universale: via ai test sullʼuomo

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Anno IV Numero 893 Venerdì 03 Giugno 2016, S. Carlo L. AVVISO Ordine 1. ORDINE: Corsi ECM 2. Ordine: Assemblea ordinaria 2016 3. Un Farmaco per Tutti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. TUMORI, sempre più vicini a un vaccino "universale": via ai test sullʼ uomo 5. La terapia genica mantiene le promesse Prevenzione e Salute 6. Elettrocardiogramma, pressione: arriva il Bancomatdel cuore7. La stimolazione elettrica al posto della ginnastica è rischiosa? 8. Endometriosi, nemica della fertilità e della sessualità delle donne Meteo Napoli Venerdì 03 Giugno Variabile Minima: 20°C Massima: 24°C Umidità: Mattina = 76% Pomeriggio =59 % TUMORI, sempre più vicini a un vaccino "universale": via ai test sullʼuomo Il farmaco, testato su tre pazienti con melanoma, induce una fortissima risposta del sistema immunitario, efficace anche in piccole dosi La ricerca su un vaccino "universale" contro i tumori segna un nuovo, deciso passo avanti. Un gruppo di scienziati dell'università tedesca di Magonza ha sviluppato un farmaco che induce una fortissima risposta del sistema immunitario, efficace contro il cancro anche in piccole dosi. Come riporta la rivista Nature , il vaccino è stato testato con successo su animali e su tre pazienti umani in stadio avanzato di melanoma. UNA CAPSULA PER ENDOVENA - Il vaccino si presenta come una capsula fatta di "goccioline" di grasso che contiene le "istruzioni genetiche" programmate per scatenare la risposta immunitaria mirata, ovvero una molecola di Rna intercambiabile a seconda del tumore da combattere. Iniettata per endovena: la capsula raggiunge milza, linfonodi e midollo osseo dove viene "ingoiata" dalle cellule dendritiche (specializzate nella cattura di antigeni). Una volta giunta a destinazione, la capsula rilascia le istruzioni genetiche, l'Rna, per avviare una risposta immunitaria contro il tumore. Subito dopo le cellule dendritiche traducono l'Rna in una proteina tumorale, il cosiddetto "antigene tumorale", che scatena la reazione immune. UNA SOLUZIONE UNIVERSALE - Gli esperti hanno testato il vaccino con successo su topo da laboratorio affetti da varie forme di cancro. I test sono stati poi ripetuti sui primi tre pazienti umani, tutti con un melanoma in stadio avanzato. Poiché il suo "cuore" a Rna può essere modificato a piacimento a seconda del tumore da combattere, questo vaccino ha le carte in regola per funzionare in modo universale contro il cancro. (Salute, TGcom 24) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. Dicette 'a vecchia: "Aggio campato nuantanov' anne, e vulesse campà n' ato, pe' me 'mparà ancora"

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Anno IV – Numero 893 Venerdì 03 Giugno 2016, S. Carlo L.

AVVISO Ordine

1. ORDINE: Corsi ECM

2. Ordine: Assemblea

ordinaria 2016

3. Un Farmaco per Tutti

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. TUMORI, sempre più

vicini a un vaccino

"universale": via ai test

sullʼuomo

5. La terapia genica

mantiene le promesse

Prevenzione e Salute

6. Elettrocardiogramma,

pressione: arriva il

“Bancomat” del cuore”

7. La stimolazione elettrica

al posto della ginnastica è

rischiosa?

8. Endometriosi, nemica

della fertilità e della

sessualità delle donne

Meteo Napoli

Venerdì 03 Giugno

Variabile

Minima: 20°C Massima: 24°C Umidità: Mattina = 76%

Pomeriggio =59 %

TUMORI, sempre più vicini a un vaccino "universale": via ai test sullʼuomo

Il farmaco, testato su tre pazienti con melanoma, induce una fortissima risposta del sistema immunitario, efficace anche in piccole dosi

La ricerca su un vaccino "universale" contro i tumori segna un nuovo, deciso passo avanti. Un gruppo di scienziati dell'università tedesca di Magonza ha sviluppato un farmaco che induce una fortissima risposta del sistema immunitario, efficace contro il cancro anche in piccole dosi. Come riporta la rivista Nature, il vaccino è stato testato con successo su animali e su tre pazienti umani in stadio avanzato di melanoma. UNA CAPSULA PER ENDOVENA - Il vaccino si presenta come una capsula fatta di "goccioline" di grasso che contiene le "istruzioni genetiche" programmate per scatenare la risposta immunitaria mirata, ovvero una molecola di Rna intercambiabile a seconda del tumore da combattere. Iniettata per endovena: la capsula raggiunge milza, linfonodi e midollo osseo dove viene "ingoiata"

dalle cellule dendritiche (specializzate nella cattura di antigeni). Una volta giunta a destinazione, la capsula rilascia le istruzioni genetiche,

l'Rna, per avviare una risposta immunitaria contro il tumore. Subito dopo le cellule dendritiche traducono l'Rna in una proteina tumorale, il

cosiddetto "antigene tumorale", che scatena la reazione immune.

UNA SOLUZIONE UNIVERSALE - Gli esperti hanno testato il vaccino con

successo su topo da laboratorio affetti da varie forme di cancro. I test sono stati poi ripetuti sui primi tre pazienti umani, tutti con un melanoma in stadio avanzato. Poiché il suo "cuore" a Rna può essere modificato a piacimento a seconda del tumore da combattere, questo vaccino ha le carte in regola per funzionare in modo universale contro il cancro. (Salute, TGcom 24)

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

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Proverbio di oggi….…….. Dicette 'a vecchia: "Aggio campato nuantanov' anne,

e vulesse campà n' ato, pe' me 'mparà ancora"

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 893

PREVENZIONE E SALUTE

ELETTROCARDIOGRAMMA, PRESSIONE: ARRIVA IL «BANCOMAT» DEL CUORE

È una card, gratuitamente rilasciata dalle Cardiologie, che contiene i dati clinici sulla salute cardiovascolare e nella quale è possibile inserire altre informazioni

Funziona con un pin e una password e permettere di accedere a informazioni preziose, proprio come una carta Bancomat, ma qui non si

tratta di soldi. : dati su elettrocardiogramma pressione, eventuale presenza di diabete o infarti pregressi.

È una card che contiene tutti i dati necessari per una corretta e tempestiva assistenza in caso di necessità.

ESAMI E DATI CLINICI Il BancomHeart funziona grazie al progetto “Banca del cuore”, il cui obiettivo è offrire la possibilità di prendersi cura della propria salute cardiovascolare anche lontano da casa, in viaggio o quando non è possibile raggiungere il proprio medico. Grazie al BancomHeart personale con i dati d’accesso, infatti è possibile accedere anche a distanza, tramite computer, tablet e smartphone, agli esami e dati clinici, disponibili per la consultazione e il download. Nei reparti di Cardiologia aderenti al progetto è possibile sottoporsi all’elettrocardiogramma su prenotazione e il referto viene immediatamente caricato sulla card.

PRIMA CAUSA DI MORTE Le malattie cardiache sono la prima causa di morte in Italia: attacchi di cuore (184.800 decessi) ictus (quasi 94 mila morti)

nel 2013 hanno rappresentato quasi la metà (48%) di tutte le cause di mortalità in persone sotto i 75 anni. «Questi dati ci suggeriscono di fare attenzione al cuore e ai rischi a cui va incontro ogni giorno - evitando i fattori di rischio, quali fumo, stress, dieta ricca di grassi, obesità, vita sedentaria ipertensione.

Oggi, per tenere il prezioso muscolo sotto controllo, anche la tecnologia può fare molto offrendoci una possibilità in più. La card, gratuitamente rilasciata dalle Cardiologie, contiene i dati clinici sulla salute cardiovascolare (elettrocardiogramma, pressione arteriosa) e in essa è possibile inserire altre informazioni: sapere, per esempio, se si è diabetici, se si è avuto un infarto pregresso». (Salute, Corriere)

Il BancomHeart contiene la fotografia della situazione cardiaca del proprietario

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PREVENZIONE E SALUTE

LA STIMOLAZIONE ELETTRICA AL POSTO DELLA GINNASTICA È RISCHIOSA?

Segnalati rari casi di rabdomiolisi (rottura delle fibre muscolari) dopo l'uso di stimolatori per la muscolatura: rischi e vantaggi della tonificazione senza sudore

A prima vista parrebbe l'uovo di Colombo per i pigroni: nessuno sforzo fisico, ma muscoli tonici grazie alla stimolazione elettrica in tutto il corpo. Un nuovo genere di ginnastica passiva che sta facendo proseliti ma su cui si addensano le prime nubi: stando a un gruppo di ricercatori, infatti, potrebbe aumentare il rischio di problemi come la rabdomiolisi, una patologia in cui le fibre muscolari si rompono rilasciando in circolo sostanze come calcio, acido urico e mioglobina.

Il primo caso in un ventenne Nicola Maffiuletti, dir. dello Human Performance Lab della Clinica ortopedica Schulthess di Zurigo, ha raccontato sulle pagine del British Medical Journal il caso di un ragazzo di vent'anni arrivato nel suo ospedale ad agosto dello scorso anno con grossi dolori muscolari dopo una sessione di “ginnastica” con uno stimolatore elettrico utilizzato su tutto il corpo.

: La rabdomiolisi infatti non è un evento così improbabile, né è così insolito che si verifichi dopo una stimolazione elettrica: si può infatti avere a seguito di malattie, con l'uso di alcuni farmaci, per colpa di un eccesso di attività fisica ma anche da danni muscolari diretti dovuti a

traumi o, appunto, a choc elettrici.

I SINTOMI: sono affaticamento, dolore muscolare, urine scure per via dell'aumento della mioglobina

in circolo;

CURA: si può curare abbastanza facilmente aumentando molto l'idratazione per consentire lo

smaltimento della mioglobina senza danni renali, ma è ovviamente importante prevenirla. «La stimolazione elettrica transcutanea sta prendendo piede come forma di esercizio fisico alternativo alla palestra, ma non abbiamo ancora prove scientifiche di sicurezza ed efficacia che ne giustifichino l'uso. Anche a seguito dei casi verificatosi, il Ministero della Salute israeliano ha emesso una raccomandazione per evitare che venga utilizzata senza supervisione di un medico, nelle palestre». Cautela, quindi, come sottolinea anche uno studio dell'Università di Granada condotto su un piccolissimo gruppo di volontari obesi (appena dodici, per cui si tratta di dati da prendere con le pinze) sottoposti a esercizio fisico ad alta intensità associato a stimolazione elettrica muscolare: si ottengono buoni risultati in termini di “risveglio” del metabolismo basale e si brucia il 30% di

calorie in più nella sessione di allenamento, ma vietato pensare che questa possa essere una scorciatoia per evitare lo sport.

«La stimolazione elettrica potrebbe servire in casi selezionati, ma va utilizzata come complemento all'attività fisica e solo sotto la supervisione di un medico. Per ora la strategia di marketing di questa tecnica ha prodotto più danni che benefici, tuttavia si tratta di un metodo che può avere una sua efficacia ottimizzando l'esercizio fisico, visto che può attivare simultaneamente più di 300 muscoli in tutto il corpo». Perciò, finché non saranno più chiari i reali vantaggi e i rischi, meglio essere cauti e soprattutto farsi seguire da un medico se si sceglie di provare questa strada. (Salute, Corriere)

QUALI RISCHI E BENEFICI?

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SCIENZA E SALUTE

LA TERAPIA GENICA MANTIENE LE PROMESSE

Arriva il primo farmaco genetico per l'Ada-Scid, una grave malattia del sistema immunitario. È l'apripista per molti altri

L'Agenzia europea del farmaco ha dato l'ok, nei giorni

scorsi, alla messa in commercio della prima terapia

genica contro l'Ada-Scid, la malattia dei “bambini bolla”,

costretti a vivere in ambienti sterili e isolati dal mondo

perché il loro sistema immunitario non funziona, e anche

una banale infezione potrebbe ucciderli.

Il nuovo farmaco si chiama STRIMVELIS, e corregge il

gene difettoso che causa la malattia.

È la prima volta che una terapia di questo tipo raggiunge il mercato:

è un via libera importante, perché apre la strada ad altri farmaci che si basano sullo stesso principio, e

che sono attualmente allo studio, per esempio la talassemia e per altre malattie genetiche.

TUTTI SALVI. L'Ada-Scid colpisce una quindicina di bambini all'anno in Europa, che possono essere

curati anche con un trapianto di midollo, se c'è un donatore compatibile. Nella grande maggioranza dei

casi, però, il donatore non si trova e i piccoli hanno purtroppo una vita molto breve.

L'approvazione di Strimvelis si basa sui risultati ottenuti su 18 piccoli pazienti, che hanno ricevuto la

terapia fra il 2000 e il 2010 all'Istituto San Raffaele Telethon di Milano, che ha sviluppato l'intero

procedimento anche con il contributo dell'azienda farmaceutica Gsk. Tutti i bambini sono vivi e alcuni

ora frequentano l'asilo o la scuola, un'opportunità che sembrava impossibile quando la loro malattia è

stata scoperta.

: La terapia genica “cura” il gene

difettoso nelle cellule staminali del

sangue, da cui si originano tutti gli

elementi del sistema immunitario.

Grazie a questo intervento, nell'arco dei sei mesi successivi le

difese dell'organismo si ricostituiscono, come se la malattia

non ci fosse mai stata.

L'iter è però piuttosto complesso e impegnativo:

1. in una prima fase al bambino è prelevato il midollo osseo, che contiene le staminali.

2. Queste sono poi corrette in laboratorio, inserendo al loro interno una copia sana del gene

malato,

3. infine reinfuse nell'organismo.

Alcune raggiungono nuovamente il midollo osseo e attecchiscono, iniziando ricostituire il sistema

immunitario sano.

(Salute, Focus)

COME FUNZIONA

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 893

PREVENZIONE E SALUTE

ENDOMETRIOSI, NEMICA DELLA FERTILITÀ E DELLA SESSUALITÀ DELLE DONNE

L’endometriosi ha la stessa incidenza del diabete ma è una malattia poco conosciuta.

Colpisce solo le donne, in Italia stime parlano di tre milioni di donne colpite ma manca un registro nazionale. Come spiega il dr Carlo De Cicco, ginecologo del Policlinico Campus Bio-medico di Roma la malattia consiste nella crescita dell’endometrio, il tessuto che ricopre l’utero, fuori dall’utero. Con la mestruazione il tessuto si infiamma e sanguina provocando forti dolori. Sono dolori simili a quelli mestruali ma molto più intensi, che si possono avere anche durante i rapporti sessuali e in tutta la zona pelvica. Come racconta Mario Malzoni, dir. del centro di chirurgia pelvica avanzata dell’omonima clinica: «Fondamentale per la diagnosi della malattia è l’ecografia pelvica realizzata in un centro di riferimento per la malattia». In particolare per i casi di endometriosi infiltrante che ha attaccato quindi altri organi vicini all’utero la diagnosi va fatta «nei centri di riferimento con ginecologi ed ecografisti esperti. Non sempre c’è dolore nell’endometriosi infiltrante anche se in genere con una anamnesi accurata il dolore emerge». Molto importante è poi farsi operare da mani esperte perché gli interventi posso andare a toccare la «riserva ovarica», e quindi la fertilità. Gli interventi sono in laparoscopia, una tecnica che consiste in una sonda introdotta attraverso l’ombelico e nonostante si tratti di una tecnica poco invasiva ma praticata in anestesia generale se non fatta correttamente, le aderenze si riformano. Curarsi può rappresentare una roulette russa a partire dalla diagnosi, in capo ai ginecologi che non sempre sono adeguatamente informati della malattia. Le cure non ci sono, dopo le operazioni chirurgiche la malattia torna e una terapia farmacologica a base di estrogeni aiuta a tenere sotto controllo la patologia. La pillola «è come un paio di scarpe, bisogna trovare quella adatta all’assetto ormonale della paziente». I costi di mancata diagnosi sono molto alti e anche i tempi assai lunghi. A questi si associano i costi farmacologici, le cure riabilitative ed i giorni di lavoro persi, in media cinque al mese, i costi sociali e di vita: un’indagine conoscitiva del Senato ha evidenziato che nel 73% dei casi la malattia cambia la vita nel 77% dei casi se si ha una relazione, ci si separa o divorzia.

Inoltre se la malattia non è presa in tempo porta a infertilità: oltre la metà delle donne che ne soffrono hanno dai 29 ai 39 anni e scoprono la malattia quando provano ad avere un figlio, perché il dolore associato alla mestruazione viene giudicato dal medico normale. Rimanere incinta può essere molto difficile: «L’endometriosi non determina in senso assoluto infertilità, dipende dal tipo di manifestazione della malattia: quella ovarica è associata a infertilità perché la donna ovula meno e gli ovociti prodotti sono meno performanti, se invece l’endometriosi è presente a livello peritoneale la donna può concepire. Si dice che l’infertilità non è data dalla malattia ma dall’infiammazione conseguente alla malattia». La soluzione può essere ricorrere alla fecondazione assistita e congelare le uova prima degli interventi «di pulizia» anche se i costi sono tutti a carico della paziente. (Salute, Il Secolo XIX)

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 893

ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2016

E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.

Il giorno 07 Giugno 2016 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la sede dell’Ordine sita in - Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione del seguente Ordine del giorno: 1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2015; 2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2015; 3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2016; 4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.

ORDINE: Eventi del mese di Giugno

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

Nel corso dell’evento di Lunedì 6 Giugno sarà distribuita ai partecipanti una brochure intesa

come “GUIDA RAPIDA” da banco utile al Farmacista per la spedizione delle

ricette veterinarie

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL

FARMACISTA Anno IV – Numero 893

ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.

I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]

FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in

modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA, fatta dalla redazione del giornale “Il Mattino” o il VIDEO della trasmissione “Quinta Colonna” , sul progetto

“Un Farmaco per Tutti”, basta cliccare i seguenti link:

http://video.ilmattino.it/primopiano/i_farmacisti_di_napoli_e_il_s

ociale_ecco_un_farmaco_per_tutti-1703604.html

http://video.mediaset.it/video/quinta_colonna/full/puntata-del-

9-maggio_617406.html

FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire

RACCOLTI FINORA PIÙ DI 10.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI POVERI ATTRAVERSO I SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Associazione pro BENIN

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FARMACISTA Anno IV – Numero 893

ASSEMBLEA ORDINARIA MARTEDÌ 7 GIUGNO 2016:

Nel corso dell’assemblea, come significativo momento di aggregazione tra vecchie e nuove generazioni di Farmacisti, sarà consegnato ai neo Colleghi iscritti nel 2016 il Tesserino e il distintivo dell’Ordine, unitamente al Batch identificativo e al Codice deontologico