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    U na probabile fonte della novella VI,1 potrebbe trovarsi nel Sefer SaaŠuìm, o Librodelle delizie, di Yosef ibn Zabara, un medico ebreo vissuto a Barcellona nella secondametà del XII secolo. In questo libro troviamo „un continuo alternarsi di racconti,favole, indovinelli, detti, discussioni losoce e medice, una straordinaria e vivacemiscellanea di elementi disparati riuniti da una !cornice! di via""iatori#narratori.$ntro questa cornice ven"ono raccolte quindici novelle principali! %&'$$()*+1-, p./0.2a cornice di questo libro pu3 essere derivata dalla cultura semitica, ce a

    sviluppato un "enere narrativo nominato maqâmah. 4uesto rappresenta delleriunioni dove un5autorità narra una serie di racconti ad un uditorio.2a tradi6ione delle maqâmah 7 arrivata dal vicino 8riente nella penisola iberica, dovede"li intellettuali arabi ed ebrei come Zabara l5anno di9usa ance nella culturaoccidentale.+el Libro delle delizie i persona""i principali della cornice sono l5io narrante ed unpersona""io me66o "i"ante e me66o demonio, ciamato $nan. I due si trovano in un

     via""io ce a lo scopo di trovare il paese, dove sono radunate tutte le deli6ie delmondo. (urante il via""io, pieno di incidenti, i due narrano quindici racconti, lama""ior parte dei quali sono presentati da $nan, ottimo favellatore.

    La maqâmah M aq:ma si"nca tradotto letteralmente „seduta!, „scenetta! o „bo66etto!. $ssa viene posta in bocca ad un narratore imma"inario, il cui nome 7 fatto al principiodella maq:ma stessa. 4uesto "enere veniva usato attorno il 1;;; d. famosi delle maq:ma sono al#?amad:ni e al#?ar@r@.

     *l#?amad:ni tratte""ia nella sua opera Abû ‘l-Fath al Iskandarî  un letterato va"ante, ce portava nei centri del mondo musulmano della cultura araba le sue dotidi poeta, di improvvisatore e letterato. 2e avventure, spesso comice, della sua opera

    sono e9icaci pitture della cultura della vita di quel tempo.

    La settima novella I l racconto ce 7 interessante per la nostra novella 7 il settimo dei quindici raccontiinseriti nel Libro delle delizie. 4uesto racconto occupa, come la novella di Boccaccio,proprio la posi6ione centrale dell5opera.(opo ce l5io narrante a raccontato la sesta storia, $nan, il suo compa"no di

     via""io, propone di andare in un paese, dove si troveranno „o"ni sorta di deli6ie!%AI*$22I 1CD. $nan promette all5io narrante di essere il suo servo e consi"liere.25io si lascia convincere e saluta i suoi fratelli ed i suoi amici. I due partono.Aoco dopo l5ini6io del via""io $nan propone all5io narranteE„Aorta tu me, e io porter3 teF conduci tu me, o io codurr3 te!25io narrante non capisce quest5eni"ma e rispondeE„)a tu cavalci il tuo asino e io il mioF come posso portare te o tu portare meG!

     * questa domanda $nan risponde con una novella nella quale viene risolto l5eni"madel cavallo.Hn re a avuto un so"no nel quale una scimmia dello Yemen salta al collo delle suemo"li. $"li invia un eunuco alla ricerca di una persona ce sappia interpretare ilso"no. 25eunuco incontra nel suo via""io un persiano. $ntrambi si trovano in "roppadel proprio asino. 25eunuco parla con il contadino persiano usando de"li eni"mi straninon compresi dall5ultimo. ra questi eni"mi c57 ance quello del cavallo, ce $nanaveva posto all5io narrante prima di questo raccontoE „Aortami, o io porter3 te!. Ilpersiano non capisce l5eni"ma e pensa ce l5eunuco sia una persona stupida.

    25eunuco passa la notte a casa del persiano, il quale racconta tutto il discorso privo disenso alla mo"lie ed alle sue due "lie. 2a "lia minore riesce a risolvere tutti "lieni"mi tra i quali ance quello del cavalloE „

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    rappresentava un uomo di bell5aspetto travestito da donna e ce "iaceva con le mo"lidel re. Il re fa uccidere quest5uomo e le sue mo"li e prende come unica mo"lie lacontadinella, "lia del persiano. $"li le "iura eterna fedeltà e le o9re la coronare"ale. 

    Enigma e metafora I l racconto inserito nel Libro delle delizie non si limita soltanto a ciarire l5eni"madel cavallo. i nota per3 ce quest5eni"ma 7 lo spunto del settimo racconto.

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    permesso di vedere la sua facciaF l5eunuco vide ce il re era sospiroso e preoccupato,e ce il suo cuore, caldo dentro di lui, rin"iava e ru""iva. (isseE „)io si"nore e re,percK sospiri, e percK ci privi cosL di o"ni "ioiaG vela il tuo se"reto al tuo servo,"lio della tua serva, e forse to"lier3 dal tuo cuore la preoccupa6ione!. $ il re disseE„?o fatto un so"no, e o so"nato una cosa pi> amara della morte. a"itato. 2a "lia minore, ce non aveva cequindici anni, risposeE „4uest5uomo 7 sapiente e sa""io, ma tu, padre mio, non "li aiposto atten6ione, e non ai capito la sa""e66a delle sue parole, ce sono tuttesapienti, e tutti i suoi discorsi sono fatti con intelli"en6a e pruden6a.

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    proposito della torre a pure detto la verità, percK o"ni casa in cui non 7 "rano, nKpane, nK cibo, 7 come se fosse distrutta, e non vi 7 in essa ce paura e carestia. $quando disseE J2a neve 7 sulla collina5, voleva dire ce la tua barba 7 bianca, e tudovevi risponder"liE J alto di tuttala testa di tutti "li uomini del suo popolo. $"li superava in splendore l5oro e l5ar"ento.2o prese e lo s"o663 davanti a tutte le donne, e "ett3 loro il suo san"ue in faccia, epoi le uccise, e prese in mo"lie la fanciulla, e le pose sul capo la corona re"ale, e fece

     voto ce nessun5altra donna avrebbe mai "iaciuto con lui per tutta la sua vita, e ceessa sola sarebbe stata sua mo"lie e sua re"ina.

    Iconologia decameroniana

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    i noti, nelle miniature riprodotte, la scelta di rappresentare madonna 8rettasicamente in "roppa ad un cavallo, quando la novella, invece, si limita a proporre la

    "ura dellPanimale quale metafora per la narra6ione.

    )iniatura tratta dal manoscritto ;-;, carta /// recto, Bibliot7que de lP*rsenal,Aaris

    )iniatura tratta dal ms. *dd. 00/0, c.1 r, Britis )useum, 2ondon

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    )iniatura tratta dal ms. &r. /D;, c. 1-/ verso, Bibliot7que +ationale, Aaris

    )adonna 8retta e il cavaliere ce mal novellava %VI,I,

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    )iniatura tratta dallPedi6ione a stampa del e!ameron del 1-0

     La "om#ilatio sin$ularis e%em#lorum continua la tradi6ione del racconto di Zabara%vediE fontiR2ibro delle deli6ie. S una di molte colle6ioni di e%em#la utili66ate nellepredice ce circolavano nel medioevo. (ella "om#ilatio sono noti due manoscrittidel 4uattrocento. 2a compila6ione ori"inale 7 databile alla ne del (uecento, quindianteriore al Boccaccio. 2a "om#ilatio contiene de"li eni"mi i"noti al Libro delle

    delizie. 4uesto fatto fa supporre ce fra le due opere ci sia stato un intermediario.+ella

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    I quattro livelli narrativi

     N el (ecameron osserviamo quattro livelli compositiviE

    1. il primo livello pu3 essere denito eTtradie"etico. S quello in cui il narratorenon prende parte alla narra6ione ce lui stesso sta articolando ma narrasoltanto il racconto primario. &anno parte di questo primo livelloE il proemio,

    l5introdu6ione alla IV "iornata e la conclusione dell5autore, oltre alle rubricedell5opera, delle "iornate e delle sin"ole novelle. Il narratore introduce inqueste parti delle istan6e narrative secondarieF

    2. il secondo livello 7 quello ce viene denito intradie"etico. +el e!ameron 7rappresentato dai dieci narratori ce fanno parte di un racconto primario ome"lio denito !storia portante! R cornice, raccontato dal narratoreeTtradie"etico. 4uesto livello includeE l5introdu6ione "enerale con ladescri6ione della peste, le introdu6ioni e le conclusioni alle varie "iornate e icolle"amenti fra le varie novelle sotto forma di breve preambolo ce introducela novella precedentemente detta. i tratta di una proie6ione del primo livelloE

    l5auctor primario si divide in dieci auctores secondari, ai quali dele"alPesecu6ione del proprio pro"etto di rinnovamento letterario del racconto. +el

     e!ameron i dieci "iovani sono narratori eterodie"etici, non parlano mai di sKstessiF

    3. il ter6o livello 7 quello die"etico vero e proprio, cio7 quello della reali66a6ioneorale. S qui ce dalla enuncia6ione primaria %autore e secondaria %narratori sipassa a"li enunciati narrativi %le novelle. di scena lastoria nel suo continuo =uire %mimesi, ma la storia ce 7 stata fermata ese6ionata in se"menti autonomi e autosu9icienti dal punto di vista sia del loro

    sviluppo sia del loro si"nicato %die"esi, anno un ini6io, un me66o e una ne%nella sesta "iornata, ini6ioE caratteri66a6ione del persona""io, me66oE messain crisi delle caratteristice del persona""io, neE risolu6ione positiva one"ativa della crisi. sul racconto ce sulle modalità della suaprodu6ione e rice6ioneF

    4. il quarto livello 7 quello metadie"etico. *lcuni dei persona""i delle novellediventano a loro volta narratori quando raccontano a loro volta una novella%vedi *nalisi "urativa, emi, 'accontare in itinere.

    .

    Aer quanto ri"uarda la novella di )adonna 8retta, questi quattro livelli possonoessere esemplicati come se"ueE

    # primo livelloE l5autore Boccaccio narra ai suoi lettori# secondo livelloE come &ilomena racconta ai suoi nove compa"ni

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    # ter6o livelloE una novella# quarto livelloE su come un certo cavaliere a raccontato male una novella a)adonna 8retta

    'ifacendoci allo scema avan6ato da MKrard Menette, ri"uardante la comunica6ionenarrativa e applicandolo al e!ameron, e in particolare alla VI,1, possiamodistin"uere i se"uenti elementiF

    autore realeE lo scrittore Miovanni Boccaccio vissuto dal 1010 al10-autore implicitoE l5imma"ine ce l5autore reale a lasciato impresa nell5opera%ima"ine lo"enanarratoreE &ilomenamessa""io narrativoE come non va narrata una novellanarratarioE la bri"ata dei dieci narratori, esclusa in questa novella &ilomena.lettore implicitoE la controparte dell5autore implicito, l5imma"ine del lettore idealeproiettata nell5operaF Boccaccio dedica la sua opera ad un pubblico di lettrici.lettore realeE noi

    Il rapporto fra Macrotesto e Microtesto

     I mportante 7 il discorso della cornice, ce rappresenta la base di tutta l5operaE sen6a

    di essa non avremmo un libro. econdo il critico formalista russo ViUtor UlovsUiesistono tre tipi fondamentali di incorniciamento %Aicone, AreistoriaE,QE

    1. racconti per ritardare il compimento di un5a6ione pi> in particolare rimandareun5esecu6ione capitale, la morte del prota"onista della storia principaleF/. racconti per provare una certa idea, pi> in particolare per ammaestrare un allievo,di solito di estra6ione re"aleF0. racconti in itinere, per intervallare le tappe o per alleviare il tedio del via""io.

    Questo ter6o tipo di incorniciamento viene direttamente implicato nella VI, 1.

    2a novella di )adonna 8retta 7 posta in posi6ione strate"icaE esattamente al centrodella centuria. 2a posi6ione non 7 casuale in quanto la stessa fornisce la ciave dilettura del e!ameron e pu3 essere considerata come avente fun6ione dira9or6amento rispetto alla cornice per due motiviE

    1. tratta di come narrare o me"lio di come non narrare una storia. Aer questo vienedenita !meta#novella!, in altre parole, 7 una novella ce tratta la narra6ione di unanovella %ars narrandiF/. riproduce come una miniatura le condi6ioni di vita dell5alle"ra bri"ata descrittenella cornice %Aicone, AreistoriaE1;0a. W2a quale )adonna 8retta per avventura essendo in contado, come noi siamoFb. Wandando per via di diporto insieme con donne e con cavalieriFc. i persona""i nella novella raccontano storie per intrattenersiE Wio vi porter3, "ranparte della via ce a andare abbiamo, a cavallo con una delle belle novelle delmondoF

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    d. la novella ce il cavaliere tenta di raccontare 7 scelta fra le bellissimeE Wda sK erabellissima.

    alle donne ce a"li

    uomini il molto parlar si disdice. S il vero ce, qual si sia la ca"ione, o la malva"itàdel nostro in"e"no o inimici6ia sin"ulare ce a5 nostri secoli sia portata da5 cieli, o""ipoce o non niuna donna rimasa ci 7 la qual na sappia ne5 tempi opportuni direalcuno o, se detto l57, intenderlo come si convieneE "eneral ver"o"na di tutte noi.%Branca, 1C;E-1-

    4uesto esordio riproduce quasi parola per parola, con qualce le""era variante,l5esordio pronunciato da Aampinea al principio della decima novella della prima"iornataE

    WValorose "iovani, come ne5 lucidi sereni sono le stelle ornamento del cielo e nellaprimavera i ori ne5 verdi prati, cosL de5 laudevoli costumi e de5 ra"ionamentipiacevoli sono i le""iadri mottiF li quali, per ci3 ce brievi sono, molto me"lio alledonne stanno ce a"li uomini, in quanto pi> alle donne ce a"li uomini il moltoparlare e lun"o, quando sen6a esso si possa far, si disdice, come ce o""i poce o

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    niuna donna rimasa ci sia la quale o ne Jntenda alcun le""iadro o a quello, se pur loJntendesse, sappia rispondereE "eneral ver"o"na 7 di noi e di tutte quelle ce

     vivono. %Branca, 1C;E11Q

    2a ripeti6ione 7 stata sen6a dubbio voluta dal Boccaccio. &ilomena, infatti, conclude ilsuo esordio ricordando quello di AampineaE W)a per ci3 ce "ià sopra questa materiaassai da Aampinea fu detto, pi> oltre non intendo di dirne. %Branca,1C;E-1-

    Il rapporto fra i due esordi va considerato, an6itutto, oltre ce in fun6ione delrapporto delle due novellatrici %&ilomena 7 la fedele di Aampinea, ance alla lucedelle due novelle. 4uella raccontata da &ilomena %VI,1 fornisce, come abbiamo visto,un esempio dell5abilità delle donne d5un tempo di saper dire a proposito un bel motto.Identico 7 il tema della novella raccontata da Aampinea.

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     M olte edi6ioni del e!ameron accennano una va"a somi"lian6a con il racconto2XXXIX del &o'ellino, una raccolta di novelle di un anonimo scrittore toscano,composta in vol"are ne"li ultimi decenni del tredicesimo secolo %non prima del 1/C;.Infatti nel &o'ellino si tratta di una novella ce diventa noiosamente lun"a, e sen6aneF nemmeno si insiste sulla "o9a"ine del modo di raccontare. Il prota"onista vienecaratteri66ato come „"rande favellatore! %&'$$()*+ 1-#1-Q, p.//-.

    Il tema comune alla novella di Boccaccio 7 il „saper narrare! una novella. In entrambii casi la novella raccontata non viene portata a ne. 25infra6ione del narratore sono ilallun"arsi troppo nel raccontare, il non arrivare alla ne e quindi annoiare "li uditoriE„...cominci3 una novella ce non venia meno.!In Boccaccio troviamo altri errori come il ripetersi delle parole e dei contenuti el5errare nei nomi. 4uesti errori ce ri"uardano il modo di raccontare una novella nel

     &o'ellino non ven"ono men6ionati.Il cavaliere in questo racconto 7 un „"randissimo favellatore!, mentre nella novella

     VI,1 e"li viene caratteri66ato come „cavaliere, al quale forse non stava me"lio laspada allato ce l5novellar nella lin"ua...!.

    In entrambe le novelle non viene svelato il contenuto del racconto del cavaliere. +el(ecameron viene men6ionato ce la novella „da sK era bellissima!. +el &o'ellino troviamo l5indica6ione „"rande favellatore! ce potrebbe indurre ad un accenno tipoE„favellatore di belle novelle!. )a questa proposta non 7 constatata da nessuno. +onsi sa quindi se la novella aveva un contenuto bello.S certo ce il cavaliere con il suo non arrivare alla ne e il suo raccontare una novellalun"issima annoia "li uditori. oltanto l5intervento del don6ello fa ristare l5uomo dicorte e libera "li uditori dal tedio. Hn persona""io di ran"o sociale pi> bassoriciama l5uomo di corte, ce a e9ettuato un infra6ione morale, annoiando il suopubblico.

     *nce nel (ecameron la novella provoca una noia a madonna 8retta. 2a novella siallun"a visto ce il cavaliere torna molte volte indietro specicando il suo racconto.Boccaccio spie"a dunque detta"liatamente il motivo della lun"e66a del racconto.)adonna 8retta interviene simile al don6ello per fare „ristare! il cavaliere.l5intervento di madonna 8retta 7 pi> pensato visto ce usa la stessa metaforapropostale dal cavaliere e con un semplice motto tenta di fermare il cavaliere.25e9etto 7 diverso dato ce il cavaliere continua a raccontare altre novelle e l5uomo dicorte si ver"o"na e smette.

     &o'ellino e!ameron

    narratore delracconto

    uomo di corte cavaliere

    narratario cavalieri e servi madonna 8retta e bri"ata

    infra6ione delnarratore

    „novella ce non veniameno!

    ripeti6ioni e confusioni nelnarrare

    e9etto del racconto noia%presupposto

    „sudore e snimento di cuore,come se inferma fosse stata perterminare!

    persona""io ce dàla risposta don6ello madonna 8retta

    modo di risposta a9erma6ioneRcritica metafora del cavallo

    rea6ione del ver"o"na Il cavaliere intende „il motto in

    http://www.rose.uzh.ch/static/decameron/seminario/VI_01/teston.htmhttp://www.rose.uzh.ch/static/decameron/seminario/VI_01/teston.htmhttp://www.rose.uzh.ch/static/decameron/seminario/VI_01/teston.htmhttp://www.rose.uzh.ch/static/decameron/seminario/VI_01/teston.htm

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    narratore festa e in "abbo!Rcontinua a raccontare altrenovelle

    +ella novella 2XXXIX manca il tema del „via""iare narrando! e la metafora delcavallo. i nota dunque ce la novella di Boccaccio 7 pi> complessa ed include pi>

    tematice ce mancano in questa novella del &o'ellino.

    !aggi critici

     La prima analisi importante per la nostra novella la troviamo nel libro di MiovanniMetto V ita di forme e forme di 'ita nel e!ameron in particolare nel capitolo

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    +ella prima parte di questo sa""io ven"ono elencati possibili intertesti per il tema delmotto. Ven"ono citati di un

    buon narratore riutando di venir accompa"nata da un maldestro cavaliere.%&reedman *. 1-Q, pp. //#/D1