in precedenza. Il candidato Marino Simeone viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Bilanci di energia per sistemi reattivi” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato mostra una sufficiente qualità dello schema espositivo: pecca però in organizzazione della lezione ed è poco chiaro e brillante nell’esposizione. Mostra buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha scelto uno schema espositivo che, pur rigoroso, è caratterizzato da un grado di formalismo che ne ha limitata l’efficacia didattica. Mostra piena padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento trattato. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha esposto con chiarezza e proprietà di linguaggio il tema assegnato. L’impostazione della lezione è classica e l’aderenza al tema adeguata. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato mostra una adeguata conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. L’argomento viene trattato in modo incompleto e non completamente chiaro. La qualità e la coerenza dello schema espositivo richiedono ancora una maggior maturazione. Giudizio del Prof. Tufano Segue una trattazione per certi versi classica, che risulta più formale e forse meno chiara di una possibile trattazione alternativa che definisca l’entalpia partendo dalla necessità di utilizzare come stato di riferimento gli elementi e non i composti e che quindi utilizzi l’entalpia di reazione solo come un concetto derivato. Non privo di capacità didattiche dimostra tuttavia non particolare attenzione alla rilevanza della didattica. Giudizio Collegiale Il candidato Marino Simeone mostra: a) sufficiente qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato

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c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare

La candidata Francesca Beolchini viene identificata ed invitata a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Calcolo dell’altezza di riempimento di una colonna di assorbimento” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena La candidata utilizza una schema espositivo di buona qualità: definisce l’operazione unitaria, ne indica le applicazioni industriali e poi illustra la successione ed il collegamento tra i diversi argomenti della lezione. Si perde un po’ nel tentare di includere troppi argomenti nel tempo a disposizione. Dimostra adeguata conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari La candidata adotta all’inizio uno schema espositivo di buona qualità, ma l’eccessivo carico di contenuti didattici trattati ha influito, soprattutto nella parte finale della prova, sulla coerenza e sulla comprensibilità. Mostra un’adeguata padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento trattato. Giudizio del Prof. Lancia Definisce adeguatamente il contesto, l’organizzazione e il piano dell’intervento didattico. Adeguata anche la padronanza degli argomenti oggetto della lezione. Giudizio del Prof. Ranzi La candidata mostra una buona capacità nell’inquadrare la problematica complessiva, indicando una buona conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. La lezione viene proposta con uno schema espositivo troppo ambizioso per i tempi richiesti. L’argomento viene quindi trattato in modo non completamente coerente. Giudizio del Prof. Tufano Presenta una trattazione molto generale, un po’ disordinata ed in alcuni punti poco chiara, ad esempio non sceglie univocamente se trattare il caso semplificato delle soluzioni diluite o il caso generale. Le attitudini generali alla didattica sembrano buone ma la conoscenza dell’argomento è evidentemente solo di tipo scolastico. Giudizio Collegiale Il candidato Francesca Beolchini mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) sufficiente conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Il candidato David Bolzonella viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Reattori biologici per la depurazione di acque reflue”. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato utilizza una schema espositivo di buona qualità: definisce i termini che impiega e inquadra adeguatamente il problema. Si esprime con chiarezza e semplicità. Dimostra buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari

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Il candidato ha adottato uno schema espositivo molto valido didatticamente, sviluppando l’argomento in modo chiaro e ordinato. Mostra una notevole capacità di coinvolgimento e buona padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia Buona l’esposizione dell’argomento assegnato. L’impostazione data alla lezione risulta in linea con l’argomento e i tempi assegnati. Buona la chiarezza espositiva. Giudizio del Prof. Ranzi Il Candidato mostra una piena conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. Lo schema espositivo utilizzato è risultato coerente e ben organizzato. La lezione è stata sviluppata in modo chiaro e completo. Giudizio del Prof. Tufano Molto determinato nella scelta degli argomenti e molto chiaro nella esposizione. Usa una terminologia poco compatibile con quella usuale dell’ingegneria chimica ma l’attitudine didattica è molto buona e la conoscenza della materia è ottima. Giudizio Collegiale Il candidato David Bolzonella mostra: a) buona qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Il candidato Giulio Lolli viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Preparazione e caratterizzazione di catalizzatori eterogenei” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato utilizza una schema espositivo di buona qualità. Definisce sempre con attenzione i termini che impiega. L’inquadramento non è però ottimale. Si esprime con chiarezza e dimostra buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare anche se l’esposizione risente in parte di un’eccessiva specializzazione. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha adottato uno schema espositivo adeguato che è stato sviluppato con apprezzabile chiarezza, anche se l’eccessivo grado di approfondimento su alcuni aspetti ne ha limitato l’immediata comprensibilità. Mostra buona padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato dimostra proprietà di linguaggio e chiarezza espositiva, unite ad una adeguata impostazione dell’argomento. Buona la padronanza degli argomenti oggetto della lezione. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato, pur mostrando una buona conoscenza e padronanza degli argomenti trattati, ha una scarsa capacità di inquadramento della problematica generale a livello di elementi fondamentali e preliminari. La completezza e chiarezza didattica risentono troppo del tentativo di una eccessiva specializzazione. Giudizio del Prof. Tufano Espone con chiarezza un argomento, cioè le differenti tecniche spettrometriche, che è tuttavia alquanto marginale al tema proposto, quantomeno dal punto di vista dell’ingegneria chimica. L’inquadramento generale del tema potrebbe essere migliore.

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Giudizio Collegiale Il candidato Giulio Lolli mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Il candidato Fabio Montagnaro viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Equazioni di progetto di reattori chimici ideali” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato opera un ottimo inquadramento della lezione all’interno di un corso di “Progetti di reattori chimici”. Mostra ottime capacità didattiche: si esprime con chiarezza, utilizza una notevolissima proprietà di linguaggio, segue schemi espositivi di facile comprensione e riesce ad essere sempre coinvolgente. Dimostra ottima conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha adottato uno schema espositivo molto valido didatticamente che è stato sviluppato con chiarezza davvero apprezzabile e in modo molto coinvolgente. Mostra una piena padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha esposto con chiarezza e proprietà di linguaggio il tema assegnato. L’impostazione della lezione è stata ottima così come l’aderenza ai temi della lezione. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato mostra una ottima conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. Lo schema espositivo utilizzato è risultato molto chiaro e ben organizzato. La lezione è stata sviluppata in modo assai coinvolgente e completo. Giudizio del Prof. Tufano Molto brillante e coinvolgente, dimostra un’ottima attitudine alla didattica ed un impegno notevole nell’organizzare gli argomenti della lezione. Giudizio Collegiale Il candidato Fabio Montagnaro mostra: a) ottima qualità e coerenza dello schema espositivo b) ottima completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) ottima conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Il candidato Marco Petrangeli Papini viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Progettazione di colonne di distillazione”. Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato opera un buon inquadramento della lezione all’interno di un corso di “Processi ed impianti industriale chimici”. Mostra buona capacità di trasferire i concetti agli studenti in modo chiaro e completo. Dimostra buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico

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disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha scelto uno schema espositivo molto valido che è stato sviluppato con chiarezza, ordine e completezza. Mostra buona padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia La lezione, condotto con corretta impostazione ed efficacia, ha evidenziato la maturità didattica del candidato. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato mostra una buona conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. Lo schema espositivo utilizzato è risultato ben organizzato. La lezione è stata sviluppata in modo molto chiaro e completo. Giudizio del Prof. Tufano Mostra una buona conoscenza dell’argomento ed una buona capacità didattica. Un po’ in difficoltà nel sintetizzare un argomento molto vasto e nello scegliere gli argomenti da trattare. Giudizio Collegiale Il candidato Marco Petrangeli Papini mostra: a) ottima qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare La candidata Ilenia Rossetti viene identificata ed invitata a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Adsorbimento e reazione su catalizzatori eterogenei” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena La candidata mostra buona capacità di trasferire i concetti agli studenti in modo chiaro e completo anche se non sempre riesce a mantenere viva l’attenzione. Dimostra buona conoscenza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari La candidata ha svolto i vari aspetti dell’argomento con ordine e chiarezza, anche se talvolta in modo un po’ didascalico. Mostra buona padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia Adeguata la padronanza degli argomenti oggetto della lezione, ma non sempre accompagnata dallo stesso livello di efficacia didattica. Giudizio del Prof. Ranzi La Candidata mostra una buona conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. Lo schema espositivo utilizzato è risultato ben organizzato, anche se non troppo coinvolgente. La lezione è stata sviluppata in modo didattico e chiaro. Giudizio del Prof. Tufano Sceglie di trattare un esempio complesso e quindi gli aspetti algebrici nascondono un po’ gli aspetti fondamentali. Poco efficace nelle conclusioni, ad esempio nell’osservare che l’espressione cinetica ricavata può essere interpretata con un ordine di reazione variabile. Non risponde in modo esauriente ad una domanda sulla relazione tra costante termodinamica e costanti cinetiche. Giudizio Collegiale

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Il candidato Ilenia Rossetti mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Il candidato Fabrizio Scala viene identificato ed invitato a sostenere la prova didattica consistente in una lezione su “Processi di combustione in reattori a letto fluidizzato” Al termine della prova, ciascun Commissario, secondo i criteri indicati nella seduta preliminare del giorno 8 marzo 2010, esprime il proprio giudizio individuale ed infine l’intera Commissione esprime il proprio giudizio collegiale, come appresso riportato. Giudizio del Prof. Arena Il candidato inquadra correttamente l’argomento della lezione, chiarendo le competenze che devono possedere gli studenti a cui essa è rivolta. E’ molto attento a definire i limiti di validità della trattazione. Mostra buona capacità di trasferire i concetti agli studenti in modo chiaro e completo. Dimostra ottima conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare. Giudizio del Prof. Beccari Il candidato ha trattato un argomento di notevole complessità, adottando una coerente organizzazione dei contenuti che sono stati esposti in modo chiaro. Mostra buona padronanza dei contenuti fondamentali dell’argomento. Giudizio del Prof. Lancia Il candidato ha esposto con chiarezza e proprietà di linguaggio il tema assegnato L’impostazione della lezione è stata buona così come l’aderenza ai temi della lezione. Giudizio del Prof. Ranzi Il candidato mostra una buona conoscenza e padronanza degli argomenti trattati. Lo schema espositivo utilizzato è risultato ben organizzato. La lezione è stata sviluppata in modo soddisfacente. Giudizio del Prof. Tufano Imposta bene il modello fisico del reattore ma nella derivazione del modello matematico è un po’ prolisso e poco coinvolgente, ponendo a volte la stessa enfasi sia su aspetti di dettaglio sia su aspetti più fondamentali. Giudizio Collegiale Il candidato Fabrizio Scala mostra: a) buona qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare

Valutazione comparativa finale

L’intera Commissione procede alla stesura di un giudizio complessivo per ciascun candidato. Tali giudizi sono di seguito riportati in ordine alfabetico.

Candidata: Francesca Beolchini

Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata

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da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per buona parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. 4. Discussione dei titoli La candidata mostra:

a) Buona capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica La candidata mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) sufficiente conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Candidato: David Bolzonella Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è sostanzialmente riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano principalmente collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Biotecnologie Agro-Industriali. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra : a) buona qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare

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Candidato: Giulio Lolli Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è molto limitata e solo parzialmente collocata nel SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste ad ampia diffusione internazionale 2. Attività didattica Non è documentata una significativa attività didattica. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di PhD all’University of Oklahoma. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra :

a) Adeguata capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Adeguata capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Adeguata chiarezza espositiva e) Adeguata evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Candidato: Fabio Montagnaro Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per buona parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è abbastanza ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Ottima chiarezza espositiva e) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra: a) ottima qualità e coerenza dello schema espositivo b) ottima completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) ottima conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare

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Candidato: Marco Petrangeli Papini Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per larga parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da larghe interazioni interdisciplinari, continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Scienze Chimiche. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Ottima capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra: a) ottima qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Candidato: Ilenia Rossetti Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è solo in piccola parte attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta, essenzialmente dedicata alla Chimica Fisica Industriale, è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. 4. Discussione dei titoli La candidata mostra:

a) Adeguata capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Buon rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica La candidata mostra: a) adeguata qualità e coerenza dello schema espositivo b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare

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Candidato: Fabrizio Scala Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è per pienamente attinente ai contenuti del SSD ING-IND/25. Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale. La produzione scientifica del candidato è molto ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica, coerentemente al suo ruolo di ricercatore presso il CNR, è limitata ma inserita nel SSD della presente valutazione comparativa. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra:

a) Ottima capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica b) Ottima capacità di far risaltare il proprio apporto individuale c) Ottimo rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica d) Buona chiarezza espositiva e) Buona evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra: a) buona qualità e coerenza dello schema espositivo b) buona completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare Candidato: Marino Simeone Giudizio complessivo: 1. Produzione scientifica La produzione scientifica del candidato sottoposto alla valutazione della Commissione appare caratterizzata da un adeguato livello di originalità e innovatività. Buono è il rigore metodologico della produzione. La produzione scientifica del candidato è in parte riferibile ai contenuti del SSD ING-IND/25 Le pubblicazioni scientifiche risultano collocate su riviste a diffusione internazionale La produzione scientifica del candidato è ampia ed è caratterizzata da continuità temporale e coerente evoluzione delle tematiche trattate. 2. Attività didattica L’attività didattica svolta è stata adeguata. 3. Altri titoli Per quanto riguarda le altre attività svolte dal candidato, la Commissione ne rileva la coerenza con il percorso di maturazione scientifica. Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria Chimica. 4. Discussione dei titoli Il candidato mostra:

p) Buona capacità di inquadrare in una panoramica complessiva la propria attività scientifica q) Buona capacità di far risaltare il proprio apporto individuale r) Ottimo rigore metodologico e coerenza con la propria produzione scientifica s) Buona chiarezza espositiva t) Ottima evidenziazione degli aspetti essenziali rispetto alle notazioni di dettaglio

5. Prova didattica Il candidato mostra: a) sufficiente qualità e coerenza dello schema espositivo

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b) adeguata completezza e chiarezza didattica dell’argomento trattato c) buona conoscenza e padronanza dei contenuti fondamentali della disciplina del settore scientifico disciplinare La Commissione constata che tutti i candidati sono meritevoli di essere presi in considerazione per la comparazione finale, ed esprime apprezzamento per le loro attività didattiche e scientifiche. La Commissione rileva inoltre che, pur nella generale positività, emergono differenziazioni di giudizi sui diversi candidati. La Commissione ritiene quindi, su queste basi comparative, si possa passare alla votazione. La votazione produce i seguenti risultati:

- Marco Petrangeli Papini: 3 voti - Fabrizio Scala: 3 voti - Francesca Beolchini: 1 voto - David Bolzonella: 1 voto - Fabio Montagnaro: 1 voto - Marino Simeone: 1 voto

In base all’esito della votazione, la Commissione dichiara i candidati:

- Dott. Marco Petrangeli Papini

- Dott. Fabrizio Scala

IDONEI per la procedura di valutazione comparativa a n.1 posto di Professore Universitario di ruolo di II fascia presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali per il settore s/d ING-IND/25 bandito dall’Università degli Studi di Roma con D.R.del 17.04.2008 (Avviso pubblicato sulla G.U. n.33 - IV Serie speciale - del 29.04.2008). La Commissione, conclusi alle ore 18.30 i lavori, procede alla chiusura del verbale firmato in tutte le sue parti. La Commissione si aggiorna al 10 giugno alle ore 9.00 per elaborare la Relazione finale da redigere in triplice copia. La Commissione si riunisce alle ore 9 del 10 giugno presso i locali del Dipartimento di Chimica per elaborare la relazione finale. La riunione si conclude alle ore 13.00 Il Presidente trasmetterà al Responsabile del procedimento i verbali delle riunioni e la relazione finale (redatta in triplice copia) comprendente tutti i giudizi (individuali, collegiali e complessivi) espressi sui singoli candidati nelle varie riunioni in plico chiuso e sigillato, con l’apposizione delle firme di tutti i Commissari sui lembi di chiusura ed unitamente ad una nota scritta di trasmissione dei verbali. Roma, 10 giugno 2010

Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.

La Commissione:

6) Presidente Prof. Mario Beccari

7) Membro Prof. Umberto Arena

8) Membro Prof. Eliseo Maria Ranzi

9) Membro Prof. Vincenzo Tufano

10) Segretario Prof. Amedeo Lancia