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UniCredit Credit Management Bank S.p.A. Relazioni e Bilancio 2013

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UniCredit Credit Management Bank S.p.A.Relazioni e Bilancio 2013

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Sommario

Azionisti

Cariche sociali e direzione

Relazione del collegio sindacale

Relazione della società di revisione

Relazione sulla gestione

Schemi del bilancio dell'impresa

Nota integrativa

Allegati al bilancio

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Azionisti

UniCredit S.p.A.

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Cariche sociali e direzione

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Candido Fois (1)

Vice Presidente Giancarlo Giani (2) (7)

Amministratore Delegato Dino Crivellari (3) (4)

Consiglieri Bruno CastellettiRomeo CollinaAdalberto Donaggio (3)

Paolo Fiorentino (3)

Pasquale Granato (5) (7)

Mario NoeraRenzo Ivo Signorini (6) (8)

(1) Presidente Comitato Esecutivo(2) Vice Presidente Comitato Esecutivo(3) Membro Comitato Esecutivo(4) Presidente Comitato Crediti(5) Presidente Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001(6) Presidente Comitato Audit (Comitato per il Controllo Interno & Rischi)(7) Membro Comitato Audit (Comitato per il Controllo Interno & Rischi)(8) Membro Delegato del CdA a sensi della Legge 262/2005

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Claudio Ubini

Sindaci effettivi Paolo ColomboEnnio Piermarini

Sindaci supplenti Claudia CattaniMichela Zeme

DIRETTORE GENERALE Eleonora Ambrosetti

Alla data di approvazione del bilancio

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Relazione delCollegio Sindacale

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Relazione dellaSocietà di Revisione

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Relazionesulla gestione

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Relazione sulla gestione

QUADRO MACRO ECONOMICO GENERALE

I principali indicatori di sostenibilità per l’Italia, e più in generale per l’area Euro, hanno subito nel corsodel 2013 una variazione significativamente peggiore rispetto al 2012. Il tasso di (de)crescita del P.I.L. inItalia si è assestato al -1,9% (dato ISTAT), valore ben superiore alle stime compiute precedentemente dallevarie istituzioni (Bankitalia, Governo, FMI, ISTAT, ecc.). Il quadro congiunturale è tuttavia ancora moltodiverso a seconda delle categorie di imprese e della localizzazione geografica. Al miglioramento delleprospettive delle imprese industriali di maggiore dimensione e di quelle più orientate verso i mercatiesteri, si contrappone un quadro ancora sfavorevole per le aziende più piccole, per quelle del settore deiservizi e per quelle meridionali. Nonostante i primi segnali di stabilizzazione dell’occupazione e di aumentodelle ore lavorate, le condizioni del mercato del lavoro restano difficili. Il tasso di disoccupazione, chenormalmente segue con ritardo l’andamento del ciclo economico, ha raggiunto il 12,7% a fine anno erisulta ulteriormente salito al 12,9% nel mese di gennaio 2014 (dati ISTAT).

Il “Bollettino economico” emesso da Banca d’Italia nel mese di gennaio 2014 esprime previsioni dimoderata ripresa dell’economia, infatti si riscontrano alcuni segnali di miglioramento, ad esempio, neitassi di interesse a lungo termine sui titoli di Stato italiani che sono diminuiti così come il differenzialerispetto al rendimento del Bund decennale che è sceso al di sotto dei 200 punti base. È tornato anchel’interesse dei non residenti per le attività finanziarie italiane e il costo della raccolta obbligazionaria dellebanche è diminuito. Nonostante questi deboli segni di ripresa, il credito alle imprese non ha ancorabeneficiato del miglioramento delle condizioni sui mercati finanziari; esso è diminuito in Italia di oltre l’8%su base annua e continua a rappresentare un freno alla ripresa. I prestiti risentono della bassa domandaper investimenti e, dal lato dell’offerta, dell’elevato rischio di credito e della pressione della recessione suibilanci delle banche.

Il recente Rapporto di Previsione Afo – Financial Outlook per il biennio 2014-2015 diffuso nel dicembrescorso indica un calo degli utili netti delle aziende di credito, previsti nel triennio 2013-2015 in mediad'anno a un valore di poco superiore ai 3,6€mld, rispetto a una stima precedente di 5,5€mld.

La situazione di prolungata recessione in corso ha effetti ancora molto incisivi sulla qualità del credito dellebanche tanto che le sofferenze bancarie a fine 2013, al lordo delle svalutazioni, segnano una crescita del24,7% rispetto al 2012, raggiungendo quota 155,9 miliardi di Euro. Con riguardo alle sofferenze nette, afine 2013 esse sono risultate pari a quasi 80,4 miliardi di euro, circa 16 miliardi in più rispetto a fine 2012(+25% circa l’incremento annuo). Valutate in rapporto agli impieghi, le sofferenze lorde evidenziano unprogressivo graduale peggioramento fino a segnare l’8,1% a fine 2013, un valore di quasi due puntipercentuali in più rispetto a quello del 2012 (6,3%) e di circa tre punti percentuali in aumento rispetto al2011 (5,4%). Parallelamente alle sofferenze, anche i finanziamenti deteriorati, tra incagli, posizioniristrutturate ed esposizioni scadute o sconfinanti, mostrano un trend in crescita rilevato a settembre 2013di oltre il 15% rispetto a fine 2012. Come diretta conseguenza dell’incremento delle sofferenze, sale anchel’ammontare degli accantonamenti che a fine 2013 ammonta a quasi 75,5 miliardi di Euro (+24,4% rispettoal 2012) con un impatto significativo sul costo del rischio e quindi sulla redditività delle banche. Gli effettidel perdurare della crisi economica hanno avuto ripercussioni gravi anche a livello di fallimenti; nei priminove mesi del 2013 infatti hanno raggiunto un totale di quasi 10.000 unità, livello mai raggiunto neldecennio precedente con un incremento annuo di oltre il 12%.

In particolare, l’andamento della rischiosità commerciale evidenzia come a fine 2013 l’affidabilitàpotenziale delle imprese risulti ulteriormente diminuita, mettendo in forse i pagamenti dovuti ai fornitorianche da parte di soggetti in precedenza solvibili e spingendo le imprese a ricercare nuove procedure di

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gestione del portafoglio clienti, nuove politiche commerciali per la definizione dei termini di pagamento enuovi strumenti per la gestione dei crediti insoluti.

Anche la situazione del mercato immobiliare risulta particolarmente critica. Al termine del 2012 risultavain linea con la media europea con prospettive di moderata ripresa negli anni successivi. Alla fine del 2013,le prospettive di recupero sono state smentite dall’andamento dei prezzi degli immobili in fortedecremento, soprattutto nel secondo semestre 2013, unitamente al calo dei volumi di transazioni diabitazioni e di immobili non residenziali.

In tale contesto generale le performance di incasso riflettono ancora una situazione più difficile, checostringe le banche a focalizzare la gestione dei crediti verso una maggiore tutela nel tempo del valore delcredito a scapito di un più immediato incasso del "prezzo di quietanza" che comporta un inevitabileincremento delle perdite.

La citata impostazione naturalmente determina un allungamento dei tempi di incasso ed una maggioreincidenza dei costi legali, ma agevola comunque le definizioni in via transattiva in tutti i casi in cui leattività giudiziali, avviate per tempo, non si sono già concluse. Diventa cruciale quindi riuscire a presidiare icrediti in portafoglio non solo dal punto di vista giudiziale, ma anche tramite l’implementazione di nuovistrumenti atti a supportare la gestione del credito per la definizione delle posizioni in via stragiudiziale.

La ciclicità negativa caratterizza anche il comparto delle cartolarizzazioni di prestiti bancari che segna unariduzione del 1,5% rispetto al 2012 anche a seguito della riduzione dei prezzi di mercato. L’attività in corsoda parte di Banca d’Italia relativa al comprehensive assessment (valutazione complessiva della qualità degliattivi delle maggiori banche dell’area Euro), dissipando l'incertezza sulla qualità dei bilanci bancari eaumentando la trasparenza degli stessi, dovrebbe favorire la ripresa del mercato delle cartolarizzazioni.

L'ATTIVITÀ DELLA SOCIETÀ

Da sempre la mission di UniCredit Credit Management Bank (di seguito anche UniCredit CMB o la Banca) èquella di minimizzare il valore attuale netto del costo di gestione dei crediti non performing, unitamente alcontenimento del costo del rischio del Gruppo, e di massimizzare la redditività derivante dall’attività digestione dei crediti anche di società esterne al Gruppo.

Anche nell’anno appena chiuso, influenzato dal contesto di forte incertezza economica e finanziaria, siconferma la sostenibilità del modello societario adottato, ancorché con più contenute aspettative direcupero e con una minore tempestività delle definizioni transattive.

La realizzazione della mission della Banca avviene da un lato tramite la gestione di un portafoglio diproprietà di crediti deteriorati, riveniente per lo più dalla incorporazione di Aspra Finance S.p.A. avvenutanel 2011 (si tratta di un portafoglio costituito da crediti rivenienti dalle operazioni di acquisto ai sensidell’art.58 TUB perfezionate dalla società incorporata con altre società del Gruppo UniCredit e aventi adoggetto i rapporti giuridici connessi a posizioni sofferenti/ristrutturate in essere alla data di cessione), edall’altro tramite la gestione di portafogli di crediti deteriorati di società del gruppo e di altre societàbancarie, finanziarie e commerciali.

A fine 2013, UniCredit CMB gestiva un portafoglio di circa 850 mila posizioni per un ammontare di pocopiù di 53 €mld espresso in valore contrattuale lordo. I conferimenti di nuove posizioni nel 2013 simantengono su valori molto elevati (circa 102 mila posizioni per un saldo conferito 4,5 miliardi di euro)anche se in diminuzione rispetto al 2012. La quota dei nuovi conferimenti da parte del Gruppo ha fattoprevalere un numero di posizioni già volturate a sofferenza (peso mediamente pari al 46%) in linea con il2012. Nonostante il difficile momento storico UniCredit CMB a fine 2013 ha realizzato incassi per circa 1,3miliardi di euro.

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La distribuzione per segmenti del portafoglio in gestione evidenzia una prevalenza del comparto Privatirelativamente al numero delle posizioni (71% del totale), mentre con riferimento agli importi le Impresecostituiscono la porzione più cospicua con un incidenza del 38%, grazie ad un importo medio per praticapari a circa tre volte quello dei Privati. Il segmento delle Concorsuali incide invece per poco più di unquarto (26%) sul complesso del portafoglio con un valore medio delle pratiche mediamente alto, oltre i200 mila euro.

La suddivisione per tipologia di credito tra ipotecario e chirografo evidenzia una prevalenza del secondopari al 66% del totale importo, in leggera diminuzione rispetto lo scorso periodo.

A livello territoriale la distribuzione è maggiormente concentrata nel centro-sud.

Il forte impegno della Banca a supporto del sistema giustizia è continuato anche nel 2013 con il servizio diassistenza organizzativa e di sostegno al change management per supportare la diffusione del processocivile telematico in alcuni tribunali sul territorio nazionale durante la fase di adozione (in particolare perdecreti ingiuntivi telematici e comunicazioni di cancelleria online), che diverrà obbligatoria ex lege apartire dal 30 giugno 2014. La fornitura del servizio da parte di UniCredit Credit Management Bank hal’obiettivo di assicurare un presidio e un supporto a tutti gli operatori: uffici giudiziari, personaleamministrativo dei tribunali e avvocatura, promuovendo la riorganizzazione e reingegnerizzazione deiflussi di lavoro per implementare adeguatamente la soluzione informatica nel Processo Civile. Nello stesso

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contesto si colloca il rafforzamento dell’ offerta di prodotti bancari, quali conto corrente professional efido per scoperto in conto corrente, tesi ad offrire al mercato cui si rivolge, ed in primis ai propriprofessionisti esterni, servizi complementari e funzionali all’operatività principale della Banca nell’ambitodella gestione dei crediti problematici, quali il canale di pagamento per via telematica correlato a decretiingiuntivi e procedure esecutive.

La congiuntura economica negativa degli ultimi anni ha portato ad una inevitabile necessità di mantenereelevata attenzione ai costi, riducendone l’impatto anche tramite una costante ricerca della massimaefficienza dei processi di gestione. In quest’ottica la Banca, punto di riferimento per UniCredit Group nelsettore Giustizia attraverso la diretta responsabilità di erogare il servicing amministrativo per le speselegali di titolarità UniCredit S.p.A. su pratiche conferite riferite a legali in convenzione, gestisce con leproprie specializzazioni e strumenti innovativi l’end-to-end del processo dalla generazione della spesa allacontabilizzazione e ripresa sul cliente dei costi relativi; il tutto attraverso uno specifico iter per lo piùautomatizzato. In particolare tale centralizzazione delle spese legali ha generato molteplici risultati positivisia in termini organizzativi che economici, come la riduzione del numero di fatture lavorate e dei tempi dipagamento. Nel corso dell’esercizio è stata riposta la massima attenzione verso l’innovazione tecnologica,tramite una crescente automazione dei processi, in particolare nella gestione della corrispondenza, nellavalorizzazione della piattaforma di Customer Relationship Management e nella gestione delladigitalizzazione delle spese di Giustizia.

Elevata attenzione è stata mantenuta anche alla gestione e conoscenza del patrimonio immobiliare agaranzia delle pratiche a sofferenza, grazie alla proficua sinergia con la società controllata UniCredit CreditManagement Immobiliare S.p.A., dedicata a proporre efficacemente sul mercato alcuni prodotti innovativitesi a mitigare le difficoltà presenti nell’attuale comparto immobiliare oltre ad essere presente, laddoveritenuto strategico e remunerativo, alle aste immobiliari.

UniCredit CMB ha proseguito inoltre nell’attività di Servicer ed Ausiliario del Servicer (gestione ed incassodi crediti non performing), oltre che di back-up Servicer (sostituto del Servicer) e di Corporate ServicesProvider (gestione dei servizi amministrativi) nei confronti di alcune Società di cartolarizzazione dei crediti,costituite ai sensi della Legge 130/99 (Special Purpose Vehicle, SPV); nel 2013 sono stati acquisiti 8 ulterioriincarichi a vario titolo in operazioni originate dal Gruppo, tra i quali quelli conclusi a dicembre 2013 per lagestione (come Servicer e Corporate Services Provider) di un portafoglio di crediti prevalentementeconcorsuali derivanti da un’operazione di cessione di effettuata direttamente dalla Banca per un valorecomplessivo di circa 700 milioni di Euro di Gross Book Value originario. A fine 2013 UniCredit CMB ècoinvolta complessivamente in 26 operazioni di cartolarizzazione.

La bontà del sistema posto in atto e delle continue migliorie ed evoluzioni apportate negli anni, sono statinuovamente riconosciuti dalle agenzie di rating. Fitch Ratings ha confermato per il quinto annoconsecutivo il livello “RSS1-“ e “CSS1-“ che resta l’attribuzione della più alta valutazione per un Servicereuropeo, e Standard & Poor’s ha confermato per il settimo anno consecutivo il livello massimo divalutazione, il “Triplo Strong”, che, oltre a UniCredit CMB, possono vantare pochissimi altri operatori almondo. Le valutazioni espresse dall'agenzia di rating sono supportate dalla continua attenzione diUniCredit Credit Management Bank nel cogliere le nuove opportunità di mercato, dimostrata anchedall'allocazione di nuove risorse dedicate allo sviluppo commerciale su tutto il territorio nazionale.

Nell’ambito dei processi operativi, nel 2013 è stata confermata la certificazione UNI EN ISO 9001 aiprocessi di gestione rilevando inoltre come gli eccellenti risultati in tema di miglioramento del Sistema diGestione della Qualità e dei processi operativi, rivestano una maggiore significatività in una realtà incontinua evoluzione e cambiamento come quella di UniCredit CMB.

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RISORSE

Al 31 Dicembre 2013 l’organico della Banca ammontava a 760 dipendenti, con una riduzione di 8 unitàrispetto al 31 dicembre 2012, ed è caratterizzato da una composizione prevalentemente femminile (58%).Le nuove assunzioni sono state 32 Nel periodo vi sono state complessivamente 40 cessazioni.

L'organico è integrato da altre 6 risorse in distacco da alcune società del Gruppo Bancario UniCredit.

Al 31 dicembre 2013 non risultano in essere contratti di somministrazione lavoro.

Nel corso dell’esercizio sono state erogate circa 22.970 ore di formazione anche on line e per il tramite dicanale dedicato su Web TV.

Il 63% delle risorse della Banca è in possesso di una laurea, prevalentemente in disciplineeconomico/bancarie o giuridiche.

La struttura territoriale complessiva conta, al 31 dicembre 2013, 25 tra sedi e uffici sul territorio nazionale.Nell’ottica di razionalizzare i costi si è proceduto, nel corso dell’anno, a chiudere le sedi di rappresentanzadi Monaco di Baviera e Praga, concentrando pertanto l’attività sul territorio nazionale. Risultano inoltreoperativi due sportelli bancari riferiti alle sedi di Verona e Roma.

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E OPERATIVA

Nel 2013, il modello organizzativo della Banca è rimasto relativamente stabile, confermando la solidità deimeccanismi di gestione organizzativa in essere. Alcune rivisitazioni organizzative hanno riguardatocomparti che presentano un forte impatto nei confronti delle controparti esterne, quali lo sviluppocommerciale e le strutture di riferimento per la rete esterna di professionisti, con l’intento di coniugare almeglio le distribuzioni delle attività con le competenze professionali presenti in azienda.

La gestione del portafoglio di crediti deteriorati è suddivisa in tre macro-aree: la prima, denominataWorkout Property Department, comprende il portafoglio crediti di proprietà, riveniente principalmentedalla fusione di Aspra Finance al 1 gennaio 2011; la seconda, denominata Workout Captive Department,racchiude tutti i portafogli bancari delle società del Gruppo e infine la terza, denominata Special CreditDepartment, che comprende tutti i portafogli extra-captive oltre ai portafogli riguardanti specialità ancheriferite al Gruppo UniCredit quali le morosità e il leasing. Tutte le tre aree sono coordinate dal GeneralManager.

La gestione delle attività delle spese legali è in gran parte gestita in outsourcing. Le attività esternalizzate,che comprendono attività di controllo amministrativo delle spese, gestione dei sospesi di pagamento,assistenza nei confronti del fornitore, sono regolate da Service Level Agreement (SLA), che dettagliano icontenuti delle attività, i referenti ed i livelli di servizio attesi. Il monitoraggio è effettuato da struttureinterne alla Banca. Tale modello organizzativo ha consentito una maggiore flessibilità nel far fronte apicchi di lavorazione riducendo il costo legato all’utilizzo di contratti di somministrazione e un aumento delcontrollo del processo presidiando continuamente il livello di servizio erogato dall’outsourcer.

RETI ESTERNE

La Rete dei Professionisti Esterni di UCCMB è composta da circa 3.700 professionisti che garantiscono lapiena copertura di tutte le esigenze interne, di cui circa 2.700 professionisti per attività stragiudiziali (PE eSocietà di Recupero Crediti) e circa 1.000 per attività giudiziali (Legali, Membri Comitati dei Creditori,Consulenti Tecnici di Parte e Notai).

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Il rapporto di collaborazione con i Professionisti Esterni è regolato da specifici Accordi e Convenzioni chene disciplinano modalità operative/relazionali e condizioni economiche. L’attività di gestione dellepratiche si svolge attraverso un’interfaccia informatica strutturata e l’assegnazione delle stesse avviene incorrelazione a predeterminati fattori quali-quantitativi governati algoritmicamente e tali da assicurare cheil presidio delle attività stragiudiziali e giudiziali venga svolto da Professionisti convenzionati, preparati esoggetti ad un costante monitoraggio (rating annuale, analisi quadranti trimestrale e numerosi KPI rilevatianche giornalmente).

Anche per il 2013, l’attenzione della Banca ai costi ha trovato conferma nella stesura di nuovi Accordi eConvenzioni a seguito dell’abrogazione delle Tariffe Professionali ed in particolare per i Legali ha vistoanche il mantenimento del c.d. “Fattore di Preferenzialità” ovvero della percentuale di sconto suicompensi da convenzione già rilasciato dai singoli professionisti. Fattore che concorre, tra gli altri, anchealla prioritizzazione degli incarichi ai singoli professionisti.

CONTINUITA’ AZIENDALE

Si precisa che il perdurare delle incertezze dell’attuale situazione macroeconomica generale, con evidentiriflessi sull’aumentata rischiosità del portafoglio, e il risultato negativo evidenziato nell’esercizio appenachiuso, non impattano sulle valutazioni ai fini della sostenibilità dell’attuale modello societario. Infatti,considerata anche della solidità patrimoniale e finanziaria della Banca, all’assenza di rischi di liquidità e lerisultanze del budget operativo approvato per l’esercizio 2014, non si ravvisano dubbi circa il presuppostodella continuità aziendale cui si ispira la redazione del presente bilancio d’esercizio al 31.12.2013.

GESTIONE DEI RISCHI

La Banca controlla e gestisce i rischi ai quali è esposta attraverso metodologie e processi il cui presidio econtrollo è assegnato alla funzione di Risk Management. La Capogruppo esercita il proprio ruolo diindirizzo, coordinamento e controllo dei rischi attraverso uno specifico punto di riferimento per l’Italia,identificato nella funzione “CRO Italy”, cui sono state assegnate le responsabilità relative ai rischi dicredito, operativi e reputazionali del perimetro Italia, nonché del coordinamento manageriale dellefunzioni di Risk Management presso le Entità italiane del Gruppo.

Con riferimento al rischio di credito, nel corso del 2013 il portafoglio della Banca è stato oggetto diun’attenta analisi e valutazione, finalizzate a perseguire l’adeguamento alle indicazioni normative,l’aggiornamento dei parametri utilizzati nel processo di valutazione dei crediti per renderli maggiormentecoerenti allo scenario macroeconomico di riferimento e migliorarne le capacità predittive nonchè ilrecepimento delle prime risultanze dell’ispezione di Banca d’Italia in materia di classificazione evalutazione di un selezionato numero di crediti deteriorati. L’insieme degli interventi posti in atto hacondotto alla rilevazione di importanti rettifiche di valore sul portafoglio crediti a sofferenza, qualificabili,ai fini contabili, come modifica di stima contabile (“change in accounting estimates”) e in tal modo è statotrattato ai fini di rappresentazione contabile, anche tenuto conto della circostanza che, ai sensi dello IAS 8,par. 35, nei casi dove vi sia il dubbio che un aggiornamento di parametri possa sconfinare in uncambiamento di “accounting policy”, la modifica del parametro valutativo andrebbe comunquecontabilizzata come “change in accounting estimate”.

Con riferimento ai crediti rivenienti dalla fusione per incorporazione di Aspra Finance, la Banca utilizza imetodi avanzati A-IRB di rilevazione dei rischi di credito, con applicazione del modello “LGD DefaultedAsset” su portafogli specifici, come in precedenza autorizzati da Banca d’Italia alle Legal Entities delgruppo originators dei crediti acquisitati dall’incorporata. Nell’ambito degli interventi sopra indicati, imodelli statistici utilizzati per le imprese sono stati oggetto di aggiornamento nel Gruppo, in aggiunta alleordinarie attività di ricalibrazione dei modelli interni di misurazione dei rischi, utilizzati a fini regolamentari

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ed a fini gestionali. Pertanto, la Capogruppo ha portato a termine lo sviluppo, la validazione (da parte degliorgani interni e dell’Organo di Vigilanza) e l’implementazione dei nuovi modelli di LGD (Loss Given Default,tasso di perdita in caso di default) dei segmenti imprese, per la misurazione della perdita attesa a finiregolamentari. Tali interventi hanno condotto ad un peggioramento complessivo dell’LGD. Tale approcciodetermina una componente positiva del patrimonio di vigilanza supplementare, in seguito alla rilevazionedella differenza tra le rettifiche già contabilizzate e le perdite attese risultanti dall’applicazione dei modelliavanzati, per complessivi 2,3€ml. Tale valore risulta in contrazione rispetto al 2012 (3,8€ml) inconsiderazione del fatto che il valore ammesso viene limitato allo 0,6 per mille dell’attivo a rischioponderato a sua volta in sensibile diminuzione pe effetto delle citate maggiori rettifiche su crediti.

La parte di portafoglio sulla quale non è autorizzata l’applicazione di metodi avanzati A-IRB viene misuratacon la metodologia standard. Il requisito calcolato sulla quota di attivo cui risulta applicabile lametodologia standard, corrispondente ad un RWA di 377€ml, è pari all'8% (30,2€ml) successivamenteridotto del 25% in funzione dell'appartenenza a Gruppo Bancario, per un requisito effettivo di 22,6€ml.

Per quanto attiene alla rilevazione dei rischi operativi, a seguito della fusione con Aspra Finance che per ilcalcolo del capitale a rischio utilizzava il metodo base, a partire dalle segnalazioni del 2011 UniCredit CMBha iniziato ad adottare il cosiddetto “partial use”: viene utilizzato il metodo avanzato (AMA) per il calcolodel capitale a rischio soltanto per la parte ex UniCredit CMB a cui viene sommata la quota parte di rischioperativi di ex Aspra calcolata con il metodo base. Il requisito così calcolato al 31.12.2013 determina uncapitale di rischio pari a 14,2€ml, ridotto anch’esso del 25% in funzione dell'appartenenza a GruppoBancario, per un requisito effettivo di 10,7€ml.

Si segnala che nel mese di luglio 2013 Banca d’Italia ha proceduto all’emanazione del 15° aggiornamentodella Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”,inserendo interventi sul sistema dei controlli interni con l’obiettivo di rafforzare la capacità delle banche edei gruppi bancari di presidiare i rischi aziendali, creando un quadro normativo organico e coerente con lemigliori prassi internazionali e con le raccomandazioni dei principali standard setter (Financial StabilityBoard, Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria, EBA).

La disciplina si ispira ad alcuni principi di fondo: il coinvolgimento dei vertici aziendali; l’esigenza diassicurare una visione integrata dei rischi; l’attenzione ai temi dell’efficienza e dell’efficacia dei controlli; lavalorizzazione del principio di proporzionalità, che consente di graduare l’applicazione delle norme infunzione della dimensione e della complessità operativa delle banche. Le nuove disposizioni richiedonoquindi alle banche di dotarsi un sistema dei controlli interni che sia completo, adeguato, funzionale eaffidabile. Viene posta attenzione al governo del sistema informativo, di gestione del rischio informatico ei requisiti per assicurare la sicurezza informatica, recependo le raccomandazioni della BCE per la sicurezzadelle transazioni bancarie tramite internet. Viene infine disciplinata la materia della continuità operativa.

Nel mese di dicembre il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato la Relazione diAutovalutazione redatta da un gruppo di lavoro composto dalle principali strutture interne con ilcontributo del Referente della struttura di Internal Audit di Capogruppo e in stretto coordinamento con lecompetenti funzioni di Capogruppo, che ha identificato i conseguenti piani di azione e stimato i principaliimpatti conseguenti.

Si evidenzia che la funzione di Internal Audit è stata data in outsourcing alla struttura dedicata inCapogruppo.

I contenuti della Relazione di Autovalutazione seguono l’articolazione della Circolare 263 (capitoli, sezioni,paragrafi); di seguito le principali evidenze:

estensione delle materie di Compliance e controlli di secondo livello;

adeguamento dei contratti e monitoraggio continuo delle funzioni in Outsourcing;

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adempimenti in materia IT;

analisi e monitoraggio del Rischio Informatico;

adeguamento dei Regolamenti Interni e principali normative della Banca;

adeguamento Policy e Documentazione del Sistema Informativo.

Si rimanda alla nota integrativa “PARTE E - Sezione 1 - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche dicopertura” per maggiori dettagli.

ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA SOCIETA’

UniCredit CMB appartiene al Gruppo Bancario UniCredit tramite la Capogruppo che, a partire dal 1 luglio2002, detiene il 98% del Capitale Sociale. Il residuo 2% è costituito da n. 175.000 azioni proprie, valorizzateal costo, per un totale di Euro 277.165,20, detenute dalla Banca medesima.

La Capogruppo UniCredit S.p.A. esercita pertanto nei confronti di UniCredit CMB, l’attività di Direzione eCoordinamento prevista dalla nuova normativa del diritto societario entrata in vigore nel corso del 2004(D.Lgs. 17 gennaio 2003 modificato dal D.Lgs. 6 febbraio 2004).

Per maggiori informazioni si rimanda alla Nota Integrativa – Parte H – Operazioni con parti correlate.

ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO

Nel corso del periodo non sono state svolte attività di ricerca e sviluppo.

RAPPORTI CON LE IMPRESE DEL GRUPPO

Oltre alla gestione in mandato dei crediti anomali, nonché ad operazioni di acquisto di crediti, si rilevano irapporti inerenti ai crediti verso la Capogruppo a seguito degli indennizzi e delle manleve a favoredell’incorporata Aspra Finance. Tali garanzie sono state rilasciate ad Aspra Finance in occasione delleoperazioni di acquisto di crediti deteriorati e annesse cause passive e revocatorie, da parte di altre societàdel Gruppo ora confluite nella Capogruppo UniCredit e in occasione dell’acquisto di partecipazioni insocietà in liquidazione da parte della medesima Capogruppo. Le garanzie hanno per oggetto ogni passivitào onere aggiuntivo che non dovesse trovare copertura rispetto alla consistenza residua dei fondi per rischie oneri trasferiti alla cessionaria in occasione delle citate operazioni di acquisto.

Vi sono inoltre relazioni con la Capogruppo inerenti ai normali rapporti interbancari di corrispondenzanonché rapporti collegati ad operazioni di investimento a breve termine della liquidità realizzata. Al fine diagevolare lo sviluppo delle attività di business delle società controllate, come meglio riportate nelsuccessivo paragrafo “Partecipazioni”, sono state concesse le seguenti linee di fido: a UniCredit CreditManagement Immobiliare è stata concessa una linea di credito per complessivi 10€ml (utilizzata al31.12.2013 per 3,1€ml). Con alcune aziende del Gruppo sono inoltre in corso attività di outsourcing perservizi di tipo amministrativo ed informatico regolate da specifiche convenzioni. Presso UniCredit CMBsono presenti alcune risorse distaccate da altre società del Gruppo mentre altre risorse di UniCredit CMBsono distaccate presso aziende del Gruppo.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Nota Integrativa – Parte H – Operazioni con parti correlate.

PARTECIPAZIONI

Il valore di bilancio delle partecipazioni al 31 dicembre 2013 risulta pari a 11.661.041 Euro.

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Tali valori si riferiscono:

quanto a 5.559.944 Euro, alla partecipazione in un Fondo Immobiliare denominato “Asset Bancari II”gestito da Polis Fondi Immobiliari SGR. Tali quote, acquisite direttamente dalla controllata UniCreditCredit Management Immobiliare S.p.A. (di seguito anche UniCredit CMI), sono rivenienti daun’operazione nella quale UniCredit CMB ha ceduto crediti a sofferenza garantiti da ipoteche suimmobili (cedibili in asta) e UniCredit CMI ha conferito immobili rivenienti dal portafoglio ex ReImmobiliare (gruppo Capitalia). La partecipazione è relativa a n.25 quote del valore nominale di250.000 Euro, e rappresentava il corrispettivo della cessione degli immobili di UniCredit CMI. Adicembre 2013, in funzione dell’opportunità di governare direttamente le attività connesse allepartecipazioni e permettere nel contempo alla controllata di dedicarsi al proprio core business, si èproceduto all’acquisto di tali quote. In considerazione della percentuale delle quote detenute(46,30%), le stesse sono state imputate alla voce Partecipazioni in società collegate in quanto riferitead un’impresa nella quale viene esercitata un’influenza notevole e che non è né una controllata néuna joint-venture.

quanto a 5.104.551 Euro riferiti alla partecipazione in UniCredit Credit Management ImmobiliareS.p.A., di cui UniCredit CMB detiene il 100% del capitale. La partecipazione risulta funzionaleall’operatività di UniCredit CMB per le prospettate sinergie nelle attività di natura immobiliareconnesse a quelle di gestione dei crediti anomali, quali Repossess, che si concretizza nellapartecipazione alle aste immobiliari per l’aggiudicazione dell’immobile, e Friendly Repossess cheprevede, una volta aggiudicato l’immobile la contestuale locazione dello stesso al medesimoalienante, dietro pagamento di un canone di affitto agevolato;

quanto a 742.830 Euro riferiti alla partecipazione riveniente dalla fusione di Aspra, in Società Italianagestioni ed Incasso Crediti S.p.A. in Liquidazione (SIGREC), di cui UniCredit CMB detiene il 100% delcapitale;

quanto a 253.716 Euro riferiti alla partecipazione in società ed imprese in liquidazione rivenientidalla società incorporata Aspra Finance, per le quali l’obiettivo si concretizza nell’accelerare l’iter diliquidazione.

Rimane iscritta tra i crediti la parte esigibile della vendita della partecipazione di Aste Immobiliperfezionatasi a fine 2008 pari a 46.066 Euro.

Le partecipazioni iscritte nelle Attività disponibili per la vendita (titoli di capitale), per 3 Euro, sono riferitead interessenze azionarie in società in liquidazione derivanti dalla fusione per incorporazione di AspraFinance.

La Banca, pur possedendo partecipazioni di controllo nelle società di cui si fornisce il dettaglio nellaapposita Sezione 10 – Parte B Attivo, non predispone un bilancio consolidato in applicazione di quantoprevisto dal paragrafo 10 dello IAS 27.

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>> Relazione sulla gestione

SITUAZIONE PATRIMONIALE

Di seguito viene presentato lo stato patrimoniale nel quale vengono esposti per comparazione i valori dibilancio al 31.12.2012, rispetto ai quali sono rappresentate le variazioni. I valori sono espressi in unità diEuro.

Importo %

10 CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE 1.956 2.138 (182) -8,5%

40 ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA 1.325.417 5 1.325.412 n.s.

60 CREDITI VERSO BANCHE 671.014.938 460.590.052 210.424.886 45,7%

70 CREDITI VERSO CLIENTELA 1.895.577.021 2.927.484.630 (1.031.907.609) -35,2%

100 PARTECIPAZIONI 11.661.041 6.158.160 5.502.881 89,4%

110 ATTIVITA' MATERIALI 14.808 31.795 (16.987) -53,4%

120 ATTIVITA' IMMATERIALI 55.611 157.370 (101.759) -64,7%

130 ATTIVITA' FISCALI 329.201.986 119.570.448 209.631.538 175,3%

a) correnti 26.685.789 (26.685.789) -100,0%

b) anticipate 329.201.986 92.884.659 236.317.327 254,4%

di cui alla L.214/2011 304.426.442 69.084.546 235.341.896 340,7%

150 ALTRE ATTIVITA' 166.226.151 235.306.997 (69.080.846) -29,4%

TOTALE DELL'ATTIVO 3.075.078.929 3.749.301.595 (674.222.666) -18,0%

VariazioneVOCI DELL'ATTIVO 31/12/2013 31/12/2012

Importo %

20 DEBITI VERSO CLIENTELA 2.308.514 344.577 1.963.937 n.s.

80 PASSIVITA' FISCALI 74.179.319 104.880.888 (30.701.569) -29,3%

a) correnti 48.569.277 48.569.277 n.s.

b) differite 25.610.042 104.880.888 (79.270.846) -75,6%

100 ALTRE PASSIVITA' 84.616.408 112.307.174 (27.690.766) -24,7%

110 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE 7.902.084 8.465.001 (562.917) -6,6%

120 FONDI RISCHI E ONERI 129.465.043 167.508.985 (38.043.942) -22,7%

b) altri fondi 129.465.043 167.508.985 (38.043.942) -22,7%

130 RISERVE DA VALUTAZIONE 817.695 535.645 282.050 52,7%

160 RISERVE 3.291.561.689 3.291.751.713 (190.024) 0,0%

180 CAPITALE 41.280.000 41.280.000 -

190 AZIONI PROPRIE (-) (277.165) (277.165) -200 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO (+/-) (556.774.658) 22.504.777 (579.279.435) n.s.

TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 3.075.078.929 3.749.301.595 (674.222.666) -18,0%

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTOVariazione

31/12/2013 31/12/2012

Illustrando le voci patrimoniali maggiormente significative, si segnala che nella voce Crediti verso bancherisultano iscritte principalmente le temporanee eccedenze di liquidità (per 531€ml) e i crediti perregolazione di poste derivanti da retrocessione di rapporti giuridici e attivazione manleva su esborsidefinitivi (per 140€ml), entrambi in incremento rispetto al 31.12.2012.

La voce Attività Finanziarie disponibili per le vendita accoglie l’importo dei titoli in portafoglio valutati alFair Value per 1,3€ml, derivanti sia dalla tranche senior sia dalla tranche junior della prima operazione dicartolarizzazione Aurora SPV S.r.l., i cui sottostanti derivano da crediti deteriorati ceduti dalle società TreviFinance (1-2-3) S.r.l.

Nella voce Crediti verso clientela trovano iscrizione i crediti rivenienti dalle operazioni di acquisto ai sensidell’art.58 TUB perfezionate dalla società incorporata Aspra Finance S.p.A. principalmente nel corso del2008 con società del Gruppo UniCredit e aventi ad oggetto i rapporti giuridici connessi a posizionisofferenti/ristrutturate in essere alla data di cessione. La differenza che si registra tra il valore netto dilibro dei crediti acquistati e il prezzo corrisposto è stata appostata alla specifica Riserva patrimoniale cheammonta al 31 Dicembre 2013 a 490,7€ml, al netto della fiscalità differita, che residua per 25,5€ml. Ildecremento registrato con riferimento al 31.12.2012 deriva essenzialmente dal portafoglio crediti

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deteriorati, sul quale sono intervenuti, oltre che movimenti finanziari per incassi al netto di eventualiriprese di valore, registrazione di perdite definitive, retrocessioni alle cedenti di rapporti per i quali è statoappurato il mancato rispetto dei requisiti previsti dai rispettivi originari contratti di cessione e riaddebiti dispese di competenza nonché rilevanti rettifiche di valore per effetto del processo di aggiornamento deiparametri di valutazione dei crediti e del recepimento delle prime risultanze dell’ispezione di Banca d’Italiain materia di classificazione e valutazione di un selezionato numero di crediti deteriorati. L’indice dicopertura complessivo del portafoglio sofferenze di proprietà di UniCredit CMB (coverage ratio) raggiungel’82,5%. Si rimanda alla nota integrativa “PARTE B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale” e “PARTE E –Sezione 1 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” per approfondimenti sulledinamiche relative a tale voce.

Si segnala che nel 2013 è stata concretizzata una rilevante operazione di cessione di crediti deteriorativerso la società Aurora SPV S.r.l. per un ammontare pari a circa 700€ml di valore lordo. Tale operazione haprodotto perdite da cessione, rispetto al valore contabile dei crediti, per circa 0,1€ml.

Relativamente al portafoglio non deteriorato, nel corso del periodo si è registrato il rallentamento degliacquisti di crediti da parte dei fornitori della Pubblica Amministrazione, oltre ad un deterioramento diquelli precedentemente acquistati. Si sono inoltre perfezionate operazioni di concessione di prestiti amedio lungo termine nei confronti di Società partecipate.

La voce Partecipazioni ricomprende anche le interessenze azionarie in società in liquidazione, valutatesulla base del valore di Patrimonio Netto rilevabile nelle situazioni contabili aggiornate al 31.12.2013. Sisegnala che su tali partecipazioni risulta acquisita anche una manleva a fronteggiare eventuali oneri futuri.Di conseguenza, qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza èrilevata come credito verso il cedente per indennizzo e viene contabilizzato a diretto abbattimento delvalore della partecipazione o ad incremento dello specifico fondo rischi e oneri, ove il valore iscritto inbilancio risulti nullo. L’incremento evidenziato rispetto al 31.12.2012 deriva dall’acquisto dellapartecipazione nel Fondo Immobiliare denominato “Asset Bancari II” (gestito da Polis Fondi ImmobiliariSGR), precedentemente detenuta dalla controllata UniCredit Credit Management Immobiliare.Un’illustrazione analitica dell’andamento della voce Partecipazioni viene riportata nella presenteRelazione sulla Gestione al capitolo “Partecipazioni”, al quale si fa pertanto rinvio.

Tra le attività fiscali correnti, al 31.12.2012 era esposto il saldo positivo derivante dall’eccedenza degliacconti versati per IRAP ed IRES rispetto alla rilevazione della fiscalità corrente di periodo. Al 31.12.2013gli acconti versati risultano riclassificati tra le passività fiscali, stante la maggior incidenza del debito versoerario per fiscalità corrente. La voce attività fiscali anticipate accoglie la fiscalità attiva residua sulledifferenze temporanee: tale componente deriva in larga parte dall’impatto delle rettifiche nette sui creditiche sono state fiscalmente rinviate negli anni successivi. Si segnala che la Legge n. 147 del 27.12.2013 haapportato diverse novità in tema di deducibilità delle svalutazioni e delle perdite su crediti per le banche.Secondo la nuova previsione, applicabile dal periodo di imposta 2013, le svalutazioni e le perdite su creditiverso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo sono deducibili in quote costanti nell’esercizio in cui sonocontabilizzate e nei quattro successivi. La deducibilità riguarda anche l’IRAP. Nella medesima voce trovainoltre iscrizione la fiscalità anticipata sugli accantonamenti a fondi rischi e oneri.

Tra le Altre Attività figurano principalmente gli anticipi erogati ai fornitori e legali (6,3€ml), i versamentiper depositi vincolati per revocatorie in corso (39,6€ml, in diminuzione rispetto a dicembre 2012 di68,3€ml a seguito della definizione di un rilevante accordo transattivo), i crediti verso mandanti per serviziresi (43,4€ml), il credito verso UniCredit a seguito della rilevazione degli indennizzi per la citata manlevasulle partecipazioni e sui fondi rischi a fronte di cause e revocatorie (63,6€ml), crediti di imposta per5,5€ml, oltre ad altre poste di varia natura. Si evidenzia che si è proceduto a valutare le singolecomponenti di tale voce al fine di verificare, secondo quanto previsto dallo IAS 37, l’esistenza di elementitali da considerare “virtualmente certo” il realizzo del relativo reddito; in assenza di tali requisiti, si è

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>> Relazione sulla gestione

proceduto ad effettuare congrui accantonamenti. Non risultano quindi iscritte attività potenziali. I risultatidi tali verifiche sono stati condivisi con le competenti funzioni di controllo della banca.

Passando alle voci del passivo, si evidenzia un incremento dei debiti verso la clientela per effetto dellaspinta alle attività di supporto della rete dei legali ed alla diffusione del processo civile telematico,concretizzato con l’apertura di numerosi conti correnti professional ai legali convenzionati.

La voce Passività fiscali evidenzia, tra le passività fiscali correnti, un saldo di 48,6€ml legato anche allarilevazione della fiscalità corrente necessaria per affrancare la componente dello sconto di cessionefiscalmente non riconosciuta (79,1€ml). Tale voce è inoltre esposta al netto degli acconti versati per IRAP eIRES, quest’ultima tramite la Capogruppo in considerazione dell’adesione al Consolidato Fiscale . Tra lepassività fiscali differite, si evidenzia principalmente l’incidenza dell’onere fiscale sul differenziale residuo,al netto delle movimentazioni di periodo, tra il valore dei crediti iscritti in bilancio sulla base del principiocontabile di “continuità dei valori” e il relativo valore fiscalmente riconosciuto.

La voce Altre passività ricomprende principalmente i debiti verso i fornitori per fatture ricevute e nonancora liquidate e per fatture da ricevere (37,6€ml), gli stanziamenti a fronte di deterioramento dellegaranzie rilasciate (16€ml), gli stanziamenti relativi al personale dipendente e distaccato (9,8€ml), oltre adaltre poste di varia natura.

La voce Fondo rischi e oneri ricomprende il valore dei fondi a fronte di cause passive/revocatorie(93,9€ml), il residuo fondo per pagamento costi legali pregressi (13,5€ml) e il fondo a frontedeterioramento di partecipazioni acquistate (5,7€ml), oltre a stanziamenti effettuati a fronte di rischi per iquali non sono attivate al momento azioni legali (10,3€ml). La sensibile diminuzione che registra tale vocerispetto alla consistenza al 31.12.2012 è dipendente principalmente dall’avvenuto utilizzo e dalla parzialeliberazione di fondi rischi a fronte di cause passive e revocatorie su controversie che hanno trovatodefinizione nel corso del periodo.

Tra le riserve si evidenzia l’effetto della delibera Assembleare dei Soci del 27.2.2014 nella quale, ai fini dirazionalizzare le poste patrimoniali rispettando i requisiti di vigilanza alla luce della perditapreconsuntivabile del Bilancio 2013, sono state approvate le seguenti destinazioni:

Destinazione di € 1.500.000.000 dalla voce “Versamento in conto futuro aumento di capitale” alla voce“Riserva Straordinaria”;

Allocazione di € 350.000.000 dalla voce “Capitale sociale ex-Aspra” alla voce “Riserva Straordinaria”;

Allocazione di € - 620.311.134,73 dalla voce “Perdite esercizi precedenti ex Aspra” alla voce “RiservaStraordinaria;

Allocazione di € - 43.162,46 dalla voce “Perdite esercizi precedenti ex EiM” alla voce “RiservaStraordinaria”.

Si rileva oltre alle destinazioni dell’Assemblea del 27.2.2014, l’attribuzione a riserve straordinarie di quotaparte dell’utile del 31.12.2012 (0,5€ml), e la riduzione della riserva derivante dalle operazioni diacquisizioni Under Common Control (realizzate dalla società incorporata Aspra Finance negli anni 2008 e2009 con società appartenenti al gruppo bancario UniCredit), che ammonta al 31.12.2013 a 490,7€ml (conuna riduzione rispetto all’esercizio precedente di 0,7€ml), per effetto delle operazioni di retrocessione dicrediti perfezionate nel periodo.

I mezzi propri, ante attribuzione della perdita del periodo, si attestano pertanto a 3.333,4€ml.

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RISULTANZE ECONOMICHE

Di seguito viene esposto il conto economico riclassificato sintetizzato, raffrontato con le risultanze al31.12.2012, rispetto ai quali sono rappresentate le variazioni. I valori sono espressi in unità di Euro.

Importo %

Margine di interesse 13.395.896 20.820.584 (7.424.688) -35,7%Commissioni nette 61.456.464 62.271.493 (815.029) -1,3%

Altri proventi netti di gestione 12.544.123 11.530.331 1.013.792 8,8%Utile/perdita da cessione o riacquisto - - - n.s.Margine di intermediazione 87.396.483 94.622.408 (7.225.925) -7,6%

Spese per il personale (50.632.102) (52.060.821) 1.428.719 2,7%Spese amministrative (62.539.521) (76.094.993) 13.555.472 17,8%

Altri proventi di gestione - recuperi di spesa 48.581.020 54.589.006 (6.007.986) -11,0%

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (126.920) (286.901) 159.981 55,8%

Totale costi operativi (64.717.523) (73.853.709) 9.136.186 12,4%Risultato di gestione 22.678.960 20.768.699 1.910.261 9,2%

Accantonamenti netti (2.215.470) 5.803.983 (8.019.453) -138,2%Saldo rettifiche/riprese di valore (840.079.200) 9.367.836 (849.447.036) n.s.Utile/perdita da partecipazioni (46.840) - (46.840) n.s.

Risultato ante imposte (819.662.550) 35.940.518 (855.603.068) n.s.Imposte sul reddito 262.887.892 (13.435.741) 276.323.633 n.s.Risultato netto (556.774.658) 22.504.777 (579.279.435) n.s.

VariazioneVOCI 31/12/201231/12/2013

I risultati evidenziano un “Risultato netto” di periodo di -556,8€ml.

Illustrando le voci più significative di conto economico, si evidenzia come il “Margine di Interesse”,attestato a 13,4€ml, risulti in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Il valore ècomposto per 9,6€ml da interessi di mora incassati nel periodo, in contrazione rispetto al periodoprecedente per -2€ml, e per 3,6€ml da interessi su investimenti di liquidità, in diminuzione rispetto alperiodo precedente per 5,5€ml, in dipendenza della diminuzione dei tassi riconosciuti per tali investimentinonostante l’incremento della consistenza media dei depositi effettuati nel periodo.

Le commissioni nette del periodo si attestano a 61,5€ml, in diminuzione rispetto al periodo precedente (-1,3%). In particolare risultano diminuite sia le commissioni attive (-4,2%), in dipendenza del diminuitoperimetro di calcolo conseguente al rallentamento registrato dagli incassi su crediti gestiti in mandato nelperiodo (-4,5%) oltre che della minor commissione media sugli incassi realizzati, che le commissionipassive (-18,9%) in funzione della minore incidenza degli incassi attribuibili alla rete esterna. Si segnalainoltre che tale sensibile diminuzione delle commissioni passive è legata anche alla consuntivazione finaledel grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati alla rete esterna a valere sul 2012 e alla conseguenterilevazione dell’eccedenza di quota parte dei contest stanziati.

La voce “Altri proventi netti di gestione” che si attesta a 12,5€ml evidenzia un incremento rispettoall’esercizio precedente (+8,8%) in dipendenza principalmente dell’incidenza degli indennizzi registrati nel2013 (4,4€ml) a seguito dell’attivazione delle garanzie contrattuali che assistono il portafoglio nonperforming riveniente da Aspra Finance.

Il “Margine di Intermediazione” raggiunge 87,4€ml.

Le spese del personale, che si attestano a 50,6€ml, riflettono una netta diminuzione rispetto al periodoprecedente (-2,7%). Tale beneficio, in parte legato alla riduzione delle persone in organico, risultaprevalentemente riconducibile alle attività progressive di contenimento dei costi soprattutto conriferimento ai premi aziendali e di una diversa distribuzione tra personale dipendente e distaccato.

Le spese amministrative assommano a complessivi 62,5€ml e comprendono i costi di struttura e le speselegali sostenute per le attività di recupero crediti. L’importante contenimento dei costi realizzato rispettoall’esercizio precedente (-17,8%) è dovuto in larga parte alla riduzione delle spese legali, come effetto

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>> Relazione sulla gestione

dell'avvio della nuova convenzione con i legali, dei processi posti in atto per migliorare la consuntivazionedelle competenze economiche durante l'anno e della fisiologica costante riduzione del portafoglio diproprietà al quale tali spese sono riferite.

La voce Altri proventi di gestione – recuperi di spesa, che assomma a 48,6€ml, ricomprendeprincipalmente il recupero verso i debitori ceduti dei costi sostenuti per spese legali. Tale voce rileva unadiminuzione (-10%) rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente in linea con l’andamento deicosti legali di competenza sopra indicato. Va peraltro sottolineato che tali componenti di aggravio delleposizioni debitorie sono state, come di consueto, completamente rettificate, come illustrato anche acommento della voce “rettifiche e riprese di valore nette”, in quanto prudenzialmente, si ritiene che talieventi non modifichino di per sé il valore presumibile di incasso preso a base della valutazione dei crediti.

Il cost/income si attesta al 74%, in positiva flessione rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente(nel 2012 l’indicatore si attestava al 78%), determinando l’incremento del Risultato Operativo di oltre il 9%anno su anno facendogli raggiungere il valore di 22,7 €ml.

La voce Accantonamenti netti a fondo rischi e oneri rileva un saldo negativo nel periodo (-2,2€ml). Sievidenzia che tale voce, oltre a rilevare gli effetti di time value e la variazione tassi di sconto legatiall’attualizzazione dei valori di esborso previsto per le fattispecie in tal fondo rappresentate, comprende,gli effetti delle liberazioni di fondo per eccedenze di stanziamenti pregressi. Lo scostamento rispetto al2012 (dove la voce esponeva un saldo positivo di 5,8€ml) è da attribuirsi alle consistenti minoririattribuzioni su revocatorie, stante la progressiva chiusura delle posizioni e le minori transazionistragiudiziali effettuate.

Il “Saldo rettifiche/riprese di valore”, ricomprendente anche gli utili e le perdite di cessione sui crediti divoce 100, registra un saldo negativo per -840,1€ml. Diversi sono i fattori che hanno inciso su tale voce nelcorso del 2013, tra i quali il già richiamato aggiornamento dei parametri utilizzati nel processo divalutazione dei crediti e il recepimento delle prime risultanze dell’ispezione di Banca d’Italia in materia diclassificazione e valutazione di un selezionato numero di crediti deteriorati. Si rimanda alla notaintegrativa “PARTE C – Informazioni sul Conto Economico” e “PARTE E – Sezione 1 – Informazioni sui rischie sulle relative politiche di copertura” per approfondimenti sulle dinamiche relative a tale voce.

Le imposte sul reddito risultano quantificate per competenza in 262,9€ml e tengono conto delleopportune rettifiche di adeguamento ai valori fiscali dei crediti acquistati. Il risultato di periodo, al nettodelle imposte, si attesta a -556,8€ml.

LE AZIONI PROPRIE O DELLA SOCIETA’ CONTROLLANTE

Si informa che nel corso dell’esercizio non sono state acquistate, alienate o detenute in portafoglio – nédirettamente né per il tramite di società fiduciaria o per interposta persona – azioni della societàcontrollante.

Al 31 dicembre 2013 risultano in portafoglio 175.000 azioni proprie con valore nominale di 903.000 euro,pari al 2,2% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di 277 mila euro. Sono esposte inbilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce “190. Azioni proprie”. La voce “160. Riserve”include la prevista riserva patrimoniale di pari importo. Nel corso dell’esercizio non sono state acquistate oalienate – né direttamente né per il tramite di società fiduciaria o per interposta persona – azioni proprie.

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Si segnala che nel 2014 sono intervenuti alcuni fatti di rilievo i cui effetti contabili sono stati recepiti nelpresente “progetto di Bilancio”:

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>> Relazione sulla gestione

Delibera del Consiglio di Amministrazione del 27 febbraio 2014 di approvazione dei Principi guidadi valutazione crediti ed interventi attuativi che sintetizza il citato aggiornamento dei parametriutilizzati nel processo di valutazione dei crediti;

Delibera dell’Assemblea dei Soci del 27 febbraio 2014 di destinazione della posta patrimonialepresente in bilancio relativa al Versamento socio in conto futuro aumento di capitale.

Per maggiori dettagli si fa rinvio alla dovuta informativa riportata in Nota Integrativa (Parte A – Sezione 3 -Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio e Parte E – Sezione 1 – Informazioni sui rischi e sullerelative politiche di copertura).

L’EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Si conferma che la Banca continuerà ad operare con un forte interessamento verso lo sviluppocommerciale, volto a massimizzare la contribuzione economica netta derivante dalle attività di vendita deiservizi e dei prodotti della Banca per la clientela di Gruppo ed extra-Gruppo, anche in operazioni dicartolarizzazione. Nella medesima direzione si collocano le azioni atte a fronteggiare la crisi tramitel’implementazione di strumenti finalizzati a smobilizzare i crediti, come le ristrutturazioni e le venditeassistite degli immobili, attività che verranno proseguite nel 2014 sfruttato il know-how e l’apportooperativo della società UniCredit Credit Management Immobiliare, partecipata interamente da UniCreditCMB.

Una particolare menzione riguarda l’attenzione che la Banca ha suscitato nel mercato di riferimento nelcorso del 2013, proseguita anche in questi primi mesi del 2014. Gli elevati standard qualitativi (confermatianche dagli ottimi rating ricevuti), la bontà dei processi tesi alla gestione dell’intero processo di recuperodel credito e il posizionamento come importante player di mercato, stanno portando la CapogruppoUniCredit S.p.A. a valutare attentamente la piattaforma rappresentata da UniCredit CMB al fine di cogliereil favorevole momento per valorizzare al meglio la Banca. Sono in corso inoltre approfondimenti collegatialla revisione del contratto di mandato dei crediti problematici di UniCredit con l’obiettivo di aggiornare erazionalizzare le regole e le modalità delle attività di Servicing.

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>> Relazione sulla gestione

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D’ESERCIZIO

Signori Azionisti,

Vi invitiamo ad approvare il Bilancio d’esercizio composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico,Prospetto della Redditività Complessiva, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, RendicontoFinanziario, Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sulla gestione, così come presentato dal Consigliodi Amministrazione, nel suo complesso e nelle singole appostazioni.

Come già ricordato, l’esercizio 2013 si chiude con una perdita di Euro 556.774.657,62. Vi invitiamopertanto ad approvare la seguente proposta di copertura della perdita con utilizzo della RiservaStraordinaria.

Ne conseguirebbe che i mezzi patrimoniali ammonterebbero complessivamente ad Euro 2.776.607.561con la seguente composizione:

Valori al 31/12/2013

ante Assemblea del

27.2.2014

Valori al 31/12/2013

post Assemblea del

27.2.2014

DestinazioneNetto Patr.le

risultante

Capitale sociale 41.280.000 41.280.000 41.280.000

Riserva legale 8.299.862 8.299.862 8.299.862

Riserva azioni proprie 277.165 277.165 277.165

Utili portati a nuovo (9.145.319) (9.145.319) (9.145.319)

Riserve di FTA 8.780.082 8.780.082 8.780.082

Speciale riserva Legge 218/90 (Amato) 6.483.557 6.483.557 6.483.557

Speciale riserva art. 22 D.Lgs. 153/99 6.103.231 6.103.231 6.103.231

Altre riserve in sospensione d’imposta 6.812 6.812 6.812

Riserva straordinaria 50.383.950 1.280.029.656 (556.774.658) 723.254.998

Riserva da Fusione Aspra - C.apitale Sociale 350.000.000 - -

Riserva da Fusione Aspra - Riserva per acquisto crediti UCC 490.726.643 490.726.643 490.726.643

Riserva da Fusione Aspra - perdite es.prec a nuovo (620.311.132) - -

Riserva da Fusione Aspra - versam soci c/futuro aumento capitale 3.000.000.000 1.500.000.000 1.500.000.000

Riserva da Fusione Esperti in Mediazione (43.162) - -

Riserve da rivalutazione monetaria 429.146 429.146 429.146

Utili/perdite att.li relativi a piani previdenziali a benefici definiti 290.074 290.074 290.074

Riserve da valutazione di attività finanziarie disponibili per la vendita 98.475 98.475 98.475

Azioni proprie (277.165) (277.165) (277.165)

T o t a l e 3.333.382.219 3.333.382.219 (556.774.658) 2.776.607.561

Verona, lì 10 marzo 2014

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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>> Schemi del Bilancio dell’Impresa

Schemi del Bilancio dell’Impresa

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>> Schemi del Bilancio dell’Impresa

Stato Patrimoniale

Importo %

10 CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE 1.956 2.138 (182) -8,5%

40 ATTIVITA' FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA 1.325.417 5 1.325.412 n.s.

60 CREDITI VERSO BANCHE 671.014.938 460.590.052 210.424.886 45,7%

70 CREDITI VERSO CLIENTELA 1.895.577.021 2.927.484.630 (1.031.907.609) -35,2%

100 PARTECIPAZIONI 11.661.041 6.158.160 5.502.881 89,4%

110 ATTIVITA' MATERIALI 14.808 31.795 (16.987) -53,4%

120 ATTIVITA' IMMATERIALI 55.611 157.370 (101.759) -64,7%

130 ATTIVITA' FISCALI 329.201.986 119.570.448 209.631.538 175,3%

a) correnti 26.685.789 (26.685.789) -100,0%

b) anticipate 329.201.986 92.884.659 236.317.327 254,4%

di cui alla L.214/2011 304.426.442 69.084.546 235.341.896 340,7%

150 ALTRE ATTIVITA' 166.226.151 235.306.997 (69.080.846) -29,4%

TOTALE DELL'ATTIVO 3.075.078.929 3.749.301.595 (674.222.666) -18,0%

31/12/2013 31/12/2012Variazione

VOCI DELL'ATTIVO

Importo %

20 DEBITI VERSO CLIENTELA 2.308.514 344.577 1.963.937 n.s.

80 PASSIVITA' FISCALI 74.179.319 104.880.888 (30.701.569) -29,3%

a) correnti 48.569.277 48.569.277 n.s.

b) differite 25.610.042 104.880.888 (79.270.846) -75,6%

100 ALTRE PASSIVITA' 84.616.408 112.307.174 (27.690.766) -24,7%

110 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE 7.902.084 8.465.001 (562.917) -6,6%

120 FONDI RISCHI E ONERI 129.465.043 167.508.985 (38.043.942) -22,7%

b) altri fondi 129.465.043 167.508.985 (38.043.942) -22,7%

130 RISERVE DA VALUTAZIONE 817.695 535.645 282.050 52,7%

160 RISERVE 3.291.561.689 3.291.751.713 (190.024) 0,0%

180 CAPITALE 41.280.000 41.280.000 -

190 AZIONI PROPRIE (-) (277.165) (277.165) -200 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO (+/-) (556.774.658) 22.504.777 (579.279.435) n.s.

TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 3.075.078.929 3.749.301.595 (674.222.666) -18,0%

31/12/2013 31/12/2012VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTOVariazione

Note:

Si segnala che a partire dal 1 gennaio 2013 sono entrate in vigore le modifiche al principio IAS 19 (‘IAS 19R’) così come descrittonella parte A – Politiche contabili, a cui si rimanda per maggiori dettagli.

Le regole di prima applicazione del principio hanno comportato la riesposizione del 31 dicembre 2012. Rispetto al bilanciopubblicato, si evidenzia un impatto alla voce 110.Trattamento di fine rapporto del personale per 146,8€mgl, alla voce 80.b)Passività fiscali differite per 40,4€mgl e alla voce 130.Riserve da valutazione per 106,4€mgl.

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>> Schemi del Bilancio dell’Impresa

Conto EconomicoImporto %

10 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 13.440.923 20.835.687 (7.394.764) -35,5%20 INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (45.027) (15.103) (29.924) -198,1%

30 MARGINE DI INTERESSE 13.395.896 20.820.584 (7.424.688) -35,7%40 COMMISSIONI ATTIVE 71.241.487 74.342.414 (3.100.927) -4,2%

50 COMMISSIONI PASSIVE (9.785.023) (12.070.921) 2.285.898 18,9%60 COMMISSIONI NETTE 61.456.464 62.271.493 (815.029) -1,3%

70 DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI - n.s.

80 RISULTATO NETTO DELL' ATTIVITA' DI NEGOZIAZIONE - n.s.

90 RISULTATO NETTO DELL' ATTIVITA' DI COPERTURA - n.s.

100 UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: (447.447) 2.497.435 (2.944.882) -117,9%

a) CREDITI (447.447) 2.497.435 (2.944.882) -117,9%

b) ATTIVITA' FINANZ.DISPONIBILI PER LA VENDITA -

c) ATTIVITA' FINANZ.DETENUTE SINO ALLA SCADENZA -

d) PASSIVITA' FINANZIARIE -

110RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIEVALUTATE AL FAIR VALUE

- n.s.

120 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 74.404.913 85.589.512 (11.184.599) -13,1%

130 RETTIFICHE / RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO DI: (839.631.753) 6.870.401 (846.502.154) n.s.

a) CREDITI (839.501.860) 7.371.371 (846.873.231) n.s.

b) ATTIVITA' FINANZ.DISPONIBILI PER LA VENDITA -

c) ATTIVITA' FINANZ.DETENUTE SINO ALLA SCADENZA -

d) ALTRE OPERAZIONI FINANZIARIE (129.893) (500.970) 371.077 74,1%

140 RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA (765.226.840) 92.459.913 (857.686.753) n.s.

150 SPESE AMMINISTRATIVE: (113.171.623) (128.155.814) 14.984.191 11,7%a) SPESE PER IL PERSONALE (50.632.102) (52.060.821) 1.428.719 2,7%

b) ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE (62.539.521) (76.094.993) 13.555.472 17,8%160 ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI (2.215.470) 5.803.983 (8.019.453) -138,2%

170 RETTIFICHE / RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' MATERIALI (17.387) (18.739) 1.352 7,2%

180 RETTIFICHE / RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITA' IMMATERIALI (109.533) (268.162) 158.629 59,2%

190 ALTRI ONERI / PROVENTI DI GESTIONE 61.125.143 66.119.337 (4.994.194) -7,6%200 COSTI OPERATIVI (54.388.870) (56.519.395) 2.130.525 3,8%

210 UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI (46.840) - (46.840) n.s.

220RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE

ATTIVITA' MATERIALI E IMMATERIALI- - - n.s.

- n.s.

230 RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO - - - n.s.

240 UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI - - - n.s.

250UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE

IMPOSTE(819.662.550) 35.940.518 (855.603.068) n.s.

260IMPOSTE SUL REDDITO DELL' ESERCIZIO DELL' OPERATIVITA'

CORRENTE262.887.892 (13.435.741) 276.323.633 n.s.

270UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLEIMPOSTE

(556.774.658) 22.504.777 (579.279.435) n.s.

280UTILE (PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITA' IN VIA DI DISMISSIONE AL

NETTO DELLE IMPOSTE- - - n.s.

290 UTILE (PERDITA) D' ESERCIZIO (556.774.658) 22.504.777 (579.279.435) n.s.

VariazioneVOCI 31/12/2013 31/12/2012

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>> Schemi del Bilancio dell’Impresa

Prospetto della redditività complessiva

31/12/2013 31/12/201210. Utile (perdita) d'esercizio (556.774.658) 22.504.777

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (662.127)20. Attività materiali

30. Attività immateriali40. Piani a benefici definiti 183.575 (662.127)50. Attività non correnti in via di dismissione

60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio nettoAltre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico

70. Copertura di investimenti esteri80. Differenze di cambio90. Copertura dei flussi finanziari

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 98.475110. Attività non correnti in via di dismissione -

120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 282.050 (662.127)140. Redditività complessiva (voce 10 + 130) (556.492.608) 21.842.650

VOCI

Note:

In base alle regole di prima applicazione delle modifiche al principio IAS 19 (‘IAS 19R’), entrate in vigore dal 1 gennaio 2013 apartire dal 1 gennaio 2012, così come descritto nella parte A – Politiche contabili a cui si rimanda per maggiori dettagli, sievidenzia che sono stati riesposti i dati riferiti al 31 dicembre 2012. Rispetto al bilancio pubblicato, si evidenzia un impatto nellavoce 40.Piani a benefici definiti per un valore di 662,1€mgl riferito all’adeguamento della riserva al 31/12/2012.

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>> Schemi del Bilancio dell’Impresa

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Esis

ten

zeal

31/1

2/1

1

Mo

dif

ica

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idia

per

tura

Esis

ten

zeal

1/1

/12

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al31

/12/

20

12

Pat

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on

ion

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al31

/12/

201

2

Capitale

a) azioni ordinarie 41.280.000 - 41.280.000 41.280.000

b) altre azioni - - - -

Riserve -

a) di utili 69.627.094 - 69.627.094 780.304 - 70.407.398

b) altre 3.224.799.233 - 3.224.799.233 (3.454.918) 3.221.344.315

Riserve da valutazione 429.146 768.563 1.197.709 - - - - - - - - - (662.064) 535.645

c) altre 429.146 768.563 1.197.709 (662.064) 535.645

Azioni proprie (277.165) - (277.165) (277.165)

Utile (perdita) d'esercizio40.531.304 - 40.531.304 (780.304) (39.751.000) 22.504.777 22.504.777

Patrimonio netto 3.376.389.612 768.563 3.377.158.175 - (39.751.000) (3.454.918) - - - - - - 21.842.713 3.355.794.970

Allocazione risultato esercizio

precedente

Variazioni dell'esercizio

Operazioni sul patrimonio netto

Note:

In base alle regole di prima applicazione delle modifiche al principio IAS 19 (‘IAS 19R’), entrate in vigore dal 1 gennaio 2013 apartire dal 1 gennaio 2012, così come descritto nella parte A – Politiche contabili a cui si rimanda per maggiori dettagli, sono statiriesposti i dati riferiti al 31 dicembre 2012. Rispetto al bilancio pubblicato, si evidenzia un impatto tra le riserve di rivalutazione di106,4€mgl.

Esis

ten

zeal

31

/12

/12

Mo

dif

ica

sald

idia

per

tura

Esis

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al

31/1

2/2

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Pat

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ion

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al3

1/1

2/2

013

Capitale

a) azioni ordinarie 41.280.000 - 41.280.000 41.280.000

b) altre azioni - - - -

Riserve -

a) di utili 70.407.398 - 70.407.398 504.777 (50.383.950) 20.528.225

b) altre 3.221.344.315 - 3.221.344.315 49.689.149 3.271.033.464

Riserve da valutazione 535.645 - 535.645 - - - - - - - - - 282.050 817.695

c) altre 535.645 - 535.645 282.050 817.695

Azioni proprie (277.165) - (277.165) (277.165)

Utile (perdita) d'esercizio22.504.777 - 22.504.777 (504.777) (22.000.000) (556.774.658) (556.774.658)

Patrimonio netto 3.355.794.970 - 3.355.794.970 - (22.000.000) (694.801) - - - - - - (556.492.608) 2.776.607.561

Allocazione risultato esercizio

precedente

Variazioni dell'esercizio

Operazioni sul patrimonio netto

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Rendiconto Finanziario (metodo indiretto)

31/12/2013 31/12/2012

A. Attività operativa

1. Gestione: 14.307.792 122.867.323

- Risultato d'esercizio (+/-) (556.774.658) 22.504.777

-Plus / minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e

su attività / passività finanziarie valutate al fair value (-/+)-

- Plus / minusvalenze su attività di copertura (-/+) - -- Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - 60.720.920

-Rettifiche / riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e

immateriali (+/-)775.787.352 286.901

- Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi / ricavi (+/-) 126.920 (5.803.983)

- Imposte e tasse non liquidate (+) 2.262.310 20.486.963

-Rettifiche / riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di

dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-)(209.687.892)

- Altri aggiustamenti (+/-) 2.593.760 24.671.745

163.112.148 92.301.858- Attività finanziarie detenute per la negoziazione- Attività finanziarie valutate al fair value - -

- Attività finanziarie disponibili per la vendita (1.152.231) -- Crediti verso banche: a vista (689.832) 42.760.078- Crediti verso banche: altri crediti (208.321.421) (94.209.552)- Crediti verso clientela 255.598.509 137.211.153- Altre attività 117.677.124 6.540.179

(149.862.227) (175.396.622)- Debiti verso banche: a vista - -- Debiti verso banche: altri debiti - -- Debiti verso clientela 1.963.937 343.998- Titoli in circolazione - -

- Passività finanziarie di negoziazione - -- Passività finanziarie valutate al fair value - -- Altre passività (151.826.164) (175.740.620)

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 27.557.713 A 39.772.559 A

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie:

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie:

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B. Attività di investimento

1. Liquidità generata da: 72.923 -- Vendite di partecipazioni 72.923 -- Dividendi incassati su partecipazioni -- Vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza -- Vendite di attività materiali -- Vendite di attività immateriali -- Vendite di rami d'azienda -

2. Liquidità assorbita da: (5.630.818) (20.643)- Acquisti di partecipazioni (5.622.644) (15.860)- Acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -- Acquisti di attività materiali (400) (4.783)- Acquisti di attività immateriali (7.774) -- Acquisti di rami d'azienda - -

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (5.557.895) B (20.643) B

C. Attività di provvista

- Emissioni / acquisti di azioni proprie -- Emissioni / acquisti strumenti di capitale -- Distribuzione dividendi e altre finalità (22.000.000) (39.751.000)

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (22.000.000) C (39.751.000) C

Liquidità netta generata/assorbita nell'esercizio (182) D 916 D

(+) generata

(-) assorbita D = A +/- B +/- C D = A +/- B +/- C

Riconciliazione

31/12/2013 31/12/2012

Voci di bilancio

Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 2.138 1.222Liquidità totale netta generata / assorbita nell'esercizio (182) 916

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 1.956 2.138

G = E +/- D +/- F G = E +/- D +/- F

Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi

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Nota integrativa

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Nota integrativa

Parte A) Politiche contabili

Parte B) Informazioni sullo Stato Patrimoniale

Parte C) Informazioni sul Conto Economico

Parte D) Redditività complessiva

Parte E) Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte F) Informazioni sul patrimonio

Parte G) Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Parte H) Operazioni con parti correlate

Parte I) Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Parte L) Informativa di settore

Allegato 1 – Prospetto dell’origine, utilizzabilità e distribuibilità delle voci delpatrimonio netto

Allegato 2 – Bilanci delle società controllate

Allegato 3 – Prospetto dei corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte deiservizi forniti a UniCredit Credit Management Bank S.p.A. dalnetwork Deloitte & Touche S.p.A.

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Parte A) Politiche contabili

A.1 Parte generale

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionaliSezione 2 - Principi generali di redazioneSezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancioSezione 4 - Altri aspetti

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione (non presente)2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (non presente)4 - Crediti5 - Attività finanziarie valutate al fair value (non presente)6 - Operazioni di copertura (non presente)7 - Partecipazioni8 - Attività materiali9 - Attività immateriali

10 - Attività non correnti in via di dismissione (non presente)11 - Fiscalità corrente e differita12 - Fondi per rischi ed oneri13 - Debiti e titoli in circolazione (non presente)14 - Passività finanziarie di negoziazione (non presente)15 - Passività finanziarie valutate al fair value (non presente)16 - Operazioni in valuta (non presente)17 - Altre informazioni

A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

A.3.1 – Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sulla redditività complessivaA.3.2 – Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimentoA.3.3 – trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazioneA.3.4 – Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalla attività riclassificate

A.4 Informativa sul Fair Value

Informativa di natura qualitativa

A.4.1 – Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzatiA.4.2 – Processi e sensibilità delle valutazioniA.4.3 – Gerarchia del fair valueA.4.4 - Altre informazioni

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 – Gerarchia del fair value

A.5 Informativa sul C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Parte A) Politiche contabili

A.1 – Parte generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente Bilancio è redatto in conformità ai principi contabili emanati dall’International AccountingStandards Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla CommissioneEuropea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea n. 1606 del 19 luglio 2002 recepito in Italiadal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, fino al 31 dicembre 2013.

La Banca d’Italia, di cui il citato decreto all’art. 9, ha confermato i poteri già previsti dal D. Lgs. n. 87/92,con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie soggette a vigilanza, ha stabilito con lacircolare n. 262 del 22 dicembre 2005 gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati per laredazione del presente Bilancio.

In data 18 novembre 2009 è stato emanato il 1° aggiornamento della stessa circolare che ha recepito lemodifiche nel frattempo intervenute nei principi contabili internazionali IAS/IFRS ed avvicinatomaggiormente gli schemi di bilancio bancari a quelli di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea(FINREP).

In data 21 gennaio 2014 è stato inoltre emanato il 2° aggiornamento della stessa circolare che ha recepitole modifiche intervenute nei principi contabili internazionali IAS/IFRS, come omologate dalla CommissioneEuropea, che entrano in vigore dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2013.

In proposito si vedano anche la Sezione 2 – Principi generali di redazione e la successiva Parte A2 relativaalle principali voci di bilancio.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

La redazione del bilancio è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contabili internazionaliomologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell’applicazione, sono statiutilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

• Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel2001;

• Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dalloIASB o dall’IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a complemento deiprincipi contabili emanati;

• i documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italianodi Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI).

• i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamanol’applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS.

Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditivitàcomplessiva, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto finanziario (elaboratoapplicando il “metodo indiretto”) - redatti in unità di Euro - e dalla Nota Integrativa - redatta in migliaia di

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Euro (se non diversamente esplicitato) - ed è corredato della Relazione degli Amministratorisull’andamento della gestione e dagli Allegati.

A questo riguardo si è fatto riferimento agli schemi emanati dalla Banca d’Italia con la circolare n.° 262 del22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. Si precisa che, come previsto dalla medesima circolare, nonsono state indicate le voci e le tabelle di Nota Integrativa che non presentano importi.

Come ricordato nella Relazione sulla gestione, i criteri di valutazione sono adottati nel presupposto dellacontinuità dell’attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, nonsussistendo incertezze circa la capacità dell’impresa di proseguire la propria attività.

I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi dicompetenza, di rilevanza e significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanzaeconomica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedentead eccezione di quanto evidenziato nella successiva parte A.2 “Parte relativa alle principali voci dibilancio”, con riferimento all’entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni.

2° aggiornamento del 21 gennaio 2014 circolare Banca d’Italia 262/2005

Si segnala che, in applicazione del 2° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 sopraricordato, negli schemi di Bilancio e nelle tabelle di Nota Integrativa sono state introdotte le seguentiprincipali innovazioni:

• la suddivisione delle voci incluse nel Prospetto della redditività complessiva in due tipologie, cheriflettono la caratteristica di poter rigirare o meno in conto economico in un esercizio successivo;

• informazioni di natura qualitativa e quantitativa sulle attività e passività finanziarie (quali, adesempio, strumenti derivati ed operazioni di pronti contro termine) rientranti in accordi quadro dicompensazione o accordi similari;

• nuove evidenze informative sui piani a benefici definiti;• ulteriori informazioni di natura qualitativa e quantitativa sul fair value e sui relativi livelli

gerarchici;• ulteriori informazioni in Parte E sulle attività finanziarie deteriorate nonché dati quantitativi sulle

proprie attività, iscritte o non iscritte in bilancio, distinguendo tra quelle impegnate e nonimpegnate

Si segnala che non sono state effettuate riclassifiche di dati riferite al periodo precedente.

Rischi ed incertezze legati all’utilizzo di stime

In conformità agli IFRS, la direzione dell’azienda deve formulare valutazioni, stime e ipotesi cheinfluenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e deiricavi rilevati in bilancio, nonché sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e lerelative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nellafattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non èfacilmente desumibile da altre fonti.

In particolare sono adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti postevalutative iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2013, così come previsto dai principi contabili e dallenormative di riferimento sopra descritti. Detti processi sono basati in larga misura su stime diricuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono statieffettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delleposte in oggetto di valutazione.

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2013. Il processo valutativo è risultatoparticolarmente complesso in considerazione dell’attuale contesto macroeconomico e di mercato,caratterizzato da inconsueti livelli di volatilità riscontrabili su tutte le grandezze determinanti ai fini dellavalutazione, e della conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni andamentali, anche di breveperiodo, relative ai suddetti parametri che influenzano, in modo rilevante, i valori oggetto di stima.

I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindisignificativamente influenzati da detti fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi nonprevedibili, talché non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio.

Le stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sonorilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nelcaso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui larevisione viene effettuata e nei periodi futuri (IAS 8 par. 36).

Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito nella determinazione del valore di:

fair value relativo agli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;

crediti, partecipazioni e, in generale, ogni altra attività/passività finanziaria;

trattamento di fine rapporto e in altri benefici dovuti ai dipendenti;

fondi per rischi e oneri ed attività potenziali;

fiscalità differita attiva

la cui quantificazione è prevalentemente legata sia alla evoluzione del contesto socio-economiconazionale e internazionale, sia all’andamento dei mercati finanziari, che provocano conseguenti riflessisull’andamento dei tassi, sulla fluttuazione dei prezzi, sulle basi attuariali e, più in generale, sul meritocreditizio delle controparti.

Sezione 3 – eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Nel corso dei primi mesi del 2014 sono intervenuti i seguenti fatti di rilievo i cui effetti contabili sono statirecepiti nel presente bilancio.

Valutazione crediti

Come richiamato nella Relazione sulla gestione, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 27febbraio 2014 è stato approvato un documento che delinea i principi guida di valutazione crediti edescrive l’intervento di aggiornamento dei parametri utilizzati nel processo di valutazione degli stessi.. Inparticolare, tale evoluzione è strettamente legata ad una revisione delle linee guida per la valutazione deicrediti avvenuta a livello di Gruppo per quanto attiene alla classificazione e valutazione dei crediti amaggior rischio, tenendo conto di indicazioni di percentuali di svalutazione delle singole posizioni cheincorporino gli effetti del mutato contesto di riferimento, in specie del mercato immobiliare, e delrichiamo della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 di Banca d’Italia (e successivi aggiornamenti) alconcetto di “valore di pronto realizzo” della garanzia a presidio del credito. L’aggiornamento di dettiparametri e degli elementi valutativi dei crediti si è reso necessario sia in ragione del fisiologico processodi continuo miglioramento del set di informazioni disponibili e di modelli previsionali utili ai fini dellavalutazione dei crediti stessi, sia in ragione del fatto che nel 2013 si sono modificate le circostanze nellequali sono state effettuate le valutazioni rispetto all’esercizio precedente.

Più precisamente, le ragioni dell’aggiornamento degli elementi e dei parametri – che rientra nel fisiologicoprocesso di applicazione del criterio di valutazione del costo ammortizzato – discendono (i) da fattori

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

esterni ambientali e regolamentari (contesto economico con particolare riguardo al mercato immobiliare erecenti modifiche regolamentari introdotte dalla Circolare n. 263); (ii) da fattori interni, segnatamenterappresentati dall'evoluzione e dall'aggiornamento dei modelli interni di valutazione del rischio di credito;(iii) da altri fatti e circostanze quali le risultanze dell’ispezione 2013 di Banca d’Italia in materia diclassificazione e valutazione di un selezionato numero di crediti deteriorati, la pubblicazione di rapporti dianalisti sulla qualità del credito delle banche a livello europeo e nazionale e sui tassi di copertura adottati,nonché le prime evidenze del processo di Asset Quality Review (AQR) in corso da parte della BCE.

Il complesso degli aggiornamenti metodogici e dei parametri utilizzati nella valutazione dei crediti al 31Dicembre 2013 ha fatto registrare maggiori rettifiche di valore per 690,2€ml che rappresentano più dellametà del totale delle rettifiche di valore consuntivate nell’esercizio e circa 1 volta e mezza rispetto allerettifiche del 2012 (445€ml). Tale intervento si inquadra ai sensi dello IAS 8 (paragrafo 5) tra i“cambiamenti di stima”, i cui effetti trovano riflesso nel conto economico del 2013. In tale esercizio,infatti, si sono resi disponibili, ai fini della stima del valore di recupero dei crediti, i nuovi elementi e lenuove informazioni, come illustrato nei punti precedenti. Si sottolinea inoltre che, nel qualificare alcuni deicambiamenti di metodologia sopra descritti, si è tenuto conto di quanto previsto al paragrafo 35 dello IAS8, ossia che qualora sia difficile distinguere un “cambiamento di principio contabile” da un “cambiamentonella stima”, il cambiamento sia da inquadrare contabilmente come un “cambiamento di stima”, coneffetti sul conto economico dell’esercizio in cui esso si verifica.

Destinazione poste patrimonio netto

Il 27 febbraio 2014 l’Assemblea dei Soci ha deliberato la destinazione della posta patrimoniale presente inbilancio pari a 3.000€ml relativa al Versamento socio in conto futuro aumento di capitale. A tal propositosi premette che in corrispondenza dell’operazione di fusione per incorporazione di Aspra Finance S.p.A. inUniCredit CMB, concretizzatasi a inizio 2011, la Capogruppo effettuò un versamento in conto futuroaumento di capitale per la somma sopra citata con l’obiettivo di essere destinata ad essere convertitadalla Società Incorporante – UniCredit CMB - anche parzialmente in capitale, ove necessario, al fine diconsentire a quest’ultima il rispetto dei requisiti patrimoniali previsti dall’Organo di Vigilanza per gli IstitutiBancari.

Ciò premesso, con l’obiettivo di razionalizzare le poste patrimoniali rispettando i requisiti patrimoniali diVigilanza nonché considerando la perdita in corso di formazione alla data della deliberazione, collegataalle rettifiche sui crediti descritte al punto precedente, si sono individuati alcuni interventi sulle vocipatrimoniali rappresentate in dettaglio all’interno della Relazione sulla gestione – Proposta di destinazionedel risultato d’esercizio.

Sezione 4 – Altri aspettiNel corso del 2013 sono entrati in vigore i seguenti principi e interpretazioni contabili:

• Modifiche allo IAS 1 – Presentazione del bilancio – Esposizione nel bilancio delle voci delle altrecomponenti di conto economico complessivo (Reg. UE 475/2012);

• Modifiche allo IAS 12 – Fiscalità differita: recupero delle attività sottostanti (Reg. UE 1255/2012);• Revisione dello IAS 19 – Benefici per i dipendenti (Reg. UE 475/2012);• Modifiche allo IAS 32 – Compensazione di attività e passività finanziarie (Reg. UE 1256/2012);• Modifiche all’IFRS 1 – Prima adozione degli International Financial Reporting Standard –

Finanziamenti pubblici (Reg. UE 183/2013);• Modifiche all’IFRS 7 – Informazioni integrative – Compensazione di attività e passività finanziarie

(Reg. UE 1256/2012);• IFRS 13 – Valutazione del fair value (Reg. UE 1255/2012);

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

• Ciclo annuale di miglioramenti 2009 – 2011 dei principi contabili internazionali (Reg. UE301/2013).

La Commissione Europea nel corso del 2012 e del 2013 ha inoltre omologato i seguenti principi contabiliaventi entrata in vigore a partire dai bilanci 2014:

• Revisione dello IAS 27 – Bilancio separato (Reg. UE 1254/2012);• Revisione dello IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e Joint Ventures (Reg. UE 1254/2012);• IFRS 10 – Bilancio consolidato (Reg. UE 1254/2012);• IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto (Reg. UE 1254/2012);• IFRS 12 – Informativa sulle partecipazioni in altre entità (Reg. UE 1254/2012);• Modifiche agli IFRS 10, IFRS 11 e IFRS 12 – Guida alle disposizioni transitorie (Reg. UE 313/2013);• Modifiche agli IFRS 10, IFRS 12 ed allo IAS 27 – Entità di Investimento (Reg. UE 1174/2013).

I principi IFRS 10 “Bilancio consolidato”, IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto” e IFRS 12 “Informativasulle partecipazioni in altre entità”, aventi data di efficacia 1 gennaio 2014, disciplinano rispettivamente, ladefinizione di controllo e le modalità di consolidamento delle partecipazioni in imprese controllate (IFRS10), la definizione di Joint Venture (IFRS 11), e le informazioni da fornire in merito alle società consolidatee alle “entità strutturate” non oggetto di consolidamento (IFRS 12).

Al 31 dicembre 2013, infine, lo IASB ha emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisionidegli stessi:

• IFRS 9 – Strumenti finanziari (novembre 2009) e le seguenti successive modifiche:• Modifiche all’IFRS 9 e IFRS7 – data di entrata in vigore obbligatoria e transizione –

dicembre 2011;• Operazioni di copertura e modifiche IFRS9, IFRS7 e IAS 39 – novembre 2013;

• IFRIC 21 – Tributi (maggio 2013);• Modifiche allo IAS 19 – Defined benefit Plans: Employee Contributions (novembre 2013);• Ciclo annuale di miglioramenti 2010 – 2012 dei principi contabili internazionali (dicembre 2013);• Ciclo annuale di miglioramenti 2011 – 2013 dei principi contabili internazionali (dicembre 2013).

L’applicazione di tali principi da parte della Banca è, tuttavia, subordinata alla loro omologazione da partedell’Unione Europea.

La Banca, pur possedendo partecipazioni di controllo, non predispone il bilancio consolidato inapplicazione di quanto previsto dal paragrafo 10 dello IAS 27.

Il presente bilancio è sottoposto a revisione contabile da parte della Società di revisione Deloitte & ToucheS.p.A. ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Non presente.

2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di iscrizione

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziariedetenute sino alla scadenza, o come attività valutate al fair value. Tali attività sono detenute per unperiodo di tempo non definito e rispondono all’eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte acambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi.

Criteri di classificazione

Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercatomonetario, gli altri strumenti di debito ed i titoli azionari; sono inclusi gli investimenti azionari checonfigurano partecipazioni di minoranza, non qualificabili quali partecipazioni di controllo, controllocongiunto o collegamento.

Criteri di valutazione

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate al fair value, che normalmentecorrisponde al corrispettivo dell’operazione comprensivo delle spese ed al netto delle commissionidirettamente attribuibili allo strumento stesso.

Per gli strumenti fruttiferi gli interessi sono contabilizzati al costo ammortizzato, utilizzando il criteriodell’interesse effettivo.

Tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrando, per gli strumenti fruttiferi, gliinteressi a conto economico secondo il criterio del costo ammortizzato. Gli utili e le perdite derivanti dallevariazioni del fair value sono rilevati nella voce 130. “Riserve da valutazione” del patrimonio netto - adeccezione delle perdite per riduzione durevole di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambidi attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130.b) “Rettifiche/Ripresedi valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita” ed alla voce 80.“Risultato netto dell’attività di negoziazione” - fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momentoin cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100.b) “Utili (perdite) dacessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita”.

Le variazioni di fair value rilevate nella voce 130. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nelProspetto della redditività complessiva.

Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair valuenon può essere determinato in modo attendibile a causa della mancanza o non attendibilità delleinformazioni atte alla valutazione del fair value sono valutati al costo, corrispondente all’ultimo fair valueattendibilmente misurato.

Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione permanente di valore(impairment), la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 130. del patrimonio netto“Riserve da valutazione”, viene trasferita a conto economico alla voce 130.b) “Rettifiche/Riprese di valorenette per deterioramento”. Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore,l’esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie tali da pregiudicare l’incasso del capitale o degliinteressi.

Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre adeventuali difficoltà nel servizio del debito da parte dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fairvalue al di sotto del costo e variazioni avverse nell’ambiente in cui l’impresa opera.

In particolare nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduriper oltre 18 mesi, la perdita di valore è normalmente ritenuta durevole.

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50%ma superiore al 20% oppure perduri da non più di 18 mesi ma da non meno di 9, la Banca procede adanalizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Qualora i risultati della detta analisi siano tali damettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare originariamente investito, si procede allarilevazione di una perdita durevole di valore.

L’importo trasferito a conto economico è quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo diacquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nelconto economico) e il fair value corrente.

Nel caso di strumenti oggetto di valutazione al costo, l’importo della perdita è determinato comedifferenza tra il valore contabile degli stessi e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzatoin base al tasso di rendimento corrente di mercato per attività finanziarie similari (ossia il valorerecuperabile).

Nei casi in cui, in occasione dell’acquisto, sia stata acquisita anche una manleva a fronteggiare eventualioneri futuri, il conseguente credito verso il cedente per indennizzo viene contabilizzato a direttoabbattimento del valore della partecipazione o ad incremento dello specifico fondo rischi e oneri, ove ilvalore iscritto in bilancio risulti nullo.

Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essereoggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perditaper riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando ilcorrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina inogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzatoqualora la perdita non fosse stata rilevata.

Per le partecipazioni assistite da manleva si procede al ripristino del valore iscritto in bilancio, fino aconcorrenza del prezzo di acquisto originario, con diretto abbattimento del credito acceso verso il cedenteper indennizzo.

Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, sono successivamenteripristinate con effetto a patrimonio netto, qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condottoad appostare la svalutazione.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l’attività in esame viene ceduta,trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali.

3 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Non presente.

4 – Crediti

Crediti per cassa

Criteri di iscrizione

I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamentifissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data disottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione alla controparte.

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

I crediti iscritti nel Bilancio della Banca sono principalmente relativi a crediti deteriorati (prevalentementesofferenze) e rivengono essenzialmente da operazioni di acquisto da Legal Entities del Gruppo UniCredit.

Trattandosi di operazioni attuate con finalità di riorganizzazione societaria all’interno di un Gruppo di tuttele attività di gestione e recupero del portafoglio problematico intervenute tra entità “under commoncontrol”, tali operazioni sono state escluse dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 e contabilizzate, inaccordo con la capogruppo UniCredit, sulla base di quanto suggerito dalle “Osservazioni preliminariAssirevi in tema di IFRS (OPI 1) con riferimento alle operazioni di “business combination of entities undercommon control”. Nel caso in questione di “operazioni che non hanno una significativa influenza, in otticadi gruppo, sui flussi di cassa futuri delle attività trasferite”, è stato applicato il “principio della continuitàdei valori”, rilevando nello stato patrimoniale dell’acquirente i valori netti dei crediti presenti nel bilanciodelle società cedenti, mantenendo quindi invariati i valori di libro presenti nelle entità contabili primadell’operazione. La differenza che si registra tra il valore netto di libro dei crediti ceduti e il prezzocorrisposto, è stata appostata ad una specifica Riserva patrimoniale al netto del relativo effetto fiscale.

Criteri di valutazione

Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, comprensivo dei costi di transazione che sono direttamenteattribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), i creditisono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo, eventualmenterettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione.

Gli utili (o le perdite) su crediti, ove non coperti, sono rilevati nel conto economico:

quando l’attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100.a) “Utili (perdite) da cessione”;

ovvero:

quando l’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130.a) “Rettifiche di valorenette per deterioramento”.

Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. “Interessi attivi e proventi assimilati” e sonoiscritti in base al principio della competenza temporale.

Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado direcuperarne l’intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valoreequivalente.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione deiflussi finanziari attesi per capitale ed interessi. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, glielementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenzee del tasso di attualizzazione da applicare. Per la stima degli incassi e delle relative scadenze dei creditiproblematici si fa riferimento a piani di rientro analitici ove disponibili; in mancanza, si utilizzano valoristimati e forfetari desunti da serie storiche interne e da studi di settore tenuto conto della forma tecnica,della localizzazione geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti.

Nei casi in cui il tasso di interesse originario di un’attività finanziaria oggetto di attualizzazione non siareperibile, oppure il suo reperimento sarebbe eccessivamente oneroso, si è applicato il tasso mediorilevato sulle posizioni aventi caratteristiche simili. Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso cosìdeterminato è mantenuto costante anche negli esercizi seguenti. Per le posizioni a tasso variabile risultanecessario procedere all’aggiornamento tempo per tempo dei valori dei parametri alla data di riferimento.Al fine di allineare gli attuali processi operativi di UniCredit CMB alla metodologia utilizzata dallaCapogruppo UniCredit e raggiungere così una maggiore aderenza a livello di Gruppo dei parametriutilizzati per l’attualizzazione delle sofferenze, nel corso del 2012 è stata aggiornata la modalità diacquisizione del tasso delle stesse originate da rapporti contrattualmente a tasso variabile rivenienti dalla

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

forma tecnica dei conti correnti. A tale perimetro si applica il tasso medio ponderato calcolato sulleoperazioni in conto corrente, classificate tra gli incagli non revocati, comunicato dalla controllanteUniCredit S.p.A.. La misura di tale tasso medio viene considerata un significativo parametro di riferimentoanche per le operazioni a sofferenza presenti nel portafoglio di UniCredit CMB in quanto originate dallastessa UniCredit.

Tutti i crediti problematici sono rivisti ed analizzati periodicamente. Ogni cambiamento successivonell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto allestime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 130.a)“Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento dei crediti”.

In Nota Integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come specifiche nellacitata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo statistico, secondoquanto più avanti precisato.

Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recuperotempestivo del capitale e degli interessi, concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostataalla medesima voce di conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzatoche si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni.

Criteri di cancellazione

La cancellazione integrale o parziale di un credito viene registrata rispettivamente quando lo stesso èconsiderato definitivamente irrecuperabile, in base ad idonea documentazione, o stralciato.

Un credito viene inoltre cancellato quando:

scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dal credito stesso;

il credito viene ceduto trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi;

non avendo trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici, si sia perso ilcontrollo del credito stesso.

Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette perdeterioramento dei crediti” di conto economico e sono rilevate in riduzione della quota capitale delcredito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti alla medesima voce.Nel caso di utili/perdite da cessione, gli effetti economici sono rilevati nella voce 100 a) “Utile/perdita dacessione o riacquisto di attività finanziarie”. Eventuali importi incassati a fronte di crediti in precedenzacancellati (anche se in epoca anteriore all’acquisto) sono stati rilevati alla voce 130.a) “Rettifiche/Ripresedi valore nette per deterioramento dei crediti”.

Secondo le regole di Banca d’Italia, le esposizioni deteriorate sono classificate nelle seguenti categorie:

sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione versoclienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioniequiparabili. La valutazione avviene di norma su basa analitica ovvero, nei soli casi in cui non sianostate rilevate e non risultino individuabili singolarmente riduzioni di valore, sulla base di unavalutazione collettiva per tipologie di esposizioni omogenee;

incagli - definiscono l’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano intemporanea difficoltà, che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Tra gliincagli sono incluse inoltre le esposizioni, non classificate in sofferenza e concesse a soggetti diversidalle amministrazioni pubbliche, per le quali risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

- siano scadute e non pagate in via continuativa da oltre 270 giorni (ovvero da oltre 150 o 180

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

giorni per le esposizioni di credito al consumo rispettivamente di durata originaria inferiore opari e superiore a 36 mesi);

- l’importo complessivo delle esposizioni di cui al punto precedente e delle altre quote scadute dameno di 270 giorni verso il medesimo debitore, sia almeno pari al 10% dell’intera esposizioneverso tale debitore.

Gli incagli sono valutati analiticamente quando particolari elementi lo consiglino ovvero applicandoanaliticamente percentuali determinate in modo forfetario su basi storico/statistiche nei restanticasi;

esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali sonostati conclusi accordi che prevedono la concessione di una moratoria al pagamento del debito e lacontemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la conversione diparte dei prestiti in azioni e/ o eventuali sacrifici in linea capitale: sono valutati analiticamente,ricomprendendo nelle svalutazioni l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione deltasso a condizioni inferiori al tasso originario;

esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse daquelle classificate nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti scadutio sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale (cfr. CircolareBanca d’Italia n. 263 del 27 dicembre 2006 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per lebanche” e successivi aggiornamenti) per l’inclusione degli stessi nelle “esposizioni scadute” (banchestandardizzate) ovvero delle “esposizioni in default” (banche IRB).

L’esposizione complessiva viene rilevata qualora, alla data di riferimento:

la quota scaduta e/o sconfinante,

oppure:

la media delle quote scadute e/o sconfinanti, rilevate su base giornaliera nell’ultimotrimestre precedente,

sia pari o superiore al 5% dell’esposizione stessa.

Tali esposizioni sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche.

Per l’informazione relativa alle esposizioni rinegoziate (forborn exposures) si rimanda alla successiva ParteE – sezione 1 – rischio di credito.

La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali, seppur non siano stati riscontratisingolarmente elementi oggettivi di perdita, è loro attribuibile una perdita latente misurabile anchetenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea II.

In particolare, a ciascuna attività con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, commisurato allatipologia di finanziamento, ossia alla forma tecnica, al settore di attività economica, alla localizzazionegeografica, alla tipologia di garanzia o ad altri fattori rilevanti, è associata una “probabilità diinadempienza” (Probability of Default) ed una “perdita in caso di inadempienza” (LGD - Loss GivenDefault), omogenee per classi.

La metodologia adottata integra le disposizioni di Basilea II con quelle dei principi contabili internazionali.Questi ultimi, infatti, escludono le perdite su crediti future che non sono state sostenute, ma consideranoquelle già sostenute benché non ancora manifeste alla data di valutazione, sulla base di esperienzestoriche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle considerate.

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Il parametro che esprime, per le diverse categorie di esposizioni omogenee, il ritardo medio che intercorretra il deterioramento delle condizioni finanziarie di un debitore e la sua classificazione tra le esposizionideteriorate è l’“intervallo di conferma della perdita”.

Qualora non si abbiano a disposizione i suddetti indicatori, si utilizzano valori stimati e forfetari desunti daserie storiche interne e da studi di settore.

La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito.

Come indicato nella sezione 3 della presente Parte A), la Banca ha proceduto nel 2013 ad unaggiornamento delle metodologie valutative dei crediti deteriorati, il quale, ai sensi dello IAS 8 (paragrafo5) si qualifica come “cambiamento di stima”. Informativa dettagliata sugli effetti del cambiamento vienefornita ai sensi dello IAS 8 (paragrafo 39) nella successiva Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relativepolitiche di copertura – in calce alla tabella A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamicadelle rettifiche di valore complessive, alla quale si rimanda per maggiori informazioni.

Crediti di firma

Nel portafoglio crediti di firma sono allocate tutte le garanzie rilasciate dalla Banca a fronte di obbligazionidi terzi, rivenienti dall’operazione di aggregazione aziendale compiuta dalla società incorporata AspraFinance. In via generale i crediti di firma sono valutati in base al valore delle perdite dipendenti daldeterioramento della solvibilità dei debitori sottostanti, da computarsi su base analitica per le garanzierilasciate per conto di debitori che versano in stato di “impaired” e che sono classificati quali “sofferenze”.Il rischio a fronte delle voci fuori bilancio, come gli impegni a erogare crediti, viene registrato a contoeconomico alla voce 130.d) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di altre operazionifinanziarie” con contropartita alla voce 100. “Altre passività”. Eventuali successive riprese di valore nonpossono superare il limite delle svalutazioni individuali da impairment precedentemente contabilizzate. Sutali crediti risulta acquisita una manleva da parte della cedente UniCredit a fronteggiare eventuali onerifuturi nonché gli effetti valutativi conseguenti alla misurazione del rischio.

5 – Attività finanziarie valutate al fair value

Non presente.

6 – Operazioni di copertura

Non presente.

7 – Partecipazioni

Gli investimenti partecipativi rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, econseguentemente di strumento finanziario, contenuta nello IAS 32.

Gli investimenti in strumenti di patrimonio netto, effettuati con l’intento di stabilire o mantenere unrapporto operativo di lungo termine nelle società partecipate possono essere considerati come un“intervento strategico”.

In particolare, essi si distinguono in:

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SOCIETA’ CONTROLLATE

Sono controllate quelle società nelle quali:

- si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti divoto di un’impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che talepossesso non costituisce controllo;

- si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si ha:

il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;

il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una clausola statutariao di un contratto;

il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione odell’equivalente organo di governo societario, e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio oorgano;

il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di amministrazione odell’equivalente organo di governo societario, e la gestione dell’impresa compete a quel consiglio oorgano.

L’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitabili o convertibili sonopresi in considerazione all’atto di valutare se si ha il potere o meno di governare le politiche finanziarie egestionali di un’altra impresa.

JOINT VENTURES

Sono considerate società controllate congiuntamente (cd. joint ventures) quelle partecipate nelle quali ècontrattualmente stabilita la condivisione del controllo con altri partecipanti; il controllo congiunto esistesolamente quando, per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative alla società, è richiesto ilconsenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

SOCIETA’ COLLEGATEUna società collegata è un’impresa nella quale la partecipante esercita un’influenza notevole e che non èné una controllata né una joint-venture. L’influenza notevole si presume quando la partecipante:

• detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un’altra società, oppure• è in grado di esercitare un’influenza significativa attraverso:

• la rappresentanza nell’organo di governo dell’impresa;• la partecipazione nel processo di definizione delle politiche, ivi inclusa la partecipazione

nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;• l’esistenza di transazioni significative;• lo scambio di personale manageriale;• la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Lapartecipazione nelle società collegate include l’avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagatoper l’acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata inconto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. L’eventuale distribuzione di dividendiviene portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Se la quota di interessenza nelle perdite di una collegata eguaglia o supera il valore di iscrizione dellapartecipata, non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specificheobbligazioni a favore della collegata o siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.

Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni fra le società oggetto di consolidamento integrale oproporzionale e le società collegate sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nellasocietà collegata.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate, registrate in contropartita delle variazionidi valore di attività e passività per i fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nelProspetto della redditività complessiva.

Criteri di iscrizione

Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures, sono inizialmente iscritte al fair value almomento dell’acquisizione che corrisponde sostanzialmente al costo di acquisto.

Il costo di acquisto di una partecipazione è determinato come somma:- dei fair value alla data di acquisizione (coincidente con il prezzo pagato), delle attività cedute, delle

passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall’acquirente, in cambio del controllodell’impresa acquisita;

più

- qualunque costo direttamente attribuibile all’acquisizione stessa.

Criteri di valutazione

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede allastima del valore recuperabile della partecipazione stessa. Tale valore recuperabile è determinato facendoriferimento al valore d’uso degli investimenti partecipativi. In questo ultimo caso il valore d’uso èdeterminato attraverso modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria ebasati sull’attualizzazione dei previsti flussi finanziari ricavabili dalla partecipazione (metodologiacosiddetta Discounted Cash Flow).

Qualora non sia possibile raccogliere sufficienti informazioni si considera come valore d'uso il valore delpatrimonio netto della società.

Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a contoeconomico alla voce 210. “Utili (perdite) delle partecipazioni”. Nei casi in cui sia presente una manlevaatta a fronteggiare eventuali oneri futuri, il conseguente credito verso il cedente per indennizzo vienecontabilizzato a diretto abbattimento del valore della partecipazione o ad incremento dello specificofondo rischi e oneri, ove il valore iscritto in bilancio risulti nullo.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamentealla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a contoeconomico. Per le partecipazioni assistite da manleva si procede al ripristino del valore iscritto in bilancio,fino a concorrenza del prezzo di acquisto originario, con diretto abbattimento del credito acceso verso ilcedente per indennizzo.

Le partecipazioni non rientranti nelle definizioni sopra riportate, sono classificate come attività finanziariedisponibili per la vendita e trattate in maniera corrispondente (si veda cap. 2).

Criteri di cancellazione

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Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalleattività stesse, quando viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessioppure quando, non avendo trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici, si sia perso ilcontrollo della partecipazione medesima.

I profitti e le perdite da cessione di partecipazioni sono iscritte a conto economico nella voce 210. “Utili(perdite) delle partecipazioni”.

8 – Attività materiali

Criteri di iscrizione

La voce include:

terreni e fabbricati

mobili ed arredi

impianti e macchinari

altre macchine e attrezzature

migliorie apportate su beni di terzi

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

attività ad uso funzionale;

attività detenute a scopo di investimento.

Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzioneo nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più diun periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materialiidentificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es.impianti) in relazione alla natura dell’attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti perrendere adatti all’utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Le migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e non separabili sono inveceincluse nella voce 150. “Altre attività”.

Le attività detenute a scopo d’investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40,cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarnecanoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamenteimputabili alla “messa in funzione” del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti ditrasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attivitàseparate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed ilcosto può essere attendibilmente rilevato.

Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nelconto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:

150.b) “Altre spese amministrative”, se riferite ad attività ad uso funzionale;

ovvero:

190. “Altri oneri/proventi di gestione”, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

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Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degliammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.

Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate pro rata temporis durante la loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile indefinita o quelle il cuivalore residuo è pari o maggiore al valore contabile dell’attività.

La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto dellecondizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se leattese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quellisuccessivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore siprocede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari almaggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attualedei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sonorilevate alla voce 170. “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali” di conto economico.

Qualora venga ripristinato il valore di un’attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile nonpuò eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcunaperdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti.

Criteri di cancellazione

Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando per la stessanon sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenzatra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240. “Utili(Perdite) da cessione di investimenti”.

9 – Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive diconsistenza fisica, controllate dalla Società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economicifuturi.

Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi e brevetti.

Le attività immateriali diverse dall’avviamento sono iscritte al costo d’acquisto, comprensivo di qualunquecosto diretto sostenuto per predisporre l’attività all’utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati edelle perdite di valore eventualmente registrate.

Le eventuali spese sostenute successivamente all’acquisto:

sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attivitàsottostanti (cioè se aumentano il loro valore o la loro capacità produttiva);

sono imputate in un’unica soluzione al conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute neglialtri casi (ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinateunicamente a conservarne le funzionalità originarie).

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate pro rata temporis in base allastima della loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.

Criteri di valutazione

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore siprocede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività ed il suo valore recuperabile, pari almaggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attualedei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sonorilevate alla voce 180. “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico.

Per le attività immateriali aventi durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevolidi valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui ilvalore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce 180. “Rettifiche/Riprese di valorenette su attività immateriali” di conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.

Qualora venga ripristinato il valore di un’attività immateriale, diversa dall’avviamento, precedentementesvalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe statodeterminato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anniprecedenti.

Criteri di cancellazione

Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando non sonoprevisti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra ilvalore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) dacessione di investimenti”.

10 – Attività non correnti in via di dismissione

Non presente.

11 – Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione

Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci130. “Attività fiscali” dell’attivo e 80. “Passività fiscali” del passivo.

In applicazione del “balance sheet liability method” le poste contabili della fiscalità corrente e differitacomprendono:

• attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo lavigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;

• passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sulreddito d’impresa;

• attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri comeconseguenza di:

- differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondola vigente disciplina tributaria sul reddito d’impresa);

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- riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;

- riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;

• passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri comeconseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento dellatassazione di ricavi o dall’anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sulreddito d’impresa).

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sonocontabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi edei ricavi che le hanno originate. In particolare per la fiscalità corrente l’IRES è stata calcolata conl’aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l’aliquota applicata è stata del 5,57%.

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità ol’imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.

Criteri di valutazione

Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data diriferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività osarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al finedi tenere conto di eventuali modifiche normative.

Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del lororecupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità della Banca, pereffetto dell’opzione relativa al “consolidato fiscale”, di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Lepassività fiscali differite sono sempre contabilizzate. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, laprobabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all’utilizzo delle attività fiscali differite èoggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l’insufficienza di reddito imponibilefuturo, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce 260. “Imposte sul redditodell’esercizio dell’operatività corrente”, ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite chesono accreditate o addebitate, nell’esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali,ad esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita e quellerelative a variazioni del fair value di strumenti finanziari derivati di copertura dei flussi di cassa, le cuivariazioni di valore sono rilevate direttamente nel prospetto della redditività complessiva riserve davalutazione al netto delle tasse.

Con riferimento al "nuovo" Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR, D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917),la cui disciplina è indicata negli artt. da 117 a 129, la Banca segnala la propria adesione al consolidatofiscale. Il consolidato consente di far sorgere un'unica obbligazione tributaria a fronte di una moltitudine disoggetti passivi IRES (società o enti commerciali che siano) legati tra di loro da un rapporto di controllo.

Criteri di cancellazione

Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.

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12 – Fondi per rischi ed oneri

Altri fondi

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;

è probabile che sarà necessario l’esborso di risorse atte a produrre benefici economici peradempiere l’obbligazione;

può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.

Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

Criteri di valutazione

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiestaper adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze cheattengono ai fatti e alle circostanze in esame.

In particolare, laddove l’effetto del differimento temporale nel sostenimento dell’onere sia significativo (diregola quando si prevede che l’esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l’ammontaredell’accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si supponesarà necessario per estinguere l’obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale dariflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliorestima corrente. Nei casi in cui, sia presente una manleva atta a fronteggiare eventuali oneri eccedenti ifondi conferiti, il conseguente credito verso il cedente per indennizzo viene contabilizzato comecontropartita dell’incremento del fondo rischi. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell’onerediviene improbabile, l’accantonamento viene stornato.

Criteri di cancellazione

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.

L’accantonamento dell’esercizio, registrato alla voce 160. “Accantonamenti netti ai fondi per rischi edoneri” del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al nettodelle eventuali riattribuzioni.

13 – Debiti e titoli in circolazione

Non presente.

14 – Passività finanziarie di negoziazione

Non presente.

15 – Passività finanziarie valutate al fair value

Non presente.

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16 – Operazioni in valuta

Non presente.

17 – Altre informazioni

Altre attività

Nella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell’attivo dello statopatrimoniale, tra le quali sono inclusi anche i crediti di funzionamento connessi con la prestazione diservizi non finanziari verso Banche e verso Clientela (in prevalenza attività di gestione e recupero crediti inmandato e outsourcing amministrativi).

La Banca non rileva attività potenziali. Le attività potenziali solitamente sorgono in seguito al verificarsi difatti non pianificati o non previsti che rendono possibile un beneficio economico. Un esempio può essereun ricorso che un’impresa sta intentando attraverso procedure legali e il cui risultato è incerto.

Le attività potenziali non sono rilevate in bilancio perché ciò comporterebbe la rilevazione di un ricavo chepotrebbe non realizzarsi mai. Tuttavia, se la realizzazione di un ricavo è virtualmente certa, allora l’attivitàconnessa non è un’attività potenziale e la sua rilevazione è appropriata.

Le attività potenziali sono riesaminate periodicamente per assicurarsi che gli sviluppi sianoappropriatamente riflessi nel bilancio. Se è divenuto virtualmente certo che vi saranno benefici economici,l’attività e il connesso ricavo sono rilevati nel bilancio dell’esercizio nel quale tale cambiamento si verifica.Se un beneficio economico è divenuto probabile, un’impresa dà informativa circa l’attività potenziale.

Derecognition di attività finanziarie

E’ la cancellazione dallo stato patrimoniale di un’attività o passività finanziaria rilevata precedentemente.

Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie ènecessario, secondo lo IAS 39, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella lorointerezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sonoapplicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno unodei seguenti requisiti:

la parte comprende soltanto i flussi di cassa relativi ad un’attività finanziaria (o ad un gruppo diattività) che sono identificati specificamente (ad esempi la sola quota di interessi di pertinenzadell’attività);

la parte comprende i flussi di cassa secondo una ben individuata quota percentuale del loro totale(ad esempio il 90% di tutti i flussi di cassa derivanti dall’attività);

la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (adesempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota interessi di pertinenza dell’attività).

In assenza dei citati requisiti, le norme sull’eliminazione devono trovare applicazione all’attività finanziaria(o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.

Le condizioni per l’integrale cancellazione di un’attività finanziaria sono l’estinzione dei diritti contrattuali,come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad una controparte esterna alla Banca dei dirittiall’incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.

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I diritti all’incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a riceverei flussi finanziari dell’attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e siverifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):

non sussiste l’obbligo da parte della Banca a corrispondere importi non incassati dall’attivitàoriginaria;

è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell’attività originaria, salvo quando questa è agaranzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari;

la Banca è obbligata a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari che incassa e non hadiritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodotra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gliinteressi maturati nel periodo.

Inoltre l’eliminazione di un’attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i beneficiderivanti dalla titolarità dei diritti siano stati effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimentosostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell’attività (o gruppo di attività)cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.

Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare continuare arilevare l’attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passivitàcorrispondente all’importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti iproventi maturati sull’attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.

Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazioneintegrale di un’attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronticontro termine e le operazioni di prestito titoli.

Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione non si procede alla cancellazione delle attività finanziarie incaso di acquisto dell’equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determininoil mantenimento in capo al Gruppo del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.

Azioni proprie

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta delpatrimonio, ossia in riduzione di quest’ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per ilcontrovalore delle vendite.

Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e ilrelativo costo di riacquisto, al netto dell’eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartitaal patrimonio netto.

Trattamento di fine rapporto del personale

Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una prestazione successivaal rapporto di lavoro a benefici definiti, pertanto la sua iscrizione in Bilancio richiede la stima, con tecnicheattuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l’attualizzazione delle stesse.

La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando il“Metodo della Proiezione Unitaria del Credito”. Tale metodo distribuisce il costo del beneficiouniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valoreattualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di serviziomaturati e l’anzianità complessiva raggiunta al momento dell’erogazione del beneficio.

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A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n.252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda, mentre le quote di TFR maturandea partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinatea forme di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria dell’INPS.

Ne consegue che :

il TFR maturato fino al 31/12/2006 (o sino alla data di scelta – compresa tra l’1/1/07 e il 30/06/07- del dipendente nel caso di destinazione del proprio TFR alla Previdenza Complementare)continua a configurarsi come un piano a “benefici definiti” e pertanto sottoposto a valutazioneattuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delleprevisioni sugli aumenti retributivi futuri.

le quote maturate dal 1/01/07 (o dalla data di scelta – compresa tra l’1/1/07 e il 30/06/07 - deldipendente nel caso di destinazione del proprio TFR alla Previdenza Complementare), sono stateconsiderate come un piano a ”contribuzione definita” (in quanto l’obbligazione dell’azienda cessanel momento in cui versa le quote di TFR maturate al fondo prescelto dal dipendente) e pertanto ilrelativo costo di competenza del periodo è pari agli importi versati alla PrevidenzaComplementare ovvero al Fondo Tesoreria dell’INPS.

I costi relativi al TFR maturato nell’anno sono iscritti al Conto Economico alla voce 150.a “Spese per ilpersonale” ed includono, per la parte di piano a benefici definiti, gli interessi maturati nell’anno (interestcost) sull’obbligazione già in essere alla data della riforma, mentre per la parte di piano a contribuzionedefinita le quote maturate nell’anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreriadell’INPS.

Si segnala che a partire dal 1 gennaio 2013 sono entrate in vigore le modifiche al principio IAS 19 Beneficiper i dipendenti (Reg. UE 475/2012, IAS 19R). Con riferimento ai piani a benefici definiti il precedente IAS19 consentiva di scegliere tra tre modalità di contabilizzazioni alternative degli utili e perdite attuariali:

1. immediata rilevazione dell’intero importo nel “prospetto della redditività complessiva” e, quindi,nel patrimonio netto;

2. immediata rilevazione dell’intero importo nel conto economico;

3. rilevazione nel conto economico e in via differita del solo importo eccedente una soglia disignificatività pari al 10% del maggiore ammontare tra il valore attuale dell’obbligazione perbenefici definiti9 e il fair value delle attività a servizio del piano. Tale valore soglia rilevava sia pergli utili sia per le rettifiche attuariali (cd. “corridor approach”).

La banca ha adottato fino al 31.12.2012 la metodologia sub 3.

Le principali modifiche introdotte dallo “IAS 19R” riguardano il trattamento dei “benefici successivi allafine del rapporto di lavoro” (incluso il trattamento di fine rapporto), in particolare comporta:

o l’eliminazione del trattamento contabile opzionale relativo al “corridor approach”;conseguentemente gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione dell’obbligazione vannorilevati immediatamente a Bilancio e contabilizzati in contropartita di Riserve da valutazione con lanecessità di iscrivere l’impegno in funzione del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, alnetto del fair value delle attività poste a servizio dei piani;

o la necessità di esporre la variazione del saldo relativo alle Riserva da valutazione nel “Prospetto dellaredditività complessiva”.

L’adozione del nuovo principio ha determinato un impatto positivo sul patrimonio netto della Banca al 31dicembre 2013 pari a 183,6€mgl

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Si espone di seguito un riepilogo degli effetti del cambiamento sul TFR

VOCE BILANCIO 31/12/2011 Modifica Saldi

apertura

01/01/2012

110 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE 8.318 1.060- 7.25880 PASSIVITA' FISCALI - differite 114.886 291 115.177

130 RISERVE DA VALUTAZIONE 429 769 1.198

VOCE BILANCIO

31/12/2012

Bilancio

pubblicato

Restatement

IAS 19

31/12/2012

Restated

110 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE 8.612 147- 8.46580 PASSIVITA' FISCALI - differite 104.840 41 104.881

130 RISERVE DA VALUTAZIONE 429 106 535

Trattamento di fine rapporto: effetti IAS 19 R

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delleprestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale dellacontrollante, che consistono nell’assegnazione di:

diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option propriamente dette);

diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performanceshare);

azioni sottoposte a clausole di indisponibilità (cosiddette restricted share)

In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute comecontropartita degli strumenti rappresentativi del capitale della Capogruppo, viene fatto riferimento al fairvalue di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.

Il fair value dei pagamenti regolati con l’emissione di azioni della Capogruppo è rilevato come costo aconto economico alla voce 150.a) “Spese per il personale” in contropartita della voce 100. “Altre passività”del passivo, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.

Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passivitàassunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte alla voce 100. “Altre passività”. Fino a quandola passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla datadi regolamento, rilevando alla voce 150. “Spese amministrative” tutte le variazioni di fair value.

Altri benefici ai dipendenti a lungo termine

I benefici per i dipendenti a lungo termine - quali ad esempio quelli derivanti da premi di anzianità, erogatial raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio - sono iscritti alla voce 100. “Altre passività” inbase alla valutazione alla data del bilancio degli impegni assunti, determinati anche in questo caso da unattuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito”. Per questatipologia di benefici si precisa che gli utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a contoeconomico.

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RICONOSCIMENTO DEI RICAVI E DEI COSTI

Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, alleattività e passività finanziarie valutate al fair value, alle attività finanziarie disponibili per la vendita, aicrediti e ai debiti.

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo ilcriterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Gli interessi di mora sono contabilizzati per cassa.

Commissioni

Le commissioni sono iscritte in relazione alla prestazione dei servizi da cui sono originate in base al criteriodella competenza.

DEFINIZIONI RILEVANTI AI FINI IAS/IFRS

Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltrea quelli già trattati nei capitoli precedenti.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata almomento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuitodall’ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasidifferenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di unariduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata diun’attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente ipagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile nettodell’attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di uncontratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono lecommissioni iniziali ricevute per l’erogazione o l’acquisto di un’attività finanziaria che non sia classificatacome valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione dellecondizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale,per il perfezionamento dell’operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi idipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, icontributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri ditrasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interniamministrativi o di gestione.

Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie

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Ad ogni data di riferimento del bilancio si procede a determinare se vi è qualche obiettiva evidenza cheun’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore.

Un’attività o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore e le perdite per riduzione divalore sono contabilizzate se, e soltanto se, vi è l’obiettiva evidenza di una riduzione di valore in seguito auno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento di perdita ha unimpatto sui futuri flussi finanziari dell’attività che può essere stimato attendibilmente.

La riduzione di valore può anche essere causata non da un singolo evento separato ma dall’effettocombinato di diversi eventi.

L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione divalore include dati rilevabili che giungono all’attenzione in merito ai seguenti eventi:

(a) significative difficoltà finanziarie dell’emittente o del debitore;

(b) violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o delcapitale;

(c) concessione al beneficiario di un’agevolazione che la banca ha preso in considerazione prevalentementeper ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria dello stesso e che altrimenti nonavrebbe concesso;

(d) ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazionefinanziaria;

(e) scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie. Tuttavia, lascomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto che gli strumenti finanziari della società non sono piùpubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore;

(f) dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati perun gruppo di attività finanziarie sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene ladiminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo, ivi inclusi:

cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel gruppo; oppure

condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle attivitàall’interno del gruppo.

L’obiettiva evidenza di riduzione di valore per un investimento in uno strumento rappresentativo dicapitale include informazioni circa importanti cambiamenti con un effetto avverso che si sono verificatinell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera, e indica che il costodell’investimento può non essere recuperato. Una diminuzione significativa prolungata di fair value di uninvestimento in uno strumento rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è inoltre un’evidenzaobiettiva di riduzione di valore.Se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per riduzione di valore su crediti o suattività finanziarie detenute sino alla scadenza (iscritti al costo ammortizzato), l’importo della perditaviene misurato come la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei futuri flussifinanziari stimati (escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati altasso di interesse effettivo originale dell’attività finanziaria. L’importo della perdita viene rilevato alla voce130. di conto economico tra le “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento” ed il valorecontabile dell’attività viene ridotto. Per gli strumenti classificati tra le attività finanziarie disponibili per lavendita tale importo è pari al saldo della Riserva di valutazione.

Se le condizioni di un finanziamento, credito o attività finanziaria detenuta sino alla scadenza sonorinegoziate o diversamente modificate a causa delle difficoltà finanziarie del debitore, una riduzione divalore è misurata utilizzando il tasso originario di interesse effettivo prima della modifica delle condizioni. I

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flussi finanziari relativi ai crediti a breve termine non sono attualizzati se l’effetto dell’attualizzazione èirrilevante. Se un credito o un’attività finanziaria detenuta sino alla scadenza ha un tasso di interessevariabile, il tasso di attualizzazione per valutare eventuali perdite per riduzione di valore è il tasso correntedi interesse effettivo alla data determinato secondo contratto.

Una diminuzione di fair value dell’attività finanziaria al di sotto del suo costo o costo ammortizzato non ètuttavia necessariamente indicazione di riduzione di valore (per esempio, una diminuzione di fair value diun investimento in uno strumento di debito che risulti da un aumento nel tasso di interesse privo dirischio).

L’evidenza obiettiva della riduzione di valore viene dapprima valutata individualmente, se però vienedeterminato che non esiste alcuna evidenza obiettiva di riduzione di valore individuale, allora tale attivitàviene inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e valutatacollettivamente.

Gli approcci fondati su una formula o su metodi statistici possono essere utilizzati per determinare leperdite per riduzione di valore di un gruppo di attività finanziarie. Eventuali modelli utilizzati incorporanol’effetto del valore temporale del denaro, considerano i flussi finanziari per tutta la vita residua diun’attività (non soltanto l’anno successivo) e non danno origine a una perdita per riduzione di valore almomento della rilevazione iniziale di un’attività finanziaria. Essi tengono altresì conto dell’esistenza diperdite già sostenute ma non ancora manifeste nel gruppo di attività finanziarie alla data di valutazione,sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili aquelle del gruppo considerato.

Il processo per la stima della riduzione di valore considera tutte le esposizioni di credito, non soltantoquelle di bassa qualità di credito, che riflettono un serio deterioramento delle posizioni.

Riprese di valore

Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e ladiminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo che la riduzione divalore è stata rilevata (quale un miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore), la perdita perriduzione di valore rilevata precedentemente è stornata. L’importo dello storno viene rilevato nel contoeconomico alla voce 130. “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento”, salvo quanto precisatoper i titoli azionari classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita.

Il ripristino di valore non determina, alla data in cui il valore originario dell’attività finanziaria è ripristinato,un valore contabile superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto alla stessa data nel caso in cui laperdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata.

A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: valore di bilancio, fair value ed effetti sullaredditività complessiva

Nessun dato da esporre.

A.3.2 Attività finanziare riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima deltrasferimento

Nessun dato da esporre.

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A.3.3 trasferimento di attività finanziare detenute per la negoziazione

Nessun dato da esporre.

A.3.4 Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate

Nessun dato da esporre.

A.4 Informativa sul Fair Value

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

La presente sezione comprende l’informativa sul fair value così come richiesta dall’IFRS13.

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un’attività, o pagatoper trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principalealla data di misurazione (exit price).

Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essereinferiore all’importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto ilpagamento.

Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dallequotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale la Banca ha accesso (Mark toMarket).

Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sonoprontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia dideterminazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni dimercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in unmercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi perle parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per leparti che lo compongono.Qualora le quotazioni di mercato o altri input osservabili, quali il prezzo quotato di un’attività identica inun mercato non attivo, non risultino disponibili, la Banca ricorre a modelli valutativi alternativi, quali:

metodo della valutazione di mercato (utilizzo di quotazioni di mercato di passività o strumenti dipatrimonio simili detenuti come attività da altri attori di mercato);

metodo del costo (ossia il costo di sostituzione che sarebbe richiesto al momento per sostituire lacapacità di servizio di un’attività);

metodo reddituale (tecnica del valore attualizzato basata sui flussi di cassa futuri attesi da unacontroparte di mercato che detiene una passività o uno strumento di patrimonio netto comeattività).

La Banca utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati eutilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi dicassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo siaperiodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumentooggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

profilo di rischio. Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametrisignificativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità, rischio prezzo ed ogni altro rischio rilevante,relativi allo strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente dilimitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fairvalue. Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modellivalutativi impiegati utilizzano come input stime basate su dati storici.

Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimentoi prezzi contribuiti da info-provider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano piùrappresentativi dello strumento oggetto di valutazione.

Detta valutazione include: l’eventuale “eseguibilità” della transazione al prezzo osservato, il numero dicontributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fontidifferenti, il processo seguito dall’info-provider per ottenere il dato.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzatiDi seguito si riportano le informazioni richieste dall’IFRS13 con riguardo i portafogli contabili sia valutati alfair value su base ricorrente, sia non valutati al fair value o valutati al fair value su base non ricorrente.

Attività e Passività misurate al fair value su base ricorrente

Asset Backed SecuritiesSin dal 2009, UniCredit ha approvato la “Structured Credit Bonds Valuation Group Policy” fondata su duepilastri:

• estensione ed implementazione del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) adeguatoalle diverse condizioni di mercato per i Titoli di Credito strutturati;

• integrazione della policy in essere per le rettifiche di valore (Fair value Adjustments Policy).L’assunzione principale del processo di IPV è che la qualità di un prezzo venga verificata attraverso ladisponibilità di molteplici quotazioni da parte di operatori del mercato indipendenti per strumenti identici.Il processo fa affidamento inizialmente su consensus data provider che operano come collettori diquotazioni di mercato.In seconda istanza, i prezzi sono verificati utilizzando come benchmark per ogni strumento un pool distrumenti finanziari simili con una quotazione di mercato affidabile. Un approccio alternativo consiste nelvalutare lo strumento per mezzo di modelli matematici, applicabili ogni volta che l’informazione sulleassunzioni dei partecipanti al mercato riguardo ai parametri del modello siano ragionevolmente disponibilisenza comportare costi o sforzi eccessivi.

Titoli di capitaleI titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivoconsiderato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese atempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attivitàsul mercato di quotazione è significativamente ridotto.Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valorerecuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Fair value Adjustment (FVA)

Il fair value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservatosul mercato piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere un fair value dellaposizione. I FVA consentono quindi di assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di unatransazione di mercato effettivamente possibile.Tra i vari tipi di aggiustamento si segnalano:

• Credit/Debit Valuation Adjustment;• Rischio di modello;• Costo di chiusura.• Altri Aggiustamenti

Credit/Debit Valuation Adjustment (CVA/DVA)Gli adjustment CVAs e DVAs sono incorporati nella valutazione dei derivati per riflettere l’impatto sul fairvalue del rischio di credito della controparte e della qualità del credito di UniCredit stessa rispettivamente.La metodologia CVA/DVA utilizzata da UniCredit si basa sui seguenti input:

• EAD derivante da tecniche di simulazione. La simulazione dell’esposizione tiene inoltre conto delloSpecific Wrong Way Risk che deriva da transazioni dove c’è una correlazione tra il rischio di creditodella controparte e i fattori di rischio sottostanti il derivato.

• PD derivata dalle probabilità di default storiche o implicite nei tassi di default del mercatocorrente, ottenuti attraverso Credit Default Swaps

• LGD basata sul valore stimato del recupero atteso in caso di fallimento della controparte e definitograzie all’esperienza della Banca stessa o ai tassi impliciti di default del mercato corrente, ottenutiattraverso i Credit default Swaps.

Rischio di modelloModelli finanziari sono utilizzati per determinare il valore di uno strumento finanziario laddoveun’osservazione diretta di mercato non sia ritenuta affidabile. In generale il rischio di modello rappresentala possibilità che la valutazione di uno strumento finanziario sia effettivamente sensibile alla scelta delmodello. E’ possibile valutare il medesimo strumento finanziario utilizzando modelli alternativi divalutazione che possono determinare risultati diversi in termini di prezzo. L’aggiustamento per il rischio dimodello si riferisce al rischio che l’effettivo fair value dello strumento sia differente dal valore prodotto dalmodello.

Costo di chiusuraApprezza il costo implicito nella chiusura della posizione che può essere raggiunto mediante la venditadella posizione lunga (o l’acquisto della posizione corta), o anche entrando in una nuova transazione (o piùd’una) che immunizzi la posizione aperta. I costi di chiusura sono tipicamente derivati dallo spread bid/askosservato sul mercato assumendo che una posizione marcata al mid possa essere chiusa al bid o all’askalternativamente. Tale aggiustamento non è necessario nel caso in cui la posizione sia stata marcata al bido ask e già rappresenti un exit price. Un aggiustamento viene anche applicato sul NAV di fondi diinvestimento quando sono previste delle penalties in caso di uscita.

Other AdjustmentsAltri aggiustamenti del fair value, non inclusi nelle precedenti categorie, possono essere presi inconsiderazione ai fini di allineare la valutazione all’exit price anche in funzione del livello di liquidità deimercati/dei parametri di valutazione, per esempio aggiustamenti nel prezzo di uno strumento azionario lacui quotazione sul mercato non sia rappresentativa dell’effettivo exit price.

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Si riporta si seguito l’informativa sulle tecniche di valutazione, gli input ed i relativi aggiustamenti utilizzatinella valutazione del fair value degli strumenti appartenenti al livello 2 e al livello 3 e, in presenza dicambiamenti nella tecnica di valutazione, le motivazioni del cambiamento.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Gli strumenti finanziari non valutati al fair value (FV), compresi debiti e crediti verso la clientela e versobanche non sono gestiti sulla base del fair value.Per tali strumenti, il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d’informativa al mercato enon ha impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, dal momento che tali strumenti nonvengono generalmente scambiati, la determinazione del fair value si basa sull’utilizzo di parametri interninon direttamente osservabili sul mercato come definiti dall’IFRS 13.

Cassa e disponibilità liquideDato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito il valore contabile della cassa e delledisponibilità liquide approssima il fair value.

Crediti verso banche e clientelaIl fair value dei crediti verso banche e clientela, contabilizzati al costo ammortizzato, è principalmentedeterminato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sonoapplicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziariedegli strumenti finanziari in essi contenuti.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Tecniche di valutazione specifiche sono utilizzate per valutare posizioni per le quali le fonti di mercato nonforniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile. La Banca utilizza tecniche di valutazione diffusesul mercato per determinare il fair value di strumenti finanziari e non, che non sono quotati e attivamentescambiati sul mercato. Le tecniche di valutazione utilizzate per le attività di Livello 3 sono descritte diseguito.

Discounted cash flowLe tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazionedi una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima deiflussi di cassa e l’adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lospread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquiditàsimili, al fine di definire un “valore attualizzato”. Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi dicassa futuri attualizzati.

Market ApproachTecnica di valutazione che utilizza i prezzi generate da transazioni di mercato che coinvolgono attività,passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

Adjusted NAVIl NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Unaumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato perconsiderare il rischio di default dell’emittente.

Descrizione degli input utilizzati nella misurazione del fair value degli strumenti di Livello 2 e 3

Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair valuedegli strumenti appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.

VolatilitàLa volatilità è l’espressione della variazione nel tempo del prezzo di uno strumento finanziario. Inparticolare, la volatilità misura la velocità e l’entità delle variazioni dei prezzi di mercato di uno strumento,parametro o indice di mercato data l’effettiva variazione di valore nel tempo di quel dato strumento,parametro o indice di mercato, espressa come una percentuale della variazione relativa del prezzo.Maggiore è la volatilità del sottostante, maggiore è il rischio legato allo strumento. In generale, posizionilunghe in opzioni beneficiano degli aumenti della volatilità mentre posizioni corte in opzioni ne sonodanneggiate.Esistono diverse macro-categorie di volatilità: volatilità del tasso d’interesse, volatilità dell’inflazione,volatilità del tasso di cambio e volatilità delle azioni o degli indici/prezzi dei sottostanti.

CorrelazioneLa correlazione è una misura della relazione esistente tra i movimenti di due variabili. Quando i parametrisono positivamente correlati, un aumento della correlazione determina generalmente un incremento delfair value. Al contrario, data una posizione corta di correlazione, un aumento della correlazione, ceterisparibus, determinerà una diminuzione nella misura del fair value. Di conseguenza variazioni nei livelli dicorrelazione possono avere impatti, favorevoli e non, sul fair value di uno strumento, a seconda del tipo dicorrelazione.La correlazione è un input nella valutazione di un prodotto derivato dove il payoff è determinato damolteplici rischi sottostanti. Il livello della correlazione utilizzata nella valutazione dei derivati conmolteplici rischi sottostanti dipende da una varietà di fattori compresa la natura di tali rischi.

Curva dei tassi d’interesseLa curva dei tassi per le valute poco liquide si riferisce ai tassi delle valute per le quali non esiste unmercato liquido in termini di rigidità, profondità e resistenza. L’illiquidità di questi input ha un impattodiretto sulla valutazione di un titolo di debito o di un derivato espressi in valute non liquide.

Loss Given Default (LGD)/Recovery RateLGD, anche conosciuto come loss severity (il concetto inverso di recovery rate) rappresenta la percentualedei flussi di cassa contrattuali persi in caso di fallimento, espresso come la perdita netta relativa al saldocontabile. Un aumento della loss severity,ceteris paribus , implica una diminuzione nella misura del fairvalue. Il loss given default deve essere valutato caso per caso poiché le perdite sono generalmenteinfluenzate da caratteristiche specifiche della transazione come la presenza di collateral e il grado disubordinazione.

PrezzoDove i prezzi di mercato non sono osservabili, il comparable approach attraverso l’identificazione di unaproxy è utilizzato per misurare il fair value.

Prepayment Rate (PR)

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Il tasso di prepayment è il tasso stimato a cui sono attesi dei pagamenti anticipati del principale relativo aduno strumento di debito. Tali pagamenti volontari e inattesi cambiano i flussi di cassa attesi perl’investitore e di conseguenza cambiano il fair value di un titolo od altro strumento finanziario.In generale, a fronte di una variazione nella velocità del prepayment, la vita media ponderata dellostrumento cambia, andando ad impattare la valutazione positivamente o negativamente a seconda dellanatura e della direzione della variazione della vita media ponderata.

Probability of Default (PD)La probability of default è la stima della probabilità di non ricevere l’ammontare previsto dal contratto.Essa definisce una stima della probabilità che un cliente di un’istituzione finanziaria sia insolvente lungo uncerto orizzonte temporale. La PD di un debitore non dipende solo dalle caratteristiche di rischio di quelparticolare debitore ma anche dalle condizioni di mercato e dal livello di influenza che tali condizionihanno sul debitore.

EBITDAL'EBITDA dà un'indicazione della corrente redditività operativa del business, cioè quanto profitto faattraverso l’utilizzo dei suoi assets e la commercializzazione dei prodotti che produce.

Informativa quantitativa sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delfair value: portafogli contabili misurati al fair value appartenenti al livello 3

Importi in unità di EuroAttività

finanziarie al fair

value

Tecniche di valutazioneParametri non

osservabiliValore

Titoli di Debito Afs

Aurora SPV srl. - Asset Backed Securities Classe A 706.061 Discounted Cashflows Credit Spread 2,20%Aurora SPV srl. - Asset Backed Securities Classe B 619.353 Discounted Cashflows Credit Spread 8,79%

Categoria Prodotti

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

La Banca verifica che il valore assegnato ad ogni posizione rifletta il fair value corrente in modoappropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varietecniche, fra cui (ma non solo) modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni. Sulla basedell’osservabilità degli input utilizzati, tutte le misurazioni sono classificate come Livello 1, Livello 2 oLivello 3 della Gerarchia del fair value.Quando uno strumento finanziario misurato al fair value è valutato mediante l’utilizzo di uno o più inputsignificativi non direttamente osservabili sul mercato, un’ulteriore procedura di verifica del prezzo è postain essere. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l’analisi dei profitti e delleperdite, la valutazione individuale di ciascuna componente di un prodotto strutturato e il benchmarking.Questo approccio prevede l’utilizzo di pareri soggettivi e di giudizi basati sull’esperienza e, di conseguenza,può richiedere aggiustamenti alle valutazioni che tengano in conto il bid/ask spread, la liquidità e il rischiodi controparte, oltre che la tipologia del modello di valutazione adottato.Secondo le linee guida del Group Market Risk Governance, affinché sia assicurata la giusta separatezza trale funzioni a capo delle attività di sviluppo dei modelli e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti imodelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati in modo indipendente e validati dalle funzionidi Capogruppo del Group Internal Validation. Lo scopo di questa struttura di controllo indipendente è

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica degli stessi, dalle tecniche dicalibrazione eventualmente applicate e dall’appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in unmercato definito.Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l’Independent Price Verification (IPV)viene applicato con l’obiettivo di fornire un fair value indipendente dal Market Risk per tutti gli strumentiilliquidi.

Descrizione della sensitivity del fair value a variazioni negli input non osservabili utilizzati nellamisurazione del fair value degli strumenti di Livello 3

La direzione della sensitivity delle misurazioni di livello 3 del fair value a variazioni negli input significativinon osservabili è fornita nella tabella seguente. Per misurazioni del fair value dove input significativi nonosservabili sono utilizzati (Livello 3), l’analisi di sensitivity è realizzata in modo da ottenere il range dellepossibili valutazioni alternative ragionevoli. La Banca tiene conto che l’impatto di un input non osservabilesulla misurazione di un fair value di Livello 3 dipende dalla correlazione tra i diversi input utilizzati nelprocesso di valutazione. Inoltre, l’effetto di una variazione in un input non osservabile ha un impatto siasull’ammontare che sulla direzione della misurazione del fair value, anche a seconda della natura dellostrumento e del segno.

Importi in unità di Euro

Titoli di Debito Afs

Aurora SPV srl. - Asset Backed Securities Classe AAurora SPV srl. - Asset Backed Securities Classe B

Variazioni di Fair Value derivanti dall'utilizzo di possibili

alternative ragionevoliCategoria Prodotti

(10.046)(19.952)

A.4.3 Gerarchia del fair value

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli inputdelle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni.

Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fratutti gli input significativi utilizzati.Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento sei restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale ditre mesi.

Sono previsti, in particolare, tre livelli:• livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di

quotazione osservati su mercati attivi;• livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli

valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi;• livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli

valutativi che utilizzano prevalentemente significativi input non osservabili su mercati attivi.

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell’osservabilità degli inpututilizzati per la valutazione

Livello 1 (prezzi quotati in mercati attivi): prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività opassività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione. Un mercato attivo è tale se leoperazioni relative all’attività o alla passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e convolumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa.

Livello 2 (input osservabili): input diversi dai prezzi di mercato già inclusi nel Livello 1, che sono osservabiliper l’attività o la passività, direttamente o indirettamente. Gli input sono considerati osservabili se sonosviluppati sulla base di informazioni disponibili al mercato riguardanti eventi o transazioni correnti eriflettono le assunzioni che le controparti di mercato utilizzerebbero per valutare l’attività o la passività.

Livello 3 (input non osservabili): sono input diversi da quelli inclusi nel Livello 1 e nel Livello 2, nondirettamente osservabili sul mercato per la valutazione dell’attività o la passività, o utilizzati nelladeterminazione degli aggiustamenti significativi al fair value. Gli input non osservabili devono comunqueriflettere le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione dell’attività opassività, incluse le assunzioni sul rischio.

Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercatoattivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve esseremisurato attraverso un comparable approach o attraverso l’utilizzo di un modello di pricing, il processo diattribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell’osservabilità di tutti gli inputsignificativi utilizzati nella valutazione.

Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione la Banca utilizza quella che massimizza l’utilizzo degliinput osservabili.

Tra le attività finanziarie disponibili per la vendita di Livello 3 trovano iscrizione i titoli ABS rinvenientidall’operazione di cartolarizzazione Aurora SPV srl e le interessenze azionarie in società in liquidazione

Trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair valueTutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value devono essere effettuati con riferimento alla datadi chiusura del periodo di bilancio.I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello2, che all’interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato (tra cui il parametrodi liquidità) e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non - osservabili utilizzati nellamisurazione del fair value.

A.4.4 Altre informazioni

Nessun dato da esporre.

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INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

A.4.5 Gerarchia del fair value

Le tabelle seguenti riportano pertanto la ripartizione dei portafogli di (i) attività e passività finanziarievalutati al fair value nonché di (ii) attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value subase non ricorrente, in base ai menzionati livelli.

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livellidi fair value

Importi in unità di Euro

L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione2. Attività finanziarie valutate al fair value3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.325.417 54. Derivati di copertura

5. Attività materiali6. Attività immateriali

- - 1.325.417 - - 51. Passività finanziarie detenute per la negoziazione2. Passività finanziarie valutate al fair value3. Derivati di copertura

- - - - - -

31/12/2012Attività/Passività finanziarie misurate al fair value

Totale

Totale

31/12/2013

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Importi in unità di Euro

Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

Attività

finanziarie

valutate al

fair value

Attività finanziarie disponibili

per la venditaDerivati di copertura

Attività

materiali

Attività

immateriali

1. Esistenze iniziali 52. Aumenti - - 2.085.827 - - -2.1. Acquisti 1.950.000

operazioni di aggregazione aziendale - fusione2.2. Profitti imputati a:

2.2.1. Conto economicodi cui: plusvalenze2.2.2. Patrimonio netto 135.827

2.3. Trasferimenti da altri livelli2.4. Altre variazioni in aumento3. Diminuzioni - - 760.415 - - -3.1. Vendite3.2. Rimborsi 760.4133.3. Perdite imputate a:

3.3.1 Conto economicodi cui: minusvalenze3.3.2 Patrimonio netto

3.4. Trasferimenti ad altri livelli3.5. Altre variazioni in diminuzione 2

- - 1.325.417 - - -4. Rimanenze finali

La sottovoce 2.1 Acquisti rappresenta il valore di sottoscrizione dei titoli emessi dalla Società Aurora SPV(si veda anche la parte B par.4.4)

La sottovoce 2.2 Profitti derivante dalla variazione del fair value delle Attività disponibili per la venditasono rilevati nella voce 140 Riserve di Valutazione del patrimonio netto – ad eccezione delle perdite perriduzione durevole di valore (impairment) che sono esposte nella voce 130. b) Rettifiche/Riprese di valore

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>> Nota integrativa – Parte A)Politiche contabili

nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita fino a quando l’attività finanziarianon è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico nella voce100. B) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita”.

La sottovoce 3.2 Rimborsi contiene i rientri parziali del valore capitale dei titoli succitati limitatamente allaClasse A, resi disponibili dalla Società Veicolo alle varie date di pagamento.

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)Nessun dato da esporre.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base nonricorrente: ripartizione per livelli di fair valueNessun dato da esporre.

A.5 Informativa sul C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”Nessun dato da esporre.

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>> Nota integrativa – Parte B)Informazioni sullo stato patrimoniale

Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale

Attivo

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 (non presente)Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 (non presente)Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 (non presente)Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60Sezione 7 - Crediti verso clientela - Voce 70Sezione 8 - Derivati di copertura - Voce 80 (non presente)Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica –

Voce 90 (non presente)Sezione 10 - Le partecipazioni - Voce 100Sezione 11 - Attività materiali - Voce 110Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell'attivo e Voce 80 del passivoSezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate –

Voce 140 dell'attivo e voce 90 del passivo (non presente)Sezione 15 - Altre attività - Voce 150

Passivo

Sezione 1 - Debiti verso banche - Voce 10 (non presente)Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20Sezione 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 (non presente)Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 (non presente)Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 (non presente)Sezione 6 - Derivati di copertura - Voce 60 (non presente)Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica –

Voce 70 (non presente)Sezione 8 - Passività fiscali - Voce 80Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 90 (non presente)Sezione 10 - Altre passività - Voce 100Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120Sezione 13 - Azioni rimborsabili - Voce 140 (non presente)Sezione 14 - Patrimonio dell’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200

Altre Informazioni

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>> Nota integrativa – Parte B)Informazioni sullo stato patrimoniale

Attivo

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 101.1 - Cassa e disponibilità liquide: composizione

31/12/2013 31/12/2012

a) Cassa 2 2b) Depositi liberi presso Banche Centrali

Totale 2 2

Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20

Nessun dato da esporre.

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30

Nessun dato da esporre.

Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 404.1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito - - 1.325 - - -

1.1 Titoli strutturati

1.2 Altri titoli di debito 1.325

2. Titoli di capitale - - - - - -

2.1 valutati al fair value

2.2 Valutati al costo * - -

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti

Totale - - 1.325 - - -

Voci/Valori31/12/201231/12/2013

Nella voce Attività finanziarie disponibili per la vendita risultano valorizzati i titoli sottoscritti a marzo 2013derivanti dall’operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di crediti non performing acquistati dallasocietà Aurora SPV Srl. La quota sottoscritta dalla banca in tale operazione è pari al 19,7%, sia conriferimento ai titoli di classe senior (ammontanti al 31/12/2013 a 706€mgl ), sia ai titoli di classe junior(ammontanti al 31/12/2013 a 619€mgl).

Il valore contabile di Bilancio dei titoli della società Aurora SPV è stato allineato con il valore di Fair Valueriveniente da un modello di calcolo che prende in considerazione le previsioni di incasso future comemeglio dettagliato nella Parte Politiche Contabili A.4. Informativa sul Fair Value

La voce inoltre comprende interessenze azionarie in società in liquidazione derivanti dalla fusione perincorporazione di Aspra Finance ed in origine acquistate da UniCredit S.p.A., classificabili come titoli dicapitale a livello 3. Il valore di carico corrisponde al costo sostenuto, che si assume essere pari al fair value.

L’importo non viene esposto in tabella stante il suo valore marginale. Si riepilogano di seguito i dati inunità di euro:- Isveimer S.p.A. in liquidazione: 1- Binda S.p.A. in liquidazione: 1- Impianti S.r.l. in liquidazione: 1

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Si evidenzia che Eurocasse sim in liquidazione è stata chiusa in quanto conclusa la procedura di ripartofallimentare.

Si evidenzia inoltre che dalle valutazioni effettuate nel 2013, derivanti dal confronto tra il valore di caricooriginario e il patrimonio netto pro quota, emergono valori di patrimonio netto inferiore al valore diiscrizione delle stesse. Tali differenze negativi potranno concretizzarsi nel breve termine in esborsifinanziari per effetto della richiesta di copertura delle perdite nei bilanci delle partecipate, ed ammontanoa circa 0,8€ml, iscritti a fondi rischi e oneri. Per effetto della manleva nei confronti della cedente UniCreditS.p.A. si evidenzia in bilancio l’iscrizione del credito di pari importo.

4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

31/12/2013 31/12/2012

1. Titoli di debito 1.325 -

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri emittenti 1.325

2. Titoli di capitale - -

a) Banche - -

b) Altri emittenti: - -

-imprese di assicurazione

-società finanziarie - -

-imprese non finanziarie - -

-altri

3. Quote di O.I.C.R.

4. Finanziamenti

a) Governi e Banche Centrali

b) Altri enti pubblici

c) Banche

d) Altri soggetti

Totale 1.325 -

Voci / Valori

4.3 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: oggetto di copertura specifica

Nessun dato da esporre.

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4.4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

A. Esistenze iniziali 01.01.13 - - - - -B. Aumenti 2.086 - 2.086B1. Acquisti 1.950 1.950B2. Variazioni positive di FV 136B3. Riprese di valore

- imputate al conto economico

- imputate al patrimonio netto

B4. Trasferimenti da altri portafogliB5. Altre variazioni -C. Diminuzioni 761 - 761C1. VenditeC2. Rimborsi 761C3. Variazioni negative di FVC4. Svalutazioni da deterioramento

- imputate al conto economico

- imputate al patrimonio netto

C5. Trasferimenti da altri portafogliC6. Altre variazioni -D. Rimanenze finali 31.12.13 1.325 - - - 1.325

Finanzia-

menti

Titoli di

debito

Titoli di

capitaleTotale

Quote di

O.I.C.R.

La voce B.1 rappresenta il valore di sottoscrizione dei citati titoli emessi dalla Società Aurora SPV .

La voce B.2 rappresenta la variazione positiva di Fair Value sui medesimi titoli appostata alla voce 140Riserve di Valutazione.

La voce C.2 contiene i rimborsi parziali del valore capitale dei titoli succitati limitatamente alla Classe A,resi disponibili dalla Società Veicolo alle varie date di pagamento.

Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50

Nessun dato da esporre.

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Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 606.1 – Crediti verso banche: composizione merceologica

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A. Crediti verso Banche Centrali1. Depositi vincolanti

2. Riserva Obbligatoria3. Pronti contro termine4. Altri

B. Crediti verso banche1. Finanziamenti 671.015 671.015 460.590 460.590

1.1 Conti correnti e depositi liberi 19.602 19.602 20.326 20.3261.2 Depositi vincolati 511.414 511.414 326.171 326.171

1.3 Altri Finanziamenti 139.999 139.999 114.093 114.093- Pronti contro termine attivi

- Leasing finanziario

- Altri 139.999 139.999 114.093 114.093

2.Titoli di debito2.1 Titoli strutturati2.2 Altri titoli di debito

671.015 671.015 460.590 460.590

Valore di

Bilancio

Faire Value

31/12/2012Tipologia operazioni / Valori

Totale

31/12/2013

Valore di

Bilancio

Fair Value

Le voci B.1.1 e B.1.2 sono composte prevalentemente da crediti verso la Capogruppo; in particolare lavoce B.1.2 evidenzia gli investimenti a fronte dell’ eccedenza di liquidità.La voce B.1.3 Altri finanziamenti – Altri evidenzia quasi esclusivamente i crediti per la regolazione di postederivanti da retrocessione di rapporti giuridici e attivazione manleva su esborsi definitivi. Il sostanzialeincremento è collegato alla definizione di alcune vertenze particolarmente rilevanti nel corso del periodo.In considerazione della durata a breve termine delle esposizioni, nonchè del tasso variabile a cui fannoriferimento, è ragionevole ritenere che il fair value di tali voci corrisponda al relativo valore di Bilancio

6.2 – Crediti verso banche oggetto di copertura specifica

Nessun dato da esporre.

6.3 – Leasing finanziario

Nessun dato da esporre.

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Sezione 7 – Crediti verso clientela – Voce 707.1 – Crediti verso clientela: composizione merceologica

Acquistati Altri Acquistati Altri

Finanziamenti1. Conti correnti 3.893 2.752 878.410 885.055 2.769 4.815 1.386.102 1.393.6862. Pronti contro termini attivi - -3. Mutui 3.443 5.022 682.083 690.548 32 9.991 1.046.345 1.056.3684. Carte di credito, prestiti personali e

cessioni del quinto - 16.838 16.838 6 36.793 36.7995. Leasing finanziario - -

6. Factoring 1.856 1.856 2.568 2.5687. Altri finanziamenti 45.715 1.121 254.444 301.280 57.140 1.928 378.995 438.063Titoli di debito - -8. Titoli strutturati - -

9. Altri titoli di debito - -

Totale 53.051 8.895 1.833.631 1.895.577 59.941 16.740 2.850.803 2.927.484

DeterioratiLivello 2 Livello 3

Valore di BilancioTotale 31/12/2012

Fair Value

Livello 1 Livello 2 Livello 3

Fair Value

Livello 1BonisTipologia operazioni / Valori

Totale 31/12/2013

DeterioratiBonis

Valore di Bilancio

A seguito della fusione per incorporazione con la società Aspra Finance, nella voce Crediti verso clientelatrovano iscrizione i crediti rivenienti dalle operazioni di acquisto effettuate dall’incorporata ai sensidell’art.58 TUB principalmente nel corso del 2008 con società del Gruppo UniCredit e aventi ad oggetto irapporti giuridici connessi a posizioni sofferenti/ristrutturate in essere alla data di cessione. Talioperazioni, intervenute tra entità “under common control”, sono state contabilizzate dalla societàincorporata, in accordo con la capogruppo UniCredit, sulla base di quanto suggerito dalle “Osservazionipreliminari Assirevi in tema di IFRS (OPI 1)” con riferimento alle operazioni di acquisto e conferimento dirami d’azienda.La banca ha proceduto nel 2013 ad un aggiornamento delle metodologie valutative dei crediti deterioratiil quale, ai sensi dello IAS 8 (paragrafo 5) si qualifica come “cambiamento di stima”. L’insieme degliinterventi posti in atto ha condotto alla rilevazione di importanti rettifiche di valore sul portafoglio creditia sofferenza. Informativa dettagliata sugli effetti del cambiamento è stata fornita ai sensi dello IAS 8(paragrafo 39) nella successiva Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – incalce alla tabella A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valorecomplessive, alla quale si rimanda per maggiori informazioni.

Nella voce Altri Finanziamenti – Bonis, trovano evidenza i crediti infruttiferi vantati nei confronti di societàcontrollate configurabili come finanziamento dei soci. In data 18 dicembre 2008 la società incorporataAspra Finance ha acquistato dalla capogruppo tali crediti esigibili a vista. La voce ricomprende ancheacquisto di crediti verso la Pubblica Amministrazione. Tale evidenza trova riscontro nella successiva tabella7.2. (voce 2.b Altre Enti Pubblici). Il decremento di tale voce rispetto al 2012 è prevalentemente originatodai rimborsi intervenuti a scadenza su tali tipologie di crediti. Si segnala inoltre l’intervenutodeterioramento di una quota consistente di tali crediti, in dipendenza delle note difficoltà riscontrate dagliEnti Pubblici nel pagamento di alcuni fornitori, che ne hanno determinato la classificazione ad incaglio.

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7.2 - Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

Acquistati Altri Acquistati Altri

1. Titoli di debitoa) Governib) Altri enti pubblicic) Altri emittenti

- imprese non finanziarie

- imprese finanziarie

- assicurazioni

- altri

2. Finanziamenti verso 53.051 8.895 1.833.631 59.941 16.740 2.850.803a) Governi 1.332 1.134b) Altri enti pubblici 1.464 7.849 9.395 3.693c) Altri soggetti 50.255 8.895 1.825.782 49.412 16.740 2.847.110

- imprese non finanziarie 45.630 3.857 1.316.570 44.105 8.346 1.983.710

- imprese finanziarie 4.599 10.174 5.272 12.437

- assicurazioni

- altri 26 5.038 499.038 35 8.394 850.963

DeterioratiTotale 31/12/2012

Tipologia operazioni / Valori DeterioratiBonis

Totale 31/12/2013

Bonis

7.3 - Crediti verso clientela attività oggetto di copertura specifica

Nessun dato da esporre.

7.4 - Leasing finanziario

Nessun dato da esporre.

Sezione 8 - Derivati di copertura – Voce 80

Nessun dato da esporre.

Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica –Voce 90

Nessun dato da esporre.

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Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 10010.1 - Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenzanotevole: informazioni sui rapporti partecipativi

A. Imprese controllate in via esclusiva1. Cofiri S.p.A. in liquidazione Roma 100% 100%2. Corit S.p.A. in liquidazione Roma 60% 60%3. Ge.s.e.t.t. S.p.A. Napoli 98,45% 98,45%4. Sanità - Srl in liquidazione Roma 99,60% 99,60%5. Sigrec in liquidazione Roma 100% 100%6. So.Ge.Si S.p.A. in liquidazione soc.gestioni esattoriali in Sicilia Palermo 80% 80%7. UniCredit Credit Management Immobiliare S.p.A. Verona 100% 100%

B. Imprese controllate in modo congiuntoC. Imprese sottoposte ad influenza notevole

1.Milano 46,30% 46,30%

Asset bancari II (Fondo comune investimento imm.re chiuso di Polis

Fondi SGR SPA)

DenominazioniSede

Quota di

partecipazion

e %

Disponibilit

à voti %

10.2 - Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenzanotevole: informazioni contabili

La seguente tabella evidenzia i valori delle situazioni contabili delle società partecipate al 31.12.2013 sullabase delle evidenze documentali trasmesse dai liquidatori.

L1 L2 L3

A. Imprese controllate in via esclusiva1. Cofiri S.p.A. in liquidazione 6.281 406 (801) (3.432) - 02. Corit S.p.A. in liquidazione 2.927 117 62 549 254 2543. Ge.s.e.t.t. S.p.A. 457.790 35 (92) (324) - 04. Sanità - Srl in liquidazione 3.702 7 (78) (1.179) - 05. Sigrec in liquidazione 42.182 54 (198) 2.899 743 7436. So.Ge.Si S.p.A. in liquidazione 16.750 2.371 (2.162) (163.524) 07. UniCredit Credit Management Immobiliare S.p.A. 15.726 6.666 578 8.511 5.104 5.104

B. Imprese controllate in modo congiuntoC. Imprese sottoposte ad influenza notevole

1. 5.560 5.560Totale 545.358 9.656 (2.691) (156.500) 11.661 11.661

Totale attivoDenominazioniFair valueValore di

bilancio

Patrimonio

netto

Asset bancari II (Fondo comune investimento imm.re

chiuso di Polis Fondi SGR SPA)

Utile (Perdita)Ricavi totali

Si fa presente che la partecipazione nella società EIM presente al Bilancio del 31/12/2012 per un importodi 57 €mgl, risulta azzerata in data 1.7.2013 per effetto del perfezionamento dell’operazione di fusioneper incorporazione nella controllante UCCMB.

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10.3 - Partecipazioni: variazioni annue

31/12/2013 31/12/2012

A. Esistenze iniziali 6.158 6.142B. Aumenti 5.607 16B1. Acquisti 5.607B2. Riprese di valoreB3. RivalutazioniB4. Altre variazioni 16C. Diminuzioni (104) -C1. VenditeC2. Rettifiche di valore (47)C4. Altre variazioni (57)

operazioni di aggregazione aziendale - fusione (57)D. Rimanenze finali 11.661 6.158E. Rivalutazioni totaliF. Rettifiche totali 7.764 7.717

La Voce B.1 rappresenta l’acquisto della partecipazione nel Fondo Immobiliare denominato “Asset BancariII” (gestito da Polis Fondi Immobiliari SGR), precedentemente detenuta dalla controllata UniCredit CreditManagement Immobiliare. Un’illustrazione analitica dell’andamento della voce Partecipazioni vieneriportata nella presente Relazione sulla Gestione al capitolo “Partecipazioni”, al quale si fa pertanto rinvio.

Rispetto alle valutazioni del 31.12.2012 derivanti dal confronto tra il valore di carico originario e ilpatrimonio netto pro quota, e in considerazione dei crediti vantati nei confronti delle società partecipate egià rettificati, al 31.12.2013 emergono differenze negative per 0,1€ml, pur permanendo un patrimonionetto negativo. Per le partecipazioni, le cui evidenze di bilancio espongono un patrimonio netto inferioreal valore di iscrizione delle stesse, si è proceduto, a seconda dei casi, a riprendere o incrementare lerettifiche eccedenti il valore della partecipazione registrate in uno specifico fondo rischi e oneri. Ledifferenze negative potranno concretizzarsi nel breve termine in esborsi finanziari per effetto dellarichiesta di copertura delle perdite nei bilanci delle partecipate, ed ammontano a circa 4,9€ml. Per effettodella manleva nei confronti della cedente UniCredit S.p.A. si evidenzia in bilancio l’iscrizione del credito dipari importo.Complessivamente, al 31.12.2013 lo specifico fondo rischi e oneri risulta quantificato in 5,7€ml.

10.4 - Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate

Nessun dato da esporre.

10.5 - Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto

Nessun dato da esporre.

10.6 - Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole

Nessun dato da esporre.

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Sezione 11 – Attività materiali – Voce 110

11.1 – Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività / valori 31/12/2013 31/12/2012

1. Attività di proprietà 15 32

a) terrenib) fabbricatic) mobili 5 11d) impianti elettronici 9 19e) altre 1 2

2. Attività acquisite in leasing finanziario - -a) terrenib) fabbricatic) mobilid) impianti elettronicie) altreTotale Totale 15 32

11.2 - Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

Nessun dato da esporre.

11.3 – Attività materiale ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Nessun dato da esporre.

11.4 - Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fairvalue

Nessun dato da esporre.

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11.5 – Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbri- Mobili Impianti Altre Totalecati elettronici

A. Esistenze iniziali lorde 329 854 85 1.268A.1 Riduzioni di valore totali nette (318) (835) (83) (1.236)A.2 Esistenze iniziali nette 11 19 2 32

B. Aumenti: - - - -B.1 Acquisti - - - -B.2 Spese per migliorie capitalizzate -B.3 Riprese di valore -B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - -

a) patrimonio nettob) conto economico

B.5 Differenze positive di cambio -B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento -B.7 Altre variazioni - -C. Diminuzioni: (6) (10) (1) (17)C.1 Vendite

C.2 Ammortamenti (6) (10) (1) (17)C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: - - - -

a) patrimonio nettob) conto economico

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - -a) patrimonio nettob) conto economico

C.5 Differenze negative di cambio -C.6 Trasferimenti a: - - - -

a) attività materiali detenute a scopo di investimentob) attività in via di dismissione

C.7 Altre variazioni - -

D. Rimanenze finali nette 5 9 1 15D.1 Riduzioni di valore totali nette (324) (845) (84) (1.253)D.2 Rimanenze finali lorde 329 854 85 1.268E. Valutazione al costo

Gli ammortamenti sono stati calcolati pro-rata temporis sulla base della residua possibilità di utilizzo delleimmobilizzazioni materiali.

11.6 – Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

Nessun dato da esporre.

11.7 - Impegni per acquisto di attività materiali

Alla data di chiusura del presente bilancio non sussistono impegni per acquisti di attività materiali.

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Sezione 12 – Attività immateriali – Voce 120

12.1 – Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività / ValoriDurata

definita

Durata

indefinita

Durata

definita

Durata

indefinita

A.1 AvviamentoA.1.1 di pertinenza del gruppo

A.1.2 di pertinenza di terziA.2 Altre attività immateriali 56 - 157 -

A.2.1 Attività valutate al costo: 56 - 157 -

a) Attività immateriali generate internamente

b) Altre attività 56 157

A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -

a) Attività immateriali generate internamente

b) Altre attività

Totale 56 - 157 -

31/12/201231/12/2013

La voce si riferisce ad applicativi software.

12.2 – Attività immateriali: variazioni annue

AvviamentoDurata Durata Durata Durata TotaleDefinita Indefinita Definita Indefinita

A. Esistenze iniziali 2.515 2.515A.1 Riduzioni di valore totali nette (2.358) (2.358)A.2 Esistenze iniziali nette - - 157 - 157B. Aumenti - - - 18 - 18B.1 Acquisti 18 18

- operazioni di aggregazione aziendale - fusioni 14- Altri aquisti 4

B.2 Incrementi di attività immateriali interne -B.3 Riprese di valore -B.4 Variazioni positive di fair value - - - - -

- a patrimonio netto -

- a conto economico -

B.5 Differenze di cambio positive -B.6 Altre variazioni -C. Diminuzioni - - - (120) - (120)C.1 Vendite -C.2 Rettifiche di valore - - (110) - (110)

- Ammortamenti (110) (110)- Svalutazioni - - - - -

+ patrimonio netto -

+ conto economico -

C.3 Variazioni negative di fair value - - - - -- a patrimonio netto -

- a conto economico -

C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione -C.5 Differenze di cambio negative -C.6 Altre variazioni (10) (10)D. Rimanenze finali nette - - 55 - 55D.1 Rettifiche di valore totali nette (2.463) (2.463)E. Rimanenze finali lorde 2.519 2.519F. Valutazione al costo

Altre attività

immateriali: altre

Altre attività immateriali:

generate internamente

Gli ammortamenti sono stati calcolati pro-rata temporis sulla base della residua possibilità di utilizzo delleimmobilizzazioni immateriali.

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12.3 - Altre informazioni

Nessun dato da esporre.

Sezione 13 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell'attivo e voce 80 del passivo13.1 - Attività per imposte anticipate: composizione

Ires Irap Totale Ires Irap Totale

Accantonamenti 19.257 19.257 19.149 19.149Altre attività / passività 1.994 1.994 814 814Svalutazione crediti eccedente quota deducibile 266.604 37.822 304.426 69.085 69.085

Altre 3.525 3.525 3.837 3.837Totale 291.380 37.822 329.202 92.885 - 92.885

31/12/2013 31/12/2012

La voce Attività per imposte anticipate evidenzia la fiscalità anticipata per differenze temporaneededucibili di competenza dell’anno e prevalentemente rivenienti dalle attività acquisite a seguitodell’incorporazione della società Aspra Finance. L’incremento rispetto all’esercizio precedente della voce“Variazione per imposte anticipate” è legato principalmente alla consistenza della voce relativa allerettifiche di valore su crediti verso la clientela nonché alle novità introdotte dalla Legge 147 del 27dicembre 2013 (Legge di Stabilità) in tema di deducibilità nel tempo di tali rettifiche.

13.2 - Passività per imposte differite: composizione

Ires Irap Totale Ires Irap Totale

Altre Poste 25.610 25.610 104.840 104.840Totale 25.610 - 25.610 104.840 - 104.840

31/12/2013 31/12/2012

La voce Passività per imposte differite evidenzia principalmente la fiscalità latente sul differenzialeresiduo, al netto delle movimentazioni del periodo, tra il valore dei crediti iscritti in bilancio sulla base delcitato principio contabile di “continuità dei valori” e il relativo valore fiscalmente riconosciuto.La sensibile riduzione di tale posta nel corso del 2013 è anche in questo caso conseguente alla rilevanzadella voce relativa alle rettifiche di valore su crediti verso la clientela.

Le attività e le passività iscritte in Bilancio saranno parzialmente rettificate nel corso dei periodi successividalle variazioni in aumento o in diminuzione che saranno operate in sede di dichiarazione dei redditirelative a quelle stesse componenti che, negli esercizi passati, avevano determinato l'anticipazione o ladilazione delle imposte.

I criteri utilizzati per l’iscrizione della fiscalità differita “attiva” possono essere così riassunti:

Le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabilinegli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee;

presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che,tenuto conto anche del piano di sviluppo della società, condiviso con le competenti strutture dellacapogruppo, è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrannoessere utilizzate le differenze temporanee deducibili. A maggior garanzia circa la possibilità diutilizzo delle differenze temporanee deducibili si aggiunge poi l’adesione da parte di UniCreditCMB al “consolidato fiscale” che consentirebbe di fatto tale utilizzo anche in presenza di “perditafiscale” della società;

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l’aliquota IRES utilizzata è quella del 27,5% prevista dall’art. 77 del TUIR, mentre per l’IRAP è statautilizzata l’aliquota del 5,57% (prevista per l’anno precedente) derivante da quella stabilita dallalegge regionale Veneto 26.11.2004, n.29, art.2 e 12.1.2009, n. 1, art. 8, comma 1 lettera a), che harideterminato nella misura pari al 4,82% l’aliquota IRAP per le Banche, altri enti, società finanziarieed imprese di assicurazione, maggiorata dello 0,75% previsto dal D.L. 6.7.2011 n. 98 convertitonella Legge n. 111 del 15.7.2011 per gli stessi soggetti.

13.3 - Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31/12/2013 31/12/2012

1. Importo iniziale 92.885 110.9722. Aumenti 250.174 8.9622.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 250.145 8.962

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) riprese di valore

d) altre 250.145 8.962

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali2.3 Altri aumenti 29 -3. Diminuzioni (13.857) (27.049)3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio (13.857) (27.049)

a) rigiri (13.830) (27.024)

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità

c) mutamento di criteri contabili

d) altre (27) (25)

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali3.3 Altre diminuzioni

a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge n.214/2011

b) altre

4. Importo finale 329.202 92.885

La voce 2.1 degli Aumenti – “Altre” riguarda sostanzialmente la componente di fiscalità anticipata inerentele perdite e rettifiche di valore su crediti verso clientela per 239.935€ml e agli accantonamenti a FondiRischi per 10.183€ml.

La voce 3.1 delle Diminuzioni - “Rigiri” ricomprende il recupero della componente di fiscalità anticipatarelativa alle cause e revocatorie per 7.142€ml e il recupero relativo alla fiscalità sulle svalutazioni suicrediti per 4.593€ml.

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13.3.1 - Variazione delle imposte anticipate di cui alla L.214/2011 (in contropartita del conto economico)

31/12/2013 31/12/2012

1. Importo iniziale 69.085 73.6782. Aumenti 239.935 -2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 239.935

a) relative a precedenti esercizi

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) riprese di valore

d) altre 239.9352.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali2.3 Altri aumenti3. Diminuzioni (4.594) (4.593)3.1 Rigiri (4.594) (4.593)3.2 Trasformazione in crediti d'imposta

a) derivante da perdite di eserciziob) derivante da perdite fiscali

3.3 Altre diminuzioni4. Importo finale 304.426 69.085

Le imposte anticipate di cui alla legge n.214/2011 si riferiscono a svalutazioni di crediti non ancora dedotteai sensi dell’art.106, comma 3, del T.U.I.R., i cui componenti negativi sono deducibili ai fini delle impostesui redditi in più periodi di imposta: nei 18 esercizi successivi a quello di realizzazione per le svalutazionieffettuate fino al 2012 in supero rispetto al plafond, nei 4 esercizi successivi a quello di realizzazione perquelle effettuate dal 2013 in poi. Il valore esposto rappresenta la quota che può essere consideratatrasformabile in credito d’imposta secondo la richiamata legge, qualora ne sussistano i presuppostiprevisti dalla stessa. A tal proposito si evidenzia che nell’anno 2014, dopo l’approvazione del Bilancio,dovranno essere trasformate in crediti d’imposta, imposte anticipate per circa € 50,8 milioni. L’adesioneall’istituto del Consolidato Fiscale con la Capogruppo, è un elemento considerato ai fini del mantenimentodell’iscrizione di tali imposte.

13.4 - Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

Nessun dato da esporre.

13.5 - Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

Nessun dato da esporre.

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13.6 - Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31/12/2013 31/12/2012

1. Importo iniziale 104.880 114.8862. Aumenti 403 402.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 403 40

a) relative a precedenti esercizi 365

b) dovute al mutamento di criteri contabili 40

c) altre 38

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali2.3 Altri aumenti - -

- operazioni di aggregazione aziendale - fusioni3. Diminuzioni (79.633) (10.046)3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio (79.386) (8.735)

a) rigiri (79.386) (8.735)

b) dovute al mutamento di criteri contabili

c) altre

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali

3.3 Altre diminuzioni (247) (1.311)4. Importo finale 25.650 104.880

La voce 3.1 delle Diminuzioni - “Rigiri” si riferisce quasi esclusivamente alla rilevazione della fiscalitàcorrente necessaria per affrancare la componente dello sconto di cessione in origine fiscalmente nonriconosciuta. Il sensibile aumento rispetto all’esercizio precedente è dipendente dalla rilevanza della vocerelativa alle rettifiche di valore su crediti verso la clientela.

13.7 - Altre informazioni

Attività per imposte correnti: composizione

Ires Irap Totale Ires Irap Totale

Acconti dell'esercizio - - - 32.217 2.935 35.152Al netto imposte stimate - - - (5.016) (3.450) (8.466)Totale - - - 27.201 (515) 26.686

31/12/2013 31/12/2012

Passività per imposte correnti: composizione

Ires Irap Totale Ires Irap Totale

Imposte dell'esercizio 55.591 55.591 - - -Al netto acconti versati (3.102) (3.920) (7.022) - - -

Totale 52.489 (3.920) 48.569 - - -

31/12/2013 31/12/2012

Si evidenzia che le passività fiscali correnti pari ad € 48,5 milioni, costituiscono le imposte che sarannoversate in sede di dichiarazione dei redditi al netto degli acconti già versati per IRES ed IRAP per un totaledi € 7,0 milioni

Sezione 14 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate -Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo

Nessun dato da esporre.

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Sezione 15 - Altre attività – Voce 150

15.1 – Altre attività: composizione

31/12/2013 31/12/2012

Oro, argento e metalli preziosi

783 -Cassa e altri valori in carico al cassiere: 230 188

- assegni di conto corrente tratti su terzi in corso di negoziazione - -- -

- vaglia, assegni circolari e titoli equiparati 230 188- cedole, titoli esigibili a vista, valori bollati e valori diversi - -

Interessi e competenze da addebitare a: - -- clienti

- banche

Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenzaPartite in corso di lavorazione 1.914 3.371Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: 152.052 223.547

- titoli e cedole da regolare

- altre operazioni 152.052 223.547

63.585 65.926

39.697 109.202

87 1.256

43.446 42.953

5.237 4.210

Rettifiche per partite illiquide di portafoglio - -Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce 130 dell'attivo 6.209 4.984Altre partite 5.038 3.217Totale 166.226 235.307

. Altre residuali

. Crediti verso le cedenti per attivazione delle manleve concesse a fronte di fondi rischi e

oneri, garanzie rilasciate e partecipazioni. Versamenti per depositi vincolati su cause e revocatorie in attesa dell'esito definitivo

delle sentenze. Anticipi effettuati a fornitori e per spese legali

. Crediti maturati ed in maturazione nel periodo non ancora riscossi, relativi all'attività di

gestione e recupero crediti in mandato e attività di servicing anche amministrativo

Margine di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su

Valore positivo dei “servicing contracts” delle attività finanziarie cedute a terzi eRatei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie

- assegni di conto corrente in carico alle banche del gruppo ricevuti dalla stanza di

La voce “Versamenti per depositi vincolati su cause e revocatorie in attesa dell’esito definitivo dellesentenze” evidenzia esborsi effettuati per i quali si è in attesa della chiusura del contenzioso. Ladiminuzione registrata rispetto all’esercizio precedente per 68,3€ml è principalmente riferibile alladefinizione di un rilevante accordo transattivo.

Si evidenzia che si è proceduto a valutare le singole componenti di tale voce al fine di verificare, secondoquanto previsto dallo IAS 37, l’esistenza di elementi tali da considerare “virtualmente certo” il realizzo delrelativo reddito; in assenza di tali requisiti, si è proceduto ad effettuare congrui accantonamenti. Nonrisultano quindi iscritte attività potenziali. I risultati di tali verifiche sono stati condivisi con le competentifunzioni di controllo della banca.

I crediti di funzionamento sotto citati sono relativi ad attività di gestione e recupero dei crediti in mandatoed alle attività di servicing, che non si reputano ricomprese nella definizione “Servizi Finanziari” comeevidenziato nel 1° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 e pertanto non sono statiriclassificati alla voce crediti verso Banche/Clientela. Ai fini di una più ampia informativa si fornisce diseguito un riepilogo della voce:

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Altre informazioni: Crediti di Funzionamento

31/12/2013 31/12/2012

27.356 28.7157.398 7.4528.616 6.505

76 281Totale 43.446 42.953Altre

Attività di gestione e recupero crediti su mandato - Vs BancheAttività di gestione e recupero crediti su mandato - Vs ClientelaAttività amministrative in outsourcing

Passivo

Sezione 1 – Debiti verso banche - Voce 10

Nessun dato da esporre.

Sezione 2 – Debiti verso clientela - Voce 202.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni / Valori 31/12/2013 31/12/2012

1. Conti correnti e depositi liberi 2.309 3442. Depositi vincolati3. Finanziamenti - -

3.1 Pronti contro termine passivi

3.2 Altri4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali5. Altri debiti - -

Totale 2.309 344Fair value - livello 1Fair value - livello 2

Fair value - livello 3 2.309 344

Totale Fair Value 2.309 344

Si evidenzia un incremento dei debiti verso la clientela rispetto al 2012, per effetto della spinta alle attivitàdi supporto della rete dei legali ed alla diffusione del processo civile telematico, concretizzato conl’apertura di numerosi conti correnti professional ai legali convenzionati. Tale prodotto si concretizza in unconto corrente che consente anche la possibilità anche di richiedere finanziamenti finalizzati al supportodell’operatività del legale stesso.

2.2 Dettaglio della voce 20 “debiti verso la clientela”: debiti subordinati

Nessun dato da esporre.

2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati

Nessun dato da esporre.

2.4 Debiti verso clientela oggetto di copertura specifica

Nessun dato da esporre.

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2.5 Debiti per leasing finanziario

Nessun dato da esporre.

Sezione 3 – Titoli in circolazione - Voce 30

Nessun dato da esporre.

Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40

Nessun dato da esporre.

Sezione 5 – Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50

Nessun dato da esporre.

Sezione 6 – Derivati di copertura – Voce 60

Nessun dato da esporre.

Sezione 7 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica –Voce 70

Nessun dato da esporre.

Sezione 8 – Passività fiscali – Voce 80

Per quanto riguarda le passività fiscali si fa riferimento alla Sezione 13 dell’Attivo.

Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione – Voce 90

Nessun dato da esporre.

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Sezione 10 – Altre passività – Voce 10010.1 - Altre passività: composizione

31/12/2013 31/12/2012

Deterioramento delle garanzie finanziarie rilasciate 15.985 21.924

Ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie 841 978Accordi di pagamento basati sul valore dei propri strumenti di capitale 320 204classificati come debiti secondo l’IFRS 2Altri debiti relativi al personale dipendente 7.713 12.929Altri debiti relativi ad altro personale 2.084 4.029Interessi e competenze da accreditare a clienti 1.117 1.226Interessi e competenze da accreditare a banchePartite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenzaSomme a disposizione da riconoscere a terzi 2.444 4.112Partite in corso di lavorazione 664 1.384Partite relative ad operazioni in titoliPartite definitive ma non imputabili ad altre voci: 49.126 62.852

- debiti verso fornitori 37.566 50.214

- accantonamenti per ritenuta fiscale su dietimi, cedole o dividendi

- altre partite 11.560 12.638

Debiti per partite diverse dal servizio di riscossione tributiRettifiche per partite illiquide di portafoglioPartite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80 2.005 2.397Altre partite 2.317 272Totale 84.616 112.307

Nelle Altre Passività trova iscrizione il “Deterioramento delle garanzie rilasciate” rivenienti dalle operazionidi acquisizione dei crediti effettuate dall’incorporata Aspra Finance nel 2008 da società del GruppoUniCredit. La voce si riferisce alla stima dell’onere massimo che la società potrebbe dover sostenere.L’eccedenza di tale onere rispetto agli accantonamenti ricevuti dalle società cedenti nell’ambito dellacitata operazione di riorganizzazione è assistita da manleva da queste rilasciata alla società incorporataAspra Finance in fase di acquisizione dei citati rapporti giuridici da società del gruppo. La sensibileriduzione rispetto al 31.12.2012 è collegata alla definizione contabile di un rilevante esborso avvenutonegli anni precedenti e del correlato fondo a presidio, riallocati più opportunamente sulla posizionedebitoria a sofferenza del cliente.

La voce “Altri debiti relativi al personale dipendente” include le passività per benefici a favore deidipendenti stessi, tra i quali si rilevano premi di anzianità per 3,7 €ml, incentivi all’esodo per 1,3 €ml.

I premi di anzianità, erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, rientrano nellacategoria dei benefici a lungo termine, per i quali il principio IAS 19 prevede la valutazione attuarialedell’obbligazione, effettuata da un attuario indipendente incaricato dalla Capogruppo.

La valutazione attuariale ha determinato:- la consistenza della passività (Defined Benefits Obligation, DBO) che ammonta al 31.12.2013 a

3.721 €mgl;- gli effetti economici dell’esercizio 2013, rilevati alla voce di Conto economico 150.a Spese per il

personale per l’ammontare globale di 696 €mgl, e rappresentati nel dettaglio da “Current servicecost” (valore attuale medio delle prestazioni maturate nell’esercizio dai dipendenti in servizio) e“Interest cost” (onere finanziario, ovvero interesse maturato nell’anno sull’obbligazione) per untotale di 375 €mgl, e da “Amortisation of unrecognised actuarial gain” (utili/perdite attuariali) per321 €mgl;

per la definizione dei suddetti aggregati la società attuariale ha utilizzato le seguenti basi tecniche:

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>> Nota integrativa – Parte B)Informazioni sullo stato patrimoniale

- tasso di attualizzazione 3,10%- tasso di incremento delle retribuzioni 3%

Il tasso di attualizzazione è determinato, in funzione della divisa di denominazione degli impegni e delladurata finanziaria della passività, facendo riferimento ai rendimenti di mercato alla data di bilancio di unpaniere di “titoli obbligazionari di aziende primarie” (high quality corporate bond). Le passività ed il costodi servizio sono stati calcolati dall’attuario secondo il metodo “Projected Unit Credit”. Tale metodoprevede che venga riconosciuto come costo d’esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ognipartecipante al piano nell’esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula diallocazione di benefici.

Gli “Incentivi all’esodo” si riferiscono al residuo da utilizzare dei piani di incentivazione all’esodo relativi aiperiodi 2011-2016. Sulla base dello IAS 19, che prevede l’attualizzazione se la scadenza dei pagamenti èsuperiore all’anno, gli oneri per l’incentivazione all’esodo sono stati attualizzati e il valore della passività,determinato sulla base del piano di uscite definite, ammonta al 31.12.2013 a 1,37€ml.

La voce “Partite definitive ma non imputabili ad altre voci” – “altre partite” include essenzialmente partitedebitorie diverse su posizioni a sofferenza, rivenienti prevalentemente dalle acquisizioni di portafoglicrediti dalle società del gruppo, in attesa dell’appostazione definitiva.

Sezione 11 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 11011.1 – Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31/12/2013 31/12/2012

A. Esistenze iniziali 8.465 7.258B. Aumenti 531 1.563

B.1 Accantonamento dell'esercizio 272 302B.2 Altre variazioni 259 1.261

di cui Rettifiche per perdite attuariali su TFR (IAS19R) 14 913C. Diminuzioni (1.094) (356)

C.1 Liquidazioni effettuate (736) (209)C.2 Altre variazioni (358) (147)

di cui Riprese per perdite attuariali su TFR (IAS19R) (268)D. Rimanenze finali 7.902 8.465

Altre informazioni

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n.252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda, mentre le quote di TFR maturandea partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinatea forme di previdenza complementare ovvero al fondo di Tesoreria dell’INPS.

Ne consegue che :

il TFR maturato fino al 31/12/2006 (o sino alla data di scelta – compresa tra l’1/1/07 e il 30/06/07– del dipendente nel caso di destinazione del proprio TFR alla Previdenza Complementare)continua a configurarsi come un piano a “benefici definiti” e pertanto sottoposto a valutazioneattuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delleprevisioni sugli aumenti retributivi futuri.

le quote maturate dal 1/01/07 (o dalla data di scelta – compresa tra l’1/1/07 e il 30/06/07- deldipendente nel caso di destinazione del proprio TFR alla Previdenza Complementare), sono stateconsiderate come un piano a “contribuzione definita” (in quanto l’obbligazione dell’azienda cessa

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nel momento in cui versa le quote di TFR maturate al fondo prescelto dal dipendente) e pertantoil relativo costo di competenza del periodo è pari agli importi versati alla PrevidenzaComplementare ovvero al Fondo Tesoreria dell’INPS.Si segnala che a partire dal 1 gennaio 2013 sono entrate in vigore le modifiche al principio IAS 19(‘IAS 19R’) che prevedono, in particolare, l’eliminazione del metodo del “corridoio” con lanecessità di iscrivere l’impegno in funzione del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti,al netto del fair value delle attività poste a servizio dei piani. L’adozione del nuovo principio hadeterminato una riduzione del Fondo TFR già al 31 dicembre 2012, pari a 147€mgl in seguito allaesposizione degli utili attuariali netti (al lordo delle componenti di fiscalità differita ad essiconnesse). La misurazione degli impegni connessi al valore attuale delle obbligazioni a benefici al31 dicembre 2013 ha portato ad una ulteriore riduzione pari a 254€ml (al lordo della fiscalitàdifferita) e lo sbilancio di adeguamento del Fondo viene indicato alla specifiche righe B2 eC2 AltreVariazioni – Rettifiche/Riprese per perdite attuariali su TFR (IAS 19R).Per la definizione dei suddetti aggregati la società attuariale ha utilizzato le seguenti basi

tecniche:- tasso di attualizzazione 3,30%- tasso di inflazione atteso 1,8%

Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri − Voce 12012.1 – Fondi per rischi e oneri: composizione

31/12/2013 31/12/2012

1. Fondi di quiescenza aziendali2. Altri fondi rischi ed oneri 129.465 167.509

2.1 controversie legali 93.860 136.5102.2 oneri per il personale 6.063 -2.3 altri 29.542 30.999

Totale 129.465 167.509

Voci / valori

La voce 2.1 contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive e revocatorie connessea posizioni a sofferenza acquisite dalla società incorporata Aspra Finance. Tali rischi risultanointegralmente a carico delle società cedenti che hanno rilasciato specifica manleva per le eventualicarenze rispetto ai fondi trasferiti. La rilevante diminuzione rispetto al 31.12.2012 è attribuitaprevalentemente all’avvenuto utilizzo e alla parziale liberazione di fondi rischi a fronte di cause passive erevocatorie su controversie che hanno trovato definizione nel corso del periodo (tra le quali la transazioneche ha riguardato le revocatorie del gruppo Fochi).

La voce 2.2 contiene gli stanziamenti contabilizzati (da considerarsi come Integration Cost) necessari afinanziare un nuovo piano esodi che verrà formalizzato nel 2014 e per finanziare eventuali premi che nonrispondo ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili.

La voce 2.3 ricomprende il residuo fondo rischi e oneri per pagamenti a professionisti a fronte dell’attivitàsvolta in data antecedente la cessione e trasferito dalle società cedenti in quanto connessi alle sofferenzeacquisite da Aspra Finance (per 13,5€ml); comprende inoltre gli stanziamenti a fronte di rischi connessi aprevedibili interventi a copertura perdite su partecipazioni iscritte in bilancio a valore nullo e il cuiprogetto di bilancio espone un patrimonio netto negativo (per 5,7€ml). Anche tali rischi risultanointegralmente a carico della Capogruppo cedente che ha rilasciato specifica manleva. Inoltre la vocericomprende altri stanziamenti non coperti da manleva, effettuati a fronte di rischi per i quali non sonoattivate al momento azioni legali (per 10,3€ml). A tal proposito si veda quanto indicato al successivo 12.4.

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12.2 – Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi di

quiescenzaAltri fondi Totale

A. Esistenze iniziali 167.509 167.509B. Aumenti 31.062 31.062

B.1 Accantonamento dell'esercizio 7.364 7.364B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 1.194 1.194B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 1.012 1.012B.4 Altre variazioni in aumento 21.492 21.492

operazioni di aggregazione aziendale - -altre variazioni 21.492 21.492

C. Diminuzioni (69.106) (69.106)C.1 Utilizzo nell'esercizio (20.265) (20.265)C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - -C.3 Altre variazioni in diminuzione (48.841) (48.841)

D. Rimanenze finali 129.465 129.465

La voce B.1 “Accantonamento dell’esercizio” risente dell’effetto congiunto dei nuovi stanziamenti rilevatinel periodo e dell’aggiornamento delle date di previsto esborso delle cause passive e revocatorie in esserealla data di fine esercizio.La voce B.4 “Altre variazioni in aumento” – “altre” si riferisce prevalentemente ad incrementi di valore deifondi rischi e oneri operati mediante iscrizione di un corrispondente credito verso le cedenti inconsiderazione delle manleve da queste concesse in fase di cessione a fronte di revocatorie fallimentari,cause passive e oneri futuri su partecipazioni.La voce C.3 “Altre variazioni in diminuzione” si riferisce a riattribuzioni a conto economico di eccedenzedei fondi a presidio dei rischi su cause e revocatorie a fronte delle posizioni definite nel periodo per 3€ml,a riduzioni dei medesimi fondi principalmente per effetto degli esborsi finanziari del periodo per 41,5€mlsui fondi acquistati, a riduzione del fondo oneri per spese legali su recupero crediti per 3€ml a fronte deipagamenti effettuati nell’anno a favore dei professionisti e per attività svolte anteriormente all’acquistodei portafogli da parte della Società e a riduzione del fondo svalutazione partecipazioni per 1,2€ml.

12.3 – Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Nessun dato da esporre.

12.4 – Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

31/12/2013 31/12/2012

Svalutazione Partecipazioni 5.657 5.749Spese legali pregresse 13.485 16.628Altri Fondi 10.400 8.622

Totale 29.542 30.999

Voci / valori

La componente “Altri Fondi” dei Fondi rischi e oneri è riveniente prevalentemente dai rapporti giuridiciconnessi alle sofferenze cedute alla società incorporata Aspra Finance.

Nel dettaglio:

- la voce “Svalutazione Partecipazioni” comprende gli stanziamenti a fronte di rischi connessi aprevedibili interventi a copertura perdite su partecipazioni iscritte in bilancio a valore nullo e il cuiprogetto di bilancio espone un patrimonio netto negativo. Tali rischi risultano integralmente acarico della Capogruppo cedente cha ha rilasciato specifica manleva.

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- La voce “Spese Legali pregresse” rappresenta il residuo fondo rischi e oneri, per pagamenti aprofessionisti a fronte dell’attività svolta in data antecedente la cessione, trasferito dalle societàcedenti in quanto connessi alle sofferenze cedute.

- La voce “Altri fondi” comprende principalmente stanziamenti a fronte di rischi connessi aprevedibili esborsi su posizioni in mandato per le quali non c’è un contenzioso legale in corso.

Sezione 13 – Azioni rimborsabili – Voce 140

Nessun dato da esporre.

Sezione 14 – Patrimonio dell'impresa – Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 20014.1 - "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Capitale

31/12/2013 31/12/2012

Azioni ordinarie n.8.000.000 da nominali Euro 5,16 cadauna 41.280 41.280

Azioni proprie

31/12/2013 31/12/2012

277 277Azioni ordinarie n. 175.000 da nominali Euro 5,16 cadauna valorizzate al costo

Tali azioni erano originariamente possedute dall'incorporata Federalcasse Banca S.p.A.. Secondo lalegislazione italiana tali azioni, provenendo da un processo di fusione e non rappresentando unapercentuale superiore al 10% del capitale sociale, possono essere mantenute nel patrimonio aziendale,senza obbligo di alienazione.

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14.2 – Capitale – Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

Voci / Tipologie Ordinarie AltreA. Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio 8.000.000 -

- interamente liberate 8.000.000- non interamente liberate

A.1 Azioni proprie (-) (175.000)B.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 7.825.000B. AumentiB.1 Nuove emissioni

- a pagamento:- operazioni di aggregazioni di imprese- conversione di obbligazioni- esercizio di warrant- altre

- a titolo gratuito:- a favore dei dipendenti- a favore degli amministratori- altre

B.2 Vendita di azioni proprieB.3 Altre variazioniC. DiminuzioniC.1 AnnullamentoC.2 Acquisto di azioni proprieC.3 Operazioni di cessione di impreseC.4 Altre variazioniD. Azioni in circolazione: rimanenze finali 7.825.000 -D.1 Azioni proprie (+) 175.000D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio 8.000.000

- interamente liberate 8.000.000- non interamente liberate

Come si evince dalla tabella, nel corso del periodo non si sono effettuate operazioni sul capitale.

14.3 – Capitale: altre informazioni

Non vi sono altre informazioni.

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14.4 – Riserve di utili: altre informazioni

Voci / valori 31/12/2013 31/12/2012

Riserva legale 8.300 8.300Riserva straordinaria - 49.880Riserva art. 7 L. 218/90 6.483 6.483Riserva Dlgs 153/99 6.103 6.103

7 7

Riserva da FTA IAS art.7 c7 dlgs 38/2005 8.780 8.780

Riserva da utili a nuovo IAS art.6 c2 dlgs 38/2005 (9.145) (9.145)Totale 20.528 70.408

Riserva in sospensione d'imposta da aggregaz. Az.li (UniCredit Credit

Management Service S.p.A.)

Riguardo alla composizione delle riserve di Utili e delle Altre Riserve, si evidenzia l’effetto della deliberaAssembleare dei Soci del 27.2.2014 nella quale, ai fini di razionalizzare le poste patrimoniali rispettando irequisiti di vigilanza alla luce della perdita risultante dal Bilancio 2013, sono state approvate le seguentidestinazioni:

Destinazione di € 1.500.000.000 dalla voce “Versamento in conto futuro aumento di capitale” alla voce“Riserva Straordinaria”;

Allocazione di € 350.000.000 dalla voce “Capitale sociale ex-Aspra” alla voce “Riserva Straordinaria”;

Allocazione di € - 620.311.134,73 dalla voce “Perdite esercizi precedenti ex Aspra” alla voce “RiservaStraordinaria;

Allocazione di € - 43.162,46 dalla voce “Perdite esercizi precedenti ex EiM” alla voce “RiservaStraordinaria”.

Si rileva oltre alle destinazioni dell’Assemblea del 27.2.2014, l’attribuzione a riserve straordinarie di quotaparte dell’utile del 31.12.2012 (0,5€ml), e la riduzione della riserva derivante dalle operazioni diacquisizioni Under Common Control (realizzate dalla società incorporata Aspra Finance negli anni 2008 e2009 con società appartenenti al gruppo bancario UniCredit), che ammonta al 31.12.2013 a 490,7€ml (conuna riduzione rispetto all’esercizio precedente di 0,7€ml), per effetto delle operazioni di retrocessione dicrediti perfezionate nel periodo.

Altre Riserve 31/12/20123 31/12/2012

Riserva straordinaria 1.280.030 -

Riserva da fusione Aspra Finance S.p.A. 1.990.727 3.221.067- di cui capitale sociale - 350.000- di cui riserva per acquisto credit Under Common Control 490.727 491.378

- di cui perdite di esercizi precedenti portate a nuovo - (620.311)- di cui versamento soci c/futuro aumento capitale 1.500.000 3.000.000

Riserva statutaria acquisto azioni proprie 277 277Totale 3.271.034 3.221.344

Per quanto concerne il prospetto dell’origine, utilizzabilità e distribuibilità delle voci del Patrimonio Netto,si fa rimando all’allegato 1 di nota integrativa.

14.5 – Strumenti di capitale: composizione e variazioni annueNessun dato da esporre

14.6 - Altre informazioni

Si segnala che tra le riserve da valutazione risultano ancora iscritti 429.146 euro relativi ad una Riservaspeciale di rivalutazione monetaria legge 413/91, una Riserva di Valutazione delle Attività Finanziarie

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Disponibili per la Vendita per 98.474 euro e la Riserva di Utili (Perdite) attuariali relativi a pianiprevidenziali a benefici definiti per euro 290.074 al netto dell’effetto fiscale.

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ALTRE INFORMAZIONI1. Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni 31/12/2013 31/12/2012

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 236 236a) Bancheb) Clientela 236 236

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 42.054 46.465a) Bancheb) Clientela 42.054 46.465

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi - -a) Banche - -

i) a utilizzo certoii) a utilizzo incerto

b) Clientela - -i) a utilizzo certoii) a utilizzo incerto

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi6) Altri impegni

Totale 42.290 46.701

Le garanzie rilasciate si riferiscono ai crediti di firma sui rapporti in sofferenza acquisiti conl’incorporazione della Società Aspra Finance.

2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Nessun dato da esporre.

3. Informazioni sul leasing operativo

Nessun dato da esporre.

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4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo al Importo al31/12/2013 31/12/2012

1. Esecuzioni di ordini per conto della clientelaa) acquisti

1. regolati2. non regolati

b) vendite1. regolate2. non regolate

2. Gestioni patrimonialia) individualia) collettive

3. Custodia e amministrazione di titoli 132.885 126.796a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di

banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli)1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio2. altri titoli

b) titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni di portafogli): altri 40.377 40.3771. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 40.377 40.3772. altri titoli

c) titoli di terzi depositati presso terzi 40.377 40.377d) titoli di proprietà depositati presso terzi 52.131 46.042

4. Altre operazioni

5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi quadrodi compensazione o ad accordi similari.

Nessun dato da esporre.

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordiquadro di compensazione o ad accordi similari.

Nessun dato da esporre.

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>> Nota integrativa – Parte C)Informazioni sul conto economico

Parte C - Informazioni sul Conto Economico

Sezione 1 - Gli interessi – Voci 10 e 20

Sezione 2 - Le commissioni – Voci 40 e 50

Sezione 3 - Dividendi e proventi simili – Voce 70 (non presente)

Sezione 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80 (non presente)

Sezione 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90 (non presente)

Sezione 6 - Utili (perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100

Sezione 7 - Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value –

Voce 110 (non presente)

Sezione 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130

Sezione 9 - Le spese amministrative – Voce 150

Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi rischi per rischi e oneri - Voce 160

Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170

Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180

Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190

Sezione 14 - Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 210

Sezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali –

Voce 220 (non presente)

Sezione 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 230 (non presente)

Sezione 17 - Utili (perdite) da cessione di investimenti – Voce 240 (non presente)

Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 260

Sezione 19 - Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte –

Voce 280 (non presente)

Sezione 20 - Altre informazioni (non presente)

Sezione 21 - Utile per azione

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>> Nota integrativa – Parte C)Informazioni sul conto economico

Sezione 1 - Gli interessi - Voce 10 e 201.1 - Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione -

2. Attività finanziarie valutate al fair value 27 273. Attività finanziarie disponibili per la vendita -4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza -5. Crediti verso banche 3.581 3.581 9.0056. crediti verso clientela 9.573 9.573 11.5777. Derivati di copertura - -8. Altre attività 260 260 254

Totale 27 13.154 260 13.441 20.836

Voci/Forme tecnicheTotale

31/12/2012

31/12/2013Titoli di

debitoFinanziamenti

Altre

operazioniTotale

Gli interessi su crediti verso la clientela che risultano classificati come deteriorati alla data del presentebilancio sono 9,8€ml e risultano composti prevalentemente da interessi di mora incassati nel periodo.

Gli interessi su crediti verso banche sono relativi agli interessi sulle disponibilità liquide per 3,6ml, indiminuzione rispetto al 2012 per 5,5€ml a seguito della riduzione dei tassi riconosciuti per tali investimentinonostante l’incremento della consistenza media dei depositi effettuati nel periodo.

1.2 - Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

Nessun dato da esporre.

1.3 - Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Nessun dato da esporre.

1.4 - Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

1. Debiti verso banche centrali -2. Debiti verso banche -3. Debiti verso clientela -4. Titoli in circolazione -

5. Passività finanziarie di negoziazione -6. Passività finanziarie valutate al fair value -7. Altre passività e fondi (45) (45) (15)8. Derivati di copertura -

Totale - - (45) (45) (15)

Voci/Forme tecniche Debiti TitoliAltre

operazioni

Totale

31/12/2013

Totale

31/12/2012

Gli interessi passivi evidenziati sono riferiti prevalentemente a interessi moratori su ritardati pagamenti.

1.5 - Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

Nessun dato da esporre.

1.6 - Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

Nessun dato da esporre.

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>> Nota integrativa – Parte C)Informazioni sul conto economico

Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 502.1 – Commissioni attive: composizione

31/12/2013 31/12/2012

a) garanzie rilasciateb) derivati su creditic) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: - -

1. negoziazione di strumenti finanziari

2. negoziazione di valute

3. gestioni di portafogli - -

3.1. individuali

3.2. collettive

4. custodia e amministrazione di titoli

5. banca depositaria

6. collocamento di titoli

7. attività di ricezione e trasmissione di ordini

8. attività di consulenza - -

8.1. in materia di investimenti

8.2. in materia di struttura finanziaria

9. distribuzione di servizi di terzi - -

9.1. gestioni di portafogli - -

9.1.1. individuali

9.1.2. collettive

9.2. prodotti assicurativi

9.3. altri prodotti

d) servizi di incasso e pagamento 1e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 3.680 5.242f) servizi per operazioni di factoringg) esercizio di esattorie e ricevitorieh) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambioi) tenuta e gestione di conti correnti 10 3j) altri servizi 67.550 69.097

finanziamenti concessi:crediti a clientela ordinaria

operazioni su mandati 67.498 69.042

altri servizi 52 55

Totale 71.241 74.342

Tipologia servizi / Valori

Nella voce “Altri servizi – operazioni su mandati” trovano iscrizione le commissioni attive maturate per lagestione dei crediti ricevuti in mandato.

La riduzione complessiva di 3,1€ml (-4%) delle commissioni attive rispetto al periodo precedente è legataprincipalmente ad un rallentamento nel volume degli incassi registrati sui crediti gestiti, nonché ad unariduzione nella commissione media applicata a tali recuperi. La diminuzione degli incassi giustifica in parteanche l’andamento evidenziato dalla voce “Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione”, la qualeè influenzata anche da una fisiologica riduzione delle posizioni gestite in mandato sulle cartolarizzazioni disofferenze che rappresentano uno stock di operazioni destinate a decrescere con il tempo. Conriferimento alla componente commissionale realizzata con le controparti infragruppo si rimanda alla parteH.

2.2 – Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e serviziNessun dato da esporre

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>> Nota integrativa – Parte C)Informazioni sul conto economico

2.3 - Commissioni passive: composizione

31/12/2013 31/12/2012

a) garanzie ricevute (6) (4)

b) derivati su crediti

c) servizi di gestione e intermediazione: - -1. negoziazione di strumenti finanziari

2. negoziazione di valute

3. gestioni di portafogli: - -

3.1 proprie

3.2 delegate da terzi

4. custodia e amministrazione di titoli

5. collocamento di strumenti finanziari

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi

d) servizi di incasso e pagamento (7) (11)

e) altri servizi (9.772) (12.056)rapporti con istituzioni creditizie

su mandati ed intermediazioni diverse * (9.772) (12.056)

altri servizi

Totale (9.785) (12.071)

Servizi / Valori

Gli importi si riferiscono a compensi riconosciuti alla rete di professionisti affiliata alla banca per lagestione dei crediti ricevuti in mandato.Il miglioramento delle commissioni passive rispetto al 2012 è dovuta in parte al trend negativo deirecuperi oltre che all’effetto economico positivo derivante dalla consuntivazione finale del grado diraggiungimento degli obiettivi assegnati alla rete esterna a valere sul 2012 e alla conseguente rilevazionedell’eccedenza di quota parte dei contest stanziati.

Sezione 3 – Dividendi e proventi simili - Voce 70

Nessun dato da esporre.

Sezione 4 – Il risultato netto dell'attività di negoziazione - Voce 80

Nessun dato da esporre.

Sezione 5 – Il risultato netto dell'attività di copertura - Voce 90

Nessun dato da esporre.

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>> Nota integrativa – Parte C)Informazioni sul conto economico

Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 1006.1 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Attività Finanziarie1 Crediti verso banche2 Crediti verso clientela 4.915 (5.362) (447) 3.573 (1.076) 2.4973 Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - -

3.1 Titoli di debito

3.2 Titoli di capitale - -

3.3 Quote di O.I.C.R.

3.4 Finanziamenti

4 Attività finanziarie detenute sino allascadenzaTotale attività 4.915 (5.362) (447) 3.573 (1.076) 2.497

Passività Finanziarie1 Debiti verso banche2 Debiti verso clientela3 Titoli in circolazione

Totale passività - - - -

Totale attvità e passività finanziarie 4.915 (5.362) (447) 3.573 (1.076) 2.497

UtiliVoci/Componenti reddituali

31/12/2013

Perdite

31/12/2012

PerditeRisultato

NettoUtili

Risultato

Netto

Gli importi evidenziati negli utili e perdite si riferiscono a cessioni di crediti singoli o di portafogli di creditiben definiti con caratteristiche omogenee. Come già illustrato nella Relazione sulla gestione si evidenziache la Voce comprende l’effetto economico per -0,1€ml conseguente all’operazione di cessione verso laSocietà Aurora SPV (portafoglio 2) per un ammontare di 700€ml di valore lordo di crediti.

Sezione 7 – Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value – Voci 110

Nessun dato da esporre.

Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 1308.1 - Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

can

cella

zio

ni

altr

e

da

inte

ress

i

altr

eri

pre

se

da

inte

ress

i

altr

eri

pre

se

A. Crediti verso banche - (1) - 1 1 1 119- Finanziamenti (1) 1 1 1 119

- Titoli di debito

B. Crediti verso clientela (130.313) (964.077) - 189.912 64.975 - - (839.503) 7.252Crediti deteriorati acquistati

- Finanziamenti (4.748) 707 57 (3.984) (82)- Titoli di debito

Altri crediti- Finanziamenti (130.313) (959.329) 189.205 64.918 (835.519) 7.334

- Titoli di debito

C. Totale (130.313) (964.078) - 189.913 64.976 - - (839.502) 7.371

31/12/2013

di portafogliospecifiche

di

portafoglio

specificheTotale

31/12/2012

Totale

31/12/2013

(1) + (2)

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)

Operazioni / Componenti reddituali

La banca ha proceduto nel 2013 ad un aggiornamento delle metodologie valutative dei crediti deterioratiil quale, ai sensi dello IAS 8 (paragrafo 5) si qualifica come “cambiamento di stima”. Informativadettagliata sugli effetti del cambiamento è stata fornita ai sensi dello IAS 8 (paragrafo 39) nella successivaParte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – in calce alla tabella A.1.8 Esposizionicreditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive, alla quale si rimandaper maggiori informazioni.

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>> Nota integrativa – Parte C)Informazioni sul conto economico

La voce “Rettifiche di valore – specifiche – altre” pertanto contiene svalutazioni analitiche su crediti per1.045,2€ml e rettifiche per 48,8€ml riconducibili all’effetto di attualizzazione. Si evidenzia che nellamedesima voce è ricompresa anche la svalutazione delle spese legali che vengono riaddebitate alleposizioni in sofferenza sulla base delle previsioni contrattuali. L’effetto economico del recupero dellacomponente delle spese legali viene imputato alla voce 190 Altri Proventi.

La voce “Riprese di valore – specifiche – da interessi” è riconducibile all’effetto positivo derivante dalrilascio del time value sulle posizioni a sofferenza.

La voce “Riprese di valore – specifiche – altre riprese” include incassi su finanziamenti estinti per 26,7€ml,riprese di valore da incasso per 37,2€ml e riprese di valore da valutazione per 1,1€ml.

8.2 - Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:composizione

Nessun dato da esporre.

8.3 - Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza:composizione

Nessun dato da esporre.

8.4 - Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

can

cella

zio

ni

altr

e

da

inte

ress

i

altr

eri

pre

se

da

inte

ress

i

altr

eri

pre

se

A. Garanzie rilasciate (130) - (130) (501)B. Derivati su crediti - -

C. Impegni ad erogare fondi - -

D. Altre operazioni - -E. Totale - (130) - - - - - (130) (501)

dip

ort

afo

glio

specifiche di portafoglio Totale

31/12/2013

(1) + (2)Operazioni / Componenti reddituali

31/12/2013

Rettifiche di valore (1)

Totale

31/12/2012

Riprese di valore (2)

specifiche

La tabella esposta evidenzia gli effetti economici di rettifiche e riprese sui crediti di firma relativi airapporti in sofferenza rivenienti dalla fusione con l’incorporata Aspra Finance. Su tali rapporti risulta ancheacquisita dalle cedenti una manleva a fronteggiare eventuali oneri aggiuntivi rispetto ai fondi ceduti.L’impatto negativo evidenziato al 31.12.2013 deriva dall’effetto dell’attualizzazione dei fondi acquisiti, siacome trascorrere del tempo sia come variazione del tasso utilizzato, come meglio esplicitato in Parte E.

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>> Nota integrativa – Parte C)Informazioni sul conto economico

Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 1509.1 - Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese / Valori 31/12/2013 31/12/2012

1) Personale dipendente (52.011) (49.918)a) salari e stipendi (34.750) (33.925)b) oneri sociali (10.019) (9.446)c) indennità di fine rapporto (2.064) (2.131)d) spese previdenziali - -e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (372) (302)f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: - -

- a contribuzione definita- a benefici definiti

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (912) (872)- a contribuzione definita (912) (872)- a benefici definiti - -

(116) (58)i) altri benefici a favore dei dipendenti (3.778) (3.184)

2) Altro personale in attività (3) (625)3) Amministratori e sindaci (800) (732)4) Personale collocato a riposo - -5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 1.196 1.2826) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società 986 (2.068)

Totale (50.632) (52.061)

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Le spese del personale risultano sostanzialmente comparabili ed in linea con il risultato dell’esercizioprecedente.

9.2 - Numero medio dei dipendenti per categoria

31/12/2013 31/12/2012

Personale dipendente 732 737a) dirigenti 22 24b) quadri direttivi 319 306

- di cui: di 3° e 4° livello 114 107c) restante personale dipendente 391 407

Altro personale - 14Totale 732 751

9.3 - Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: totale costi

Nessun dato da esporre.

9.4 - Altri benefici a favore dei dipendenti

31/12/2013 31/12/2012

Incentivazione all'esodo (1.864) (678)

Premi di anzianità (696) (918)Spese servizio sostitutivo mensa dipendenti (579) (597)

Assistenza sanitaria integrativa (667) (663)

Erogazioni liberali a favore del personale (107) (114)

Piani monetari di incentivazione 152 (124)Altre spese (17) (90)

Totale (3.778) (3.184)

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>> Nota integrativa – Parte C)Informazioni sul conto economico

La voce Incentivazione all’esodo comprende gli stanziamenti contabilizzati (da considerarsi comeIntegration Cost) necessari a finanziare un nuovo piano esodi che verrà formalizzato nel 2014.

9.5 - Altre spese amministrative: composizione

31/12/2013 31/12/2012

1) Imposte indirette e tasse (2.575) (2.761)1a. Liquidate: (2.575) (2.761)1b. Non liquidate: - -

2) Costi e spese diversi (59.965) (73.334)Compensi a Professionisti esterni (33.820) (49.029)Assicurazioni (539) (477)Pubblicità (163) (140)Trasporto e scorta valori (76) (61)Prestazioni di servizi vari resi da terzi (15.320) (13.734)Spese relative agli immobili: (6.151) (5.803)

- Fitti passivi (4.864) (4.798)- Manutenzione Locali (404) (301)- Pulizie Locali (266) (320)- Energia Elettrica, Gas, Riscaldamento, Portineria e Acqua (617) (384)

Manutenzione e canoni per Mobili, Macchine e Impianti: (11) (4)- Manutenzione e Riparazione mobili, macchine e impianti (11) (4)- Locazione Apparecchiature elettroniche e Software

Postali, Telefoniche, Stampati e altre Ufficio: (891) (784)- Postali, Telefoniche, Telegrafiche, Telex (796) (697)- Stampati e Cancelleria (68) (72)- Forniture Oggetti vari per Ufficio (27) (15)

Noleggi e altri Oneri: (988) (1.240)- Oneri inerenti i viaggi (671) (1.062)- Noleggi vari (317) (178)

Informazioni e visure (1.544) (1.525)Altre Spese: (462) (537)

- Beneficenza - -- Altri costi e spese diversi (462) (537)

Totale (62.540) (76.095)

Si segnala che quota parte della voce “Compensi a Professionisti esterni” ricomprende le spese legali perrecupero crediti che vengono riaddebitate alla posizione evidenziando il recupero a voce 190. “AltriProventi” e che l'incremento di valore di tali posizioni deteriorate risulta totalmente rettificato comeillustrato alla voce 130. “Rettifiche / Riprese di valore nette per deterioramento di crediti”. Il sensibilemiglioramento rispetto all’esercizio precedente (-17,8%) è dovuto in larga parte alla riduzione delle speselegali, come effetto dell'avvio della nuova convenzione con i legali, dei processi posti in atto per migliorarela consuntivazione delle competenze economiche durante l'anno e della fisiologica costante riduzione delportafoglio di proprietà al quale tali spese sono riferite.

Sulla base di quanto previsto dall’art. 2427 del Codice Civile, primo comma, si rimanda all’allegato 3 dinota integrativa per l’evidenza dei corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte dei servizi forniti allaSocietà dal network di appartenenza della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A..

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Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 16010.1 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

1. Altri fondi

1.1 controversie legali (2.878) 2.887 9 (2.373) 9.147 6.774- revocatorie (189) 1.515 1.326 (210) 6.817 6.607- cause inerenti il personale (964) 926 (38) (338) 222 (116)- cause inerenti strum.finanz. e contratti derivati - - - - - -- altre (1.725) 446 (1.279) (1.825) 2.108 283

1.2 oneri per il personale - - - - - -1.3 altri (2.274) 50 (2.224) (1.511) 540 (970)

Totale (5.152) 2.937 (2.215) (3.884) 9.687 5.804

Dati lordi al 31/12/2013

AccantonamentiRiattribuzioni

di eccedenzeTotale Totale

Dati lordi al 31/12/2012

AccantonamentiRiattribuzioni

di eccedenze

Gli accantonamenti non comprendono la quota parte di incremento dei fondi rischi relativa a posizioniassistite da manleva né le eventuali perdite sulle medesime posizioni derivanti da esborsi eccedenti i fondiaccantonati. Si evidenzia che la voce, oltre a rilevare gli effetti di time value e la variazione tassi di scontolegati all’attualizzazione dei valori di esborso previsto per le fattispecie in tal fondo rappresentate,comprende, gli effetti delle liberazioni di fondo per eccedenze di stanziamenti pregressi. Lo scostamentorispetto al 2012 (dove la voce esponeva un saldo positivo di 5,8€ml) è da attribuirsi alle consistenti minoririattribuzioni su revocatorie, stante la progressiva chiusura delle posizioni e le minori transazionistragiudiziali effettuate. La voce Altri fondi – altri – accantonamenti ricomprende gli oneri stimatiafferenti prestazioni legali esterne.

Sezione 11 – Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali – Voce 17011.1 – Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Ammortamento Rettifiche di

valore per

deterioramento

Riprese di

valore

Risultato netto

31/12/13

Risultato netto

31/12/12

(a) (b) (c) (a + b - c)

A. Attività materialiA.1 Di proprietà (17) - - (17) (18)

- ad uso funzionale (17) (17) (18)- per investimento - - -

A.2 Acquisite in locazione finanziaria - - - - -- ad uso funzionale - -- per investimento - -

Totale (17) - - (17) (18)

Attività / Componente reddituale

Le quote di ammortamento sono state determinate pro-rata temporis in base alla stima della vita utile deicespiti.

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Sezione 12 – Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 18012.1 - Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Ammortamento Rettifiche di

valore per

deterioramento

Riprese di

valore

Risultato netto

31/12/2013

Risultato netto

31/12/2012

(a) (b) (c) (a + b - c)

A. Attività immaterialiA.1 Di proprietà (110) - - (110) (268)

- generate internamente dall'azienda - -

- altre (110) (110) (268)

A.2 Acquisite in leasing finanziarioTotale (110) - - (110) (268)

Attività / Componente reddituale

Le quote di ammortamento sono state determinate pro-rata temporis in base alla stima della vitaconsiderando un periodo di utilizzo di 3 anni.

Sezione 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 19013.1 - Altri oneri di gestione: composizione

31/12/2013 31/12/2012

(98) (76)Esborsi su oneri vari di esercizi precedenti (93) (361)Altri oneri dell'esercizio corrente (7) (22)

Totale (198) (459)

Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi (attività non scindibili)

13.2 - Altri proventi di gestione: composizione

31/12/2013 31/12/2012

Recupero di spese 48.581 54.589

Ricavi di servizi amministrativi contrattualizzati e ripetitivi 5.353 5.483

Ricavi per canoni da investimenti immobiliari - -

Eccedenza IVA 440 955Rimborsi vari su oneri sostenuti in esercizi precedenti 499 452

Indennizzi su portafoglio di proprietà 4.437 652

Altri proventi dell'esercizio corrente 2.013 4.447Totale 61.323 66.578

La voce “Recupero di spese” che assomma a 48,6€ml ricomprende principalmente i recuperi di spese neiconfronti delle posizioni a sofferenza sostenute per l’attività di recupero crediti. Tali incrementi di valoredella voce crediti risultano integralmente rettificate, al fine di ripristinare il valore di presumibile realizzo,come esposto alla voce 130.a “Rettifiche / Riprese di valore nette per deterioramento di crediti” di ContoEconomico.

La voce “Ricavi per servizi amministrativi contrattualizzati e ripetitivi” ricomprende anche l’effettoeconomico dell’entrata a regime del contratto di outsourcing per il pagamento delle spese legali perconto di UniCredit S.p.A..

La voce “Eccedenza IVA” è relativa alla contabilizzazione della componente positiva di redditoconseguente al diverso regime IVA utilizzato da UniCredit CMB a fronte di stanziamenti effettuati a fattureda ricevere dalla società incorporata Aspra Finance comprensivi della quota di IVA. Tale voce denota unrilevante decremento rispetto al 2012 dovuto al progressivo esaurirsi delle fatture da ricevere stanziatedalla società incorporata.

La voce “indennizzi su portafoglio di proprietà” è relativa al risarcimento richiesto ad Unicredit in seguitoall’attivazione, iniziata a fine 2012 e sviluppata nel 2013, delle clausole contrattuali previste al momento

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>> Nota integrativa – Parte C)Informazioni sul conto economico

dell’acquisto del portafoglio non performing da parte di Aspra Finance nel 2008, a fronte di difformitàrispetto alle dichiarazioni rese originariamente dalla cedente che hanno comportato recuperi inferiori alleattese.

Sezione 14 – Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 21014.1 – Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

31/12/2013 31/12/2012

A. Proventi - -1. Rivalutazioni2. Utili da cessione - -3. Riprese di valore4. Altri Proventi

B. Oneri (47) -1. Svalutazioni2. Rettifiche di valore da deterioramento (47)3. Perdite da cessione4. Altri oneri

Risultato netto (47) -

Componente reddituale / Valori

La voce ricomprende la rettifica apportata al 31.12.2013 sulla valutazione della partecipazione in AssetBancari II acquisita dalla Società partecipata UCCMI.

Sezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali -Voce 220

Nessun dato da esporre.

Sezione 16 – Rettifiche di valore dell'avviamento - Voce 230

Nessun dato da esporre.

Sezione 17 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240

Nessun dato da esporre.

Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 26018.1 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

31/12/2013 31/12/2012

1. Imposte correnti (-) 26.600 2.4002. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) - 2.2513. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) - -

3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) (diversa da crediti di imposta di cuialla L.214/2011)

3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d 'imposta di cui alla leggen.214/2011 (+) - -

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 236.288 (18.087)

a) Variazione delle imposte anticipate per crediti d'imposta di cui alla legge n.214/2011 (-)

b) Altre variazioni delle imposte anticipate (+/-) 236.288 (18.087)

5. Variazione delle imposte differite (+/-) - -6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) 262.888 (13.436)

Componente / Valori

L’incremento rispetto all’esercizio precedente della voce “Variazione per imposte anticipate” è legatoprincipalmente alla consistenza della voce relativa alle rettifiche di valore su crediti verso la clientela

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>> Nota integrativa – Parte C)Informazioni sul conto economico

nonché alle novità introdotte dalla Legge 147 del 27 dicembre 2013 (Legge di Stabilità) in tema dideducibilità nel tempo di tali rettifiche.

18.2 - Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

31/12/2013 31/12/2012

Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (voce 260) (819.662) 35.941Tasso teorico applicabile 27,50% 27,50%Imposte teoriche 225.407 (9.884)1. Aliquote fiscali differenti2. Ricavi non tassabili - differenze permanenti 291 5853. Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti (733) (2.646)4. IRAP 37.822 (3.450)5. Anni precedenti e cambiamenti di aliquota - 2.251

a) effetto sulle imposte correnti

- perdite portate a nuovo

- altri effetti di anni precedenti - 2.251

b) effetto sulle imposte differite

- cambiamenti del tax rate

- riprese fiscali da anni precedenti costi deducibili (-)

- rettifiche fiscali temporanee costi indeducibili (+)

- imposizione di nuove tasse (-) revoca di precedenti (+)

6. Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita- svalutazione di attività per imposte anticipate

- iscrizione di attività per imposte anticipate

- mancata iscrizione di attività per imposte anticipate

- mancata iscrizione della fiscalità anticipata/differita secondo lo IAS 12.39 e 12.44

7. Valutazione delle società collegate8. Altre differenze 101 (292)Imposte sul reddito registrate in conto economico 262.888 (13.436)

Componenti reddittuali / Valori

La presente tabella fa riferimento all’aliquota nominale IRES del 27,50%, in quanto, a norma del l’art.2comma 2 del DL 30 novembre 2013 n. 133, non si ricade nella fattispecie interessata dall’aumento dialiquota al 36%; mentre per l’IRAP si è presa in considerazione l’intera imposta ( imposte anticipate).

Sezione 19 – Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte -Voce 280

Nessun dato da esporre.

Sezione 20 – Altre informazioni

Nessun dato da esporre.

Sezione 21 – Utile per azione21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

31/12/2013 31/12/2012

Utile netto 0 22.504.777Numero medio azioni in circolazione 7.825.000 7.825.000

Utile per azione (€) 0,0000 2,6837

21.2 Altre Informazioni

Non ci sono altre informazioni da esporre.

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>> Nota integrativa – Parte D)Redditività Complessiva

Parte D – Redditività Complessiva

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA

10. Utile (perdita) d'esercizio (819.663) 262.888 (556.775)

Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico

20. Attività materiali

30. Attività immateriali

40. Piani a benefici definiti 254 (70) 184

50. Attività non correnti in via di dismissione

60. Quota delle riserve da valutazione delle

partecipazioni valutate a patrimonio netto

Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico

70. Copertura di investimenti esteri:

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

80. Differenze di cambio

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

90. Copertura dei flussi finanziari

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita

a) variazioni di fair value 136 (38) 98

b) rigiro a conto economico

- rettifiche di deterioramento

- utile/perdite da realizzo

c) altre variazioni

110. Attività non correnti in via di dismissione

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

c) altre variazioni

120. Quota delle riserve da valutazione delle

partecipazioni valutate a patrimonio netto

a) variazioni di fair value

b) rigiro a conto economico

- rettifiche di deterioramento

- utile/perdite da realizzo

c) altre variazioni

130. Totale altre componenti reddituali 390 (108) 282

140. Redditività complessiva (voce 10 + 130) (819.273) 262.780 (556.493)

Importo LordoImposta sul

redditoImporto nettoVoci

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>> Nota integrativa – Parte E)Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relativepolitiche di copertura

Sezione 1 - Rischio di credito- Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali2. Politiche di gestione del rischio di credito

- Informazioni di natura quantitativaA - Qualità del creditoB - Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizieC - Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attivitàD - Modelli per la misurazione del rischio di credito

Sezione 2 - Rischi di mercato2.1 Rischio di tasso d'interesse e rischio di prezzo - Portafoglio negoziazione di vigilanza

- Informazioni di natura qualitativa- Informazioni di natura quantitativa

2.2 Rischio di tasso d'interesse e di prezzo - Portafoglio bancario- Informazioni di natura qualitativa- Informazioni di natura quantitativa

2.3 Rischio di cambio2.4 Gli strumenti derivati

Sezione 3 - Rischio di liquidità- Informazioni di natura qualitativa- Informazioni di natura quantitativa

Sezione 4 - Rischi operativi- Informazioni di natura qualitativa- Informazioni di natura quantitativa

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>> Nota integrativa – Parte E)Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Sezione 1 – Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

La voce Crediti dell’attivo patrimoniale di UniCredit Credit Management Bank S.p.A. rappresentaprincipalmente un portafoglio di crediti in default (Sofferenze) in prevalenza rivenienti dalla fusione perincorporazione di Aspra Finance S.p.A, a loro volta originati da acquisti da altre Legal Entities del GruppoUniCredit e da quelle del Gruppo Capitalia a partire dal 2008.

Al fine di garantire il principio di neutralità all’interno del Gruppo bancario dell’operazione ex ASPRAFinance, su tale perimetro di posizioni è stato progressivamente esteso il metodo A-IRB ai fini delladeterminazione del Patrimonio di Vigilanza, per le tipologie di crediti che ne avessero i requisiti previsti daimodelli di Gruppo e sulla base di quanto concordato con Banca d’Italia in sede di autorizzazione.

Nel corso del 2013 sono state concluse alcune operazioni di cessione, tra cui, a dicembre 2013, la cessionead Aurora SPV S.r.l. (Aurora 2) di un portafoglio di circa 700€ml di crediti (dato al lordo dei radiati) alprezzo di cessione di 11,2€ml.

La parte residuale dei crediti è costituita da operazioni di acquisto di crediti tributari da procedureconcorsuali nonché di crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione e dalllacompartecipazione ad investimenti nell’acquisto di portafogli di crediti non-performing precedentementegestiti.

UniCredit CMB nel corso del 2013 ha anche sviluppato l’attività di concessioni di crediti verso contropartiin bonis, segnatamente professionisti in rapporto con la Banca, nonché mantenuto gli affidamenti inessere verso partecipate (nel caso specifico UCCMI e Polis Fondi SGR).

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Fattori che generano il rischio di credito

Nel corso dello svolgimento della sua attività bancaria UniCredit CMB è esposta al rischio che i crediti, aqualsiasi titolo vantati, non siano onorati dai terzi debitori alla scadenza e debbano essere cancellati, intutto o in parte, a causa del peggioramento delle condizioni finanziarie di tali debitori. Tale rischio èravvisabile sia sui crediti deteriorati rivenienti dall’acquisizione di Aspra Finance che sull’originarioportafoglio property Mediovenezie Banca S.p.A., in attività analoghe legate al periodico acquisto di nuoviportafogli di crediti deteriorati da terzi cedenti, nonché sulle ulteriori attività creditizie poste in essere(acquisto crediti Pubblica Amministrazione e fidi a professionisti che collaborano con la Banca).

La maggior parte delle attività che vanno oltre le tradizionali attività bancarie, può esporre ulteriormentela Banca al rischio di credito. Il rischio “non tradizionale” può, per esempio, derivare dalla sottoscrizionedei contratti di prestazione di servizi ai sensi dei quali la società matura dei crediti commerciali verso lecontroparti.

Le controparti di tali transazioni potrebbero divenire inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici edeconomici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

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>> Nota integrativa – Parte E)Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

UniCredit CMB ha ravvisato la necessità di adeguare la propria struttura conseguentementeall’incorporazione di Aspra Finance, allo scopo di avere un presidio maggiormente incisivo sulmonitoraggio del rischio di credito, presidi che vanno aggiungersi alla tradizione struttura di RecuperoCrediti (core business dell’azienda), che pure ha trovato un elemento di specializzazione sui crediti diproprietà tramite l’istituzione di una rete gestionale dedicata (Workout Property Department).

Tale contesto ha portato all’istituzione di un Organo collegiale, il Comitato Crediti, che, tra le altrefunzioni, ha il compito di deliberare su proposte di natura creditizia quali ad esempio le previsioni diperdita / passaggio a perdita su crediti – nell’ambito delle facoltà delegate al comitato stesso dal Consigliodi Amministrazione – e formula proposte al Comitato Esecutivo ed al Consiglio di Amministrazione per leposizioni di competenza degli stessi.

Al fine di supportare il Comitato Crediti nell’esercizio delle sue funzioni e le altre strutture aziendali nelrealizzare ogni possibile strategia utile al perseguimento degli obiettivi di valutazione del rischio di creditosu posizioni proprie, nonché di supportare l’analoga attività per le mandanti, è stato creato il Credit Risk &Recovery Management Department.

Tale Department ha lo scopo di sovrintendere, in conformità con le linee guida del Gruppo UniCredit, allacorrettezza ed omogeneità dei processi preordinati all’acquisizione delle delibere degli organi aziendalisuperiori e dei pareri, ove previsto, degli organi di Capogruppo, alla valutazione dei crediti, alla valutazionedi operazioni creditizie connesse agli innovativi prodotti che UniCredit CMB propone.

Il Credit Risk & Recovery Management Department si compone delle strutture di Evaluation Unit,Recovery Evaluation Management Team e Credit Risk Management Unit.

L’Evaluation Unit interviene principalmente nel processo di valutazione dei crediti di proprietà, nonchénell’iter deliberativo delle decisioni degli Organi apicali, a supporto dell’attività della rete ed a garanziadell’obiettività della valutazione stessa e della completezza/congruità dell’analisi sia a fini contabili e dibilancio nonché della convenienza economica delle proposte.

Il Recovery Evaluation Mangement Team ha il compito di presidiare il corretto recepimento delle CreditRules di Gruppo, garantendone l’efficace ed efficiente coordinamento di tutte le attività connesse allavalutazione dei crediti e previsioni d’incasso nonché alla corretta esecuzione dei processi di deliberacreditizia sulle posizioni di proprietà con particolare riferimento alle decisioni degli organi collegiali e delCEO monitorandone l’attuazione da parte delle strutture di gestione ed amministrative. A tale attività,legata alla tradizione attività della Banca, si aggiunge la fondamentale attività di valutazione del meritocreditizio sulle controparti in bonis, sia nel processo creditizio di affidamento sia nelle operazioni diacquisto crediti della Pubblica Amministrazione. Si aggiunge inoltre Il presidio dell’attivo di originecommerciale, garantito da una costante attività di verifica del puntuale pagamento dei crediti commercialivantati verso i clienti per contratti di servizio, associata ad un processo di gestione dei sollecitiparametrato alla dimensione dei ritardi. Le posizioni che registrano situazioni di particolare criticitàvengono affidate alla gestione legale e sono oggetto di attenta valutazione analitica al fine didimensionare opportunamente la componente rettificativa di svalutazione.

Un ulteriore struttura a presidio del rischio di credito è la Credit Risk Management Unit, che ha il compitodi espletare il processo di credit risk management fissato da Capogruppo a fronte delle indicazioni di“Basilea 2” sui principi, metodologie e modelli di misurazione e controllo del rischio di credito garantendo,inoltre, il rispetto delle regole di Vigilanza attraverso il sistematico monitoraggio della correttezzadell’applicazione dei modelli avanzati di Gruppo sul rischio di credito (nel caso specifico, trattando in largaparte di Sofferenze, del parametro della LGD).

A tale proposito nel corso del 2012 e 2013 UniCredit CMB è stata coinvolta, unitamente a risorse dellaCapogruppo e di UBIS, nel progetto di estensione dell’applicativo di Gruppo ARAMIS. Il calcolo del

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parametro di LGD e dei requisiti patrimoniali ha potuto godere quindi del più elevati standard della nuovaprocedura.

Il Gruppo nel 2013, in aggiunta alle ordinarie attività di ricalibrazione dei modelli interni di misurazione deirischi, utilizzati a fini regolamentari ed a fini gestionali, ha portato a termine lo sviluppo, la validazione (daparte degli organi interni e dell’Organo di Vigilanza) e l’implementazione dei nuovi modelli di LGD deisegmenti imprese, applicabile anche in UniCredit CMB, per la misurazione della perdita attesa sulportafoglio vivo e deteriorato (per ciascuna categoria di rischio) a fini regolamentari.

Il controllo della qualità del credito avviene attraverso il presidio sia al livello individuale della singolacontroparte sia a livello di intero portafoglio. Per quanto riguarda in particolare la componente individualedel rischio, ossia quella associata alle singole posizioni, le logiche e gli strumenti a supporto dell’attivitàcreditizia nella fase di gestione consentono ai gestori di predisporre accurate previsioni degli ammontari edelle tempistiche dei recuperi attesi sulla singola pratica, in funzione del suo stato di avanzamento nelprocesso gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementioggettivamente riferibili alla posizione e sono in ogni caso effettuate dai gestori nel rispetto del principiodi prudenza.

UniCredit CMB utilizza per il calcolo dei requisiti patrimoniali per rischi di credito l’approccio “misto” inquanto determinate tipologie di crediti utilizzano l’approccio IRB Advanced mentre per quelli che nonhanno un modello certificato da Banca d’Italia viene utilizzato il metodo Standard.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Le esposizioni creditizie riguardano principalmente prestiti tradizionali a privati e aziende; tali prestitipossono essere garantiti sia da garanzie di tipo “reale” (specie: ipoteche su immobili e pegno su benimobili o crediti) sia di tipo “personale” (di norma: fideiussioni da privati o imprese). Le garanzie personalisono rilasciate, in genere, dai titolari delle aziende che fruiscono di affidamenti o da loro familiari.

Le garanzie rappresentano un elemento accessorio del credito garantito e costituiscono uno deglielementi fondanti delle previsioni di recupero.

2.4 Attività finanziarie deteriorateCome detto, il portafoglio crediti della Banca è costituito prevalentemente da posizioni non-performing,ed in particolare di Crediti a Sofferenza.

Ai fini della determinazione degli accantonamenti, con cadenza periodica e ad ogni occasione in caso difatti nuovi significativi, la banca provvede, tramite processi definiti dalla Normativa interna, a rivedereanaliticamente le posizioni per l’eventuale modifica degli accantonamenti, in relazione all’evolversi delleprospettive di recupero e alle strategie messe in atto.

Gli elementi principali considerati per una corretta valutazione della previsione di perdita sono i seguenti:

consistenza patrimoniale dell’affidato e dei garanti (al netto di eventuali gravami);

situazione patrimoniale ed economico finanziaria attuale e prospettica del cliente;

esistenza di eventuali piani di rientro, debitamente sottoscritti anche da tutti i garanti, e delloro regolare andamento;

consistenza ed escutibilità delle garanzie accessorie in essere;

garanzie reali (più spesso) o personali accessorie ottenute volontariamente o acquisiteattraverso attività giudiziali.

Le valutazioni delle previsioni di perdita vengono effettuate nel rispetto di precise policy di Gruppo chedettano criteri condivisi basati sulle serie storiche interne e ispirati al principio di prudenza.

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I criteri per la determinazione delle svalutazioni si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi percapitale ed interessi al netto degli oneri di recupero e di eventuali anticipi ricevuti; ai fini delladeterminazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentatidall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare.Per la stima degli incassi e delle relative scadenze dei crediti problematici si fa riferimento a piani di rientroanalitici ove disponibili; in mancanza, si utilizzano valori stimati e forfetari desunti da serie storiche internee da studi di settore.Nel corso del 2013 il Risk Management di Capogruppo, con la collaborazione delle strutture di UniCreditCMB, ha sviluppato una nuova griglia statistica per la determinazione del piano di incasso atteso delleSofferenze. La nuova griglia è stata utilizzata in UCCMB per la stima delle tempistiche utili al calcolodell’attualizzazione della parte dello stock della Banca per la quale non siano disponibili valutazionianalitiche (business plan). L’implementazione della nuova griglia ha comportato in UCCMB unallungamento medio ponderato delle previsioni di recupero di circa 1 anno e 7 mesi.

Con riferimento alle modalità di rilevazione dei tassi di attualizzazione da applicare in particolare allesofferenze originate da rapporti contrattualmente a tasso variabile, l’applicazione dello IAS 39richiederebbe la possibilità di conoscere le modalità di rilevazione del tasso variabile contrattualmenteprevisto per ogni operazione e i relativi parametri di riferimento. Tali informazioni di dettaglio, residentinelle procedure di legacy originarie dei rapporti, non sono tuttavia storicizzate nelle procedure di gestionedei crediti in default e non possono quindi essere utilizzate per la corretta valorizzazione dei tassi diattualizzazione. Stante la particolare composizione del portafoglio a sofferenza (rivenienteprevalentemente dalle Legal Entities del gruppo ex Capitalia ed UniCredit), si è nel tempo sopperito aquesta carenza informativa storicizzando sui rapporti a sofferenza la misura del tasso variabilecontrattualmente applicato al momento del default, alla stregua di quanto effettuato per tutte leanaloghe operazioni a sofferenza originate rapporti contrattualmente regolati a tasso fisso.

Al 31.12.2013, al fine di allineare gli attuali processi operativi di UniCredit CMB alla metodologia utilizzatadalla Capogruppo UniCredit e raggiungere così una maggiore omogeneità a livello di Gruppo dei parametriutilizzati per le valutazioni delle sofferenze, è stata aggiornata la modalità di acquisizione del tasso diattualizzazione delle sofferenze originate da rapporti contrattualmente a tasso variabile rivenienti dallaforma tecnica dei Conti Correnti. Per le operazioni regolate a tasso variabile ma contrattualmente noncostruito quale “parametro base + spread” (quali appunto gli utilizzi nella forma tecnica Conti Correnti), èstato utilizzato il tasso applicato al rapporto prima della classificazione a default, a cui è stato associato un“parametro” che consenta di recepire la “variabilità” del tasso altrimenti non identificabile su questeposizioni. Per le posizioni in essere al 1 gennaio 2013 rientranti in tale casistica, quale miglioreapprossimazione del tasso contrattuale in essere precedentemente alla classificazione a default, è statomantenuto il tasso utilizzato al 31.12.2012 al quale viene poi associato il parametro di variabilità per lefinalità suddette.

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica,distribuzione economica e territoriale

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A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia(valori di bilancio)

Portafogli / Qualità Sofferenze IncagliEsposizioni

ristrutturate

Esposizioni

scadute

deteriorate

Esposizioni

scadute non

deteriorate

Altre attività Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione -

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.325 1.325

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza -4. Crediti verso banche 671.015 671.015

5. Crediti verso clientela 1.838.411 4.115 53.051 1.895.577

6. Attività finanziarie valutate al fair value -

7. Attività finanziare in corso di dismissione -8. Derivati di copertura -

Totale 31.12.2013 1.838.411 4.115 - 725.391 2.567.917

Totale 31.12.2012 2.867.548 - 520.527 3.388.075

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia(valori lordi e netti)

Attività deteriorate

Portafogli / Qualità

Esp

osi

zio

ne

lord

a

Re

ttif

ich

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cifi

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Esp

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Esp

osi

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ne

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Tota

le

(esp

osi

zio

ne

ne

tta)

1.325 1.325 1.325

105 (105) - 671.015 671.015 671.0155. Crediti verso clientela 10.501.726 (8.659.200) 1.842.526 53.126 (75) 53.051 1.895.577

8. Derivati di copertura

Totale 31.12.2013 10.501.831 (8.659.305) 1.842.526 725.466 (75) 725.391 2.567.917

Totale 31.12.2012 11.312.410 (8.444.862) 2.867.548 520.527 520.527 3.388.075

6. Attività finanziarie valutate al fair value7. Attività finanziare in corso di dismissione

In Bonis

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione2. Attività finanziarie disponibili per la vendita3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza4. Crediti verso banche

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni / ValoriEsposizione

lorda

Rettifiche di

valore

specifiche

Rettifiche di

valore di

portafoglio

Esposizione

netta

A. Esposizioni per cassaa) Sofferenze 105 (105) -b) Incagli -c) Esposizioni ristrutturated) Esposizioni scadute deterioratee) Altre attività 671.015 671.015

Totale A 671.120 (105) - 671.015B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorate

b) AltreTotale B - - -Totale A+B 671.120 (105) - 671.015

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A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali / Categorie Sofferenze IncagliEposizioni

ristrutturate

Esposizioni

scadute

A. Esposizione lorda iniziale 128- di cui: esposizioni cedute non cancellate

B. Variazioni in aumento - - - -B.1 ingressi da esposizioni in bonisB.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorateB.3 altre variazioni in aumento -

C. Variazioni in diminuzione (23) - - -C.1 uscite verso esposizioni in bonisC.2 cancellazioniC.3 incassi (22)C.4 realizzi per cessioniC.4 bis perdite da cessioniC.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorateC.6 altre variazioni in diminuzione (1)

D. Esposizione lorda finale 105 - - -- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali / Categorie Sofferenze IncagliEposizioni

ristrutturate

Esposizioni

scadute

A. Rettifiche complessive iniziali 124- di cui: esposizioni cedute non cancellate

B. Variazioni in aumento 1 - - -B.1. rettifiche di valore 1B.1.bis perdite da cessione

B.2. trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorateB.3. altre variazioni in aumento

C. Variazioni in diminuzione (20) - - -C.1. riprese di valore da valutazione (1)C.2. riprese di valore da incasso (19)C.2.bis utili da cessioneC.3. cancellazioni

C.4. trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorateC.5. altre variazioni in diminuzione

D. Rettifiche complessive finali 105- di cui: esposizioni cedute non cancellate

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione

lorda

Rettifiche di

valore

specifiche

Rettifiche di

valore di

portafoglio

Esposizione

netta

A. Esposizioni per cassaa) Sofferenze 10.496.977 (8.658.566) 1.838.411b) Incagli 4.749 (634) 4.115c) Esposizioni ristrutturate -d) Esposizioni scadute deteriorate -e) Altre attività 54.451 (75) 54.376

Totale A 10.556.177 (8.659.275) - 1.896.902B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorate 58.276 (15.986) 42.290b) Altre

Totale B 58.276 (15.986) 42.290

Tipologie esposizioni / Valori

La voce Esposizioni per cassa b) Incagli, contiene crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione cherisentono di una situazione di deterioramento.

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A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali / categorieSofferenze Incagli Esposizioni

ristrutturate

Esposizioni

scadute

A. Esposizione lorda iniziale 11.312.282 -- di cui: esposizioni cedute non cancellate

B. Variazioni in aumento 242.116 4.749 - -B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis 4.573B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate -B.3 altre variazioni in aumento 242.116 176 -

C. Variazioni in diminuzione (1.057.421) - -C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonisC.2 cancellazioni (784.042)C.3 incassi (224.380)C.4 realizzi per cessioni (22.314)C.4. bis perdite da cessioni (5.362)C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -C.6 altre variazioni in diminuzione (21.323)

D. Esposizione lorda finale 10.496.977 4.749 - -- di cui: esposizioni cedute non cancellate

Nella voce c.4 “realizzi per cessioni” sono inclusi gli incassi derivanti dalla cessione di crediti singoli eportafogli di crediti.La voce C.6 “altre variazioni” in diminuzione ricomprende l’importo lordo dei crediti retrocessi alle cedentinel corso dell’esercizio in quanto non presentavano i requisiti originariamente stabiliti per l’acquisto.

A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali / categorieSofferenze Incagli Esposizioni

ristrutturate

Esposizioni

scadute

A. Rettifiche complessive iniziali 8.444.738- di cui: esposizioni cedute non cancellate

B. Variazioni in aumento 1.286.966 634 - -B.1. rettifiche di valore 1.093.932 458B.1.bis perdite da cessione 5.362B.2. trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate -B.3 altre variazioni in aumento 187.672 176

C. Variazioni in diminuzione (1.073.138) - -C.1. riprese di valore da valutazione (191.043)C.2. riprese di valore da incasso (72.775)C.2.bis utili da cessione (4.915)C.3. cancellazioni (784.042)C.4. trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate

C.5 altre variazioni in diminuzione (20.363)D. Rettifiche complessive finali 8.658.566 634 - -

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

La voce B.1 contiene svalutazioni analitiche su crediti per 1.045,2€ml e rettifiche per 48,8€ml riconducibiliall’effetto di attualizzazione.

Si evidenzia, come già richiamato nella Relazione sulla gestione, la rilevazione di importanti rettifiche divalore sul portafoglio crediti a sofferenza a seguito dell’aggiornamento dei parametri utilizzati nelprocesso di valutazione dei crediti ed al recepimento delle prime risultanze dell’ispezione di Banca d’Italiain materia di classificazione e valutazione di un selezionato numero di crediti deteriorati. Di seguito siespone l’informativa circa la natura e l’ammontare dei “cambiamenti di stima” del periodo 2013, resa aisensi dello IAS 8 paragrafo 39.

Nel corso del 2013 il management di UniCredit CMB, così come di Capogruppo, ha preso atto di uncontesto di graduale e significativa discontinuità rispetto al passato. Il cambiamento di scenario verificatesinel corso dell’anno ha indotto ad aggiornare i parametri e gli elementi valutativi dei crediti, nell’ambito del

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fisiologico processo di continuo miglioramento del set di informazioni disponibili e di modelli previsionaliutili ai fini della valutazione dei crediti stessi, sia in ragione del fatto che nel 2013 si sono modificate lecircostanze nelle quali sono state effettuate le valutazioni rispetto all’esercizio precedente.

I fattori esterni che maggiormente hanno inciso sono:- il contesto macro-economico vigente alla data di redazione del Bilancio 2013, nonché le previsioni

sull’andamento futuro delle variabili macroeconomiche e di mercato rilevanti per il GruppoUnicredit e in particolare per UniCredit CMB;

- l’andamento del mercato immobiliare;- il mutamento del contesto normativo di riferimento.

Il protrarsi della crisi mostra riflessi sempre più marcati in termini di minore capacità di recupero deicrediti deteriorati, vieppiù nel caso di un portafoglio vetusto (vintage oltre i 10 anni).

Il mercato immobiliare prosegue in un trend di calo dei valori e di allungamento dei tempi delletransazioni. I processi di esecuzione immobiliare vedono la ripetizione di aste successive più frequentirispetto al passato.

Inoltre, un approccio maggiormente conservativo in merito alla recuperabilità dello stock di creditideteriorati (sia in termini di scarti applicati ai valori delle garanzie, sia di svalutazione del creditochirografo o garantito da garanzia personale) è di fatto applicativo delle novità introdotte dall’Organo diVigilanza con l’aggiornamento del Luglio 2013 della Circolare n. 263 del 27 Dicembre 2006, con specificoriferimento alla determinazione del valore di recupero dei crediti deteriorati, tenuto conto della tipologiadi procedura esecutiva attivata ed esito delle fasi già esperite, nonché del valore di “pronto realizzo” dellegaranzie (utilizzando, per i beni immobili, “scarti” determinati anche in funzione della data diaggiornamento della perizia e del contesto di mercato).

In considerazione di tale evoluzione recente e prospettica dello scenario descritto, il 2013 è statocaratterizzato da intense attività di rafforzamento delle metodologie e dei modelli di misurazione delrischio di credito in UniCredit S.p.A., perimetro Italia che hanno interessato anche UniCredit CMB e il suoportafoglio sofferenze, attraverso un piano di azioni mirato.

Sono stati portati a termine nella Banca, unitamente a Capogruppo:

- una revisione delle politiche di classificazione e valutazione dei crediti deteriorati (“Principi emetodologie per la classificazione a maggior rischio e valutazione dei crediti verso Clientela inItalia”) che, fra l’altro, hanno determinato un cambiamento nelle metodologie valutative per icrediti verso imprese, classificati tra le sofferenze;

- l’emanazione di linee guida operative, diramate per supportare le strutture addette allavalutazione del credito con riferimento alle posizioni verso imprese classificate in sofferenza,ritenute maggiormente rappresentative del possibile valore di realizzo, alla luce delle svalutazionimedie riscontrate sulle perizie aggiornate pervenute, da aggiungere alle svalutazioni ordinarieriscontrate storicamente nei processi di esecuzione immobiliare.

UniCredit CMB basa i propri processi di valutazione sullo strumento del Business plan, applicato a tutte leposizioni rilevanti. Le valutazioni sono state formulate sulla base delle policy in essere al momento dellaproposta, policy che intervengono anche su fattori determinanti quali gli scarti da applicare sui valori diperizia in possesso della Banca, nonché su altri parametri di giudizio da utilizzarsi, come nella maggioranzadei casi, quando l’incasso non sia altrimenti determinabile.

Al fine pertanto di recepire correttamente nel bilancio 2013 l’effetto dei nuovi scenari, nell’impossibilità diri-analizzare in dettaglio tutto il portafoglio alla luce delle nuove policy e linee guida giunte nella partefinale dell’anno, si è intrapresa un’attività che è stata presentata al Group Risk Committee di UniCredit chene ha approvato i contenuti e deliberata dal Consiglio di Amministrazione di UniCredit CMB del 27febbraio 2014, che ha visto le seguenti 4 aree di intervento.

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1) Posizioni garantite da ipoteca (giudiziale o volontaria)Il perimetro è caratterizzato dalla presenza sulla posizione di almeno una ipoteca, giudiziale ovolontaria, di primo grado non escussa. Per verificare l’impatto sulle posizioni, la Banca ha selezionatoun campione rappresentativo, analizzato alla luce delle nuove indicazioni di stima del valore direcupero. Il risultato in termine di aggravi registrato sul campione è stato quindi applicato comeriduzione delle previsioni di recupero Itas preesistenti sulle altre posizioni della specie, per un GBV di3.545 milioni, con un impatto di maggiori accantonamenti Itas di 271,8 milioni ed un passaggio delcoverage dal 71% al 78%.

2) Posizioni non garantite da ipoteca non oggetto revisione nel corso del 2013Anche su tale perimetro, in considerazione del fatto che, pur in assenza di ipoteche, le previsioni direcupero sono state formulate in buona parte sulla base delle prospettiva di alienazioni immobiliari(anche se non supportati da ipoteche) o comunque su realizzo di asset, oltre a doversi applicare lenuove previsioni da policy per le quote non garantite, sono state formulate revisioni delle previsioni diperdita su di un campione rappresentativo. Si è provveduto quindi all’applicazione sul perimetro nontoccato dai business plan analitici dell’effetto riscontrato sugli stessi, coerentemente con il segmento diappartenenza, corrispondente a posizioni per un GBV di 3.286 milioni, per un incremento di rettificheItas pari a 373,9€ml ed un passaggio del coverage da 79% a 88%.

3) Posizioni affidate alla Struttura Credit TransferSi tratta di crediti vetusti per i quali la Banca ha individuato una strategia di possibile cessione comedriver prevalente per il recupero. La Banca ha ritenuto di ridurre le previsioni di recupero allo 0,5% delGBV, coerentemente con un quadro che vede una ridotta appetibilità in caso di vendita ad operatori dimercato per posizioni similari. L’operazione ha coinvolto un perimetro di posizioni per un GBV di 597milioni ed un impatto in termini di accantonamenti Itas di 10,8€ml.

4) Posizioni prive di documentazioneRiduzione dell’esito certo Itas al 3% del GBV per un perimetro di posizioni caratterizzate da un quadrodi scarsa ricuperabilità, desunto dal fatto che: 1) non sono presenti i documenti necessari alla tutela delcredito: gli stessi sono stati richiesti con esito negativo alla cedente; 2) sono assenti procedure giudizialiattive che facciano presupporre comunque l’esistenza di un titolo; 3) assenza di revisione recente delleprevisioni di recupero o con piano scaduto. Tale percentuale è frutto di un’analisi storica delleperformance di recupero delle posizioni chiuse negli anni aventi le medesime caratteristiche. Sonostate coinvolte posizioni per un GBV di 220 milioni con un impatto Itas è stato di 33,6€ml.

Il complesso dei cambiamenti di metodologia e degli aggiornamenti dei parametri utilizzati nellavalutazione dei crediti al 31 Dicembre 2013 (dal quale sono derivate complessivamente maggiori rettifichedi valore Itas per 690,2€ml a fronte di un totale di rettifiche di valore dell’esercizio 2013 pari a 1094,0€mle dell’esercizio 2012 pari a 299€ml) si inquadra ai sensi dello IAS 8 (paragrafo 5) tra i “cambiamenti distima”, i cui effetti trovano riflesso nel conto economico del 2013. In tale esercizio, infatti, si sono residisponibili, ai fini della stima del valore di recupero dei crediti, i nuovi elementi e le nuove informazioni,come illustrato nei punti precedenti. Si sottolinea inoltre che, nel qualificare alcuni dei cambiamenti dimetodologia sopra descritti, si è tenuto conto di quanto previsto al paragrafo 35 dello IAS 8, ossia chequalora sia difficile distinguere un “cambiamento di principio contabile” da un “cambiamento nella stima”,il cambiamento sia da inquadrare contabilmente come un “cambiamento di stima”, con effetti sul contoeconomico dell’esercizio in cui esso si verifica.

Nella voce C.5 altre “variazioni in diminuzione - operazioni di aggregazione aziendale - interne” èevidenziato l’importo lordo dei fondi rischi su crediti retrocessi alle cedenti nel corso dell’esercizio inquanto non presentavano i requisiti originariamente stabiliti per l’acquisto.

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A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

UniCredit CMB utilizza rating interni nella misurazione del rischio di credito con modelli Advanced comedescritto più ampiamente nell’apposita Sezione di parte E “Altre informazioni quantitative in materia dirischio di credito”. L’utilizzo dei modelli interni è limitato ad una parte seppur consistente delle esposizionia default che sono convenzionalmente rappresentate come “senza rating” e pertanto si ritiene di nonesporre la tabella prevista.

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni

Nessun dato da esporre.

A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni

Nessun dato da esporre.

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite

Nessun dato da esporre.

A.3.2 - Esposizioni creditizie verso clientela garantite

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che

Alt

riso

gge

tti

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:

1.1 totalmente garantite (960.876) 499.716 3.311 4.347 - 194 533 452.775 960.876

di cui deteriorate (957.833) 496.673 3.311 4.347 - 194 533 452.775 957.833

1.2. parzialmente garantite (171.505) 41.551 1.223 1.387 5 162 - 121.719 166.047

di cui deteriorate (171.505) 41.551 1.223 1.387 5 162 - 121.719 166.047

2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite:

2.1. totalmente garantite (21.780) 21.780 21.780

di cui deteriorate 21.780 21.780 21.780

2.2. parzialmente garantite (204) 124 124

di cui deteriorate (204) 124 124

Ban

che

Alt

riso

gget

ti

Go

vern

ieB

anch

e

cen

tral

i

Altri derivati

Alt

riEn

tip

ub

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Val

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esp

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ne Garanzie reali (1)

Garanzie personali (2)

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ili-

ipo

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Imm

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ili-

leas

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ario

Tota

le(1

)+

(2)Derivati su crediti Crediti di firma

Tito

li

Alt

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aran

zie

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ali

CLN

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B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” versoclientela (valore di bilancio)

A. Esposizioni per cassaA.1 Sofferenze 3.733 (2.740) 10.174 (174.266)A.2 Incagli 4.115 (634)A.3 Esposizioni ristrutturateA.4 Esposizioni scaduteA.5 Altre esposizioni 1.332 1.464 (75) 5.925

Totale A 1.332 - - 9.312 (3.449) - 16.099 (174.266) -B. Esposizioni “fuori bilancio”

B.1 SofferenzeB.2 IncagliB.3 Altre attività deteriorateB.4 Altre esposizioni

Totale B - - - - - - - - -

Totale 31.12.2013 (A+B) 1.332 - - 9.312 (3.449) - 16.099 (174.266) -

Totale 31.12.2012 (A+B) 1.134 - - 13.089 (7.059) - 17.709 (176.297) -

Governi Altri enti pubblici Società finanziarie

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Re

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spe

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che

Re

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lori

di

po

rtaf

ogl

ioEsposizioni / Controparti

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 1.320.427 (5.902.758) 504.077 (2.578.801)A.2 IncagliA.3 Esposizioni ristrutturate

A.4 Esposizioni scaduteA.5 Altre esposizioni 45.629 26

Totale A - - - 1.366.056 (5.902.758) - 504.103 (2.578.801) -B. Esposizioni “fuori bilancio”

B.1 Sofferenze 41.685 (15.986) 605 (1)B.2 IncagliB.3 Altre attività deteriorate

B.4 Altre esposizioniTotale B - - - 41.685 (15.986) - 605 (1) -Totale 31.12.2013 (A+B) - - - 1.407.741 (5.918.744) - 504.708 (2.578.802) -

Totale 31.12.2012 (A+B) - - - 2.082.234 (5.930.803) - 860.020 (2.352.503) -

Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

Ret

tifi

che

valo

rid

i

po

rtaf

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io

Esp

osi

zio

ne

net

taEsposizioni / Controparti

Ret

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spec

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he

Esp

osi

zio

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net

ta

Ret

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che

valo

re

spec

ific

he

B.2 - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” versoclientela (valore di bilancio)

A. Esposizioni per cassaA.1 Sofferenze 1.834.226 (8.616.326) 4.158 (34.591) 20 (378) 2 (3.968) 5 (3.303)A.2 Incagli 4.115 (634)A.3 Esposizioni ristrutturateA.4 Esposizioni scaduteA.5 Altre esposizioni 54.376 (75)

Totale 1.892.717 (8.617.035) 4.158 (34.591) 20 (378) 2 (3.968) 5 (3.303)B. Esposizioni “fuori bilancio”

B.1 Sofferenze 42.290 (15.986)B.2 IncagliB.3 Altre attività deteriorateB.4 Altre esposizioni

Totale 42.290 (15.986) - - - -Totale 31.12.2013 1.935.007 (8.633.021) 4.158 (34.591) 20 (378) 2 (3.968) 5 (3.303)

Totale 31.12.2012 2.958.664 (8.371.585) 5.634 (32.081) 9.869 (55.839) 8 (3.875) 11 (3.283)

Italia Altri paesi europei America Asia Resto del mondo

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Re

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i

valo

re

com

ple

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e

Esp

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Esp

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zio

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net

ta

Esposizioni / Aree geografiche

Re

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ple

ssiv

e

Esp

osi

zio

ne

net

ta

Re

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i

valo

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ple

ssiv

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B.3 - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” versobanche (valore di bilancio)

A. Esposizioni per cassaA.1 Sofferenze (17) (44) (44)A.2 IncagliA.3 Esposizioni ristrutturateA.4 Esposizioni scaduteA.5 Altre esposizioni 670.146 - 869 -

Totale 670.146 - 869 (17) - (44) - (44)B. Esposizioni “fuori bilancio”

B.1 SofferenzeB.2 IncagliB.3 Altre attività deteriorateB.4 Altre esposizioni

Totale

Totale 31.12.2013 670.146 - 869 (17) - (44) - - - (44)

Totale 31.12.2012 454.999 - 5.591 (19) - (62) - - - (43)

Resto del mondo

Esposizioni / Aree geografiche

Esp

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zio

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net

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Ret

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e

Esp

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ta

Ret

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Italia Altri paesi europei

Esp

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e

Esp

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zio

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ta

Ret

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valo

re

com

ple

ssiv

e

AsiaAmerica

B.4 - Grandi rischi

31.12.2013 31.12.2012

a) valore di Bilancio 747.803b) valore ponderato 38.897c) Numero 3

Altre informazioni quantitative in materia di rischio di credito

UniCredit CMB utilizza per il calcolo dei requisiti patrimoniali per rischi di credito l’approccio “misto”.Determinate tipologie di crediti hanno l’approccio IRB Advanced mentre, per quelli che non hanno unmodello certificato da Banca d’Italia, viene utilizzato il metodo Standard.

L’utilizzo dell’approccio AIRB è derivante dalla fusione per incorporazione di Aspra Finance S.p.A. eriferibile alla quota di portafoglio a sofferenza alla quale veniva applicata tale metodologia, anche, antefusione.

La quota valutata ad AIRB rappresenta alla data del 31.12.2013, in termini di valori lordi, il 76% delportafoglio complessivo deteriorato ed, in termini di valori netti IAS, l’82%.

Il modello applicato è stato sviluppato e validato dal CRO di Capogruppo che ne detiene la responsabilità.Tale modello è lo stesso adottato da UniCredit per le proprie posizioni a Sofferenza.

Con riferimento quindi al calcolo dei Requisiti Patrimoniali e con particolare riferimento al RequisitoPrudenziale sul Rischio di Credito, si illustrano i valori assoggettati al calcolo riassunti nella seguentetabella:

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Importo % Importo % Importo %Portafoglio Crediti per Cassa AIRB 7.951.292.393,23 76% 6.436.038.233,11 74% 1.515.254.160,12 82%

Portafoglio Crediti per Cassa Standard 2.545.789.254,55 24% 2.222.632.967,01 26% 323.156.287,54 18%

Totale Portafoglio Crediti per Cassa 10.497.081.647,78 8.658.671.200,12 1.838.410.447,66

Altro attivo Standard 1.234.410.050,92 708.268,68 1.233.701.782,24

Impegni 10.550.716,56 0 10.550.716,56

Portafoglio Crediti di firma AIRB 57.669.511,69 15.984.940,07 41.684.571,62

Portafoglio Crediti di firma Standard 606.148,60 559,83 605.588,77Totale Portafoglio Crediti di firma 58.275.660,29 15.985.499,90 42.290.160,39

TOTALE ATTIVITA' DI RISCHIO 11.800.318.075,55 8.675.364.968,70 3.124.953.106,85

31/12/2013

VALORI LORDI RETTIFICHE DI VALORE NETTO DI BILANCIO

La tabella dettaglia la suddivisione del portafoglio Crediti in due macro-aggregati riferiti a posizioni per lequali risultano applicabili i modelli avanzati di calcolo del rischio di credito (Advanced Internal RatingBased) e posizioni alle quali continua ad essere applicata la misurazione del rischio con approccioStandard. Si evidenza, inoltre, la presenza di poste residuali dell’attivo non classificate alla voce “Crediti”per le quali viene ugualmente utilizzata la metodologia Standard.

La quota di portafoglio valutata AIRB è riferita esclusivamente a posizioni in sofferenza provenientidall’incorporata società Aspra Finance, per le quali erano in precedenza utilizzati i modelli in uso presso lealtre banche del gruppo, e parte delle posizioni acquistate dalle società Trevi Finance S.p.A., Trevi Financen.2 S.p.A., Trevi Finance n.3 S.r.l. in quanto derivanti da portafogli ex Capitalia che presentanocaratteristiche omogenee a quelle presenti nel portafoglio ex Aspra Finance. La metodologia di calcolo delrequisito patrimoniale su tale quota di portafoglio e i risultati in termini anche di effetto sul patrimonio divigilanza sono opportunamente monitorati dalla competente struttura di Credit Risk Management. Ilrisultato del calcolo effettuato con utilizzo di tali modelli avanzati fa emergere, ai fini regolamentari, unvalore di “perdita attesa” pari a 5.790,09€ml e una conseguente differenza positiva rispetto alle rettifichedi valore già contabilizzate (e quantificate in 6.452,02€ml) pari a 661,93€ml. Tale differenza, limitatamentealla quota computabile e pari al 6 per mille del valore di RWA complessivo e quantificato in 2,2€ml, è statainserita tra le componenti positive del Patrimonio di Vigilanza Supplementare.

La quota di portafoglio valutata Standard contiene le posizioni a sofferenza rivenienti sia dall’incorporataAspra Finance che da crediti acquistati successivamente per i quali non risultano applicabili modelli validatidalla Banca d’Italia, nonchè da posizioni che precedentemente erano in essere presso l’incorporante.

Secondo la metodologia standardizzata il valore di bilancio di ciascuna attività di rischio viene ponderatosecondo predefiniti fattori di ponderazione in funzione di distinte tipologie di attività e di controparti.

La valutazione con metodologia Standard delle rimanenti poste dell’attivo ha determinato la rilevazione diun Attivo Ponderato per il Rischio (Risk Weighted Assets) pari a 376,99€ml cui corrisponde un Requisitodell’8%, abbattuto del 25% in quanto banca appartenente a Gruppo Bancario, pari a 22,62€ml.Di seguito viene riportata una tabella di sintesi degli aggregati segnalati con evidenza dei valori nominali edella relativa ponderazione:

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Risk Weighted Assets Dicembre

2013

DETTAGLIO ATTIVITA' IMPORTO PONDE

RAZIO

NE

RWA

Esposizioni verso Amministrazioni

centrali e banche centrali

334.559.958 0% -

Esposizioni verso Enti territoriali 1.463.743 20% 292.749

Esposizioni verso enti senza scopo di

lucro ed enti del settore pubblico

175.743 20% 35.149

16.957 100% 16.957

Esposizioni verso intermediari vigilati 770.875.460 0% -

46.577.482 20% 9.315.496

1 100% 1

Esposizioni verso Imprese ed altri

soggetti

42.504.388 0% -

10.000.000 0% -

14.120.679 100% 14.120.679

Esposizioni al dettaglio 550.717 0% -

1.257.718 75% 943.289

Esposizione scadute 314.448.391 100% 314.448.391

14.625.678 150% 21.938.517

Esposizioni ad alto rischio 742.831 200% 1.485.662

Esposizioni verso organismi di

investimento collettivo del risparmio

(OICR)

3.019.434 100% 3.019.434

Altre Esposizioni 232.002 0% -

1.832.836 20% 366.567

11.010.358 100% 11.010.358

Totale RWA 1.568.014.375 376.993.249

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C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività

C.1 Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Le attività per cassa riferite ad operazioni di cartolarizzazione e risultanti nel portafoglio della Banca sonorelative esclusivamente a crediti di terzi.

Nel ruolo di Originator UniCredit CMB risulta coinvolto nella cartolarizzazione Quercia Funding S.r.l. e nelsecondo portafoglio di Aurora SPV S.r.l.. Nel corso del 2013 UniCredit CMB ha svolto il ruolo di servicernelle cartolarizzazioni Quercia Funding S.r.l. e per i due portafogli della società Aurora SPV S.r.l., nonché ilruolo di solo Sub-Servicer (Trevi Finance S.p.A., Trevi Finance n.2 S.p.A., Trevi Finance n.3 S.r.l.).

Di seguito si espongono le principali caratteristiche delle cartolarizzazioni:

Cartolarizzazione QUERCIA FUNDING S.r.l.

La Società, nella sua qualità di società “veicolo”, ha realizzato nel corso del maggio 2001 un'operazione dicartolarizzazione di crediti non-performing congiuntamente a Cariverona Banca S.p.A. (ora UniCreditS.p.A.). L'operazione ha comportato la cessione pro-soluto, ai sensi della Legge 30.4.1999 n. 130 dirapporti classificati a sofferenza a favore della società veicolo di diritto italiano Quercia Funding srl. DalDicembre 2011 Quercia Funding ha cessato di appartenere al Gruppo Bancario di UniCredit.

Ad UniCredit CMB è stato affidato il ruolo di "Servicer" e di "Corporate Servicer Provider" dell'operazione.Attraverso tali ruoli, UniCredit CMB cura, tra l'altro, le fasi di recupero nonché gli incassi dei crediti,predispone la reportistica mensile e semestrale, e si fa carico degli aspetti amministrativo-contabili dellasocietà. UniCredit CMB non ha sottoscritto alcuna quota di titoli.

Cartolarizzazione Aurora SPV S.r.l. – Aurora 1

La Società, nella sua qualità di società “veicolo”, ha realizzato nel corso del mese di marzo 2013 la primaoperazione di cartolarizzazione di crediti non-performing ceduti dalle società veicolo Trevi Finance S.p.A.,Trevi Finance n.2 S.p.A. e Trevi Finance n.3 S.r.l.. L'operazione ha comportato la cessione pro-soluto, aisensi della Legge 30.4.1999 n. 130, di circa 8.500 rapporti classificati a sofferenza a favore della societàveicolo Aurora SPV S.r.l..

Ad UniCredit CMB è stato affidato il ruolo di "Servicer" e di "Corporate Servicer Provider" dell'operazione.Attraverso tali ruoli, UniCredit CMB cura, tra l'altro, le fasi di recupero nonché gli incassi dei crediti,predispone la reportistica periodica, e si fa carico degli aspetti amministrativo-contabili della società.UniCredit CMB ha acquistato inoltre anche una quota del 19,7% dei titoli emessi sia della tranche senior(per iniziali 1,46€ml sia della tranche junior (per iniziali 0,49€ml), sottoscrivendo nel contempo uncontratto di co-investment con l’investitore PC3.

Cartolarizzazione Aurora SPV S.r.l. – Aurora 2

La Società, nella sua qualità di società “veicolo”, ha realizzato nel corso del mese di dicembre 2013 laseconda operazione di cartolarizzazione di crediti non-performing ceduti direttamente da UniCredit CMB.L'operazione ha comportato la cessione pro-soluto, ai sensi della Legge 30.4.1999 n. 130, di circa 4.800rapporti classificati a sofferenza a favore della società veicolo Aurora SPV S.r.l., con completaderecognition dei crediti nel bilancio della cedente.

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>> Nota integrativa – Parte E)Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Ad UniCredit CMB è stato affidato il ruolo di "Servicer" e di "Corporate Servicer Provider" dell'operazione.Attraverso tali ruoli, UniCredit CMB cura, tra l'altro, le fasi di recupero nonché gli incassi dei crediti,predispone la reportistica periodica, e si fa carico degli aspetti amministrativo-contabili della società.

INFORMAZIONI SULLE CARTOLARIZZAZIONINOME CARTOLARIZZAZIONE:Tipologia di operazione:

Originator:Emittente:

Servicer:

Arranger:

Obiettivi dell'operazione:Tipologia delle attività cartolarizzate:Qualità delle attività cartolarizzate:Data del closing:

Valore nominale del portafoglio:

Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di valore:Ricavi o perdite di cessione realizzate:Prezzo di cessione del portafoglio:

Garanzie rilasciate dalla banca:Garanzie rilasciate da terzi:Linee di Credito rilasciate dalla banca:

Linee di Credito rilasciate da terzi:Altre forme di Credit Enhancements:Altre Informazioni rilevanti:

Agenzie di Rating:

Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra

forma:Ammontare e condizioni del tranching :

. ISIN IT0004983893 IT0004983885

. Tipologia Senior Junior

. Classe A B

. Rating n.r. n.r.

. Borsa di quotazione not listed not listed

. Data di emissione 19/12/2013 19/12/2013

. Scadenza legale 2045 2045

. Call option

. Vita media attesa 2,1 2,1

. Tasso 3% 6,5%

. Grado di subordinazione - Sub A

. Valore nominale emesso 6.562.500 € 2.187.500 €

. Valore nominale in essere a fine esercizio 6.562.500 € 2.187.500 €

. Sottoscrittore dei titoli Prime Credit 3 S.A.R.L. Prime Credit 3 S.A.R.L.

Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territorialiItalia - Nord-ovest 107.718.617 €

- Nord-Est 88.857.380 €- Centro 268.518.104 €- Sud e Isole 234.299.787 €

Altri Paesi europei - Paesi U.E. -

- Paesi non U.E. -America -

Resto del Mondo -TOTALE 699.393.888 €

Principali settori di attività economica dei debitori ceduti:Stati -

altri enti pubblici -banche -società finanziarie 34.153.529 €

assicurazioni -imprese non finanziarie 570.136.036 €altri soggetti 95.104.323 €

TOTALE 699.393.888 €

AURORA 2

Tradizionale

UniCredit Credit Management Bank

Aurora SPV srlUCCMB S.p.A.

AnaCap Financial Ltd

Fundingcrediti ordinari - mutui - finanziamenti

Sofferenze19/12/2013

699.393.888 €

€ 11.269.751-69.751 €

11.200.000 €--

---

-

Clean-up call

No Rating Agency

-

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Informazioni di natura quantitativa

C.1.1 - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attivitàsottostanti

Esp

osi

zio

ne

lord

a

Esp

osi

zio

ne

ne

tta

Esp

osi

zion

elo

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Esp

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Esp

osi

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ett

a

Esp

osi

zio

ne

lord

a

Esp

osi

zio

ne

ne

tta

A. Con attività sottostanti proprie:

a) Deteriorate

b) Altre

B. Con attività sottostanti di terzi:

a) Deteriorate 702 706 488 619

b) Altre

Senior Mezzanine Senior

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito

Mezzanine JuniorJunior Senior Mezzanine Junior

Qualità attività sottostanti /

Esposizioni

C.1.2 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite pertipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Nessun dato da esporre.

C.1.3 - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite pertipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione

Va

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Re

ttif

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alo

reA.1 Aurora SPV S.r.l. - Aurora 1

- crediti in sofferenza 706 4 619 132

Mezzanine

Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito

Tipologia attività sottostanti /

Esposizioni

JuniorSenior Mezzanine Junior Senior Mezzanine Junior Senior

C.1.4 - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia

Crediti

Totale al

31.12.2013

Totale al

31.12.2012

1. Esposizioni per cassa

- "Senior" 706 706 -

- "Mezzanine" - -

- "Junior" 619 619 -

2. Esposizioni fuori bilancio

- "Senior"

- "Mezzanine"

- "Junior"

Attività

finanziarie

detenute sino

alla scadenza

Esposizioni / portafoglioAttività

finanziarie

detenute per

negoziazione

Attività

finanziarie fair

value option

Attività

finanziarie

disponibili per la

vendita

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C.1.5 - Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme disostegno creditizio

A. Attività sottostanti proprie:

A.1 Oggetto di integrale cancellazione - -

1. Sofferenze

2. Incagli

3. Esposizioni ristrutturate

4. Esposizioni scadute

5. Altre attività

A.2 Oggetto di parziale cancellazione - -1. Sofferenze

2. Incagli

3. Esposizioni ristrutturate

4. Esposizioni scadute

5. Altre attività

A.3 Non cancellate - -

1. Sofferenze

2. Incagli

3. Esposizioni ristrutturate

4. Esposizioni scadute

5. Altre attività

B. Attività sottostanti di terzi: -

B.1 Sofferenze 2.257,895

B.2 Incagli

B.3 Esposizioni ristrutturate

B.4 Esposizioni scadute

B.5 Altre attività

Cartolarizzazioni sinteticheAttività / Valori Cartolarizzazioni tradizionali

C.1.6 - Interessenze in società veicolo

Nessun dato da esporre.

C.1.7 Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo

Società veicolo

Attività

deteriorate

Attività in

bonis

Attività

deteriorate

Attività in

bonis

Attività

deteriorate

Attività in

bonis

Quercia Funding S.r.L. 12.054 3.441 100% 100% 95%AURORA SPV S.r.L. - Aurora 1 11.461 9.247 48% 0%AURORA SPV S.r.L. - Aurora 2 8.501 3.897 0% 0%

Deteriorate In bonis Deteriorate In bonis

Senior Mezzanine

Attività cartolarizzate

(dato di fine periodo)

Incassi crediti realizzati

nell'annoQuota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)

Junior

C.2 Operazioni di cessione

Nessun dato da esporre.

C.3 Operazioni di covered bond

Nessun dato da esporre.

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D. Modelli per la misurazione del rischio di credito

La Banca utilizza i medesimi modelli di LGD utilizzati nel Gruppo UniCredit per la misurazione del rischio dicredito dell’82% del portafoglio valutato AIRB. La quota rimanente è valutata secondo metodologiastandard.

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Sezione 2 - Rischi di mercato

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione divigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

I rischi finanziari consistono nelle fluttuazioni di valore delle posizioni della banca conseguenti a variazioninei prezzi / fattori di mercato. UniCredit CMB non evidenzia esposizioni interessati da tale rischio.UniCredit CMB non risulta operativa nel trading e non detiene portafogli di negoziazione titoli azionari o diquote di O.I.C.R.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischiodi prezzo

UniCredit CMB non risulta operativa nel trading e non detiene portafogli di negoziazione titoli.

La banca non ha pertanto attivato specifici processi di gestione o metodi avanzati di misurazione delrischio di tasso d’interesse e del rischio di prezzo. Viene periodicamente monitorato il rischio di tassocalcolato con le metodologie standard stabilite dalle vigenti istruzioni di vigilanza della Banca d’Italia.

Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data diriprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Nessun dato da esporre.

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitalee indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

Nessun dato da esporre.

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie per l'analisi disensitività

Non sono adottati modelli interni.

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2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo- portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso diinteresse e del rischio di prezzo

La particolare natura delle poste patrimoniali di UniCredit CMB, che esprime nell’attivo la sostanzialeprevalenza di crediti deteriorati, rende poco significativa la valutazione del bilanciamento delle scadenzetemporali di riprezzamento. Tale situazione giustifica l’assenza di specifici processi e metodi di misurazionedel rischio di tasso.

UniCredit CMB non risulta operativa nel trading e non detiene portafogli di negoziazione titoli azionari o diquote di O.I.C.R.

B. Attività di copertura del fair value

In considerazione della specifica natura degli assets della Banca tale attività non è presente.

C. Attività di copertura dei flussi finanziari

In considerazione della specifica natura degli assets della Banca tale attività non è presente.

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Informazioni di natura quantitativa

1.Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delleattività e delle passività finanziarie

Tipologia / Durata residua A vista

Fino a 3

mesi

Da oltre 3

mesi fino a

6 mesi

Da oltre 6

mesi fino a

1 anno

Da oltre 1 anno

fino a 5 anni

Da oltre 5

anni fino a

10 anni

Oltre 10

anni

Durata

indetermin

ata

1. Attività per cassa 210.646 422.773 199.778 287.981 1.246.056 181.104 19.576 31.1 Titoli di debito - 1.325

- con opzione di rimborso anticipato- altri 1.325

1.2 Finanziamenti a banche 161.015 390.000 120.000 - - - - -1.3 Finanziamenti a clientela 49.631 32.773 79.778 287.981 1.246.056 181.104 18.251 3

- c/c 3.893 16.380 36.191 141.297 539.611 133.510 14.170 1- altri finanziamenti 45.738 16.393 43.587 146.684 706.445 47.594 4.081 2

- con opzione di rimborso anticipato 23 2.997 23- altri 45.715 16.393 40.590 146.684 706.445 47.571 4.081 2

2. Passività per cassa 02.1 Debiti verso clientela 0

- c/c- altri debiti

- con opzione di rimborso anticipato- altri

2.2 Debiti verso banche- c/c- altri debiti

2.3 Titoli di debito- con opzione di rimborso anticipato- altri

2.4 Altre passività- con opzione di rimborso anticipato- altri

3. Derivati finanziari3.1 Con titolo sottostante- Opzioni

+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

3.2 Senza titolo sottostante- Opzioni

+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

- Altri+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

4. Altre operazioni fuori bilancio+ Posizioni lunghe+ Posizioni corte

La voce “Finanziamenti alla clientela” ricomprende il portafoglio di UniCredit CMB che a seguito dellafusione per incorporazione di Aspra Finance, è composto sostanzialmente da crediti deteriorati a cuiconvenzionalmente sono state assegnate le classi di vita residua (per data di riprezzamento) sulla base deiBusiness Plan di previsione di recupero dei crediti stessi.

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Non sono adottati modelli interni.

2.3 Rischio di cambio

La società non è soggetta a rischio di cambio in quanto non vi sono attività e passività in valuta.

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2.4 Gli strumenti derivati

Nessun dato da esporre.

Sezione 3 - Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

La particolare composizione delle poste attive, costituite quasi esclusivamente da finanziamenti catalogatitra le Sofferenze, e il fatto che l’intero attivo a medio/lungo termine risulta coperto dalla dotazionepatrimoniale, consentono ad UniCredit CMB di beneficiare di consistenti disponibilità liquide. Non si ponequindi l’esigenza di mantenere un sostanziale equilibrio fra le scadenze medie di impieghi e raccolta.

Informazioni di natura quantitativa1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie -Valuta di denominazione: Euro

Attività per cassa 209.284 0 0 271.878 152.147 196.657 271.415 1.243.491 223.293 6A.1 Titoli di StatoA.2 Altri Titoli di debito 3 5 8 37 1.325A.3 Quote OICR

A.4 Finanziamenti 209.284 0 0 271.875 152.142 196.649 271.378 1.243.491 221.968 6- Banche 159.601 261.131 130.271 120.012- Clientela 49.683 10.744 21.871 76.637 271.378 1.243.491 221.968 6

Passività per cassa 2.309B.1 Depositi e conti correnti 2.309

- Banche

- Clientela 2.309B.2 Titoli di debitoB.3 Altre passività

Operazioni “fuori bilancio” 236C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

- Posizioni lunghe

- Posizioni corteC.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 236

C.6 Garanzie finanziarie ricevuteC.7 Derivati creditizi con scambio di capitale

- Posizioni lunghe- Posizioni corte

C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale- Posizioni lunghe

- Posizioni corte

A vista

Da oltre 1

giorno a 7

giorni

Da oltre 7

giorni a 15

giorni

Da oltre 15

giorni a 1

mese

Da oltre 1

mese fino a

3 mesi

Da oltre 3

mesi fino a

6 mesi

Voci / scaglioni temporali Da oltre 6

mesi fino a

1 anno

Da oltre 1

anno fino a

5 anni

Oltre 5

anni

Durata

Indetermin

ata

La voce “Finanziamenti - clientela” ricomprende il portafoglio di UniCredit CMB che a seguito della fusionedi Aspra Finance, è composto sostanzialmente da crediti deteriorati a cui convenzionalmente sono stateassegnate le classi di vita residua contrattuale sulla base dei Business Plan di previsione di recupero deicrediti stessi.

2. Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio

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Nessun dato da esporre.

3. Informativa sulle attività di proprietà impegnate non iscritte in bilancio

Nessun dato da esporre.

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Sezione 4 - Rischi operativi

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Rischio Operativo - definizione

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati daprocessi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e dicompliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operativele perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami dellaclientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai benipatrimoniali dell’azienda, interruzioni dell’operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.

Metodologia

La Banca d’Italia ha autorizzato UCCMB all’utilizzo del metodo avanzato (AMA – Advanced MeasurementApproach) nel 2009 per il calcolo del capitale a rischio operativo. A seguito però della fusione perincorporazione di Aspra Finance S.p.A. (che utilizzava il metodo base per il calcolo del capitale a rischio) apartire dalle segnalazioni del 2011 UniCredit CMB ha adottato il “partial use”, cioè utilizza il metodoavanzato per il calcolo del capitale a rischio soltanto per la parte ex UniCredit CMB a cui verrà sommata laquota parte di rischi operativi di ex Aspra Finance S.p.A. calcolata con il metodo base.

Banca d’Italia nella circolare 263/2006 (Nuove disposizioni di vigilanza prudenziali per le Banche) esuccessivi aggiornamenti prevede che le Banche che utilizzano metodi Avanzati (anche se in modoparziale), debbano rispettare, specifici requisiti organizzativi e quantitativi.

Requisiti organizzativi per la gestione dei rischi operativi

Il Gruppo UniCredit ha definito sistema di gestione di rischi operativi l’insieme di politiche e procedure peril controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi. Le politiche di rischio operativo sonoprincipi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonchéle interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo.

UniCredit CMB ha impostato la propria struttura di controllo dei Rischi nel rispetto della Normativa diVigilanza in coordinamento con Capogruppo e recependo ed applicando le linee guida dalla stessaemanate. Le attività ed i livelli di responsabilità sono stati definiti e formalizzati in modo appropriato nelRegolamento Interno aziendale nel manuale per il controllo dei rischi operativi e nella Normativaaziendale.

La struttura di Governance in tema di rischi operativi prevede oltre al diretto coinvolgimento dell’AltaDirezione anche il Comitato Rischi Operativi che è stato costituito per monitorare l’esposizione, le azioni dimitigazione, le metodologie di misurazione e di controllo dei rischi operativi. E’ stato inoltre stabilito unPermanent Workgroup “Azioni di Mitigazione” affinché si possano individuare aree di rischio eimplementare di conseguenza specifiche azioni correttive. Per il controllo dei rischi operativi UniCreditCMB ha identificato una funzione apposita di Operational and Reputational Risk Management.

La conformità del sistema di controllo e misurazione dei rischi operativi alla normativa esterna e aglistandard di Gruppo è valutata attraverso un processo di convalida interna effettuata da una strutturaindipendente di Capogruppo. A tal fine e come richiesto nella circolare 263 la funzione di Operational RiskManagement ha prodotto, anche per il 2013, il documento di convalida interna.

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>> Nota integrativa – Parte E)Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Infine, la funzione di revisione interna di UniCredit CMB effettua verifiche periodiche, oltre che suldocumento di convalida interna, anche più in generale sui sistemi di gestione e di misurazione dei rischioperativi al fine di valutarne l’efficacia e la conformità con i requisiti di idoneità.

Informazioni di natura quantitativa

Il sistema di misurazione dei rischi operativi rappresenta l’insieme strutturato dei processi, delle funzioni edelle risorse per la determinazione del requisito patrimoniale.

Il sistema di misurazione tiene conto delle quattro componenti di seguito elencate e descritte nei paragrafisuccessivi:

- dati interni di perdita operativa;- analisi di scenario;- fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli interni;- dati esterni di perdita operativa.

Le attività di controllo e misurazione dei rischi operativi sono supportate dagli applicativi di Gruppo diOperational Risk Management, disponibili via web.

Mediante l’estrazione dei dati inseriti nell’applicativo la Capogruppo calcola il capitale a rischio utilizzandoun modello appositamente sviluppato.

Dati interni di perdita operativa

UniCredit CMB provvede a raccogliere i dati di perdita operativa ed a classificarli nelle seguenti classi diriferimento secondo quanto definito dal Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale e recepito dalla circolare263 di Banca d’Italia del dicembre 2006 e successivi aggiornamenti:

- Frode interna- Frode esterna- Contratto e sicurezza sul posto di lavoro- Clienti, prodotti e pratiche di business- Danni ai beni materiali- Avarie e guasti dei sistemi- Esecuzione, consegna e gestione dei processi.

Si riporta di seguito la composizione percentuale delle perdite rilevate durante il 2013.

COMPOSIZIONE PER TIPO DI EVENTO PERCENTUALE

Esecuzione 93%

Clientela 1%

Rapporto di lavoro 6%

Frode Interna 0%Frode esterna 0%Danni materiali 0%Sistemi IT 0%

Totale 100%

Nel corso del 2013 la categoria che ha registrato la maggior parte delle perdite è esecuzione, consegna egestione dei processi. Non si sono manifestate perdite connesse alle categorie di frode interna, frodeesterna, danni ai beni materiali e avarie e guasti dei sistemi

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>> Nota integrativa – Parte E)Informazione sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Analisi Di Scenario

Come descritto nella Circolare Banca d'Italia n. 263 del 27.12.2006 e successive modificazioni eintegrazioni, il sistema di misurazione dei rischi operativi deve tener conto delle analisi di scenario. Unoscenario è un evento operativo fittizio (ad es: un virus nei computer, una frode esterna, ecc) che riguardal’azienda. Lo scopo delle analisi di scenario è verificare l’impatto che un dato evento può produrre intermini di processi coinvolti, controlli in essere, procedure di reporting e perdite.

L’Operational and Reputational Risk Management di UniCredit CMB ha regolarmente svolto le analisi discenario come richiesto da Banca d’Italia.

Indicatori di rischio

Le disposizioni dettate da Banca d’Italia prevedono che il sistema di misurazione dei rischi debba tenerconto dei fattori di contesto operativo e del sistema dei controlli interni mediante, anche, incorporazionedi una componente prospettica (forward-looking), che rifletta con tempestività il miglioramento o ilpeggioramento del profilo di rischio, a seguito delle variazioni intervenute nei segmenti di operatività,nelle risorse umane, tecnologiche ed organizzative nonché nel sistema dei controlli interni.

A tal fine sono stati creati degli indicatori di rischio per UniCredit CMB che vengono monitoratimensilmente.

Dati di perdita esterna

Il sistema di misurazione deve tenere conto dei dati esterni di perdita operativa, in particolare per leperdite ad impatto potenzialmente elevato, ancorché poco frequenti, per le quali non sussiste unasufficiente disponibilità di dati interni, e per la valutazione dei nuovi segmenti di operatività.

La Capogruppo provvede a raccogliere i dati di perdita esterni per conto di tutte le società del Gruppo equindi anche per UniCredit CMB.

Sistema di Reporting

La Banca ha predisposto un sistema di reporting che assicura informazioni tempestive in materia di rischioperativi agli organi aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate. La frequenza e ilcontenuto del reporting è coerente con il livello di rischio e varia in base al destinatario ed all’utilizzodell’informazione.

Quantificazione Rischio Operativo al 31/12/2013

Per quanto attiene al Rischio Operativo si evidenzia che lo stesso risulta quantificato in due distintecomponenti di Rischio segnalate a fronte dell’adozione per un periodo transitorio di un metodo combinatoAMA/BIA che valorizza la componente di rischio riveniente dall’operatività tipica ex Aspra Finance conmetodologia Basic e la componente di rischio riveniente dall’attività tradizionale della banca con laconsueta Metodologia Avanzata AMA.

La componente Basic risulta quantificata per la data di riferimento con un valore nullo in quanto basataessenzialmente sulla media delle rilevazioni storiche del margine di intermediazione (se positivo). Inseguito alla costante determinazione di un margine di intermediazione negativo da parte dell’incorporataAspra Finance il requisito non risulta applicabile. La componente Advanced risulta quantificata in14,21€ml, abbattuti poi del 25% in quanto riferiti a banca appartenente a Gruppo Bancario, per unrequisito segnalato pari a 10,66€ml.

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>> Nota integrativa – Parte F)Informazioni sul patrimonio

Parte F – Informazioni sul patrimonio

1. Il patrimonio dell'impresa

Informazioni di natura qualitativa

Informazioni di natura quantitativa

2. Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

Informazioni di natura quantitativa

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>> Nota integrativa – Parte F)Informazioni sul patrimonio

Sezione 1 - Il patrimonio dell'impresa

A. Informazioni di natura qualitativa

Il patrimonio netto della Banca è composto dall’aggregazione di Capitale, Riserve, Azioni proprie, Riserveda valutazione e Utile di esercizio. Sono considerati elementi del patrimonio tutti gli strumenti finanziariche non rientrano nella definizione di attività e passività finanziaria secondo quanto stabilito dai principicontabili internazionali.

Ai fini di vigilanza l’aggregato patrimoniale rilevante a tale scopo è determinato in base alle vigentidisposizioni previste dalla Banca d’Italia e costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanzaprudenziale.

Ai sensi delle citate disposizioni la Banca è tenuta al rispetto di un coefficiente minimo di solvibilità pari al6%.

B. Informazioni di natura quantitativaB.1 – Patrimonio dell’impresa: composizione

31/12/2013 31/12/2012

1. Capitale 41.280 41.2802. Sovraprezzi di emissione3. Riserve 3.291.562 3.291.752

- di utilia) legale 8.300 8.300b) statutariac) azioni proprie 277 277d) altre 3.282.985 3.283.175- altre 3.282.985 3.283.175

4. Srumenti di Capitale5. (Azioni proprie) (277) (277)6. Riserve da valutazione 818 429

- Attività finanziarie disponibili per la vendita 99- Attività materiali- Attività immateriali- Copertura di investimenti esteri- Copertura dei flussi finanziari- Differenze di cambio- Attività non correnti in via di dismissione- Utili (perdite)attuariali relativi a piani previdenziali a benefici 290

definiti- Quote delle riserve da vautazione relative alle

partecipazioni valutate al patrimonio netto- Leggi speciali di rivalutazione 429 429

7. Utili (perdite) d'esercizio (556.775) 22.505Totale 2.776.608 3.355.689

Voci / Valori

Tra le altre riserve si evidenzia l’effetto della delibera Assembleare dei Soci del 27.2.2014 nella quale, aifini di razionalizzare le poste patrimoniali rispettando i requisiti di vigilanza alla luce della perdita risultantedal Bilancio 2013, sono state approvate le seguenti destinazioni:

Destinazione di € 1.500.000.000 dalla voce “Versamento in conto futuro aumento di capitale” alla voce

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>> Nota integrativa – Parte F)Informazioni sul patrimonio

“Riserva Straordinaria”;

Allocazione di € 350.000.000 dalla voce “Capitale sociale ex-Aspra” alla voce “Riserva Straordinaria”;

Allocazione di € - 620.311.134,73 dalla voce “Perdite esercizi precedenti ex Aspra” alla voce “RiservaStraordinaria;

Allocazione di € - 43.162,46 dalla voce “Perdite esercizi precedenti ex EiM” alla voce “RiservaStraordinaria”.

L’ulteriore variazione della voce “Riserve – altre” è dovuta in aumento per 505€mgl all’attribuzione ariserva straordinaria della componente del risultato dell’esercizio precedente non distribuita e indiminuzione per 651€mgl per effetto dello scarico della Riserva ex Aspra della componente relativa aicrediti retrocessi alle cedenti nel corso dell’esercizio in quanto non presentavano i requisiti per laretrocessione

B.2 – Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Attività / ValoriRiserva

positiva

Riserva

negativa

Riserva

positiva

Riserva

negativa

1 Titoli di debito 98

2 Titoli di capitale

3 Quote di O.I.C.R.

4 Finanziamenti

Totale 98 - - -

31/12/2013 31/12/2012

B.3 – Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli di debito

Titoli di

capitale

Quote di

O.I.C.R. Finanziamenti

1. Esistenze iniziali

2. Variazioni positive 98

2.1 Incrementi di fair value 98

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative

da deterioramento

da realizzo

2.3 Altre variazioni -

3. Variazioni negative - -

3.1 Riduzioni di fair value

3.2 Rettifiche da deterioramento

3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive:da realizzo

3.4 Altre variazioni

4. Importo finale 98 -

B.4 – Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annueSi segnala che a partire dal 1 gennaio 2013 sono entrate in vigore le modifiche al principio IAS 19 (‘IAS19R’) che prevedono, in particolare, l’eliminazione del metodo del “corridoio” con la necessità di iscriverel’impegno in funzione del valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti, al netto del fair value delleattività poste a servizio dei piani e appostando a specifica riserva le differenze di valutazione che al 31dicembre 2013 ammontano a 290€mgl.

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>> Nota integrativa – Parte F)Informazioni sul patrimonio

Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza2.1 Patrimonio di vigilanza

Il patrimonio di vigilanza della Banca ammonta complessivamente a 1.276.896 €mgl come somma delpatrimonio di base e supplementare nel seguito descritti.

Le informazioni quantitative del patrimonio di vigilanza e delle attività a rischio riportate nel seguito sonostate determinate sulla base delle disposizioni di aggiornamento emanate dalla banca d’Italia per tenerconto dell’applicazione nuovi principi contabili (disciplina dei “Filtri Prudenziali”).

A. Informazioni di natura qualitativa1. Patrimonio di base

Il patrimonio di base della Banca è costituito dal capitale e dalle riserve, previa deduzione delle azioni oquote proprie e delle immobilizzazioni immateriali. Esso ammonta a 1.274.945 €mgl. Gli elementi dadedurre per il 50% rispettivamente dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare sonorappresentati dal valore delle partecipazioni in enti finanziari che superano la quota del 10% e dalladeduzione derivante da cartolarizzazioni corrispondente al valore di bilancio dei titoli ABS (Assed BackedSecurities) emessi dalla Società Aurora SPV Srl e classificati tra le Attività disponibili per la vendita percomplessivi 1.325€mgl.

2. Patrimonio supplementare

Il patrimonio supplementare della Banca è costituito prevalentemente dall’eccedenza computabile dellerettifiche di valore rispetto alle perdite attese calcolate sul portafoglio valutato sulla base di modelli dirating avanzati (IRB), oltre che da riserve di rivalutazione, e ammonta complessivamente a 1.951 €mgl,tenuto conto degli elementi da dedurre che coincidono con quanto evidenziato nel Patrimonio di base.

3. Patrimonio di terzo livelloNulla da segnalare.

B. Informazioni di natura quantitativaPatrimonio di Vigilanza al 31/12/2013

31/12/2013 31/12/2012

(224.266) 333.102B. Filtri prudenziali del patrimonio base

B.1 - Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)B.2 - Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)

(224.266) 333.102789 127

(225.055) 332.975(49) 4.244

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare

G.1 - Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)G.2 - Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)

(49) 4.244I. Elementi da dedurre dal totale patrimonio supplementare 127L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I) (49) 4.117M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementareN. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) (225.104) 337.092O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) (225.104) 337.092

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G)

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B)

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di baseE. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D)F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali

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>> Nota integrativa – Parte F)Informazioni sul patrimonio

Si evidenzia di seguito, la tabella del Patrimonio di Vigilanza a seguito degli effetti conseguenti la deliberadell’Assemblea dei Soci del 27/2/2014 che ha approvato la seguente decisione:La voce “A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali” tiene conto delle seguentidestinazioni:

Destinazione di € 1.500.000.000 dalla voce “Versamento in conto futuro aumento di capitale” alla voce“Riserva Straordinaria”;

Allocazione di € 350.000.000 dalla voce “Capitale sociale ex-Aspra” alla voce “Riserva Straordinaria”;

Allocazione di € - 620.311.134,73 dalla voce “Perdite esercizi precedenti ex Aspra” alla voce “RiservaStraordinaria;

Allocazione di € - 43.162,46 dalla voce “Perdite esercizi precedenti ex EiM” alla voce “RiservaStraordinaria”.

Patrimonio di Vigilanza al 27/2/201431/12/2013 31/12/2012

1.275.734 333.102B. Filtri prudenziali del patrimonio base

B.1 - Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)B.2 - Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)

1.275.734 333.102789 127

1.274.945 332.9752.740 4.244

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementareG.1 - Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)G.2 - Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)

2.740 4.244I. Elementi da dedurre dal totale patrimonio supplementare 789 127L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I) 1.951 4.117M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementareN. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 1.276.896 337.092O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) 1.276.896 337.092

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G)

F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B)D. Elementi da dedurre dal patrimonio di baseE. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D)

Con riferimento alle indicazioni riportate nel Bollettino di Vigilanza della Banca d’Italia n.12 dicembre 2013in merito alle disposizioni transitorie in materi di fondi propri riguardanti il trattamento, ai fini del calcolodel Patrimonio di Vilanza, dei profitti e delle perdite non realizzate relativi alle esposizioni verso leAmministrazioni Centrali classificate nella categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita” dello IAS39 approvato dall’UE, nonché alla comunicazione inviata dalla capogruppo Unicredit S.p.A in data 28gennaio 2014 in merito all’esercizio della facoltà prevista nella Parte Seconda, Cap. 14, sez. II, par.2, ultimocapoverso della Circ. 285 recante “Disposizioni di vigilanza per le banche”, Unicredit CMB intendeconfermare la scelta espressa dalla Capogruppo con riferimento ai fondi propri individuali.

Coerentemente con l’applicazione della suddetta facoltà, Unicredit CMB, nella predisposizione delleproprie segnalazioni di vigilanza individuali provvederà a non includere – in alcun elemento dei fondipropri – profitti e perdite non realizzati relativamente alle esposizioni verso le amministrazioni centraliclassificate nella categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita” dello IAS 39 approvato dall’UE,secondo le modalità previste dall’Articolo 467 del CRR.

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>> Nota integrativa – Parte F)Informazioni sul patrimonio

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazione di natura qualitativa

All’interno della Banca la funzione preposta effettua un costante monitoraggio dell’evoluzionedell’aggregato utile ai fini di vigilanza rispetto all’andamento dei diversi profili di rischio al fine diperseguire un adeguato equilibrio dell’assetto complessivo.

B. Informazioni di natura quantitativa

31/12/2013 31/12/2012 31/12/2013 31/12/2012

A. ATTIVITA' DI RISCHIOA.1 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE 9.577.086 10.180.039 376.993 635.771

1. Metodologia standardizzata 1.568.124 1.459.784 376.993 635.771

2. Metodologia basata sui rating interni 8.008.962 8.720.2552.1 Base2.2 Avanzata 8.008.962 8.720.255

3. Cartolarizzazioni

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZAB.1 RISCHI DI CREDITO E DI CONTROPARTE 30.159 50.862

B.2 RISCHI DI MERCATO1. Metodologia standard - -2. Modelli interni3. Rischio di concentrazione

B.3 RISCHIO OPERATIVO 14.210 16.2251. Metodo base2. Metodo standardizzato3. Metodo avanzato 14.210 16.225

B.4 ALTRI REQUISITI PRUDENZIALI

B.5 ALTRI ELEMENTI DI CALCOLO (1) (11.092) (16.772)

B.6 TOTALE REQUISITI PRUDENZIALI 33.277 50.315

C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA (2)C.1 Attività di rischio ponderate 415.964 628.938C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 307% 53%C.3 Patrimonio di vigilanza incluso Tier 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 307% 54%

Categorie/ValoriImporti non ponderati Importi ponderati/requisiti

(1) Nel calcolo dei requisiti prudenziali le banche appartenenti a gruppi bancari italiani tengono conto dellariduzione dei requisiti del 25% (dall’8% al 6% secondo le regole di Basilea II).

(2) Nelle voci C.1, C.2 e C.3 l’ammontare delle attività di rischio ponderate è determinato, per tutte leBanche, indipendentemente dall’appartenenza o meno ad un gruppo bancario, come prodotto fra il totaledei requisiti prudenziali (voci B.6) e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all’8%).

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>> Nota integrativa – Parte G)Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Parte G – Operazioni di aggregazione riguardantiimprese o rami d’azienda

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l’esercizio

Si segnala che in data 24 giugno 2013 è stata perfezionata l’operazione di fusione perincorporazione della Società Esperti in Mediazione S.r.l in UniCredit Credit Management BankS.p.A. approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2013. Si precisa che almomento della fusione per incorporazione la società incorporata risultava interamente possedutadalla incorporante UniCredit CMB.

La fusione per incorporazione di una società interamente posseduta è una fattispecie esclusadall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 “aggregazioni aziendali” poiché non determina, qualeeffetto economico sostanziale, il trasferimento del controllo del business dell’incorporata lacontabilizzazione è stata in continuità di valori rispetto ai dati dell’incorporata.

La fusione ha avuto efficacia economica e giuridica 1 gennaio 2013.

Si riportano di seguito gli elementi dell’Attivo e del Passivo della società Esperti in MediazioneS.r:l. al 31/12/2012, che di fatto rappresentano il saldi dei valori incorporati al 1 gennaio 2013 inUnicredit Credit Management Bank S.p.A.

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>> Nota integrativa – Parte G)Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Bilancio al 1/1/2013 di Esperti in Mediazione S.r:l.

Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio

Non si sono realizzate operazioni di aggregazione dopo la chiusura dell’esercizio.

Sezione 3 – Rettifica retrospettive

Non si sono realizzate rettifiche retrospettive dopo la chiusura dell’esercizio.

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>> Nota integrativa – Parte G)Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

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>> Nota integrativa – Parte H)Operazioni con parti correlate

Parte H – Operazioni con parti correlate

Premessa

L’introduzione degli standard contabili internazionali comporta l’applicazione della disciplina relativaall’informativa sulle operazioni con parti correlate stabilita dallo IAS 24.

Con riferimento alle società quotate, la disciplina delle operazioni con parti correlate si articola, oltre chenella normativa stabilita dallo IAS 24, nelle disposizioni che regolano specifici obblighi di informativa alpubblico per operazioni potenzialmente idonee ad incidere sulla salvaguardia del patrimonio aziendale osulla completezza e correttezza delle informazioni relative all’emittente (art. 71 bis del RegolamentoConsob n. 11971/1999) nonché delle previsioni, attualmente contenute nel codice diautoregolamentazione delle società quotate, che stabiliscono criteri di fairness sostanziale e proceduraleche debbono governare la fase deliberativa dell’operazione.

Sul piano delle definizioni, sulla base del testo dello IAS 24 nella sua ultima formulazione accolta dalRegolamento comunitario 2238/04, una parte è correlata ad un’altra entità se:

a) direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari,

controlla l’entità, ne è controllata, oppure è soggetta a comune controllo (ivi incluse le entitàcontrollanti, le controllate e le consociate);

detiene una partecipazione nell’entità tale da poter esercitare un’influenza notevole suquest’ultima;

controlla congiuntamente l’entità;

b) la Parte è una società collegata dell’entità (secondo la definizione dello IAS 28);

c) la Parte è una joint venture in cui l’entità è una partecipante;

d) la Parte è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità o la sua controllante;

e) la Parte è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti a) o d);

f) la Parte è un’entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad un’influenza notevole da unodei soggetti di cui ai punti d) o e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente o indirettamente, unaquota significativa di diritti di voto;

g) la Parte è un fondo pensionistico per i dipendenti dell’entità, o di una qualsiasi altra entità ad essacorrelata.

Si riportano di seguito le principali evidenze delle operazioni con parti correlate esposte per tipologie dicontroparte.

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>> Nota integrativa – Parte H)Operazioni con parti correlate

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

Compensi Organi di controllo e Dirigenti con responsabilità strategiche

I compensi erogati agli Organi di controllo e ai Dirigenti con responsabilità di controllo nel corso del 2013sono di seguito sintetizzati.

31/12/2013Benefici a breve termine 1.613,7Altri benefici a lungo termine 269,6Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro 15,5Totale 1.898,7

Non vi sono crediti e garanzie rilasciate ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilitàstrategiche.

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Si riportano di seguito le informazioni sulle operazioni con altre parti correlate non ricomprese nellasezione precedente relativa alle informazioni sui compensi degli Amministratori e di Dirigenti.

2.1 Operazioni con società controllate

Le società controllate direttamente da UniCredit CMB sono indicate nella Parte B Sezione 10 dellapresente Nota Integrativa al Bilancio.

Oltre alla gestione in mandato dei crediti anomali ed alle operazioni di acquisto di crediti, si rilevano creditiinfruttiferi vantati nei confronti di società controllate configurabili come finanziamento dei soci. Tali creditirisultano acquisiti in data 18 dicembre 2008 dalla società incorporata Aspra Finance direttamente dallaCapogruppo. In corso d’anno, al fine di agevolare lo sviluppo delle attività di business delle societàcontrollate non in liquidazione, sono state concesse le seguenti linee di fido: a UniCredit CreditManagement Immobiliare è stata concessa una linea di credito per complessivi 10€ml (utilizzata al31.12.2013 per 3€ml).

Operazioni finanziarie

I principali saldi in essere per i principali rapporti creditori e debitori fra la Banca e le società controllate,sia di natura finanziaria che commerciale, sono indicati nella tabella di seguito riportata.

Tipologia Saldi al

31.12.2013

Saldi al

31.12.2012

Attività 51.343 50.620Passività (1.617) (187)

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>> Nota integrativa – Parte H)Operazioni con parti correlate

Costi/Ricavi

Nelle tabelle di seguito si riportano i principali ricavi/oneri per servizi svolti o ricevuti fra la Banca e lesocietà controllate.

Tipologia Saldi al

31.12.2013

Saldi al

31.12.2012

Interessi attivi/passivi 178 42Commissioni attive 5 5Spese amministrative 565 580

Altri Proventi/oneri 464 449Riprese/rettifiche delle partecipazioni - -

1.212 1.076

Tutte le operazioni sono state effettuate a condizioni di mercato.

2.2 Operazioni con altre società partecipanti al gruppo bancario

Si rilevano prevalentemente rapporti inerenti alla gestione in mandato dei crediti anomali.

Con alcune aziende del Gruppo sono inoltre in corso attività di outsourcing per servizi di tipoamministrativo ed informatico regolate da specifiche convenzioni. Presso UniCredit CMB sono presentialcune risorse distaccate da altre società del Gruppo mentre altre risorse di UniCredit CMB sono distaccatepresso aziende del Gruppo.

Operazioni finanziarie

I principali saldi in essere per i principali rapporti creditori e debitori fra la Banca e le società appartenential Gruppo, sia di natura finanziaria che commerciale, sono indicati nella tabella di seguito riportata.

Tipologia Saldi al

31.12.2013

Saldi al

31.12.2012

Attività 7.020 10.526Passività (3.776) (4.557)

Costi/Ricavi infragruppo

Nelle tabelle di seguito si riportano i principali ricavi/oneri per servizi svolti o ricevuti fra la Banca e le altresocietà appartenenti al Gruppo.

Tipologia Saldi al

31.12.2013

Saldi al

31.12.2012

Interessi attivi/passivi - 1Commissioni attive/passive 9.989 9.141Perdite da cessione/riacquisto AFS -

Spese amministrative (12.801) (13.213)Altri proventi/oneri 584 272

(2.228) (3.799)

Tutte le operazioni sono state effettuate a condizioni di mercato.

2.3 Operazioni con partecipanti al capitale della Banca

Oltre alla gestione in mandato dei crediti anomali ed alle operazioni di acquisto di crediti, si rilevano irapporti inerenti i crediti verso la Capogruppo a seguito degli indennizzi per le manleve acquisite sulle

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>> Nota integrativa – Parte H)Operazioni con parti correlate

passività o oneri aggiuntivi che dovessero residuare rispetto ai fondi per rischi e oneri trasferiti almomento della cessione dei crediti deteriorati all’incorporata Aspra Finance.

Vi sono inoltre relazioni con la Capogruppo inerenti ai normali rapporti interbancari di corrispondenzanonché rapporti collegati ad operazioni di investimento a breve termine della liquidità realizzata. Con laCapogruppo sono inoltre in corso attività di outsourcing per servizi di tipo amministrativo ed informaticoregolate da specifiche convenzioni. Presso UniCredit CMB sono presenti alcune risorse distaccate daUniCredit e altre risorse di UniCredit CMB sono distaccate presso UniCredit.

Si evidenziano le principali operazioni tra la Banca e la controllante Capogruppo UniCredit S.p.A.:

Operazioni finanziarie

Tipologia Saldi al

31.12.2013

Saldi al

31.12.2012

Attività (769.860) 581.847Passività 5.008 (3.809)

Costi/Ricavi

Tipologia Saldi al

31.12.2013

Saldi al

31.12.2012

Interessi attivi/passivi 3.785 9.238Commissioni attive/passive 57.106 56.472Spese amministrative (2.322) (1.965)

Altri proventi/oneri 8.406 4.09466.976 67.839

Tutte le operazioni sono state effettuate a condizioni di mercato.

2.4 Impresa capogruppo o ente creditizio comunitario controllante

ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA SOCIETA’

UniCredit CMB appartiene al Gruppo Bancario UniCredit tramite la Capogruppo che, a partire dal 1 luglio2002, detiene il 98% del Capitale Sociale. Il residuo 2% è costituito da n. 175.000 azioni proprie, valorizzateal costo, per un totale di Euro 277.165,20, detenute dalla Banca medesima.

La Capogruppo UniCredit S.p.A. esercita pertanto nei confronti di UniCredit CMB, l’attività di Direzione eCoordinamento prevista dalla nuova normativa del diritto societario entrata in vigore nel corso del 2004(D.Lgs. 17 gennaio 2003 modificato dal D.Lgs. 6 febbraio 2004). UniCredit S.p.A., in veste di socio unico, haritenuto opportuno optare per il regime di responsabilità limitata.

2.4.1 Denominazione

UniCredit S.p.A.

2.4.2 Sede

Roma – Via A.Specchi, 16

Iscritta al Registro delle Imprese di Roma n. 00348170101

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>> Nota integrativa – Parte H)Operazioni con parti correlate

Iscritta all'Albo dei Gruppi Bancari cod. 2008.1.

2.4.3 Bilancio Consolidato

Il bilancio di UniCredit CMB è consolidato dalla controllante UniCredit S.p.A., della quale si riportano diseguito gli schemi dell’ultimo bilancio approvato.

2.4.4 Schemi di Bilancio dell’ultimo bilancio approvato

UniCredit S.p.A.

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO al 31.12.2012

(milioni di €)

Attivo

Cassa e disponibilità liquide 2.214

Attività finanziarie di negoziazione 10.536

Crediti verso banche 27.936

Crediti verso clientela 260.850

Investimenti finanziari 94.647

Coperture 10.840

Attività materiali 2.755

Avviamenti 2.815

Altre attività immateriali 26

Attività fiscali 12.243

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione -

Altre attività 6.417

Totale dell'attivo 431.279

Passivo e patrimonio netto

Debiti verso banche 56.446

Raccolta da clientela e titoli 279.347

Passività finanziarie di negoziazione 10.078

Passività finanziarie valutate al fair value -

Coperture 11.936

Fondi per rischi ed oneri 1.767

Passività fiscali 2.644

Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione -

Altre passività 11.072

Patrimonio netto: 57.989

- capitale e riserve 58.085

- riserve di valutazione attività disponibili

per la vendita e di cash-flow hedge 124

- utile (perdita) netto -220

Totale del passivo e del patrimonio netto 431.279

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>> Nota integrativa – Parte H)Operazioni con parti correlate

CONTO ECONOM ICO RICLASSIFICATO - Esercizio 2012

Interessi nett i 4.276

Div idendi e altri pro venti su partecipazio ni 1.707

Co mmissio ni nette 3.540

Risultato netto nego ziazio ne, co perture e fair value 96

Saldo altri pro venti/o neri 75

M A R G IN E D I IN T E R M E D IA Z IO N E 9 .6 9 4

Spese per il perso nale -3.306

A ltre spese amministrat ive -2.797

Recuperi di spesa 423

Rett if iche di valo re su immo bilizzazio ni materiali e immateriali -169

C o s t i o pe ra t iv i - 5 .8 4 9

R IS ULT A T O D I G E S T IO N E 3 .8 4 5

Rettif iche nette su credit i e su accanto namenti per garanzie e impegni -6.966

R IS ULT A T O N E T T O D I G E S T IO N E - 3 .12 1

A ccanto namenti nett i per rischi ed o neri -169

Oneri di integrazio ne -109

P ro fitt i (P erdite) netti da investimenti 47

UT ILE ( P E R D IT A ) LO R D O D E LL'O P E R A T IV IT A ' C O R R E N T E - 3 .3 5 2

Impo ste sul reddito dell'esercizio 3.132

Rett if iche di valo re su avviamenti -

UT ILE ( P E R D IT A ) N E T T O - 2 2 0

(m ilio ni di €)

2.5 Operazioni con parti correlate

Con riferimento a quanto illustrato in merito ai rapporti con società del gruppo, nel corso del periodo sonostate poste in essere operazioni con parti correlate di natura ordinaria, ascrivibili alle seguenti categorie:

Stipula di contratti relativi a strumenti finanziari di investimento/servizi accessori

Stipula di contratti di prestazione di servizi

Contratti di locazione di immobili

Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del periodo dalla scrivente Società, ascrivibilialle categorie sopra riportate, sono state concluse nell’interesse della Società ed a condizioni analoghe aquelle applicate per operazioni effettuate con terzi indipendenti ovvero, in caso di prestazioni di servizi,sono state regolate su di una base minimale commisurata al recupero dei relativi costi di produzione.

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>> Nota integrativa – Parte I)Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Parte I) Accordi di pagamento basati su propristrumenti patrimoniali

A. Informazioni di natura qualitativa

1.1 Strumenti in circolazioneNell’ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti della Società sono

riconoscibili le seguenti tipologie di strumenti Equity-Settled Share Based Payment:

Stock Option assegnate a selezionati beneficiari appartenenti al Top e Senior Management ed alle Risorse

Chiave del Gruppo e rappresentate da diritti di sottoscrizione di azioni UniCredit;

Performance Stock Option e Performance Share attribuite a selezionati beneficiari appartenenti al Top e

Senior Management ed alle Risorse Chiave e rappresentate rispettivamente da diritti di sottoscrizione e da

azioni ordinarie gratuite UniCredit che la Capogruppo si impegna ad assegnare, condizionatamente al

raggiungimento degli obiettivi di performance stabiliti dal Consiglio di amministrazione della stessa

Capogruppo;

Employee Share Ownership Plan (ESOP) che offre ai dipendenti del Gruppo, che possiedono i requisiti,

l’opportunità di acquistare azioni ordinarie UniCredit con i seguenti vantaggi: assegnazione di un

quantitativo di azioni gratuite (“Free Shares” o, diritti a riceverle) misurato sul quantitativo di azioni

acquistate da ciascun Partecipante (“Investment Share”) durante il “Periodo di Sottoscrizione”.

L’assegnazione delle azioni gratuite è subordinata al rispetto delle condizioni di “vesting” (differenti da

condizioni di mercato) stabilite dal Regolamento del Piano.

Group Executive Incentive System che offre a selezionati Executive del Gruppo un compenso variabile il cui

pagamento avverrà entro cinque anni. I primi due anni del piano i beneficiari riceveranno un pagamento di

denaro, mentre i successivi anni il pagamento verrà effettuato in denaro e in azioni, in relazione al rispetto

delle condizioni di performance individuali e di Gruppo secondo quanto stabilito dal regolamento del

Piano.

Share Plan for Talent che offre a selezionate risorse azioni gratuite UniCredit che la Capogruppo si

impegna ad assegnare condizionatamente al raggiungimento degli obiettivi di performance stabiliti dal

Consiglio di amministrazione della stessa Capogruppo.

1.2. Modello di valutazione1.2.1 Stock Option e Performance Stock Option

Per la stima del valore economico delle Stock Option e Performance Stock Option è stato adottato ilmodello di Hull e White.Il modello è basato su una distribuzione dei prezzi su albero trinomiale determinata con l’algoritmo diBoyle e stima la probabilità di esercizio anticipato in base ad un modello deterministico connesso:

• al raggiungimento di un Valore di Mercato pari ad un multiplo (M) del valore del prezzo diesercizio;

• alla propensione all’uscita anticipata degli assegnatari (E) scaduto il periodo di Vesting.

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>> Nota integrativa – Parte I)Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Nel corso del 2013 non sono stati assegnati nuovi piani di Stock Option e Performance Stock Option

1.2.2 Altri strumenti azionari – Performance Share

Il valore economico di una Performance Share è pari al prezzo di mercato dell’azione ridotto del valore

attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura

consegna dell’azione. I parametri sono stimati con modalità analoghe a quelle delle stock option.

Nel corso del 2013 non sono stati assegnati nuovi piani di Performance ShareI parametri sono stati

quantificati come segue:

1.2.3 Altri strumenti azionari – Share Plan For Talent

Il piano offre, a selezionati beneficiari, azioni gratuite UniCredit che verranno corrisposte in tre rate,

ognuna delle quali aventi vesting annuale.

Il valore economico di una Performance Share è pari al prezzo di mercato dell’azione ridotto del valore

attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura

consegna dell’azione. I parametri sono stimati con modalità analoghe a quelle delle stock option

Nel corso del 2013 non sono stati assegnati nuovi piani di Share Plan for Talent

1.2.4 Group Executive Incentive System

L’ammontare dell’incentivo sarà determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e

quantitativi descritti dal piano. In particolare la determinazione del raggiungimento degli obiettivi sarà

espressa in termini percentuali variabili da 0% a 150% (non market vesting conditions). Tale percentuale,

corretta attraverso l’applicazione di un fattore di rischio/sostenibilità – Group Gate - al primo pagamento,

moltiplicata per l’ammontare dell’incentivo determinerà l’effettivo importo che verrà corrisposto al

beneficiario.

Gli effetti patrimoniali ed economici saranno ripartiti in funzione della durata dei Piani

Group Executive Incentive System 2012 - Shares

Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell’azione ridotto del valore attuale

dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna

dell’azione.

Azioni assegnate

Group Executive Incentive System 2012Prima rata

(2015)Seconda rata

(2016)Terza rata1

(2017)

Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity - (Grant Date) 27-mar-2012 27-mar-2012 27-mar-2012

Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution 11-apr-2013 11-apr-2013 11-apr-2013Inizio periodo di Vesting 1-gen-2012 1-gen-2012 1-gen-2012Scadenza periodo di Vesting 31-dic-2014 31-dic-2015 31-dic-2016Prezzo di mercato azione UniCredit [€] 3.52 3.52 3.52Valore economico delle condizioni di vesting [€] -0,19 -0,37 -0,63

Valore unitario Performance Share alla promessa [€] 3,33 3,15 2.89

(1) Limitatamente ai Piani assegnati agli ExecutiveVice President

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>> Nota integrativa – Parte I)Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Group Executive Incentive System 2013

La componente variabile degli incentivi per l’anno 2013 sarà definita sulla base di:

Performance individuali e risultati a livello di linea di business e, qualora rilevanti, a livello paese o

di Gruppo;

definizione di una struttura bilanciata di pagamenti upfront (successivi alle valutazioni delle

performance) e pagamenti differiti, in azioni e per cassa;

indicazioni regolamentari le quali prevedono, per i pagamenti azionari, una retention di due anni

per i pagamenti upfront e di un anno per i pagamenti in azioni differiti;

applicazione sia di un fattore di rischio/sostenibilità, collegato ai risultati di Gruppo e /o di Singolo

Business/Country e alle condizioni patrimoniali e di liquidità del Gruppo stesso (“Group Gate”) così

come di uno “Zero Factor” qualora le condizioni generali e i risultati di Gruppo e/o di Singolo

Business/Country non incontrassero gli obiettivi del piano stesso secondo quanto approvato dal

CdA di UniCredit S.p.A.,.

Gli effetti economici e patrimoniali verranno contabilizzati durante il periodo di maturazione degli

strumenti.

1.2.5 Employee Share Ownership Plan (Piano Let’s Share 2012)

Le seguenti tavole mostrano i parametri relativi alle Free Share (o per i diritti a riceverle) connesse al pianodi “Employee Share Ownership Plan” approvato nel 2012.

Valutazione Free Share ESOP 2012Free Share

1°Periodo diSottoscrizione

Free Share2°Periodo di

SottoscrizioneData di assegnazione delle Free Share ai dipendenti del Gruppo 5-feb-2013 5-ago-2013Inizio periodo di Vesting 31-gen-2013 31-lug-2013Scadenza periodo di Vesting 31-gennaio-2014 31-luglio-2014

Fair Value unitario delle Free Share [€] 4,35 3,78

Tutti gli effetti economici e patrimoniali del piano, relativi alle Free Share assegnate saranno contabilizzatidurante il periodo di maturazione (fatta eccezione per gli adeguamenti, in linea con quanto previsto dalregolamento del piano, che verranno registrati alla prima chiusura utile successiva al periodo dimaturazione).Le azioni ordinarie UniCredit assegnate nell’ambito di applicazione di questo piano, sono acquistate sulmercato

2. Altre InformazioniPiano 2012 di Partecipazione Azionaria per i Dipendenti del Gruppo UniCredit (Piano Let’s Share 2012)

Nel mese di Maggio 2013 l’Assemblea degli Azionisti di UniCredit in sessione ordinaria ha approvato il“Piano per il 2014 di Partecipazione Azionaria per i Dipendenti del Gruppo UniCredit” (Let’s Share for2014) che offre ai dipendenti del Gruppo, che possiedono i requisiti, l’opportunità di acquistare azioni

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>> Nota integrativa – Parte I)Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

ordinarie UniCredit a condizioni favorevoli, a partire da Gennaio 2014, al fine di rafforzare il senso diappartenenza al Gruppo e la motivazione al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Il piano Let’s Share per il 2014 è stato lanciato il 27 novembre 2013 in 11 paesi in cui opera il Gruppo(Austria, Bulgaria, Germania, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Serbia, Slovacchia, Ungheria, UK, eLussemburgo) con un tasso di adesione del 3,4% circa dei potenziali Partecipanti.

Il piano Let’s Share per il 2014 prevede che:

1. durante il “Periodo di Sottoscrizione” (da Gennaio 2014 a Dicembre 2014) i Partecipanti possonoacquistare azioni ordinarie UniCredit (“Investment Share”) a mezzo di addebito del conto correntecon periodicità mensile oppure in una soluzione a seguito di ordini impartiti nei mesi di Gennaio oLuglio 2014 (modalità “one-off”). Nel caso di uscita dal Piano durante il Periodo di Sottoscrizione, ilPartecipante decadrà dal diritto di ricevere le azioni gratuite al termine del Periodo diSottoscrizione;

2. all’inizio del Periodo di Sottoscrizione (Gennaio 2014/Luglio 2014), ciascun Partecipante riceveràuno sconto del 25% sull’ammontare totale di azioni acquistate, sotto forma di azioni (“FreeShare”); le Free Share saranno soggette a divieto di alienazione per un anno ( “Holding Period”), ilPartecipante ne perderà la titolarità laddove cessi di essere dipendente di una società del GruppoUniCredit durante il Periodo di Vincolo triennale, salvo il caso di cessazione dal servizio per ragioniammesse dal Regolamento del Piano. Per motivi fiscali, in alcuni paesi non è possibile assegnare leFree Share alla fine del Periodo di Sottoscrizione: è pertanto prevista una struttura alternativa chericonosce ai Partecipanti di detti paesi il diritto di ricevere le Free Share alla fine del Periodo diVincolo (“Struttura Alternativa”);

3. durante il “Periodo di Vincolo” (dal Gennaio 2014 al Gennaio 2015 o dal Luglio 2014 al Luglio2015) i Partecipanti potranno alienare in qualsiasi momento le Investment Share “acquistate”, maperderanno le corrispondenti Free Share (o il diritto a riceverle).

Le Free Share sono qualificabili come “Equity Settled Share-based Payments” in quanto i Partecipanti,secondo il Regolamento del piano, riceveranno strumenti di Patrimonio Netto emessi da UniCredit aremunerazione del valore economico dei servizi resi dagli stessi a favore delle società di cui sonodipendenti. Per le Free Share (o per i diritti a riceverle) il valore unitario sarà misurato all’inizio del Periododi Sottoscrizione in base al prezzo pagato dai Partecipanti per acquistare la prima tranche di InvestmentShare sul mercato.

Ogni effetto patrimoniale ed economico relativo al piano Let’s Share per il 2014 sarà contabilizzatodurante il periodo di vincolo.

Il piano Let’s Share per il 2014 non ha prodotto alcun effetto sul Bilancio 2013.

.

B. Informazioni di natura quantitativa

Effetti sul Risultato Economico

Rientrano nell’ambito di applicazione della normativa tutti gli Share-Based Payment assegnatisuccessivamente al 7 Novembre 2002 con termine del periodo di Vesting successivo al 1° Gennaio 2005.

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>> Nota integrativa – Parte I)Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Effetti patrimoniali ed economici connessi a pagamenti basati su azioni (migliaia di euro)

2013 2012

Complessivo Piani Vested Complessivo Piani Vested

Oneri 116 58

- relativi a Piani Equity Settled 116 58

Debiti liquidati ad UniCredit S.p.A. a frontedi piani “vested”

1256

Debiti maturati verso UniCredit S.p.A.1

320 - 204 -

1 1 Importo pari al valore economico maturato dei servizi resi dai dipendenti beneficiari dei piani che prevedono la corresponsione di azioniUniCredit.

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>> Nota integrativa – Parte L)Informativa di settore

Parte L - Informativa di settore

A - Schema Primario

B - Schema secondario

La Banca si è avvalsa della facoltà di non predisporre questa sezione ai sensi di quanto previsto dallacircolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.

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>> Nota integrativa – Allegato 1Prospetto dell’origine, utilizzabilità e distribuibilità

delle voci del patrimonio netto

Allegato 1 - Prospetto dell’origine, utilizzabilità edistribuibilità delle voci del patrimonio netto

Natura Importo Non disponibile Disponibile (A) Disponibile (B) Distribuibile (C)

Capitale 41.280.000

Riserve di capitale: 1.094.860 277.165 817.695 817.695 817.695

Riserve per azioni proprie 277.165 277.165

Rival. Monetaria L. 413/91 (*) 429.146 429.146 429.146 429.146

Utili/perdite att.li relativi a piani previdenziali a

benefici definiti 290.074 290.074 290.074 290.074Rivalutazione attività disponibili

per la vendita 98.475 98.475 98.475 98.475

Riserve di utili: 3.291.284.524 (365.237) 2.792.623.256 1.791.649.761 1.292.667.118

Riserva legale 8.299.862 8.299.862 43.862

Riserva straordinaria 1.280.029.656 1.280.029.656 1.280.029.656 1.280.029.656

Riserva art. 7 L. 218/90 (*) 6.483.557 6.483.557 6.483.557 6.483.557

Riserva D.Lgs 153/99 6.103.231 6.103.231 6.103.231 6.103.231

Riserva sosp.imp.Federalcasse (*) 3.604 3.604 3.604 3.604

Riserva sosp.imp.UCMS (*) 3.208 3.208 3.208 3.208

Riserva da FTA IAS art.7 c7 D.Lgs 38/2005 8.780.082 8.780.082

Riserva da fusione Aspra - riserva per acquisto

crediti UcC EX Aspra 490.726.643 490.726.643

Riserva da fusione Aspa - vers. Soci c/futuro

aumento capitale ex Aspra 1.500.000.000 1.500.000.000Riserva da utili a nuovo IAS

art.6 c2 D.Lgs 38/2005 (9.145.319) (9.145.319)

Azioni proprie (277.165) (277.165)

Totale al 31/12/2012 3.333.382.219 (365.237) 2.793.440.951 1.792.467.456 1.293.484.813

legenda:

(A) disponibilità riserva per aumento di capitale

(B) disponibilità riserva per copertura perdite

(C) distribuibilità riserva ai soci

(*) Riserve in sospensione d'imposta

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>> Nota integrativa – Allegato 2Bilanci delle società controllate

Allegato 2 - Bilanci delle società controllate esottoposte ad influenza notevole

Bilancio al 31.12.2013 della controllata UniCredit Credit ManagementImmobiliare S.p.A.

STATO PATRIMONIALE

Nota ATTIVITA' (importi in Euro) 31/12/2013 31/12/2012

ATTIVITA' NON CORRENTI

1 Immobilizzazioni immateriali 49.069 85.564

2 Immobilizzazioni materiali 381 446

3 Attività fiscali per imposte differite 424.364 806.875

4 Partecipazioni - 6.250.000

Totale attività non correnti 473.814 7.142.885

ATTIVITA' CORRENTI

5 Rimanenze 11.845.407 8.578.825

6 Crediti commerciali 2.412.995 2.164.147

7 Crediti tributari 478.764 369.163

8 Altri crediti 489.432 1.765.493

9 Disponibilità liquide 25.700 11.101

Totale attività correnti 15.252.298 12.888.729

Totale attività 15.726.112 20.031.614

Nota PATRIMONIO NETTO (importi in Euro) 31/12/2013 31/12/2012

Capitale sociale 1.000.000 1.000.000

Altre riserve e Utili (perdite) portati a nuovo 7.510.858 6.683.071

Risultato del periodo 578.679 822.900

10 Totale patrimonio netto 9.089.537 8.505.971

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>> Nota integrativa – Allegato 2Bilanci delle società controllate

Nota PASSIVITA' (importi in Euro) 31/12/2013 31/12/2012

PASSIVITA' NON CORRENTI

11 Passività finanziarie (non correnti) 3.059.684 2.184.679

12 Benefici a dipendenti 16.555 19.339

Totale passività non correnti 3.076.239 2.204.018

PASSIVITA' CORRENTI

11 Passività finanziarie (correnti) 2.419.931 6.071.124

13 Debiti commerciali 623.101 762.642

14 Debiti tributari 64.164 67.801

15 Altri debiti 453.140 2.420.058

Totale passività correnti 3.560.336 9.321.625

Totale passività 6.636.575 11.525.643

Totale passività e patrimonio netto 15.726.112 20.031.614

Conto Economico

Nota CONTO ECONOMICO (importi in Euro) 31/12/2013 31/12/2012

16 Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.596.477 4.271.141

17 Altri ricavi e proventi 2.069.818 1.853.095

Totale ricavi 6.666.295 6.124.236

18 Materie prime e materiali di consumo utilizzati (4.470.488) (464.784)

19 Costi per servizi (2.137.546) (2.259.538)

20 Per il personale (222.220) (70.743)

21 Ammortamenti (47.860) (40.168)

22 Var. delle rimanenze di prodotti finiti 3.266.582 (1.217.655)

23 Oneri diversi di gestione (1.037.162) (244.597)

Totale costi della produzione (4.648.694) (4.297.485)

Risultato operativo 2.017.601 1.826.751

24 Proventi finanziari 16 47

25 Oneri finanziari (994.559) (208.538)

Totale proventi e oneri finanziari (994.543) (208.491)

26 Imposte sul reddito dell’esercizio (444.379) (795.360)

Utile (perdita) dell’esercizio 578.679 822.900

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>> Nota integrativa – Allegato 2Bilanci delle società controllate

Bilancio al 31.12.2013 della controllata COFIRI S.p.A. inliquidazione

Stato Patrimoniale

A T T I V O 31.12.2013 31.12.2012

10 CASSA E DISPONIBILITA' 141 588

20 CREDITI VERSO ENTI CREDITIZI : 1.537.428 1.163.311

(a) a vista 1.537.428 1.163.311

40 CREDITI VERSO LA CLIENTELA 802.697 802.697

b) altri crediti 802.697 802.697

130 ALTRE ATTIVITA’ 3.940.465 4.448.006

TOTALE DELL’ATTIVO 6.280.731 6.414.602

P A S S I V O 31.12.2013 31.12.2012

50 ALTRE PASSIVITA' 36.903 72.874

80 FONDO PER RISCHI ED ONERI 9.675.944 8.973.207

(c) altri fondi 9.675.944 8.973.2072

PATRIMONIO NETTO DI LIQUIDAZIONE (3.432.116) (2.631.479)

120 CAPITALE 6.910.151 6.910.151

140 RISERVE

(a) riserva legale 368.809 368.809

(d) altre riserve 7.007.386 7.007.386

160 UTILE (PERDITA) D’ESERCIZI PRECEDENTI (16.917.825) (23.756.475)

170 UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO (800.637) 6.838.650

TOTALE DEL PASSIVO 6.280.731 6.414.602

Conto Economico

C O S T I 2013 2012

10 INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI 357 1.680

20 COMMISSIONI PASSIVE 4.950 4.177

40 SPESE AMMINISTRATIVE 146.456 110.065

(a) spese per il personale 40.000 40.000

(b) altre spese amministrative 106.456 70.0659

70 ACCANTONAMENTI PER FONDI E RISCHI 1.020.000 4.900.000

90 RETTIFICHE DI VALORE SU CREDITI -* 728.687

110 ONERI STRAORDINARI 35.263 236.171

130 IMPOSTE SUL REDDITO D'ESERCIZIO - -

170 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO (800.637) 6.838.650

TOTALE COSTI 406.389 12.819.430

R I C A V I 2013 2012

10 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 69.374 10.228

di cui:

- su titoli a reddito fisso - -

70 ALTRI PROVENTI DI GESTIONE - 32.584

80 PROVENTI STRAORDINARI 337.015 12.776.618

TOTALE RICAVI 406.389 12.819.430

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>> Nota integrativa – Allegato 2Bilanci delle società controllate

Bilancio al 31.12.2013 della controllata CORIT - Concessionaria Riscossione TributiS.p.A. in liquidazione

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

110

120

130

140

150

10 Debiti verso banche

20 Debiti verso la clientela

30 Titoli in circolazione

40 Passività finanziarie di negoziazione

50 Passività finanziarie valutate al fair value

60 Derivati di copertura

70

80 Passività fiscali

90 Passività associate ad attività in via di dismissione

100 Altre passività

110 Trattamento di fine rapporto del personale

120 Fondi per rischi e oneri

a) Quiescenza ed obblighi simili

b) Altri fondi

130 Riserve da valutazione

140 Azioni rimborsabili150 Strumenti di capitale

160 Riserve

170 Sovrapprezzi di emissione

180 Capitale

190 Azioni proprie (-)200

Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)

Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

STATO PATRIMONIALE

Voci de ll'attivo

Crediti verso banche 1.912.356 2.573.905

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Partecipazioni

Crediti verso la clientela 947.515 947.515

Derivati di copertura

- avviamento

Attività materiali

Attività immateriali

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Attività fiscali 30.214 28.575

a) correnti

Voci de l pass ivo e de l patrimonio ne tto

Atre attività 36.920 32.152

Totale de ll'attivo

1.600.6201.020.375

-3.704

588.339575.828

226.64098.418

226.64098.418

(702.703)(757.018)

3.582.149

62.159

2.927.035

1.243.7321.243.732

31/12/2013 31/12/2012

Cassa e disponibilità liquide 29 2

Attività finanziari detenute sino a scadenza

di cui:

30.214 28.575

b) anticipate

2.927.035 3.582.149

31/12/2012

679.837

31/12/2013

679.837

(54.316)

Totale de l pass ivo e de l patrimonio netto

a) correnti

b) differite

Utile (perdita) d'esercizio (+/-)

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>> Nota integrativa – Allegato 2Bilanci delle società controllate

CONTO ECONOMICO

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

110

120

130

140

150

160

170

180

190

200

210

220

230

240

250

260

270

280

290

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value

Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali

Interessi attivi e proventi assimilati

Interessi passivi e oneri assimilati

31/12/2012Voci

Commissioni passive

Commissioni ne tte

Margine di interesse

Commissioni attive

Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte

Utile (perdita) d'esercizio

Utile (perdita) de lla operatività corrente al ne tto de lle imposte

Dividendi e proventi simili

9.034

-

8.805

(63.121)

(18.346)

(44.775)

(63.121)

(54.316)

-

(54.316)

(54.316)

31/12/2013

8.188

8.188

(127)

(127)

8.061

8.061

(51.251)

(14.595)

(36.656)

109.053

57.802

62.159

65.863

(3.704)

62.159

b) attività finanziarie disponibili per la vendita

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Risultato netto dell'attività di negoziazione

Risultato netto dell'attività di copertura

a) crediti

b) attività finanziarie disponibili per la vendita

d) altre operazioni finanziarie

Risultato ne tto de lla gestione finanziaria

Spese amministrative

a) spese per il personale

b) altre spese amministrative

Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali

Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali

Altri oneri/proventi di gestione

Utili (perdite) delle partecipazioni

Costi operativi

Rettifiche di valore dell'avviamento

Utili (perdite) da cessione di investimenti

Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente

Utile (perdita) de lla operatività corrente al lordo de lle imposte

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza

d) passività finanziarie

Margine di intermediazione

Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:

a) crediti

8.805

(229)

(229)

9.034

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>> Nota integrativa – Allegato 2Bilanci delle società controllate

Bilancio al 31.12.2013 della controllata GE.S.E.T.T. S.p.A. in liquidazione

I) - STATO PATRIMONIALE

ATTIVO 2013 2012 Var +

10 CASSA E DISPONIBILITA' 258 3.335 -3.077

20 CREDITI V/ENTI CREDITIZI 15.186 6.071 9.115a) a vista 15.186 6.071 9.115

30 CREDITI V/ENTI FINANZIARI 0 0

40 CREDITI V/CLIENTELA 406.407 406.407 0a) crediti v/contribuenti

b) crediti v/enti impositori per ruoli ordinari 385.129 385.129 0- di cui per rate anticipate agli enti 171.796 171.796 0

c) altri crediti v/enti per riscossione tributi 21.278 21.278 0d) crediti v/enti per EP e servizio tesoreria 0 0 0

50OBBLIGAZIONI ED ALTRI TITOLI A REDDITOFISSO 0 0 0a) di emittenti pubblici 0

60 AZIONI,QUOTE E ALTRI TITOLI A REDD. VAR. 0 0 0

70 PARTECIPAZIONI 0 0 0

80 PARTECIPAZIONI IN IMPRESE DEL GRUPPO 0 0 0

90 IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 0 0 0

100 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 0 0 0a) terreni e fabbricati 0 0 0b) mobili 0 0 0c) impianti e macchine elettroniche 0 0 0d) altri beni 0 0 0

110 CAPITALE SOTTOSCRITTO NON VERSATO 0 0 0

120 ALTRE AZIONI O QUOTE PROPRIE 0 0 0

130 ALTRE ATTIVITA' 35.696 56.282 -20.586

140 RATEI E RISCONTI ATTIVI 243 24 219

TOTALE ATTIVO 457.790 472.119 -14.329

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>> Nota integrativa – Allegato 2Bilanci delle società controllate

PASSIVO 2013 2012 Var +

10 DEBITI V/ENTI CREDITIZI 0 0 0a) a vista 0 0 0

20 DEBITI V/ENTI FINANZIARI 0 0 0

30 DEBITI V/CLIENTELA 52.043 62.670 -10.627a) verso enti impositori per ruoli ordinari 0 0 0b) verso enti impositori per ruoli semplici 52.043 62.670 -10.627c) altri verso enti per riscossione tributi 0 0 0d) verso enti per E.P. e servizio di tesoreria 0 0 0e) verso enti c/transitori 0 0 0f) verso contribuenti 0 0 0

40 DEBITI RAPPRESENTATI DA TITOLI 0 0 0

50 ALTRE PASSIVITA' 583.508 495.424 88.084a) debiti verso fornitori 20.566 23.549 -2.983b) debiti tributari 0 0 0c) altri debiti 562.942 471.875 91.067

60 RATEI E RISCONTI PASSIVI 0 0

70 T.F.R. LAVORO SUBORDINATO 0 0

80 FONDI PER RISCHI E ONERI 28.167 28.167 0a) fondi di quiescenza e per obblighi simili 0 0 0b) fondi imposte e tasse 0 0 0c) altri fondi 28.167 28.167 0

90 FONDO RISCHI SU CREDITI 118.528 118.528 0

100 FONDO PER RISCHI FINANZIARI GENERALI 0 0 0

110 PASSIVITA' SUBORDINATE 0 0 0

120 CAPITALE 429.651 429.651 0a) capitale sociale omologato 129.650 129.650 0b) finanziamento soci c/copertura perdite 300.000 300.000 0c) arrotondamenti 1 1 0

130 SOVRAPPREZZI DI EMISSIONE 0 0 0

140 RISERVE 1 1 0

150 RISERVE DI RIVALUTAZIONE 0 0 0160 PERDITE PORTATE A NUOVO -662.320 -409.498 -252.822

TOTALE PASSIVO 549.577 724.941 -175.364

170 UTILE O PERDITA D'ESERCIZIO -91.787 -252.822 161.035

TOTALE A PAREGGIO 457.790 472.119 -14.329

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COSTI 2013 2012 Var +

10 INTERESSI PASSIVI ED ONERI ASSIMILATI 268 1.125 -857Oneri assimilati 268 1.125 -857

20COMMISSIONI PASSIVE E COMP. PER SERV.ESATT. 0 0 0a) per servizi esattoriali 0 0 0

30 PERDITE DA OPERAZIONI FINANZIARIE 0 0 0

40 SPESE AMMINISTRATIVE 6.845 4.361 2.484a) spese per il personale 0 0 0

- di cui: 0- salari e stipendi 0 0 0- oneri sociali 0 0 0- trattamento fine rapporto lavoro 0 0 0

b) spese per servizi professionali 2.067 1.658 409c) spese per consumi e varie d'ufficio 3.467 2.378 1.089d) spese per servizi non professionali 0 0 0e) spese per godimento beni di terzi 0 0 0f) imposte indirette e tasse 1.311 325 986

50RETTIFICHE VALORI IMMOBILIZ. IMM.LI EMAT.LI 0 85.714 -85.714a) ammortamento Immobilizzazioni immateriali 0 0 0b) ammortamento Immobilizzazioni materiali 0 71 -71c) accantonamenti fondo rischi su crediti 0 85.643

60 ALTRI ONERI DI GESTIONE 58.413 45.015 13.398

70 ACCANTONAMENTI PER RISCHI ED ONERI 0 0 0

80 ACCANTONAMENTI AI FONDI RISCHI SU RISCHI 0 0 0

90RETTIFICHE VALORE SU CREDITI / ACC.TIGAR.IMP. 0 0 0

100 RETTIFICHE DI VALORE SU IMMOBILIZZAZ. FIN. 0 0 0

110 ONERI STRAORDINARI 60.913 117.303 -56.390

120 VARIAZIONE (+) FONDO RISCHI FIN. GEN. 0 0 0

130 IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO 0 0 0

TOTALE COSTI 126.439 253.517 -127.078

140 UTILE D'ESERCIZIO 0 0 0

TOTALE A PAREGGIO 126.439 253.517 -127.078

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RICAVI 2013 2012 Var +

10 INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 0 0 0a) su crediti verso clientela 0 0 0b) altri interessi 0 0 0

20 DIVIDENDI ED ALTRI PROVENTI 0 0 0

30 COMMISSIONI ATTIVE 0 0a) proventi principali da ruoli 0 0 0b) proventi complementari da ruoli 0 0 0c) proventi da versamenti diretti e ICI 0 0 0d) altri proventi da riscossione tributi 0 0 0

40 PROFITTI DA OPERAZIONI FINANZIARIE 0 0 0

50RIPRESE VALORE SU CREDITI / ACCANT.GAR.IMP. 0 0 0

60 RIPRESE DI VALORE SU IMMOBILIZZ. FINANZ. 0 0 0

70 ALTRI PROVENTI DI GESTIONE 0 0 0a) da riscossione E.P. 0 0 0b) da servizio di tesoreria 0 0 0c) altri proventi 0 0 0

80 PROVENTI STRAORDINARI 34.652 695 33.957

90 VARIAZIONE ( - ) FONDO RISCHI FINAZ. GEN. 0 0 0

TOTALE DEI RICAVI 34.652 695 33.957

100 PERDITA D'ESERCIZIO 91.787 252.822 -161.035

TOTALE A PAREGGIO 126.439 253.517 -127.078

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Bilancio al 31.12.2013 della controllata SANITA’ S.p.A. in liquidazione

al 31/12/2013 al 31/12/2012STATO PATRIMONIALE ATTIVO

C ) ATTIVO CIRCOLANTEII ) Crediti

Entro l'esercizio 1.084.192 1.074.697Oltre l'esercizio

TOTALE Crediti 1.084.192 1.074.697

IV ) Disponibilita' liquide 2.617.947 2.708.860

TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE 3.702.139 3.783.557

D ) RATEI E RISCONTI - 150

TOTALE ATTIVO 3.702.139 3.783.707

STATO PATRIMONIALE PASSIVOA ) PATRIMONIO NETTO

I ) Capitale 5.164.333 5.164.333

VII ) Altre riserve 192.326 192.326

VIII ) Utili (perdite) portati a nuovo -6.457.668 -6.356.429

IX ) Utile (perdita) dell'esercizio -77.525 -101.239

TOTALE PATRIMONIO NETTO -1.178.534 -1.101.009

B ) FONDI PER RISCHI ED ONERI 944.065 944.065D ) DEBITI

Entro l'esercizio 3.936.608 3.940.651Oltre l'esercizio - -

TOTALE DEBITI 3.936.608 3.940.651

TOTALE PASSIVO 3.702.139 3.783.707

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CONTO ECONOMICOB ) COSTI DELLA PRODUZIONE

7 ) Costi per servizi 53.633 133.77714 ) Oneri diversi di gestione 1.275 1.117

TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE 54.908 134.894

Differenza tra Valore e Costi della produzione -54.908 -134.894

C ) PROVENTI E ONERI FINANZIARI16 ) Altri proventi finanziari

d ) Proventi diversi 6.890 34.090TOTALE Altri proventi finanziari 6.890 34.090

17 ) Interessi e oneri finanziari 7 435

TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI 6.883 33.655

E ) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI21 ) Oneri straordinari 29.500 -

TOTALE PROVENTI E ONERI STRAORDINARI -29.500 -

Risultato prima delle imposte -77.525 -101.239

23) Utile (perdite) dell'esercizio -77.525 -101.239

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Bilancio al 31.12.2013 della controllata SIGREC S.p.A. in liquidazione

Stato Patrimoniale

ATTIVO 31/12/2013 31/12/2012

CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI

Totale crediti verso soci per versamenti ancora dovuti (A) 0 0

IMMOBILIZZAZIONI

I - Immobilizzazioni immateriali 0 0

3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delleopere dell'ingegno

0 0

Totale immobilizzazioni immateriali (I) 0 0

II - Immobilizzazioni materiali

4) Altri beni 6.476 7.970

Totale immobilizzazioni materiali (II) 6.476 7.970

III - Immobilizzazioni finanziarie 1) Partecipazioni

Totale immobilizzazioni finanziarie (III) 0 0

Totale immobilizzazioni (B) 6.476 7.970

C) ATTIVO CIRCOLANTE

I) Rimanenze

4) Prodotti finiti e merci 0 0

5) Acconti 0 0

Totale rimanenze (I) 0 0

II) Crediti

1) Verso clienti

Esigibili entro l'esercizio successivo 85.622 169.124

Esigibili oltre l'esercizio successivo 37.319.667 37.421.425

Totale crediti verso clienti (1) 37.405.289 37.590.549

Verso controllanti

Esigibili entro l'esercizio successivo 84.131 84.131

Totale crediti verso controllanti (4) 84.131 84.131

4-bis) Crediti tributari

Esigibili entro l'esercizio successivo 40.016 44.288

Esigibili oltre l'esercizio successivo 113.831 99.283

Totale crediti tributari (4-bis) 153.848 143.571

Verso altri

Esigibili entro l'esercizio successivo 1.615 1.949

Totale crediti verso altri (5) 1.615 1.949

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Totale crediti (II) 37.644.882 37.820.200

III -Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

Totale attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni(III)

0 0

IV - Disponibilità liquide

1) Depositi bancari e postali 4.529.965 4.605.502

3) Danaro e valori in cassa 408 692

Totale disponibilità liquide (IV) 4.530.373 4.606.194

Totale attivo circolante (C) 42.175.255 42.426.394

D) RATEI E RISCONTI

Ratei e risconti attivi 0 0

Totale ratei e risconti (D) 0 0

TOTALE ATTIVO 42.181.731 42.434.364

STATO PATRIMONIALE

PASSIVO 31/12/2013 31/12/2012

A) PATRIMONIO NETTO

I - Capitale 341.916 341.916

II - Riserva da soprapprezzo delle azioni 0 0

III - Riserve di rivalutazione 0 0

IV - Riserva legale 69.518 0

V - Riserve statutarie 0 0

VI - Riserva per azioni proprie in portafoglio 0 0

VII - Altre riserve, distintamente indicate

Versamenti in conto capitale 1.172.000 1.172.000

Riserva avanzo di fusione 193.099 193.099

Varie altre riserve 1.320.839 193.099

Differenza da arrotondamento all'unità di Euro 0 1

Totale altre riserve (VII) 2.685.938 1.365.100

VIII - Utili (perdite) portati a nuovo 0 0

IX - Utile (perdita) dell'esercizio

Utile (perdita) dell'esercizio -197.929 1.390.357

Utile (Perdita) residua -197.929 1.390.357

Totale patrimonio netto (A) 2.899.443 3.097.373

B) FONDI PER RISCHI E ONERI

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3) Altri 1.129.843 1.228.802

Totale fondi per rischi e oneri (B) 1.129.843 1.228.802

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVOROSUBORDINATO

24.921 22.044

DEBITI

6) Acconti

Esigibili entro l'esercizio successivo 80.476 80.476

Totale acconti (6) 80.476 80.476

7) Debiti verso fornitori

Esigibili entro l'esercizio successivo 158.430 94.318

Totale debiti verso fornitori (7) 158.430 94.318

Debiti verso controllanti

Esigibili oltre l'esercizio successivo 37.450.841 37.450.841

Totale debiti verso controllanti (11) 37.450.841 37.450.841

Debiti tributari

Esigibili entro l'esercizio successivo 15.866 31.685

Totale debiti tributari (12) 15.866 31.685

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

Esigibili entro l'esercizio successivo 1.990 2.943

Totale debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale(13)

1.990 2.943

Altri debiti

Esigibili entro l'esercizio successivo 2.484 8.445

Esigibili oltre l'esercizio successivo 417.437 417.437

Totale altri debiti (14) 419.921 425.882

Totale debiti (D) 38.127.524 38.086.145

E) RATEI E RISCONTI

Totale ratei e risconti (E) 0 0

TOTALE PASSIVO 42.181.731 42.434.364

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CONTO ECONOMICO31/12/2013 31/12/2012

A) VALORE DELLA PRODUZIONE:2) Variazione delle rimanenze dei prodotti in

lavorazione0 401.099

Semilavorati e finiti

5) Altri ricavi e proventi

Altri 25.963 21.890

Totale valore della produzione (A) 25.963 422.989

B) COSTI DELLA PRODUZIONE:

6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 111 468

7) Per servizi 169.673 127.363

8) Per godimento di beni di terzi 0 0

9) Per il personale:

a) Salari e stipendi 29.708 41.615

b) Oneri sociali 12.481 12.760

c) Trattamento di fine rapporto 2.573 2.909

e) Altri costi 916 532

Totale costi per il personale (9) 45.678 57.816

10) Ammortamenti e svalutazioni:

b) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 0 826

a) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 1494 1494

Totale ammortamenti e svalutazioni (10) 1.494 2.320

14) Oneri diversi di gestione 2.417 5.653

Totale costi della produzione (B) 219.373 193.620

Differenza tra valore e costi della produzione (A-B) -193.410 229.369

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI:

Altri proventi finanziari:

d) Proventi diversi dai precedenti

Altri 18.682 14.924

Totale proventi diversi dai precedenti (d) 18.682 14.924

Totale altri proventi finanziari (16) 18.682 14.924

Interessi e altri oneri finanziari

Altri -668 -585

Totale interessi e altri oneri finanziari (17) -668 -585

Totale proventi e oneri finanziari (C) (15+16-17+-17-bis) 18.014 14.339

D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE:

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Totale rettifiche di attività finanziarie (D) (18-19) 0 0

E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI:

Proventi

Plusvalenze da rilascio fondi 0 1.134.255

Differenza da arrotondamento all'unità di Euro 0 0

Altri 9.314 29.910

Totale proventi (20) 9.314 1.164.165

Oneri

Altri 31.845 4.570

Differenza da arrotondamento all'unità di Euro 2 0

Totale oneri (21) 31.847 4.570

Totale delle partite straordinarie (E) (20-21) -22.533 1.159.595

RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE

(A-B+-C+-D+-E) -197.929 1.403.303

22) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite eanticipateImposte correnti 0 12.946

Totale imposte sul reddito dell'esercizio (22) 0 12.946

23) UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO -197.929 1.390.357

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>> Nota integrativa – Allegato 2Bilanci delle società controllate

Bilancio al 31.12.2013 della controllata SOGESI S.p.A. in liquidazione

Stato Patrimoniale

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>> Nota integrativa – Allegato 2Bilanci delle società controllate

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>> Nota integrativa – Allegato 2Bilanci delle società controllate

Conto Economico

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>> Nota integrativa – Allegato 3Pubblicità dei corrispettivi di competenza dell’esercizio a fronte

dei servizi forniti a UniCredit Management Bank S.p.A. dal network Deloitte & Touche Spa

Allegato 3 – Prospetto dei corrispettivi dicompetenza dell’esercizio a fronte dei servizi forniti aUniCredit Credit Management Bank S.p.A. dalnetwork Deloitte & Touche SpA

SOGGETTO CHE FORNISCE IL SERVIZIO SOGGETTO CHE RICEVE IL SERVIZIO

Denominazione Denominazione

Deloitte & Touche SpA UniCredit Credit Management Bank Spa 01/01/2013 31/12/2013 140.162

Deloitte & Touche SpA UniCredit Credit Management Bank Spa 01/01/2013 31/12/2013 43.516

Deloitte & Touche SpA UniCredit Credit Management Bank Spa 01/01/2013 31/12/2013 4.554

188.232

Totale Generale 188.232

Revisore

Revisione legale annuale

Revisione contabile limitata semestrale

data di

conclusione

(MMYY)

Totale Servizi di

Revisione

data di avvio

(MMYY)Servizi di revisione

Revisore

Descrizione dei lavori

Revisore Sottoscrizione dichiarazioni fiscali

Onorari in € o

controvalore in €

(IVA e spese escluse)

Pubblicità dei corrispettivi - Società UniCredit Credit Management Bank SpA

competenza esercizio 2013 - network Deloitte & Touche SpA