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I FIGLI DELLA DIALISI: La rivincita della vita Un progetto del Gruppo di Studio Rene e Gravidanza in collaborazione con ANED e RIDT Se sai di una mamma in dialisi, segnalacela Avere un figlio è, per molte donne, naturale, per altre è una conquista: alternativamente considerata come miracolo o follia, la nascita di un bambino da una mamma in dialisi è possibile, sebbene molto rara, e sinora poco studiata. Questo lavoro si propone di dare voce alla “rivincita” della vita sulla malattia renale cronica, in omaggio alle persone coraggiose che hanno intrapreso questa strada Sebbene un numero crescente di studi sia attualmente dedicato all’analisi delle gravidanze in dialisi, questi sono finora limitati all’analisi del rischio e della gestione sul versante materno, mentre sono molto pochi i dati “dalla parte dei bambini” e in questo caso l’attenzione è stata più puntata alla presenza di malattie renali che non al benessere globale dei bambini. D’altra parte, la domanda di una donna con una malattia importante, che tuttavia è felice della propria vita e desidera un bambino, il più spesso non riguarda la presenza di un fattore predisponente alla sua stessa malattia, ma la possibilità di sviluppo armonico e di inserimento nella società del proprio figlio. Ad oggi non vi sono studi sistematici che censiscano l’entità del fenomeno delle gravidanza in dialisi in una realtà Nazionale e valutino lo sviluppo psicofisico dei bambini nati da donne in dialisi. Questo studio pertanto ha l’obbiettivo di colmare questo vuoto valutando il numero di gravidanze in dialisi portate a temine con successo in Italia dopo il 2000, paragonarlo al dato delle donne trapiantate, recentemente raccolto dal Gruppo di Studio Rene e Gravidanza e comprendere lo stato di benessere psicofisico dei bimbi nati da donne in dialisi. La rivincita della vita, titolo scelto in accordo con ANED, sottolinea che per avere un figlio in dialisi occorre innanzitutto una buona dialisi, ma anche che per dare la vita bisogna avere voglia di vivere, che bisogna essere padroni della propria malattia e della sua terapia per “osare” una gravidanza in corso di dialisi. Per tali motivi questa iniziativa, oltre ad un interesse scientifico ha un impatto sociale ed educativo, attraverso un messaggio di speranza e di ottimismo, che sottolinea l’importanza della “presa in carico” della malattia renale e della dialisi per potere raggiungere traguardi straordinari. Vi chiediamo di aiutarci in questo lavoro, segnalandoci i casi a voi noti di gravidanze in donne in dialisi In una prima fase “conteremo” le donne che, in dialisi in Italia, hanno avuto dei bambini dopo l’1.1.2000, e questo ci permetterà di avere delle prime informazioni sulla probabilità che una donna in dialisi ha di avere un bambino. In una seconda fase, organizzeremo, per tutti coloro che desiderano partecipare, una breve intervista, avvalendoci della “rete” del Gruppo di Studio Rene e Gravidanza e dell’aiuto di alcuni giovani medici. I risultati, destinati alla pubblicazione su riviste scientifiche Nefrologiche, saranno messi a disposizione dell’ANED; ANED e i Centri partecipanti ed i referenti di centro saranno citati in tutti gli studi. Per segnalare le gravidanze in dialisi: Gruppo di studio Rene e Gravidanza [email protected]

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I FIGLI DELLA DIALISI: La rivincita della vita

Un progetto del Gruppo di Studio Rene e Gravidanza in collaborazione con ANED e RIDT

Se sai di una mamma in dialisi, segnalacela

Avere un figlio è, per molte donne, naturale, per altre è una conquista: alternativamente considerata come miracolo o follia, la nascita di un bambino da una mamma in dialisi è possibile, sebbene molto rara, e sinora poco studiata. Questo lavoro si propone di dare voce alla “rivincita” della vita sulla malattia renale cronica, in omaggio alle persone coraggiose che hanno intrapreso questa strada Sebbene un numero crescente di studi sia attualmente dedicato all’analisi delle gravidanze in dialisi, questi sono finora limitati all’analisi del rischio e della gestione sul versante materno, mentre sono molto pochi i dati “dalla parte dei bambini” e in questo caso l’attenzione è stata più puntata alla presenza di malattie renali che non al benessere globale dei bambini. D’altra parte, la domanda di una donna con una malattia importante, che tuttavia è felice della propria vita e desidera un bambino, il più spesso non riguarda la presenza di un fattore predisponente alla sua stessa malattia, ma la possibilità di sviluppo armonico e di inserimento nella società del proprio figlio. Ad oggi non vi sono studi sistematici che censiscano l’entità del fenomeno delle gravidanza in dialisi in una realtà Nazionale e valutino lo sviluppo psicofisico dei bambini nati da donne in dialisi. Questo studio pertanto ha l’obbiettivo di colmare questo vuoto valutando il numero di gravidanze in dialisi portate a temine con successo in Italia dopo il 2000, paragonarlo al dato delle donne trapiantate, recentemente raccolto dal Gruppo di Studio Rene e Gravidanza e comprendere lo stato di benessere psicofisico dei bimbi nati da donne in dialisi. La rivincita della vita, titolo scelto in accordo con ANED, sottolinea che per avere un figlio in dialisi occorre innanzitutto una buona dialisi, ma anche che per dare la vita bisogna avere voglia di vivere, che bisogna essere padroni della propria malattia e della sua terapia per “osare” una gravidanza in corso di dialisi. Per tali motivi questa iniziativa, oltre ad un interesse scientifico ha un impatto sociale ed educativo, attraverso un messaggio di speranza e di ottimismo, che sottolinea l’importanza della “presa in carico” della malattia renale e della dialisi per potere raggiungere traguardi straordinari.

Vi chiediamo di aiutarci in questo lavoro, segnalandoci i casi a voi noti di gravidanze in donne in dialisi

In una prima fase “conteremo” le donne che, in dialisi in Italia, hanno avuto dei bambini dopo l’1.1.2000, e questo ci permetterà di avere delle prime informazioni sulla probabilità che una donna in dialisi ha di avere un bambino. In una seconda fase, organizzeremo, per tutti coloro che desiderano partecipare, una breve intervista, avvalendoci della “rete” del Gruppo di Studio Rene e Gravidanza e dell’aiuto di alcuni giovani medici. I risultati, destinati alla pubblicazione su riviste scientifiche Nefrologiche, saranno messi a disposizione dell’ANED; ANED e i Centri partecipanti ed i referenti di centro saranno citati in tutti gli studi.

Per segnalare le gravidanze in dialisi:

Gruppo di studio Rene e Gravidanza [email protected]

I FIGLI DELLA DIALISI: La rivincita della vita

La “cartina d’Italia”, con le gravidanze segnalate al 20 Giugno 2013

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