Un itinerario per attraversare letà di mezzo: elaborazione e rielaborazione dellidentità nella...

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Un itinerario per Un itinerario per attraversare l’ attraversare l’ età di età di mezzo mezzo : : elaborazione e elaborazione e rielaborazione rielaborazione dell’identità nella dell’identità nella narrazione autobiografica narrazione autobiografica

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Un itinerario per attraversare Un itinerario per attraversare l’l’età di mezzoetà di mezzo::

elaborazione e rielaborazione elaborazione e rielaborazione dell’identità nella narrazione dell’identità nella narrazione

autobiograficaautobiografica

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Qualche premessaQualche premessa

““saturazione” formativa odiernasaturazione” formativa odierna

notevoli resistenze e difficoltà nel far notevoli resistenze e difficoltà nel far recepire percorsi formativi, soprattutto recepire percorsi formativi, soprattutto nellnell’età di mezzo.’età di mezzo.

Suscitare una Suscitare una domanda formativadomanda formativa, quindi , quindi una una libera adesionelibera adesione alla proposta, alla proposta, innescando l'innescando l'auto-formazione auto-formazione ((adultitàadultità))

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Qualche premessaQualche premessa

Nell’Nell’età di mezzo età di mezzo chiamati a:chiamati a:

assumere in modo consapevole e assumere in modo consapevole e responsabile la propria vita reale;responsabile la propria vita reale;

integrare successi e fallimenti nel integrare successi e fallimenti nel rinnovamento quotidiano delle scelte di rinnovamento quotidiano delle scelte di fondo che hanno animato il proprio cammino fondo che hanno animato il proprio cammino umano, cristiano e vocazionale. umano, cristiano e vocazionale.

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Qualche premessaQualche premessaNell’Nell’età di mezzo età di mezzo chiamati a:chiamati a:

Accogliere il coraggio della fragilità.Accogliere il coraggio della fragilità.

Disporsi a ricevere una Disporsi a ricevere una seconda chiamata.seconda chiamata.

Vivere la prova della fede in questo tempo.Vivere la prova della fede in questo tempo.

““Restare sotto i colpi” (Restare sotto i colpi” (ypo-méneinypo-ménein) della ) della prova per lasciarsi purificare e vivere una prova per lasciarsi purificare e vivere una rinnovata esperienza di Dio.rinnovata esperienza di Dio.

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Qualche premessaQualche premessa

In modo paradossale gli itinerari di fede e di In modo paradossale gli itinerari di fede e di formazione nelle nostre comunità religiose formazione nelle nostre comunità religiose possono innescare:possono innescare:

- un - un regressoregresso dell'adultità della persona dell'adultità della persona

- una certa passività e tendenza ripetere - una certa passività e tendenza ripetere schemi e percorsi educativi, sia propri che schemi e percorsi educativi, sia propri che proposti ad altri.proposti ad altri.

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Perché studiare la narrazione?Perché studiare la narrazione?

Oggetto di studio di diverse discipline.Oggetto di studio di diverse discipline.

Risorsa analitica interdisciplinare Risorsa analitica interdisciplinare (critica (critica letteraria, linguistica, sociologia, psicologia, ecc.).letteraria, linguistica, sociologia, psicologia, ecc.).

È un’attività connaturata all’uomo È un’attività connaturata all’uomo

Ogni azione è un atto narrativo.Ogni azione è un atto narrativo.

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Attraverso la narrazioneAttraverso la narrazione

Organizziamo la nostra memoria degli Organizziamo la nostra memoria degli eventi passati e diamo a questi un senso.eventi passati e diamo a questi un senso.

Esprimiamo e comunichiamo agli altri la Esprimiamo e comunichiamo agli altri la nostra identità. nostra identità.

Strutturiamo e ristrutturiamo il tempo della Strutturiamo e ristrutturiamo il tempo della nostra vita credendo di fissarlo.nostra vita credendo di fissarlo.

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La narrazione non è dunque soltanto un La narrazione non è dunque soltanto un metodo per estrarre esperienze passate metodo per estrarre esperienze passate conservate nella memoria nella stessa conservate nella memoria nella stessa successione in cui vengono organizzate nel successione in cui vengono organizzate nel testo. testo.

Piuttosto, il processo narrativo agisce come Piuttosto, il processo narrativo agisce come una sorta di catalizzatore della memoria, una sorta di catalizzatore della memoria, stimolando la sistematizzazione dei ricordi stimolando la sistematizzazione dei ricordi (Norrick 2000)(Norrick 2000)..

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Questioni terminologicheQuestioni terminologiche

Usiamo il termine Usiamo il termine narrazione narrazione per per riferirci alla forma discorsiva (tipo riferirci alla forma discorsiva (tipo testuale, discorso, genere).testuale, discorso, genere).

Usiamo il termine Usiamo il termine storia storia per riferirci a per riferirci a ogni istanza concreta di narrazione, in ogni istanza concreta di narrazione, in altri termini alla singola manifestazione altri termini alla singola manifestazione narrativa.narrativa.

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DefinizioneDefinizione

Una narrazione si differenzia da qualsiasi Una narrazione si differenzia da qualsiasi altro testo non narrativo sulla base del altro testo non narrativo sulla base del criterio della criterio della legame temporalelegame temporale..

Costituisce dunque narrazione “una Costituisce dunque narrazione “una sequenza di frasi che contenga almeno una sequenza di frasi che contenga almeno una connessione temporale” connessione temporale” (Labov e Waletzky 1967, p. 21). (Labov e Waletzky 1967, p. 21).

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Un testo è narrativo solo:Un testo è narrativo solo:

a) se contiene a) se contiene almeno almeno due enunciati che due enunciati che sono ordinati temporalmente;sono ordinati temporalmente;

b) se un cambiamento nell’ordine in cui i b) se un cambiamento nell’ordine in cui i due enunciati compaiono provoca anche un due enunciati compaiono provoca anche un cambiamento nell’interpretazione semantica cambiamento nell’interpretazione semantica del testo.del testo.

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Es. (tratto da Labov 1997): Es. (tratto da Labov 1997): D: (Che cosa accadde in Sud America?D: (Che cosa accadde in Sud America?)) R: ‘R: ‘Oh, ero seduto al tavolo del bar'Oh, ero seduto al tavolo del bar' (E1) (E1) e arrivò une arrivò un marinaio norvegese (E2) marinaio norvegese (E2) che mi invitò ad unirmi al suo gruppo di amici (E3)che mi invitò ad unirmi al suo gruppo di amici (E3)

E1 ed E2 non sono ordinate temporalmente,E1 ed E2 non sono ordinate temporalmente,

E2 ed E3 invece lo sono.E2 ed E3 invece lo sono.

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Storia vs. CronacaStoria vs. Cronaca A differenza della storia, la cronaca ha una A differenza della storia, la cronaca ha una

organizzazione non solo temporale ma organizzazione non solo temporale ma anche spaziale. Gli eventi raccontati non anche spaziale. Gli eventi raccontati non solo si svolgono lungo l’asse del tempo, ma solo si svolgono lungo l’asse del tempo, ma presentano anche indicatori di presentano anche indicatori di cambiamento di luoghi, di personaggi, ecc. cambiamento di luoghi, di personaggi, ecc. Esse si presentano come una sequenza di Esse si presentano come una sequenza di storie, e hanno funzione descrittiva.storie, e hanno funzione descrittiva.

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Le componenti della narrazioneLe componenti della narrazione Abstract Abstract (“sommario”), anticipa il tema della (“sommario”), anticipa il tema della

narrazione (componente facoltativa).narrazione (componente facoltativa).

Orientation Orientation (“orientamento”), contiene le (“orientamento”), contiene le indicazioni spaziali e temporali della storia, sui indicazioni spaziali e temporali della storia, sui personaggi, sulla loro identità e sul ruolo da essi personaggi, sulla loro identità e sul ruolo da essi ricoperto nel modo della storia. (componente ricoperto nel modo della storia. (componente obbligatoria +/-).obbligatoria +/-).

Complicating action Complicating action (“complicazione”), presente le (“complicazione”), presente le azioni centrali e più importanti della storia (azioni centrali e più importanti della storia (most most reportable eventsreportable events) (componente obbligatoria).) (componente obbligatoria).

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ValutazioneValutazione, presenta il punto di vista del , presenta il punto di vista del narratore sulla storia, sui protagonisti, ecc. narratore sulla storia, sui protagonisti, ecc. (componente obbligatoria).(componente obbligatoria).

RisultatoRisultato, risoluzione della , risoluzione della componente componente obbligatoriaobbligatoria..

Commento finaleCommento finale, valutazione finale della storia , valutazione finale della storia attraverso la quale il narratore stabilisce un attraverso la quale il narratore stabilisce un legame tra fatti narrati e il presente (componente legame tra fatti narrati e il presente (componente facoltativa).facoltativa).

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Si tratta di un modello ideale.Si tratta di un modello ideale. Non è necessario che tutte le componenti Non è necessario che tutte le componenti

siano presenti nella storia.siano presenti nella storia. Esistono elementi più obbligatori di altri, che Esistono elementi più obbligatori di altri, che

sono invece facoltativi.sono invece facoltativi. In effetti, la sola componente realmente In effetti, la sola componente realmente

obbligatoria è la obbligatoria è la complicating actioncomplicating action.. Inoltre gli enunciati orientativi e valutativi Inoltre gli enunciati orientativi e valutativi

possono trovarsi in più parti della storia.possono trovarsi in più parti della storia.

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Approccio psicologicoApproccio psicologico

Che cosa ci dice in più?Che cosa ci dice in più? Ci dice che l’organizzazione temporale che Ci dice che l’organizzazione temporale che

noi diamo alle nostre narrazioni non è noi diamo alle nostre narrazioni non è statica, valida una volta per tutte, ma statica, valida una volta per tutte, ma dinamica.dinamica.

Gli eventi narrati non sono una realtà Gli eventi narrati non sono una realtà oggettiva, ma sono soggetti anch’essi a oggettiva, ma sono soggetti anch’essi a variazione. variazione.

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Tale mutamento dipende da vari fattori, che però Tale mutamento dipende da vari fattori, che però possono essere spiegati col fatto che ciò che si possono essere spiegati col fatto che ciò che si chiama identità è una realtà fluida, che muta essa chiama identità è una realtà fluida, che muta essa stessa.stessa.

Per questo motivo Bruner sostiene che la Per questo motivo Bruner sostiene che la narrazione è la rappresentazione di una “realtà narrazione è la rappresentazione di una “realtà coniugata al congiuntivo”, legata alle possibilità di coniugata al congiuntivo”, legata alle possibilità di cambiamento proprie della natura umana. cambiamento proprie della natura umana.

Il “che cosa” (la complicating action) resta per lo Il “che cosa” (la complicating action) resta per lo più immutato, ma cambia il “come” e “il perché” più immutato, ma cambia il “come” e “il perché” (l’evaluation). Cambia cioè quello che si definisce (l’evaluation). Cambia cioè quello che si definisce “stile”. Es: le narrazioni dei sopravvissuti alla “stile”. Es: le narrazioni dei sopravvissuti alla Shoah (Schiffrin 2003). Shoah (Schiffrin 2003).

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Narrazione e identitàNarrazione e identità

La narrazione autobiografica trasmette un La narrazione autobiografica trasmette un significato sociale (identitario), in quanto il suo significato sociale (identitario), in quanto il suo autore si presenta agli altri (ma anche presenta gli autore si presenta agli altri (ma anche presenta gli altri) in un modo conforme a quanto egli reputa altri) in un modo conforme a quanto egli reputa opportuno e conveniente rispetto anche al sistema opportuno e conveniente rispetto anche al sistema culturale di riferimento e alle aspettative del culturale di riferimento e alle aspettative del destinatario.destinatario.

Questo significato si ri-costruisce e si co-Questo significato si ri-costruisce e si co-costruisce, è cioè oggetto di negoziazione (anche costruisce, è cioè oggetto di negoziazione (anche nello scritto). nello scritto).

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Ogni narrazione è dunque sempre Ogni narrazione è dunque sempre contestualizzata, almeno da tre punti di vista.contestualizzata, almeno da tre punti di vista.

Intersoggettivo: l’evento narrato è inserito in uno Intersoggettivo: l’evento narrato è inserito in uno spazio relativo a ciò che noi pensiamo delle spazio relativo a ciò che noi pensiamo delle intenzioni e delle credenze degli altri.intenzioni e delle credenze degli altri.

Strumentale: la narrazione, come tutte le azioni Strumentale: la narrazione, come tutte le azioni umane, risponde a uno scopo.umane, risponde a uno scopo.

Normativo: l’evento e la sua rappresentazione Normativo: l’evento e la sua rappresentazione sono situati in un contesto di norme, di obblighi e sono situati in un contesto di norme, di obblighi e di aspettative.di aspettative.

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Indicatori di identitàIndicatori di identità

1) Indicatori di 1) Indicatori di causacausa o o azione. azione. Tutti quegli Tutti quegli elementi che segnalano azioni involontarie o elementi che segnalano azioni involontarie o scelte volontarie compiute in vista di un fine.scelte volontarie compiute in vista di un fine.

Dal punto di vista linguistico sono spesso Dal punto di vista linguistico sono spesso espressioni di esitazione a cui seguono espressioni di esitazione a cui seguono espressioni di intenzione.espressioni di intenzione.

Es: Pensai a quello che dovevo fare / / Non Es: Pensai a quello che dovevo fare / / Non sapevo come comportarmi, ecc.sapevo come comportarmi, ecc.

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2) Indicatori di 2) Indicatori di impegno. impegno. Segnalano Segnalano adesione di chi agisce a un’azione pensata adesione di chi agisce a un’azione pensata o compiuta; accettazione o opposizione ad o compiuta; accettazione o opposizione ad azioni connotate da norme; disponibilità ad azioni connotate da norme; disponibilità ad accettare sacrifici; analisi della situazione accettare sacrifici; analisi della situazione psicologica al momento del fatto narrato.psicologica al momento del fatto narrato.

Dal punto di vista linguistico sono spesso Dal punto di vista linguistico sono spesso verbi modali deontici come “dovere”, “essere verbi modali deontici come “dovere”, “essere obbligati a”, ecc.obbligati a”, ecc.

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ES: Non potevo continuare in quel modo / ES: Non potevo continuare in quel modo / dovevo fare qualcosa / Decisi di cambiare dovevo fare qualcosa / Decisi di cambiare lavoro, ecc.lavoro, ecc.

3) Indicatori di 3) Indicatori di riferimento sociale. riferimento sociale. Segnalano a quali persone (singoli o gruppi) Segnalano a quali persone (singoli o gruppi) il protagonista/narratore fa riferimento come il protagonista/narratore fa riferimento come suoi sostenitori (o suoi oppositori) in suoi sostenitori (o suoi oppositori) in relazione alle scelte compiute e alle azioni relazione alle scelte compiute e alle azioni svolte.svolte.

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ES: senza i miei amici non avrei superato mai quel momento / mi trovavo in vacanza con i miei genitori, ai quali sono molto legato, ecc.

4) Indicatori di valutazione. Segnalano il modo in cui il protagonista/narratore giudica i fatti, i co-protagonisti, il grado di soddisfazione o insoddisfazione verso questi.

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ES: alla fine devo dire che poteva andarmi peggio / quel professore era l’antipatia fatta persona, ecc.

5) Indicatori di qualità. Segnalano stati d’animo, interessi, emozioni.

Dal punto di vista linguistico si esprimono attraverso verba sentiendi.