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C.A. 2007 Mariella Spinosi Mariella Spinosi Esame di Stato Conclusivo 1° Ciclo di Istruzione Lo stato dell’arte della Lo stato dell’arte della valutazione valutazione CONFERENZE DI SERVIZIO – USR Abruzzo Maggio 2008 Progettazione multimediale a cura di Monia Lai

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Esame di Stato Conclusivo

1° Ciclo di IstruzioneLo stato dell’arte della Lo stato dell’arte della

valutazionevalutazioneCONFERENZE DI SERVIZIO – USR Abruzzo

Maggio 2008

Progettazione multimediale a cura di Monia Lai

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I problemi di sempreI problemi di sempre Perché il giudizio di un insegnante non sempre Perché il giudizio di un insegnante non sempre collimacollima con quello con quello di un altro insegnante? di un altro insegnante?

Come facciamo ad essere sicuri che tutti apprezziamoCome facciamo ad essere sicuri che tutti apprezziamo le stesse le stesse qualità (risposte, abilità, modi di comportarsi, ragionamenti…)?qualità (risposte, abilità, modi di comportarsi, ragionamenti…)?

Perché su alcune discipline ci muoviamo con più disinvoltura Perché su alcune discipline ci muoviamo con più disinvoltura rispetto ad altre?rispetto ad altre?

È possibile che i voti (giudizi) siano trasparenti al punto da È possibile che i voti (giudizi) siano trasparenti al punto da trasmettere tutti le stesse informazioni?trasmettere tutti le stesse informazioni?

Quanto pesa un comportamento sociale, interpersonale… (impegno, Quanto pesa un comportamento sociale, interpersonale… (impegno, attenzione…) rispetto alla valutazione? attenzione…) rispetto alla valutazione?

È realistico pretendere Indicazioni a carattere nazionale che non È realistico pretendere Indicazioni a carattere nazionale che non destino ambiguità e che siano dirimenti per le scelte delle scuole destino ambiguità e che siano dirimenti per le scelte delle scuole autonome?autonome?

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Chiarezza e condivisione degli Chiarezza e condivisione degli oggetti culturali (ciò che deve oggetti culturali (ciò che deve essere insegnato)essere insegnato)

Chiarezza e condivisione di ciò che si apprezza rispetto ad Chiarezza e condivisione di ciò che si apprezza rispetto ad ogni insegnamentoogni insegnamento

Chiarezza e condivisione delle strategie didattiche Chiarezza e condivisione delle strategie didattiche

Chiarezza e condivisione degli strumenti di rilevazione Chiarezza e condivisione degli strumenti di rilevazione

tra tra docentidocenti con gli con gli

studentistudenti

nei confronti nei confronti delle famigliedelle famiglie

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siCosa si nasconde dietro un “sufficiente” Cosa si nasconde dietro un “sufficiente”

o un “ottimo”? Quali sono le condizioni o un “ottimo”? Quali sono le condizioni per capirlo?per capirlo?

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La pagella

La scheda del 1977La scheda del 1977

Il documento Il documento 1993-19961993-1996

Oggi…Oggi…

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Gli approcci culturali nella nostra storia recenteGli approcci culturali nella nostra storia recente

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MisurazioneMisurazioneMisurare le prestazione degli allieviMisurare le prestazione degli allieviConfrontare tra classi di grandezze omogeneeConfrontare tra classi di grandezze omogeneeGarantire il massimo dell’oggettività possibile Garantire il massimo dell’oggettività possibile (testing)(testing)

DescrizioneDescrizioneCapire il soggetto in tutte le sue manifestazioni Capire il soggetto in tutte le sue manifestazioni (cognitive, affettive, relazionali…)(cognitive, affettive, relazionali…)Proiettare le azioni formative verso il curricoloProiettare le azioni formative verso il curricolo

GiudizioGiudizioAttraverso analisi di posizione e di prestazione, Attraverso analisi di posizione e di prestazione, bilancio di competenze… (modello manageriale)bilancio di competenze… (modello manageriale)

Approccio costruttivistaApproccio costruttivistaProcesso politico socialeProcesso politico socialeModello collaborativoModello collaborativoIntreccio tra misurazione, interpretazione e stimaIntreccio tra misurazione, interpretazione e stima

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Quali competenze si devono certificare

Perché si devono certificare

Quando?

Durante il percorso di studi, alla fine di ogni ciclo, solo dopo l’obbligo o alla fine del secondo ciclo…

Chi le deve certificare, dove si possono certificare

Con quali strumenti

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La questione La questione “competenze”“competenze”

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Come stiamo affrontando, oggi, sul

piano istituzionale il problema della

valutazione, della certificazione e

degli “esami di stato” al termine dei

ciclo d’istruzione?

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Uno sguardo istituzionale a Uno sguardo istituzionale a partire partire

da un approccio empiricoda un approccio empirico

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Lo stato dell’arte della Lo stato dell’arte della valutazionevalutazione

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La Direttiva 25 gennaio 2008, n. 16 ha introdotto nella disciplina degli esami di fine ciclo una prova strutturata a carattere nazionale.

sia dalla legge 53/2003l’art. 3 aveva previsto la valutazione del sistema d’istruzione e di formazione ed il riordino dell’Invalsi)

si predispone che tale prova nazionale, con testi a cura dell’Invalsi, dovrà essere sottoposta agli alunni frequentanti il terzo anno della scuola secondaria di primo grado (conformemente – si dice all’art. 4/ter – alla direttiva periodicamente emanata dal Ministro stesso.

Essa prende le mosse Essa prende le mosse

Un’innovazione, questa, dal governo di centro-sinistra che interpreta ed attualizza i provvedimenti legislativi voluti dal governo di centro destra. Ci sarà un motivo?

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sia dalla legge 176 del 25 ottobre 2007

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Cosa dice la legge 176 del 25 ottobre 2007, art. 1, comma Cosa dice la legge 176 del 25 ottobre 2007, art. 1, comma 4-ter4-ter

L'esame di Stato comprende anche una prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti

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La prova da somministrare, in prima attuazione, dovrà avere caratteristiche tali da:

consentire di accertare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti relativamente all'italiano e alla matematica

consentire in sede di esame la valutazione degli apprendimenti sulla base di procedure standardizzate

contribuire all'attività di monitoraggio e di valutazione dell'andamento tendenziale del livello di conoscenze alla fine del primo ciclo di istruzione

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Cosa dice la Direttiva n. 16 del 25 Cosa dice la Direttiva n. 16 del 25 gennaio 2008, gennaio 2008, Prova a carattere nazionaleProva a carattere nazionale

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Le norme, per essere efficaci,

devono interpretare e rilanciare la cultura della scuola reale,

utilizzando strumenti volti al superamento dei limiti, di fatto, esistenti

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Efficacia di una norma legislativaEfficacia di una norma legislativa

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Sul piano valutativo il nostro sistema scolastico ha molti limiti, ma ha anche molti punti di forza

Non a caso su alcuni temi pedagogici ci troviamo ad un livello di elaborazione abbastanza avanzato perché:

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li abbiamo affrontati nel tempo

su molti di essi, c’è stata anche una buona convergenza politico-culturale

sono stati vissuti come esigenze reali da tutti i protagonisti del sistema d’istruzione e di formazione

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Alcuni temi sono facili da rilanciare perché appartengono alla nostra “cultura pedagogica”

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curricolo nella sua visione unitaria scuola come ambiente di apprendimento costruzione sociale della conoscenza cittadinanza e convivenza democratica centralità della persona che apprende modello laboratoriale

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Conseguentemente sono venute anche a mancare attività di ricerca sul piano teorico e di documentazione e diffusione delle buone pratiche

Sulla valutazione non c’è un sapere condiviso

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Oltre alla delicatezza del problema in sé e la paura (tutta italiana) che “valutando” si rischia per penalizzare i più deboli, va rilevata anche una certa indecisione istituzionale che ha caratterizzato indistintamente le scelte politiche ed amministrative degli ultimi decenni

Input contraddittori (1990-1996) Assenza di sollecitazioni (1996-2003) Imposizioni di modelli estranei ai saperi della

scuola (2003-2006)

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Interpreta lo “stato dell’arte” della “cultura valutativa nazionale”, la ripropone alle scuole come oggetto di riflessione attraverso gli strumenti dell’autonomia (didattica, organizzativa e, soprattutto, di ricerca)

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Le stesse Indicazioni per il curricolo Le stesse Indicazioni per il curricolo non non offrono soluzioni definiteoffrono soluzioni definite

Non si parla di standardNon si parla di standard Non vengono indicati gli oggetti della Non vengono indicati gli oggetti della

valutazione esternavalutazione esterna Non si specifica quali traguardi devono Non si specifica quali traguardi devono

esser certificati (e se devono essere esser certificati (e se devono essere certificati)certificati)

Non si entra nel merito di modelli Non si entra nel merito di modelli nazionali di valutazione e di nazionali di valutazione e di certificazione delle competenzecertificazione delle competenze

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cv

• dell’autovalutazione circa l’organizzazione dell’autovalutazione circa l’organizzazione dell’offerta educativa e didatticadell’offerta educativa e didattica

• del miglioramento attraverso dati di del miglioramento attraverso dati di rendicontazione sociale e dati che emergono da rendicontazione sociale e dati che emergono da valutazioni esternevalutazioni esterne

L’INVALSI ha il compito diL’INVALSI ha il compito di• rilevare la qualità dell’intero sistema scolasticorilevare la qualità dell’intero sistema scolastico• fornire elementi di informazione essenziali circa la fornire elementi di informazione essenziali circa la

salute e salute e le criticità del nostro sistema d’istruzionele criticità del nostro sistema d’istruzione

Le Istituzioni scolasticheLe Istituzioni scolastiche si occupano

• Valutare gli apprendimenti Valutare gli apprendimenti • Curare la documentazione didatticaCurare la documentazione didattica• Scegliere gli strumentiScegliere gli strumenti

I docenti devonoI docenti devono

La valutazione precede accompagna La valutazione precede accompagna e segue i percorsi curricolarie segue i percorsi curricolari

Assume una preminente Assume una preminente funzione formativafunzione formativa

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Cosa dicono le Indicazioni per il CurricoloCosa dicono le Indicazioni per il Curricolo

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L’Invalsi deve rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico e fornire elementi di informazione circa la salute e le criticità del nostro sistema d’istruzione…

Fino ad oggi lo ha fatto attraverso una raccolta di informazioni sul sistema scolastico, e attraverso prove che annualmente vengono somministrate agli studenti di ogni ordine e grado

Oggi con i recenti provvedimenti sta mettendo in moto anche un terzo strumento: quello della prova nazionale agli esami di fine ciclo

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Il compito dell’InvalsiIl compito dell’Invalsi Ma

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Quali obiettivi devono accertare le prove esterne? [Ci riferiamo sia a quelle note che si somministrano durante il percorso di studi, sia alle nuove prove che sembrerebbero di tipo “terminale”? – qui urge un’altra domanda: è da considerarsi terminale l’esame di stato al termine del primo ciclo d’istruzione?]

Devono accertare le competenze raggiuntema, in questo caso, quali?

Oppure le conoscenze e le abilità?[in questo caso, tutte quelle indicate nel documento nazionale o alcune costituenti una specie di zoccolo duro? Sappiamo che noi non abbiamo né zoccolo duro, né saperi essenziali, seppure più volte evocati]

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Alcune domandeAlcune domande

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La prova nazionale costituirà l’oggetto privilegiato della certificazione delle competenze o attesterà solo il raggiungimento di alcuni obiettivi ineludibili?

[Qui si apre il problema del rapporto con le prove interne e del peso che la prova nazionale assumerà in ogni realtà scolastica]

Si tratta di capire in quale quadro culturale ed istituzionale si inseriscono le nuove prove di fine ciclo

Da dove partiamoDa dove partiamo

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Per un corretto svolgimento delle prove, Per un corretto svolgimento delle prove, oltre alle indicazioni istituzionali, si mettono oltre alle indicazioni istituzionali, si mettono a disposizione:a disposizione:

AssistenzaAssistenza

[email protected] www.invalsi.it 06/94185-267-302 (Invalsi) [email protected] www.pubblica.istruzione.it www.wikicompetenze.it

Coordinatori

USR: Sirena Rapattoni cel. 320 0477419, mail: [email protected]

USP: L’Aquila, Romolo Del Vecchio cel 3405786830, mail [email protected]

Chieti, Giuseppina Simone cel. 3332520858, mail [email protected]

Pescara, Daniela Casaccia cel. 3473882454, mail [email protected]

Teramo, Piero Natale cel 3282691642, mail: [email protected]

Ufficio IV della Direzione regionale (Dir tec. Mariella Spinosi, tel. 0862/298233, cel. 3472603704, mail: [email protected])

Ispettori dell’Ufficio Scolastico per l’Abruzzo, disponibili telefonicamente e on-line

Slide presentate durante le conferenze di servizio Una serie di supporti on line, telefonici, in presenza

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L’Ufficio Scolastico Regionale intende, inoltre, L’Ufficio Scolastico Regionale intende, inoltre, avviare,avviare,

Piste di lavoro Piste di lavoro

attraverso strumenti di tipo qualitativo (come focus group ed interviste), alcune azioni di riflessione, volte a capire meglio il senso della prova nazionale, la sua incidenza rispetto alla valutazione interna, i processi da essa attivati. Per la realizzazione di tale iniziativa, che si pone in sintonia con il carattere esplorativo della prova nazionale, si intende interessare circa il 10 per cento delle scuole della regione coinvolte negli esami di stato per il primo ciclo d’istruzione. A tale fine, si chiede la disponibilità, alle commissioni che saranno coinvolte in questa iniziativa, per un impegno suppletivo, seppure non oneroso, che andrà sicuramente nella direzione dell’affinamento del nostro sistema valutativo.In merito verranno fornite nei prossimi giorni informazioni dettagliate circa i soggetti interessati, gli strumenti e le modalità di svolgimento nell’azione di riflessione.