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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATAFACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO
Laboratorio sui DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO-INFANZIA -A.A. 2011/12 - II SEMESTREDott.ssa Lia Daniela Sasanelli
Modulo 3
STRUMENTI PER L’IDENTIFICAZIONEPREVENTIVA E LA RILEVAZIONE DELLE DIFFICOLTÀ NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
L’identificazione precoce delrischio
La rilevazione preventiva del rischio consente agli insegnanti
1) l’intervento precoce2) la programmazione delle attività
didattiche
..In modo da agevolare l’acquisizione della letto-scrittura nel rispetto delle fasi evolutive di ciascun bambino.
Segnali di rischio e difficoltàscuola dell’infanzia
primi anni scuola primaria
IDENTIFICAZIONE PRECOCE
Intervenire: “risolvere” o “ridurre”
INTERVENTO PRECOCE
FAVORISCE L’INSTAURARSI DI ADEGUATE STRATEGIE
IMPEDISCE CHE AUMENTI IL DIVARIO TRA LE
PRESTAZIONI DEL BAMBINO IN DIFFICOLTÀ E QUELLE DEL GRUPPO CLASSE
EVITA LA PERDITA DI MOTIVAZIONE PERMETTE L’ACQUISIZIONE DI UN’
ADEGUATA AUTOSTIMA PERSONALE, FACENDO IN MODO CHE NON SI MANIFESTINO SENSI DI INADEGUATEZZA ED INFERIORITÀ
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Scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia……infatti “esclude impostazioni scolasticistiche che
tendono a precocizzare gli apprendimenti formali”.
Compito: “rafforzare l’identità personale, l’autonomia e le competenze dei bambini promuovendo la maturazione dell’identità personale …in una prospettiva che ne integri tutti gli aspetti (biologici, psichici, motori, intellettuali, sociali, morali e religiosi” mirando a consolidare “le capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino”.
Scuola dell’infanzia
A quattro anni difficoltà di linguaggio - tendenza a “storpiare” le parole - linguaggio con numerose elisioni - sintassi non adeguata all’età
Difficoltà nella memorizzazione di semplici poesie e filastrocche
Scuola dell’infanziaDifficoltà nel controllo della
pressione (troppo debole o troppo accentuata) esercitata sul foglio
Difficoltà nell’abbottonarsi il grembiulino, nel collegare con la matita dei punti, nel colorare uno spazio entro i confini (difficoltà nella coordinazione oculo-manuale)
Scuola dell’infanziaGoffaggine nel muoversi, nel
vestire, nel riordinare il materiale dopo averlo usato (difficoltà grosso-motorie)
Difficoltà nella riproduzione di ritmi (motori, sonori, grafici) e a mantenere il ritmo per un tempo prolungato
Scuola dell’infanziaDifficoltà nel riconoscimento di
piccole quantità (“sensibilità” al numero o “subitizing”)
Difficoltà nel contare e ragionare sul numero (es. conteggio linguistico, conteggio con gli oggetti)
Scuola dell’infanziaDifficoltà nelle prime operazioni
(meccanismo di “accumulazione”)
Difficoltà nel riconoscere la destra e la sinistra (riconoscimento su di sé)
Scuola dell’infanziaDifficoltà di attenzione: ad
“opporsi” efficacemente agli stimoli irrilevanti (selettività), ad elaborare contemporaneamente più stimoli diversi (capacità), a mantenere a un buon livello di intensità lo sforzo attentivo (durata)
CONDIZIONI DI RISCHIO DI SINDROME DISLESSICA(A 5 ANNI):
1. LENTEZZA MOTORIA (a volte alternata a PRECIPITAZIONE);
2. MALDESTREZZA, SCOORDINAMENTI;3. DISORDINI NELLE PRASSIE FINI( forte difficoltà nel
riconoscimento destra/sinistra);4. DISORDINI NELLE PRASSIE BIMANUALI(lavarsi,
vestirsi, allacciare, prendere al volo);5. ESITAZIONI O PRECIPITAZIONI NELLA DISCESA
DELLE SCALE E NELL’ATTRAVERSARE LA STRADA;6. DIFFICOLTÀ NELL’ORIENTAMENTO NELLO SPAZIO,
TENDENZA AL DISORDINE, OPPURE ECCESSIVO MANTENIMENTO DELL’ORDINE (diade funzionale);
CONDIZIONI DI RISCHIO DI SINDROME DISLESSICA(A 5 ANNI)
7. LENTEZZA/DIFFICOLTA’ NELL’INSEGUIMENTO PERCETTIVO( di figure o oggetti che si muovono, oppure di oggetti fermi mentre si muove l’osservatore);
8. DIFFICOLTA’ NELL’ORIENTAMENTO TEMPORALE (prima-dopo, prima di- dopo di, ieri-oggi-domani; sequenze temporali);
9. DIFFICOLTÀ NELLA MEMORIA ORDINATA (memoria d’ordine o memoria sequenziale);
10. DIFFICOLTA’ NELL’INSEGUIMENTO PERCETTIVO DI MESSAGGI VERBALI (si perde nelle consegne plurime, nei messaggi lunghi….. manifesta SMARRIMENTO COGNITIVO);
11. LENTEZZA AD AEGUARSI AI CAMBI DI ATTIVITA’, GIOCHI, AMBIENTI;
12. TENDENZA A STANCARSI O AD ECCITARSI NELLE SITUAZIONI DI CONFUSIONE, DI GRUPPO, DI IPERSTIMOLAZIONE
13. DISORDINI LINGUISTICI (eloquio lento ed interrotto, inversioni fonologiche e sillabiche, disordine locutorio in parole lunghe, smarrimento nelle locuzioni lunghe, insufficienza sintattica)
Identikit del bambino con DSA nella scuola dell’infanzia.DISORDINI MOTORI
Goffo (Motricità lenta, scoordinata, non fluida); Lieve ritardo nel dare inizio alle sequenze di azioni (disturbo
dell’incipit , deficit di starter); Frequente dislateralità ; Lentezza/impaccio nell’autonomia (vestirsi-lavarsi); Lentezza/impaccio nella discesa delle scale; Lentezza/impaccio nei coordinamenti oculo-motori- grafo
motori, balistici; Difficoltà nell’equilibrio dinamico; Lentezza/impaccio nei giochi con la palla; Lentezza/impaccio nel salto degli ostacoli,
Identikit del bambino con DSA nella scuola dell’infanziaDISORDINI MOTORI Disordine di sequenza di azioni/movimenti in percorsi motori,
ritmi motori, giochi di squadra, balli di gruppo; Impacci coordinativi in schemi crociati; Difficoltà negli automatismi motori rapidi; Lentezza/impaccio nell’esecuzione e nel controllo delle sinestesie
(percettivo-motorie, verbo-motorie, ecc.); Buona attitudine nelle prassie in spazi/oggetti ristretti Lentezza e disordine grafo-motorio; Incertezza nei controlli del ritmo; Incoordinazione nelle prassie bimanuali (tagliare, sbucciare,
legare, ecc..); Incoordinazione generale nelle sequenze di azioni Incertezze nelle rotazioni motorie
Identikit del bambino con DSA nella scuola dell’infanziaDISORDINI PERCETTIVIDisorientamento spaziale;Disorientamento temporale;Disorientamento nell’inseguimento percettivo;Disorganizzazione nella discriminazione
/esecuzione di ritmi;Disordine nella discriminazione dei particolari o,
viceversa, insistenza su essi;Disorientamento nella percezione delle distanze
e della velocità di oggetti, muovendosi,Lenta/discontinua ideazione ed esecuzione di
sinestesie visive-uditive.
Identikit del bambino con DSA nella scuola dell’infanziaDISORDINI DELL’EMOTIVITA’Sensibilità emozionale;Sensibilità umorale;Episodi di insofferenza, reattività;Episodi di insicurezza, paura della
prestazione;
Identikit del bambino con DSA nella scuola dell’infanziaDISORDINI DELL’AFFETTIVITA’Disordine negli interessi;Tendenza all’abbandono degli
interessi intrapresi;Scarsa iniziativa
Identikit del bambino con DSA nella scuola dell’infanzia
DISORDINI DEL PENSIERO Discontinuità del pensiero Dispersioni della concentrazione; Difficoltà nella memoria d’ordine o sequenziale; Disorganizzazione spazio-temporale;
DISORDINE DELLA COMUNICAZIONE Interazioni discontinue; Disordinata ricezione di sequenze di comunicazioni; Smarrimento nella comunicazione rapida ed improvvisa; Smarrimento nella produzione di comunicazioni verbali
lunghe; Disordinata ricezione ed esecuzione di istruzioni
sequenziali.
Identikit del bambino con DSA nella scuola dell’infanzia
DISORDINE DEL LINGUAGGIO VERBALE Possibile disordine in parole lunghe (da trisillabe); Possibili inversioni sillabiche in parole lunghe; Disordinata ricezione di sequenze di comunicazioni
verbali soprattutto se sovrapposte (smarrimento cognitivo);
Lenta/disorganizzata focalizzazione di messaggi verbali narrativi o descrittivi lunghi (smarrimento cognitivo);
Lenta/disorganizzata focalizzazione di comunicazioni argomentative lunghe (smarrimento cognitivo);
Lenta/discontinua produzione di messaggi verbali lunghi; Lenta/discontinua espressione /narrazione ordinata di
eventi; Tendenza alla comunicazione verbale sintetica
Identikit del bambino con DSA nella scuola dell’infanziaDISTURBI DELLA SOCIALITA’ Episodi di scarsa relazionalità; Discontinua attenzione
all’interlocutore; Alternanza di momenti di
smarrimento a di impulsivo coinvolgimento;
Tendenza a disperdere le regole; Discontinua adattabilità delle
azioni ai contesti sociali.
SITUAZIONI CRITICHE DISCESA DALLE SCALE; ATTRAVERSAMENTO DELLA STRADA; GIOCHI DI GRUPPO; PERCORSI E DETTATI MOTORI (coordinamenti motori,
balistici); SPORT DI SQUADRA AD ALTO LIVELLO CCORDIBATIVO (
es. pallacanestro, pallavolo, calcio, ecc.); CONTROLLO DELLE SINESTESIE; BALLI DI GRUPPO COORDINATI; RESOCONTI ORDINATI DI EVENTI PERSONALI; RIESPOSIZIONE DI NARRAZIONI ASCOLTATE; GIOCHI DI MEMORIA (es. memory); AZIONI DELLA VITA QUOTIDIANA; ESECUZIONE DI PIU’ CONSEGNE;
E allora che fare?
4. Una didattica per gli alunni con DSA
Linee guida
identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento
4.1 Scuola dell’infanzia
Si sottolinea l’importanza
riconoscere i segnali di rischio
osservazione sistematica
4. Una didattica per gli alunni con DSA
Linee guida
4.1 Scuola dell’infanzia Indici di rischio(difficoltà globali)
• difficoltà grafo-motorie• difficoltà di orientamento e integrazione spazio-temporale• difficoltà di coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale• dominanza laterale non adeguatamente acquisita• difficoltà nella discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale• difficoltà di orientamento nel tempo scuola• difficoltà nell’esecuzione autonoma delle attività della giornata• difficoltà ad orientarsi nel tempo prossimale (ieri, oggi, domani
4. Una didattica per gli alunni con DSA
Linee guida
4.1 Scuola dell’infanzia evidenziare caratteristiche in attività specifiche
• lentezza nella scrittura • pressione debole o eccessiva esercitata sul foglio• discontinuità nel gesto• ritoccatura del segno già tracciato• direzione del gesto grafico• occupazione dello spazio nel foglio
pregrafismo
4. Una didattica per gli alunni con DSA
Linee guida
4.1 Scuola dell’infanzia ultimo anno
operazioni metafonologiche a livello sillabico
esercizi in forma ludica mirati allo sviluppo di competenze necessarie ad un successivo approccio alla lingua scritta
consentono una fruibilità del linguaggio immediata, in quanto la sillaba ha un legame naturale con la produzione verbale essendo coincidente con la realtà dei singoli atti articolatori
4. Una didattica per gli alunni con DSA
Linee guida
4.1 Scuola dell’infanzia 4.1.2 Area del calcolo
sia posto nella condizione di imparare a distinguere tra grandezza di oggetti e numerosità degli stessi:• stima di piccole numerosità• confronto di quantità
È importante che un bambino a rischio di DSA
sia avviato all’acquisizione delle parole-numero integrandone gli aspetti semantici, lessicali e di successione n+1
4. Una didattica per gli alunni con DSA
Linee guida
4.1 Scuola dell’infanzia 4.1.2 Area del calcolo
abilità sintattiche di composizione del numero
particolare attenzione va posta alla conquista di abilità complesse
di ordinamento di grandezze tra più elementi
soluzione di piccoli problemi di vita quotidiana utilizzando il conteggio
Strumenti diagnostici -Sistema Criteriale VES
QUESTIONARIO-INTERVISTA ANAMNESTICO PER GENITORI (bambini dai 3 ai 5 anni)()
INDICATORECamminare a 12 mesiCamminare bene, senza inciampi, cadute
scoordinamentiAgilità nel lavarsi normale all’etàAgilità nel vestirsi normale all’etàLentezza esecutiva generaleLentezza alternata a precipitazioneDiscesa delle scale con esitazioneDiscesa delle scale con tendenza alla precipitazione
(correre, saltare gradini)Coordinamento nei giochi con la pallaCamminare /correre diritto nei marciapiedi frequentati
Strumenti diagnostici -Sistema Criteriale VESQUESTIONARIO-INTERVISTA ANAMNESTICO (dai 3 ai 5 anni)
(PER GENITORI)
INDICATORE Tendenza all’ordine in casaTendenza al disordine a casaEccessi di ordine nella posizionatura dei propri oggettiEsitazioni nell’incipit delle azioniCogliere o prendere oggetti al voloStazione seduta a tavolaCorretta impugnature delle posateUso del coltello (impugnatura e preferenza manuale)Affermazione della dominanza laterale a 5 anni Parlare a 2 anniCompletezza fonica (assenz adi disfonie /dislalie)Inversioni di foni o sillabe nelle paroleComprensione di messaggi plurimi (3 consegne in sequenza)
Strumenti diagnostici -Sistema Criteriale VESQUESTIONARIO-INTERVISTA ANAMNESTICO (dai 3 ai 5 anni)
(PER GENITORI)
INDICATORE Esitazioni nell’incipit del parlareSmarrimento nel messaggio verbale improvviso e rapidoDisturbo o eccitazione dalla confusione o affollamentoSicurezza nell’attraversamento della stradaEsitazione o precipitazione nell’attraversamento della
stradaPartecipazione/integrazione nei giochi di gruppoOrientamento spaziale bei luoghi non notiAlta memoria di luoghi/posizioni in posti già vistiOrientamento temporale. Acquisizione di prima-dopoOrientamento temporale. Acquisizione di ieri/oggi/domaniPercezione e controllo del tempo: trascorrere del tempo,
orari, ecc.
Screening psicodiagnostici di gruppo
DA EFFETTUARSI DA PARTE DEL PERSONALE SPECIALIZZATO
NELL’ULTIMO ANNO DI FREQUENZA PRESSO LA SCUOLA
DELL’INFANZIA (5 ANNI).
LA STESSA PROCEDURA PUÒ ESSERE RIPETUTA LA TERMINE DEL PRIMO
CICLO DELLA SCUOLA ELEMENTARE.