Una precisazione La coordinata azione del SAVT e della CISL sta...

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Anno IV — N. 2 MENSILE Aosta, 28 febbraio 1957 i V j S.A.V.T. Organe du Syndicat Autonome Valdôtain des Travailleurs Organo del Sindacato ìj Autonomo Valdostano "Trarailleurs,, L. 25 la copia — Abbonamenti : Anno L. 300 Semestre L. 150 — Spedizione in abbonamento portale - III Groppo Direzione : Aosta, Piazza I. Manze»* - Td. 73-36 Una precisazione I recenti colloqui avvenuti tra le Se- greterie del Sindacato Autonomo Valdo- stano e della Unione Regionale CISL sono culminate nell'intesa tra le due Or- ganizzazioni sindacali democratiche di una preventiva consultazione ed esame dei problemi che sorgono nei Cantieri e nei luoghi di lavoro della Valle d'Aosta. Se da tale esame scaturisce un indi- rizzo comune per la soluzione di tali problemi, le due Organizzazioni si im- pegnano di presentare alle direzioni a- ziendali le loro osservazioni e le loro ri- vendirazioni assieme; qualora invece gli orientamenti non possano coincidere, 0- gnuna di esse è libera di agire come ri- tiene più opportuno e secondo il proprio punto di vista. Una tale prassi, che rientra nella con- suetudine dell'azione svolta dalle Orga- nizzazioni sindacali democratiche in campo nazionale, è stata ampiamente il- lustrata in numerose riunioni di ade- renti del nostro Sindacato e l'imposta- j zione ha riscosso i consensi della gran- ' de maggioranza dei lavoratori. Tali riunioni che la Segreteria del SAVT ha tenuto agli aderenti della Or- ganiszazione Iranno permesso di preci- sare nuovamente gli estremi dell'accor- do in vigore tra il Sindacato Autonomo e la Organizzazione UIL, elmrando cer- ti malintesi o le voci di allarme che, forse ad arte, erano state diffuse tra questi lavoratori. Precisiamo ancora che il SAVT rima- ne fedele all'accordo stipulato con la Organizzazioni UIL nel dicembre del 1955 ^ che tale accordo conserva tutto il suo valore. L'Unone Italiana del Lavoro ha rice- vuto dal Sindacato Autonomo Valdosta- no il mandato di rappresentarlo in cam- po nazionale; tale Organizzazione si è impegnata a presentare al centro le ri- ch este che investono interessi collet- tivi o singoli dei lavoratori nostri ade- renti e di fornire assistenza tecnica e sindacale al SAVT; il nostro Sindacato r&ppresenta la Organizzazione UIL nel- la Regione Autonoma della Valle di Ao- sta. L'indirizzo sindacale della UIL. anco- ra esaminato nelle recenti riunioni del nostro Direttivo, è stato ritenuto il p ; ù vicino all'indirizzo sindacale d^l SAVT tensificare i rapporti con tale Organiz- zazione. Questa più stretta collaborazione è fa- cilitata dai fattori sopra elencati e dal- la realtà sull'orientamento delle basi delle due Organizzazioni. La UIL è l'Or- ganizzazione verso cui gravitano, in cam- po nazionale, le forze sindacali sociali- ste, cioè quelle forze del lavoro che so- no sempre state all'avanguardia nella lotta per le rivendicazioni sociali; ilSA VT raccoglie intorno a sé queste forze del lavoro della Valle di Aosta ed eser- cita un forte richiamo verso i lavora- tori che non approvano più, ormai, l'in- dirizzo sindacale della CGIL e deside- rano che il Sindacato lavori all'infuo- ri p al disopra dei partiti in un'attività d'indirizzo socialista, con metodo demo- cratico e con finalità esclusivamente so- ciali. Questa precisazione che abbiamo rite- nuta opportuna, se non necessaria, si può sintetizzare nel modo seguente: - Impegno per una maggiore colla- borazione tra le forze sindacali demo- cratiche della Valle di Aosta; — Intensificazione dei rapporti esi- stenti tra il SAVT e la Organizzazione UIL e ampliamento del mandato di re- ciproca rappresentanza; — Maggiore orientamento del nostro Sindacato verso le aspirazioni delle for- ze del lavoro socialiste che devono e possono trovare nella nostra Organiz- zazione lo strumento più efficace e na- turale per esplicare la loro attività so- ciale indirizzata ai fini che si prefiggono. Lacoordinata azione del SAVTe dellaCISL sta donando i suoi primi frutti Raggiunto un pieno accordo sui ter- un aumento di incentivo di produzione mini di reciproca consultazione onde sotto la scusa che la produzione maggio- sviluppare una collaborazionp sindaca- le in Valle di Aosta, le Segreterie delle Organizzazioni SAVT e CISL hanno ini- ziato l'esame dei problemi aziendali la cui soluzione è indilazionabile; primo tra questi l'incentivo di produzione dei siderurgici di Aosta della Soc. Naz. « Co- gne ». E' stata riscontrata l'anormalità di funzionamento del sistema che regola- menta tale incentivo e questa anorma- lità deforma il concetto che ad una pro- duzione maggiore realizzata deve corri- spondere una proporzionale maggiore retribuzione. L'attuale sistema non assolve a questo giusto criterio e una revisione di esso s'imponeva urgente. D'altra parte non è accettabile che la Direzione della Soc. Cogne, sotto pre- testo che in diversi reparti si sia addi- venuti ad un rimodernamento di im- pianti, disdica gli schemi degli incentivi di produzione e continui, per lunghi pe- riodi, a corrisponderlo sotto forma di acconto. A parte il fatto che il lavoratore de- ve sapere, a termine di contratto, quali sono le sue spettanze per il lavoro pro- dotto, non possiamo, in nessun modo, essere d'accordo con la Direzione Cogne quando intende privare il lavoratore di re è stata realizzata grazie all'immissio- ne di nuovi macchinari che hanno per- messo tale aumento produttivo. Esprimendo chiaramente il nostro pensiero su questo punto, riteniamo che i quattrini spesi dalla Soc. « Cogne » per modernizzare i mezzi di produzione dei suoi Stabilimenti, le sono stati forniti dal lavoro e dall'operosità dei suoi di- pendenti i quali hanno pagato, colla lo- ro collaborazione, questi mezzi più mo- derni di produzione e devono parteci- pare al beneficio che essi possono arre- care all'azienda. Tali considerazioni hanno indotto il Sindacato Autonomo Valdostano ad in- viare alla Direzione della Soc. Nazion. « Cogne » la seguente richiesta: « Questo Sindacato ha esaminata la situazione salariale dei lavoratori degli Stabilimenti Siderurgici di Aosta di co- desta Spettabile Società, per quanto si riferisce al premio di produzione. Abbiamo potuto rilevare che tale pre- mio corrisponde sempre in minor misu- ra al concetto di far partecipe il lavora- tore ai benefici di una maggior produ- zione realizzata. Riteniamo infatti che la Soc. Naz. «Co- gne » si trovi in quella condizione pro- duttiva favorevole che è denunciata, at- traverso le statistiche, in campo side- DALLE MINIERE DI MOROEX-LA THUILE E' slato realizzato un pruno passo uerso il ritorno alla normalizzazione delle condizioni reiribotive ai nostri minatori di antracite Ci siamo soffermati in diverse ripre- se, nei passati anni, ad illustrare le con- dizioni economiche in cui versavano i minatori delle nostre Miniere di Antra- cite di Morgex - La Thuile. Dopo i licenziamenti del 1953, le ridu- mera. I dati dell'accordo saranno pubblica- ti nel prossimo numero e, benché sod- disfacenti, non rappresentano, a nostro avviso, che un primo passo verso una regolamentazione che soddisfi, in for- ed è stato deliberato di ampliare ed in- ; zioni dell'orario di lavoro del personale ma ancora migliore, le reali esigenze dei esterno e la sensibile diminuzione del- minatori di Morgex - La Thuile. l'incentivo di produzione, la posizione Questa miniera può e deve sviluppar- del personale dipendente si era fatta in- si prospera onde essere elemento posi- sostenibile per cui, in pochi anni, la mi- tivo dell'attività della Società Cogne e niera era diminuita di circa un terzo deve assolvere al grande compito di in- Ilo infortunio mortale ai "Sider,, Gogne Un padre di famiglia ha lasciato la vita sul lavoro agli Stabilimenti Sider di Aosta. Il nostro amico. Laffranc Al- fredo di 53 anni, residente in Jovençan si trovava al lavoro nel Reparto Tratta- menti Termici il giorno 19 corrente quando veniva investito da una massa di acciaio in lavorazione. Prontamente trasportato all'ospedale, decedeva poco dopo. Questa la cronaca dell'accaduto, ma ac- canto a questi dati emergono i pericoli che sono costantemente accanto agli uo- mini che lavorano e sentiamo come il pane che essi mangiano sia sempre ir- rorato col loro sudore e talora col loro sangue. Davanti al sacrificio del bene supre- mo che è la vita, non possiamo sottrar- ci al dovere che c'impone di lottare con tutte le nostre forze affinchè al lavoro venga riconosciuto il suo giusto valore morale e materiale. La enorme affluenza di lavoratori che hanno accompagnato il funerale della vittima il giorno 21 febraio ha sentito, come noi, l'altissimo valore del lavoro e del sacrificio. dei suoi dipendenti. crementare l'economia dell'alta Valle di Per risollevare queste condizioni le Or- j Aosta permettendo a quelle popolazioni ganizzazioni sindacali avevano, nel 1955, ; di trovare un lavoro redditizio sf ruttan- riunite le Commissioni interne di Mor- gex - La Thuile e delle Miniere di Co- gne onde esaminare la posizione da pren- dersi collegialmente per portare un ri- sanamento alla tragica situazione. In quella occasione, purtroppo, la de- fezione dei membri di Commissione In- terna della Camera del Lavoro aveva re- do le ricchezze che Dio ha posto nelle viscere delle loro montagne. Questa aspirazione potrà realizzasri più presto se i minatori di Morgex - La Thui- le, facendo tesoro dell'esperienza di og- gi, sapranno appoggiare con tutta la lo- ro collaborazione, gli sforzi di coloro che hanno resa possibile questa prima realizzazione. Il Sindacato Autonomo Valdostano ri- conferma che, nel suo intento, il succes- so di oggi non è che un primo passo verso il raggiungimento di condizioni re- tributive migliori per i minatori di Mos- gex - La Thuile. A giorni avranno luogo le elezioni del- la Commissione interna alle Miniere di so impossibile ogni soluzione favorevole Cogne La consultazione riveste caratte- re di particolare importanza per due ai minatori di Morgex - La Thuile che ancora, per circa due anni, hanno do motivi, e precisamente: vuto subirete _ conseguenze di questa! Entro quest 'anno entreranno in fun- mancata solidarietà da parte della CG ! IL. Ma la preoccupazione per la sorte di questi lavoratori rimaneva vivissima nel- la nostra Organizzazione la quale, do- po aver concordato una posizione riven- dicativa analoga con la Organizzazione CISL, presentava unitamente ad essa al- la Direzione Cogne una richiesta per ri- zione i nuovi impianti, fatti costruire dalla Soc. « Cogne » per uno sfrutta- mento più razionale e moderno della Mi- niera; in tale evenienza non v'ha dub- bio che la Commissione interna, fian- cheggiata dalle Organizzazioni sindaca- li, dovrà affrontare molti problemi a ca- rattere normativo-salariale che emerge- discutere l'incentivo di produzione della ! ranno in conseguenza dal nuovo siste- Miniera. La discussione avveniva il giorno 21 febbraio tra i membri di Commissione interna del Sindacato Autonomo Valdo- stano e della CISL e i rappresentanti dell'Ufficio Sindacale della Società Co- gne e portava ad un accordo che miglio- ra sensibilmente le condizioni salariali finora applicate al personale della mi- ma ed al nuovo ritmo di produzione. I minatori di Cogne vogliono inoltre esaminare nei suoi frutti l'intesa avve- nuta tra il Sindacato Autonomo Valdo- stano e la Organizzazione CISL di col- laborare onde risolvere, con un più lar- go seguito di forza organizzata, i pro- blemi pendenti o che sorgeranno nel- l'azienda. Questi due fattori determinano a crea- re un vivo interessamento per le prossi- me elezioni, poiché si tratta éì supe- rare, a beneficio dei minatori, una fase delicata e decisiva per il loro future. Il Sindacato Autonomo Valdostano ha perciò scelto con cura la Lista dei propri candidati ed è sicuro che essi incontre- ranno la larga fiducia dei minatori che intendono porre a rappresentarli degli uomini di competenza e di ?esponsabi- lità. Ecco la Lista del SAVT: SANDI Pallino REY Zefflrino BIBOIS Pietro BURLAND Attilio TRUC Giuseppe fu Cesare ABRAM Pietro di Pietro TRUC Cipriano &\ Giuseppe GERARD Ferdinando fu Pietro TRUC Germano fu Giuseppe Minatori di Cogne, nel vostro inte- resse, votate questi nomi. rurgico nazionale, mentre il premio produzione del nostro Stabilimento ten- de invece a diminuire. Tale situazione, mentre da un lato ci fa considerare come l'attuale accor- do aziendale 27-5-1953 non assolve piò. la sua funzione tendente a stabilire dei rapporti equi tra la produzione e il pre- mio a questa legato, dall'altra provoca una legittima preoccupazione tra i di- pendenti i quali, al corrente di una si- tuazione aziendale favorevole, vedono diminuito e l'importo e il potere d'acqui- sto dei propri salari. Per i motivi sopra esposti, questo Sin- dacato, d'intesa con la Organizzazione CISL chiede il sollecito inizio di discus- sioni atte ad eliminare le anormalità so- pra accennate e, considerando che non è stato possibile ai lavoratori di benefi- ciare di un guadagno di premio pro- porzionato alla situazione produttiva a- ziendale, ritiene giustificato di avanza- re la richiesta che le misure attuali di premio vengano aumentate di una fa- scia di punti nella seguente misura: Punti 20 per la categoria operai; pun- ti 15 per gli impiegati di III ed inter- medi di II; punti 10 per gli impiegati di II ed intermedi di I; punti 7 per gU impiegati di I. Nell'attesa di cortese riscontro alla presente, porgiamo distinti saluti. p. La Segreteria del SAVT Bois Silvano Un primo incontro, avvenuto il gior- no 22 febbraio, ha servito a preparare il terreno perché la richiesta avanzata al>- bia ad essere avvalorata da dati concreti sulla sua legittimità; altri incontri so- no in programma e le Organizzazioni SAVT e CISL sono fermamente decise di sostenere il buon diritto dei lavora- tori dei Sider le cui attuali retribuzioni non sono adeguate all'innegabile prospe- rità della Soc. « Cogne » che essi hanno contribuito a creare I problemi della "Cfâilloif La Organizzazione Sindacale UIL Chi- mici ha indetto a Milano un Convegno Nazionale del Gruppo Italviscosa per e- saminare i problemi delle varie aziende del Gruppo. Il Convegno ha eletto il Comitato Na- zionale che si riunirà a Milano nel pros- simo marzo e al quale parteciperanno i delegati designati dal Convegno e i rap- presentanti sindacali delle Società Snia Viscosa, Cisa Viscosa, Châtillon, SAICI, Koraceta. A far parte del Comitato Nazionale è stata designata, in rappresentanza del Sindacato Autonomo Valdostano la si- gnorina Herin Lucia per lo stabilimento ài Châtillon. Tutti i dipendenti della azienda «La Soie» che hanno potuto apprezzare le doti di attività della Signorina Herin nell'espletamento della sua mansione di membro di Commissione interna, sono felici di questa scelta e accompagnano la delegata coi loro migliori voti. Il Convegno, al termine dei suoi lavo- ri, ha votato una mozione che dovrà es- sere portata in sede di Comitato Nazio- nale al quale è affidato il compito di farne oggetto di rivendicazioni della Ca- tegoria. Ecco il testo della mozione: « I partecipanti al 1° Convegno delle Fibre Tessili Artificiali e Sintetiche, e- saminata la situazione economica e sin- dacale del settore, dopo aver discusso i vari problemi generali e particolari che si pongono nell'ambito del settore e del- ( Continua in seconda pagina)

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Anno IV — N. 2 MENSILE Aosta, 28 febbraio 1957

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S.A.V.T.

Organe du Syndicat Autonome Valdôtain des Travailleurs Organo del Sindacato ìj Autonomo Valdostano "Trarailleurs,,

L. 25 la copia — Abbonamenti : Anno L. 300 — Semestre L. 150 — Spedizione in abbonamento portale - III Groppo — Direzione : Aosta, Piazza I. Manze»* - Td. 73-36

Una precisazioneI recenti colloqui avvenuti tra le Se-

greterie del Sindacato Autonomo Valdo-stano e della Unione Regionale CISLsono culminate nell'intesa tra le due Or-ganizzazioni sindacali democratiche diuna preventiva consultazione ed esamedei problemi che sorgono nei Cantieri enei luoghi di lavoro della Valle d'Aosta.

Se da tale esame scaturisce un indi-rizzo comune per la soluzione di taliproblemi, le due Organizzazioni si im-pegnano di presentare alle direzioni a-ziendali le loro osservazioni e le loro ri-vendirazioni assieme; qualora invece gliorientamenti non possano coincidere, 0-gnuna di esse è libera di agire come ri-tiene più opportuno e secondo il propriopunto di vista.

Una tale prassi, che rientra nella con-suetudine dell'azione svolta dalle Orga-nizzazioni sindacali democratiche incampo nazionale, è stata ampiamente il-lustrata in numerose riunioni di ade-renti del nostro Sindacato e l'imposta- jzione ha riscosso i consensi della gran- 'de maggioranza dei lavoratori.

Tali riunioni che la Segreteria delSAVT ha tenuto agli aderenti della Or-ganiszazione Iranno permesso di preci-sare nuovamente gli estremi dell'accor-do in vigore tra il Sindacato Autonomoe la Organizzazione UIL, e l m r a n d o cer-ti malintesi o le voci di allarme che,forse ad arte, erano state diffuse traquesti lavoratori.

Precisiamo ancora che il SAVT rima-ne fedele all'accordo stipulato con laOrganizzazioni UIL nel dicembre del1955 ^ che tale accordo conserva tuttoil suo valore.

L'Unone Italiana del Lavoro ha rice-vuto dal Sindacato Autonomo Valdosta-no il mandato di rappresentarlo in cam-po nazionale; tale Organizzazione si èimpegnata a presentare al centro le ri-ch este che investono interessi collet-tivi o singoli dei lavoratori nostri ade-renti e di fornire assistenza tecnica esindacale al SAVT; il nostro Sindacator&ppresenta la Organizzazione UIL nel-la Regione Autonoma della Valle di Ao-sta.

L'indirizzo sindacale della UIL. anco-ra esaminato nelle recenti riunioni delnostro Direttivo, è stato ritenuto il p;ùvicino all'indirizzo sindacale d^l SAVT

tensificare i rapporti con tale Organiz-zazione.

Questa più stretta collaborazione è fa-cilitata dai fattori sopra elencati e dal-la realtà sull'orientamento delle basidelle due Organizzazioni. La UIL è l'Or-ganizzazione verso cui gravitano, in cam-po nazionale, le forze sindacali sociali-ste, cioè quelle forze del lavoro che so-no sempre state all'avanguardia nellalotta per le rivendicazioni sociali; il SAVT raccoglie intorno a sé queste forzedel lavoro della Valle di Aosta ed eser-cita un forte richiamo verso i lavora-tori che non approvano più, ormai, l'in-dirizzo sindacale della CGIL e deside-rano che il Sindacato lavori all'infuo-ri p al disopra dei partiti in un'attivitàd'indirizzo socialista, con metodo demo-cratico e con finalità esclusivamente so-ciali.

Questa precisazione che abbiamo rite-nuta opportuna, se non necessaria, si puòsintetizzare nel modo seguente:

- Impegno per una maggiore colla-borazione tra le forze sindacali demo-cratiche della Valle di Aosta;

— Intensificazione dei rapporti esi-stenti tra il SAVT e la OrganizzazioneUIL e ampliamento del mandato di re-ciproca rappresentanza;

— Maggiore orientamento del nostroSindacato verso le aspirazioni delle for-ze del lavoro socialiste che devono epossono trovare nella nostra Organiz-zazione lo strumento più efficace e na-turale per esplicare la loro attività so-ciale indirizzata ai fini che si prefiggono.

La coordinata azione del SAVT e della CISLsta donando i suoi pr imi f r u t t i

Raggiunto un pieno accordo sui ter- un aumento di incentivo di produzionemini di reciproca consultazione onde sotto la scusa che la produzione maggio-sviluppare una collaborazionp sindaca-le in Valle di Aosta, le Segreterie delleOrganizzazioni SAVT e CISL hanno ini-ziato l'esame dei problemi aziendali lacui soluzione è indilazionabile; primotra questi l'incentivo di produzione deisiderurgici di Aosta della Soc. Naz. « Co-gne ».

E' stata riscontrata l'anormalità difunzionamento del sistema che regola-menta tale incentivo e questa anorma-lità deforma il concetto che ad una pro-duzione maggiore realizzata deve corri-spondere una proporzionale maggioreretribuzione.

L'attuale sistema non assolve a questogiusto criterio e una revisione di essos'imponeva urgente.

D'altra parte non è accettabile che laDirezione della Soc. Cogne, sotto pre-testo che in diversi reparti si sia addi-venuti ad un rimodernamento di im-pianti, disdica gli schemi degli incentividi produzione e continui, per lunghi pe-riodi, a corrisponderlo sotto forma diacconto.

A parte il fatto che il lavoratore de-ve sapere, a termine di contratto, qualisono le sue spettanze per il lavoro pro-dotto, non possiamo, in nessun modo,essere d'accordo con la Direzione Cognequando intende privare il lavoratore di

re è stata realizzata grazie all'immissio-ne di nuovi macchinari che hanno per-messo tale aumento produttivo.

Esprimendo chiaramente il nostropensiero su questo punto, riteniamo chei quattrini spesi dalla Soc. « Cogne » permodernizzare i mezzi di produzione deisuoi Stabilimenti, le sono stati fornitidal lavoro e dall'operosità dei suoi di-pendenti i quali hanno pagato, colla lo-ro collaborazione, questi mezzi più mo-derni di produzione e devono parteci-pare al beneficio che essi possono arre-care all'azienda.

Tali considerazioni hanno indotto ilSindacato Autonomo Valdostano ad in-viare alla Direzione della Soc. Nazion.« Cogne » la seguente richiesta:

« Questo Sindacato ha esaminata lasituazione salariale dei lavoratori degliStabilimenti Siderurgici di Aosta di co-desta Spettabile Società, per quanto siriferisce al premio di produzione.

Abbiamo potuto rilevare che tale pre-mio corrisponde sempre in minor misu-ra al concetto di far partecipe il lavora-tore ai benefici di una maggior produ-zione realizzata.

Riteniamo infatti che la Soc. Naz. « Co-gne » si trovi in quella condizione pro-duttiva favorevole che è denunciata, at-traverso le statistiche, in campo side-

DALLE MINIERE DI MOROEX-LA THUILE

E' slato realizzato un pruno passo uerso il ritorno alla normalizzazionedelle condizioni reiribotive ai nostri minatori di antracite

Ci siamo soffermati in diverse ripre-se, nei passati anni, ad illustrare le con-dizioni economiche in cui versavano iminatori delle nostre Miniere di Antra-cite di Morgex - La Thuile.

Dopo i licenziamenti del 1953, le ridu-

mera.I dati dell'accordo saranno pubblica-

ti nel prossimo numero e, benché sod-disfacenti, non rappresentano, a nostroavviso, che un primo passo verso unaregolamentazione che soddisfi, in for-

ed è stato deliberato di ampliare ed in- ; zioni dell'orario di lavoro del personale ma ancora migliore, le reali esigenze deiesterno e la sensibile diminuzione del- minatori di Morgex - La Thuile.l'incentivo di produzione, la posizione Questa miniera può e deve sviluppar-del personale dipendente si era fatta in- si prospera onde essere elemento posi-sostenibile per cui, in pochi anni, la mi- tivo dell'attività della Società Cogne eniera era diminuita di circa un terzo deve assolvere al grande compito di in-

Ilo infortunio mortaleai "Sider,, Gogne

Un padre di famiglia ha lasciato lavita sul lavoro agli Stabilimenti Siderdi Aosta. Il nostro amico. Laffranc Al-fredo di 53 anni, residente in Jovençansi trovava al lavoro nel Reparto Tratta-menti Termici il giorno 19 correntequando veniva investito da una massadi acciaio in lavorazione. Prontamentetrasportato all'ospedale, decedeva pocodopo.

Questa la cronaca dell'accaduto, ma ac-canto a questi dati emergono i pericoliche sono costantemente accanto agli uo-mini che lavorano e sentiamo come ilpane che essi mangiano sia sempre ir-rorato col loro sudore e talora col lorosangue.

Davanti al sacrificio del bene supre-mo che è la vita, non possiamo sottrar-ci al dovere che c'impone di lottare contutte le nostre forze affinchè al lavorovenga riconosciuto il suo giusto valoremorale e materiale.

La enorme affluenza di lavoratori chehanno accompagnato il funerale dellavittima il giorno 21 febraio ha sentito,come noi, l'altissimo valore del lavoroe del sacrificio.

dei suoi dipendenti. crementare l'economia dell'alta Valle diPer risollevare queste condizioni le Or- j Aosta permettendo a quelle popolazioni

ganizzazioni sindacali avevano, nel 1955, ; di trovare un lavoro redditizio sf ruttan-riunite le Commissioni interne di Mor-gex - La Thuile e delle Miniere di Co-gne onde esaminare la posizione da pren-dersi collegialmente per portare un ri-sanamento alla tragica situazione.

In quella occasione, purtroppo, la de-fezione dei membri di Commissione In-terna della Camera del Lavoro aveva re-

do le ricchezze che Dio ha posto nelleviscere delle loro montagne.

Questa aspirazione potrà realizzasri piùpresto se i minatori di Morgex - La Thui-le, facendo tesoro dell'esperienza di og-gi, sapranno appoggiare con tutta la lo-ro collaborazione, gli sforzi di coloroche hanno resa possibile questa primarealizzazione.

Il Sindacato Autonomo Valdostano ri-conferma che, nel suo intento, il succes-so di oggi non è che un primo passoverso il raggiungimento di condizioni re-tributive migliori per i minatori di Mos-gex - La Thuile.

A giorni avranno luogo le elezioni del-la Commissione interna alle Miniere di

so impossibile ogni soluzione favorevole C o g n e L a consultazione riveste caratte-re di particolare importanza per dueai minatori di Morgex - La Thuile che

ancora, per circa due anni, hanno do motivi, e precisamente:vuto sub i re te _ conseguenze di questa! E n t r o q u e s t ' anno entreranno in fun-mancata solidarietà da parte della CG !IL.

Ma la preoccupazione per la sorte diquesti lavoratori rimaneva vivissima nel-la nostra Organizzazione la quale, do-po aver concordato una posizione riven-dicativa analoga con la OrganizzazioneCISL, presentava unitamente ad essa al-la Direzione Cogne una richiesta per ri-

zione i nuovi impianti, fatti costruiredalla Soc. « Cogne » per uno sfrutta-mento più razionale e moderno della Mi-niera; in tale evenienza non v'ha dub-bio che la Commissione interna, fian-cheggiata dalle Organizzazioni sindaca-li, dovrà affrontare molti problemi a ca-rattere normativo-salariale che emerge-

discutere l'incentivo di produzione della ! r a n n o i n conseguenza dal nuovo siste-Miniera.

La discussione avveniva il giorno 21febbraio tra i membri di Commissioneinterna del Sindacato Autonomo Valdo-stano e della CISL e i rappresentantidell'Ufficio Sindacale della Società Co-gne e portava ad un accordo che miglio-ra sensibilmente le condizioni salarialifinora applicate al personale della mi-

ma ed al nuovo ritmo di produzione.I minatori di Cogne vogliono inoltre

esaminare nei suoi frutti l'intesa avve-nuta tra il Sindacato Autonomo Valdo-stano e la Organizzazione CISL di col-laborare onde risolvere, con un più lar-go seguito di forza organizzata, i pro-blemi pendenti o che sorgeranno nel-l'azienda.

Questi due fattori determinano a crea-re un vivo interessamento per le prossi-me elezioni, poiché si tratta éì supe-rare, a beneficio dei minatori, una fasedelicata e decisiva per il loro future.

Il Sindacato Autonomo Valdostano haperciò scelto con cura la Lista dei propricandidati ed è sicuro che essi incontre-ranno la larga fiducia dei minatori cheintendono porre a rappresentarli degliuomini di competenza e di ?esponsabi-lità. Ecco la Lista del SAVT:

SANDI PallinoREY ZefflrinoBIBOIS PietroBURLAND AttilioTRUC Giuseppe fu CesareABRAM Pietro di PietroTRUC Cipriano &\ GiuseppeGERARD Ferdinando fu PietroTRUC Germano fu Giuseppe

Minatori di Cogne, nel vostro inte-resse, votate questi nomi.

rurgico nazionale, mentre il premio dìproduzione del nostro Stabilimento ten-de invece a diminuire.

Tale situazione, mentre da un latoci fa considerare come l'attuale accor-do aziendale 27-5-1953 non assolve piò.la sua funzione tendente a stabilire deirapporti equi tra la produzione e il pre-mio a questa legato, dall'altra provocauna legittima preoccupazione tra i di-pendenti i quali, al corrente di una si-tuazione aziendale favorevole, vedonodiminuito e l'importo e il potere d'acqui-sto dei propri salari.

Per i motivi sopra esposti, questo Sin-dacato, d'intesa con la OrganizzazioneCISL chiede il sollecito inizio di discus-sioni atte ad eliminare le anormalità so-pra accennate e, considerando che nonè stato possibile ai lavoratori di benefi-ciare di un guadagno di premio pro-porzionato alla situazione produttiva a-ziendale, ritiene giustificato di avanza-re la richiesta che le misure attuali dipremio vengano aumentate di una fa-scia di punti nella seguente misura:

Punti 20 per la categoria operai; pun-ti 15 per gli impiegati di III ed inter-medi di II; punti 10 per gli impiegatidi II ed intermedi di I; punti 7 per gUimpiegati di I.

Nell'attesa di cortese riscontro allapresente, porgiamo distinti saluti.

p. La Segreteria del SAVTBois Silvano

Un primo incontro, avvenuto il gior-no 22 febbraio, ha servito a preparare ilterreno perché la richiesta avanzata al>-bia ad essere avvalorata da dati concretisulla sua legittimità; altri incontri so-no in programma e le OrganizzazioniSAVT e CISL sono fermamente decisedi sostenere il buon diritto dei lavora-tori dei Sider le cui attuali retribuzioninon sono adeguate all'innegabile prospe-rità della Soc. « Cogne » che essi hannocontribuito a creare

I problemidella "CfâilloifLa Organizzazione Sindacale UIL Chi-

mici ha indetto a Milano un ConvegnoNazionale del Gruppo Italviscosa per e-saminare i problemi delle varie aziendedel Gruppo.

Il Convegno ha eletto il Comitato Na-zionale che si riunirà a Milano nel pros-simo marzo e al quale parteciperanno idelegati designati dal Convegno e i rap-presentanti sindacali delle Società SniaViscosa, Cisa Viscosa, Châtillon, SAICI,Koraceta.

A far parte del Comitato Nazionaleè stata designata, in rappresentanza delSindacato Autonomo Valdostano la si-gnorina Herin Lucia per lo stabilimentoài Châtillon.

Tutti i dipendenti della azienda «LaSoie» che hanno potuto apprezzare ledoti di attività della Signorina Herinnell'espletamento della sua mansione dimembro di Commissione interna, sonofelici di questa scelta e accompagnanola delegata coi loro migliori voti.

Il Convegno, al termine dei suoi lavo-ri, ha votato una mozione che dovrà es-sere portata in sede di Comitato Nazio-nale al quale è affidato il compito difarne oggetto di rivendicazioni della Ca-tegoria. Ecco il testo della mozione:

« I partecipanti al 1° Convegno delleFibre Tessili Artificiali e Sintetiche, e-saminata la situazione economica e sin-dacale del settore, dopo aver discusso ivari problemi generali e particolari chesi pongono nell'ambito del settore e del-

( Continua in seconda pagina)

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2 — REVEIL SOCIAL - RISVEGLIO SOCIAL. Aosta, 28 febbraio 1957

La sicurezzae miniere

(Da « II Lavoro Italiano » articolo diG. L. Marino).

La recente conferenza, che è stata te-nuta a Lussemburgo tra il settembre ul-timo ed il febbraio corrente allo scopodi fissare una serie di provvedimenti edi norme atti a diminuire nei limiti u-manamente possibili le disgrazie in mi-niera, è terminata il giorno 7 corrente.E' stata molto laboriosa ma, quello chepiù conta, ha portato ad una serie dirisultati che si possono veramente direeccellenti.

Tutti gli argomenti salienti relativi al-la sicurezza sono stati affrontati e lar-gamente discussi: da quello dei fuochi inminiera alle polveri; dal grisou alle fra-ne; dalle inondazioni agli scoppi pre-maturi. Né basta. Sono stati esaminatitutti i mezzi meccanici ed elettrici cheservono al funzionamento della minie-ra; si è studiata l'organizzaz:one dellasicurezza e dei salvataggi. Infine, datal'enorme importanza che hanno i fat-tori umani sugli incidenti, venne esa-minato particolarmente il problema « uo-mo » nei suoi rapporti col lavoro, colsalario, ecc.

Le commissioni incaricate degli studihanno realmente lavorato sodo. Tutti iloro membri — rappresentanti dei go-verni, dei datori di lavoro e dei Sinda-cati (CISL e UIL) — non hanno eco-nomizzato la loro fatica. Ed i risultatidi tale enorme opera vennero accolti inuna serie di relazioni che possono real-mente costituire un testo completo sul-la sicurezza in miniera.

Abbiamo detto in principio « se le nor-me saranno applicate ». E' questo è l'u-nico punto grave. Perché la realizzazio-ne di molti dei provvedimenti racco-mandati porta spese notevoli alle Com-pagnie esercenti le miniere ed allora...si dovranno fare i conti coi Consigli diAmministrazione.

Cosa assai ardua, anche perché nonsono previste, — come in tutti i casidel genere — delle sanzioni: quasi sem-pre si lascia all'arbitrio del Servizio sta-tale delle miniere il decidere in merito.Ed allora evidentemente in certi paesipotrà anche capitare che — perun motivo o per un altro — si chiude-rà un occhio e che, in qualche caso, lecose continueranno come prima.

D'altra parte, se i sindacati locali sa-pranno realmente fare il loro dovere ese staranno all'erta, molto probabilmentele cose andranno bene. Meglio di ades-so certamente.

Se vogliamo riassumere la cronaca ve-ra e propria della grande manifestazio-ne, dovremo dire che gli inizi della con-ferenza si sono avuti sotto auspici pre-occupanti. I datori di lavoro, specie fran-cesi, facevano una azione ostruzionisticaferoce. Si ebbe da tutti l'impressione chesi trattasse di boicottare la conferenza.Un intervento violentissimo del Dirigen-te dei Sindacati Belgi Minatori, il com-pagno Dethier, che ha richiamato tuttial senso del dovere, ricordando che lariunione era stata indetta in seguito del-la catastrofe di Marcinelle, gettò un sen-so di freddo in tutti. E le asprezze sismussarono.

Non mancarono evidentemente le di-scussioni; ognuno lottò duramente perdifendere gli interessi della categoriache rappresentava. Però il buon senso el'onestà trionfarono. Spesso le delegazio-ni videro datori di lavoro e sindacali-sti fra loro in opposizione anche violen-ta. In una sola, rappresentanti dell'in-dustrie, delegati governativi e rappre-sentanti lavoratori furono sempre lega-ti da vincoli di solidarietà veramente en-comiabili: quella italiana.

In tutte le circostanze gravi gli ita-liani fecero massa in difesa dei loroconnazionali lavoratori. E certamente,se alcune norme particolarmente onero-se furono approvate dalla conferenza, ciòsi dovette alla compattezza esistente fragovernativi, datori di lavoro e sinda-calisti italiani.

Un successo italiano particblare fuanche il risultato dei lavori della com-missione che trattò l'influenza dei fat-tori umani sugli incidenti in miniera.Materia fluidissima, dove le opinioni deivari paesi e dei rappresentanti delle va-rie categorie erano molto discordi.

Il Presidente della Commissione stessa,

il Direttore Generale del Ministero delLavoro dott. Purpura seppe condurre contanta abilità la discussione, che la rela-zione dei lavori, per la quale si atten-deva una battaglia feroce, venne appro-vata p'T acclamazione: unica fra le va-rie relazioni presentate.

La Conferenza è terminata. Però nonè morta. Avrà un seguito in una Com-missione permanente, nominata dal co-mitato dei ministri della CECA, com-posta di 24 membri (2 rappresentantigovernativi, uno dei datori di lavoro eduno per i sindacalisti per ogni nazionedella Comunità) la quale sarà incari-cata di vegliare all'attuazione.

Giovanni L. Mòrino

non si applica alle aziendeartigiane il divieto

del lavoro straordinarioCon riferimento alla legge 30 ottobre

1955, n. 1079 sulla disciplina del lavoro| straordinario nelle aziende industriali,I il Ministero del Lavoro ha recentementeconfermato che il divieto di tale lavoronon è applicabile alle aziende artigiane.Infatti — afferma il predetto Ministero— se è vero che esse, esplicando un'atti-vità produttiva o fornendo la prestazio-ne di servizi potrebbero considerarsi co-me una specie delle aziende industrialidi qualunque settore, e prima che vengaocpletata la vigente disciplina legislati-

i va p?r l'artigianato, potrebbe pregiu-dicare l'attività produttiva senza percontro ottenere un apprezzabile incre-mento di mano d'opera.

CONTRIBUTI CECAper i "siderurgici italiani,,

LA PREPARAZIONEPROFESSIONALE

L'importanza che riveste la prepara-zione professionale del giovane che af-fronta per la prima volta un posto di- ponsabilità in un dato lavoro, è gran-

de.A questo giovane è richiesto di posse-

dere delle cognizioni teorico-pratichenecessarie ad assicurare il buon funzio-namento dello strumento di lavoro postoa sua disposizione; alla qualità e quan-tità di produzione che egli è in gradodi realizzare è legata, non solo la pro-pria retribuzione ma, dato il sistema mo-derno di lavorazioni,, anche la retribu-zione di innumerevoli altri lavoratoriper cui, egli si trova ad avere la re-sponsabilità di non influire negativa-mente sull'economia di altre famiglie.

Inoltre il funzionamento di macchi-nari in un'industria moderna lega stret-tamente tra di loro gli uomini di un in-tero reparto e l'inesperienza di uno diessi può ritornare di grave pericolo al-la incolumità dei compagni di lavoro.

Ma la preparazione professionale èparticolarmente necessaria all'individuostesso che desidera una occupazione.

Nel nostro paese, in particolare, èmolto sentita la carenza di una mano-dopera specializzata; quando essa sipresenta sul mercato del lavoro vienesubito assorbita dalle varie industrie,mentre la disoccupazione grava e colpi-sce l'enorme schiera di coloro che nonpossono offrire che prestazioni di mano-valanza.

L'Italia, attraverso le varie Commis-sioni internazionali, ha sempre patro-cinato il libero scambio della manodo-pera, ma le richieste di lavoratori fattedai vari Paesi contemplano, in modoparticolare, manodopera specializzatache non possiamo offrire; i lavoratorisenza preparazione professionale saran-no destinati ad avere, anche all'estero,le mansioni più umili e meno retribui-te e a vivere perennemente in posizionidi inferiorità tra gente che non è laloro.

In relazione ai mezzi che possediamo;dobbiamo riconoscere che sono stati fat-ti encomiabili sforzi per ovviare allecarenze specificate, e questo sia incampo nazionale che in quello regona-le a noi più strettamente vicino; noi ri-teniamo però che alla base delle lacu-ne che noi riscontriamo nella prepara-zione professionale dei nostri lavorato-ri vi siano dei motivi non strettamentecollegati ai mezzi che disponiamo persanare queste deficienze.

La miseria spinge molte famigile ad av-viare i figli verso un'occupazione qualsia-si da cui ritrarre un immediato torna-conto destinato a sanare un bilancio fa-miliare; questi giovani non potrannomai farsi una strada e dedicarsi ad unaoccupazione dove le loro attitudini pos-sano emergere. Inoltre, una errata men-talità sulla capacità di recupero del gio-vane, fa pensare al genitore che il figliosaprà farsi strada e passare nelle qua-lifiche superiori colla buona volontà el'addestramento; salvo rari casi, taleconcetto è destinato a naufragare e ilgiovane manovale rimane tale per tuttala vita.

I genitori che hanno a cuore la sortedei figli, devono pensare alla responsa-

bilità che hanno nei loro confronti eammettere che possono lasciare ad essiin eredità una forutna curando il loroaddestramento professionale è sfruttan-do tutte le possibilità offerte a questo fi-ne.

Così facendo, essi assicurano a que-sti giovani la possibilità di trovare inogni occasione e in ogni luogo, un de-coroso lavoro atto a sovvenire alle esi-genze della famiglia che essi si costrui-ranno domani.

L'intesa realizzata con la costituzio-ne della CECA e del Mercato Comunedel Carbone e dell'Acciaio ha portatoun indubbio vantaggio alle Nazioni ade-renti.

La siderurgia italiana, si è trovata pe-rò nella necessità di compiere d'improv-viso un poderoso sforzo di adeguamen-to per reggere la concorrenza dei prez-zi praticati dalla Comunità ed è varia-mente riuscita nell'intento.

Se industrie che, con visione lungi-mirante e moderna avevano persegui-to lo scopo di rendere gli impianti di la-vorazione più efficienti e razionali han-no superata la prova, quelle che,per incuria o per impossibilità non ave-vano seguito questi indirizzo, hanno do-vuto affrontare una vera crisi e in alcu-ni casi, attuare nei loro stabilimenti,delle riduzioni di personale eliminandodolle lavorazioni già fatte in passato.

Questi aspetti della situazione side-rurgica nazionale è stata portata all'e-same dell'Alta Autorità CECA dai rap-presentanti italiani i quali hanno solle-citato dei provvedimenti a favore dei la-voratori licenziati dalla loro fabbrica.

L'Alta Autorità CECA disponeva allorache una notevole somma fosse assegnataall'Italia onde aiutare i lavoratori licen-ziati nell'attesa che questi trovino unanuova occupazione.

Anche la Valle d'Aosta ha ricevutosvariati milioni a tale titolo e siamo aconoscenza di tutto un lavoro svolto dal-l'Ufficio Regionale di Collocamento e M.O. per la distribuzione degli aiuti a colo-ro che sono stati privati del lavoro inseguito all'accordo sul Mercato Comu-ne carbone-acciaio.

Noi invitiamo tutti coloro che riten-gono di aver diritto a beneficiare degliaiuti predisposti di voler indirizzare al-l'Ufficio suddetto dove riceveranno isuggerimenti e l'assistenza di cui han-no bisogno a tale fine. Il Sindacato Au-tonomo Valdostano è pure a completadisposizione degli interessati per lo stes-so scopo.

Inoltre apprendiamo ora che l'AltaAutorità della Comunità Europea delcarbone e dell'acciaio ha esaminato unanuova richiesta del governo italiano perun intervento finanziario della Comuni-tà a favore di un certo numero dì lavo-ratori siderurgici italiani che sono sta-ti recentemente licenziati, o che dovran-no esserlo, in seguito al ridimnsiona-mento di imprese siderurgiche, comeconseguente riduzione di costi di produ-zione.

La CECA ha accolto favorevolmente,in linea di principio, la richiesta italia-na: essa è disposta a contribuire, con ilcinquanta per cento delle somme neces-sarie, e cioè con circa 750 milioni di li-re, alla corresponsione di adeguate in-denità di attesa al personale che rimar-rà senza occupazione, e questo fino alsuo impiego, nonchè alle indennità ditrasferimento e reinstallazione per queilavoratori che accetteranno di trasferir-si altrove.

Le industrie interessate sono le se-guenti: la Magona d'Italia, a Piombino,con 750 operai; le acciaierie Stranezzi,Crema, con 120 operai; la SIAC, di Ge-nova-Cornigliano, con circa 400 operai;la Soc. An. Morteo, di Genova, con cir-ca 300 operai; la Ferriera Montanella,di Genova-Pontedecimo, con 150 operai.

Firmato a Roma l'accordosulla scala mo

II 15 cm. è stato firmato 1̂ nuovo ac- jcordo che stabilisce il funzionamentodella Scala Mobile. Riportiamo di segui- |to i suoi punti principali e le modifi- ^che che sono state fatte all'accordo pre-cedente.

a) - II periodo delle rilevazioni vieneportato da 2 a 3 mesi.

b) - II valore del punto. — Secondo ilpatto decaduto il 31 dicembre scorso,ad ogni 1 per 100 di aumento del costodella vita corrispondevano un aumentodi 10 lire giornaliere (8 ore di lavoro)dell'indennità di contingenza del ma-novale comune adulto e aumenti cre-scenti per le altre categorie, fino al mas-simo di lire 23,44 giornaliere per l'im-

I pi-filli™dalla "Gli Hilton"

(Segue dalla prima pagina)le fabbriche, anche in relazione allaprossima scadenza contrattuale, hannodeciso di porre come immediate e prin-cipali rivendicazioni le soluzioni dei se-guenti problemi:

1. - Pagamento dei tre giorni di ca-renza infortunio;

2. Istituzione degli scatti di anziani-tà degli operai;

3. - Riconoscimento della gratifica na-talizia nel calcolo dell'indennità di li-cenziamento per gli operai;

4. - Trasformazione dell'istituto delpremio di produzone, introducendo icriteri della produttività, relativi al rap-porto ore lavorative-produzione, con l'a-deguamento delle attuali percentuali;

5. - Diminuzione a 40 delle ore at-tuali di lavoro settimanali, con il man-tenimento inalterato della paga di 48ore, o istituzione di un'indennità dicompletamento per coloro che lavoranogià attualmente per esigenze aziendali40 o 42 ore settimanali.

I convenuti al Convegno nazionaledelle fibre tessili artificiali e sintetichesi propongono di dibattere in essenzialmodo questi problemi, affinchè si giun-ga ad una loro maturazione sia in sededi accordi aziendali, sia in occasionedelle prossime trattative contrattuali.

piegato di l.a categoria. Questi valoridel punto si appVcavano nelle provin-cie del Nord, in Toscana, a Roma e aNapoli; nelle altre provincie del Cen-tro-Sud il punto per il manovale co-mune era di 8 lire e in proporzionequelli per le altre categorie.

Secondo le nuove intese, il valore delpunto per il manovale comune adultonel Nord-Centro sarà di Tre 14,30; perle altre categorie sarà mantenuta la pro-porzione precedentemente stabilita finoal massimo di lire 33,45 giornaliere perl'impiegato di l.a categoria.

Il punto dell'accordo del 1951 facevariferimento per il manovale comune a-dulto a una paga giornaliera di 1000 li-re (10 lire sono, infatti, l'I per cento di1000 lire) e a una paga mensile di 26mila lire (26 giornate lavorative mensi-li) ; il nuovo accordo, invece, considereràin 1.430 T"re la pa^a giornaliera del ma-novale comune adulto e in lire 37.080la sua paga mensile. Il rapporto può es-sere ricostruito per le altre categorie: almassimo (cioè per gli impiegati di l.acategoria) avevamo il riferimento, se-condo l'accordo 1951, a uno stipendiomensile di 61 mila lire ed avremo, colnuovo accordo, il riferimento a uno sti-pendio mensile di 87.000 lire.

e) - Funzionamento in discesa. — Conl'accordo del 1951 il funzionamento indiscesa, cioè in caso di riduzione delcosto della vita, era frenato: per una ri-duzione del 4 per 100 del costo dellavita la contingenza non subiva modifi-ca alcuna; per riduzioni dal 4 al 40 per100 la contingenza si riduceva di unpunto ogni 2 per 100: quando il costo del-la vita fosse stato ridotto del 10 per100, qundi, la contingenza avrebbe per-duto 3 punti anzichè 10.

Col nuovo accordo, invece, il funzio-namento in discesa sarà libero, nell'in-tesa, però, che la riduzione della con-tingenza si potrà compiere soltanto apunto pieno (una riduzione del costodella vita dello 0,92 per 100 non saràpresa in considerazione; una riduzionedell'1,64 per 100 porterà a diminuire diun punto la contingenza) ed unicamen-te in caso di conferma in un secondotrimestre.

d) Si sono mantenute le stesse misu-re proporzionali per le varie qualificheper i minori, previste dall'accordo 21-3-

1951. Un lieve spostamento si avrà sol-tanto per le donne, riducendosi di unpunto lo scarto proporzionale attual-mente vigente rispetto ai valori dellecorrispondenti qualifiche maschili.

e) - II nuovo congegno mantiene ilconcetto di attribuire una certa aliquo-ta dei punti di variazione agli assegni fa-miliari (un punto ogni cinque).

f) - E' stato assunto l'impegno di rie-saminare il problema del conglobamen-to dei punti di contingenza nelle paghe-base quando le quote di contingenza ab-biano raggiunto una certa elevatezza, ecioè quando altri dieci punti vengano adaggiungersi a quelli già fino ad oggicaptati; il riesame del problema delconglobamento non potrà aversi, però,prima del 31 dicembre 1957. L'ac-cordo, sotto questo punto, tende ad eli-minare la possibilità che la contingen-za ritorni ad assumere valori di ecces-sivo rilievo nei confronti della paga-base.

g) - Meccanismi della scala mobile e« pacchetto ». — Nessuna richiesta è sta-ta avanzata dalle parti per modificareil « pacchetto », cioè i generi di consu-mo (nei cinque capitoli dell'alimentazio-ne, affìtto, vestiario, riscaldamento, va-rie) che vengono considerati nelle va-riazioni di prezzo, per quantità definite,allo scopo di stabilire le modificazionidel costo della vita.

E neppure sono state formulate ri-chieste per altre modificazioni del mec-canismo della scala mobile: i rilievi delcosto della vita, sulla base del vecchio« pacchetto », dovrebbero continuare adessere compiuti in 16 capoluogi di pro-vincia da commissioni comunali con lapartecipazione dei rappresentanti deilavoratori e dei datori di lavoro e pon-derati dall'Istituto centrale di statisti-ca meccanicamente, con l'attribuzione,cioè, a ciascuna città di un valore per-centuale fisso.

* * *Un accordo per l'indennità di contin-

genza non può essere giudicato primache il tempo abbia dato una misurapratica del suo valore. Non è tuttaviaimprudente affermare che anche col ral-lentamento degli scatti la maggiore con-sistenza del valore del punto rappre-senterà una più ferma garanzia per ilavoratori meno retribuiti di fronte aglislittamenti dei costo della vita.

Page 3: Una precisazione La coordinata azione del SAVT e della CISL sta …win.savt.org/Reveil/1957/19570228.pdf · 2012. 3. 10. · SANDI Pallino REY Zefflrino BIBOIS Pietro BURLAND Attilio

Aosta, 28 febbraio 1957 REVEIL SOCIAL

azione e i suoi problemi(Riportiamo a puntate un interessan-

te ed attualissimo articolo del Sig. MarioReina apparso sulla rivista «Aggiorna-mento Sociale» dicembre 19.56).

• * *

La parola « automazione » fu usata perla prima volta da Demar S. Harder, Vi-ce Presidente esecutivo della Ford MotorCo. nel 1947, per indicare un migliora-mento tecnico introdotto, nell'immedia-to dopoguerra, in uno stabilimento Ford,ossia la «meccanizzazione del trasferi-mento da una macchina all'altra e diuna messa a disposizione dei pezzi inlavorazione»: lavoro fino a quel tempofatto prevalentemente a mano.

Poi la parola venne estesa a significa-re tutta una serie di innovazioni tecni-che, apportate non solo ai sistemi mec-canici di produzione di massa, ma an-che alle macchine calcolatrici, a singo-le macchine utensili, ai sistemi di con-trollo dei processi chimici, ecc.

Dal campo tecnico la parola passò aconnotare tutte le conseguenze che que-ste innovazioni portano nella vita eco-nomica e sociale, per cui oggi economi-sti, sociologhi, politici, s;ndacalìsti e mo-ralisti si interessano e discutono dellaautomazione.

Questo allargarsi dell'interesse e del-la discussione non ha però sempre con-tribuito alla chiarificazione e all'appro-fondimento del fenomeno della automa-zione, tanto che una rivista americana,rivolgendosi agli industriali, aveva am-monito di guardarsi dal pericolo di con-siderare l'automazione come una sem-plice fase del continuo processo dellameccanizzazione non contenente in séalcune « idee fondamentali nuove ».

Generalmente sotto il concetto di au-tomazioni sono compresi tre gruppi diinnovazioni tecniche: l'automazione De-troit o sistema di integrazione, le mac-chine a contro-reazioni, i calcolatori e-lettronici.

1) Automazionedi Détroit

Un esempio classico di « automazio-ne» è l'impianto esistente negli stabili-menti Ford di Cleveland. Si tratta diuna serie di macchine riunite in un u-nico complesso operativo, collegate traloro e operanti in perfetta sincronia.Questo complesso detto « transfer » ser-ve alla lavorazione di monoblocchi permotori a otto cilindri per automobili, èlungo 117 metri ed esegue 555 operazionidiverse.

La macchina è disposta a ferro di ca-vallo: i blocchi arrivano sulla sinistra dichi guarda la macchina, passano da unastazione all'altra, e ad ogni macchinautensile vengono messi in disposizionee lavorati automaticamente. Ogni pezzo,dopo aver percorso le 555 operazioni,giunge alla estremità del congegno, do-ve viene raccolto da un nastro mobUee trasportato al reparto di montaggio,qualora, ben inteso, l'apparecchio di con-trollo elettronico l'abbia trovato esenteda difetti.

La tempestiva sostituzione degli uten-sili consumati, senza che venga inter-rotto il processo lavorativo si realizza inquanto un apparecchio di controllo sta-bilisce automaticamente quando la so-st'tuzione diventa necessaria.

Nello stesso istante la sezione corri-spondente della macchina si stacca dasé e dà il segnale al montatore che so-stituisce il pezzo consumato con il pez-zo di ricambio corrispondente. Duran-te questa interruzione da una riservadi pezzi che si trovano allo stadio dilavorazione corrispondente a quello del-la sezione staccata, singoli pezzi vengo-no introdotti al ritmo del processo com-plessivo, nella stazione successiva.

Alcuni dati sulla capacità produtti-va di queste macchine possono darciun'idea della loro efficienza; una mac-china «transfer» in funzione nelle fab-briche di automobili della Nash, che con-sta di 14 unità e compie 179 operazio-ni, riduce dell'80% le ore-uomo per lalavorazione delle teste di cilindro, un'al-tra macchina transfer per la preparazio-ne del « chassis » per macchine da scri-vere, riduce il tempo necessario per pre-parare un chassis da tre ore a pochi mi-nuti: la macchina è lunga 33 metri ecompie 200 operazioni. Le macchine peril montaggio di motori e apparecchi ra-dio sono altrettanto efficienti: invece di200 operai per montare 1.000 apparec-chi radio, al giorno ora ne bastano 2. Le

macchine per il montaggio di « motori »consentono la riduzione dei costi del 59per cento.

2) Macchinea controreazioni

Una forma più avanzata di automa-zione è l'applicazione degli apparecchia contro-reazione alle macchine utensili.Tipica in questo campo è un'enorme fre-satrice manovrata automaticamente daun « apparecchio capace di ricevere etrasmettere istruzioni»: essa è attual-mente usata per la preparazione di par-ti di aeroplani a reazione.

L'apparcchio che controlla e regola lefunzioni della fresatrice riceve gli ordi-ni trascritti su schede perforate o sunastri magnetici, e li traduce in impul-si di energia. Questi impulsi, general-mente di natura elettromagnetica, sonoampliati da un potenziatore detto «ser-vomeccanismo» che li trasmette cosìampliati e potenziati alla fresatrice, laquale entra in azione, guidata da questiimpulsi ed eseguisce il lavoro codifi-cato sulla scheda perforata.

La macchina è inoltre dotata di un po-tere di autocontrollo. Ogni suo movi-mento è registrato dal centro di con-trollo e automaticamente confrontatocon gli altri ricevuti; le eventuali diver-genze tra ordini ed esecuzioni sono i-stantaneamente rettificate. Questo mec-canismo che regola e controlla la mac-china utensile è il risultato di lunghistudi sulla natura della comunicazionee trasmissione della informazione ed èbasata sul principio appunto detto del-la contro-reazione; in inglese « feed-back ».

La funzionalità di queste macchine èdata dalla loro versatilità in quanto cheapparecchi di contro-reazione sono facil-mente adattabili alla ricezione di ordinidiversi e possono essere applicati allemacchine utensili varie, permettendo unnotevole risparmio di tempo e di danaro.

Così nella fabbricazione degli aero-plani e soprattutto nel taglio delle ali edelle fusoliere e nella preparazione diminutissime parti del motore si può ri-durre il tempo di lavorazione da 300 orea 40 (per alcune parti del motore da 5settimane a una decina di minuti), eda 5.000 a 500 dollari i costi).

Giustamente, quindi, gli apparecchi acontro-reazioni sono considerati come ilsimbolo dell'automazione. Essi vendicanoin pieno una definizione (come vedremo,in completo, ma abbastanza comune)della automazione; il controllo dellemacchine per mezzo delle macchine.

3) Calcolatorielettronici

La terza forma di automazione chesta rivoluzionando l'organizzazione degliuffici delle grandi banche, delle indu-strie e dei laboratori chimici di ognispecie è l'automazione, se così si puòdire, delle macchine calcolatrici.

I moderni calcolatori elettronici nonsolo possono eseguire con velocità im-pensabili le più complesse operazioni, mahanno anche una memoria, possono cioèconservare le informazioni e i dati lo-ro affidati, ricomunicarli a richiesta efare confronti secondo le regole opera-tive loro comunicate.

I calcolatori elettronici sono impiega-

ti in misura sempre crescente per risolvere problemi nei quali una foltaserie di fattori si influenzano reciproca-mente in modo che non è possibile de-cidere senza un'analisi più accurata qua-le combinazione di questi fattori è ingrado di dare la migliore soluzione.

(E' in corso di attuazione un calcola-tore che permette di calcolare con lamassima rapidità e precisione le carat-teristiche delle tubature per caldaie adaltissima pressione, in modo da consen-tire il massimo di sicurezza con il mi-nimo impiego di acciaio: i sistemi pre-cedenti per risolvere questi tipi di pro-blemi richiedevano tempo e danaro, die-ci volte maggiori).

Si impiegano questi apparecchi ancheper risolvere problemi economici azien-dali; per esempio determinare qualiquantitativi di mercé e da quali depo-siti devono essere spediti in determinatezone che hanno bisogno, in modo damantenere minime le spese di traspor-to e di magazzinaggio. Una risposta aquesti tipi di problemi è data dal cal-colatore IBM 701 in dieci secondi.

La portentosa capacità dei cervelli e-lettronici si basa soprattutto sulla velocità con cui effettuano le varie ope-razioni di lettura, di trascrizioni, di con-fronto, ecc. Il calcolatore UNIAVAC ac1

alta velocità può scrivere fino a 78.00Ccaratteri al minuto.

Delinizinne riell'automazioneQuesto breve «escursus» illustrativo

delle varie forme di automazione ci per-mette già di tentare la formulazione diuna definizione almeno sommaria e ap-prossimativa della automazione dal pun-to di vista tecnico.

Prescindendo per il momento dal va-lore economico e sociale dell'automazio-ne, ci sembra che essa possa rientraresotto il concetto generico dlla «mecca-nizzazione ». Questa infatti si suole de-finire « il processo di sostituzione dellamacchina al lavoro umano ».

Ora l'automazione è appunto una tec-nica che permette di sostituire semprepiù il lavoro umano con il lavoro dellamacchina.

Ma precisato questo punto, bisogna af-fermare che l'automazione segna un sal-to, una rottura, una differenza diremoessenziale, rispetto alle forme di mecca-nizzazione tradizionali sia dal punto divista quantitativo che da un punto divista qualitativo. Le differenze di ordi-ne quantitativo le abbiamo già consta-tate riferendo i dati relativi alla capa-cità di produzione delle nuove macchi-

ne. Le differenze di ordine qualitativo,possono essere messe in evidenza neiseguenti termini.

Teoricamente le attività umane chepossono essere rimpiazzate dalle mac-chine sono due: quella di provvedere e-nergia che sostituisca la forza muscola-re umana e quella di trasmettere e rice-vere le informazioni.

La meccanizzazione tradizionale hapermesso fino a ora di sostituire su scalasempre più vasta la forza muscolare del-l'uomo; l'automazione sta sostituendosempre di più l'uomo nella ricezione in-terpretativa e trasmissione delle infor-mazioni e gli ordini in attività mecca-nica sostituendo l'uomo nelle funzioni dicontrollo e nelle sue capacità di con-frontare e coordinare dati e informa-zioni di ogni genere.

Evidentemente questo allargamentodel concetto di meccanizzazione è così e-steso quantitativamente che vi sono tut-te le ragioni logiche per usare una nuo-va parola e per poter parlare di unatrasformazione radicale del concetto tra-dizionale di meccanizzazione.

(Continua)

La Commissione parlamentare d'inchiestasulle condizioni dei lavoratori italiani

Si è riunita in seduta plenaria laCommissione parlamentare di inchiestasulle condizioni dei lavoratori.

Il Presidente della Commissione, on.Leopoldo Rubinacci, ha svolto una am-pia relazione sulla intensa attività svol-ta per le indagini dirette nelle aziendepreviste dal « campione » e per lo stu-dio dei problemi di carattere generale.

L'on Rubinacci ha rilevato la intensaattività svolta dai Commissari attraver-so le 2.223 giornate complessivamenteimpiegate nelle visite, ed ha constatatocome, nelle 36 provincie sinora visitate,siano stati complessivamente interroga-ti 3.612 lavoratori, sorteggiati o Volon-tari, 547 membri di Commissioni inter-ne, 392 imprenditori o dirigenti azien-dali, 270 funzionari statali, 188 funzio-nari di istituti previdenziali e assisten-ziali.

Nel settore industriale sono state vi-sitate circa duecento aziende, aventicomplessivamente un totale di oltre 200mila lavoratori mentre nel settore agri-colo sono stati visitati 40 Comuni.

L'on. Rubinacci ha quindi riferito sul-la elaborazione del materiale raccolto

Comunicato della QuesturaII Questore della Valle di Aosta, vi-

sto l'art. 85 del T.U. delle Leeggi diP.S.;

Visto l'art. 151 del Regolamento perl'esecuzione del T.U. citato;

Fermo restando il divieto di compa-rire mascherati in pubblico;

ORDINA1. L'uso della maschera optrà essere

consentito da questo Ufficio durante ilperiodo di carnevale, soltanto nei ve-glioni e negli altri trattenimenti in lo-cali aperti al pubblico, a richiesta degliorganizzatori;

2. Le eprsone che intervengono a talitrattenimenti, debbono raggiungere elasciare i locali prive di maschera;

3. E' fatto obbligo alle persone cheusano la maschera, durante i detti trat-tenimenti, di toglierla ad ogni invitodegli Ufficiali ed Agenti di P.S.;

4. E' vietato alle persone munite di

maschera, in dette occasioni, di porta-re armi o strumenti atti ad offendere,anche se munite della relativa licenza;

5. Le mascherate collettive ed allego-riche dovranno essere preventivamenteapprovate da questo Ufficio;

6. In ogni caso, è vietato gettare sul-le persone materie imbrattanti o perico-lose o comunque arrecare molestia;

7. In ogni caso, sono vietati i trave-stimenti od altre manifestazioni che pos-sano turbare l'ordine pubblico od offen-dere la morale, il buon costume, le isti-tuzioni ed il sentimento religioso.

I contravventori saranno denunciati epuniti a termine di legge.

Gli Ufficiali ed Agenti della ForzaPubblica sono incaricati dell'esecuzionedella presente ordinanza.

Aosta, li 14 febbraio 1957.Il Questore

Cerrato

in materia di legislazione sociale, con-trattazione collettiva, previdenza e as-sistenza sociale, rapporti umani, risul-tati umani. Egli si è particolarmentesoffermato sulla pubblicazione di tutti icontratti collettivi di categoria, sulle in-dagini per quanto riguarda la applica-zione delle leggi, sul massimario di giu-risprudenza, sulle indagini in merito al-le vertenze giudiziarie, sull'igiene e si-curezza del lavoro, sulla riabilitazionefisica e professionale degli invalidi edinfortunati sul lavoro.

In ordine allo studio dei risultati cuiè pervenuto sul piano umano il nostrosistema legislativo ed istituziinale, l'o-norevole Rubinacci ha illustrato, fra l'al-tro, i risultati delle indagini in corsosugli effetti economici e sociali del sistema previdenziale, sulla durata del la-voro, sulla alimentazione, sull'indebitamento dei lavoratori, sui rapporti uma-ni nelle aziende.' In materia di commissioni interne

l'on. Rubinacci ha, fra l'altro, rilevateche nei settori « campionati » metallurgico, meccanico, estrattivo, chimico etessile, esse sono risultate costituite in112 aziende su 168.

Per quanto riguarda i settori merceo-logici, in quello tessile, sono risultate 22commissioni interne su 44 aziende, inquello metallurgico 15 su 16, in quelloestrattivo 16 su 22, in quello chimico20 su 22.

Comunicati I.T.A.L.L'accordo 30-12-1952, firmato dalla

Direzione Generale della Soc. Naz. Co-gne e le Commissioni interne dei Servizidella Società, accordo comunementechiamato «Trattamento di integrazio-ne invalidi del Lavoro « Cogne », ha da-to la possibilità a molti lavoratori col-piti da malattia professionale o da in-validità pari o superiore al 40% di la-sciare il lavoro presso la Società «Co-gne» con una pensione a carico dellaSocietà stessa, la cui minura minimaè di lire 12.000 mensili per il 40% d'in-validità e lire 100 in più per ogni gradod'invalidità superiore a tale percentuale.

Molti lavoratori che hanno beneficia-to del trattamento, hanno (raggiunta la

residenza fuori Valle; altri, locali, s'in-gegnano in qualche modo di arroton-dare la somma che ricevono dalla « Co-gne » e dall'Istituto Infortuni, per po-ter sbarcare il lunario.

A tutti questi lavoratori noi vogliamofare una osservazione che può tornarloro utile.

Purtroppo sappiamo che la silicositende ad aggravarsi, anche in condizio-ni ambientali migliori di quelle chel'hanno provocata; per questo motivosi è ora allargato il termine per chie-dere gli accertamenti del morbo o la vi-sita di aggravamento.

Gli infortuni sul lavoro possono an-ch'essi aggravare le loro conseguenzecol passare degli anni, in relazione adaltri malanni inerenti all'età.

Una parte di questi lavoratori, me-nomati tìsicamente, acquisiscono per-tanto il diritto di presentare all'Istitu-to della Previdenza Sociale la domandadi pensione di invalidità perché le lororesiduate possibilità di guadagno, in re-lazione alle loro condizioni fisiche, so-no gradualmente scese a meno di unterzo.

Ricordiamo però a tutti questi lavo-ratori che per poter presentare la do-manda di pensione di invalidità occor-re il requisito di aver versato un anno dicontribuzione — obbligatoria o volon-taria — all'Istituto della Previdenza So-ciale, nell'ultimo quinquennio preceden-te la domanda.

In base alle attuali disposizioni, se ta-le requisito non esiste, la domanda vie-ne automaticamente respinta.

Consigliamo pertanto a tutti i lavora-tori interessati di non lasciar decadereil loro diritto orientandosi, eventualmen-te, a proseguire volontariamente i ver-samenti assicurativi.

Per tutte le informazioni gli interes-sati possono rivolgersi al nostro Istitu-to ITAL (presso il Sindacato AutonomoValdostano - Aosta).

• • •

Esistenza ai colpiti di t i c .La Camera dei Deputati ed il Sena-

to della Repubblica hanno approvato laseguente legge 27-12-1956, n. 1504:

Art. 1Sino al 31 luglio 1957, in attesa delle

norme relative a una disciplina coordi-nata dell'assistenza contro la tuberco-losi, ai lavoratori assicurati obbligatoria-mente per la tubercolosi, assistiti in di-pendenza di assicurazione propria conricovero in luogo di cura o ambulato-riamente, in sostituzione delle indenni-tà di cui agli articoli 1 e 2 della legge2 febbraio 1953, n. 86, spetta una in-dennità giornaliera di lire 300, maggio-rata, per i familiari di cui all'articolo 2della legge 9 agosto 1954, n. 657, di unimporto pari a quello degli assegni fami-liari dei settore dell'industria.

Durante il periodo di ricovero in luo-go di cura, se l'assicurato ha personedi famiglia a carico, l'indennità gior-naliera è corrisposta per l'importo di li-re 150, allo stesso assistito e per l'im-porto di lire 150, unitamente alle mag-giorazioni indicate nel comma prece-dente, alla persona da lui delegata, dascegliersi nell'ambito dei familiari a-venti diritto alle maggiorazioni mede-sime.

Art. 2L'indennità post-sanatoriale di cui al-

l'art. 4, comma secondo, punto 1) dellalegge 28 febbraio 1953, n. 86, è elevataa lire 600 giornaliere.

La maggiorazione per i familiari di cuial primo comma dell'articolo precedentecompete altresì .agli assicurati aventidiritto all'indennità post-sanatoriale pre-vista dall'art. 4, comma secondo, punto1) della legge 28 febbraio 1953, n. 86.

La indennità post-sanatoriale per gliassicurati, con o senza le maggiorazio-ni di cui al precedente comma, non puòessere in ogni caso inferiore a lire 700giornaliere.

Art. 3Le maggiorazioni di cui agli articoli

precedenti non competono per i fami-liari per i quali siano percepiti dal la-voratore o da altra persona di famigliagli assegni familiari e non spettano aicomponenti il nucleo familiare mezza-drile-colonico di cui all'art. 2 del regiodecreto-legge 19 marzo 1936, n. 761, con-verti to in legge 9 luglio 1936, n. 1702;quando per il nucleo stesso sussiste unrapporto mezzadrile-colonico.

Nel caso in cui l'assicurato fruisca del-la retribuzione in tutto o in parte siapplicano, per le indennità e la mag-giorazione di cui agli articoli 1 e 2 lenorme di cui ai commi primo e secondoart. 5 della legge 28 febbraio 1953, n. 86.

Page 4: Una precisazione La coordinata azione del SAVT e della CISL sta …win.savt.org/Reveil/1957/19570228.pdf · 2012. 3. 10. · SANDI Pallino REY Zefflrino BIBOIS Pietro BURLAND Attilio

4 — REVEIL SOCIAL - RISVEGLIO SOCIALE Aosta, 28 febbraio 1957

Concession de subsides por l'achatde pommes de terre pour semence

Nous communiquons à tous les inté- jressés, que pour la campagne 1956-57 se- 'ront concédés des subsides pour l'a-chat de pommes de terre sélectionnéeset de production nationale destinées àêtre ensemencées.

Les pommes de terre subsidiables doi-vent provenir des centres de multipli-cation contrôlés, et être de première oudeuxième reproduction.

Les personnes ayant droit au subsidepour l'achat de pommes de terre, sontuniquement les cultivateurs directs,c'est-à-dire les propriétaires, les loca-taires qui cultivent directement le ter-rain avec leurs familles ou avec la main-d'oeuvre salariée.

Ne sont pas considérés cultivateursdirects, et par conséquent exclus dusubside toutes personnes qui, en plus del'activité de cultivateur direct, se dé-dient à d'autres activités de n'importequel genre, étrangère à l'activité agri-cole.

Le quantitatif maximum de pommesde terre de semence subsidiable ne pour-ra dépasser le 50% de la somme débour-sée pour l'achat des tubercules.

Dans la concession du subside, seraaccordée la préférence aux ayants droitqui, dans le cours de l'année, ont subides dommages aux cultures pour caused'adversités météréologiques (gelées, grê-les, etc.).

Les cultivateurs directs qui désirentbénéficier du subside, devront se teniraux dispositions suivantes:

a) Présenter la demande à l'Assesso-rat de l'Agriculture et Forêts, ou encoreaux bureaux communaux, ou au Con-sorce Agraire.

b) Dëel&rer sur la demande, que lerequérant est cultivateur direct suivantle règles du Décret du Président de laRépublique du 17 octobre 1952, n. 1317.

Apres que la demande aura été accep-tée, le requérant devra présenter à l'As-sessorat de l'Agriculture et Forêts la fac-ture quittancée prouvant la survenueacquisition des pommes de terre de se-mence subsidiables.

Les variétés conseillées, au fin de laconcession du subside, sont les suivan-tes: Maestic, Bintje, Ronde de Berlin eten mesure mineure: Krassava, Kenne-bech.

Les intéressés peuvent également s'a-dresser au Syndicat Autonome Valdôtainpour rédiger les demandes.

Pour obtenir le subside pour l'achatde pommes de terre de semence, il n'estdonc pas nécssaire d'être inscrits à lacaisse mutuelle des cultivateurs directs,puisque ce subside peuvent l'obtenir aus-si les personnes qui tout en ayant leurterrain travaillent pour de tierces per-sonnes (domestiques). Les retraités quibénéficient de l'assurance maladie del'INAM peuvent également obtenir lesubside.

A. T.

Alimentation à sec des veauxII faut de 500 à 600 litres de lait en-

tier pour nourrir un veau qui, à troismois pèse de 60 à 70 Kilos. En pratique,on constate qu'il faut de 10 à 12 kilosde lait pour avoir un accroissement du jpoid vif d'un kilo.

L'alimentation à sec permet d'écono-miser considérablement le lait entier, etd réduire le lait écrémé nécessaire. Ellese pratique depuis quelques années déjà,et les résultats qu'elle a donnés sont telsqu'elle se répand de plus en plus.

IWIlìlllliillllHiitlI iinH«<u»aiiini«miittiiiii«iiiiiiiiM

Prête-moi ta machineIsidore est un type bien connu et que

Ion craint chez nous. Avec ses soixan-te hectares et ses deux domestiques, ilest réputé sur tous les champs de foire.— C'est lui qui fait les prix et quandil a dit quelque chose on ne trouve rienà redire.

On le voit dans toutes les maisons parici, où il passe souvent. Parce que, enplus de sa ferme, il achète pour le comp-te d'un autre, une grande partie desvaches grasses de la région. Il faut pas-ser par lui si on veut vendre. Ceux quipassent après donnent toujours moinscher.

Alors, Isidore tien un peu le pays eton n'oserait rien lui refuser.

* * *

Isidore voit venir le vent de loin. Ilest toujours à l'affût des bonnes occa-sions.

En matériel, il a celui que les autresn'ont pas... et qu'ils n'auront jamais.Pour le reste, c'est le matériel des au-tres qui l'intéresse quand ça lui sert.Tous ceux qui ont une machine nou-velles deviennent ses amis et ses vic-times.

Pendant les foins, il empruntait lerâteau à cheval de chez Maxime, c'estle domestique qui le ramenait avec uneroue en huit.

Pour la moisson, si difficile, la petiteC.U.M.A. n'allait pas lui refuser la mois-sonneuse-lieuse. C'est lui qui l'eut pen-dant tout le temps qu'il faisait beauet il la ramenait en morceaux. Les au-tres ont couru à trente kilomètres pourchercher des pièces de rechange et ter-

miner les réparations à la pluie.De taureau reproducteur, il n'en veut

pas. Mais lorsque le syndicat d'élevagea démarré il y amenait ses vaches, sansavoir payé ni un franc, ni un sou. Ilrend tellement de services, Isidore, qu'onne peut pas lui refuser ça!

* * *Aux frais des autres, Isidore bénéficie

du progrès à bon compte. Quand il lesvoit, plus petits que lui, s'associer pouracheter un distributeur d'engrais, il feintl'indifférence tout en encourageant en-dessous mais refuse toujours de s'en-gager.

Dans sa grosse tête, il calcule pour-tant le profit qu'il va en tirer pour lui.

Ses soixantes hectares, son camion etson auto; ses domestiques mêmes sontpour Jui. Son commerce et ses relationslui offrent pas mal de combines astu-cieuses. Il est au courant de tous lesprojets des uns et des autres.

Un type comme Isidore, renseigné com-me il est, ça pourrait rendre service...A condition de se mettre à l'école desautres au lieu de les prendre pour despoires... J.BURTIN

A l'heure actueUe, tous les agricul-teurs jouissent de l'assurance maladie,n existe aujourd'hui trois catégoriesd'assurance:

1) L'assurance maladie pour les ou-vriers agricoles;

2) L'assurance maladie pour les re-troités de l'Institut National Prévoyan-ce Sociale (INPS);

3) L'assurance maladie pour les cul-tivateurs directs.

L'assurance maladie pour les ouvriersagricoles est gérée par l'Institut Natio-nal Assurance Maladies (I.N.A.M.). Doi-vent s'inscrire, à cette caisse maladies,tous les ouvriers qui dans l'année onttravaillé pour de tierces personnes pourun minimum de 51 journées; pour ob-tenir les prestations que la loi leur re-connaît, ces ouvriers doivent être en pos-session du livret d'inscription. Les do-mestiques qui ont travaillé pour un mi-nimum de 151 journées dans une mê-me année peuvent obtenir l'assuranceaussi pour les membres de la famille àleur charge: dans ce cas ils doivent pré-senter demande pour obtenir le « tes-serino familiari ».

L'assurance maladie pour les retrai-tés de l'INPS est accordée, après pré-sentation du livret de pension et rela-tive demande, à tous les retraités, hom-mes et femmes qui jouissent de la pen-sion de vieillesse, invalidité ou de lapension de réversibilité.

Cette caisse assurance est gérée aus-

si par l'INAM. La seule condition re-quise pour pouvoir être assuré à cettecaisse est de n'être pas inscrit à la cais-se mutuelle des cultivateurs directs. Ce-pendant les retraités qui sont inscritsà la caisse mutuelle des cultivateurs di- jrects peuvent présenter demande pourse faire rayer.

L'assurance des cultivateurs directsest destinée à tous les agriculteurs quin'ont pas le droit d'être inscrits aux deuxautres caisses mutuelles. La mutuelledes cultivateurs directs est administréepar le Conseil directif régional de laCaisse mutuelle des cultivateurs directs,et le Conseil Directif communal que lesagriculturs chefs de famille élisent tousles trois ans.

Si la mutuelle des ouvriers agricoles etdes retraités de la Prévoyance Socialene coûte pas aux assurés, la mutuelledes cultivateurs directs est financiée di-rectement par les assurés en raison dunombre des membres de leurs familles, duterrain qu'ils possèdent, et du nombredu bétail qu'ils détiennent.

Ami campagnard, si tu te trouvedans l'embarras pour les questions quite regardent et qui concernent les di-verses assurances de maladies, adresse-toi en toute confiance au Syndicat Au-tonome Valdôtain «Travailleurs» qui teconseillera et pourra effectuer les pra-tiques pour que tes droits soient sau-vegardés.

Le Syndicaliste

Houvelle loipour le beurre

Le mois de février est entrée en vi-gueur la nouvelle loi sur le beurre (Loi23 décembre 1956, n. 1526, publiée surla « Gazzetta Ufficiale» n. 15 du 17 jan-vier 1957).

Entre autres choses cette loi se pro-pose de garantir un produit hygiéniquepour tous les consommateurs de ce trèsimportant aliment.

L'article 4 de cette loi prescrit que lebeurre destiné à la consommation, doitêtre mis en vente exclusivement prépa-ré en des confections originelles.

Il est par conséquent interdit la ven-te de beurre qui ne soit pas conformeaux dispositions précédemment exposées.

Pour les infractions à ces dispositions,sont prévues des amendes (article 12)de lires 30.00 à lires 300.000, et dans lescas plus graves l'emprisonnement jus-qu'à trois mois.

Pour les personnes qui produisent etmettent en vente du beurre mélangé a-vec des matières étrangères, cette loiprévoit des peines encore plus sévères;elles peuvent être condamnées à des a-mendes d'un minimum de 100.000 liresjusqu'à la réclusion pour une année a-vec la fermeture de l'exercice pour sixmois.

La nouvelle loi donne les plus gran-des garanties aux amateurs du bon beur-re, car toutes les déclarations reprodui-tes sur les emballages externes, devrontcorrespondre effectivement à la qualitédu produit et à son spécifique traite-ment.

Les exercices et commerçants ne pour-ront pas envelopper le beurre avec desemballages quelconques, car la nouvel-le loi prescrit, à l'article 4, que sur lesemballages externes doivent figurer lenom et le prénom du confectionneur etle lieu de l'établissement de confection-nage.

COMMENT PRATIQUER L'ALIMENTA-TATION A SEC

Le premier lait de la mère ou « co -Jostrum » doit être donné au veau; ilpossède des qualités irremplaçables, enparticulier il prémunit le veau contrede nombreuses infections.

Pendant les deux ou trois premiersjours, vous ferez boire le veau à la ma-melle en prenant soin de le retirer en-tre les tétées. Ensuite, pendant deux se-maines, vous le ferez boire au seau troisfois par jour, et uniquement du lait en-tier, de préférence celui de sa mère,sans dépasser la dose de 4 à 5 litres parjours.

Après quinze jours, vous commence-rez la distribution d'aliments secs. 11faut que le veau ait légèrement faimpour l'obliger à s'y habituer. Vous pour-rez ajouter un peu de sel à l'alimentsec pour qu'il y prenne goût, et si né-cessaire lui en mettre de force dans sabouche. Vous pourrez encore saupoudrerle seau, quand le veau a fini de boire,avec une petite poignée de farine. Enmême temps, vous remplacerez progres-sivement du lait entier par du lait écré-mé, en raison, par exemple d'un litre delait écrémé à la place d'un litre de laitentier par semaine.

Vous arriverez ainsi, à deux mois, àdonner 6 litres de lait écrémé, quantitéqu'il ne faudra pas dépasser, et com-pléter par de l'eau: trois litres à troismois et six litres à six mois.

Quant à l'aliment sec, on en augmen-te la quantité progressivement chaquejour, pendant 10 à 12 jours, puis on lelaisse en permanence à la disposition duveau.

Vous aiderez le veau à digérer rapi-dement cet aliment en lui faisant lécherdes aliments pris dans la bouche d'unautre veau pendant qu'il rumine, déjàsoumis à ce même régime depuis uncertain temps (à défaut, ou pour com-mencer on le prélèvera dans la bouched'une vache).

Des la fin du premier mois, vous don-nerez un peu de très bon foin mis enpermanence à ]a disposition du veau. Adeux mois, vous distribuerez une fari-ne un peu plus grossière, non blutée,contenant une plus grande proportionde céréales et en particulier d'avoine.Vous pourrez supprimer le lait écréméà partir du quatrième mois progressi-vement.

Vous avez pu constater combien cemode d'alimentation est différent de ce

que vous avez coutume de faire. Aussivous ne devez pas être surpris de ren-contrer quelques difficultés au débutpour le mettre en pratique.

Sans aucun doute, vous obientdrezd'excellents résultats, mais il faudra dela persévérance.

Vous devez être prévenu aussi, de ceque les veaux soumis à ce régime, neprésentent pas, durant les cinq ou sixpremières semaines, un aussi bel aspect,que ceux qui suivent un régime au laitentier. Ne vous en inquiétez pas, par lasuite la croissance redeviendra absolu-ment normale. Il aura quelque peu souf-fert au début, parce que vous l'aurezmaintenu sur la faim pour,qu'il acceptemieux l'aliment sec.

Dès qu'il aura fait son estomac, ilsera capable de consommer bien avantles autres des aliments autres que lelait dont il tirera cependant tous leséléments nécessaires à la croissance.

Un dernier conseil: n'essayez pas d'u-tiliser dès le plus jeune âge des alimentsque vous aurez fabriqués à la ferme.L'estomac du veau ne s'y adapterait pas.

Les aliments « veau » du commercecontiennent des produits très pauvresen cellulose, manioc, céréales blutées,tourteaux d'arachide, de soja, de lin,condiment minéral.

Les aliments du commerce se présen-tent en farine ou en dés: la dernièreprésentation est préférable, elle obligeles veaux à saliver davantage, elle estun peu plus chère.

Plus tard, lorsque vous vous serez bienfait la main, vous pourrez préparer vousmême l'aliment à donner à partir dedeux mois; il devra doser de 120 à 130grammes de matière protéiques par kilo.

Mais, au début, c'est seulement lors-que il aura trois mois que vous pour-rez vous-même préparer le mélange de'a façon suivante:

1) - Tourteaux d'arachide ou de soja25%; Tourteaux de lin 15%; Céréalesdont au moins moitié d'avoine 40%;Son 13%; Levure 3%; Condiment mi-néral 4%.

Ou bien le mélange suivant:2) - Tourteaux de soja ou d'arachi-

de 15%; Tourteaux de lin 35%; Maïs17%; Avoine 26%; Levure 3%; Condi-ment minéral 4%.

Les contributions providentiellespour les salariés agricoles

Nous venons d'apprende qu'on a don-né des ordres concernant les contribu-tions agricoles unifiées pour 1957.

Les aliquotes prévues pour cette an-née ont subi (à cause de l'entré en vi-gueur de quelques disposit'ons prévoyantl'augmentation des prestations prévi-dentielles et assistentielles ou bien l'ex-tension à quelques autres catégories debénéficiaires), des variat'ons légères vis-à-vis de celles des années précédentes.

Dans l'ensemble, les aliquotes de 1957(qui couvrent toute forme d'assistanceet de prévoyance: assurance pour lesmaladies, vieillesse, invalidité, tbc et chô-mage, ENAOLI, tutelle maternité, allo-

cations familiales, sont ainsi fixées(compris le supplément pour la vérifi-cation) en lires journalières:

Salariés fixes: hommes 221,61; fem-mes et garçons 194,82.

Salariés journaliers: hommes 234,40;femmes et garçons 200,37.

Locataires: hommes 15,18; femmes etgarçons 12,02.

Comparticipants familiaux et petitslocataires: hommes 95,84; femmes etgarçons 61.81.

La contribution pour l'assurance con-tre le chômage involontaire (comprisedans les susdites aliquotes globales) aété réduite de 21,60 lires à 19 lires.

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Direttore responsabile: BOIS SYLVAIN — Autorizzazione del Tribunale di Aosta in data 21-8-1954 — Tipografia E. Due - Corso Battaglione Aosta, 13 - Aosta - Telefono 42-47