Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il...

33
Una lettera da Israele

Transcript of Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il...

Page 1: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

Una

lettera

da Israe

le

Page 2: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

Tutti i francobolli sono riprodotti per gentile concessione del Servizio Filatelico di Israele

Mappa � � � � � � � � � � � � � � � � �4

Il Paese � � � � � � � � � � � � � � � � 5

La Storia � � � � � � � � � � � � � � �9

Lo Stato� � � � � � � � � � � � � � � 17

La Popolazione � � � � � � � � � � 23

La Vita urbana � � � � � � � � � � 25

La Vita rurale� � � � � � � � � � � 30

La Sanità � � � � � � � � � � � � � � 32

I Servizi sociali � � � � � � � � � � 35

L'Istruzione � � � � � � � � � � � � � 37

Scienza e Tecnologia � � � � � � 39

L'Economia � � � � � � � � � � � � � 43

Cultura e tempo libero � � � � � 49

Israele nel Mondo � � � � � � � � 57

Fatti in cifre � � � � � � � � � � � 63

E i Figli d'Israele pianteranno le tende, ognuno nel suo campo, ognuno vicino al proprio

stendardo. (Numeri 1:52)

Page 3: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

4 5

Il PaeseIsraele, terra della Bibbia e patria storica del popolo ebraico, è situata nel Medio Oriente, lungo la costa orientale del Mar Mediterraneo, e forma un ponte terrestre che unisce tre continenti: Asia, Africa e Europa. In questa terra, 4000 anni fa, il popolo ebraico iniziò a sviluppare la propria particolare religione e cultura e in questo luogo ha mantenuto una ininterrotta presenza fisica, per secoli come stato sovrano e in altri periodi sotto un dominio straniero.

La superfice totale dello Stato d'Israele è di 22.072 Kmq.; di questi, 21.643 sono rappresentati da aree terrestri. Di forma stretta e allungata, il Paese si estende in lunghezza – dal nord al sud - per circa 470 Km. e per circa 135 Km. nel suo punto più largo, fra il Mar Morto e la costa del Mar Mediterraneo. Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto e a ovest con il Mar Mediterraneo.

Nonostante le sue limitate dimensioni, Israele comprende le varie caratteristiche topografiche e i climi tipici di un continente. Nel nord le alture boschive della Galilea si fondono con fertili vallate verdi; dune sabbiose e terreni coltivati segnano la piana costiera lungo la costa mediterranea; nel centro del paese, i rilievi rocciosi della Samaria e le catene montuose della Giudea discendono bruscamente verso la semi-tropicale Valle del Giordano e verso il Mar Morto, il luogo più basso della terra. Deserti montuosi si estendono verso sud, attraverso il Neghev e l'Aravà e terminano nel Golfo di Eilat, sulla punta più settentrionale del Mar Rosso.

CLIMA. Il clima temperato del paese è caratterizzato da lunghi periodi soleggiati, con una stagione piovosa che va da

Mappa della Terra Santa di Gerard de Jode 1578

Confine internazionale

Linea di separazione

delle forze, 1974

Secondo l'Accordo ad Interim Israelo – Palestinese:

Area A – Responsabilità Palestinese sia per le questioni civili che per il mantenimento dell'ordine pubblico.

Area B – Responsabilità Palestinese per le questioni civili e per il mantenimento dell'ordine pubblico; Israele ha autorità predominante per le questioni relative alla sicurezza.

Area verde – Riserva Naturale

Dopo la conclusione della messa in atto del ridispiegamento come stabilito negli accordi fra le due parti.

Prodotta e pubblicata da Carta, Gerusalemme

© 2000 Copyright Carta.

Kiriat Shmona

Lago Kinneret

Fium

e G

iord

ano

Mar

Mor

to

Ma

r Me

di t

er r a

ne

o

Golan

Galilea

Samaria

Giudea

Neghev

L I B A N O

SIR

IA

GI O

RD

AN

I A

E G I T T O

KazrinSafedNaharia

Acri

Haifa

Tiberiade

NazaretAfula Beit

Shean

JeninHadera

Netania

KalkiliaNablusBne'i Brak

Tel Aviv – Yafo Petach Tikva Ariel

Bat Yam Ramat GanHolon

Rishon Lezion RamallahGericoRehovot Ramla

Ashdod Gerusalemme

Ashkelon Beit Shemesh Betlemme

Gaza

Netivot

Hebron

AradBeer Sheva

Dimona

Yerucham

Ara

Eilat

Copyright Carta, Jerusalem

Sinai

Page 4: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

6 7

Novembre ad Aprile. Le precipitazioni annuali annue variano dai 500 – 750 mm. nel nord, a poco più di 30 mm. nell'estremo sud. Le condizioni climatiche differiscono sensibilmente da regione a regione: nella pianura costiera estati umide e calde e inverni miti e piovosi; nelle regioni collinari estati temperate e secche e inverni moderatamente freddi; nella Valle del Giordano estati torride e secche e inverni piacevoli; nel sud clima semi-arido tutto l'anno con giornate che vanno dal caldo al torrido e notti fredde.

Anatre di Israele 1989

ACQUA. Il totale delle risorse idriche rinnovabili ammonta a circa 1,7 miliardi di metri cubi, di cui il 65 % viene usato per irrigazione e quello che rimane è a scopi urbani e industriali. Le fonti idriche del paese sono rappresentate dal Fiume Giordano, dal Lago Kinneret (il Mare della Galilea) e da pochi piccoli sistemi fluviali. Vengono anche utilizzate sorgenti naturali e falde acquifere sotterranee, sfruttate in quantità controllate per evitarne l'impoverimento e la salinizzazione. Poiché nella regione l'acqua scarseggia, si compiono intensi sforzi per utilizzare al meglio le risorse disponibili e per cercarne di nuove. Nel corso degli anni '60, le fonti di acqua dolce del paese sono state fatte confluire in una rete idrica organica la cui arteria principale – l'Acquedotto Nazionale – porta acqua dal nord e dal centro del paese fino al sud semi-arido, attraverso una fitta rete di gigantesche condutture, di acquedotti, di canali all'aperto, di serbatoi, di tunnel, di dighe e di stazioni di pompaggio. I progetti già in atto per l'utilizzazione di nuove risorse comprendono l'inseminazione di nuvole, il riciclaggio delle acque di scarico e la desalinizzazione dell'acqua marina.

FLORA E FAUNA. La ricca varietà delle piante e della vita animale d'Israele riflette tanto la sua posizione geografica quanto la sua diversificata topografia e il suo clima. All'interno dei suoi confini vivono oltre 500 tipi di uccelli, circa cento speci di mammiferi, 90 di rettili e quasi 3000 tipi di piante (150 delle quali endemiche). Israele è divenuta un notissimo centro di osservazione di uccelli e un punto centrale per la ricerca internazionale e la cooperazione. In tutto il paese sono

state istituite oltre 150 riserve naturali e 65 parchi nazionali che abbracciano quasi 1000 Km. (1000) quadrati con alcune centinaia di altri siti che si trovano in fase di progettazione.

Alberi della Terra Santa

PROTEZIONE DELL'AMBIENTE. Una rapida crescita della popolazione e una costante espansione dell'agricoltura e dell'industria, hanno contribuito ad un deterioramento ambientale, in particolare nell'area costiera, dove sono concentrate oltre la metà della popolazione di Israele e la gran parte delle sue industrie. Sono in atto piani e programmi volti ad affrontare l'inquinamento delle linee costiere del Mediterraneo e del Mar Rosso, l'inquinamento delle acque sotterranee, la gestione delle risorse idriche, il trattamento delle acque di scarico, la qualità dell'aria, la gestione dei rifiuti

solidi e delle sostanze pericolose.

Il rafforzamento della legislazione relativa all'ambiente ha una altissima priorità accanto all'educazione ambientale. Per promuovere miglioramenti ambientali, vengono usati sempre più spesso strumenti economici, sia sotto forma di sussidi finanziari per le industrie che investono nella prevenzione

"Una Terra stillante di latte e miele" (Esodo 3:8)

Page 5: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

8 9

dell'inquinamento, che sotto forma di tasse e imposte per chi inquina. In linea con i principi dello sviluppo sostenibile, si stanno dirigendo sforzi verso la conservazione delle risorse e la prevenzione dell'inquinamento in tutti i settori economici.

La passeggiata di Armon Hanaziv a Gerusalemme.

INFRASTRUTTURE. Israele è collegata

alle maggiori reti informative commerciali, finanziarie e accademiche mondiali ed è totalmente integrata nei sistemi di comunicazione internazionali che fanno uso in linee di fibre ottiche sottomarine e di collegamenti satellitari. Il paese si colloca molto in alto, sulla base di un conteggio pro capite, per linee telefoniche, computer e utenti internet. Israele è stato uno dei primi paesi al mondo a conseguire una totale digitalizzazione della rete telefonica, che permette di offrire agli abbonati un'ampia gamma di servizi all'avanguardia. Inoltre, Israele ha uno dei maggiori tassi di penetrazione di telefoni cellulari al mondo. I servizi postali operano su tutto il territorio del paese e lo collegano con la maggior parte dei paesi all'estero. In una nazione dalle distanze brevi, automobili, autobus e camion, sono i mezzi di trasporto principali. Negli ultimi anni, è in aumento l'uso delle ferrovie sia per merci che per passeggeri. A Gerusalemme, è in costruzione un sistema di treni urbani. Gli antichi porti di Giaffa, Cesarea e Acri, sono stati sostituiti da tre moderni porti dalle acque profonde – Haifa, Ashdod e Eilat – che servono le linee di navigazione internazionali. L'Aeroporto Internazionale Ben Gurion è il maggiore e più importante terminale aereo.

Anatre di Israele 1989

La Storia

Il Tempio del Re Salomone

PERIODO BIBLICO (circa 2000 - 538 a.E.V.). La storia ebraica ha inizio nella prima parte del secondo millennio a. E. V. con i Patriarchi – Abramo, suo figlio Isacco e suo nipote Giacobbe. Il libro della Genesi narra come Abramo venne chiamato in Canaan (che sarà poi conosciuta come Terra di Israele), per portare alla formazione di un popolo la cui fede fosse riposta nel Dio Unico. Una carestia scoppiata nel paese costrinse Giacobbe e i suoi figli – i capostipiti delle dodici tribù d'Israele – a migrare in Egitto, e là i loro discendenti vennero messi in schiavitù. Alcuni secoli più tardi Mosè guidò il popolo fuori dall'Egitto, dalla schiavitù alla libertà, e lo ricondusse alla Terra d'Israele. Per 40 anni vagarono nel deserto del Sinai e là si forgiarono come nazione e ricevettero la Torà - (i cinque libri di Mosè), contenente i Dieci Comandamenti - che diede forma e contenuto alla fede monoteistica dei Patriarchi, loro antenati. Al comando di Giosuè, le tribù israelitiche riconquistarono la Terra d'Israele e la insediarono, unendosi soprattutto in occasione di minacce esterne, sotto la guida di condottieri che presero il nome di Giudici. Sotto Saul (circa 1020 a. E. V.) sorse una monarchia; il suo successore, il Re David, unificò le tribù e fece di Gerusalemme la capitale del paese (circa 1000 a.E.V.). Il figlio di David, Salomone, sviluppò il regno trasformandolo in una fiorente potenza commerciale, ed eresse a Gerusalemme il Tempio al Dio Unico. I resti archeologici rappresentano la testimonianza della fondazione di importanti centri urbani commerciali fondati durante il suo regno e fra questi le città fortificate di Chazor, Meghiddo e Ghezer. Alla morte di Salomone, il paese si scisse in due regni: Israele (la cui capitale era Samaria) e Giuda (con capitale Gerusalemme) che convissero uno accanto all'altro per i due successivi secoli. Furono governati da re Ebrei ed esortati dai profeti al rispetto della giustizia sociale e all'osservanza della Legge.

Page 6: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

10 11

Il regno d'Israele fu sopraffatto dagli Assiri (722 a.E.V.) e la sua popolazione venne dispersa (le dieci tribù perdute). Successivamente, il Regno di Giuda fu conquistato dai Babilonesi (586 a.E.V.) che distrussero il Tempio di Gerusalemme ed esiliarono la gran parte della popolazione ebraica in Babilonia.

PERIODI DI RINNOVATO GOVERNO AUTONOMO EBRAICO (538 a.E.V. – 60 E.V.). Dopo la caduta dell'impero babilonese ad opera dei Persiani (538 a.E.V.), molti Ebrei tornarono in Giudea, il Tempio a Gerusalemme venne riedificato e la vita ebraica nel paese fu restaurata. Nei successivi quattro secoli, sotto la dominazione persiana ed ellenistica, gli Ebrei godettero di un'ampia autonomia. L'imposizione da parte Siriani Seleucidi di misure volte a sopprimere il culto ebraico e le pratiche religiose, provocò una rivolta (166 a.E.V.) sotto la guida dei Maccabei (Asmonei), dalla quale nacque un regno ebraico indipendente guidato da re ebrei della dinastia asmonea, il quale ebbe una durata di circa ottanta anni.

SOTTO IL DOMINIO STRANIERO (60 a.E.V. – 1948). Dall'anno 60 a.E.V. in poi, il paese, indebolito da lotte civili, cadde progressivamente sotto il dominio di Roma. Nel tentativo di liberarsi, gli Ebrei lanciarono una serie di sommosse che giunsero al loro culmine nella rivolta dell'anno 66. Dopo quattro anni di combattimenti intermittenti, Roma sottomise la Giudea dando alle fiamme il Secondo Tempio, distruggendolo fino alle fondamenta ed esiliando molti degli Ebrei del paese (anno 70). L'ultima resistenza contro Roma portata avanti da un migliaio di Ebrei nella fortezza montana di Masada, finì nell'anno 73 con il suicidio collettivo dei difensori e divenne un simbolo della volontà del popolo ebraico di essere libero nella propria terra.

Un ulteriore tentativo di riottenere la propria sovranità nazionale (la rivolta di Bar Kochbà nel 132), dette come risultato la costituzione di una enclave in Giudea, la cui capitale era Gerusalemme. Tuttavia, tre anni più tardi i Romani sconfissero Bar Kochbà e - nel tentativo di cancellare definitivamente il legame degli Ebrei con la Terra, dettero a Gerusalemme il nome di "Aelia Capitolina", mentre per il paese fu scelto il nuovo nome "Palaestina".

Sotto l'egemonia romana (70-313) e bizantina (313-636), la comunità ebraica in Israele continuò a mantenere e a sviluppare le proprie istituzioni legali, educative e culturali. Le leggi ebraiche, che regolavano ogni aspetto della vita, furono codificate nella Mishnà (II secolo) e successivamente elaborate nel Talmud (secoli III-V). Queste leggi, in parte successivamente emendate per venire incontro a mutate condizioni di vita, sono ancora oggi vincolanti per gli Ebrei osservanti.

Dal VII secolo in poi, il paese venne governato successivamente dagli Arabi (636-1091), dai Selgiuchidi (1091-

1099), dai Crociati (1099-1291), dai Mamelucchi (1291-1516), dai Turchi Ottomani (1517-1917) e dagli Inglesi (1918-1948). Le frontiere subirono diverse modifiche e il nome del paese mutò a seconda dei capricci del dominatore di turno. Molte costruzioni, edificate dai vari conquistatori, testimoniano la loro passata presenza nel paese.

Sebbene il suo numero fosse diminuito durante i secoli di occupazione straniera, nel paese venne mantenuta una continua presenza ebraica, rafforzata di tanto in tanto da Ebrei che tornavano alla propria patria ancestrale dai paesi della Diaspora; un flusso che iniziò ad acquistare impeto verso la metà del XIX secolo.

100 anni dal Primo Congresso

Sionistico

SIONISMO. Il desiderio di tornare un giorno a Sion, il sinonimo tradizionale di Gerusalemme

e della Terra d'Israele, è sempre stato al centro della vita ebraica nella Diaspora nel corso dei secoli. Verso la fine del XIX secolo sorse il Sionismo, come movimento nazionale che intendeva dare una risposta alla continua oppressione e persecuzione degli Ebrei in Europa Orientale e alla crescente disillusione verso l'emancipazione in Europa Occidentale, la quale non aveva né posto fine alla discriminazione e né aveva portato all'integrazione degli Ebrei all'interno delle società dei paesi in cui essi vivevano. Al Primo Congresso Sionistico (1897) convocato a Basilea, in Svizzera, da Theodor Herzl, il Movimento Sionistico venne costituito come organizzazione politica ufficiale che faceva appello al ritorno del Popolo Ebraico alla Terra d'Israele e alla rinascita della sua vita nazionale nella patria dei suoi avi.

Ispirati dall'ideologìa sionistica, migliaia di Ebrei iniziarono ad arrivare nel paese – che era a quei tempi una provincia trascurata e scarsamente popolata dell'Impero Ottomano. I primi pionieri bonificarono paludi, resero fertili terre desolate,

Page 7: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

12 13

piantarono foreste su colline brulle, fondarono industrie e costruirono città e villaggi. Vennero fondate istituzioni e organizzati servizi comunitari, mentre la lingua ebraica, per lungo tempo relegata alla liturgìa e alla letteratura, ricevette nuova vita tornando ad essere lingua di uso quotidiano.

Riconoscendo "lo storico legame del Popolo Ebraico con la Palestina (la Terra d'Israele)" e "le basi per la ricostruzione del suo focolare nazionale in quel paese" la Società delle Nazioni affidò nel 1922 un Mandato alla Gran Bretagna sulla Palestina, incaricandola – fra l'altro – "di porre il paese in condizioni politiche, amministrative ed economiche tali da assicurare l'istituzione di un focolare nazionale ebraico".

Nello stesso anno, la Gran Bretagna costituì l'Emirato Arabo di Transgiordania (che è oggi il Regno Hashemita di Giordania) su tre quarti del territorio datole in affidamento, lasciando soltanto la parte ad Ovest del Fiume Giordano per lo sviluppo di una patria nazionale ebraica. Opponendosi all'istituzione di tale focolare persino in questa piccola area, i capi arabi estremisti incitarono la popolazione ad attaccare tanto la comunità ebraica, quanto quegli arabi che sostenevano la coesistenza fra i due popoli. Le rigide restrizioni britanniche sull'immigrazione e sugli insediamenti ebraici non placarono i militanti arabi e gli scoppi di violenza continuarono fino

all'inizio della Seconda Guerra Mondiale.

Alla fine della guerra, le restrizioni all'immigrazione ebraica nel paese non vennero abolite, nonostante l'urgente necessità di trovare un rifugio per i sopravvissuti all'Olocausto perpetrato dai nazisti in cui circa 6 milioni di Ebrei – fra i quali un milione e mezzo di bambini – avevano

trovato la loro morte. Per eludere la politica restrittiva del governo inglese, la comunità ebraica nel paese, insieme all'Ebraismo Mondiale, mobilitarono le proprie risorse e organizzarono una rete di immigrazione "illegale" nota come "Aliyà Bet", portando così nel paese 85.000 sopravvissuti dall'Europa.

La Dichiarazione di Indipendenza

Incapace di conciliare la crescente opposizione araba all'immigrazione con l'insediamento degli Ebrei nel paese e con le persistenti richieste da parte ebraica di abolire le restrizioni all'emigrazione ebraica, la Gran Bretagna girò il compito di risolvere la questione alle Nazioni Unite. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 29 Novembre 1947, votò la creazione nell'area (a occidente del fiume Giordano) di due stati – uno ebraico e uno arabo. Gli Ebrei accettarono il progetto di spartizione, gli Arabi lo respinsero.

LO STATO. Allo scadere del Mandato Britannico (14 Maggio 1948), il popolo ebraico proclamò la fondazione dello Stato d'Israele. Meno di 24 ore più tardi, gli eserciti di cinque stati arabi invasero il neo-

stato scatenando quella che divenne la Guerra di Indipendenza d'Israele, combattuta a intermittenza per oltre un anno. Nel Luglio del 1949 furono firmati accordi armistiziali separati – basati sulle linee del cessate il fuoco – con tutti gli stati arabi confinanti.

Nella Dichiarazione della Fondazione dello Stato, Israele tende "la mano a tutti i paesi vicini e alle loro popolazioni in una offerta di pace e di buon vicinato." Questo appello, rinnovato dai successivi leader israeliani, è stato persistentemente ignorato o respinto. Gli attacchi terroristici arabi contro i centri abitati d'Israele sono continuati, con il sostegno e l'incoraggiamento degli stati arabi che hanno anche istituito boicottaggi economici e diplomatici, chiuso vie marittime internazionali alle navi israeliani e istigato alla guerra ad oltranza; nel

Giornata Internazionale della Commemorazione dell'Olocausto

27 Gennaio 2008

Pace – “… chi annuncia la pace; chi è araldo di

buone notizie” (Isaia 52:7)

Anne Frank e la casa dove lei e la sua famiglia

rimasero nascosti dai nazisti per due anni.

Page 8: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

14 15

1956 e nel 1967 Israele sferrò attacchi preventivi come auto-difesa verso gravi minacce; nel 1973 respinse attacchi lanciati senza esclusione di colpi e simultaneamente dai due stati arabi confinanti su due fronti.

Il cerchio del rifiuto venne rotto dall'arrivo del Presidente egiziano Anwar Sadat a Gerusalemme (Novembre 1977) su invito del Primo Ministro Menachem Begin. La visita portò a trattative che sfociarono nella firma del Trattato di Pace fra Egitto e Israele (26 Marzo 1979) e nella formulazione degli Accordi di Camp David, che prevedevano misure per la pace in Medio Oriente e uno schema per un autogoverno Palestinese in Giudea, Samaria e Gaza.

Purtroppo, la violenza è continuata su altri fronti. Nel 1982, Israele è stata costretta ad agire contro le basi dei terroristi dell'OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) nel Libano meridionale, da dove venivano lanciati attacchi terroristici contro la popolazione civile del nord della Galilea. Alla fine di questa operazione, l'infrastruttura terroristica palestinese nel sud del Libano venne rimossa, ma a causa di un vuoto che non poteva assicurare la sicurezza dei propri territori, Israele dovette mantenere in quel paese una presenza militare minima. Ciononostante, gli sforzi di Israele per ottenere la pace, continuarono.

Giornata della Commemorazione dei Caduti nelle Guerre di Israele

, 1999

Il 30 Ottobre 1991 venne convocata a Madrid una Conferenza multilaterale di Pace per il Medio Oriente che riunì insieme i rappresentanti di Israele, Siria, Libano, Giordania e Palestinesi. Gli atti formali vennero seguiti da negoziati bilaterali fra le parti e da colloqui multilaterali riguardanti i problemi della regione.

Un significativo passo avanti fu rappresentato

dalla Dichiarazione di Principi (Settembre 1993), sottoscritta da Israele e OLP (quale rappresentante del popolo palestinese), in cui venivano delineati accomodamenti per i Palestinesi nel West Bank e a Gaza. A seguito di tutto ciò, venne messo in atto un auto-governo a Gaza e a Gerico (l'Autorità Palestinese, 1994) e questo – con la firma dell'Accordo Transitorio (1995) – venne esteso ad ulteriori aree nel West Bank.

Un ulteriore riavvicinamento nella regione, si è avuto quando Israele e Giordania hanno posto fine ad uno stato di guerra

durato 46 anni (Luglio 1994), atto seguìto nell'Ottobre dello stesso anno dalla firma di un trattato di pace che ha istituito fra i due paesi piene relazioni diplomatiche. Lo slancio del processo di pace ha aperto la strada all'ampliamento dei contatti e delle relazioni anche con altri stati arabi.

Nel Gennaio del 1997, Israele e Autorità Palestinese hanno firmato il Protocollo su Hebron e Israele ha messo in atto un ridispiegamento delle forze in quella area; nell'Ottobre del 1998 è stato sottoscritto il Memorandum di Wye River, a seguito del quale Israele ha effettuato la prima fase del ridispiegamento di forze nel West Bank e a Gaza. Nel Settembre del 1999, Israele e OLP hanno poi firmato il Memorandum di Sharm el-Sheikh dopo il quale Israele ha eseguito ulteriori ridispiegamenti di forze, ha rilasciato prigionieri, ha aperto la parte meridionale del "passaggio sicuro" e ha riavviato i colloqui sullo Status Permanente.

Purtroppo, lo stadio successivo, il Vertice di Camp David nel Luglio del 2000 è fallito, per il rifiuto dei Palestinesi ad accettare le proposte senza precedenti presentate da Israele, che si prefiggeva come obiettivo la risoluzione del conflitto. In compenso, nel Settembre del 2000, i Palestinesi hanno lanciato una campagna di indiscriminato terrore e violenza, provocando gravissime perdite di vite umane e sofferenze da ambo le parti. Centinaia di civili israeliani sono stati uccisi in sparatorie e esplosioni di terroristi suicidi. Come reazione, Israele ha costruito una recinzione anti terroristica ed è riuscita a tenere sotto controllo il terrorismo nella gran parte del paese. Nello stesso tempo, al nord Israele aveva mantenuto una presenza di forze in Libano che è andata gradualmente diminuendo fino al Maggio del 2000, quando l'ONU ha confermato che le ultime forze Israeliane avevano compiuto il loro ritiro e si erano disposte sulla linea di confine internazionale. Ma mentre il terrorismo palestinese proveniente dal Libano diminuiva, prendeva il suo posto l'organizzazione Hizbullah, sostenuta dall'Iran. Nel Luglio del 2006, Israele si è trovata costretta a rispondere sia ai massicci attacchi missilistici lanciati contro il nord di Israele che al rapimento di due propri soldati ed è rientrata nel sud del Libano in una operazione militare che aveva come obiettivo di controbattere il terrorismo di Hizbullah. Questa operazione, successivamente nota come "la Seconda Guerra del Libano", è durata circa un mese ed è stata seguita da un periodo di calma sul confine settentrionale di Israele. Per tutto questo periodo, Israele ha insistito nei suoi tentativi di trovare la strada per la pace con i propri vicini Palestinesi. Nel 2003, Israele ha accettato la "Roadmap" per la pace, proposta dal Quartetto internazionale (USA, Unione Europea, Russia e ONU); si sarebbe dovuto iniziare con il porre fine al terrorismo palestinese, per continuare poi a risolvere in modo definitivo tutte le questioni in discussione, ponendo così fine al conflitto.

Page 9: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

16 17

Nell'Agosto del 2005, il Primo Ministro Ariel Sharon ha messo in atto una iniziativa, nota come "Piano di disimpegno", con la quale intendeva dare un impulso alla pace. Nel quadro di questa iniziativa, Israele ha ritirato tutte le sue forze dalla Striscia di Gaza, ha rimosso tutti gli insediamenti che si trovavano all'interno di questa ed anche quattro comunità ebraiche nel nord della Samaria. Eppure, nonostante le mosse concilianti di Israele, il terrorismo palestinese proveniente dalla Striscia di Gaza ha continuato a colpire e perfino ad aumentare, in particolare dopo che Hamas vi ha preso il potere con la forza, nel 2007. Nel Dicembre del 2008, dopo un lancio continuo di 12.000 razzi sulle proprie città, e dopo aver tentato invano ogni altra strada per risolvere la questione, Israele ha lanciato una operazione militare contro Hamas a Gaza, con l'obiettivo di porre fine ai bombardamenti sui propri civili.

La pace rimane comunque l'obiettivo primario di Israele. Le sue speranze per una soluzione di pace negoziata, possono essere realizzate per mezzo di compromessi storici e ragionevoli con i propri vicini, in cui il diritto di Israele a vivere nella sicurezza e come patria del popolo ebraico, venga finalmente riconosciuto e rispettato.

Lo Stato

La Dichiarazione di Indipendenza (25 anni di Indipendenza di Israele)

Page 10: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

18 19

LA DICHIARAZIONE DELLA FONDAZIONE DELLO STATO D'ISRAELE (14 Maggio 1948), rappresenta il credo della nazione affermando che "lo Stato d'Israele ... assicurerà uguaglianza di diritti sociali e politici a tutti i suoi cittadini, senza distinzioni di religione, razza o sesso; garantirà libertà di culto, coscienza, lingua, educazione e cultura; salvaguarderà i luoghi santi di tutte le religioni e sarà fedele ai principi della Carta delle Nazioni Unite".

La bandiera dello Stato d'Israele è basata sul disegno dello scialle rituale (tallit), con una Stella di David (Maghen David) blu. L'emblema ufficiale dello Stato d'Israele è una menorà (un candelabro) a sette bracci, la cui forma deriva intenzionalmente da quella della moriàh – una pianta nota sin dalla antichità. I rami di ulivo su ambo i lati rappresentano il forte desiderio di Israele per la pace. L'inno nazionale è la Hatikvà (la speranza).

La Menorà (1952) – emblema dello Stato d'Israele "E i Figli d'Israele pianteranno le loro tende, ognuno nel proprio campo, ognuno vicino alla propria bandiera e al proprio stendardo(Numeri 1:52)

Israele è una democrazia parlamentare con organi legislativi, esecutivi e giudiziari che operano sulla base del principio della separazione dei poteri, per garantire equilibrio e controllo all'interno del sistema.

IL PRESIDENTE, i cui doveri sono principalmente cerimoniali, simboleggia l'unità dello stato. Eletto dalla Knesset (il parlamento d'Israele) per un periodo di sette anni, il Presidente firma leggi, concede condoni a detenuti, commuta sentenze su segnalazione del Ministro della Giustizia e riceve le credenziali di diplomatici stranieri.

LA KNESSET, l'organo legislativo, è un parlamento unicamerale composto da 120 membri. I membri della Knesset, che rappresentano un'ampia gamma di partiti politici, vengono eletti in elezioni nazionali che si svolgono almeno ogni quattro anni. Il giorno delle elezioni, gli elettori danno la loro

preferenza ad un partito politico perché questo li rappresenti

alla Knesset. L'intero paese rappresenta un unico collegio elettorale. Il numero dei seggi assegnati a ciascun partito alla Knesset, è proporzionale alla sua parte nel totale dei voti nazionali.

Le elezioni sono generali, nazionali, dirette, imparziali, segrete e proporzionali. Tutti i cittadini israeliani godono di pari diritti, indistintamente dal loro sesso, religione o retroterra etnico. Ogni cittadino ha diritto di voto dai 18 anni e può essere eletto in carica dall'età di 21 anni. La Knesset opera in sessioni plenarie e per mezzo di 15 commissioni parlamentari permanenti. I dibattiti generali e le votazioni su proposte legislative sottoposte dal governo o da singoli parlamentari, o sulla politica e l'attività del governo, si svolgono nell'ambito delle sessioni plenarie. Una proposta di legge, per essere approvata, deve essere votata in tre diverse letture alla Knesset, dopo le quali il Presidente, il capo del Governo, il Presidente della Knesset e il ministro competente, firmano il provvedimento trasformandolo in legge. I dibattiti alla Knesset vengono condotti in ebraico, ma i parlamentari drusi ed arabi possono rivolgersi all'assemblea in arabo (la seconda lingua ufficiale d'Israele) con traduzioni simultanee disponibili in entrambe le lingue.

IL GOVERNO (il ramo esecutivo), è responsabile verso la Knesset ed è soggetto alla sua fiducia. I suoi poteri sono molto ampi in tutti i maggiori aspetti della vita del paese. Dopo le elezioni, il Presidente sceglie un membro della Knesset e gli assegna la responsabilità di formare il governo e di presentare una lista di ministri da sottoporre alla approvazione della Knesset; la metà dei ministri deve essere membro della Knesset. La maggior parte dei ministri ricevono un incarico ministeriale e sono a capo di un dicastero; altri servono come ministri senza portafoglio e possono essere chiamati a guidare progetti speciali. Il Primo Ministro può anche essere a capo di altri ministeri.

Poiché dal 1948 ad oggi nessun partito politico ha mai ottenuto per suffragio più della metà dei 120 seggi della Knesset, tutti i governi sono sempre stati, finora, di coalizione. Il governo rimane in carica per un periodo di quattro anni, benché la sua durata possa essere abbreviata da dimissioni, da una situazione di inabilità o dalla morte del primo ministro oppure da un voto di sfiducia della Knesset.

IL GOVERNO LOCALE comprende 73 comuni e 124 consigli locali. I consigli municipali e locali sono eletti sulla base di una rappresentanza proporzionale: i sindaci e i capi dei consigli locali vengono eletti per mezzo di un voto diretto. I capi dei 54 consigli regionali vengono scelti fra i presidenti delle

Page 11: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

20 21

commissioni di ognuna delle comunità nella regione oppure attraverso una elezione diretta.

IL POTERE GIUDIZIARIO è completamente autonomo dal ramo esecutivo e da quello legislativo: i giudici vengono nominati dal Presidente su segnalazione di un comitato per le nomine pubbliche, e rimangono in servizio fino al pensionamento obbligatorio all'età di 70 anni. Il sistema giudiziario è composto da tre livelli di Corti: le preture, che si occupano di reati civili e penali di entità minore le Corti Distrettuali, che trattano i casi civili e penali non di competenza delle corti di livello inferiore la Corte Suprema, con giurisdizione nazionale, che funge da massima Corte d'Appello e si riunisce anche quale Alta Corte di Giustizia in caso di istanze di privati contro l'operato di autorità pubbliche.

Appositi tribunali si occupano di infrazioni al codice della strada, vertenze di lavoro, delinquenza giovanile, rivendicazioni minori e via dicendo. La giurisdizione in materia di stato civile (matrimonio e divorzio) è di competenza dei tribunali delle varie comunità religiose.

Giornata della Memoria (1974)

LEGGE DELLA TERRA. Dopo l'ottenimento dello Stato, il corpo di leggi adottato era costituito di statuti in atto durante il periodo del Mandato Britannico (1922-1948), nella misura in cui questi erano coerenti con le disposizioni della Dichiarazione della Fondazione dello Stato d'Israele. Da allora, sono state approvate nuove leggi e altre vecchie sono state revisionate per rispondere alle necessità imposte dalle situazioni attuali. Quindi, la caratteristica principale del sistema legale è l'ampio corpo di leggi israeliane indipendenti - statutorie e casistiche – approvate dal 1948.

Ai cittadini di ogni retroterra etnico e religioso vengono garantiti pieni diritti democratici e civili che vanno dalla libertà di parola e di religione, al suffragio universale e all'uguaglianza dinanzi alla legge. Le libertà di stampa, di affiliazione politica, di occupazione e di sciopero e di dimostrazione,

sono incorporate nella legislazione israeliana. Le Leggi Fondamentali, che fanno riferimento a tutti gli aspetti della vita e al funzionamento delle maggiori istituzioni dello stato, verranno un giorno riunite per formare una Costituzione.

IMPOSIZIONE DELLA LEGGE. Come le forze di polizia nel resto del mondo, anche in Israele la polizia ha come scopo di mantenere la qualità della vita dei cittadini combattendo la criminalità, assitendo le autorità nel mettere in atto la legge ma anche assicurando una guida, rispetto a misure preventive per la sicurezza e la protezione del pubblico.

Il capo della polizia è nominato dal governo su segnalazione del Ministro degli Interni. La Polizia Israeliana è divisa in sei distretti territoriali, mentre il Quartiere Generale, situato a Gerusalemme, comprende uno staff professionale che assiste tutte le unità della polizia israeliana. La Polizia di Frontiera ha svariate funzioni e si confronta principalmente con operazioni per la sicurezza interna del paese, pur assistendo la polizia regolare nella lotta contro la criminalità organizzata. La Polizia di Frontiera ha al suo interno anche una speciale unità anti-terrorismo.

Esercito di Difesa d'Israele "... Sii forte

e coraggioso ..." Deuteronomio 31:7)

L'ESERCITO DI DIFESA ISRAELIANO (IDF), fondato nel 1948, si colloca fra i migliori eserciti al mondo che hanno dato prova di sé sul campo di battaglia, avendo dovuto difendere il paese in sei importanti guerre. Gli obiettivi dell'IDF legati alla sicurezza nazionale, sono quelli di difendere la sovranità e l'integrità territoriale di Israele, di scoraggiare i suoi nemici e di sopprimere tutte le forme di terrorismo che mettono a rischio la vita quotidiana. Data la mancanza di profondità territoriale del paese e considerando il fatto che l'Esercito Israeliano è numericamente inferiore rispetto a quelli dei suoi nemici, la sua dottrina è a livello strategico difensiva, mentre le sue tattiche sono offensive. La maggiore risorsa dell'Esercito d'Israele, è rappresentata dall'alto calibro dei propri soldati. Per difendere il paese, l'IDF schiera un esercito

Page 12: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

22 23

fisso di piccole dimensioni, capacità di fornire un pronto allarme e forze aeree e navali regolari. Tutti gli uomini e le donne idonei sono arruolati all'età di 18 anni, gli uomini per un servizio di leva della durata di tre anni e le donne per due. L'esercito regolare è composto da questi arruolati e da personale di carriera. La maggioranza dei soldati dell'IDF è comunque rappresentata dai riservisti i quali, in tempo di crisi belliche, vengono velocemente mobilitati nelle loro unità da ogni parte del paese.

L'IDF è inoltre sempre stato attento alle richieste della società in senso ampio, assumendosi tutta una gamma di funzioni socio-nazionali, e operando in un'ampia serie di progetti incentrati nei campi in cui, di volta in volta, c'era maggiore necessità.

Giornata della Memoria 2008

LA Popolazione Fondata come Stato Ebraico, la società israeliana, che supera i sette milioni di abitanti, forma un mosaico di differenti religioni, culture e tradizioni sociali. La cittadinanza è determinata per nascita, residenza o naturalizzazione; cittadini che desiderano mantenere una doppia cittadinanza, ne hanno la facoltà.

L'appartenenza e la pratica religiosa sono una scelta personale, mentre la libertà di culto è garantita dalla Dichiarazione di Fondazione dello Stato d'Israele. Oggi la popolazione del paese è costituita per il 75,5 per cento da Ebrei, dal 20,2 % da Arabi (principalmente Mussulmani), e il rimanente 4,3 % da Drusi, Cerchessi e da altri gruppi non classificati per religione.

All'interno di questo quadro pluralistico, le varie comunità mantengono le proprie istituzioni religiose, educative, culturali e di beneficenza. I tribunali di ogni comunità religiosa hanno piena giurisdizione nelle questioni riguardanti lo stato personale dei propri membri.

Ognuno dei numerosi luoghi santi del paese, viene gestito dalla propria autorità religiosa, e la protezione da dissacrazioni e violazioni, come pure la libertà di accesso, sono garantiti dalla legge.

Il giorno di riposo ufficiale in Israele è il Sabato - lo Shabbat. I Mussulmani osservano il loro giorno di riposo il Venerdì, mentre quello dei Cristiani è la Domenica.

Dalla fondazione dello Stato d'Israele (1948), la popolazione ebraica è aumentata da 650.000 a oltre 5,6 milioni e mezzo di abitanti, raddoppiandosi solo nei primi quattro anni con le immigrazioni di massa dei sopravvissuti all'Olocausto in Europa e dei profughi provenienti dai paesi arabi. Da allora gli Ebrei sono continuati a giungere, in numeri non sempre costanti, tanto da paesi in cui erano soggetti a oppressioni, quanto dal mondo libero. In due importanti sforzi (1984 e 1991) è stata riunita in Israele praticamente l'intera comunità ebraica d'Etiopia, che si ritiene sia vissuta là fin dai tempi del Re Salomone. Un'altra grande ondata d'immigrazione, iniziata nel 1989, ha compreso oltre un milione di Ebrei provenienti dall'ex-Unione Sovietica.

Assorbimento della Aliyà – l'immigrazione

ebraica

Page 13: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

24 25

Nel corso della "riunione degli esiliati", gli Ebrei hanno portato con loro le tradizioni delle proprie comunità, ma anche gli aspetti sé culture dei paesi dove hanno vissuto per generazioni. Per questo la popolazione ebraica di Israele, pur essendo unita da una comune fede e storia, è caratterizzata da una diversità di modi di vedere le cose e di stili di vita, che dà come risultato una società in parte occidentale, in parte est-europea, in parte medio orientale ma soprattutto israeliana.

La tomba di Nabi SabalānHurfeish (Festa di Nabi

Sabalān)

Le comunità non ebraiche d'Israele, principalmente arabe, che comprendono quasi il 24 % della popolazione, hanno avuto un incremento numerico che le ha portate da 156.000 nel 1949 a circa 1'1,8 milioni oggi. La loro partecipazione ai processi democratici del paese è una prova del loro legame civico, sebbene lo sviluppo delle relazioni fra Arabi israeliani ed Ebrei israeliani sia stato ostacolato da differenze di lingua, religione e stili di vita, come pure dal decennale conflitto arabo-israeliano. Le due popolazioni vivono una a fianco dell'altra, mantenendo contatti a livello economico, municipale e politico, ma la loro interazione sociale è minima.

Moschea Al-Jazzar, Acri (`Id el-Fitr)

Basilica della Annunciazione, Nazaret

Centenario di Tel Aviv 1909-2009 Achuzat Bayit di Nahum Gutman

La Vita urbana Circa il 92 per cento degli Israeliani vive in aree urbane. Molte moderne cittadine e città, che uniscono in sé il nuovo e l'antico, sono edificate su siti noti fin dalla antichità, come Gerusalemme, Safed, Be'er Sheva, Tiberiade e Acri. Altre, come Rehovot, sono inizialmente nate come villaggi agricoli nel periodo precedente alla fondazione dello Stato e si sono poi gradualmente evolute diventando importanti centri cittadini. Città di sviluppo, come Carmiel e Kiryat Gat, sono state costruite nei primi anni dello Stato per offrire un alloggio alla popolazione in rapida crescita, frutto della immigrazione di massa, ma anche per contribuire alla distribuzione della popolazione per tutto il paese e per promuovere uno stretto collegamento fra l'economia rurale e urbana, attirando industrie e servizi in aree precedentemente spopolate.

Gli edifici urbani sono costruiti per lo più in pietra, blocchi di cemento e intonaco. Il loro stile varia da edifici risalenti a secoli passati e restaurati, ad abitazioni costruite per alloggiare la popolazione prima della fondazione dello Stato; da progetti di quartieri costruiti in fretta per ospitare le masse che arrivarono al momento della fondazione dello Stato, agli edifici residenziali, commerciali e istituzionali degli ultimi decenni, che mostrano i risultati di una pianificazione moderna. La maggior parte delle zone residenziali sono separate da quelle commerciali e industriali da parchi vasti e ben tenuti e numerose aree di gioco, situati entro i confini urbani.

Le quattro città principali d'Israele sono la capitale, Gerusalemme; Tel Aviv, centro della vita industriale, commerciale, finanziaria e culturale del paese, fondata nel 1909 come prima città ebraica dei tempi moderni; Haifa, un

Page 14: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

26 27

importante porto sul Mediterraneo e il principale centro industriale del nord d'Israele; Beer Sheva, il centro più popolato nel sud.

Haifa – 264.800

Hadera - 78.200

Netania - 179.000

Herzliya - 84.400

Raanana - 73.200

Kfar Saba - 82.900

Bnei Brak - 153.300

Petach Tikva - 193.900

Ramat Gan - 134.300

Tel Aviv-Yafo - 392.500

Bat-Yam - 128.900

Rishon Lezion - 226.100

Holon - 170.600

Rehovot - 108.300

Lod - 67.500

Ashdod - 209.200

Ashkelon - 110.400

Metulla - 1.500

Kiryat Shmona - 22.200

Safed - 28.600

Tiberiade - 39.800

Carmiel - 44.700

Nazaret - 66.400

Gerusalemme - 763.600

Kiryat Gat - 47.900

Beer Sheva - 187.200

Eilat - 46.600

GERUSALEMME è stata al centro della vita nazionale e spirituale del popolo ebraico da quando il Re Davide ne fece la capitale del suo regno, oltre 3.000 anni fa. Dalla distruzione di Gerusalemme e del suo Tempio nel 70, fino alla restaurazione della sovranità ebraica nel paese con la fondazione dello Stato d'Israele nel 1948, la città è stata sotto il controllo di diverse potenze straniere che vi si sono succedute; la maggior parte di queste ha lasciato in essa la propria impronta, ma nessuna ne fece la sua capitale nazionale.

Fino alla seconda metà del secolo XIX, Gerusalemme consisteva in una città cinta da mura costituita da quattro quartieri distinti: ebraico, mussulmano, armeno e cristiano. Dal 1860 circa in poi, la popolazione ebraica in costante aumento, che aveva mantenuto una presenza praticamente continua durante i secoli, divenne la maggioranza e iniziò a costruire nuovi quartieri all'esterno delle mura, formando il nucleo della Gerusalemme moderna.

Sotto la dominazione britannica (1918-1948), Gerusalemme si trasformò da cittadina provinciale dell'Impero Ottomano, trascurata e devastata dalla povertà, in una città fiorente. Durante questo periodo, venero fondati molti nuovi quartieri, ognuno dei quali rifletteva il carattere del particolare gruppo etnico da cui o per cui veniva costruito.

La linea di armistizio tracciata alla fine della Guerra di Indipendenza del 1948-49 divideva Gerusalemme in due, con i Giordani che dominavano la parte orientale, che comprendeva la Città Vecchia, mentre Israele controllava il settore occidentale, che divenne la capitale del paese. Nei 19 anni che fecero seguito, muri di cemento e filo spinato separarono ermeticamente una parte della città dall'altra.

Gerusalemme: casa di tre religioni

Riunita nel 1967 alla fine della Guerra dei Sei Giorni, Gerusalemme è oggi la maggiore città d'Israele, con una popolazione di circa 763.600 abitanti. È una città che guarda contemporaneamente al proprio passato e al proprio futuro, restaurando località antiche, migliorando le infrastrutture e costruendo nuovi quartieri. È la capitale d'Israele, e qui si trovano la residenza presidenziale, la Knesset (il parlamento israeliano), la Corte Suprema e i ministeri; è una città di popolazioni diverse - Ebrei e Arabi, religiosi e laici, orientali e occidentali; è una città in cui le arti fioriscono in una vibrante vita culturale che intende essere nello stesso tempo internazionale, eppure unicamente israeliana.

Molti luoghi sacri alle tre maggiori religioni del mondo si trovano a Gerusalemme: il Muro Occidentale, ultima reliquie del Secondo Tempio, centro di preghiera e fonte di ispirazione per gli Ebrei di Israele e di tutto il mondo; Il Duomo della Roccia, che segna il luogo tradizionale dell'ascensione al cielo del Profeta Maometto; la Moschea di El-Aqsa, considerata come il terzo luogo santo dell'Islam, dopo la Mecca e Medina; l'Orto dei Getsemani; la Chiesa del Santo Sepolcro, la Via

Page 15: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

28 29

Dolorosa e altri siti cristiani associati alla vita e alla morte di Gesù di Nazaret; e questo per citarne solo alcuni. I quasi due milioni di visitatori che affollano Gerusalemme ogni anno, vengono per visitare i suoi siti storici ben tenuti, per giungere ai Luoghi Santi e per godere degli aspetti del suo carattere multi-etnico e multi-culturale.

Tel Aviv-Yafo, una moderna città sulla costa mediterranea, è il centro commerciale e finanziario d’Israele oltre ad essere il cuore della sua vita culturale. La maggior parte delle organizzazioni industriali e agricole, la borsa valori, i maggiori quotidiani e periodici, centri commerciali e le case editrici, hanno posto qui i loro quartieri generali.

Centenario di Tel Aviv

TEL AVIV, la prima città completamente ebraica nei tempi moderni, è stata fondata nel 1909 come periferia di Giaffa, uno dei più antichi insediamenti urbani al mondo. Nel 1934 Tel Aviv ha ottenuto lo status di municipalità e quando nel 1950 venne ribattezzata Tel Aviv-Yafo, il nuovo comune assorbì la vecchia città di Giaffa. L’area che circonda l’antico porto di Giaffa si è sviluppata divenendo una colonia d’artisti e un centro turistico, con gallerie d’arte, ristoranti e locali notturni. La "Città Bianca" di Tel Aviv, un ampio gruppo di edifici costruiti fra gli anni '30 e gli anni '50 nello stile del Movimento Modernista, è stata riconosciuta dall'UNESCO come Sito di Retaggio Mondiale.

HAIFA, situata sul Mar Mediterraneo, si inerpica dalla linea costiera fin sopra i pendii del Monte Carmelo. È costruita su

tre livelli topografici: la città bassa, che si trova su un'area parzialmente ricoperta dal mare, funge da centro commerciale ed è dotata di strutture portuali; il livello intermedio è un’antica area residenziale; il livello superiore consiste invece di moderni quartieri in rapida espansione con strade alberate, parchi e pinete, che si affacciano sulle zone industriali e sulle spiagge sabbiose che si trovano sulla costa dell’ampia baia sottostante. Importante porto dai fondali profondi, Haifa è un centro di scambi e di commercio internazionali. Essa serve anche da centro amministrativo del nord d’Israele.

BEER SHEVA, nel Neghev settentrionale, è situata in una posizione in cui le strade che portano al Mar Morto e ad Eilat si incrociano. È una città nuova costruita su un sito antico che risale al periodo dei Patriarchi, circa 3.500 anni fa. Denominata la "Capitale del Neghev", Beer Sheva è un centro amministrativo ed economico, con uffici governativi regionali e istituzioni per la sanità, l’istruzione e la cultura, che servono l’intera regione meridionale d’Israele.

Page 16: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

30 31

La Vita rurale Circa l'8 per cento della popolazione vive in zone rurali e abita in un kibbutz o in un moshav - modelli di insediamenti agricoli sviluppatisi agli inizi del XX secolo – oppure in uno dei numerosi villaggi del paese.

Kibbutz Degania

Il kibbutz è stato fondato come unità sociale ed economica in cui la proprietà e i mezzi di produzione erano di proprietà comune e le decisioni venivano prese dall'assemblea generale dei suoi membri. Il kibbutz provvede alle necessità dei propri membri, dall'infanzia fino alla vecchiaia, richiedendo loro responsabilità ed impegno nei confronti della comunità. Dopo aver percorso un lungo cammino dai suoi inizi pionieristici, quando l'agricoltura era la maggiore fonte di sostentamento della propria economia, i kibbutzim [plurale di kibbutz] stanno ora diversificando i loro rami produttivi, espandendosi verso vari tipi di industrie e servizi. Sebbene essi costituiscano solo l'1,7 per cento della popolazione del paese ( distribuiti in 267 insediamenti), il loro contributo alla produzione nazionale supera di gran lunga questa proporzione: essi coltivano circa il 18 per cento della produzione agricola e producono circa i1 4 per cento della produzione industriale (fatta esclusione per i diamanti). Le strutture turistiche, i servizi di ristorazione ed i negozi di vendita diretta, sono diventati ultimamente una parte importante dell'economia kibbutzistica.

Il MOSHAV è un villaggio agricolo in cui ogni famiglia mantiene la propria fattoria e l'economia domestica. All'origine, la cooperazione si estendeva anche all'acquisto, alla vendita e alla fornitura dei servizi comunitari; oggi, gli agricoltori del moshav preferiscono essere più indipendenti economicamente. 441 moshavirn, con una media di 60 famiglie ciascuno, pari circa al 3,4 per cento della popolazione del paese, forniscono una larga parte del prodotto agricolo totale.

I VILLAGGI RURALI ARABI E DRUSI, rappresentano circa l'1,7 per cento della popolazione d'Israele. Le case e i terreni sono di proprietà privata e gli agricoltori coltivano e vendono i loro prodotti su una base individuale. Negli ultimi anni, con l'espansione dei villaggi e la crescente meccanizzazione

dell'agricoltura, un numero sempre maggiore di persone lavora nell'industria leggera locale o in centri urbani e rurali vicini.

Circa la metà dei 170.000 Arabi Beduini del paese non sono più nomadi e vivono in insediamenti permanenti. Altri continuano a seguire il loro tradizionale sistema di vita, sebbene risiedano per la maggior parte del tempo in una località.

Moshav Nahalal

L'YISHUV KEHILATI (insediamento comunitario) è una nuova forma di insediamento rurale, che conta 107 comunità

che variano nelle loro dimensioni da alcune dozzine a alcune centinaia di famiglie. Sebbene ciascuna famiglia sia completamente indipendente dal punto di vista economico e che la maggior parte dei membri lavorino al di fuori della comunità, il livello di partecipazione volontaria dei membri alla vita comunitaria è molto alto. L’istituzione dirigente centrale è l’Assemblea Generale, dove i membri deliberano per mezzo di votazioni sulle questioni di maggiore importanza e sulle linee che devono guidare la comunità. È l'Assemblea a stabilire e ad approvare nella sua riunione annuale, il bilancio della comunità. A fianco della direzione e di commissioni di supervisione, vi sono gruppi di lavoro che si occupano di aree quali istruzione, cultura, gioventù, finanze, religione e così via. Una segreteria (talvolta costituita da personale retribuito e altre volte da volontari eletti) si occupa degli affari quotidiani della comunità. Nuovi membri sono accettati solo con l’approvazione della comunità.

Page 17: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

32 33

La SanitàGli alti standard dei servizi sanitari israeliani, l'altissimo livello qualitativo delle risorse e della ricerca medica, le moderne strutture ospedaliere e il notevole rapporto numerico fra medici e specialisti e il totale della popolazione, si riflettono nel basso tasso di mortalità infantile (4,7 su mille nati vivi) e nella durata della vita (82.5 anni per le donne, 78.8 per gli uomini). Cure sanitarie per tutti, dall'infanzia all'età avanzata, sono assicurate per legge e la spesa nazionale per la sanità regge favorevolmente il confronto con quella di altri paesi avanzati. La formazione per le professioni mediche, di livello occidentale, viene offerta presso le scuole del paese di medicina, odontoiatrìa, farmacologia, riabilitazione fisica e in quelle riservate alla preparazione di personale infermieristico.

La Legge Nazionale sull'Assicurazione Sanitaria (in vigore dal Gennaio 1995) provvede ad un pacchetto standardizzato di servizi sanitari, compreso il ricovero ospedaliero, per tutti i residenti d'Israele. I pagamenti dovuti per l'Assicurazione sanitaria, vengono raccolti dall'Istituto di Previdenza Sociale (Assicurazione Nazionale) il quale si occupa del trasferimento dei fondi alle quattro organizzazioni mutualistiche che forniscono i servizi sanitari.

50esimo anniversario del

Maghen David Adom "Chi

salva una vita ha salvato un

mondo intero"

Della responsabilità per tutti i servizi sanitari, è investito il Ministero della Sanità, che prepara le leggi e ne supervisiona la messa in atto, controlla gli standard medici in tutto il paese, rilascia le licenze ad esercitare per il personale medico e supervisiona la progettazione e la costruzione di ospedali. II Ministero opera anche come agenzia di medicina pubblica

dando un particolare peso alla medicina ambientale e preventiva.

I servizi sanitari sono forniti da 373 ospedali generici e specializzati (con 42.676 posti letto), ma anche da una rete di cliniche per pazienti esterni, da centri per la cura della madre e dell'infante, da case di convalescenza, istituti di riabilitazione e programmi per la sanità nelle scuole, che comprendono anche la cura dei denti. Le strutture e i servizi medici sono forniti dal Ministero della Sanità, dai Comuni maggiori, da istituti privati non lucrativi e da casse mutualistiche.

Energia solare 2009

Le cure di pronto soccorso sono fornite dal Maghen David Adom (lo Scudo Rosso di Davide) che corrisponde alla Croce Rossa o alla Mezzaluna Rossa in altri paesi. Il Maghen David Adom fornisce un servizio pubblico di ambulanze, unità mobili di cura intensiva e di emergenza e stazioni di pronto soccorso in tutto il paese, e gestisce inoltre una rete di banche del sangue.

Gli scienziati israeliani hanno offerto notevoli contributi nelle ricerche in campo oncologico, immunologico e cardiologico, ma anche nella chirurgia cerebrale,

ortopedica e plastica e nel trattamento delle ustioni. Israele sta anche svolgendo un importante ruolo nello sviluppo della tecnologia medica, inclusa la diagnostica computerizzata ed i sistemi di monitoraggio, i pacemaker, i laser ed altri sistemi che contribuiscono a salvare vite umane e ad alleviare il dolore di malati.

Energia geotermica 2009

I problemi sanitari d’Israele sono simili a quelli predominanti nel resto del mondo occidentale. Si stanno ampiamente utilizzando programmi di educazione sanitaria per informare il pubblico della necessità di abbandonare abitudini come fumo, alimentazione eccessiva o la mancanza di esercizio fisico, che si sono dimostrate nocive per la salute. Di frequente sono anche organizzate campagne per aumentare la consapevolezza di lavoratori e autisti rispetto a potenziali pericoli.

Page 18: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

34 35

RISCHI AMBIENTALI. La rapida crescita della popolazione e la continua espansione delle attività agricole e industriali, hanno generato rischi ambientali e sanitari. Più del 70 per cento delle industrie israeliane è concentrato lungo la stretta fascia costiera, dove le condizioni meteorologiche sono sfavorevoli alla dispersione dei materiali inquinanti.

Per combattere l’inquinamento delle coste del Mar Mediterraneo e del Mar Rosso, Israele ha adottato un programma articolato di legislazione e imposizione, pulizia delle spiagge e delle coste e attività internazionali, principalmente nell’ambito del Piano di Azione per il Mediterraneo. In aggiunta a misure regolatrici e di educazione come componenti essenziali della sua politica ambientale, Israele offre ora anche finanziamenti a società che investono in impianti di monitoraggio e di trattamento dell’inquinamento e in tecnologie e materiali amichevoli per l’ambiente.

Il riscaldamento globale 2009

PARTECIPAZIONE SENZA FRONTIERE. In virtù della convinzione che cure mediche appropriate siano un diritto universale che prescinde da barriere ideologiche e limiti politici, gli ospedali d’Israele sono aperti a chiunque desideri la loro esperienza. Nel corso degli anni, sono giunti pazienti da tutto il mondo per cure specialistiche, inclusi paesi con i quali Israele non ha rapporti diplomatici. In molte parti dell’Asia e dell’Africa, medici e personale infermieristico israeliani forniscono assistenza nella cura di malattie che sono state virtualmente estirpate nei paesi sviluppati, e condividono le loro conoscenze e capacità con il personale medico locale in programmi di interscambio, alcuni tenuti sotto gli auspici dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità. Le équipe mediche israeliane partecipano anche ad opere di soccorso in zone disastrate.

I Servizi sociali Per elevare il tenore di vita della popolazione, specialmente degli elementi più deboli della società, Israele ha emanato un'ampia gamma di leggi sociali e ha creato ampi programmi di assistenza sociale e di servizi comunitari in tutto il paese.

“...e sederanno ciascuno sotto la sua

vigna e sotto il suo fico senza che nessuno li

spaventi ...” (Micah 4:4)

Assistenza per gli anziani, per genitori singoli, programmi per bambini e ragazzi, agenzie per le ado-zioni, ma anche la prevenzione e la cura

dell'alcoolismo e dell'abuso di droga, sono parte del gran numero dei servizi offerti a singoli e a famiglie. I servizi di correzione comprendono programmi di libertà vigilata per adulti e minori, programmi di recupero per ragazzi che si trovano al di fuori dell'ambito scolastico e servizi di residenza e osservazione per giovani in difficoltà. Fra i servizi di riabilitazione offerti agli handicappati, vi sono anche centri artigianali protetti e consultori professionali. Delle persone ritardate mentalmente si prendono cura vari programmi che funzionano su base residenziale e comunitaria.

La cura e i servizi per gli anziani sono diventati una importante componente delle capacità del servizio sanitario e sociale di Israele. Mentre la popolazione totale si è moltiplicata di cinque volte dalla fondazione dello stato, il numero dei cittadini anziani (sopra ai 65 anni) è aumentato di 10 volte, e rappresenta oggi quasi il 10 per cento degli oltre 7 milioni di abitanti di Israele. Una buona parte di questa crescita è dovuta all’immigrazione di massa. Dal 1989, sono giunti più di un milione di immigranti, e fra questi oltre il 12 per cento aveva 65 o più anni.

Molti anziani d’Israele, circa il 13 per cento dei quali sono disabili, sono dipendenti dalla famiglia e dalle risorse comunitarie.

I servizi per anziani basati sulla comunità, includono famiglie di assistenza che si prendono cura di assistere una persona anziana, club per anziani, pasti a domicilio, alloggio protetto, cura su base quotidiana, apparecchiature mediche e trasporti.

Le scuole di assistenza sociale delle università, offrono una formazione sia a livello di scuola superiore che successiva a questa, combinando studi teorici al lavoro pratico.

Page 19: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

36 37

In tutto il paese sono disponibili corsi speciali per personale specializzato nella cura dei bambini e per collaboratori sociali, così come il tirocinio per assistenti sociali professionali.

Volontariato – "Ai volontari del popolo"

L'ISTITUTO DI PREVIDENZA SOCIALE (ASSICURAZIONE NAZIONALE) provvede ad un ampio arco di diritti per tutti i residenti israeliani, come assegnazioni aggiuntive per famiglie ed individui il cui introito è inferiore ad un minimo stabilito, assegni familiari per i figli, indennizzi di disoccupazione, pagamenti per inabilità al lavoro, diritti che spettano al coniuge ancora in vita, pensioni di anzianità, diritti per la maternità (compresi oltre tre mesi di congedo pagato) e cure a lungo termine per tutte le persone anziane che

dipendono da una assistenza quotidiana.

IL PROGETTO DI RINNOVAMENTO è stato lanciato alla fine degli anni '70, con lo scopo di riabilitare i quartieri che si trovavano in uno stato di svantaggio. Il progetto, che è sotto la direzione del governo e delle autorità locali, con l'attiva partecipazione di oltre 100 comunità ebraiche all'estero, ciascuna "gemellata" con una precisa località, è riuscito ad ampliare e a migliorare le infrastrutture sociali e culturali e ha motivato gli abitanti delle aree interessate a prendere una maggiore responsabilità sul proprio benessere.

Le ORGANIZZAZIONI VOLONTARIE, 278 delle quali coinvolgono quasi un terzo della popolazione d'Israele, dagli adolescenti ai pensionati, si dedicano ad una serie di attività volontarie nel campo sanitario, nella educazione, nell'assorbimento di immigranti, nella riabilitazione di handicappati, nella assistenza ai soldati, nelle arti, nella conservazione dell'ambiente, ecc... Alcuni gruppi forniscono direttamente servizi comunitari – da centri di assistenza diurna a programmi per anziani - mentre altri si occupano di problemi sociali o specifici ad un determinato gruppo o luogo.

Diversi programmi offrono a volontari provenienti dall'estero, la possibilità di prestare un servizio in Israele, generalmente per periodi brevi. La composizione della forza-volontari dei nostri giorni, è differente da quella delle scorse generazioni. La longevità di oggi "produce" molti pensionati – uomini e donne – che hanno tempo per offrire il loro aiuto, ma anche molti studenti universitari danno normalmente la loro disponibilità come volontari, per servire da insegnanti di sostegno a bambini e ragazzi in condizioni svantaggiate.

L'Istruzione Tutti gli israeliani, dall'età pre-scolare agli anziani, beneficiano di una grande varietà di programmi educativi. La frequenza scolastica è obbligatoria dell'età di 5 anni all'età di 16 anni ed è gratuita fino ai 18 anni. Quasi tutti i bambini di 3 e 4 anni frequentano un qualche tipo di programma pre-scolare, per quanto non sia né obbligatorio e né gratuito.

Il sistema scolastico è basato sulla costante necessità di assorbire ed integrare nuovi immigrati e di educare bambini provenienti da retroterra culturali differenti – Ebrei, Arabi e Drusi - religiosi e laici. Di conseguenza, le scuole sono divise in scuole statali, frequentate dalla maggioranza dei bambini; scuole statali religiose che pongono un particolare accento sugli studi ebraici, sulla tradizione e sull'osservanza; scuole arabe e druse, in cui l'insegnamento si svolge in lingua araba e dove vengono posti al centro la storia, la tradizione e la cultura araba e drusa; ed infine scuole private, che operano sotto vari patrocinati religiosi ed internazionali. A livello di scuole superiori, gli studenti possono scegliere fra strutture accademiche, tecnologiche, agricole o militari. Singoli studenti con particolari necessità educative vengono inseriti, a seconda delle loro abilità e del loro handicap, nel normale sistema scolastico dando loro un aiuto supplementare, oppure in strutture separate.

Per venire incontro alle esigenze dei diversi tipi di scuole, è disponibile una vasta quantità di programmi e di materiale didattico in molte materie. Ogni anno viene scelto uno speciale tema di importanza nazionale che viene poi insegnato in maniera approfondita, allo scopo di migliorare la comprensione e l'apprezzamento degli studenti verso valori quali la democrazia, la conservazione dell'ambiente, la lingua ebraica e la pace.

Il Ministero dell'Istruzione è anche coinvolto in un processo in corso, che ha come obiettivo di portare gli standard educativi alla pari con le moderne pratiche pedagogiche, come il rafforzamento dell'uguaglianza dei sessi, il miglioramento dello status degli insegnanti, l'ampliamento dei programmi scolastici umanistici e la promozione degli studi scientifici e tecnologici. Un aspetto chiave di questa politica, è l'offerta di pari opportunità nel campo dell'istruzione a tutti i bambini e l'incremento del numero di studenti che superano gli esami di accesso.

Benvenuti in prima elementare

Page 20: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

38 39

L'amministrazione e il finanziamento del sistema educativo, vengono suddivisi fra il Ministero dell'Istruzione della Cultura e dello Sport, il Ministero della Scienza e della Tecnologia e le municipalità. I ministeri sono responsabili dei programmi, degli standard educativi, della formazione degli insegnanti, della supervisione del personale scolastico e della costruzione degli edifici scolastici, mentre le autorità locali si occupano della manutenzione delle scuole e della acquisizione di equipaggiamento e attrezzature.

Educazione Fisica nelle scuole

L'ISTRUZIONE SUPERIORE gioca un ruolo centrale nello sviluppo del paese. Nell'anno accademico 2009 – 2010 sono 280.000 gli studenti iscritti in istituti di istruzione superiore in Israele: il 38% nelle università, circa il 41% studiano in vari college e il 21% segue corsi accademici per mezzo dell'Università Aperta. Nelle otto università israeliane è possibile

frequentare un 'ampia gamma di programmi, tanto in campi scientifici quanto in campo umanistico, a tutti i livelli - dal primo grado accademico, il Bachelor degree, fino al post-dottorato - mentre i college offrono corsi accademici ma anche formazione specializzata in campi quali l'insegnamento nelle scuole elementari, musica, arte, design per la moda e educazione fisica. Vi sono poi molti altri istituti che offrono ulteriori indirizzi che portano a diplomi professionali.

Bambini disegnano il 60° anniversario di Israele

ISTRUZIONE PER ADULTI. Decine di migliaia di adulti sono iscritti a programmi di studio, alcuni per migliorare conoscenze e capacità di base, molti altri per migliorare la loro preparazione professionale, per ampliare l'orizzonte della proprio istruzione ed esplorare nuovi campi di interesse. Per i nuovi immigrati, "ulpanìm" speciali offrono corsi intensivi di lingua ebraica, della durata generalmente di cinque mesi, dopo i quali la maggior parte dei nuovi venuti è in grado di confrontarsi con la comunicazione quotidiana.

Scienza e Tecnologia

Il Flash Drive USB

Il desiderio di trasformare una terra per lo più arida in uno stato moderno, è stato il fattore chiave della conseguente ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico. Agli inizi la ricerca si concentrò su progetti di importanza nazionale. Oggi, la percentuale di Israeliani impegnati nella ricerca scientifica e tecnologica e le somme spese in Ricerca e Sviluppo (R&S)

proporzionalmente al PIL, sono fra le più alte al mondo. Fondazioni bi-nazionali per la ricerca hanno un ruolo cruciale in un'ampia gamma di attività che vanno dalla ricerca basilare allo sviluppo industriale e il marketing. Dato che i molti scienziati, ingegneri e tecnici con un alto livello di preparazione, che si trovano fra le centinaia di migliaia di immigranti dall’ex-Unione Sovietica, stanno gradualmente inserendosi nella forza lavoro del paese, la percentuale di personale qualificato è in sensibile aumento. Ciò avrà un significativo effetto sui risultati scientifici e tecnologici di Israele per i decenni a venire.

Protocollo Internet del Voice Over

R&S in Israele vengono condotti principalmente presso sette università, dozzine di istituti di ricerca governativi e pubblici e in centinaia di imprese civili e militari. Vengono eseguite importanti ricerche anche presso centri medici e da un certo numero di compagnie di pubblico utilizzo in campi come telecomunicazioni, produzione di energia e gestione di risorse idriche.

R&S NELLE UNIVERSITA': Israele deve il

conseguimento dei suoi risultati scientifici e tecnologici principalmente alla sua ampia riserva di personale qualificato, laddove l'80% delle ricerche pubblicabili in Israele vengono condotte all'interno delle sue università. L'ampio numero di brevetti depositati dalle università, è un metro di misura del positivo effetto avuto dalle loro relazioni con le industrie.

Page 21: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

40 41

La fondazione di parchi industriali basati sulle scienze, accanto ai campus delle università, ha riscontrato un grande successo. Le università hanno anche costituito compagnie industriali per la commercializzazione di specifici prodotti basati sulla loro ricerca, spesso in partnership con gruppi commerciali locali o esteri.

R&S IN CAMPO MEDICO: la biotecnologia, la ricerca biomedica e quella in campo clinico, vantano oltre la metà di tutte le pubblicazioni scientifiche. Alcuni scienziati locali hanno sviluppato metodi per produrre un ormone umano della crescita, l’interferone (un gruppo di proteine efficaci contro infezioni virali) e il Copaxone – un farmaco efficace nella cura della sclerosi multipla. L’ingegneria genetica, compresa la clonazione, ha dato come risultato vari kit diagnostici basati su anticorpi monoclonali insieme ad altri prodotti microbiologici.

Il Software di Messaggio istantaneo

Sono state poi sviluppate e commercializzate in tutto il mondo sofisticate attrezzature mediche, alcune ad uso diagnostico, altre terapeutiche; ne sono un esempio la tomografia computerizzata (TC), i sistemi per immagini a risonanza magnetica (MRI), scanner ad ultrasuoni, macchine fotografiche per medicina nucleare, laser chirurgici e una macchina fotografica miniaturizzata inglobata in una capsula ingoiabile, di cui viene fatto

uso per diagnosticare malattie gastrointestinali.

R&S IN CAMPO INDUSTRIALE: R&S industriale d’Israele sono caratterizzati da un’alta concentrazione nel campo dell’elettronica e dal fatto che la maggior parte delle attività sono condotte nell’ambito di un ristretto numero di società di grandi dimensioni. Le compagnie che hanno condotto R&S intensivi, sono state nel corso degli anni le maggiori fonti di occupazione e di esportazione. Nelle comunicazioni, le applicazioni basate su R&S includono la digitalizzazione, l’elaborazione, la trasmissione e l’aumento di immagini, voci e dati. I prodotti spaziano da centraline telefoniche avanzate, a sistemi di messaggio in voce, fino a duplicatori di linee telefoniche. Israele è anche leader mondiale nel campo delle fibre ottiche, nei sistemi di ispezione elettro-ottici per quadri a circuiti stampati e in sistemi di immagini termiche per la visione notturna. Sono state sviluppate e prodotte attrezzature computerizzate, soprattutto nel software e in campi periferici. Sebbene alcuni dei prodotti software israeliani siano destinati ad essere usati su computer di grandi

dimensioni, la maggior parte di questi è stata sviluppata per piccoli o medi sistemi come per esempio stazioni di lavoro. Recentemente è stato sviluppato un mouse per computer con tre touchpad che permettono a videolesi di "leggere" testi e grafiche su schermi.

Inoltre, Israele produce robot destinati ad eseguire un'ampia gamma di compiti, compresa la pulitura di diamanti, la saldatura, l’imballaggio, la costruzione edilizia. La ricerca è ora impegnata nell’applicazione dell’intelligenza artificiale ai robot.

Il primo astronauta israeliano 2001

Nel campo della areonautica, sono stati prodotti e lanciati dalle Industrie Aereonautiche Israeliane in cooperazione con l’Agenzia Spaziale Israeliana, dei satelliti progettati e prodotti localmente. Inoltre, Israele sviluppa, produce ed esporta un’ampia gamma di prodotti legati al settore, come sistemi di display, computer per l’aereonautica, sistemi di strumentazione e simulatori di volo, ed è poi leader nel mondo nella tecnologia e nella produzione di velivoli teleguidati. Il primo astronauta israeliano, il Col. Ilan Ramon, è rimasto tragicamente ucciso

insieme ai suoi sei compagni della NASA, quando la navicella spaziale Columbia si è disintegrata al suo rientro nell'atmosfera terrestre.

R&S NELL'AGRICOLTURA.

Fertilizzanti chimici – Risultati tecnologici in Israele

1979

Sfruttando al massimo le scarse risorse idriche, il terreno difficile e una limitata forza lavoro, si è arrivati a vere e proprie rivoluzioni nei metodi agricoli. R&S nell’agricoltura vengono condotti in primo luogo dall’Organizzazione per la Ricerca Agricola del Ministero dell’Agricoltura, con risultati di ricerche che vengono rapidamente trasmessi sul terreno per la sperimentazione e i problemi che insorgono vengono presentati direttamente agli scienziati, perché questi trovino loro delle soluzioni.

Page 22: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

42 43

Le mucche da latte israeliane sono campionesse del mondo nella produzione di latte dopo aver elevato la media - grazie ad un allevamento scientifico e un controllo genetico - a 10.000 litri annuali per mucca. Gli agricoltori israeliani sono stati anche pionieri nell’applicazione della biotecnologia al loro campo, e questi progressi sono oggi applicati a prodotti commercializzabili che vanno da semenze e biopesticidi frutto di ingegneria genetica, a materiali plastici di facile degradabilità, fino a sistemi computerizzati di irrigazione - fertilizzazione.

La ricerca di tecniche che permettessero di risparmiare acqua, ha stimolato lo sviluppo di sistemi di irrigazione computerizzati che dirigono il flusso dell’acqua direttamente sulla zona delle radici delle piante. A seguito di ricerche intensive, si sta ora sfruttando l’enorme riserva sotterranea di acqua salmastra che si trova sotto la zona del Neghev, per produrre raccolti come pomodori e meloni di prima scelta, diretti ai mercati invernali americani ed europei.

Per coordinare le attività agricole quotidiane, vengono ampiamente usati computer ideati in Israele, che svolgono funzioni, quali la guida della somministrazione di fertilizzanti, tenendo conto dei fattori ambientali di rilievo; la fornitura al bestiame di mangimi misti preparati in base a proporzioni studiate, per ottenere il massimo rendimento al minor costo; l’ottenimento per il pollame di un ambiente a temperatura ed umidità controllate.

Israele 2000

R&S NELL’ENERGIA

Lo sviluppo intensivo di fonti d’energia alternative come l’energia solare, termica e del vento, è stato un positivo risultato della carenza di fonti energetiche convenzionali nel paese. Israele è il leader nel campo dell’energia solare ad ogni livello e il maggiore utente pro capite al mondo di scalda-acqua solari ad uso casalingo. Recentemente è stato sviluppato un nuovo tipo di collettore ad alta efficenza, in grado di raccogliere raggi solari concentrati; ciò permetterà un aumento

dell’uso di energia solare anche nell’industria. La produzione di una turbina azionata dal vento con un’elica flessibile e gonfiabile, ha rappresentato un progresso nell’utilizzazione dell’energia prodotta dal vento. Un progetto sviluppato da una equipe di scienziati del Technion, usa aria secca e acqua per produrre energia attraverso ciminiere alte 1.000 metri.

Fiori Frutti

L'ECONOMIA ECONOMIA. Dopo aver goduto per molti anni di uno dei maggiori tassi di crescita del PIL fra tutte le economie mondiali, Israele sta ora riprendendo la ripresa iniziata nel 2003, dopo un rallentamento di due anni in quasi tutti i campi di attività economiche. Nel 2006 il PIL israeliano aveva raggiunto il 5,1 % nonostante la Seconda Guerra del Libano che aveva causato una perdita temporanea dello 0,7 % nel PNL. La veloce ripresa e la continuazione della rapida crescita, hanno avuto come fattore trainante il settore commerciale che ha avuto nel 2006 una espansione del 6,4%, con un effetto sul PIL pro capite di circa 20.000 $.

Il risultato economico di maggiore rilievo del paese nei 61 anni della sua esistenza, è il suo tasso di sviluppo, avvenuto mentre si confrontava contemporaneamente con quattro importanti sfide: il mantenimento della sicurezza nazionale che pesa oggi per circa l'8 % sul PIL (in netto contrasto con l'oltre 25 % degli anni settanta); l'assorbimento di un ampio numero di immigranti – la ragion d'essere dello Stato Ebraico (oltre tre milioni – un incremento di oltre cinque volte – dalla sua fondazione, nel 1948); la creazione di una infrastruttura moderna per rispondere alle necessità della crescita economica; e infine, l'offerta di servizi pubblici ad alto livello.

Il prezzo di questa impressionante crescita è stato, fino a poco tempo fa, un deficit nella bilancia dei pagamenti. Ma nel 2006, per la prima volta, le esportazioni hanno superato le importazioni. Il debito estero è stato eliminato e Israele è diventata negli ultimi anni, creditrice. Nel 2006 Israele ha continuato a conseguire i suoi principali obiettivi macroeconomici: un tasso di inflazione molto basso, che ha talvolta persino raggiunto livelli negativi (nel 1984 aveva toccato il 445 % !); un deficit di bilancio molto basso; e un aumento limitato della spesa pubblica. Israele ha anche dato prova di essere un mercato molto attraente per gli investitori internazionali.

MONETA. L'unità monetaria è lo shekel (diviso in 100 agorot), conosciuto quale unità di peso per i pagamenti in oro ed argento fin dal II millennio prima dell'Era Volgare. È riportato nella Bibbia che il servo di Abramo si avvicinò a Rebecca al pozzo con "un pendente d'oro del peso di mezzo siclo e (pose)

Page 23: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

44 45

Moda Prodotti artigianali

sulle sue braccia due braccialetti del peso di 10 sicli d'oro" (Genesi, 24:22) Lo shekel aveva, nell'Agosto del 2009, un valore di 0,26 $ USA.

IMPORTANTI RIFORME. Il Nuovo Shekel Israeliano (NIS) è oggi una moneta "pesante", scambiata liberamente su tutti i mercati valutari internazionali. Si tratta di uno sviluppo relativamente recente, dopo decenni di controllo valutario che è stato essenziale – come in molti altri paesi dopo la Seconda Guerra Mondiale – per la sopravvivenza e la crescita della economia. Il tasso di cambio dello shekel è oggi determinato, dopo la rimozione di tutte le restrizioni sulle valute straniere, dal mercato monetario internazionale.

Il programma di riforme intrapreso dal governo nel 2003, continua a ridurre progressivamente il bilancio (come pure le tasse) e a snellire l'economia. Pur mantenendo il proprio impegno di incoraggiare iniziative economiche, il governo è riuscito a condurre una politica – sin dagli anni novanta – di riduzione del proprio coinvolgimento diretto nella economia. Quindi, oltre ad aver eliminato quasi del tutto i sussidi che sostenevano i prezzi di beni di consumo basilari e ad aver sfoltito i diritti di quelli diretti ad incoraggiare investimenti stranieri ed esportazioni, ha intrapreso una importante campagna di privatizzazione, vendendo le proprietà di centinaia di compagnie pubbliche.

ECONOMIA NAZIONALE. Il perenne problema del deficit commerciale è stato, fino a poco tempo fa, il duro prezzo che Israele ha dovuto pagare per riuscire ad ottenere il "miracolo" della sua rapida crescita, fronteggiando con successo altre sfide nazionali. Questo divario annuo tra un alto livello di importazioni ed un livello notevolmente minore di esportazioni, indicava dipendenza economica da risorse estere. Pertanto, un obiettivo politico di primaria importanza – che è stato finalmente da poco raggiunto - per ogni governo israeliano è stato di raggiungere "l'indipendenza economica", di arrivare cioè al punto che le esportazioni finanziassero tutte le importazioni e che questo deficit scomparisse. Con la sua piccola economia dal mercato interno relativamente limitato, Israele può accelerare la sua crescita solo ampliando le sue esportazioni. Gran parte delle risorse creative del paese sono state dedicate a costruire le proprie esportazioni industriali.

L'entrata nel GATT (General Agreement of Tariffs and Trade – Accordo Generale sulle Tariffe e sul Commercio), come pure l'istituzione di un'area di libero scambio per prodotti

industriali con la Comunità Europea (1975) e per tutti i prodotti con gli Stati Uniti (1985), ha migliorato la competitività delle esportazioni israeliane.

Di conseguenza, i beni israeliani possono essere immessi - con una esenzione dalle tasse doganali – tanto nell'Unione Europea (UE) quanto negli Stati Uniti. Ciò dà la possibilità ai produttori locali di mirare ad un mercato 110 volte più esteso di quello domestico e di attirare in Israele investitori che desiderano esportare i propri prodotti in Europa senza pagare per questi imposte doganali. Investitori israeliani hanno anche costituito joint ventures con compagnie giordane e egiziane in zone industriali che consentono l'esportazione di prodotti liberi da tasse doganali verso gli USA e l'Unione Europea.

Per un ambiente migliore 1993

Per ottenere migliori possibilità di successo, le imprese locali israeliane hanno cercato di identificare segmenti del commercio estero in cui crearsi una propria nicchia di specializzazione. La costituzione di joint ventures con compagnie industriali straniere ha spesso utilizzato l'unione fra le capacità di innovazione locali e la produzione a larga scala

estera, che permette anche una maggiore penetrazione nei mercati. Progetti congiunti sono stati intrapresi in settori come elettronica, software, apparecchiature mediche, stampa e grafica computerizzata. Molti di questi progetti sono stati attivamente assistiti nel reperimento di capitali, da strutture come fondazioni binazionali per la ricerca, lo sviluppo e la cooperazione.

IL QUADRO ECONOMICO. L'alto livello di consumo pubblico, il cui risultato maggiore è il pesante deficit nel bilancio governativo, è sempre stato una causa predominante del tasso di inflazione d'Israele. La strada per una ripresa economica, che chiamava al controllo dell'inflazione, alla riduzione del deficit nella bilancia dei pagamenti e al mantenimento del rapido tasso di crescita economica, richiedeva la diminuzione della spesa pubblica e ciò è avvenuto negli ultimi anni. Il finanziamento della massiccia spesa pubblica di Israele ha richiesto una pesante tassazione che i cittadini hanno dovuto sostenere per anni. Più recentemente sono stati apportati dei cambiamenti al sistema fiscale, allo scopo di integrare Israele in modo più stabile nella economia globale.

LAVORO E OCCUPAZIONE. Esiste un'ampia legislazione per la protezione e il benessere dei lavoratori. Le condizioni minime sono stabilite per legge, fra le quali una settimana

Page 24: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

46 47

lavorativa che conta un massimo di 47 ore, un compenso per il lavoro straordinario e festivo, ferie annuali e giorni di malattia retribuiti, liquidazioni e piani pensionistici. Salari e condizioni di lavoro specifiche nei vari settori lavorativi, vengono regolati in accordi negoziati fra il governo (come maggiore impiegato), le varie organizzazioni sindacali e le organizzazioni dei datori di lavoro.

INDUSTRIA. Israele è oggi un paese industrializzato la cui maggioranza della produzione - compresa quella di molti settori tradizionali - è basata su una intensa e sofisticata Ricerca & Sviluppo e su processi, strumenti e macchinari ad alta tecnologia. Questo è il risultato di uno sviluppo estremamente rapido e intensivo. Gli ampi investimenti nella aviazione e nelle industrie degli armamenti, hanno creato nuove tecnologie e queste sono diventate la base di particolarissime industrie ad alta tecnologia israeliane, quali le apparecchiature mediche, elettroniche, i software e hardware dei computer, le telecomunicazioni ecc... Negli anni ottanta, gli Israeliani che lavoravano nella Silicon Valley sono tornati in Israele e hanno aperto centri di sviluppo di compagnie multinazionali come l'Intel, la Microsoft, la IBM e altre. Negli anni novanta, l'immigrazione di scienziati, ingegneri, tecnici e operatori medici altamente dotati, provenienti dall'ex Unione Sovietica, ha consentito all'industria israeliana di fare un salto in avanti, raggiungendo il suo attuale livello di sofisticazione, con la sua varietà di prodotti da esportazione.

Centenario dell'industria:

Ingegneria genetica

A causa della sua carenza di risorse naturali e di materie prime, il solo vantaggio di Israele è la sua forza lavoro altamente qualificata, gli istituti scientifici e i centri di Ricerca & Sviluppo. Oggi, l'industria israeliana si concentra principalmente su una produzione con un alto valore aggiunto, sviluppando prodotti basati sulla creatività scientifica israeliana e sulla innovazione tecnologica.

INDUSTRIE HI TECH. La crescita più veloce (una media dell'8 % annuale negli ultimi anni) si pùò trovare nei settori dell'alta tecnologia, in cui gli elementi di conoscenze e capitali sono particolarmente sentiti e dove sono richieste tanto sofisticate tecniche di produzione, quanto considerevoli investimenti in R&S per i quali viene

speso il 4,4 per cento del PIL di Israele, una delle maggiori proporzioni in assoluto al mondo. La qualità di R&S in Israele si pone, stando agli esperti statunitensi, fra le dieci più alte al mondo. Contribuiscono con successo a questi due requisiti gli istituti di ricerca accademici, che forniscono una gran parte della R&S basilari e i Venture Capital.

L'era dell'informazione tecnologica (l'Internet, il commercio elettronico ecc...) ha posto l'economia israeliana - e in particolare le sue industrie Hi Tech, all'avanguardia dello sviluppo mondiale in questi campi.

Un certo numero di società israeliane che hanno raggiunto il riconoscimento internazionale, sono state acquistate da gruppi economici di primissimo piano, nell'ambito di transazioni del valore di molti miliardi di dollari.

Il numero delle nuove società start-up è altissimo, e questo grazie agli straordinari talenti innovativi presenti in Israele, insieme alla disponibilità di manodopera altamente specializzata. La crescente presenza di società israeliane a Wall Street e sui mercati azionari europei, è un'ulteriore dimostrazione del rispetto di cui l'industria Hi Tech d'Israele gode.

L'INDUSTRIA ISRAELIANA DEI DIAMANTI. Israele è un centro mondiale leader per la produzione e il commercio dei diamanti. La principale ragione per cui ciò avviene, è che questa industria israeliana ha un gran numero di sfaccettature – esattamente come i diamanti che essa produce. Il diamante israeliano è sinonimo di fiducia e affidabilità e ha la garanzia di non provenire da situazioni di conflitto e di essere autentico.

Centenario dell'industria

Ingegneria medica

Inoltre, l'industria diamantifera israeliana è leader mondiale sia nelle tecnologie del taglio che nella manodopera che lo esegue, assicurando in questo modo la migliore produzione di diamanti – dal grezzo al pulito. L'ampio inventario della produzione locale, ma anche le importazioni esenti da tasse sia dei diamanti grezzi che di quelli puliti, assicurano prezzi competitivi. La Borsa Israeliana per i Diamanti è il maggiore luogo di contrattazioni di diamanti al mondo e ospita sotto un solo tetto tutte le funzioni operative e i bisogni di ogni acquirente di diamanti. Israele produce la maggioranza delle pietre preziose finite di piccolo taglio, che vengono poi usate nei lavori di gioielleria. È

anche responsabile per il 40 per cento della pulitura di diamanti di tutte le forme e grandezze, rendendo così Israele il centro leader a livello mondiale della pulitura di diamanti, tanto in termini di produzione che di commercializzazione.

AGRICOLTURA. Israele è divenuta uno dei leader mondiali nell'agricoltura qualificata e ad alto rendimento e ciò è il risultato della stretta collaborazione fra coltivatori e ricercatori per lo sviluppo e l'applicazione di sofisticati metodi scientifici in tutti rami dell'agricoltura.

Page 25: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

48 49

Macchinari e attrezzature elettroniche progettati e prodotti localmente, sono ampiamente usati nelle attività agricole, dall'irrigazione al raccolto, dalla mungitura all'imballaggio.

Sfruttando al massimo la poca acqua e la scarsa terra coltivabile, Israele produce prodotti alimentari in quantità maggiore del fabbisogno locale.

Le importazioni comprendono soprattutto cereali, carne, tè, caffè, riso e zucchero, mentre fra le esportazioni, che sono di gran lunga superiori, godono il maggiore successo rose a stelo lungo, garofani, meloni, kiwi, fragole, pomodori, cetrioli, peperoni e avocadi, specialmente sui mercati europei e americani durante i freddi mesi invernali.

Centenario dell'Industria:

computer nella industria

EDILIZIA. Le compagnie israeliane sono fra i leader mondiali nella progettazione e la produzione di strutture metalliche per l'edilizia, parti e componenti prefabbricate – come porte, finestre, prodotti sanitari, componenti idrauliche, infissi e accessori e molto altro ancora. Questi prodotti sono commercializati con grande successo in tutto il mondo e si possono trovare nei maggiori cantieri edilizi di tutti i continenti.

TRASPORTI E COMUNICAZIONI. L'importanza del settore dei trasporti e delle comunicazioni supera ampiamente la sua piccola parte nella statistica economica, poiché si tratta di una industria infrastrutturale che serve indistintamente tutti i rami dell'economia, ma anche le singole famiglie. Nel campo dei trasporti si è verificato negli ultimi anni un notevole incremento nel settore

dell'aviazione (grazie alla parallela crescita del turismo), ma la crescita del settore delle comunicazioni è stata ancora più veloce. Dai primi anni cinquanta, il tonnellaggio lordo totale della flotta mercantile si è più che decuplicato, mentre le compagnie aeree hanno più che centuplicato il numero dei passeggeri. Nello stesso periodo il chilometraggio stradale è stato raddoppiato, il numero degli autobus triplicato e quello dei camion è aumentato di dieci volte.

TURISMO. I turisti sono attratti dalla varietà geografica di Israele, dai suoi siti archeologici e religiosi, dal sole quasi illimitato e dalle moderne strutture balneari sul Mediterraneo, sul Lago Kinneret (il Mare della Galilea), sul Mar Rosso e sul Mar Morto. Sebbene questa industria contribuisca con meno del 3% al PNL, ha un valore aggiunto dell'85% di valuta straniera (rendendola la leader per quanto riguarda il valore aggiunto fra le industrie di esportazione del paese) e impiega circa 80.000 persone. L'ampio potenziale di questa industria non è stato ancora sfruttato appieno ed è uno dei maggiori fattori nel piano di crescita economica di Israele.

Cultura e tempo libero

Il Festival di danze a Carmiel Zimryià – un raduno mondiale di cori

Quattromila anni di patrimonio ebraico, un secolo di sionismo politico e sei decenni di Stato moderno, hanno contribuito allo sviluppo di una cultura israeliana che riflette elementi mondiali, pur mantenendo vivo lo sforzo di giungere ad una propria autentica identità. L'espressione culturale attraverso le arti in Israele, è varia come lo sono le persone stesse, con attività per tutti i gusti: offre talenti professionali di livello internazionale insieme a una ricchezza di possibilità per aspiranti artisti e dilettanti.

TEATRO. Il teatro in Israele è composto di molti e differenti elementi - contemporanei e classici, locali e importati, sperimentali e tradizionali - con drammaturghi, attori, registi e produttori dai diversi backround, che si trovano a fondere materiale straniero con quello locale e a creare da questo in modo graduale, un teatro israeliano con propri caratteri distintivi. La scena teatrale è molto attiva, con molti teatri di repertorio professionali e dozzine di compagnie regionali e dilettantistiche, che si esibiscono in tutto il paese di fronte a pubblici vasti ed affezionati. Negli ultimi anni, diverse compagnie israeliane hanno compiuto tournee nell’Europa occidentale ed orientale e negli Stati Uniti, partecipando a festival internazionali, compreso quelli di Edimburgo e di Berlino, ed hanno fatto la loro comparsa nei maggiori eventi teatrali in Europa, negli Stati Uniti e altrove. Un certo numero di gruppi semi-professionali e dilettantistici si esibisce anche in inglese ed in russo. Le compagnie professionali più importanti si trovano nelle quattro maggiori città del paese.

INTRATTENIMENTO LEGGERO. Il concetto di intrattenimento “popolare” ha avuto i suoi inizi in Israele nel corso degli anni '40 – prima della fondazione dello Stato – ma il maggiore impulso si è avuto comunque negli anni '60 con la formazione di gruppi d’intrattenimento legati alle varie unità militari.

Page 26: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

50 51

Sebbene la radio e la televisione siano i principali mezzi per l’intrattenimento popolare, hanno regolarmente luogo in ogni parte del paese anche spettacoli dal vivo di comici, cantanti, musicisti, complessi ed altri gruppi. Alcuni artisti, come Dudu Fisher, la compianta Ofra Haza, Rami Kleinstein, Aviv Ghefen, David Broza e Noa (Ahinoam Nini), sono divenuti popolari anche all’estero. Nel 1998, la cantante transessuale Dana International ha vinto il concorso canoro dell'Eurovisione ed è diventata una star mondiale. La musica contemporanea in Israele è varia e spesso audace. Molti dei nuovi arrivati sulla scena della musica popolare israeliana sono emersi dal programma musicale Kochav Nolad (È nata una stella), la risposta israeliana al programma "American Idol" negli USA. Sempre più popolare fra tutti gli israeliani è un genere di musica mediterranea che ha la sua fonte principale da influenze arabe e greche.

Grandi musical come “Les Miserables” e “The sound of Music”, tradotti in ebraico, sono stati riproposti, con un entusiasmante successo di pubblico. Una nuova generazione di comici di stand-up, sta iniziando a imporsi con un sostanziale seguito di spettatori.

Le prime lettere – il giorno del francobollo

CINEMA. La produzione cinematografica israeliana ha subìto grandi sviluppi rispetto ai suoi inizi, negli anni '50. Le prime opere prodotte e dirette da israeliani tendevano, come d'altronde avveniva anche nella letteratura israeliana di quel periodo, a seguire un modello eroico. Alcuni dei film più recenti sono, invece profondamente radicati nella esperienza israeliana, trattando temi come i sopravvissuti all’Olocausto e i loro figli e i travagli dei nuovi immigranti. Altri riflettono una tendenza che si indirizza maggiormente all’attuale realtà israeliana, confrontandosi con il conflitto arabo-israeliano o inserendosi nel contesto di una società universalista, in certa misura alienata e edonistica.

I film e i produttori cinematografici israeliani hanno vinto negli ultimi anni molti premi internazionali. L’esportazione del cinema è in crescita di anno in anno, e un numero crescente di film prodotti in Israele riscuote successo all’estero, e più produzioni straniere dai grandi incassi e co-produzioni vengono proiettate nel paese. Il Centro Cinematografico Israeliano, una divisione del Ministero del Commercio e del Lavoro, promuove la produzione di film in Israele di produttori locali e stranieri e fornisce vari servizi, dall’instaurazione di contatti professionali all’offerta di incentivi finanziari. Eventi

di rilievo come il Festival Cinematografico d'Israele presso la Cinemateca di Gerusalemme, insieme ad eventi dello stesso genere a Haifa e a Sderot e in combinazione con festival di film israeliani presentati all'estero, contribuiscono nel loro insieme a promuovere la conoscenza della cinematografia israeliana.

Incorporazione

del Frontespizio della Bibbia

Schocken del 1290, Mostra Mondiale del

francobollo 1985

La Cinemateca di Gerusalemme – recentemente rinnovata – ha al suo interno un archivio di migliaia di film, una biblioteca per la ricerca, sale per la visione di film e uno spazio adatto

a mostre. L’Archivio Cinematografico Spielberg presso l’Università Ebraica di Gerusalemme, contiene la più ampia raccolta al mondo di materiale cinematografico riguardante temi ebraici, vita ebraica ed Israele. Gestito dall’università insieme agli Archivi Centrali Sionistici, la sua principale attività è di raccogliere, conservare e catalogare filmati ebraici, e di mettere questo materiale a disposizione di ricercatori, sceneggiatori del cinema e della televisione e produttori di ogni parte del mondo.

MUSICA CLASSICA. La musica iniziò ad occupare un posto importante nella vita culturale della comunità ebraica in Terra d’Israele dopo la Prima Guerra Mondiale. Tuttavia, la musica è divenuta un’attività importante su un piano professionale solo negli anni '30, quando affluirono nel paese, spinti dalla minaccia del nazismo in Europa, centinaia di insegnanti, studenti, compositori, orchestrali e cantanti, e con loro migliaia di amanti della musica.

Il Cinquantesimo Concorso Internazionale

per Arpa Israele 2009

Page 27: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

52 53

L’Orchestra Filarmonica di Palestina (oggi Orchestra Filarmonica d’Israele), dette il suo primo concerto a Tel Aviv nel 1936. Essa divenne immediatamente uno dei pilastri della vita musicale del paese, acquistandosi nel corso degli anni la fama di una delle migliori orchestre al mondo. Subito dopo veniva fondata un’orchestra radiofonica (oggi Orchestra Sinfonica di Gerusalemme) i cui concerti, trasmessi via radio, attiravano decine di migliaia di ascoltatori. Più tardi, sono state poi fondate altre organizzazioni attive in campo musicale, fra queste l’Orchestra da Camera d’Israele, la Sinfonietta di Beer Sheva e le varie orchestre delle città di Haifa, Natania, Holon, Ramat Gan e Rishon Le Zion ed anche l'Orchestra Kibbutzistica Israeliana. Agli inizi degli anni '80, la Nuova Opera d’Israele ha iniziato ad allestire produzioni di alto livello professionale, facendo rivivere l’entusiasmo del pubblico per l’Opera.

Musica Israeliana

Agli inizi degli anni '90, la vita musicale israeliana ha subito una grande trasformazione con il massiccio afflusso di oltre un milione di Ebrei provenienti dall’ex-Unione Sovietica. Questa immigrazione ha portato con sé molti musicisti di professione, fra questi molti orchestrali, cantanti ed insegnanti di musica, il cui impatto è ben sentito nella formazione di nuove orchestre sinfoniche e da camera, come pure di piccoli gruppi, ed anche nella dinamica iniezione di talento e vitalità musicale nelle strutture educative scolastiche, nei conservatori e nei centri comunitari di tutto il paese.

La tradizione della musica da camera, anch’essa iniziata negli anni '30, viene portata avanti da diversi complessi e gruppi corali ben noti sulla scena internazionale, i quali dalla immigrazione degli anni '90, sono aumentati sia in numero che in varietà.

DANZA. Nella vita comunitaria e religiosa del popolo ebraico, la danza è stata vista come espressione di gioia e di dolore sin dai tempi della Bibbia ed è oggi parte integrante delle celebrazioni religiose, nazionali, comunitarie e familiari.

La danza folkloristica israeliana è nata come amalgama di forme di danze popolari ebraiche e non ebraiche di molte parti del mondo. Mentre in altri paesi la danza folkloristica è incoraggiata per conservare antiche tradizioni rurali, in Israele è una forma d’arte in costante sviluppo evolutasi fin dagli anni '40 e basata tanto su fonti storiche e moderne, quanto su associazioni bibliche e stili di danza dei nostri giorni.

I primi pionieri portarono con sé danze dei loro paesi d’origine che furono adattate al nuovo ambiente. Tra queste, una danza rumena - la hora - venne a caratterizzare la nuova vita che si stava costruendo nella Terra d’Israele: la forma di circolo chiuso in cui questo ballo veniva eseguito, dava a tutti i partecipanti uno status uguale; i suoi movimenti semplici permettevano a chiunque di prendervi parte; e le braccia allacciate simboleggiavano infine la nuova comune ideologia. Dal 1988, ogni anno si tiene a Carmiel, una cittadina della Galilea centrale, un festival internazionale di danza folkloristica della durata di tre giorni, che vede la partecipazione di gruppi provenienti da Israele e da varie parti del mondo.

Balletto 2007

La danza come forma d’arte, è stata introdotta nel paese negli anni '20 da insegnanti ed appassionati di danza giunti da poco dai centri della cultura Europea. Dopo la fondazione dello Stato, è stata sviluppata ad un alto livello professionale da un certo numero di compagnie - ognuna basata su orientamenti e stili differenti. Oggi sono circa una dozzina le compagnie di danza professionali - la maggioranza delle quali ha la propria base a Tel Aviv – che presentano un vasto repertorio sia nel paese che all’estero.

Il contributo di Israele nel campo dell’educazione al movimento, comprende i metodi di Moshe Feldenkrais, insegnati in tutto il mondo, e il metodo Eshkol-Wachman di scrittura del movimento, uno dei tre più noti sistemi di registrazione scritta della danza e del movimento.

IL POPOLO DEL LIBRO. Fondamentale per lo sviluppo della letteratura nel paese, è la rinascita della lingua ebraica, che dura ormai da un secolo, sia nel suo uso nella la vita di tutti i giorni, ma anche come linguaggio di espressione letteraria. Gli autori e i poeti israeliani trattano ampiamente di immagini e avvenimenti locali, ma si occupano anche di temi universali, riflettendo così la natura dei dinamici interessi del paese e lo sviluppo della sua società complessa e dai molti strati. Ogni anno si pubblicano più di 2.500 nuovi libri che, insieme a

Page 28: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

54 55

nuove edizioni di classici e a libri importati, sono in vendita nelle numerose librerie presenti in ogni città grande o piccola.

Circa 1.000 biblioteche offrono servizi di consultazione e prestito, comprese varie "libromobili", servizi di biblioteca mobile che portano il loro servizio fino a regioni fuori mano. La Fiera Internazionale del Libro, che si tiene ogni due anni, attira a Gerusalemme migliaia di visitatori, mentre ogni primavera la Settimana del Libro Ebraico trasforma piazze e giardini di città in affollati mercati di libri.

Masada La Via dell'Incenso I Tel Biblici

In aggiunta al prolifico complesso della letteratura scritta in ebraico, viene pubblicato un rispettabile numero di produzioni, sia in prosa che in poesia, anche in altre lingue, fra cui arabo, inglese e francese. Dopo la recente immigrazione di oltre un milione di Ebrei dall’ex-Unione Sovietica, Israele è divenuta il più grande centro di produzione letteraria in lingua russa al di fuori della Russia stessa.

ARTI FIGURATIVE. La pittura e la scultura contemporanea, la fotografia ed altre forme di arte, pur riflettendo tendenze internazionali, sono influenzate anche dal temperamento e dal paesaggio tipici d'Israele. L'arte, in tutte le sue forme, gode di ampio risalto nei musei e nelle numerose gallerie sparse in tutto il paese. Vecchi quartieri di Gerusalemme. Giaffa e Safed, sono stati restaurati per diventare quartieri per artisti e il villaggio degli artisti di Ein Hod annidato sui monti del Carmelo, vicino a Haifa, è destinato a coloro che sono alla ricerca dell'arte in una cornice rurale.

MUSEI. Circa 200 musei, che abbracciano argomenti che vanno dalla archeologia alla zoologia, vengono mantenuti in città grandi e piccole e in kibbutzim in tutto il paese, e ricevono ogni anno la visita di milioni di persone. Il Museo d'Israele – che è il Museo Nazionale - ha sezioni dedicate all'archeologia, a temi ebraici, alla pittura impressionista e israeliana, ma presenta anche collezioni speciali come quella dei Rotoli del Mar Morto. Yad Vashern - l'Autorità Nazionale per la Commemorazione degli Eroi e dei Martiri dell'Olocausto - comprende un nuovo museo che documenta gli eventi del periodo, tanto attraverso filmati visibili su dozzine di schermi, quanto facendo uso di documenti esibiti in tradizionali teche in vetro. Il Museo Ha'aretz, come vari altri, presenta collezioni che riflettono lo sviluppo del paese dalla preistoria in poi. Unico nella sua concezione, il Museo della Diaspora (Beit Hetefutzot), traccia la storia delle comunità ebraiche nel

mondo per mezzo di modelli in scala, diorami e presentazioni audiovisive.

ARCHEOLOGIA. Il legame fra il passato e il presente del paese, viene reso concreto da circa 20.000 siti di reperti antichi riconosciuti e protetti dalla legge, i quali rappresentano migliaia di anni di storia. Ogni anno vengono condotte campagne di scavi in dozzine di siti di ogni periodo storico e in ogni parte del paese. Fra ritrovamenti che attestano la lunga connessione del popolo ebraico con la Terra d'Israele, vi sono le Stalle di Salomone a Meghiddo, case del periodo ìsraelitico nella Città di Davide (Geruselemme), bagni rituali a Massada, numerose sinagoghe in tutto il paese e i Rotoli del Mar Morto, contenenti la più antica copia esistente del Libro di Isaia in una scrittura ebraica ancora leggibile. Gli scavi hanno rivelato anche le vestigia di altre civiltà che hanno lasciato la loro impronta nel paese durante i secoli. Tutti i reperti sono registrati e le località storiche sono conservate e segnalate con cura, sia per gli studiosi che per i visitatori.

Archeologia a Gerusalemme, Bassorilievi dei secoli XII, XIII, XVI e XVIII

MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA. La tradizione di una stampa libera, parte integrale della democrazia israeliana, trova espressione nella pubblicazione di 7 quotidiani in lingua ebraica e di 11 in altre lingue - compreso l'arabo - come pure da un vasto numero di riviste periodiche.

Due canali televisivi, TV via cavo e via satellite (canali locali ma anche dozzine di stazioni di ogni parte del mondo) e diverse stazioni radio, in aggiunta ai programmi educativi e culturali, presentano un'ampia varietà di trasmissioni e fra queste notiziari, interviste, dibattiti, spettacoli con giochi a premi, film e programmi di intrattenimento. I programmi in lingua araba sono messi a punto per adattarsi agli interessi della popolazione araba, mentre le trasmissioni in altre lingue vanno incontro alle necessità dei gruppi di immigranti e dei turisti. Sulle onde corte vengono regolarmente trasmessi programmi per ascoltatori all'estero.

Page 29: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

56 57

SPORT. II calcio e la pallacanestro sono gli sport più popolari d'Israele, mentre il nuoto, il tennis, la pallavolo, la ginnastica, l'atletica leggera e altre attività, conquistano ogni anno più partecipanti entusiasti. Squadre locali prendono regolarmente parte a campionati nazionali di fronte a grandi folle di tifosi fedeli, mentre squadre nazionali rappresentano il paese in campionati internazionali.

Le principali organizzazioni sportive israeliane (Maccabi, Betar, Hapoel e Elìtzur), sponsorizzano sia squadre locali di vari Sport, che programmi per giovani; qui vengono coltivati e addestrati i futuri campioni del paese. Atleti ebrei da tutto il mondo giungono ogni quattro anni in Israele per gareggiare nella Maccabiade e nei Giochi della Hapoel.

Avvenimenti speciali, come l'annuale maratona intorno al Kinneret (Mare di Galilea), la traversata a nuoto del lago, o la marcia di Gerusalemme, attirano ogni anno migliaia di partecipanti. Campeggio e escursioni

diventano sempre più popolari, con circa 6,5 milioni di visite registrate annualmente nei parchi nazionali e nelle riserve naturali d'Israele.

Per gli amanti dell'avventura, ci sono escursioni in scenari fra i più spettacolari al mondo: immersioni subacquee nella splendida barriera corallina nel Golfo di Eilat e gite a cavallo - la cui durata varia da un'ora fino a diversi giorni – in cui si può cavalcare lungo i sentieri delle foreste della Galilea, sulle spiagge del Mediterraneo e in altre parti del paese.

Negli ultimi anni, è andata aumentando anche la partecipazione a corse in bicicletta e automobile, volo planato, rappeling, vela e wind-surf.

Istituto Wingate Sport per tutti

Israele nel MondoL'Istituto Israeliano

per Esportazione e la Cooperazione Internazionale

50° Anniversario, 2008

ISRAELE FRA LE NAZIONI. Lo Stato d'Israele è membro delle Nazioni Unite sin dal 1949 e mantiene relazioni con la maggior parte degli stati del mondo. Con le memorie di secoli di persecuzioni, la devastante esperienza dell'Olocausto

ed il decennale conflitto arabo- israeliano, la politica estera d'Israele è messa a punto con lo scopo di far progredire la pace, tenendo nello stesso tempo ad assicurare la sicurezza del paese e a promuovere la cooperazione con tutte le nazioni. Un interessante aspetto delle relazioni d'Israele con molti paesi africani, asiatici e latinoamericani in via di sviluppo, è la condivisione delle conoscenze e delle esperienze accumulate in campi come l'agricoltura, la pianificazione regionale, la sanità pubblica e lo sviluppo comunitario.

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. Un aspetto continuo delle relazioni di Israele con molti paesi in via di sviluppo in Africa, Asia e in America Latina, è la condivisione delle conoscenze accumulate e della esperienza in campi come l'agricoltura, la pianificazione regionale, la sanità pubblica e lo sviluppo comunitario. Sin dalla sua fondazione, Israele ha espresso il suo forte desiderio di condividere con la comunità internazionale abilità apprese nel corso della propria esperienza di sviluppo. Questo desiderio ha condotto alla fondazione, nel 1958, di MASHAV - il Centro per la Cooperazione Internazionale – come dipartimento del Ministero degli Affari Esteri, responsabile della pianificazione e della messa in atto dei programmi di cooperazione internazionale di Israele. I programmi di MASHAV sono basati sul trasferimento delle abilità tecnologiche e sull'arricchimento delle risorse umane. In collaborazione con ministeri, istituzioni professionali e accademiche e centri di ricerca in tutta Israele, MASHAV opera come partner con paesi in sviluppo o con quelle nazioni la cui economia è in uno stato di transizione, con lo scopo di aiutarli a superare le sfide legate al loro sviluppo in campi come l'alleviamento della povertà, le cure sanitarie primarie, la sicurezza alimentare, l'istruzione della prima infanzia, la lotta alla desertificazione, l'uguaglianza dei sessi, le piccole e medie imprese e lo sviluppo integrato delle zone rurali. Nell'ambito del processo di pace nel Medio Oriente, MASHAV si pone la priorità di istituire programmi di

La XVIII Maccabiade2009

Page 30: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

58 59

sviluppo con i propri vicini, nel tentativo di promuovere una cooperazione pacifica attraverso uno sviluppo economico e sociale.

Da quando Israele è stata ammessa alle Nazioni Unite (ONU) come suo 59° membro l'11 Maggio 1949, ha preso parte ad un'ampia gamma di operazioni e ha compiuto lo sforzo di dare il suo pieno contributo alle organizzazioni delle Nazioni Unite che si occupano di sanità, lavoro, cibo e agricoltura, istruzione e scienza. Israele svolge un ruolo attivo nel lavoro delle organizzazioni non-governative, condotto sotto gli auspici dell'ONU, dove ci si occupa di questioni che spaziano dalla aviazione all'immigrazione, dalle telecomunicazioni alla meteorologia, dal commercio alla condizione delle donne.

RELAZIONI DIPLOMATICHE. L'immediato riconoscimento del nuovo Stato di Israele da parte degli Stati Uniti nel 1948, segnò l'inizio di una relazione basata su valori comuni e caratterizzata da profonda amicizia e reciproco rispetto. Entrambi i paesi sono vibranti democrazie i cui sistemi politici e legali sono ancorati alle tradizioni liberali; entrambi hanno iniziato quali società di pionieri ed entrambi continuano a ricevere e ad assorbire nuovi immigranti. Israele e Stati Uniti hanno in comune un'ampia gamma di obiettivi di politica estera, inclusa la convinzione che la risoluzione del conflitto debba avvenire attraverso l'uso di mezzi pacifici, anche se a volte i due paesi hanno “ammesso di comune accordo di essere in disaccordo”, risolvendo le loro divergenze come amici e alleati. Lo stretto legame fra i due paesi, trova anche espressione tanto nei vincoli esistenti fra il popolo di Israele e quello americano, quanto nelle partecipazioni in corso nei campi della tecnologia, della economia, dell'ecologia, della sicurezza, della cultura e delle scienze.

James Ensor 1860 – 1949 – Francobollo emesso in modo

congiunto con il Belgio

Il Canada ha riconosciuto Israele de jure nel 1949, e i due paesi hanno da molti anni piene relazioni diplomatiche basate su comuni valori democratici con legami bilaterali valorizzati da scambi culturali e scientifici.

Oggi Israele intrattiene relazioni diplomatiche con quasi tutti i paesi dell'America Centrale, dell'America del Sud e della regione dei Caraibi. Queste relazioni hanno il loro riflesso in una produttiva cooperazione nelle sfere politiche, economiche e culturali, ma anche in un ampio numero di accordi bilaterali in molti campi.

Data la prossimità geografica e la somiglianza dei sistemi politici, L’Europa occidentale è il più naturale partner commerciale d’Israele. L'Accordo di Associazione Israele – Unione Europea, firmato nel 1995 è entrato in vigore nel Giugno del 2000, consentendo sia un più intenso dialogo politico, che relazioni economiche più vicine. Alla metà degli anni novanta, Israele si è unita al Programma della EU per le Strutture di Ricerca e di Sviluppo Tecnologico.

Nel Dicembre del 2004, Israele e Unione Europea hanno stipulato il Piano di Azione nell'ambito della Politica Europea per i Paesi Vicini. Nel Novembre del 2007, è stato istituito un Dialogo Europeo – Israeliano per le Attività Commerciali, con lo scopo di promuovere la comprensione e la cooperazione fra i settori privati dalle due parti.

Insieme agli Stati Uniti, alla Russia e alle Nazioni Unite, l'Unione Europea è membro del Quartetto che sta cercando di trovare una soluzione al conflitto arabo-israeliano attraverso il processo di pace.

Francobollo di Chanukkà emesso in

modo congiunto da Israele e USA5

Le relazioni fra Israele e i paesi dell'Europa Centrale e Occidentale, che sono state immediatamente

rinnovate quando questi sono tornati ad essere delle democrazie, stanno diventando sempre più strette, in particolare nei settori della economia, della cultura, del turismo e della cooperazione internazionale. Gli accordi economici con tali paesi sono di particolare importanza, visto che molti di loro sono membri della Unione Europea o sono candidati per una futura adesione. I legami di Israele con la Federazione Russa sono di importanza strategica, dato l'attivo coinvolgimento nel processo diplomatico nel Medio Oriente (come membro del Quartetto) e le trattative con l'Iran sul suo programma nucleare.

Le relazioni di Israele con gli Stati euroasiatici (ex Unione Sovietica) hanno preso vigore, in particolare in ambiti politici, economici e culturali. Visite ufficiali e nuovi accordi, hanno posto solide fondamenta per l'ampliamento di queste relazioni. I legami commerciali e quelli legati a investimenti, si trovano in una fase di impressionante incremento. Oltre un milione di ex cittadini sovietici che vivono ora in Israele, formano un ponte

Page 31: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

60 61

umano fra Israele e i propri paesi di origine, aggiungendo a queste relazioni una dimensione del tutto speciale. Israele continua a migliorare le sue relazioni con gli Stati Caucasici dell'Asia Centrale, dai quali proviene una forte richiesta per ricevere l'aiuto israeliano portato da MASHAV nei settori della sanità pubblica, dell'agricoltura avanzata, della gestione delle risorse idriche e nella lotta contro la desertificazione.

I legami di Israele con i paesi africani del Sub-Sahara, risalgono alla metà degli anni cinquanta e hanno subìto vari stati di transizione. A partire dagli anni ottanta, le relazioni sono state gradualmente ripristinate e hanno avuto un nuovo impeto quando c'è stato un progresso nei negoziati di pace fra Israele e i suoi vicini arabi. Alla fine degli anni novanta, Israele aveva ristabilito rapporti ufficiali con 39 paesi a sud del Sahara.

Oggi, Israele e i paesi del Sub-Sahara, sono impegnati in un dialogo che trova la sua espressione in reciproche visite di capi di stato e di ministri. Vi sono inoltre dinamiche attività che comprendono legami economici e commerciali, contatti culturali e accademici, molteplici progetti agricoli comuni, assistenza medica, programmi di addestramento professionale e – in situazioni di bisogno – aiuti umanitari.

Pace – Francobollo emesso in onore dell'Accordo di pace con la

Giordania

Israele mantiene rapporti diplomatici con la maggior parte degli Stati dell’Asia. La crescente forza economica e politica di questi paesi, ha contribuito all’intensificarsi dei legami nella sfera politica, in quella culturale e soprattutto, nell'ambito economico. Anche la cooperazione tecnica con Israele in settori di R&S scientifici, sviluppo rurale, agricoltura e

istruzione, ha giocato un importante ruolo nel rafforzare le relazioni con i paesi in via di sviluppo della regione.

Israele ed Egitto hanno firmato un trattato di pace nel 1979, segnando la fine di trenta anni di implacabile ostilità e di cinque guerre che hanno avuto, per i due paesi, un costo altissimo. Al Presidente Sadat e al Primo Ministro Begin fu congiuntamente assegnato il Premio Nobel per la Pace

come riconoscimento della loro impresa. Sebbene l’Egitto sia stato ostacolato dagli altri Stati arabi a seguito della firma del trattato, da allora tutti hanno ripristinato le loro relazioni con l’Egitto e hanno riaperto le proprie ambasciate al Cairo. Dovendo superare 30 anni di sfiducia e ostilità, la normalizzazione dei rapporti tra Israele ed Egitto è un lungo ed arduo processo. In ogni caso, entrambi i paesi hanno istituito consolati e ambasciate, e si svolgono regolarmente incontri tra ministri e alti funzionari.

Il trattato di pace tra Giordania e Israele, è stato firmato nel 1994. Benché de facto fossero in guerra l’uno contro l’altro per 46 anni, per tutto questo periodo Israele e Giordania avevano mantenuto contatti segreti e concluso accordi di mutuo vantaggio. La più significativa espressione delle relazioni di pace è l'istituzione di Zone Industriali Qualificanti (QIZ) che permettono alla Giordania, per mezzo della cooperazione con Israele, di esportare verso gli Stati Uniti prodotti in quantità illimitata ed esenti da tasse doganali, per oltre un miliardo di dollari. Israele sta anche cooperando con la Giordania in progetti in ambiti culturali e di sanità pubblica. Dal processo di pace iniziato a Oslo, ci sono stati contatti a diversi livelli con gli Stati del Golfo.

Nel 1994, tre stati arabi del Nord Africa - Marocco, Mauritania e Tunisia - si sono uniti ad altri paesi arabi e hanno imboccato la strada della pace e della riconciliazione, instaurando rapporti diplomatici con Israele. Anche con questi paesi, come con tutti gli Stati Arabi, avviene che anche quando le relazioni vengono ufficialmente interrotte a causa di eventi politici, parte dei legami commerciali, e contatti in altri campi e nel turismo, continuino.

Terra di Tre Religioni 2000

L'instaurazione di piene relazioni diplomatiche fra Israele e la Santa Sede, nel Dicembre del 1993, può esser considerata come un passo di grande significato nell'ambito del processo storico in cui sta avvenendo un cambiamento nell'atteggiamento della Chiesa verso l'Ebraismo e verso il popolo ebraico. Nel Marzo del 2000,

Papa Giovanni Paolo II venne in Israele per un pellegrinaggio

Page 32: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

62 63

personale nei Luoghi Santi e incontrò il Presidente Ezer Weizman e il Primo Ministro Ehud Barak. In quella occasione, ebbero luogo anche altri eventi come l'incontro con i Capi Rabbini e le visite a Yad Vashem e al Muro Occidentale. Quella visita sottolineò la continuazione del processo di comprensione.

Il suo successore, Papa Benedetto XVI, ha visitato Israele nel Maggio del 2009 ed è stato accolto in Terra Santa come un amico dello Stato d'Israele e del popolo ebraico. La sua visita ha segnato un importante stadio nello sviluppo delle relazioni fra il Vaticano e Israele, rafforzando il dialogo fra Cristianesimo, Ebraismo e Islam, come parte dello sforzo teso a raggiungere la pace nella regione.

ISRAELE E L'EBRAISMO MONDIALE. Recenti stime calcolano che la popolazione ebraica totale nel mondo sia di oltre 13 milioni, il 42 % dei quali vivono in Israele e circa il 40 % negli Stati Uniti. Le relazioni fra gli Ebrei della Diaspora e di Israele si svolgono a vari livelli e il continuo dialogo fra di essi include una vasta gamma di temi di reciproco interesse e preoccupazione. Da parte sua, Israele cerca di rafforzare i suoi legami con le comunità ebraiche della Diaspora, promuovendo attività ebraico-sionistiche, incoraggiando lo studio della lingua ebraica, favorendo visite di turisti e missioni di studio, attirando investimenti finanziari e iniziando progetti economici congiunti. Gli Ebrei della Diaspora, prendono parte alla costruzione del paese attraverso contributi finanziari, dando sostegno sociale e politico e tornando in Israele per vivervi, aggiungendo al mosaico Israeliano le proprie particolari abilità e il proprio retroterra culturale.

Una Terra stillante di latte e miele"

Esodo 3:8

Fatti in cifre POPOLAZIONE: 7.427.000

Ebrei: 75,5%

Non Ebrei: 24,5%

DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE

Piccole e grandi città: 91,7%

di cui: Gerusalemme : 10,4%

Tel Aviv : 5,3%

Haifa : 3,6%

Villaggi e insediamenti comunitari: 3,1%

Moshavim: 3,3%

Kibbutzim: 1,7%

DURATA DELLA VITA

Donne: 82,5

Uomini: 78,8

DISTRIBUZIONE DELLA FORZA LAVORO

Servizi pubblici, comunitari e personali 40,1 %

Industria 13,3 %

Turismo, commercio e finanza 26,0 %

Agricoltura 1,9 %

Altro 18,6 %

ECONOMIA (in NIS – dati validi al Dicembre 2008)

Prodotto Interno Lordo: 674 miliardi

Prodotto Interno Lordo pro capite: 93.808

Esportazioni, beni e servizi: 291 miliardi

Importazioni, beni e servizi: 302 miliardi

Statistiche:

Ufficio Centrale di Statistica e Bank of Israel

Page 33: Una lettera da Israele - mfa.gov.il Gallery/Documents languages... · Israele confina a nord con il Libano, a nord-est con la Siria, a est con la Giordania, a sud-ovest con l'Egitto

Cop

ie d

ella

pub

blic

azio

ne p

osso

no e

sser

e ot

tenu

te p

ress

o

le m

issi

oni d

iplo

mat

iche

di I

srae

le.

Ulte

rior

i inf

orm

azio

ni in

Inte

rnet

: htt

p://

ww

w.m

fa.g

ov.il

Ministero d

egli

Affari Esteri d'Israele