Una letteratura del «progresso» - V ITI Miliziano · dividui e della società; allo...

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Una letteratura del «progresso» Positivismo romanzo naturalista e verista . ....... .. . . . . ~ ruolo sociale dello scrittore fiducia nella scienza raffigurazione oggettiva e scientifica della realtà . . ............................. . · . · . · . Zola interviene con lesue proposte Verga interviene come coscienza critica Positivismo e letteratura e Verismo dominarono il panorama letterario perun paio di decenni, prima che emergessero Simbolismo e Decadentismo, le poetiche alternative della «crisi». Pur in questo limitato lasso di tempo, essi lasciarono una traccia permanente nella letteratura successiva. Intorno al 1865-70si affermò, in Franciae in Italia, un nuovo tipo di narrativa «scientifica», legataal Positivi- SinO (~ P 34)eall'ideologia del progresso. Naturalismo

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Una letteratura del «progresso»

Positivismo romanzo naturalista e verista........ ... .. .~

ruolo socialedello scrittore

fiducianella scienza

raffigurazioneoggettiva e scientificadella realtà ............................... .· .· .· .

Zola intervienecon le sue proposte

Verga intervienecome coscienzacritica

Positivismo e letteratura e Verismo dominarono il panorama letterario per unpaio di decenni, prima che emergessero Simbolismo eDecadentismo, le poetiche alternative della «crisi». Purin questo limitato lasso di tempo, essi lasciarono unatraccia permanente nella letteratura successiva.

Intorno al 1865-70 si affermò, in Francia e in Italia, unnuovo tipo di narrativa «scientifica», legata al Positivi-SinO (~ P 34) e all'ideologia del progresso. Naturalismo

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Tra Ottocento e Novecento

Il ruolo sociale dello scrittoreGli autori principali dei due movimenti, Zola per il Na-

turalismo e verga per il Verismo, incarnavano una nuo-va figura di intellettuale, presente nella società con unruolo attivo di proposta e d'indirizzo (Zola) oppure conuna funzione di coscienza critica dei danni che i recentirivolgimenti politici del Risorgimento italiano avevanoprodotto sulle fasce deboli della società (Verga).

In effetti, nonostante la tanto sbandierata diffusionedel «progresso'>, il panorama sociale di fine Ottocentoera tutt'altro che idilliaco: urbanizzazione ed emi-grazione si traducevano nello sradicamento di interepopolazioni dalle zone di origine verso la città, o ver-so altre nazioni. Erano fenomeni di dimensioni bibli-che, destinati a produrre conseguenze indelebili neltessuto sociale di tutta Europa; anche perché il nume-ro sempre più grande di lavoratori salariati ammassatinelle grandi fabbriche portò al formarsi di una co-

scienza di classe e, quindi, alla nascita di sindacati epartiti di massa.

Due diversi punti di vistaDi fronte alle mutate condizioni sociali, i naturalisti

francesi si assunsero il compito di rappresentare nelmodo più scientifico possibile gli ambienti cittadini,miseri e sordidi, in cui vivevano i lavoratori, sui qualiintendevano richiamare l'attenzione dei governanti.Fiduciosi nel progresso inarrestabile della società edella scienza, essi ponevano la letteratura al serviziodella trasformazione del mondo: descrivere la vita deiceti più poveri poteva aiutare a trovare strumenti utili aun intervento sociale.Su questo punto si mostreranno decisamente più pes-simisti gli autori del Verismo italiano, poco fiduciosinell'assoluta positività del «progresso», anche perché illoro campo privilegiato d'osservazione erano le arre-trate campagne del Sud d'Italia.

Un metodo scientifico per la letteratura

sfondo culturale metodo d'indagine riflessi letterari

[ Positi.vismo I [ Taine

analizzando la realtà umanabisogna sempre considerare:

esiste un metodo scientificoper esaminare/comprenderetutta la realtà

Zola: romanzo sperimentale

CONTENUTOaccurata osservazionedei meccanismi socialia ogni livello

• le origini (race)

• l'ambiente (mjJjeu)

• il contesto storico (moment)

il metodo scientifico puòessere esteso anche aletteratura, arti e psicologia

FINEfornire nuovi dati«<documenti umani»)alle scienze sociali

La letteratura come una scienza esattaDal punto di vista del metodo, il Positivismo ottocen-

tesco suggerì di estendere i procedimenti della scienzaad ambiti che in precedenza ne rimanevano estranei,come la letteratura, le arti, lo studio dell'animo umano.l romanzieri del Naturalismo si sforzarono perciò diassimilare alla letteratura i metodi delle scienze«esatte», quelle che si giovano di modelli matematici e

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si fondano sul metodo sperimentale. Nella loro ottica,il romanziere era un conoscitore privilegiato dei mec-canismi della realtà, un «osservatore» attento (ma di-staccato) delle vicende e dell'evoluzione sociale. Dive-niva insomma una sorta di medico, come i naturalistiamavano presentarsi.Dalla teoria dell'evoluzione di Darwin i naturalisti rica-varono poi la convinzione che esistono fattori checondizionano con certezza il comportamento degli in-

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dividui e della società; allo scienziato-artista spettavail compito di riconoscerli e rappresentarli.

La teoria di TaineA fornire un compiuto metodo d'indagine ai narra-

tori naturalisti fu il filosofo e critico Hippolyte-Adolphe Taine (1828-93). Fu lui tra l'altro il primo ausare, in un saggio del 1858 su Balzac, il termine «na-turalismo»; tale definizione venne successivamente ri-presa da Émile Zola, nella prefazione alla seconda edi-zione del romanzo Teresa RaquÙl (1867).

Nei suoi saggi (l'introduzione alla Storia della letteratu-

ra inglese, 1863, e poi la Hlosofia dell'arte, 1865) Taineparlò dell'artista come di uno scienziato, che studia erappresenta gli uomini e la società alla luce di tre fatto-ri generali:• la race: l'ereditarietà della «razza», ovvero le radicietniche, le derivazioni familiari ecc.;• ilmilieu: l'ambiente sociale che sta intorno al perso-naggio e nel quale una certa situazione s'inquadra;• ilmoment: il particolare «momento» storico, l'epocacontingente che influisce con i suoi caratteri peculiari.Analizzando le origini (race) di un individuo, l'ambiente(milieu) in cui vive, il contesto storico-sociale (moment)

che influisce su di lui, il romanziere può dare un litratto

completo ed esaustivo di ciascuno dei suoi personaggi.I medesimi fattori, a parere di Taine, condizionano an-che l'autore, così che l'opera d'arte è una sorta di or-ganismo (il concetto ha chiare radici biologiche), delquale possiamo conoscere le leggi; ed è il prodotto del-le circostanze esterne in cui l'artista opera. Cade per-ciò l'idea romantica dell'artista, visto come il genioche, creando, trasfigura liberamente la realtà. Al con-trario, è la realtà che condiziona lo scrittore.

La sintesi di Zola:il «romanzo sperimentale»Émile Zola riprese e rielaborò queste idee nel saggio

Il romanzo sperimentale (1880) <<IIromanziere - scriveZola - è insieme un osservatore ed uno sperimentato-re». Il suo compito è analogo a quello dello scienziatoillustrato dall'insigne medico Claude Bemard (.. sche-da qui sotto): deve osservare la realtà e condurre espe-rimenti su di essa, scomponendo i fatti e poi ricostruen-doli nel loro interno meccanismo psicologico.Su queste basi, continua Zola, il nuovo romanzo of-frirà «documenti umani» plausibili e quindi grandi van-taggi alle «scienze politiche ed economiche»: «Esserein grado di controllare il bene ed il male, regolare la vi-ta, guidare la società, risolvere alla lunga tutti i proble-

La penna come un bisturi:romanzo naturalista e medicinaProfonda influenza esercitò su Zolaun'opera pubblicata nel 1865,l'Introduzione al/o studio del/a medici-

na sperimentale del medico ClaudeBernard (181 3-78). Clinico e fisiolo-go, Bernard era stato drammaturgo,prima d'insegnare fisiologia alla Sorbo-na di Parigi e poi al Collège de France;fu tra i grandi fondatori della medicinacontemporanea e teorizzò, in partico-lare, l'importanza dell'esperimentocome ambito di studio delle manifesta-zioni vitali.Anche per l'influsso di Bernard, Zola

indirizzò il Naturalismo verso l'analisi«sperimentale» delle varie patologie so-ciali: sia nell'ambito della vita indivi-duale On particolare i comportamentialterati da follia o da tare ereditarie),sia in quello più vasto della vita socia-le. Qui la prospettiva prevalente divie-

ne la rappresentazione degli am-bienti più deteriorati della società:quelli sui quali - scrive Zola - occorre-rebbe agire con un bisturi, per elimina-re dal corpo sociale la parte infetta co-sì come il chirurgo elimina l'infezionedal corpo.Il sogno del fisiologo e del medico

sperimentale, cioè «penetrare il comedelle cose per dominarle e ridurle allostato di meccanismo ubbidiente», è,secondo Zola, anche quello del roman-ziere. «II nostro scopo è medesimo; an-che noi vogliamo essere padroni dei fe-nomeni della vita intellettuale e passio-nale per poteri i guidare. In una parolasiamo dei moralisti sperimentali chemettono in luce mediante l'esperimen-to come si comporta una passione inun dato ambiente sociale. Il giorno incui ci impadroniremo del suo meccani-

Il Naturalismo francese

smo, si potrà curarla e placarla o alme-no renderla il più inoffensiva possibile».Uno dei romanzi più fortunati del ci-

clo dei Rougon, /I ventre di Parigi(1873), esprime fin nel titolo quel ri-chiamo quasi anatomico al corpo.La narrazione si svolge nell'età con-

temporanea, collocata sullo sfondo deimercati di Parigi, le Halles: Zola li defi-nisce «una macchina moderna, smisu-rata, una specie di macchina a vapore,di caldaia destinata alla digestione diun popolo; un gigantesco ventre dimetallo, inchiavardato, saldato, fatto dilegno, vetro e ferro ...».È in luoghi come questi, emblematici

della modernità, che si confrontano laricchezza e la miseria. Qui si manife-stano l'avidità e l'ambizione dei com-ponenti della famiglia Rougon-Mac-quart.

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