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I TESORI D’ITALIA E L’ UNESCO VILLA ADRIANA TIVOLI COMUNE DI TIVOLI Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

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I TESORI D’ITALIAE L’UNESCO

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TIVOLI

euro 4,90 (i.i.)

I TESORI D’ITALIA E L’UNESCO Una delle missioni principali dell’UNESCO è l’identificazione, la protezione, la tutela e latrasmissione alle generazioni future dei patrimoni culturali e naturali di tutto il mondo.Sulla base di un trattato internazionale conosciuto come Convenzione sulla Protezionedel Patrimonio Mondiale, culturale e naturale, adottato nel 1972, l’UNESCO ha finorariconosciuto un totale di 1031 siti (802 beni culturali, 197 naturali e 32 misti) presenti in163 Nazioni del mondo. L'Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti inclusinella World Heritage List e la collana “I tesori d’Italia e l’Unesco” accompagna i lettoriad ammirare ineguagliabili tesori naturali, d’arte e d’architettura.

Arte rupestre della Valle CamonicaLa Chiesa e il Convento Domenicano diSanta Maria delle Grazie con il“Cenacolo” di Leonardo da VinciCentro Storico di FirenzeVenezia e la sua LagunaPiazza del Duomo a PisaCentro Storico di San GimignanoI Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri diMateraLa città di Vicenza e le ville del Palladionel VenetoCentro Storico di SienaCentro Storico di NapoliCrespi d’AddaFerrara, città del Rinascimento, e il Delta del PoCastel del MonteTrulli di AlberobelloMonumenti paleocristiani di RavennaCentro Storico di PienzaLa Reggia di Caserta del XVIII secolo conil Parco, l’Acquedotto Vanvitellie il Complesso di San LeucioResidenze SabaudeL’Orto Botanico di PadovaPortovenere, Cinque Terree Isole (Palmaria, Tino e Tinetto)Modena: Cattedrale, Torre Civicae Piazza GrandeAree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre AnnunziataCostiera AmalfitanaArea Archeologica di AgrigentoLa Villa Romana del Casaledi Piazza ArmerinaSu Nuraxi di BaruminiParco Nazionale del Cilento e Vallo diDiano, con i siti archeologici di Paestume Velia, e la Certosa di PadulaCentro Storico di Urbino

Zona Archeologica e Basilica Patriarcale diAquileiaVilla Adriana (Tivoli)Isole EolieAssisi, la Basilica di San Francescoe altri siti FrancescaniCittà di VeronaVilla d’Este (Tivoli)Le città tardo barocche del Val di Noto Monte San GiorgioSacri Monti del Piemontee della LombardiaLe necropoli etrusche di Cerveterie TarquiniaVal d’OrciaSiracusa e le necropoli rupestri di PantalicaGenova, le Strade Nuovee il Sistema dei Palazzi dei RolliMantova e SabbionetaFerrovia retica nel paesaggio Albula/BerninaLe DolomitiI Longobardi in Italiae i luoghi del potere (568-774 d.C.)Siti palafitticoli preistorici nell’arco alpinoVille e Giardini medicei in ToscanaMonte EtnaPaesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e MonferratoPalermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale

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COMUNE DI TIVOLI

Ministerodei beni e delleattività culturali e del turismo

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I TESORI D’ITALIAE L’UNESCO

VILLA ADRIANA(TIVOLI)

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L’UNESCO, nata a Parigi il 4 novembre 1945, èl’organizzazione delle Nazioni Unite che sioccupa di cultura, istruzione, scienze e arti.

Oggi l’UNESCO conta 193 Stati membri, ha sede aParigi.L’UNESCO ha sostanzialmente due scopi: quello di favorire il dialogo e lo svi-luppo delle culture degli Stati membri e quello di preservare il patrimonio cul-turale e naturale dell’umanità.Il primo degli obiettivi citati ha grande rilevanza nell’azione dell’organizzazio-ne, in quanto è posta a fondamento dell’organizza-zione stessa la convinzione che solo un costantedialogo interculturale e lo sviluppo della cultura,delle arti, delle scienze e dei sistemi educativi pos-sano favorire la cooperazione tra le Nazioni, la com-prensione fra i popoli e il progresso economico, lagiustizia sociale e la pace nel mondo.Il secondo obiettivo è perseguito dall’UNESCO me-diante l’identificazione, la protezione, la tutela e latrasmissione alle generazioni future dei beni cultu-rali e naturali del mondo. In base a un trattato in-ternazionale (la Convenzione sulla Protezione delPatrimonio Mondiale Culturale e Naturale, del1972), l’UNESCO ha fino ad oggi riconosciuto 1031beni patrimonio dell’umanità (802 beni culturali,197 beni naturali e 32 misti) in 163 Stati.Secondo la Convenzione, per patrimonio culturalesi intende un monumento, un gruppo di edifici o unsito di valore storico, estetico, archeologico, scien-tifico, etnologico o antropologico.Il patrimonio naturale, invece, indica rilevanti ca-ratteristiche fisiche, biologiche e geologiche, nonchél’habitat di specie animali e vegetali in pericolo earee di particolare valore scientifico ed estetico.Il Patrimonio rappresenta l’eredità del passato dicui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo allegenerazioni future. I nostri patrimoni, culturali e naturali, sono fonteinsostituibile di vita e di ispirazione. Luoghi così unici e diversi quali le sel-vagge distese del Parco Nazionale di Serengeti in Africa Orientale, le Piramidid’Egitto, la Grande barriera australiana e le cattedrali barocche dell’America la-tina costituiscono il nostro Patrimonio Mondiale.Ciò che rende eccezionale il concetto di Patrimonio Mondiale è la sua appli-cazione universale.I siti del Patrimonio Mondiale appartengono a tutte le popolazioni del mondo,al di là dei territori nei quali esse sono collocati.

www.unesco.org

Testo: Benedetta Adembri

Coordinamento editoriale: Alessandro AvanzinoAccount: Paola Ciocca BianchiRedazione: Titti MottaGrafica e impaginazione: Gabriella Zanobini RavazzoloStampa: Grafiche G7 Sas per Sagep Editori Srl, agosto 2016Fotografie:Archivio della Soprintendenza Archeologica del Lazio e dell’EtruriaMeridionale, sono state concesse con autorizzazione prot. n. 1328 del 05.02.2015

© 2016 Sagep Editoriwww.sagep.itISBN 978-88-6373-434-8

La pubblicazione esce con il patrocinio della“Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO”

COMUNE DI TIVOLI

Ministerodei beni e delleattività culturali e del turismo

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Villa Adriana (aTivoli, pressoRoma) è un

complesso eccezionaledi edifici classicirealizzati nel II sec.d.C. dall’imperatoreromano Adriano. È un capolavoro cheriunisce le più alteforme di espressionedell’essenza culturaledell’antico MondoMediterraneo.

1999 Villa Adrianaiscritta nella World Heritage List

Iscrizione: 1999

Criteri (I) e (III): Villa Adriana è uncapolavoro che inmodo unico riuniscele più alte forme diespressione dellacultura materialedell’antico mondomediterraneo;� Criterio (II): lo studiodei monumenti checompongono VillaAdriana ha giocato unruolo cruciale nellariscoperta deglielementidell’architetturaclassica da parte degliarchitetti delRinascimento e delperiodo Barocco. Essa ha, inoltre,profondamenteinfluenzato numerosiarchitetti e progettistidel XIX e XX secolo.

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Veduta del Canopo con lecopie del celebre ciclo distatue.

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Contatti

• Direzione Area Archeologica: tel. +39 0774530203fax +39 0774531979sito web: [email protected]

• Biglietteria - servizio svolto dalla Società Cooperativa Culture: tel: +39 0774382733villa.adriana@coopculture.itwww.coopculture.itInformazioni e prenotazioni:singoli: +39 06 39967900 lunedì-venerdì 9-18 sabato 9-14gruppi: +39 06 39967450 lunedì-venerdì 9-18 sabato 9-14scuole: 848082408 lunedì-venerdì 9-18 sabato 9-14 Gruppi scolastici: nel periodo dal mese di marzo al mese di ottobre,la prenotazione per il turno d’ingresso è obbligatoria.

Dove siamoArea Archeologica di Villa AdrianaLargo Marguerite Yourcenar, 100010 Villa Adriana - TIVOLI (RM)Il sito è raggiungibile con i mezzi pubblici:- da Roma con Metro B fermata Ponte Mammolo e bus Co.Tral direzione ViaPrenestina e fermata a circa 300 m dal sito, oppure bus Co.Tral direzione ViaTiburtina e fermata a circa 1 km dal sito, oppure bus Co.Tral direzioneTivoli/autostrada A24 e fermata a circa 1 km dal sito;- da Roma con treno FS, fermata Stazione di Tivoli e bus linea CAT numero 4,fermata davanti al sito archeologico.

OrariL’Area Archeologica di Villa Adriana è aperta tutti i giorni dalle ore:�9-17 dal 2 gennaio al 31 gennaio;�9-18 dal 1 febbraio al 29 febbraio;�9–18.30dal 1 marzo all’ultimo sabato di marzo;�9–19 dall’ultima domenica di marzo,con l’inizio dell’ora legale, al 30 aprile;�9–19.30 dal 1 maggio al 31 agosto;�9–19 dal 1 settembre al 30 settembre;�9–18.30 dal 1 ottobre all’ultimo sabatodi ottobre;�9-17 dall’ultima domenica di ottobre, con il ripristino dell’orasolare, al 31 dicembre.La biglietteria chiude un’ora e mezza prima.L’Area Archeologica è chiusa il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre, salvo aperture straordinarie su progetto MiBACT,che vengono comunicate sui siti istituzionali.

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Villa Adriana, veduta aereadella zona centrale con ilTeatro Marittimo.

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La Villa

Costruita tra il118 e il 138 d.C.da Adriano

(Publius AeliusHadrianus) natoprobabilmente adItalica, presso Siviglia(Spagna), il 24gennaio del 76 d.C.;adottato da Traiano,cugino del padre, gli

successe nell’imperonel 117 d. C.La villa si distribuì suun’area di almeno 120ettari, su un pianorotufaceo compreso tradue fossi, quellodell’acqua Ferrata aest e quello di Risicolio Rocca Bruna aovest. Per realizzare uncomplesso così

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grandioso Adrianodecise di spostare lapropria residenza fuoridalla capitale,scegliendo unterritorio verde e riccodi acque, nei pressi diTivoli, a 28 km daRoma, sui banchitufacei che siallargano ai piedi deiMonti Tiburtini.Attualmente l’area

visitabile è di ca. 40ettari.Le fonti letterarie citramandano cheAdriano, personalitàestremamenteversatile, amò inparticolar modol’architettura, cui sidedicò personalmente;le caratteristichedell’impianto dellavilla, che si

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differenziano dalleconsuetudiniarchitettonichedell’epoca, dimostranofuori ogni dubbioquesta suapartecipazione ecompetenza. A Roma,un esempio in talsenso può esserecostituito dal Tempiodi Venere, eretto nelForo; ma anche ilPantheon, rifacimentodel precedente tempiocostruito da Agrippa,da alcuni studiosiattribuito adApollodoro diDamasco, architettoufficiale

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dell’imperatoreTraiano, fu costruitoin forma nuova e contecniche innovative. ARoma si conserva unaltro importantemonumento fattoerigere da Adriano,Castel Sant’Angelo,originariamentedestinato a tombadell’imperatore esuccessivamentetrasformato infortezza dello StatoPontificio.La villa comprendeedifici residenziali,terme, ninfei,padiglioni, giardiniche si alternano

secondo unadistribuzione del tuttoinusuale, che nonrispecchia la consuetasequenza di ville edomus, ancheimperiali.I vari edifici eranocollegati fra loro, oltreche da percorsi disuperficie, anche dauna rete viariasotterranea carrabile epedonale per i servizi.Straordinaria era laricchezza delladecorazionearchitettonica escultorea della villache è stata oggetto difrenetiche e

sistematiche ricerche apartire dalRinascimento. Lespoliazioni di marmi,avvenute già in etàmedioevale perreimpieghi di variotipo, hannodeterminato unadispersione taledell’apparatodecorativo della villa,che quasi tutti iprincipali musei ecollezioni di Roma edel resto dell’Italia,nonché d’Europa,annoverano tra le loroopere esemplariprovenienti da VillaAdriana.

Villa Adriana, veduta aereadella zona settentrionalecon il Pecile e le GrandiTerme.

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Si tratta dell’unicoedificio del complessoresidenziale di VillaAdriana che, oltre adaver restituito unaserie cospicua disculture di soggettoegizio sia in passatoche nelle recenticampagne di scavo,presenti unacaratterizzazione instile egittizzante anchedegli elevati e perquesto può essereconsiderato una sortadi “ricordo di viaggio”.Esperto d’arte econoscitore dellacultura greca come loerano i Romani delsuo rango, e legato inparticolare ad Atene,Adriano appareparticolarmente

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Il cd. Antinoeion.

La visita

Scoprirete lemeraviglie delpassato immersi

nel verde di alberisecolari: ulivi, querce,lecci e cipressi cheospitano scorribandedi scoiattoli, accantoa maestosi pini ealberi di giuda che inprimavera si coloranodi rosa.Ci sono anche gattiintraprendenti, curiosidi conoscere nuovivisitatori e neglispecchi d’acqua carpeguizzanti e tartarugheche si crogiolano alsole; si possonoammirare simpaticimerli e martellantipicchi, mentre sul fardella sera le upupe simostrano in tutta la

loro raffinataeleganza frullando leali a bassa quota.

‘Antinoeion’

Nell’edificio,venuto in lucenelle

campagne di scavotra il 2002 e il 2005, èstato riconosciuto unluogo dedicato allamemoria di Antinoo,giovane favoritodell’imperatore, mortotragicamente nel Nilonel 130 d.C.La costruzione, che ibolli laterizi collocanocronologicamentedopo il 134, neglianni successivi alritorno di Adrianodall’Egitto, sicaratterizzasicuramente come

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luogo legato almondo egizio, di cuicolpiscono, a livellodi planimetria, lesomiglianze con ilSerapeo del CampoMarzio a Roma(esedra semicircolare,presenza di vasche,ripartizione in cortili,accesso attraversoarchi monumentali,presenza dei duetempietti affrontati) econ il santuario isiacodi Industria pressoTorino. La ripartizionein cortili delimitati damuri separati daangusti corridoi,insieme alla presenzadi acque e fontane,richiama i serapeiegizi, cometestimoniano gliesempi di Alessandria,sul delta del Nilo.

Modello ricostruttivo della villa realizzatodall’architetto Italo Gismondi negli anni Cinquantain occasione della nuova sistemazione per lafruibilità dell’Area Archeologica, a seguito degliimportanti ritrovamenti di scavo.Il Plastico è ospitato in un edificio modernorealizzato appositamente a questo scopo, suprogetto di Gismondi.

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l’Antiquarium, cheospita un’ampia sceltadelle sculturerinvenute negli scaviAurigemma deglianni Cinquanta delsecolo scorso, tra cuiil celebre ciclo distatue di dimensionimaggiori del vero,

che vediamo in copialungo il bordo dellospecchio d’acqua.Tra le operescultoree provenientida altri edifici dellavilla si segnalanol’Afrodite Cnidia el’Atleta dal Ninfeo conTempio di Venere, il

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Canopo: il colonnato adandamento curvilineo dellazona settentrionale.

sensibile al fascino diliturgie orientali emisteriche, alle qualiviene peraltroiniziato, cheesercitarono unasignificativainfluenza sul mondoromano anche sotto ilprofilo culturale.

Antiquariumdel Canopo

Gli ambientiadrianei situatilungo il

margine occidentaledel Canopo sono statiutilizzati peraccogliere

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Biblioteche

Sono i due edificitradizionalmente definiti

Biblioteca Greca eBiblioteca Latina. Idue corpi di fabbrica,orientati a nord,erano collegati fraloro da un portico eavevano l’ingressoprincipale su ungiardino arricchito dauna lunga fontanaconclusa da duevasche ottagonaliparallela al muro

Doriforo di Policletodalle Piccole Terme,l’Athena del tipoVescovali-Arezzodall’Edificio con TreEsedre, la Hera del tipoEfeso dalla Piazzad’Oro; e inoltre alcunepregevoli sculturefrutto di recentirinvenimenti nell’areadella cd. Palestra,presso il Teatro Greco,tra cui si segnala unastatua di Horus e unadi sfinge accovacciata. Tra gli elementiarchitettonicimarmorei, da internoe da giardino, espostia titoloesemplificativo pertestimoniare laricchezza eraffinatezza di arredi erivestimenti, sono dasegnalare dueraffinate basi dicolonna, capitelli condelfini e foglieacquatiche, fregicurvilinei figurati riferibili alla decorazionedel Teatro Marittimo edi Piazza d’Oro e unaserie di pilastri, chesostenevano pergolatidi vite, decorati conelementi vegetalipopolati da piccolianimali e oggetti cherimandano al mondoagreste.Fra i ritratti imperiali,quelli della dinastiadei Severidocumentano lafrequentazione dellavilla ad usoresidenziale almenofino agli inizi del IIIsec. d.C.

perimetrale dellaTerrazza Superiore. La Biblioteca Grecapresenta tre piani, dicui quello superioreera dotato diimpianto diriscaldamento; i vanie corridoi di serviziodove erano sistemati ipraefurnia, eranocollocati al pianointermedio che nonaveva nessuncollegamento direttocon il livellosuperiore.La Biblioteca Latina,

a due piani, presentaun’impostazionesimile a quella dellaBiblioteca Greca.Anche qui èidentificabile unasequenza di due saledisposte sullo stessoasse, di cui quellaanteriore, aperta sulgiardino con fontana,presenta nicchierettangolari allepareti, mentre la salaposteriore èarricchita nell’absidedi fondo da unbasamento per un

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Canopo: veduta notturna.

La Biblioteca Greca vistadall’interno del TeatroMarittimo.

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La presenza di unostibadium, o lettotricliniare, all’internodell’ampio padiglionea esedra del Canopoprova che ilcomplesso sia dainterpretare come ungrande spazio perbanchetto all’aperto,arricchito da giochid’acqua: le cascatelle,i canali, e il mosaicodi pasta vitrea sullagrande volta aombrello dell’esedraconferiscono alpadiglione quasil’aspetto di unafontanamonumentale. Lostibadium, costituitoda un basamento inmuratura di formasemicircolare e dallasuperficie inclinata,era coperto in anticoda tappeti e cuscini:gli ospiti vi sisdraiavano inoccasione del convito,rinfrescati dalloscorrere dell’acqua inrivoli, cascatelle efontane, checircondava icommensaligarantendo frescura euna piacevoleatmosfera, completatadalla vista sul lungospecchio d’acqua.Quest’ultimo,inquadrato da unpergolato e da siepi difiori, era completatoda numerose sculture,in parte emergentidall’acqua: su undado in muraturanella zonameridionale era

posizionato il gruppodi Scilla, mentre sullato opposto eraverosimilmentecollocato ilcoccodrillo-fontana dimarmo cipollino.Fra i ritrovamenti disoggetto egizio venutiin luce negli anniCinquanta, quandotutta l’area venneliberata dall’interro, sirinvennero, oltre alcoccodrillo, ancheuna statua dipersonaggiosemisdraiatoraffigurante il Nilo edue Sileni canefori(portatori di canestri)con funzione ditelamoni, derivanti damodelli di ambientealessandrino. Inaggiunta alla statuadi Iside scoperta daLigorio, sonocomunque poche lesculture di tipo egizioprovenienti concertezza dal Canopo,tutte peraltrorealizzate non in stileegittizzante, masecondo i canonidell’arte ellenistica.Non appare dunquegiustificata l’ipotesi di

gruppo statuario,collocato in modo daessere visibile anchedall’esterno;entrambi gli ambientierano rivestiti dimarmo, sia sulpavimento che sullepareti.I due edifici sono stativariamenteinterpretati: comebiblioteche, per lapresenza delle nicchie,come triclini estivi, perl’orientamento a norde l’affaccio sulgiardino, come turresa indicare la dimoradell’imperatore,secondo quanto silegge in Vitruvio, o,più recentemente,come ingressimonumentali all’areadi Palazzo.

Canopo eSerapeo

Si deve a PirroLigorio, famosoarchitetto

napoletano al serviziodel cardinale IppolitoII d’Este, ilriconoscimento delCanopo menzionatonella biografia diAdriano (ElioSparziano, VitaHadriani) nella “vallelonghissima” di fronteall’articolatopadiglione absidatocon giochi d’acqua,che egli definì tempiodel dio Canopo oNettuno.L’identificazione diquesta zona dellavilla con il canale

egizio checongiungeval’omonima città diCanopo – sede di uncelebre tempiodedicato a Serapide –con Alessandria, suldelta del Nilo, venneaccettata senzariserve, comedocumentaampiamente laletteraturaarcheologica: nonsolo Ligorio vi avevatrovato una statua diIside, masuccessivamente taledato sembròulteriormenteconfermatodall’attribuzione aquesta zona di VillaAdriana del ciclo disculture egittizzanti inbasalto e pietra nera,oggi conservate pressoi Musei Vaticani,frutto di ritrovamentisettecenteschi da partedei Gesuiti. Una recente riletturacritica delle fontiantiquarie ha tuttaviaconsentito direcuperare il veroluogo di ritrovamentodi tali sculture, dariconoscere nella zonadi fronte alle CentoCamerelle, l’‘Antinoeion’, compresaanch’essa nelSettecento nellaproprietà dei Gesuiti edove recentementesono venuti in lucemateriali del tuttoanaloghi, frutto dellecampagne di scavocondotte negli ultimianni.

1918 Villa Adriana

Padiglione absidato (cd. Serapeo) con giochid’acqua.

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caricare di unsignificato religioso –come ha fatto adesempio J.C. Grenier– questa zona dellavilla, la cui propostadi sistemazione, chelo studiosoricostruisce conl’insieme dellesculture di soggettoegizio provenienti daVilla Adriana,alluderebbe alrilancio del culto diSerapide promosso daAdriano e allacelebrazione delnuovo dio Antinoo.Tale teoria, che haavuto largo seguito,implica anche unaltro presupposto,ugualmente darigettare: chel’imperatore avessevoluto rappresentarequi l’ “Egitto delviaggio”, come lodefinisce Grenier,alludendo al viaggioin Egitto nel quale eramorto il giovanefavorito. In realtà,come provano imarchi di fabbrica

presenti sui laterizi, lacostruzione delCanopo va collocatain una datadecisamenteantecedente al 130d.C. e l’edificio notocome Canopo vapiuttosto interpretatocome unarappresentazioneevocativa di unambiente egizio insenso esotico, ungiardino niloticodestinato ai banchetti,analogamente alcanale sul delta delNilo, famoso per lefeste che vi sisvolgevano.

Caserma deiVigili

Risalente allaprima fasecostruttiva

della villa, quandodoveva trovarsi inposizione marginalerispetto all’area dellaresidenza imperiale,l’edificio, a più pianidispostisimmetricamente

intorno ad un cortilecentrale, vienegeneralmenteidentificato comealloggiamento delcorpo di guardia cheprestava servizionella villa, sulla basedelle analogie con laCaserma dei Vigili diOstia.Indubbiamente sitratta di una strutturadi servizio, comesuggeriscono ipavimenti in opusspicatum del cortile edegli ambienti apiano terra e ilprevalente uso dellegno per le scale diaccesso ai pianisuperiori e per ipavimenti dei restantiambienti affacciati suiballatoi.Recentemente è statoanche ipotizzato chel’edificio fosse adibitoa cucina del palazzo ea magazzino perderrate, ma la suastessa posizione e lapresenza di unaguardiola e di latrinesul lato occidentalesembrerebberocomunque farpropendere perl’ipotesi corrente.Trattandosi di unedificio a se stante,seppure modesto, parecomunque certo chenon fosse destinatoad ospitare ilpersonale più umile, ilquale alloggiava instanze ricavate nellesostruzioni, come adesempio nelle CentoCamerelle.

CentoCamerelle

La realizzazionedella spianatadel Pecile fu

possibile grazie allacostruzione di unpoderoso sistema disostruzioni, le CentoCamerelle, persuperare il dislivellocon la vallesottostante, che lungoil lato occidentaleraggiunge i quindicimetri di altezza. Comenella maggior partedelle sostruzioni dellavilla, la struttura disostegno è costituitada una serie diambienti contigui,allineati su pianisovrapposti fino a unmassimo di quattro. Le stanze,caratterizzate daidentiche dimensioni,con unica aperturasulla fronte, eranoaccessibili da ballatoiesterni in legnoraccordati da unascala in muratura;ugualmente in legnoerano i pavimenti deipiani superiori. Lamodestia deirivestimentiparietali epavimentali, l’altonumero di ambienti,cui deve il nomel’edificio, e il fattoche essi fosserocosteggiati da unastrada basolata che,inoltrandosi sotto ilvestibolo conpercorso sotterraneo,dava accesso diretto

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Caserma dei Vigili:particolare dell’ingresso.

Caserma dei Vigili.

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che per la presenza inalcuni vani di soffittimolto più bassirispetto a quelli deipiani superiori,possano essere statiutilizzati per lostoccaggio delle mercie dei prodotti cheservivano per lagestione della villa.

Cortile delleBiblioteche

Contrariamente aquanto sipotrebbe

pensare dalladenominazionecomunemente data aquesta area aperta,non si tratta delcortile relativo alleBiblioteche, la cuifacciata prospetta sul

lato opposto, quantopiuttosto di un ampioperistilio preesistente,riutilizzato nella faseadrianea confunzione dicollegamento fra variedifici: TriclinioImperiale, Hospitalia,Palazzo Imperiale,Terme conHeliocaminus, TeatroMarittimo eBiblioteche. La zona centrale, oggioccupata da olivisecolari, era sistemataa giardino e forsedotata anche difontane.Il ninfeo situato sullato settentrionale frale due Biblioteche,costituito da unambiente rettangolareabsidato, con nicchielungo le pareti,faceva già parte delcomplessoresidenzialerepubblicano, comeindica l’impiego dellatecnica dell’opusincertum nellemurature; nellatrasformazionedell’area voluta daAdriano, i muri delninfeo vennerorivestiti esternamentee la struttura vennerinforzata in modo dasostenere unacisterna, ancoraparzialmenteconservata al di sopradella volta, cheaumentasse l’apportodi acqua alla fontana,evidentemente alloscopo di creare nuovigiochi d’acqua.

nella villa.È possibile tuttaviache la serie diambienti a livello delpiano stradale, sia perl’estrema accessibilitàdalla strada carrabile,

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agli ambienti servilidelle terme, hapermesso di ipotizzareche si trattasse deglialloggi riservati alpersonale più umileche prestava servizio

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Cento Camerelle e ingressomonumentale a VillaAdriana con la stradadestinata all’Imperatore e aisuoi ospiti.

L'Antinoeion e sullo sfondole Cento Camerelle.

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riscaldamento fosse inrealtà una sorta diimpianto diclimatizzazione:durante la stagioneestiva le gallerie diservizio situate sotto ipavimenti degliambienti didestinazioneimperiale, potevanoessere utilizzati comecondotti per captare labrezza serale, grazie alpotere di aspirazioneesercitato da un fornoperiferico, in modo darinfrescare le stanzeper la notte egarantire un riposopiù confortevoleall’imperatore.In effetti, la strutturaripete negli elementicostitutivi la tipologiadi un palazzoimperiale, dotato disale di rappresentanza,tra cui l’ampioambiente affacciatosul Ninfeo-Stadio, dalquale si poteva vedereanche il giardino delPecile e spaziare conlo sguardo sullacampagna, versoRoma.In adiacenza al corporesidenziale, la cd.Peschiera, unastruttura destinataalle passeggiatedell’imperatore,costituita da unperistilio consottostante ampiocriptoporticoilluminato daquaranta finestre astrombo, che circondauna grande vascarettangolare.

Sala conPilastri Dorici

Si tratta di unvasto ambienterettangolare,

con ampia zonacentrale pavimentatacon lastre di bardigliodisposte in diagonalecircondata da pilastriscanalati etrabeazione a metopee triglifi di tipo dorico(da cui ladenominazione diSala con PilastriDorici); il corridoiodelimitato da pilastri,in parte ricostruito

Edificio con Peschiera:veduta dal Pecile.

Edificio con Peschiera: lemurature mostranonumerosi fori lasciati dallegrappe di fissaggio dellelastre di marmo cherivestivano le paretiinterne.

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Edificio con Peschiera: lacd. Peschiera.

Edificio conPeschiera

L’edificio,costituito dadue corpi

contigui, si sviluppasu due livelli, collegatiinternamenteda scale in muratura.La caratteristicaprincipale dellastruttura è quella diavere tutte le stanzedel piano superioreaffacciate sul Ninfeo-Stadio dotate disuspensurae, e quindiriscaldate. A questapeculiarità si deve ladenominazione diPalazzo d’invernoattribuita all’edificio. Tenuto conto della suaposizione dominante,dell’imponenza degliambienti e della riccadecorazionepavimentale eparietale in marmo,oggi ricostruibile soloin base alle improntenella malta diallettamento e/o aifori per le grappe di

fissaggio delle lastre,si è ipotizzato che sitratti della residenzavera e propriadell’imperatore,utilizzabile anchenella stagioneinvernale, data lapossibilità diriscaldamento.Nell’ala meridionale sitrova un vanoriscaldato e copertocon volta a crociera,dotato di due alcove,ciascuna con annessalatrina singola, cheaffacciava su ungiardino con vascad’acqua,originariamentecompletato da pregiatirivestimentimarmorei, che, per lesue caratteristiche, èda identificare con lacamera da lettodell’imperatore.L’ipotesi è stataconfermata da recentistudi, incollaborazione coningegneri impiantisti,che hanno dimostratocome il sistema di

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negli anni Cinquantadel secolo scorso,presenta una volta abotte ed è rivestito dilastre di marmo siasul pavimento chesulle pareti. Ancoraoggetto di dibattito èla tipologia dellacopertura della zonacentrale.La sala era affacciatasu uno spazio apertosistemato a giardino econcluso daun’abside, al centrodella quale ècollocato unbasamento per ungruppo statuario. Sul lato opposto, uncorridoio pavimentatoa mosaico bianco epiccoli rombi a piùcolori consentivaall’imperatore diaccedere al percorsolungo la Valle diTempe, checosteggiava il latoorientale della villa edi raggiungere Piazzad’Oro, a Sud, o didirigersi verso Nord,in direzione delTriclinio Estivo.

funzione dell’atrio,occupato interamentedalla fontana etrasformato quindi inspazio nonpercorribile,utilizzando come viedi accesso i duecorridoi laterali. Lasala rettangolarericcamentepavimentata inmarmo e circondatada uno strettocorridoio con colonnecorinzie, su cuiprospettano le treesedre che hannodato il nome

all’edificio, eraprobabilmentecoperta da una voltaa crociera.In recenti scavi in unambiente dell’alaverso l’Edificio conPeschiera è statarinvenuta una grandequantità di elementimarmorei di varieforme e colori,appartenenti alrivestimento dellepareti, oltre che deipavimenti; lo studiodei materiali e dellaposizione delle lastre,sulla base dei fori

Edificio con Tre Esedre.

Edificio con Tre Esedre: lapreziosa decorazione di unabase di colonna della salacentrale.

Edificio con Tre Esedre:particolare di una delleesedre con fontana alcentro.

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Sala dei Pilastri Dorici.

Edificio con TreEsedre

L’articolatocomplesso sicompone di

due ali, l’unacaratterizzata da unasequenza di spaziaperti con giochid’acqua e l’altracostituita da una seriedi ambienti riscaldatie rivestiti di marmipregiati. Si tratta diuna sorta di sontuosoe monumentalevestibolo, a serviziodell’Edificio conPeschiera.La parte prospicienteil Pecilerappresentava il veroe proprio atrio,accessibile dal muroSud del grandeportico, che siinterrompeva incorrispondenza di unagrande fontanarettangolare,circondata da colonnee arricchita di statue,oltre la quale losguardo venivaconvogliato verso lagrande statua entrouna nicchia situatasulla parete di fondodella sala centrale,che si ergeva inposizionesopraelevata tra duefinestre cheaffacciavano su duefontane ottagonali.Con un ingegnosoespediente, propriodella sua concezionearchitettonicainnovativa, Adrianorovescia qui la

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sala rettangolare convolta a crociera, sucui si aprivano a unlivello inferiore duevasche accessibili permezzo di gradinirivestiti di marmo,l’una absidata e l’altrarettangolare, checostituivano lepiscine per il bagnofreddo; entrambi gliingressi eranoinquadrati da altecolonne di marmocipollino con capitelliionici di marmobianco assai raffinati;la vasca absidata eraabbellitaoriginariamente dastatue, come indica lapresenza di nicchienella parete di fondo.Dal frigidarium sipoteva accedere, oltre

che all’ambientecircolare per lasudatio, anche aun’ampia sala convolta a crociera, chepresenta un soffittodecorato da stucchicon motivi geometricie medaglioni figuratidi cui rimane traccianei pennacchiangolari.

lasciati dalle grappedi ancoraggio almuro, hannoconsentito diformulareun’attendibile ipotesiricostruttivadell’originariadecorazione parietaledi tale ambiente,confermandol’estrema qualità eraffinatezza degliinterni destinatiall’imperatore.

Grandi Terme

Devono la lorodenominazionesia

all’ampiezza deisingoli ambienti chealla vastità disuperficie occupatarispetto agli altriimpianti termali dellavilla.Entrambi i complessidelle Piccole e GrandiTerme erano collegati,sul lato occidentale, da un corridoiosotterraneo chepermetteva l’accessoai praefurnia ed eradirettamenteraggiungibile dalpersonale di servizioalloggiato nell’areadelle Cento Camerelle.Lungo questo lato sidispongono gliambienti riscaldati,tra i quali la sudatio,di forma circolare ecopertura a calottacon occhio centrale,che conserva ancoratutta la suaimponenza,nonostante il crollodella porzione

frontale su cui siaprivano le tre grandifinestre per catturare iraggi solari. Sisuccedono poi itepidaria – stanzeriscaldate che inalcuni casipresentano, oltre altradizionale sistemadi suspensurae sottoil pavimento, ancheun’intercapedinelungo le pareticostituita da tubuli ocondotte di mattoniforati per lacircolazione dell’ariacalda; seguono icaldaria, ambientiprovvisti di vascheper il bagno caldo.La zona centrale èoccupata quasiinteramente dalfrigidarium, un’ampia

Grandi Terme e Pretorio:veduta dall’alto.

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Grandi Terme: le imponentistrutture dell’edificio termalepiù ampio della residenzaimperiale tiburtina.

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un’ampia scalascende al cd. TriclinioImperiale, incentratosu una grande salaper coenatio,pavimentata amosaico bianco enero con motivo arombi, inquadrata dadue corridoi su cui siaprono numerosiambienti minori; lasala si concludevaverso nord con unportico affacciatoverso l’esterno, doveanche in anticodoveva trovarsi unvasto giardino. Dal portico si potevaaccedere alla Valle diTempe e al percorsoche conduceva versoPiazza d’Oro e la zonameridionale dellaresidenza.

Ninfeo conTempio diVenere

Innalzato susostruzioniprospicienti la

Valle di Tempe, ilNinfeo era costituitoda una spianatasemicircolareoccupata al centro dauna tholos (tempiettorotondo) coperta dategole di marmo; sullato dell’affaccioverso la campagna,un grande ninfeo,costruito a quotainferiore, assicuravaun effettoscenografico a chi sitrovava ad osservarel’edificio dal basso. Nonostante l’opera di

restauro degli anniCinquanta del secoloscorso, che hacomportato ilriposizionamento dialcune colonne edella relativatrabeazione, l’aspettooriginario delcomplesso èparzialmentecompromesso dagliinterventisettecenteschi per lacostruzionedell’attualefabbricato, il CasinoFede, che si insediòsu una delle dueabsidi checaratterizzavano ilNinfeo,incorporandone e inparte distruggendonele strutture.La statua di Afrodite,del tipo della Cnidia,opera del celebrescultore Prassitele,rinvenuta durante gliscavi, è attualmenteesposta pressol’Antiquarium delCanopo, mentreall’interno deltempietto circolare,dove doveva trovarsioriginariamente il

Hospitalia: particolare delladecorazione pavimentale amosaico bianco e nero conmotivi geometrici evegetali, diversi per ciascunambiente.

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Su ciascun lato dellavasca rettangolare uncorridoio permettevadi raggiungere unambiente conpavimento a mosaicobianco con fascianera intorno,interpretato da alcunicome sphaeristerium(sala adibita al giocodella palla),prospiciente lapalestra: quest’ultimaera costituita da unampio cortile in opusspicatum circondatoda un porticopavimentato amosaico, oggicompletamente privodelle colonne. Nonostante che ilcomplesso si impongaper la suamonumentalità, nonpresenta unadecorazione sfarzosacome le altre termedella villa; se sieccettuano la grandesala con gli stucchi el’ambiente contiguo,pavimentato in opussectile, la decorazionedei rivestimenti èsenza dubbio menoesclusiva: ipavimenti, in granparte conservati, sonodi mosaico bianco,eventualmentebordato da una o duefasce nere e le paretierano rivestite diintonaco anziché dimarmi, caratteristicheche fanno propendereper un uso da parte diutenti di livellosociale inferiore.dell’imperatore

Hospitalia

Sono edificidestinati apersonale di

medio rango, alseguito della corte (adesempio ufficiali dellacoorte pretoria,sacerdoti).Il complesso degliHospitalia (o Stanzeper ospiti), lungo unodei lati minori delCortile delleBiblioteche, ècostituito da unampio corridoiocoperto da mosaicobianco con crocettenere, su cui si apreuna doppia serie dicubicula (stanze daletto), ciascunapredisposta per treletti. Ogni stanza haun pavimento condecorazione diversain mosaico bianco enero, con disegnigeometrici o florealicomplessi nella partecentrale e motivi piùsemplici nelle alcove,dove eranoposizionati i letti.Il corridoio centraletermina in un’ampiasala con nicchie sulfondo, chedocumentano, nellatecnica murariaadoperata (opus quasireticulatum), ilriutilizzo dipreesistenzeappartenenti alla villadi epoca repubblicanache occupava questaparte della residenzaadrianea.Sul lato opposto

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a seguito di recentiindagini: l’ampialatrina singola,originariamenterivestita di marmipregiati e con voltadecorata a stucco,aveva un affaccio sulperistilio. Il giardinoera percorso da unalunga vascarettangolare e siconcludeva con unpergolato sorretto dapilastri con fontanaquadrata al centro; lasistemazionecomprendeva anchesei fontane minori diforma esagonaleposizionate all’esternodel pergolato. L’alameridionale eraoccupata da unpadiglione (oggidistrutto come delresto quasi tutta lazona circostante)delimitato dacolonne, dal quale sipoteva ammirare unaninfeo a esedragradonato, connicchia centrale ecascatelle checonsentivano effettid’acqua scenografici.La collocazione stessadi questo ambientesopraelevato, convista sulla fontanamonumentale e sulcortile centrale, faipotizzare che sitrattasse di un luogoper soggiornaredurante la caluraestiva; lecaratteristichearchitettoniche edecorative della salarichiamano analoghi

esempi esistenti aRoma all’epoca diAdriano, comel’Auditorium diMecenate,trasformato intriclinio estivo forseda Tiberio eugualmentecaratterizzato da unapianta absidata concavea gradonata egiochi d’acqua.

Palazzo

Costituisce ilprimo nucleodella residenza

imperiale, edificatonell’area dellaprecedente villarepubblicana, dellaquale vengonoriutilizzati ambienti esingole murature,talvolta ancorariconoscibili neltessuto strutturale deivari corpi di fabbrica.Una scala neconsentiva l’accessodal Cortile delleBiblioteche. IlPalazzo, che siarticola in più zone,in un’alternanza dicortili e areesistemate a giardino,

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Direttamentecollegato a Nord conil Pecile, le Terme conHeliocaminus nonché,attraverso unpassaggio sotterraneo,con il TeatroMarittimo e la Saladei Filosofi, il Ninfeo-Stadio aveva l’accessoprincipaledall’Edificio con TreEsedre. In asse con lasala centrale copertadi quest’ultimo era uncortile, fiancheggiatoda portici, attraverso iquali si potevaraggiungere sial’Edificio conPeschiera, ubicato sullato opposto, che ledue ali del Ninfeo-Stadio.L’ala settentrionale ècostituita da un vastogiardino rettangolare,sul quale si aprivanotre lussuosi ambientidi destinazioneimperiale dotati diuna latrina, rinvenuta

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simulacro, è statocollocato un calco. Inpiù zone sono ancoravisibili i resti dellapreziosapavimentazione inopus sectile, chepresenta un disegnodiverso per ciascunambiente del Ninfeo.

Ninfeo - Stadio

L’azzeramentodegli elevati aseguito delle

spoliazioni dell’ampiaarea sottostante al cd.Palazzo d’Inverno nesuggerìl’interpretazione comeStadio, unicamente inbase alla pianta: inrealtà si tratta di unospazio a verde conpadiglione e fontane,da cui il nomeconvenzionale diNinfeo – o Giardino-Stadio con il qualetale spazio vienedesignato ancora oggi.

Tempio di Venere.

Palazzo: veduta della partemeridionale del peristilio.

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colonne, il cuipavimento, amosaico,particolarmente riccoed elaborato,comprendeva unadecorazione figuratacon vari soggetti:riquadri con centauriassaliti dalle belve,oggi ai Musei diBerlino, e riquadricon divinità emaschere, pervenutiai Musei Vaticani e inparte esposti nelGabinetto delleMaschere.Nella zona centraledel Palazzo, lungo illato orientale delcortile, sono collocatii cubicula (stanze daletto), mentre unpavimento a mosaicobianco con frammentidi marmi coloratipermette di accedere,tramite un portale, adun’area scoperta inopus spicatum condue fontane circolari;sul lato opposto ungrande ninfeo aesedra semicircolare,originariamentecaratterizzato danicchie con fontane egradinate sulle qualil’acqua scorreva finoad una vasca ai piedidella cavea.All’estremitàoccidentale delPalazzo, presso laCaserma dei Vigili, èsituato il TriclinioEstivo, un ambientesemicircolare concopertura a volta,dotato di nicchie perstatue e fontane, la

circondati da colonnee pilastri, ricalca, adifferenza di altrisettori dellaresidenza, gli schemiconsueti di domus evillae; lungo il latoorientale si trova unavasta zona scoperta,che mantenne lamedesimadestinazione d’uso averde fin dall’epocarepubblicana, anchese non ne conosciamola sistemazioneoriginaria.Ben riconoscibilenella partesettentrionale è unvano quadrangolare,affacciato sul cortile apilastri soprastante ilCriptoporticorepubblicano,caratterizzato dagradini e da una seriecontinua di nicchierettangolari; latipologiadell’ambiente ne hasuggeritol’identificazione conuna biblioteca: nellerientranze dei murierano collocatioriginariamente gliscaffali per ivolumina e nellanicchia circolare sulmuro di fondo eraprobabilmentecollocata una statua. Da uno dei dueambienti contigui,ugualmenteprospicienti il cortileporticato, si accede alTriclinio dei Centauri,una sala absidata,suddivisa in trenavate da due file di

cui destinazioneconviviale ècomprovata dallapresenza di unostibadium (banchinautilizzata come lettotricliniare) inmuratura; la tipologiadella struttura,caratterizzata dagiochi d’acquaformati da cascatelledalle quali l’acquazampillava in uncanale costruito allespalle del lettotricliniare, ricorda davicino lo schema delSerapeo. Davanti allasala si estendeva ungrande giardino.

Pecile

Interpretato comerichiamo allacelebre Stoà

Poikile di Atene, ilPecile era unquadriportico, chedelimitava un enorme

giardino con grandevasca centrale; oggiin corrispondenzadelle originariecolonne che nesorreggevano il tettoa spiovente sono statecollocate piante dialloro tagliate acilindro.La partesettentrionale eracostituita da undoppio portico, di cuisi conserva l’interomuro di spina alto 9metri e lungo 180, lecui terminazionistondate favorivano

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Pecile: veduta della sommitàdel muro del porticosettentrionale verso la Sala deiFilosofi.

Pecile: i cespugli di allorotagliati a cilindro alludonoalle colonne del portico checircondava l’ampio giardino.

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la reiterazione delpercorso intorno allastruttura muraria,consentendo di farelunghe passeggiate; laripetizione del giroper un certo numerodi volte permetteva diraggiungere ilnumero di passiconsigliato dopopranzo dai medici perrestare in buonasalute .Dal Pecile si potevaaccedere, tramitescale, alla Sala deiFilosofi e al TeatroMarittimo, da un lato,e, dall’altro,all’Edificio con TreEsedre, al Ninfeo-Stadio e all’Edificiocon Peschiera.Diversamente dallasituazione odierna, incui lo sguardo siperde sia versol’interno della villache oltre il perimetrodel Pecile, il giardinoera circondato daglialti muri del porticocolonnato, sia puredotati di ampiefinestre checonsentivanol’affaccio esterno.

Piazza d’Oro

Il nome moderno èdi per séindicativo del

ricchissimo arredoarchitettonico escultoreo delcomplesso, cheproprio per questomotivo vennespogliato in manierasistematica deirivestimenti e più

tramite un corridoioporticato, aperto sullato orientale, acopertura piana.La tipologia degliambienti, la presenzadi giochi d’acqua e disale con affaccio sullacampagnacircostante, l’impiegoesclusivo di opussectile per tutti ipavimenti di questoedificio – adeccezione dei dueambienti ai lati delvestibolo, checomunquepresentavano unraffinato mosaicopolicromo a tessereminute(micromosaico) – einfine l’ampio uso dirivestimenti parietali

Caracalla.L’edificio presenta ungrande giardinocentrale, percorsolongitudinalmente dauna lunga vascarettangolare ecircondato da ungrandioso portico apilastri consemicolonne inlaterizio addossatealle pareti; lo spaziodel portico,pavimentato con opussectile, era suddivisoin due navate dacolonne in cipollino egranito alternati.Lungo i lati maggiori,due corridoi parallelial portico immettononei diversi ambienti.All’edificio si accededal lato settentrionale Piazza d’Oro: veduta aerea.

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volte scavato, apartire dalCinquecento, allaricerca, spessofruttuosa, di “tesori”.Dal sito provengononumerose celebrisculture in marmo edelementiarchitettoniciconfluiti nelleraccolte di diversimusei e collezioniestere. L’importanza eil prestigio diquest’ala della villa inepoca adrianea, maanche dopo la mortedell’imperatore, èsottolineata del restodal ritrovamento diritratti imperiali dellaconsorte di Adriano,Vibia Sabina, diMarco Aurelio, di

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rivestimenti parietaliconsente diindividuare gliascendenti, o condottiverticali per lafuoriuscita delvapore, che venivacosì convogliatoall’esternodell’edificio manmano che siraffreddava, sostituitoda nuova aria calda. Al centro delcomplesso è ilfrigidarium, con duegrandi vaschecontrapposte rivestitedi lastre di marmobianco, accessibilimediante scale; lospazio scopertocontiguo,parzialmenteporticato, è daidentificare con lapalestra, secondo unoschema ripetuto nelcontiguo complessodelle Grandi Terme.Nonostante ladenominazione, lePiccole Termerappresentano unodegli edifici piùlussuosi della villa: laprofusione e varietàdei marmi impiegati,che caratterizzavanotutti i pavimentidell’edificio sonoesemplificati dai restiancora visibili in uncorridoio e in unpiccolo ambientelungo il latoorientale. Allaricchezza e preziositàdei rivestimenti siaffiancano soluzioniarchitettonicheparticolari, che

confermano ladestinazioneimperiale di questocomplesso termale.

Pretorio

Identificato untempo comealloggio dei

pretoriani cheprestavano servizio alseguitodell’imperatore,l’edificio si componein realtà di due corpiben distinti tra loro.La parte inferiore èformata da tre pianisovrapposti di piccoliambienti noncomunicanti, conpavimenti in legnosostenuti da mensolein travertino,accessibili da ballatoiesterni collegati fraloro da una scala inmuratura all’estremitàoccidentale. Il sistemacostruttivo è del tuttoanalogo a quello delleCento Camerelle edegli altri ambienti diservizio della villa, il

Resti del Pretorio esostruzioni.

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a lastre di marmo,deducibile dainumerosi fori per legrappe di fissaggio,confermano l’ipotesiche questa zona dellavilla fossestrettamente legata afunzionirappresentanza,frequentatadall’imperatore e daisuoi ospiti.

Piccole Terme

Uno degliambienti piùcaratteristici è

la sala ottagona, dallepareti ad andamentoconcavo-convessoche si concludono inuna cupola ancora ingran parteconservata. Incomunicazione conquest’ultima, eugualmenteriscaldata, è la salacircolare, o tholos,

con copertura acupola emisferica eocchio centrale,destinata alla sudatio,e, sul medesimo lato,gli altri ambientiriscaldati.L’esposizione asudovest, che si ripetein tutti i complessitermali della villa,rispecchia fedelmentele prescrizioni dettateda Vitruvio per potersfruttare al massimol’azione dei raggisolari nel primopomeriggio, quando iRomani erano solitifrequentare i bagni.Il collassamento deipavimenti, dovuto alcedimento dellesuspensurae, hamesso in luce icondotti chepermettevano lacircolazione dell’ariacalda proveniente daipraefurnia, mentre laspoliazione dei

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Piccole Terme: particolaredel soffitto di un ambiente.

Piccole Terme: latooccidentale.

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lato e il TeatroMarittimo dall’altro,ciascunoraggiungibileattraverso dueingressi, appareprobabilel’identificazione conuna sala di attesa pergli ospiti. Le nicchiepotevano forseospitare un ciclostatuario per celebrarela famiglia imperiale.

Teatro Greco

Nonostante ilnome, il TeatroGreco richiama

più da vicino i teatriromani per lapresenza disostruzioni voltate,certamente usateanche come ambientidi servizio, anche sein parte addossato albanco di tufo È ancora percepibilel’andamento

gradonato dellacavea, distinta in duesettori da un’unicascalinata centrale,parzialmenteconservata; allasommità è un piccoloambienterettangolare, che èstato recentementeinterpretatocome tribunadell’imperatore.Ai piedi della cavea,si riconosconol’orchestra, ovvero lospazio dove sidisponeva il coroquando venivanorappresentate tragediee commedie, e ilproscenio, o palco sulquale recitavano gliattori; di formarettangolare,quest’ultimo èconservato solo nellaparte inferiore: nonsono infatti visibili iresti del fondale fissoin muratura, la frons

Teatro Greco.

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Sala dei Filosofi: interno.

che consente diipotizzare per questoedificio unadestinazione d’uso perattività svolte dapersonale servile.Anche in questo casogli ambienti avevanouna funzionesostruttiva per ilcorpo superiore delcomplesso, unpadiglione con diversiambienti decorato dalesene in lateriziooriginariamenterivestite di intonaco:la tipologia degliambienti e laposizioneparticolarmenteelevata lo connotanocome appartenentealla zona nobile delcomplessomonumentale.Tra il Pretorio e leGrandi Terme unasequenza di ambienticon pareti affrescate asemplici fasce especchiature,provvisti di latrine – epertanto interpretabilicome alloggi – sonostati attribuiti agliartigiani che

lavoravano perl’arredo della villa: daquest’area proviene,infatti, una grandequantità di scarti dilavorazione dimarmo, oltre ad unmodelloarchitettonico inmarmo bianco per larealizzazione di uno‘stadio’, che non fumai costruito.

Sala dei Filosofi

Si tratta diun’imponentesala absidata, il

cui nome è dovutoalla presenza di settenicchie nella parete difondo dove si èipotizzato che fosserocollocate le statue deisette saggi.L’ambiente erainteramente rivestitodi marmo, comedocumentano leimpronte delle lastresulla malta diallettamento lungo lepareti e i fori per legrappe di fissaggio, ela rapida descrizionedi Pirro Ligorio cipermette diricostruirne almeno inparte l’aspettooriginario: la sala erarivestita di porfido siasulle pareti che sulpavimento, concolonne di cipollinoed era probabilmentecoperta da un soffittoa cassettoni.Consideratil’ampiezza della sala,l’insistito impiego delporfido, la contiguitàcon il Pecile da un

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scaenae, solitamentea più piani eprovvisto dinumerose porte efinestre, che, oltre adelimitare lo spaziodove avveniva larecita, era utilizzatoper gli effetti scenici.Le dimensionirelativamente ridottee la collocazione nelcomplessoresidenzialesuggeriscono diinterpretarlo cometeatro di corte, perl’imperatore e i suoiospiti.

TeatroMarittimo

Si tratta di unodei monumentipiù noti e

rappresentati di VillaAdriana ed è divenutouno dei simbolidell’unicità e dellaconcezione innovativadell’impiantoarchitettonico

dell’intero complessoresidenziale. L’isolaera accessibileattraverso due pontigirevoli in legno e lasensazione, ancoraoggi, è quella di unluogo nel qualepotersi ritirare persvolgere in tranquillitàle proprie attività. Un portico circolaresorretto da colonneioniche, che si riflettesull’acqua di un ampiocanale anulare,circonda l’isolaartificiale, che ospitauna vera e propriaresidenza. In effetti, lospazio, seppure ridottoe condizionato dallapianta circolare, èstato sfruttato inmaniera ottimale perrealizzare tutti gliambienti essenziali diun’abitazione,ripetendo lo schematipico della domus,con atrio, cortile confontana, portico perpasseggiare, tablino,

cubicula, impiantotermale e, perfino, trelatrine, ubicate neglispazi di risulta. Oltreall’originalità dellacostruzione e allaraffinata qualità delledecorazioniarchitettoniche, cheannoverano fregimarmorei consoggetto marino ecorse circensi, colpiscel’estrema funzionalitàdella costruzione persoddisfare le esigenzedell’imperatore.

Terme conHeliocaminus

L’edificiotermale piùantico della

villa, costruito aridosso dell’areaoccupata dallaresidenza

repubblicana, deve ilsuo nome all’ipotesiche l’imponente salacircolare per lasudatio fosseriscaldata solo dairaggi solari(heliocaminus),mentre le indaginisuccessive hannodimostrato anche lapresenza di unsistema tradizionalead ipocausto sotto ilpavimento. La sala, coperta dauna cupola acassettoni, con occhiocentrale, era dotata dicinque grandifinestre, interamentecrollate, cheaffacciavano verso ilNinfeo-Stadio. Alle spalle della sala èriconoscibile ilfrigidarium, ambienterettangolare aperto su

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Teatro Marittimo: la domussull’isola artificiale.

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Teatro Marittimo: resti delportico che circondaval’isola; in primo piano ilponte in muratura, chesostituì in epoca tarda unodei due ponti mobili dilegno che consentivanol’accesso alla domussull’isola.

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esterna, ricalcata daquella attuale,permetteva diraggiungere il pianointermedio, dove è unpadiglione conaffaccio panoramicosulla campagnacircostante.Considerata lasfarzosità delladecorazione degliambienti, ilpadiglione non èstato progettato comeappendice delTriclinioImperiale, caratterizzato da livelli piùmodesti, ma comezona difrequentazioneimperiale lungo l’assenord-sud, checollegava il TeatroGreco a Piazza d’Oroe all’area meridionaledella villa.

Torre diRoccabruna

Situata inposizionemarginale,

all’estremitàoccidentaledell’oliveto di RoccaBruna, la massicciacostruzione, chealcuni ritengonoispirata alla celebreTorre pressol’Accademia di Atene,era costituita da unparallelepipedo a basequadrata sul quale siimpostava un corpocilindrico accessibileper mezzo di unarampa su sostruzionead archi, tuttora

percorribile.La poderosa strutturae la presenza dielementiarchitettonicimarmorei dicirconferenze diversesuggeriscono che lacostruzione avesseoriginariamente piùpiani: è verosimileche abbia avuto lafunzione di belvedereche ha ancora oggi,con affaccio sullacampagna romanafino a Roma e oltre,ma anche diosservatorioastronomico; del restoconosciamo lapassione

Roccabruna: edificio erampa di accesso al primopiano.

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Terme con Heliocaminus:particolare della volta edella vasca della sudatio.

una grande piscinacircondata da unportico colonnato eprovvisto di unaseconda vascasemicircolare, dalquale si accedeva,attraverso una stanzariscaldata, alcaldarium; nellerientranze delle paretidi questo ambiente,purtroppo moltodanneggiato, eranoricavate le due vascherettangolari per ibagni caldi.L’originariorivestimento parietalee pavimentale di tuttol’edificio in lastre dimarmo, di cui siconservano alcunetracce, e l’impiego dimosaico non decoratosolo per i pavimentidei corridoi diservizio o della salacircolare riscaldata,conferma lapertinenza delcomplesso alla zonanobile della villa.

Terrazza ePadiglione diTempe

Costituisceancora oggiuna delle zone

più suggestive dellavilla per il rapportotra architettura epaesaggio,identificata conTempe, valle dellaTessaglia, citata fra iluoghi di villaAdriana ricordati daSparziano nellaHistoria Augusta.Sul terrazzamento siimposta unpadiglione a tre piani,di cui quello inferiore,denominato“Stallone”, èconnotato comeninfeo, al cuiinterno all’iniziodell’Ottocento vennerinvenuta una statuaframmentaria diErcole; da questolivello una rampa

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Torre di Roccabruna.

Terme con Heliocaminus:sudatio.

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snodo delle CentoCamerelle, dove sinotano ancora duespezzoni di muraturapertinenti ad un arco,la carreggiataformava un circuito aforma di stadio perrendere il percorsoobbligatoriamente asenso unico erisolvere i problemiderivanti dallapresenzaconcomitante diveicoli in arrivo e inuscita sul medesimotratto. Una seconda stradabasolata corre inparallelo, ad unaquota inferiore, lungole Cento Camerelle, e,in corrispondenza delVestibolo, prosegueaddentrandosi nella

villa in sotterraneo,con un percorsoarticolato in piùbracci; ilcriptoportico,illuminato da finestrea strombo, collegavadirettamente glialloggi degli schiavicon il corridoio deipraefurnia delleGrandi Terme e dellePiccole Terme,consentendo lagestionedell’impianto diriscaldamento. Un alto muro, di cuioggi rimangono pochiresti, impediva lavista degli ambientidi servizio dalla zonadi frequentazioneimperiale, su cuiprospetta il cd.Antinoeion.

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riconoscibili per lasistemazione adaiuole, realizzati siasul lato orientale chesu quello occidentale,quest’ultimo incorrispondenzadell’accessomonumentale allavilla. L’ingresso erasottolineato daun’ampia scalinata, dicui si conserva solo ilmuro verticale difondo, fiancheggiatada due nicchie perstatue sovrastantialtrettante fontane.La strada di accessobasolata, venuta inluce in anni recenti,presenta unacaratteristicainconsueta: a partiredalla zona incorrispondenza dello

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dell’imperatore perl’astrologia,alimentata dallanotizia dellacomparsa in cielo diuna nuova stella, chesi sarebbe vista dopola morte del favoritoAntinoo.L’interno si componedi una grande salacon copertura acupola rivestita diintonaco azzurro, untempo pavimentata inmarmo condecorazione a fasceconcentriche ditriangoli e medaglionecentrale, di cuirestano le improntesulla malta diallettamento. Lungoun breve corridoio sullato occidentale èricavata una strettafinestra strombatarealizzata in unaseconda fase, che hauna particolareinclinazione versol’alto, adatta apuntare lo sguardoverso una determinatazona del cielo: studiastronomici hannosuggerito che lafinestra inquadrasse lastella di Antinoo, unastro visibile solosaltuariamente, chesarebbe comparsonell’anno 130 d.C.

Vestibolo

Il Vestibolocomprendeva unfabbricato, del

quale restano solo leporzioni inferioridegli elevati, e duegiardini, ancora

Vestibolo: giardino con aiuole.

Page 26: UN ES CO I TESO RI D’ITALIA EL’UN ES CO

48 Villa Adriana

Indice

L’UNESCO 3

1999 Villa Adriana iscritta nella World Heritage List 4

La Villa 8

La visita 12