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UN LIBRO DIGITALE PER GLI ANZIANI Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre “A. Sernagiotto” - Onlus

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Un libro digitaleper gli anziani

Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre “A. Sernagiotto” - Onlus

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Progetto a cura del CILPCentro Internazionale del Libro Parlato di Feltre “A. Sernagiotto” - Onlus

Finanziato:

Un libro digitaleper gli anziani

Regione del VenetoAssessorato alle politiche sociali

Fondazione Cariverona

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In CoLLaborazIone Con Le Case dI rIPoso deL Veneto

Regione Veneto 73

Belluno 23Padova 11Rovigo 3Treviso 9Venezia 4Verona 7Vicenza 16

PROVINCIA BELLUNO - 23

C.S.A. Brandalise di Feltre; C.S.A. D. Rostirolla di Cesiomaggiore; Centro servizi Mione di LentiaiC.S.A. di Livinallongo;

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C.A.S.A. S. Giuseppe di Arsiè;Sedico Servizi S.r.l. di Sedico Fondazione casa di riposo Padre Kolbe di Pedavena;Casa di riposo Caritas di Lamon; SER.SA Servizi sociali assistenziali Belluno; C.R Giovanni de Polo” Tai di Cadore; C.R “Giovanni Paolo II” Santo Stefano di Cadore; Casa di Riposo “D.Vascellari” Calalzo di CadoreC.R Auronzo di Cadore Residenza per anziani; C.R Ponte nelle Alpi;C.S.A S. Giuseppe di Quero; C.S.A. Ing. Testolini di Limana; Casa di Soggiorno Barzan di Longarone; Ulss n. 1 S.R.A. di Agordo;Fondazione Casa di Risposo Meano di Santa Giustina; Centro servizi A. Santin di Forno di Zoldo;Casa di Riposo Alano - Parrocchia di Sant’Antonio Abate;Associazione “Soteria” Casa di Riposo Seren del Grappa;Centro Servizi Socio Assistenziale dell’Alpago- Puos d’Alpago.

PROVINCIA PADOVA -11

Casa D. Luigi Maran. Suore Francescane e Elisabettiane di Taggi di Villafranca;Residence 1 Giubileo; Residence 2 Santa Chiara;Residence 6 Borgo Ricco; Pensionato Pietro e Santa Scarmignan di Merlana; C.R Umberto I; Casa Don Orione di Trebaseleghe; Casa soggiorno e pensionato della Città murata di Montagnana;C.R S. Giorgio di Casale di Scodosia;Csa Monselice- Monselice- Padova;Centro Residenziale G. Botton di Carmignano di Brenta

PROVINCIA DI ROVIGO -3

Casa albergo per anziani di Lendinara; C.S.A. Sant’Antonio di Trecenta.C.S Villa Tameriggi di Porto Viro.

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PROVINCIA DI TREVISO - 9

Centro residenziale Simonetti di Oderzo; Casa di riposo di Ponte di Piave; Istituto Cesana Malanotti di Vittorio Veneto; Residenza per anziani di Oderzo; Istituto Bon Bozzolla di Farra di SoligoFondazione casa per anziani Onlus di Pieve di Soligo;Mons. L Crico di Vedelago; RSA S. Giuseppe di Follina;Casa Pio X – CordignanoCentro residenziale Monsig.Crico – Vedelago.

PROVINCIA VENEZIA - 4

Consorzio sociale CPS CSA Anni sereni di Scorzè; Istituto di cura San Camillo di Venezia Lido;Antica Scuola dei Battuti - Mestre-Venezia;Centro Residenziale “ Danielato”- Cavarzere .

PROVINCIA DI VERONA - 7

Casa Riposo Immacolata di Lourdes di Pescantina; Cdr Colli Sereni di Peschiera; Casa Famiglia Anziani Maria Brunetta di Marano di Valpolicella; I.P.A.B. Istituto assistenza anziani di Verona; Fondazione Villa Serena di Bardolino; Opera Pia “Luigi Ferrari” Isola Rizza;Fondazione Zanetti - Oppeano.

PROVINCIA DI VICENZA - 16

I.P.A.B. C.S.A. Dueville di Longare; Fondazione Marzotto di Valdagno; C.S.A. Santa Maria Bertilla di Brendola; Codess sociale Residenza San Camillo di Vicenza; Casa riposo San Pio X di Valstagna; O.I.C. G. Maria Bonomo di Asiago; Suor Diodata Bertolo di Sandrigo; Centro residenziale Guido Negri di Thiene;

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I.P.A.B. Centro anziani Villa Aldina di Rossano Veneto; C.S.A. Bonaugurio di Camisano Vicentino; Alice ed Umberto Tassoni di Cornedo Vicentino; Casa di Riposo di Cartigliano; Casa di Riposo O. Lampertico di Montegalda; Casa di Riposo S. Battista di Montebello Vicentino;Centro Servizi Assistenziali “ S. Antonio” Chiampo;Casa di Riposo “S.Giuseppe” onlus - Pedemonte.

TOTALE 73

Le presentazioni di tutte le case di riposo sono scaricabili dal sito: www.libroparlato.org

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Uno dei ruoli del volontariato è quello di dare delle risposte concrete e nuove per contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone in situazione di difficoltà.

Il CILP - Centro Internazionale del Libro Parlato “Adriano Sernagiotto” di Feltre, in questi anni, ha saputo individuare nuovi bisogni e ha saputo poi intervenire per cercare di dare risposta alle nuove esigenze adattando i propri servizi. Non solo persone non vedenti, ipovedenti, dislessiche, ma anche gli anziani con ridotta capacità di lettura sono diventati un riferimento molto importante delle nostre azioni. Tra gli anziani, abbiamo compreso che sopratutto quelli che vivono nelle strutture residenziali hanno il desiderio di mantenere un rapporto con la società, di continuare ad essere informati, di poter leggere ascoltando i libri della loro giovinezza o del loro recente passato, ma anche quelli dei giorni nostri. Leggere per ricordare, leggere per fantasticare, leggere per passare dei momenti di svago. Leggere ascoltando una voce amica.Promuovere il benessere dell’anziano, cercare di prevenire e far superare la condizione di isolamento ed emarginazione dell’anziano stimolare la socializzazione con scambi culturali, sviluppare nuove abilità e interessi per accrescere le capacità percettive, cognitive e motorie dell’anziano sono alcuni degli obiettivi che il Cilp si è posto con il progetto “Un libro digitale per gli anziani nelle strutture residenziali” proposto alla Regione del Veneto per un suo finanziamento. Grazie alla condivisione dell’assessore regionale alle politiche sociali, la Regione ha sostenuto il progetto che rappresenta il giusto esempio della sinergia che può essere posta in essere in una comunità per affrontare necessità e bisogni sempre più diffusi offrendo le opportune risposte. L’istituzione pubblica ha messo a disposizione le risorse, il volontariato ha realizzato il progetto in collaborazione con quasi una ottantina di strutture residenziali per anziani pubbliche e private.I cittadini anziani della nostra regione con particolari bisogni hanno ora la possibilità di continuare ad accedere alla cultura, alle conoscenze e alle informazioni. Con questo progetto, nell’Anno Europeo del Volontariato, ci sembra che il CILP abbia saputo offrire un idoneo ed adeguato servizio alla comunità regionale ed in particolare ai suoi anziani più fragili. Ciò grazie all’impegno dei propri volontari donatori di voce, degli operatori che con la loro professionalità qualificano l’indispensabile servizio dei volontari e di tutti coloro che ritengono che l’anziano abbia diritto di vivere compiutamente la sua vita in una situazione di benessere e di qualità.

introdUzione

ing. Nino Bonan - Presidente CILP

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11Un libro digitale per gli anziani

Stiamo assistendo in Veneto, come in altre Regioni italiane, al progressivo invecchiamento della popolazione. L’indice di invecchiamento, e quindi la percentuale

di ultrasessantacinquenni sul totale della popolazione, registra una percentuale elevata, superiore al 19%, ed in alcune realtà del rodigino e del bellunese, anche del 25%. All’incremento repentino della popolazione anziana si associa un mutamento complessivo della composizione del nucleo familiare, che in tantissimi casi è mononucleare. Questo comporta un cambiamento del care-giver naturale della persona anziana che non si configura più nei figli o nipoti, ma in altre figure alternative. In molti casi sono gli anziani stessi a doversi occupare di genitori ancor più anziani. Consistente è il numero di anziani che perdono l’autosufficienza prima di raggiungere l’inizio della cosiddetta quarta età (75 anni), ma la maggioranza raggiunge questa meta ancora autosufficiente, quando le problematiche psico-fisiche e sociali non sono ancora state messe in pericolo.Da questa veloce analisi emerge che aumenta in modo significativo, pur con alcune differenze, la popolazione anziana che avrà bisogno di essere sostenuta, assistita ma anche valorizzata per l’importanza che rappresenta.Mantenere i valori che questa fascia di popolazione rappresenta il cardine degli impegni da assumere a tutti i livelli, e necessita l’introduzione di una rafforzata cultura di integrazione sociale e sanitaria fra operatori e decisori politici , utile per poter affrontare questi impegni, che trovano nella domiciliarità protetta, nell’autonomia, nella socializzazione, nella tutela residenziale e nella promozione di momenti aggregazione e di riconoscimento di ruolo, il fulcro della propria attività.Per queste considerazioni, significativi sono gli interventi che individuano nuove modalità di intervento e sostegno delle persone anziane in situazione di fragilità realizzati dai vari soggetti formali ed informali del territorio e attuati anche grazie all’apporto del volontariato.In quest’ottica di promozione della persona anziana si pone il progetto “Un libro digitale per gli anziani nelle strutture residenziali” ,finanziato dalla Regione del Veneto e realizzato dal CILP - Centro Internazionale del Libro Parlato “A. Sernagiotto” di Feltre - che ha permesso di inserire all’interno dei Centri di Servizio una nuova modalità di relazione e di stimolazione. Con questo progetto i Centri di Servizio residenziali sono stati dotati di lettori MP3 per promuovere il benessere psico-fisico e sociale degli anziani residenti, con il conseguente arricchimento delle loro conoscenze e della loro cultura, stimolando la loro memoria, la loro curiosità e l’attenzione, ma soprattutto si è sperimentata una nuova modalità per superare i silenzi e la solitudine che spesso accompagnano le giornate dei nostri anziani.

Remo Sernagiotto - Assessore alle Politiche sociali - Regione Veneto

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13Un libro digitale per gli anziani

Quando il “Centro del libro parlato” ci ha chiesto di allargare il nostro raggio d’azione per sperimentare l’efficacia della loro proposta sulla qualità della vita dell’anziano

istituzionalizzato, abbiamo accolto l’invito senza incertezze pensando che il progetto si sarebbe ben armonizzato con la nostra impostazione volta a programmare le attività educative e animative partendo dai bisogni e dalle caratteristiche di ciascuno.La sperimentazione è stata realizzata nei Centri di servizio di Feltre, Lentiai e Cesiomaggiore che accolgono anziani in prevalenza non autosufficienti e sono gestiti dall’”Azienda Feltrina servizi alla persona”.Gli ospiti, guidati dagli educatori, hanno usato le semplici apparecchiature, i comuni lettori mp3, sia in gruppo, durante momenti organizzati, sia da soli, “nascosti” nei loro angoli preferiti, confermando così che il desiderio di mantenere viva la curiosità che allarga le conoscenze è importante anche per la persona anziana.La ”lettura” del libro ha dimostrato ancora una volta la sua efficacia per migliorare il benessere fisico, psichico e relazionale della persona anche molto anziana e, spesso, quasi completamente dipendente; lo strumento proposto si è rivelato funzionale per essere utilizzato sia da chi vive da solo sia da chi, inserito in una comunità, deve confrontarsi con ritmi e tempi di vita organizzati.Si tratta, insomma, di un’opportunità che può servire a tutti per mantenere viva l’attività mentale e cognitiva e per accrescere le conoscenze pensando che anche la persona anziana continua ad avere sempre qualcosa da scoprire.

dott.ssa Maria Chiara Santin Direttore generale Azienda feltrina per i servizi alla persona

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InTRodUzIoneIntroduzione presidente CILP ing. Nino Bonan pag. 9Premessa Assessore alle politiche sociali Remo Sernagiotto pag. 11Premessa Direttore generale Azienda feltrina per i servizi alla persona dott.ssa Maria Chiara Santin pag. 13

CaPITolo 1Dati regionali sulle attività per la Non Autosufficienza:residenzialità e semi- residenzialità Osservatorio sulla condizione della persona anziana e disabile pag. 17

CaPITolo 2Il Progetto e la valutazionedott.ssa Milena Maia - responsabile rapporti esterni e progetti CILP pag. 35

2.1 Il progetto pag. 362.2 La sperimentazione pag. 412.3 Monitoraggio in itinere pag. 432.4 Valutazione finale pag. 452.5 Recensione dei libri più letti pag. 56

CaPITolo 3“L’esperienza con gli anziani con demenza” - CR Livinallongo dott.ssa Mara Case - dirigente e dott.ssa Gloria Miccheluzzi - psicologa pag. 67

CaPITolo 4 “La ginnastica mentale “ prof. dott. Giuliano Enzi - geriatra pag. 81

CaPITolo 5 “Il progetto Anna Vienna” pag. 85

CaPITolo 6 “Hanno parlato” raccolta articoli sul giornale pag. 89

indice

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1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza:residenzialità e semi-residenzialitàA cura > Osservatorio sulla condizione della persona anziana e disabile

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18 Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

datI reGIonaLIRendicontazione annuale delle attività residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti.

RILEVAZIONI ANZIANI ANNO 2009

azIenda tIPoLoGIa Udo nUM. CentrI

serVIzIo

PostI

UlSS 01 Residenzialità di intensità 1° livello

12

738

Residenzialità di intensità 2° livello

2

48

Sezione alta Protezione alzheimer

1

10

Stati Vegetativi Permanenti

-

-

Centro diurno 5

49

UlSS 02 Residenzialità di intensità 1° livello

16

734

Residenzialità di intensità 2° livello

1

24

Sezione alta Protezione alzheimer

1

10

Stati Vegetativi Permanenti

-

-

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19Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

Centro diurno 2

24

UlSS 03 Residenzialità di intensità 1° livello

18

1.172

Residenzialità di intensità 2° livello

6

345

Sezione alta Protezione alzheimer

-

-

Stati Vegetativi Permanenti

1

8

Centro diurno 2

34

UlSS 04 Residenzialità di intensità 1° livello

14

790

Residenzialità di intensità 2° livello

6

246

Sezione alta Protezione alzheimer

1

10

Stati Vegetativi Permanenti

1

6

Centro diurno 2

35

UlSS 05 Residenzialità di intensità 1° livello

14

934

Residenzialità di intensità 2° livello

7

272

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20 Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

Sezione alta Protezione alzheimer

1

10

Stati Vegetativi Permanenti

1

6

Centro diurno 3

26

UlSS 06 Residenzialità di intensità 1° livello

20

1.623

Residenzialità di intensità 2° livello

8

337

Sezione alta Protezione alzheimer

-

-

Stati Vegetativi Permanenti

1

10

Centro diurno 4

98

UlSS 07 Residenzialità di intensità 1° livello

15

1.153

Residenzialità di intensità 2° livello

5

192

Sezione alta Protezione alzheimer

1

10

Stati Vegetativi Permanenti

2

10

Centro diurno 6

110

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21Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

UlSS 08 Residenzialità di intensità 1° livello

13

990

Residenzialità di intensità 2° livello

9

222

Sezione alta Protezione alzheimer

1

10

Stati Vegetativi Permanenti

2

10

Centro diurno 4

44

UlSS 09 Residenzialità di intensità 1° livello

26

1.824

Residenzialità di intensità 2° livello

7

701

Sezione alta Protezione alzheimer

1

15

Stati Vegetativi Permanenti

2

12

Centro diurno 8

96

UlSS 10 Residenzialità di intensità 1° livello

7

589

Residenzialità di intensità 2° livello

3

218

Sezione alta Protezione alzheimer

1

10

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22 Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

Stati Vegetativi Permanenti

1

10

Centro diurno 3

10

UlSS 12 Residenzialità di intensità 1° livello

15

1.387

Residenzialità di intensità 2° livello

14

503

Sezione alta Protezione alzheimer

1

15

Stati Vegetativi Permanenti

3

12

Centro diurno 4

98

UlSS 13 Residenzialità di intensità 1° livello

7

619

Residenzialità di intensità 2° livello

3

63

Sezione alta Protezione alzheimer

-

-

Stati Vegetativi Permanenti

1

4

Centro diurno 4

45

UlSS 14 Residenzialità di intensità 1° livello

7

413

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23Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

Residenzialità di intensità 2° livello

3

90

Sezione alta Protezione alzheimer

-

-

Stati Vegetativi Permanenti

1

6

Centro diurno 4

65

UlSS 15 Residenzialità di intensità 1° livello

10

710

Residenzialità di intensità 2° livello

6

192

Sezione alta Protezione alzheimer

2

20

Stati Vegetativi Permanenti

2

16

Centro diurno 3

46

UlSS 16 Residenzialità di intensità 1° livello

17

1.890

Residenzialità di intensità 2° livello

6

375

Sezione alta Protezione alzheimer

-

-

Stati Vegetativi Permanenti

1

24

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24 Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

Centro diurno 6

162

UlSS 17 Residenzialità di intensità 1° livello

6

531

Residenzialità di intensità 2° livello

6

200

Sezione alta Protezione alzheimer

1

10

Stati Vegetativi Permanenti

-

-

Centro diurno 2

45

UlSS 18 Residenzialità di intensità 1° livello

10

886

Residenzialità di intensità 2° livello

5

365

Sezione alta Protezione alzheimer

1

10

Stati Vegetativi Permanenti

1

4

Centro diurno -

-

UlSS 19 Residenzialità di intensità 1° livello

6

398

Residenzialità di intensità 2° livello

2

48

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25Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

Sezione alta Protezione alzheimer

-

-

Stati Vegetativi Permanenti

1

4

Centro diurno -

-

UlSS 20 Residenzialità di intensità 1° livello

32

2.004

Residenzialità di intensità 2° livello

14

525

Sezione alta Protezione alzheimer

-

-

Stati Vegetativi Permanenti

2

5

Centro diurno 4

80

UlSS 21 Residenzialità di intensità 1° livello

16

912

Residenzialità di intensità 2° livello

2

48

Sezione alta Protezione alzheimer

1

10

Stati Vegetativi Permanenti

-

-

Centro diurno 2

8

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26 Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

UlSS 22 Residenzialità di intensità 1° livello

24

1.453

Residenzialità di intensità 2° livello

6

256

Sezione alta Protezione alzheimer

-

-

Stati Vegetativi Permanenti

1

12

Centro diurno 8

106

totale residenzialità di intensità 1° Livello

305

21.750

residenzialità di intensità 2° Livello

121

5.270

sezione alta Protezione alzheimer

14

150

stati Vegetativi Permanenti 24

159

Centro diurno 76

1.181

Totale regione 540

28.510

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27Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

La non aUtosUFFICIenzanon autosufficienza: residenzialità e semiresidenzialità

Negli ultimi dieci anni si è sviluppata una complessa rete di offerta residenziale e semiresidenziale caratterizzata da un’elevata integrazione socio-sanitaria, una

significativa diffusione a livello territoriale e un’alta qualificazione nel rispetto di requisiti strutturali e qualitativi definiti a livello regionale.In particolare nell’anno 2000 viene ridefinito il modello di assistenza alle persone in condizione di non autosufficienza e non assistibili a domicilio, programmando l’assistenza residenziale territoriale a carattere intensivo ed estensivo; nel 2006 viene avviata una nuova fase di programmazione per dare garanzia di maggiore flessibilità nell’assistenza residenziale per migliorare la capacità di risposta del sistema di offerta alle esigenze dell’utenza anziana non autosufficiente e delle loro famiglie.Nel biennio 2006-2007 la Regione del Veneto ha definito gli indirizzi e gli interventi per l’assistenza alle persone non autosufficienti e ha individuato quali obiettivi a carattere strategico: la centralità del cittadino e il diritto alla libera scelta, la programmazione regionale e territoriale delle risorse e dell’offerta di residenzialità, l’attuazione e lo sviluppo qualitativo e quantitativo dell’offerta di servizi al cittadino in un’ottica di uniformità sull’intero territorio Regionale. Tra il 2006 e il 2007 vengono introdotte importanti innovazioni nell’accesso al sistema della residenzialità, tra cui il sistema delle “impegnative di residenzialità”, un titolo rilasciato al cittadino per l’accesso alle prestazioni rese nei servizi residenziali e semiresidenziali autorizzati sulla base della normativa vigente. A partire dal 1.7.2007 le Aziende ULSS rilasciano l’impegnativa di residenzialità alle persone non autosufficienti. Queste sono inserite nella graduatoria del Registro Unico di residenzialità, articolata secondo il Centro di Servizio prescelto dalla persona e secondo il livello di intensità assistenziale definito nel progetto individuale approvato dalla Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D.).L’emissione dell’impegnativa di residenzialità per l’accesso ai livelli assistenziali comporta il riconoscimento della quota di rilevo socio-sanitario regionale così come determinata con apposito provvedimento annuale della Giunta Regionale, e deve essere richiesta all’Azienda ULSS di residenza del cittadino e in ogni caso da quella in cui risulta iscritto nei registri anagrafici al momento dell’ingresso in struttura.Sulla base di un fabbisogno stimato sulla base della popolazione residente sono state programmate e assegnate complessivamente alle Aziende ULSS 23.496 impegnative per l’anno 2008 e 23.768 per l’anno 2009.Tali impegnative vengono distinte in impegnative di 1° livello, ossia relative all’assistenza di intensità sanitaria ridotta/minima, che costituiscono circa il l’83%

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28 Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

delle impegnative; e in impegnative di 2° livello, ossia relative all’assistenza di intensità sanitaria media, che costituiscono il restante 17%.

Tab. 2.1 - Numero impegnative di residenzialità e quote per i religiosi previste dalla programmazione regionale (DGR 42100/2007 e DGR 3903/2008). Veneto – Anno 2008 e 2009

Azienda ULSS di riferimento

numero impegnative di residenzialità al 31/12/07 numero impegnative di residenzialità al 1/10/08 Religiosi

Impegnative di 1° livello

Impegnative di 2° livello

Totale impegnative

Impegnative di 1° livello

Impegnative di 2° livello

Totale impegnative

quote 1°

livelloquote 2°

livello

1 776 48 824 795 48 843 0  

2 644 24 668 644 24 668 48  

3 682 244 926 682 244 926 159 24

4 760 219 979 760 219 979 16  

5 694 48 742 701 48 749 18  

6 1.411 337 1.748 1411 337 1748 125  

7 973 192 1.165 977 192 1169 55  

8 905 222 1.127 905 222 1127 9  

9 1.609 240 1.849 1621 240 1861 41  

10 628 72 700 669 72 741 0  

12 1.501 549 2.050 1534 549 2083 0  

13 697 96 793 737 96 833 36  

14 430 72 502 444 72 516 0  

15 653 216 869 675 216 891 36  

16 1.678 360 2.038 1695 360 2055 39  

17 643 158 801 666 158 824 0  

18 802 210 1.012 810 210 1020 0  

19 367 48 415 370 48 418 0  

20 1.943 445 2.388 1956 445 2401 18  

21 725 48 773 729 48 777 6  

22 1009 118 1.127 1021 118 1139 187  

totale 19.530 3.966 23.496 19802 3.966 23768 793 24

Fonte: Rilevazione della Direzione Regionale Servizi Sociali

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29Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

Azienda ULSS di riferimento

numero impegnative di residenzialità al 31/12/07 numero impegnative di residenzialità al 1/10/08 Religiosi

Impegnative di 1° livello

Impegnative di 2° livello

Totale impegnative

Impegnative di 1° livello

Impegnative di 2° livello

Totale impegnative

quote 1°

livelloquote 2°

livello

1 776 48 824 795 48 843 0  

2 644 24 668 644 24 668 48  

3 682 244 926 682 244 926 159 24

4 760 219 979 760 219 979 16  

5 694 48 742 701 48 749 18  

6 1.411 337 1.748 1411 337 1748 125  

7 973 192 1.165 977 192 1169 55  

8 905 222 1.127 905 222 1127 9  

9 1.609 240 1.849 1621 240 1861 41  

10 628 72 700 669 72 741 0  

12 1.501 549 2.050 1534 549 2083 0  

13 697 96 793 737 96 833 36  

14 430 72 502 444 72 516 0  

15 653 216 869 675 216 891 36  

16 1.678 360 2.038 1695 360 2055 39  

17 643 158 801 666 158 824 0  

18 802 210 1.012 810 210 1020 0  

19 367 48 415 370 48 418 0  

20 1.943 445 2.388 1956 445 2401 18  

21 725 48 773 729 48 777 6  

22 1009 118 1.127 1021 118 1139 187  

totale 19.530 3.966 23.496 19802 3.966 23768 793 24

Fonte: Rilevazione della Direzione Regionale Servizi Sociali

L’ulteriore elemento strategico per la programmazione regionale dell’offerta definito nel 2007 riguarda l’integrazione dei sistemi della residenzialità e domiciliarità, che si concretizza nel “Piano Locale della non autosufficienza” quale strumento operativo dei soggetti e degli interlocutori territoriali per il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati della programmazione regionale e locale. Ai fini della programmazione locale, ogni ambito territoriale dispone di una dotazione di posti autorizzati all’esercizio per l’accoglienza delle persone non autosufficienti, che si sviuluppa con formule temporali differenziate, in Centri di Servizio in grado di assicurare diversi livelli di risposte assistenziali a carattere socio sanitario. Tali posti sono oggetto di accreditamento secondo gli standard organizzativo/gestionali e strutturali previsti dalla normativa regionale. Rispetto ai servizi residenziali che accolgono persone religiose anziane non autosufficienti, i posti letto non rientrano nella dotazione territoriale delle unità di offerta, pertanto sono state date indicazioni alle Aziende ULSS competenti per territorio per il riconoscimento di nuovi posti con quota per l’assistenza socio-sanitaria delle persone religiose anziane non autosufficienti. Queste sono infatti accolte in strutture autorizzate all’esercizio e accreditate e vengono assistite direttamente dagli Enti religiosi di appartenenza. Secondo i dati più recenti, riferiti al 2009, sono complessivamente 332 i Centri di servizio autorizzati nella Regione del Veneto. Dal punto di vista organizzativo i centri servizio di residenzialità territoriale si articolano in moduli organizzativi, in funzione della tipologia di servizio erogata, atti ad assicurare efficienza ed efficacia nella organizzazione della risposta assistenziale. I posti dedicati alla residenzialità territoriale devono essere realizzati secondo gli standard strutturali ed organizzativi in relazione alla tipologia di servizio e sono fruibili per le seguenti funzioni: •Accoglienza di lungo periodo di persone anziane non autosufficienti per interventi

assistenziali di intensità di primo e/o secondo livello•Accoglienza per interventi assistenziali finalizzati alla realizzazione del servizio Alta

Protezione Alzheimer; •Accoglienza per interventi assistenziali finalizzati alla realizzazione del servizio Stati

Vegetativi Permanenti; •Accoglienza temporanea per interventi di sollievo alle famiglie e per situazioni di

emergenza sociale. Dai dati rilevati nel 2009 presso i Centri di Servizio di ciascun ambito territoriale risultano complessivamente disponibili nel sistema di offerta residenziale 31.865 posti letto distribuiti nelle seguenti tipologie di offerta:• 305 Unità di Offerta relative all’assistenza di intensità ridotta/minima (1 livello), con

21.939 posti letto• 121 Unità di Offerta relative all’assistenza di intensità media (2 livello), con 5.270 posti letto

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30 Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

• 14 Sezioni Alta Protezione Alzheimer, con 150 posti letto• 24 Sezioni di Stati Vegetativi Permanenti, con 165 posti letto.A queste unità di offerte si aggiungono inoltre 4.341 posti letto destinati ad anziani autosufficienti. Tale sistema risponde alla programmazione regionale che viene annualmente ridefinita tenendo conto dei cambiamenti intervenuti nei bisogni espressi dal territorio e nelle risorse economiche a disposizione a livello locale e regionale. Il sistema di offerta residenziale ha quindi incrementato la disponibilità dei posti letto di circa l’1,3%, in particolare rispetto all’assistenza di 1° livello e all’assistenza degli Stati Vegetativi Permanenti.

Tab. 2.2 - Distribuzione dei Centri di Servizio e dei relativi posti per anziani non autosufficienti. Veneto – Anno 2008

Residenzialità di intensità 1° Livello

Residenzialità di intensità 2° Livello

Sezione Alta Protezione Alzheimer

Stati Vegetativi Permanenti Totale

Azienda ULSS di

riferimentoNumero

Udo postiNumero

Udo postiNumero

Udo postiNumero

Udo posti posti

1

12 738 2 48

1

10

-

-

786

2

16 734 1 24

1

10

-

-

758

3

18 1.172 6 345

-

-

1

8

1.525

4

14 790 6 246

1

10

1

6

1.042

5

14 934 7 272

1

10

1

6

1.212

6

20 1.623 8 337

-

-

1

10

1.970

7

15 1.153 5 192

1

10

2

10

1.355

8

13 990 9 222

1

10

2

10

1.222

9

26 1.824 7 701

1

15

2

12

2.537

10

7 589 3 218

1

10

1

10

817

12

15 1.387 14 503

1

15

3

12

1.902

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31Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

13

7 619 3 63

-

-

1

4

686

14

7 413 3 90

-

-

1

6

509

15

10 710 6 192

2

20

2

16

918

16

17 1.890 6 375

-

-

1

24

2.289

17

6 531 6 200

1

10

-

-

731

18

10 886 5 365

1

10

1

4

1.255

19

6 398 2 48

-

-

1

4

450

20

32 2.004 14 525

-

-

2

5

2.534

21

16 912 2 48

1

10

-

-

960

22

24 1.453 6

256

-

-

1

12

1.721

totale

305

21.750 121 5.270

14 150 24

159

27.179

Fonte: Rilevazione della Direzione Regionale Servizi SocialiTab. 2.3 - Distribuzione dei Centri di Servizio e dei relativi posti per anziani non autosufficienti. Veneto – Anno 2009

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32 Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

Residenzialità di intensità 1° Livello

Residenzialità di intensità 2°

Livello

Sezione Alta Protezione Alzheimer

Stati Vegetativi Permanenti Totale

Azienda ULSS di

riferimento

Numero Udo Posti Numero

Udo Posti Numero Udo Posti Numero

Udo Posti Posti

1 12

738

2 48

1

10 -

-

796

2 16

734

1 24

1

10 -

-

768

3 18 1.172

6 345

-

-

1

8

1.525

4 14

810

6 246

1

10

1

6 1.072

5

14

934

7 272

1

10

1

6 1.222

6 20 1.623

8 337

-

-

1

10

1.970

7 15 1.153

5 192

1

10

2

10

1.365

8 13

990

9 222

1

10

2

10 1.232

9 26 1.824

7 701

1

15

2

12

2.552

10 7

589

3 218

1

10

1

10

827

12 15 1.387

14 503

1

15

3

12

1.917

13 7

734

3 63

-

-

1

4

801

14 7

413

3 90

-

-

1

6

509

15 10

710

6 192

2

20

2

16

938

16 17 1.890

6 375

-

-

1

24

2.289

17 6

531

6 200

1

10 -

-

741

18 10

940

5 365

1

10

1

4 1.319

19 6

398

2 48

-

-

1

4

450

20 32 2.004

14 525

-

-

2

11

2.540

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33Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

21 16

912

2 48

1

10 -

-

970

22 24 1.453

6 256

-

-

1

12

1.721

Totale 305

21.939

121 5.270

14

150

24

165

27.524

Fonte: Rilevazione della Direzione Regionale Servizi SocialiAccanto allo sviluppo del sistema di offerta residenziale sono stati ridefiniti anche i servizi semiresidenziali per le persone anziane non autosufficienti attraverso i Centri Diurni Socio-Sanitari. Nel 2009 si contano 75 Centri Diurni per un totale di 1.191 posti disponibili.

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34 Un libro digitale per gli anziani

1. dati regionali sulle attività per la non Autosufficienza

Tab. 2.4 - Distribuzione dei Centri Diurni socio-sanitari e dei relativi posti per anziani non autosufficienti. Veneto – Anno 2008-2009

2008 2009

Azienda ULSS di riferimento

Numero Udo posti Numero

Udo Posti

1 5 49 5 49

2 2 24 2 24

3 2 34 2 34

4 2 35 2 35

5 3 26 3 26

6 4 98 4 98

7 6 110 5 90

8 4 44 4 44

9 8 96 8 108

10 3 10 3 10

12 4 98 4 98

13 4 45 4 63

14 4 65 4 65

15 3 46 3 46

16 6 162 6 162

17 2 45 2 45

18 - - - -

19 - - - -

20 4 80 4 80

21 2 8 2 8

22 8 106 8 106

Totale 76 1.181 75 1.191

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2. il progettoe la valutazione

A cura > dott.ssa Milena Maia - responsabile rapporti esterni e progetti CILP

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36 Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

2.1 IL ProGettoIl progetto di carattere innovativo, prevede la dotazione alle case di riposo di apparecchiature (lettori MP3) semplificate per l’ascolto dei libri sia individuale sia di gruppo. Gli anziani possono scegliere sul portale dell’audiolibro del CILP un catalogo che attualmente comprende 6.000 titoli di opere con alcuni settimanali e mensili.Viene fornita dal CILP l’assistenza tecnica e operativa alle case di riposo per l’ascolto dei libri.Tutto ciò entra nell’ottica della promozione in senso ampio del benessere, dell’autonomia, della socializzazione, dell’arricchimento della cultura, del mantenimento della vita psichica e fisica dell’anziano.

obIettIVI

Gli obbiettivi Principali:• Promozione del benessere in senso ampio fisico, psichico e sociale dell’anziano.• Promozione dell’autonomia della persona.• Arricchimento della cultura nella terza età.• Socializzazione nella terza età.• Attivazione di una rete di servizio e di collaborazione tra i soggetti che si occupano

di anziani.

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37Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

tIPoLoGIa dI asCoLtoIl programma prevede alcune tipologie di ascolto: individuale, ascolto di gruppo, ascolto assistito e ascolto di coppia.

ASCOLTO INDIVIDUALE:Il progetto prevede, attraverso l’utilizzo di lettori MP3 e delle cuffie o degli auricolari, che ogni anziano possa scegliere un libro o una rivista e lo ascolti autonomamente effettuando, se necessario, delle pause.

L’ASCOLTO ASSISTITOL’anziano assistito da un parente o da un operatore

L’ASCOLTO DI COPPIACon l’ausilio di un semplice cavetto gli anziani ascoltano i libri in copia tra di loro o in coppia con i famigliari.

ASCOLTO DI GRUPPO:L’attività si articola in gruppi di anziani che, che possono scegliere e ascoltare i libri che desiderano con i lettori MP3 e le casse a diffusione ambientale.

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38 Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

MetodoLoGIa

• ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI LAVORO, TRA IL CILP, REGIONE VENETO,LE STRUTTURE RESIDENZIALI REGIONALI e LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA CONDIVISIONE DEL PROGETTO.

• SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE OPERATIVA E TECNICA DELLE EQUIPE DI DIREZIONE E DEI PROFESSIONISTI DI RIFERIMENTO DELLE STRUTTURE INTERESSATE.

• COINVOLGIMENTO ATTIVO DEGLI ANZIANI, MOTIVANDOLI E RASSICURANDOLI ALLA NUOVA ATTIVITA

• COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE E DEI VOLONTARI LOCALI CHE POSSANO DARE SUPPORTO ALLE ATTIVITA’.

• ATTIVAZIONE DI UNA FASE SPERIMENTALE IN ALMENO DUE STRUTTURE.• INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI FORZA E CRITICITA’• DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE OPERATIVE E DEGLI STRUMENTI PIU IDONEI. • ESTENSIONE DEL PROGETTO IN MODO CAPILLARE IN TUTTA LA REGIONE IN

COLLABORAZIONE CON L’ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE VENETO.

• DEFINIZIONE DI UN STRUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE.• MONITORAGGIO DELLA FASE DI AVVIO• VALUTAZIONE DI PROCESSO.• VALUTAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA.• REPETIBILITA’ E MIGLIORAMENTO DEL PROGETTO.• PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI OTTENUTI.

Il processo di valutazione E’ bene evidenziare l’importanza che è stata data alla qualità del processo valutativo del progetto.La valutazione è un capitolo spesso sottovalutato in un percorso progettuale, invece è proprio il processo valutativo che rende un’attività ripetibile e migliorabile: non è possibile pensare alla scienza senza questi principi.Nel progetto oltre alla valutazione quantitativa abbiamo valutato il raggiungimento degli obiettivi a livello qualitativo, costruendo degli strumenti mirati e uguali per tutti, includendo nel processo anche gli strumenti scientifici di valutazione e item e indici di osservazione del benessere già presenti nelle strutture ove si è realizzata l’attività. Quindi in collaborazione con gli operatori delle strutture abbiamo verificato il raggiungimento degli obiettivi del progetto. Un esempio concreto è stato quello di aver valutato la diminuzione dell’ansia da parte degli anziani che hanno ascoltato gli audiolibri, portando ad una conseguente diminuzione dell’ utilizzo

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39Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

di farmaci, quindi, il progetto ha portato ad avere anziani più tranquilli e positivi considerando anche la positività della del calo di uso di medicinale sia per la qualità della vita dell’anziano che a livello economico delle strutture.(questo punto sarà approfondito più avanti).

Metodo valutativo:A. La Fase sperimentale della durata di un mese attuata in 3 strutture per valutare la fattibilità del progetto, i punti di forza e le criticità e per rendere il progetto chiaro e operativamente concreto per tutte le strutture aderenti.

B- Scheda di avvio: è stata predisposta una semplice scheda di impatto e avvio del progetto, somministrata a tutte le strutture (inviata via mail) dopo tre mesi dell’attivazione del progetto per monitorare eventuali criticità nella fase di partenza e verificare se e come il progetto era in pista a livello operativo.

C-Monitoraggio in itinere:Oltre a monitorare le eventuali richieste e difficoltà delle strutture attraverso il numero e i contenuti dei contatti telefonici o via mail, abbiamo, costruito una semplice griglia di monitoraggio in itinere, somministrata dopo 6 mesi dell’avvio.Il questionario è stato inviato via mail a tutte le strutture partecipanti è stato raccolto un campione valido di equivalenza a 76% del campione totale.

D- Valutazione finale.Come sottolineato la valutazione è stata eseguita in equipe allargata ( CILP e le case di riposo) ed ha verificato il raggiungimento degli obiettivi attraverso i loro strumenti.

 Sistema valutativo del progetto • Schede di valutazione ascolto di gruppo e individuale e di gradimento

somministrate agli utenti e operatori.• Osservazione diretta fatta dagli operatori e famigliari • Valutazione incrociata con gli item valutativi presenti negli strumenti proposti

dalla struttura.• Interviste agli anziani.• Narrazione e testimonianze degli anziani e della loro famiglia.

Nota: tutti gli strumenti sono scaricabili dal nostro sito: www.libroparlato.org

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40 Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

Nota metodologica sul lavoro di rete:E ’stata attivata una mailing list , per le comunicazioni varie con e tra le strutture e anche per condividere le criticità emerse, ad esempio nella fase di monitoraggio è stata evidenziata una ricorrente criticità riguardo alla difficoltà di ascolto da parte degli anziani con apparecchio acustico per l’ascolto individuale e da parte degli anziani con ipoacusia in riferimento all’ascolto di gruppo.Con l’aiuto degli operatori locali abbiamo potuto risolvere il problema e condividere le strategie con tutte le strutture “mandando in onda” a tutti i suggerimenti per la risoluzione della problematica.Una grande criticità nello svolgimento del lavoro di rete è stata che molti operatori o per cambio di lavoro o per maternità ecc.. nel decorso del progetto non hanno più potuto seguire l’attività e a voltei cambiamenti di operatori non venivano segnalati alla rete oppure tra gli stessi operatori non c’è stato un “passaggio di consegne” riguardo al progetto.

aVVIo e Fase sPerIMentaLe:In data 03/06/2009 è stato dato iniziato al progetto “UN LIBRO DIGITALE PER GLI ANZIANI.La Fase sperimentale, di durata di un mese, è stata avviata nelle seguenti strutture: Casa di Riposo di Feltre, Lentiai e Cesiomaggiore.

Il primo passo - è stata la condivisione del progetto con la Direttrice delle tre strutture, soprattutto riguardo agli obiettivi e le linee guide. Ella ci ha fornito un gran supporto che è stato il primo e fondamentale passo per lo sviluppo dei lavori.Il passo successivo - è stato il percorso di sensibilizzazione, motivazione e condivisione metodologica con le educatrici professionali che sono state individuate dalla struttura per seguire il progetto: abbiamo attivato con loro un rapporto positivo di collaborazione tra l’equipe mista costituita dal CILP e le tre Case di Riposo.Altre strategie importanti: è auspicabile coinvolgere da subito gli utenti, le loro famiglie e i volontari che eventualmente daranno supporto alle attività. In questa fase è molto importante l’aspetto della motivazione e di supporto in ampio senso.Prima di iniziare, le educatrici hanno fatto una scelta dai nostri cataloghi dei libri più indicati agli ospiti per facilitare in seguito la loro scelta. Successivamente sono stati individuati gli ospiti più idonei per eseguire la sperimentazione.

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41Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

2.2 La sPerIMentazIone- rIsULtatIAscolto Individuale:Sperimentazione effettuata da tutte e tre le case di riposo, durata un mese circa, è stata sottoposta ad 11 utenti di età compresa tra i 69 e i 93 anni di sesso femminile. Gli ascolti in totale sono stati 31 e i libri e le riviste maggiormente letti sono stati:

• “CUORE” 9 ascolti • “LETTERE DAL FRONTE” 8 ascolti• “UCCELLI DA PREDA” 5 ascolti • “ECO DI MARIA” 4 ascolti • “FAMIGLIA CRISTIANA” 3 ascolti• “ROSSO CORALLO” 2 ascolti.

NOTIZIE SULL’ASCOLTO:• INTERRUZIONE: quasi tutti gli ascolti sono stati fatti con interruzione, però la

maggior parte degli anziani hanno potuto riprendere perfettamente dal punto in cui si erano fermati.

• QUALITA’ DI ASCOLTO: la maggior parte degli anziani ha giudicato ottima la qualità dell’ascolto, solo 5 utenti hanno giudicato buona.

• APPARECCHIATURE UTILIZZATE: quasi tutti gli utenti hanno ascoltato con l’auricolare, solamente uno ha ascoltato con le casse e un altro con le cuffie grandi.

• STRUMENTI UTILIZZATI: sono state offerte 4 proposte di strumenti: Samsung Q2, i pod nano, i pod grande e Diunamay. I preferiti sono: Diunamy e i pod grande.

• LIVELLO DI DIFFICOLTA’: utilizzo delle apparecchiature: la maggioranza NON ha incontrato grandi difficoltà.

Ascolto di GruppoLa sperimentazione è stata eseguita solamente nella struttura di Lentiai per un mese circa da 7 utenti (5 femmine e 2 maschi) di età compresa dai 73 ai 91 anni, per un totale di 11 ascolti.Le riviste e i libri maggiormente letti sono stati:

• “ROSSO CORALLO” 8 ascolti• “LETTERE DAL FRONTE” 1 ascolto• “ECO DI MARIA” 1 ascolto• “FAMIGLIA CRISTIANA” 1 ascolto

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42 Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

NOTIZIE SULL’ASCOLTO: • Tutti i libri sono stati scelti insieme al gruppo.• In ogni incontro partecipavano dai 3 ai 7 anziani.• Ogni utente ha partecipato con costanza e l’iniziativa è stata apprezzata.• Alcuni ospiti si dimostrano molto coinvolti e gradiscono l’attività e partecipano

volentieri.• Non ci sono state difficoltà nell’utilizzo dello strumento.• La qualità d’ascolto è stata ottima e lo strumento utilizzato è stato l’ i pod nano

collegato alle casse

LE CRITICITA’ GENERALE: Le criticità:• L’auricolare, a volte, da molto fastidio ad alcuni anziani.• Le cuffie a volte cadono e alcuni utenti non riescono a rimettersi le cuffie

autonomamente.• Gli ospiti non si sentono sicuri nell’utilizzo delle apparecchiature autonomamente.

ConCLUsIonILa sperimentazione in generale è stata gradita.I temi dei libri più scelti sono stati di carattere religioso, guerra , attualità e romanzi.Nella lettura individuale tutta al femminile, si nota la preferenza per le tematiche legate ai sentimenti e al cuore.Nell’intervista con le tre educatrici professionali che hanno seguito il progetto è emersa l’importanza di questa esperienza per agli anziani. Ad esempio hanno potuto riscontrare in alcuni di loro che avevano problemi di depressione, un miglioramento nel tono dell’umore e una maggior voglia di ricevere i familiari, una maggior espressività a livello emotivo e desiderio di stare con gli altri e poter raccontare loro qualcosa di nuovo che avevano vissuto sia nell’ascolto di gruppo che individuale.La maggioranza vorrebbe dare continuità all’ esperimento: anche le operatrici hanno espresso questo parere.Dopo la valutazione dell’esperimento, è stata elaborata una relazione dettagliata e si è tentato di risolvere le criticità individuate, l’iniziativa come previsto è stata estesa su tutto il territorio del Veneto.

Da sottolineare alcune note metodologiche: • L’esito della sperimentazione è stato condiviso con tutti i fruitori e questo ha reso

l’iniziativa concreta e facilitato lo svolgimento delle prime fasi operative.

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43Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

• Le strutture che hanno aderito sono state convocate ad un incontro ad hoc con l’obiettivo di attivare già da subito una rete di rapporti e condivisione e soprattutto per offrire in modo dettagliato tutte le indicazioni operative e tecniche necessarie.

In questa occasione è stato trattato anche il sistema di valutazione del progetto.Per gli incontri di formazione le strutture sono state divise in gruppi per provincia e quasi la totalità ha partecipato alla formazione.E’ stata fatta una ricerca sulle apparecchiature più idonee da offrire.

Il Progetto ha avuto un impatto molto positivo e fino ad ora hanno aderito 97 strutture residenziali della Regione Veneto:

BL 24 Strutture PD 25 strutture VI 16 strutture TV 14 strutture VR 10 strutture RO 4 strutture VE 4 strutture

TOTALE: 97 strutture

2.3 IL MonItoraGGIo In ItInereDopo 2 mesi di avvio del progetto è iniziata una fase di monitoraggio con l’obiettivo di verificare come è stato attuato concretamente il progetto nelle varie realtà.

Successivamente dopo circa 6 mesi della fase di avvio è stato eseguito un monitoraggio in itinere che ci ha permesso di intervenire sulle criticità e di rinforzare i funti forti.

Riassunto punti di forza e criticità:Punti di forza: per quanto riguarda questo ambito il progetto ha aiutato gli ospiti a socializzare tra di loro e a rispolverare i vecchi ricordi al punto tale che alcuni di loro,sentendosi molto coinvolti,chiedevano le date dei futuri incontri. Inoltre ha aiutato loro ad entrare in contatto con una nuova realtà diversa da quella a cui erano abituati.Per alcuni partecipanti viene segnalato dagli operatori un netto miglioramento dell’umore e più predisposizione verso i famigliare di riferimento.

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44 Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

Punti di criticità: quasi tutti hanno trovato difficoltà nel gestire gli apparecchi perché troppo piccoli e complicati. In alcuni casi la voce registrata era poco chiara e nitida ad era presente un brusio che recava difficoltà e fastidio all’ascoltatore oppure la voce risultava monotona e poco espressiva. In certe strutture è stato necessario ricorrere all’uso di casse a diffusione ambientale per facilitare l’ascolto. Nel caso di libri abbastanza complicati,l’anziano faticava a mantenere la concentrazione e perciò a seguire il filo logico della storia; pertanto in alcuni casi l’operatore doveva interrompere varie volte l’ascolto e eseguire il supporto necessario. Inoltri gli ospiti non si sentono sicuri di usare il lettore autonomamente perché hanno timore di danneggiarlo. Inoltre il volume della registrazione a volte è troppo basso oppure la voce non è sempre chiara.

notIzIe sPeCIFICHe sULL’asCoLtoPartecipazione: in media hanno partecipato 140 utenti a gruppi di massimo 7-8 anziani; non in modo costante,ma nonostante ciò l’iniziativa è stata apprezzata da molti. L’unica criticità è l’attenzione che ,visto il contesto, dura poco. In generale l’educatrice non era sempre presente.Difficoltà nell’utilizzo dello strumento: causa strumenti e tasti piccoli,Qualità di ascolto: da buona a scarsa causa volume basso/voce poco chiara.Apparecchiature utilizzate: casse di diffusione ambientaleStrumento utilizzato: Mp3

Altre notizie di carattere generale: la tipologia degli anziani che hanno partecipato è di auto e non auto sufficienti. I temi più scelti sono di carattere religioso, guerra e romanzi. La frequenza degli ascolti è stata 1-2 volte a settimana.

INDICE DI GRADIMENTO GENERALE: l’esperimento in generale è stato gradito. La maggioranza vorrebbe dare continuità all’esperimento.Criticità da risolvere:1. Utilizzo della strumentazione: difficile da gestire autonomamente legata anche al timore di rompere lo strumento.2. difficoltà nel gestire l’ascolto individuale: soprattutto la non disponibilità di un operatore per facilitare l’uso dello strumento nei momenti in cui l’anziano vorrebbe ascoltare i libri.

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45Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

2.4 VaLUtazIone FInaLePeriodo riferito ad un’anno di attività IL CAMPIONE.Sono state censite 73 strutture residenziali e hanno partecipato 703 anziani., su un totale di 76 case abbonate al nostro portale e su 97 che hanno aderito al progetto, tenendo conto che alcune per motivi organizzativi interni non hanno dato inizio alle attività.

Numero utenti che hanno partecipato al processo valutativo: 703.Genere: 542 femmine e 161 maschi. Età : 60-101.

PREMESSAPer centrare il cuore del progetto citiamo una frase del dott. Patch Adams: “nella cura si vince o si perde; nel prendersi cura si vince sempre”. Offrire degli strumenti oggetti di cura e attenzione verso gli anziani è la nota speciale di questo progetto come ha definito un’operatrice di una delle strutture partecipanti.

L’aumento della popolazione anziana ha determinato l’aumentare del fenomeno socialmente rilevante legato alla minorazione della vista della popolazione causa l’età, ma soprattutto alla partecipazione nel contesto sociale da parte degli anziani. La società moderna è pensata e progettata per i giovani e gli adulti; molte volte gli anziani rimangono purtroppo emarginati. Gli strumenti di comunicazione attuali sono a volte inadeguati per gli anziani, escludendoli spesso dall’accesso alla comunicazione, alla cultura e, si potrebbe dire, anche un po’ dal mondo.

La promozione del benessere a favore delle persone anziane deve intendersi non solo attraverso l’attivazione di servizi strutturati e “importanti” dal punto di vista delle risorse impegnate, ma passa soprattutto dalla promozione dell’autodeterminazione degli stessi e dal miglioramento dei rapporti di amicizia e solidarietà. Ciò è anche avvenuto con il progetto che ha permesso di creare o di favorire il riallacciare rapporti grazie agli incontri di lettura che sono andati anche al di là dell’ora trascorsa in presenza dell’operatore e rappresentano una vera e propria ricchezza in termini di benessere sociale. Le persone che hanno frequentato le attività sono state molto felici

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46 Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

della possibilità di stare insieme e che è stata data loro, inoltre in più di un’occasione hanno dichiarato come il progetto le abbia aiutate a superare momenti di solitudine e malinconia. Per la concretizzazione del progetto, indispensabile è stato, e lo è tuttora, il contributo che è stato dato dai referenti e dai volontari che operano nelle diverse strutture coinvolte. I risultati ottenuti non potrebbero essere tali senza l’intervento di molte persone che, generosamente, hanno messo e mettono ancora a disposizione il loro tempo e le loro risorse personali per il bene comune.

Possiamo affermare che le attività del progetto oltre ad aver offerto una grande opportunità nel promuovere il benessere psico-fisico e culturale dell’anziano e l’autonomia ha promosso soprattutto l’arricchimento delle conoscenze alle persone anziane attraverso l’abbattimento delle barriere e l’acquisizione della cultura e del sapere.

E’ stata un’esperienza ricca per chi non ha potuto leggere in passato e entusiasmante per chi ha potuto riscoprire un’ antico amore.Gli anziani hanno accolto con entusiasmo e interesse questo nuovo percorso per citare le parole di un anziano partecipante al progetto “Un modo nuovo di “ leggere” non con gli occhi, ma con le orecchie”.“ Sono felice di poter aumentare le mie conoscenze della letteratura italiana..”“ Mai visto una cosa cosi utile e strana…”

Vengono narrate tante storie che non possono non toccarci il cuore..” L’ascolto la toglie dal dolore fisico e dalla tristezza, quando mette le cuffie guarda il soffitto si rilassa e ..sorride.. non si fa distrarre da niente..” e un’altra “ la sig.ra ha una grave emiparesidx e una afasia e questo la isola dagli altri..,tuttavia riesce a comunicare con noi e comprendere le indicazioni riguardo l’attività ,uso della cuffia ecc.. all’inizio era diffidente ma ora è molto entusiasta ..è felice quando ascolta i libri e quando si presenta l’operatore per ritirare le cuffie.. non li vuole restituirle..”“Un qualcuno che è li per te.. è come avere qualcuno vicino”, cosi viene definita l’esperienza da un ospite arricchendola di note affettive come quando narrava ai figli e ai nipoti..La parola funge da contenimento e dona corporeità ai pensieri e alle emozioni traducendole in immagini mentali.

LA TIPOLOGIA DEGLI UTENTI PARTECIPANTIAnziani autosufficienti e non autosufficienti

Utenti con patologie motorie (SLA – sclerosi laterale amiotrofica e tetraplegia), con

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47Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

deterioramento cognitivo medio grave, persone con difficoltà di sostenimento della lettura dovuto ad affaticamento mentale a seguito di ictus; pazienti in coma vigile, ipovedenti, pazienti con problemi di insonnia e anche se molte strutture hanno optato per non coinvolgere i pazienti con demenze, alcune strutture hanno inserito il progetto in programmi mirati per dementi con disturbi comportamentali e dementi nella prima fase della malattia, mirando alla diminuzione della terapia farmacologia di contenimento. A tale gruppo di destinatari (pazienti con demenza e l’ascolto di audiolibri), è stato dedicato un capitolo specifico

Tra i destinatari anche i partecipanti alle attività del progetto “Anna Vienna” della SERSA di Belluno destinato ad anziani in semi residenzialità o che frequentano i centri di aggregazione territoriale e dove si è cercato di attivare iniziative creative a livello individuale e di momenti di intimità all’interno della vita della comunità.

METODOLOGIE E STRATEGIE PER LA PROMOZIONE DEGLI ASCOLTI DEI LIBRI AGLI ANZIANI:

• Presentazione del progetto agli anziani e ai loro famigliari• Individuazione dei soggetti da coinvolgere • Spiegazione e motivazione all’uso della nuova attività• Scelta partecipata dei testi

La scelta dei testi:In maggioranza è stata condivisa e discussa con gli ospiti ed è stata un’opportunità per conoscere meglio le persone e dare agli anziani l’opportunità dell’autonomia e l’autoaffermazione.Il libro “Cuore” di Edmondo de Amicis conosciuto e famigliare per i ricordi d’infanzia è stato il preferito dalle donne, mentre gli uomini, per i temi legati alla guerra ed al loro vissuto hanno preferito “Lettere dal fronte” curato da Ido Da Ros.L’argomento verrà approfondito di seguito.

Le attività complessive sono stata gestite maggiormente dagli operatori delle strutture, in particolare dai psicologi ed educatori, ed alcune volte da volontari e famigliari.

Tipologia di ascolto eseguito:• ascolto individuale• ascolto di gruppo ( molte volte già presente nei programmi delle strutture) • ascolto di coppia – gli anziani hanno ascoltato i libri in coppia.

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48 Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

La frequenza dell’ascoltoGli “Ascolti di Gruppo” hanno avuto cadenza settimanale , mentre gli“ Ascolti Individuali” frequenza quotidiana oppure di due o tre volte alla settimana.

Gli Strumenti Gli ascolti sono stati eseguiti con gli apparecchi mp3 con le cuffie e con le casse di diffusione ambientale.

NOTIZIE SULL’ASCOLTO DEI LIBRI

ALCUNI NUMERI: NUMERO DI STRUTTURE RESIDENZIALE CHE HANNO ADERITO AL PROGETTO: 97NUMERO DI STRUTTURE ABBONATE AL PORTALE:76da notare che:- alcune strutture hanno una sede centrale e varie altre sedi operative,in alcuni casi si sono abbonate al portale la sede centrale che scarica poi i libri anche per le altre strutture;- tutte le strutture in partenza hanno avuto i seguente libri già inseriti nei loro apparecchi mp3: Lettere dal Fronte;Rosso Corallo;Cuore;Eco di Medjugorie( rivista) e hanno eseguito gli ascolti senza scaricare altri libri del portale.La scelta dei libri inseriti negli mp3 fa riferimento ai libri più scelti dagli anziani in fase sperimentale.NUMERO DI STRUTTURE CHE HANNO SCARICATO DEI LIBRI: 57NUMERO LIBRI SCARICATI DA MARZO 2010 A MAGGIO 2011: 1.018( TRA LIBRI E RIVISTE)NUMERO ANZIANI CHE HANNO PARTECIPATO ALLE ATTIVITA’: 703

GENERE: 542 FEMMINE E 161 MASCHIEtà MEDIA: DA 60 A 101.

NUMERO LIBRI ASCOLTATI IN UN’ ANNO:832 E 186 RIVISTE

77%

23%

Sesso utenti regione Veneto

MaschiFemmine

NOTIZIE SULL’ASCOLTO DEI LIBRI

ALCUNI NUMERI: nUMeRo dI STRUTTURe ReSIdenzIale CHe Hanno adeRITo al PRoGeTTo: 97nUMeRo dI STRUTTURe aBBonaTe al PoRTale: 76da notare che:• alcune strutture hanno una sede centrale e varie altre sedi operative,in alcuni casi

si sono abbonate al portale la sede centrale che scarica poi i libri anche per le altre strutture;

• tutte le strutture in partenza hanno avuto i seguente libri già inseriti nei loro apparecchi mp3: Lettere dal Fronte; Rosso Corallo; Cuore; Eco di Medjugorie ( rivista) e hanno eseguito gli ascolti senza scaricare altri libri del portale.

• La scelta dei libri inseriti negli mp3 fa riferimento ai libri più scelti dagli anziani in fase sperimentale.

nUMeRo dI STRUTTURe CHe Hanno SCaRICaTo deI lIBRI: 57nUMeRo lIBRI SCaRICaTI da MaRzo 2010 a MaGGIo 2011: 1.018 (TRa lIBRI e RIVISTe)nUMeRo anzIanI CHe Hanno PaRTeCIPaTo alle aTTIVITa’: 703

GeneRe: 542 FeMMIne e 161 MaSCHIetà MedIa: da 60 a 101.

NOTIZIE SULL’ASCOLTO DEI LIBRI

ALCUNI NUMERI: NUMERO DI STRUTTURE RESIDENZIALE CHE HANNO ADERITO AL PROGETTO: 97NUMERO DI STRUTTURE ABBONATE AL PORTALE:76da notare che:- alcune strutture hanno una sede centrale e varie altre sedi operative,in alcuni casi si sono abbonate al portale la sede centrale che scarica poi i libri anche per le altre strutture;- tutte le strutture in partenza hanno avuto i seguente libri già inseriti nei loro apparecchi mp3: Lettere dal Fronte;Rosso Corallo;Cuore;Eco di Medjugorie( rivista) e hanno eseguito gli ascolti senza scaricare altri libri del portale.La scelta dei libri inseriti negli mp3 fa riferimento ai libri più scelti dagli anziani in fase sperimentale.NUMERO DI STRUTTURE CHE HANNO SCARICATO DEI LIBRI: 57NUMERO LIBRI SCARICATI DA MARZO 2010 A MAGGIO 2011: 1.018( TRA LIBRI E RIVISTE)NUMERO ANZIANI CHE HANNO PARTECIPATO ALLE ATTIVITA’: 703

GENERE: 542 FEMMINE E 161 MASCHIEtà MEDIA: DA 60 A 101.

NUMERO LIBRI ASCOLTATI IN UN’ ANNO:832 E 186 RIVISTE

77%

23%

Sesso utenti regione Veneto

MaschiFemmine

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49Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

NUMERO LIBRI ASCOLTATI IN UN’ ANNO:832 E 186 RIVISTE

ASCOLTO A LIVELLO REGIONALE

ASCOLTI DI GRUPPONumero utenti: 502.Età: 46-101.Genere: 399 femmine e 103 maschi.

ASCOLTO A LIVELLO REGIONALE

ASCOLTI DI GRUPPO

• Numero utenti:502.

• Età: 46-101.

• Genere: 399 femmine e 103 maschi.

79%

21%

Sesso utenti

MaschiFemmine

9

33

13 7

16

N° case di riposo per provincia

VicenzaVeronaPadovaVeneziaRovigotreviso

ASCOLTO A LIVELLO REGIONALE

ASCOLTI DI GRUPPO

• Numero utenti:502.

• Età: 46-101.

• Genere: 399 femmine e 103 maschi.

79%

21%

Sesso utenti

MaschiFemmine

9

33

13 7

16

N° case di riposo per provincia

VicenzaVeronaPadovaVeneziaRovigotreviso

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50 Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

ASCOLTI INDIVIDUALINumero utenti: 201.Età: 54-97.Genere: 143 femmine e 58 maschi.

ASCOLTO DI COPIA

L’ASCOLTO DI COPPIA è STATO SPERIMENTATO NELLA SECONDA PARTE DEL PROGETTO, E VISSUTO MOLTO POSITIVAMENTE MA NON ABBIAMO ANCORA GROSSI

PARAMETRI DI VALUTAZIONE DA FORNIRE.

TOP TEN DEI LIBRI MAGGIORMENTE LETTI

ASCOLTO INDIVIDUALE ASCOLTO DI GRUPPOCuore CuoreLe fiabe del focolare La ragazza di BubeCime tempestose Fiabe veneteLettere dal fronte Lettere dal fronteRosso corallo Rosso coralloIl piccolo principe Le voci del boscoKarol Wojtyla Il vecchio e il marePinocchio Il piccolo principeLa freccia azzurra /Cuore di gatta /

ASCOLTI INDIVIDUALI

• Numero utenti: 201.

• Età: 54-97.

• Genere: 143 femmine e 58 maschi.

ASCOLTO DI COPIA

L’ASCOLTO DI COPIA è STATO ESPERIMENTATO NELLA SECONDA PARTE DEL PROGETTO, E VISSUTO MOLTO POSITIVAMENTE MA NON ABBIAMO ANCORA GROSSI

PARATMETRI DI VALUTAZIONE DA FORNIRE.

71%

29%

Sesso utenti

MaschiFemmine

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51Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

I 20 LIBRI MAGGIORMENTE SCARICATI

In ordine di scaricamento

1°- Fiabe Venete 11°- Storie del bosco antico

2°- Cuore 12°- Pinocchio

3°- I Promessi Sposi(riduzione per ragazzi)

13°- Biancaneve

4°- Don Camillo- Il Vangelo dei semplici 14°- Il sergente nella neve

5°- Il piccolo principe 15°- Chiara d’Assisi

6°- Karol Wojtyla 16°- Cani –camosci- cuculi e un corvo.

7°- Le voci del bosco 17°- Colazione da Tiffany

8°- Cime Tempestose 18°- Le fiabe del focolare

9°- Il cacciatore di Aquiloni 19°- Il vecchio e il mare

10°-Assassinio sull’Orient Express 20°- Racconti di fate e tradizioni irlandesi

LE RIVISTE ASCOLTATE• FAMIGLIA CRISTIANA ( SETTIMANALE) 141 ASCOLTI• FOCUS ( MENSILE) 27 ASCOLTI• ECO DI MEDJUGORIE ( BIMESTRALE) 12 ASCOLTI• FOCUS STORIA ( MENSILE) 3 ASCOLTI• NATIONAL GEOGRAPHIC ( MENSILE) 3 ASCOLTI

Dai dati riportati nella tabella di cui sopra si evince la differenza tra i libri più scelti e letti dagli anziani e quelli scaricati dagli operatori. E’ importante segnalare che la maggioranza dei libri scelti e poi scaricati sono stati scelti dagli operatori piuttosto che dagli anziani.La scelta degli anziani cade soprattutto sui libri che richiamo la memoria e le emozioni del passato, libri che raccontano i vissuti della storia, libri di racconti e narrativa che richiamano l’infanzia e la l’adolescenza, i cosiddetti libri “ per rendere felici i fanciulli..”Gli anziani hanno voluto ascoltare diverse volte lo stesso libro e gustarselo con calma. Il Libro Cuore è il libro più scelto in assoluto.

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52 Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

tranquillitàAUTO

NO

MIA

cultura

socializzazione

PACE

allegriaautostima

Riportiamo nella relazione un riassunto di tutti i racconti valutativi degli operatori riguardo all’esito del progetto, i punti di forza, le criticità e gli obiettivi raggiunti:

• l’attività ha dato una possibilità agli anziani di acculturarsi. Infatti la realtà di alcune province consta di molti anziani con bassa scolarizzazione che hanno potuto imparare e conoscere cose nuove; molti ospiti hanno voluto avere maggiori informazioni sull’autore, sul periodo in cui è stato scritto il libro, ecc.;

• promozione della socializzazione dell’anziano il progetto ha permesso di coinvolgere ospiti che solitamente non partecipavano alle attività e spesso si isolavano dagli altri;

• l’arricchimento della fantasia e la rinnovata possibilità di recupero di un’ antico interesse e addirittura nuovi interessi in piena autonomia sia di richiesta( vista la gamma di scelta dei libri) e di gestione( ascolto,riascolto, tempi ecc.);

• il raggiungimento di una maggiore stabilità per quanto riguarda l’orientamento temporale

Un Risveglio in tutti i sensi • Raggiungimento di una maggiore stabilità nella motivazione e negli interessi.• l’evasione dalla sofferenza, dalla solitudine e dal dolore sia fisico che psichico;• la stimolazione ed il mantenimento della memoria e la stimolazione e

rievocazione della propria storia attraverso la memoria autobiografica;• stimolazione dell’attenzione, della creatività, dell’immaginazione, del

linguaggio e della comunicazione;• interesse per il nuovo vivere con serenità il presente e di comunicare il

proprio pensiero; la promozione di relazioni sociali e il trovare il tempo per esprimere pensieri ed opinioni;

• aumento del senso di gratificazione e recupero dell’autostima riguardo anche all’essere capace di fare qualcosa che faceva in gioventù;

• spesso viene segnalato che l’ascolto del libro provoca un immediato senso di tranquillità e rilassamento.

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53Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

cultura

allegria

Inoltre viene segnalata anche l’ampia scelta di titoli a disposizione.

Le Criticità più frequenti (in ordine di frequenza)• Gli utenti hanno avuto problemi con gli strumenti, poco idonei per gli anziani• Poco personale a disposizione per promuovere l’iniziativa• Alcuni ospiti si annoiavano e non erano interessati all’ascolto a volte anche per

poca concentrazione e difficoltà a mantenere l’attenzione.• Alcuni anziani erano analfabeti e comprendono solo i dialetti locali.• Se le cuffie si spostavano gli anziani non era in grado di sistemarle.• Qualcuno non ha proseguito l’attività perché ritenuta troppo impegnativa.• Gli utenti preferiscono “la voce dal vivo”, sopratutto nell’ascolto di gruppo.• Difficoltà di tipo cognitivo degli utenti• Gli anziani con ipoacusia sentono poco e hanno difficoltà a eseguire l’attività• Qualità audio di alcuni audiolibri• Lettura monotona, alcune registrazioni sono poco espressive• Alcuni libri nel catalogo non riescono a scaricare perché non fanno parte del

download• Troppe pause durante le narrazione che rovinano l’atmosfera• Lentezze nello scaricamento del file• Volume troppo basso delle casse.

GRADIMENTO DEGLI OPERATORI

Insoddisfatto 3%Non del tutto soddisfatto 6% TOTALE 9%

DA SODDISFATTI A MOLTO SODDISFATTI TOTALE 91%Soddisfatto 73 %Molto soddisfatto 18%

Nota: la maggioranza vorrebbe dare continuità all’attività

Suggerimenti dagli operatori per migliorare le attività

• Recensioni con i riassunti della trama del libro per facilitare le scelte, • Sezione dedicata alla cultura popolare e tradizioni di una volta , e lettura di libri in

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54 Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

dialetto.Banca della voce tenga conto dei lettori anziani con una lettura più chiara limpida.Attivazione di un sito per il progetto dove le strutture possano comunicare tra di loroGRADIMENTO UTENTI ( ulteriori dati)Nota. Oltre ad aver raccolto la valutazione degli operatori e la valutazione degli anziani tramiti gli operatori che spesso li hanno intervistato abbiamo potuto somministrare le schede di gradimento direttamente a 235 anziani.

RISULTATI:

CAMPIONE: 235 anziani (quasi 42% del totale del campione) che hanno risposto direttamente al questionario oltre ad aver partecipato alla valutazione insieme agli operatori risultato riportato sopra .

Età tra i 50 al 101

Genere Femminile 81% Maschile 19%

INDICI DI GRADIMENTO

Da insoddisfatti a non del tutto soddisfattiInsoddisfatto 2%Non del tutto soddisfatto 10% TOTALE 12%

Le motivazione più frequenti: • problemi di ipoacusia• difficoltà di usare l’apparecchiatura mp3• lettura senza espressione da parte dei lettori• libri troppo lunghi• mancanza di libri sul nostro territorio e in dialetto( alcuni anziani sono analfabeti e

parlano solo in dialetto locale)

DA SODDISFATTI A MOLTO SODDISFATTI TOTALE 88%Soddisfatto 74 %Molto soddisfatto 14%

Nr: 1%

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55Un libro digitale per gli anziani

2. il progetto e la valutazione

Le motivazioni più frequenti:• Divertimento e stare insieme ai miei compagni• Piacevoli ricordo del passato• Migliorare e arricchire la mia cultura• Emozioni nuove e nuovi interessi• Allevia i dolori fisici e i pensieri cattivi• Alleno la mia mente e uso la fantasia• Valorizzare il tempo trascorso il struttura • Conoscere nuovi libri.• Ritrovare il piacere di “leggere”• Poter scegliere un libro e avere un momento di individualità

Nota: la maggioranza vorrebbe dare continuità all’attività

Prospettive futureIl progetto in replica è in fase di avvio nelle attività Domiciliari delle Province di Belluno, Vicenza e Verona, negli Ospedali della Regione Veneto e nelle Regioni: Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

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2. il progetto e la valutazione

2.5 reCensIone deI LIbrI PIù LettI

CUORE

AUTORE: Edmondo de AmicisGENERE: romanzoAMBIENTAZIONE: TorinoPROTAGONISTI: Enrico BottiniTRAMA: all’indomani dell’Unità d’Italia e più precisamente tra il 1878 e il 1886, il testo ha il chiaro scopo di insegnare ai giovani cittadini del Regno l’amore per la Patria, il rispetto per le autorità e per i genitori, lo spirito di sacrificio, l’eroismo, la carità, la pietà, l’obbedienza e la sopportazione delle disgrazie.

LE FIABE DEL FOCOLARE

AUTORE: fratelli GrimmGENERE: narrativa breveAMBIENTAZIONE: nel MedioevoPROTAGONISTI: ogni storia ha un protagonista diversoTRAMA: pubblicate per la prima volta tra il 1812 e il 1822, le fiabe dei fratelli Grimm, filologi e studiosi di folclore, sono rapidamente diventate un autentico classico della letteratura e della cultura. Il monumento che i Grimm volevano dedicare con la loro opera alla poesia popolare, ad una tradizione nazionale che aveva

le sue radici nel Medioevo, non era inizialmente destinato ad essere un libro per ragazzi. Ma già Goethe scriveva alla Stein che era fatto “per rendere felici i fanciulli”: e così è stato, per generazioni e generazioni, sino ai nostri giorni.Questo volume, che ha costituito la prima edizione italiana completa delle celebri fiabe, ne offre una traduzione che serba intatta la fresca vena popolare e la semplicità primitiva del testo originale. Accanto a Biancaneve, Cenerentola, Pollicino, Cappuccetto Rosso, Barbablù, ecco nuovi personaggi, nuovi incantesimi ed eroiche imprese. A chiunque, in un qualsiasi bosco o villaggio, può succedere di incontrare una strega o una fata, e subire strane metamorfosi,

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2. il progetto e la valutazione

o vivere una grande avventura. Ogni rivo, ogni filo d’erba, uccello o albero può giocare un tiro bizzarro, mutare corso al destino. Sono miracoli che scaturiscono senza meraviglia da una realtà quotidiana concreta e terrestre. Un così schietto amore per le semplici cose della terra trova riscontro nelle illustrazioni tratte da quadri di Bruegel: figure, scene di villaggio, dorati paesaggi, tutto un mondo che è appunto fantastico e terrestre al tempo stesso.

CIME TEMPESTOSE

Emily BronteEditore: EinaudPubblicazione: 04/2006

La storia di un amore disperato e devastante si è consumata nelle selvagge brughiere dello Yorkshire, chiazzate di erica e battute dal gelido vento del nord, ed è al centro di Cime Tempestose di Emily Brontë. Siamo a Wuthering Heights, nelle terre di Heathcliff, uomo senza cognome e senza passato: trovato sporco e vagabondo, forse figlio di

uno zingaro, è stato condotto bambino a Wuthering Heights dal suo benefattore Earnshaw, e allevato con i figli di lui, la piccola e indomabile Catherine e il più grande Hindley. Inevitabile e scontata la sorte di Heathcliff alla morte del tutore: abbandonato al suo destino da Hindley, che lo odia da sempre, isolato in cucina tra la servitù, Heathcliff viene privato di qualsiasi educazione, ma soprattutto dell’amicizia e dell’amore adolescente di Catherine. I due si assomigliano, sono anime libere e selvagge, e si amano di un sentimento puro ma allo stesso tempo morboso che si tramuta pericolosamente in ossessione. Quando Catherine cede alla corte del biondo, delicato e solare Edgar Linton, il ricco vicino di casa, Heathcliff abbandona la tenuta e scompare per qualche anno, ricomparendo poi forte, ricco e affascinante, ma soprattutto desideroso di vendetta. Due generazioni attraversano la vita di Wuthering Heights e della vicina Thrushcross Grange, per sempre legate dall’infausto destino del matrimonio di Edgar e Catherine: la storia delle due famiglie, e l’intera struttura del romanzo, non è altro che un lungo flashback frutto del racconto della domestica Nelly a Lockwood, affittuario occasionale di Thrushcross Grange. Nelly è stata negli anni testimone di tutte le vicende che hanno sconvolto le sorti di Hethcliff e Catherine, e le racconta senza omettere alcun torbido particolare. C’è violenza unita a compassione nelle sue parole, e nessuno si salva, tutti impigliati nelle maglie di un destino che non ha concesso un momento di quiete e di amore ai cuori dei protagonisti. Non ci sono lacrime delicate, e sussulti amorosi, in Cime Tempestose, ma furiose

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2. il progetto e la valutazione

cavalcate notturne nelle gelide brughiere, cadaveri dissotterrati, case stravolte dalla violenza dell’ira e del tormento, cuccioli uccisi per puro sadismo, fantasmi e terribili allucinazioni, morti senza requie. Cime Tempestose è un romanzo a tinte fosche, cupo e terribile come lo sguardo di Heathcliff che mai trova serenità, ma conosce solo le regole di una disperata passione, fatta di odio e rancore. Terre aspre e inospitali, sempre sferzate dal vento, tempeste dei sensi e continue contrapposizioni, umane e sociali, incapaci di trovare armonia: il perverso e scuro Heathcliff e il timido e pallido Edgar, gli squallidi e bui ambienti di Wuthering Heights e la raffinatezza luminosa di Thrushcross Grange, Catherine madre e Catherine figlia, fiera la prima, delicata la seconda, che incarna la speranza di un destino sereno. Saga familiare che non è eccessivo definire gotica, Cime tempestose è l’opera prima e unica di Emily Brontë, tacciata alla pubblicazione di inaudita sfrontatezza e immoralità: un’opera da leggere e rileggere, perdendosi nelle pagine, perdonando certe affettazioni stilistiche dei tempi, e riscoprendo così il piacere di un vero capolavoro della letteratura mondiale.

LETTERE DAL FRONTE

AUTORE: vari autori, curatore Ido Da RosGENERE: raccontoAMBIENTAZIONE: durante il 1915-1918PROTAGONISTI: i soldatiTRAMA: Da Ros, che ha dimostrato nei suoi numerosi lavori di possedere metodo storico, ha utilizzato come fonte i giornali. I quali hanno molti limiti, ma sono una

fonte. La bibliografia presenta opere di inquadramento generale sulla Prima Guerra Mondiale, un’indicazione di saggi sull’analisi del vissuto dei militari e della popolazione civile, sul materiale di propaganda e sulla stampa di guerra, unitamente ai lavori sul Trentino meridionale e sui singoli settori: dal Garda al Pasubio.

ROSSO CORALLO

AUTORE: Sveva Casati ModignaniGENERE: romanzoAMBIENTAZIONE: MilanoPROTAGONISTI: Liliana CortiTRAMA: un colore che parla di passione, come quella che percorre questa

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2. il progetto e la valutazione

storia intensa, dominata da una protagonista decisa a realizzare i propri sogni senza tradire se stessa. Tra vicende private ed eventi della nostra storia recente, Sveva Casati Modignani, costruisce un grande romanzo corale dal solido impianto narrativo, capace insieme di commuovere, far riflettere e sognare.

IL PICCOLO PRINCIPE

AUTORE: Antoine de Saint-ExupéryGENERE: racconto fantasticoAMBIENTAZIONE: nel deserto del Sahara e in vari pianetiPROTAGONIS TI: il piccolo principe, l’autore Antoine de Saint-ExupèryTRAMA: Il piccolo principe racconta che, nel suo vagare per lo spazio, ha conosciuto diversi personaggi strani, ciascuno dei quali gli ha insegnato qualche cosa. La cura per la sua rosa lo ha fatto soffrire molto, perché spesso questa si è mostrata scorbutica o molto pretenziosa.

Ora però che è lontano, il Piccolo Principe scopre piano piano che le ha voluto bene, e che anche lei gliene voleva. Purtroppo però non si capivano. Il piccolo principe, proveniente dall’asteroide B612, aveva bisogno della pecora per farle divorare gli arbusti di baobab prima che crescessero e soffocassero il suo pianeta. E da qui inizia il racconto dei pianeti che il piccolo principe ha visitato, con gli strani personaggi che li abitano. Da ciascuno di essi il piccolo principe se ne va con l’idea che i grandi siano ben strani, e con un piccolo insegnamento per sé. E così, nella notte, in una scena struggente, il piccolo principe fa il grande passo per ritornare dalla sua rosa. Il suo corpo cade a terra, esanime, ma “sarà come una vecchia scorza abbandonata”. Ancora una volta, “l’essenziale è invisibile agli occhi”. E il piccolo principe così, forse, ritorna dalla sua rosa, con la pecora, la scatola e la museruola. E lascia in regalo al pilota, e a tutti noi, il suo sorriso, il suo messaggio, e un mare di stelle da guardare, sapendo che lassù, da qualche parte, un piccolo principe sta prendendosi cura della sua rosa.

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2. il progetto e la valutazione

KAROL WOJTYLA

AUTORE: MicroMegaGENERE: biografiaAMBIENTAZIONE: PROTAGONISTI: Karol Wojtyla TRAMA: Il libro è una dettagliata cronologia che ripercorre tutte le tappe del lunghissimo pontificato di Giovanni Paolo II. C’è spazio anche per tutte le opinioni sul pontefice nel

più classico dei dialogo tra posizioni differenti.

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO. STORIA DI UN BURATTINO

AUTORE: Carlo CollodiGENERE: classico della letteratura per ragazziAMBIENTAZIONE: nord di Firenze 1850PROTAGONISTA: Mastro Geppetto, PinocchioTRAMA:« C’era una Volta... - Un re! - diranno subito i miei piccoli lettori. No ragazzi, avete sbagliato: c’era una volta un pezzo di legno. »

Nella bottega del falegname mastr’Antonio detto mastro Ciliegia si trova un pezzo di legno di poco valore, che il falegname intende trasformare in una gamba di tavolino. Quando mastro Ciliegia però si accorge che il pezzo di legno comincia a parlare, spaventato lo regala all’amico, capitato in quel momento nella sua bottega per chiedergli un pezzo di legno per costruire un burattino, con il quale girare tutto il mondo per guadagnarsi da vivere. Geppetto nella sua povera casa inizia a scolpire il burattino, che battezza Pinocchio, il quale inizia a deriderlo e a canzonarlo ancora prima di essere terminato. Una volta finito il burattino, gli insegna a camminare, ma Pinocchio impara così alla svelta che corre in strada, inseguito da Geppetto il quale viene arrestato. Quando Geppetto l’indomani viene rilasciato dalla prigione, trova Pinocchio piangente con i piedi bruciati; lo sfama con tre pere che aveva portato dal carcere e gli ricostruisce i piedi: Pinocchio, fuori di sé dalla gioia, promette di andare a scuola, così

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2. il progetto e la valutazione

Geppetto gli prepara un vestito di carta e compra un abbecedario vendendo la propria giacca, nonostante il gelo invernale. Pinocchio s’incammina verso la scuola, ma durante il tragitto viene distratto da una musica proveniente dal “Gran Teatro dei Burattini” dove incontra il perfido Mangiafoco che lo vuole uccidere. Pinocchio però riesce a convicerlo a lasciarlo andare e il burattinaio commosso gli regala cinque monete d’oro.Pinocchio ritorna verso casa, ma s’imbatte in due imbroglioni, il Gatto e la Volpe, e quando incautamente racconta loro delle monete d’oro, viene convinto a sotterrarle in un vicino campo miracoloso dove, secondo loro, seminando monete sarebbero cresciuti alberi colmi di zecchini d’oro. Quando Pinocchio si avvia di notte nel bosco per raggiungere il “Campo dei miracoli”, il Gatto e la Volpe, travestiti da Assassini e perciò non riconosciuti dal burattino, cercano di rapinarlo delle monete d’oro e lo inseguono a lungo. Pinocchio, cercando riparo dagli Assassini, giunge nei pressi di una casa bianca e bussa alla porta. Si affaccia una bambina dai capelli turchini, che tristemente dice a Pinocchio che in quella casa sono tutti morti, compresa lei, che sta aspettando la bara. Intanto gli Assassini raggiungono Pinocchio, e, non riuscendo ad aprirgli la bocca dove aveva nascosto le quattro monete, lo impiccano a una quercia, pensando di ritornare più tardi per riprendere le monete dalla bocca spalancata dell’impiccato.

LA FRECCIA AZZURRA

AUTORE: Gianni RodariGENERE: raccontoAMBIENTAZIONE: piccola cittadina PROTAGONISTI: Scarafoni e i giocattoliTRAMA: È il pomeriggio del cinque gennaio. Nevica e in una piccola cittadina tantissimi bambini con i loro genitori si affrettano per le ultime compere. In moltissimi si accalcano anche davanti alla vetrina del negozio della Befana che durante tutto l’anno riceve ordinazioni e

lettere dai bambini e, proprio nella notte fra il 5 e il 6 gennaio, porta i doni a chi è stato buono. Quell’anno però molti bambini rischiano di non veder avverato il loro desiderio. Infatti il malefico assistente della Befana, il dottor Scarafoni, dopo aver costretto a letto la vecchina con una “strana influenza”, ha incominciato

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a sua insaputa ad accettare ordinazioni solo dietro un profumato compenso e ha deciso di portare i doni solo a chi ha i soldi per pagarglieli. I bambini molto ricchi come Carlo Alberto e Filippo Maria possono perciò consegnare, molto pomposamente, la lunga lista dei regali nel negozio, pagare e andarsene soddisfatti e sicuri di ricevere tutto quanto richiesto. Per fortuna però i giocattoli che, si sa, hanno un cuore grande, quando scoprono la cattiva intenzione del dottor Scarafoni, decidono di organizzare un vero e proprio piano contro di lui. Ognuno di loro ha voglia infatti di finire nelle mani di un bambino che lo desideri veramente e lo tratti con amore e cura e non nelle mani di quei bambini viziati che si stufano di tutto dopo pochissimo tempo. La Befana, svegliata da una telefonata di protesta di un genitore ricco, scopre l’inganno di Scarafoni e decide dunque di entrare in azione: sveglia i giocattolai della città per far loro costruire nuovi giocattoli da distribuire prima dell’alba. E Scarafoni? Ormai stanco d’inseguire i giocattoli, decide di tornare al negozio, prendere i soldi dalla cassaforte e scappare velocemente. Ma proprio mentre sta fuggendo, inseguito dai genitori infuriati per non aver ricevuti i regali già pagati, succede l’irreparabile: la valigia si apre, tutte le banconote si spargono in cielo e in terra e lui si accascia al suolo disperato. Per Scarafoni è davvero la fine, mentre per Francesco è l’inizio di una nuova vita: la Befana gli propone di diventare il suo nuovo aiutante di fiducia.

CUORE DI GATTA

AUTORE: Licia ColòGENERE: arteAMBIENTAZIONE: famiglia della ColòPROTAGONISTI: PupinaTRAMA:Chi ha un gatto in casa lo sa: è come avere un figlio. Si crea un legame che ha aspetti sentimentali, fisici e in alcuni casi addirittura psicologici. Licia Colò, conduttrice televisiva di chiara fama, racconta l’esemplare storia d’amore (così la definisce) con la sua gatta: Pupina. Pupina è una normalissima gatta romana

che entra prepotentemente nella vita di Licia e del suo compagno, Alessandro, diventando la ‘primogenita’ nella famiglia. La sveglia mattutina, il bentornato serale, le coccole giornaliere di Pupina costituiscono la quotidiana scansione delle giornate della coppia fino all’epilogo, dolorissimo e ancora vivo, della sua morte. Una storia divertente e commovente.

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LA RAGAZZA DI BUBE

AUTORE: Carlo Cassola GENERE: raccontoAMBIENTAZIONE: nel dopo guerra in Val d’ElsaPROTAGONISTI: Mara e BubeTRAMA: La vicenda è ambientata in Val d’Elsa prima della Liberazione ed ha come protagonisti due giovani, Mara e Bube. Mara Castellucci è una ragazza di sedici anni che vive a Monteguidi insieme al padre, comunista militante, alla madre ed a un fratello, Vinicio. Qui conosce Arturo Cappellini detto Bube. Il giovane, amico e compagno di Sante, il fratellastro di Mara morto durante la Resistenza, un giorno si reca nel paese dell’amico per conoscere la

famiglia e qui avviene l’incontro con Mara. Tra i due giovani nasce subito una simpatia e Mara, lusingata dall’interesse del ragazzo, inizia una corrispondenza epistolare con lui. Un giorno Bube comunica a Mara che deve trasferirsi dalla propria famiglia a Volterra perché colpevole di un delitto. Era accaduto che, mentre si trovava a San Donato con i compagni Ivan e Umberto, un prete, con il pretesto che indossavano i calzoni corti, aveva impedito loro di entrare in chiesa. Secondo Bube e gli altri, la vera ragione per cui erano stati cacciati era il fatto di essere comunisti. I giovani avevano allora iniziato a protestare ed un maresciallo dei carabinieri, che aveva visto tutto dalla caserma, era intervenuto a sostegno del prete. Non era la prima volta che avevano avuto a che fare con quel maresciallo, che secondo loro era un fascista: il mese prima, quest’ultimo aveva sequestrato il loro camion. Bube e gli amici avevano inutilmente cercato di far valere le loro ragioni e, spinti dall’ira, avevano messo il prete contro il muro. Il maresciallo aveva tirato fuori la pistola ed aveva sparato ad Umberto uccidendolo. Per vendicare l’amico, Ivan, l’altro compagno di Bube, aveva ucciso il maresciallo. A sua volta, Bube aveva ucciso il figlio del maresciallo che stava scappando e che si era messo a gridare. Il padre di Mara, al quale il giovane racconta l’accaduto, conviene che sia meglio per lui che si rechi a Volterra e permette che Mara lo accompagni per conoscere la sua famiglia. Mara e Bube intraprendono in bicicletta il viaggio verso Colle Val d’Elsa. Qui i due incontrano Memmo, un amico di Bube che si unisce a loro. In un caffè, Bube rimane turbato per aver visto un parroco a lui conosciuto. È il prete Ciolfi, per il quale in passato Bube aveva fatto il chierichetto e, quando di sera i tre amici prendono la corriera per recarsi a Volterra, si accorgono che su di esso sta

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viaggiando anche Ciolfi. Successivamente sull’autobus sale anche una donna che riconosce Bube e lo sprona a dare una lezione al prete affermando che tutti i preti sono fascisti e racconta, tra le lacrime, che il prete ha collaborato con i nazisti, causando così la morte del nipote di soli diciannove anni. Suo malgrado, dopo essere sceso, Bube viene praticamente costretto dai presenti a picchiare il prete. Durante la notte Bube viene avvertito dall’amico Lidori che rischia di essere arrestato e, per restare fedele al partito, deve fuggire. Lidori accompagna Bube e Mara in un capanno in campagna, dove i due innamorati passeranno le due notti successive. Il giorno seguente, una macchina passa a prendere Bube per farlo rifugiare in Francia, mentre Mara ritorna a casa. Però, qualcosa in lei è cambiato. Non è più la ragazza spensierata di prima e si dimostra angosciata per la mancanza di notizie da parte di Bube ed indifferente a tutto quello che la circonda. Trascorsa l’estate, Mara decide di andare a lavorare come domestica in una famiglia a Poggibonsi. Qui la ragazza stringe amicizia con una compaesana, Ines, con la quale spesso va al cinema. Una domenica al luna park Ines le presenta Stefano, un ragazzo serio e un po’ timido, ma che riesce ad aprirsi con Mara raccontandole alcune sue vicende sentimentali. Mara è inizialmente fredda, ma lentamente comincia ad apprezzare la sua compagnia, in particolare perché da mesi non ha più notizie di Bube. Mara è travagliata: da un lato sente che ha dato la sua parola a Bube, ma dall’altro è incerta sul quando lui potrà tornare al paese. Dopo un anno Bube, costretto al rimpatrio, viene arrestato alla frontiera ed è condotto a Firenze. Mara, accompagnata dal padre, si reca a Firenze per un colloquio con Bube. Durante l’incontro la ragazza si accorge che il suo amore per Bube è ancora molto forte e decide, da quel momento, che sarà sempre la sua donna. Bube viene condannato a quattordici anni di carcere e Mara, tornata a Poggibonsi, si incontra con Stefano. La ragazza gli racconta quanto accaduto e gli comunica di aver preso una decisione: il suo posto è accanto a Bube. Dopo la condanna Mara si reca spesso a trovare Bube in carcere. Il romanzo termina con un capitolo in cui Mara viene descritta nell’attesa della liberazione di Bube. Trascorsi sette anni troverà amicizia e conforto nel secondino Tonino e in sua moglie Vilma, che la ospitano quando lei si reca a trovare Bube nelle carceri di Firenze.

FIABE VENETE

AUTORE: Espedita GrandessoGENERE: narrativa e storie vere per bambini e ragazziAMBIENTAZIONE: Veneto

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2. il progetto e la valutazione

PROTAGONISTI: personaggi di fantasiaTRAMA: Il titolo di questa piccola raccolta di Favole (o meglio racconti) è scivoloso, e occorre avvertire che alcune narrazioni contenute non sono assolutamente per bambini, mentre altre lo furono in tempi abbastanza lontani, quando non esisteva un parlare “politicamente corretto”. Per quanto riguarda le favole vere e proprie,ho il forte sospetto che alcune, particolarmente “stercorarie” siano state bandite dai racconti narrati ai bambini,

mentre altre hanno resistito, almeno parzialmente, come la fiaba del “Nono Cocon”, che molti, tra gli adulti più anziani, ricordano solo per la filastrocca: “Can, caga là”, “Gato, pissa là”, ecc. “che fémo le fritole par el Nono Cocon” (“che facciamo le frittelle per il Nonno Cocon: il resto è più che comprensibile). Anche “la Moglie di un pescatore”, benché risulti assai diseducativa, anche se la “giustizia trionfa” e, sia il prete tentatore che la moglie fedifraga, si prendono una buona dose di bastonate che, forse, li faranno rinsavire per il resto della loro vita. E’ probabile, però, che – come altri racconti – venisse udita solo da orecchi adulti. Per ciò che riguarda i racconti “birichini”, c’è da dire che la “Vox populi” dei tempi lontani, assai più di quanto succeda attualmente, malgrado imperi una “coscienza a maglie larghe”, se la prendeva imparzialmente con tutti: ricchi e poveri, preti o frati e in alcuni casi, perfino con San Pietro.  LE VOCI DEL BOSCO

AUTORE: Mauro Corona GENERE:. raccontoAMBIENTAZIONE: nel boscoPROTAGONISTI: gli alberi.TRAMA: : tutti i suoi libri raccontano la montagna vista con l’occhio di chi la ama e la capisce, in particolare in questo testo ogni capitolo prende il nome di un determinato albero che, in seguito, descrive dettagliatamente inoltre racconta il “compito” che svolge all’interno del bosco.

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2. il progetto e la valutazione

IL VECCHIO E IL MARE

AUTORE: Ernest HemingwayGENERE: romanzoAMBIENTAZIONE: isole caraibiche durante il 1930PROTAGONISTI: Santiago, Manolin, il MarilinTRAMA: Il breve romanzo narra la storia di un vecchio pescatore, Santiago, giunto ormai all’ottantaquattresimo giorno senza pescare un pesce, e del suo apprendista, Manolo, al quale tuttavia i genitori sembrano aver ordinato di non imbarcarsi più con Santiago ma di scegliere pescatori migliori. Santiago decide di prendere il mare da solo, riuscendo a far abboccare all’esca un grosso marlin, che lo

trascina per tre giorni e tre notti. Alla fine il Vecchio uccide il pesce ma il suo rientro al porto è molto sofferto a causa dei pescicani, dei segni dell’età e del conseguente sconforto.

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2. il progetto e la valutazione

3. l’esperienzacon gli anziani con demenza

A cura > dott.ssa Mara Case - dirigente e dott.ssa Gloria Miccheluzzi - psicologa

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

ASSISTENZA LIBERA DA CONTENZIONE: IL LIBRO PARLATO COME UNA DELLE ALTERNATIVE ALLA CONTENZIONE NELLA PERSONA CON DEMENZA

Abstract: L’uso della contenzione fisica e/o farmacologica è ancora una pratica comune nelle Case di Riposo per controllare disturbi comportamentali nelle persone affette da demenza. I fattori che predicono l’uso della contenzione negli anziani sono: disturbi comportamentali, alta dipendenza nelle ADL e rischio di cadute. Si è reso necessario intervenire per ridurre/eliminare l’uso della contenzione in quanto è dimostrato che è una misura assistenziale inefficace, pericolosa e compromette la qualità della vita dell’anziano. Il Libro Parlato è una delle valide alternative all’uso della contenzione in queste persone. Scopo: Esplorare la dimensione dell’uso della contenzione nelle Case di Riposo. Ricercare ed applicare alternative all’uso della contenzione fisica e farmacologica. Sperimentare il Libro Parlato come una valida alternativa alla contenzione.Disegno: Metodo descrittivo, correlazionale e trasversale. L’indagine quali-quantitativa si è avvalsa di una scala di livello a cinque punti, senza punto intermedio. Setting: L’indagine si è svolta in una Casa di Riposo per persone anziane non autosufficienti con 60 posti letto.Campione: Sono stati arruolati anziani affetti da demenza con gravi disturbi comportamentali. Risultati: Le alternative alla contenzione hanno consentito di eliminare tutta la contenzione farmacologa. I risultati hanno evidenziato che quasi tutti gli interventi con lo strumento “Libro Parlato” hanno portato ad un controllo del comportamento disturbato, con due casi falliti su 76. Non si è osservata correlazione tra controllo dei disturbi comportamentali mediante alternative alla contenzione e soddisfazione del bisogno di sonno. Conclusioni: Le alternative alla contenzione che sono state attuate nella Casa di Riposo hanno consentito di eliminare/ridurre la contenzione. Il lavoro sinergico ed il coinvolgimento di tutti i livelli organizzativi è stato essenziale per il risultato. L’ascolto del Libro Parlato si è dimostrato una delle valide alternative all’uso della contenzione. Si ritiene che lo studio dovrebbe essere approfondito ed il metodo applicato ad un numero maggiore di anziani.Key Words: physical restraints-chemical restraints- restraints use AND Nursing home- Dementia AND Gentlecare.

La finalità di questo studio è attuare l’assistenza libera da contenzione fisica e/o

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

farmacologica all’anziano affetto da demenza, residente in Casa di Riposo. Rilevare la validità dell’ascolto del Libro Parlato come una delle alternative alla contenzione.

La contenzione fisica e/o farmacologicaLa contenzione può essere definita come “L’insieme di mezzi fisici-chimici-ambientali che, in una qualche maniera, limitano la capacità di movimenti volontari dell’individuo” (Belloi, 2000). La contenzione farmacologica è riferita all’uso di farmaci psicoattivi per disciplina o convenienza e non per trattamenti di sintomi medici (Keltner & Folks, 2005).Le evidenze indicano che sono molteplici le conseguenze negative collegate all’uso della contenzione fisica e/o farmacologica e la gravità delle conseguenze dovrebbe scoraggiare il loro utilizzo. (Evans et al. 2002; Hamers, & Huizing, 2005).

Alternative alla contenzioneLa conoscenza e la disponibilità di alternative alla contenzione consentirebbe ai professionisti dell’assistenza di introdurre una nuova politica nella gestione degli anziani residenti nelle struttura e che, presentano disturbi cognitivi e/o comportamentali, per realizzare l’assistenza libera da contenzione. Molti studi hanno indagato a questo proposito strategie ed interventi. Gulpers, Bleijlevens, van Rossum, Capezuti, & Hamers (2010) nel loro studio per ridurre/eliminare l’uso della contenzione propongono un intervento su più livelli: formazione dello staff assistenziale associata al cambiamento della politica relativa alla contenzione, disponibilità dell’infermiere specialista come consulente, coinvolgimento della direzione della Casa di Riposo e disponibilità di alternative alla contenzione. Non sono state trovate in letteratura prove di efficacia che possano indicare che una soluzione sia migliore di un’altra relativamente a sicurezza per il l’utente, costi sostenuti e risultati ripetibili e trasferibili. Sono sempre più numerosi gli studi che focalizzano l’importanza di agire su tutta l’organizzazione della Casa di Riposo, ospedale o dipartimento, per operare un cambiamento nella politica organizzativa e condividere a tutti i livelli l’obiettivo di ridurre/eliminare l’uso della contenzione (Park, et al. 2007; Gulpers, et al. 2010). Strumpf N.E. & Evans, L.K., (1998) hanno proposto uno strumento che può essere di aiuto per individuare delle alternative alla contenzione in contesti e situazioni specifiche. Per questa ricerca è stato utilizzato tale strumento con il consenso e la collaborazione degli autori. L’ascolto del Libro Parlato, progetto della Regione Veneto a favore degli anziani residenti nelle Case di Riposo del Veneto, è stato adottato come una delle strategie alternative alla contenzione farmacologica.Studi recenti dimostrano come stimoli ed opportunità sociali siano una garanzia di continuità di prestazione e mantenimento dell’equilibrio generale per la per la persona anziana, quindi una vita qualitativamente buona e percepita con soddisfazione

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70 Un libro digitale per gli anzianirovigo e Verona

3. L’esperienza con gli anziani con demenza

(Baroni, M.R., 2010; Cesa-Bianchi, M., Albanese,O., 2006). In quest’ottica, l’approccio protesico e personalizzato, Gentlecare (Jones, M., 2009), si propone come alternativa ai modelli tradizionali (Bio-medico-riabilitativo) con l’obiettivo di migliorare il benessere generale della persona demente e conseguentemente la qualità della sua vita.

Metodo e strumentiLa ricerca quali/quantitativa è stata usata per rilevare e quantificare i cambiamenti nei disturbi comportamentali e cognitivi e per descrivere dettagliatamente i casi. Le alternative proposte si sono ispirate al Modello Gentlecare (Jones, 2009), alla matrice dei comportamenti ed interventi proposta da Strumpf e Evans (1998), oltre alla somministrazione dell’ascolto del Libro Parlato. Il Libro Parlato consiste in una biblioteca di oltre 30.000 audiolibri, audio-registrati da volontari, messi a disposizione delle Case di Riposo dalla Regione Veneto, in collaborazione con il Centro Libro Parlato di Feltre. L’ascolto avviene mediante un Mp3, con cuffie o altoparlanti, che ha la particolarità di poter rallentare l’ascolto: funzione molto importante per la persona demente. La registrazione dei disturbi comportamentali osservati, è stata effettuata su una scala di livello, sia in presenza di ascolto del Libro Parlato che in assenza dello stesso.

CampioneGli utenti che sono stati inseriti nello studio sono anziani con diagnosi di demenza e con disturbi cognitivi e/o comportamentali incompatibili con la vita sociale della struttura. Il criterio di inclusione è stato la scelta dei casi più difficili da risolvere, nello specifico presenza di disturbi comportamentali con sintomi di agitazione ed attività motoria aberrante.

SettingLo studio è stato condotto nella Casa di Riposo per anziani “Villa S. Giuseppe” del Comune di Livinallongo del Col di Lana che ha offerta totale di 60 posti letto. Gli anziani residenti hanno età da 59 a 98 anni, la classe di età prevalente è 85-94 anni (45,9%) l’età >94 rappresenta il 23, 3%. I residenti sono prevalentemente femmine (81%). Il 29,6% degli utenti risulta essere molto confuso e l’11,2% con disturbi comportamentali prevalenti, questa è la fascia di utenti a rischio di essere contenuta, come descritto da molti autori (Sullivan-Marx, 1996; Hennessy et al., 1997; Sullivan-Marx et al., 1999; Degan et al, 2004; Hamers et al., 2004; Suen et al., 2006; Meyer et al., 2008; Feng et al., 2009).

Metodologia La metodologia seguita per la sperimentazione dell’ascolto del “Libro Parlato”(di

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

seguito LP) si è articolata in quattro fasi che possiamo così di seguito sintetizzare:Scelta del campione e dei testi da proporre per l’ascolto del LP.Realizzazione degli strumenti di rilevazione dati.Sperimentazione dell’ascolto del LP.Raccolta dati in schede sinottiche.Allo studio hanno partecipato anziani affetti da demenza con gravi disturbi comportamentali. La scelta dei testi da proporre attraverso il Libro Parlato è stata possibile grazie soprattutto alla collaborazione dei familiari, seguendo i seguenti criteri di selezione:testi brevi, concettualmente semplici e con una prosodia adeguata (lettura chiara, lenta e con tonalità utile al mantenimento dell’attenzione e alla comprensione del contenuto).Temi adeguati alle preferenze ed agli interessi che l’utente aveva sempre manifestato nel corso della sua vita.La seconda fase della ricerca è iniziata con lo studio dello strumento più adatto alla rilevazione dei dati. Sono state adottate le scale di livello, senza punto intermedio (scala di livello che descrive condotte a partire da un livello 1 disfunzionale lieve, ad un livello 5 disfunzionale grave), come strumento di rilevazione e monitoraggio dei dati. L’uso dello strumento era finalizzato alla rilevazione del comportamento disturbante, misurandone il livello. La rilevazione è stata effettuata durante la giornata sia con l’ascolto del LP che in assenza, e durante la notte. Il monitoraggio notturno aveva lo scopo di verificare se il riposo notturno veniva soddisfatto e se questo poteva avere un’influenza sul comportamento giornaliero.I descrittori relativi ai cinque livelli delle tre scale (disturbi comportamentali con e senza Libro Parlato e sonno) sono stati definiti sulla base di osservazioni quotidiane dello staff relative ai comportamenti degli utenti coinvolti nella sperimentazione. Nella definizione dei descrittori sono stati utilizzati anche i diari integrati (compilati quotidianamente da infermiere, educatore e fisioterapista). Per la creazione dei descrittori della scala del sonno è stata adottata la teoria di Foley relativa al suo studio del 1995, oltre ai diari integrati.Per la rilevazione dei disturbi comportamentali sono stati individuati due momenti, mattina e pomeriggio, per un totale di 60 o 62 momenti di osservazione giornaliera al mese. Le scale sul sonno hanno previsto la raccolta di un unico momento, pari a 30 o 31 momenti di osservazione al mese; questo monitoraggio è partito con il mese di maggio.Grazie ai diari integrati è stato possibile risalire agli ultimi mesi di vita di Anna e Sabina, che sono state monitorate e descritte, di Sandro e Paola che sono stati solo descritti, ed estrapolare i comportamenti disturbanti prevalenti e gli eventi più significativi ai fini dello studio.

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

Fig.1. Scala di livello Anna mese di Aprile Fig. 2 Scala di livello Anna mese di Aprile dopo intervento LP.

Le scale di livello, fig. 1 e fig. 2 sopra rappresentate, sono un esempio di registrazione dei dati raccolti nel mese di aprile 2010. Possiamo osservare come nelle giornate 6 e 8 l’ascolto del LP abbia fatto rientrare il comportamento disturbato dal livello 5 al livello 1, mentre nella giornate 20 e 22 lo strumento ha fatto rientrare il comportamento dal livello 5 al livello 2. Nelle rimanenti giornate lo strumento ha mantenuto il comportamento disturbato a livello 1 prevenendo la comparsa di disturbi più gravi. Si ricorda che il LP non è stata l’unica alternativa alla contenzione adottata nel progetto.La procedura della sperimentazione vera e propria consisteva nel saper individuare i momenti di disagio (agitazione, urla, ecolalia, ripetizioni di medesime frasi in modo martellante, borbottii di non parole ecc.), prevenirli se possibile, arginarli, ridurli e nel migliore dei casi estinguerli, proponendo il LP in uno spazio riservato (previa esclusione di sintomatologia-eziologia fisica). Inizialmente l’ascolto è stato proposto a coppie, ma con l’esperienza si è rilevato che gli utenti affetti da demenza si distraevano e si disturbavano a vicenda. Da qui l’esigenza di proporre ascolti individuali, in luoghi dedicati, mediante cuffia o mediante casse. I risultati attesi dall’ascolto erano una positiva ricaduta sulla percezione del sé rispetto allo stato di benessere ed un rilassamento psico – fisico, con conseguente diminuzione – estinzione dei comportamenti disturbati.Lo strumento non è stato potenzialmente gestibile dall’utente in autonomia e veniva quindi programmato dall’operatore di riferimento con blocco tastiere inserito, il tutto per evitare che la persona potesse interrompere o modificare l’ascolto involontariamente. Il tempo di ascolto variava dai trenta minuti/un ora di media alle tre/quattro ore di massima. Normalmente la mattina o nel primo pomeriggio.

residenti sono prevalentemente femmine (81%). Il 29,6% degli utenti risulta essere molto confuso e l’11,2% con disturbi comportamentali prevalenti, questa è la fascia di utenti a rischio di essere contenuta, come descritto da molti autori (Sullivan-Marx, 1996; Hennessy et al., 1997; Sullivan-Marx et al., 1999; Degan et al, 2004; Hamers et al., 2004; Suen et al., 2006; Meyer et al., 2008; Feng et al., 2009).

Metodologia La metodologia seguita per la sperimentazione dell’ascolto del “Libro Parlato”(di seguito LP) si è articolata in quattro fasi che possiamo così di seguito sintetizzare:

• Scelta del campione e dei testi da proporre per l’ascolto del LP.• Realizzazione degli strumenti di rilevazione dati.• Sperimentazione dell’ascolto del LP.• Raccolta dati in schede sinottiche.

Allo studio hanno partecipato anziani affetti da demenza con gravi disturbi comportamentali. La scelta dei testi da proporre attraverso il Libro Parlato è stata possibile grazie soprattutto alla collaborazione dei familiari, seguendo i seguenti criteri di selezione:- testi brevi, concettualmente semplici e con una prosodia adeguata (lettura chiara, lenta e con

tonalità utile al mantenimento dell’attenzione e alla comprensione del contenuto).- Temi adeguati alle preferenze ed agli interessi che l’utente aveva sempre manifestato nel corso

della sua vita.La seconda fase della ricerca è iniziata con lo studio dello strumento più adatto alla rilevazione dei dati. Sono state adottate le scale di livello, senza punto intermedio (scala di livello che descrive condotte a partire da un livello 1 disfunzionale lieve, ad un livello 5 disfunzionale grave), come strumento di rilevazione e monitoraggio dei dati. L’uso dello strumento era finalizzato alla rilevazione del comportamento disturbante, misurandone il livello. La rilevazione è stata effettuata durante la giornata sia con l’ascolto del LP che in assenza, e durante la notte. Il monitoraggio notturno aveva lo scopo di verificare se il riposo notturno veniva soddisfatto e se questo poteva avere un’influenza sul comportamento giornaliero.I descrittori relativi ai cinque livelli delle tre scale (disturbi comportamentali con e senza Libro Parlato e sonno) sono stati definiti sulla base di osservazioni quotidiane dello staff relative ai comportamenti degli utenti coinvolti nella sperimentazione. Nella definizione dei descrittori sono stati utilizzati anche i diari integrati (compilati quotidianamente da infermiere, educatore e fisioterapista). Per la creazione dei descrittori della scala del sonno è stata adottata la teoria di Foley relativa al suo studio del 1995, oltre ai diari integrati.Per la rilevazione dei disturbi comportamentali sono stati individuati due momenti, mattina e pomeriggio, per un totale di 60 o 62 momenti di osservazione giornaliera al mese. Le scale sul sonno hanno previsto la raccolta di un unico momento, pari a 30 o 31 momenti di osservazione al mese; questo monitoraggio è partito con il mese di maggio.Grazie ai diari integrati è stato possibile risalire agli ultimi mesi di vita di Anna e Sabina, che sono state monitorate e descritte, di Sandro e Paola che sono stati solo descritti, ed estrapolare i comportamenti disturbanti prevalenti e gli eventi più significativi ai fini dello studio.

Fig.1. Scala di livello Anna mese di Aprile

Fig. 2 Scala di livello Anna mese di Aprile dopo intervento LP.

L e scale di livello, fig. 1 e fig. 2 sopra rappresentate, sono un esempio di registrazione dei dati raccolti nel mese di aprile 2010. Possiamo osservare come nelle giornate 6 e 8 l’ascolto del LP abbia fatto rientrare il comportamento disturbato dal livello 5 al livello 1, mentre nella giornate 20 e 22 lo strumento ha fatto rientrare il comportamento dal livello 5 al livello 2. Nelle rimanenti giornate lo strumento ha mantenuto il comportamento disturbato a livello 1 prevenendo la comparsa di disturbi più gravi. Si ricorda che il LP non è stata l’unica alternativa alla contenzione adottata nel progetto. La procedura della sperimentazione vera e propria consisteva nel saper individuare i momenti di disagio (agitazione, urla, ecolalia, ripetizioni di medesime frasi in modo martellante, borbottii di non parole ecc.), prevenirli se possibile, arginarli, ridurli e nel migliore dei casi estinguerli, proponendo il LP in uno spazio riservato (previa esclusione di sintomatologia-eziologia fisica). Inizialmente l’ascolto è stato proposto a coppie, ma con l’esperienza si è rilevato che gli utenti affetti da demenza si distraevano e si disturbavano a vicenda. Da qui l’esigenza di proporre ascolti individuali, in luoghi dedicati, mediante cuffia o mediante casse. I risultati attesi dall’ascolto erano una positiva ricaduta sulla percezione del sé rispetto allo stato di benessere ed un rilassamento psico – fisico, con conseguente diminuzione – estinzione dei comportamenti disturbati.Lo strumento non è stato potenzialmente gestibile dall’utente in autonomia e veniva quindi programmato dall’operatore di riferimento con blocco tastiere inserito, il tutto per evitare che la persona potesse interrompere o modificare l’ascolto involontariamente. Il tempo di ascolto variava dai trenta minuti/un ora di media alle tre/quattro ore di massima. Normalmente la mattina o nel primo pomeriggio. La raccolta dei dati è avvenuta sia durante che a fine ascolto, attraverso l’osservazione diretta del professionista (non visto dall’utente per non essere un elemento di disturbo) e la rilevazione dei dati sulle schede di livello predisposte.Questa metodologia ha consentito il coinvolgimento di tutto lo staff di assistenza, ed ha offerto l’opportunità di sensibilizzazione al problema della contenzione ed alla conoscenza delle alternative alla stessa. La rilevazione si è svolta da marzo a ottobre 2010. Nella ricerca sono stati coinvolti tutti i livelli dell’organizzazione della struttura, direzione, medico, educatore, infermieri e personale di assistenza. La percentuale di partecipazione nella rilevazione è stata elevata e puntuale perché l’educatrice eseguiva regolari controlli e supporto logistico. Questa strategia ha consentito di verificare eventuali problemi emersi ed intervenire opportunamente.

Lettura e interpretazione dei dati.L’analisi dei risultati ha previsto la raccolta dei dati in schede sinottiche divise per momenti di osservazione (comportamento prima e durante il Libro Parlato e livello di soddisfazione del bisogno di sonno). Dai dati sul comportamento disturbato in assenza del LP è stato possibile osservare come

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

La raccolta dei dati è avvenuta sia durante che a fine ascolto, attraverso l’osservazione diretta del professionista (non visto dall’utente per non essere un elemento di disturbo) e la rilevazione dei dati sulle schede di livello predisposte.Questa metodologia ha consentito il coinvolgimento di tutto lo staff di assistenza, ed ha offerto l’opportunità di sensibilizzazione al problema della contenzione ed alla conoscenza delle alternative alla stessa. La rilevazione si è svolta da marzo a ottobre 2010. Nella ricerca sono stati coinvolti tutti i livelli dell’organizzazione della struttura, direzione, medico, educatore, infermieri e personale di assistenza. La percentuale di partecipazione nella rilevazione è stata elevata e puntuale perché l’educatrice eseguiva regolari controlli e supporto logistico. Questa strategia ha consentito di verificare eventuali problemi emersi ed intervenire opportunamente.

Lettura e interpretazione dei dati.L’analisi dei risultati ha previsto la raccolta dei dati in schede sinottiche divise per momenti di osservazione (comportamento prima e durante il Libro Parlato e livello di soddisfazione del bisogno di sonno). Dai dati sul comportamento disturbato in assenza del LP è stato possibile osservare come i momenti di livello uno (lieve) dei disturbi comportamentali siano progressivamente aumentati durante la sperimentazione, fino a raddoppiare, dopo aver assunto un modello di assistenza Gentlecare. I dati sul comportamento disturbato, con ascolto del LP, dimostrano che quasi tutti gli interventi con lo strumento in esame hanno portato ad un rientro o mantenimento del comportamento disturbato a livello 1 (lieve) o livello 2 (medio- lieve); i casi di interventi fallimentari sono stati 2 su 76.

Dalle figure 3 e 4 si possono osservare i risultati totali ottenuti dagli interventi con il LP nell’arco degli otto mesi di sperimentazione: 45 interventi pari al 98% corrispondono al rientro del comportamento a livello 1(lieve) per Sabina, e 23 interventi pari all’77% corrispondono al rientro del comportamento a livello 1(lieve) per Anna.Dalle figure 5 e 6 si può evincere che la percentuale di disturbi comportamentali lievi (livello 1) di Sabina sono passati dal 72% (pari a 45 registrazioni al mese) di inizio sperimentazione, all’87% (pari a 54 registrazioni al mese) di fine sperimentazione. Questo stesso fenomeno è osservabile in modo più evidente nelle figure 7 e 8 di Anna, dove la percentuale di comportamento lieve è passata dal 39% di inizio sperimentazione al 92% di fine sperimentazione, pari rispettivamente a 24 e 57 registrazioni per mese. L’inizio sperimentazione ha coinciso con la sospensione della sedazione. Il modello Gentlecare (Jones, 2009) integrato con la matrice dei comportamenti ed interventi alternativi alla contenzione (Strumpf, et al., 1998),

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

rappresentano la filosofia/politica e assistenziale della Casa di Riposo.

Descrizione casi SABINA

Entra in struttura il 20/08/2008 con diagnosi di demenza. Cammina con l’ausilio del deambulatore. In un anno peggiora la demenza e presenta gravi disturbi comportamentali, ripete continuamente “AMEN” con voce alta e tono insistente e martellante, batte la testa contro il muro oppure un bastone per terra. È spesso agitata e si fa fatica a calmarla. Vuole tornare a casa, dorme poco la notte e non è adeguata nei suoi bisogni. Il medico prescrive terapia sedativa aumentandola con il peggioramento dei disturbi comportamentali. Come conseguenza Sabina è sempre più assopita, perde l’autonomia nella deambulazione ed i parenti sono molto preoccupati. In equipe assistenziale si propone di attuare strategie alternative alla contenzione ed i farmaci sedativi vengono diminuiti fino a completa sospensione. Come primo intervento alternativo si cerca di allontanare Sabina dalla sala delle attività quando è di disturbo per gli altri utenti ed allo stesso tempo è disturbata. Se il tempo atmosferico

i momenti di livello uno (lieve) dei disturbi comportamentali siano progressivamente aumentati durante la sperimentazione, fino a raddoppiare, dopo aver assunto un modello di assistenza Gentlecare. I dati sul comportamento disturbato, con ascolto del LP, dimostrano che quasi tutti gli interventi con lo strumento in esame hanno portato ad un rientro o mantenimento del comportamento disturbato a livello 1 (lieve) o livello 2 (medio- lieve); i casi di interventi fallimentari sono stati 2 su 76.

Figura 3 Figura 3 Figura 4

Figura 5

Dalle figure 3 e 4 si possono osservare i risultati totali ottenuti dagli interventi con il LP nell’arco degli otto mesi di sperimentazione: 45 interventi pari al 98% corrispondono al rientro del comportamento a livello 1(lieve) per Sabina, e 23 interventi pari all’77% corrispondono al rientro del comportamento a livello 1(lieve) per Anna.Dalle figure 5 e 6 si può evincere che la percentuale di disturbi comportamentali lievi (livello 1) di Sabina sono passati dal 72% (pari a 45 registrazioni al mese) di inizio sperimentazione, all’87% (pari a 54 registrazioni al mese) di fine sperimentazione. Questo stesso fenomeno è osservabile in modo più evidente nelle figure 7 e 8 di Anna, dove la percentuale di comportamento lieve è passata dal 39% di inizio sperimentazione al 92% di fine sperimentazione, pari rispettivamente a 24 e 57 registrazioni per mese. L’inizio sperimentazione ha coinciso con la sospensione della sedazione. Il modello Gentlecare (Jones, 2009) integrato con la matrice dei comportamenti ed interventi alternativi alla contenzione (Strumpf, et al., 1998), rappresentano la filosofia/politica e assistenziale della Casa di Riposo.

Figura 3

Figura 6

Figura 7 Figura 8

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lo permette si accompagna all’aria aperta, cosa che gradisce molto. Buona risposta si ottiene anche con la Pet Therapy, ride tenendo un gattino in braccio. Si provano altre strategie alternative alla contenzione farmacologica: attività come fare un gomitolo, tenere una bambola in braccio, sfogliare riviste, guardare le fotografie delle attività della Casa di Riposo che scorrono sul desktop del computer, maggiore coinvolgimento dei familiari.Nel maggio 2010 inizia la sperimentazione con l’ascolto del “Libro Parlato”con le cuffie. Va subito molto bene: Sabina si lamenta quando, durante i pasti, viene sospeso l’ascolto. Il Libro Parlato viene proposto ogni qualvolta Sabina è agitata ed inizia con i disturbi comportamentali. Si riscontra beneficio con graduale diminuzione dell’ecolalia in termini di frequenza e tono. Si lamenta se percepisce suoni o movimenti di disturbo. Richiama l’attenzione, aumento dei disturbi comportamentali, se l’ascolto è disturbato (problemi tecnici e/o ambientali). Attualmente Sabina continua ad ascoltare il Libro Parlato come abituale strategia alternativa all’uso della contenzione farmacologica ed i benefici si riscontrano quasi sempre. Ora i suoi disturbi comportamentali sono “limitati” e sotto controllo, di notte dorme, spesso ride. I familiari sono molto presenti, prima in crisi ed imbarazzati per i comportamenti di Sabina, ora sereni e coinvolti nell’assitenza.ANNAEntra in struttura il 17/11/2005 con diagnosi di demenza senile e deterioramento cognitivo importante; tono dell’umore depresso, deambula con supervisione e con l’ausilio di deambulatore. In terapia con sedativi, presenta comportamenti e reazioni agli stimoli rallentati, tende a ripetere ed a chiedere sempre le stesse cose in modo ripetitivo e mal sopportato dagli altri utenti. A volte è triste, urla, piange, ha gli occhi sbarrati, presenta stato ansioso fino a crisi di panico, presenta abbondante scialorrea.Nel 2007 Anna alterna momenti di tranquillità a fasi prolungate di irritabilità; i dosaggi della terapia sedativa vengono aumentati. Si presenta completamente disorientata nel tempo e nello spazio, continua a chiedere in maniera ossessionante e con voce urlante di andare in bagno, se i parenti la vengono a prendere e se si va a mangiare; si distrae facendo un gomitolo. Collabora parzialmente nella vestizione. È in grado di scrivere. Mangia da sola e partecipa alla ginnastica di gruppo. E’ frequentemente così agitata che viene anticipata la somministrazione del sedativo spesso senza beneficio.Nel 2008 netto peggioramento, diventa dipendente nelle ADL (vestizione, alimentazione, igiene), passa a dieta frullata, non partecipa più alla ginnastica, non partecipa più ad attività come la lettura del giornale, perché logorroica e disturbante per il gruppo, ha perso la capacità di scrivere. Spesso molto sonnolenta. Viene diminuita la tp sedativa per episodi di apnea, disfagia e rallentamento psico-motorio eccessivo: subito miglioramento con ripresa di alcune attività di gruppo.Nel 2009 le sue giornate sono alternate da momenti di apparente apatia ad altri di

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

forte agitazione, non le interessa più nessuna attività. Passa giornate intere a urlare, ha scialorrea così abbondante che le bagna continuamente le maglie, messa bavaglia. I figli sono imbarazzati per il comportamento della madre. In equipe assistenziale si propone di attuare strategie alternative alla contenzione ed in febbraio si comincia a sperimentare l’ascolto del Libro Parlato con le cuffie, ma con poco beneficio, perché ha timore-fastidio dello strumento che non conosce. Contemporaneamente viene sospesa tutta la contenzione farmacologica, passa le giornate urlando. Si calma recitando preghiere o filastrocche con il personale di assistenza, tutto coinvolto nel progetto. Efficace il posizionamento in luogo tranquillo e silenzioso. Ogni tanto si alimenta in autonomia.Marzo 2010 rifiuta l’ascolto del Libro Parlato con le cuffie, si passa all’ascolto con altoparlanti, in ambiente tranquillo, con beneficio. Persistono gli episodi di urla giornaliere, ma molto meno frequenti e controllati con l’ascolto del Libro Parlato. Durante l’ascolto si estinguono le urla e le frasi ripetitive diminuiscono gradualmente di tono e frequenza. Permane l’ecolalia relativa ai temi di ascolto. Sembra che Anna voglia interagire con il Libro Parlato. Adesso Anna spesso parla con tono di voce normale, inizia a partecipare di nuovo alle attività di gruppo e riesce a mantenere l’attenzione sul compito. Partecipa alla ginnastica e alla S. Messa in modo adeguato. I figli, che prima erano schivi ed imbarazzati, ora sono molto presenti, partecipano con lei alla tombola e la imboccano ai pasti.Attualmente Anna partecipa alle attività proposte ed alla vita di gruppo in maniera socialmente accettabile; risponde a tono alle domande che le vengono poste, riconosce i figli e chiede di loro, si alimenta generalmente in autonomia o con poco aiuto, non ha più scialorrea. La terapia sedativa è completamente sospesa. I familiari sono consapevoli del miglioramento della madre e continuano a partecipare assiduamente alle attività della struttura.

PAOLAEntra in struttura nel 1990 con diagnosi di sindrome schizofrenica. Ipovedente negli anni, a casa del diabete, è diventata cieca e per questo limitata nelle ADL. Se stimolata attiva le risorse residue (con i pasti sminuzzati mangia da sola, e con minimo aiuto si veste, accompagnata, deambula, ecc.).Ad oggi Paola ripete le filastrocche che le vengono insegnate dal personale, a domanda risponde ma non interagisce spontaneamente. In aprile 2011 viene proposto l’ascolto del Libro Parlato con cuffie. Lo accetta subito volentieri e fin dal primo ascolto sceglie la storia dei Tre Porcellini, della quale richiede continuamente l’ascolto. In questo caso il Libro Parlato non rappresenta un modo per controllare i “disturbi comportamentali”, anche se presenti ma poco disturbanti e socialmente accettabili. Rappresenta principalmente uno strumento che riempie le

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

giornate ad una persona che per la sue infermità non può sempre partecipare ad altre attività, un modo diverso e piacevole per poter passare il tempo.

SANDROEntra in struttura nel maggio 2008, con terapia sedativa per le pulsioni sessuali che a domicilio hanno causato gravi conseguenze, cognitivamente confuso e con esiti di ictus all’ingresso. Partecipa fin da subito attivamente alla ginnastica di gruppo, però è spesso molto sonnolento. Per il forte rischio di cadute, a causa delle quali a domicilio aveva riportato due fratture, viene diminuita la terapia sedativa e subito si notano dei cambiamenti: canta in gruppo e mantiene l’attenzione durante le attività (prima dormiva sempre!). I familiari accolgono con entusiasmo il cambiamento.Nel 2009 presenta disturbi comportamentali di tipo “sessuale” importunando delle utenti e viene nuovamente prescritta terapia sedativa con relativo aumento del rischio di cadute.In equipe viene deciso di sospendere la terapia sedativa e di studiare interventi alternativi: viene coinvolto nel gioco della tombola e si ricorda spontaneamente di prendersi gli occhiali per giocare. Partecipa volentieri anche al gioco delle carte con gli altri ospiti della Casa di Riposo.A luglio 2010 si nota un peggioramento nel linguaggio e nel comportamento: molto disinibito, e provocatorio, sempre a sfondo sessuale. Si interviene con intervento educativo puntuale al verificarsi degli episodi, invitandolo al rispetto delle persone e facendo leva sulla sua educazione ed intelligenza, nonché premiando i risultati.A febbraio 2011 si propone per la prima volta il “Libro Parlato”. Riferisce di gradirlo e di ritenere il tutto interessante. Attualmente ascolta il Libro Parlato ogni giorno e ricorda attivamente quanto ascoltato, apprezza storie di vita, racconti gialli e fatti storici. L’ascolto continua anche durante i pasti e a volte anche a letto. Afferma che è veramente interessato alle cose che ascolta. E’ in grado di richiedere autonomamente l’ascolto e di rievocare quanto ascoltato in modo adeguato. Lo chiama “L’amico che parla” e questa attività lo accompagna nelle sue giornate, tenendo sotto controllo i disturbi comportamentali. Completamente sospesa la contenzione farmacologica, Alla valutazione del 02.07.2010 è cognitivamente lucido (Short Portable Mental Status Questionnaire) DiscussioneLa presente ricerca presenta uno studio realizzato nella Casa di Riposo per anziani non autosufficienti del Comune di Livinallongo del Col di Lana, afferente al territorio dell’Azienda ULSS n. 1 di Belluno, con la quale è convenzionata per l’erogazione delle prestazioni sanitarie. Per la raccolta dei dati è stata adottata una scala di livello, ideata

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

da uno degli autori, che prevede la compilazione da parte delo staff di assistenza presente nei turni delle 24 ore. L’obiettivo dello studio era attivare l’assistenza libera da contenzione mediante la ricerca ed applicazione delle alternative alla stessa e sperimentare l’ascolto del Libro Parlato come una delle alternative alla contenzione. Il presente studio ha evidenziato che è possibile ridurre se non proprio eliminare la contenzione nella Casa di Riposo se nel progetto vengono coinvolti tutti i livelli dell’organizzazione, cominciando dalla politica assistenziale e sensibilizzando tutto lo staff assistenziale. Passando dal modello bio-medico ed adottando il modello Genle-Care, creando quindi un ambiente protesico e un’assistenza personalizzata, i risultati sono stati confortanti. In questo contesto l’ascolto del Libro Parlato si è rivelato una delle valide alternative alla contenzione, grazie al quale si riesce a distrarre la persona demente dall’elemento disturbante, e prevenire gli episodi di grave comportamento disturbato. Il Libro Parlato sta entrando nell’organizzazione come uno strumento che offre molte modalità di applicazione, intervenendo positivamente sulla qualità della vita dell’anziano istituzionalizzato. Limiti dello studioLo studio condotto presenta alcuni limiti legati prevalentemente al contesto ed alle risorse umane disponibili, all’esiguità del campione e degli strumenti disponibili.I limiti riferibili al contesto sono dovuti ai lavori di adeguamento ampliamento in corso che hanno temporaneamente ridotto gli spazi ad uso degli utenti, e non consentono di disporre di un ambiente tranquillo e silenzioso necessari per la sperimentazione.Altro limite è la ridotta disponibilità di risorse umane. L’ascolto del Libro Parlato per la persona demente e con disturbi comportamentali necessita di assistenza 1/1 e di accurata ricerca delle preferenze e del metodo di ascolto. Questo limite ha evidenziato l’opportunità di potenziare il servizio di educazione/animazione. Inoltre tutto questo va mantenuto con la proposta dell’ascolto del L.P. nel momento appropriato onde prevenire ed evitare l’escalation dei disturbi comportamentali.L’esiguità del campione inserito nello studio è una conseguenza di quanto sopra esposto. Si deve anche considerare il Digital Device: il personale di assistenza presenta poca competenza nell’utilizzo dello strumento. Altro limite si considerano le variabili soggettive di osservazione e di contesto.

RaccomandazioniLo studio offre spunti di riflessione, sia a livello metodologico per la replicazione dello stesso o per l’effettuazione di nuove indagini sullo stesso fenomeno.

Raccomandazioni metodologiche

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

Principali raccomandazioni metodologiche che si possono fare, in caso di ripetizione dello studio: Ripetere lo studio nello stessa Casa di Riposo, su un campione più ampio. Inoltre, andrebbe potenziata l’informazione e la competenza del personale di assistenza sull’uso degli strumenti. La replicazione dello studio è auspicabile anche per valutare il modello e consolidarlo come parte integrante dell’assistenza all’utente affetto da demenza e con disturbi comportamentali.Suggerimenti per studi ulterioriStudiare la possibilità di utilizzare l’ascolto del Libro Parlato in sostituzione dei farmaci per dormire.Verificare ulteriormente la relazione esistente fra ascolto del Libro Parlato e miglioramento cognitivo dell’utente.Significatività per l’assistenzaDallo studio si possono trarre spunti per il miglioramento dell’assistenza agli utenti della Casa di Riposo.La ricerca sottolinea un’alta prevalenza della contenzione fisica e farmacologica nell’utente delle case riposo e le conseguenze negative della stessa sulla qualità di vita dell’anziano affetto da demenza indicano la necessità di attuare alternative.Gli studi più recenti indicano la necessità di un approccio che coinvolga i professionisti a tutti i livelli dell’organizzazione per diminuire, se non proprio eliminare, la contenzione fisica e/o farmacologica.Gli strumenti e la metodologia utilizzata non hanno incrementato i costi dell’assistenza, ed i benefici in termine di qualità di vita dell’utente e soddisfazione per lo staff di assistenza sono stati elevati.

Si ringrazia la Regione Veneto ed il Centro del Libro Parlato di Feltre per aver coinvolto le Case di Riposo nel “Progetto Libro Parlato - A. Sernagiotto”.Si ringraziano gli operatori della Casa di Riposo del Comune di Livinallongo del Col di Lana che a tutti i livelli hanno partecipato con entusiasmo allo studio, dimostrando che coinvolgendo tutta l’organizzazione della residenza si possono ottenere importanti cambiamenti a favore della qualità di vita dell’anziano istituzionalizzato.

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80 Un libro digitale per gli anzianirovigo e Verona

3. L’esperienza con gli anziani con demenza

BIBLIOGRAFIA

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3. L’esperienza con gli anziani con demenza

4. La ginnastica mentale

A cura > prof. dott. Giuliano Enzi - geriatra

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4. La ginnastica mentale

L’ASCOLTO DI LETTURE NELL’ANZIANO, TERAPIA AUSILIARIA NON CONVENZIONALE

la lettura ascoltata per l’anziano con handicap visivi ha diversi significati: può essere un piacevole passatempo, un aggiornamento informativo continuo o un

interesse culturale (un ‘long-life learning’), con un provato effetto di miglioramento del tono dell’umore, di rilassamento, di minore sensazione di emarginazione. Per gli stessi motivi l’ascolto del libro parlato può interessare non solo anziani ipovedenti, ma anche anziani che, in possesso delle loro capacità cognitive, desiderano mantenersi informati e aggiornati. L’ascolto praticato in gruppo può essere una occasione di socializzazione, di confronto di idee, di recupero di esperienze emotive e affettive, di consolidamento dell’autostima. Numerosi studi clinici in ambito geriatrico hanno dimostrato che, accanto alle cure farmacologiche e riabilitative, vi sono anche nuovi approcci di ‘care’, intesa, non nel senso di terapia, ma come ‘attenzione’ ai bisogni della persona anziana e al suo benessere, le cosiddette terapie ausiliarie non convenzionali, utili supporti alle terapie farmacologiche. E’ una visione olistica dell’assistenza all’anziano, intesa come visione globale sociale, culturale, psichica, emotiva, spirituale. Anche l’ascolto di letture, il libro parlato, può interessare il geriatra come possibile terapia ausiliaria non convenzionale, in anziani con problemi di lieve o modesto decadimento cognitivo o di sindromi depressive, anche indipendentemente dai deficit visivi. L’ascolto di libri parlati può rientrare infatti nei programmi di riattivazione intellettiva e sensoriale, al pari dell’ascolto di musica, di relazioni interpersonali con familiari, con assistenti sociali o con volontari, di partecipazioni ad attività ludiche o di attività manuali, tecnicamente definite ‘Stimolazioni multimodali ripetitive’, verbali, visive, scritte o dipinte, musicali, manuali. Queste cure volte alla riattivazione cognitiva sono delle vere ‘ginnastiche mentali’ e ‘ginnastiche emotive’. Al riguardo ricordo una esperienza fatta con un gruppo di animatori in una struttura per anziani di Mestre, a cui partecipammo come consulenti per la valutazione scientifica dei risultati sulla cognitività e sugli stati depressivi. Ad un gruppo di giovani studenti di una scuola media veniva chiesto di raccontare i loro giochi infantili, il loro lavoro, i loro hobby, per confrontarli con quelli degli anziani ospiti della Casa. Il recupero di esperienze simili a quelle da loro vissute nella loro infanzia e il coinvolgimento emotivo ed affettivo ha permesso di dimostrare un miglioramento medio-lieve, ma statisticamente significativo dei test di performance

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4. La ginnastica mentale

cognitivi e soprattutto dei test di valutazione della depressione tradottosi in pratica in una riduzione del 15 % circa del consumo di farmaci antidepressivi, di sedativi e di ansiolitici nelle settimane successive. Queste cure ausiliarie non convenzionali, di cui fa parte a pieno titolo l’ascolto di libri parlati, hanno dunque effetti positivi, scientificamente dimostrati, sul mantenimento e sul recupero della memoria, sulla riattivazione sensoriale, sulla emotività e di conseguenza sull’autostima. Al riguardo riporto una ulteriore esperienza derivata dall’incontro tra giovani ed anziani poco sopra citata: tra gli ospiti della struttura c’era un novantenne afflitto da grave depressione, in passato famoso violinista, che da anni rifiutava di suonare perché l’artrosi alle mani gli impediva di esprimersi ai livelli precedenti. Trovandosi di fronte ad una platea poco esigente di ragazzini aveva accettato di riprendere in mano il suo violino e di suonare, suscitando l’entusiasmo sia dei giovani che dei vecchi. Da allora il violinista, guarito dalla sua depressione e recuperata l’autostima, ogni giorno dilettava gli ospiti con brevi suonate. Questa osservazione ha poco a che fare con l’ascolto di letture, ma dimostra che la stimolazione della reminiscenza del vissuto è un approccio efficace per il miglioramento della qualità della vita L’ascolto di letture può far parte della ‘Terapia della Reminiscenza del vissuto’ o ‘Life Review Terapy‘, come spunto per rievocare e riattivare lontane esperienze affettive ed emotive positive, per il mantenimento o il recupero di capacità cognitive (mnesiche, associative, di orientamento spazio-temporale, di fluenza verbale, di prassia). In generale, la terapia della reminiscenza favorisce il rilassamento e la sedazione, il miglioramento di stati depressivi e stati d’ansia e, effetto particolarmente importante, il recupero dell’autostima. Ricordo che la perdita dell’autostima che consegue alla perdita del ruolo sociale, all’allontanamento dall’abituale ambiente di vita e alla consapevolezza dell’invalidità fisica e dell’incipiente decadimento cognitivo, è il principale fattore di abbandono di ogni interesse alla vita e di perdita di iniziativa quindi di involuzione senile. Se saremo capaci di rigenerare l’autostima otterremo risultati impensabili con l’uso di farmaci. Le basi biologiche dell’attivazione cognitiva, sensoriale ed emotiva stanno in una caratteristica del sistema nervoso centrale recentemente documentata anche nell’anziano, la neuroplasticità. Ciò significa che a seguito di lesioni focali acute (ictus ischemici o emorragici e traumi) o di lesioni croniche degenerative con perdita anatomica o funzionale di sostanza grigia, il cervello opportunamente riabilitato è in grado di attuare meccanismi di compenso di funzione con diverse modalità:attivando nuove vie dendritiche collaterali di trasmissione dell’impulso che ‘aggirano’ l’area di lesione. Nella riattivazione neurologica si osserva infatti il fenomeno dello ‘sprouting’, cioè della ‘gemmazione’ dei dendriti che partono dai neuroni, premessa alla formazione di nuove connessioni nervose.

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4. La ginnastica mentale

Ristrutturando aree corticali contigue, che vicariano la funzione dell’area lesa, assumendo analoge funzioni Dando origine o nuovi neuroni a partenza dalle cellule staminali presenti nel sistema nervoso centrale.Queste osservazioni dimostrano che il decadimento cerebrale non è un ineluttabile fenomeno legato all’invecchiamento. Che la ginnastica mentale possa potenziare le funzioni cerebrali è scientificamente dimostrato dalla sperimentazione su ratti. Si è visto infatti che gli animali vecchi, che erano stati allenati alla scelta di percorsi (es.: labirinti) o di gesti (es.: premere leve o aprire barriere) per raggiungere cibo e acqua, si mostravano molto più rapidi a risolvere nuovi tests sconosciuti rispetto ad animali anche più giovani, ma non esercitati. Non ho conoscenza se vi siano studi sperimentali che dimostrino che l’ascolto di libri letti sia utile terapeuticamente nell’anziano con modesto decadimento cognitivo, né eventualmente quale tipo di lettura possa essere più efficace. Ma nella esperienza simile di musicoterapica, che per la riattivazione emotiva si vale della stessa via di neurostimolazione, l’udito, i risultati positivi ottenibili sono scientificamente dimostrati. “La Primavera”, di Vivaldi, sembra essere particolarmente efficace, tanto che si parla di “effetto Vivaldi”. Sarebbe interessante dimostrare un “effetto Manzoni”, un “effetto De Amicis” oppure un “effetto Liala” anche per i libri parlati.

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4. La ginnastica mentale

5. il progetto“anna Vienna”

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5. il progetto anna Vienna

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5. il progetto anna Vienna

VERSO il DOMICILIARECi teniamo a citare in questa pubblicazione la collaborazione con il progetto ”Anna Vienna” che ha dato le impronte per il passo successivo del progetto” Un Libro Digitale per gli anziani..”dalle strutture residenziali al Domicilio..” dove tra varie attivita’ del progetto è stato proposto anche l’ascolto dei libri con l’apparecchiatura MP3.

PROGETTO ”ANNA VIENNA”

Il Progetto “Anna Vienna” si rivolge a tutti gli anziani autosufficienti residenti nel Comune di Belluno che desiderano trascorrere qualche ora in compagnia per contrastare la solitudine, mantenersi attivi e partecipare maggiormente alla vita della comunità cui appartengono.L’iniziativa, nata grazie alla generosità della signora Anna Vienna e resa operativa attraverso la collaborazione fra Ser.S.A. S.p.A., Comitato d’Intesa e Comune di Belluno, si pone l’obiettivo di promuovere il benessere psico-fisico e sociale dell’anziano ponendo l’accento sull’aspetto relazionale. A tal fine, a partire dall’estate 2008, sono stati creati, in diverse frazioni del Comune di Belluno, punti di incontro dove, settimanalmente, le persone anziane hanno la possibilità di ritrovarsi e condividere esperienze ludico–culturali. In particolare, nel corso degli appuntamenti vengono proposte le seguenti attività:• Giochi di socializzazione e di stimolazione cognitiva (gioco delle carte, tombola,

quiz, cruciverba, memory…);• Ginnastica dolce (potenziamento e stretching con istruttore UISP);• Laboratori creativi (cucito, fiori di carta, découpage, pittura…);• Opportunità culturali ed incontri con esperti;• Percorsi di reminiscenza;• Letture di gruppo;• Incontri musicali;• Pranzi;• Escursioni e gite di gruppo.

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5. il progetto anna Vienna

Chi intendesse sostenere il Progetto “ Anna Vienna” lo può fare:

• Prestando la propria opera come volontario;• Versando un contributo, mediante bonifico bancario, sul conto corrente

IT34T0200811910000000841803 intestato al Comitato d’Intesa e specificando la causale “Progetto Anna Vienna”. Le donazioni sono fiscalmente deducibili e , fatta eccezione per coloro che non lo desiderano, saranno rese pubbliche. Pubblico sarà anche il bilancio.

• Acquistando il libro di Graziano Damerini “Sagome de Paese”,disponibile presso la sede del Progetto “Anna Vienna” oppure presso la sede dell’Associazione Antenna Anziani in Via Loreto 13

Per informazioni è possibile contattare le educatrici del Progetto tutte le mattine dalle ore 9.00 alle ore 13.00, chiamando il numero di telefono 0437/273771, recandosi direttamente presso l’ufficio presente in Ser.S.A., oppure scrivendo un’ e-mail all’indirizzo: [email protected]

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5. il progetto anna Vienna

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6. Hanno parlato...

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Risultati positivi per i progetti 2011 del Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre - Bellunopress - news dalle Dolomiti

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http://www.bellunopress.it/2011/11/03/risultati-positivi-per-i-progetti-2011-del-centro-internazionale-del-libro-parlato-di-feltre/

Risultati positivi per i progetti 2011 del

Centro Internazionale del Libro Parlato di

Feltrenov 3rd, 2011 | By redazione | Category: Prima Pagina, Società

Giovedì 3 novembre 2011 la Presidenza e la Direzione del Centro Internazionale del Libro

Parlato “A. Sernagiotto” hanno presentato i risultati di alcuni recenti progetti, fra cui:

1. quello relativo all’audiolibro per gli anziani nelle case di riposo, e le prospettive per il

prosieguo dello stesso nel prossimo futuro;

2. l’annuncio dell’imminente pubblicazione con l’esito valutativo del progetto regionale “Un libro

Digitale Per gli Anziani nelle Case di Riposo”;

3. il progetto sul “Lettore mp3 facilitato”. La progettazione e la realizzazione di uno

specifico lettore mp3 risponde ad una specifica esigenza da parte dell’utenza anziana, ma

anche di tutte le altre persone che ritengono difficoltoso l’uso di un semplice lettore mp3

commerciale o che per qualche motivo desiderano avere una semplificazione delle funzionalità

di ascolto di un audiolibro;

4. il progetto relativo al Fascicolo “Atlante Politico 2011”. Il fascicolo “Atlante politico 2011 delle

regioni d’Italia e dei suoi capoluoghi” è una raccolta di 21 tavole tridimensionali rappresentanti

l’Italia politica e ciascuna singola regione con i propri capoluoghi di provincia. L’atlante è stato

pensato per gli utenti non vedenti e per quelli ipovedenti.

Erano presenti il Presidente Nino Bonan, il Direttore Davide Bortot e la Responsabile delle

Reazioni Esterne e Progetti Milena Maia

Progetto nn.1 e 2 a cura del CILP- Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre (BL)

Progetto finanziato da Regione Veneto e Fondazione Cariverona, e condotto In collaborazione

con le Case di Riposo del Veneto.

Totale regionale delle Strutture partecipanti: 73 (Belluno 23, Padova 11, Rovigo 3, Treviso 9,

Venezia 4, Verona7, Vicenza 16)

Totale anziani partecipanti 703 di cui 502 hanno eseguito l’ascolto di gruppo e 201 l’ascolto

individuale.

“Per centrare il cuore del progetto citiamo una frase del Dott. Patch Adams “nella cura si vince o

si perde; nel prendersi cura si vince sempre”. Offrire degli strumenti oggetti di cura e attenzione

verso gli anziani è la nota speciale di questo progetto.

L’aumento della popolazione anziana ha determinato l’aumentare di un fenomeno, socialmente

rilevante, che è legato alla minorazione della vista della popolazione causa l’età, ma soprattutto13/11/11 10.43

Risultati positivi per i progetti 2011 del Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre - Bellunopress - news dalle Dolomiti

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http://www.bellunopress.it/2011/11/03/risultati-positivi-per-i-progetti-2011-del-centro-internazionale-del-libro-parlato-di-feltre/

alla partecipazione al contesto sociale. La società moderna è pensata e progettata per i giovani

e gli adulti, e molte volte gli anziani rimangono ai margini.

Gli strumenti di comunicazione attuali sono a volte inadeguati per gli anziani, e spesso essi

vengono addirittura esclusi dall’accesso alla comunicazione, alla cultura e si potrebbe dire… dal

mondo.

La promozione del benessere verso le persone anziane deve intendersi non solo nell’attivazione

di servizi strutturati ed “importanti” dal punto di vista delle risorse impegnate, ma passa

soprattutto dalla promozione dell’autodeterminazione degli stessi e dal miglioramento dei

rapporti di amicizia e solidarietà.

Ciò è anche avvenuto con il progetto, che ha permesso di creare o riallacciare rapporti grazie

agli incontri di lettura, andati anche al di là dell’ora trascorsa in presenza dell’operatore e che

hanno rappresentano una vera e propria ricchezza in termini di benessere sociale. Le persone

che hanno frequentato le attività sono state molto liete della possibilità di stare insieme; in più di

un’occasione hanno dichiarato come il progetto le abbia aiutate a superare momenti di

solitudine e malinconia. Per la concretizzazione del progetto indispensabile è stato, e lo è

tuttora, il contributo dei referenti e dei volontari che operano nelle diverse realtà locali. I risultati

ottenuti non avrebbero potuto essere tali senza l’intervento di molte persone che,

generosamente, hanno messo e mettono a disposizione il loro tempo e le loro risorse personali

per il bene comune.Tra 10 giorni presenteremo i risultati del progetto nei dettagli, comunque anticipiamo che sono

positivi e offrono ottimi spunti di riflessione e approfondimento.”

(Relazione a cura Milena Maia, Responsabile e Coordinatore del Progetto)

Lettore mp3 facilitato

La progettazione e la realizzazione di uno specifico lettore mp3 risponde ad una specifica

esigenza da parte dell’utenza anziana, ma anche di tutte le altre persone che ritengono

difficoltoso l’uso di un semplice lettore mp3 commerciale o che per qualche motivo desiderano

avere una semplificazione delle funzionalità di ascolto di un audiolibro.

Il CILP ha pensato di progettare e realizzare un lettore che riesca quindi a:

eliminare le funzionalità ridondanti che rendono complesso l’utilizzo

avere dei caratteri sufficientemente grandi da essere letti facilmente dagli anziani o da persone

con difficoltà visivepossedere dei tasti grandi per l’immediata individuazione dei comandi

possedere un’interfaccia semplificata eliminando le funzioni ridondanti

possedere un volume adeguato alle esigenze dell’ascoltatore

Oltre agli attesi requisiti hardware, la realizzazione del dispositivo ha previsto di seguire, in

diversi step operativi, la modifica del firmware interno per soddisfare tali esigenze.

La semplicità d’uso e la facilità di apprendimento dei comandi di questo dispositivo lo rende

quindi utile per tutte le persone che hanno la necessità di ascoltare un audiolibro senza distrarsi

troppo con questioni “tecniche”. Comprende inoltre anche una radio FM.

Nota: il dispositivo NON possiede una sintesi vocale interna.

Per maggiore informazioni .

www.libroparlarto.org

Progetto FASCICOLO “ATLANTE POLITICO 2011”

Descrizione del fascicolo:

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93Un libro digitale per gli anziani

6. Hanno parlato...

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Novembre 2011Centro Internazionale del Libro Parlato “A. Sernagiotto” - ONLUS

Via Monte Grappa, 6 - 32032 Feltre (BL - Italia)Tel.+390439880425•Fax+390439847288

[email protected]•www.libroparlato.org

eQUIPe dI laVoRo

Fascicolo a cura di:Dott.ssa Milena Maia

Revisione a cura di:Ing. Marzio Bossi

Hanno collaborato:

Ing. Nino BonanAssessore Remo Sernagiotto

Dott. Angelo PaganinDott.ssa Maria Chiara Santin

Dott. Giuliano EnziDott.ssa Mara Case

Dott.ssa Gloria MicheluzziGloria Zucco - Diplomata Assistente Sociale.

Beatrice FentGiulia ZaninGreta Loss

Monica dalla Gasperina.Silvia de Bortoli

Progetto grafico: Marco Crepaz

Ringraziamo tutti i donatori di voce e operatori delle strutture residenziali che hanno partecipato al progetto per il grande contributo dato alla sua

realizzazione e per l’atteggiamento di ascolto e di presa in cura dei loro anziani