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1 L’architettura gotica Argomenti Introduzione Il primo gotico Il primo gotico Il gotico “maturo” Il gotico “rayonnant” Il gotico “flamboyant” Il gotico in Italia Conclusioni Università degli Studi Guglielmo Marconi

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L’architettura gotica

Argomenti

• Introduzione• Il primo gotico• Il primo gotico• Il gotico “maturo”• Il gotico “rayonnant”• Il gotico “flamboyant”• Il gotico in Italia• Conclusioni

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Obiettivi

• comprendere la nascita dell’architettura gotica• conoscere i primi esperimenti del nuovo sistema strutturale goticop p g• apprendere gli esempi del gotico maturo• comprendere le caratteristiche del gotico rayonnant e flamboyant• conoscere le caratteristiche dell’architettura gotica in Italia

Riferimenti bibliografici• D. Watkin, Storia dell’architettura occidentale, III ed., Zanichelli, Bologna 2007 (cap. 5)• R. Bonelli, C. Bozzoni, V. Franchetti Pardo, Storia dell’architettura medievale, VII ed.,

Laterza, Roma-Bari 2007 (parte seconda)

Introduzione

• Nel 1140 viene posta la prima pietra del nuovo coro dell’abbazia romanica di St. Denis presso Parigi.

• Il coro è realizzato come un impianto radiale con deambulatorio: le cappelle non sono separate da muri ma solo da pilastri, assumendo la configurazione di un secondo ambulacro.

• La separazione tra i due ambulacri è risolta con una sequenza di colonne monolitichecon una sequenza di colonne monolitiche molto esili, che non ostacolano la circolazione e il passaggio della luce.

• Animatore di questa nuova opera è l’abate Suger.

St. Denis, coro (1140-1144)

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Introduzione

• Secondo una convenzione storiografica il coro di St. Denis segna l’inizio del sistema strutturale gotico, e l’architetto che lo realizza è considerato l’inventore del gotico.

• Il coro rappresenta il primo esempio di un impianto caratterizzato dalla concentrazione dei pesi e delleconcentrazione dei pesi e delle spinte sopra una serie di esili sostegni isolati; e il primo in cui la volta a crociera costolonata e rialzata è conformata a sesto acuto.

St. Denis, coro (1140-1144)

Introduzione

• Che cosa si intende con il termine “gotico”? • Il termine viene introdotto dal Vasari, nel ‘500, con un accento di disprezzo verso , , p

un’arte considerata nordica e barbarica. • In realtà l’architettura gotica non ha niente a che fare con i Goti, ma è lo “stile” che si

diffonde tra il XII e il XVI secolo, a partire dalla Francia e dalla regione dell’Ile de France.

• Sebbene tragga origine da alcune fondamentali innovazioni tecniche del romanico (volta a costoloni e arco acuto), l’architettura gotica se ne distacca per una concezione estetica, un criterio costruttivo e un ordine formale diversi e spesso totalmente opposti.

• L’aspetto più evidente di questa rottura è rappresentato dall’eliminazione della massiccia struttura muraria e della frontalità delle chiese romaniche in favore di una struttura più leggera e diafana che valorizza maggiormente le linee e le vedute diagonali.

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Introduzione

• Al nuovo senso dello spazio corrisponde una suddivisione degli interni come una successione di celle nervate.

• Gli edifici gotici sono articolati in modo analogo a uno scheletro, cosa che non ha precedenti nell’architettura antica o dell’alto Medioevo.

• Nuovo è anche l’accentuato verticalismo, in cui le orizzontali risultano annullate, mentre tutte le linee svettano verso il cielo, sfidando apparentemente la legge di gravità. A t di lt t t ib i l l• A questo senso di ultraterreno contribuisce la luce.

Introduzione

• Gli archi ad ogiva e gli archi trasversali e longitudinali della navata vengono ridotti in ampiezza, spezzati e lanciati verso l’alto per diminuire le spinte laterali.

• Il peso viene concentrato sui sostegni verticali che raccolgono in un solo fascio (pilastri a fascio) tutti gli elementi portanti, le nervature.

• La struttura muraria perde così ogni funzione di sostegno e diviene un semplice riempitivo.

• I robusti contrafforti romanici vengono sostituiti da hi ti t t d ll id i tarchi rampanti, a contrasto delle residue spinte

orizzontali • →caratteristiche del gotico sono: l’arco acuto, l’arco

rampante e la volta a nervature.

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Introduzione

• Al posto delle campate quadrate romaniche coperte a crociera, il gotico utilizza campate rettangolari, realizzate con archi acuti, e costoloni per rinforzare le crociere e dirigere gli sforzi verso i pilastri.

• Dall’introduzione delle crociere costolonate acute e delle campate rettangolari deriva un nuovo schema planimetrico delle chiese.

• Gli interni riacquistano una unità e continuità spaziali che guidano alla visione in profonditàspaziali che guidano alla visione in profondità nella sequenza ritmica delle campate e alla visione in altezza lungo la linea continua delle nervature raccolte e unificate nel pilastro a fascio.

Il primo gotico

La cattedrale di Noyon (1145-1235)• Le pareti della navata sono articolate p

in quattro zone: - arcate- tribune - “triforio”- bifore

• Le arcate hanno sostegni alternati: pilastri compositi per le divisioni principali rotondi per le secondarieprincipali, rotondi per le secondarie.

• Prima soluzione gotica di un’equilibrata composizione tra la verticalità dell’arco acuto e l’effetto di orizzontalità dei diversi livelli.

Cattedrale di Noyon (1145-1235)

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Il primo gotico

La cattedrale di Laon (1155-1235)• L’alzato è a quattro livelli come a q

Noyon. • Tutti i pilastri sono cilindrici.• L’obiettivo è di realizzare un’immagine

dell’interno omogenea e fortemente segnata, riducendo l’ampiezza delle campate, marcando le linee verticali e articolando tutto l’insieme, per ottenere

l f tti d ll tuna lunga fuga prospettica della navata.

Cattedrale di Laon (1155-1235)

Il primo gotico

La cattedrale di Laon (1155-1235)• La facciata diventa prototipo delle fronti p p

altogotiche.• Le superfici sono disposte su tre piani principali,

anteponendo alla zona dei portali un portico profondo e arretrando i piani liberi delle torri, in modo da attribuire al prospetto un’autonoma spazialità, che annulla qualsiasi senso residuo di parete di chiusura. L l l l d ll t t t• La scala colossale delle aperture accentua questa impressione.

• L’articolazione chiaroscurale e volumetrica si riflette anche nei dettagli.

Cattedrale di Laon (1155-1235)

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Il primo gotico

La cattedrale di Notre-Dame, Parigi (1163-1345)• All’interno riprende la soluzione esemplificata a p p

Laon: volte esapartite, colonne assimilate a pilastri, alzato a quattro piani (poi ridotti a tre)

• La pianta è a cinque navate, con doppie navatelle per la navata e il coro.

• Il transetto si trova a metà fra le due torri occidentali e la terminazione orientale.

• Il ritmo spaziale risulta così concentrato in tre sezioni: occidente, centro e oriente.

• Nell’ambito di questo ritmo l’eguaglianza delle colonne che portano archi, poco distanziate, conduce verso l’altare con la stessa energia delle colonne delle basiliche proto-cristiane. Cattedrale di Notre-Dame, Parigi (1163-1345)

Il primo gotico

La cattedrale di Notre-Dame, Parigi (1163-1345)

• Nel 1180, per prevenire un eventuale crollo, vengono aggiunti archi rampanti come contrafforti a collaborare con il matroneo al di sopra degli archi della navata nel contrastare la spinta laterale delle volte.

→A Notre Dame la ricerca→A Notre Dame la ricerca costruttiva risulta progredita rispetto alle esperienze precedenti: le murature si assottigliano, le vetrate sono sempre più grandi, e compaiono i primi archi rampanti.

Cattedrale di Notre-Dame, Parigi (1163-1345)

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Il primo gotico

• Le chiese di Noyon, Laon e Notre-Dame rappresentano un periodo di sperimentalismo, in cui emergono scelte che riflettono tradizioni e preferenze artistiche tra loro differenti, nelle piante, nell’articolazione dell’interno, nella composizione dei volumi.

• Un carattere comune è però la volontà di conferire all’edificio il massimo sviluppo in altezza: una sequenza verticale di arcate, gallerie e finestre, con l’inserimento, tra le ultime due fasce, di una zona intermedia di aperture, corrispondente al sottotetto delle tribune, che prende il nome di triforio .

• In queste chiese è già presente inoltre il tentativo di trovare un equilibrio tra un interno tutto sentimento e un esterno tutto intelletto: all’interno non è possibile cogliere la legge che governa l’insieme ma all’esterno il complesso organismo strutturale vienelegge che governa l insieme, ma all esterno il complesso organismo strutturale viene chiaramente esposto.

• Tale contrapposizione tra artisticità dell’interno e scientificità dell’esterno non è altro che la duplicità di ragione e fede della filosofia Scolastica.

Il gotico “maturo”

La cattedrale di Notre-Dame a Chartres (1194-1260)

• La cattedrale di Chartres inaugura il gotico maturo.

• La pianta ha un corpo occidentale relativamente corto nei confronti del coro che occupa circa 1/3 della lunghezza totale.

• L’abside ricalca lo schema di St. Denis, la f i t t l d t i il t ttfacciata presenta le due torri, il transetto sviluppa i suoi bracci in funzione monumentale e autonoma, terminati da un facciata a tre ingressi protetti da un portico.

Cattedrale di Notre-Dame a Chartres (1194-1260)

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Il gotico “maturo”

La cattedrale di Notre-Dame a Chartres (1194-1260)• Al posto della volta a sei vele, viene introdotta qui la p , q

volta a quattro vele su pianta rettangolare, che assicura un carattere unitario alla distribuzione delle parti: ad ogni campata centrale ne corrisponde una laterale.

• Ciò rende non più necessaria l’alternanza dei pilastri. • Ne discende un ritmo continuo, serrato e possente

che esalta l’effetto di verticalismo dello spazio, ma tt d fitt l’ t i l ti d lmettendo a profitto l’accentuazione plastica del

sistema strutturale e il forte risalto attribuito alle membrature.

Cattedrale di Notre-Dame a Chartres (1194-1260)

Il gotico “maturo”

La cattedrale di Notre-Dame a Chartres (1194-1260)L’ l t t t li lli• L’alzato presenta tre livelli.

• Viene eliminato il matroneo: con ciò è possibile una superficie finestrata maggiore.

• Si realizza un equilibrio di sapore classico, che si manifesta nella identica altezza attribuita al piano delle arcate e del claristorio.

è• Il supporto è concepito come un sistema articolato, i cui membri, secondo le funzioni, si dispongono l’uno sull’altro da terra alla volta: ciò accentua l’effetto di verticalità e unitarietà.

Cattedrale di Notre-Dame a Chartres (1194-1260)

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Il gotico “maturo”

La cattedrale di Notre-Dame a Chartres (1194-1260)

• L’arco rampante non è più un rinforzo che collabora alle funzioni svolte dal matroneo, ma diventa un elemento necessario, parte integrante e irrinunciabile di tutto il meccanismo statico.

• L’arco rampante permette di annullare il muro superiore e la sua forza rendemuro superiore e la sua forza rende superfluo l’intervento delle tribune, per cui le navate laterali possono svilupparsi in altezza.

Cattedrale di Notre-Dame a Chartres (1194-1260)

Il gotico “maturo”

→Con la cattedrale di Chartres viene definita la chiesa gotica come scheletro in cui ogni elemento è in funzione degli altri e la solidità delle parti èfunzione degli altri e la solidità delle parti è assicurata dal loro gioco reciproco: – la volta a quattro vele assicura un carattere unitario

alla distribuzione delle parti; – il supporto è concepito come un sistema articolato i

cui membri si dispongono l’uno sull’altro secondo le funzioni da terra fino alla volta;

– l’arco rampante diventa un elemento necessario;– la tribuna viene soppressa a favore delle navatela tribuna viene soppressa a favore delle navate

laterali;– il muro viene completamente svuotato tra i pilastri e

sotto gli archi laterali di sostegno a vantaggio delle finestre superiori.

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Il gotico “maturo”

La Cattedrale di Reims (dal 1211)• La pianta riprende il modello chartriano, ma

il l it di l è iù l il t ttil corpo longitudinale è più lungo, il transetto meno sporgente e il coro, con un solo ambulacro, presenta cinque cappelle serrate l’una all’altra, delle quali quella assiale è più profonda.

• La facciata presenta tre portali aggettanti che individuano gli accessi alla navata centrale e alle navatelle, formando un imponente motivo ad arco trionfale nellaimponente motivo ad arco trionfale, nella maniera già presente a Laon.

• Mentre però a Laon si trattava ancora di una parete forata da finestre e ornata di portici, la facciata di Reims si presenta come una vibrante composizione plastica.

Cattedrale di Reims (dal 1211)

Il gotico “maturo”

La cattedrale di Reims (dal 1211)• L’alzato è a tre ordini come a Chartres.

ò• Il disegno delle aperture però va oltre lo schema di Chartes unificando le due monofore e l’oculo soprastante in un’unica finestra archiacuta: la luce si diffonde così con regolarità nella navata e ne rafforza la sensazione di sereno equilibrio.

• Si tratta dei primi trafori “a giorno”.p g

Cattedrale di Reims (dal 1211)

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Il gotico “maturo”

La cattedrale di Amiens (dal 1220)• La navata ha per modello quella di p q

Reims, ma le volte sono ancora più alte e soprattutto i trafori segnano un’evoluzione rispetto a Reims

• → la parete sembra dissolversi in una superficie vitrea intessuta di membrane in pietra simili alle venature di una foglia.

Cattedrale di Amiens (dal 1220)

Il gotico “maturo”

• Chi era l’architetto in epoca gotica? • Il taccuino di Villard de Honnecourt, architetto ,

francese, oltre a fornire preziose informazioni su alcuni edifici, dà qualche indicazione sulla figura dell’architetto in epoca gotica

• L’architetto è un capomastro che allo stesso tempo è anche artista, un costruttore abile nella costruzione della muratura, ingegnere capace di fare calcoli e allo stesso tempo artista, capace di dare qualità estetica.L’ hit tt i è d t t di i lt è l’ t fi• L’architetto, cioè, dotato di immensa cultura è l’artefice della sintesi di questo complesso progetto che è la cattedrale gotica: deve fare della sintesi l’occasione per la definizione di uno spazio.

Villard de Honnecourt, taccuino (1230 ca.)

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Il gotico “rayonnant”

Il gotico “rayonnant”• A partire dal disegno delle finestre e dei

t if i d ll t i d lltrifori della navata maggiore della cattedrale di Amiens, inizia un processo di rinnovamento dello stile, per dare vita a quello che è noto come gotico “rayonnant”, radiante: il triforio diventa una serie di finestre che si fondono nel claristorio.

• Un esempio è la Saint-Chapelle , cappella privata di palazzo di Luigi IX: l’effetto èprivata di palazzo di Luigi IX: l effetto è di grande leggerezza, reso possibile sia dalla solidità de contrafforti esterni sia dal ricorso a abili artifici tecnici (catene metalliche annegate nella muratura, tiranti, grappe di ferro).

Parigi, Sainte Chapelle (1242-1248)

Il gotico “flamboyant”

Il gotico “flamboyant”• L’ultima fase del gotico francese è nota g

come “flamboyant” (fiammeggiante), perché caratterizzata da trafori con motivi a doppia curva, simili a fiamme levate verso l’alto.

• Questo stile fiorisce soprattutto nella Francia settentrionale.

• Un esempio è la chiesa di St. Maclou a R l i f i t t l è ilRouen, la cui facciata pentagonale è il risultato dell’aspirazione a dissolvere il volume pieno in una polifonia diagonale di ornati e pinnacoli. Saint Maclou, Rouen (1437-1521)

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Il gotico in Italia

Il gotico in Italia• L’Italia, come anche la Germania, assume in ritardo e per un breve periodo lo stile , , p p

gotico. • Le principali architetture che mostrano un rapporto con gli sviluppi del gotico sono

quelle legate agli ordini mendicanti e in particolare le chiese abbaziali dei cistercensi.• In esse sono utilizzate forme gotiche ma completamente trasformate:

- è usato l’arco a sesto acuto ma non è recepita la spinta alla verticalità;- non si assiste alla distruzione delle pareti;- il volume esterno appare chiaro e unitario e non viene frantumato da archi

ti l ti lt i i li lt i ti i hit tt i irampanti, elementi scultorei, pinnacoli e altri motivi architettonici;- all’interno si rileva spesso l’uso delle capriate, elementi costruttivi paleocristiani, e quindi la sconnessione tra parete e copertura;

Il gotico in Italia

L’abbazia di San Galgano presso Siena (dal 1227)• Segna l’inizio del gotico in Toscana.g g• Presenta una pianta a croce latina a tre navate,

scandite da pilastri cruciformi con quattro colonne incastrate a un terzo.

• L'abside termina con sei monofore ed un rosone che conferiscono alla struttura uno straordinario senso di leggerezza ed eleganza.

• A parte la presenza di archi acuti e di pilastri polistili, la struttura muraria è ancora molto presente.

Abbazia di San Galgano (dal 1227)

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Il gotico in Italia

Basilica di San Francesco ad Assisi (1228-1253)

• Presenta diversi elementi che richiamano soluzioni gotiche francesi, e in particolare “rayonnant”: trafori e capitelli, il passaggio murario sotto le finestre, il forte linearismo dei sostegni verticali costituiti da fasci di colonnette, l’adozione di un sistema costruttivo a scheletro

Assisi, San Francesco (1228-1253)

scheletro.• Altri elementi sono propri del gotico

italiano: conservazione visiva delle pareti, riduzione delle finestre alla sola parte centrale della campata, assoluto equilibrio tra membrature orizzontali e verticali, proporzioni controllate.

Il gotico in Italia

Chiesa di San Lorenzo a Napoli (dal 1270)• Il coro con deambulatorio della chiesa

francescana di San Lorenzo riproduce un modello di origine francese: deambulatorio con sette cappelle radiali.

Napoli, San Lorenzo (dal 1270)

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Il gotico in Italia

Chiesa di Santa Maria Novella a Firenze (dal 1278)

• La pianta è a tre navate con transetto sporgente e coperta da volte a crociera nervate.

• Attribuiscono all’edificio un’inedita ariosità e unità spaziale la snellezza dei pilastri, l’altezza delle arcate, il rapporto tra campate della navata centrale e laterali (a ogni campata della navatalaterali (a ogni campata della navata maggiore ne corrisponde una stretta e lunga in ciascuna delle laterali).

Firenze, Santa Maria Novella (dal 1278)

Il gotico in Italia

Duomo di Siena (dal 1230)• La facciata risente di influssi nordici: è

divisa in due parti e cioè costituita da una parte inferiore con tre portali strombati, e da una parte superiore di coronamento con tre cuspidi.

• La presenza di rivestimenti marmorei a fasce bianche e scure riprende la tradizione romanica dell’area toscana. L’i t è t t t tt• L’interno è a tre navate con transetto e cupola all’incrocio, richiamando il tema dell’associazione tra un impianto longitudinale e uno centrale.

Duomo di Siena (dal 1230)

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Il gotico in Italia

Duomo di Orvieto (dal 1290) • La facciata, con tre cuspidi e il rosone , p

centrale posto sopra una galleria traforata, è completamente svincolata dall’interno della chiesa, rappresentando il capolavoro del gotico ornamentale.

• All’interno sviluppa il motivo dello spazio unitario, ma dilatato e approfondito prospetticamente mediante ampie dimensioni arcate altissime e ridottadimensioni, arcate altissime e ridotta profondità delle navatelle che partecipano totalmente della spazialità del vano maggiore.

Duomo di Orvieto (dal 1290)

Il gotico in Italia

La cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze (dal 1296)

• La pianta è a tre navate oltre le quali si apre un organismo centrico a pianta ottagonale circondato da tre nicchioni, che richiama gli spazi centrali dell’architettura romana.

Firenze, Santa Maria del Fiore (dal 1296)

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Il gotico in Italia

Il Duomo di Milano (dal 1386)• Costituisce l’unico esempio in Italia di p

tipo nordico.• Grazie alla figura del committente,

Galeazzo Visconti, rappresenta un episodio di importazione di modelli stranieri.

• La pianta è a croce con braccio longitudinale a cinque navate e transetto

t t i i la tre navate, con un coro semicircolare e un deambulatorio a terminazione poligonale.

Duomo di Milano (dal 1386)

Il gotico in Italia

Il Duomo di Milano (dal 1386)• All’esterno presenta archi rampanti, a cui nel corso dei p p ,

secoli si aggiungono diversi episodi decorativi e scultorei.

• L'edificio, il cui progetto sarà fonte di discussioni verrà terminato solo nel XIX secolo in pieno clima di revival neogotico e storicista, integrando ecletticamente fra loro le diverse scuole di pensiero architettonico e le stratificazioni artistiche dovute al protrarsi del cantiere e alle straordinarie dimensioni dell'edificioalle straordinarie dimensioni dell edificio.

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Conclusioni

• Lo sviluppo dell’architettura gotica riflette la cultura e la filosofia che si diffondono tra ilLo sviluppo dell architettura gotica riflette la cultura e la filosofia che si diffondono tra il XII e il XIV secolo in Europa in corrispondenza con lo sviluppo delle città.

• Il fecondo confronto di spirito e materia che è centrale nella filosofia scolastica di San Tommaso d’Aquino trova espressione nelle grandi cattedrali che, anche se costruite in pietra, sembrano librarsi verso il cielo.

• In Italia il gotico assume delle caratteristiche molto particolari, così come era già stato per il romanico: la presenza di diverse tradizioni e di influenze provenienti da fuori, ma soprattutto il forte legame ancora vivo con l’architettura classica impedisce soluzioni troppo nuove, rendendo invece facile il passaggio al Rinascimento.

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