Unaproposta Mariella Spinosi. Avviare un percorso di ricerca-azione, partendo da una competenza...

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Una propost a Mariella Spinosi

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Una proposta

Mariella Spinosi

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Avviare un percorso

di ricerca-azione, partendo da unacompetenza

disciplinare di fine ciclo

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4. Alimentare lapartecipazione

Imparare a crescere dando potere agli altri: delega Costruire una comunità

5.1. Promuovere il senso della“possibilità”

Dare importanza alla 6.2.che apprendecontinuamente

Sviluppare la creatività Curare l’affettività Mettere al centro dellepolitiche scolastichel’inclusione

cooperazione: mettersiinsieme a capire comemigliorare i processi

Partire dal concetto che

6.

8.9.

3. lasolidarietà conviene: mifa capire prima e mi aiutaa risolvere i problemi

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Recuperare e sviluppare la riflessione su alcunitemi importanti del fare scuola

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Affrontare alcunisufficientemente

problemiindagati

non ancora

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Rispondere alle principali sollecitazioni delleIndicazioni nazionali

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Condividere, nella comunità professionale, i comporta-menti manifesti delle competenze (indicatori, descrittori, esempi…) e i processi connessi

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VerticaleTenere sempre

Orizzontale

presente il profilo finale

collegando piùdidattiche

Trasversale

attività e più azioni

facendo interagire gli apprendimenti,

dei diversi campi disciplinari, con i comportamenti metacognitivi e sociali

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… come si esplica una competenzapercorso nelle diverse classi

di fine

… la competenza scelta con gli apprendimentidisciplinari e trasversali, ma anche con i comportamenti metacognitivi e sociali

… a partire dalle proprie conoscenze edabilità ed integrando progressivamente ilproprio bagaglio di saperi 9

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Mariella Spinosi1

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Immaginare, sceglieredefinire

Punto APartire da una competenza

Punto B

di fine ciclo

Individuare una serie di attività daproporre, finalizzate al raggiungimentodella competenza, tempi di attuazione, setting d’aula, strumenti e materiali

Punto CPredisporre contestualmente la prova di verifica (compito in situazione)

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Mettere alla prova il progetto

Punto AMetter in pratica leattività previste

Punto BOsservare e

autosservarsiPunto CPrendere appunti, documentare ciòche emerge di significativo 12

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son

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pSa

lli

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M

Controllare, ponderare, stimareprocessi ed esiti

Punto ASomministrare lasituazione)

prova (compito in

Punto BAnalizzare le risposte e i comportamenti degli alunni

Punto CValutare le risposte e i comportamenti degli alunni

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e

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Riesaminare il lavoro svolto

Punto ARipensare a ciò che è stato realizzato

Punto BAnalizzare il comportamento docente

Punto CIndividuare ed elencare gli “apprendimenti”conseguiti 14

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Documentare ed oggettivare l’esperienza

Punto AEstrapolare dalla riflessione gli aspetti significativi

Punto BFormalizzare l’esperienza

Punto CIndicare le modifiche da nelle attività successive

apportate

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Punto APartire da un traguardo di fine ciclo

Un esempio per la lingua italiana

“L’allievo interagisce in modo efficace in diversesituazioni comunicative, attraverso modalitàdialogiche sempre rispettose delle idee deglialtri; con ciò matura la consapevolezza che ildialogo oltre ad essere uno strumentocomunicativo, ha anche un grande valore civilelo utilizza per apprendere informazioni edelaborare opinioni su problemi riguardanti variambiti”

e

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a

Punto A

Analisi della competenz Conversazione

Discussione di classe

Discussione di gruppo……………………….

In quali contesti

CompagniCon chi Insegnanti

……………

Formulando messaggi chiari e pertinenti

In un registro adeguato alla situazione……………………….

In altre parole, si potrebbe

Come

costruire una

rubrica con indicatori, descrittori,esempi….

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Punto A

Descrittori ed indicatori della competenza

D Mettersi d'accordo sui comportamenti manifestiche andranno a testimoniare il raggiungimento

della competenza

DescriverliDBisogna D Individuare gli aspetti costitutivi che daranno

conto della conformità del comportamento

manifesto dell'alunno con il comportamento

atteso

Tenere sempre presente i contesti di riferimento

indicati nella competenza

Provare a fare esempi

D

D

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Punto A

Formalizzare gli esiti attesi

trasversali

attesi

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Descrizione del traguardo di competenza

Descrizione dei comportamenti attesi Ob. Apprendi- mento

Ob. apprendi- mento di

Obiettivi

disciplinare per la classe di riferimento

Disciplinari Trasversali Socialidi

cittadinanzadisciplinari attesi

altrediscipline

attesi

Unità di apprendimento ……………………… Classe… Data……….... [da ….. a.…..] Ore previste………….

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tività

Punto B

Individuare una serie di attività da proporre, finalizzate al raggiungimentodella competenza,materiali

tempi di attuazione, setting d’aula, strumenti e

Tempi At

Setting d’aula

Strumenti e materiali20

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Punto B

Attività Oltre le attività più tradizionali, è importanteideare una serie di azioni che:

D impegnino gli studenti su più versanti(ascoltare, parlare, organizzarsi, ricercare…);

D mettano in campo diversi sistemi culturali(attivi, iconici, analogici, simbolici…);

D richiedano un approcciooperativo (modellolaboratoriale, simulazioni, giochi di ruolo…);

sollecitino la soluzioni di problemi (problem posing, solving…).

D

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Punto B

Tempi Calcolare bene il temposuccesso dell’attività

è il presupposto per il

Prevedere un’unità temporale

entro cui realizzare le attività prefissate:un mese? 3 settimane? 15 giorni?

Prevedere un monte ore

che sia congruo con le attività chesi intendono realizzare 22

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Punto B

TempiCalcolare bene iltempo è il presupposto per il successo dell’attività

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Punto B

Setting d’aulaÈ necessario prevedereun setting flessibile in sintonia con le attivitàche si propongono

Vanno evitateconfigurazioni che richiedono troppo tempo per essere trasformate

così purele attività non congruenti con le reali potenzialità

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Punto B

Scegliere materiali e strumentiStrumentie materiali che meglio di altri si prestino alla

realizzazione delle azionididattiche previste

Ciò implica che l’insegnante••

sia sempre lungimiranteche si impegni in maniera notevole nella ricerca dei materiali utiliche preveda soluzioni alternative in caso di necessità

• che tenga conto dei diversibisogni educativi degli studenti

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Punto B

Formalizzare le attività da realizzare

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Descrizione del traguardo di competenza

Descrizione delle attività proposte Quando e in quanto tempo si realizzano

Materiali da predisporre

Organizzazione aule e/o altri spazi

Attività 1 Attività2 Attività 3disciplinare

Unità di apprendimento ……………………… Classe… Data……….... [da ….. a.…..] Ore previste………….

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Punto C

Predisporre contestualmente le prove di verifica[compito in situazione]

Le prove di verifica devono dar conto dei risultati raggiunti

Trattandosi di un traguardo complesso, che racchiude diversi comportamenti (cognitivi,relazionali, affettivi…) le prove non si limiterannosemplici schede, ma dovranno essere piuttosto articolate

a

Verranno previsti:DD D

tempi adeguatimodalità di osservazione e di controlloformalizzazione dei risultati

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Punto C

Formalizzare le azioni di verifica

situazione

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Descrizione del traguardo di competenza

Descrizione delle attività di verifica

Comportamenti da osservare

Obiettivi disciplinari da verificare per ogni

Obiettivi trasversali da verificare per ogni

Compitoin Compitoin Altrodisciplinaredellaclassediriferimento

situazione1 situazione2 compito insituazione

compito in

Unità di apprendimento ……………………… Classe… Data……….... [da ….. a.…..] Ore previste………….

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Punto A

Mettere inpratica le attività previste

Nell'attuare le azioni ideate, oltre aicomportamenti consueti, vanno incentivati aspetti che per i docenti sono meno usuali

altri

Si chiede all’insegnante di essere “regista” ed “attore”

Le azioni dell’insegnante “registaed attore” fanno parte della cultura professionale, anche se non in maniera generalizzata. Se pianificate, non comportano accortezze particolari sconosciute ai docenti

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Punto B

Osservare ed

autosservarsi

Si chiede all’insegnante di essere anche “spettatore”

L’insegnante “spettatore” non appartiene alla culturaprofessionale. Richiede una capacità alta di decentramento,mentre si è parte di un processo

Osservazione della scena educativa:

D

D

D

contesto

comportamento alunni

comportamento docente (stileeducativo…)

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Punto C

Prendere appuntisignificativo

e documentare ciò che emerge di

1. Stesura di appunti (con il metododella “carta e penna”), tenendopresente alcuni parametriconcordati tra docenti

Utilizzo di strumenti concordati

Registrazioni audio (audiovideo, laddove si rende possibile)

2.

3.

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Punto A

Somministrazione della prova

Il compito in situazione, già pianificato in fase di ideazione,va somministrato agli studenti nei modi previsti.

In questa fase può essere richiesta un’organizzazione diversa

D

D

D

Presenza di altri docentiArticolazione della classe in gruppi ristretti

Organizzazione tra gruppi di “attori” ed gruppi di “osservatori”Registrazione

Altro32

DD

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Punto BAnalisi delle risposte e deicomportamenti degli alunni

Si tratta di fare una analisi di tutti i “comportamenti” degli alunni

D

D

D

D

D

D

Atteggiamenti emotivi

Capacità di concentrazione

Modalità di organizzazione

Relazioni con gli

Messa in campo

Altro.

altri

di strategie

33

I risultati prima ancora di essere valutati vanno analizzati

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partendo:

Punto CValutare le risposte e icomportamenti

Prima di valutare i risultati si chiede di fare un’analisi(seppure in questa fase sommaria) dei risultati generali

D da riflessioni fatte insieme aglialunni

da confronti (anche informali) tra docenti coinvolti

D i

Questo modo di affrontare la valutazione permette di portarealla luce non solo gli apprendimenti disciplinari, ma anche gli apprendimenti legati ad altri campi del sapere, oltre aicomportamenti sul piano più generale 34

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Ripensare a ciò che èstato realizzato

Punto A

D Tipologie delle azioni didattiche (coerenza rispetto alpiano)

Modalità di attuazione (congruenti rispetto al compito)

DD Tempi utilizzati (adeguati o meno)

• Rapporti che si sono stabilititra alunni a seguito delle azioni proposte

Principali difficoltà incontrate rispetto a…

Aspetti gratificanti

Altre questioni…

•• 35

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Ripensare a ciò chestato realizzato

èPunto A

Cosa bisogna fare subito

─ Ricomporre gli appunti presi───

RileggerliConfrontarliIndividuare i punti di forza e di debolezza

Dagli appunti presi con il metodo “carta e penna” èpossibile costruire ex post protocolli osservativi condivisi36

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Punto B

••

Atteggiamenti generaliRisposta alla richiesta di aiutoGratificazioniPunizioni

a. Analizzare ilcomportamento docente

••• Costanza umorale

b. Collegare il rapporto traatteggiamento docente e atteggiamento discente

Mettere a confronto la tipologia di compito e la risposta degli alunni

Schematizzare per categorie le idee scaturite dalla riflessione

• Messaggi indiretti…

c.

d. [Alunni, docenti,contesto, attività, ecc.]37

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Punto C Individuare ed elencare gli“apprendimenti” conseguiti

D gli obiettivi relativi agli apprendimentodisciplinari che sono stati indirettamente sollecitate dalle attività proposte (allo scopo di collegarli con lecompetenze)

gli obiettivi di apprendimento relativi altre discipline

I comportamenti cognitivi, metacognitivi e sociali degli studenti

I comportamenti professionali degli insegnanti

D ad

D

D

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Punto C Individuare ed elencare gli“apprendimenti” conseguiti

Cercare di capire quante conoscenze equante abilità gli alunni hanno messo in campo nel corso delle attività svolte sia alivello disciplinare sia trasversale.

Analizzare se ci sono stati modificazioni dicomportamenti cognitivi, metacognitivi e sociali

Collegare le conoscenze e le abilità (obiettivi di apprendimento) alla competenza considerata

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Punto C Individuare ed elencare gli“apprendimenti” conseguiti

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Obiettiviprevisti e conseguiti

Obiettiviprevisti e non conseguiti

Obiettiviconseguiti e non previsti

Comportamenti…previsti e conseguiti

Comportamenti…previsti e non conseguiti

Comportamenti…conseguiti e non previsti

Competenzepreviste e conseguite

Competenzepreviste e non conseguite

Competenzeconseguite e non previste

Verifica degli esiti dell’unità di apprendimento ……………………… della classe…… Data………....

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Punto C Individuare ed elencare gli“apprendimenti” conseguiti

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Obiettiviprevisti e conseguiti

Obiettiviprevisti e non conseguiti

Obiettiviconseguiti e non previsti

Comportamenti…previsti e conseguiti

Comportamenti…previsti e non conseguiti

Comportamenti…conseguiti e non previsti

Competenzepreviste e conseguite

Competenzepreviste e non conseguite

Competenzeconseguite e non previste

Verifica degli esiti dell’unità di apprendimento …………………….……………………dell’alunno ………………………………………………….…… Data………....

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Individuare ed elencare gli“apprendimenti” conseguiti e confrontarli con gli apprendimenti delle Indicazioni

Punto C

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Obiettivi conseguiti previsti e non Obiettivi delle Indicazioni

Comportamenti… conseguiti previsti e non Comportamenti… [competenze trasversali]delle Indicazioni

Competenze conseguitepreviste e non Traguardi di competenze delle Indicazioni

Controllo degli esiti dell’unità di apprendimento rispetto alle Indicazioni Nazionali dell’alunno ………………………………………………….…… Data………....

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Individuare ed elencare gli“apprendimenti” conseguiti e confrontarli con gli apprendimenti delle Indicazioni

Punto C

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Obiettivi conseguiti previsti e non Obiettivi delle Indicazioni

Comportamenti… conseguiti previsti e non Comportamenti… [competenze trasversali]delle Indicazioni

Competenze conseguitepreviste e non Traguardi di competenze delle Indicazioni

Controllo degli esiti dell’unità di apprendimento rispetto alle Indicazioni Nazionali della classe ………………………………………….…… Data………....

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Individuare ed elencare gli“apprendimenti” non conseguiti al fine di predisporre interventi di recupero

Punto C

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Obiettivi non conseguiti Interventi di recupero Ulteriore verifica

Deficit di comportamenti …… Interventi di recupero Ulteriore verifica

Competenze non conseguite Interventi di recupero Ulteriore verifica

Interventi di recupero degli esiti dell’unità di apprendimento non conseguiticlasse/studente …………………………………….…… Data………....

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È il compito più difficile: non appartiene alla cultura professionale deidocenti e molto spesso viene vissuto solo come peso burocratico

Punto AEstrapolare dalla riflessione gli

aspetti significativi

Saper cogliere gli aspetti che contano e che possonoessere replicati

Cosarichiede

Saper fare sintesi significative (lasciando intuire ilprocesso senza riportare tutti gli step)

Ipotizzare soluzioni formali dei processi e degli esitiperché siano compresi ed utilizzati da altri che non

45hanno vissuto l’esperienza

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Punto BFormalizzare l’esperienza

Si possono prevedere forme di documentazione diverse in relazione ai soggetti ai quali la documentazione è rivolta e agli scopi che si intendono perseguire.

Si può formalizzare:- per documentare il percorso solo per coloro che lo

hanno vissuto;perché sia utile ad altri docenti che vogliono provarci;

-----

perper per per

raccontare le esperienze didattiche alle famiglie;ripetere le esperienze meglio riuscite; riflettere sulle esperienze e per migliorarle; ricavarvi categorie e principi generalizzabili.

La formalizzazione può avvenire in maniera completa o per categorie(es.: apprendimenti, comportamenti alunni, comportamento insegnante,azioni svolte, contesti…) 46

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Punto BFormalizzare l’esperienza

Alcuni consigli:• costituire un gruppo ad hoc (di documentazione)

formato da un referente per ogni team di ricerca;• assemblare tutto il materiale prodotto badando a non

omettere nulla, verificando la comprensibilità;

leggere separatamente (e criticamente) tutti i materiali;confrontarsi all’interno del gruppo di documentazione;trovare le soluzioni che si ritengono utili considerando gli scopi e i soggetti che si intendono coinvolgere

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Punto CIndicare le modifiche che vanno apportate attività successive

nelle

Dall’analisi dei punti di forza e didebolezza è importante riuscire a

proporre modifiche significative in

relazione al percorso effettuato e alle

azioni specifiche messe in atto.

È un’operazione necessaria, ma che si

rende possibile solo a seguito di una

buona documentazione 48

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Un decalogo per riepilogare i punti nodali delpercorso di Ricerca-Azione proposto

1. Collegare sempre la competenza con gli obiettividisciplinari2. Stabilire lediscipline

relazioni

tra le competenze nelle varie

3. Affinare gli strumenti perrilevare le competenze

Applicare strategie efficaci per una buona osservazione degli studentiCollegare, all’interno di un’azione, più apprendimenti

49

4.

5.

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Un decalogo per riepilogare i punti nodalipercorso di Ricerca-Azione proposto

del

6. Esplorare le diverse modalità per costruire una cultura autovalutativa dello studenteDare valore all’eterovalutazione

Aiutare i docenti a riflettere sui

7.

8. propri comportamenti

e ad autovalutarsi

Imparare a costruire contesti di sempre più adeguati

9. apprendimento

10.Arrivare a considerare la Ricerca-Azione come la modalità più efficace e più semplice di “fare scuola” 50

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Mariella Spinosi

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52 52

Le attività devono aiutarmi a:

Valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni

••

••

Attuare interventi adeguati nei riguardi

Favorire l’esplorazione e la scoperta

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo

Promuovere la consapevolezza

delle diversità

•del proprio modo di apprendere

Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio

Ce lo dice il paragrafo “Ambiente diper ilapprendimento” delle Indicazioni

curricolo mariella spinosi

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Attraverso quali “didattiche”tali obiettivi?

Didattica laboratoriale Cooperative learning Peer education

realizzo

Giochi di simulazione

Debriefing

Conversazione clinicaFlip teachingCompiti di realtà

…sono alcuni dei tanti esempi di didattiche attivemariella spinosi 53

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La didattica laboratoriale richiede…

• che ci sia una forte interattività fra insegnante e allievi e fra gli allievi stessiche l’apprendimento sia cooperativo e condiviso;che la mediazione didattica si intrecci con l'operatività degli allievi;che i saperi disciplinari diventino strumenti per verificare le conoscenze e le competenze che ciascun allievo acquisisce per effetto della tipologia di apprendimento.

•••

L'ambiente può essere

• sia l'aula, se l'attività non richiede particolari attrezzature;sia uno spazio attrezzato, se le attività richiedono l'uso di attrezzature e

strumentazione scientifica ecc.).

materiali particolari (multimediali

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Cooperative learning

L'Apprendimento Cooperativo (AC) si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi che collaborano, al fine di raggiungere un obiettivo comune, attraverso un lavoro di approfondimento che porterà allacostruzione di nuove conoscenze

L’Apprendimento Cooperativoutilizza il coinvolgimento emotivoe cognitivo del gruppo comestrumento di apprendimento edalternativa alla tradizionalelezione accademica frontale

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Peer EducationLetteralmente significa"Educazione tra Pari“.

• È una strategia educativa volta ad attivare unprocesso spontaneo di passaggio di conoscenze, diemozioni e di esperienze da parte di alcuni membri di ungruppo ad altri membri di pari status

Mette in moto un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un atteggiamento di ricerca di autenticità e di sintonia tra i soggetti coinvolti

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Giochi di simulazioneVanno inseriti in un percorso didatticoSi assegnano ruoli e si definiscono regole

• Osservare i giocatori: reazioni, meccanismi messi in motoIndividuare le piste di riflessione da riprendere successivamenteDebrifieng (decontestualizzazione). Si esce dal

Compiti dell’insegnante

•gioco e si torna alla realtà.––

Rilettura di quanto è successoRiflessione sulle proprie esperienzeindividuali e sul significato che hanno assunto

Generalizzazione (confronto tra somiglianza tra gioco e realtà)

Il debriefing non è la fine di un gioco, ma l’inizio della comprensione di quello che è successo in quel gioco, è il momento in cui l’attività esperienziale diventa

apprendimento. 57mariella spinosi

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DebriefingÈ un processo in cui le persone che hanno avuto una esperienza sono condotte ad una discussione intenzionale dell’esperienza

PartecipantiEsperienza

Impatto dell’esperienza

RievocazioneRendicontoTempo

Domande: Come vi sentite… Che cosa è successo… Vi sembrache… Déjà vu… Che cosa fareste in modo diverso… Cosamariella

58succederebbe se….

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Conversazione clinicaÈ lo strumento per esplorare le conoscenze spontanee dell'alunno

chegiocano un ruolo fondamentale nel cognitivo

processo di apprendimento

Domande-stimolopredisposte in precedenza, informa aperta generale

e di carattere

Domande di specificazioneper sollecitare risposte più chiare emeditate

Riformulazione delle risposte servendosi delle precisazioni che la classe suggerisce, in modo da

consentire agli alunni di rendereesplicite a se stessi e agli altri leproprie idee, rifletterci e confrontarsi. Matrice cognitiva della classe

59 mariella spinosi

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La flipped classroom è unmodello pedagogico nel quale le classiche lezioni e l'assegnazione del lavoro da svolgere a casa, vengono capovolti

Flip teaching

• L’insegnante assegna per casa ai propri studenti alcuni materiali (in generevideo) da seguire su un dato argomento, prima di trattarlo in classe.

Il tempo a disposizione a scuola serve per dare chiarimenti, effettuare delle

•esercitazioni e qualsiasi altra attività funzionale ad una migliore comprensione.

• Il modello richiede al docente un’attentissima selezionedelle risorse.

Permette agli studenti di costruire il proprio sapere e di testare in qualsiasi momento le proprie competenze.

• Il ruolo delgli

docenteallievi

saràalla

quelloricerca

di “guida” cheallaincoraggia personale,

collaborazione e alla condivisione dei saperi appresi.mariella spinosi 60

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Compiti di prestazioneDefinizione

I compiti di prestazione costituiscono situazionidi apprendimento che hanno una connessionediretta con il mondo reale.

Caratteristiche Tali compiti:

• hanno una forte somiglianza con i compitirichiesti da un ambiente esterno alla scuola(come per esempio a casa, in un’organizza-

zione territoriale, nei laboratori artigianali,in diversi posti di lavoro)

richiedono agli studenti la capacità di pensare le conoscenze in modo integrato (“le une con le altre”) e di ragionare su cosa e come lo stanno facendo.

ScopoMettere alla prova

i nostri studenti per capire se sanno utilizzare leconoscenze e le abilità (scolastiche) per risolvere problemi del mondo

mariella spinosi 61reale

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Compiti di realtà

• Consiste nella soluzione di un problemapratico o conoscitivo simulato e deveessere esplicitato in una consegnadettagliata

In altre parole:È una situazione problematica da ristrutturare o una occasione per cui elaborare un prodotto

• Può essere segmentato nelle diverse fasidi lavoro previste (sequenziali) ostrutturato anche in base ai ruoli assuntida ciascuno studente (o gruppo dilavoro)

Il compito di realtà può essere•disciplinare o trasvermsaraielllaespi

nosi

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I•

compiti di realtà, comunque…Richiedono l’esercizio in situazione di molte conoscenze abilità:− cercare una soluzione

e

−−−

prendere decisionirappresentare e comunicare informazioniinterpretare dati

• Richiedono molto tempo per essere portati a termine

I compiti di realtà devono:• esigere l’utilizzo di conoscenze e

abilità possedute• valorizzazione in contesti e ambiti di

riferimento diversi da quelli consolidati nella pratica didattica

• Far riferimento a risorse interne ed esterne

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Esempi di compiti di realtà

• Scrivere le istruzioni di funzionamento della macchinaerogatrice delle bibite

Organizza la visita ad uno dei Musei del Centro storico della tua città: scegli la destinazione, spiegando i motivi della tua scelta, individua e descrivi il percorso scuola-museo

• Organizza un viaggio a… per un gruppo di persone che chiede…

• Descrivi matematicamente laclasse.

Spiega come si realizza un esperimento chimico fatto in laboratorio.Spiega le regole di un giocoProgetti

tua

••

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Domande-stimolo peri gruppi di lavoro

Come si condividono le competenze nella progettazione curricolare? Qual è il livello di lavorazione delle competenze nel gruppo di progettazione?Come si mettono in relazione le competenze con gli obiettivi di apprendimento?

1.

2.

3.

4.

5.6.

Come si collegano gli obiettivi di apprendimento delle diverse discipline?

Come si connettono i saperi disciplinari con gli obiettivi di cittadinanza? Quali sono i modelli didattici che si utilizzano prevalentemente nell’azione educativa?Nell’economia generale del fare scuola che ruolo assume l’osservazione? Quanto tempo si dedica alla riflessione sull’azione didattica?Alla fine di ogni percorso c’è un lavoro sistematico (collegiale) volto ad analizzare i risultati raggiunti, i punti di forza e i punti di debolezza?

7.

8.9.

10. La riprogettazione avviene a partire dalle analisi effettuate? 65