Didattica inclusiva, sostenibile, creativa
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DIDATTICA INCLUSIVA, SOSTENIBILE E CREATIVA
Umberto Parolini
L’imbuto di NorimbergaMetafora rappresentante l’idea che attraverso un imbuto sia possibile travasare da una testa all’altra un sapere, delle cose che poi si dovranno fare, delle cose che si devono imparare. Questa idea è stata scolpita sui muri di molte scuole e università in Germania nel XVI e nel XVII secolo, ed è conosciuta come <<l’imbuto di Norimberga>>.Sarebbe auspicabile che oggi noi riuscissimo a pensare un processo di insegnamento/apprendimento senza più imbuti.
Profilo neuroevolutivo Tempo Diversabilità Spazio Intelligenze Materiali DSA Relazioni Diversità culturali Contenuti Background biografico Modalità di aggregazione
Visione Visione Unità di apprendimento tradizionale creativa o personalizzate sul gruppo sostenibile e sui singoli soggetti
Valutazione Valutazione Analisi di situazione rigida flessibile/riflessiva (Alunni e contesto) e/o autovalutazione
Progettazione (UA, PEI, PEP)
Flessibilità Reversibilità Ricorsività Autoriflessività
ATTEGGIAMENTO RIFLESSIVO
DIDATTICA INCLUSIVA
DIDATTICA INCLUSIVA
SETTING PEDAGOGICO O CONTESTO DI APPRENDIMENTO
ALTERITÁ/DIVERSITÁ
Elementi del setting pedagogico
Aspetti della diversità
Perché ripensare la didattica? Perché ripensare la didattica? - Le richieste poste alla scuola dalla
moderna società della conoscenza sono mutate
- Viviamo in un’epoca caratterizzata da profondi e celeri mutamenti, alquanto complessa
- La società e mutata: globalizzazione, modelli di vita molteplici, punti di vista religiosi e valoriali molteplici, relativismo etico, declassamento dell’autorità
- La ricerca in campo neuropsicologico ha rilevato una molteplicità di approcci del soggetto alla conoscenza ed una visione del cervello di stampo multiplo, non univoco
Qual è la bussola che Qual è la bussola che dovrebbe guidare il dovrebbe guidare il
cambiamento della didattica cambiamento della didattica secondo voi?secondo voi?
LA PRESENZA DEL “DIVERSO” OSSIA LA
DIVERSITÁAlterità
• Intelligenze multiple Stili di apprendimento• Difficoltà specifiche di apprendimento• Diversabilità o disabilità• Diversità culturali e religiose• Diversità di background cognitivo/esperienziali• Ambienti di vita socio-familiari diversificati• Stili di attaccamento alle figure parentali
diversificati
Ma di quale diversità stiamo parlando?
Ma io non sono SUPERMAN! Come faccio a tenere conto di tutte
queste diversità?
Non posso pensare di Non posso pensare di rispondere alla diversità nelle rispondere alla diversità nelle sue molteplici sfaccettature sue molteplici sfaccettature senza intervenire senza intervenire drasticamente su una drasticamente su una componente fondamentale…componente fondamentale…
Il setting pedagogico o ambiente Il setting pedagogico o ambiente di apprendimentodi apprendimento
Secondo voi quali sono gli elementi che lo compongono?
TEMPOSPAZIO-LUOGHI
MODALITÁ DI AGGREGAZIONE ALUNNIRELAZIONI-ATTEGGIAMENTI
MEZZI-STRUMENTICONTENUTI E MODALITÁ DI
INDAGINE/PRESENTAZIONE
TEMPOTEMPOQUALI TEMPI ?- Tempo socio/istituzionale
rappresentato dall’orologio- Tempi del programma (rigidi o
flessibili?)- Tempi biologici e di apprendimento
del soggetto/persona- Tempo reale e tempo percepito- Tempi di sedimentazione delle
conoscenze
TEMPOTEMPODIDATTICA UNIFORME DIDATTICA CREATIVA
Istituzionale, quantitativo, reale
Del programma, sequenziale, della disciplina
Di insegnamento Da riempire Elogio della velocità Della lezione
(prevalentemente frontale) Della intelligenza unica Silenzio/ascolto del docente
Del soggetto, qualitativo, percepito
Del progetto, modulare, reticolare, interdisciplinare
Dell’apprendimento Da utilizzare efficacemente,
come risorsa Elogio della lentezza Da gestire con modalità
variabili Delle intelligenze multiple Silenzio come valore in sé e
utile per mettersi in ascolto della realtà circostante
SPAZIO-LUOGHISPAZIO-LUOGHISpazi fisici: aula, laboratori, ambienti
esterni e/o culturali del territorioSpazi virtuali e multimediali:
multisensoriali, analogici (ricordano molto la realtà concreta)
Spazi psicologici: prossemica (studio dello spazio e delle distanze in funzione psicologica)
Gli arredi Luoghi strutturati e non strutturati
SPAZIO-LUOGHISPAZIO-LUOGHI
SPAZIO TRADIZIONALE SPAZIO “CREATIVO”
Aule scolastiche Rigido Banchi individuali,
seggiole, cattedra Utilizzo canonico delle
parti in muratura e dei pavimenti
Cattedra al centro e banchi rivolti verso di essa
Nello spazio aula non entrano elementi concreti, esterni
Aula chiusa, non visibile dall’esterno
Laboratori Flessibile/versatile Arredi orizzontali e
verticali, piani di appoggio diversificati
Pareti, pavimento e soffitti sono risorse didattiche
Arredi mobili, a seconda delle esigenze didattiche
Lo spazio si apre all’ingresso di elementi esterni
Spazi aperti e comunicanti tra loro, visibile dall’esterno
MODALITÁ DI AGGREGAZIONE MODALITÁ DI AGGREGAZIONE DEGLI ATTORI SCOLASTICI DEGLI ATTORI SCOLASTICI
Attività individualeAttività in coppia (stessa/diversa età,
stesso/diverso livello)Att. in piccolo gruppo (della classe, di varie
classi, dello stesso livello,ecc.)Att. del gruppo-classeAtt. a classi aperte (totalità della classe,
gruppi misti, ecc.)Att. di plesso (totalità degli alunni della
scuola)
MODALITÁ DI AGGREGAZIONE MODALITÁ DI AGGREGAZIONE ATTORI SCOLASTICIATTORI SCOLASTICI
DIDATTICA TRADIZIONALE DIDATTICA CREATIVA
Gruppo classe (gruppo istituzionale canonico)
Docenti della classe assegnati
Modalità di aggregazione diversificate: il gruppo-classe è solo sulla carta, è semplicemente una formalità amministrativa
I docenti sono a disposizione delle classi e della scuola, si organizzano e aggregano liberamente a seconda delle esigenze didattiche
ATTEGGIAMENTI EPISTEMOLOGICIATTEGGIAMENTI EPISTEMOLOGICI E RELAZIONE EDUCATIVA E RELAZIONE EDUCATIVA
• MESSAGGI VERBALI (scelta attenta delle parole, uso della voce, tono)• MESSAGGI NON VERBALI (postura del corpo, espressioni del viso)• MOVIMENTI NELL’AMBIENTE • EMPATIA• ANSIA versus CALMA• MODALITÁ COMUNICATIVE (monologo, dialogo, conversazione, ecc.)• ASSERTIVITÁ ED AUTORITÁ• ATTEGGIAMENTO VERSO LA CONOSCENZA
RELAZIONE EDUCATIVA ED RELAZIONE EDUCATIVA ED APPROCCIO EPISTEMOLOGICOAPPROCCIO EPISTEMOLOGICO
APPROCCIO TRADIZIONALE APPROCCIO “CREATIVO”
Freddo, distaccato Verticistico, top-down Autorità legata al ruolo
Il docente al centro Uniforme, standard
Domande chiuse, una sola possibilità
Errore è negativo Lezione frontale Gruppo-classe rigido
Empatico, caldo Cooperativo Autorità legata alla stima
reciproca La persona al centro Multiforme, rispondente
alle esigenze dei soggetti Domande aperte, ricerca di
senso Errore come risorsa Dialogo, conversazione Gruppo-classe solo sulla
carta
Mezzi-strumenti: tavola dei mediatori didattici
ATTIVI ICONICI ANALOGICI SIMBOLICI
ESPERIENZADIRETTA
IMMAGINI E SCHEMI
GIOCHI DI SIMULAZIONE
CONCETTIRE RA
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+
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Quindi: quando preparo una Quindi: quando preparo una lezione che cosa devo lezione che cosa devo
considerare?considerare?Che cosa desidero che gli alunni apprendano?Come lo presento? (metodologie, strumenti)Dove lo presento? Quale setting spaziale è
funzionale all’apprendimento previsto?A chi? Quali modalità aggregative scelgo?Quali tempi stabilisco per la presentazione
dei contenuti? Quante e quali sequenze indicativamente?
Che atteggiamento desidero attivare?
PAUSA