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ANNO SCOLASTICO 2016/2017 UNITÀ DI SCRITTURA CREATIVA CLASSE 4^ D

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ANNO SCOLASTICO 2016/2017

UNITÀ DI SCRITTURA CREATIVA

CLASSE 4^ D

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ITALIANO UNITA’ DI APPRENDIMENTO

TITOLO

“Scrittori di Classe”

INSS. COSTANZA ANGIUS DERIU ALESSANDRA

DESCRIZIONE GENERALE DELL’ ARGOMENTO E DEL CONTENUTO

Comprendere la “fabula” e l’intreccio di un testo narrativo attraverso attività di lettura, analisi,

manipolazione del testo e scrittura.

COMPITO/PRODOTTO

Scrittura di un testo collettivo sulla base delle linee guida indicate dal Progetto CONAD “Scrittori di

Classe”

CLASSI O ETÀ ALUNNI COINVOLTI

Classe 4^ D

PREREQUISITI

Ha acquisito una buona padronanza della strumentalità della lettura.

Conosce gli elementi costitutivi di un racconto

Sa scrivere semplici narrazioni sulla base di immagini date.

Individua le principali tipologie di sequenze

DISCIPLINA/E COINVOLTE

1) ITALIANO

2) ARTE (disciplina concorrente)

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E DI CITTADINANZA

1) Comunicazione nella madrelingua

2) Competenze sociali e civiche

3) Competenze digitali

COMPETENZE CHIAVE EUROPEA N.1 Comunicazione nella madrelingua

Competenze specifiche:

Scrive testi rispettando le regole morfosintattiche della lingua.

Riflette sui testi propri ed altrui per cogliere le regole morfosintattico e le caratteristiche del

lessico.

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ABILITA’ CONOSCENZE

Interagire in modo collaborativo negli scambi

comunicativi formulando domande e intervenendo con

pertinenza.

Raccontare esperienze personali o storie inventate

organizzando il racconto in modo chiaro, rispettando

l’ordine cronologico e logico e inserendo gli opportuni

elementi descrittivi e informativi.

Individuare i diversi tipi di sequenze in cui si può

articolare un testo.

Raccogliere le idee, organizzarle per punti, pianificare la

traccia di un racconto o di un’esperienza.

Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze

vissute e argomenti di studio.

l testo narrativo; struttura ed

elementi della narrazione;

le sequenze;

le tecniche narrative;

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA N. 2 Competenze sociali e civiche

Competenze specifiche:

A partire dall’ambito scolastico, assumere responsabilmente atteggiamenti, ruoli e

comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria

ABILITA’ CONOSCENZE

Individuare e rispettare i ruoli e le funzioni dei gruppi d

appartenenza e il proprio negli stessi

Partecipare alla costruzione di regole di convivenza in

classe a nella scuola

Partecipare e collaborare al lavoro collettivo in modo

produttivo e pertinente

Regole della vita e del lavoro in

classe

STRATEGIA E TECNICA DIDATTICA (METODOLOGIE, ATTIVITÀ, STRUMENTI, MODALITÀ DI LAVORO)

Differenti le strategie didattiche adottate: Lezione partecipata, cooperative learning, utilizzo di

archivi digitali per favorire la scrittura collaborativa e la condivisione di materiali, rappresentazione

scenica del racconto.

Strumenti Materiale di facile consumo, schede strutturate relative all’iniziativa progettuale, LIM,

Google Drive, Google doc, Movie Maker

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SITUAZIONE DI INNESCO

Nella prima decade del mese di ottobre la classe ha aderito al progetto INSIEME PER LA SCUOLA

“Scrittori di classe” promosso da CONAD in collaborazione con la casa Editrice La Scuola e l’ANDID

(Associazione Nazionale Dietisti).

L’iniziativa, rivolta a tutte le classi della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado, invitava gli

alunni a realizzare un racconto di classe sulla base di incipit proposti.

Fase

1

Tempi di attuazione

Nella prima fase è stato presentato ai bambini il progetto in modo tale che tutti fossero

consapevoli dello scopo dell’iniziativa e dei tempi di realizzazione.

In un primo momento si è proceduto ad una prima analisi degli incipit proposti.

Tema comune delle storie sono i personaggi Disney conosciutissimi a tutti (Topolino,

Paperino, Nonna Papera, Pippo…) e la tematica presente in tutte le storie: l’alimentazione.

Guidati anche dalle insegnanti la classe ha individuato l’incipit “NONNA PAPERA E GLI

INGREDIENTI DELLA FESTA” dove il tema dell’alimentazione è strettamente legato al

patrimonio culturale di un singolo popolo ma anche al fatto che attraverso il cibo

“possiamo incontrare l’altro “. Il percorso didattico analizzato precedentemente

dall’insegnante di italiano e di sostegno avrebbe infatti promosso momenti di riflessione

sulla diversità, sulla collaborazione e condivisione.

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Fase

2

Attività. Analisi dell’incipit: individuazione dei personaggi, delle loro caratteristiche, dei

luoghi in cui la storia è ambientata

L’attività proposta è stata finalizzata alla comprensione dei personaggi principali, ai luoghi

e al tempo della storia.

Il personaggio guida del racconto è Nonna Papera che riveste un duplice ruolo: quello

dell’amorevole nonnina (presente narrativo) e quello della bambina Elvira (passato

narrativo), un colone che molti anni addietro era giunta nelle grandi praterie dell’America

dove ancora oggi vive.

Nell’incipit è presente infatti la tecnica del flasback strumento attraverso il quale il

personaggio principale fa un vero e proprio “balzo nel passato” per descrivere l’incontro

con i nativi americani.

Attraverso l’analisi dell’incipit e di una scheda specifica allegata sono state individuati gli

aspetti del carattere di Nonna Papera. Aspetti di cui i bambini avrebbero dovuto tener

conto nella realizzazione del racconto.

Si è quindi proceduto all’analisi dell’ambiente e, con un grande salto nel passato, con la

classe ci siamo ritrovati nell’epoca magica e avventurosa dei primi pionieri americani.

Attraverso immagini significative e semplici sceneggiature realizzate dall’insegnante si è

cercato di ricreare il suggestivo clima delle grandi praterie e l’incontro tra due popoli

diversi: i Coloni e i Nativi.

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Fase

3

Attività: la costruzione del racconto: la raccolta di idee, la “fabula” le sequenze narrative,

dialogiche, riflessive, descrittive

Per la definizione della fabula (struttura narrativa) del racconto, si è partiti da una

situazione problematica.

Nell’incipit veniva narrato che i coloni, appena giunti, “dialogano” con i nativi americani

che dimostrano di essere collaborativi e amichevoli. Mentre il capo indiano narra le

vicende del suo popolo Elvira (Nonna Papera) va a giocare presso una radura con i suoi

amici. Tra le verdi praterie trovano alcuni cespugli di ribes nero che mangiano e

raccolgono.

“I bambini ritornano contenti alla carovana giusto in tempo per scoprire che non avrebbero

dovuti raccoglierli….”

PROBLEMA

Quale misteriosa storia si nasconde dietro i ribes neri?

Perché i bambini non avrebbero dovuto raccoglierli?

I bambini hanno ipotizzato differenti spiegazioni, alcune simili tra loro. Come spesso

accade da un input ne seguono altri simili o comunque della stessa natura.

1. Perché i Pellerossa pensavano fosse una pianta magica

2. Perché i suoi frutti attiravano animali carnivori

3. Perché i ribes potevano cambiare il colore della pelle

4. Perché i ribes erano velenosi

5. Perché provocavano malattie contagiose

6. Perché provocavano problemi respiratori

La conversazione si è concentrata sulla terza ipotesi “perché potevano cambiare il colore

della pelle” e sul significato che noi diamo ai colori.

Sorprendente è stato l’apporto del bambino con sindrome autistica che ha enunciato con

estrema chiarezza l’emozione che un dato colore suscita in lui.

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VERGOGNA

RABBIA

TRISTEZZA

FELICITÀ – CALMA

FELICITÀ – ENERGIA

PAURA

CATTIVERIA

SERENITÀ

COMMOZIONE

DISGUSTO

NERVOSISMO

In un secondo momento la classe ha individuato un nuovo personaggio non presente nella

parte introduttiva che avrebbe avuto il ruolo dell’antagonista .

Il personaggio negativo è “Cuore di Ferro”: lo spirito di un grande guerriero che da tempi

antichissimi aveva avuto il compito di vigilare sulla pianta del ribes

nero considerata sacra ai Pellerossa.

La definizione dell’antagonista apre la strada alla narrazione che,

sempre collettivamente, viene definita dalla classe e visualizzata nel

quaderno attraverso la definizione di sequenze poste in ordine

cronologico

La fase successiva ha coinvolto i bambini in un lavoro di gruppo (due

alunni). Tenendo conto della struttura narrativa dovevano infatti inserire le sequenze

dialogiche, riflessive e descrittive, cui era stato abbinato un colore specifico.

I risultati dei singoli gruppi sono stati quindi condivisi con l’intero gruppo classe e

collettivamente è stata realizzata una nuova struttura arricchita delle descrizioni e dei

dialoghi tra i personaggi presenti nel racconto.

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Le sequenze dialogiche sono state inizialmente

scritte e in seguito drammatizzate per

coinvolgere maggiormente il bambino con

sindrome autistica. In particolare l’utilizzo della

sceneggiatura ha condotto l’alunno a fare

esperienza concreta, agire per facilitare la

conoscenza, far veicolare le informazioni

attraverso il linguaggio del corpo.

Sono state inoltre adottate differenti strategie

didattiche, pensate con l’intento di venire incontro alle diversità dei singoli alunni e di

creare opportunità per far esprimere, sotto forme diverse, il potenziale di intelligenza di

ogni singolo allievo.

In particolare per due alunne non italofone di nazionalità

cinese si è fatto spesso uso di linguaggi non verbali.

Per una delle due alunne, giunta in Italia nel mese di luglio, e

inserita nella classe nel corrente anno scolastico, sono stati

predisposti materiali specifici nei quali si fa riferimento quasi

esclusivamente al linguaggio iconico.

Poiché la bambina presentava grosse difficoltà di

comunicazione e di lessico, si è spesso fatto uso di “GOOGLE TRADUTTORE” dall’italiano al

cinese semplificato e richiesto l’ausilio di una seconda bambina di nazionalità cinese,

presente nella classe dalla seconda primaria, in qualità di mediatore culturale.

In seguito, attraverso una prova individuale, i bambini hanno verbalizzato per iscritto le

parti descrittive del racconto: personaggi e ambienti. In quest’ultimo caso sono stati

supportati da immagini particolarmente significative proiettate alla LIM

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Si è proceduto infine alla scrittura del racconto vero e proprio tenendo conto come

indicato nell’incipit

Dei personaggi e delle loro caratteristiche

Della coerenza logica e cronologica

Dei tempi verbali

Della struttura definita dal gruppo classe.

Il racconto, una volta ultimato, è stato inviato tramite un upload

in un’area riservata del progetto “Insieme per la scuola” il 23

novembre.

Fase

4

Attività: valutare testi

L’ultima fase del progetto “Scrittori di classe” ha coinvolto i bambini in attività di

valutazione di tre elaborati scritti da alunni di altre regioni d’Italia che avevano aderito

all’iniziativa.

I criteri di valutazione non erano chiaramente soggettivi. Bisognava fare infatti riferimento

ad una vera e propria griglia nella quale venivano

indicati differenti parametri relativi a:

coerenza e coesione del testo

caratterizzazione dei personaggi

presenza di sequenze narrative emozionanti o

comiche

finale inatteso

Per ogni punto i bambini hanno definito una

valutazione specifica cui è seguita una valutazione

globale del racconto.

Va sottolineato che la scheda era piuttosto complessa.

Per questo motivo la valutazione del primo racconto è stata fatta sotto la guida del

docente che ha avuto soprattutto il compito di spiegare la terminologia utilizzata.

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Alla fine di dicembre sono stati resi noti i vincitori del concorso.

Per ogni tema sono stati individuati dieci racconti e tra questi quello che verrà “tradotto”

in una storia a fumetti.

La classe 4^ D non ha vinto ma ha comunque realizzato un ottimo lavoro.

Premio di consolazione aver acquisito 300 punti CONAD per aver partecipato al concorso,

punti che insieme a quelli che raccoglieranno le varie classi in aprile, ci permetteranno di

scegliere un sussidio didattico per la nostra Istituzione Scolastica.

Fase

5

Attività: elaborare sintesi di semplici testi.

Una seconda tipologia di attività proposta alla classe, finalizzata sempre alla comprensione

della “fabula” del racconto, è stata quella di guidare i bambini alla sintesi di semplici testi

narrativi.

Il procedimento didattico è di fatto opposto a quello presentato per la realizzazione del

testo collettivo.

Nel primo caso infatti una struttura narrativa viene arricchita di elementi descrittivi,

dialogici e riflessivi, nel secondo caso il racconto viene di fatto privato di quegli stessi

elementi e ridotto alle semplici sequenze narrative.

In questo caso i bambini dovevano individuare le varie tipologie di sequenze e procedere

all’eliminazione di quelle descrittive e alla modifica di quelle dialogiche operando la

trasformazione del discorso diretto in discorso indiretto.

Alcune attività presentate nel precedente anno scolastico sono state riproposte alla classe

in forma ludica per l’accertamento dei prerequisiti:

Esposizione orale di semplici racconti

Verbalizzazione di immagini di una storia in sequenza

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Costruzione di semplici schemi narrativi

Si tratta di attività che mirano alla ricerca degli elementi essenziali di un testo, alla

comprensione della gerarchia dei dati presenti, all’individuazione delle parole chiave.

Al fine di verificare il processo d’apprendimento, è stata proposta una prova di valutazione

formativa in modo da far emergere eventuali difficoltà in relazione ad abilità e

competenze specifiche. Per alcune alunne, per le quali è stato predisposto un Piano

Didattico Individualizzato è stata definita una prova semplificata.

Testo per la classe

La volpe con la pancia piena

Testo semplificato per i BES

Chiacchiere sul fiume

Gli esiti della prova hanno messo in evidenza differenti problematicità in relazione a

1. La comprensione globale del testo (alcuni bambini)

2. L’individuazione di informazioni implicite (alcuni bambini)

3. La sequenza delle azioni effettuate dalla volpe nella parte finale della favola. (la

maggior parte della classe)

4. La trasformazione dal discorso diretto in discorso indiretto (alcuni bambini)

Sono state quindi promosse una serie di attività specifiche volte al superamento delle

difficoltà evidenziate. In particolare per quanto riguarda la trasformazione di sequenze

dialogiche in narrative, sono state proposte attività di drammatizzazione su esperienze

della vita quotidiana.

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È stata quindi proposta una seconda prova meno complessa rispetto a

quella precedente in modo tale che i bambini concentrassero

l’attenzione in particolare sul riconoscimento delle tipologie di

sequenze, sulla struttura cronologica del racconto e sulla

trasformazione del discorso diretto in discorso indiretto.

Cosimo

Fase

6

Attività: Utilizzare le risorse digitali per sviluppare la scrittura collaborativa.

Utilizzare le risorse che la rete mette a disposizione ha sempre coinvolto ed entusiasmato i

bambini. Molti possiedono un tablet o un cellulare che però utilizzano spesso in modo

improprio probabilmente perché non conoscono le enormi potenzialità che tali strumenti

offrono.

Già dalla fine dello scorso anno scolastico il docente di italiano aveva invitato gli alunni a

comunicare attraverso la posta elettronica. Questo presupponeva che anche i bambini

fossero in possesso di un indirizzo mail. Nei mesi estivi un numero limitato di bambini ha

inviato foto delle proprie vacanze, ma anche materiali di storia che avremmo potuto usare

nell’anno scolastico successivo. Il seme era stato piantato.

All’inizio del nuovo anno scolastico le insegnanti di italiano e

di sostegno hanno definito insieme ai bambini un account

google della classe “Sacostad2007” e creato, nello spazio

DRIVE a disposizione, alcune cartelle condivise. Sempre con

il gruppo classe è stata inoltre predisposta una mail list che

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di giorno in giorno includeva un numero sempre maggiore di utenti.

Particolarmente entusiasmante è stata la creazione della cartella “Compagni di Scuola”

dove i bambini inseriscono e condividono immagini legati alle proprie esperienze, frasi

significative sul valore dell’amicizia, musiche e filmati divertenti.

Attraverso semplici attività ludiche, i bambini iniziano a familiarizzare con le risorse

presenti su internet, a gestire un “archivio digitale”, ad eseguire operazioni specifiche

come

Accedere ad un cloud

Creare una cartella

Condividere la cartella con altri utenti

Effettuare upload e download.

Diversi bambini infatti trascinati dall’entusiasmo hanno ripercorso le operazioni svolte in

aula nel proprio account Google.

Al fine inoltre di favorire e incrementare le strategie di scrittura collaborativa, nella cartella

“ITALIANO” è stato creato un file testo “google doc”. Tutti i bambini sono stati quindi

invitati a collaborare alla realizzazione di un testo fantastico dal titolo “Ma gli

extraterrestri esistono veramente?”. Compito del docente in questo caso è quello di

fornire l’imput iniziale e seguire l’operato dei bambini attraverso semplici commenti che

possono essere visualizzati dagli utenti.

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Fase

6

Attività: la valutazione. Il compito in situazione.

Alla fine del percorso i bambini sono stati coinvolti in un’attività di verifica collettiva e

individuale che richiamasse, seppur con temi differenti, il processo didattico appena

concluso. Nell’ambito dell’unità “ LA CIVILTÀ NURAGICA, percorso a carattere

storico/linguistico, gli alunni sono stati invitati a realizzare racconti ambientati durante la

civiltà dei nostri antichi predecessori.

Hanno pertanto definito in attività di gruppo la struttura narrativa, inserito le sequenze

dialogiche e riflessive e, individualmente, scritto il racconto.

Sono stati prodotte quattro storie, una delle quali è stata drammatizzata, e sono stati

realizzati dai bambini stessi dei cortometraggio con Movie Maker.

TRA I NURAGHI

NASCE UN’AMORE

IL COMPLEANNO DI

GHERANU

LA GUERRA

MANCATA

IL RAPIMENTO DI

BRONZETTA

Attività. Riflettere sulla lingua: articoli, pronomi e preposizioni.

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Fase

7

Durante il percorso didattico, molteplici sono state le occasioni per riflettere su differenti

aspetti sia morfologici che sintattici della lingua italiana.

Attraverso la lettura dei testi proposti dall’iniziativa promossa dalla Conad, ma anche dagli

elaborati dei bambini è emersa la necessità di consolidare e approfondire le conoscenze su

tre elementi fondamentali della morfologia: l’attenzione si è concentrata sulla differenza

tra articolo, pronome e preposizione articolata.

Numerose sono infatti nella nostra lingua le parole omofone e omografe (stesso suono e

stesso segno grafico) che hanno un significato diverso a seconda del contesto.

Esempi più comuni sono le parole gli, la, le, lo che possono essere sia articoli che pronomi;

le parole dei, delle, degli che possono essere articoli partitivi oppure preposizioni

articolate. Spesso vengono proposti ai bambini schede didattiche dove si chiede di

individuare tutti gli articoli e immancabilmente vengono individuati come tali anche i

pronomi in quanto l’attenzione del bambino si limita all’aspetto grafico del termine e non

al significato specifico che assume in un determinato contesto

Dopo aver presentato alla classe le

differenze di significato delle tre

tipologie di articoli, attraverso semplici

drammatizzazioni e rappresentazioni

grafiche nel quaderno, sono state

predisposte alla LIM alcune slides

esplicative con il software MIMIO

STUDIO per consolidare la funzione del pronome e infine sono state organizzate dei giochi

a squadre.

L’attività per gruppi e l’espediente della sfida ha coinvolto maggiormente i bambini che

hanno mostrato un’elevata concentrazione e attenzione nell’esecuzione della prova.

Il compito era quello di definire un semplice testo dove inserire tutte le tipologie di articoli,

determinativi, indeterminativi e partitivi ma, al contempo nascondere nel testo dei

“trabocchetti” cioè quelle stesse parole omografe che a prima vista potevano essere

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individuate come articoli.

Il lavoro prodotto da un gruppo sarebbe stato valutato da un gruppo

diverso secondo dei parametri precedentemente fissati (+ 2 per ogni

articolo, -2 per ogni errore, + 5 per ogni trabocchetto).

In un secondo momento ciascun bambino avrebbe dovuto

individualmente valutare il lavoro dei vari gruppi e spiegare il motivo per

cui il “trabocchetto” era stato definito come tale affinando così la capacità di

argomentare. In una seconda fase un nuovo lavoro di gruppo è stato utilizzato come prova

individuale: ciascun bambino doveva individuare tutti i tipi di articoli con colori diversi e,

fatto più interessante, scoprire il trabocchetto non segnato dal gruppo. Intervenendo così

sull’errore

VERIFICA COMPETENZE

Comprende la “fabula” e l’intreccio di un testo narrativo

VALUTAZIONE COMPETENZE

Indicatore n.1 Scrive testi rispettando le regole morfosintattiche della lingua.

Testo narrativo

Produce semplici testi scritti, con incertezze morfosintattiche, anche con l’aiuto dell’insegnante.

Produce semplici testi scritti funzionali, descrittivi e narrativi, curando l’ortografia.

Produce testi scritti rispettando le regole morfosintattiche e legandoli a diversi scopi concreti.

Produce testi scritti rispettando tutte le regole morfosintattiche e adeguando il contenuto alle diverse situazioni contestuali

VALUTAZIONE COMPETENZE

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Indicatore n.1 Scrive testi rispettando le regole morfosintattiche della lingua

Sintesi di un racconto

Produce semplici testi scritti, con incertezze morfosintattiche, anche con l’aiuto dell’insegnante.

Produce semplici testi scritti funzionali, descrittivi e narrativi, curando l’ortografia.

Produce testi scritti rispettando le regole morfosintattiche e legandoli a diversi scopi concreti.

Produce testi scritti rispettando tutte le regole morfosintattiche e adeguando il contenuto alle diverse situazioni contestuali

Indicatore n.2 Riflette sui testi propri ed altrui per cogliere le regole morfosintattico e le caratteristiche del lessico.

Rispetta semplici consegne di riflessione sui testi propri e altrui, anche con l’aiuto dell’insegnante

Riflette autonomamente sui testi propri e altrui e riconosce i principali meccanismi di organizzazione della frase.

Riflette sui testi propri e altrui e comprende le principali relazioni di significato tra parole (somiglianze, differenze, appartenenza ad un campo semantico) e le parti del discorso.

Riflette sui testi propri e

altrui e produce testi

scritti utilizzando un

lessico appropriato e

ricercato acquisito dallo

studio dei vari testi.

Competenze sociali e civiche: COLLABORARE E PARTECIPARE

Essere in grado di interagire nel gruppo.

livello iniziale livello base livello intermedio livello avanzato

La partecipazione deve essere continuamente sollecitate.

Partecipa alle attività proposte, ma necessità di incoraggiamento e/o di frequenti richiami per rispettare le regole del gruppo.

Partecipa spontaneamente e con interesse alle attività proposte. Sa ascoltare e accettare l’aiuto degli altri e offrire il proprio.

Interagisce positivamente nel gruppo, comprendendo i diversi punti di vista e valorizzando le proprie e le altrui capacità

Competenza digitale

Utilizza le nuove tecnologie e svolge semplici attività.

livello base livello iniziale livello intermedio livello avanzato

Utilizza semplici strumenti tecnologici con l’aiuto dell’insegnante o dei compagni.

Utilizza semplici strumenti tecnologici in modo autonomo.

Utilizza strumenti tecnologici in modo corretto e autonomo.

Utilizza strumenti tecnologici in modo appropriato e sicuro.