Il referto, la denuncia e l'imputabilità

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LEZIONE LANDI II 12/12/2007

Il referto, la denuncia all’autorità giudiziaria e l’imputabilità

Il referto è una cosa, la denuncia ex rapporto è un’altra, però, entrambi stanno ad indicare tutte quelle che sono le nostre attività che fanno riferimento all’informazione, quindi degli esercenti la professione sanitaria all’autorità giudiziaria. Ok? Il referto è una cosa, la denuncia ex rapporto ne è un’altra. Ex rapporto perchè prima si chiamava rapporto poi c’è stata una modifica per quanto riguarda il codice penale e adesso si chiama denuncia. Subito una chiarificazione tutti quanti di noi abbiamo fatto una radiografia o comunque siamo andati al pronto soccorso e quanto altro, vi hanno dato il referto della tac, in realtà non è un referto. Quindi noi diciamo è il referto quello che viene chiamato referto, e che fa riferimento alle radiografie, alla tac e quanto altro ma in realtà è chiamato impropriamente referto, in realtà quello è il commento o una giustificazione di quanto viene detto dello specialista. Nel caso specifico invece, noi andiamo a guardare appunto il referto e la denuncia. Allora l’articolo a cui faccio riferimento è l’articolo 365, ve lo detterei in maniera molto quasi elementare dato che ho promesso a lui dopo che vi lascio un unico lucido che vi devo lasciare è quello la.Articolo 365 del codice penaleQuesto articolo praticamente del codice penale dice che chiunque nell’esercizio della professione sanitaria avendo prestato la propria opera o assistenza nei casi che possono presentare i caratteri di un delitto procedibile d’ufficio, omette o ritarda di riferire all’autorità giudiziaria è punito con una pena che…Allora in realtà la medicina legale, voi avete fatto un poco di clinica è un po’ diversa, nel senso che noi il più delle volte che verremmo a farvi queste lezioni vi porteremo delle leggi e queste leggi ve le commenteremo, commentare non significa fare la prosa, come viene fatta per i canti di Dante, è un commento un poco più particolare, particolareggiato o comunque molto in riferimento alla norma e che quindi ci può tornare utile. Voi direte perché facciamo tutto questo burdello, perché in tutta la nostra professione ci può capitare che magari vi trovate di fronte ad un delitto perseguibile d’ufficio e dovete sapere perfettamente cosa fare. Allora commentare questa legge, la legge come inizia? Inizia con un soggetto nel caso specifico è “chiunque avendo nell’esercizio della

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professione sanitaria”, allora che sta a significare? In realtà tanto tempo fa questo chiunque nell’esercizio sanitario faceva riferimento esclusivamente ad i medici, ai veterinari, agli odontoiatrici e agli ostetrici, poi c’è stato tutto una riforma di cui sicuramente voi ben sapete che vengono eletti, ed equiparati agli esercenti la professione sanitaria anche per esempio, tutte queste lauree che si sono avute in seguito, la laurea di infermiere, la laurea di odontotecnico e quanto altro, quindi mentre prima erano solamente queste figure che vi ho detto, che erano tenute a redigere il referto, attualmente tutti coloro che fanno parte delle professioni sanitarie, quindi anche voi, siete tenuti, nei casi previsti dalla legge a redigere il referto. Ok? Allora poi la legge continua e dice “avendo prestato la propria opera o assistenza”, opera o assistenza possono sembrare dei sinonimi, cioè parole che sono molto simili come significato. In realtà il codice penale da addirittura 4 significati differenti, in una prima corrente di pensiero l’opera è la prestazione sanitaria erogata una sola volta, l’esempio più banale che vi posso fare è magari una persona che viene ad essere coinvolta in un conflitto a fuoco, viene da voi per farsi medicare voi gli mettete i punti e lo mandate a casa, quello è un’opera, se però questa persona la settimana dopo torna e magari si fa rivisitare per togliere i punti, l’avete visitato già due volte in questo caso quindi la prestazione sanitaria è continuativa pertanto parlate di assistenza. Ok?Secondo un’altra corrente di pensiero l’opera è effettivamente la prestazione sanitaria erogata una sola volta, l’assistenza invece fa riferimento all’accertamento della morte. Ok? La prima volta è una prestazione singola ed erogata più volte o è assistenza poi c’è tutta un’altra corrente di pensiero che dice l’opera è una volta invece l’assistenza è la prestazione sanitaria che viene erogata una volta, però in riferimento all’accertamento della morte, alla constatazione del decesso. (la morte la accerti una volta).“Opera e assistenza nei casi che possono presentare” possono presentare che cosa sta a significare? Esprime da un lato una certezza però per la vittima è anche un dubbio, quindi il referto va presentato anche quando avete non solo la certezza ma anche quando si presenta un intervento dubbio ad es. un pomeriggio viene da voi una madre che accompagna un bambino e quel bambino magari tiene un livido, tiene una graffiatura, vi dice che è caduto per le scale. Ok? Voi lo medicate, tutto apposto, dopo una settimana ritorna magari la stessa mamma col bambino che presenta

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magari lesioni dall’altra parte, una ferita lacero contusa che voi dovete suturare, è facile pensare che questo bambino è stato picchiato, la certezza voi non l’avrete mai, non penso che nessuna madre dica all’esercente la professione sanitaria, nel caso specifico, mio marito picchia mio figlio, però voi il dubbio lo avete prima di accusarli di maltrattamento su minore che è un reato perseguibile d’ufficio siamo tenuti tutti quanti a redigere il referto ok? Poi viene il punto più importante di questa legge, perché si fa il referto? Il referto si fa esclusivamente quando ci si trova di fronte ai reati perseguibili d’ufficio. Allora piccolo excursus i reati possono essere distinti in base all’elemento psicologico: in doloso, colposo e preterintenzionale, in base praticamente alla procedibilità i reati vengono distinti in: procedibili a querela di parte e procedibili d’ufficio. Procedibilità a querela di parte sta a significare che il procedimento, e quindi l’indagine viene ad essere aperta quando la persona offesa fa la denuncia all’autorità giudiziaria nel caso specifico al pm, l’esempio più banale di reato procedibile a querela di parte che io vi posso fare è la lesione personale di evittima io do uno schiaffo a lei, non compete la malattia questa è una percossa, lei mi denuncia, praticamente il magistrato apre un’inchiesta e quindi questo reato è perseguibile a querela di parte. Ok? Ci sono poi tutto un'altra serie, che di solito sono i reati più gravi, che invece vanno ad essere perseguibili d'ufficio, in pratica è l'ufficio, cioè la magistratura che inizia l’indagine quando uno di noi viene chiamato in indicazione, ecco perchè serve il referto e la denuncia. Quali sono i reati perseguibili d’ufficio? Allora i reati perseguibili d'ufficio sono estremamente numerosi, quelli che più di frequente vengono ad interessare tutti quanti noi sono: I reati contro la vita ossia:

omicidio doloso, colposo e preterintenzionale, l'omicidio del consenziente, l'istigazione al suicidio, l'omicidio conseguente ad un altro reato, e il suicidio stesso.Omicidio è doloso o omicidio volontario, quando c'è l'intenzione es. ho preso le corna dalla mia fidanzata, mi armo di una pistola, quindi c'è volontà, quindi c'è predeterminazione, acchiappo la mia fidanzata con l'altro e li ammazzo entrambi, io ho fatto tutto ciò che era perfettamente idoneo a provocare la morte, io ho previsto e l'ho voluto, questo è l'omicidio volontario, la pena va al di sopra dei 21 anni, cioè non meno di 21 anni fino ad arrivare all’ergastolo.

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Omicidio colposo, è quello che deriva o da imperizia, o da imprudenza, o da negligenza. oppure l'inosservanza di codici, regolamenti e quanto altro. L’es. più banale, sto guidando, vado di fretta, perché tutti quanti vanno di fretta, il semaforo è rosso, ma non me ne può fregare di meno, lo passo a tutta velocità, nel frattempo sta passando un ragazzo col motorino, lo prendo in pieno e lo ammazzo, in quel momento io non ho osservato il codice della strada che mi diceva di non passare, visto che il semaforo era rosso, quindi non ho avuto l’osservanza del codice ed ecco che rispondo di omicidio colposo.Omicidio preterintenzionale, preterintenzionale come dice la parola va oltre l'intenzione, cioè io nella mia condotta ho una condotta che è censurabile, cioè magari una condotta violenta, es. mi bisticcio con lei e le do uno schiaffo, ok? Lei viene ad essere sbilanciata, mi urta contro lo spigolo di questo mobile, ha un grosso trauma cranico e muore, io non volevo ucciderla, le volevo provocare o una percossa o una lesione personale, però, la conseguenza di quello che io ho fatto è stata enormemente più grave.Poi esiste la cosiddetta istigazione al suicidio, in realtà il suicidio non è previsto come reato, nel senso che non si può dare la pena ad una persona morta, però, è possibile che si verifichi un’evenienza cioè il cosiddetto suicidio mancato, ad es. prendo la corda, mi voglio impiccare, si spezza la corda, non può essere attribuita una pena per questo gesto, perchè la pena di norma è un deterrente, la pena viene data per scongiurare che quel reato possa essere…., immaginate un tentativo di suicidio, quindi questa persona che fondamentalmente ha dei problemi con la vita, che vuole farla finita, dargli una pena, confinarlo magari in un carcere, che cosa vuole significare, questa punizione non ha un ruolo diciamo non serve a migliorare la sua visione delle cose e magari può rafforzare addirittura l’idea suicidiaria, però viene ad essere punito chi magari rafforza o rende concreta l’idea del suicidio, in pratica chi gli va a fornire la corda, chi gli apre la manopola del gas, questa persona risponde di istigazione o aiuto al suicidio oppure omicidio conseguente ad altro reato. L'esempio più banale è quello dello spacciatore, lo spacciatore che da eroina che trotta oppure invece di darla tagliata al 10% è tagliata al 20%, provoca un'overdose di una persona e quindi del suo “cliente”, quello muore il reato che lui aveva fatto però, quale era? Era quello dello spaccio di sostanze stupefacenti, la morte consegue a questo reato e pertanto risponde di omicidio conseguente ad altro reato. Poi abbiamo il cosiddetto omicidio

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del consenziente, che tutti quanti conosciamo col termine di eutanasia, la persona deve morite, però, affinché si possa parlare di omicidio del consenziente e non di omicidio comune ci deve stare il consenso da parte di questa persona, questo consenso deve essere valido. Questi diciamo sono i reati contro la vita.Ci sono poi altri reati procedibili d'ufficio che sono i reati contro l'incolumità individuale, quando faremo questa lezione vi accorgerete che vi parliamo delle percosse e delle lesioni personali.Accenni di percosse e lesioni personaliLo stato ci tutela alla salute oltre che la vita, giusto? La vita tutti i reati che vi ho detto in precedenza, la salute con questi reati qua, percosse e lesioni personali.Le percosse si hanno se non ci sta una malattia, do uno schiaffo, oppure l'es. più bello che può essere fatto è la testata di Materazzi, chi ha dato la testata c'è stata una sintomatologia dolorosa con grossa limitazione funzionale immediata, però dopo qualche minuto quello si è alzato e stava perfettamente, ha tirato pure il calcio di rigore. Se però da tutta questa situazione si fosse originato un livido, un graffio o peggio ancora un tamponamento cardiaco o una conseguenza come l’aritmia o quanto altro, quello era una malattia e non si parlava più di percosse ma di lesioni personali. Diciamo che per certo che le percosse sono sempre procedibili a querela della persona offesa ok? Quindi non c'è obbligo di referto. Le lesioni personali invece si distinguono in dolose e colpose. Le dolose a loro volta si distinguono in lievissime, lievi, gravi e gravissime. Per quanto riguarda i reati contro l'incolumità individuale il referto viene fatto solamente per le lesioni personali lievi, gravi e gravissime. Si fa nelle lievissime solamente se vengono ad essere compiute con l'uso di un'arma. ok? Delitti contro l'incolumità individuale 2 capitoli: percosse e lesioni personali. Le percosse si hanno quando non ci sta una malattia, non vi è obbligo di referto.Lesioni personali 2 sottocapitoli: colpose e dolose. Le dolose si distinguono a loro volta in lievissime, lievi, gravi e gravissime. Il referto si fa solamente per le lievi, gravi e gravissime, si fa nelle lievissime solo se c'è stato l'uso di un'arma.Le colpose si distinguono in: semplici, gravi e gravissime. Il referto non si fa mai salvo in un caso, nella grave e nella gravissima, quando sono conseguenza dell'inosservanza delle norme che tutelano il lavoratore sul posto di lavoro, ad es. stanno facendo i lavori quaggiù, il lavoratore si è

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fratturato il femore cadendo da un'impalcatura, voi lo curate e vi dice che si è infortunato sul luogo di lavoro andate a fare il sopralluogo e vi accorgete che in tutto questo cantiere non ci sta la rete di protezione questa è l'inosservanza della norma, la frattura guarisce in 40 giorni, quindi stiamo già nell’ambito delle gravi e dovete fare il referto.Altre tipologie di reati sono i reati sessuali. I reati sessuali c'è procedibilità d'ufficio o procedibilità a querela di parte? I reati sessuali vanno a violare quella che è la sfera intima di una donna o di un uomo. I reati contro la libertà sessuale, la violenza carnale, di norma è un reato procedibile a querela di parte. Tutto l'articolo 109 del codice penale parla della violenza sessuale come di reato procedibile a querela di parte, se la donna è stata violentata deve andare lei dal medico, si fa visitare, deve essere lei a denunciare colui che ha abusato all'autorità giudiziaria.In realtà un procedimento per quanto riguarda la violenza carnale, è un procedimento serio, una donna va dal magistrato e magari quello che lei ha indicato viene ad essere incolpato, sarebbe quasi un'arma a doppio taglio, la donna deve essere visitata, si deve vedere se effettivamente ci sono dei segni di violenza, se ci sono poi i reliquati di questa violenza, faccio riferimento al liquido seminale, segni, graffi e quanto altro. Questa è la prima parte poi subentra la seconda parte l'interrogatorio davanti a tutta una corte, quindi sono cose che la sfera intima che possono o non possono, che magari la donna vuole o non vuole dire in pubblico ecco perchè lo stato da l'opportunità a questa donna di elencare la violenza carnale come reato procedibile a querela di parte. Ok? Questa è la norma, però, come ben sapete per qualsiasi cosa che viene ad essere fatta da un essere umano ci sono moltissime sfumature e allora tra virgolette ci sta la violenza carnale che di per se è grave, però è più grave la violenza carnale che viene ad essere perpetrata da un maggiorenne su un minorenne di anni 14, perpetrata su un incapace di intendere o volere ed ancora violenza carnale effettuata da un pubblico ufficiale. Ok?Esistono poi altri tipi di reati come la circonvenzione d'incapace oppure le tossinfezioni alimentari, la somministrazione di farmaci adulterati, il sequestro di persona, che sono tutti reati perseguibili d’ufficio, con cui noi possiamo venire diciamo a contatto con la nostra professione.Tutti questi reati qua che io vi ho detto si parla di reati procedibili d’ufficio, tutti questi qua che io vi ho detto sono i reati che noi dobbiamo tenere presenti per fare questo referto.

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La legge poi continua con “omette o ritarda”, omette o ritarda identifica un limite temporale ben preciso, omettere significa che non lo fa proprio, ritardare invece identifica un tempo entro il quale questo referto deve essere presentato, infatti il referto deve essere presentato all'autorità giudiziaria entro 48 ore, tuttavia fatta la legge trovata l'eccezione, esistono anche alcuni casi in cui deve essere presentato immediatamente, ad esempio tutti i casi nei quali è possibile che venga ad essere adulterata o comunque diciamo contaminata la scena del delitto, un omicidio, un suicidio, immaginate tutto quello che è successo a Cogne, ci mancava che è passato per dentro quella casa un gregge di pecore quindi in quel caso dato che c'è pericolo di contaminare e quindi magari vengono ad essere perse una serie di prove il referto va fatto e presentato immediatamente. “Omette o ritarda di riferire all'autorità giudiziaria”, all’autorità giudiziaria fa riferimento alla polizia stradale, ai carabinieri, può essere mandato anche a mezzo fax, tutte queste cose che io vi ho detto, però, vengono ad essere falsate quando praticamente si esporrebbe la persona assistita al procedimento penale, cioè esiste un esimente al referto, esimente significa che il soggetto e quindi tutti quanti noi possiamo esimerci dal farlo, quindi non lo dobbiamo fare più. Un esimente generale e quando si esporrebbe la persona offesa al procedimento penale. I casi in concreto sono 3 cioè: la rissa, ferita con arma in duello e infanticidio. Tutto che cosa significa? Significa che il referto lo dovete fare sempre salvo quando questi viene da voi e dice per esempio io lo zigomo me lo sono rotto in una rissa, quindi quando stavano almeno tre persone a bisticciare, oppure quando una donna viene da voi con una grossa emorragia post-partum, magari questa donna sta un poco alterata e vi dice che il bambino l’ha fatto fare una brutta fine, voi la dovete medicare giusto? Però, quella ha fatto un infanticidio o ha fatto un fanticidio, voi anche in questo caso non dovete fare il referto. L'ultimo caso, in realtà con la parentela, la legge non fa riferimento alla parentela, la legge fa riferimento alle minacce cioè quando la persona assistita vi dice se presenti il referto faccio del male a te o alla tua famiglia quello potrebbe essere un altro esimente.Perchè la legge fa questo esimente cioè quello di non presentare il referto quando la persona assistita si esporrebbe al procedimento penale? Perchè il bene salute viene al di sopra del bene che potrebbe derivare dalla correzione di una pena, però voi ve ne accorgete che quello è stato sparato, giusto? Non dirà mai che ha fatto il conflitto a fuoco a parte il fatto che lui

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non è tenuto a dirvi tutte queste cose, cose che si verificano per la denuncia. La denuncia è un poco differente dal referto. Voi per il referto dovete soltanto curarlo, in teoria fare una prognosi e mandarlo a casa. Invece per la denuncia c'è bisogno anche di identificarlo, a chiedergli della dinamica e quanto altro. Con l'infanticidio, il feticidio e l'omicidio comune, l'infanticidio e il feticidio sono reati che possono essere compiuti esclusivamente dalla madre, un'altra persona risponde di omicidio comune. Se questa madre durante il travaglio di parto come capitava a volte, introduce nella fontanella bregmatica, che era un mezzo abortivo prima, si introduceva nella testa del nascituro anche una forcina, questo dava emorragia intracerebrale e quello moriva, durante il travaglio di parto è feticidio dopo che ha respirato è infanticidio, allora se questa cosa la fa la madre risponde di feticidio e di infanticidio, se invece la fa un'altra persona risponde di omicidio. Ok? La differenza dove sta, per quanto riguarda la madre può essere attenuata la pena. Ok?La denuncia fondamentalmente ex rapporto è un qualcosa di estremamente simile, però, ci sono delle differenze, la prima è praticamente il soggetto che la fa, mentre per quanto riguarda il referto è l’esercente la professione sanitaria in qualità di libero professionista, cioè le persone che io vi ho detto fino ad adesso vengono a casa vostra, quando voi state per fare i fatti vostri e vengono a farsi visitare in quel caso voi siete liberi professionisti. Il pubblico ufficiale è, quando stai in un servizio, però presso una struttura pubblica, in quel caso, da ciò che cosa si evince, si evince che quando voi state al pronto soccorso e scrivono referto, quello è un referto improprio, in realtà dovrebbe essere una denuncia. Ok? Qui la prima distinzione che viene ad essere fatta è sulla persona che lo fa, libero professionista da una parte, pubblico ufficiale per quanto riguarda la denuncia. Poi andiamo avanti. Il referto lo fa il libero professionista e la denuncia il pubblico ufficiale. Faccio l’esempio mio, io la mattina lavoro qua, quando io monto e marco il cartellino da qual momento in poi sono un pubblico ufficiale fino al momento in cui smonto ok? Ora sto andando a casa, in questi vicoletti vedo due fidanzati che litigano, lui prende e la picchia, le provoca una ferita al volto e fuoriesce del sangue, questa è una lesione personale, giusto? Quindi è un delitto perseguibile d’ufficio e sono tenuto al referto perché in quel momento io non sono più un pubblico ufficiale sono un libero professionista, io intervengo tampono magari, ho prestato la mia opera sarei tenuto al referto. E’ chiaro tutta questa cosa? Se invece la stessa mattina io sto qua alla medicina legale, si sente male qualcuno

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perché magari l’hanno picchiato e quanto altro, in quel caso sono un pubblico ufficiale e si fa la denuncia. Il referto deve essere presentato entro 48 ore oppure immediatamente quando c’è pericolo, la denuncia va presentata immediatamente. Poi un’altra differenza mentre il referto c’erano quegli esimenti che io vi ho detto nella denuncia questi esimenti non ci sono, la denuncia va fatta sempre.IMPUTABILITA’L’imputabilità che cosa è? In pratica c’è un articolo del codice penale (art. 61) che dice: nessuno può essere imputato per un’azione prevista dalla legge come reato se al momento in cui ha commesso il fatto non era in grado di intendere e di volere. In tutta questa filastrocca che vi ho detto ci stanno una serie di cose, in pratica che cos’è l’imputabilità? L’imputabilità è un requisito che tutti quanti noi abbiamo in base al quale dopo che abbiamo commesso un reato possiamo avere le conseguenze legali e dal punto di vista anche della pena previste dalla legge per quel tipo di reato. E’ chiaro? L’imputabilità è un requisito psicologico che tutti quanti noi abbiamo, se ce l’abbiamo una volta che abbiamo commesso il reato ne consegue che ci deve essere data una pena, affinché questa pena possa essere data il requisito essenziale è l’imputabilità. L’imputabilità affinché si possa essere imputabili c’è bisogno della capacità di intendere e di volere, giusto? Quando ci stanno entrambe le condizioni ed io faccio un reato vengo anche punito ad esempio io ho 27 anni ammazzo una donna, mi scoprono mi fanno la perizia vedono che sono in grado di intendere e di volere e mi condannano all’ergastolo e finisce qua. Io sono maggiorenne e quindi in grado di intendere e di volere, quindi per questo sono imputabile, il reato l’ho commesso io, qual è la conseguenza di questo reato? La pena superiore ai 21 anni. Se non fossi stato in grado di intendere e di volere e quindi non ero imputabile nonostante avessi commesso un omicidio non posso essere punito. E’ più chiaro adesso?Dato che io vi ho detto tutta questa serie di concetti che possono sembrare alquanto, che significa capacità di intendere e che significa capacità di volere?Capacità di intendere è la capacità di comprendere ciò che si sta facendo e prevederne le conseguenze. Vi faccio un esempio per farvi capire ancora meglio, allora noi tutti quanti, siamo tutti maggiorenni giusto? E quindi siamo in grado di capire che praticamente se io e lei ci bisticciamo, ed io prendo una pistola e la sparo in fronte, capisco che la sto per uccidere, e

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quindi il mio comportamento prevede la conseguenza che è praticamente quello della sua morte e quindi me ne assumo tutte le responsabilità.Volere invece fa riferimento alla cosiddetta capacità di autodeterminarsi, in base a quello che è il libero arbitrio, cioè io capisco quale è la circostanza nella quale mi trovo ed assumo una condotta idonea allo scopo che voglio raggiungere, cioè voi tutti quanti qua adesso state, vi autodeterminate, sapete se io vi sto dicendo delle cazzate e voi prendete gli appunti, vi state autodeterminando perché sapete che queste cose che vi sto dicendo vi verranno chieste all’esame e quindi assumete la condotta più idonea allo scopo che sarà quello di superare l’esame.Per la nostra legge capacità di intendere e capacità di volere vengono assunte cioè vengono acquisite al compimento del 18 anno di vita. In base all’età, il soggetto può essere o non essere imputabile, allora in base all’età come vengono distinte tutte queste cose: al di sotto dei 14 anni, tra i 14 ed i 18 anni, e al di sopra dei 18 anni.Al di sotto dei 14 anni questo soggetto non è mai imputabile ecco perchè praticamente tutti questi bambini rom vengono utilizzati per fare questi, hanno meno di 14 anni, anche se li prendono in prigione non ci arrivano proprio vengono liberati immediatamente, la motivazione di ciò sta nel fatto che questo limite voleva essere abbassato a 12 anni, ok?Poi dai 14 ai 18 anni il soggetto ugualmente non è imputabile però, se vi fate un giretto nei vicoletti qua dietro, ci stanno i ragazzini di 16 anni. La legge che cosa dice dai 14 ai 18 anni il soggetto in teoria non è imputabile, però questa condizione di non imputabilità deve essere dimostrata, allora viene nominato una perizia psichiatrica e si vede se questo bambino per un fatto di maturità intellettiva è arrivato alla capacità di intendere e di volere, ok? Maggiore di 18 anni si parla della cosiddetta imputabilità presunta, cioè in teoria tutti i soggetti sono imputabili salvo, però nei casi che vi vado a raccontare adesso.Immaginate Erika e Omar quando fecero quegli omicidi erano minorenni ma erano imputabili perché? Erano capaci di intendere e di volere. E perché erano capaci di intendere e di volere? Quello era un livello di capacità di intendere e di volere che era molto evidente, innanzitutto avevano progettato e già per questo era premeditazione e poi per esempio anche il fatto che il bambino fosse stato condotto sopra (nell’appartamento) per evitare di fargli vedere quello sperpetuo, indicava che erano lucidi, il fatto di aver pulito tutto, di aver buttato i vestiti o lavati

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ora non ricordo bene, esiste un articolo sempre per quanto riguarda l’imputabilità che dice gli stati emotivi e passionali non escludono l’imputabilità, altrimenti tutti quanti direbbero io ho ammazzato mia moglie perché stavo in un delirio, non c’era bisogno di effettuare la perizia, bastava guardare i fatti, una persona non in grado di intendere e di volere a tutti questi fatti mirati a nascondere e quanto altro.Ritornando al caso nostro esistono poi una serie di casi al di sopra dei 18 anni in base ai quali l’imputabilità può o non può essere presente. Allora incominciamo con l’alcool, in base al codice penale l’alcool viene ad essere individuato in 5 possibilità:1) ubriachezza volontaria2) ubriachezza accidentale3) ubriachezza preordinata4) ubriachezza abituale5) ubriachezza cronica intossicazione alcoolSono 5 varianti di un fenomeno che è quello dell’alcolizzazione.Allora volontaria io vado ad una festa mi faccio 8 rum e pera, esco dalla discoteca, devo tornare a casa, arrivo al fatidico semaforo non lo vedo, sta passando questo motorino e lo ammazzo, quello è omicidio colposo, secondo voi in quel momento io ero imputabile o non imputabile? Per ubriachezza volontaria il soggetto è pienamente imputabile e anzi la pena è pure aggravata. E’ chiaro? Ed è logico perché immaginate se tutti quanti di voi verreste ubriachi.L’ubriachezza accidentale è accidentale, quando avviene contro la volontà del soggetto. In realtà io penso che in natura nessuno, voi prendete un po’ di coca cola metteteci un po’ di jack daniels dentro, il sapore cambia proprio notevolmente, giusto? In quel caso è chiaro quindi che io ho riconosciuto l’alcool, quindi non può essere una scusante. L’esempio di ubriachezza accidentale è quella tipica dei lavoratori che stanno nelle distillerie, la grappa praticamente distilla cioè si forma un vapore che condensa e che forma il distillato, però una quota di questo vapore può contaminare l’ambiente e quindi voi vi ubriacate ma per i vapori dell’alcool, in questo caso secondo voi siete imputabili o no? Non imputabili. Accidentale si tratta che io non me ne rendo conto di quello che magari mi stanno dando dell’alcool ecco perché l’esempio del rum e coca, tu te ne accorgi che è rum, tu lo assumi volontariamente.La preordinata si verifica, quando un soggetto assume alcool, l’alcool inibisce, immaginate tutte le devianze sessuali che vengono compiuti sotto

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l’effetto di alcool oppure considerate per esempio molti omicidi vengono ad essere compiuti in persone che si trovano in uno stato di alcolismo acuto, a me personalmente è capitato di fare un’autopsia omicidio-suicidio, questa coppia di coniugi che non andavano più d’accordo, addirittura lei ogni giorno lo mortificava costantemente, anche la figlia si accaniva contro questo padre, questo padre era un macellaio, una mattina ulteriormente infastidito da queste cose che venivano dette costantemente dalla moglie, che cosa fa? Prima di aprire la macelleria si fece 3-4 cicchettini, fatti bene, va dentro la macelleria prende un coltello con 34 cm. di lama, la moglie stava nella cucina preparando la colazione e la riempì di coltellate poi è sceso in piazza e si è dato una coltellata al petto e muore pure lui. Quando facemmo l’autopsia, e vedemmo tutta la tossicologia uscì che aveva 1e4 di alcool, se questa persona non fosse morta, sarebbe stato processato per omicidio della moglie e sarebbe subentrato sicuramente questo aspetto psicologico, cioè lui nel momento in cui aveva compiuto il fatto si trovava in uno stato di ubriachezza, nel caso specifico di un’ubriachezza preordinata, lui aveva bevuto con la “scusante” di trovare la forza di compiere questo gesto. Secondo voi sarebbe stato imputabile o non imputabile? Imputabile e addirittura la pena è aggravata.Poi abbiamo l’ubriachezza abituale, prima che ne inizio a parlare, tutti quanti sapete benissimo che l’alcool in uno stato acuto determina tutta quella che è la sintomatologia, poi inizia a subentrare quelle che sono diciamo l’assuefazione, fino ad arrivare in un periodo in cui l’alcool è fortemente neurotossico e quindi subentra la cosiddetta cerebropatia alcolica. Tutto questo piccolo preambolo l’ho fatto per farvi capire meglio quelle che sono l’ubriachezza abituale e la cronica intossicazione di alcol.L’ubriachezza abituale si verifica quando un soggetto viene diciamo sorpreso 3 volte in 5 anni in uno stato di ubriachezza. Secondo voi è imputabile? E’ imputabile, però poi questo soggetto si continua ad ubriacare e iniziano a subentrare tutte queste che sono. Ma lo stato di ubriachezza chi è che lo determina? Faccio l’esempio dell’ubriachezza molesta, questi extracomunitari che si mettono nella piazza. La legge attuale prevede sulla guida in stato di ebbrezza solo la persona che guida deve essere sottoposta ai test gli altri no, perché ognuno può fare quello che vuole basta che non è pericolo per gli altri, nel caso specifico per essere sorpresi 3 volte in 5 anni ubriachi, vi faccio un esempio, fatevi un giro a piazza Carlo III la notte e ci stanno tutti gli ubriachi, quella è un’ubriachezza molesta, cioè loro danno fastidio, se praticamente arrivasse

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una volante della polizia e se li porta tutti quanti e ci fanno l’alcolemia e escono positivi, quelli non hanno fatto del male a nessuno fondamentalmente, però vengono annotati, schedati. A lungo andare però, questo alcool determina tutte quelle che sono i tremori….e quanto altro. In questo caso sono imputabili? Quello di prima era imputabile, questo qua no, perché subentra un vero e proprio stato di malattia mentale u. cronica intossicazione da alcool, queste condizioni determinano uno stato di malattia mentale vera e propria e per le malattie mentali esiste la abolizione o diciamo la diminuzione della capacità di intendere e di volere, quindi c’è la cerebropatia e quindi questo soggetto non è imputabile. Dopo questa introduzione è opportuni che vi racconti come ci si comporta in relazione all’imputabilità per quanto riguarda le malattie mentali. Le molte malattie mentali danno una seria alterazione delle performance mentali, delle performance comportamentali che hanno sicuramente interferenza sulla capacità di intendere e di volere, e allora come ci si comporta? In realtà per quanto riguarda le malattie mentali esistono due forme ossia la totale perdita della capacità di intendere e di volere cioè il vizio totale di mente, in base al quale la capacità di intendere e di volere è completamente nulla, schizofrenia oppure le demenze, immaginate una persona anziana demente di Alzaimer che non capisce nulla assolutamente di quello che sta facendo, accende il fornello da fuoco ad un appartamento e muoiono delle persone, quello secondo voi capisce la conseguenza di quello che ha fatto? No, infatti, in questo caso non si è imputabili. Poi esiste tutta una serie di condizioni che portano al cosiddetto vizio parziale di mente. Il vizio parziale di mente si ha quando la capacità di intendere e di volere è diminuita grandemente, ma non è persa, allora la depressione, le ansie, le fobie, sono tutte condizioni che il soggetto capisce perfettamente, ma in maniera molto offuscata, pertanto, è sì imputabile, però la pena è notevolmente ridotta. E’ chiaro? Per esempio: la schizofrenia e un disturbo schizoide di personalità, la schizofrenia è praticamente comprovata che…….il più delle volte il soggetto è interdetto in tutti i sensi proprio, però, immaginate una sindrome schizoide di personalità, in determinati momenti, cioè l’intervallo lucido è molto di più rispetto all’intervallo che non capisce, in quel caso la capacità di intendere e di volere è diminuita, però non è abolita completamente.Per le droghe vale lo stesso discorso dell’alcool, quindi il drogato che si droga e ammazza è imputabile, la stessa cosa vale per il preordinato,

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l’accidentale, le droghe a lungo andare pure danno uno stato di intossicazione cronica.Un’altra condizione che vi devo andare a raccontare è quella del sordomutismo. Allora tanto tempo fa le audioprotesi per esempio non esistevano, di conseguenza queste persone non potevano subire quella che è stata l’istruzione che tutti quanti noi siamo stati soggetti, l’istruzione che serve per farci capire che cosa è il bene e che cosa è il male, se noi quando siamo piccolini e iniziamo a rompere i mobili e nostra mamma ci dice, bravo rompi anche quelli della signora affianco, noi capire che rompere i mobili è sbagliato oppure stiamo giocando con il fratellino e lo battiamo con la testa a terra e mamma dice pure con la sorellina è logico che quello diventa un serial killer, il sordomuto queste cose non le riesce a capire, secondo gli articoli del codice penale il sordomuto non è imputabile. Ok? Però dato che la scienza si è evoluta, attualmente esistono le audioprotesi e così questi ragazzi riescono perfettamente ad avere delle performance sociali molto importanti, però, queste protesi non è che sostituiscono perfettamente l’orecchio, il più delle volte per esempio affinché si possa parlare con queste persone o meglio essere compresi da queste persone bisogna trovarsi di fronte, da dietro non capiscono, immaginate quello che può succedere per quanto riguarda un’omissione di soccorso, qualcuno fa un incidente ed invoca aiuto, se il sordomuto si trova davanti e riesce a riconoscere questa voce allora in questo caso riuscirà a portare soccorso, però, immaginate da dietro, quello chiama aiuto e non, in quel caso dovrebbe rispondere di omissione di soccorso secondo voi? No perché appunto per il suo stato non riusciva a sentire l’invocazione di aiuto e quindi non può.

DETTATO DELL’ARTICOLO 365 DEL CODICE PENALE

Chiunque avendo nell’esercizio di una professione sanitaria prestato la propria opera o assistenza in casi che possono presentare caratteri di un delitto procedibile d’ufficio, omette o ritarda di riferirne all’autorità giudiziaria….è punito…(punibile con la reclusione fino a 6 mesi e con l’ammenda fino a 512 euro) questa disposizione non si applica, quando il referto esporrebbe la persona assistita al procedimento penale.

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