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ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO SCUOLA DELL’INFANZIA DI LENO PLESSO VERDE C’ERA UNA VOLTA UN CASTELLO VIAGGIO TRA REALTA’ E FANTASIA ANNO SCOLASTICO 2013/2014

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ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO

SCUOLA DELL’INFANZIA DI LENO

PLESSO VERDE

C’ERA UNA VOLTA

UN CASTELLO

VIAGGIO TRA REALTA’ E FANTASIA

ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO

Via F.lli De Giuli 1, 25024 LENO ( Brescia) ; Tel. 030.9038250 – Fax 030.9068974

codice ministeriale BSIC89600Q - C.F. 88004450172

E-mail [email protected][email protected]

Anno scolastico 2013/14 Sezioni: 2 cap- 3 cap –4 cap

TITOLO DEL PROGETTO

C’ERA UNA VOLTA UN CASTELLO

VIAGGIO TRA REALTA’ E FANTASIA

AREA DEL BISOGNO

Ragioni della scelta(motivazioni del progetto, esplicitazione dei bisogni dei soggetti)

…”. Una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo suoni e immagini,analogie e ricordi, significati e suoni,in un movimento che interessa l’esperienza e la memoria, la fantasia e l’inconscio”…..

GianniRodari

Il progetto didattico,c’era una volta un castello,è stato predisposto al

fine di continuare il percorso di conoscenza del proprio territorio

(seppure in senso lato), avviato nel precedente anno scolastico.

PROGETTARE IL PROGETTO

Il team docente ritiene che il castello sia particolarmente coinvolgente in

quanto è un elemento fortemente presente nell’immaginario infantile, e

viene visto dai bambini come un luogo magico nel quale vivono personaggi

che attraverso situazioni avventurose stimolano la loro fantasia. Si

ritiene quindi che tale parola, per dirla come Rodari, possa diventare

pretesto per attivare la loro curiosità e fantasia.

Il castello tuttavia è anche un luogo fisico, con una sua struttura ben

definita. Dal tema di fondo si intendono proporre quindi imput che

orientino i bambini e le bambine verso la dimensione della fantasia, ma

anche verso la dimensione della conoscenza e della scoperta di alcuni

mutamenti culturali avvenuti nel tempo.

Il percorso di conoscenza prenderà avvio con la visita al castello di

Padernello, inteso come testimonianza reale sul territorio, così che

attraverso l’esperienza diretta i bambini potranno osservare,

sperimentare, formulare e confrontare dati ed ipotesi.

AREA DELLE FONTI

Riferimenti Teorici -Indicazioni Nazionali per il Curricolo - 2012

-Gianni Rodari- “grammatica della fantasia” – ed. Einaudi ragazzi

-Claudio Girelli – “costruire il gruppo” – ed. La Scuola

-Massimiliano Magli –“ Padernello, il borgo intatto: un fossato, un ponte

levatoio” - in le case di Elixir – ed 11

-Pietro Cazzago – “dal vissuto al simbolo, per i tre, quattro e cinque anni”

– ed. La Scuola

-Beppe Pea, Piccinini – “tutto è ritmo” – istituto comprensivo di Leno

-Caldelli, D’Amore, Giovannoni –“ il bambino matematizza il mondo”- La

Nuova Italia

-Pontecorvo – “una scuola per i bambini”-

-Paola Nicolini – “intelligenze in azione” – ed. Junior

Collegamenti con il Pof Capitolo N°01 “vision e mission”: idea di persona

Le insegnanti del plesso assumono appieno l’idea di persona indicata nel

POF, che in sintesi, è quella di un bambino che:

-possiede una precisa identità

-è consapevole dei suoi punti di forza, ma anche delle conquiste che deve

ancora raggiungere

-è disponibile a sperimentare la relazione con i pari, anche se diversi da sé

- evidenzia il desiderio di diventare grande

-gradualmente si rende autonomo dall’adulto aumentando la gestione in

proprio delle attività riferite ai bisogni della sua persona,

all’organizzazione ed esecuzione delle proprie attività e di compiti

-sa fare scelte motivate

-capisce che per vivere assieme ci sono delle regole precise da rispettare

e cerca di farlo.

Capitolo n°10: linee guida per l’ampliamento dell’offerta formativa:

insieme per imparare, crescere, collaborare nella legalità condivisa.

AZIONI DI SVILUPPO

●Fasi di sviluppo del progetto Gli imput iniziali delle attività didattiche verranno forniti da un

personaggio fantastico:” il giullare”. Egli comunicherà con i bambini

attraverso messaggi grafici, sonori e proposta di materiali.

1° fase: novembre – dicembre

-rilevazione delle conoscenze pregresse dei bambini;

- visita guidata al castello di Padernello. Novembre per i bambini di 4 e 5

anni. In marzo per i bambini di tre anni.

-com’è fatto un castello? ricostruzione verbale e grafica dell’esperienza;

- ricerca di informazioni finalizzate alla conoscenza del castello come

elemento fantatico e storico, quindi legato al contesto territoriale;

-trasformazione del nostro plesso in un castello;

-festa di Natale

2° fase: gennaio – febbraio

Gli abitanti del castello: re- regina, dame, cavalieri, giullare;

- ricerca di informazioni;

- storie e racconti;

-realizzazione di oggetti propri della vita di corte con utilizzo di materiali

di recupero;

-drammatizzazioni e giochi di ruolo;

-ascolto di musiche medievali;

-ricerca di movimenti abbinati alla musica;

- la festa di carnevale

3° fase: marzo- aprile- maggio

I mestieri del castello:

-giullare - trovare il finale a fiabe interrotte; invenzione di fiabe

-scrivano: attività di avvicinamento alla lingua scritta e al numero

-cuoco: esperienze di cucina, erbe e profumi

-pittore: lettura di opere d’arte e loro interpretazione, giochi con i colori.

4° fase maggio

-Festa di fine anno

Competenze attese IL SE’ E L’ALTRO

- È consapevole della

Il CORPO E IL

MOVIMENTO

IMMAGINI, SUONI,

COLORI

propria identità

- utilizza interessi,

conoscenze e abitudini

personali che trasferisce

in altri contesti

- si riconosce parte di un

gruppo

- pensa ed agisce con

consapevolezza e senso di

responsabilità verso se

stesso e gli altri

- costruisce ed organizza

idee personali, si esprime e

si confronta

- motiva le proprie scelte e

le proprie azioni

- coopera nel gruppo per un

progetto comune

- riconosce e rispetta

l’autorità e le regole

-conosce e denomina le

parti del corpo

-rappresenta il proprio

corpo in stasi e in

movimento

-controlla e coordina

schemi motori di base

statici e dinamici

- riconosce la necessità di

stabilire e assumere regole

di gioco

- possiede un'adeguata

motricità fine

- riconosce ed utilizza i

cinque sensi per esplorare

e comunicare con

l’ambiente circostante

- sa orientarsi nello spazio

- utilizza il corpo per

comunicare

- possiede tempi di

attenzione adeguati alle

proposte

- esprime emozioni e

vissuti attraverso la voce,

il movimento, l’espressione

del viso

- utilizza e comprende vari

linguaggi artistici per

esprimersi

- sviluppa fantasia,

immaginazione, creatività

-riproduce suoni percepiti

con utilizzo della voce, del

corpo, degli oggetti

-utilizza un lessico

specifico come strumento

per la descrizione e la

riflessione

I DISCORSI E LE

PAROLE

- si esprime verbalmente

utilizzando frasi corrette

ed articolate

- utilizza termini specifici

adeguati alle diverse

esperienze

- riflette sulla lingua

giocando con essa

- sperimenta

drammatizzazioni

- ascolta, comprende,

racconta e inventa storie e

narrazioni

LA CONOSCENZA

DEL MONDO

- esegue classificazioni e

seriazioni secondo diversi

criteri

- confronta e valuta

quantità

- concorda e utilizza

simboli e strumenti

( convenzionali e

non) per registrare

quantità e effettuare

misurazioni

- colloca eventi del passato

nella giusta dimensione

- dialoga, discute, chiede e

fornisce informazioni

- utilizza il linguaggio per

progettare attività e

definire regole

- formula ipotesi per

tradurre parole in segni e

sperimenta le prime forme

di scrittura convenzionale

e non

temporale

- orienta se stesso, oggetti

e persone nello spazio

fisico

- padroneggia lo spazio

grafico

- argomenta e spiega

eventi e sequenze di azioni

- utilizza un lessico

specifico come strumento

per la descrizione e la

riflessione

- rappresenta

simbolicamente fatti ed

eventi

- assume un compito da

portare a termine

- persevera in un compito

Aspetti dell’organizzazione (tempi,spazi,raggruppamenti)

Organizzazione dei tempi Il progetto si svilupperà dal mese di novembre 2013 al mese di maggio

2014.

Sarà attuato tutti i giorni della settimana, tranne il venerdì, nel contesto

dei gruppi omogenei per età:

-coccinelle – tre anni

- Scoiattoli - quattro anni

- Delfini - cinque anni

Le proposte relative al carnevale e alla festa finale verranno sviluppate

anche nei laboratori pomeridiani.

Lo sviluppo, rielaborazione e l’approfondimento degli imput iniziali darà

luogo a percorsi differenziati per età, costruiti sulla base dei bisogni,

delle risposte e degli interessi che emergeranno dai bambini.

Organizzazione degli spazi

Le tre sezioni: spazi riservati alla rielaborazione delle esperienze con

diversi linguaggi, alla riflessione e organizzazione cognitiva delle stesse. Il salone: spazio riservato alla proposta degli imput iniziali di ogni

esperienza, alla costruzione di una storia comune, alla visualizzazione del

percorso effettuato.

Il salone: spazio per le attività psicomotorie, musicali, organizzazione

spazio- temporale.

Giardino e porticato: giochi guidati all’aperto.

Raggruppamenti Saranno coinvolti nel progetto tutti i bambini di tre, quattro e cinque anni.

Si prevedono diverse tipologie di raggruppamento:

-grande gruppo eterogeneo per età;

-medio gruppo sia eterogeneo che omogeneo per età;

-piccolo gruppo spontaneo omogeneo ed eterogeneo per età;

-piccolo gruppo guidato omogeneo per età;

-piccolissimo gruppo sia spontaneo che guidato eterogeneo ed omogeneo

per età;

-lavoro individualizzato in coppia con l’insegnante.

Aspetti della relazione (ruolo dell’adulto, tutoring..)

RUOLO DELL’ADULTO

L’intero team docente è concorde che l’adulto debba assumere questi

comportamenti:

-si pone come regista e facilitatore della comunicazione in un

atteggiamento di ascolto attivo, incoraggia il bambino/a, rispetta i suoi

ritmi e in ogni azione educativa valorizza le potenzialità di ognuno;

-affianca il bambino, gli dà sicurezza, costruisce con lui le regole affinché

colga il limite, ma nello stesso tempo lo aiuta a trovare il giusto equilibrio

nell’agire;

-legge i bisogni dei bambini che diventano occasione di crescita per

conoscere, esplorare ed apprendere; -predispone l’ambiente che diventa luogo di esperienza e di stimolo; -è attento ascoltatore delle storie dei bambini/e per coglierne lo stile

narrativo;

-crea un clima di convivenza e di accettazione solidale, dove le regole

diventano valore che serve per valorizzare le esperienze personali e di

gruppo, attraverso comportamenti coerenti che pongono il bambino al

centro della situazione educativa; -stimola e sostiene l’espressione verbale di vissuti, esperienze,

sentimenti, emozioni; -formula domande aperte, aiuta ad organizzare la riflessione e la

rielaborazione di quanto esperito dai bambini/e; -costruisce il gruppo che diventa comunità di ricerca dove si dialoga per

sostenere prospettive, dove si mettono alla prova le idee e dove si

costruisce insieme la conoscenza; -Crea e sostiene un contesto collaborativo; -stimola l’autonomia dei singoli dentro al gruppo; -sostiene il bambino/a nel suo processo di formazione attraverso

l’esercizio critico del pensiero. Aspetti della metodologia Il progetto prevede una metodologia che parte dal’esplicitazione delle

conoscenze pregresse del bambino e dall’entrare in un castello vero per

esplorarlo;raccogliere dati per arrivare ai processi di simbolizzazione e

formalizzazione attraverso diverse modalità:

-racconto di storie e racconti ambientati nei castelli

-conversazioni individuali e di gruppo

-giochi di finzione e di ruolo

-ricerca-azione

-socializzazione delle informazioni

-rielaborazioni grafico-pittoriche-manipolative e costruttive

-attività psicomotorie

-attività di orientamento spaziale

-attività logico-matematiche

-ascolto di musiche e ricerca di movimenti

-approccio alla lingua scritta

-approccio al simbolo

-Tutoring

-apprendimento cooperativo

-rielaborazioni individuali

DOCUMENTAZIONE

Modalità e strumenti utilizzati:

PER CHI CHE COSA COME

Bambini/e

Il percorso del

gruppo

omogeneo

Con il quaderno delle attività

Con disegni, foto,cartelloni, costruzioni, tabelle di

autovalutazione ricostruzioni delle esperienze

vissute con diversi linguaggi

Insegnanti

Il percorso del

gruppo

omogeneo per

età

Mappe di previsione, tabelle di registrazione delle

attività

Osservazioni carta e matita

Mappe delle attività,

il diario del gruppo

Insegnanti

Dinamiche

relazionali tra i

bambini/e

Atteggiamenti

ed interesse

Attenzione e

comprensione

Griglie di osservazione

Genitori

Il percorso del

gruppo

omogeneo

Con disegni, foto, cartelloni, costruzioni e quaderno

delle attività.

MONITORAGGIO E VERIFICA

Vedere scheda per la valutazione dei progetti Inserita nel processo di osservazione, la verifica, assume la funzione di

strumento di regolazione e di controllo dell’intero processo. Rimane per

noi insegnanti di primaria importanza l’attenzione alle strategie e ai

processi che il bambino/a mette in atto durante l’attività didattica.

L’analisi del prodotto assume un valore solo in relazione ai processi

attivati e ai contesti in cui avviene la sua realizzazione. Una grande

valenza avrà la verifica in itinere, che accompagna sia il processo di

apprendimento che il processo di interazione consentendo di capire se la

proposta è adeguata e innesca meccanismi di adattamenti nuovi.La

verifica sull’acquisizione delle competenze specifiche, verrà condotta

assumendo come variabile importante il contesto. Gli strumenti di verifica

che si intendono adottare in modo sistematico, verranno definiti in modo

più specifico nel corso dell’anno scolastico. Verrà rilevata l’adeguatezza

del percorso formativo, l’efficacia delle modalità messe in atto, il

significato globale dell’esperienza scolastica, attraverso la compilazione

della scheda di registrazione delle attività e quella di valutazione dei

progetti stabilite dall’Istituto Comprensivo di Leno.

Gli Insegnanti

BAREZZANI FAUSTA - BUTRUCE ELISABETTA - FERRAIOLO SARA - FOIENI MONICA-

GAZZOLDI PALMIRA – MAGLI MADDALENA - VELLA MARGHERITA