Comunità sostenibili e sviluppo del nord est

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Dalle buone pratiche sperimentali agli interventi su vasta scala nella prospettiva 20/20 di Diego Santi, ENEA, Unità Trasferimento Tecnologico IL VENETO COME AREA STRATEGICA PER LA GREEN ECONOMY L'ENEA è presente sul territorio Veneto con l'ufficio di Venezia e con una serie di iniziative progettuali nei campi dell'innovazione, dell'energia e dell'ambiente che vedono l'Agenzia collaborare con vari soggetti regionali. Ad esempio, ENEA partecipa assieme ad Unioncamere Veneto e Veneto Innovazione al progetto Friend Europe, finalizzato ad assistere le PMI regionali nelle loro necessità di innovazione tecnologica e di internazionalizzazione nel quadro dell'iniziativa europea Enterprise Europe Network che coinvolge circa 600 partner in più di 30 paesi. Come Ente energetico, ENEA non poteva mancare tra i promotori delle iniziative della settimana EUSEW che ha visto la presentazione di una serie di buone pratiche da parte di aziende e soggetti pubblici. Con la legge n. 99 del 23 luglio 2009, l’ENEA ha cambiato la sua denominazione in , che, da un lato ne conferma la vocazione tecnologica ed energetica, dall’altro, pone un maggiore accento sul sistema produttivo, coniugando le tematiche della sostenibilità con lo sviluppo economico. - elabora studi e scenari riguardanti l’energia, in particolare le fonti rinnovabili e l’impatto antropico sull’ambiente; - supporta le Pubbliche Amministrazioni centrali e periferiche nella definizione delle politiche energetiche; - mette a punto metodologie e strumenti per la gestione delle risorse energetiche e per il miglioramento dell’efficienza degli usi finali dell’energia; - conduce sperimentazioni, realizza prototipi in collaborazione con soggetti pubblici e privati e trasferisce al sistema produttivo i risultati della ricerca. Gli attuali trend energetici stanno portando verso un modello di sviluppo dell’intero sistema economico-energetico mondiale di tipo insostenibile. Sono necessarie azioni urgenti ai fini di uno spostamento globale di tutti i settori Compiti dell’ENEA “Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile” Tra i suoi compiti principali: Consumo energetico e prospettive future verso le tecnologie low-carbon. è al centro del problema in quanto . I trend di sviluppo in corso porteranno ad un aumento della CO da usi energetici che passerà da 29 Gt nel 2007 a oltre 40 Gt nel 2030 (IEA Reference Scenario – Tendenziale). Un’evoluzione sostenibile del sistema ha come . Questo obiettivo è coerente con una stabilizzazione delle emissioni di CO nel lungo termine attorno a 450 parti per milione (ppm) in atmosfera a partire dalle attuali 380 ppm circa (IEA Scenario tecnologica450 – Accelerazione). Per ottenere questo risultato è necessario ridurre le emissioni di CO rispetto al tendenziale di 3,8 Gt al 2020 e di ben 13,8 Gt al 2030. In questo scenario, il contributo maggiore alle mancate emissioni sarà rappresentato dal risparmio energetico e dall’aumento dell’efficienza nei consumi finali (59% della riduzione al 2020 e 52% al 2030), e dall’utilizzo di fonti rinnovabili che aumenteranno progressivamente la loro quota fino a coprire circa 1/5 delle emissioni evitate nel 2030 (IEA – World Energy Outlook 2009). Le implicazioni per l’Italia sono contenute nella legge n. 13 del 27 febbraio 2009 che, recependo le indicazioni della direttiva 2009/28/CE sulla “promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili”, pone l' (da intendersi come il consumo finale di energia) . Il documento dettagliato con il piano d’azione nazionale e il relativo burden sharing (la ripartizione fra regioni della quota minima di incremento dell'energia prodotta con fonti rinnovabili, tenuto conto dei potenziali regionali) è attualmente in fase di definizione e sarà trasmesso alla CE nei prossimi mesi. È evidente che un obiettivo di tali dimensioni porrà al tessuto produttivo sfide di grande portata. Questo è ancor più vero per Il consumo di energia incide per il 65% delle emissioni mondiali di gas serra condizione essenziale il contenimento dell’aumento della temperatura globale al di sotto della soglia dei 2°C obiettivo del 17% del consumo interno lordo per l'energia prodotta con fonti rinnovabili entro il 2020 Le sfide per il sistema economico veneto il sistema 2 2 2 economico veneto si trova nella necessità di rinnovare un modello basato sui tradizionali distretti produttivi e sulla flessibilità delle sue aziende che . Allo stesso tempo, la sfida della green economy offre opportunità di sviluppo e di recupero di competitività che non vanno trascurate. Si possono individuare almeno tre livelli di opportunità: • lo sviluppo di comunità locali sostenibili - distretti energetici che consentano da un lato di ottimizzare l’uso e i flussi di energia e risorse abbassando i costi di produzione, dall’altro di migliorare la propria posizione competitiva attraverso azioni di marketing territoriale; • la produzione di componentistica e sistemi per le rinnovabili e per l’efficienza energetica; • la progettazione e la realizzazione di sistemi di produzione e di nuovi prodotti a minore impatto ambientale e con minore uso di risorse/energia. L’ENEA è attivo in tutti e tre i livelli, in particolare con iniziative che coinvolgono il territorio veneto: • distretti energetici: sono stati sviluppati strumenti e metodologie per processi innovativi di produzione, distribuzione e gestione di risorse energetiche (generazione distribuita, smart energy grids, integrazione di fonti energetiche diverse) che vengono validati attraverso la realizzazione di sperimentazioni sul campo (ad es. nell’Isola della Maddalena). Per quanto riguarda il Veneto, è stato recentemente presentato il progetto M2RES finalizzato alla sperimentazione e diffusione di metodologie per l’utilizzo di terreni marginali per produzione di rinnovabili; • ricerca e brevettazione di sistemi e componenti innovativi con il coinvolgimento di aziende nazionali per la fase di industrializzazione. Un esempio significativo è rappresentato dalla messa a punto e brevettazione di una tecnologia per la produzione di energia elettrica da solare termodinamico, con utilizzo di sali fusi che permette di raggiungere alte temperature di esercizio (550°) e un sistema di accumulo in grado di estendere l’operatività anche in I quaderni di Energheia 22

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Seconda parte: Comunità a Nordest: buone pratiche di collaborazione pubblico-privato

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Page 1: Comunità sostenibili e sviluppo del nord est

Dalle buone pratiche sperimentali agli interventi su vasta scala nella prospettiva 20/20

di Diego Santi, ENEA, Unità Trasferimento Tecnologico

IL VENETO COME AREA STRATEGICA

PER LA GREEN ECONOMY

L'ENEA è presente sul territorio Veneto con

l'ufficio di Venezia e con una serie di iniziative

progettuali nei campi dell'innovazione,

dell'energia e dell'ambiente che vedono l'Agenzia

collaborare con vari soggetti regionali. Ad

esempio, ENEA partecipa assieme ad

Unioncamere Veneto e Veneto Innovazione al

progetto Friend Europe, finalizzato ad assistere le

PMI regionali nelle loro necessità di innovazione

tecnologica e di internazionalizzazione nel quadro

dell'iniziativa europea Enterprise Europe Network

che coinvolge circa 600 partner in più di 30

paesi. Come Ente energetico, ENEA non poteva

mancare tra i promotori delle iniziative della

settimana EUSEW che ha visto la presentazione

di una serie di buone pratiche da parte di

aziende e soggetti pubblici.

Con la legge n. 99 del 23 luglio 2009, l’ENEA ha

cambiato la sua denominazione in

, che, da un

lato ne conferma la vocazione tecnologica ed

energetica, dall’altro, pone un maggiore accento

sul sistema produttivo, coniugando le tematiche

della sostenibilità con lo sviluppo economico.

- elabora studi e scenari riguardanti l’energia, in

particolare le fonti rinnovabili e l’impatto

antropico sull’ambiente;

- supporta le Pubbliche Amministrazioni centrali

e periferiche nella definizione delle politiche

energetiche;

- mette a punto metodologie e strumenti per la

gestione delle risorse energetiche e per il

miglioramento dell’efficienza degli usi finali

dell’energia;

- conduce sperimentazioni, realizza prototipi in

collaborazione con soggetti pubblici e privati e

trasferisce al sistema produttivo i risultati della

ricerca.

Gli attuali trend energetici stanno portando verso

un modello di sviluppo dell’intero sistema

economico-energetico mondiale di tipo

insostenibile. Sono necessarie azioni urgenti ai

fini di uno spostamento globale di tutti i settori

Compiti dell’ENEA

“Agenzia

Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e

lo sviluppo economico sostenibile”

Tra i suoi compiti principali:

Consumo energetico e prospettive future

verso le tecnologie low-carbon.

è al centro del problema in quanto

. I trend di sviluppo in corso

porteranno ad un aumento della CO da usi

energetici che passerà da 29 Gt nel 2007 a

oltre 40 Gt nel 2030 (IEA Reference Scenario –

Tendenziale). Un’evoluzione sostenibile del

sistema ha come

. Questo obiettivo è coerente con una

stabilizzazione delle emissioni di CO nel lungo

termine attorno a 450 parti per milione (ppm) in

atmosfera a partire dalle attuali 380 ppm circa

(IEA Scenario tecnologica450 – Accelerazione).

Per ottenere questo risultato è necessario

ridurre le emissioni di CO rispetto al

tendenziale di 3,8 Gt al 2020 e di ben 13,8 Gt al

2030. In questo scenario, il contributo

maggiore alle mancate emissioni sarà

rappresentato dal risparmio energetico e

dall’aumento dell’efficienza nei consumi finali

(59% della riduzione al 2020 e 52% al 2030), e

dall’utilizzo di fonti rinnovabili che

aumenteranno progressivamente la loro quota

fino a coprire circa 1/5 delle emissioni evitate

nel 2030 (IEA – World Energy Outlook 2009).

Le implicazioni per l’Italia sono contenute nella

legge n. 13 del 27 febbraio 2009 che,

recependo le indicazioni della direttiva

2009/28/CE sulla “promozione dell’uso

dell’energia da fonti rinnovabili”, pone

l'

(da intendersi come il consumo finale di

energia)

. Il documento

dettagliato con il piano d’azione nazionale e il

relativo burden sharing (la ripartizione fra

regioni della quota minima di incremento

dell'energia prodotta con fonti rinnovabili,

tenuto conto dei potenziali regionali) è

attualmente in fase di definizione e sarà

trasmesso alla CE nei prossimi mesi.

È evidente che un obiettivo di tali dimensioni

porrà al tessuto produttivo sfide di grande

portata. Questo è ancor più vero per

Il consumo di

energia

incide per il 65% delle emissioni mondiali di

gas serra

condizione essenziale il

contenimento dell’aumento della

temperatura globale al di sotto della soglia

dei 2°C

obiettivo del 17% del consumo interno lordo

per l'energia prodotta con fonti

rinnovabili entro il 2020

Le sfide per il sistema economico veneto

il sistema

2

2

2

economico veneto si trova nella

necessità di rinnovare un modello basato sui

tradizionali distretti produttivi e sulla

flessibilità delle sue aziende

che

. Allo stesso

tempo, la sfida della green economy offre

opportunità di sviluppo e di recupero di

competitività che non vanno trascurate. Si

possono individuare almeno tre livelli di

opportunità:

• lo sviluppo di comunità locali sostenibili -

distretti energetici che consentano da un lato di

ottimizzare l’uso e i flussi di energia e risorse

abbassando i costi di produzione, dall’altro di

migliorare la propria posizione competitiva

attraverso azioni di marketing territoriale;

• la produzione di componentistica e sistemi

per le rinnovabili e per l’efficienza energetica;

• la progettazione e la realizzazione di sistemi

di produzione e di nuovi prodotti a minore

impatto ambientale e con minore uso di

risorse/energia.

L’ENEA è attivo in tutti e tre i livelli, in

particolare con iniziative che coinvolgono il

territorio veneto:

• distretti energetici: sono stati sviluppati

strumenti e metodologie per processi innovativi

di produzione, distribuzione e gestione di

risorse energetiche (generazione distribuita,

smart energy grids, integrazione di fonti

energetiche diverse) che vengono validati

attraverso la realizzazione di sperimentazioni sul

campo (ad es. nell’Isola della Maddalena). Per

quanto riguarda il Veneto, è stato recentemente

presentato il progetto M2RES finalizzato alla

sperimentazione e diffusione di metodologie per

l’utilizzo di terreni marginali per produzione di

rinnovabili;

• ricerca e brevettazione di sistemi e

componenti innovativi con il coinvolgimento di

aziende nazionali per la fase di

industrializzazione. Un esempio significativo è

rappresentato dalla messa a punto e

brevettazione di una tecnologia per la

produzione di energia elettrica da solare

termodinamico, con utilizzo di sali fusi che

permette di raggiungere alte temperature di

esercizio (550°) e un sistema di accumulo in

grado di estendere l’operatività anche in

I quaderni di Energheia

22

Page 2: Comunità sostenibili e sviluppo del nord est

assenza di radiazione solare. Significativo è

stato il coinvolgimento di aziende venete come il

Gruppo Angelantoni nella messa a punto della

tecnologia e nella realizzazione del primo

impianto a Priolo, in Sicilia;

• assistenza alle PMI nell’individuazione e

implementazione di tecnologie innovative

attraverso la partecipazione a progetti finanziati

dalla Comunità Europea. Ad esempio, il già

citato progetto Friend Europe (www.enterprise-

europe-network.ec.europa.eu;

www.friendeurope.it) per l’individuazione e

acquisizione di tecnologie in risposta ai bisogni

di innovazione delle PMI del Triveneto e il

progetto Act Clean (www.act-clean.eu;

www.act-clean.it) per la diffusione di sistemi di

produzione eco-compatibili.

In conclusione, le caratteristiche di complessità,

diversificazione dei settori produttivi e

dinamicità del , ne

fanno il

.

Tenendo conto dei nuovi compiti e obiettivi posti

dalla legge di riforma, l'ENEA individua nel

Veneto un'area di importanza strategica e, di

conseguenza, intende aumentare la propria

presenza e le proprie attività in regione,

dichiarandosi disponibile fin da ora a

collaborazioni progettuali che vedano l'Agenzia

come interlocutore privilegiato sulle tematiche

energetiche sia del sistema industriale, sia delle

amministrazioni locali.

sistema produttivo veneto

terreno ideale per la messa a punto di

metodologie di intervento e sperimentazione

di soluzioni da estendere in altre situazioni

participating, along with Unioncamere Veneto

and Veneto Innovazione, in the EU project called

Friend Europe, aimed at assisting SMEs for their

innovation and internationalisation needs, within

the framework of the Enterprise Europe

Network which includes about 600 partners in

more than 30 countries. As a national energy

agency, ENEA was one of the organisers of the

EUSEW initiatives in Veneto, which presented

several experiences of good practices imple-

mented by local enterprises and public bodies.

With the law n. 99 of 23 July 2009, ENEA has

changed its official name into

. This

new name not only confirms its focus on

technology and energy, but also emphasises the

relationship with the industrial fabric, thus

linking the themes of sustainability and of

economic development. ENEA’s main tasks

include:

- elaborating scenarios and studies on energy,

with a special focus on renewable sources, and

on the impact of human activities on the

environment;

- supporting local and central administrations for

the definition of energy policies;

- setting up tools and methodologies for the

management of energy sources and for the

improvement of final use efficiency;

- undertaking experimentations and creating

prototypes in collaboration with public and

private bodies and transferring the R&D results

to the productive system.

Present energy trends lead to an unsustainable

development model for the whole global

economic system. Urgent actions are needed,

aimed at shifting all sectors towards low-carbon

technologies. represents

the bulk of the problem as it

.

Current development trends will lead to an

increase of CO coming from energy uses from

29 Gt in 2007 to more than 40 GT in 2030 (IEA

Reference Scenario – Prospective).

The mission of ENEA

“Italian National

Agency for New Technologies, Energy and

Sustainable Economic Development”

Energy consumption and future outlook

Energy consumption

accounts for 65%

of greenhouse gas emissions in the world

2

The control of the global temperature

increase below the limit of 2°C is the key

factor

stabilisation of

CO emissions in the long term at around 450

parts per million (ppm) in the atmosphere

sets

the goal of 17% of the internal gross

consumption (to be interpreted as final

consumption of energy) from renewable

sources by 2020

The challenge for the economic system of

Veneto

the economic system of Veneto,

which must renew its productive model

based on the traditional industrial districts

and on the flexibility of its enterprises

for a sustainable evolution of the system.

This goal is consistent with the

,

starting from the current 380 ppm (IEA Scenario

technological 450 – Acceleration). To achieve

this result, we would have to reduce CO

emissions by 3,8 Gt in 2020 and by 13,8 Gt in

2030 with reference to the trend. In this

scenario, the most relevant contribution to the

decrease in emissions will be represented by

energy saving and increase of the final use

efficiency (59% reduction in 2020 and 52% in

2030) and by renewable sources. These

sources will gradually increase their rate up to

about 1/5 of the decrease in emissions in 2030

(IEA – World Energy Outlook 2009). The law n.

13 of 27th of February 2009 contains the

implications for Italy and, according to the

Directive 2009/28/CE “on the promotion of the

use of energy from renewable sources”,

. The national action plans and

related burden sharing (i.e. the allocation to

each region of the minimal quote of increase for

renewable energy), is currently being

completed and will be presented to the

European Commission in the next months.

It is clear that such an ambitious goal will

challenge

. At the

same time, the green economy challenge gives

opportunities of development and recovery of

competitiveness that cannot be overlooked. We

can identify at least three levels of

opportunities:

- the development of sustainable local com-

munities/energy districts which allow, on the

one hand, the optimisation of the use of energy

and resources, thus reducing production costs,

2

2

VENETO AS A STRATEGIC AREA

FOR GREEN ECONOMYFrom experimental best practices to wide

scale interventions with a vision to 20/20

by Diego Santi, ENEA – Unità Trasferimento

Tecnologico (Technology Transfer Unit)

Through its office in Venice, ENEA is undertaking

several initiatives in the Veneto Region in the

fields of innovation, energy and the environment.

To this purpose, the Agency collaborates with

many regional institutions. For example, ENEA is

I quaderni di Energheia

23

Page 3: Comunità sostenibili e sviluppo del nord est

and on the other hand the rise of

competitiveness through territorial marketing

actions;

- the production of components and systems for

renewable energy and for energy efficiency;

- the design and the creation of innovative

production systems and new products with a

lower environmental impact and a lower use of

resources and energy.

In the Veneto region, ENEA operates at all three

levels through various initiatives:

- energy districts: we have developed methods

and tools for innovative production, distribution

and management of energy resources

(distributed generation, smart energy grids,

integration of different energy sources, …)

which are validated through experimentations

on-site (e.g. on the Maddalena island). As

regards the Veneto, we have recently submitted

a project named M2RES aimed at experimenting

and diffusing methodologies for the use of

marginal lands for setting up integrated

production of renewable energy;

- research and patenting of innovative systems

and components with the involvement of

national enterprises for the industrialisation and

the production phases. A significant example is

represented by the design and patenting of a

technology for producing electricity from an

innovative thermodynamic solar system. The

technology, which uses melted salts enabling a

high operating temperature (up to 550 °C),

integrates a heat store system that allows

energy to be produced even without solar

radiation. In this case we have had the

involvement of enterprises from Veneto

(Angelantoni Group, Ronda) in the

industrialisation of the technology and in the

building of the first pilot plant in Sicily, at Priolo;

- assistance to SMEs for the identification and

implementation of innovative technologies

through the participation in EU projects and

networks. Examples are given by the above

mentioned Friend Europe project

(www.enterprise-europe-network.ec.europa.eu;

www.friendeurope.it), aimed at identifying the

technological needs of local SMEs and at finding

suitable technologies and partners who meet

these needs, and the Act Clean project

(www.act-clean.eu; www.act-clean.it) aimed at

the diffusion of eco-compatible production

systems.

To conclude,

and its characteristics of complexity,

diversification of productive sectors and

dynamism,

the productive system of Veneto

offers excellent opportunities for

setting up and experimenting of methods and

solutions which could be extended in other

situations. ENEA, taking into account the new

mission and commitments established by the

recent reforming law, identifies in this region a

strategic intervention area and consequently

plans to increase its presence and activities

there. Therefore, the Agency wants to

strengthen its relationships and collaborations

with all the local institutions and to become a

preferential partner for both the productive

system and the local administrations on energy

related themes.

1

2

Fig. 1:

Fig. 2:

Emissioni mondiali di CO da usi energetici

Riduzione delle emissioni mondiali di CO da usi energetici

2

2

I quaderni di Energheia

24

Page 4: Comunità sostenibili e sviluppo del nord est

Veneto Innovazione e l’impegno per la diffusione di una cultura delle rinnovabili

di Giorgio Simonetto, Presidente di Veneto Innovazione SpA

ENERGIA: UNA NUOVA SFIDA

PER IL VENETO E LE SUE IMPRESE

Il consumo complessivo di energia elettrica

in Europa [1], per soddisfare il fabbisogno

annuale dell’illuminazione pubblica, ammonta

a circa 60 Terawattora (TWh) quasi il

64%, ovvero 38 TWh, risulta sprecato

Una soluzione per contenere gli sprechi

innovativo

sistema elettronico di alimentazione e

regolazione di lampade stradali

Le iniziative di Veneto Innovazione a sostegno

delle PMI

Enterprise

Europe Network

, di cui

: una

cifra pari alla produzione di 4 centrali nucleari,

oppure di oltre 4.200 turbine eoliche da 4,5 MW,

ovvero ancora da più di 25.000 parchi

fotovoltaici da 1 MW ciascuno.

Si tratta, perciò, di uno spreco enorme che

richiede un intervento immediato e radicale.

Veneto Innovazione, per questo obiettivo, sta già

dando concreti contributi promuovendo, ad

esempio, la tecnologia della Rasotto Engineering

di Vicenza che ha sviluppato un

il quale

consente di programmare l’illuminazione del

singolo lampione in funzione delle reali esigenze

illuminotecniche della zona servita. Progettato

per avere un’efficienza prossima al 100%,

l’alimentatore stabilizza la tensione di lavoro

della lampada, garantendo oltre ai risparmi

energetici un’estensione della vita dei corpi

illuminanti fino al 50% in più. Scegliendo di

ridurre la potenza a partire da una certa ora della

notte, è possibile arrivare a risparmiare fino al

60% di energia e conseguentemente anche dei

costi e delle emissioni climalteranti.

Veneto Innovazione, attraverso

, che fa capo alla Commissione

Europea, ha assistito e assiste centinaia di

piccole e medie imprese nel trasferimento

tecnologico transazionale dando visibilità alle

innovazioni sviluppate dalle aziende, dalle

università e dai centri di ricerca del Veneto, e

favorendo l'acquisizione di nuove tecnologie nate

all'estero. La rete Enterprise Europe Network ha

istituito ormai da diversi anni dei gruppi

tematici operanti in diversi settori tecnologici

che agiscono con diverse attività e

rappresentano dei veri punti di riferimento per

le aziende e le università delle regioni europee

che vi sono rappresentate. Veneto Innovazione

fa parte del “Sector Group” UE sulle energie

rinnovabili Intelligent Energy, composto da 61

membri. Tra le attività realizzate si segnala

l'organizzazione di giornate di intermediazione

tecnologica, come ad esempio l’evento

SolarTech a Verona, all’interno della Fiera

SolarExpo, durante le quali chi cerca e chi offre

nuove tecnologie ha la possibilità di incontrarsi.

Il gruppo tematico organizza inoltre incontri tra

distretti europei ed iniziative a supporto

dell'innovazione per le PMI del settore in tutta

Europa.

Il ruolo di Veneto Innovazione è in completa

sintonia con le politiche regionali che

prevedono di incentivare azioni volte a

perfezionare le tecniche produttive e a

migliorare i rendimenti energetici degli impianti.

Tutto questo adottando soluzioni che

consentano di sfruttare il potenziale energetico

adoperando, per quanto possibile, le fonti

rinnovabili e sistemi di generazione non

tradizionali a basso impatto ambientale. Infatti

con la recentissima legge regionale n. 10 del 22

gennaio 2010, il Veneto si è posto

all’avanguardia nazionale nella semplificazione

amministrativa che sottende l’installazione di

impianti solari termici e fotovoltaici, a

vantaggio tanto delle aziende, quanto dei

privati. Questo, anche se già le autorizzazioni

venivano concesse all’interno dei 180 giorni

previsti dalla normativa vigente. La stessa

legge, inoltre, prevede la concessione di

incentivi per la realizzazione degli impianti.

L’obiettivo è duplice: da un lato agevolare la

semplificazione amministrativa in una regione

che unanimemente rappresenta uno dei migliori

sistemi amministrativi italiani, dall’altro offrire

un contributo concreto al raggiungimento

dell’obiettivo nazionale di riduzione

dell’emissione di gas ad effetto serra. Non si

Semplificazione amministrativa per

l’installazione di impianti a energia

rinnovabile

deve dimenticare che il Veneto è una regione

dinamica, con un sistema socio economico

assai più complesso rispetto ad altre realtá

regionali; dal punto di vista orografico, poi, le

peculiarità che costituiscono la fortuna turistica

risultano limitanti relativamente alla possibilità

di realizzare, per esempio, estesi parchi

fotovoltaici in una regione intensamente

sfruttata.

(Figura n. 1), non solo nei

torrenti di montagna, ma anche nei piccoli

“salti” dei fiumi di pianura, con progetti

avanzatissimi. Alla produzione di energia

contribuiscono infatti solo in minima parte le

biomasse utilizzate come combustibile in

centrali termoelettriche, mentre sono

trascurabili i contributi di fotovoltaico ed eolico,

che, solo negli anni 2007 e 2008, hanno

ricevuto un forte impulso con le varie forme di

incentivazione (ciò nonostante il Veneto vanta

in questo settore aziende validissime, un vero e

proprio cluster). Sono da poco attivi e/o in

progetto alcuni impianti eolici la cui produzione

non è ancora contabilizzata mentre gli impianti

fotovoltaici sono già cresciuti da fine 2008 ad

oggi di oltre il 35%. È stata costituita a livello

regionale, nel 2008, una

che ha esaminato con

priorità le misure di semplificazione delle

procedure autorizzative per gli impianti

alimentati da fonti rinnovabili. In materia di fonti

energetiche rinnovabili si è data attuazione alle

previsioni del decreto legislativo 29 dicembre

2003, n. 387 (“Attuazione della direttiva

2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia

elettrica prodotta da fonti energetiche

rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità”),

disciplinando le modalità di presentazione delle

domande di costruzione ed esercizio degli

impianti, l’iter procedurale, (tenendo conto delle

disposizioni in materia di Valutazione d’Impatto

Ambientale, VIA), e la ripartizione delle

competenze tra le diverse strutture regionali,

come ad esempio l’Unità di progetto Energia

che negli anni ha saputo coniugare le esigenze

normative e i bisogni del mercato. È sempre più

In Veneto la produzione di energia

elettrica da fonti rinnovabili è stata finora

affidata quasi esclusivamente all’utilizzo di

risorse idriche

“cabina di regia per

la lotta ai cambiamenti climatici e lo

sviluppo sostenibile”

[1] Dati dal progetto “Intelligent Road and Street lighting in

Europe - E-street”, promosso da Intelligent Energy Europe

nell’ambito del programma europeo “SAVE”, 2006-2009.

Ulteriori dettagli su www.e-streetlight.com.

I quaderni di Energheia

25

Page 5: Comunità sostenibili e sviluppo del nord est

necessario

.

L'intento è di trasformare il concetto di

innovazione in un vero e proprio stile di vita.

Veneto Innovazione si impegna a promuovere

processi di innovazione sostenibile sul tema

dell'energia. In questo contesto l'importanza di

una comunicazione chiara e obiettiva è

fondamentale allo scopo di aumentare una

corretta conoscenza sul tema delle fonti

energetiche e del risparmio, ed evitare che lo

sviluppo tecnologico venga condizionato da

fenomeni speculativi del mercato, ben poco

sostenibili.

incoraggiare un sistema coerente

di politiche e misure allo scopo di diffondere

tecnologie innovative più efficienti nella

gestione dell'energia e di promuovere una

cultura tecnica sempre più all'avanguardia

Veneto Innovazione and its committment to

promoting renewable sources knowledge.

ENERGY: A NEW CHALLENGE

FOR VENETO AND ITS

BUSINESSES

by Giorgio Simonetto, president of Veneto

Innovazione SpA

: the

equivalent of the production of four nuclear

power stations, or more than 4,200 wind

turbines of 4.5 MW, which is still more than

25,000 photovoltaic parks of 1 MW each. A

great waste, therefore, which requires urgent

and radical action to be taken.

For this purpose Veneto Innovazione is already

giving real contributions, promoting, for example,

a company in Vicenza, Rasotto Engineering

Technology, which has developed

, which allows for each lamp to be

programmed separately according to the real

lighting requirements of the area. Planned to

have an efficiency of almost 100%, the power

supply voltage stabilizes the work of the lamps,

The total consumption of electricity in Europe

, to satisfy the annual needs of public

lighting, amounts to about 60 TWh, of which

38 TWh, almost 64%, are wasted

A solution for reduction of waste

an innovative

electronic power supply and regulation of

street lamps

[1]

ensuring energy saving as well as extending

lighting life by up to 50%. By choosing to reduce

the power from a certain time during the night,

it is possible to save 60% on energy and

consequently on costs and GHG emissions too.

Veneto Innovazione, through the

, which is managed by the

European Commission, has assisted and still

assists hundreds of small and medium

enterprises in technology transfer by giving

visibility to innovations developed by

companies, universities and research centers in

Veneto, and by facilitating the acquisition of

new technologies developed abroad. For

several years Enterprise Europe Network has

been organizing thematic groups working in

different technological areas which perform

different activities and represent real key points

for companies and universities in the European

regions. Veneto Innovazione is part of the EU

Renewable Energy Sector Group Intelligent

Energy, made up of 61 members. The

organisation of brokerage events is one of the

activities carried out, such as SolarTech event in

Verona at SolarExpo, a meeting point for those

offering or looking for new technologies. The

Thematic Group organizes meetings between

European clusters and initiatives to support

innovation for SMEs in Europe.

Veneto Innovazione’s role is in absolute

agreement with the regional policies which aim

to promote actions with the intention of

enhancing productive techniques and to

improve the energy efficiency of facilities,

adopting solutions to exploit the energy

potential, using, where possible, renewable

sources and non-traditional power generation

systems with low environmental impact. Indeed

with the recent Regional Law No. 10 of January

22, 2010 Veneto region has made solar thermal

and photovoltaic installation even simpler from

a legal and adminstrative point of view, to

benefit businesses and individuals (even though

The initiatives of Veneto Innovazione to

support SMEs

Enterprise

Europe Network

Simplification of bureauocracy for installing

renewable energy systems

in the region permission was already being

granted within 180 days, the legal limit). The

same law also establishes incentives to build

plants. The goal is twofold, first to simplify

administrative procedures, in a region which is

recognised as having one of the best

administrations in Italy, on the other to offer a

concrete contribution to achieving the national

target of reducing emission of greenhouse

gases. It should not be forgotten that Veneto

region has a more complex socio-economic

system than other regions, and from the

geographical point of view, features that make

up the popular tourist venue limit the possibility

to construct, for example, extensive

photovoltaic parks in such a heavily exploited

region.

(Figure No. 1), not

only in mountain streams, but also in small

"jumps" of the rivers of plain, with very

advanced projects; the use of biomass

thermoelectric power stations only contributes

minimally to energy production; as regards

photovoltaic and wind power their contributions

are are insignificant, even though in 2007 and

2008 a series of incentives were passed to

assist them and despite the fact that Veneto

region has a cluster of very efficient companies

in this sector.

Some wind power plants have been recently

installed and others are planned so these have

not been taken into account, and photovoltaic

systems have already increased by more than

35% since the end of 2008. In 2008 the Region

established

to asess and decide the priority

of measures to simplify authorization

procedures for plants fueled by renewable

sources. As regards renewable energy the

Legislative Decree 29 December 2003, No. 387

(Directive 2001/77/EC “Implementation on the

promotion of electricity energy produced from

renewable energy sources in the internal

electricity market”) has been implemented,

regulating the procedure for submitting plants;

In Veneto electricity energy

production from renewable sources has until

now been assigned almost exclusively to the

use of water resources

“a control unit to counter

changes in climate and promoto sustainable

development”

I quaderni di Energheia

26

Page 6: Comunità sostenibili e sviluppo del nord est

the procedure, (taking into account the

applications for the construction and start-up of

provisions of the Environmental Impact

Assessment, EIA - VIA), and competences

shared amongst various regional structures,

such as Energy Project Unit which over recent

years has been able to combine both regulatory

requirements and market needs.

The objective is to

transform innovative concepts into a real

lifestyle. Veneto Innovazione is committed to

promote sustainable innovative processes in the

energy sector , and in this context the

importance of clear and objective

communication is fundamental to increase

knowledge regarding energy sources and

saving, and to prevent technological

developments being conditioned by market

speculations not interested in sustainabilty.

It is becoming

more and more important to promote a

coherent system of policies and measures

aimed at disseminating innovative

technologies more efficient in energy

management and promoting a more

advanced technical culture.

Fig. 1:

Fig. 2:

Fig. 3:

Produzione di energia elettrica per fonti

rinnovabili in Veneto, 2008 (Fonte: Terna)

Domande istruite o in corso di istruttoria di

competenza regionale nel periodo 2005-2009. Numero

di impianti (Fonte: Regione del Veneto)

Domande istruite o in corso di istruttoria di

competenza regionale nel periodo 2005-2009.

Potenza installata (Fonte: Regione del Veneto)

Energy electricity production by renewable sources in

Veneto, 2008 (Source: Terna)

Applications assessed or under assessment by

regional experts during the years 2005-2009. Number

of plants (Source: Veneto Region)

Applications assessed or under assessment by

regional experts during the years 2005-2009. Installed

power (Source: Veneto Region)

I quaderni di Energheia

27

1

2

3

DISTRETTO PER L'IDROGENO A PORTO MARGHERA: L'INIZIATIVA HY

ZONE

Il distretto dell'idrogeno a Porto Marghera nasce dalla volontà della

Regione Veneto e del Ministero dell'Ambiente di offrire un'alternativa e

dare nuova vita ad una zona industriale fortemente vocata alla chimica. In

quest'area saranno attivate azioni pilota nel campo della produzione,

distribuzione, stoccaggio e utilizzo dell'idrogeno, nonché un laboratorio

sperimentale (Centro Idrogeno di Porto Marghera - HY Zone Hydrogen

Lab) il quale può trasmettere conoscenze e competenze alle aziende

interessate a sviluppare tecnologie che utilizzano l'idrogeno.

L’iniziativa, supportata anche dal Distretto Tecnologico Trentino

(Habitech), oltre ad avere evidenti ricadute in termini ambientali ed essere

in grado di generare risorse per l’intera comunità, costituirà un innovativo

modello di promozione territoriale, con benefici per il settore turistico.

HYDROGEN CLUSTER IN PORTO MARGHERA (VENICE): HY ZONE

INITIATIVE

Hydrogen cluster in Porto Marghera comes from the will of the Veneto

Regional Government and the Italian Ministry of the Environment to offer

an alternative and give new life to an industrial zone strongly typified by

chemistry. In this area pilot actions will start, such as production,

distribution, storage and use of hydrogen, but also an experimental

laboratory (Hydrogen Centre in Porto Marghera - HY Zone Hydrogen Lab).

HY Zone can convey knowledge and expertise to businesses meant to

develop hydrogen technology applications.

The initiative, supported among others by Habitech (the energy and

environment network of Trento), as well as having an environmental

relapses and producing resources for the whole community, will be an

innovative example of local advancement, with benefits for tourism.

Page 7: Comunità sostenibili e sviluppo del nord est

Situato al largo di Porto Levante (Rovigo), l’impianto fornisce gas naturale all’intero Paese

di Lisa Roncon, On Site Public Affair di Adriatic LNG Srl

TERMINALE ADRIATIC LNG:

L’ENERGIA ABITA QUI

È operativo ed è in Italia, posizionato

. Questa infrastruttura

d’avanguardia pone il Veneto e l’Italia al centro

dell’innovazione tecnologica in un settore

strategico per la vita e il progresso di ogni

comunità. Progettato, costruito e gestito

operativamente da Terminale GNL Adriatico Srl -

società nota come Adriatic LNG e costituita nel

2005 da Qatar Terminal Limited (45%), affiliata di

Qatar Petroleum, ExxonMobil Italiana Gas (45%)

e da Edison (10%) - è nato per rivestire un ruolo

di primo piano nello scenario energetico italiano

di lungo periodo. Il terminale è stato infatti

dichiarato

, rispettivamente dal CIPE

(Comitato Interministeriale per la

Programmazione Economica) e dalla

Commissione Europea. Con una capacità di

, il terminale

Adriatic LNG

. Intende,

pertanto, svolgere un ruolo significativo

nell’aumentare e diversificare le fonti di

importazione di energia in Italia, contribuendo in

questo modo alla sicurezza e alla competitività

dell’approvvigionamento energetico del Paese.

La struttura è situata a circa 15 chilometri dalla

costa veneta, così da minimizzare l’impatto

sull’ambiente e sulla comunità locale. È stata

collocata sul fondale marino ad una profondità di

circa 29 metri ed è collegata alla rete di

distribuzione nazionale tramite un nuovo

metanodotto. Il terminale offshore è costituito da

una grande struttura di cemento armato che

ospita due serbatoi di stoccaggio del GNL e

comprende un impianto di rigassificazione e le

strutture per l’ormeggio delle navi e lo scarico

del GNL. L’impianto è lungo complessivamente

375 metri e largo 115 metri. Costruito con

tecnologie d’avanguardia e dotato di

un’infrastruttura innovativa, il terminale Adriatic

LNG è in grado di fornire al Paese una nuova

fonte d’energia sicura e affidabile.

al largo di

Porto Levante in provincia di Rovigo, nell’alto

Mare Adriatico, il primo terminale offshore al

mondo in cemento armato per la ricezione, lo

stoccaggio e la rigassificazione di gas

naturale liquefatto (GNL)

progetto di interesse strategico in

Italia e in Europa

8

miliardi di metri cubi l’anno

è in grado di coprire circa il 10%

del consumo nazionale di gas

Il terminale

Perché GNL?

il

più pulito tra i combustibili fossili

La domanda globale di GNL

dovrebbe raggiungere all’incirca i 500

milioni di tonnellate l’anno entro il 2030

Il

GNL rappresenta attualmente circa il 25%

del mercato internazionale di gas

Sicurezza e tutela ambientale

Il

progetto ha ottenuto parere favorevole per

quattro Valutazioni di Impatto Ambientale

adozione di oltre 100 misure specifiche di

protezione ambientale attuazione di un

ampio programma di monitoraggio Nel

gennaio 2009 il terminale ha ottenuto l’AIA

(Autorizzazione Integrata Ambientale)

pieno

rispetto dei requisiti di tutela ambientale

Il gas naturale è da tempo riconosciuto come

. Dopo

l’estrazione e l’eliminazione delle impurità,

viene raffreddato fino a -162°C. A questa

temperatura si trasforma in liquido, riducendo

di 600 volte il proprio volume. Allo stato liquido

può essere facilmente stoccato in serbatoi,

immesso nelle navi metaniere e trasportato per

lunghe distanze fino ai mercati finali di

consumo, dove viene rigassificato e distribuito.

La sua combustione produce soprattutto

vapore acqueo e anidride carbonica in quantità

limitata (di gran lunga inferiore rispetto a

petrolio e carbone), senza praticamente alcun

altro residuo, né polveri, fuliggine o metalli

pesanti. Il gas naturale liquefatto è una delle

fonti di energia il cui utilizzo cresce più

velocemente.

, con

un incremento del 200% rispetto al 2005.

.

Adriatic LNG ha adottato e osserva i più

rigorosi standard di sicurezza e di protezione

dell’ambiente che sono applicati

quotidianamente a tutte le attività lavorative.

e

la collaborazione con le autorità ha condotto

all’

e all’

.

ovvero

il via libera per entrare in esercizio. Il terminale

opera con tecnologie che ne consentono la

massima efficienza energetica e il

. Le

turbine a gas, ad esempio, sono dotate di

sistemi di controllo delle emissioni tra i più

moderni al mondo, per ridurre le emissioni di

gas a effetto serra, in linea con le normative

nazionali. Al terminale inoltre, sono state

installate barriere artificiali che andranno a

costituire un habitat ideale per la flora e la

fauna marine.

,

infatti, sono tra gli impegni che Terminale GNL

Adriatico ha da sempre identificato e

considerato come prioritari.

Salvaguardare l’ambiente e

minimizzare l’impatto sulla comunità locale

THE ADRIATIC LNG TERMINAL:

ENERGY LIVES HEREOff the coast of Porto Levante (Rovigo), the

plant provides the entire town with natural

gas

by Lisa Roncon, On Site Public Affairs of Adriatic

LNG

, in

the Northern part of the Adriatic Sea. This avant-

garde facility puts the region of Veneto and Italy

at the centre of technological innovation in a

strategic sector for the life and progress of all

communities. Designed, built and operated by

Terminale GNL Adriatico Srl - commonly known

as Adriatic LNG - was established in 2005 by

Qatar Terminal Limited (45%) - a Qatar

Petroleum subsidiary, ExxonMobil Italiana Gas

(45%) - an ExxonMobil subsidiary and Edison

(10%).- its mission is to play a leading role in the

long-term Italian energy scenario. In fact, the

terminal has been declared a

, by

the CIPE (Interministerial Economic Planning

Committee) and the European Commission,

respectively.

With its

, approximately equal to 10% of the

country’s entire gas consumption, the Adriatic

LNG Terminal intends to make a significant

contribution to increasing and diversifying Italy’s

traditional sources of energy imports, thus

contributing to the security and competitiveness

of Italy’s energy supplies.

The first ever offshore Gravity Based

Structure (GBS) for unloading, storing and

regasification of Liquefied Natural Gas (LNG)

is already in operation in Italy, off the shore

of Porto Levante, in the province of Rovigo

project of

strategic interest in Italy and in Europe

8 billion cubic meters annual

capacity

I quaderni di Energheia

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Page 8: Comunità sostenibili e sviluppo del nord est

2009, the terminal obtained the IPPC

authorization (Integrated Pollution

Prevention and Control)

full respect of the

environmental protection requirements

, confirming the

environmental protection program and granting

permission to operate. The terminal operates on

the basis of technology that ensures maximum

energy efficiency and

. At

the Terminal, gas turbines, with among the most

modern emission control systems in the world,

are installed to reduce greenhouse gas

emissions, as prescribed by the Italian regulator.

Artificial reefs have been installed near the

terminal thus creating an ideal habitat for the

marine flora and fauna.

are two commitments

that Adriatic LNG has always considered top

priorities.

Safeguarding the

environment and minimizing the impact on

the local community

The terminal

Why LNG?

natural gas has been

recognized as the cleanest of fossil fuels

The

global demand for LNG should reach about

500 million tons a year by 2030

LNG currently represents

about 25% of the international gas trade.

Environment and Safety

The project has obtained

a favorable opinion from four Environmental

Impact Assessments

adoption of over

100 specific environmental protection

measures and the implementation of an

extensive monitoring program. In January

The structure is situated about 15 kilometers off

the Veneto coast, so as to minimize the impact

on the environment and the local community. It

was laid on the sea bottom at a depth of about

29 meters and is connected to the national

transport network by a new gas pipeline. The

offshore terminal consists of a large Gravity

Based Structure (GBS) that contains two LNG

storage tanks, the regasification plant and

facilities for mooring and unloading LNG vessels.

The plant is 375 meters long and 115 meters

wide. The Adriatic LNG Terminal is on the

cutting-edge of technology innovation,

engineering ingenuity and can provide the

Country with a reliable flow of new energy.

For many years now

.

After extraction and the elimination of impurities,

it is cooled to -162°C. At this temperature it

turns liquid, thus reducing its volume 600 times.

In the liquid state it can easily be stored in

tanks, loaded onto the LNG tankers and

transported long distance to their destination

markets where it is regasified and distributed. Its

combustion produces above all water vapor and

carbon dioxide in limited quantities (much less

than oil and coal), leaving hardly any residues at

all, no dust, soot or heavy metals. The liquefied

gas is one of the sources of energy that is

becoming more and more widely used.

, with a 200%

increase since 2005.

Adriatic LNG has adopted and conforms to the

strictest safety and environmental protection

standards, which it applies to all its working

activities every day.

and its collaboration with

the authorities has led to the

Fig. 1 - 2: Terminale Adriatic LNG - Adriatic LNG Terminal

I quaderni di Energheia

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