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Protezione personale degli occhiFiltri per la saldatura e tecniche connesse

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NORMA ITALIANA

Pagina IUNI EN 169:2003

© UNI - MilanoRiproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documentopuò essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senzail consenso scritto dell’UNI.

UNIEnte Nazionale Italianodi UnificazioneVia Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

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UNI EN 169

NOVEMBRE 2003

Protezione personale degli occhiFiltri per la saldatura e tecniche connesseRequisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate

Personal eye-protectionFilters for welding and related techniquesTransmittance requirements and recommended use

CLASSIFICAZIONE ICS 13.340.20

SOMMARIO La norma specifica i numeri di scala e i requisiti del fattore trasmissione deifiltri destinati a proteggere gli operatori che svolgono un lavoro che com-prende la saldatura, la saldobrasatura, taglio ad arco e taglio plasma jet.

RELAZIONI NAZIONALI La presente norma è la revisione della UNI EN 169:1993.

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 169:2002La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della normaeuropea EN 169 (edizione novembre 2002).

ORGANO COMPETENTE Commissione "Sicurezza"

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 30 settembre 2003

Gr. 5

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© UNI Pagina IIUNI EN 169:2003

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’artein evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

PREMESSA NAZIONALELa presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-la norma europea EN 169 (edizione novembre 2002), che assumecosì lo status di norma nazionale italiana. La traduzione è stata curata dall’UNI. La Commissione "Sicurezza" dell’UNI segue i lavori europei sull’ar-gomento per delega della Commissione Centrale Tecnica. Rispetto all’edizione precedente è stato effettuato un’aggiornamen-to completo del testo. In modo particolare: i filtri per saldatura a dop-pio numero di scala sono stati eliminati dalla UNI EN 379 ed inseritinella presente norma, è stato aggiunto il punto relativo ai termini edefinizioni, il limite per il campo da 365 nm a 400 nm è stato modi-ficato in 380 nm, sono stati cancellati i requisiti per i filtri per salda-tura a flusso di gas e sono stati inseriti i requisiti per i filtri con ele-vato grado di riconoscimento dei colori e per i filtri con elevata riflet-tanza nell’infrarosso. Sono state inoltre aggiunte le nuove appendiciB, C e ZA.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubbli-cazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di es-sere in possesso dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNIcorrispondenti alle norme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

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INDICE

© UNI Pagina IIIUNI EN 169:2003

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 1

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 1

3 TERMINI E DEFINIZIONI 1

4 DESIGNAZIONE E IDENTIFICAZIONE 1

5 REQUISITI 15.1 Generalità...................................................................................................................................................... 15.2 Requisiti del fattore di trasmissione ................................................................................................ 2

prospetto 1 Requisiti di trasmissione............................................................................................................................. 25.3 Oculari con capacità superiore di riconoscimento dei colori (opzionale) ................... 25.4 Oculari con fattore di riflessione maggiore nel campo dell'infrarosso

(opzionale) .................................................................................................................................................... 35.5 Requisiti supplementari per filtri per saldatura a doppio numero di scala ................. 35.5.1 Differenza di numero di scala ................................................................................................................... 35.5.2 Fattore di trasmissione ............................................................................................................................... 35.5.3 Dimensioni ...................................................................................................................................................... 3

APPENDICE A GUIDA PER LA SELEZIONE E L'USO 4(informativa)A.1 Generalità...................................................................................................................................................... 4A.1.1 Numeri di scala da utilizzare per saldatura a gas e saldobrasatura ............................. 4

prospetto A.1 Numeri di scala da utilizzare per saldatura a gas e saldobrasatura............................................ 4A.1.2 Numeri di scala da utilizzare per ossitaglio ................................................................................ 4

prospetto A.2 Numeri di scala da utilizzare per l'ossitaglio........................................................................................ 5A.1.3 Numeri di scala da utilizzare per taglio plasma jet ................................................................. 5A.1.4 Numeri di scala da utilizzare per la saldatura ad arco elettrico o il taglio

ad arco ........................................................................................................................................................... 5

prospetto A.3 Utilizzazione raccomandata dei diversi numeri di scala per la saldatura ad arco .................. 6A.1.5 Numeri di scala dei filtri per l'utilizzazione da parte degli assistenti dei saldatori .. 7A.1.6 Filtri con capacità superiore di riconoscimento dei colori ................................................... 7A.1.7 Filtri con fattore di riflessione maggiore nel campo dell'infrarosso ................................ 7A.2 Osservazioni ................................................................................................................................................ 7

APPENDICE B QUOZIENTE RELATIVO DI ATTENUAZIONE VISIVA PER IL(normativa) RICONOSCIMENTO DEI SEGNALI LUMINOSI 8B.1 Definizione del quoziente relativo di attenuazione visiva per il riconoscimento

dei segnali luminosi ................................................................................................................................. 8B.2 Funzioni spettrali per il calcolo del fattore di trasmissione luminosa e di

quozienti relativi di attenuazione visiva......................................................................................... 8

prospetto B.1 Prodotto della distribuzione spettrale della radiazione dei segnali luminosi edell'illuminante normalizzato D65 come specificato nella ISO/CIE 10526:1999 edella efficienza luminosa spettrale dell'occhio umano medio per la visione diurna comespecificato nella ISO/CIE 10527:1991................................................................................................... 8

APPENDICE C INCERTEZZA DI MISURA E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI 10(informativa)C.1 Resoconto di prova e incertezza di misura.............................................................................. 10

figura C.1 Risultato positivo ........................................................................................................................................ 10figura C.2 Risultato negativo ...................................................................................................................................... 10figura C.3 Risultato negativo ...................................................................................................................................... 11

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APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI(informativa) ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE 12

prospetto ZA.1 Relazione della presente norma con la Direttiva 89/686/CEE ................................................... 12

BIBLIOGRAFIA 13

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La presente norma europea è stata approvata dal CEN I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELECche definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status dinorma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchiaggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrisponden-ti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure aimembri del CEN.La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese etedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-sabilità da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il me-desimo status delle versioni ufficiali.I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,Italia, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, RegnoUnito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.

© UNI Pagina VUNI EN 169:2003

CENCOMITATO EUROPEO DI NORMAZIONEEuropean Committee for StandardizationComité Européen de NormalisationEuropäisches Komitee für Normung

Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

© CENTutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sonoriservati ai Membri nazionali del CEN.

EN 169

NOVEMBRE 2002

SostituisceEN 169:1992

Protezione personale degli occhiNORMA EUROPEA Filtri per la saldatura e tecniche connesse

Requisiti di trasmissione e utilizzazioni raccomandate

Personal eye-protectionEUROPEAN STANDARD Filters for welding and related techniques

Transmittance requirements and recommended use

Protection individuelle de l’oeilNORME EUROPÉENNE Filtres pour le soudage et les techniques connexes

Exigences relatives au facteur de transmission et utilisation recommandée

Persönlicher AugenschutzEUROPÄISCHE NORM Filter für das Schweißen und verwandte Techniken

Transmissionsanforderungen und empfohlene Anwendung

DESCRITTORI

ICS 13.340.20

il 2 ottobre 2002.

2002

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© UNI Pagina VIUNI EN 169:2003

PREMESSAIl presente documento (EN 169:2002) è stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 85"Mezzi di protezione degli occhi", la cui segreteria è affidata all'AFNOR.Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o median-te pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro maggio 2003, ele norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro maggio 2003.Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dallaCommissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto airequisiti essenziali della/e Direttiva/e UE.Per quanto riguarda il rapporto con la/e Direttiva/e UE, si rimanda all'appendice informa-tiva ZA, che è parte integrante del presente documento.Le appendici A e C sono informative. L'appendice B è normativa.Nella revisione della presente norma europea, e di quella della EN 379, che sono stateelaborate contemporaneamente, è stato deciso di togliere dalla EN 379 i filtri per saldatu-ra con doppio numero di scala e di includerli nella presente norma europea.Il presente documento sostituisce la EN 169:1992.In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Malta,Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia eSvizzera.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONELa presente norma europea specifica i numeri di scala e i requisiti del fattore trasmissionedei filtri destinati a proteggere gli operatori che svolgono un lavoro che comprende lasaldatura, la saldobrasatura, taglio ad arco e taglio plasma jet. Essa include anche irequisiti per i filtri per saldatura con doppio numero di scala.

Gli altri requisiti applicabili per questi tipi di filtri sono indicati nella EN 166. I requisiti permontature/supporti su cui sono destinati ad essere installati sono specificati nella EN 175.

Una guida per la selezione e l'uso di questi filtri è fornita nell'appendice A.

Le specifiche per i filtri per saldatura con fattore di trasmissione luminosa commutabilesono fornite nella EN 379.

2 RIFERIMENTI NORMATIVILa presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizionicontenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriatidel testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successivemodifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdottenella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti nondatati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gliaggiornamenti).

EN 165 Personal eye-protection - Vocabulary

EN 166 Personal eye-protection - Specifications

EN 167:2001 Personal eye-protection - Optical test methods

ISO/CIE 10526:1999 CIE standard illuminants for colorimetry

ISO/CIE 10527:1991 CIE standard colorimetric observers

3 TERMINI E DEFINIZIONIAi fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni della EN 165 eil seguente.

3.1 filtro per saldatura a doppio numero di scala: Filtro di protezione con due differenti numeridi scala (zone chiare e scure), suddivisi al massimo in tre zone del filtro. La zona chiaraviene usata per una osservazione di breve durata quando l'elettrodo viene posizionatosulla saldatura e acceso. La zona scura viene utilizzata per l'osservazione del processo disaldatura.

4 DESIGNAZIONE E IDENTIFICAZIONEIl prospetto completo relativo alla numerazione dei filtri è riportato nella EN 166.

La marcatura degli oculari e della montatura è descritta nella EN 166.

Il numero di scala di questi filtri comprende solo il numero di graduazione corrispondenteal filtro, da 1,2 a 16 (vedere prospetto 1).

5 REQUISITI

5.1 GeneralitàI requisiti della EN 166 si applicano ai filtri per saldatura. Nella presente norma europeasono riportati solo i requisiti che differiscono dalle specifiche della EN 166 o che integranotali specifiche.

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5.2 Requisiti del fattore di trasmissioneLe definizioni del fattore di trasmissione sono riportate nella EN 165.

La determinazione del fattore di trasmissione luminosa è descritta nella EN 167.

I requisiti del fattore di trasmissione dei filtri utilizzati nella saldatura e tecniche connessesono riportati nel prospetto 1.

I valori minimo e massimo del fattore di trasmissione luminosa possono essere superatitenendo conto dei limiti di incertezza relativa indicati nella EN 167.

Requisiti supplementari:

a) per 210 nm

λ ≤ 313 nm, il fattore spettrale di trasmissione non deve esseremaggiore del valore ammesso per 313 nm;

b) per 313 nm < λ ≤ 365 nm, il fattore spettrale di trasmissione non deve esseremaggiore del valore ammesso per 365 nm;

c) per 365 nm < λ ≤ 380 nm, il fattore spettrale di trasmissione non deve esseremaggiore del fattore di trasmissione luminosa τv;

d) per 380 nm < λ ≤ 480 nm, il fattore di trasmissione spettrale non deve esseremaggiore del valore osservato a 480 nm.

Nota 1 I valori del fattore di trasmissione luminosa sono basati sulla distribuzione spettrale dell'illuminante A edell'osservatore normalizzato (2°) CIE (1931) (vedere ISO/CIE 10526:1999 e ISO/CIE 10527:1991).

Nota 2 I valori del fattore di trasmissione IR sono determinati dall'integrazione dei dati spettrali.

5.3 Oculari con capacità superiore di riconoscimento dei colori (opzionale)Tra 500 nm e 650 nm, il fattore spettrale di trasmissione non deve essere minore di 0,2 τv.

Il quoziente di attenuazione visiva relativa Q, per segnali luminosi rossi, gialli, verdi e blunon deve essere minore di 0,8.

prospetto 1 Requisiti di trasmissione

N° di scala Fattore spettrale di trasmissione massimo nel campo dell'ultravioletto

τ (λ )

Fattore di trasmissione luminosa

τv

Fattore spettrale di trasmissione medio massimo nel campo dell'infrarosso

τA

313 nm%

365 nm%

Massimo%

Minimo%

Da 780 nm a 1 400 nm%

1,21,41,72

2,53456789

10111213141516

0,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 30,000 3

0,000 160,000 0610,000 023

503522146,42,8

0,950,300,10

0,0500,0250,0120,006

0,003 20,001 2

0,000 440,000 16

0,000 0610,000 023

10074,458,143,229,117,88,53,21,2

0,440,16

0,0610,023

0,008 50,003 20,001 2

0,000 440,000 16

0,000 061

74,458,143,229,117,88,53,21,2

0,440,16

0,0610,023

0,008 50,003 20,001 2

0,000 440,000 16

0,000 0610,000 023

6952402815126,43,21,7

0,810,430,200,10

0,0500,0270,0140,0070,0030,003

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5.4 Oculari con fattore di riflessione maggiore nel campo dell'infrarosso (opzionale)Gli oculari per i quali è dichiarato un fattore di riflessione maggiore nel campodell'infrarosso devono avere un fattore di riflessione spettrale medio maggiore del 60% nelcampo di lunghezze d'onda da 780 nm a 2 000 nm quando misurato in conformità allaEN 167:2001, punto 8.

5.5 Requisiti supplementari per filtri per saldatura a doppio numero di scala

5.5.1 Differenza di numero di scalaLa differenza di numero di scala tra le zone chiare e scure non deve essere maggiore dicinque.

5.5.2 Fattore di trasmissione

5.5.2.1 I requisiti di cui in 5.5.2.2 e 5.5.2.3 devono essere soddisfatti quando i fattori ditrasmissione sono misurati in conformità alla EN 167.

5.5.2.2 La trasmissione luminosa minima nella zona di luce deve essere 0,16%.

5.5.2.3 Il fattore spettrale di trasmissione nel campo dell'ultravioletto e il fattore di trasmissionemedio nel campo dell'infrarosso indicato nel prospetto 1 e nei requisiti supplementari daa) a d) in 5.2 richiesti per la zona scura devono essere applicati anche alla zona chiara.

5.5.3 DimensioniLa zona scura deve avere una profondità verticale di almeno 25 mm lungo la lunghezzaorizzontale.

Qualsiasi regione che separa le zone chiare da quelle scure non deve superare unaprofondità verticale di 2 mm lungo la lunghezza orizzontale. Questa regione deve fornirealmeno la stessa protezione contro le radiazioni della zona scura.

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APPENDICE A GUIDA PER LA SELEZIONE E L'USO(informativa)

A.1 GeneralitàPer la protezione personale dell'operatore il filtro deve essere montato in un protettoredell'occhio di tipo idoneo. I tipi di protettori dell'occhio sono descritti nella EN 175.

Sono implicati molti fattori nella selezione del numero di scala di un filtro di protezioneidoneo per la saldatura o per tecniche connesse.

- Per saldatura a gas e tecniche connesse, come la saldobrasatura, la presentenorma europea fa riferimento alla portata dei bruciatori.

- Per saldatura ad arco, taglio ad arco e taglio plasma jet, la corrente è un fattoreessenziale nell'esecuzione di una selezione accurata.

Inoltre, per la saldatura ad arco, il tipo di arco e il tipo di metallo di base devono anch'essiessere presi in considerazione.

Altri parametri hanno un'influenza significativa, ma è difficile valutarne l'effetto. Questisono, in particolare:

- la posizione dell'operatore rispetto alla fiamma o all'arco. Per esempio, a secondache l'operatore sia chino sul suo lavoro o adotti una posizione all'estremità delbraccio, può essere necessaria la variazione di almeno un numero di scala;

- l'illuminazione locale;

- il fattore umano.

Per queste varie ragioni, la presente norma europea fornisce solo quei numeri di scalache esperienze pratiche convalidate hanno dimostrato essere validi in circostanze normaliper la protezione personale di operatori con vista normale, che svolgono un lavoro di tipospecificato.

Il numero di scala del filtro da utilizzare può essere ricavato dai prospetti, all'intersezionedella colonna, corrispondente alla portata del gas o della corrente, e della riga, chespecifica il tipo di lavoro da svolgere.

I prospetti da A.1 ad A.3 sono validi per condizioni di lavoro medie, in cui la distanzadall'occhio del saldatore alla massa di metallo fuso è di circa 50 cm e l'illuminamentomedio è di circa 100 lx.

A.1.1 Numeri di scala da utilizzare per saldatura a gas e saldobrasaturaI numeri di scala da utilizzare per la saldatura a gas e saldobrasatura sono forniti nelprospetto A.1.

A.1.2 Numeri di scala da utilizzare per ossitaglioI numeri di scala da utilizzare per l'ossitaglio seguendo una linea sul pezzo da lavoraresono forniti nel prospetto A.2.

prospetto A.1 Numeri di scalaa) da utilizzare per saldatura a gas e saldobrasatura

Lavoro q ≤ 70 70 < q ≤ 200 200 < q ≤ 800 q > 800

Saldatura e saldobrasatura 4 5 6 7

Nota q è la portata di acetilene, in litri all'ora.a) In funzione delle condizioni di impiego, può essere utilizzato il numero di scala successivo minore o maggiore.

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A.1.3 Numeri di scala da utilizzare per taglio plasma jetI numeri di scala da utilizzare per il taglio plasma jet seguendo una linea sul pezzo dalavorare sono forniti nel prospetto A.3.

A.1.4 Numeri di scala da utilizzare per la saldatura ad arco elettrico o il taglio ad arcoI numeri di scala da utilizzare per la saldatura ad arco elettrico o per il taglio ad arco sonoforniti nel prospetto A.3.

Sono utilizzate le seguenti abbreviazioni in conformità alla EN ISO 4063:

- la saldatura ad elettrodi rivestiti include la MMA (saldatura manuale ad arco);

- il simbolo MAG corrisponde alla saldatura ad arco sotto protezione di un gas noninerte;

- il simbolo TIG corrisponde a gas inerte di tungsteno;

- il simbolo MIG corrisponde alla saldatura ad arco sotto protezione di un gas inerte;

- il taglio ad aria-arco corrisponde all'utilizzo di un elettrodo al carbonio e a un getto diaria compressa utilizzato per rimuovere il metallo fuso.

prospetto A.2 Numeri di scalaa) da utilizzare per l'ossitaglio

Lavoro 900 ≤ q ≤ 2 000 2 000 < q ≤ 4 000 4 000 < q ≤ 8 000

Ossitaglio 5 6 7

Nota q è la portata di ossigeno, in litri all'ora.a) In funzione delle condizioni di impiego, può essere utilizzato il numero di scala successivo minore o maggiore.

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A.1.5 Numeri di scala dei filtri per l'utilizzazione da parte degli assistenti dei saldatoriÈ necessario che gli assistenti dei saldatori e le altre persone nell'area delle operazioni disaldatura siano protetti. A tal fine, dovrebbero essere utilizzati filtri con numeri di scala da1,2 a 4. Tuttavia, se i livelli di rischio lo richiedono, dovrebbero essere utilizzati filtri connumeri di scala più elevati. In particolare, quando l'assistente del saldatore dovessetrovarsi alla stessa distanza dall'arco di quella del saldatore, entrambi dovrebberoutilizzare filtri con gli stessi numeri di scala.

A.1.6 Filtri con capacità superiore di riconoscimento dei colori Per i processi di saldatura in cui il riconoscimento del colore è importante, èraccomandato l'uso di filtri per saldatura con capacità superiore di riconoscimento deicolori.

A.1.7 Filtri con fattore di riflessione maggiore nel campo dell'infrarossoPer processi di saldatura che generano molto calore, è raccomandato l'uso di filtri persaldatura con fattore di riflessione maggiore nel campo dell'infrarosso al fine di aumentareil comfort del portatore.

A.2 Osservazioni

A.2.1 Per un numero di scala corrispondente alle condizioni di lavoro specificate nei prospettiA.1, A.2 e A.3, la protezione nei campi dell'ultravioletto e dell'infrarosso è sufficiente inbase al prospetto 1. L'utilizzo di un numero di scala più elevato non fornirebbenecessariamente una migliore protezione e al contrario determinerebbe gli incovenientiindicati in A.2.3.

A.2.2 Se l'utilizzazione di filtri selezionati in base ai prospetti produce una sensazione di disagio,l'ambiente di lavoro e la vista dell'operatore dovrebbero essere esaminati.

A.2.3 Può essere nocivo utilizzare filtri con un numero di scala troppo elevato (troppo scuri) inquanto ciò costringerebbe l'operatore a posizionarsi troppo vicino alla fonte di radiazionee a inalare fumi nocivi.

A.2.4 Per un lavoro eseguito all'aperto con una forte luce naturale, è possibile utilizzare un filtrodi protezione con un numero di scala immediatamente più elevato.

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APPENDICE B QUOZIENTE RELATIVO DI ATTENUAZIONE VISIVA PER IL RICONOSCIMENTO DEI (normativa) SEGNALI LUMINOSI

B.1 Definizione del quoziente relativo di attenuazione visiva per il riconoscimento deisegnali luminosi Tale quoziente Q è definito come:

dove:

τv è il fattore di trasmissione luminosa del filtro per l'illuminante normalizzato CIE D65in conformità alla ISO/CIE 10526:1999;

τsing è il fattore di trasmissione luminosa del filtro per la distribuzione spettrale dellapotenza del segnale stradale luminoso.

Questi fattori sono forniti dalle equazioni:

dove:

SAλ (λ ) è la distribuzione spettrale della radiazione dell'illuminante normalizzato A CIE(o di sorgente di luce di 3 200 K per un segnale di luce blu). Vedere:ISO/CIE 10526:1999;

SD65λ (λ ) è la distribuzione spettrale della radiazione dell'illuminante normalizzato CIED65 in conformità alla ISO/CIE 10526:1999;

V (λ ) è l'efficienza luminosa spettrale per la visione diurna in conformità allaISO/CIE 10527:1991;

τS(λ ) è il fattore spettrale di trasmissione della lente del segnale luminoso;

τF(λ ) è il fattore spettrale di trasmissione del filtro.

I valori spettrali dei prodotti delle distribuzioni spettrali [SAλ(λ ), SD65λ (λ )], degliilluminanti, l'efficienza luminosa spettrale V(λ ) dell'occhio e il fattore spettrale ditrasmissione τS(λ ) delle lenti dei segnali stradali sono dati in B.2.

B.2 Funzioni spettrali per il calcolo del fattore di trasmissione luminosa e di quozientirelativi di attenuazione visiva

prospetto B.1 Prodotto della distribuzione spettrale della radiazione dei segnali luminosi e dell'illuminantenormalizzato D65 come specificato nella ISO/CIE 10526:1999 e della efficienza luminosa spettraledell'occhio umano medio per la visione diurna come specificato nella ISO/CIE 10527:1991

Lunghezza d'onda λ

nm

SA(λ ) V (λ ) τS(λ ) SD65(λ ) V (λ )

rosso giallo verde blua)

380 0 0 0 0,000 1 0

390 0 0 0 0,000 8 0,000 5

400 0 0 0,001 4 0,004 2 0,003 1

a) Per una luce lampeggiante blu si utilizza la distribuzione spettrale per 3 200 K invece delll'illuminante normalizzato A.

Qτsign

τv----------=

τv

τF λ( ) V λ( ) SD65λ λ( ) dλ⋅ ⋅ ⋅380 nm

780 nm

∫V λ( ) SD65λ λ( ) dλ⋅ ⋅

380 nm

780 nm

∫----------------------------------------------------------------------------------------=

τsign

τF λ( ) τS λ( ) V λ( ) SAλ λ( ) dλ⋅ ⋅ ⋅ ⋅380 nm

780 nm

∫τS λ( ) V λ( ) SAλ λ( ) dλ⋅ ⋅ ⋅

380 nm

780 nm

∫------------------------------------------------------------------------------------------------------=

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410 0 0 0,004 7 0,019 4 0,010 4

420 0 0 0,017 1 0,088 7 0,035 4

430 0 0 0,056 9 0,352 8 0,095 2

440 0 0 0,128 4 0,867 1 0,228 3

450 0 0 0,252 2 1,596 1 0,420 7

460 0 0 0,485 2 2,638 0 0,668 8

470 0 0 0,902 1 4,040 5 0,989 4

480 0 0 1,671 8 5,902 5 1,524 5

490 0 0 2,997 6 7,886 2 2,141 5

500 0 0 5,355 3 10,156 6 3,343 8

510 0 0 9,083 2 13,056 0 5,131 1

520 0 0,181 7 13,018 0 12,836 3 7,041 2

530 0 0,951 5 14,908 5 9,663 7 8,785 1

540 0 3,279 4 14,762 4 7,206 1 9,424 8

550 0 7,518 7 12,468 7 5,780 6 9,792 2

560 0 10,734 2 9,406 1 3,254 3 9,415 6

570 0 12,053 6 6,328 1 1,397 5 8,675 4

580 0,428 9 12,263 4 3,896 7 0,848 9 7,887 0

590 6,628 9 11,660 1 2,164 0 1,015 5 6,354 0

600 18,238 2 10,521 7 1,127 6 1,002 0 5,374 0

610 20,382 6 8,965 4 0,619 4 0,639 6 4,264 8

620 17,654 4 7,254 9 0,296 5 0,325 3 3,161 9

630 13,291 9 5,353 2 0,048 1 0,335 8 2,088 9

640 9,384 3 3,735 2 0 0,969 5 1,386 1

650 6,069 8 2,406 4 0 2,245 4 0,810 0

660 3,646 4 1,441 8 0 1,359 9 0,462 9

670 2,005 8 0,789 2 0 0,630 8 0,249 2

680 1,114 9 0,437 6 0 1,216 6 0,126 0

690 0,559 0 0,219 1 0 1,149 3 0,054 1

700 0,290 2 0,113 7 0 0,712 0 0,027 8

710 0,153 3 0,060 1 0 0,391 8 0,014 8

720 0,074 2 0,029 0 0 0,205 5 0,005 8

730 0,038 6 0,015 2 0 0,104 9 0,003 3

740 0,023 2 0,008 9 0 0,051 6 0,001 4

750 0,007 7 0,003 0 0 0,025 4 0,000 6

760 0,004 5 0,001 7 0 0,012 9 0,000 4

770 0,002 2 0,000 9 0 0,006 5 0

780 0,001 0 0,000 4 0 0,003 3 0

Totale 100 100 100 100 100

prospetto B.1 Prodotto della distribuzione spettrale della radiazione dei segnali luminosi e dell'illuminantenormalizzato D65 come specificato nella ISO/CIE 10526:1999 e della efficienza luminosa spettraledell'occhio umano medio per la visione diurna come specificato nella ISO/CIE 10527:1991 (Continua)

Lunghezza d'onda λ

nm

SA(λ ) V (λ ) τS(λ ) SD65(λ ) V (λ )

rosso giallo verde blua)

a) Per una luce lampeggiante blu si utilizza la distribuzione spettrale per 3 200 K invece delll'illuminante normalizzato A.

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APPENDICE C INCERTEZZA DI MISURA E INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI(informativa)

C.1 Resoconto di prova e incertezza di misuraPer ciascuna misurazione richiesta effettuata in conformità alla presente norma, sidovrebbe valutare la relativa stima dell'incertezza di misura.

Tale stima dell'incertezza dovrebbe essere applicata e dichiarata quando si riportano irisultati delle prove, in modo da permettere all'utilizzatore del resoconto di prova divalutare l'affidabilità dei dati.

Il protocollo seguente relativo all'incertezza di misura dovrebbe essere applicato airisultati delle prove:

Se il valore limite per una determinata prova fornita nella norma non rientra nella gammadi valori calcolata dai dati delle prove più/meno l'incertezza di misura U, il risultatodovrebbe essere considerato in modo categoricamente positivo o negativo (vedere figureC.1 e C.2).

figura C.1 Risultato positivoLegenda1 Limite di specificazione inferiore (LSL)2 Area di specificazione3 Limite di specificazione superiore (USL)4 U5 Risultato di una misurazione

figura C.2 Risultato negativoLegenda1 Limite di specificazione inferiore (LSL)2 Area di specificazione3 Limite di specificazione superiore (USL)4 U5 Risultato di una misurazione

Se il valore limite per una determinata prova fornita nella norma rientra nella gamma divalori calcolata dai dati delle prove più/meno l'incertezza di misura U, la valutazione delrisultato positivo o negativo dovrebbe essere determinata sulla base della sicurezza,considerando le condizioni più sicure per l'utilizzatore del DPI (vedere figura C.3).

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figura C.3 Risultato negativoLegenda1 Limite di specificazione inferiore (LSL)2 Area di specificazione3 Limite di specificazione superiore (USL)4 U5 Risultato di una misurazione

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APPENDICE ZA PUNTI DELLA PRESENTE NORMA EUROPEA RIGUARDANTI I REQUISITI(informativa) ESSENZIALI O ALTRE DISPOSIZIONI DELLE DIRETTIVE UE

La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è disupporto ai requisiti essenziali della Direttiva UE 89/686/CEE.

AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive UE possono essere applicabili ai prodottiche rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente norma.

I seguenti punti della presente norma possono essere di supporto ai requisiti dellaDirettiva 89/686/CEE, Allegato II:

La conformità ai punti della presente norma fornisce un mezzo per soddisfare i requisitiessenziali specifici della Direttiva interessata e dei regolamenti EFTA associati.

prospetto ZA.1 Relazione della presente norma con la Direttiva 89/686/CEE

Direttiva UE 89/686/CEE, Allegato II Punto della presente norma

1.1.1 Ergonomia Appendice B

1.1.2 Livelli e classi di protezione

1.1.2.1 Livelli di protezione quanto possibile elevati 5

1.1.2.2 Classi di protezione adeguate a diversi livelli di un rischio 5, Appendice B

1.2 Innocuità dei DPI

1.2.1 Assenza di rischi e altri fattori di disturbo "autogeni" Scopo e campo di applicazione

1.2.1.1 Materiali costitutivi appropriati Scopo e campo di applicazione

1.2.1.2 Stato di superficie adeguato di ogni parte di un DPI a contatto con l'utilizzatore

Scopo e campo di applicazione

1.2.1.3 Ostacoli massimi ammissibili per l'utilizzatore Scopo e campo di applicazione

1.3 Fattori di confort e di efficacia

1.3.1 Adeguamento dei DPI alla morfologia dell'utilizzatore Non pertinente

1.3.2 Leggerezza e solidità di costruzione Scopo e campo di applicazione

1.3.3 Compatibilità necessaria tra i DPI destinati ad essere indossati simultaneamente dall'utilizzatore

Non pertinente

1.4 Nota informativa del fabbricante Scopo e campo di applicazione

2.3 DPI del viso, degli occhi o delle vie respiratorie 5.3

2.4 DPI soggetti a invecchiamento Scopo e campo di applicazione

2.12 DPI con una o più indicazioni di localizzazione o di segnalazione riguardanti direttamente o indirettamente la salute e la sicurezza

4

3.9.1 Radiazioni non ionizzanti 5, Appendice B

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BIBLIOGRAFIA[1] EN 175 Personal eye-protection - Equipment for eye and face protection

during welding and allied processes

[2] EN 379 Specification for welding filters with switchable luminoustransmittance and welding filters with dual luminous transmittance(ISO 4063:1998)

[3] ISO 4063 Welding and allied processes - Nomenclature of processes andreference numbers

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La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,dell’Industria e dei Ministeri.Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.

UNIEnte Nazionale Italianodi UnificazioneVia Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

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