UN CONTRIBUTO ALLA PREVENZIONE DELLE ICA ICA/dr. Liotta.pdf · PCD Hallow load test UNI EN 285...
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LA NORMA UNI EN 556. GLI ELEMENTI
RILEVANTI AI FINI DELLA STERILIZZAZIONE
UNI EN 556 "Sterilizzazione dei dispositivi medici
Requisiti per i dispositivi medici che recano l'indicazione
"STERILE"
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È L’ASSENZA TOTALE DI OGNI MICROORGANISMO SIA SOTTO FORMA
VEGETATIVA CHE SPORIGENA.
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PROCESSO FISICO CHE PORTA ALLA DISTRUZIONE DI OGNI FORMA VIVENTE, SIA ESSA VEGETATIVA, SIA SPORIGENA.
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DEFINIZIONE DI DISPOSITIMO MEDICO
DM
Sono tutti quei materiali sterili
utilizzati sugli esseri umani
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STERILITY ASSURANCE LEVEL
• La Norma tecnica 556.1 stabilisce che per dichiarare
un prodotto sterile, il livello di Sicurezza di Sterilità,
deve corrispondere alla probabilità, inferiore di 1 su
un milione ( S.A.L. < 10-6 ), di trovare un
microrganismo sopravvivente all’interno del lotto di
sterilizzazione
Concetto
teorico
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PROCESSO
• Il linguaggio aziendalistico definisce come processo le sequenze di
attività coordinate e aventi come finalità un output comune.
• Un qualsiasi percorso sanitario è costituito da processi che ne rappresentano
la struttura sotto-ordinata.
Qualsiasi insieme di azioni può essere definito un processo, se possiede:
• – almeno un input
• – almeno un output
• – una sequenza coordinata di azioni al suo interno
• – se al suo interno avviene la trasformazione dell’input in output.Gaetano_Liotta_ICA_2017_ASLCASERTA 9
NORMA TECNICA UNI EN 556DEFINISCE
il processo di sterilizzazione:
è un processo speciale per il quale non è possibile verificare
la condizione di sterilità direttamente sul prodotto finale, né
mediante prove; esso, pertanto richiede l'applicazione di
procedure documentate che attestino la validità del processo
stesso:
l'insieme di queste procedure si definisce CONVALIDA
La gestione di un processo speciale deve prevedere il
controllo continuo di tutte le fasi di produzione e di verifica in
cui standard di qualità dipendono essenzialmente
dall’applicazione delle norme tecniche.
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IL PROCESSO DI RICONDIZIONAMENTO
• È l’insieme di attività necessarie per l’abbattimento della
carica microbica presente sul dispositivo medico, dopo il suo
utilizzo, fino al raggiungimento delle condizioni di asepsi
richieste per l’utilizzo successivo.
• L’obiettivo finale è: eliminare il rischio infettivo per il
paziente
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COSA È UNA NORMA
• semplicemente un documento che dice "come fare bene le cose",
garantendo sicurezza, rispetto per l'ambiente e prestazioni certe.
• Le norme europee (EN) sono norme tecniche che dopo l’approvazione
da parte di Commissioni Tecniche Centrali vengono pubblicate sulla
Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, rese disponibili in tutte le
lingue in tutte le nazioni europee.
L’osservanza di una norma tecnica europea è
volontaria.Gaetano_Liotta_ICA_2017_ASLCASERTA 13
COS’È UNA DIRETTIVA EUROPEA
• •La direttiva è una regolamentazione emanata dalla Comunità Europea,
obbligatoriamente recepita come legge nazionale dagli Stati aderenti e
come tale è vincolante per tutti ed ha conseguenze sanzionatorie penali
o amministrative.
• Il Parlamento europeo assieme al Consiglio dell'Unione Europea può
adottare una direttiva per assolvere a quanto previsto dai trattati per
l'armonizzazione delle normative negli stati membri della UE. La direttiva
vincola in tal senso lo stato membro cui è diretta.
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NORMA 556.1 - AMBIENTE
«… La realizzazione del processo richiede un
ambiente conforme alle indicazioni del DPR
14 gennaio 1997, n. 37 in materia di requisiti
strutturali, tecnologici e organizzativi per l’esercizio delle
attività sanitarie da parte di
strutture pubbliche e private.»
«… i locali devono essere adeguatamente climatizzati
con caratteristiche tecniche ad "atmosfera controllata»
(UNI EN 556-1:2002) tali caratteristiche devono essere
documentate da periodiche verifiche, effettuate secondo la
serie di norme
UNI EN ISO 14644-1:2001
( Camere bianche ed ambienti associati controllati –
classificazione della pulizia dell’aria)Gaetano_Liotta_ICA_2017_ASLCASERTA 17
NORMA 556.1 RACCOLTA STRUMENTILinee Guida ISPESL maggio 2010
Titolo X del D.Lgs 81/2008
D.Lgs.106/09 Valutazione e gestione del rischio
• Le operazioni di smontaggio e di collocazione degli strumenti devono essere
effettuate al termine del loro utilizzo dallo stesso personale
• Gli strumenti si devono riporre con cura dopo l’utilizzo in cestelli dedicati
(contenitori rigidi ) senza sovraccarico
• Nei recipienti per il trasporto dei ferri chirurgici non devono essere versate altre
soluzioni (disinfettanti, fisiologica, medicinali ecc.)
• Gli operatori addetti al ricevimento ed al lavaggio possono manipolare i materiali
solo previa decontaminazione degli stessi, indossando gli appropriati Dispositivi di
Protezione IndividualeGaetano_Liotta_ICA_2017_ASLCASERTA 18
DECONTAMINAZIONE PER IMMERSIONE
DM 28 settembre 1990 – art.2
Norme di protezione dal contagio
professionale da HIV
« i presidi riutilizzabili devono, dopo
l’utilizzo, essere immediatamente
immersi in disinfettante chimico di
riconosciuta efficacia sull’HIV
prima delle operazioni di smontaggio
o pulizia, da effettuare come
preparazione per la sterilizzazione...»
• Capo II del titolo X del D.Lgs
81/08
Art. 274 comma 2
• «…il datore di lavoro definisce e
provvede che siano applicate
procedure che consentono di
manipolare, decontaminare ed
eliminare senza rischi per
l’operatore e la comunità, i materiali
e i rifiuti contaminati….»
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DECONTAMINAZIONE
• Fase del processo di
ricondizionamento in grado
di ridurre la carica
microbica, ottenuta
trattando con mezzi fisici o
chimici i DM contaminati
con materiale organico
• MANUALE:
Chimica: per immersione in
decontaminati di provata efficacia
Chimica per contatto: Gel o Spray
AUTOMATICA
Fisica con termodisinfettatori secondo
UNI EN ISO 15883
Temperatura = 93°C
Tempo = 3 minutiGaetano_Liotta_ICA_2017_ASLCASERTA 20
CICLO DI TERMODISINFEZIONE
UNI EN ISO 15883
Convalida di un programma per termodisinfezione
La disinfezione chimica si
applica ai D.M. termolabili.
Questa pratica prevede, al
termine del lavaggio una fase di
disinfezione attraverso un
prodotto chimico compatibile con
le lavastrumenti e i D.M.
Per il trattamento in lavastrumenti si
prevedono procedimenti di disinfezione sia
chimici che termici
Nei procedimenti termici la
disinfezione avviene dalla
combinazione dei parametri
tempo –temperatura in uno
specifico programma
convalidato.Gaetano_Liotta_ICA_2017_ASLCASERTA 21
NORMATIVA DI RIFERIMENTO WASHER-DISINFECTORS
UNI EN ISO 15883
• recepita in Italia nell’ aprile 2006
elaborata sotto la competenza della
Commissione Tecnica UNI Tecnologie
Biomediche e Diagnostiche
• “Regolamentazione delle
apparecchiature di lavaggio e
disinfezione”
• “Macchine destinate a lavare e
disinfettare i dispositivi medici ed
altri articoli usati nel contesto
della pratica medica, dentale,
farmaceutica e veterinaria”.
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USO DEGLI ULTRASUONI
CIÒ CHE È SPRORCO NON SARÀ MAI STERILE
In associazione alla termodisinfezione, è opportuno
l’uso degli ultrasuoni.
Gli ultrasuoni, producono attraverso il processo di
CAVITAZIONE, la demolizione e disgregazione della
parte proteica dei microrganismi, rimuovendola dalle
superfici difficilmente raggiungibili, (corpi cavi lunghi
e stretti) contribuendo ad un accurato trattamento
degli strumenti
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ASCIUGATURA ACCURATA
CONTROLLO E MANUTENZIONE
Verifica della corretta pulizia Evidenti segni di ossidazione
dell’acciaio
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CONFEZIONAMENTOLA NORMA EUROPEA DI RIFERIMENTO PER GLI IMBALLAGGI PER DISPOSITIVI
MEDICI STERILIZZATI TERMINALMENTE È LA NORMA EN ISO 11607
Imballaggio protettivo
Buste accoppiato carta e polipropilene
SBS
Container acciaio /alluminio/plastica
Caratteristiche peculiari della confezione:
• Favorire la penetrazione degli agenti sterilizzanti;
• Garantire la protezione nei confronti degli agenti infettivi;
• Garantire la presentazione del contenuto in modo asettico
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FASE STERILIZZAZIONE
Questa figura rappresenta
graficamente le fasi
corrette di un ciclo di
sterilizzazione
Le variabili che bisogna assicurare sono:
• Tempo
• Temperatura
• Pressione
Una sola modifica di queste variabili,
inficia il ciclo di sterilizzazione e quindi
il processo.Gaetano_Liotta_ICA_2017_ASLCASERTA 28
VERIFICA DEL PROCESSO Ogni giorno vanno assicurate ed
eseguite le seguenti verifiche:
1. Test di tenuta vuoto – Vacuum test
2. Test di penetrazione del vapore per i materiali
porosi – Test di Bowie Dick UNI 17665
3. Test di penetrazione del vapore per i materiali
cavi - UNI17665-1
4. PCD Hallow load test UNI EN 285 annex 1-UNI
EN 867-5
5. Prova di asciugamento del carico (umidità
residua nel carico con pacco tessile <1%)
Autoclave a Vapore Saturo
Quando si utilizzano materiali e
metodi conformi alla norma
UNI EN 285, con un carico
standard per ogni tipologia di
programma (134° C – 121C°)
si ha il
rilascio parametrico del
prodotto per ogni ciclo
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UNI EN 285:2009L’EFFICACIA DEL TEST DI BOWIE & DICK PUÒ ESSERE INSUFFICIENTE PER STRUMENTI CON
CAVITÀ LUNGHE• EN 285
• …Il test per corpi cavi è
complementare al test per carichi
porosi e dovrebbe essere
considerato in aggiunta e non in
sostituzione di questo.
• Esposizione a vapore secco saturo a:
• 134°C per 3,5 min
• 121°C per 15 min
• Indicatori di classe 2
• Tolleranza per il tempo deve essere +-
5 sec
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CONSERVAZIONE E STOCCAGGIO
• La conservazione deve avvenire in luoghi isolati dall’umidità,
distanti da fonti di calore e protetti dalla polvere e dagli
insetti al fine di mantenere la sterilità dell’oggetto dal
termine del processo di sterilizzazione al momento dell’uso.
• Il materiale sterile può essere riposto in armadi a tenuta alti
30 cm dal pavimento e a 5 cm dal soffitto, se questi non sono
presenti, conservare il materiale protetto da sacchi di nylon.
• L’operatore nel riporre il materiale deve controllare:
• _ il corretto viraggio degli indicatori esterni;
• _ l’integrità del confezionamento;
• _ lo stato di pulizia dei piani di appoggio;
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CONTROLLI BIOLOGICI
• Gli indicatori biologici devono essere
sempre utilizzati in combinazioni fisiche
e/o chimiche nel dimostrare l’efficacia di
un processo di sterilizzazione.
• Quando una variabile fisica e/o chimica
di un processo è al di fuori dei limiti
specificati, dovrebbero essere valutati i
parametri del ciclo
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CONVALIDA DEL PROCESSO E DELLE APPARECCHIATURE
• Si attua in due fasi
Controllo in fase di installazione
• Qualifica di installazione QI
• Qualifica operativa QO
Controllo periodico
• Qualifica di prestazione QP
• Atto a garantire che siano in essere le
condizioni che permettano di definire
sterili materiali (almeno ANNUALE)
Convalida
Accettazione in servizio Qualifica di prestazione
Qualificazione fisica Qualificazione
microbiologica
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UNI EN ISO 14644-1
UNI EN ISO 14698-1
UNI EN ISO 14698-2
D.P.R. 14.01.1997
GMP Norme di buona fabbricazione
CONVALIDEAMBIENTALI E
MICROBIOLOGICHE
UNI EN 868-5
UNI EN 868-1
CONVALIDASISTEMI DI
CONFEZIONAMENTO
SICUREZZA DEL PROCESSO DI STERILIZZAZIONE
CONVALIDA PROCESSI DI LAVAGGIO
Pr EN 15883-1
UNI EN ISO 14698-1
UNI EN ISO 14698-2
UNI EN ISO 1174-1
UNI EN ISO 1174-2
CONVALIDA PROCESSO DI STERILIZZAZIONE
UNI EN 554
UNI EN 556-1
Modello organizzativo per la convalida del processo di
sterilizzazione
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UNI EN 980
UNI EN 1041
Sistema di rintracciabilità
Identificazione univoca del kit
Possibilità di richiamare i dispositivi medici
•Sistema informatico di gestione dell’attività di sterilizzazione
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