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8/11/2019 UNI EN 54_4 2007 http://slidepdf.com/reader/full/uni-en-544-2007 1/34 NORMA EUROPEA Pagina I UNI EN 54-4:2007  © UNI Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza il consenso scritto dell’UNI. www.uni.com UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione Via Sannio, 2 20137 Milano, Italia UNI EN 54-4 NOVEMBRE 2007 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio Parte 4: Apparecchiatura di alimentazione Fire detection and fire alarm systems Part 4: Power supply equipment La norma specifica i requisiti, i metodi di prova ed i criteri prestazio- nali dell’apparecchiatura di alimentazione in uso nei sistemi di rive- lazione e di segnalazione d’incendio installati negli edifici. La norma contiene le disposizioni per la marcatura CE. TESTO ITALIANO La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 54-4 (edizione ottobre 1997), dell’aggiornamento A1 (edi- zione dicembre 2002), dell’aggiornamento A2 (edizione agosto 2006) e tiene conto dell’errata corrige del febbraio 1999 (AC:1999) La presente norma sostituisce la UNI EN 54-4:2003, che tuttavia rimane in vigore fino ad agosto 2009. ICS 13.220.20 UNIVERSITA' CENTRO ATENEO DOCUM. POLO MONTE DAGO - Documento contenuto nel prodotto Raccolta Completa UNI 2008. E' vietato l'uso in rete del singolo documento e la sua riproduzione. E' autorizzata la stampa per uso interno.

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NORMAEUROPEA

Pagina IUNI EN 54-4:2007

 © UNIRiproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documentopuò essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senzail consenso scritto dell’UNI.

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UNIEnte Nazionale Italianodi UnificazioneVia Sannio, 220137 Milano, Italia

UNI EN 54-4

NOVEMBRE 2007

Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendioParte 4: Apparecchiatura di alimentazione

Fire detection and fire alarm systemsPart 4: Power supply equipment

La norma specifica i requisiti, i metodi di prova ed i criteri prestazio-nali dell’apparecchiatura di alimentazione in uso nei sistemi di rive-lazione e di segnalazione d’incendio installati negli edifici. Lanorma contiene le disposizioni per la marcatura CE.

TESTO ITALIANO

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della normaeuropea EN 54-4 (edizione ottobre 1997), dell’aggiornamento A1 (edi-zione dicembre 2002), dell’aggiornamento A2 (edizione agosto 2006)e tiene conto dell’errata corrige del febbraio 1999 (AC:1999)

La presente norma sostituisce la UNI EN 54-4:2003, che tuttaviarimane in vigore fino ad agosto 2009.

ICS 13.220.20

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Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’artein evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni odi aggiornamenti.

È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possessodell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti allenorme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

PREMESSA NAZIONALELa presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-la norma europea EN 54-4 (edizione ottobre 1997 + erratacorrige AC:1999), dell’aggiornamento A1 (edizione dicembre 2002)e dell’aggiornamento A2 (edizione agosto 2006), che assumonocosì lo status di norma nazionale italiana.

La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dellaCommissione Tecnica UNIProtezione attiva contro gli incendi

Rispetto all’edizione precedente sono stati aggiornati i riferimentinormativi, sono stati aggiunti i requisiti per apparecchiature integra-te in altri prodotti di segnalazione incendio e sono stati aggiornati irequisiti relativi alla compatibilità elettromagnetica.

La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI ed èentrata a far parte del corpo normativo nazionale l’8 novembre 2007.

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This European Standard was approved by CEN onAmendment A1 modifies the European Standard EN 54-4:1997; it was approved by CEN on 23 September 1996.Amendment A2 modifies the European Standard EN 54-4:1997; it was approved by CEN on 3 May 2002.

CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving

this European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical referencesconcerning such national standards may be obtained on application to the Central Secretariat or to any CEN member.

This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made bytranslation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Central Secretariat has the samestatus as the official versions.

CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland,France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Poland,Portugal, Romania, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.

 © UNI Pagina IIIUNI EN 54-4:2007

EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATIONCOMITÉ EUROPÉEN DE NORMALISATION

EUROPÄISCHES KOMITEE FÜR NORMUNG

Management Centre: rue de Stassart, 36 B-1050 Brussels

EUROPEAN STANDARDNORME EUROPÉENNEEUROPÄISCHE NORM

© 2006 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwidefor CEN national Members.

English version

EN 54-4

October 1997

+ AC Febraury 1999+ A1 December 2002

+A2 August 2006

ICS 13.220.20

 Fire detection and fire alarm systems -Part 4: Power supply equipment

Systèmes de détection et d’alarme incendie -Partie 4: Equipement d’alimentation électrique

Brandmeldeanlagen -Teil 4: Energieversorgungseinrichtungen

25 December 1996.

Ref. No. EN 54-4:1997/A2:2006 E

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INDICE

 © UNI Pagina IVUNI EN 54-4:2007

PREMESSA ALLA NORMA EN 54-4 1

PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A1 1

PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A2 1

INTRODUZIONE ALLA NORMA EN 54-4  2

INTRODUZIONE ALL’AGGIORNAMENTO A2 2

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE  3

2 RIFERIMENTI NORMATIVI  3

3 TERMINI, DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI  33.1 Termini e definizioni................................................................................................................................. 33.2 Abbreviazioni............................................................................................................................................... 4

4 REQUISITI GENERALI  44.1 Criterio di conformità............................................................................................................................... 44.2 Sorgenti di alimentazione..................................................................................................................... 4

5 FUNZIONI  55.1 Alimentazione dalla sorgente principale....................................................................................... 55.2 Alimentazione dalla sorgente di riserva (batteria)................................................................... 55.3 Caricabatterie.............................................................................................................................................. 55.4 Guasti.............................................................................................................................................................. 6

6 MATERIALI, PROGETTO E COSTRUZIONE 6

6.1 Dichiarazione del fabbricante............................................................................................................. 66.2 Progetto meccanico................................................................................................................................. 66.3 Progetto elettrico....................................................................................................................................... 76.4 Interfaccia di alimentazione................................................................................................................. 7

7 DOCUMENTAZIONE 77.1 Documentazione per l’utilizzatore.................................................................................................... 77.2 Documentazione di progetto............................................................................................................... 7

8 MARCATURA  8

9 PROVE  8

9.1 Generalità...................................................................................................................................................... 89.2 Prove funzionali......................................................................................................................................... 8

prospetto 1 Prove funzionali............................................................................................................................................. 99.3 Prova del caricabatterie e della sorgente di alimentazione di riserva....................... 109.4 Prove ambientali..................................................................................................................................... 11

prospetto 2 Prove ambientali ........................................................................................................................................ 119.5 Freddo (prova funzionale)................................................................................................................. 129.6 Caldo umido, continuo (prova funzionale)................................................................................ 139.7 Urto (prova funzionale)....................................................................................................................... 139.8 Vibrazioni sinusoidali (prova funzionale)................................................................................... 14

9.9 Compatibilità elettromagnetica (EMC), prove di immunità (funzionale)................... 159.10 ......................................................................................................................................................................... 159.11 ......................................................................................................................................................................... 15

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 © UNI Pagina VUNI EN 54-4:2007

9.12 ......................................................................................................................................................................... 159.13 ......................................................................................................................................................................... 159.14 Caldo umido, continuo (prova di durata)................................................................................... 159.15 Vibrazioni sinusoidali (prova di durata)...................................................................................... 16

APPENDICE A PROCEDIMENTO DI LABORATORIO PER PROVE DI CONFORMITÀ AI(NORMATIVA) REQUISITI SPECIFICATI NEI PUNTI 5.21 E 5.4 C) 18

figura A.1 Configurazione circuito per AdA non integrate.................................................................................18figura A.2 Configurazione circuito per AdA integrata ......................................................................................... 19

APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI LE(informativa) DISPOSIZIONI DELLA DIRETTIVA UE RELATIVA AI PRODOTTI DA  COSTRUZIONE (89/106/CEE) 20

prospetto ZA.1 Punti pertinenti ........................................................................................................................................... 20

prospetto ZA.2 Sistema di attestazione di conformità................................................................................................. 21figura ZA.1 Esempio di informazioni di marcatura CE nella documentazione commerciale di

accompagnamento ................................................................................................................................... 26

BIBLIOGRAFIA 27

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PREMESSA ALLA NORMA EN 54-4La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 72 "Sistemidi rivelazione e di segnalazione d'incendio", la cui segreteria è affidata al BSI.

La presente norma è stata elaborata in collaborazione con il CEA (Comitato Europeodelle Assicurazioni) e con l'EURALARM (Associazione dei Costruttori Europei di Sistemidi Allarme Antincendio e Antintrusione).

La EN 54 è pubblicata in una serie di parti. Informazioni sulla relazione della presentenorma europea con le altre parti della serie EN 54 sono riportate nell'appendice A dellaEN 54-1.

Alla presente norma euroepa deve essere attribuito lo status di norma nazionale, omediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entroaprile 1998, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro aprile 1999.Inoltre, nei successivi 36 mesi, è consentita ai soli fini di certificazione, la conformità delleattrezzature a tali norme nazionali*).

In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione deiseguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo,Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia eSvizzera.

PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A1ll presente documento (EN 54-4:1997/A1:2002) è stato elaborato dal Comitato TecnicoCEN/TC 72 "Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio", la cui segreteria èaffidata al BSI.

Al presente aggiornamento alla norma europea EN 54-4:1997 deve essere attribuito lostatus di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediantenotifica di adozione, entro giugno 2003, e le norme nazionali in contrasto devono essereritirate entro dicembre 2005.

Il presente aggiornamento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio, ed è disupporto ai requisiti essenziali della/e Direttiva/e UE.

Per la correlazione con la/e Direttiva/e UE, vedere appendice informativa ZA, checostituisce parte integrante del presente documento.

In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione deiseguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo,Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Sveziae Svizzera.

PREMESSA ALL'AGGIORNAMENTO A2Il presente documento (EN 54-4:1997/A2:2006) è stato elaborato dal Comitato TecnicoCEN/TC 72 "Sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio", la cui segreteria èaffidata al BSI.

Al presente aggiornamento alla norma europea EN 54-4:1997 deve essere attribuito lostatus di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediantenotifica di adozione, entro febbraio 2007, e le norme nazionali in contrasto devono essereritirate entro agosto 2009.

*) Nota nazionale - A seguito di decisoni del Bureau Technique del CEN, è ammesso, in casi ben definiti e per un periodotransitorio fissato dal CEN, di mantenere in vigore norme nazionali contrastanti con norme europee.

Al termine del periodo transitorio, le norme nazionali contrastanti devono essere ritirate.In relazione alla norma europea per i sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendi, il CEN ha fissato, con risoluzioneBT 54/1995, per la presente norma europea, un periodo transitorio con scadenza aprile 1999 per il ritiro delle normenazionali contrastanti e aprile 2002 per l'utilizzo di certificati emessi prima dell'aprile 1999.

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Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dallaCommissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio, ed è di supportoai requisiti essenziali della/e Direttiva/e UE.

Per quanto riguarda il rapporto con la/e Direttiva/e, si rimanda all'appendiceinformativa ZA che costituisce parte integrante del presente documento.

L'aggiornamento 2 alla presente norma migliora i requisiti aggiuntivi relativi allealimentazioni integrate e apporta un certo numero di modifiche per correggere degli errorie riflettere meglio lo stato dell'arte. Sostituisce inoltre le descrizioni delle singole prove diimmunità, di compatibilità elettromagnetica con riferimento alla EN 50130-4 relative allafamiglia di prodotti CEM, apporta modifiche editoriali per migliorare la chiarezza generaledel testo e aggiorna i riferimenti normativi.

In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione deiseguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Cipro,Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia,Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo,Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia,Svizzera e Ungheria.

INTRODUZIONE ALLA NORMA EN 54-4La presente norma europea è redatta sulla base di funzioni che devono essere previste intutte le apparecchiature di alimentazione. L’apparecchiatura di alimentazione può esserecontenuta in propri involucri separati, o essere contenuta insieme ad altri componenti delsistema di rivelazione e di segnalazione incendio come, per esempio, la centrale dicontrollo e segnalazione trattata nella EN 54-2. Un sistema di rivelazione e disegnalazione d’incendio può essere alimentato da una o più apparecchiature dialimentazione.

INTRODUZIONE ALL’AGGIORNAMENTO A2

Il presente aggiornamento ha lo scopo di:a) aggiungere requisiti per apparecchiature di alimentazione integrate in altri dispositivi

di allarme;

b) aggiornare le prescrizioni di immunità EMC specificate nella EN 54-4:1997 al fine diadeguarle alla norma relativa alla famiglia di prodotto EMC concernente i sistemid’allarme;

c) apportare una serie di modifiche al fine di correggere errori e meglio riflettere laprassi corrente;

d) apportare modifiche editoriali ai fini di una maggiore chiarezza;

e) aggiornare i riferimenti normativi.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONELa presente norma europea specifica i requisiti, i metodi di prova ed i criteri di prestazionedell’apparecchiatura di alimentazione dei sistemi di rivelazione e di segnalazioned'incendio installati negli edifici. Se non diversamente specificato nelle altre parti dellaEN 54, sono inclusi il dispositivo L della figura 1 della EN 54-1:1996 e il dispositivo chealimenta direttamente i componenti tranne la centrale di controllo e segnalazione.

2 RIFERIMENTI NORMATIVILa presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizionicontenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriatidel testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successivemodifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdottenella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti nondatati vale l’ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.

EN 54-1:1996 Fire detection and fire alarm systems - Part 1: Introduction

EN 54-2:1997 Fire detection and fire alarm systems - Part 2: Control andindicating equipment

EN 54-7:2000 Fire detection and fire alarm systems - Part 7: Smoke detectors -Point detectors using scattered light, transmitted light or ionization

EN 50130-4:1995 Alarm systems - Part 4: Electromagnetic compatibility - Productfamily standard: Immunity requirements for components of fire,intruder and social alarm systems

EN 60068-1:1994 Environmental testing - Part 1: General and guidance(IEC 60068-1:1988 + corr. October 1988 + A1:1992)

EN 60068-2-1:1993 Environmental testing; part 2: tests; tests A: cold(IEC 60068-2-1:1990)

EN 60068-2-6:1995 Environmental testing - Part 2: Tests - Tests Fc: Vibration(sinusoidal) (IEC 60068-2-6:1995 + Corrigendum 1995)

EN 60068-2-47:2005 Environmental testing - Part 2-47: Test Mounting of specimens forvibration, impact and similar dynamic tests (IEC 60068-2-47:2005)

EN 60068-2-75:1997 Environmental testing - Part 2-75: Tests - Test Eh: Hammer tests(IEC 60068-2-75:1997)

EN 60068-2-78:2001 Environmental testing - Part 2-78: Tests, Test Cab: Damp heat,steady state (IEC 60068-2-78:2001)

EN 60529:1991 Degrees of protection provided by enclosures (IP code)(IEC 60529:1989)

EN 60721-3-3:1995 Classification of environmental conditions - Part 3: Classification ofgroups of environmental parameters and their severities - Section 3:Stationary use at weatherprotected locations (IEC 60721-3-3:1994)

3 TERMINI, DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI

3.1 Termini e definizioniAi fini del presente documento si applicano i termini e le definizioni di cui allaEN 54-1:1996 e i seguenti:

3.1.1 tensione finale: Tensione inferiore, specificata dal fabbricante della batteria alla quale unabatteria dovrebbe essere scaricata.

3.1.2 tensione di carica completa: Tensione superiore che caratterizza una batteriacompletamente carica, come specificato dal fabbricante della batteria.

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3.1.3   I max. a: Corrente massima di uscita che può essere erogata in continuazione.

3.1.4   I max. b: Corrente massima di uscita superiore al valore I max. a, che può essere erogataquando non è richiesto il ricaricamento batteria.

3.1.5 AdA integrata: AdA interna ad altri dispositivi che fa sì che il fabbricante non sia in gradodi specificare il(i) campo(i) della tensione di uscita dell’AdA e il(i) campo(i) della tensione

di ingresso di tale dispositivo, e la cui riparazione implica la sostituzione di una parte o ditutto il dispositivo.

3.2 AbbreviazioniAi fini della presente norma europea si applicano le abbreviazioni seguenti:

AdA: apparecchiatura di alimentazione (dispositivo L della figura 1 della EN 54-1);

CCS: centrale di controllo e segnalazione (dispositivo B della figura 1 della EN 54-1).

4 REQUISITI GENERALI

4.1 Criterio di conformitàAi fini della conformità alla presente norma, l’AdA deve essere conforme ai requisiti deipunti 4, 5, 6, 7 e 8, deve essere sottoposta a prova come descritto nel punto 9 e devesoddisfare i requisiti specificati nelle singole prove.

4.2 Sorgenti di alimentazione

4.2.1 L’AdA deve avere almeno due sorgenti di alimentazione; una sorgente di alimentazioneprincipale e una sorgente di alimentazione di riserva.

4.2.2 La sorgente di alimentazione principale deve essere progettata per operare utilizzando la

rete di alimentazione pubblica o un sistema equivalente.

4.2.3 Almeno una sorgente di alimentazione di riserva deve essere costituita da una batteriaricaricabile.

4.2.4 L’AdA deve includere un caricabatterie per ricaricare la batteria e mantenerla in stato dicarica completa.

4.2.5 Ciascuna sorgente di alimentazione deve essere in grado di soddisfare la specifica di uscitadel fabbricante dell’AdA oppure, nel caso di AdA integrata, deve essere in grado di farfunzionare il dispositivo nel quale è integrata restando all’interno delle rispettive specifiche.

4.2.6 Quando è disponibile la sorgente di alimentazione principale, essa deve essere lasorgente esclusiva per il sistema di rivelazione e di segnalazione d’incendio, oltre allecorrenti associate al monitoraggio della batteria.

4.2.7 In caso di mancanza della sorgente di alimentazione principale, l’AdA deve commutareautomaticamente sulla sorgente di alimentazione di riserva. Una volta ripristinata lacorrente di alimentazione principale, l’AdA deve automaticamente ritornare al suonormale funzionamento.

4.2.8 Se l’AdA è integrata all’interno di un altro dispositivo del sistema di rivelazione e di segnalazioned’incendio, la commutazione da una sorgente di alimentazione all’altra non deve causare alcun

cambiamento di stato o di indicazione oltre a quelle relative alla sorgente di alimentazione.

4.2.9 Se l’AdA è separata dalle altre apparecchiature del sistema di rivelazione e di

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segnalazione d’incendio, ed il passaggio dall’una all’altra delle sorgenti causa unainterruzione di alimentazione, la durata dell’interruzione deve essere specificata nei datiforniti dal fabbricante.

4.2.10 La mancanza di una delle sorgenti di alimentazione non deve causare la mancanza dialtre sorgenti, né dell’alimentazione del sistema.

5 FUNZIONI

5.1 Alimentazione dalla sorgente principaleQuando è alimentata dalla sorgente di alimentazione principale, l’AdA deve:

a) essere in grado di funzionare in conformità alle specifiche fornite dal fabbricante,indipendentemente dalle condizioni della sorgente di alimentazione di riserva. Ciòinclude qualsiasi condizione di carica della batteria o di interruzione o di cortocircuito della connessione con la batteria stessa;

b) essere in grado di erogare in continuazione la corrente I max. a, ricaricando

contemporaneamente la batteria qualora sia stata scaricata fino alla tensione finale;c) consentire di limitare o interrompere il ricaricamento batteria quando l’AdA sta

erogando una corrente maggiore di I max. a.

5.2 Alimentazione dalla sorgente di riserva (batteria)

5.2.1 L’AdA, quando alimentata dalla sorgente di riserva, deve essere in grado di funzionaresecondo le specifiche fornite dal fabbricante, indipendentemente dalle condizioni dellasorgente di alimentazione principale e con un’alta resistenza interna della batteria e dellacircuiteria associata, per esempio connessioni, fusibili (vedere appendice A).

5.2.2 La batteria deve:

a) essere ricaricabile;b) essere idonea ad essere mantenuta in piena carica;

c) essere costruita per un utilizzo di imposizione fissa;

d) essere marcata con la propria designazione di tipo e codice o numero che identifica ilperiodo di produzione.

Se la batteria è contenuta nello stesso involucro dove sono presenti altri componenti delsistema di rivelazione e di segnalazione d’incendio, lo stesso deve essere di tipo ermeticoed installato in conformità alle istruzioni del fabbricante.

5.2.3 Quando è alimentata con la sorgente di alimentazione di riserva, l’AdA deve essere dotatadi una funzione che disattivi la(e) uscita(e) qualora la(e) tensione(i) di uscita o la tensione

della batteria si abbassino oltre il valore specificato dal fabbricante dell’AdA.

5.3 Caricabatterie

5.3.1 Il caricabatterie deve essere progettato e dimensionato in modo che:

a) la batteria possa essere automaticamente ricaricata;

b) una batteria scaricata alla sua tensione finale possa essere ricaricata almenoall’80% della sua capacità nominale in 24 h ed al 100% nelle successive 48 h;

c) le caratteristiche di carica siano nei limiti delle specifiche indicate dal fabbricante peril campo delle temperature ambiente di utilizzo della batteria (ossia al di fuoridell’involucro della sorgente di alimentazione di riserva) da -5 °C a +40 °C.

5.3.2 Ad eccezione della corrente associata al suo monitoraggio, la batteria non deve scaricarsiattraverso il caricabatterie se la tensione dello stesso è minore di quella della batteria.

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5.4 GuastiL’AdA deve essere in grado di riconoscere e segnalare i seguenti guasti:

a) perdita della sorgente di alimentazione principale, entro 30 min dal verificarsi dell’evento;

b) perdita della sorgente di alimentazione di riserva, entro 15 min dal verificarsi dell’evento;

c) un’alta resistenza interna della batteria e della circuiteria associata, per esempioconnessioni, fusibili, entro 4 h dal verificarsi dell’evento (vedere appendice A);

d) perdita del caricabatteria, entro 30 min dal verificarsi dell’evento, tranne nel caso dilimitazione o disattivazione del caricabatteria come dal punto 5.1 c).

Se l’AdA è contenuta in un involucro separato della CCS, deve essere prevista almenoun’uscita di guasto riassuntiva delle segnalazioni sopracitate. Tale segnalazione devecomparire anche in caso di interruzione dell’alimentazione dell’AdA.

Se l’AdA è contenuta all’interno dell’involucro della CCS, la carenza di alimentazionedeve essere indicata in conformità alla EN 54-2 o sulla CCS o sull’apparecchiatura dialimentazione stessa.

6 MATERIALI, PROGETTO E COSTRUZIONE6.1 Dichiarazione del fabbricante

Per agevolare il controllo dei criteri di progetto il fabbricante deve specificare per iscritto:

a) che il progetto è stato elaborato nell’ambito di un sistema di gestione di qualità chepreveda una serie di regole per il progetto di tutti gli elementi dell’AdA;

b) che tutti i componenti dell’AdA sono stati selezionati per gli scopi previsti e che leloro caratteristiche sono assicurate quando le condizioni ambientali all’esternodell’involucro corrispondono a quelle precisate per la classe 3K5 dellaEN 60721-3-3:1995.

6.2 Progetto meccanico

6.2.1 L’involucro dell’AdA deve essere di robusta costruzione, adeguato al metodo diinstallazione raccomandato nella documentazione tecnica. Deve essere assicurato ungrado di protezione dell’involucro pari ad IP 30 della EN 60529:1991.

6.2.2 L’AdA può essere contenuta sia in un involucro separato, sia essere contenuta all’internodi involucri di altri componenti del sistema di rivelazione di segnalazione d’incendio.

6.2.3 Se l’AdA è contenuta all’interno dell’involucro della CCS, i comandi manuali, i fusibili, glielementi di calibrazione, ecc., preposti per la disconnessione e la regolazione dellesorgenti di alimentazione, devono essere accessibili solo con livello di accesso 3 della

EN 54-2.

6.2.4 Se l’AdA non è contenuta all’interno dell’involucro della CCS, i comandi manuali, i fusibili,gli elementi di calibrazione, ecc., preposti per la disconnessione e la regolazione dellesorgenti di alimentazione, devono essere accessibili solo mediante l’uso di chiavi oattrezzi.

6.2.5 Tutti i comandi manuali, i fusibili, gli elementi di calibrazione ed i morsetti di collegamentodevono essere chiaramente contrassegnati, per esempio con indicazione della lorofunzione, della loro calibrazione o un riferimento ad opportuna rappresentazione grafica.

6.2.6 Se i segnalatori obbligatori richiesti dalla EN 54-2 sono ripetuti sull’involucro di un’AdA

separata, devono soddisfare i requisiti della EN 54-2.

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6.3 Progetto elettricoTutte le uscite devono essere protette al fine di assicurare che in caso di corto circuitoesterno non vi sia alcun danno dovuto ad un surriscaldamento.

6.4 Interfaccia di alimentazioneSe l’AdA è stata progettata per essere utilizzata con una CCS (dispositivo B nella figura 1

della EN 54-1:1996) contenuta in un involucro separato, deve essere prevista un’interfacciacon almeno due elementi di connessione verso la CCS, in modo tale che un corto circuito oun’interruzione di uno dei due elementi non impedisca l’erogazione dell’alimentazione.

7 DOCUMENTAZIONE

7.1 Documentazione per l’utilizzatoreIl fabbricante deve approntare una documentazione di installazione e di utilizzo che deveessere valutata dall’istituto di prova unitamente all’AdA. Tale documentazione devecomprendere almeno le seguenti indicazioni:

a) descrizione generale dell’apparecchiatura;b) specifiche tecniche degli ingressi e delle uscite dell’AdA sufficienti per consentire una

corretta valutazione della compatibilità meccanica ed elettrica con gli altri componentidel sistema (come descritti nella EN 54-1), includendo i seguenti dati:

1) requisiti di alimentazione per il funzionamento raccomandato dal fabbricante,

2) caratteristiche elettriche massime e minime per ciascun ingresso e uscita,

3) informazioni sui parametri di comunicazione utilizzati dall’elemento diconnessione,

4) dati nominali dei fusibili,

5) tipi e capacità massima e minima delle batterie idonee all’utilizzo con l’AdA,

6) corrente massima erogabile dalla batteria all’AdA quando la sorgente dialimentazione principale è sconnessa;

7) resistenza interna massima della batteria e della circuiteria associata R i max.(vedere appendice A);

8)   I min,  I max. a, e I max. b;

9) parametri di cablaggio raccomandati per ciascun elemento di connessione.

c) istruzioni di installazione comprendenti:

1) idoneità all’uso nei vari ambienti,

2) istruzioni di montaggio,

3) istruzioni per l’interconnessione degli ingressi e delle uscite;

d) istruzioni per la messa in servizio;e) istruzioni operative;

f) istruzioni per la manutenzione.

7.2 Documentazione di progettoIl fabbricante deve predisporre una documentazione di progetto che deve esseresottoposta all’istituto di prova, unitamente all’AdA. Questa documentazione deveincludere i disegni, l’elenco delle parti, gli schemi elettrici, gli schemi a blocchi e unadescrizione funzionale, predisposti in modo tale da consentire la verifica della conformitàai requisiti della presente norma europea e da rendere possibile una valutazione generalesulla progettazione elettrica e meccanica.

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8 MARCATURALe seguenti indicazioni devono essere riportate chiaramente sull’AdA:

a) il numero della presente norma europea (cioè EN 54-4);

b) il nome o il marchio del fabbricante o del fornitore;

c) il numero di tipo o altra designazione del modello di AdA;

d) il codice o il numero che identifica il periodo di produzione dell’AdA.

Se l’AdA è contenuta in un proprio involucro, almeno le indicazioni di cui in a), b) e c)devono essere riportate all’esterno dell’involucro.

Se l’AdA è integrata in un involucro comune ad altre apparecchiature del sistema dirivelazione e di segnalazione d’incendio, almeno le indicazioni di cui in a) e b), devonoessere riportate all’esterno di tale involucro comune.

9 PROVE

9.1 Generalità

9.1.1 Condizioni atmosferiche normalizzate di provaSe non diversamente specificato in un metodo di prova, la prova deve essere effettuatadopo che il campione di prova è stato stabilizzato alle condizioni atmosferichenormalizzate per la prova descritte nella EN 60068-1:1994, e qui di seguito riportate:

a) temperatura : da 15 °C a 35 °C;

b) umidità relativa : da 25% a 75%;

c) pressione atmosferica : da 86 kPa a 106 kPa.

La temperatura e l’umidità devono essere mantenute sostanzialmente costanti duranteciascuna prova condotta in condizioni atmosferiche normalizzate.

9.1.2 Montaggio ed orientamentoSe non diversamente specificato in un procedimento di prova, il campione deve essereinstallato nella sua posizione normale di funzionamento mediante i normali mezzi difissaggio previsti dal fabbricante.

9.1.3 Connessioni elettriche

Se è previsto che il campione sia funzionante durante la prova e se non diversamentespecificato:

a) il campione deve essere connesso alla rete di alimentazione ed alla batteria o allebatterie con capacità adeguata alla prova;

b) l’uscita/le uscite devono essere sottoposte a un carico corrispondente a I max. a;

c) tutti gli ingressi e le uscite devono essere collegati ai cavi, alle apparecchiature e/oai carichi fittizi specificati dal fabbricante.

Nota Per AdA integrate il carico corrispondente aI max. a è la condizione del dispositivo con potenza di dissipazioneinterna massima e carico di uscita previsti durante il funzionamento continuo.

9.2 Prove funzionali

9.2.1 Generalità

Le prove funzionali sono riportate nel prospetto 1.

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9.2.1.1 Per AdA integrate il carico corrispondente a I max. b  è la condizione del dispositivo conpotenza di dissipazione interna massima e carico di uscita previsti quando non è richiestoil ricaricamento batteria.

9.2.1.2 Se non è specificato l’equivalente di I max. b da parte del fabbricante, deve essere applicatala condizione equivalente a I max. a.

9.2.1.3 Per AdA non integrate, I min. è la corrente di uscita minima specificata dal fabbricante.

9.2.1.4 Per AdA integrate, il carico corrispondente a I min.  è la condizione del dispositivo conpotenza di dissipazione interna minima e carico di uscita minimo.

9.2.2 Prova funzionale completa

9.2.2.1 Procedimento per AdA non integrate

La prova si compone di 9 prove con combinazioni di tensione e di corrente in uscita comespecificato nel prospetto 1.

Durante le prove 1 e 2 devono essere misurate e registrate le tensioni in uscita dell'AdAe le temperature dei componenti con un’alta potenza di dissipazione, come trasformatori,rettificatori e regolatori di tensione.

Se non è specificato il valore I max. b  da parte del fabbricante, deve essere applicato ilvalore  I max. a.

Durante le prove da 3 a 9 devono essere misurate e registrate le tensioni in uscita.

Inoltre, durante le prove 7 e 8 deve essere misurata e registrata la tensione d'ondulazione.

La misurazione dell'ondulazione deve includere la frequenza di commutazione in caso diAdA con tecnologia a modalità di commutazione.

prospetto 1 Prove funzionali

Prova Tensione dialimentazione

Condizione batteria Condizione di carica Durata della prova

1   V na)  +10% Scaricab)

I max. a 4 h

2   V n  -15% Scaricab)I max. a 4 h

3   V n  -15% Scaricab) I max. b  Specifica delfabbricante con unminimo di 5 min

4 Sconnessa In via di scaricamentoc)I max. b -

5   V n  -15% Sostituita da corto circuitod)I max. a -

6   V n  -15% Sostituita da corto circuitoe)I max. a -

7   V n  +10% Sconnessa   I max. b -

8   V n  -15% Sconnessa   I max. b -

9   V n  +10% Carica completaf)I min -

a) V n è la tensione nominale erogata dalla rete pubblica o equivalente.

b) Una batteria della capacità massima specificata, scaricata fino alla sua tensione finale descritta nel punto 9.3.1.1. Èconsentito caricare la batteria durante la prova.c) In questa prova la batteria può essere sostituita da un alimentatore di laboratorio in grado di erogare la corrente di

uscita richiesta. La tensione di uscita dell’alimentatore deve essere gradatamente ridotta per passare dalla tensionedi carica completa della batteria alla tensione alla quale le uscite dell’AdA si interrompono come descritto nelpunto 5.2.3.

d) In seguito alla sostituzione della batteria con un corto circuito deve essere applicata l’alimentazione di rete.e) Sostituire la batteria con un corto circuito dopo aver applicato l’alimentazione di rete.f) Una batteria caricata fino alla tensione di carica completa.

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9.2.2.2 Requisiti per AdA non integrate

Nelle prove da 1 a 9 la tensione in uscita deve rimanere all'interno della specifica delfabbricante.

Nelle prove 1 e 2 le temperature di superficie dei componenti non devono superare latemperatura massima indicata dal fabbricante dell'AdA [punto 6.1 b)].

Nelle prove 7 e 8 l'ondulazione sulla tensione in uscita dell'AdA non deve superare la

specifica del fabbricante.

9.2.2.3 Procedimento per AdA integrate

La prova è composta da 9 prove con combinazioni di tensione e condizione equivalente aI max. a, come indicato nel punto 9.1.3 b) e condizione equivalente a I max. b, come indicatonel punto 9.2.1.1.

Monitorare il provino durante le prove per controllare che le funzioni del dispositivo entroil quale è integrata l'AdA rimangano all'interno delle specifiche del fabbricante.

Deve essere misurata e registrata la temperatura dei componenti con un’alta potenza didissipazione.

Durante le prove da 3 a 9, monitorare che le funzioni del dispositivo entro il quale è

integrata l'AdA rimangano all'interno della specifica.

9.2.2.4 Requisiti per AdA integrate

Nelle prove da 1 fino a 9 le funzioni del dispositivo entro il quale è integrata l'AdA devonorimanere all'interno della specifica del fabbricante.

Nelle prove 1 e 2 la temperatura di superficie dei componenti non deve superare latemperatura massima indicata dal fabbricante dell'AdA.

9.2.3 Prova di funzionalità ridotta

9.2.3.1 Procedimento per AdA non integrate

La prova è composta dalla prova 8 e dalla prova 9 riportate nel prospetto 1. Devonoessere misurate e registrate le tensioni in uscita e i risultati di prova, eccetto il fatto chenella prova 8 non è necessario misurare la tensione di ondulazione.

9.2.3.2 Requisiti per AdA non integrate

La(e) tensione(i) in uscita deve(devono) restare all'interno dei limiti specificati dalfabbricante dell'AdA.

9.2.3.3 Procedimento per AdA integrate

La prova è composta dalle prove 8 e 9 riportate nel prospetto 1. Monitorare il provinodurante le prove per controllare che le funzioni del dispositivo entro il quale è integratal'AdA rimangano all'interno della specifica.

9.2.3.4 Requisiti per AdA integrate

Le funzioni del dispositivo entro il quale è integrata l'AdA devono rimanere all'interno dellaspecifica del fabbricante.

9.3 Prova del caricabatterie e della sorgente di alimentazione di riserva

9.3.1 Procedimento di prova

9.3.1.1 Una batteria di capacità massima deve essere utilizzata. Scaricare la batteria alla suatensione finale con una corrente di scarica Id = C/20 A per le batterie al piombo-acido, o

Id = C/10 A per le batterie al nickel-cadmio, dove C è la capacità della batteria in A/h,indicata dal fabbricante della stessa. Per altri tipi di batteria, la corrente di scarica deve

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essere quella per la quale il fabbricante della batteria specifica la capacità nominale.

9.3.1.2 Caricare la batteria per 72 h collegandola ad un appropriato caricabatterie connesso allarete di alimentazione alla tensione nominale (V n) mentre l’uscita dell’AdA è caricata a I max. a.

9.3.1.3 Ripetere il procedimento descritto nel punto 9.3.1.1 e misurare il tempo di scarica (T1) in ore.

9.3.1.4 Caricare nuovamente la batteria per 24 h alla tensione V n -15%, mentre l’uscita dell’AdAè caricata a I max. a.

9.3.1.5 Scaricare nuovamente la batteria alla sua tensione finale ad una corrente di scarica comeprecisato nel punto 9.3.1.1 e misurare il tempo di scarica (T2) in ore.

9.3.2 Requisiti

Il prodotto fra il tempo di scarica (T1) e la corrente di scarica Id non deve essere minoredella capacità nominale della batteria (C).

Il prodotto fra il tempo di scarica (T2) e la corrente di scarica Id non deve essere minoredi 0,8 × la capacità nominale della batteria (C).

9.4 Prove ambientali

9.4.1 Generalità

Per le prove ambientali possono essere prelevati uno o più provini.

Se l'AdA è contenuta nell'involucro di un altro dispositivo per il quale esiste una normaeuropea, per esempio la EN 54-2 per CCS, si devono effettuare le prove ambientalicontenute in tale norma. In ogni caso, oltre alle prove funzionali prescritte da tale norma,devono essere eseguite anche le prove funzionali richieste nei punti 9.4.2 e 9.4.3 dellapresente norma.

Se l'AdA è contenuta in un involucro separato da altri dispositivi o all'interno di un

dispositivo non trattato da alcuna norma europea, devono essere applicate le proveriportate nel prospetto 2.

9.4.2 Prove per un provino

In caso di prelievo di un unico provino per le prove ambientali, esso deve esseresottoposto a tutte le prove che possono essere effettuate in qualsiasi ordine. La provafunzionale completa (9.2.2) deve essere eseguita prima e dopo la serie di proveambientali. La prova funzionale ridotta (9.2.3) deve essere eseguita prima, durante (sespecificato) e dopo ciascuna prova ambientale

La prova funzionale ridotta dopo una prova ambientale può essere considerata comeprova funzionale ridotta che precede la successiva prova ambientale.

prospetto 2 Prove ambientali

Prova Prova funzionale o di durata Punto

Freddo Funzionale 9.5

Caldo umido, stato costante Funzionale 9.6

Urto Funzionale 9.7

Vibrazioni sinusoidali Funzionale 9.8

Compatibilita elettromagnetica (EMC), prove di immunità Funzionale 9.9

Caldo umido, stato costante Durata 9.14

Vibrazioni sinusoidali Durata 9.15

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9.4.3 Prove per più provini

In caso di prelievo di più provini per le prove ambientali, è possibile suddividere le provetra i vari provini ed effettuarle in qualsiasi ordine. La prova funzionale completa (9.2.2)deve essere eseguita su un provino prima della serie di prove ambientali e su ciascunodei provini dopo l'ultima prova ambientale su tale provino.

La prova funzionale ridotta (9.2.3) deve essere eseguita prima, durante (se specificato) e

dopo ciascuna prova ambientale.Per ciascun provino, la prova funzionale ridotta dopo una prova ambientale può essereconsiderata come prova funzionale ridotta che precede la successiva prova ambientale.

9.4.4 Requisiti

Quando sottoposto a prova ambientale, ciascun provino deve soddisfare i requisitipertinenti specificati nei punti 9.2.2 o 9.2.3.

Tutti i danni meccanici al provino osservati in seguito alle prove dal punto 9.5 alpunto 9.15 non devono compromettere alcuna delle funzioni obbligatorie della presentenorma europea.

9.5 Freddo (prova funzionale)

9.5.1 Scopo della prova

Lo scopo della prova è quello di verificare la capacità dell'apparecchiatura di funzionarecorrettamente alle basse temperature ambiente, alle quali ne è previsto l’impiego.

9.5.2 Procedimento di prova

9.5.2.1 Generalità

Devono essere utilizzati i procedimenti di prova con graduale variazione dellatemperatura come descritto nella EN 60068-2-1:1993. Per i campioni che dissipanocalore (come definito nella EN 60068-2-1:1993) deve essere utilizzata la prova Ad,

mentre per quelli che non dissipano calore la prova Ab.

9.5.2.2 Esame iniziale

Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta nelpunto 9.4.

9.5.2.3 Stato del campione durante il condizionamento

Il campione deve essere montato come specificato nel punto 9.1.2, collegato comerichiesto nel punto 9.1.3 ed essere funzionante.

9.5.2.4 Condizionamento

Si applica il condizionamento seguente:a) temperatura : -5 °C ± 3 °C;

b) durata : 16 h.

9.5.2.5 Misurazioni durante il condizionamento

Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al fine di evidenziare chele tensioni in uscita siano entro le specifiche. Durante l'ultima ora del periodo dicondizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale ridotta.

9.5.2.6 Misurazioni finali

Dopo il periodo di riassestamento, il campione deve essere sottoposto alla prova

funzionale richiesta nel punto 9.4.5 e deve essere verificata visivamente l’assenza didanni meccanici, sia internamente che esternamente.

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9.6 Caldo umido, continuo (prova funzionale)

9.6.1 Scopo della prova

Lo scopo della prova è quello di verificare la capacità dell'apparecchiatura di funzionarecorrettamente per brevi periodi nelle condizioni di elevata umidità relativa (senzacondensazione), previste negli ambienti di impiego.

9.6.2 Procedimento di prova

9.6.2.1 Generalità

Deve essere utilizzato il procedimento di prova descritto nella EN 60068-2-78:2001.

9.6.2.2 Esame iniziale

Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta nelpunto 9.4.5.

9.6.2.3 Stato del campione durante il condizionamento

Il campione deve essere montato come specificato nel punto 9.1.2, collegato comerichiesto nel punto 9.1.3 ed essere funzionante.

9.6.2.4 Condizionamento

Si applica il condizionamento seguente:

a) temperatura : 40 °C ± 2 °C;

b) umidità relativa : (93 )%;

c) durata : 4 giorni.

Il campione deve essere portato gradualmente alla temperatura di condizionamento40 °C ± 2 °C, fino al raggiungimento della stabilità di temperatura per prevenire laformazione di condensa sul campione.

9.6.2.5 Misurazioni durante il condizionamento

Durante il condizionamento, il campione deve essere controllato al fine di evidenziare chele tensioni in uscita siano entro le specifiche. Durante l'ultima ora del periodo dicondizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionale ridotta.

9.6.2.6 Misurazioni finali

Dopo il periodo di riassestamento, il campione deve essere sottoposto alla provafunzionale richiesta nel punto 9.4.5 e deve essere verificata visivamente l’assenza didanni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.7 Urto (prova funzionale)

9.7.1 Scopo della prova

Lo scopo della prova è quello di verificare la robustezza meccanica dell'apparecchiosottoponendo la superficie dello stesso a urti tali da simulare quelli prevedibili nellecondizioni di impiego, o quelli ragionevolmente sopportabili.

9.7.2 Procedimento di prova

9.7.2.1 Generalità

Devono essere utilizzati il procedimento e l’apparecchiatura di prova descritti nellaEN 60068-2-75:1997, prova Ehb.

9.7.2.2 Esame iniziale

Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta nelpunto 9.4.5.

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9.7.2.3 Stato del campione durante il condizionamento

Il campione deve essere montato come specificato nel punto 9.1.2, collegato comerichiesto nel punto 9.1.3 ed essere funzionante.

9.7.2.4 Condizionamento

Gli urti devono essere diretti su tutte le superfici del campione che sono accessibili senza

particolari utensili.Devono essere inferti tre colpi per ogni punto/i della superficie che è/sono considerato/isuscettibile/i di provocare danneggiamenti o malfunzionamenti del campione.

Si dovrebbe fare attenzione a che i risultati di una serie di tre colpi non influenzino le seriesuccessive.

In caso di dubbio, il difetto non deve essere considerato e deve essere applicata unanuova serie di tre colpi nella stessa posizione su un altro campione.

Si applica il condizionamento seguente:

a) energia d’urto : (0,5 ± 0,04) J;

b) numero di urti per punto : 3.

9.7.2.5 Misurazioni durante il condizionamentoDurante il condizionamento, il campione deve essere controllato al fine di evidenziare chele tensioni in uscita siano entro le specifiche, assicurando che i risultati dei tre colpi noninfluenzino le serie successive.

9.7.2.6 Misurazioni finali

Dopo il periodo di riassestamento, il campione deve essere sottoposto alla provafunzionale richiesta nel punto 9.4.5 e deve essere verificata visivamente l’assenza didanni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.8 Vibrazioni sinusoidali (prova funzionale)

9.8.1 Scopo della prova

Lo scopo della prova è quello di verificare l'immunità dell'apparecchiatura al livello divibrazioni prevedibile nell’ambiente di impiego.

9.8.2 Procedimento di prova

9.8.2.1 Generalità

Deve essere utilizzato il procedimento di prova descritto nella EN 60068-2-6:1995.

Nota La prova di vibrazioni funzionale può essere combinata con la prova di vibrazioni di durata, così che ilcampione sia sottoposto alla prova funzionale seguita dalla prova di durata per ogni asse.

9.8.2.2 Esame iniziale

Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta nelpunto 9.4.5.

9.8.2.3 Stato del campione durante il condizionamento

Il campione deve essere montato come richiesto nel punto 9.1.2 ed in conformità allaEN 60068-2-47:2005, ed essere collegato come richiesto nel punto 9.1.3 ed esserefunzionante.

9.8.2.4 Condizionamento

Il campione deve essere sottoposto, a turno, alla prova di vibrazioni su ciascuno dei treassi perpendicolari, uno dei quali è perpendicolare al piano di montaggio del campione.

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Si applica il condizionamento seguente:

a) gamma di frequenza : da 10 Hz a 150 Hz;

b) ampiezza di accelerazione : 0,981 ms-2 (0,1 gn);

c) numero degli assi : 3;

d) numero di cicli per asse : 1 per ciascuna condizione di funzionamento.

9.8.2.5 Misurazioni durante il condizionamentoDurante il condizionamento, il campione deve essere controllato al fine di evidenziare chele tensioni in uscita siano entro le specifiche.

9.8.2.6 Misurazioni finali

Dopo il periodo di riassestamento, il campione deve essere sottoposto alla provafunzionale richiesta nel punto 9.4.5 e deve essere verificata visivamente l’assenza didanni meccanici, sia internamente che esternamente.

9.9 Compatibilità elettromagnetica (EMC), prove di immunità (funzionale)Le seguenti prove di immunità EMC devono essere effettuate come descritto nella

EN 50130-4:a) oscillazioni di alimentazione della tensione di rete;

b) cali di corrente e brevi interruzioni;

c) scariche elettrostatiche;

d) campi elettromagnetici irradiati;

e) disturbi di conduzione indotti da campi elettromagnetici;

f) transitori di tensione veloci;

g) transitori lenti ad alta energia.

Per queste prove si applicano i criteri di conformità specificati nella EN 50130-4 e iseguenti:

1) la prova funzionale, richiesta prima della misurazione iniziale e dopo le misurazionifinali, deve essere eseguita come richiesto nel punto 9.4;

2) la condizione di funzionamento richiesta deve essere come descritta nel punto 9.1.3;

3) le connessioni ai vari ingressi e uscite devono essere effettuate mediante cavi nonschermati, salvo qualora il fabbricante specifichi nei dati di installazione che devonoessere utilizzati esclusivamente cavi schermati;

4) nella prova di scariche elettrostatiche, le scariche devono essere applicate a partidell’apparecchiatura accessibili per interventi manuali da parte di utenti autorizzati.

9.10 9.10 (cancellato)

9.11 9.11 (cancellato)

9.12 9.12 (cancellato)

9.13 9.13 (cancellato)

9.14 Caldo umido, continuo (prova di durata)

9.14.1 Scopo della prova

Lo scopo della prova è quello di verificare la capacità dell'apparecchio di sopportare glieffetti dell’umidità per lungo tempo nell’ambiente di utilizzo (per esempio, cambiamentidelle proprietà elettriche dovute ad adsorbimento, reazioni chimiche in presenza di

umidità, corrosione galvanica, ecc.).

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9.14.2 Procedimento di prova

9.14.2.1 Generalità

Deve essere utilizzato il procedimento di prova descritto nella EN 60068-2-78:2001.

9.14.2.2 Esame iniziale

Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta nelpunto 9.4.5.

9.14.2.3 Stato del campione durante il condizionamento

Il campione deve essere montato come specificato nel punto 9.1.2. Durante ilcondizionamento, l’apparecchio deve essere collegato ma non alimentato da circuiti dipotenza.

9.14.2.4 Condizionamento

Si applica il seguente condizionamento:

a) temperatura : 40 °C ± 2 °C;

b) umidità relativa : (93 )%;c) durata : 21 giorni.

Il campione deve essere portato gradualmente alla temperatura di condizionamento40 °C ± 2 °C, fino al raggiungimento della stabilità di temperatura per prevenire laformazione di condensa sul campione.

9.14.2.5 Misurazioni finali

Dopo il condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionalerichiesta nel punto 9.4.5 e deve essere verificata visivamente l’assenza di dannimeccanici, sia internamente che esternamente.

9.15 Vibrazioni sinusoidali (prova di durata)

9.15.1 Scopo della prova

Lo scopo della prova è quello di verificare la capacità dell'apparecchiatura di sopportaregli effetti di lungo periodo delle vibrazioni tipiche dell’ambiente di utilizzo.

9.15.2 Procedimento di prova

9.15.2.1 Generalità

Deve essere utilizzato il procedimento di prova descritto nella EN 60068-2-6:1995.

Nota La prova di vibrazioni di durata può essere combinata con la prova di vibrazioni funzionale, così che ilcampione sia sottoposto alla prova funzionale seguita dalla prova di durata per ogni asse.

9.15.2.2 Esame iniziale

Prima del condizionamento, sottoporre il campione alla prova funzionale, richiesta nelpunto 9.4.5.

9.15.2.3 Stato del campione durante il condizionamento

Il campione deve essere montato come specificato nel punto 9.1.2 ed in conformità allaEN 60068-2-47:2005.

Durante il condizionamento, l’apparecchio deve essere collegato ma non alimentato dacircuiti di potenza.

+ 2

- 3

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9.15.2.4 Condizionamento

Il campione deve essere sottoposto alla prova di vibrazioni, a turno, su ciascuno dei treassi perpendicolari, uno dei quali deve essere perpendicolare al piano di montaggio delcampione.

Si applica il condizionamento seguente:

a) gamma di frequenza : da 10 Hz a 150 Hz;

b) ampiezza dell’accelerazione : 4,905 ms-2 (0,5 gn);c) numero degli assi : 3;

d) numero di cicli : 20 per ogni asse.

9.15.2.5 Misurazioni finali

Dopo il condizionamento, il campione deve essere sottoposto alla prova funzionalerichiesta nel punto 9.4.5 e deve essere verificata visivamente l’assenza di dannimeccanici, sia internamente che esternamente.

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APPENDICE A PROCEDIMENTO DI LABORATORIO PER PROVE DI CONFORMITÀ AI REQUISITI(normativa) SPECIFICATI NEI PUNTI 5.2.1 E 5.4 C)

A.1 Procedimento di prova per AdA non integrate

figura A.1 Configurazione circuito per AdA non integrate

Legenda1 AdA

2 Batteria

a) Collegare l’AdA come illustrato nella figura A.1 con:

1) una batteria completamente carica di capacità massima;

2) l’ingresso dell’alimentazione di rete di tensione nominale V n;

3)   R i impostato su 0 Ohm;

4) regolare R L in modo da ottenere l 1 = I min. (vedere punto 9.2.1.3);

b) regolare R i  al valore specificato di R i max.;

c) monitorare l’AdA per un periodo fino a 4 h per il rilevamento di segnali d’errore(l’indicazione di errore deve comparire entro 4 h);

d) disconnettere l’alimentazione di rete;

e regolare R L in modo da ottenere I =  l max. b (oppure l max. a, qualora non sia specificatol max. b);

misurare la(e) tensione(i) di uscita per 2 min e controllare che rientrino nei limiti dellaspecifica.

Nota   R i max . è specificato dal fabbricante dell’AdA ai fini della prova. Serve per simulare la massima resistenzainterna della batteria e della circuiteria associata, per esempio connessioni, fusibili.

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A.2 Procedimento di prova per AdA integrate

figura A.2 Configurazione circuito per AdA integrata

Legenda

1 AdA

2 Altro dispositivo

3 Batteria

a) Collegare l’AdA come illustrato nella figura A.2 con:

1) una batteria completamente carica di capacità massima;

2) l’ingresso dell’alimentazione di rete di tensione nominale V n;

3)   R i impostato su 0 Ohm;

4) mettere il dispositivo nella condizione di potenza di dissipazione minima e caricoin uscita minimo (vedere punto 9.2.1.4);

b) regolare R i sul valore specificato per R i max.;

c) monitorare il dispositivio per un periodo fino a 4 h per il rilevamento di segnalid’errore (l’indicazione d’errore deve comparire entro 4 h);

d) disconnettere l’alimentazione di rete;e) mettere il dispositivo in condizione di potenza di dissipazione interna massima e

carico in uscita massimo (equivalente a l max. b oppure, se non specificato, a l max. a);

f) monitorare il dispositivo per controllare che la(e) funzione(i) rimangano entro i limitispecificati.

Nota   R i max è specificato dal fabbricante dell’AdA ai fini della prova. Ha lo scopo di simulare la resistenza internamassima della batteria e della circuiteria associata, per esempio connessioni, fusibili e di controllare checompaia l’indicazione d’errore con una resistenza interna della batteria stabilita dal fabbricante, in cui labatteria è ancora nella condizione di far funzionare il sistema.

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APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI LE DISPOSIZIONI(informativa) DELLA DIRETTIVA UE RELATIVA AI PRODOTTI DA COSTRUZIONE (89/106/CEE)

ZA.1 Scopo e campo di applicazione e punti pertinentiLa presente norma europea è stata elaborata nell'ambito del mandato M/109 conferito al

CEN dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio.I punti della presente norma europea, indicati nella presente appendice, soddisfano irequisiti del mandato conferito nell'ambito della Direttiva UE relativa ai prodotti dacostruzione (89/106/CEE).

La conformità ai presenti punti conferisce una presunta idoneità (come definito nellaDirettiva Prodotti da Costruzione) dei prodotti da costruzione trattati dalla presente normaeuropea all'impiego previsto secondo il punto 1 (Scopo e campo di applicazione) dellapresente norma; ne deve essere fatto riferimento nelle informazioni che accompagnano lamarcatura CE (vedere punto ZA.3).

AVVERTENZA: Altri requisiti ed altre Direttive UE possono essere applicabili ai prodotti

che rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente norma.Nota In aggiunta ai punti specifici relativi a sostanze pericolose contenuti nella presente norma, possono esservi

altri requisiti applicabili ai prodotti che rientrano nel suo scopo e campo di applicazione (per esempiolegislazione europea trasposta e leggi nazionali, regolamenti e disposizioni amministrative). Anche questirequisiti devono essere rispettati dove e quando si applicano. Una banca dati informativa relativa alledisposizioni europee e nazionali sulle sostanze pericolose è disponibile al sito Internet Construction suEUROPA (cui si accede via http://europa.eu.int).

La presente appendice ha lo stesso scopo e campo di applicazione, relativamente aiprodotti trattati, di cui al punto 1 della presente norma. La presente appendice stabilisce lecondizioni per la marcatura CE di apparecchiature di alimentazione destinate all'impiegosotto illustrato e riporta i punti pertinenti applicabili.

Prodotto da costruzione: Apparecchiature di alimentazione per rivelazione diincendio e sistemi di segnalazione di incendio per edifici.

Impiego previsto: Sicurezza all’incendio.

prospetto ZA.1 Punti pertinenti

Caratteristiche essenzialiPunti della presente norma

europeaLivello/i o classe/i

mandatatiNote

Prestazione di alimentazione 4, 5, 6 Nessuno a)

Affidabilità operativa 4, 5, 6, 7, 8 a)

Durabilità dell’affidabilità funzionale: resistenza termica 9.5

Durabilità dell’affidabilità funzionale: resistenza allevibrazioni

9.7, 9.8, 9.15

Durabilità dell’affidabilità funzionale: stabilità elettrica Da 9.9 a 9.13

Durabilità dell’affidabilità funzionale: resistenzaall’umidità

9.6, 9.14

a) Si presuppone che i prodotti che rientrano nell’ambito della presente norma funzionino durante la condizioned’allarme, in caso di incendio, prima che l’incendio diventi così vasto da inficiare il loro funzionamento. Pertanto, nonsussistono requisiti di funzionamento una volta esposti direttamente all’attacco delle fiamme.

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ZA.2 Procedure per l’attestazione di conformità delle apparecchiature di alimentazionetrattate nella presente norma

ZA.2.1 Sistema di attestazione di conformità

Il mandato richiede che l’attestazione di conformità da applicare sia quello illustrato nelprospetto ZA.2.

prospetto ZA.2 Sistema di attestazione di conformità

ZA.2.2 Valutazione di conformità

ZA.2.2.1 GeneralitàLa valutazione della conformità del prodotto ai requisiti della presente norma europeadeve essere dimostrata tramite:

a) compiti sotto la responsabilità del fabbricante:

1) controllo di produzione in fabbrica;

2) prove su campioni da parte del fabbricante in conformità a un piano di proveprescritto;

b) compiti sotto la responsabilità di un organismo di certificazione di prodotto notificato:

1) prove di tipo sul prodotto;

2) ispezione iniziale della fabbrica e controllo di produzione in fabbrica;

3) sorveglianza periodica, valutazione e approvazione del controllo di produzionein fabbrica.

Nota Il fabbricante è una persona fisica o giuridica, che commercializza il prodotto sotto proprio nome.Generalmente, il prodotto è stato progettato e fabbricato dal fabbricante stesso. Esiste una prima alternativa,secondo la quale è possibile subappaltare la progettazione, la fabbricazione, l'assemblaggio, l'imballaggio, lalavorazione o l'etichettatura del prodotto. Mentre una seconda possibilità, consiste nell'assemblare, imballare,lavorare o etichettare prodotti finiti.

Il fabbricante deve garantire:

- che le prove iniziali di tipo in conformità alla presente norma europea siano avviateed eseguite sotto la responsabilità di un organismo di certificazione di prodottonotificato; e

- che il prodotto sia costantemente conforme ai campioni sottoposti alle prove inizialidi tipo, per i quali è stata verificata la conformità alla presente norma europea.

Egli deve sempre detenere il controllo generale ed avere la competenza necessaria adassumersi la responsabilità del prodotto. Il fabbricante è da ritenersi pienamenteresponsabile della conformità del prodotto a tutti i requisiti di regolamentazione pertinenti.

ZA.2.2.2 Prove di tipo

ZA.2.2.2.1 Devono essere eseguite prove di tipo per dimostrare la conformità alla presente normaeuropea.

Le prove di tipo del prodotto devono essere eseguite in conformità ai punti indicati nelprospetto ZA.1, salvo quanto descritto nei punti ZA.2.2.2.2 e ZA.2.2.2.3.

Prodotto Impiego previsto Livelli o classiSistema di attestazione

di conformità

Sistemi di rivelazione e di segnalazioned’incendio: apparecchiatura di alimentazione

Sicurezza antincendio Nessuno 1

Sistema 1: Vedere Direttiva relativa ai prodotti da costruzione (CPD) Allegato III.2.(i), senza prove di audit sui campioni.

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ZA.2.2.2.2 È possibile tenere in considerazione prove effettuate in precedenza, come prove di tipofinalizzate alla certificazione del prodotto, purché siano state effettuate nel rispetto dellostesso o di un più rigoroso metodo di prova, con lo stesso sistema di attestazione diconformità come richiesto dalla presente norma, sullo stesso prodotto o su prodotti disimile progettazione, costruzione e funzionalità, in modo che i risultati si possanoconsiderare applicabili al prodotto in questione.

Nota Stesso sistema di attestazione di conformità significa che le prove sono state effettuate da una terza parte

indipendente sotto la responsabilità di un organismo di certificazione del prodotto che è attualmentericonosciuto come organismo di certificazione di prodotto notificato.

ZA.2.2.2.3 Qualora una o più caratteristiche siano uguali, in prodotti simili per progettazione,costruzione e funzionalità, i risultati delle prove relative a tali caratteristiche del prodottopossono essere applicati anche ad uno o più prodotti simili.

ZA.2.2.2.4 I campioni devono essere rappresentativi della produzione ordinaria. Se i campioni sonodei prototipi, devono essere rappresentativi della produzione futura prevista e devonoessere scelti dal fabbricante.

Nota Nel caso di prototipi e di certificazione di terze parti, significa che è il fabbricante e non l'organismo dicertificazione del prodotto ad essere responsabile della scelta dei campioni. Durante l'ispezione iniziale dellafabbrica e del controllo di produzione in fabbrica (vedere punto ZA.2.2.3.4), si verifica che i campioni per laprova di tipo siano rappresentativi del prodotto in corso di fabbricazione.

ZA.2.2.2.5 Tutte le prove di tipo e i rispettivi risultati devono essere documentati in un rapporto diprova. Tutti i rapporti di prova devono essere conservati dal fabbricante per almeno diecianni dall'ultima data di fabbricazione del prodotto al quale si riferiscono.

ZA.2.2.3 Controllo di produzione in fabbrica

ZA.2.2.3.1 GeneralitàIl controllo di produzione in fabbrica (FPC) è il controllo interno permanente dellaproduzione esercitato da parte del fabbricante.

Tutti gli elementi, i requisiti e le disposizioni adottate dal fabbricante devono esseredocumentati in modo sistematico sotto forma di politiche e procedimenti scritti. Ladocumentazione del sistema di controllo della produzione deve garantire la comprensionegenerale della valutazione di conformità e rendere possibile l'ottenimento dellecaratteristiche richieste per il prodotto, nonché la verifica dell'effettivo funzionamento delsistema di controllo della produzione.

Pertanto, il controllo di produzione in fabbrica raggruppa sia le tecniche di funzionamentosia tutte le misure atte a consentire il mantenimento e il controllo della conformità del

prodotto alle rispettive specifiche tecniche. La sua implementazione può avveniremediante controlli e prove su attrezzature di misurazione, materie prime e componenti, suprocessi, macchine e apparecchiature di produzione oltre che sui prodotti finiti, tra cui leproprietà del materiale nei componenti, e tramite l'uso dei risultati così ottenuti.

ZA.2.2.3.2 Requisiti generali

Il fabbricante deve stabilire, documentare e mantenere in efficienza un sistema di FPC ingrado di assicurare che i prodotti immessi sul mercato siano conformi alle caratteristichedi prestazione dichiarate e ai campioni sottoposti alla prova di tipo.

Laddove esista un contratto di subappalto, il fabbricante deve mantenere il controllogenerale sul prodotto e assicurarsi di ricevere tutte le informazioni necessarie per

adempiere alle proprie responsabilità secondo la presente norma europea. Qualora ilfabbricante abbia affidato in subappalto parte della progettazione, fabbricazione,assemblaggio, imballaggio, lavorazione e/o etichettatura del prodotto, è possibile

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considerare il FPC del subappaltatore, ove appropriato per il prodotto in questione. Ilfabbricante che subappalta tutte le sue attività non può, in alcun caso, scaricare le proprieresponsabilità sul subappaltatore.

Il sistema di FPC deve soddisfare i requisiti come descritto nei punti seguenti dellaEN ISO 9001:2000, ove applicabili:

- punto 4.2 eccetto punto 4.2.1 a);

- punti 5.1 e), 5.5.1, 5.5.2;- punto 6;

- punto 7.1 eccetto punti 7.1 a), 7.2.3 c), 7.4, 7.5, 7.6;

- punti 8.2.3, 8.2.4, 8.3, 8.5.2.

Il sistema di FPC può far parte di un esistente sistema di Gestione Qualità (per esempioin conformità alla EN ISO 9001:2000) avente come scopo e campo di applicazione lafabbricazione del prodotto.

Qualora il sistema di Gestione Qualità sia certificato in conformità alla EN ISO 9001:2000,da parte di un organismo di certificazione attualmente riconosciuto come organismonotificato, i resoconti di valutazione di tale sistema di Gestione Qualità dovrebbero esseretenuti in considerazione in riferimento ai presenti punti.

ZA.2.2.3.3 Requisiti specifici del prodotto

Il sistema di FPC deve:

- fare riferimento alla presente norma europea; e

- garantire che i prodotti immessi sul mercato siano conformi alle caratteristiche diprestazione dichiarate.

Il sistema di FPC deve comprendere un piano qualità o piano di FPC specifico delprodotto, che identifichi procedimenti atti a dimostrare la conformità del prodotto in fasiappropriate, ossia:

a) controlli e prove da effettuare prima e/o durante la fabbricazione, a una frequenza

stabilita; e/ob) verifiche e prove da effettuare sui prodotti finiti, a una frequenza stabilita.

Se il fabbricante utilizza solo prodotti finiti, le operazioni di cui al punto b) devonodimostrare un livello di conformità del prodotto equivalente a quello che sarebbe statoraggiunto se durante la produzione fosse stato applicato l’FPC.

Se il fabbricante esegue personalmente parti della produzione, le operazioni di cui alpunto b) possono essere ridotte e parzialmente sostituite dalle operazioni di cui alpunto a). Generalmente, quante più parti della produzione sono eseguite dal fabbricante,tante più operazioni di cui al punto b) possono essere sostituite da operazioni di cui alpunto a). In qualsiasi caso, le operazioni devono dimostrare un livello di conformità delprodotto equivalente a quello che sarebbe stato raggiunto se durante la produzione fossestato applicato l’FPC.

Nota A seconda del caso specifico, può essere necessario eseguire le operazioni in a) e b), solo le operazioni ina) o solo quelle in b).

Le operazioni di cui al punto a) si concentrano sia sugli stadi intermedi del prodotto siasulle macchine di produzione e la rispettiva messa a punto e attrezzatura di misurazione,ecc. Questi controlli e prove e la loro frequenza devono essere stabiliti in base al tipo diprodotto e alla sua composizione, al processo produttivo e alla sua complessità, nonchéalla sensibilità delle caratteristiche del prodotto nei confronti di modifiche cheintervengono nei parametri di produzione, ecc.

Il fabbricante deve istituire e conservare registrazioni finalizzate a fornire testimonianzadel fatto che la produzione sia stata campionata e sottoposta a prove. Tali registrazionidevono mostrare chiaramente se la produzione ha soddisfatto i criteri di accettazione

stabiliti e devono restare a disposizione per almeno tre anni. Queste registrazioni devonoessere rese disponibili per ispezioni.

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Laddove il prodotto non soddisfi i criteri di accettazione, si devono applicare ledisposizioni sui prodotti non conformi, l'azione correttiva necessaria deve essereintrapresa immediatamente e i prodotti o i lotti non conformi devono essere isolati eidentificati in modo appropriato. Una volta che il difetto è stato corretto, la prova o laverifica in questione deve essere ripetuta.

I risultati dei controlli e delle prove devono essere adeguatamente registrati. Leregistrazioni devono includere la descrizione del prodotto, la data di fabbricazione, il

metodo di prova adottato, i risultati delle prove e i criteri di accettazione, nonché la firmadalla persona responsabile del controllo/prova. Per quanto riguarda i risultati dei controlliche non soddisfano i requisiti della presente norma europea, devono essere indicate nelleregistrazioni le misure correttive intraprese per rettificare la situazione (per esempio laconduzione di un'ulteriore prova, la modifica del processo di fabbricazione, lo smaltimentoo la riparazione di un prodotto).

I singoli prodotti o lotti di prodotti e la relativa documentazione di fabbricazione devonoessere completamente identificabili e rintracciabili.

ZA.2.2.3.4 Ispezione iniziale della fabbrica e di FPC

L'ispezione iniziale di FPC deve avvenire quando il processo produttivo è già stato

finalizzato e, preferibilmente, avviato. La fabbrica e la documentazione di FPC devonoessere sottoposti a valutazione per verificare che soddisfino i requisiti indicati neipunti ZA.2.2.3.1 e ZA.2.2.3.2.

La valutazione deve verificare:

a) che tutte le risorse necessarie per il raggiungimento delle caratteristiche del prodottorichieste dalla presente norma europea siano al momento o in futuro disponibili; e

b) che le procedure di FPC siano attualmente o in futuro messe in pratica ed seguite inconformità alla documentazione di FPC; e

c) che il prodotto sia costantemente conforme ai campioni sottoposti alle prove iniziali ditipo, per i quali è stata verificata la conformità alla presente norma europea.

Tutti i locali adibiti all'assemblaggio finale o almeno alle prove finali del prodotto in

questione devono essere valutati per verificare la presenza delle suddette condizioni dalpunto a) al punto c).

Se il sistema di FPC riguarda più prodotti, linee di produzione o processi produttivi,durante la valutazione di FPC non è necessario ripetere la valutazione dei requisitigenerali per ciascun prodotto, linea di produzione o processo produttivo.

Ammesso che il processo produttivo sia simile, è possibile tenere in considerazione levalutazioni effettuate in precedenza, conformemente alle disposizioni della presentenorma, purché siano state effettuate nel rispetto dello stesso sistema di attestazione diconformità, sullo stesso prodotto o su prodotti di simile progettazione, costruzione efunzionalità, in modo che i risultati possano essere considerati applicabili al prodotto inquestione.

Nota Stesso sistema di attestazione di conformità significa che l'ispezione di FPC è stata effettuata da una terzaparte indipendente sotto la responsabilità di un organismo di certificazione di prodotto che è attualmentericonosciuto come organismo di certificazione di prodotto notificato.

Tutte le valutazioni e i rispettivi risultati devono essere documentati in un apposito rapporto.

ZA.2.2.3.5 Sorveglianza periodica di FPC

La sorveglianza di FPC deve aver luogo una volta all'anno.

La sorveglianza di FPC deve includere la revisione del(i) piano(i) di qualità e del(i)processo(i) produttivo(i) di ciascun prodotto per determinare se sono state introdotte dellemodifiche in seguito all'ultima valutazione o sorveglianza e valutare il grado disignificatività di ogni modifica.

Si devono effettuare controlli finalizzati a garantire la corretta implementazione deiprogrammi di qualità nonché la corretta manutenzione e taratura delle attrezzature diproduzione.

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Le registrazioni di prove e misurazioni effettuate durante il processo produttivo e suiprodotti finiti devono essere revisionate per assicurarsi che i valori ottenuti continuino acorrispondere ai valori dei campioni sottoposti alle prove di tipo e che siano stateimplementate le azioni correttive per prodotti non conformi.

La sorveglianza di FPC può essere inclusa come parte integrante di una sorveglianza oriaccertamento di un sistema di Gestione Qualità (per esempio in conformità allaEN ISO 9001:2000).

ZA.2.2.4 Procedimento per modifiche

Qualora intervengano delle modifiche al prodotto, processo di produzione o sistema diFPC che potrebbero influenzare delle caratteristiche di prodotto richieste dalla presentenorma, tutte le caratteristiche incluse nei punti del prospetto ZA.1, che possono variare inseguito all'introduzione della modifica, devono essere sottoposte a prova di tipo o aperizia, salvo per quanto riportato nei punti ZA.2.2.2.3 e ZA.2.2.2.4. Se necessario, sideve effettuare nuovamente la valutazione della fabbrica e del sistema di FPC conriguardo a quegli aspetti che possono essere stati influenzati dalla modifica.

Tutte le valutazioni e i rispettivi risultati devono essere documentati in un appositorapporto.

ZA.3 Marcatura CE, etichettatura e documentazione di accompagnamentoIl fabbricante o il suo rappresentante autorizzato designato nella EEA è responsabiledell'applicazione della marcatura CE. Il simbolo di marcatura CE (in conformità allaDirettiva 93/68/CEE) deve essere applicato sul prodotto unitamente al numero delcertificato di conformità CE e al numero dell'organismo di certificazione di prodottonotificato. Se il numero dell'organismo notificato è già incluso nel numero del certificato diconformità CE, è sufficiente la presenza del numero del certificato di conformità CE.

Il simbolo di marcatura CE, inoltre, deve apparire sulla documentazione commerciale diaccompagnamento, unitamente alle informazioni seguenti:

1) numero di identificazione dell'organismo di certificazione di prodotto notificato;2) nome o marchio di identificazione e indirizzo registrato del fabbricante;

3) le ultime due cifre dell'anno in cui la marcatura è stata applicata;

4) numero del certificato CE di conformità;

5) riferimento della presente norma europea (EN 54-4), con rispettiva data eaggiornamenti;

6) descrizione del prodotto da costruzione (per esempio apparecchiatura dialimentazione per sistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio per edifici);

7) designazione del modello/tipo di prodotto;

8) altre informazioni richieste dal punto 7.1 o un riferimento a un documento che deve

essere identificabile in modo univoco e messo a disposizione da parte delfabbricante, contenente tali informazioni.

Nota Il riferimento a un documento separato è ammesso esclusivamente qualora la quantità delle informazionifosse talmente estesa da non poter essere inclusa con praticità nella documentazione commerciale diaccompagnamento del prodotto.

Qualora il prodotto sia superiore ai livelli di prestazione minimi indicati nella presentenorma, e qualora il fabbricante lo desideri, la marcatura CE può essere accompagnata daun'indicazione del/i parametro/i relativo/i e del/i risultato/i di prova effettivo/i.

La figura ZA.1 fornisce un esempio di informazioni da riportare sulla documentazionecommerciale di accompagnamento.

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figura ZA.1 Esempio di informazioni di marcatura CE nella documentazione commerciale di accompagnamento

ZA.4 Certificato CE e dichiarazione di conformitàIl fabbricante o il suo rappresentante autorizzato designato nella EEA devono redigere econservare una dichiarazione di conformità, che autorizza il fabbricante ad applicare lamarcatura CE. Tale dichiarazione deve includere:

- nome e indirizzo del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato designatonella EEA, e luogo di produzione;

Nota 1 Il fabbricante può anche essere la persona responsabile dell'immissione del prodotto sul mercato EEA, se neassume la responsabilità per la marcatura CE.

- descrizione del prodotto da costruzione (ossia apparecchiatura di alimentazione persistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio per edifici) e una copia delle

informazioni di accompagnamento della marcatura CE;Nota 2 Laddove alcune delle informazioni richieste per la dichiarazione siano già contenute nelle informazioni sulla

marcatura CE, non è necessario ripeterle.

- designazione del modello/tipo di prodotto;

- disposizioni alle quali il prodotto è conforme (ovvero appendice ZA della presente EN);

- condizioni particolari applicabili all'impiego del prodotto (se necessario);

- nome e indirizzo (o numero di identificazione) dell'organismo notificato dicertificazione di prodotto;

- nome e qualifica della persona incaricata di firmare la dichiarazione per conto delfabbricante o del suo rappresentante autorizzato.

La dichiarazione deve contenere un certif icato di conformità con le informazioni seguenti:- nome e indirizzo dell'organismo notificato di certificazione di prodotto;

- numero del certificato;

- nome e indirizzo del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato designatonella EEA;

- descrizione del prodotto da costruzione (ossia apparecchiatura di alimentazione persistemi di rivelazione e di segnalazione d'incendio per edifici);

- designazione del modello/tipo di prodotto;

- disposizioni alle quali il prodotto è conforme (ovvero appendice ZA della presente EN);

- condizioni particolari applicabili all'impiego del prodotto (se necessario);

- condizioni di validità del certificato, quando applicabile;

- nome e qualifica della persona incaricata di firmare il certificato.

La dichiarazione e il certificato sopra menzionati devono essere presentati (se richiesto)nella(e) lingua(e) accettata(e) nello Stato membro in cui il prodotto deve essere utilizzato.

0123

Any Co Ltd, P.O. Box 21, B105006

0123 - CPD - 002

EN 54-4Apparecchiatura di alimentazione per sistemi di rivelazione e di segnalazione

d’incendio per edifici

ABC 123Altri dati tecnici: vedere documento 123/2006 presso il fabbricante

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BIBLIOGRAFIAEN ISO 9001 Quality management systems - Requirements (ISO 9001)

EU Direttiva 93/68/CE, Direttiva del consiglio 93/68/CEE del 22 luglio 1993 che modificale Direttive 87/404/CEE (apparecchi in pressione), 88/378/CEE (sicurezza deigiocattoli), 89/106/CEE (prodotti da costruzione), 89/336/CEE (compatibilitàelettromagnetica), 89/392/CEE (macchine), 89/686/CEE (dispositivi di protezione

personale), 90/384/CEE (strumenti di pesatura non automatici), 90/385/CEE (dispositivimedici attivi), 90/396/CEE (combustibili gassosi per apparecchi), 91/263/CEE(attrezzature terminali di telecomunicazione), 92/42/CEE (scaldaacqua ad acqua caldanuovi alimentati con combustibili liquidi o gassosi) e 73/23/CEE (apparecchiatureelettriche progettate per l’impiego entro limiti di voltaggio specificati).

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