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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Luglio-Agosto 2016 - numero 95 La nostra provincia è notoriamente la più industriosa d’Europa. Ciò vale sia nel bene che nel male. E’ notizia recente, proprio di questi giorni, del ritrovamento di due discariche abusive di sostanze altamente nocive a Porzano ed a Milzanello, due frazioni del Comune di Leno. La scoperta di quest’ultima è stata resa possibile grazie alla denuncia dei lavoratori dopo che per mesi non erano stati pagati. Una volta tanto, la crisi economica ha prodotto un risultato positivo. Nel bene vanno segnalati almeno due eventi. Il primo è il clamoroso successo di pubblico della passerella di Christo sul lago d’Iseo. Ancora una volta le previsioni si sono rivelate inattendibili. Quand’è che smetteremo di prestare attenzione a previsioni, sondaggi e vicende similari? (Non spetta a noi disquisire se la passerella sia Arte o semplicemente gusto del cattivo gusto. Segue a pagina 2 Editoriale Sommario Direzione: Stefania Brunelli Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova (Bs) Iscrizione al Tribunale di Brescia 3/2013 Stampa: CSQ spa - Erbusco (Bs) Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] VISITA IL NOSTRO SITO www.lapianura.it Manerbio pag 2 Territorio 3 Manerbio » 4 Manerbio » 5 Manerbio » 6 San Gervasio » 7 Territorio - Milzano » 8 Territorio - Dialetto » 9 Orzinuovi » 10 Offlaga » 11 Pontevico » 12 Pontevico » 13 Calendario Bresciano » 14 Calendario Bresciano » 15 Rubriche » 16 Apre una nuova mostra al Castello di Padernello

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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Luglio-Agosto 2016 - numero 95

La nostra provincia è notoriamente la più industriosa d’Europa.Ciò vale sia nel bene che nel male.E’ notizia recente, proprio di questi giorni, del ritrovamento di due discariche abusive di sostanze altamente nocive a Porzano ed a Milzanello, due frazioni del Comune di Leno.La scoperta di quest’ultima è stata resa possibile grazie alla denuncia dei lavoratori dopo che per mesi non erano stati pagati.Una volta tanto, la crisi economica ha prodotto un risultato positivo.Nel bene vanno segnalati almeno due eventi.Il primo è il clamoroso successo di pubblico della passerella di Christo sul lago d’Iseo.Ancora una volta le previsioni si sono rivelate inattendibili.Quand’è che smetteremo di prestare attenzione a previsioni, sondaggi e vicende similari?(Non spetta a noi disquisire se la passerella sia Arte o semplicemente gusto del cattivo gusto.

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Editoriale Sommario

Direzione: Stefania BrunelliEdizioni “La Pianura”-Via S.Martino,

11-Verolanuova (Bs)Iscrizione al Tribunale di Brescia 3/2013

Stampa: CSQ spa - Erbusco (Bs)Pubblicazione mensile

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Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag . 2

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Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .» 16

Apre una nuova mostraal Castello di Padernello

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Pag . 2 Luglio-Agosto 2016ManerbioPROSEGUE DALLA PRIMACi limitiamo a registrare la quantità di persone che hanno percorso il pontile).Il secondo è, invece, di lunga durata e ci riferiamo alla manifestazione indetta per l’XI edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio.I migliori nomi della Filosofia, non solo italiana, partecipano a serate di divulgazione culturale.Questa iniziativa non ha lo stesso riscontro di pubblico della precedente, ma è di certo più importante.Considerato che la nostra pianura è ricca, anzi ricchissima, di beni ambientali, architettonici e culturali, quand’è che le nostre istituzioni si organizzeranno e costituiranno una rete di eventi qualificanti il nostro territorio?

L’edificio della stazione ferroviaria di Manerbio dopo anni di abbandono, che l’ha ridotta a cencio, è stato affidato in comodato d’uso al gruppo alpini di Manerbio dall’azienda ferroviaria che ha consegnato le chiavi della costruzione al sindaco Samuele Alghisi il quale le ha passate al capogruppo Gabrio Scartapacchio, presente il vice presidente Vicario della sezione ANA di Brescia G.Battista Ravelli. All’incontro l’alpino Paolo Piubeni, professionista della ripresa fotografica, ha immortalato l’evento. Il progetto di dare una sede alle

penne nere manerbiesi impostato da un paio d’anni, arriva quindi alla conclusione. Gli alpini sono già al lavoro per ripristinare i locali e pensano all’inaugurazione nel prossimo autunno in concomitanza con iniziative per celebrare la realizzazione della ferrovia che collega le due città di Brescia e Cremona.La stazione fu attivata il 15 dicembre 1866 contemporaneamente alla tratta Olmeneta–Brescia, che completava la linea Pavia–Cremona–Brescia. Il fabbricato si estende su

due piani costruito nel classico stile delle Strade Ferrate Meridionali. Una lapide murata all’ingresso al piano terra testimonia delle celebrazioni per il primo centenario svoltesi nel novembre 1966.Un gruppo alpini si era costituito 1932 e la sua ricostituzione è un contributo al movimento di volontariato che si esprime nell’ambito della comunità. La ricostituzione è avventa nel 2014 e pur in carenza di una sede gli alpini di Manerbio hanno sempre operato per testimoniare la loro fattiva

presenza realizzando un monumento agli alpini nell’area delle case di edilizia popolare del villaggio San Costanzo e in seguito celebrando padre Ottorino Marcolini che anche a Manerbio ha contribuito a risolvere il problema della casa con la sua fondazione. Il gruppo apre all’adesione di quanti intendono associarsi: Il punto di riferimento per le iscrizioni e le informazioni rimane sempre il negozio di cornici Fadani in via XX Settembre.

Alla stazione, la sede degli Alpini

Fresco di stampa il libro "4 storie di resistenza bresciana" a cura dell'Istituto Comprensivo di Manerbio ed edito da Edizioni La Pianura.Verrà distribuito gratuitamente agli studenti delle scuole medie e verrà presentato nel prossimo autunno.Il libro è il risultato di una ricerca compiuta dalle classi III B, III F, III I e III L della nostro scuola media.Gli studenti sono stati guidati dai loro insegnanti di Italiano, Storia ed Arte.Si sono inoltre avvalsi della collaborazione di Stefano Alghisi,

manerbiese e noto disegnatore di fumetti.Il libro è corredato da una presentazione degli insegnati, della dirigente s c o l a s t i c a L u c i a n a Ferraboschi.Infine vi è una altra presentazione dell'ANPI di Manerbio.

Un libro a fumetti sulla Resistenza

bresciana

Istituto Comprensivo di Manerbio (Brescia)

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Luglio-Agosto 2016 Pag . 3

DEBITO = Nuovo record del debito pubblico italiano ad aprile. La Banca d’Italia certifica che è salito a 2.230,845 miliardi contro i 2.228,7 miliardi di marzo. Sale la quota in mano agli stranieri: a marzo ammonta a 776 miliardi di euro di cui 730 miliardi in titoli di Stato sul totale di 2228 miliardi del debito pubblico di marzo.

BANCHE = Grazie ad uno studio della Cgia di Mestre i costi strutturali del sistema bancario italiano sono i più elevati d’Europa. Al secondo posto il sistema bancario austriaco. Le banche italiane appesantite da costi fissi ancora molto elevati, hanno ritenuto più conveniente ridurre gli impieghi, e quindi i rischi, e aumentare i ricavi dalle commissioni  sulle operazioni dei clienti. Chi dimostra di essere un buon pagatore riceve i soldi con il contagocce.

LAVORO = Per il lavoro “serve un miracolo”. Lo ha detto il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei. I dati dicono che il 40% delle persone comprese nell’età dai 15 ai 24 anni è in cerca di lavoro, mentre la media europea è del 22%. In termini percentuali siamo agli ultimi posti

mentre è forte la preoccupazione anche per gli adulti che una volta perso il lavoro hanno difficoltà a ritrovarlo, con gravi danni per la loro dignità e le loro famiglie.

RICERCA = Per trovare un’occupazione sempre più persone si rivolgono a parenti, amici e conoscenti. Si tratta di una tendenza addirittura in crescita: ben l’84,8 per cento nel primo trimestre (+1,4 punti sul primo trimestre 2015) secondo gli ultimi dati Istat. L’invio di  curriculum, invece, è usato dal 69,2 per cento di chi cerca lavoro e la ricerca tramite internet dal 55,4 per cento (-3,6 punti), azioni più frequenti tra i giovani ed i laureati.

CONTRATTACCO = E’ braccio di ferro tra fisco e contribuenti. Sono 530mila i ricorsi pendenti alla fine del 2015, per un valore complessivo di 33,5 miliardi  di euro di tasse contestate. tempi per raggiungere una soluzione rimangono lunghi: oltre 4 anni e cinque mesi tra primo e secondo grado. Uscendo dalla media del pollo di Trilussa, il 68,7% del totale dei ricorsi riguarda controversie di valore inferiore o uguale a 20mila euro: valgono in totale 500 milioni.  Solo l’1,7% dei ricorsi si riferisce a controversie di

valore superiore a 1 milione di euro (15,2 miliardi il valore complessivo).

SIGARETTE = Il contrabbando ha rialzato la testa. A Napoli è ripreso il contrabbando di sigarette per le strade della città e nei vicoli. Un’escalation del fenomeno: nei primi quattro mesi dell’anno in Campania sono state sequestrate 40 tonnellate di sigarette illegali, la metà di quelle (80 tonnellate) sequestrate in tutto il 2015. Sempre nel 2015, in Italia sono stati sequestrati 4,4 miliardi di sigarette di contrabbando. Per l’erario 770 milioni di mancati ricavi.

FUMO = Cinque sigarette inquinano come locomotiva a gasolio anche se fumate in ambienti all’aperto”. Un locomotore produce 3500 microgrammi/metro cubo di PM10, una sigaretta ne produce 717 nello stesso lasso di tempo. A bocca aperta© per lo stupore, lo hanno appreso alcune centinaia di studenti delle scuole medie milanesi seguendo in Aula Magna all’INT di Milano l’esperimento condotto da Roberto Boffi insieme ai suoi collaboratori della ‘Tobacco Control Unit’ nell’ ambito della Giornata Mondiale Antitabacco.

FISCO = Italia, 154 giorni di lavoro solo per pagare il fisco. 3 in meno del 2015, ma 5 in più rispetto a 20 anni fa e 7 in più rispetto al 2006. Nel confronto con i principali Paesi europei, i contribuenti italiani hanno lavorato per il fisco fino al 7 giugno, vale a dire 11 giorni in più della media Ue. Una maggiore responsabilizzazione dei centri di spesa periferici, i paesi federali presenti in Ue hanno dimostrato di avere una spesa pubblica più contenuta un peso fiscale molto inferiore e una qualità e un livello di servizi offerti ai cittadini e alle imprese nettamente migliori dei nostri.

CIBO = Migliaia di agricoltori della Coldiretti si sono mobilitati a Roma per difendere l’identità alimentare nazionale. Essi hanno allestito banchetti e Apecar per distribuire cibo da strada autenticamente made in Italy: è stato un trionfo di specialità locali. Gli stranieri vanno matti per il cibo da strada made in Italy, il 62% fa ‘food shopping’ e a cercare il cibo tipico tricolore sono soprattutto i russi.

STATE SERENI (se potete)

Territorio

Giugno all'archivioPERCORSO = Un paio di chilometri nel bosco del Canalot a Manerbio. E’ un percorso in mezzo al verde che costeggia il Mella in via Valsecchi, adatto alle mountan bike, realizzato da volontari che aderiscono alle associazioni del gruppo Amici Mbt della Dimmidisi Tecnospcial e dal Zavaglio Reacing team e tengono il tracciato pulito e libero da ramaglie mantenendolo perfettamente agibile.

GABELLE = Con giugno è arrivato un  mese “nero” anche per la gente della pianura bresciana. Lo ha sottolineato la  Cgia di Mestre, ricordando l’elenco: Imu, Tasi, Irpef, addizionali sulle persone fisiche,  Irap, Ires, Iva e Tari. Sulle famiglie e le imprese è piovuta una marea di 51,6 miliardi di euro versati al fisco. Altri 38 miliardi sono attesi con la scadenza del 18 luglio. I dati della Cgia sono una conferma:. «Le tasse con Renzi si sono alzate e due punti quasi di pressione fiscale è una misura molto negativa, molto importante. Per tagliare le tasse non si può andare che in una direzione:

tagliare la spesa cattiva, tagliare gli sprechi.

RISPARMI = Tra gli 87.502 soci colpiti dalla crisi di Veneto Banca, che ha portato il valore delle azioni a pochi centesimi di euro, ci sono anche risparmiatori molto noti ai tifosi della Juventus. A veder andare in fumo più degli altri i proprio risparmi è stato  Roberto Bettega  che, secondo quanto riporta lastampa.it, ci avrebbe rimesso circa un milione e mezzo di euro. Cifre più contenute per Andrea Pirlo  e  Sebastian Giovinco. I due hanno perso rispettivamente 60mila e 20mila euro.

SETTIMANA CORTA = «Non ci sono le condizioni per introdurre sperimentalmente la settimana corta nelle scuole superiori di Brescia e provincia. Serve un consenso importante, che ad oggi non c’è». Il presidente della Provincia Pier Luigi Mottinelli, getta la spugna dopo aver incontrato dirigenti scolastici e genitori per un anno mezzo per sondare la possibilità di

rimodulare l’orario scolastico dal lunedì al venerdì, risparmiando oltre 1,4 milioni di euro tra bollette per il riscaldamento e trasporti,  La Provincia affiancherà ugualmente i singoli istituti che vorranno istituire la settimana corta. A settembre inoltrerà ugualmente un questionario in tutte le scuole: « Voglio il pronunciamento di tutti i consigli di istituto. Ora la scelta è davvero nelle loro mani. Altro che calata dall’alto».

SPENTO VIRUS = Nell’ultima puntata di Virus è stato invitato l’epuratore Renzi. Che però fa la vittima: “Non ho mai cacciato nessuno dalla Rai...”. Porro nel chiudere la trasmissione, ha ringraziato tutti i telespettatori

GENOCIDIO = Il Parlamento tedesco ha approvato una mozione che etichetta come  genocidio  la strage di armeni compiuta dai turchi ottomani un secolo fa. Secondo gli storici fino a 1,5 milioni di armeni furono uccisi dai turchi ottomani che per molti studiosi é stato il

primo genocidio del 20° secolo. Ma secondo la Turchia, che respinge questa tesi, si tratta di stime gonfiate ed i morti sono stati vittime di una guerra civile.

STRADE = La Boldrini, presidente della Camera di Montecitorio lamenta che oggi le strade sono dedicate solo a sante ed invita i sindaci ad avere attenzioni anche per le donne, Non si preoccupa la signora della sicurezza e del decoro urbano o di ridurre i tributi locali..Qualcuno ha già elogiato la proposta con parole accorate: «Questi gesti di buona politica sono commoventi per contrastare gli inaccettabili casi di femminicidio”. Nonostante tre giunte di centrosinistra a Manerbio non è mai stata tenuta in considerazione la fondatrice del convento nel quale generazioni di giovani donne sono cresciute in spirito di Fede e di dedizione alla famiglia. Si chiamava (chi se ne ricorda? è passato tanto tempo....)

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Pag . 4 Luglio-Agosto 2016Manerbio

La Cappellania di San MartinoLa fondazione

Il mercante Giovannino q. Donato Fanzoli detto Negri di Gandino, abitante a Manerbio, dispone con atto testamentario l’istituzione di una Cappellania con un altare in onore di San Martino in data 15 giugno 1414.L’atto è rogato dal notaio Apollonio Belotti.Gli eredi del testatore dovevano costruire una cappella con un altare nella Pieve di San Lorenzo in onore di San Martino.Il testatore inoltre voleva essere sepolto in questa cappella.Con un’altra disposizione obbligava gli eredi a mantenere un sacerdote obbligandolo a celebrarvi tre messe ogni settimana a suffragio della sua anima, a coadiuvare l’arciprete oltre ad altri oneri.Letteralmente il testamento così recitava: unus Presbyter sufficiens, qui continuo stare debeat in ecclesia Sancti Laurentii in terra de Manerbio ad adiuvandum Archipresbiterum dictae Ecclesiae ad dicendum et Celebrandum Divina Officia in dicta Ecclesia et Capella prout videbitur, et placebit infrascriptis Patronis, et quod dictus Presbyter teneatur et debeat singula Hebdomada celebrare tres Missas ad minus in dicta Capella, seu dicto Altari pro remedio dicti Joannini.

Insuper quod dictus Presbyter quolibet anno in die Sancti Martini debeat celebrare unam missam in ecclesia Sancti Martini extra Castrum Manerbii.Il beneficiato di San Martino aveva il titolo di rettore e la precedenza su tutti gli altri cappellani, subito dopo i due curati.La dedicazione a San Martino di Tours è frutto del culto di questo Santo nell’alto Medioevo a partire dal Regno franco.I toponimi San Martino, di cui resta traccia ancora oggi con omonima via, in dialetto Scià bas, sono molto frequenti e sono spesso dovuti alla presenza di occupanti franchi a seguito della sconfitta longobarda.Anche l’intitolazione delle chiese al Santo può essere un indizio circa l’epoca di prima fondazione (IX - X secolo).La costituzione, pertanto, della Cappellania di San Martino affonda le proprie radici in un periodo antecedente alla sua fondazione.La cappella di Santo Martino nella Parrocchiale fu edificata nel 1600 durante il periodo in cui era arciprete Tebaldo Foresti.La dotazione iniziale disposta da Giovannino Fanzoli era la medesima che si riscontra nell’Estimo del 1641.Tre erano i soggetti cui era demandato

lo Ius Patronato.Un voto era di pertinenza dell’arciprete, un altro era della Comunità degli antichi originari e l’ultimo era degli eredi della famiglia del testatore.In occasione dell’investitura di don Francesco Botti si rileva l’ultima erede della famiglia Negri.Si tratta di Lucia q. Giulio q. Eleno Negri che è moglie di Terenzio Peluzzi.Da quell’anno in poi il voto spettante alla famiglia Negri passa a quella dei Peluzzi.

Il patrimonio

La dotazione patrimoniale iniziale della Cappellania era così individuata:- pezza di terra in contrada San Pietro di piò 26;- pezza di terra in contrada Campastrini di piò 13;- pezza di terra in contrada Cereto di piò 10;- pezza di terra in contrada San Martino di piò 10 con insistente la chiesa di San Martino.La dotazione complessiva è pertanto di piò 59.Bisognerà attendere l’Estimo del clero del 1641 per conoscere l’esatta consistenza del patrimonio che è composto da due tipi di attivi: i beni immobili e i censi e livelli.Di seguito trascriviamo quanto viene esposto nell’Estimo del 1641.Estimo del cleroCapellania Intitolata Santo Martino nella detta Parochiale Beneficio semplice di Jus Patronato della famiglia dei Negri di detta Terra, et parte dell’Arciprete della detta Chiesa hora posseduta dà Don Benedetto Negri Compatrone, et Rettore.1. Una casa nella contrada di Santo Martino, con un corpo terraneo et uno superiore, con sedume coperto, con tré tratti di fenile, stalle sotto portio, ara et forno, et due horti circondati da siepe, et seriole; Confina dà mezzodì la strada pubblica dà mattina parte gli heredi del q. Andrea Maffezzolo, parte la seriola del Commune, et parte le raggioni del Vescovato di Brescia, dà monte la suddetta seriola, et dà sera la stradella del molino di Santo Martino di tavole sessanta di sito; Estimata lire trecento vinti planet T 60 £ 3202. Una pezza di terra aradora, et adacquadora chiamata la Breda di Santo Pietro; Confina dà mezzodì la strada pubblica, et parte la seriola Baiona, dà mattina la seriola Cavalera, dà monte la strada,

et dà sera li Beni della Capella di Santa Catharina di piò vintisei; estimata lire otto milla ottocento quaranta planet P 26 £ 8.840Hore sei d’acqua della seriola Calcagna ogni nove giorni; estimata con li Beni.3. Una pezza di terra aradora, et adacquadora ma senza raggion d’acqua divisa in due tornidure, nella contrada della Campagna chiamata la Campagnola; Confina dà mattina la seriola Bassana, dà sera la seriola Luzzaga mediante un fosso adaquatorio, dà monte Valerio Luzzago, et dà mezzodì la strada di piò quindeci tavole nonantadue; Estimata lire tremilla cento ottantaquattro P 15 T 92 £ 3.1844. Una pezza di terra nella contrada di S. Rocho aradora, et adacquadora senza raggione d’acqua; Confina dà monte, et dà mezzodì la strada, dà mattina Valerio Luzzago, et dà sera Vicenzo Luzzago, di piò tré tavole ottantacinque; Estimata lire mille cento cinquantacinque P 3 T 85 £ 1.1555. Un brolo parte arativo, et parte adacquativo senza raggione d’acqua parte vidato con frutti, et parte non circondato di siepi et seriole nella contrada del molino di Santo Martino, Confina dà mattina la seriola del Commune, et parte le raggioni d’ Antonio Fiore, et dall’altre parti le raggioni del Commune, et ingresso di piò quattro; estimata lire mille ottocento planet P 4 £ 1.800

Scode lire due soldi cinque planet da Ercole Peschera, et dagli heredi di Hippolito suo frattello; Capitale lire quarantacinque £ 45Scode lire due, et soldi otto da Hippolita Poncarale come figliuola, et herede del q. Bartholomeo Stella Dottore; Capitale lire quaranta otto £ 48Scode livello de lire cinquanta planet da Hippolita Poncarale sudetta, come herede ut supra sopra il Capitale de lire mille £ 1.000Scode livello perpetuo de lire una planet da Domenico Boninsegna, detto Bramaschino; capitale lire venti £ 20Complessivamente il patrimonio della Cappellania ammonta ad una casa, oggi purtroppo demolita per costruire quell’ecomostro del condominio di via San Martino, oltre a piò 48 e tavole 77.A ciò bisogna aggiungere un capitale

A sinistra, la mappa di Ottavio Marenzi del 1750 in cui si vede la conformazione del centro storico.

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Luglio-Agosto 2016 Pag . 5Manerbio

di lire planet 1.113 investito in alcuni censi e livelli al tasso del 5% con una rendita di oltre 55 lire annue.Questo dato è sostanzialmente identico a quello riportato nel Catastico da Lezze del 1609 che così recita: Cappella di S. Martino goduta da un prete con entrada de L. 1.000 ha l’obbligo di dir la Messa dui volte la settimana.La rendita di L. 1.000 era riferita alla somma sia dell’affittanza delle pezze di terra che a quella derivante dai livelli e censi annui.Abbiamo rintracciato due inventari dei beni della Cappellania che venivano redatti al momento dell’investitura del nuovo cappellano che succedeva al precedente in ragione della sua morte.Il primo è del 28 maggio 1655 e viene compilato in occasione dell’investitura di don Gio Giacomo Pagani ed il secondo è del 9 ottobre 1680 allorquando viene investito del beneficio don Francesco Botti.In occasione delle Visite pastorali si registra una breve e sintetica descrizione del beneficio.Queste descrizioni si susseguono in forma sostanzialmente identica per cui riportiamo solo quella del 1704.Un altro Beneficio, seu cappellania sotto l’invocazione di S. Martino, hà d’entrata scudi 250 incirca con obbligazione di celebrare Messe tre alla settimana al detto Altare, e di stare nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Manerbio, e coadiuvare

al Signor Arciprete ad dicendo, et celebrando due uffici, come parerà e piacerà alli compatroni juspatronato del Signor Arciprete per un voto, della spettabile Communità per il secondo, e della Famiglia Negri per il terzo, come dal testamento del quondam Don Giovannino Fanzoli da Gandino Bergamasco 15 giugno 1414 rogato quondam Apollonio de Bellotti Posseduto ora dal Reverendo Signor Don Francesco Testa.Per ultima riportiamo la descrizione della Visita pastorale del 1780.Un altro beneficio seu cappellania sotto l’invocazione di San Martino: hà d’entrata scudi 300 con obbligo di celebrar messe 3 alla settimana al suddetto Altare, e di star nella Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo di Manerbio, ed coadiuvare al Signor Arciprete ad dicende et celebrare divino ufficio come parerà e piacerà alli Confratelli; juspatronato dell’Arciprete, della Spettabile Comunità, e della Famiglia Negri; come da testamento del quondam Bernardino Franzoli da Gandino bergamasco sotto il dì 15 giugno 1414 rogato dal Don Apollonio Belotti, or posseduto dal Rev. Don Antonio Ragosa quondam Pietro.

La lotta per l’elezione del cappellano

Essendo il beneficio assai consistente, durante i quattro secoli di esistenza si sono succeduti alcuni episodi assai poco commendevoli.

Il primo è un autentico scandalo elettorale.Il 15 maggio 1746 il sacerdote manerbiese don Antonio Regosa viene nominato rettore della Cappellania di San Martino dopo la morte di don Giuseppe Astori.La sua nomina è però al centro di uno scandalo.Nonostante i severi divieti della Serenissima, la ricerca del consenso e la caccia al voto non conoscevano scrupoli. In questo giorno è convocata la vicina di Manerbio per l’elezione del cappellano di San Martino.Nell’osteria dell’alfier Giuseppe q. Alfier Pietro Regosa Benedetto q. Angelo Zambello, di anni 16, viene avvicinato da Batta Pancera, detto Biolcone, affittuale di don Antonio q. alfier Pietro Regosa, uno dei candidati alla carica.Il Pancera a nome dell’alfier Giuseppe Regosa, fratello del sacerdote, offre allo Zambello 6 o 7 lire affinchè voti per don Antonio.Alla proposta era pure presente Giuseppe q. Carlo Battagliola al quale viene ripetuta la proposta. Alcuni giorni prima Batta q. Giuseppe Pancera, detto Ferrante, era stato anch’egli avvicinato per la stessa ragione dall’alfier Giuseppe, alla presenza di Bartolomeo fratello dell’alfier.La proposta era così articolata: a servitio fatto, vi davo nel sacco, tanto che ne resterete contento.Il giovedì seguente lo Zambello

si presenta all’osteria dell’Alfiere Giuseppe Regosa e riceve solo una lira planet con suo grande scorno.Il secondo invece è relativo a una furibonda lite tra due sacerdoti manerbiesi scoppiata dopo il 1559 ovvero dopo la morte del cappellano don Gio Giacomo Pagani.Protagonisti del litigio sono don Lodovico q. Orazio Negri e don Carlo q. Domenico Goffi.Dopo una prima sentenza del 15 gennaio 1661 favorevole a don Lodovico, don Carlo si è appellato al Nunzio apostolico di Brescia.Convocati entrambi presso il palazzo episcopale di Brescia, viene ingiunto a don Carlo di rinunciare all’appello così da evitare lo scandalo.In compenso don Lodovico dovrà dare a don Carlo, come rimborso delle spese sostenute, 120 scudi di cui subito 50 e 70 a San Martino.In ragione di ciò il 16 aprile 1661 don Lodovico Negri viene nuovamente investito del possesso temporale della Cappellania di San Martino alla presenza di don Gio Antonio Vecchi, arciprete.

La soppressione

Il beneficio viene soppresso ed indemaniato nel 1798 per cui don Domenico Capra è stato l’ultimo di una lunga serie che si è succeduta per oltre quattrocento anni.

Arch. Michelangelo Tiefenthaler

Via Mazzini, strada del centro storico, un tempo animata dalla presenza di siti del commercio e della finanza. In meno di un anno parecchie aziende hanno chiuso e delle quattro agenzie bancarie ne è rimasta una sola. Sui due lati, per un buon tratto, la via è desolatamente vuota, Perciò disponibilità di parcheggi e locali offerti al miglior offerente da agenzie immobiliari una delle quali a fianco della farmacia da poco trasferita da piazza Italia è ancora aperta con tanto di vetrine inondate da fotografie e mappe di appartamenti e abitazioni

in vendita. Insomma una delusione che si riflette in fabbricati vuoti e cadenti in altre zone della città come nella vie Magenta, Dante e Piave e alcune costruzioni abbandonate in aperta campagna. C’è insomma disponibilità di abitazione in centro ed in periferia in una Manerbio che va assumendo l’aspetto di “nobiltà decaduta” dopo periodi di crescita che sembrava inarrestabile e di sovrabbondanza. In una simile situazione ci sono ancora imprese che propongono nuove costruzioni e colate di cemento. Una nuova

struttura di supermercato è proposta in via Cremona recuperando l’area dismessa di una fabbrica chiusa da tempo. Questo in una zona già abbondantemente dotata di nuovi fabbricati e di aziende della grande distribuzione. Un paio di decenni fa una ventina di istituti di credito avevano, per così dire, invaso Manerbio. In questi ultimi anni alcuni di questi sportelli

hanno chiuso o trasferite altrove le loro attività sempre nella pianura Bresciana. Una ad esempio è andata ad insediarsi a Verolanuova lasciando libero il locale all’inizio di via Roma. Avvicendamenti rapidi anche di locali pubblici che passano di mano da un giorno all’altro mentre il cartello “chiuso” è sempre più frequente. Ci vuole volontà per avventurarsi in simili imprese.

Manerbio, via Mazzini ed altro "vendesi"

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Pag . 6 Luglio-Agosto 2016Manerbio

Le modalità operative dell’Associazione sono diversificate.Accanto ai soci fondatori, che si sono impegnati al versamento di una somma a favore dell’Associazione, vi sono altre due fattispecie di soci:- il sovventore che è chiamato all’impegno in prima persona contribuendo, in proporzione alla propria capacità reddituale, alle donazioni di somme;l’ordinario che è chiamato ad essere parte integrante del progetto con il proprio impegno.

Il costo della quota associativa all’Associazione ”San Filippo Neri

ONLUS” è di almeno euro 100,00 per il socio sovventore ed è libero per quello ordinario.Essendo l’Associazione iscritta nell’apposito albo, ogni somma versata a sua favore avrà la corrispettiva detraibilità fiscale secondo le vigenti norme.IBANIT 88 L 05696 54730 00000 2488X03Banca Popolare di Sondrio – Filiale di Manerbio (Bs)

Maggiori informazioni ed i contatti si possono trovare sul sito www.sanfilipponerionlus.it

Costruiamo insieme il nostro oratorio

DONA IL TUO 5X MILLE per la costruzione del nuovo oratorio

97018100178

Sei fasciatoi con materassino termico, corredati dei relativi bagnetti ad acqua corrente, donati dall’Associazione Bambino dell’Abio all’Unità Operativa di Ostetricia-Ginecologia dell’ospedale di Manerbio. E’ il risultato di una iniziativa con la quale è stata promossa una raccolta fondi in due aziende private del territorio, che hanno sostenuto gran parte della spesa, e dell’Associazione Dùtur Kaos. Una breve cerimonia per la consegna ha radunato dirigenti e personle dell’ospedale nell’auditorium mons. Gennaro Franceschetti.“Ringrazio ABIO Manerbio, l’Associazione Dùtur Kaos e tutti coloro che hanno aderito al progetto permettendone la realizzazione – ha dichiarato P e t e r A s s e m b e r g s

Direttore Generale ASST Garda. La presenza dei volontari, sempre molto motivati, riveste un significato importante per l’Ospedale, per i bambini e per le loro famiglie e le attività che propongono sono di grande aiuto nell’affrontare il disagio e l’ansia legati al ricovero ospedaliero.”“La somma che abbiamo raccolto ammonta a circa 10.000 euro - ha sottolineato Paola Cividati Presidente ABIO Manerbio – ed è per noi una cifra importante, ma che sappiamo non essere nulla di fronte al bisogno che hanno saputo soddisfare questi sei fasciatoi.”

ABIO per l'ospedale

In memoria diOrsolina Orlandi

Alla vigilia del compimento dei 93 anni, è mancata Orsolina Orlandi, vedova Battagliola.Negli ultimi anni Orsolina rivolgeva ai propri figli con grande insistenza la seguente domanda: “Avrò meritato il Paradiso?”La risposta dei figli era rassicurante.La risposta non era dettata dall’amore filiale, bensì era la logica conclusione della sua vita terrena.Il suo tratto distintivo era la militanza attiva e convinta nell’Azione cattolica.Iscritta sin da piccola, attraversò tutte le organizzazioni fino a diventarne delegata.Può essere che per alcuni tutto ciò non significhi nulla.In realtà, la verità è opposta.Accanto a questa dimensione spirituale vi è da aggiungere una lunga vita di sposa, madre e di imprenditrice di successo unitamente al marito.Coltivare la memoria di persone come Orsolina equivale a promuovere e mettere in luce una cultura che affonda le proprie radici in un humus assai fertile e che è destinata a

produrre durevoli benefici alle nuove generazioni.Infatti, per prima cosa Orsolina aveva un rigore morale senza pari e poi ha dimostrato una coerenza interiore che si potrebbe definire come granitica.Questi valori oggi sono merce rarissima. Ed è per questo che la sua memoria va conservata e coltivata.Cara Orsolina, anche per te la terra sia lieve.

Un'estate in musica

E’ una stagione di grande impegno per il civico corpo bandistico Santa Cecilia diretto dal maestro Giulio Piccinelli. In maggio e giugno il complesso ha allietato le serate di alcuni quartieri manerbiesi. Per completare il cartellone rimane il concerto al parco Rampini di venerdì 8 luglio ore 21.00. Poi ci sarà la Festa musica il 25-26-27-28 agosto nell’area delle feste di via Duca d’Aosta. Ancora: sabato 10 settembre ore 21.00 il concerto nel Parco delle

Ville; Domenica 11 settembre la sfilata del 150° anniversario ferrovia. Infine sabato 26 novembre ore 21.00 l’annuale Concerto di S.Cecilia nel teatro Politeama.

Nella foto: il maestro Piccinelli direttore della Santa Cecilia, il maestro Luigi Damiani e il maestro Arturo Andreoli presente al concerto del 2 giugno nel giardino di palazzo Luzzago sede municipale.

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Luglio-Agosto 2016 Pag . 7San Gervasio

Il 2 giugno a Guidonia (Roma), l’autrice Raffaela Lettieri, insegnante per tredici anni alla scuola elementare di San Gervasio, è stata insignita di medaglia al Concorso Internazionale Letterario Salvatore Quasimodo per la sezione Poesie Inedite. L’importante iniziativa è stata organizzata dalla locale Casa Editrice Aletti, con la quale l’autrice aveva già collaborato, pubblicando la sua prima raccolta poetica "Le parole del silenzio".Dopo essere stata finalista altre due volte al Festival Letterario Il Federiciano, che si tiene ogni anno a Rocca Imperiale (CS), l’autrice ha visto ancora una volta premiato il suo talento, concorrendo con la composizione "I giorni calpestati ieri", lirica dal sapore nostalgico, intrisa di velata amarezza e scritta

con stile piuttosto ermetico. La giuria, presieduta da Alessandro Quasimodo, figlio del più noto Salvatore Quasimodo, ha scelto la poesia come finalista tra centinaia di composizioni inedite pervenute alla casa editrice, talmente tante da essere stati gli organizzatori costretti a rinviare la premiazione inizialmente prevista per l’inizio della primavera; ora la lirica è stata anche pubblicata nella seconda raccolta della Lettieri, "Timida una crisalide", edita dalla prestigiosa Fondazione Mario Luzi, con la prefazione del professor Mattia Leombruno. Auguriamo all’autrice che entrambe le raccolte, apprezzate da critici di calibro non indifferente, trovino anche tra il pubblico locale ampio successo, perché contengono delle vere e proprie “perle” della letteratura italiana contemporanea.

Raffaella Lettieri finalista al premio "S. Quasimodo"Dopo aver chiuso il bilancio

consuntivo 2015 con un risultato economico negativo, con debiti ancora da pagare per 637.262,06€ e dopo aver utilizzato nel corso dell’anno 890.935,21 € di anticipazione di cassa con il conto in rosso per 261 giorni su 365, la maggioranza consiliare ha approvato il bilancio di previsione.Considerata la difficile situazione del Comune di San Gervasio, ci si aspettava che il bilancio di previsione 2016 fosse trasparente, attendibile e contabilmente corretto, e che

rispettasse le norme sul pareggio di bilancio previsto dalla legge finanziaria.Purtroppo così non è stato. Il Consiglio comunale, con il voto contrario della minoranza consiliare, ha approvato un bilancio che prevede di sforare gli spazi finanziari concessi dallo Stato e, pertanto, sbagliando i conti del pareggio di bilancio.Un amministratore comunale serio, non deve cercare di fare bella figura inventandosi grandi opere, quando è consapevole che resteranno sulla carta e presumibilmente non verranno mai realizzate. Sarebbe preferibile fare una programmazione realistica contando su risorse certe e non inventate. Qualcuno diceva che la matematica non è un’opinione, ma gli amministratori di maggioranza di San Gervasio hanno il potere di ribaltare anche questo concetto.Un vecchio saggio diceva che non vi è mai fine al peggio.

La matematica è una opinione

Gita a ViennaFoto del gruppo (a dx) di 61 persone che hanno partecipato al viaggio culturale a Salisburgo, Vienna, Bratislava e Gratz nel ponte del 2 giugno organizzato con successo dall’Accademia dell’arte e della musica Lino Fassoli di San Gervasio

Bresciano.Oltre che la visita guidata ai principali palazzi e monumenti delle città, il gruppo è stato accompagnato nelle stanze reali del famoso castello di Schönbrunn, residenza estiva della famiglia imperiale.

L'Accademia non perde l'appuntamento con ChristoAnche l’Accademia Lino Fassoli di San Gervasio, sabato 25 giugno, ha percorso con un gruppo di 130 persone il ponte da Sulzano verso Montisola sull’opera d’arte di Christo. Dopo una lunga coda, è stato emozionante salire sulla passerella, a filo d’acqua , godendosi

una bella veduta del lago di Iseo ed apprezzando ancora una volta la bellezza del nostro territorio bresciano. Come consuetudine, l’Accademia non perde i grandi eventi e con soddisfazione anche questo ha contato un grande numero di iscritti.

Lo scempio continua

Prima il viale Delle Corti e fronte mulino alle Casacce, poi le piante secolari fronte cimitero, tennis e viale XXV Aprile e adesso anche gli alberi

di viale Papa Paolo VI.Si deduce che agli amministratori comunale di San Gervasio la natura piace morta.

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Pag . 8 Luglio-Agosto 2016Territorio

Domenica 19 giugno, si è tenuto a Milano il raduno nazionale dell’Associazione dei Carabinieri.Manerbio con i suoi volontari ed il consiglio direttivo ANC sono stati protagonisti sfilando per le vie di Milano con 8 divise storiche di proprietà del collezionista manerbiese, il Comandante della stazione Carabinieri maresciallo Daniele Trevisani, ed indossate dai soci preparati per la sfilata.Vi è stato anche un piccolo protagonista manerbiese in alta uniforme che, passando davanti alla tribuna d’onore, ha donato, al Comandante generale dei Carabinieri Del Sette ed al Presidente nazionale ANC Libero Lo Sardo, un acquarello

capolavoro eseguito dall’artista Mario Tambalotti e rappresentante il carosello dei Carabinieri a cavallo.Proprio stamane sono arrivate le congratulazioni, sia dal Comando generale di Roma dei Carabinieri che dalla Presidenza nazionale ANC romana, per l’impegno che l’ANC di Manerbio ha voluto dare alla manifestazione nazionale.Come in ogni raduno, sottolinea il Presidente della sezione locale, è una soddisfazione partecipare a questi eventi perchè si ritrovano colleghi con cui tanti anni prima si è condivisa l’esperienza del servizio attivo all’Arma.Il 25 settembre si terrà l’annuale festa dell’ANC.

L'ANC al raduno nazionale a Milano

Dal 2 al 5 giugno si è svolta la 21esima edizione della Coppa del Mondo WAKO “Best fighter” che ha visto gareggiare 1735 atleti provenienti da 28 nazioni, presso “105 Stadium” Rimini.E’ stato tutto perfetto, un finale con il botto con un incredibile performance.Il suo curriculum parla chiaro, il talento è davvero una questione di dna, e nel suo è scritto che doveva diventare Campionessa Mondiale.Giada Zani, dopo aver conquistato i campionati Regionali nel 2015 e 2016, diventa Campionessa Interregionale sempre nel 2015 e 2016, vince la sua prima Coppa Italia nel 2015, mentre nello stesso anno si aggiudica la Medaglia di Bronzo al “Best fight Wako World Cup”.Diventa Campionessa Italiana nel 2016, per poi conquistare nello stesso anno la prima Coppa Europa “Golden Glove”.Poi finalmente è arrivato il coronamento di una vita, vincere la Coppa del Mondo, nella categoria kick Light – 65 under green junior/senior.

Il racconto della sua esperienza è stato emozionante, sentirla parlare ti trasportava sul quel tatami dove Lei ha combattuto: “Ore di attesa, in cui l’agitazione non faceva altro che aumentare, e la voglia di combattere continuava a crescere, finalmente  la mia categoria ha iniziato a misurarsi.Dopo aver vinto contro un’atleta della Polonia e un’Italiana, sono arrivata alla finale combattendo contro una ragazza della Norvegia, la stessa contro cui l’anno scorso avevo perso, classificandomi terza al “Best Fighter” 2015. Era da un anno intero, da quel terzo posto, che ormai mi stavo preparando intensamente, con sacrifici  e con allenamenti tutti i giorni fino alla penultima settimana, perché l’ultima è stata dedicata alla preparazione di rifinitura mentale e tecnica per poter ottenere questa Coppa.Ho messo da parte la paura, e usando determinazione e soprattutto la testa, ho combattuto fino all’ultimo secondo, insieme al Maestro nonché Direttore Tecnico, Giovanni Turchetti ed al nostro Istruttore Luca Zani dell’associazione Sportiva

Dilettantistica A.S.D. “Scuola P.T. Kickboxing” Gambara (BS) ed al resto della squadra che ci hanno supportato minuto per minuto. Finito il match, è stato il mio braccio ad essersi alzato, e questo significava che avevo vinto, c’è l’avevo fatta un’emozione unica e immensa, quasi indescrivibile. Non ci credo ancora, ma è davvero stata una delle mie più grandi soddisfazioni salire su quel podio e alzare quella Coppa.Dopo questa settimana di trionfo mi aspetta la visione della moviola dei miei incontri per potermi già preparare assieme al Coach sull’anno a venire e su nuovi obiettivi.  Non  smetterò mai di ringraziare la mia famiglia e tutte quelle persone che hanno sempre creduto in me. L’ultima cosa  che mi sento di dire a tutti in questo momento è che bisogna crederci nelle cose perché un vero vincitore, è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso”.Per tutti noi ed ai suoi coetanei deve essere un grande esempio di energia determinazione e stile di vita, un grande successo che premia

il lavoro e il sacrificio di una giovane ragazza, che a 20anni è diventata Campionessa Mondiale.A me non rimane altro che dire, a nome mio, della mia Amministrazione e di tutta la cittadinanza,

GRAZIE GIADA Il sindaco Massimo Giustiziero

MILZANO, Giada Zani è stata incoronata campionessa

Lo scorso 26 maggio è stato premiato il Maestro Luca Baronio da S.E. Cardinale Angelo Bagnasco, in occasione della prima assoluta dei brani da lui composti per il Concorso di Composizione Corale per la Musica Sacra, indetto dall’Arcidiocesi di Genova e dalla Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, in occasione del 500° anniversario della nascita del Santo. Una giuria, composta da musicisti di fama internazionale, ha decretato i tre brani composti da Luca – Introito, Offertorio, Comunione – la migliore composizione pervenuta, che ha avuto pertanto l’onore dell’esordio durante la Messa solenne di ordinazione diaconale, presieduta appunto dal Cardinal Bagnasco.Talento puro e precoce, Luca è stato giovanissimo allievo della Scuola Cremonese di Musica Sacra, diplomatosi al Conservatorio di Brescia, ha proseguito gli studi come Direttore di Coro presso il Conservatorio di Novara, quale allievo di Mons. Massimo Palombella, Direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina presso il Vaticano. Con un curriculum del genere alle spalle a trent’anni appena compiuti e un avvenire

davanti, che gli auguriamo fulgido, Luca continua come se nulla fosse ad insegnare al coro da lui creato in parrocchia a Chiesuola, formato da tanti volenterosi dilettanti, quest’anno addirittura dando vita ad una “sezione giovani” che non smette di sorprendere; a collaborare con il Corpo Bandistico Vatrini di Pontevico; ad essere un instancabile animatore dell’oratorio, dai Grest alle manifestazioni sportive, sempre con il sorriso e la calma di chi trae la propria serenità dalla musica che nasce dal cuore.Un grazie davvero dal profondo, per la dedizione, l’impegno e l’entusiasmo che riesci a trasmetterci, a nome di tutti i membri della Corale S. Antonio da Padova di Chiesuola di Pontevico!

Il maestro Luca Baronio premiato dal card. Bagnasco

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Luglio-Agosto 2016 Pag . 9Territorio - Il nostro dialetto

Poesia dialettaleI Mestieri di una volta

Ghérä ‘na óltä …

Ghérä ‘na óltä l’ofelèrQuand le zornàde iéra quiete e bèlee la zènt la nàa föra a spasezà,l’hìa fàcil encontrà “chèl dè le ofèle”.

Dólsé, bén còté, dè ogni qualità.Ma d’istàt chèlè mosche ‘ndè le sistèlele tè fàa passà la òia dè tastà.

C'era una volta...

C’era una volta il pasticcere ambulanteQuando le giornate erano calme e serenee la gente usciva per passeggiare,era facile incontrare “quello delle paste”.

Dolci, ben cotte, di ogni qualità.Ma in estate quelle mosche nelle cestineti facevano passare la voglia di assaggiare.

Lettere al direttore

Egregio Direttore, La ringrazio anticipatamente se queste brevi riflessioni troveranno spazio nel Suo giornale, così come ringrazio chi avrà l’interesse a leggere.Scrivo per poter riflettere sulla Costituzione e sulle modifiche sulle quali i cittadini sono chiamati ad esprimersi nel Referendum del prossimo ottobre. È necessario che ogni cittadino si appassioni alla Costituzione del proprio Paese perché essa, in quanto legge sovraordinata rispetto a tutte le altre norme giuridiche, indica i valori, i principi di riferimento, i fini e i mezzi per attuarli della nostra società.Che cos’è la Costituzione italiana? È il risultato della lotta di liberazione, è un patto di civile convivenza tra uomini e donne liberi, di diversi orientamenti, di destra e di sinistra, di cattolici e laici, che hanno condiviso principi e regole. È l’espressione di tante culture del nostro Paese, del rispetto di tutte le minoranze ed è intesa a prevenire e impedire qualsiasi tentazione e pratica autoritaria.Chi ha operato la modifica a questa Costituzione? Spesso, purtroppo, nei dibatti in cui prevalgono slogan pubblicitari, questo fatto è taciuto. Ha operato la modifica un Parlamento eletto con una legge elettorale dichiarata incostituzionale con sentenza n. 1 del 2014 dalla Corte Costituzionale! Un Parlamento, pertanto, illegittimo.Inoltre la Costituzione italiana fu scritta e approvata con il contributo di tutte le principali forze politiche del dopoguerra. L’attuale de-forma, invece, è frutto solo del PD e alcuni voti delle opposizioni.Quali sono le motivazioni di questa de-forma? Primo fra tutti si dice che finalmente tagliamo i costi della politica. Di per sé il risparmio non è necessariamente sinonimo di miglioramento. Ogni cittadino, ogni famiglia nell’affrontare la sua quotidianità ne è consapevole. Ma un documento della Ragioneria Generale dello Stato attesta che si tratta di un mero slogan pubblicitario: le spese di Palazzo Madama diminuiranno, si, ma solo del 9% I risparmi prospettati dal Ministro Boschi in Parlamento (circa 500 milioni) sono stati smentiti da un documento della Ragioneria Generale dello Stato (circa 57 milioni di euro).Altro “principio” ispiratore è la retorica del nuovismo. Sì al futuro, no alla vecchia politica. La regola d’oro

è quella del cambiare per cambiare con la conseguente denigrazione dell’esistente. Farò un solo esempio, a tutti noto, che de-struttura questa retorica: gli USA, paese che ha fatto del nuovismo la sua ragione fondativa, ha una Costituzione entrata in vigore nel 1789 (227 anni fa).Infine domina la retorica produttivista: un inno all’efficienza e alla competitività con il conseguente nesso tra democrazia e costo. Peccato, poi, che ci troveremo di fronte a un esecutivo, efficiente e produttivo, che si è sottratto alla volontà della maggioranza popolare, per meglio inginocchiarsi a quella delle elites.Il combinato disposto della riforma costituzionale e del nuovo sistema elettorale denominato Italicum porterà una minoranza ad avere una solida maggioranza in Parlamento, con l’eliminazione dei partiti minori e l’impossibilità di creare alleanze elettorali.Il Parlamento viene ricondotto alla funzione di ratifica dei provvedimenti del Governo, nel quadro di un generale soffocamento del ruolo delle autonomie regionali e locali.Si creerà una “dittatura della maggioranza“, estremamente funzionale per fare da catena di trasmissione fra i precetti che ci impone l’Europa ed il Paese. Si passa da una democrazia rappresentativa ad una democrazia dell’investitura (il capo – e non il popolo- sceglie i parlamentari).Sono convinta che questa de-forma sia sbagliata e debba essere avversata perché una democrazia non si giudica dai poteri che attribuisce al partito di governo, ma dalla tutela del pluralismo e dalla rilevanza data ai diritti sociali e delle minoranze. Modificando la seconda parte della Costituzione, si svuota di senso anche la prima parte, quella dei principi e dei valori sacrificando tutto sull’altare della governabilità e di un governo insofferente al controllo delle Camere.Per questi motivi credo che votare NO alle modifiche costituzionali al referendum di ottobre sia l’occasione per prendere le distanze da una democrazia autoritaria e perché ognuno possa riprendersi la sovranità, quella individuale di cittadino (art. 1 Cost.).

Elena Ziletti Comitato per il No Bassa Bresciana

([email protected])

Il comitato per il NO

Ghérä ‘na óltä …

Ghérä ‘na óltä l’asnérFra vilànc e àsegn nó ghè diferensa.Se tè tratèt bé, l’è na gran monada,tè guadagnet sul rabbia e penitenza.Fürtunàt se tè schìet ‘na pesada.Se tè öt ótègner èrgot de bùpoche ciàcere e colpi dè bastù.

C'era una volta...

C’era una volta l'asinaioFra villani e asini non c’è differenza.Se ti comporti bene, è una grossa stupidata,ti procuri solo rabbia e tormento.Fortunato se eviti un calcio.Se vuoi ottenere qualcosa di buonopoche chiacchiere e colpi di bastone.

Sarà il neocostituito Rotaract del Rotary club di Manerbio, ad occuparsi della manutenzione del Parco botanico Angelo e Lina Nocivelli, fiore all’occhiello di Verolanuova nel 2015 entrato a far parte dei Grandi Giardini Italiani, creato dalla famiglia Nocivelli e donato alla comunità. Nel parco il Rotaract ha aperto la sua sede si pone alcuni obiettivi.Tanto per cominciare: la sistemazione delle panchine deteriorate, contribuire al taglio dell’erba e rassettare le aiuole, curare la messa a dimora di nuove piante. La decisione è stata presa nella prima riunione del nuovo sodalizio che intende essere il

Tutor del parco con un servizio per l’intera Comunità.Nei loro programmi gli associati al Rotarct propongono una serata serata presso il Birrificio BABB di Manerbio, per informare dei programmi tra i quali una visita guidata al parco, una sfilata di moda, un cinema sotto le stelle, un pomeriggio di giochi e divertimento per i più piccoli con merenda nel parco.Sono le iniziative con le quali il nuovo sodalizio si presenta alla zona, aperto ai giovani ed alla collaborazione col club padrino, il Rotary Manerbio, appunto.

Il Rotaract Manerbio si prende cura del parco Nocivelli

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Pag . 10 Luglio-Agosto 2016

Salute pubblica a CONIOLO

Ancora questi esami?Con i mesi di giugno e di luglio, come ogni anno, ricomincia anche per le scuole di Orzinuovi il rito degli esami. Il triennio della Scuola Media ed il quinquennio della Scuola Superiore, trovano il loro completamento in queste prove di fine anno che da sempre sono, e sono state, spauracchio e fonte di preoccupazione per generazioni di studenti. Per fortuna, da poco più di un decennio sono stati almeno aboliti gli esami di fine ciclo della Scuola Elementare per ottenere la relativa licenza, senza voler risalire alla eliminazione dell’ormai antiquato - ma di cui conserviamo personale ricordo - Esame di Ammissione per passare dalle Elementari alle Medie.Ma a cosa serve l’esame conclusivo (fra l’altro a costi molto elevati, si parla di 140 milioni di euro)? La Scuola ha già selezionato il valore degli studenti durante tutta l’attività

dell’anno scolastico, certificandolo a giugno con gli scrutini finali. L’esame si limita a ratificare la scelta dei Consigli di classe, senza modificare, e giustamente, se non in modo ininfluente il punteggio finale.Gli insegnanti hanno avuto un intero anno e, per alcuni, diversi anni, per poter giudicare la preparazione di un alunno e valutarne il percorso di crescita scolastica, unico metodo, quest’ultimo, per esprimere un giudizio che non si limiti alla semplice constatazione delle capacità intrinseche del giovane. Ed in effetti, si sono visti esami falliti che non hanno spostato di una virgola la valutazione finale, motivandola con la logica considerazione dell’intero percorso scolastico dello studente. E si sono anche visti esami risultati molto positivi che, adducendo la medesima considerazione, non hanno minimamente spostato la valutazione di studenti presentati

all’esame con punteggi medio bassi. Se dunque, la valutazione complessiva per le Medie e per le Superiori, stilata solo un paio di settimane prima, non può venire capovolta a causa delle prove d’esame, perché meravigliarsi che i tanto temuti esami appaiano sempre più inutili? Gli anni del ciclo scolastico sono dunque più che sufficienti per

giudicare il livello di maturità e preparazione di un alunno, per cui gli esami finali (ridotti ormai ad un semplice rito del quale genitori e studenti – oltre ai professori - farebbero volentieri a meno) diventano del tutto superflui ed inutili e dovrebbe essere ormai giunto, come chiesto da più parti, il momento della loro abolizione.

Ci risiamo, dunque, con lo stirene in Coniolo. Circa un mese fa, infatti, su precisa denuncia di alcuni cittadini di questa grossa frazione orceana che avevano accusato strani ed improvvisi malori, sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco, gli esperti dell’ARPA ed il Sindaco di Orzinuovi per il versamento di un migliaio di litri di questo materiale tossico che poteva aver inquinato i terreni e le falde acquifere del sito.Tutto questo si è verificato all’interno delle ex Officine Olivari site sulla strada che, uscendo da Coniolo, porta verso Orzinuovi.Ed il problema non è certo nuovo, se è vero che già un decennio prima la Ditta, ora fallita, dopo aver iniziato nel 2004 la propria attività di produzione di serbatoi di vetro resina nella zona residenziale di Coniolo, aveva ricevuto (18 agosto 2005) da parte del Sindaco del tempo l’ordinanza di sospendere immediatamente l’attività di produzione di prodotti in vetroresina poiché dannosa per

l’incolumità e la salute pubblica. La materia prima utilizzata era infatti resina poliestere insatura di stirene.Ripresa però l’attività, si era costituito in Coniolo un Comitato di Salute Pubblica che segnalava più volte (a cominciare dal luglio 2005) che “si riscontravano odori molto sgradevoli correlati alle contemporanee comparse di malesseri fra gli abitanti, con disturbi respiratori, forti irritazioni e prurito cutaneo”. La stessa ASL (15 settembre 2005) si attivava ricevendo dalla Ditta assicurazioni in merito alla installazione di impianti di aspirazione. L’ARPA interveniva con una verifica (10 ottobre 2005), ma come risulta da esposti inviati da cittadini della frazione, la grave situazione non pareva per nulla cambiata, tanto che il 9 novembre l’ASL invitava il Sindaco a far sospendere l’attività della Ditta, anche per l’assoluta carenza di documentazione. Faceva seguito (18 novembre 2005) un esposto da parte degli abitanti

di Coniolo in cui si lamentava la lentezza dell’azione degli organi proposti al controllo e la mancanza di un intervento immediato volto alla tutela della salute pubblica per l’attività di questa Ditta che lavorava da mesi in una zona ad alta densità abitativa. In data 1 dicembre 2005 l’ARPA effettuava ulteriori indagini presso la Ditta in questione che evidenziavano un’alterazione della qualità dell’aria causata dalle emissioni dell’insediamento produttivo, invitando allora il Sindaco ad emettere a carico del legale rappresentante un opportuno provvedimento affinchè potesse essere regolarizzata la situazione ambientale riscontrata.In seguito a ciò, il Sindaco di Orzinuovi (1 dicembre 2005) emetteva una ordinanza di sospensione immediata della attività perché la stessa arrecava grave danno e pericolo all’incolumità e salute pubblica.Il 6 dicembre la Ditta proponeva un ricorso al TAR che portava

ad una temporanea sospensione dell’ordinanza. Nonostante questo, l’ASL invitava il Sindaco (30 dicembre 2005) ad emettere ulteriore ordinanza atta a far si che la Ditta, dichiarata insalubre di prima classe, adottasse tutti i provvedimenti tecnici necessari al superamento in tempi brevi delle problematiche createsi. Il 10 febbraio 2006 il Comune di Orzinuovi, nella persona del responsabile del procedimento geom. Albini, vista la documentazione fornita dall’ARPA, dall’ASL e dai Vigili del Fuoco, disponeva il diniego per la concessione del nulla osta all’esercizio dell’attività per la fabbricazione di manufatti in fibra di vetro, stante anche una precisa dichiarazione dell’ASL con la quale tale attività non poteva essere consentita sia dal punto di vista della tutela igienico-sanitaria sia dal punto di vista della destinazione urbanistico/edilizia.

Orzinuovi

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Luglio-Agosto 2016 Pag . 11

Oggi più che mai c’è bisogno di famiglia, di pensare alla famiglia e soprattutto di amarla ”di annunciare la bellezza di un amore che, nei suoi limiti e nelle sue contraddizioni, è capace di accogliere la vita” come scrivono Chiara Giaccardi e Mauro Magatti nell’introduzione dell’”Amoris laetitia” l’esortazione apostolica sull’amore della famiglia scritta da Papa Francesco.La comunità di Faverzano da tempo sta cercando di raccogliere questa sfida riservando proprio alla famiglia uno spazio speciale soprattutto quando, come nel periodo estivo, il desiderio e la possibilità di condividere momenti comuni diventano propizi per dare vita a nuove iniziative. Tra queste si è rivelata particolarmente di successo “La Festa della Famiglia” una manifestazione pensata, neanche a dirlo, a misura di … nucleo famigliare.Dal 17 al 21 agosto prossimi la festa torna negli spazi del’oratorio faverzanese con la sua quinta edizione, pronta ad offrire accanto a momenti di riflessione,tanta musica, intrattenimento, tantissime proposte per i più piccoli e naturalmente gli immancabili piatti della tradizione bresciana.A garantire un’organizzazione impeccabile sarà come sempre l’ormai rodato gruppo di volontari uniti dal desiderio di lavorare a beneficio della propria comunità, da settimane all’opera per offrire il meglio a chi parteciperà alle serate che come

sempre si preannunciano ricche. Risultati garantiti anche dall’apporto generoso di quei faverzanesi che, pur non partecipando fisicamente alla preparazione, contribuiscono concretamente alla buona riuscita della manifestazione. Anche quest’anno il ricavato della festa sarà devoluto a favore delle necessità della parrocchia di Faverzano. I preparativi delle cinque serate sono ancora in corso ma il programma degli eventi è già stato stilato ed è davvero ricchissimo. Come tradizione ad aprire la festa, mercoledì 17 agosto alle 20,30, sarà una conferenza-dibattito. Quest’anno, prendendo spunto dall’esortazione apostolica” Amoris Laetitia” il tema affrontato sarà:”L’amore coniugale al tempo di Papa Francesco”. Relatrice la professoressa Maria Laura Mino. Saranno presenti anche alcune coppie per offrire una testimonianza di vita coniugale.Già a partire dalle 19, e sarà così ogni sera, verrà aperto il bar con bibite panini, salamine ed un menù a prezzo fisso pensato per le famiglie.Da giovedì a domenica protagonisti saranno l’intrattenimento, la musica e la buona cucina. Giovedì 18 alle 20,30 viene proposto “Clown” spettacolo di giocoleria per bimbi con micro-magie, baby dance e sculture di palloncini. Alle 21 protagonisti saranno”Valsek & Luke” con il piano bar e la tombola musicale a premi. In programma anche un mini torneo di

briscola. A partire dalle 19,30 sarà disponibile il servizio ristorante con i suoi piatti della tradizione bresciana, sempre molto apprezzati, scelti nell’ottica della valorizzazione della cucina tipica del territorio: trippa, casoncelli di carne, tagliata, dolci e molto altro ancora. Specialità della serata sarà lo stracotto d’asino con polenta.Venerdì 19 alle 20,30 sarà la volta di “Marix e le bolle” spettacolo di sculture e girandole di bolle di sapone. Dalle 21 il via alla musica con Henry e Momo che proporranno baby dance e musica a 360 gradi. Nel corso della serata è prevista anche l’esibizione dell’antico gioco della morra, alla presenza di alcuni campioni nazionali. Per chi ha appetito il ristorante sarà aperto dalle 19,30.Sabato 20 alle 20,30 spazio al ballo

latino americano con l’esibizione di 50 ballerini (adulti e bambini). Dalle 21 arriverà la musica di Carlitos Dj.Domenica 21 alle 12 il motoraduno mentre da quell’ora il ristorante proporrà lo spiedo da asporto. E’ necessaria la prenotazione (Miriam 030979338- Battista 339 8477674). In serata(20,30) arrivano “Fabix e i magici compari” con le loro magie seguiti, alle 21, dalla serata di liscio proposta da Pierluigi Picozzi.Da ricordare poi che, da venerdì a domenica alle 19,30 saranno disponibili anche la zona aperitivo e la pizzeria mentre il ristorante offrirà, oltre alle altre prelibatezze,dell’ottimo spiedo con polenta. Per i più piccoli tutte le sere sarà a disposizione il truccabimbi. Saranno garantite aree adibite a parcheggio. L’ingresso è libero e gratuito a tutti gli spettacoli.

Ste. Bru.

FAVERZANO, Quinta Festa della famiglia

Offlaga

Continua a dare buoni frutti il volume”Incontrare il mondo” raccolta di proverbi, massime, aforismi e modi di dire da tutto il mondo, realizzata nell’ottobre del 2014 dai ragazzi e dagli educatori del Centro di Aggregazione Giovanile di Offlaga con il patrocinio del Comune .Sì perché, grazie alla generosità di quanti ricevendo il libro hanno deciso di fare una piccola donazione, è stato possibile per la scuola media “Padre Bevilacqua” di Offlaga, frequentata dai ragazzi che all’epoca collaborarono alla stesura del volume, proporre nella primavera scorsa ai suoi studenti alcune attività didattiche particolari come un laboratorio creativo di scrittura e la rappresentazione di una lettura teatralizzata dedicata ad uno dei più importanti classici della letteratura italiana il Decamerone di Giovanni Boccaccio.

Non solo, con parte della somma raccolta è stato anche possibile contribuire alla creazione di una bella biblioteca ospitata in un’aula della scuola di via Fè d’Ostiani; uno spazio colorato ed accogliente, ricco di scaffali e volumi , con spazi dedicati alla consultazione e soprattutto … a completa disposizione degli studenti.Intanto il libro, anche a distanza di tempo, continua a ricevere apprezzamenti da personalità di rilievo alle quali i curatori, in occasione della pubblicazione, a suo tempo inviarono una copia del volume.Dopo la mail arrivata da Dario Fò tempo fa, nella quale il Premio Nobel per la Letteratura dichiarava, non senza una certa emozione, la capacità del libro di evocargli alla mente frammenti e figure della sua fanciullezza, nei primi giorni del giugno scorso, inaspettata, è arrivata anche la mail di Enzo Bianchi,

monaco laico, saggista italiano, fondatore e Priore della Comunità monastica di Bose (Biella). Nel suo scritto Enzo Bianchi esordisce definendo “interessantissimo” il libro di proverbi e aforismi del mondo che cala nella stretta attualità, considerandolo”la dimostrazione che dialogando si può e si deve ricercare, inventare, concordare un ideale abbastanza alto per aprire nuovi orizzonti, offrire speranze alle generazioni future e, nel contempo, sufficientemente realista da poter essere calato con efficacia nel vissuto quotidiano.” Da questo punto di vista per il Priore di Bose “ la presenza di stranieri nel nostro paese non è tanto una minaccia alla situazione esistente quanto un’occasione preziosa per verificare cosa davvero conta per noi nelle nostre vite e quale prezzo siamo disposti a pagare per ciò in cui crediamo.”Infine Enzo Bianchi ringrazia gli

educatori del C.A.G. offlaghese per essere stati vicini ai ragazzi nel corso della realizzazione di questa “fatica” editoriale. Un grazie particolare lo riserva al giovane cignanese Andrea Tomasoni, che ha reso possibile, con il suo supporto informatico, la stesura del libro.Insomma, una volta di più, abbiamo la preziosa testimonianza di come, anche nelle piccole comunità, l’integrazione tra culture diverse, seppur spesso faticosa, è possibile. Ad insegnarcelo l’esistenza di questo piccolo capolavoro di condivisione che ha saputo gettare nel terreno della quotidianità semi fecondi ormai germogliati … Ad insegnarcelo anche le più giovani generazioni, capaci di superare quelle barriere sociali e umane che spesso, noi adulti, con i nostri comportamenti abbiamo innalzato e … continuiamo mantenere …

Stefania Brunelli

OFFLAGA, Nuove attività didattiche

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Pag . 12 Luglio-Agosto 2016Pontevico

L’auspicio di tutti è che anche il clima decida (finalmente) di “mettere la testa a posto” e il mese di luglio permetta ad un’iniziativa così interessante di mostrare tutte le sue qualità. Si tratta degli spettacoli all’aperto del giovedì sera che promettono un vero e proprio rush finale sino al 21 luglio. In estrema sintesi a giugno ha preso il via un autentico tour attraverso le piazze ed i luoghi più caratteristici del territorio che si è posto sin dall’inizio come obiettivo fondamentale quello

di dedicare uno spettacolo divertente ai bambini. Un percorso che ha in serbo ancora tre tappe tutte da seguire per i tre giovedì di luglio inseriti nel calendario, il 7, il 14 e il 21. Tutto questo per una proposta rivolta con un occhio di riguardo ai più piccoli e alle loro famiglie. Sono loro i destinatari principali di questa iniziativa, che ha rappresentato una novità di assoluto interesse per la comunità pontevichese, frutto della collaborazione tra la locale Amministrazione Comunale,

l’Oratorio San Luigi e la Cooperativa Sociale “Gabbiano”. Anche in questo mese di luglio le “serate itineranti”, aperte a tutti, inizieranno alle 21 e si concluderanno con l’imperdibile spuntino della buona notte, una coinvolgente occasione assolutamente da non perdere (e non solo per i golosi). Qualora il tempo decidesse di fare nuovamente i capricci, rimane pronta la soluzione alternativa, visto che gli spettacoli si svolgeranno ugualmente all’interno del teatro dell’Oratorio. Il tutto

per un tour divertente e tutto da scoprire, che proseguirà il suo tragitto la sera del 7 nel cortile della Casa di riposo con lo spettacolo intitolato “Piattoforte”. Il 14 la Chiesa di Ripa d’Oglio ospiterà il ventriloquo, mentre una settimana più tardi, il 21 luglio il Clown Cotoletta divertirà grandi e piccini nel Parco Robecco. Tre serate davvero speciali, pronte a coinvolgere l’intera comunità di Pontevico e a “costruire qualcosa di positivo” per il presente e per il futuro con il sorriso sulle labbra.

Il giovedì sera, spettacolo all'aperto

Parlando dell’unione di servizi per Pontevico e Robecco verrebbe da dire “Il dado è tratto!”.L’iter che darà vita ad una stretta collaborazione tra i due enti locali è stato avviato dai due primi cittadini, Roberto Bozzoni e Marco Pipperi. In estrema sintesi i due Comuni, appartenenti tra l’altro a due province diverse, rimarranno due realtà ben distinte, ma potranno contare su un’unica struttura organizzativa per ridurre i costi e per elevare al massimo l’efficienza.Un percorso che sta prendendo la

sua forma definitiva, ma che è partito sin dall’inizio con un obiettivo ben chiaro davanti: “Ben difficilmente – è la spiegazione del sindaco di Pontevico, Roberto Bozzoni - due piccole comunità riescono a far sentire la loro voce proprio là dove serve. Le ridotte dimensioni o l’esiguo bacino d’utenza finiscono troppo spesso per lasciare lettera morta idee e progetti, soprattutto quando questi sono piuttosto ambiziosi o richiedono investimenti molto importanti. Unire due comunità e far sentire insieme la loro

voce ha proprio lo scopo di superare questi ostacoli e di acquistare maggiore considerazione là dove occorre. Pontevico e Robecco, oltre tutto, hanno già un grande obiettivo comune che vogliamo assolutamente raggiungere.E’ la costruzione della bretella necessaria per portare il traffico (specie quello pesante) fuori dal nostro centro abitato. Il cuore dei nostri due paesi viene attraversato da numerosi veicoli ogni giorno e solo questa bretella ci può liberare una volta per tutte dalla morsa del

traffico. Un risultato che, come è facile immaginare, avrebbe numerose conseguenze molto positive, con la preziosa possibilità di innalzare la qualità della vita per gli abitanti del nostro territorio.L’unione di Comuni ha dunque il fondamentale intento di trasmettere maggiore peso e rilievo alla nostra richiesta, così da poter insistere affinché questo che, ormai da troppi anni è semplicemente un bel sogno, possa diventare al più presto, nonostante le risorse ridotte di questo periodo, una concreta realtà”.

Pontevico e Robecco, l'unione punta alla bretella

La scorsa domenica 5 giugno la Sala Consigliare del Municipio di Pontevico ha ospitato una manifestazione di particolare significato. A partire dalle 11, infatti, si è svolta la cerimonia della consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli. Una bella consuetudine nella quale crede fermamente l’Amministrazione Comunale, che ha voluto presentarla soprattutto come un invito davvero speciale per i giovani che hanno ricevuto il riconoscimento a continuare a preparare la loro formazione con il massimo impegno. In questo particolare appuntamento 2016, tra l’altro, c’è stato una duplice premiazione, visto che, da una parte, hanno ricevuto un assegno da 300 euro una ventina di studenti di età compresa tra i 13 ed i 18 anni (ragazzi che vanno da quelli che hanno terminato la Terza Media lo scorso anno sino a quelli che stanno per ultimare le Superiori). Dall’altra, invece, sono stati premiati con un assegno da 250 euro per meriti sportivi anche ventiquattro ragazzi, giovani scelti direttamente dalle società sportive del territorio e che vanno dai più piccoli di soli 6 anni sino a quelli ormai sulla soglia della maggiore età. Una possibilità ulteriore, che è stata messa a disposizione direttamente

dal sindaco Roberto Bozzoni, il quale ha deciso di trasformare in un contributo per i giovani studenti che praticano attività sportiva la sanzione di 6000 euro inflitta dalla Corte dei Conti per il ricorso effettuato nel 2011 dal Comune di Pontevico a consulenze esterne per l’attività svolta dal proprio ufficio tecnico (una scelta che ha permesso alle casse comunali pontevichesi di risparmiare 70.000 euro). I sodalizi impegnati negli sport maggiormente praticati sul territorio (discipline come tennis, ginnastica artistica, karate, danza, basket e calcio) hanno così potuto scegliere tra i loro tesserati i ragazzi più meritevoli, capaci di abbinare al meglio sport e studio, ottenendo risultati positivi su entrambi i fronti: “In entrambi i casi – hanno ricordato il sindaco di Pontevico, Roberto Bozzoni, e il vicesindaco Luciano Migliorati – questi premi per gli studenti rivestono un significato molto importante e rappresentano un investimento per il futuro. L’idea è quella di far capire alle nuove generazioni che dovranno prepararsi al meglio per il domani loro e di tutta la comunità di Pontevico. Un impegno che deve essere costante e sempre ben motivato. Proprio per questo la somma ricevuta, che certo non cambierà la loro vita e quella

dei loro famigliari (anche se in un periodo di crisi diffusa come quello che stiamo attraversando si tratta pur sempre di somme che meritano

rispetto), deve diventare uno stimolo in più per continuare a dare il massimo e, magari, una ragione di imitazione per i loro compagni”.

Premiati gli studenti meritevoli

A Pontevico è tempo di lavori anche per la Scuola Media Giovanni XXIII. Approfittando delle vacanze estive, così da non creare intoppi all’attività scolastica e non mettere in pericolo studenti e docenti, è in corso di svolgimento l’intervento per la messa in sicurezza dell’edificio. Il bando emanato dal Comune di Pontevico ha visto imporsi la

Marinoni di Alfianello che ha così cominciato ad avviare la parte pratica dell’operazione. I lavori termineranno entro il mese di settembre e quando i ragazzi torneranno in classe per l’inizio del nuovo anno scolastico si troveranno una bella sorpresa. Una scuola più efficiente e sicura nella quale trascorrere le loro giornate in tutta tranquillità.

Lavori per la messa in sicurezza delle medie

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Luglio-Agosto 2016 Pag . 13Pontevico

Lettere al direttore Cara Direttrice,a distanza di circa due anni; desideriamo aggiornarla e aggiornare i lettori de “La Pianura” riguardo il progetto “Parco della Rimenbranza” di via XXVII Maggio in Pontevico. Ad oggi possiamo vantare ventidue alberi (più i cinque già in loco), centocinquanta cespugli, diverse varietà di piante aromatiche ed il totale recupero della scarpata

confinante la proprietà Senegalese. Scarpata ricca di stupende acacie, che erano soffocate da piante infestanti e rifiuti di ogni genere. Le inviamo alcune fotografie per far conoscere in concreto il risultato dei nostri sforzi.Come già avvenuto, approfittiamo della sua disponibilità e del suo giornale per chiedere a quanti sono interessati a questo progetto, di sostenerci nell’acquisto di un

trattorino tagliaerba (anche un buon usato!). Il comune interviene troppo di rado nel taglio dell’erba e quando questa è troppo alta, ci rende difficoltosa la manutenzione del parco, soprattutto quando irrighiamo gli alberi, che avviene con un lungo tubo di gomma, trascinandolo da un punto all’altro del parco. Un tagliaerba ci consentirebbe una totale autonomia e graverebbe meno

all’attività comunale. Se negozi specializzati, consorzi o privati vorranno considerarci, possiamo rispondere da subito che sarebbe

GRANDIOSO!

Grazie infinite, con amicizia sempre

Il comitato parco della rimembranzaTel Lucia Fontana 030 9307502

Un tagliaerba per il Parco della Rimenbranza

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Pag . 14 Luglio-Agosto 2016

1 VENERDÌS. TEOBALDOLa gólä dè la fómnä l’è difìcil dè contentà.La gola della donna è difficile da accontentare.

2 SABATOS. OTTONEL’òm a dés agn l’è ‘n macù, a vint agn l’è ‘n paù, a trènt’agn l’è ‘n liù, a quarantä l’è ‘n bistiù, a sinquantä l’è ‘n vulpù, a sesantä l’è ‘n capù, a setantä ‘l turnä macù, a otantä l’è ‘n del balù.L’uomo a dieci anni è un ingenuo, a vent’anni è un pavone, a trent’anni è un leone, a quaranta è un bestione, a cinquanta è un volpone, a sessanta è un cappone, a settanta torna ingenuo (come un bambino), a ottanta è nel pallone (è finito ...).

3 DOMENICAS. TOMMASOSé déèntä primä garzù e po’ maestri.Si diventa prima garzoni e poi maestri.

4 LUNEDÌBEATO PIERGIORGIO FRASSATIChi che ghè del mestér ‘l pol dì la sò.Chi è del mestiere può dire la sua.

5 MARTEDÌS. ANTONIO M. ZACCARIALa àal pó tant la lapä che la sapä.Vale di più la parlantina che la zappa.

6 MERCOLEDÌS. MARIA GORETTIMéstér a tèt l’è sant e bénédèt.Un lavoro sotto un tetto è santo e

benedetto.

7 GIOVEDÌS. EDDAA póc a póc sa pélä l’óc.A poco a poco si spenna l’oca.

8 VENERDÌS. ADRIANOAi pultrù ghe dà fastide l’umbrìä dei lazarù.Agli sfaticati dà fastidio l’ombra dei lazzaroni.

9 SABATOS. ARMANDOBarbä ‘nsaunàdä, l’è mèzä rasadä.Barba insaponata è mezza rasata.

10 DOMENICAS. SILVANAChi che ghà ‘n méstér ‘n mà ‘l rèstä mai sènsä pà.Chi ha un lavoro in mano resta mai senza pane.

11 LUNEDÌS. BENEDETTOA andà sè bècä, a stà sè sècä.Ad andare si coglie, a restare ci si secca.

12 MARTEDÌS. FORTUNATODré ai agn ghè vé ‘l giödésé.Con gli anni si acquista giudizio.

13 MERCOLEDÌS. ENRICOBèlä o brötä, né le mé saàte ghè stó tötä.Bella o brutta nelle mie ciabatte ci sto tutta (sto bene come sono).

14 GIOVEDÌS. CAMILLO DE LELLISÓn bèl nas fa ón bèl òm.Un bel naso fa un bell’uomo.

15 VENERDÌS. BONAVENTURAMadóné e röse, nàsale, ma tègnélé dè lóns, j-è bune, bràé e bèlè ma lé spóns.Suocere e rose, apprezzale, ma tienile lontane, sono buone, brave e belle ma pungono.

16 SABATOBEATA VERGINE DEL CARMELOLé madóne le sta bé söi mür.Le madonne stanno bene sui muri (le suocere a casa loro).

17 DOMENICAS. ALESSIOÈn dè ‘n sac èn miér dè nus, èn dè ‘na casä ‘na fómnä sulä.In un sacco un migliaio di noci, in una casa una donna sola.

18 LUNEDÌS. CALOGEROÈl compàr dè l’anèl l’è padrù dè mèzä pèl.Il compare di anello è padrone di mezza pelle (della sposa).

19 MARTEDÌS. SIMMACOFómnä e lünä: encö seré, domà brünä.Donna e luna: oggi sereno, domani si rabbuia.

20 MERCOLEDÌ

S. ELIAPrimä ötä i tò, pó i altèr se ghè n’è amó.Prima aiuta i tuoi, poi gli altri se ne hai ancora.

21 GIOVEDÌS. LORENZO DA BRINDISIPrét èn capèlä, bunä noèlä.Prete con cappello, buona notizia.

22 VENERDÌS. MARIA MADDALENAPèr Santä Madalénä la nus l’è piénä.Per Santa Maddalena la noce è piena.

23 SABATOS. BRIGIDAÈl ghè ‘n sa dè piö èn vècio ‘ndormènt chè en zuèn dessedàt.Ne sa di più un vecchio addormentato che un giovane sveglio.

24 DOMENICAS. CRISTINAJè i caàgn vècc che salvä i nöf.Sono i cesti vecchi che salvano i nuovi.

25 LUNEDÌS. GIACOMOL’è trista chèla cà che nóni nó ghe n’ha.È triste quella casa dove non ci sono nonni.

26 MARTEDÌSS. GIOACCHINO E ANNAA Sant’Anä le nùs jè pronte per la canä.A Sant’Anna le noci sono pronte per il bacchio.

27 MERCOLEDÌBEATA MARIA MADDALENA MARTINENGOI bò ècc i districa èl carr.I buoi vecchi rimuovono il carro incagliato.

28 GIOVEDÌSS. NAZARIO E CELSOPer San Nazér i gra i fa ‘l pér.Per San Nazario i grani (d’uva) prendono tutti lo stesso colore.

29 VENERDÌS. MARTATra i dutùr dè midisìnä èl piö brao l’è chi ‘nduinä.Tra i dottori in medicina il più bravo è quello che indovina.

30 SABATOS. PIETRO CRISOLOGOLe braàde dè zuègn sè le pagä dè ècc.Le bravate fatte da giovani si pagano da vecchi.

31 DOMENICAS. IGNAZIO DI LOYOLASé tè öt restà sa, làet dè spès le ma.Se vuoi restare sano, lavati spesso le mani.

CALENDARIO BRESCIANO: LUGLIO

Rubriche

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Luglio-Agosto 2016 Pag . 15

Domande alla nutrizionista:Il calcolo del BMI

La dott.ssa Subacchi riponde alle Vs domande scrivendo a: [email protected] Riceve a: MANERBIO (BS)

Poliambulatorio MINERVIUM di Via Verdi n.64 tel. 030/9937552CREMONA Cell. 366 4759134CREMA Cell. 366 4759134

Sono una signora di 47 anni, peso circa 72 kg per un'altezza di 163 cm. (bmi 27 se correttamente c a l c o l a t o ) mi considero quindi in sovrappe so . Non faccio

attivita' fisica regolare, ma cammino almeno mezz'ora al giorno. Sono vegetariana e vorrei chiederLe alcuni consigli. Posso mangiare il Kamut ed il farro bolliti conditi con poco olio? In quale quantita'? Adoro la pasta integrale, di farro o kamut, posso mangiarla tutti i giorni? Quanti grammi?

Ha calcolato esattamente il suo BMI che identifica quindi un certo sovrappeso. Una mezz'ora al giorno di camminate a passo sostenuto può andare molto bene, temporaneamente anche in assenza di una specifica attività che la aiuti nel dimagrimento. Mi chiede se

può assumere kamut e farro bolliti e la pasta integrale. Direi proprio di sì!! Sono ottimi alimenti in alternativa alla pasta comune. Può anche provare l'orzo. Possono essere usati per fare delle ottime zuppe (magari insieme ai legumi), in insalata, come primo piatto e in quantità solitamente pari ad altri carboidrati come pasta e riso (una porzione equivale a circa 80 gr. a crudo). Nella sua lettera dichiara di essere vegetariana, ma non specifica se consuma latte e uova (o magari anche pesce), quindi diventa difficile darle degli indirizzi alimentari. Faccia comunque attenzione ai condimenti limitando il consumo di olio extravergine di oliva a due cucchiaini a pasto e cercando di salare con moderazione. Importanti sono poi le modalità di cottura degli  alimenti. Prediliga preparazioni semplici: bollitura, vapore, griglia evitando fritture, stracotti ecc. Eviti i dolci e faccia attenzione a un eccessivo consumo di frutta (ricca di zuccheri) e di frutta secca.Se vuole può contattarmi di nuovo per maggiori dettagli.

Rubriche

1 LUNEDÌS. ALFONSO MARIA DÉ LIGUORIÈl més d’agost èl sügä i fòss e anche i póss.Il mese di agosto asciuga i fossi e anche i pozzi.

2 MARTEDÌS. EUSEBIOÈl sul èl tramontä e i agn i spóntä.Il sole tramonta e gli anni spuntano (l’età si fa sentire).

3 MERCOLEDÌS. LIDIAGhó amò le prime orèce.Ho ancora le prime orecchie.

4 GIOVEDÌS. GIOVANNI MARIA VIANNEYI falìcc e i stringulì i sé tróa semper visì.I falliti e gli usurai si trovano sempre vicini.

5 VENERDÌS. OSVALDOL’è ècc chèl che mör.È vecchio chi muore.

6 SABATOTRASFIGURAZIONE DI NOSTRO SIGNOREOmbrìa d’estàt fa mal d’inverno.Ombra d’estate fa male d’inverno.

7 DOMENICAS. GAETANODè traài no sé mör mai.Di lavoro non si muore mai.

8 LUNEDÌS. DOMENICOEn tèmp dè ségà ghè tèmp gnà dè ca...ntà!Durante la mietitura non c’è tempo nemmeno per andare in bagno.

9 MARTEDÌSS. FERMO E RUSTICOA sapà l’ua ‘n agost, dè sicür sé ‘ndópia ‘l most.A zappare l’uva in agosto, di sicuro si raddoppia il mosto.

10 MERCOLEDÌS. LORENZOPATRONO DI MANERBIOPer San Lorèns l’ua la tèns.Per San Lorenzo l’uva si colora.

11 GIOVEDÌS. CHIARAQuant sé rìä söi setànta, gran cojò chèi che sè anta.Quando si arriva ai settant’anni, gran coglione chi si vanta.

12 VENERDÌS. GIULIANOPer chi ga pócä òiä dè laurà, la tèrä l’è tròp basä.Per chi ha poca voglia di lavorare, la terra è troppo bassa.

13 SABATOSS. IPPOLITO E PONZIANOSóm amó chèi.Siamo ancora quelli.

14 DOMENICAS. MASSIMILIANO KOLBERòbä esibìdä ròbä avilìdä.Ricchezza esibita, ricchezza avvilita.

15 LUNEDÌASSUNZIONE DI MARIA VERGINEChi sa fa pégorä èl luf sé la mangiä.Chi si fa pecora il lupo se la mangia.

16 MARTEDÌS. ROCCOPer San Ròc angürié a tòcc.Per San Rocco angurie a tutti.

17 MERCOLEDÌS. GIACINTOLa prima aqua d’agost la rinfresca ‘l bós-c.La prima acqua d’agosto rinfresca il bosco.

18 GIOVEDÌS. ELENASé tè ocór niènt va dai amici.Se non ti serve niente vai dagli amici.

19 VENERDÌS. LUDOVICOÈl pass piö bröt l’è chèl dè l’ös.Il passo più brutto è quello dell’uscio.

20 SABATOS. BERNARDONó ‘l ghà gna fiöi gna cagnöi.Non ha né figli né cagnolini.

21 DOMENICAS. PIO XQuant i nas j-è töcc bèi, quant i sè spusa j-è töcc siòr, quant che i mör j-è töcc bù.Quando nascono sono tutti belli, quando si sposano sono tutti ricchi, quando muoiono sono tutti buoni.

22 LUNEDÌS. MARIA REGINAPortàt per le sèrvé, massére e cóghe.Ha un debole per le serve, per le governanti e le cuoche.

23 MARTEDÌS. ROSA DA LIMACaàl bianc e bèla moér i tè té sèmpèr èn pensér.Cavallo bianco e moglie bella ti tengono in pensiero.

24 MERCOLEDÌS. BARTOLOMEOPer San Bartolomè la nùs la a zö al pè.Per San Bartolomeo la noce cade al piede (della pianta).

25 GIOVEDÌS. LUDOVICOLa sàpa ac sensä cùl l’engrassä.La zappa anche se non ha il culo concima (la zappa se usata bene rende il terreno fertile).

26 VENERDÌS. ALESSANDROFomnä pultrunä no la pöl esser bùnä.Donna sfaticata non può essere buona.27 SABATOS. MONICAÈl regàl picinì del poarì el val de piö che ‘l gròs del siòr.

Il regalo piccolo fatto da un povero, vale di più di quello grosso fatto dal ricco.

28 DOMENICAS. AGOSTINOÈl póc tèl gódet, èl tròp tal sbàtet via.Il poco te lo godi, il troppo lo butti via.

29 LUNEDÌMARTIRIO DI SAN GIOVANNI BATTISTAÈn mancansa de caài se fa trotà i àsegn.In mancanza di cavalli si fanno trottare gli asini.

30 MARTEDÌS. FAUSTINALa lènguä dè le fómne mai la sòstä, la tàia dal fìl e da la còsta.La lingua delle donne non si ferma mai, taglia dal filo e dalla costa.

31 MERCOLEDÌS. ARISTIDETacà vià ‘l capèl.Appendere il cappello (diventar padroni in casa d’altri).

CALENDARIO BRESCIANO: AGOSTO

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Pag . 16 Luglio-Agosto 2016

Una torta semplice e leggera, simile a quella che ci veniva preparata dalle nostre nonne.

Ingredienti: 50 cl di latte, 4 cucchiai di zucchero, 1 pizzico di sale, 500 g di prugne, 3 uova, 3 cucchiai di farina, 1 cucchiaio di rhum o di distillato di prugne e burro per la tortiera.

Preparazione: Portate a ebollizione il latte con 3 cucchiai di zucchero e il sale.Lavate le prugne, asciugatele, apritele tagliandole per il lungo ma cercando di non separare le due metà, e infine snocciolatele.Rompete le uova in una terrina e amalgamatevi la farina, mescolando.Ottenuto un composto omogeneo,

incorporatevi il latte zuccherato e il rhum o il distillato di prugne.Ridate alle prugne la loro forma originaria e sistematele a distanza regolare in una tortiera imburrata.Versate l’impasto nella tortiera, distribuendolo sulle prugne e negli spazi vuoti rimasti tra i frutti.Cuocete per 25-30 minuti in forno preriscaldato a 230 °C. Il dolce alle prugne sarà cotto quando la pasta apparirà dorata e gonfia; sfornatelo e cospargetelo subito con lo zucchero rimasto. Servitelo tiepido o freddo.

I nostri consigli: ottime varianti di questo dolce si realizzano sostituendo le prugne con altra frutta, da scegliere a seconda delle stagioni (ciliege, albicocche, pesche, pere, mele …).

Il nostro dialettoTermini in via d’estinzione

Redengòt: pastrano.Redènsio: modo, verso, comprensione, tolleranza, speranza, misericordia, comportamento.Redondèl: farina infima di frumento.Redòs: alla rinfusa.Reenšaröl: straccivendolo, rivenditore.Reforšì: spago piccolo.Refùša: attrezzo per pettinare la lana.Regalìa: pagamento in natura, mancia.Regàlie (regàe): frattaglie, interiora dei polli.Regàna: forno per ferro e calce, fornace a secco.Reganèl: panno felpato per fasciare e coprire i neonati.Règia: striscia di ferro crudo per cinghiare colli e pacchi, fettuccia metallica.Regià: vagire, piangere.Regò: rottame.Regoèsta: raccolto.Regolèt: ridda (ballo folcloristico).Regóna: argine naturale o terrapieno.Relàs: metrorragia, perdita di sangue uterino.Rèma (reuma): dolore reumatico.Réma: nomignolo affibiato a donna con movenze omosessuali.Remèngo: catafascio.Remenös: guazzabuglio.Remenù: rinfusa.Rèmola: crusca.Renà: smottare, franare.

Rènfresch: stallaggio.Rénga: tiritera, lagna, lentezza nel parlare, cadenza vocale, parlata con sonorità e intonazione noiosa e monotona della voce.Rèns: renza, tela bianca finissima.Reòta: faticata, tribolata, mangiata, bevuta, sgobbata.Repàr: porta infante, guanciale dei bambini.Repacì: sopraggitto, cucitura di rinforzo, ornamento.Repedonà: rincalzare il muro.Repetù: riverenza, inchino profondo.Repolàs: attecchire, cambiare le piume, mettersi a nuovo, uscire dai censi.Requatì (requatà): uno conciato per le feste.Resà: selciare, arricciare.Resöl: marciapiede, sentiero con ciotoli.Résola: attrezzo di legno a foma di fungo per rimestare la cagliata.Rèsta: rastrello di ferro.Restèl: rastrello, strascino di rami.Restelèt: intelaiatura di legno a semicerchi coperta con lenzuoli per irrigare.Revoràm: rifiuti di merce, marasma di cose.Rešentà: risciacquare, sgridare.Rešenta: vino pessimo.Rešìna: capruggine ovvero l’intaccatura delle doghe dove si inseriscono le assi del fondo.

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DOLCE ALLE PRUGNE