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Lo scenario e la sfidaLo scenario e la sfida

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Lo scenario delle Lo scenario delle IndicazioniIndicazioni Il disagio giovanile e la Il disagio giovanile e la

frammentazione dell’essereframmentazione dell’essere I risultati negativi dell’OCSE-PISAI risultati negativi dell’OCSE-PISA L’inadeguatezza della scuola di L’inadeguatezza della scuola di

fronte alle sfide del terzo millenniofronte alle sfide del terzo millennio La necessità di una scuola diversa La necessità di una scuola diversa

che sappia rispondere alle nuove che sappia rispondere alle nuove esigenze della formazioneesigenze della formazione

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La sfida per tuttiLa sfida per tutti

Aiutare i ragazzi a superare le Aiutare i ragazzi a superare le paure, le incertezze, la solitudine, paure, le incertezze, la solitudine, l’idea di una vita vuota e senza l’idea di una vita vuota e senza senso: sottofondo di un malessere senso: sottofondo di un malessere diffuso, espressione di un eccesso diffuso, espressione di un eccesso di avere e di una carenza di esseredi avere e di una carenza di essere

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Il compito della Il compito della scuolascuola Essere in prima linea nella battaglia contro Essere in prima linea nella battaglia contro

questo vuotoquesto vuoto Tornare ad essere un luogo dove è possibile Tornare ad essere un luogo dove è possibile

la trasmissione/costruzione dei valori che la trasmissione/costruzione dei valori che danno appartenenza, identità, passionedanno appartenenza, identità, passione

individuare un senso dentro la trasmissione individuare un senso dentro la trasmissione dei saperi e delle abilità che rappresentano dei saperi e delle abilità che rappresentano una condizione indispensabile per la una condizione indispensabile per la maturazione delle competenze.maturazione delle competenze.

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Il ruolo dei docentiIl ruolo dei docenti

Accettare un surplus di responsabilità:Accettare un surplus di responsabilità: perché per i docenti, come per i perché per i docenti, come per i

genitori, “educare istruendo” si genitori, “educare istruendo” si declina nell’essere maestri di vita, declina nell’essere maestri di vita, vale a dire testimoni di ciò che si vale a dire testimoni di ciò che si trasmettetrasmette

perché “educare” è sempre una perché “educare” è sempre una comunicazione di sé, e del proprio comunicazione di sé, e del proprio modo di rapportarsi con il realemodo di rapportarsi con il reale

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La passione, di nuovoLa passione, di nuovo

In una parola, In una parola, occorre che la scuola e i docenti: occorre che la scuola e i docenti:

tornino a “coltivare la passione tornino a “coltivare la passione educativa” che da sempre educativa” che da sempre caratterizza la nostra professione e caratterizza la nostra professione e

tornino ad assumere su di sé la tornino ad assumere su di sé la responsabilità, e la voglia, di responsabilità, e la voglia, di “costruire il futuro” per le nuove “costruire il futuro” per le nuove generazionigenerazioni

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La scuola e la famigliaLa scuola e la famiglia

Nessuna educazione è possibile, a Nessuna educazione è possibile, a scuola, se non attraverso scuola, se non attraverso una forte una forte condivisionecondivisione di princìpi, valori, di princìpi, valori, finalità e obiettivifinalità e obiettivi

Per questo occorre:Per questo occorre:– ricostruire nei Collegi delle vere e ricostruire nei Collegi delle vere e

proprie proprie comunità professionali educanticomunità professionali educanti– costruire costruire una nuova e più forte alleanza una nuova e più forte alleanza

educativa tra la scuola e la famigliaeducativa tra la scuola e la famiglia

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Il curricolo: come e Il curricolo: come e perchéperché

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Curricolo e Curricolo e autonomiaautonomia

Definire il curricolo è una conseguenza Definire il curricolo è una conseguenza diretta dell’Autonomia riconosciuta alle diretta dell’Autonomia riconosciuta alle scuole con il DPR 275/99; scuole con il DPR 275/99;

è una operazione indispensabile in un è una operazione indispensabile in un sistema decentrato, non del tutto sistema decentrato, non del tutto definito dalle autorità centrali;definito dalle autorità centrali;

contribuisce ad individuare i limiti della contribuisce ad individuare i limiti della libertà individuale entro criteri condivisi libertà individuale entro criteri condivisi all’interno del Collegio Docentiall’interno del Collegio Docenti

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Perché il curricolo/1Perché il curricolo/1(I. Fiorin, inedito 2007)(I. Fiorin, inedito 2007)

Per pensare alla formazione come un Per pensare alla formazione come un percorso: percorso: – cognitivo e relazionale nello stesso tempo, cognitivo e relazionale nello stesso tempo, – culturale e valoriale, culturale e valoriale, – organizzato dalla comunità professionale organizzato dalla comunità professionale

(che torna a riassumere un ruolo (che torna a riassumere un ruolo fondamentale come comunità educante), fondamentale come comunità educante),

– ma assunto dallo studente, e dalla ma assunto dallo studente, e dalla famiglia, in modo sempre più consapevolefamiglia, in modo sempre più consapevole

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Perché il curricolo/2Perché il curricolo/2

Per rendere concreto e visibile, Per rendere concreto e visibile, all’interno di questo percorso, il all’interno di questo percorso, il progressivo passaggio progressivo passaggio – dall’imparare facendodall’imparare facendo (tipico della sc. (tipico della sc.

dell’infanzia, dei primi anni della sc. primaria e di alcuni dell’infanzia, dei primi anni della sc. primaria e di alcuni

stili di apprendimento)stili di apprendimento) – alla capacità dialla capacità di riflettere e riflettere e formalizzare formalizzare

l’esperienzal’esperienza utilizzando, in modo utilizzando, in modo consapevole, gli strumenti culturali consapevole, gli strumenti culturali come chiavi di lettura della realtàcome chiavi di lettura della realtà

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Perché il curricolo/3Perché il curricolo/3

Perché il curricolo è il Perché il curricolo è il cuore cuore didattico del Piano dell’Offerta didattico del Piano dell’Offerta Formativa,Formativa, che la comunità che la comunità professionale è chiamata a professionale è chiamata a predisporre per i propri alunni, predisporre per i propri alunni,

e la sua elaborazione è il terreno su e la sua elaborazione è il terreno su cui si misura cui si misura concretamenteconcretamente la la capacità progettuale di ogni scuolacapacità progettuale di ogni scuola per rispondere ai bisogni di tutti e di per rispondere ai bisogni di tutti e di ciascunociascuno

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Il ProgrammaIl Programma(C. Pontecorvo, 1978*)(C. Pontecorvo, 1978*)

C. Pontecorvo definisce il C. Pontecorvo definisce il programma “… una serie più o programma “… una serie più o meno organica meno organica (talvolta (talvolta addiritturaaddirittura una una

congerie o un semplice elenco)congerie o un semplice elenco) di argomenti di argomenti di studio, di studio, elencati elencati in una forma che in una forma che spesso è troppo specifica sul piano spesso è troppo specifica sul piano dei contenuti ma troppo generica dei contenuti ma troppo generica rispetto agli esiti richiesti e alle rispetto agli esiti richiesti e alle modalità di realizzazione …” modalità di realizzazione …”

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Il curricoloIl curricolo

Subito dopo la Pontecorvo afferma che Subito dopo la Pontecorvo afferma che “… la nozione di curricolo è assai più “… la nozione di curricolo è assai più comprensiva, perché include tutti gli comprensiva, perché include tutti gli elementi essenziali del processo elementi essenziali del processo didattico, e soprattutto è basata su didattico, e soprattutto è basata su criteri di flessibilità, di scelta ragionata, criteri di flessibilità, di scelta ragionata, di considerazione delle circostanze di considerazione delle circostanze ambientali e delle situazioni di fatto, ambientali e delle situazioni di fatto, relative alla scuola, alla disponibilità relative alla scuola, alla disponibilità delle risorse e in particolare delle delle risorse e in particolare delle conoscenze, abilità, motivazioni degli conoscenze, abilità, motivazioni degli allievi”allievi”

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La prospettiva La prospettiva contenutisticacontenutistica (C. Pontecorvo, 1978)(C. Pontecorvo, 1978)

Sostanzialmente equivale ad un programma, Sostanzialmente equivale ad un programma, anche se è definito dalla singola Scuolaanche se è definito dalla singola Scuola

Recupera il valore educativo delle discipline Recupera il valore educativo delle discipline rispetto a impostazioni pedagogiche più rispetto a impostazioni pedagogiche più centrate sulla socializzazionecentrate sulla socializzazione

Dà molto valore ai contenuti disciplinari,Dà molto valore ai contenuti disciplinari, anche seanche se ripensa radicalmente i modi del loro ripensa radicalmente i modi del loro insegnamentoinsegnamento (cfr., ad esempio, l’attenzione che, con i (cfr., ad esempio, l’attenzione che, con i Progetti Poseidon, ISS e mat@bel, il MIUR dedica Progetti Poseidon, ISS e mat@bel, il MIUR dedica all’insegnamento delle lingue, delle scienze e della matematicaall’insegnamento delle lingue, delle scienze e della matematica

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La prospettiva La prospettiva metodologicametodologica(C. Pontecorvo, 1978)(C. Pontecorvo, 1978)

“… “… utilizza la nozione di curricolo in utilizza la nozione di curricolo in alternativa a quella di programma alternativa a quella di programma (da (da

“svolgere”“svolgere” )), come una modalità per , come una modalità per riuscire a considerare riuscire a considerare complessivamente tutti i fattori che complessivamente tutti i fattori che intervengono nel processo didattico e intervengono nel processo didattico e a rilevarne le alterazioni, le relazioni a rilevarne le alterazioni, le relazioni reciproche, i meccanismi di reciproche, i meccanismi di feed-feed-backback””

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La prospettiva La prospettiva metodologicametodologicaQuesta prospettiva ha due risvolti:Questa prospettiva ha due risvolti: Il processo di costruzione del curricolo, e Il processo di costruzione del curricolo, e

la sua realizzazione, sono finalizzati al la sua realizzazione, sono finalizzati al conseguimento di precisi conseguimento di precisi esiti formativiesiti formativi, , definiti preventivamente: definiti preventivamente: oggi possiamo oggi possiamo identificarli con i traguardi di competenzaidentificarli con i traguardi di competenza

Non può essere definito “dall’alto”, né “a Non può essere definito “dall’alto”, né “a priori”: è un compito specifico dei docenti priori”: è un compito specifico dei docenti che lo realizzano e che lo realizzano e nasce a conclusione di nasce a conclusione di una progettazione collegialeuna progettazione collegiale che lo che lo articola in piani di lavoro collettivi e articola in piani di lavoro collettivi e individuali.individuali.

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Prevede due Prevede due condizioni/1condizioni/1

La prima condizione è legata, a sua La prima condizione è legata, a sua volta, volta, – da una parte, alla capacità dei docenti da una parte, alla capacità dei docenti

di di utilizzare la flessibilitàutilizzare la flessibilità e l’ampia e l’ampia possibilità di scelta insita in questa possibilità di scelta insita in questa impostazioneimpostazione

– dall’altra, al rigore interno che la stessa dall’altra, al rigore interno che la stessa flessibilità impone sul piano delle flessibilità impone sul piano delle definizioni, delle verifiche, della messa definizioni, delle verifiche, della messa a punto degli strumenti didatticia punto degli strumenti didattici

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Prevede due Prevede due condizioni/2condizioni/2

La seconda condizione è data dal La seconda condizione è data dal rapporto che essa chiede di stabilire rapporto che essa chiede di stabilire

– tra il piano di lavoro individuale del tra il piano di lavoro individuale del singolo insegnante e la progettazione singolo insegnante e la progettazione collegiale, cioècollegiale, cioè

– tra il principio della “libertà di tra il principio della “libertà di insegnamento” e l’altro principio della insegnamento” e l’altro principio della “responsabilità collegiale” che coinvolge “responsabilità collegiale” che coinvolge gli stessi docenti in quanto componenti il gli stessi docenti in quanto componenti il Collegio di una Istituzione Scolastica Collegio di una Istituzione Scolastica (non (non dimentichiamo che tutte le delibere sono collegiali)dimentichiamo che tutte le delibere sono collegiali)

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Che cos’è, allora,Che cos’è, allora, la libertà di la libertà di insegnamento?insegnamento? C. Pontecorvo la definisce una C. Pontecorvo la definisce una libertà di libertà di

progettazione,progettazione, cioè la libertà di costruire, cioè la libertà di costruire, realizzare e verificare un piano di lavoro realizzare e verificare un piano di lavoro individuale individuale entro un quadro di riferimentoentro un quadro di riferimento che richiede:che richiede:– la pubblicità e la discussione collegiale la pubblicità e la discussione collegiale (fare (fare

scuola non è una faccenda privata)scuola non è una faccenda privata)– la progettazione concordata in vista di un la progettazione concordata in vista di un

curricolo generale curricolo generale (perché il curricolo è della (perché il curricolo è della scuola)scuola)

– l’esplicitazione di una ipotesi di lavoro l’esplicitazione di una ipotesi di lavoro didattico da verificare negli esiti formativi degli didattico da verificare negli esiti formativi degli allieviallievi

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Il curricolo, in concretoIl curricolo, in concreto

Il curricolo della scuola va quindi Il curricolo della scuola va quindi inteso come:inteso come:– l’organizzazione e l’articolazione interna l’organizzazione e l’articolazione interna

del un corso di studi nel suo complesso;del un corso di studi nel suo complesso;– un itinerario formativo, con aspetti un itinerario formativo, con aspetti

sincronici e diacronici, nell’ambito del sincronici e diacronici, nell’ambito del quale si collocano i curricoli specifici;quale si collocano i curricoli specifici;

– un modo per individuare le connessioni un modo per individuare le connessioni tra il generale tra il generale (il curricolo complessivo)(il curricolo complessivo) e il e il particolare particolare (il curricolo della singola (il curricolo della singola disciplina)disciplina)

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Curricolo e Curricolo e contenuticontenuti

La necessità di discutere il curricolo nel La necessità di discutere il curricolo nel suo insieme non esclude infatti l’altra suo insieme non esclude infatti l’altra necessità di necessità di articolarsi in contenutiarticolarsi in contenuti, e , e quindi in curricoli disciplinari, tenendo quindi in curricoli disciplinari, tenendo conto dell’interazione reciproca che lega conto dell’interazione reciproca che lega l’uno agli altri l’uno agli altri

Anzi, la valenza educativa di una disciplina Anzi, la valenza educativa di una disciplina risulterà determinata dai rapporti organici risulterà determinata dai rapporti organici che essa può stabilire con le altre in un che essa può stabilire con le altre in un quadro di riferimento generalequadro di riferimento generale

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Indicazioni e Indicazioni e curricolocurricolo

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IndicazioniIndicazioni e e curricolo/1curricolo/1 Rispetto al curricolo, Rispetto al curricolo, le Indicazionile Indicazioni

rappresentano:rappresentano:– le istanzele istanze nazionali, e internazionali, nazionali, e internazionali,

cui la singola scuola deve risponderecui la singola scuola deve rispondere– il quadro di riferimentoil quadro di riferimento, volutamente , volutamente

aperto, che la comunità professionale è aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a chiamata ad assumere e a contestualizzare contestualizzare

– la cornice valoriale e culturalela cornice valoriale e culturale entro cui entro cui va iscritta la formazione per tutto il va iscritta la formazione per tutto il territorio nazionaleterritorio nazionale

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Indicazioni e Indicazioni e curricolocurricolo/2/2 Rispetto alle Indicazioni, Rispetto alle Indicazioni, il curricoloil curricolo

rappresenta:rappresenta:– il terreno su cui si misura la il terreno su cui si misura la capacità capacità

progettualeprogettuale di ogni scuola per rispondere di ogni scuola per rispondere ai bisogni di tutti e di ciascuno;ai bisogni di tutti e di ciascuno;

– il percorso che deve essere costruito, qui il percorso che deve essere costruito, qui ed ora, come ed ora, come un’impresa collettiva e un’impresa collettiva e collegialecollegiale nello stesso tempo; nello stesso tempo;

– la capacità di vivere lala capacità di vivere la dimensione sociale dimensione sociale delladella collaborazione e negoziazione delle collaborazione e negoziazione delle sceltescelte (che sono sempre impegnative per (che sono sempre impegnative per tutti, ma diventano significative per tuttitutti, ma diventano significative per tutti quando da tutti sono condivise)quando da tutti sono condivise)

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L’orientamento alle L’orientamento alle competenze …competenze …

Il testo delle Indicazioni propone:Il testo delle Indicazioni propone:

un curricolo verticale da 3 a 14 anni,un curricolo verticale da 3 a 14 anni, essenziale e progressivo,essenziale e progressivo, orientato alle competenze, declinate orientato alle competenze, declinate

per ciascuna disciplina a conclusione per ciascuna disciplina a conclusione della scuola dell’infanzia, della scuola della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primaria e della scuola secondaria di 1° grado1° grado

in continuità con il biennio della scuola in continuità con il biennio della scuola superioresuperiore

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… … e l’obbligo di e l’obbligo di istruzioneistruzioneIl segno concreto della continuità è dato:Il segno concreto della continuità è dato:

dall’adozione delle dall’adozione delle competenze competenze funzionalifunzionali, riferite cioè ad un uso , riferite cioè ad un uso funzionale delle conoscenze e delle funzionale delle conoscenze e delle abilità disciplinari, sia a conclusione della abilità disciplinari, sia a conclusione della 3^ media che a conclusione del biennio3^ media che a conclusione del biennio

dall’uso delle dall’uso delle competenze chiavecompetenze chiave, poste , poste a conclusione dell’obbligo di istruzione, a conclusione dell’obbligo di istruzione, come criterio di organizzazione di una come criterio di organizzazione di una didattica disciplinare didattica disciplinare curvatacurvata alla loro alla loro acquisizioneacquisizione

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Collegio DocentiCollegio Docenti

Le competenze chiaveLe competenze chiave Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Raccomandazione del Parlamento Europeo e del

Consiglio adottata il 18 Dicembre 2006Consiglio adottata il 18 Dicembre 2006

Comunicazione nella madrelinguaComunicazione nella madrelingua Comunicazione nelle lingue straniereComunicazione nelle lingue straniere Competenza matematica e competenze Competenza matematica e competenze

di base in scienza e tecnologiadi base in scienza e tecnologia Competenza digitaleCompetenza digitale Imparare ad imparareImparare ad imparare Competenze sociali e civicheCompetenze sociali e civiche Spirito di iniziativa e imprenditorialitàSpirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturaleConsapevolezza ed espressione culturale

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Regolamento sull’obbligo Regolamento sull’obbligo di istruzione di istruzione (D.M. 22 agosto (D.M. 22 agosto 2007)2007)

Competenze chiave di cittadinanzaCompetenze chiave di cittadinanza

Imparare ad imparareImparare ad imparare ProgettareProgettare ComunicareComunicare Collaborare e partecipareCollaborare e partecipare Agire in modo autonomo e Agire in modo autonomo e

responsabileresponsabile Risolvere problemiRisolvere problemi Individuare collegamenti e relazioniIndividuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare Acquisire ed interpretare

l’informazionel’informazione

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Otto tappeOtto tappeper un curricoloper un curricolo

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Collegio DocentiCollegio Docenti

Uno schema possibile Uno schema possibile */1*/1 Individuazione e descrizione: (**)Individuazione e descrizione: (**)

– del contesto socioculturale e scolastico,del contesto socioculturale e scolastico,– e delle condizioni “di partenza” degli allievi e delle condizioni “di partenza” degli allievi

relativamente a conoscenze, abilità, motivazioni relativamente a conoscenze, abilità, motivazioni … …

In questa prima fase è opportuno prendere in In questa prima fase è opportuno prendere in considerazione le condizioni della società attuale considerazione le condizioni della società attuale (contesto socioculturale) (contesto socioculturale) e l’’inadeguatezza più e l’’inadeguatezza più volte dimostrata del nostro sistema di Istruzione volte dimostrata del nostro sistema di Istruzione

(condizioni di partenza)(condizioni di partenza) rispetto ad una rispetto ad una formazione che sia in grado di rispondere ai formazione che sia in grado di rispondere ai

nuovi bisogninuovi bisogni

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Collegio DocentiCollegio Docenti

Uno schema possibile Uno schema possibile */2*/2 Definizione degli obiettivi educativi Definizione degli obiettivi educativi

generali e degli obiettivi didattici generali e degli obiettivi didattici specificispecifici

Gli obiettivi educativi generali sono Gli obiettivi educativi generali sono rappresentati dal quadro valoriale proposto rappresentati dal quadro valoriale proposto nel documento “Cultura, scuola, persona”nel documento “Cultura, scuola, persona”

Gli obiettivi specifici possono essere Gli obiettivi specifici possono essere individuati nei traguardi di competenza e, individuati nei traguardi di competenza e,

strumentalmente, negli obiettivi di strumentalmente, negli obiettivi di apprendimento indicati per le singole apprendimento indicati per le singole

disciplinediscipline

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A proposito di obiettiviA proposito di obiettivi

Nella stesura del Curricolo di Istituto:Nella stesura del Curricolo di Istituto: Con quale criterio saranno individuati?Con quale criterio saranno individuati? A chi spetta il compito di definirli?A chi spetta il compito di definirli? Una volta definiti, resteranno fissi per Una volta definiti, resteranno fissi per

sempre o potranno essere modificati?sempre o potranno essere modificati? Con quale criterio? Con quale cadenza?Con quale criterio? Con quale cadenza? Chi li definisce operativamente?Chi li definisce operativamente?

Di certo, c’è una Di certo, c’è una connessione vitaleconnessione vitale tra i fini tra i fini dell’educazione, gli obiettivi (definiti in dell’educazione, gli obiettivi (definiti in termini di competenze e abilità cognitive termini di competenze e abilità cognitive generali) e i procedimenti didattici da generali) e i procedimenti didattici da mettere in atto per conseguirlimettere in atto per conseguirli

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Collegio DocentiCollegio Docenti

Uno schema possibile Uno schema possibile */3*/3 Descrizione dei contenuti di insegnamento: Descrizione dei contenuti di insegnamento:

discipline di studio e argomenti specifici. discipline di studio e argomenti specifici.

In realtà, le discipline sono già fissate dalle In realtà, le discipline sono già fissate dalle Indicazioni Nazionali; esse infatti Indicazioni Nazionali; esse infatti

rappresentano il quadro generale di rappresentano il quadro generale di competenza del Ministro competenza del Ministro (DPR 275/99, art. 8). C’è (DPR 275/99, art. 8). C’è

però la quota del 20% da utilizzare e progettare. però la quota del 20% da utilizzare e progettare.

Gli argomenti specifici, invece, saranno Gli argomenti specifici, invece, saranno individuati dai gruppi di progetto a partire da individuati dai gruppi di progetto a partire da

quanto è indicato nella descrizione di ciascuna quanto è indicato nella descrizione di ciascuna disciplina e negli “obiettivi di apprendimento”.disciplina e negli “obiettivi di apprendimento”.

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Uno schema possibile Uno schema possibile */4*/4 Individuazione e descrizione delle Individuazione e descrizione delle

procedure didattiche, dei metodi e delle procedure didattiche, dei metodi e delle strategie di insegnamento/apprendimento, strategie di insegnamento/apprendimento, delle modalità di comunicazione e di delle modalità di comunicazione e di interazione didatticainterazione didattica

Questo è un aspetto fondamentale al quale non Questo è un aspetto fondamentale al quale non sempre dedichiamo la dovuta attenzione: occorre sempre dedichiamo la dovuta attenzione: occorre

infatti imparare a riconoscere le diverse infatti imparare a riconoscere le diverse intelligenze e i diversi stili di apprendimento per intelligenze e i diversi stili di apprendimento per scegliere, di volta in volta, percorsi e approcci scegliere, di volta in volta, percorsi e approcci

coerenti con le caratteristiche dei diversi gruppi di coerenti con le caratteristiche dei diversi gruppi di alunnialunni

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A proposito di A proposito di contenuti/contenuti/aa

I contenuti, sono poi così neutri, come a volte si I contenuti, sono poi così neutri, come a volte si crede? crede?

Infatti, quando ci si chiede Infatti, quando ci si chiede “che cosa una società “che cosa una società vuole insegnare alle giovani generazioni”vuole insegnare alle giovani generazioni”, , intendiamo affermare che attraverso intendiamo affermare che attraverso l’educazione scolastica non ci proponiamo solo di l’educazione scolastica non ci proponiamo solo di “sviluppare abilità”“sviluppare abilità” generali, ma anche di generali, ma anche di trasmettere criticamente un patrimonio di trasmettere criticamente un patrimonio di esperienze e conoscenzeesperienze e conoscenze

Non è quindi secondario il rapporto che si può Non è quindi secondario il rapporto che si può stabilire tra stabilire tra obiettivi generali e contenuti di un obiettivi generali e contenuti di un curricolocurricolo, e non va considerato , e non va considerato a posterioria posteriori. . Questi due aspetti della progettazione del Questi due aspetti della progettazione del curricolo interagiscono in un rapporto di scambio curricolo interagiscono in un rapporto di scambio e, quindi, non possono essere separatie, quindi, non possono essere separati

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A proposito di A proposito di contenuti/contenuti/bb

Curricolo e contenuti/disciplineCurricolo e contenuti/discipline

Riflettere su questa relazione implica anche la Riflettere su questa relazione implica anche la riflessione sulle discipline come essenziali e riflessione sulle discipline come essenziali e differenziati modi dell’esperienza umana, come differenziati modi dell’esperienza umana, come corpi di conoscenze sistematicamente corpi di conoscenze sistematicamente organizzate organizzate

È un’attenzione che ci deriva dalla prospettiva È un’attenzione che ci deriva dalla prospettiva “contenutistica” (che fa capo, in ogni caso, ad “contenutistica” (che fa capo, in ogni caso, ad una teoria della conoscenza); essa infatti, tende una teoria della conoscenza); essa infatti, tende a valorizzare le discipline non solo come a valorizzare le discipline non solo come aggregazioni più o meno sistematiche di teorie e aggregazioni più o meno sistematiche di teorie e di concetti, ma anche come specifiche di concetti, ma anche come specifiche metodologie di ricerca,metodologie di ricerca, modalità peculiari di modalità peculiari di raccolta dei dati, uso consapevole di materiali e raccolta dei dati, uso consapevole di materiali e strumentistrumenti

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A proposito di A proposito di contenuti/contenuti/cc

““educare istruendo”educare istruendo”

Non dimentichiamo che le Indicazioni citano Non dimentichiamo che le Indicazioni citano ed esplicitano entrambi i termini di questa ed esplicitano entrambi i termini di questa espressione: è la valenza educativa delle espressione: è la valenza educativa delle discipline, infatti, e l’interconnessione tra discipline, infatti, e l’interconnessione tra

le discipline umanistiche e quelle le discipline umanistiche e quelle scientifiche che consente la realizzazione scientifiche che consente la realizzazione

del nuovo umanesimo e orienta la del nuovo umanesimo e orienta la cittadinanza attivacittadinanza attiva

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A proposito di A proposito di contenuti/contenuti/dd

Il Il “nuovo umanesimo”“nuovo umanesimo”

Propone che la scelta dei contenuti del Propone che la scelta dei contenuti del conoscere nel loro insieme conoscere nel loro insieme (il curricolo (il curricolo

come organizzazione generale del corso di studi)come organizzazione generale del corso di studi) sia determinata non tanto e non solo sia determinata non tanto e non solo dalle “teorie della conoscenza” dalle “teorie della conoscenza” (che (che

rappresenta l’uomo ad una dimensione)rappresenta l’uomo ad una dimensione), ma da , ma da un “modello di uomo” un “modello di uomo”

multidimensionale, capace di multidimensionale, capace di comprendere e di intervenire in comprendere e di intervenire in un’ampia gamma di campi e di un’ampia gamma di campi e di

fenomenifenomeni

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Uno schema possibile Uno schema possibile */5*/5 Scelta e organizzazione dei materiali Scelta e organizzazione dei materiali

di lavoro, dei sussidi didattici, dei libri di lavoro, dei sussidi didattici, dei libri di testo, delle apparecchiature e delle di testo, delle apparecchiature e delle tecnologie, comprese le TICtecnologie, comprese le TIC

Sappiamo tutti che non è indifferente Sappiamo tutti che non è indifferente restare nell’ambito degli strumenti restare nell’ambito degli strumenti tradizionali o introdurre le Nuove tradizionali o introdurre le Nuove Tecnologie in modo sistemico e Tecnologie in modo sistemico e

sistematico, come strumento della sistematico, come strumento della didattica ordinariadidattica ordinaria

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Uno schema possibile Uno schema possibile */6*/6

Definire l’organizzazione Definire l’organizzazione istituzionale e sociale della scuola:istituzionale e sociale della scuola:– la strutturazione dello spazio e del la strutturazione dello spazio e del

tempo, della classe, dei gruppi di tempo, della classe, dei gruppi di apprendimentoapprendimento

– i rapporti tra il Preside e gli insegnanti, i rapporti tra il Preside e gli insegnanti, tra gli insegnanti, tra gli insegnanti e gli tra gli insegnanti, tra gli insegnanti e gli alunni, tra la scuola e la famiglia …alunni, tra la scuola e la famiglia …

– le relazioni di autorità/collaborazione, a le relazioni di autorità/collaborazione, a tutti i livellitutti i livelli

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Uno schema possibile Uno schema possibile */7*/7 Individuare e utilizzare in modo Individuare e utilizzare in modo

sistematico strumenti, modalità e sistematico strumenti, modalità e sistemi di valutazione, interni ed esterni.sistemi di valutazione, interni ed esterni.

Occorre definire criteri, indicatori (di processo e Occorre definire criteri, indicatori (di processo e di prodotto), modalità e strumenti:di prodotto), modalità e strumenti:

– per misurare e valutare gli esiti formativi: per misurare e valutare gli esiti formativi: intermedi, finali, nel grado di scuola intermedi, finali, nel grado di scuola successivosuccessivo

– per la valutazione di sistema: la percezione per la valutazione di sistema: la percezione interna, la valutazione esternainterna, la valutazione esterna

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Uno schema possibile Uno schema possibile */8*/8

Conoscere e realizzare collegamenti di continuità:Conoscere e realizzare collegamenti di continuità:– con i livelli di scolarità, precedenti e successivi con i livelli di scolarità, precedenti e successivi – con le forme e i percorsi della formazione con le forme e i percorsi della formazione

professionaleprofessionale– con il mondo del lavoro con il mondo del lavoro tout courttout court

Anche quando il mondo del lavoro sembra Anche quando il mondo del lavoro sembra assolutamente distante (come a volte si pensa, ad assolutamente distante (come a volte si pensa, ad es., nella scuola primaria), es., nella scuola primaria), la visione di insiemela visione di insieme e e

di lungo termine è indispensabile alla di lungo termine è indispensabile alla pianificazione strategicapianificazione strategica di un curricolo che di un curricolo che

risponda realmente agli attuali bisogni formativirisponda realmente agli attuali bisogni formativi

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La flessibilitàLa flessibilità

La La flessibilitàflessibilità è l’ è l’elemento elemento fondamentale fondamentale nella costruzione nella costruzione del curricolo, a partire dallo del curricolo, a partire dallo schema proposto che infatti schema proposto che infatti non va inteso in modo non va inteso in modo prescrittivo e, men che meno, prescrittivo e, men che meno, tassonomico tassonomico

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La flessibilitàLa flessibilità

Infatti, l’individuazione di tutte le Infatti, l’individuazione di tutte le relazioni e le interazioni possibili relazioni e le interazioni possibili tra i diversi elementi, piuttosto che tra i diversi elementi, piuttosto che ad una sequenza univoca e ad una sequenza univoca e ordinata, deve dar luogo ad una ordinata, deve dar luogo ad una operazione ricorsiva, a spiraleoperazione ricorsiva, a spirale, che , che permetta di tornare alla permetta di tornare alla rivalutazione di elementi già definiti rivalutazione di elementi già definiti qualora l’analisi dei successivi qualora l’analisi dei successivi imponga una nuova riflessione.imponga una nuova riflessione.

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La flessibilitàLa flessibilità

Inoltre, solo scelte organizzative e Inoltre, solo scelte organizzative e didattiche molto flessibili didattiche molto flessibili consentono di attuare consentono di attuare concretamente quelle concretamente quelle situazioni situazioni formative multipleformative multiple che sono che sono indispensabili per rispondere in indispensabili per rispondere in modo costruttivo a stili di modo costruttivo a stili di apprendimento molto diversificatiapprendimento molto diversificati

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Curricolo e Curricolo e comunità comunità professionaleprofessionale La costruzione del curricolo delinea una La costruzione del curricolo delinea una

professionalità docenteprofessionalità docente fortemente fortemente valorizzata, nella sua valorizzata, nella sua dimensione dimensione socialesociale oltre che individuale. oltre che individuale.

È la È la comunità professionalecomunità professionale, infatti, che , infatti, che è chiamata ad assumersi leè chiamata ad assumersi le responsabilità progettuali all’interno di responsabilità progettuali all’interno di unauna dimensione sociale didimensione sociale di collaborazione, negoziazione delle collaborazione, negoziazione delle scelte, condivisione di una peculiare scelte, condivisione di una peculiare idea di scuolaidea di scuola. .

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Il curricolo: Il curricolo: la dimensione socialela dimensione sociale

È solo attraverso il È solo attraverso il lavorare insiemelavorare insieme che si costruisce una che si costruisce una comunità comunità

professionale ed educativaprofessionale ed educativa nella nella quale la libertà culturale di ciascuno quale la libertà culturale di ciascuno si coniuga, attraverso un confronto si coniuga, attraverso un confronto

responsabile, con un responsabile, con un progetto alto di progetto alto di scuolascuola, impegnativo per tutti, ma , impegnativo per tutti, ma

per tuttiper tutti significativo significativo perché perché costruito da tutticostruito da tutti e da tutti condiviso e da tutti condiviso

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La dimensione socialeLa dimensione socialedell’apprendimentodell’apprendimento

La dimensione sociale del curricolo La dimensione sociale del curricolo richiama la dimensione sociale richiama la dimensione sociale

dell’apprendimento.dell’apprendimento.

Perché si impara in un Perché si impara in un contesto sociale,contesto sociale,cioè incioè in una specifica situazione storica una specifica situazione storica

e culturale, ma soprattutto e culturale, ma soprattuttosi impara con gli altri.si impara con gli altri.

Solo attraverso il confronto con gli altri Solo attraverso il confronto con gli altri si prende atto progressivamente si prende atto progressivamente

delle proprie competenze e delle proprie competenze e delle specificità di ciascuno delle specificità di ciascuno

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Anche la competenza ha un carattere Anche la competenza ha un carattere sociale:sociale:

Io Io ho bisogno dell’altroho bisogno dell’altro perché la mia perché la mia competenza si manifesti e si strutturicompetenza si manifesti e si strutturi

Non basta che io sappia fare bene una cosa Non basta che io sappia fare bene una cosa e non basta che io ne sia consapevole; se e non basta che io ne sia consapevole; se nessuno lo sa, e nessuno mi restituisce e nessuno lo sa, e nessuno mi restituisce e mi convalida questa consapevolezza, non mi convalida questa consapevolezza, non

è possibile parlare di competenzaè possibile parlare di competenza

La dimensione sociale La dimensione sociale della competenzadella competenza

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In sostanza, se la dimensione sociale In sostanza, se la dimensione sociale dell’apprendimento richiama dell’apprendimento richiama un un contesto contesto capace dicapace di riconoscere e riconoscere e

validare validare ciò che so, e so fare, il mio ciò che so, e so fare, il mio saper fare richiede, quandosaper fare richiede, quando gli altri me gli altri me

lo riconoscono,lo riconoscono, la disponibilità a la disponibilità a porgere porgere agli altri la mia competenzaagli altri la mia competenza, , in una in una

reciprocità che arricchisce e costruisce reciprocità che arricchisce e costruisce la comunità professionale.la comunità professionale.

Competenza e Competenza e comunità professionalecomunità professionale

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Il curricolo: Il curricolo: work in progresswork in progress

Il Il processo di costruzione del curricoloprocesso di costruzione del curricolo non si conclude una volta per tutte.non si conclude una volta per tutte.

Si configura piuttosto come una Si configura piuttosto come una ricerca ricerca continuacontinua che vede i docenti, nella che vede i docenti, nella

loro qualità di loro qualità di professionisti riflessiviprofessionisti riflessivi, , impegnati in un costante lavoro diimpegnati in un costante lavoro di

analisi della realtàanalisi della realtà e di rielaborazione e di rielaborazione delle pratiche didattiche.delle pratiche didattiche.

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Il parere dei docentiIl parere dei docenti

Acquisito attraverso l’organizzazione Acquisito attraverso l’organizzazione di due seminari di formazione di due seminari di formazione

condotti dal dott. Massimiliano condotti dal dott. Massimiliano SantoroSantoro

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Da due gruppi di Da due gruppi di riflessione:riflessione:meriti, risorse, criticità e meriti, risorse, criticità e proposteproposte Meriti e Risorse:Meriti e Risorse:

– Una Una professionalità qualificataprofessionalità qualificata diffusa tra tutto il diffusa tra tutto il personale: dirigente, docenti, personale ATA, esperti personale: dirigente, docenti, personale ATA, esperti esterni, formatoriesterni, formatori

– Processi di formazione continuaProcessi di formazione continua che proiettano la che proiettano la scuola verso una innovazione costantemente scuola verso una innovazione costantemente coerente con il quadro legislativo coerente con il quadro legislativo

– Una Una organizzazione flessibileorganizzazione flessibile che consente di che consente di accogliere, sostenere e risolvere, con grande accogliere, sostenere e risolvere, con grande competenza, situazioni molto complesse (stranieri, competenza, situazioni molto complesse (stranieri, disabilità, disagio grave …)disabilità, disagio grave …)

– Forte presenza del Dirigente in tutte le situazioni Forte presenza del Dirigente in tutte le situazioni critichecritiche, a supporto dei docenti e delle famiglie, a supporto dei docenti e delle famiglie

– Una pregevolissima Una pregevolissima scuola dell’infanziascuola dell’infanzia

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Da due gruppi di Da due gruppi di riflessione:riflessione:meriti, risorse, criticità e meriti, risorse, criticità e proposteproposte Meriti e risorse:Meriti e risorse:

– Ricchezza e varietà di risorse umane e professionalità Ricchezza e varietà di risorse umane e professionalità aggiunteaggiunte (docenti di sostegno, educatori, esperti (docenti di sostegno, educatori, esperti esterni, GRID, MERCURIO, Gruppo Prospecta, Butera & esterni, GRID, MERCURIO, Gruppo Prospecta, Butera & Partners, Italia Forma, DIESSE, prof.ssa Ajello …)Partners, Italia Forma, DIESSE, prof.ssa Ajello …)

– Atteggiamento propositivo dei docentiAtteggiamento propositivo dei docenti, sempre , sempre favorevoli ad iniziative di ricerca-azione, favorevoli ad iniziative di ricerca-azione, e del personale e del personale ATAATA sempre disposto a supportare tutte le iniziative sempre disposto a supportare tutte le iniziative della scuoladella scuola

– Capacità di realizzare Capacità di realizzare progetti di avanguardiaprogetti di avanguardia: : Orientamento, Autonomia, DM 100/02, Sezione Orientamento, Autonomia, DM 100/02, Sezione Primavera Primavera

– Generale soddisfazioneGenerale soddisfazione da parte delle famiglie, degli da parte delle famiglie, degli ospiti e del personale a t.d. che arriva nella scuolaospiti e del personale a t.d. che arriva nella scuola

– Grande apprezzamento e riconoscimento nella filiera Grande apprezzamento e riconoscimento nella filiera istituzionaleistituzionale, , compreso il Comune di Monterotondocompreso il Comune di Monterotondo

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Da due gruppi di Da due gruppi di riflessione:riflessione:meriti, risorse, criticità e meriti, risorse, criticità e proposteproposte Criticità:Criticità:

– Spazi insufficientiSpazi insufficienti per la complessità del per la complessità del Progetto di IstitutoProgetto di Istituto

– Percezione diffusa di un Percezione diffusa di un carico di lavorocarico di lavoro al di al di sopra della media, cui non corrispondono sopra della media, cui non corrispondono adeguati riconoscimenti economiciadeguati riconoscimenti economici

– Alcuni Alcuni pregiudizi esternipregiudizi esterni molto radicati e molto radicati e difficili da “smontare” difficili da “smontare” (che, a volte, inducono allo (che, a volte, inducono allo scoraggiamento)scoraggiamento)

– Troppe chiacchiereTroppe chiacchiere, su questioni banali, su questioni banali– Un certoUn certo atteggiamento ambivalente atteggiamento ambivalente da parte da parte

delle famiglie, e dei cosiddetti “stakeholders”delle famiglie, e dei cosiddetti “stakeholders”

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Da due gruppi di Da due gruppi di riflessione:riflessione:meriti, risorse, criticità e meriti, risorse, criticità e proposteproposte Criticità:Criticità:

– Alte Alte aspettative del Dirigente sulle aspettative del Dirigente sulle prestazioni professionaliprestazioni professionali del personale, del personale, docente e non docente, che generano ansia e docente e non docente, che generano ansia e “voglia di normalità”“voglia di normalità”

– Forte Forte controllo del Dirigente sui controllo del Dirigente sui comportamenti e sugli esiti di apprendimento comportamenti e sugli esiti di apprendimento degli alunnidegli alunni, che a volte genera insofferenza, , che a volte genera insofferenza, tra i docenti e tra le famiglietra i docenti e tra le famiglie

– Piccole Piccole sacche di dissenso e di resistenza sacche di dissenso e di resistenza internainterna che producono una comunicazione che producono una comunicazione distorta distorta (dentro e fuori la scuola)(dentro e fuori la scuola) e una sorta di e una sorta di diffidenza e di sospetto nei confronti della diffidenza e di sospetto nei confronti della PresidePreside

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Da due gruppi di Da due gruppi di riflessione:riflessione:meriti, risorse, criticità e meriti, risorse, criticità e proposteproposte La proposta a conclusione del dibattito:La proposta a conclusione del dibattito:

– Siamo Siamo molto soddisfatti della nostra scuolamolto soddisfatti della nostra scuola così com’è, per tutte le cose positive che così com’è, per tutte le cose positive che sono state appena elencatesono state appena elencate

– Anche se è molto Anche se è molto faticosafaticosa, è tuttavia molto , è tuttavia molto stimolantestimolante e molto e molto gratificantegratificante sul piano sul piano professionale; e intendiamo proseguire professionale; e intendiamo proseguire sulla medesima strada sulla medesima strada

– Dobbiamo però Dobbiamo però fare chiarezza tra di noifare chiarezza tra di noi su su alcuni punti alcuni punti per rendere pienamente per rendere pienamente efficace la comunicazioneefficace la comunicazione verso l’esterno verso l’esterno