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Università degli Studi di PalermoDipartimento di Psicologia

I.E.D.P.E., Comitato locale di Palermo

Working Team : G. Perricone, C. Polizzi, M.R. MoralesWorking Team : G. Perricone, C. Polizzi, M.R. Morales

G. PerriconeG. Perricone

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È l’implicito del l’implicito del “domiciliare”“domiciliare” che rende questo tipo di istruzione speculare

all’accoglienzaaccoglienza

Entrambe sono due forme di relazione di aiuto e si fondano sull’implicito del domiciliare

Entrambe sono due forme di relazione di aiuto e si fondano sull’implicito del domiciliare

SupportoProtezioneAssessmentMediazione

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INTERSEZIONEINTERSEZIONE

RELAZIONALERELAZIONALE

tra i tre sistemi coinvolti, come

sistemi di sofferenza

CONDIZIONE DI STRESSCONDIZIONE DI STRESS

che deriva dallo spazio

di intersezione

APPROCCIO APPROCCIO

TRIDIMENSIONALETRIDIMENSIONALE

Prende in carico lo spazio

di intersezione relazionale

tra i tre sistemi *

ESPERIENZA DI CRISI EVOLUTIVA NON NORMATIVAESPERIENZA DI CRISI EVOLUTIVA NON NORMATIVA

RELAZIONE D’AIUTORELAZIONE D’AIUTO

Mediazione

Supporto

Protezione

Assessment

SPAZIO FISICO: SPAZIO FISICO:

la casa

che contestualizza

la relazione **

CREARE UNACREARE UNA

CONDIZIONE DI BENESSERECONDIZIONE DI BENESSERE

che non è solo propedeutico

ma trasversale all’istruzione

domiciliare e in tal senso

ne diventa la configurazione

stessa

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OFFRE UNA SERIE DI POSSIBILITA’ CHE VEICOLANO DIVERSI SIGNIFICATI E CONTESTUALIZZANO LA TIPOLOGIA E LA

FISIONOMIA DELLA RELAZIONE

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A CONTENUTO

Nel senso che i messaggi che la casa veicola orientano le letture e le percezioni che ognuno ha

dello spazio e della relazione sia dal punto di vista cognitivo che

affettivo

A CONTENUTO

Nel senso che i messaggi che la casa veicola orientano le letture e le percezioni che ognuno ha

dello spazio e della relazione sia dal punto di vista cognitivo che

affettivo

DA CONTENITORE

spazio di intersezione che veicola diverse possibilità

che contestualizzano l’accoglienza

DA CONTENITORE

spazio di intersezione che veicola diverse possibilità

che contestualizzano l’accoglienza

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I contenuti definiscono a loro volta la tipologia

dell’istruzione domiciliare

I contenuti definiscono a loro volta la tipologia

dell’istruzione domiciliare

SPAZIO DEL QUOTIDIANO

SPAZIO DELL’OSPITALITA’

SPAZIO ISTITUZIONALE-

FORMALE

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L’istruzione domiciliare/Accoglienza:

Un’esperienza di crisi evolutiva non normativa

L’istruzione domiciliare/Accoglienza:

Un’esperienza di crisi evolutiva non normativa

Per il minore

Per la famiglia

Per l’operatore

Modello di intervento fondato su:

Percorso a tre fasi integrate

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Destrutturazione della condizione di rischio

MINORE

RischioRischio:Considerare l’istruzione come spazio altro rispetto alla quotidianitàIpervalorizzazione del ruolo istituzionale dell’operatore

Elementi implicitiElementi impliciti:Senso di intrusione, violazione dello spazio di vita

paura della perdita di costruire legami altri che come quelli dell’ospedalizzazione si interrompono

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FAMIGLIA

OPERATORE

RischioRischio:Delega

Barriera difensiva

Elementi implicitiElementi impliciti:Senso di intrusione, violazione dello spazio di vita

Insicurezza, scarso senso di autostimaRifiuto dell’altro?

RischioRischio:Polarizzazione sul ruolo tecnico professionale

Polarizzazione sul ruolo di caregiver

Elementi implicitiElementi impliciti:Difficoltà a integrare parti di sé, ruoli e funzioni

diversePaura della perdita di un legame che si potrà

sviluppare

Destrutturazione della condizione di rischio

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Gestione della crisi (compiti evolutivi)

MINORE

Compito evolutivoCompito evolutivo:Prendere posto nell’accoglienza

“Riconoscere posto” all’altro nella propria quotidianità

FAMIGLIA

OPERATORE

Compito evolutivoCompito evolutivo:Ristrutturare il proprio spazio di vita quotidiana per dare posto all’altro

Tollerare l’idea dell’assenza fisica dell’altro

Compito evolutivoCompito evolutivo:Tollerare l’idea della conclusione

dell’esperienzaConvincersi che il valore della relazione

permane al di là del qui ed ora

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Sostegno alla ricerca delle risposte ai compiti evolutivi

MINORE

Ricerca e individuazione di spazi, contesti, situazioni in cui coinvolgere la famiglia

nell’interventoAvviare una serie di situazioni in cui ci si promuove come supporto informativo, relazionale nella gestione del bambino

FAMIGLIA

OPERATORE

Attivare supporto ludico, promuovendo situazioni che chiamano in causa spazi diversi dell’istruzione

vera e propriaProporsi come supporto alla creazione di possibili

collegamenti tra l’istruzione domiciliare e lo spazio/tempo altro

Attivare momenti di metacognizione, supervisione e di counseling

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LE CATEGORIE FONDANTILE CATEGORIE FONDANTI

- Relazione d’aiuto

- Rischio fisiologico

- Approccio tridimensionale

GLI ASSIOMIGLI ASSIOMI

L’accoglienza:

- Deve sviluppare benessere

- È una condizione di rischio

- È uno spazio di intersezione relazionale

- Si identifica con l’istruzione domiciliare

PAROLE CHIAVEPAROLE CHIAVE

- Aiuto

- Stress

- pluridimensionale

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I CRITERII CRITERI

I PROCESSII PROCESSI

VERIFICA E VALUTAZIONEVERIFICA E VALUTAZIONE

Livelli e tipologie di fattori dello sviluppo, dei fattori della mediazione, supporto…..

- Mediazione

- Supporto

- Protezione

- Assessment

Monitoraggio dello sviluppo dei fattori

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AREAAREA SETTORESETTORE INDICATOREINDICATORE ESEMPLIFICAZIONE DI ESEMPLIFICAZIONE DI PATTERN COMPORTAMENTALIPATTERN COMPORTAMENTALI

L’accoglienza Il patto La Negoziazionee il reticolo dei suoi

fattori: garantire riconoscere donare decentrarsi attivare il bricolage dell’esperire quotidiano

Lavorare su: l’integrazione e il coinvolgimento della famiglia nel processo dell’istruzione domiciliare l’integrazione e il coinvolgimento dell’operatore nel processo della quotidianità familiare la condivisione l’assessment

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• Le aspettative

• Le rappresentazioni e percezioni

• I modelli

• La contestualizzazione dell’istruzione domiciliare nella dinamica familiare

• Il progetto dell’istruzione domiciliare

• la narrazione

• l’osservazione

• la progettazione in una prospettiva “concertativa”

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L’insegnante comincia a narrarsi: la presentazione telefonica, telematica, ecc..

L’insegnante comincia a narrarsi: la presentazione telefonica, telematica, ecc..

Es. “sono Valeria, l’insegnante che deve venire da voi per occuparsi di Mario. Come vi raggiungo? E ora posso parlare con Mario? …senti Mario, sono… vuoi che porti qualcosa in particolare per lavorare insieme?”

L’intervista narrativa realizzata contemporaneamente per il minore e per la famiglia

L’intervista narrativa realizzata contemporaneamente per il minore e per la famiglia

Es. “sempre, quando all’interno di una famiglia si inserisce una persona che non ne ha mai fatto parte, ci aspettiamo delle cose… proviamo a dire che cosa ci aspettiamo dall’insegnante che arriva a casa per l’istruzione domiciliare”

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I diari per il monitoraggio del percorso

Per l’operatore: il diario di bordo

Per la famiglia: il diario

Per il minore: il diario di bordo

I diari per il monitoraggio del percorso

Per l’operatore: il diario di bordo

Per la famiglia: il diario

Per il minore: il diario di bordo

Es. “proverò ad individuare le difficoltà incontrate oggi…, durante…”

Es. “proviamo signora a ricordarci via via del percorso che faremo”

Es. “Mario, vogliamo provare a raccontare ciò che via via faremo”

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Per la costruzione del progetto concertativo:

Stabilire attraverso i diversi incontri gli elementi del progetto dell’istruzione domiciliare, fornendo inizialmente grandi aree di riferimento (contenuti, modalità, finalità, condizioni di fattibilità)

Per la costruzione del progetto concertativo:

Stabilire attraverso i diversi incontri gli elementi del progetto dell’istruzione domiciliare, fornendo inizialmente grandi aree di riferimento (contenuti, modalità, finalità, condizioni di fattibilità)

Es. “proviamo insieme ad individuare ciò che ci piacerà apprendere, approfondire… e magari pensiamo anche a come potremo farlo e in quale spazio della casa…; la mamma la vogliamo mandare ad occuparsi delle sue cose o la facciamo lavorare con noi, sempre, a volte?”

…… Ma questo lo possiamo fare,tu che dici…?”

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Un adattamento di laboratori che prevedono il ruolo dell’insegnante in una logica pluridimensionale che lo porta a condurre il “gioco” ma ad essere anche uno dei giocatori

Un adattamento di laboratori che prevedono il ruolo dell’insegnante in una logica pluridimensionale che lo porta a condurre il “gioco” ma ad essere anche uno dei giocatori

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……. del. del e non perper l’operatore

esperienziale

…fondatasul percorso dai bisogniespliciti a quelli impliciti

….mista:FAD-presenza

… per la letturadell’esperienza e

delle difficoltà… narrazione

… modelli, tecnichee procedure

… osservazione