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30GIORNI N.3 IL BIMESTRALE DEL MEDICO VETERINARIO Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale 70% - Lo/Mi Un posto al sole ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE VETERINARIA di FNOVI ed ENPAV - Anno XII - N. 3 - Giugno 2019

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30GIORNIN.3

IL BIMESTRALE DEL MEDICO VETERINARIO

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ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE VETERINARIA di FNOVI ed ENPAV - Anno XII - N. 3 - Giugno 2019

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Editoriale

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Nel nostro Paese il diritto alla salute è undiritto della persona. Il nostro SSN è pubblico,universalistico, equo e solidale; ciascuno finanziasecondo le proprie possibilità e ne usufruisce secondoi propri bisogni. I Servizi veterinari compresa larete degli Istituti zooprofilattici sono correttamentee utilmente collocati al Ministero della salute, nelSSN, con ciò rendendo ai cittadini ed alla professionesemplicemente quanto dovuto. In questi mesi Governo e Regioni sono impegnatinella sottoscrizione del Patto per la salute, l’accordofinanziario e programmatico sulla spesa e la pro-grammazione del SSN; su questa partita, comeper il passato, maggioranze e opposizioni si straccianoincolpandosi a vicenda dei problemi presenti e pas-sati, rimproverando gli uni agli altri difetti di pro-grammazione, di prospettiva se non di trasparenzao altro. I punti principali del confronto sono:

1L’anticipazione del regionalismo differenziato,già più che bocciato da tutte le Federazioni delle

professioni della salute che sono enti pubblicisussidiari dello Stato e portano la voce di 1 milionee mezzo di sanitari. Sul punto non serve una prepa-razione politica per comprendere che questo obiettivoha tutto l’aspetto di un processo di privatizzazione.Se lo Stato risponde ai bisogni di salute del territoriocon la ricchezza che produce, autorizza il territorio

a comportarsi con l’autonomia di un ente “privato”e consente al “proprietario delle risorse” di essere“autonomo dal resto del sistema”. Nel settore medicoveterinario è improponibile pensare a logiche localidi controllo ed eradicazione delle malattie o digoverno della sicurezza degli alimenti. In argomentoè indispensabile invece disporre di entità organizzativeequivalenti ed uniformi oltre che di un livello orga-nizzato di responsabilità regionale, nodo irrinunciabiledi una catena di comando e gestione che parte dalMinistero della salute e arriva alle Aziende sanitarie,passando dalle Regioni e dalla rete degli Istitutizooprofilattici.

2Disponibilità e qualificazione del personale. Datempo il personale non è considerato un capitale

su cui investire, ma una leva sulla quale intervenireper contenerne i costi. Gli incarichi professionali efunzionali sono esposti a operazioni di sostituzione(task shifting) tra professioni e un certo “regiona-lismo creativo” che, talora in concorso con unsistema universitario altrettanto creativo, non esitaa immaginare “nuove professioni”. Le professionied i ruoli non sono fungibili. In tempi di crisi lecertezze vengono meno e quando cambia il contestomuta la percezione di sicurezza dei cittadini. Ed èproprio la crisi che ci convince che senza medici einfermieri gli ospedali si fermano, che senza medici

veterinari vengono meno le garanzie di salute, be-nessere animale e sicurezza alimentare.

3Il secondo pilastro. Dalla legge 833/78 in poitutte le riforme della sanità hanno accarezzato

il ricorso al sistema di integrazione “mutualistico”(dalle assicurazioni ai fondi integrativi) che oggipotrebbe o dovrebbe diventare complementare alsistema pubblico. Come sostiene il direttore generaledella Programmazione sanitaria del ministero dellaSalute non ha senso che lo Stato paghi 3,3 miliardi disgravi fiscali per i fondi integrativi sanitari e allostesso tempo non trovi i soldi per assumere personalenegli ospedali. In medicina veterinaria il valore disalute delle nostre prestazioni non è frazionabile;non ci sono primo e secondo pilastro, ma soloanimali e alimenti malati e sani.Servono risorse e nel confronto politico fuori edentro il Governo, il Ministro ha voluto sentire leprofessioni; come Lei non condividiamo l’automa-tismo che subordina il finanziamento della sanitàalle dinamiche del PIL. C’è tanto bisogno di “buonapolitica”, che in sanità (ed altrove) non possaessere ancella, comprata, usata e dismessa, o chepossa trasformarsi in merce tra le merci.

Gaetano PenocchioPresidente FNOVI

Un patto per la salute

In questi mesi Governo e Regionisono impegnati nellasottoscrizione del Patto per lasalute, l’accordo finanziario eprogrammatico sulla spesa e laprogrammazione del SSN

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30GIORNIN.3

Sommario

Di caratteristiche opposte all’assennatacollaborazione contro l’abusivismo descritta inquesta stessa pagina è il comunicato stampadell’Unione nazionale farmacisti titolari di solaparafarmacia, ripreso da diverse testate on line,che molti colleghi legittimamente indignatihanno commentato, evidenziandone le criticitàNon entriamo nei dettagli dei contenuti dai qualiovviamente dissentiamo e che saranno oggetto,tra gli altri punti all’ordine del giorno, di un in-contro fra rappresentanti delle professioni e Mi-nistero vigilante.Spiace sempre assistere all’utilizzo di risorse in-tellettuali con finalità opache, per seminare ziz-zania quando invece il vero e comune obiettivodovrebbe essere quello di rafforzare il valore deiprofessionisti anche agli occhi dei consumatori.Un inutile dispendio di energie che potrebbero es-sere invece utilizzate in modo più razionale.

3 EDITORIALE—Un patto per la salute

12 ATTUALITÀ—Una FAD per non farci trovare

impreparati dagli alieni

5 INTERVISTA—Bratislava amara

6 L’OCCHIO DEL GATTO—Bratislava FVE GA

8 APPROFONDIMENTO—Embracing digital

technology

in veterinary practice

15 PREVIDENZA—Più della semplice previdenza

Polizza sanitaria Enpav

18 ATTUALITÀ—L’insegnamento dell’Etica

veterinaria in Italia

19 DAL COMITATO CENTRALE FNOVI—Tra consulenze aziendali

e incompatibilità

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Bimestrale di informazione e attualitàprofessionale per i Medici Veterinari

Organo ufficiale della FederazioneNazionale degli Ordini Veterinari ItalianiFnovi e dell’Ente Nazionale di Previdenzae Assistenza Veterinari - Enpav

EditoreVeterinari Editori S.r.l.Via del Tritone, 125 - 00187 Romatel. 06.99588122

Direttore ResponsabileGaetano Penocchio

Vice DirettoreGianni Mancuso

Comitato di RedazioneAlessandro Arrighi, Carla Bernasconi,Antonio Limone, Laurenzo Mignani,Francesco Sardu, Elio Bossi

Coordinamento redazionaleRoberta Benini

Tipografia e stampaPress Point srl Via Cagnola, 3520081 Abbiategrasso (Milano)tel. 02 9462323

Registrazione Tribunale n. 580del 21 dicembre 2007

Responsabile trattamento dati(D. Lvo n. 196/2003)Gaetano Penocchio

Tiratura 32.476 copie

Chiuso in stampa il 30/06/2019e-mail [email protected] www.trentagiorni.it

Un’alleanza tra professioni della salutenell’interesse dei cittadini e per favorirela scelta consapevole del sanitario alquale rivolgersi in base all’identifica-

zione della qualifica professionale, nella consapevo-lezza che solo la collaborazione unita al rispettoreciproco dei rispettivi ambiti di esercizio sia l’ap-proccio efficace per contrastare l’abusivismo. L’articolato documento condiviso dagli Ordini delleprofessioni sanitarie della provincia di Piacenza rea-lizza uno dei principi di One Health, declinandolo inchiave deontologica, tramite una sinergia finalizzata

a rafforzare il ruolo degli Ordini e delle singole pro-fessioni. Il documento dichiara anche l’impegno a vigilare af-finché gli iscritti si attengano alle attività previstedallo specifico profilo individuale indicato dallaLegge, sempre nel rispetto del relativo Codice Deon-tologico.Gli Ordini firmatari si faranno carico delle segnala-zioni di comportamenti scorretti per verificare sesiano violazioni del Codice deontologico o dellaLegge e si incontreranno periodicamente per concre-tizzare e proseguire la collaborazione.

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Intervista a Giacomo Tolasi

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Bratislava amara Cinque domande a Giacomo Tolasi(delegato FNOVI alla FVE)

GIACOMO TOLASI

1)2)

3)

4)5)

Puoi spiegare brevemente ai lettori comefunziona/come sono regolamentate le elezionidel Board FVE?La FVE si compone di una assemblea generale (GA)formata da tutte le organizzazioni nazionali aderentied ognuna di queste ha un potere di voto proporzionaleal numero dei medici veterinari che rappresenta. L’Italia, in questa graduatoria, è seconda dietro allaGermania ed ha quindi peso elettorale importante.Oltre alla FVE ci sono quattro sezioni: UEVP, LiberiProfessionisti, UEVH, igienisti, EVERI, ricerca, EASVO,veterinari ufficiali. Anche queste sezioni hanno unpotere di voto nella GA proporzionale al numero degliiscritti. La differenza sostanziale che all’interno dellesezioni, ogni membro conta per un voto.Il Presidente della FVE ed i quattro vicepresidentivengono votati ogni due anni con la possibilità di unsolo rinnovo per la stessa carica e sono eletti direttamentedalla assemblea.FNOVI è titolare per l’Italia nella FVE, mentre nellealtre sezioni due sono le organizzazioni che rappresentanol’Italia: SIVeMP in EASVO e UEVH, ANMVI inUEVP e EVERI.Le sezioni hanno Board indipendenti a loro volta elettiogni due anni ed in queste “elezioni interne” ogni orga-nizzazione rappresentata esprime un solo voto indi-pendentemente dal numero di veterinari iscritti. Nelle

elezioni del board della FVE, le varie sezioni votano icandidati che il presidente della sezione voterà poinella GA elettorale. Ogni sezione ha un potere di votodiverso, altissimo quello della UEVP, basso quello dellealtre tre.

Dopo 11 anni di partecipazione alla GA haiuna certa esperienza di elezioni del BoardFVE, puoi darci la tua impressione su questaultima votazione? In queste elezioni era chiaro chi sarebbe stato votatocome Presidente, Rens Van Dobbenburgh, olandese,aveva un carisma personale molto forte ed era chiaroche avrebbe vinto. Aveva proposto anche se non uffi-cialmente, una “sua” lista nella quale ero entrato an-ch’io.Ci sono state due candidature per la presidenza e seiper la vicepresidenza. Oltre alle quattro della “lista delpresidente” le altre due erano dei paesi dell’est Europa,Visegrad Group, come si definiscono.Questi paesi storicamente sono sempre stati divisi traloro e non hanno mai espresso un loro candidato, omeglio gli eletti provenienti da questa area non eranomai stati una vera espressione di quel gruppo. Io ho concordato i voti di tutte le nazioni occidentalipensando che anche alcuni appartenenti ad altri gruppi,Nordic Countries ecc., avrebbero comunque votato per

noi, cosa che non è accaduta, anche perché i paesi ap-partenenti al gruppo di Visegrad questa volta hannoindividuato e votato un loro candidato.

A tua opinione quale è il motivo che ha de-terminato il risultato elettorale?Oltre alle ragioni espresse prima, una leggerezza nellalettura dei vari movimenti pre elettorali, la grossa de-bolezza sta nel fatto che l’Italia non sa fare una delega-zione forte. Penso che le organizzazioni rappresentatenelle sezioni e la stessa Fnovi debbano rafforzare lerappresentanze e supportare i delegati in modo dacreare un collegamento e un confronto stabile.

Che ruolo ha la Fnovi nella FVE? Anche se i risultati elettorali dimostrano il contrario,la mia personale opinione è che la FNOVI sia benvolutae rispettata nella FVE. Abbiamo delegati in moltigruppi di lavoro, gente seria che si sa fare valere a tuttii livelli.

Si potrebbe o dovrebbe fare altro? In che modo?Evidentemente sì, io penso che sia necessario un rinno-vamento nella rappresentanza. Trovare delegati non èfacile, questi devono avere due caratteristiche: esseremotivati, avere voglia cioè di darsi da fare per la pro-fessione ed essere fluenti nella lingua inglese.Partecipare a questa organizzazione è impegnativo, siimpiega tempo ad instaurare rapporti personali con idelegati delle altre nazioni e questo presuppone una as-sidua presenza agli eventi ed alle assemblee, oltre ad uncostante aggiornamento nello studio dei documentipreparati e redatti dai vari gruppi di lavoro e dal bo-ard.È stata per me una esperienza entusiasmante checonsiglio vivamente a chi si voglia mettere su questastrada.

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La zoppia è uno più frequenti problemi di be-nessere per la bovina da latte, e comporta serie perditeeconomiche per il settore. È una patologia multifattoriale,e i fattori di rischio sono molteplici, sia di naturainfettiva che non (e.g. legati al sistema di stabulazione,all’alimentazione o alla genetica degli animali). Nono-stante la prevalenza del problema ed il suo impatto ètendenzialmente sottovalutata dagli allevatori, congravi conseguenze per la salute ed il benessere deglianimali colpiti.La professione medico veterinaria, in ragione del suoruolo fondamentale nella tutela della salute e delbenessere animale, ha il compito di occuparsi delproblema in modo proattivo.

Si è sviluppato un documento di posizione, adottatodurante l’ultima Assemblea Generale, ove si identificanoalcune delle azioni fondamentali che i medici veterinaridovrebbero intraprendere per ridurre la zoppia nellabovina da latte, sia a livello individuale direttamentesul campo, che a livello di associazioni e società vete-rinarie. In allevamento, i medici veterinari dovrebberoaiutare gli allevatori a migliorare il riconoscimento ela gestione del dolore ed a mettere in atto una correttapianificazione della gestione sanitaria della mandria,dovrebbero implementare piani coordinati di preven-zione e monitoraggio della zoppia, e promuovere laformazione ed il rilascio di un patentino speciale aimaniscalchi. A livello di associazioni, si invita a farepressione a livello nazionale per migliorare il rispettodella normativa a tutela del benessere nella bovina dalatte e ad incoraggiare la grande distribuzione a tenere

in conto obiettivi di riduzione della zoppia tra irequisiti per i prodotti di qualità. A livello internazio-nale, gli sforzi dovrebbero concentrarsi sul cercare diinfluenzare una selezione genetica più attenta a salutee benessere animale (e non solo ai tratti produttivi), esul promuovere sistemi di stabulazioni in grado diridurre il rischio di zoppia.Si raccomanda a tutti gli Stati Membri di fissare unasoglia di zoppia oltre la quale sia richiesto l’interventomedico veterinario per la messa in atto di piani sumisura per correggere e migliorare la situazione e diadottare, ed implementare nella normativa nazionale,le raccomandazioni dell’OIE riguardanti il benesseredella bovina da latte. Infine, si esorta la CommissioneEuropea a considerare la stesura di una normativa perla protezione della bovina da latte, sulla linea di quantogià fatto per suini e polli.

L’occhio del gatto

Bratislava FVE GA

La FVE chiede azioni concrete per combattere la zoppia nellabovina da latte

DI STEFANO MESSORI

Un nuovo Board, Albania entrata comecomponente effettivo, Armenia comeosservatore, l’approvazione delle modifiche alCode of Conduct e quattro position paper:questi i punti principali della GeneralAssembly che si è svolta a Bratislava il sei esette giugno. Dopo le attività elettorali, che hannoriguardato anche il Financial Committee e ilcollegio degli Auditors, si sono susseguite lerelazioni e i guest speaker - un report èdisponibile sul sito www.fve.orgIn queste pagine i commenti sui positionpaper approvati.

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L’occhio del gatto

La sterilizzazione chirurgica dei gatti vienetradizionalmente effettuata verso i 6 mesi di età. Avendoosservato che, negli ultimi anni, la sterilizzazione precoce(prima dei quattro mesi di età) sta divenendo unapratica comune in alcuni paesi, il gruppo di lavoro sulbenessere animale della FVE ha presentato un documentodi posizione per chiarire pro e contro della sterilizzazionetradizionale e precoce dei gatti, ed aiutare così i profes-sionisti ad effettuare una scelta consapevole.Il documento considera come “sterilizzazione precoce”la sterilizzazione chirurgica di gatti, maschi e femmine,tra i due ed i quattro mesi di età. La sterilizzazione è inogni caso fortemente sconsigliata al di sotto delle 8 set-timane in quanto i rischi dell’intervento sono da consi-derarsi troppo elevati.Il documento presenta informazioni raccolte dalla let-teratura scientifica riguardo ai rischi a breve (e.g. dovutialla eventuale anestesia) e medio-lungo termine (e.g. ri-schi sanitari, alterazioni del comportamento, sviluppodi neoplasie mammarie, rischi di ritardo di accresci-

mento o obesità) delle due tipologie di intervento.I dati presentati sembrano indicare che la sterilizza-zione precoce, effettuata osservando buone pratiche chi-rurgiche e su animali sani, comporti minori rischi legatiall’anestesia ed all’intervento per se, e riduca la mani-festazione di alcuni comportamenti indesiderati (e.g.aggressività ed eliminazione inappropriata) e di obesitànella vita adulta rispetto alla sterilizzazione tradizio-nale. I dati scientifici disponibili non permettono invecedi chiarire se l’età dei gatti al momento della sterilizza-zione impatti su altri aspetti, quali l’insorgenza di neo-plasie mammarie, l’accrescimento o il presentarsi dipatologie (infettive e non). In mancanza di tali infor-mazioni è quindi difficile promuovere raccomandazioniuniversalmente valide rispetto all’utilizzo di un metodorispetto all’altro.La FVE incoraggia lo sviluppo di nuovi studi, in parti-colare per identificare possibili svantaggi della steriliz-zazione precoce nei gatti di proprietà, e incoraggia imedici veterinari a decidere se effettuare l’interventoprecocemente o secondo le tempistiche tradizionali sullabase di dati scientifici aggiornati e tenendo in conside-razione il contesto specifico nel quale operano.

Pro e contro della sterilizzazioneprecoce dei gatti

L’Assemblea Generale della FVE ha votatoall’unanimità l’adozione di un documento di posizionerelativo alla gestione del trattamento della bovina dalatte in asciutta.La mastite rappresenta una delle maggiori cause diperdita economica per l’allevamento della bovina dalatte, e costituisce un serio problema di benessere pergli animali colpiti. La somministrazione intramammariadi antibiotici a lunga durata all’entrata in asciutta, pertrattare eventuali infezioni contratte durante la lattazionee per prevenire nuove infezioni, è prassi comune. Cio-nonostante, in un’ottica di utilizzo responsabile delfarmaco per la prevenzione e il controllo della resistenzaagli antimicrobici (AMR), tale pratica dovrebbe essererivista per passare dal trattamento a tappeto a tratta-menti più mirati.La FVE sottolinea che, secondo i più recenti dati sullavendita di antibiotici ad uso zootecnico nella UnioneEuropea, quelli ad uso intra-mammario rappresentanouna quota molto ridotta (0,6%; ESVAC 2018) rispettoal totale, e recenti dati scientifici dimostrano che l’usodi antibiotici per via sistemica ha un maggiore impattosull’insorgenza di AMR rispetto alla somministrazioneintra-mammaria. Malgrado ciò, in una società semprepiù critica rispetto all’uso di antibiotici negli animalida reddito, e che non considera più i trattamenti anti-biotici routinari una pratica accettabile, la professioneveterinaria deve schierarsi in modo chiaro per mostrareil suo impegno nella lotta all’AMR e promuovere,quando possibile, trattamenti antibiotici selettivi.Nel documento approvato a Bratislava, la FVE riconosceche, in presenza di una buona gestione dell’allevamento,è possibile passare a trattamenti mirati senza avereeffetti negativi sulla salute della mandria, e raccomandail trattamento in asciutta solo degli animali a più alto

rischio (e.g. in presenza di sospetto di mastite, basatosu una conta delle cellule o sull’isolamento di patogeniin seguito a coltura, o in presenza di lesioni al capezzolo).Il documento sottolinea poi il ruolo centrale del medicoveterinario nell’identificare gli animali da trattare, edincoraggia la stesura, lo sviluppo e l’applicazione dilinee guida e manuali di buone pratiche per guidare gliallevatori nella gestione e nel trattamento della bovinain asciutta.

Trattamento in asciutta: verso interventi più mirati

Quasi otto anni dopo il documento Fnovi “Eutanasia eprofessione veterinaria tra incremento dellapopolazione equina, legalità e codice deontologico” -

disponibile nella sezione Dossier e pubblicazioni del portaleFnovi - anche FVE e FEEVA si confrontano con un temadelicato come la fine vita degli Equidi. L’incipit del documento è molto chiaro: “La professione medicoveterinaria ritiene che tutti gli Equidi (cavalli, asini, etc. d’ora in poidefiniti “cavalli” nel documento) sono esseri senzienti e meritano diessere accuditi in modo responsabile dalla nascita alla morte”."La proprietà del cavallo comporta la responsabilità di provvedere per tutta la vita alleesigenze di salute e benessere dell’animale", ha ricordato Mette Uldahl (Danimarca),presidente della FEEVA, che ha sviluppato il documento insieme alla FVE. "L’eutanasiadovrebbe essere riconosciuta come un’opzione accettabile ed etica se effettuata nelmigliore interesse del cavallo. È un atto di benessere se fatto professionalmente, perchéla sofferenza può essere peggiore della morte".In Europa sono svariate e difformi non solo le norme ma anche il livello di sensibilità dellegislatore su tematiche come l’eutanasia e il (mal)trattamento degli animali comericordato nel documento.Nella società, negli ultimi decenni, un cambiamento dinamico nella percezionedell’eutanasia degli animali, compresi i cavalli, è in fase di sviluppo. È emerso uno scontroetico tra la tradizionale prospettiva utilitaristica, la prospettiva del benessere animale e laprospettiva del movimento per i diritti degli animali sul fatto che l’eutanasia dei cavallisia percepita come accettabile e in quali circostanze. Va inoltre ricordato che in alcunipaesi, l’eutanasia dei cavalli usciti dalla catena alimentare è ammessa solo se esiste un"motivo ragionevole" formalmente riconosciuto. Di conseguenza, i cavalli possonosoffrire a lungo anche in caso di malattia (ad es. zoppia, malattie della pelle, malattierespiratorie) perché non c’è una "motivazione" sufficiente per procedere con l’eutanasia,nonostante il proprietario non possa permettersi o rifiuti le terapie.Per questo tema, come per altri che certamente comportano un forte coinvolgimentoanche emotivo da parte dei medici veterinari, è fondamentale che la professione abbiapreso posizione, basandosi su scienza coscienza e professionalità, senza sottrarsi allacomplessità del proprio ruolo. (RB)

La mastite rappresenta una dellemaggiori cause di perdita

economica per l’allevamento dellabovina da latte

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Volete sapere quante sono le possibilità che i me-dici veterinari vengano sostituiti da robot? Il 4%, Secondo il sito will robots take my job.com, conuna probabilità di automatizzazione del 30%.Stiamo tranquilli allora? Più o meno perché, diciamolo, l’intelligenza artificiale(ci) spaventa sia perché non è immediatamente com-prensibile il suo funzionamento sia perché spesso l’IAappare più potente di quella umana. Ma opporsi o cercare di fare resistenza è sciocco, saràsempre più utilizzata per migliorare il livello sia delleprestazioni medico veterinarie che dell’insegnamento -ad esempio realtà virtuale. Dall’utilizzo, più o meno consapevole, più o meno en-tusiasta, non è possibile sottrarsi, quindi meglio adeguarsiin fretta, anche perché se il rischio di essere sostituitida robot è ridicolmente basso, è molto più probabile lasostituzione da parte di colleghi che sa(pranno) sfruttaretutti i lati positivi della IA.Tutti i relatori sono stati brillanti e hanno portatospunti molto interessanti per riflettere, punti di vista

inconsueti e sollevato molte domande. Un recente studio pubblicato su JAMA ha dimostratoche l’87% del tempo di lavoro di medici specializzandiè speso per attività diverse dalla cura del paziente coneffetti negativi su entrambi.L’AI è la migliore possibilità di riumanizzare l’assistenza.Se tutta la cura indiretta del paziente e la diagnosi èautomatizzata, rimangono questi aspetti: comunicazione,difesa della salute, gestione, ricerca, collaborazione.Sorprende che questa sia esattamente la definizione diun esperto medico?Liberi mentalmente e fisicamente di occuparci deinostri pazienti e del rapporto con i loro proprietari po-tremmo avere certamente una maggiore soddisfazionedal nostro lavoro. Inutile allora storcere il naso di fronte agli assistenti vir-tuali, superato ricordare con imbarazzo Blade Runnerod Odissea nello spazio, soprattutto perché qualcuno, econ successo, sta già parlando di pet parenting: gli ame-ricani già da un paio di anni sostengono che il settorepiù appetibile del mercato sia l’umanizzazione dei pet.

Embracing digitaltechnology in veterinarypractice

Una panoramicadell’eventoorganizzato loscorso maggio aBrussels daEuropeanCoordinatingCommittee onVeterinaryTraining (ECCVT)

Approfondimentoa cura di Roberta Benini

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Un palpabile disagio si è diffuso tra i partecipanti allacitazione di una app come Fuzzy Pet Health App® chedichiara di voler Rendere le cure veterinarie di livellomondiale più accessibili a tutti i genitori di animali do-mestici. Crediamo che si debba iniziare a casa e lamaggior parte dei genitori di animali domestici hannosemplicemente bisogno di una guida per aiutarli nelloro cammino. (Non stupisce che il relatore avesseiniziato la sua presentazione avvisando con ironia diun suo quasi disagio ad essere l’unico americanopresente). Ma a voler essere realistici questa e simili app non sonocosì lontane da quanto teorizzato dal relatore del RCVSha parlato di disruptive innovation  e dell’evoluzionedel progetto VetFutures UK: un programma ambiziosoe di ampio respiro per garantire che i professionistisiano al centro dell’innovazione nel settore della saluteanimale. ViVet è guidato dalla missione di “consentiresoluzioni veterinarie creative per il bene della salute edel benessere degli animali”. Il programma è gestitodal Royal College of Veterinary Surgeons ed è statoispirato dall’iniziativa di ricerca Vet Futures.Sul tema Will Disruptive Innovation Cure Health Care?Christensen, Bohmer & Kenagy nel 2000 scrivevano“Abilitare una popolazione più numerosa di soggettimeno qualificati per fare in un modo più convenienteattività che storicamente potevano essere eseguite soloda costosi specialisti in località centralizzate e scomode”. I proprietari di animali, come tutti ammettiamolo, vo-gliono risposte immediate, soluzioni ai problemi, di-sponibilità e se non le troveranno dai professionisti letroveranno pronte da parte di altri soggetti. Non è una eventualità così remota e non serve fareesempi…

Ma tutti i relatori hanno ricordato che l’unica caratte-ristica che i robot non avranno mai è l’empatia, la ca-pacità di prendersi cura nel senso più profondo - l’esameper individuare un replicante in “Blade Runner” insegna. E quali potranno essere le implicazioni etiche e anchedeontologiche dell’imminente avvento della IA? Equelle legali, tanto più in un contesto di totale vuotonormativo a partire da norme e regolamentazione suapp e strumentazione?Come si sente dire spesso, il cambiamento va cavalcatoper non farsi travolgere ma non ci sono prescrizioni oprotocolli pronti per il medico veterinario, in Italiacome all’estero. Mal comune mezzo gaudio ma solo per un istanteperché mentre i medici veterinari di oggi si devonoadattare, quelli di domani vanno preparati da subito echi insegna deve essere capace di utilizzare (dopo averlecapite e assimilate) tutte le possibilità dell’IA. Ce ne sono molte, alcune sembrano quasi magìe, altrehanno implicazioni immediatamente comprensibili, adesempio il superamento del modello animale con lapossibilità di simulare interventi, esami diagnostici in-vasivi senza dover utilizzare animali in carne ed ossa.Tutela del benessere degli animali ma anche dei profes-sionisti.Alcune facoltà hanno già a disposizione programmiche insegnano ai futuri professionisti come interagire

con i proprietari, a saper comunicare notizie negative,gestire la rabbia e la frustrazione. L’IA aiuterà così arafforzare le capacità dei medici veterinari e a ridurre,si spera, la possibilità di burnout.La seconda giornata si è aperta con la relazione dellaprof. Renate Weller che ha citato la tassonomia diBlooms e un dato che ha scosso tutti i presenti: abbiamoa disposizione 8 secondi per catturare l’attenzione edopo 8 minuti l’attenzione crolla - e mentre lo dicevauno dei presenti è uscito dalla sala…In un tempo brevissimo l’e-learning è diventata mobilelearning e questo fattore va tenuto in considerazione

da parte di chi eroga formazione e aggiornamento pro-fessionale.Quindi le macchine possono certamente essere validisupporti dei docenti attuali e del futuro che però devonoimpegnarsi ancora di più nel motivare gli studenti,avendo ben chiaro quale sia la funzione principale deldocente. Thomas Shuell scrisse nel 1986: ....il compito fonda-mentale dell’insegnante è quello di convincere glistudenti ad impegnarsi in attività di apprendimento.Se il tema vi ha incuriosito è disponibile un report sulsito FVE.

Approfondimentoa cura di Roberta Benini

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Dichiarazione congiunta

Il Comitato europeo di coordinamento della formazione veterinaria (ECCVT)invita tutte le parti interessate coinvolte nell’istruzione e nella formazioneveterinaria a lavorare insieme per preparare la professione veterinaria a questanuova era digitale.EAEVE, EBVS e FVE riconoscono che la professione dovrebbe assumersi in modoproattivo l’impegno di indagare su questioni relative alla certificazione dell’IA chene garantisce l’affidabilità, alla proprietà e all’uso dei Big Data, così come inmerito alla responsabilità professionale.L’ECCVT ritiene in particolare che:In futuro le competenze dei laureati in medicina veterinaria (Day OneCompetences) potrebbero dover essere adattate per annoverare competenze chegarantiscano un minimo di comprensione del funzionamento dell’intelligenzaartificiale e di tecnologie digitali;I futuri programmi di studio dovrebbero porre maggiormente l’accento sullecompetenze trasversali dei medici veterinari e sullo sviluppo del pensiero critico;Dovrebbe essere promossa una formazione interdisciplinare per facilitare il lavorodi gruppo;Un quadro per la valutazione dell’istruzione digitale deve essere integrato nelsistema europeo di valutazione della formazione in campo veterinario.

L’intelligenza artificiale (ci)spaventa sia perché non èimmediatamente comprensibileil suo funzionamento sia perchéspesso l’IA appare più potentedi quella umana

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Grazie al decreto mille proroghe del luglio delloscorso anno i proprietari di testuggine palustre ameri-cana Trachemys scripta e di alcune specie di scoiattolihanno tempo fino al 31 agosto 2019 per dare comunica-zione al Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Ter-ritorio e del Mare.Come molti già sanno la denuncia di possesso è obbli-gatoria ai sensi del decreto legislativo 15 dicembre 2017,n. 230, che adegua la normativa nazionale al regola-mento (UE) n. 1143/2014 sulle specie esotiche invasive.Il Regolamento e i decreti seguenti hanno avuto ancheeffetti collaterali sgraditi: un certo timore per la paroladenuncia e qualche conclusione irrazionale che si rea-lizza nell’abbandono degli animali, odioso reato punitodal codice penale.Il possesso responsabile degli animali è un concetto sulquale Fnovi impegna da tempo risorse nella certezzache l’educazione e la divulgazione su basi scientifichesia un investimento gratificante ed efficace. Un altro impegno di Fnovi è la promozione della for-mazione continua e dell’aggiornamento professionale. Da questi principi, Fnovi unendo le risorse con ISPRAe Ministero della Salute, ha quindi realizzato una FAD- disponibile a breve sulla piattaforma di Profconservizi- riservata ai medici veterinari e una locandina daesporre al pubblico, in sala d’attesa ma anche negli uf-fici, per informare sulla corretta gestione di animali cheabbiamo definito alieni da compagnia. La finalità è doppia e parallela: informare i medici ve-terinari che a loro volta potranno diffondere informa-zioni corrette, aggiornate ed efficaci a tutela di animali,persone ed ambiente.

Attualità

Una FAD per non farci trovare

impreparati dagli alieni

One health, one planet

ededucazione al possesso

responsabiledegli animali

Aggiornata la lista di specie esotiche invasive di rilevanza unionale

Il Regolamento (UE) 1143/14 “recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’intro-duzione e la diffusione delle specie esotiche invasive” e il Decreto legislativo n.230/17 per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regola-mento europeo hanno introdotto una serie di prescrizioni finalizzate a proteggerela biodiversità e i servizi ecosistemici dagli impatti causati dalle specie esotiche in-vasive. In particolare, il cuore di queste norme è la lista di specie di rilevanza unionaleper cui è fatto divieto di commercio, possesso, scambio, trasporto, allevamento e ri-lascio in natura, sia da parte di soggetti pubblici che privati, in tutti gli stati membridell’UE.

La lista è dinamica e di recente è stata aggiornata con 17 nuove specie (la maggiorparte vegetali) arrivando a 66 specie in tutto.

La lista comprende anche alcuni animali d’affezione più o meno popolari quali la te-stuggine dalle guance rosse, il tamia, il procione, alcuni scoiattoli alloctoni e la mainacomune (Acridotheres tristis), per il recentissimo aggiornamento.

I privati cittadini proprietari di specie di rilevanza unionale devono comunicarne ilpossesso al MATTM (attraverso uno specifico modulo) per continuare a detenerlesenza problemi. C’è tempo fino al 31 agosto 2019 per tutte le specie comprese nellalista fino ad oggi e poco più di 6 mesi per le specie appena inserite.

Si invitano pertanto i medici veterinari a tenersi sempre aggiornati sulla lista, ad in-formare tempestivamente i propri clienti ed eventualmente assisterli nella compila-zione della dichiarazione di possesso necessaria.

Per essere sempre aggiornati sulla lista delle specie di rilevanza unionale, scaricareil modulo di denuncia di possesso e saperne di più sulle nuove norme si possonoconsultare i siti: https://www.minambiente.it/pagina/specie-esotiche-invasive;https://www.specieinvasive.it/index.php/it/; https://www.lifeasap.eu/index.php/it/.

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Edizione 2019 del premio FNOVI“IL PESO DELLE COSE”

L’esercizio della professione medico-veterinaria richiede comportamenti scientificamente emoralmente responsabili, che non sempre vengono riconosciuti come socialmente meritevoli.

Per questo la Fnovi ha pensato di istituire un premio per i Medici Veterinari che hanno reso benefici,oltre che a se stessi, alla collettività. Il Premio "Il peso delle cose" istituito dalla Fnovi non è un riconoscimento alla carriera, non è attribuitoper uno studio, per un risultato scientifico ma è assegnato per una scelta, un gesto, un comportamentoche possa essere da esempio alla comunità medico veterinaria o alla società.

Candidature entro il 15 settembre 2019Il candidato che viene proposto al Premio “Il peso delle cose” deve essere un Medico Veterinario regolarmente iscritto ad un Ordineprovinciale veterinario o che lo sia stato fino al pensionamento. Possono presentare 1 candidato: la Fnovi, gli Ordini Veterinari o un gruppo di non meno di cinque veterinari iscritti ad un Ordine Veteri-nario, o un gruppo di cinque cittadini senza pendenze penali, firmatari di una Presentazione di Candidatura per il Premio (modulo suwww.fnovi.it), indirizzata alla Giuria del Premio, a favore di 1 candidato rispondente ai requisiti del Premio.

Conferimento del premio al Consiglio NazionaleLa partecipazione all’iniziativa è a titolo gratuito. Il premio consiste nel conferimento di una onorificenza simbolica. Le spese di partecipa-zione per il ritiro del premio da parte del candidato sono a carico della Fnovi. Il vincitore sarà preavvisato in tempo utile. Il Premio “Il peso delle cose” sarà conferito al Consiglio Nazionale Fnovi di novembre 2019.

In una società dove si persegue il sogno di avere tutto subito e facilmente, l’etica dell’impegno può sembrare un’utopia. Invece èuna necessità. Assumersi una responsabilità anche quando non si ha certezza del risultato, mentre si ha certezza del rischio…

…questo è il “peso delle cose”

REGOLAMENTO INTEGRALE DEL PREMIO FNOVI “IL PESO DELLE COSE” SU WWW.FNOVI.IT

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Previdenzaa cura di ENPAV

In quanto cassa di previdenza, l’ENPAV è tenuto,secondo la legge, a garantire la gestione previdenzialedei Medici Veterinari, ossia gestisce la contribuzioneversata durante l’attività lavorativa per poi erogare, altermine di tale attività, la pensione agli iscritti.

L’ENPAV, oltre a garantire la previdenza per i MediciVeterinari, ha deciso di fare di PIÙ offrendo ulterioriservizi mirati ad agevolare la vita e la professione del-l’iscritto.

I sussidi alla genitorialità, la pensione modulare, la po-lizza sanitaria, l’indennità di non autosufficienza, leborse di specializzazione e prestiti mirati ad agevolarein caso di diverse necessità.

Tutti questi sforzi puntano ad un solo obiettivo: stareaccanto, nel miglior modo possibile, ad i nostri iscritti!Proprio per questo, per tutto il 2019, l’ENPAV ha postoin essere la campagna di comunicazione denominata“ENPAV +”.

Attraverso questa campagna si vogliono comunicare gliobiettivi dell’Ente facendo, allo stesso tempo, arrivarela comunicazione a tutti i nostri iscritti e potenziali tali.Come, ad esempio, i servizi alla genitorialità!Attraverso una procedura semplice e guidata, è possi-bile presentare la domanda per richiedere un sussidioriguardante:• asili nido• baby sitting• scuole dell’infanzia

ENPAVPiù dellasempliceprevidenza

Possono richiederlo tutte le iscritte e, solo in casi parti-colari, anche i padri Medici Veterinari.

Per tutte le informazioni utili visitate il nostro sito www.enpav.it

Questi strumenti e questa visione del ruolo della Cassasono il nostro sforzo per dire, ai nostri iscritti, che alloro fianco c’è un Ente pronto a dare un futuro piùroseo alla vita di tutti i Medici Veterinari.

Intervista

L’esperienzadi Camilla

Allora Camilla, oramai mamma da un anno,come sta andando? Bene, impegnata, stanca ma bene. (sorridente)

Raccontaci come sei venuta a conoscenza del “Sussidioalla genitorialità” che offre Enpav.Un anno e mezzo fa, Leonardo ha rilevato da suo padre,Ezio, il maneggio di famiglia.Nello stesso periodo abbiamo scoperto che saremo di-ventati genitori di due bambini Diana e Riccardo.I primi mesi sono stati impegnativi ma bellissimi, tor-nando a lavoro abbiamo dovuto prendere un aiutoesterno. Una mia amica aveva già usufruito dei sussididi Enpav e abbiamo provato anche noi: è stato semplicee veloce.Sul sito www.enpav.it abbiamo inviato la documenta-zione richiesta, successivamente abbiamo ricevuto ilsussidio per entrambi i bambini permettendoci di pa-gare Sonia, la nostra babysitter.

Consiglieresti il sussidio alla genitorialità?Certo! È un sussidio per l’appunto, che può aiutare nellesituazioni familiari.Due gemelli sono impegnativi, Enpav ci ha agevolati arisolvere questa problematica fondamentale per la no-stra famiglia.

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Da quindici anni l’Enpav garantisce ai propriassociati una copertura assicurativa sanitaria, che neltempo si è arricchita di prestazioni, dal check up di pre-venzione, all’indennità per le maternità a rischio, all’harmony test, alle visite specialistiche, solo per ci-tarne alcune.Da tre anni la compagnia assicurativa è RBMSalute.Il format è sempre lo stesso: un Piano Base che, oltrealle situazioni più gravi e alla alta specialistica garantisceuna copertura in termini di prevenzione e di tuteladella maternità, ed un Piano Integrativo che estende legaranzie a disposizione, includendo tutti gli interventichirurgici e le visite specialistiche anche nella formarimborsuale. Attivo automaticamente per tutti gli iscritti, il PianoBase può essere acquistato anche dai Pensionati Enpave dagli iscritti all’Albo professionale ma cancellati dal-l’Enpav, ed esteso al nucleo familiare (coniuge o convi-vente more uxorio, e figli fino al compimento dei 30anni di età conviventi o non conviventi, in quest’ultimocaso solo se fiscalmente a carico).Il Piano Integrativo è a pagamento per tutti. La compagnia assicurativa viene individuata attraversouna procedura di gara aperta a tutti gli operatori eco-nomici italiani ed europei, che segue la normativa del

codice degli appalti pubblici alla quale anche gli Entidi previdenza dei professionisti sono soggetti per gli af-fidamenti di lavori, servizi e forniture. I dati dell’ultimo biennio ci restituiscono una serie diinformazioni interessanti sull’utilizzo della polizza.Nel 2018 sono stati 35.145 gli assicurati con la polizzasanitaria Enpav-RBMSalute, di cui 843 Pensionati eCancellati dall’Enpav per un costo complessivo di circa

2,2 milioni di Euro. Il che significa che per l’anno 2018 la compagnia

assicurativa ha speso circa 2,2 milioni di Europer la copertura dei sinistri denunciati dai Medici

Veterinari per sé e per i propri familiari; lamaggior parte della spesa ha riguardato imedici veterinari iscritti attivi, mentre soloil 16% della spesa totale è generato dai pen-sionati e cancellati che rappresentano circail 3% della popolazione totale.Rispetto al 2017, tutte le categorie di spesahanno fatto registrare un aumento, chenel 2018 è quasi interamente ascrivibilealla categoria attivi in particolare perquanto riguarda la copertura di base. La spesa complessiva 2018 è aumentata dicirca il 40% rispetto al 2017, in particolare

per il Piano Integrativo (+49%) rispetto alPiano Base (+34%), il che è rappresentativo

di un maggior utilizzo delle prestazioni daparte degli assicurati. Per il solo piano integrativo

l’incremento è attribuibile anche all’aumentodella platea.

Nel 2018 osserviamo una crescita importante deisinistri in attesa di liquidazione (c.d riservato) rispetto

al 2017 (+43% e 142%), significativamente superiorealla crescita dei sinistri chiusi e liquidati. La maggiorcrescita del riservato del Piano Integrativo rispetto alPiano Base è in parte dovuto all’incremento del numerodegli assicurati nel 2018 (+52%).Entrando nel dettaglio del numero dei sinistri e deicosti riferiti al Piano di Base, è pari a 2.191 il numerocomplessivo dei sinistri del 2017 riferiti alla popolazionedegli attivi per una spesa di poco più di 1 milione di

Previdenzaa cura di ENPAV

Polizza sanitaria Enpav

Popolazione assicurata

Numero assicurati 2018 Δ 2017Piano Base 33.710 4,8% 32.154Piano Integrativo 1.435 52% 944Totale 35.145 6,2% 33.098

Piano Base - Popolazione Attivi

2018 Δ 2017Numero Assicurati 33.013 4,6% 31.554Età media 45,1 1,3% 44,5Età media Maschi 48,8 1,2% 48,2Età media Femmine 41,3 2,0% 40,5

Piano Base - Popolazione Pensionati e Cancellati

2018 Δ 2017Numero Assicurati 697 16% 600Età media 59,2 -1,2% 59,9Età media Maschi 60,0 -1,2% 60,7Età media Femmine 58,3 -1,5% 59,2

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Euro, a fronte dei 2.375 del 2018 per circa 1.1 milionidi Euro. Da considerare che, a differenza del 2017, peril 2018 la valutazione non può essere effettuata su unintero anno dalla generazione dell’evento, pertanto ilnumero indicato è solo una stima e quindi destinato adaumentare indicativamente del 28% rispetto al 2017. Per il Piano Integrativo il numero dei sinistri riferitoagli attivi per il 2017 è di 1.129 per un costo complessivodi poco più di 440.000 Euro, a fronte dei 1.425 del 2018ai quali corrisponde una spesa di circa 550.000 Euro. Sistima che il dato del 2018, osservato ad un anno dalla

generazione del sinistro, sia destinato a crescere del45% rispetto al corrispondente dato del 2017.Si rammenta che per le prestazioni che possono esserefruite anche in strutture non convenzionate, la richiestadi rimborso della spesa sanitaria può essere fatta allacompagnia assicurativa entro due anni dalla prestazione.Quindi il dato definitivo è suscettibile di incremento.Come si vede dai dati esposti, si assiste ad un incrementosignificativo del costo pro-capite complessivo.In particolare, la copertura base registra, rispetto allaintegrativa, un aumento consistente. Il costo pro-capite

del piano integrativo, invece, diminuisce grazie all’am-pliamento della platea degli assicurati (+52%) ed ingenerale il costo medio delle prestazioni aumenta inentrambi i piani sanitari. Con un cauto ottimismo, i numeri ci permettono didire che la polizza viene utilizzata e che sono numerosele prestazioni sanitarie di cui usufruiscono i nostri As-sociati. Cionondimeno siamo consapevoli che vi sonodelle criticità e che si tratta di un servizio da tenere co-stantemente sotto controllo, per migliorarne l’efficienzae la fruibilità. Tutte le segnalazioni che l’Enpav riceve in termini didisservizio vengono gestite con la compagnia assicurativae, ove possibile, risolte positivamente nel rispetto dellecondizioni di polizza.

Previdenzaa cura di ENPAV

Borse di studio ai figli dei Medici VeterinariAl via il Bando 2019:

le domande entro il 30 settembre

Anche per il 2019 L’Enpav dà l’opportunitàai figli dei Medici Veterinari di accederealle Borse di studio per i risultati ottenutinegli studi.Le Borse di studio a disposizione sono 90per uno stanziamento complessivo di90.000,00 Euro.Possono partecipare gli studenti che hannoconseguito nel 2019 il diploma di maturità:a loro sono riservate 30 borse di 500,00Euro ciascuna. Per concorrere devono aversuperato l’esame di stato con almeno la vo-tazione di 83/100.Altre 60 borse di studio di 1.250,00 eurociascuna sono destinate agli studenti uni-versitari: per partecipare devono aver so-stenuto tutti gli esami previsti dal Pianodegli studi per l’anno accademico 2017/2018con una media aritmetica di almeno 27/30. La domanda di Borsa di studio deve esserepresentata nell’area riservata di enpav.itdel Medico Veterinario entro il 30 settembre2019. Le graduatorie degli assegnatari e degliidonei saranno deliberate nel mese di di-cembre e pubblicate sempre nell’area riser-vata del professionista.Tutte le informazioni e il Bando 2019 sonodisponibili sul sito www.enpav.it

Numero Sinistri

Sinistri 2018 Δ 2017 2018 Δ 2017Piano Base Piano Integrativo

Chiusi 1.961 12% 1.750 1.284 25% 1.027Aperti 695 30% 538 384 65% 233Totale 2.655 16% 2.288 1.668 32% 1.260

Importo Liquidato + Riservato* (€)

Sinistri 2018 Δ 2017 2018 Δ 2017Piano Base Piano Integrativo

Chiusi 787.981 17,2% 672.286 420.592 4,9% 401.039Aperti 514.415 43% 360.544 295.255 142% 121.721Totale 1.302.396 26% 1.032.830 715.847 37% 522.760

* Costo riferito ai Sinistri aperti in attesa di liquidazione.

Sinistri 2018 Δ 2017 2018 Δ 2017Piano Base Piano Integrativo

Costo medio (€) 491 9% 451 429 3,50% 415Costo pro-capite (€) 39 22% 32 506 -9% 554

Piano Base - Popolazione Attivi - Costo mediofemmine

Piano Base - Popolazione Attivi - Costo mediomaschi

Piano Base - Categoria Attivi - Analisi costi perprestazione

Piano Integrativo - Categoria Attivi - Analisicosti per prestazione

Piano Integrativo - Analisi costi per presta-zione

Un terzo dell’aumento della spesa nel 2018 è im-putabile alla garanzia Ricovero che assorbe oltre il40% dei costi nel 2018.

Anche nel Piano Integrativo l’aumento più signifi-cativo si registra nella garanzia Ricovero che gravaper oltre il 70% sull’aumento di spesa complessivo.

La spesa della garanzia Ricovero del Piano Inte-grativo è aumentata dell’85% nel 2018.

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Attualitàa cura di Barbara De Mori

All’Università di Padova si è da poco conclusoil primo corso obbligatorio di Etica Veterinaria per glistudenti di Medicina Veterinaria*. Da quest’anno ilcorso, destinato agli studenti del quarto anno, è obbli-gatorio ed è inserito nell’ambito di un corso integratodedicato al Benessere Animale e alla Professione Vete-rinaria. La competenza etica è inclusa tra le competenze‘del primo giorno’, riconosciuta come indispensabilenon solo a livello europeo, ma sempre più anche neglialtri Paesi del Mondo per definire la figura professionaledel medico veterinario. Un lungo percorso a livello nazionale e internazionale,durato diversi anni, e attuato in collaborazione con laFNOVI, ha portato a questo risultato: dalla collabora-zione con la Colorado State University - USA (dove hainsegnato B. Rollin, il padre dell’etica veterinaria nelmondo) alle prime richieste in Italia nel 2008 al Mini-stero dell’Istruzione, Università e Ricerca e al ConsiglioUniversitario Nazionale, sino all’attivazione di questocorso integrato nell’ambito della Scuola di Medicina Ve-terinaria dell’Università di Padova, in armonia con una

sensibilità crescente che coinvolge un po’ tutte le Scuoledi Medicina Veterinaria in Italia e che risponde ai re-quisiti europei e alle linee guida dell’EAEVE.Agli studenti del quarto anno di Medicina veterinariaa Padova viene insegnato soprattutto un metodo per far

L’insegnamento dell’Eticaveterinaria in Italia

fronte ai dilemmi etici. Di fronte alle difficoltà e allecontraddizioni quotidiane dell’esercizio professionale,infatti, applicare l’analisi etica serve per fare chiarezzaed essere trasparenti con i clienti e con la società, perdefinire i valori in campo, per evidenziare le opzioni pos-sibili ed eliminare quelle non accettabili. E, non da ul-timo, per far fronte al carico emotivo, fonte di disagioprofessionale e di moral distress.Il corso propone anche un approfondimento delle di-verse prospettive etiche sugli animali che sono diffuseoggi, allo scopo di aiutare gli studenti a familiarizzarecon le contraddizioni della società ed essere preparati agestire i diversi punti di vista. Frame specifici di analisidecisionale aiutano poi ad analizzare i vari casi, senzadimenticare l’importanza di approfondire i temi crucialidella comunicazione etica e del moral distress, che ri-chiedono approcci dedicati e competenze nuove per unaprofessione in profondo cambiamento, ma sempre piùal centro - in qualità di garanti - della nuova sensibilitàsociale attorno al rapporto tra benessere umano e be-nessere animale. Sulla base del metodo decisionale di analisi etica deiCinque Step, viene spiegato come chiarire qual è il pro-blema da risolvere e quali sono le informazioni necessa-rie per decidere. Il passo successivo è quello disoffermarsi ad individuare quali sono i soggetti coin-volti, gli stakeholders, che possono essere il cliente,l’azienda, la clinica, le istituzioni coinvolte, ma anchelo stesso medico veterinario, e così via, sino, da ultimo,ma non per importanza, l’animale, il soggetto eminen-temente senza voce, che attraverso l’analisi etica hal’opportunità di acquisire anch’esso una voce in capi-tolo. I soggetti coinvolti sono portatori di valori e interessi el’analisi etica chiede a questo punto di fare il lavoro piùimportante, cioè tenere in considerazione in modo equoi vari punti di vista e i valori in gioco. La decisione fi-nale dovrà mediare tra tutti i punti di vista e, anzichéessere frutto di pressioni emotive, potrà essere il risul-tato di una riflessione ponderata tra tutti i valori esa-minati. Secondo l’idea che una buona analisi etica può produrrebuone decisioni etiche.Come ha scritto B. Rollin, e come ha ribadito in occa-sione di una delle sue visite in Italia per promuovereanche nel nostro Paese l’insegnamento dell’etica vete-rinaria, “Le questioni principali cui si trova di fronte lamedicina veterinaria sono questioni etiche e tuttavia,nonostante l’etica veterinaria si sia progressivamentesviluppata come un ambito piuttosto complesso di studi(c’è persino una Society of Veterinary Ethics), l’inse-gnamento di questa disciplina non si è consolidato nellescuole di medicina veterinaria. Dato il rapido incre-mento dell’interesse della società riguardo al modo incui sono trattati gli animali, una maggiore attenzioneall’etica veterinaria nella formazione è invece essen-ziale”.

* Un grazie agli studenti del Quarto anno di Medicina Veterinariadell’anno accademico 2018/19 che hanno inaugurato questo nuovoinsegnamento e hanno contribuito con i loro consigli e suggerimentia migliorare l’offerta didattica per gli studenti degli anni a venire.

BERNARD ROLLIN

BARBARA DE MORIDipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione,

Scuola di Medicina Veterinaria, Università di Padova

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Page 19: Un posto al sole · 2019. 7. 2. · Coordinamento redazionale Roberta Benini Tipografia e stampa Press Point srl Via Cagnola, 35 20081 Abbiategrasso (Milano) tel. 02 9462323 Registrazione

Esame della proposta di legge n. 982 recante“Disposizioni per la semplificazione e l’accelerazione deiprocedimenti amministrativi nelle materie dell’agricol-tura e della pesca nonché delega al Governo per il rior-dino e la semplificazione della normativa in materia dipesca ed acquacoltura”. Con il decreto-legge n. 91/2014 è stato istituito il “Sistemadi Consulenza Aziendale in Agricoltura” e ad esso si èallacciato il comma 6 dell’art. 4 del D.Lgs. n. 52/2018nel prevedere  che gli Enti di Consulenza riconosciutidal MIPAF possano accedere (allo scopo di rendere lapropria attività consulenziale) ai dati raccolti negli al-levamenti, in quanto dati pubblici, tuttavia subordinandotale accesso ai soli soggetti che non abbiano partecipatoalla raccolta dei dati; evidentemente per evitare siaconflitti di interesse che duplicazione di funzioni nonchégenerare monopoli di fatto, facilmente determinabili sechi raccoglie i dati genealogici in allevamento è lostesso soggetto  -o collegato ad esso- che somministra“consulenza” (finanziata con denaro pubblico) al me-desimo allevamento.L’articolo 29 della proposta di legge 982, cancellandola clausola di separazione, consente la totale commistionefra chi raccoglie e chi utilizza i dati, eliminandoqualunque terzietà; si viene inoltre a determinare una

disparità di trattamento fra i “normali” Enti di consu-lenza di cui al DL n. 91/2014  -soggetti a severissimeregole di incompatibilità per i propri tecnici- ed i“nuovi” Enti di consulenza operanti nel settore zootec-nico, sciolti dagli obblighi di terzietà rispetto allaraccolta dei dati in allevamento (così come invece op-portunamente prevista dal D.Lgs n. 52/2018).Fnovi, congiuntamente al Collegio nazionale degli Agro-tecnici e degli Agrotecnici laureati esprime un deciso pa-rere contrario all’articolo 29 i cui effetti, evidentementenon bene ponderati possono produrre situazioni di pre-occupante conflitto di interesse e lesione della concor-renza in capo agli Enti e soggetti privati che attualmentegestiscono libri genealogici e che - ad emendamentoapprovato - potranno anche svolgere “servizi di consu-lenza”  ai soci nei confronti dei quali  svolgono lerichiamate attività, entrambe finanziate con denaropubblico.Il Decreto Legislativo 11.5.2018 n. 52, che disciplina lariproduzione animale, prevede la possibilità che gliEnti selezionatori possano “delegare soggetti terzi” alfine di favorire le attività di raccolta dei dati in alleva-mento, finalizzata alla realizzazione di programmi ge-netici; posto che si tratta di una attività di interessepubblico e che le convenzioni delegate sono onerose,

il D.Lgs n. 52/2008 correttamente prevede “la terzietà” deisoggetti rispetto ai dati raccolti e validati.Per quanto di conoscenza, sembra abbiano beneficiatodi questa possibilità, fra gli altri, le ARA-AssociazioniRegionali degli Allevatori, le quali hanno però dovutotalvolta adeguare i propri statuti (facendo uscire dallacompagine sociale le APA-Associazioni Provinciali Al-levatori) per rispettare l’obbligo dell’assenza di qualunquelegame fra “Ente selezionatore” (dei programmi gene-tici) ed “Ente addetto alla raccolta dei dati”, per l’ap-punto nel rispetto della terzietà dei dati raccolti ed uti-lizzati.

Dal Comitato Centrale FNOVI

Tra consulenze aziendali e incompatibilità

Fnovi, congiuntamente alCollegio nazionale degliAgrotecnici e degli Agrotecnicilaureati esprime un decisoparere contrario all’articolo 29della proposta di legge 982

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