UMBRIA NOISE N.24

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VOLVEDO / METHYL(H)ATE / HEIDI LI / WILD FLOWER STUDIO / CALIBRO35 / ENSI / ALICE ROHRWACHER / PAGINE LETTERARIE

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..rivista di musica umbra e non solo.. ..(giugno 2014)..

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VolVedo / Methyl(h)ate / heidi li / Wild FloWer Studio / Calibro35 / enSi / aliCe rohrWaCher / pagine letterarie

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Stavolta andiamo con ordine, partendo dal principio. E quindi, dalla cover di questo 24esimo Umbria Noise. Noel Isca, l’autore, entra a far parte della lunga lista di giovani artisti che vogliono omaggiare la fanzine. Siamo contenti del risultato e lo ringraziamo per il gran bel dono che anche lui ci ha fatto. Perché l’arte, come la musica, non ha prezzo. Siamo arrivati a giugno, mese che significa anche “festa europea della musica”. Pure Perugia non farà mancare la sua voce e grazie all’associazione culturale Arci Rework l’appuntamento sarà ancora ai Giardini del Frontone. Magari pensando che oltre a capitale europea della cultura nel 2019 e a capitale europea dei giovani nel 2017, Perugia possa diventare anche “capitale europea della musica”, se mai ci fosse anche questo titolo da mettere in palio. Per noi, in un certo senso, già lo è di fatto. Tutte candidature, ad ogni titolo, non campate in aria ma animate e spinte dal gran fermento culturale che si respira nella nostra regione e soprattutto nel suo capoluogo. Altro che capitale italiana del narcotraffico!Ma giugno è il mese che vede far capolino anche i primi festival umbri, tanti e di tutti i tipi: Music for Sunset, Antifestival, Dancity, Jazzit Fest e poi a luglio Umbria Jazz, Gubbstock, Rock for Life e così via con una lista lunghissima. All’Antifestival di Cannaiola di Trevi intanto arriveranno i Calibro35 e li abbiamo naturalmente intervistati. Così come il rapper Ensi, che invece Umbria Noise ha incontrato a Perugia durante il suo show presso lo Space23. Per quanto riguarda le band umbre apriamo invece con i Volvedo. Non poteva essere altrimenti. Sono loro la band del momento visto che rappresenteranno l’Umbria del rock al prossimo Arezzo Wave Love Festival di luglio. Di seguito trovano spazio altre realtà musicali della regione come Lorenzo Sementilli e il suo Wild Flower Studio, i perugini Methyl(h)ate (per la nostra rubrica in collaborazione con il Ministero del Metallo), il Trasimeno Gospel Choir ed Heidi Li (cantante di Hong Kong, da alcuni anni a Perugia, seguitissima grazie a un originale mix ironico di jazz, dialetto peru-gino e accento cinese).Il girovagare da un concerto all’altro da parte della nostra Angie, stavolta ha come “raccolto” una lunga lista di report: Gazebo Penguins alla Darsena, Dead Elvis a Collepino, i Melampus e Carla Bozulich a Foligno, perché a maggio “sboccia una moltitudine di concerti, come promesse della fertile stagione estiva a venire”.Le meraviglie della musica, insomma, così come “Le meraviglie” del cinema. E a poche ore dalla consegna del Grand Prix du Jury del Festival de Cannes al film di Alice Rohrwacher, la regista umbra ha incontrato il pubblico perugino al Cinema Zenith per presentare il suo meraviglioso lungometraggio. Un “innamoratissimo” László Kovács ha incontrato Alice e quanto trovate su “Cinevisioni” è un piccolo racconto di questo faccia a faccia.Di racconto in racconto, ecco che per le pagine letterarie di Umbria Noise era arriva-to il momento che anche il suo curatore scrivesse la sua di storia: Matteo Schifanoia è infatti l’autore del “racconto del mese”. Infine, tra report fotografici e tante altre news dal mondo musicale e non solo, anche per giugno speriamo così di avervi dato qualcosa di buono e di giusto da leggere.

Umbria Noise è stampato su carta riciclata

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Volvedo ...................................#4Wild flower studio .................#6Methyl(h)ate .........................#8Heidi Li .................................#10Calibro 35 ............................#12Agenda .................................#18Festa europea della musica ..#20

I'm with the band ................... #14ShortNoise ...............................#22Photo ........................................#26 Cortina di ferro .......................#29Cinevisioni ...............................#30 Pagine letterarie .....................#32

INDICE support your loCal NoIsE

UMBRIA NOISEDirettore responsabileDANILO NARDONIRedazioneDANILO NARDONI, RIccARDO cORRADINI, cLARA VINceNtI, SARA PetRUzzI, RIccARDO RUSPI, MAtteO SchIfANOIA [email protected] collaboratoANDReA LANzILOttO, MIcheLe BeLLUccI, ANGIe BAcKtOMONO, AMeDeO feRRANte, GIAcOMO cALDAReLLI, GIULIA cOLettI, LUcIA MARIANI, GIOVANNI DOzzINI, VALeRIA PIeRINI, MIKeLe LILLA, RAffAeLe MARcIANOPubblicità RIccARDO cORRADINI ceLL. 345.7589349 [email protected] Grafico e impaginazioneLOStUDIO8 - [email protected]

StampaARtI GRAfIche PAcIOttI Strada delle fratte 2/A - Perugia

EditoreUMBRIA NOISe DI RIccARDO cORRADINItestata giornalistica registrata c/o il tribunale di Perugia n. 3/2012 del 3 febbraio 2012

Umbria Noise è un marchio registrato.Marchi - Altri prodotti e nomi usati possono essere registrati ed appartenere ai rispettivi proprietaritesti e fotografie non possono essere riprodotti, neppure parzialmente, senza l'autorizzazione dei rispettivi titolari dei diritti.L'editore e la redazione sono esonerati da ogni e qualsiasi responsabilità, diretta o indiretta, verso gli organizzatori, i lettori e ogni altro soggetto a qualsiasi titolo interessato, per l'esattezza, la completezza e l'aggiornamento di dati, notizie e informazioni relativi ad eventi, manifestazioni, iniziative. Si consiglia di ottenere direttamente dagli organizzatori preventiva conferma di date, orari luoghi e programmi.

EDItorIalE di danilo nardoni

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Dentro di loro sapevano che in qualche modo sarebbe arrivata. Quella tanto cercata vit-toria ad Arezzo Wave Band Umbria. Perché la fatica e il sudore alla fine pagano. Pagano quando devono pagare. Quando è il momento giusto. E per i Volvedo quello attuale sembra il loro momento. Stavolta quindi c’è stato un bel finale, dopo che per ben tre volte si erano trovati lì a pochi metri dal traguardo. Sa-ranno quindi loro a rappresentare l’Umbria durante la 28esima edizione della celebre kermesse musicale che si terrà ad Arezzo dal 17 al 20 luglio prossimi.Ma cosa si aspettano da questa prestigiosa avventura lo mettono subito in chiaro: “Sicu-ramente Arezzo Wave è una buona vetrina, soprattutto per noi che veniamo da paesi piccoli; crediamo però sia solo un’esperien-za in più da aggiungere ad un bagaglio o ad un potenziale curriculum. Detto questo, sia-mo molto contenti di avere la possibilità di esibirci in un contesto ‘extraumbro’ quindi farci conoscere da più esseri umani”. Certo, perché lassù tra le montagne della Valnerina fra Cascia e Norcia, da dove provengono, di essere umani ce ne sono pochi. Di inverni duri invece tanti. E la loro musica non pote-

va che rispecchiare questa durezza, con can-zoni che propongono così sonorità scarne ed intense. Come tracce incancellabili lasciate sulla terra. La musica per i quattro Volvedo (Marco Po-lito, chitarra e voce, Igor Montani, batteria, Ivan Gentili, basso, Angelo Aloisi, chitarra) è piacere, ma anche sacrificio. Significa portare avanti con proprie forze una personale idea di arte. Arte allo stato puro. E per rappresentar-la al meglio basta davvero poco. Arte che si trasforma in musica. Musica che si manifesta poi come un rock granitico, aspro e crudo.Da dove nasce tutto questo? “Volvedo nasce – spiegano – come un bisogno fisiologico, un conato di vomito, un ringraziamento involon-tario alla materia che tra alti e soprattutto bassi ci ha tenuto in vita, allattandoci, chie-dendo in cambio mille sacrifici, paura e fal-limenti senza mai farci porre la domanda se quello che abbiamo fatto, che facciamo e che faremo sia giusto, sbagliato o conveniente. Volvedo nasce e vive perché quattro persone lo hanno scelto, barcamenandosi tra i propri lavori e il palco che non sfama, ma colma qual-cosa di indefinibile mentre il sudore ci scende dalle tempie”.

Il passaggio dal duo originale (composto da Marco e Igor) al quar-tetto ce lo raccontano così: “Abbiamo raddop-piato l’intensità, fatto uscire suoni che prima immaginavo solo, non avendo altre quattro braccia. Sicuramente muoversi in quattro è meno agile e aumenta-no anche le discussioni in sala prove, raddop-piare i membri della

La musica “va onorata” suonando ogni sera “come fosse L’uLtima su questo cazzo di pianeta”

GIustI o sbaGlIatI? soNo I VolVEDodi danilo nardoni

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band ci ha soprattutto ricordato che dove fi-nisce la nostra libertà inizia quella dei nostri compagni di viaggio; esprimere disappunto ogni volta che ne sentiamo il bisogno ci tiene lontani da meccanismi silenziosi e contro-producenti che generano solo odio inutile”.La rabbia, la felicità, l’inquietudine si con-densano con i Volvedo in suoni e parole attra-verso uno studio attento di nuovi e originali linguaggi armonici e ritmici che prendono spunto dai generi rock, alternative, indie, stoner, noise. Un sound denso e centrifugato è il loro, che fa da sfondo a testi popolati da demoni pungenti, forse impopolari, ma sem-pre attuali. L’urgenza creativa per i quattro musicisti è più che altro fatta di concreti sta-ti d’animo e non di astrusi concetti. In sala prove i loro brani “nascono come mosse di viscere”, osservano, e “non c’è un metodo specifico”. “Negli ultimi tempi – aggiungono – ci limitiamo a spingere ‘Rec’ sul nostro registratore tascabile e suoniamo fino allo sfinimento traendo da jam di ore magari cinque minuti di ‘succo del discorso’. Altre volte la musica si cuce attorno ad una frase, un’immagine e volutamente forziamo la mano, consapevoli del risultato che voglia-mo ottenere, altre volte ancora il pezzo è già lì e chiede a gran voce di essere partorito ed

è una cosa così bella che parlarne equiva-le a profanarla”.Nel maggio 2013 è uscito il loro primo album in studio, l’omonimo "Volve-do", che trae origi-ne “dalla noia dei monti, dalla neve, dai chilometri, dai silenzi assordanti, dall'ovattata confu-sione, dai pieni di se, a chi c'è e da chi non c'è più, dalle vittime, dalle donne, dagli

u o m i n i , dalle fami-glie e dagli amici, dalle comete e dalle pietre fredde, dal-le migliori menti della generazione”: un condensato di amore puro a decibel spaventosi. Ce lo raccontano così, dandoci anche qualche anticipazione sui nuo-vi brani: “Il primo album è semplicemente uno ‘split’, siamo entrati in studio con brani riadattati per quattro strumenti nel caso dei primi Volvedo e con l’aggiunta di una chitarra nel caso dei pezzi dei Koimbra; quel lavoro ci ha insegnato l’umiltà e la dedizione neces-sarie per far nascere un disco, inoltre ci ha fatto visualizzare la parabola ascendente e di-scendente causata dal mettere troppa carne al fuoco. Questo ha innescato in noi un forte bisogno di sintesi che si evince, per chi ci ha ascoltato dal vivo, dalle nuove tracce”.Per ora i Volvedo, oltre all’esibizione ad Arez-zo, hanno solo qualche altra data in program-ma per l’estate: “Il nostro chitarrista (Angelo) è convolato a nozze poco tempo dopo la finale regionale di Arezzo Wave, quindi abbiamo vo-luto sfruttare la sua assenza per raffreddare il motore, facendo il punto della situazione. L’intento è quello di mettere in fila un bel po’ di date per la stagione invernale”.Ed il futuro dei Volvedo? “Per noi sarà sem-pre lo stesso, registrare e portare in giro il risultato della nostra “diarrea emotiva”, spe-rando magari un giorno di poterlo chiamare lavoro senza cadere nella falsa morale da ar-tistoidi”. “Non si vive di idee né di aria e que-sto noi quattro lo sappiamo molto bene, ma finché avremo le energie per farlo andremo avanti come abbiamo sempre fatto, facendo salti mortali per la musica, onorandola, suo-nando ogni sera come fosse l’ultima su questo cazzo di pianeta”.

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Foto di Amedeo Ferrante#5

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Per questo numero di Umbria Noise abbia-mo deciso di farvi conoscere meglio Loren-zo Sementilli, chitarrista ed insegnante già incontrato in passato con lo pseudonimo da compositore (Jim Buzz), e di aprirvi le porte del suo Wild Flower, studio di registrazione che da qualche tempo gestisce nella zona di Assisi. Lorenzo ha suonato nel corso degli anni con alcune delle band più conosciute in Umbria tra cui i Dt3, i Gpu, Olden, Marco Benedetti, Frost, The Lovely Savalas, The Hendrix Muchachos (hendrix tribute band) e i People of the Sun (Rage Against the Machine tribute band). Mentre ora lo si può vedere dal vivo con Narajan & the Reptilians, scatenato quintetto funk, e i MyDirtyFace, nuova creatura di Marco Be-nedetti e Sara Belia che abbiamo incontrato nel precedente numero.tra Le tante che hai avuto, quaLi sono Le esperienze che ricordi con più piacere?

"Ho avuto la fortuna di suonare con molte band umbre. Mi piace molto l'idea di poter esprimere liberamente la mia anima mu-sicale e soprattutto la possibilità di poter collaborare e confrontarmi con altri musici-sti. Motivo di crescita continuo sia a livello professionale che umano. L'esperienza che ricordo con più piacere è di sicuro quella legata ai Frost, 5 anni insieme a Riccardo Schippa, Jacopo Tittarelli, Roberto Gatti, Federico Ortica, David Giacchè e Francesco Miceli. Sono stati anni pieni di impegni musicali all'insegna del divertimento, come dimenticarsi poi del lavoro in studio del disco "Ludotech" al Suond Service di Città

DElla stEssa mEDaGlIa ConosCiamo meglio un grande musiCista, Chitarrista di tante band umbre, e un “piCColo artigiano della musiCa” Che opera nel suo frequentatissimo studio di registrazione

di Castello con Marco Capaccioni e Alberto Brizi. L'attività dei Frost mi ha portato agli MTV Awards a Madrid per la premiazione del brano "Carry On" scritto da Schippa e Tittarelli al quale ho partecipato suonando le chitarre. Oltre loro poi, di sicuro i tre anni con i Gpu, pieni di concerti tra i quali il bellissimo I-Tim tour festival".parLaci invece deL tuo studio di registrazione e dei Lavori che stai facendo adesso…

"Il Wild Flower Studio (nome consigliato dal mio caro amico Eugenio Pacelli) nasce nel 2010 dalla voglia di creare musica inedita e partecipare al processo di produzione di un progetto musicale. Da qui l'idea di allestire un laboratorio professionale che potesse permettere ai musicisti di sviluppare in modo serio le proprie idee. La filosofia dello studio è quella di offrire dei servizi professionali (con macchinari in grado di soddisfare tutte le esigenze tecnico musica-li) ad un costo accessibile. Collabora con il mio studio Daniele Benevieri: un ragazzo di Assisi che si occupa con me degli edit e dei mix delle band. Insieme cerchiamo di capire le esigenze degli artisti che ci contattano per poi organizzare tutto il lavoro, fino

di riCCardo Corradini

DuE faCCE (lorENzo sEmENtIllI E WIlD floWEr stuDIo)

(la musICa)

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alla produzione dell'album. La definizione che ci piace di più per descriverci è ‘piccoli artigiani nella musica’. In studio cerchiamo sempre di mettere a proprio agio i musicisti come nelle vecchie botteghe umbre! Colgo l'occasione per ringraziare alcune persone (amici e professionisti) che hanno permes-so la realizzazione di questo ambiente tec-nicamente valido dall'atmosfera accogliente: Mario Volpi, Fabio Busti, Attilio Brancaccio, Eugenio Pacelli, Enrico Pondi e Stefano Babbuini".progetti per iL futuro?

"In questo momento sto realizzando il se-condo disco di Olden in collaborazione con MarteLive e l'associazione Tenco. Nel disco ci sono molte collaborazioni con musicisti famosi, del panorama musicale italiano

ed europeo. Prossimamente invece avrò la possibilità di produrre il nuovo disco dei Colore Perfetto band umbra che ha collaborato con Moltheni. Ne sono molto contento dato che mi piace molto il loro modo di esprimersi e non vedo l'ora di poter partecipare tecnicamente allo svi-luppo del loro disco. Sto inoltre lavorando

al mio nuovo disco come compositore dal titolo ‘Jim Buzz Meets rock’: rappresenta la sintesi del mio percorso artistico e musicale degli ultimi due anni, racchiude infatti 10 ballate rock con testi in italiano. Questo lavoro è molto diverso dal vecchio album ‘Human feelings’ (molto più elettronico). La realizzazione dei miei dischi è un momento di sperimentazione musicale che mi dà la possibilità di studiare nuove tecniche di pro-duzione. In questo nuovo lavoro collabora Narajana Minozzi ed Elisa Tonelli alle voci, Carlo Bianconi al basso, Alessandro Ricci alla batteria ed Alessandro De Florio ai rho-des e synth. A settembre 2014 è prevista l'uscita della campagna con Musicraiser per la stampa e l'uscita del disco". jim

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hanno regiStrato al Wild FloWer StudioNARAjAN & tHE REPtIlIANS MyDIRtyFAcE OlDEN jIM BUzz ANONIMA FROttOlIStI lE tROIS cOMO jUlIANDEROOM KRAcKEN NElSON tHE SMOKEStAcK ROOStERSGAllERIA 291

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Continua la collaborazione tra Umbria Noi-se e i ragazzi del Ministero del Metallo, che questo mese ci presentano i Methyl(h)ate di Perugia. Alcuni componenti sono vecchie conoscenze di chi frequenta i concerti me-tal della regione: Filippo Camilloni (voce), Luca Bastianelli (chitarra), Flavio Piazzesi (chitarra), Riccardo Checconi (batteria) e Federico Alunni Roveri (basso). Il gruppo nasce "prematuramente e già con i gomiti sul bancone, in seguito a un incontro alco-lico tra i due chitarristi e il batterista" ci dicono i ragazzi. Il primo concerto al Cam-pHell Metal Fest 2013, ma sono già riusciti a condividere il palco con moltissime band tra cui Raw Power, Cayman the Animal, Abide, La Prospettiva, End of a Season, Lamantide, (A)Toll, Orange Blossom Jam e Soundsick. Il filo conduttore del loro sound è sì lo sludge, il doom, lo stoner, la psichedelia e il punk/hardcore, ma ci tengono a dire che traggono ispirazione anche da altre "esperienze" qua-li film, letture o da movimenti come il d.i.y.

"Fino ad ora abbiamo registrato autonomamen-te un promo di quattro tracce – raccontano – mentre recentemente abbiamo partecipato a un progetto che coinvolge vari gruppi um-bri nella realizzazione di una compilation che uscirà dopo l'estate, il tutto a cura dei ragazzi dell'associazione Doremilla di Magione (che co-gliamo l'occasione per ringraziare). In questo momento stiamo lavorando su nuovo materia-le, con l'obbiettivo di proporlo dal vivo e regi-strare un ep a breve. I nostri brani originali vengono sviluppati di solito attorno a dei riff su cui improvvisiamo fino a trovare una strut-tura definitiva. Anche per quello che riguarda i testi non si segue una regola particolare. Gli argomenti emergono in base alla musica e non seguono un'unica idea o un'unica tematica. È probabile che anche chi li scrive abbia difficoltà nell'interpretarli. Consideriamo la nostra musi-ca come una reazione (allergica) nei confronti della realtà quotidiana che viviamo".

di riCCardo Corradini

nata solo nel 2013 la band stoner/punk/hardCore perugina ha già Condiviso il palCo Con moltissime formazioni. ora sono al lavoro per il primo ep

mEthyl(h)atEmusICa ComE rEazIoNE (allErGICa) NEI CoNfroNtI DElla rEaltà quotIDIaNa

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quanto è importante neLLa vostra musica La tecnica (intesa come virtuosismo musicaLe) e iL suono?

"Diciamo che non ne siamo ossessionati. Ci pia-ce saper fare la nostra parte e cercare di anda-re sempre oltre, ma sicuramente la tecnica in-tesa come virtuosismo è un concetto che non ci appartiene. Per quanto riguarda il suono invece è un argomento sul quale ci piace soffermarci di più, in quanto più funzionale ad esprimere certi ‘stati d'animo’ tipici del nostro genere. Quello che cerchiamo di ricreare con il nostro suono non è nient'altro che il calore sviluppato dalla decomposizione di una fossa biologica!".secondo voi, quaL è iL punto di forza deL gruppo? e iL più grande “difetto”?

"Potremmo rispondere con ‘la nostra gagliarda amicizia’, ma in realtà a noi interessano prin-cipalmente i riff e i feedback… e non siamo troppo sicuri nemmeno di questo. Dal vivo as-sicuriamo nessuna scenografia, pochi fronzoli e tanto impatto (sia sonoro che fisico). Possiamo provocare: spossatezza, amnesie, stati alterati, demenza e danni accidentali a strumentazioni. A volte abbiamo rasentato la soglia della nudità. Questa non riuscivamo a decidere se metterla tra i punti di forza o come più grande difetto”.

come venite accoLti daL pubbLico umbro?

"Diciamo che il pubblico umbro è… particolare. Passiamo da serate in cui è numeroso e si fa sentire, a quelle in cui l'unico pubblico è com-posto dagli altri gruppi con cui suoni. È ovvio che ci sono e ci saranno sempre alti e bassi, ma considerando che il nostro è un genere ancora poco conosciuto nella nostra regione ci sia-mo presi più di una soddisfazione. Riteniamo di riuscire a cavarcela in contesti diversi tra loro che vanno dal punk/hardcore allo stoner e derivati. In qualunque caso siamo orgoglio-si di aver sempre tirato fuori il peggio di noi stessi compatibilmente alle nostre condizioni psicofisiche. Se volete venire ad ascoltare un nostro concerto, siamo il 22 giugno al circolo Kickapoo a Tuoro con Ulteriori (AQ) e Meatball Explosion (PU), vi aspettiamo sotto il palco o al bancone!".

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in CollaboraZione Con:

MiniStero del Metallofacebook.com/ministerodelmetallo

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"Tuqui, nta n'angolo, m'abighero e sguan-guero" sono le prime rime del brano "Tuqui" uscito qualche mese fa sul canale youtube di Heidi Li, cantante nata ad Hong Kong e trasferita da alcuni anni a Perugia. Il mix di jazz, dialetto perugino e accento cinese ha portato a oltre 11000 visualizzazioni in pochissimo tempo. La definizione che ci è più piaciuta da chi la conosce è stata: "il suo ta-lento è chiuso in un involucro di spiazzante ironia". Ovviamente noi di Umbria Noise non abbiamo resistito e abbiamo rivolto qualche domanda alla cantante. come nasce L'idea deL video "tuqui", chi sono i musicisti, dove è stato reaLizzato?

"Il video è nato davvero come un gioco. Il titolo iniziale era ‘Sto qui’, il brano l'ho com-posto interamente io, in un periodo dove mi sentivo molto triste. Poi un giorno la mia

coinquilina Emy (è la stessa dell'articolo che trovate sempre su questo numero di Umbria Noise sul Trasimeno Gospel Choir, ndr), ten-tando di tirarmi su il morale, ha iniziato a mettere qualche parola in perugino dando un senso ironico al brano. Abbiamo riso tutta la notte e abbiamo deciso di sviluppare la cosa e continuare a lavorarci tirando fuori il video e il testo. I musicisti con cui abbiamo regi-strato sono tutti amici di Perugia: Cristiano Arcelli al sax, Marcello Lupoi al piano, Danie-le Mencarelli al basso e Franco Pellicani alla batteria. Abbiamo fatto le riprese del video in diversi luoghi di Perugia: nel centro sto-rico, lungo il Tevere presso Ponte Valleceppi, a Pian di Massiano durante la fiera e presso il famoso jazz club Ricomincio da Tre di Cor-ciano".neL tuo sito sono presenti moLti progetti musicaLi di cui fai o hai fatto parte. attuaLmente quaLi sono e con chi suoni?

"Come progetti principali ho un duo jazz con il chitarrista Angelo Lombardo ed un quartet-to pop-soul chiamato The Cravers. Ho forma-to quest'ultimo gruppo con alcuni ragazzi che con me frequentano la Siena Jazz University e sono: Ruggero Fornari (Perugia) alla chi-tarra, Luca Giachi (Firenze) al basso, Manuel Pulis (Malta) alla batteria ed ovviamente io alla voce e tastiera. Proponiamo alcuni brani originali oltre a brani di artisti che ci piaccio-no, il nostro intento è quello di proporre un tipo di musica semplice ma raffinata, sofisti-cata ma sincera; musica che può far muovere e commuovere, con i suoi groove soul e i suoi testi. Abbiamo appena registrato un demo e i pezzi sono già stati caricati sul mio sito".hai iniziato neLL'opera cantonese. parLaci di cosa si tratta…

"L’opera cantonese è una variazione regiona-le dell’opera cinese. Si riferisce ad una forma d’arte teatrale composta dai tanti elementi:

La cantante di hong Kong, da aLcuni anni a perugia, è seguitissima su youtube grazie a un originaLe progetto

hEIDI lIdi riCCardo Corradini

uN mIx IroNICo DI jazz, DIalEtto pEruGINo E aCCENto CINEsE

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recitazione, danza, acrobazia, musica, co-stume, letteratura e scenografia. Da piccola guardavo tanti spettacoli e ascoltavo quasi esclusivamente questo genere di musica di cui i miei genitori sono appassionati".avendo vissuto in francia, canada, inghiLterra ed ovviamente ad hong Kong, hai trovato differenze tra i musicisti o suL Lavoro di musicista?

"Stranamente ho cominciato a fare musica seriamente solo quando sono arrivata in Ita-lia. Ho conosciuto bene solo il giro dei mu-sicisti d’opera cantonese a Hong Kong, che è ovviamente un mondo molto diverso, dove si sente la gerarchia forte tra i maestri ed allievi, o tra quelli più famosi e quelli meno. Il rispetto per i musicisti, soprattutto quelli più anziani quindi con più esperienza, è una cosa obbligatoria: mi ricordo che quando ero pic-cola (ovviamente vale anche per gli adulti), sono stata educata a dire ‘Grazie’ ai musici-sti dell’orchestra dopo ogni canzone durante le prove (sembra una cosa banale ma non lo è). Il mondo jazz invece è più rilassato, e cre-do che sia uguale in tutto il mondo. L’anno scorso ho incontrato un gruppo di musicisti ad Hong Kong, durante il mio primo concerto jazz nella mia terra natale. Mi hanno detto che siccome ci sono pochi musicisti jazz a Hong Kong e nelle zone vicine, suonano cosi tanto da non aver nemmeno il tempo da dedi-care all'insegnamento, e questo vale soprat-

tutto per quei musicisti che sono disposti a suonare anche altri generi come il pop".dove ti sentiremo suonare questo periodo e quaLi progetti per iL futuro?

"Adesso mi sto organizzando per la stagione dei concerti estivi, ma voglio anche dedicar-mi ad un nuovo progetto youtube seguendo il successo di ‘Tuqui’, è ancora in fase di pro-gettazione, l'unica cosa certa è che diventerà una sorta di web serie musicale bulissima. Ovviamente non mi fermo nemmeno con i The Cravers, con cui partirò per un mini tour a Malta quest’estate dal 26 agosto al 2 set-tembre".E con il termine "bulissimo" salutiamo la no-stra Heidi Li augurandole un grosso in bocca al lupo per i suoi progetti. Se volete seguire la sua attività da musicista potete farlo al sito: www.heidili.com.

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Se pensate che non sia possibile guardare un film ad occhi chiusi, probabilmente non avete mai ascoltato un loro disco. Il pro-getto Calibro 35, partito da Milano 7 anni fa e ora noto anche oltre i confini nazionali (non solo l'Europa, ma anche il Giappone li ha scoperti e applauditi) è nato dalla vo-lontà di cinque virtuosi musicisti di stu-diare e riscoprire un mondo sonoro tutto particolare: Morricone, Bacalov, Trovajoli e tutti quelli che avevano dipinto intorno a celebri pellicole cinematografiche del "po-liziesco all'italiana" una cornice musicale dall'innegabile valore. «L'ultimo disco - racconta Tommaso Colli-va, ideatore e fondatore della band - è il primo che contiene solo brani originali.

Nei primi due album c'erano molte cover, ma ci dicevano che non si capiva la diffe-renza tra i nostri pezzi e le rivisitazioni. Questo disco d'inediti non è un punto d'ar-rivo ma solo una tappa importante del no-stro percorso e l'abbiamo realizzato senza forzature, è quello che sentivamo di voler fare. Per me è un peccato che non ci sia nel disco un pezzo di altri! Eseguire brani con la complessità di scrittura di Morricone o la potenza di Ortolani non lo trovo certo limitante». In effetti ascoltando “Traditori di tutti” è chiaro che i Calibro 35 sono ormai padro-ni di un loro mondo. Strutture complesse, note capaci d'accavallarsi o isolarsi improv-visamente, canzoni che raccontano pur

La loro impronta è chiara, come quella del pollice inchiostrato che campeggia sulla coperti-na dell'ultimo album, "Traditori di tutti". Un'impronta che trascina inevitabilmente verso il mondo delle colonne sonore, come quella che accompagnerà il film di prossima uscita "Sogni di gloria" (nuova pellicola del collettivo John Snellinberg). Quell'impronta che li fa paladini immaginari del genere polizziottesco, nato negli anni '70 e oggi vero culto per una "nicchia" non certo trascurabile. Stiamo parlando dei Calibro 35, ai quali abbiamo chiesto di accompagnarci nel viaggio indietro nel tempo di questo mese…

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Foto di Silvia Mariotti

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senza una voce a sostenerle. Un paesaggio fatto di suoni, che inevitabilmente ci riporta indietro di circa 40 anni: «Nel disco ci sono strumenti come l’organo Philicorda, il dulci-tone e il mellotron, ormai considerati "vin-tage". Noi li usiamo come cose utili per arri-vare a fare un certo tipo di musica, ovvero dal rapporto con questo tipo di apparecchi nascono le idee che poi mettiamo nei dischi. Ad esempio "Vendetta" è strettamente lega-to al fatto che Massimo (Martellotta, ndr) si è seduto dietro un vero Philicorda e non a una tastiera che rifaceva quel suono. Se non l'avesse comprato, quel pezzo non sarebbe mai esistito, mai sarebbe arrivata quell'ispi-razione». Parlare con Tommaso Colliva significa con-frontarsi con uno dei più importanti fonici e produttori italiani, collaboratore di Muse, Phoenix, Franz Ferdinand, Afterhours, Mauro Pagani, Eugenio Finardi e molti altri (lui è classe '81, ndr). Approfittiamone per chiedergli qualche dritta su come trovare quella magia, così evidente ma così diffici-le da afferrare: «Quando siamo partiti con questo progetto - spiega - abbiamo studiato tanto per ricercare quelle sonorità così par-ticolari. Volevamo riappropriarci di un me-todo, di un'esperienza nel comporre quella musica. Ci siamo chiesti perché Piero Pic-cioni metteva quel tipo di organetto e usava

percussioni intonate, ora ci è chiaro che l'effetto fuzz insieme a certe percussioni è perfettamente in linea con l'atmosfera che lui voleva rendere. L'approccio giusto è dire "non puoi cercare di ricreare questa cosa… devi ripartire dalla metodologia"!». Sì, parlare di suono su pagine di carta non è forse la cosa più semplice, ma del resto non è semplice neppure capire il valore dei Calibro 35 senza sforzarsi di comprendere cosa c'è tra le fitte trame di note ed effetti. Iniziate con l'ascoltare l'album di debutto, omonimo, uscito nel 2008: da Italia a mano armata a Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospet-to, passando per La polizia s'incazza e La mala ordina. Un viaggio nell'Italia che è stata, nel bene e nel male, attraverso le composizioni dei grandi di quel tempo rilette con enfasi funk e piglio rock. Poi saltate direttamente a "Traditori di tutti", l'ultimo lavoro discografico, per capire che anche nel 2014 la ricerca non è affatto finita: «Rispetto a quell'epoca - ammette Tommaso Colliva - credo manchi soprat-tutto lo stupore. Chiunque ha vissuto gli anni '70 ti racconta episodi tipo la prima volta che ha ascoltato Sgt. Pepper's o Elec-tric Ladyland, scoprire le cose nuove per il semplice gusto di scoprirle. Ora possia-mo trovare di tutto con facilità e questa è una cosa bellissima, anche se toglie un po' di mistero. Credo che manchi anche la percezione di "possibilità", ovvero volere che qualcosa succeda e crederci finché non accade davvero. In fondo ora bisogna forse crederci di più». I sogni di gloria pos-sono portare davvero lontano, parola dei Calibro 35!

Michele Bellucci, segue e vive la musica come giornalista, direttore artistico, esperto di comunicazione. Collabora con Il Messag-gero dal 2001, molte sue interviste sono rac-colte sul sito www.michelebellucci.com

NOTA SULL'AUTORE

calib

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I'm WIth thE baND

sprING Is hErE aGaIN, tENDEr aGE IN bloomIl risultato è la drastica inversione del ritmo sonno-veglia, che ti rende vigile come un rapace notturno dopo mezzanotte e sonnolento come in un jet lag stanziale in pieno giorno, e la cronica idratazione a base di Long Island. Perché a maggio sboccia una moltitudine di concerti, come promesse della fertile stagione estiva a venire.E questa regione dell’ombra diventa sterminata eppure la trattengo nel palmo della mia mano minuta; conquisto il West caricando il fardello dei vinili diretta alla Darsena: in riva al lago si canta a gola spiegata e si corre a perdifiato inseguendo una postadolescenza protratta fino ai 30 anni con i Gazebo Penguins; ancora subisco il richiamo del Sud quando mi inerpico fino a Collepino dove Flavio, troppo giovane per essere un hippy e troppo vecchio per essere un punk, stende la coperta zebrata del local garage hero Otello sul muro proprio dietro l’invidiabile strumentazione di Dead Elvis. Hasil Adkins sarebbe andato fiero della versione più lunga di She Said che queste vallate abbiano mai sentito, e forse anche Lux Interior avrebbe approvato la totale mancanza di autocompiacimento nell’uomo celato dietro la grottesca faccia di zombie in lattice che spunta dal costume da Elvis a fine carriera.Non so invece a chi spetti suggellare con oggettivo assenso la performance dei Volvedo, che inesorabili si schiantano non solo metaforicamente di fronte al pubblico del Supersonic; senza dubbio il distacco non mi appartiene e quasi cerco rifugio dietro una colonna, mentre il drink mi scivola dalle mani come spesso accade quando il turbamento mi rende inabile. E a Oz ovvero Foligno capita anche che un cinema si tramuti nello Zut!, dove i Melampus sono convinti che basti ostentare tedio per sembrare profondi, ma non sanno che l’autentica disperazione deve generare fragore; ne ha decennale consapevolezza invece Carla Bozulich, come testimoniano i suoi occhi da animale atterrito che mi fissano nell’oscurità mentre l’intervista preparata svanisce sotto i colpi delle sue rivolte esistenziali, e quando poi la chitarra guaisce sotto la voce dolente che celebra la memoria dei suoi morti. Quasi in dovere di imitare svaghi vacanzieri mi spingo fino al mare, temerariamente tentando di espugnare l’Hana-Bi per sguainare le mie domande al cospetto di Wovenhand camuffato da sciamano; ma il mese deve essere congedato dove si è inaugurato, sulle rive del lago dove insieme ad Appino ce ne andremo tutti affanculo.

di angie baCKtoMono

Foto di Valeria Pierini

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La prima volta che vidi cantare il Trasimeno Gospel Choir erano al teatro di Tuoro per la pre-sentazione ufficiale del cd "Umbria Blues Collec-tion - per l' Abruzzo" (2009), evento organizza-to da Trasimeno Blues. Erano allora diretti da Crystal White e riuniva nelle sue fila semplici amanti ed appassionati del genere. Da allora i maestri che si sono susseguiti (ora diretto da Mario Donatone) hanno permesso al coro di di-ventare una realtà solida ed affermata non solo in territorio umbro. Abbiamo incontrato e chiac-chierato, per presentare questo interessante progetto ai nostri lettori, con una delle soliste del gruppo: "Il coro è nato durante gli incontri di coro Gospel organizzati da Trasimeno Blues e diretti da Crystal White. È li che tutto ha avuto inizio", inizia a raccontare Emy Steri.che tipo di repertorio proponete neLLe vostre esibizioni?

"Il Trasimeno Gospel Choir dalla sua formazio-ne ha messo in repertorio brani molto diversi fra di loro, questo per adattarsi a più tipologie di evento. Durante il periodo natalizio abbiamo molti concerti, soprattutto nelle chiese, dove cantiamo brani legati alle festività. Ma non mancano appuntamenti anche in estate, nelle piazze o nei teatri, dove invece proponiamo dei grandi classici spesso riarrangiati, attingendo anche da generi vicini come il blues, o lontani come il pop. Abbiamo da poco proposto anche

trasImENo GospEl ChoIruno spettacolo con le colonne sonore dei film con brani di matrice gospel".cosa state preparando in questo periodo?

"Stiamo realizzando alcuni workshop gratuiti nei vari comuni dell'Umbria in collaborazione con associazioni culturali, spazi comunali e pro-loco. Lo facciamo per farci conoscere e offriamo la possibilità ai cori locali, ai gruppi di semplici cittadini, studenti, bambini, di partecipare ad una giornata di ascolto, studio e partecipazio-ne. Organizziamo questi workshop con lo sco-po di diffondere la conoscenza e la storia del gospel, di far conoscere la nostra associazione e di reclutare magari anche qualche elemento da inserire nel coro stabilmente. Durante gli incontri si dà la possibilità ai cantanti o ai sem-plici amatori di imparare sotto la direzione del maestro Mario Donatone alcuni brani, che poi a fine giornata sono inseriti nella scaletta di un piccolo concerto tenuto dai veterani del Trasi-meno Gospel Choir. I partecipanti ai workshop vengono così subito coinvolti in una esibizione, vivendo direttamente ed in maniera completa l'esperienza di canto corale”.Il coro si riunisce ogni settimana per le prove presso il CVA di Ponte S. Giovanni (Perugia) il mercoledì sera dalle 21 alle 23: tutti coloro che fossero interessati a partecipare possono con-tattare il gruppo attraverso la pagina facebook. I prossimi appuntamenti del coro sono i seguen-

ti: sabato 21 giugno – ore 17.30 matrimonio in chiesa a Massa Martana; domenica 29 giugno – ore 21 parteci-pazione al concerto in piaz-za a Cortona; lunedì14 luglio – ore 21 concerto in piazza alla Festa Paesana di Ponte Pattoli; domenica 27 luglio – ore 18 concerto in chiesa S. Nicolò di Celle (Deruta).

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una delle soliste, emy steri, svela passato, presente e futuro di un Coro Che si muove Con disinvoltura dai Canti più ClassiCi a quelli blues e pop

di riCCardo Corradini

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█Venerdì 6Festa IngegneriaFacoltà Ingegneria - PERUGIA Music Evolution OrchestraCafè degli Artisti - CITTA' DELLA PIEVE Alili Balkan BandOfficina 34 - FOLIGNO Stupendo (Vasco Tribute Band)Festa Semonte - GUBBIO Gabuby RoyalFesta San Mariano - CORCIANO DianaFesta San Biagio della Valle - MARSCIANO Blue Sugar (Zucchero Tribute)Millenovecento Pub - PIEGARO The Noise / Johnny Bravo & The Hubbydubbies / The Street BandSt. Mary Live -

█Sabato 7BLASTAH BOMBCamping Il Rocolo - PERUGIA Aspettando l'Umbria che SpaccaParco della Cuparella - PERUGIA NobrainoLa Darsena - CASTIGLIONE DEL LAGO Stand Back from the Yellow LineLa Caciara - COSTACCIARO Stupendo (Vasco Tribute)Panta Rei - CORCIANO

█Domenica 8BLASTAH BOMBCamping Il Rocolo - PERUGIA Electric DevilsFesta San Fortunato della Collina - PERUGIA DianaFesta Cipresso - BASTIA

█Giovedì 12Alan WassLa Caciara - COSTACCIARO

█Venerdì 13The Horrible Sweaty Youth Festival Vol. 2a step to delirium / kleptocracy / aeter-nit / nio / triplavvù / wonder vincentPiazza G.Matteotti - MAGIONE DuosonicCafè degli Artisti - CITTA' DELLA PIEVE

agenda giugno 2014 █Sabato 14

Camp Hell Metal Fest II°secret örder / hanged / subcortical inertia / desert rider / fallen fuckin' angels / dead soul / true lie / scala mercalliTana dei Lupi (ex Carlos) - TREVI JFK & La Sua Bella BiondaLa Caciara - COSTACCIARO

█Domenica 15 MauseresPonterio - TODI Rocket MonkeysFesta San Sisto - PERUGIA

█Mercoledi 18MUSIC FOR SUNSET 2014Isola Maggiore - TUORO SUL TRASIMENO

█Giovedì 19 Antifestival 2014 simple strangers / quiver with joy / vincitori web contestCannaiola - TREVI MUSIC FOR SUNSET 2014Isola Maggiore - TUORO SUL TRASIMENO

█Venerdì 20 FESTA EUROPEA DELLA MUSICA 2014anthonyd / nio / " youths of shasha" (proiezio-ne) / jolebalalla / mama marjasGiardini del Frontone - PERUGIA Antifestival 2014 calibro 35 / schizoid men / do it partycannaiola - TREVI Selma Hernandes TrioCafè degli Artisti - CITTA' DELLA PIEVE FuorileggePassaggio di Bettona - BETTONA MUSIC FOR SUNSET 2014Isola Maggiore - TUORO SUL TRASIMENO

█Sabato 21 FESTA EUROPEA DELLA MUSICA 2014petramante / eme / the vickers / cut / tying tiffany / mortus & tommy all dj-setGiardini del Frontone - PERUGIA Antifestival 2014 aucan / soviet soviet / shineboxCannaiola - TREVI

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Greta Panettieri SextetVelvet Fashion Cafè - PERUGIA NON feat. Miss LisettoLa Caciara - COSTACCIARO Heavy WoodLa Darsena - CASTIGLIONE DEL LAGO MUSIC FOR SUNSET 2014Isola Maggiore - TUORO SUL TRASIMENO

█Domenica 22FESTA EUROPEA DELLA MUSICA 2014electric devils / francine & the boomers / marilù / "burlesque show" / sficatz / massimino & mr lele dj-setGiardini del Frontone - PERUGIA Antifestival 2014 nidi d'arac / heavy woodCannaiola - TREVI Festa del DIsagio 2.0ulteriori / meatball explosion / methyl(h)ateCircolo Kickapoo - TUORO SUL TRASIMENO The DaggersFesta Case Nuove - PERUGIA MUSIC FOR SUNSET 2014Isola Maggiore - TUORO SUL TRASIMENO

█Lunedì 23 FESTA EUROPEA DELLA MUSICA 2014salmo / i-shence dj setGiardini del Frontone - PERUGIA Antifestival 2014 thegenerationCannaiola - TREVI

█Martedì 24Antifestival 2014 gattuzan / ground wave / the mighties / puscibaua / bang bluesCannaiola - TREVI Liga +Festa Case Nuove - PERUGIA

█Mercoledì 25Antifestival 2014 gazebo penguins / progetto panico / julian menteCannaiola - TREVI Francine & The BoomersFesta Case Nuove - PERUGIA L'Umbria che spacca 2014San Francesco al Prato - PERUGIA

█Giovedì 26DANCITY FESTIVAL 2014Foligno - FOLIGNO

Antifestival 2014 le idi di maggio / sluggish trampsCannaiola - TREVI L'Umbria che spacca 2014San Francesco al Prato - PERUGIA JolebalallaFesta Case Nuove - PERUGIA

█Venerdì 27 Achtung Babies (U2 Tribute)Festa Case Nuove - PERUGIA DANCITY FESTIVAL 2014Foligno - FOLIGNO Antifestival 2014 mellow mood / kg man / reggaeraggaroots band Cannaiola - TREVI Pensieri Positivi / Maybe Swing TrioFesta Mugnano - PERUGIA

█Sabato 28 DANCITY FESTIVAL 2014Foligno - FOLIGNO Leo PariLa Caciara - COSTACCIARO Antifestival 2014 inna cantina / 1up soundCannaiola - TREVI Dj Tommy AllFesta Case Nuove - PERUGIATeranga BandLa Darsena - CASTIGLIONE DEL LAGODee Radio / Motorino (Tributo Rino Gaetano)Festa Mugnano - PERUGIA

█Domenica 29 DANCITY FESTIVAL 2014Foligno - FOLIGNO Antifestival 2014 groowa circus / tarantarabaCannaiola - TREVI iCoronaFesta Case Nuove - PERUGIA Central PerkFesta Mugnano - PERUGIA

tutti gli eventi aggiornati suwww.umbrianoise.it

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Nata nel 1982 in Francia la “Festa della Musica” arriva al suo secondo anno di attività anche qui a Perugia esattamente ai Giardini del Fronto-ne. L'Associazione Culturale Arci Rework dopo aver organizzato oltre 40 concerti nell'ultima stagione invernale vuole offrire a tutta la città e non solo ai propri associati questa 4 giorni musicale. I cancelli verranno aperti venerdì 20 giugno alle 20 con una prima serata dedicata completa-mente al reggae e alla black music: inizieranno i giovanissimi e bravissimi NIO, seguiti dai già affermati JOLEBALALLA arrivati oramai al loro quarto album prodotto, conosciuti in tut-ta la penisola grazie alla loro fiorente attività live. La serata si concluderà con l'esibizione di una delle voci reggae più belle del nostro paese: MAMA MARJAS. La ragazza pugliese è un ta-lento naturale, giovane ma molto sicura di se. Il suo show abituale è un travolgente viaggio ritmico attraverso tutte espressioni ritmiche di madre Africa, dal reggae roots e dancehall alla soca, al kuduru, all’hip hop e soprattutto alla soul music. Insieme a Marjas sul palco, il dj Don Ciccio e le altre vocalist Francisca e Kykah, oltre alle coreografie dancehall e caraibiche di Alevanille. Dopo una prima nottata veramente calda i con-certi riprenderanno sabato 21 giugno alle 18 con il poetico rock degli orvietani PETRAMAN-TE. Un live assolutamente da non perdere nel primo pomeriggio di una nuova estate. Quando il sole comincerà ad affievolirsi sarà la volta dei EME, gruppo elettroacustico perugino che con le loro sonorità ambient ci introdurranno alla psichedelica rock che potremo gustarci durante il tramonto con la performance dei VICKERS.

fEsta DElla musICaTrasportati come d'incanto verso la notte nes-suno riuscirà a rimanere indifferente alla ener-gica esibizione dei CUT appena tornati dal loro tour europeo. La loro attività è stata la scintilla che ha contribuito alla nascita e allo sviluppo di una delle più importanti etichette indipenden-ti italiane, Gamma Pop. Carichi di energia non rimane che continuare a sfogarci con l'ultimo live della giornata: TYING TIFFANY. Nasce a Padova nel 1978. Inizia la carriera di musici-sta facendo esperienza come bassista e deejay. A partire dal 2005 si concentra sulla musica elettronica. La sua canzone “Drownin’” è stata inclusa nel videogame Fifa 2012 e la sua musi-ca appare anche nei trailer dei film della serie “Hunger games”. La nottata proseguirà con il mix techno di Mortus e Tommy All. Domenica 22 giugno i Giardini del Frontone diventeranno lo scenario di una bellissima giornata dedicata alla musica rockabilly ed allo swing anni 50. Dalle 18 in poi suoneranno gli ELECTRIC DEVILS, FRANCINE AND THE BOOMERS, SFICATZ ed i MARILù. In questo contesto non poteva mancare la performance di Burlesque di Sebe Von Liebe ed Eva Porter e le selezioni musicali di dj Old Timer e Massimino & Mr Lele della Perugia cool scene. Lunedì 23 giugno grazie alla collaborazione con la Musical Box e con I-SHENCE sarà la volta di SALMO, uno degli artisti hip hop più affermati nel campo nazionale. Oltre a tanta musica sarà possibile passeggiare tra le numerose bancarelle della mostra/mer-cato che coloreranno e vivacizzeranno il parco con vestiti, gadget, supporti audio, vinili e tutto ciò che gira attorno alla musica. Sarà allestita anche un area ristoro.

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Il sECoNDo atto è aNCora aI GIarDINI DEl froNtoNE

grazie all’assoCiazione Culturale arCi rework torna a perugia la 4 giorni di musiCa

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un festival di sug-gestioni sonore

nell'isola di una terra senza mare: è questa in sintesi la straordinaria peculiarità di music for sunset, originale festival di musica e arte al tramonto in programma, dal 18 al 22 giugno 2014, nell'isola maggiore del lago trasimeno. un fortunato incontro tra paesaggi naturali e installazioni elettroacustiche che giungerà quest'an-

no alla sua quarta edizione. Con un'importante conferma rispetto agli anni precedenti: rimane inalterata, infatti, la formula di assoluta gratuità del festival. per quanto riguarda il programma, nei 5 giorni della kermesse ci sarà spazio per la musica: tra gli altri appuntamenti in programma ci saranno i concerti di roberto Cacciapaglia, ramberto Ciammarughi e roedelius (padre e ma-estro della musica elettronica contemporanea), il set degli inglesi The orb (unica tappa italiana del tour per festeggiare i 25 anni di attività) e la prima nazionale dello spettacolo atom for island, dedicato ai pink floyd. non mancheranno videomapping architetturali, reading e presentazioni di libri, spettacoli di danza contemporanea, mostre fotografiche, performance di teatro speri-mentale, appuntamenti di cultura enogastronomica lacustre e due contest fotografici (uno per smartphone e uno per reflex)

antifestival, dal 19 al 29 giungo prossimi a Cannaiola di trevi, giunge alla sua settima edizione con un taglio

artistico decisamente rinnovato: la musica inedita diventa forte protagonista, si passa dal reggae all’elettronica, dal folk rock alla street music passando per l’indie e per le tante sfaccettature rock delle band locali, verso le quali la manifestazione esprime sempre la sensibilità di riservare il maggiore spazio possibile. "un porto franco – afferma il direttore artistico michele Ceccarini – è un territorio delimitato di un paese dove si gode di alcuni benefici tributari e conseguenti dalla politica della libertà. nel termine ‘franco’ si inseguono due accezioni che sembrano scontrarsi nei risvolti pratici della vita quotidiana, perché se vale il significato di libero, tanto vale allora anche quello di sincero. ed è a cavallo di questi due grandi valori che sosteniamo la nostra dire-zione artistica perché crediamo che l’arte vera, in quanto pura, possa soltanto essere così: libera e sincera. antifestival è libero e completamente autofinanziato. antifestival è la zona franca". main stage: 19.06 (simple strangers, quiver with joy, + 2 web Contest band); 20.06 (Ca-libro 35, schizoid men, do it party); 21.06 (auCan, soviet soviet, shinebox); 22.06 (nidi d’araC, heavy wood); 23.06 (thegeneration); 24.06 (gattuzan, ground wave, The mighties, puscibaua, bang blues); 25.06 (gazebo penguins, progetto paniCo, Ju-lian mente); 26.06 (le idi di maggio, sluggish tramps); 27.06 (mellow mood, kg man, reggaeraggaroots band ); 28.06 (inna Cantina, 1up sound); 29.06 (groowa CirCus, tarantaraba).

A distanza di un anno torna “L’Umbria che spacca”, festival interamente dedicato alla musica umbra ori-

ginale. Si parla di ben 16 band che nel giro di due giorni (mercoledì 25 e giovedì 26 giugno) faranno riecheggiare la loro voce in una delle più belle location che il capoluogo di regione può offrire: il parco di San Francesco al Prato, in pieno centro storico. La direzione artistica dell’edizione 2014 sarà sempre curata dallo Staff Roghers, un gruppo informale di giovani stu-denti di Perugia impegnati nell’ambito della promozione e diffusione di musica underground a Perugia (mercoledì rock, urban club, parco della cuparella, “figli dei fiori” al tempietto). La line up completa e il relativo timing saranno pubblicati martedì 3 giugno sulla pagina facebook de “L’Umbria che spacca” (facebook.com/Umbria.che.Spacca) e nel sito dello staff (roghers.it).

musIC for suNsEt, a GIuGNo torNa l'Isola ChE suoNa al tramoNto

aNtIfEstIVal VII (CaNNaIola): 19-29 GIuGNo

l’umbrIa ChE spaCCa (pEruGIa): 25-26 GIuGNo

Short noiSe

la seconda edizione di Jazzit fest è in programma il 27, 28 e 29 giu-gno. anche quest’anno il festival si caratterizza come un meeting del

jazz italiano e che coinvolgerà 350 musicisti, 6 scuole, 150 addetti ai lavori, 100 volontari, 300 abitanti del borgo medievale umbro di Collescipoli e 10.000 appassionati. sarà una festa della musica "a impatto zero” che lo scorso anno ha visto arrivare nel borgo tantissimo pubblico da ogni parte d’italia.

jazzIt fEst (CollEsCIpolI): 27-29 GIuGNo

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rock for life 2014 ha già iniziato a scaldare i motori e annuncia anche il terzo nome in car-

tellone: bud spencer blues explosion! l'eccezionale power-duo che ormai fa registrare "sold-out" quasi in ogni data, sarà sul palco la prima serata del festival, ovvero giovedì 17 luglio. Con brunori sas e lo stato sociale, già fissati per il 18 e 19 luglio, si completa così il cartellone dei "big" che saranno accompagnati da interessanti nomi in apertura di serata. grande attesa anche per il contest b(r)and new for life, che ha raccolto innumerevoli adesioni e che permetterà alle band emergenti provenienti dall’umbria e dalla provincia di siena di sfidarsi sul palco della manifestazione domenica 20 luglio. tra i premi in palio la registrazione professionale di un brano presso lo studio Cura domestica di perugia, la consulenza dell’etichetta discografica la fame dischi, la possibilità di suonare all'urban Club di perugia e quella di veder pro-mosso il progetto attraverso media come umbria noise e musica umbria. solo 8 gruppi verranno selezionati per la finale, anche attraverso una votazione sulla pagina www.facebook.com/rfl.italy che scatterà a inizio giugno.

torna, dall’ 11 al 16 giugno, il “rabbitfest - international animation film festival”, la quinta edizio-ne di un appuntamento che ormai di consuetudine porta sul grande schermo dell'arena frontone Cinema all'aperto di perugia il meglio dell'animazione internazionale. organizzato dall'associazione Culturale skunk, il rabbitfest, mette al centro della sua programma-zione quelle opere che premiate e selezionate dai più importanti festival mondiali dedicati al cinema di animazione, in italia, nella maggior parte dei casi, non incontrano una distribuzione cinemato-grafica e restano sconosciute al grande pubblico. molta attenzione viene ovviamente dedicata anche all'animazione italiana che soprattutto negli ultimi anni sta vivendo un periodo di grande fermento. www.rabbitfest.org.

a foligno è nato formato ridotto live, format che apre i salotti privati ad eventi segreti e a sorpresa, per riscoprire la vera socialità. ideatori dell'iniziativa cinque giovani folignati esperti di organizzazione di eventi per passione e professione, che lo scorso mese di maggio hanno realizzato con il concerto del chitarrista alessio andreani la data lancio. ogni evento, piccoli incontri per pochi intimi, è un mondo diverso. il salotto ospitante cambia ad ogni data, così come i padroni di casa di conseguenza. in base agli ambienti, si sceglie il tema della serata (ma anche questo resterà segreto fino all'arrivo degli ospiti), il tipo di performance (con-certi, spettacoli teatrali, di danza, installazioni d'arte, performance d'arte e così via...) e poi vengono messi a punto tutti gli altri dettagli. la prossima data di formato ridotto live è prevista per il mese di giugno. si svolgerà con ogni probabilità nel territorio del folignate, ma gli organizzatori intendono, col tempo, girare tutta l'umbria prima e tutta l'italia poi. sono già molte, in effetti, le richieste giunte da ogni angolo del paese. per partecipare al secondo appuntamento, è necessario seguire formato ridotto live sui suoi social network (facebook.com/formatoridottolive; formatoridottolive.tumblr.com), oppure si può scrivere a [email protected].

al via la quarta edizione di “mei superstage”, contest di musica indipendente ed emergente legato al mei di faenza ed affiancato alla targa giovani mei, che porterà un artista sul palco di umbria rock, prima del concerto di paul weller, sabato 2 agosto, e quattro artisti sul palco del mei 2014 che si terrà a faenza dal 26 al 28 settembre. mei superstage è aperto a singoli artisti e/o band. per iscriversi è sufficiente inviare il materiale richiesto (nome, biografia completa e foto, link su youtube del brano scelto per la partecipa-zione al contest, contatti) esclusivamente via mail a [email protected] entro il 30 giugno se si vuole partecipare al contest per suonare a umbria rock e poi dopo, fino al 30 luglio, per il mei superstage 2014. per info: meiweb.it, umbriarock.it.

si terrà dal 10 al 15 giugno, nell'area della torre medievale di pre-tola, la seconda edizione della sagra del Cinema, che avrà come

tema quest'anno “nel blu dipinto di blu”. la kermesse, nata per unire in un'atmosfera conviviale e “popolare” gastronomia di qualità e cinema all'aperto, proporrà 6 giorni di proiezioni (in pellicola e digitale) a ingresso gratuito, incontri, eventi collaterali e, ogni giorno, un cineristorante con menu a tema. programma completo www.sagradelcinema.it.

roCk for lIfE (poNtICEllI): 17-20 luGlIo

rabbItfEst, fEstIVal INtErNazIoNalE DEl fIlm DI aNImazIoNE

formato rIDotto lIVE, NasCE a folIGNo uN format ChE aprE I salottI DI Casa aD EVENtI a sorprEsa

Il mEI supErstaGE porta uNa baND a suoNarE aD umbrIa roCk prIma DI paul WEllEr

saGra DEl CINEma, “NEl blu DIpINto DI blu”

Short noiSe

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C'è uno 'spicchio musicale' che è decisamen-te al passo con i tempi, legge il mondo con schiettezza ed è fonte di espressione per il mondo giovanile: ecco l'hip hop. Considerato un genere da 'ghetto', in questi ultimi anni è forse l'unico 'club musicale' in crescita espo-nenziale, uno dei generi musicali più segui-ti della penisola, e non solo tra i ragazzini. Testimonianza di tutto questo è il grande successo di partecipanti allo Space23 per l'arrivo del rapper Ensi in occasione del Tri-nomic Block Party organizzato dalla Puma il 15 maggio scorso. Per l'occasione abbiamo parlato con il rap-per torinese spaziando dal suo rapporto personale con la musica, fino all'ascesa della hip-hop italiano, cercando di comprendere questa sempre più influente 'nicchia' musi-cale: “Abbiamo una grande responsabilità noi gente dello show-biz - ha voluto subito precisare Ensi - soprattutto noi rapper che con le nostre parole dobbiamo essere in gra-do di arrivare ai giovani e meno giovani in maniera trasversale senza però cadere nel banale”.Ensi è sincero e sicuro quando descrive il suo mondo fatto di tanta gavetta, o come specifica “In 'Numero Uno' ho fatto il Viet-nam non la gavetta”. In quel mondo si è fatto strada con un freestyle unico, fatto di una capacità interpretativa fuori dal comune,

ENsIche rende efficace quel mix tra un italiano con influenze torinesi e il siciliano, lingua figlia delle sue origini catanesi mai rinnega-te dal rapper. “Sono molto legato al mondo hip-hop e a quei rapper che con me sono cre-sciuti e han fatto tante battaglie sul palco, li rispetto. Magari qualcuno ha la tendenza a perdersi nei contenuti ma è anche grazie a questa nostra generazione che l'hip-hp ita-liano è cresciuto ed è diventato forse l'unico genere che in Italia riesce a spostare pubbli-co, a crescere di continuo”. Non ha tutti i torti Ensi, quando parla dei nuovi rapper italiani come i veri trascina-tori del grande successo di questo genere: dalla vittoria di Sanremo da parte di un giovanissimo, alla capacità di questi nuovi artisti nel leggere questo mondo, sfruttando quelli che sono i nuovi strumenti e linguaggi di comunicazione come internet: “Utilizzo i social come un ragazzo normale, cerco di essere il più vero possibile – precisa Ensi – diciamo che sono due le maniere: la prima è quella commerciale dove attraverso i social comunico al mio pubblico i concerti e i vari appuntamenti. La seconda è quella privata, dove è la sincerità che conta, perché chi ti segue è attento e vuole vedere l'Ensi vero, quello che veramente sento, e come cerco di trasmettere il mio pensiero attraverso le mie canzoni”.

l’inContro Con il rapper torinese durante lo show allo spaCe23 di perugia in oCCasione del trinomiC bloCk party della puma

quaNDo l’hIp hop NoN CaDE NEl baNalE….di MiKele lilla

Foto di Karen Righi

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Il pan del diavoloGo!zillaAltre di bStand back from the yellow lineThegenerationOsprey DreamWireless... e molti altri!

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www.aboutgubbstock.net - informagiovani.comunedigubbio.it

facebook.com/Gubbstock.Rock.Festival

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•enrico Rava @ Young Jazz di Young Jazz•Bobo Rondelli (2) @ Young Jazz di Young Jazz•tetraktis @ Young Jazz di Young Jazz•flying Lotus (2) @ Spoleto di Mikele Lilla

In senso orario partendo da qui:

photos

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•cSI (2) @ Urban di Amedeo Ferrante•Kaleidoscopic @ Afterlife di Amedeo Ferrante•carla Bozulich @ foligno di Valeria Pierini•the Mighties @ Primo Maggio - Perugia di Amedeo Ferrante•the Rust and the fury @ Primo Maggio - Perugia di Amedeo Ferrante

In senso orario partendo da qui:

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GIoChIEivind Opsvik durante Young Jazz Festival

What a DIffErENCE.. .troVa lE 10 DIffErENzE

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the rootS - . . .and then you Shoot your CouSin

parquet CourtS - Sunbathing aniMal

A maggio, solo per alcuni gior-ni, è uscita l’anteprima in stre-aming del loro undicesimo al-bum ed è stato boom di ascolti e di “sciacallaggio” informati-co. I The Roots sono passati per questa rubrica recentemente,

con il progetto realizzato assieme ad Elvis Costello, ora inve-ce è la volta di una nuova creatura tutta loro, che ripercorre i lavori precedenti e che sprigiona la solita carica di energia e talento a cui la band statunitense ci ha abituato nel corso della loro, oramai, lunga carriera. Undici brani che vedono la partecipazione di un infinito numero di artisti e dove in ogni pezzo si ripercorre, in chiave satirica, la storia di un personaggio legato per lo più agli stereotipi del mondo hip-hop. Sin dal pittoresco titolo lo si può evincere, si riprende infatti un passaggio di un testo di KRS-One, artista cresciuto fra le strade del Bronx e pioniere dei versi in rima. Avremo la fortuna di ascoltarci questi brani e il loro vasto repertorio durante Umbria Jazz, saliranno infatti sul palco del Santa Giuliana il 19 luglio. Attesi, amati e imperdibili.

Quattro giovani, provenienti da Brooklyn, arrivano al loro terzo album. Fino a qua niente di particolare, anzi, una storia simile a tante altre. La band nasce nelle cantine e approda ai clubs di NYC e sotto i riflettori delle tv. Nulla ancora di par-ticolarmente sorprendente. La loro prima produzione uscì su musicassetta (nel 2011!) e già possiamo intravedere qualcosa di interessante in questa punk-rock band moderna. Poi ci si mette all’ascolto di Sunbathing Animal e la curiosità si trasforma in stupore e ammirazione per la loro capacità di mescolare il clas-sico suono garage con l’R’n’B, sembra d’un tratto di ritrovarsi nei locali inglesi di un tempo, alla ricerca di una spalla con la

quale scontrarsi e condividere così un ballo tumultuoso. Lavoro che è il frutto di un enorme girovagare, su e giù per gli Stati Uniti a proporre la loro musica, un interminabile tour che li ha fatti crescere e maturare dal punto di vista artistico. Nomadismo musicale che li porterà fra giungo e luglio in Europa, Inghilterra e Germania in particolare, dateci un occhio (www.parquetcourts.wordpress.com) e fateci un pensierino.

CortinadiFerroSConFinaMenti di uMbria noiSe

di aNDrEa laNzIlotto

Barcellona (Spagna): 12/14 giugno, torna puntuale l’appuntamento fra i più attesi della stagione estiva musicale europea, programma infinito e variegato. Info: www.sonar.es

Pilton (UK): 25/29 giungo, dagli anni ’70 la storia della musica passa di qua, sold out da tempo, se trovate un raro biglietto

potreste vedere: Arcade Fire, Massive Attack, De La Soul, Metallica, Kasabian e altri centinaia di nomi. Info: www.glastonburyfestivals.co.uk

soNar

GlastoNbury fEstIVal

fEstIVal IN GIro pEr Il moNDo

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tornare da Cannes con un premio è fantastico. Alice lo sa, lo mostra con gli occhi, anche se non lo dichiara apertamente. il pubblico lo percepisce e anche io che, tra gli altri, ho avuto la fortuna di conoscerla nel 2011 e di emozionarmi davanti al suo primo film, Corpo Celeste. quella sera, il 31 luglio di tre anni fa, parlammo già de Le meraviglie, o meglio, parlammo del libro che stava leggendo pensando al suo prossimo film e della ricerca che stava accompagnando il suo lavoro. oggi la conferma: «Tre anni di studio sulle trasformazioni del paesaggio agrario italiano, poi le fiabe e la mia esperienza diretta. Perché questo lavoro è come la vita». almeno per lei che, figlia di un apicoltore tedesco arrivato in Italia inseguendo il sogno di una comune, in questo contesto sviluppa il suo cinema familiare. «Volevo che la famiglia abitasse in questo territorio, in Etruria, ma volevo raccontare anche come questo luogo è mutato nel tempo. Un luogo molto reale, ma anche fiabesco». quello di Alice è un cinema fatto di ellissi, dove spesso è più importante ciò che accade al di fuori dello schermo, in campo lungo, come testimoniato da una delle prime battute del film: «Scheiß Jäger! / Cacciatori di merda!», pronunciata dal padre di famiglia, posto a guardia del castello dove il film della Rohrwacher risiede. quell’anatema urlato al nulla, al di là della recinzione, in direzione di alcuni spari in lontananza, è l’immagine di un cinema fatto di resistenze. una su tutte: resistere alla morte della pellicola, soppiantata dai numeri del cinema digitale, girando Le meraviglie in super 16mm. «Perché il cinema è materia, è memoria. Quel nastro che scorre e s’impressiona è la materia che filtra il mio sguardo e quello dello spettatore». perché più di altri, questo è un film sul cinema. s’intuisce subito dalle prime inquadrature, una

luce che si accende nel buio, e poi alcuni cacciatori che nella notte si accorgono di una casa. sembra disabitata, la illuminano con un faro. la luce entra nella casa e poche anime, come fantasmi, cominciano a vivere, svegliandosi

alICE E lE suE mEraVIGlIE

di láSZló KoVáCS

mIllE E pIù NoN rEplICo!!!il 27 maggio, a poche ore dalla consegna del Grand Prix du Jury del Festival de Cannes al film di Alice Rohrwacher, la regista è venuta al Cinema Zenith di perugia per presentare Le meraviglie. ho incontrato alice e quanto segue è un piccolo racconto della nostra bella chiacchierata. il resto, se v’interessa, lo trovate sul mio blog (http://laszlokovacsblog.blogspot.it) o lo potete ascoltare in podcast, scaricando l’audio della puntata di bar traumfabrik di venerdì 30/05(www.radiophonica.com/bar-traumfabrik)

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Se volete, commentate o sbeffeggiate i miei pensieri su laszlokovacsblog.blogspot.it

dal sonno. e come si fosse acceso un proiettore in sala, i protagonisti cominciano a vivere sul grande schermo. i cacciatori spariscono ed inizia il racconto di Gelsomina e della sua strana famiglia. «Il cinema è pieno di cacciatori in cerca di prede. Una caccia alla ricerca di ciò che funziona e che non funziona», alice in questo si muove, sicura della sua libertà e del suo amore per le immagini, come lo scomparso Karl “Baumi” Baumgartner (produttore anche di Jarmush e Kaurismaki) le ha insegnato: «Fai i film che piacciono a te, pensati come spettatrice. Dato che non sei una persona speciale e come te ci sono altre milioni di persone, se il film piace a te, piacerà anche a loro. Io faccio i film che mi piacciono, tu fai i film che ti piacciono». nasce così Le meraviglie: un film sul linguaggio, sulla televisione, su una società a rischio di estinzione, «un film nel quale chi sa, non sa dire e chi non sa parla! Come il padre di Gelsomina che, sa le ragioni delle sue scelte, e vorrebbe spiegare, ma non riesce». perché in questo film le parole sono come delle grandi gabbie, strumenti di potere. «Tutti cercano di trovare le parole giuste, ma non le trovano. Il padre parla male tre lingue, la madre lo stesso, passa da una lingua all’altra… La comunicazione che cerca Gelsomina con il ragazzo straniero è apparentemente impossibile. Lei però parla su altri livelli. Lui comunica fischiando, dalla bocca di lei invece escono api». e mentre gli adulti non riescono ad avvicinare il mondo dei ragazzi, gelsomina trova la strada per avvicinare suo padre a se. è in questa comprensione di linguaggio che il film si chiude, spengendo i riflettori, mentre un fantasma, forse un “angelo”, attraversa ancora lo schermo e ci riporta alla realtà di quella casa che abbiamo visto all’inizio del film. finalmente è giorno e tra quelle mura, da qualche parte, sotto una mattonella, forse è nascosto un segreto. Cannes abbraccia Alice Rohrwacher e le sue meraviglie, l’accoglie come in tempio dove il cinema è ancora un rito collettivo, dove le emozioni e i silenzi si condividono, e la premia. premia un film, forse immaturo, forse imperfetto, ma premia un cinema che è alla ricerca, donandogli quel riconoscimento che ci ha fatto scoprire molto di quel cinema che maturando ha trovato la Palma d’Oro. Così è successo a Moretti, Ceylan, Kechiche, Haneke, e ai Dardenne, per citarne alcuni. una Palma del futuro, forse, ma per il momento un film che nella resistenza di pochi, schiude la salvezza di molti. VIVA IL CINEMA.

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PAROLE DALL'UNDERGROUNDAllora ero completamente infelice. Nella mia vita avevo sbagliato tutto, fallito tutto. Ero solo. Lo avevo capito di colpo, in una notte di forte pioggia in cui non riuscivo a dormire, e ne ero rimasto annientato. Non c’era libertà intorno a me, non c’era amore. Solo aridità, asservimento, vuoto, vita che sembrava morte. Il paese dove vivevo era fottuto, tutto il mondo era fottuto. C’erano solo delle strutture che lottavano le une contro le altre per succhiare ciò che restava del midollo del mondo. Tutta la vita era sotto la cappa della morte. Uomini e donne perpetuavano la menzogna dell’amore. Andavano in giro inalberando i vessilli dei loro volti morti. Sbadigliavano esageratamente, per strada, guardare dentro le loro bocche spalancate era come affacciarsi a una latrina piena di merda morta.

Questa mattina sono entrato in un bar del centro per prendere un caffè e nel solito caos dei commenti sportivi, perché non esiste bar sprovveduto di clientela calcisticamente competente, ho assistito alla partita di un giocatore alle macchinette, quelle diaboliche slot machine, poker, joker, jack pot che hanno sostituito e rimpiazzato i vecchi videogame. Una moneta dietro l’altra. E ancora a cambiare denaro. Vinceva ma continu-ava a cambiare denaro. Vinceva e non smetteva mai. Vinceva ma perdeva tutto. Vinceva e si convinceva sempre di più. Vinceva qualche moneta e inseriva altrettanta moneta. Non si accontentava mai. Perdeva e parlando con tutti quelli presenti all’interno del bar, commentando schizofrenica-mente e gesticolando da pagliaccio che si giustifica delle sue gaffe, blat-erava che aveva vinto, che stava vincendo: “tutto normale, tutto normale è il gioco, è tutto sotto controllo. So giocare con quella bestia, la domino la bestia, gli spezzo le corna alla bestia, io”. Insert coin.

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Incipit del romanzo “Gli incendiati” di Antonio Moresco (Mondadori, 2010)

Dal romanzo di Fabio Mendo Mendolicchio (Torino) “Siamo tutti allenatori” (CartaCanta, 2014)

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a Cura di Matteo SChiFanoiapagine letterarie

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L’avvocato Sfascia si sveglia verso le nove del mattino, si alza e con un occhio aperto ed uno chiuso si dirige in bagno. Davanti allo specchio si passa una mano sul viso ed emette una smorfia di sofferenza. E’ un giorno di metà settimana e la sera prima era ubriaco. Esce di casa, prende lo scooter, in cinque minuti arriva al suo studio. La gior-

nata è nuvolosa ma non fredda. Chiude la porta alle sue spalle, si dirige verso il frigo bar, prende la bottiglia dell’acqua e comincia a bere. A tonfo. Ha in bocca un sapore disgustoso. Si siede alla propria scrivania e guarda le carte che sono sparpagliate senza ordine. La testa gli pulsa. Ad un tratto suona il citofono, l’avvocato Sfascia guarda l’orologio, sono le ore dieci circa. Dall'agenda non risulta nessun appuntamento per quel giorno a quell'ora. Apre comunque il portone. Senza chiedere chi è. Gli si presenta un tipo che non conosce, dal fare un po’ ansioso. “Avvocato eccomi qua!” l’avvocato Sfascia non ha mai visto quell’uomo. Lo fa accomodare. Il mal di testa persiste. “Avvocato c’ho pensato bene, lei ha ragione. Bisogna chiedere non solo il risarcimento per il dente rotto ma anche per i danni all’immagine”.Ma chi è costui? Si domanda Sfascia, cosa vuole? Il signor Paolocci, così si chiama il tipo, estrae da una borsa una scatoletta aperta di prugne denocciolate e un sacchetto di plastica trasparente con all’interno una prugna, un nocciolo di prugna e un pezzo di dente rotto. I due conversano. L’avvocato Sfascia continua a non sapere chi sia questo Paolocci. Dopo dieci minuti sembrano aver terminato, si alzano dalle rispettive sedie e vanno verso l’uscita. “Mi raccomando avvocato” prosegue il signor Paolocci “non facciamoci fregare da questi sporchi capitalisti!” L’avvocato abbozza un lieve sorriso.Arrivano davanti all’ingresso dello studio, l’avvocato Sfascia apre la porta e poco prima di saluta-re il signor Paolocci viene colto da un forte bisogno interiore. Deve domandargli una cosa. “Mi scusi signor…”“Paolocci”“Sì Paolocci, mi permetta, ma chi le ha consigliato di venire da me?”Il signor Paolocci lo guarda stupito, il suo viso acquista la forma del punto interrogativo. “Avvocato me l’ha consigliato lei. Ci siamo incontrati ieri notte al bar NikoleT-Trane, le ho rac-contato il mio caso e lei mi ha dato il suo biglietto da visita dicendomi di venire questa mattina.”L’avvocato Sfascia rimane sgomento, di sasso, immobile, le gambe impiantate a terra come le radici di un albero, il mal di testa che riprende a pulsare forte, un leggero principio di sudore a freddo e ricorda, all’improvviso ricorda, è vero, quello che ha detto il signor Paolocci è vero. “Ah certo, mi scusi, sa com’è...” L’avvocato Sfascia realizza la grande figura di merda che ha fatto. “Non si preoccupi avvocato, capita”.I due si salutano. L’avvocato Sfascia chiude la porta, torna verso la propria scrivania, si passa le mani sul viso e pensa che è ora di smetterla di ubriacarsi durante la settimana per procacciarsi i clienti.

Perugia, maggio 2014

l’aVVoCato sfasCIa il racconto del mese

pagine letterarie

SCritto da Matteo SChiFanoia

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pagine letterarie

CONSIGLI PER LA LETTURAarthur SChnitZler, “gioCo all’alba” (Adelphi, 1983, p.131)Di un anno successivo rispetto al più famoso “Doppio sogno”(uscito nel 1926, da cui Kubrick trarrà “Eyes wide shut”), questo racconto lungo edito da Adelphi porta dritti dentro una Vienna decadente e sonnolenta, le cui ultime carrozze di inizi Novecento calcano le strade di un Impero agli sgoccioli. La storia narra di Willi Kasda, giovane e spensierato tenente austriaco, amante dei piaceri della vita, che per far fronte alla richiesta di un prestito da parte del vecchio collega Bogner, si cala in una bisca notturna frequentata altre volte in un caffè di periferia. Ma al posto della sorte benevola, che pur si mostra a tratti, trova un misterioso forestiero, il ricco console Schnabel, pronto a offrirgli sul tavolo da gioco più di quanto lo sprovveduto ufficiale sia in grado di restituire. Il silenzio della notte lascerà spazio al canto degli uccelli e il buio capitolerà in un’alba livida pronta a dare inizio alla giornata più lunga della vita del giovane tenente.

Giulia ColettiSalinger – d. ShieldS e S. Salerno (ISBN, 2014, p. 750)Se avete letto Il giovane Holden, se avete letto Franny e Zoey, se avete letto Alzate l’architrave, carpen-tieri e Seymour, introduzione, se avete letto Nove racconti, se insomma avete fatto per qualche mo-tivo e in qualche momento del passato la conoscenza di J.D. Salinger, prima o poi dovreste leggere anche questo libro monstre appena uscito in Italia per conto di Isbn. Si intitola Salinger, Salinger e basta, e l’hanno scritto gli americani Shane Salerno e David Shields. È un mosaico composto di in-finiti frammenti, frammenti di racconti e confidenze e rivelazioni fatti da decine di donne e uomini che hanno avuto a che fare – poco o molto, ma comunque significativamente – con il grandioso scrittore che ha ribaltato l’idea di letteratura alla metà esatta del secolo scorso. Salinger, lo scrittore misterioso, che conquistò il mondo scrivendo e poi smise di scrivere: anzi, di pubblicare. In questo libro trovate la storia della sua vita e della sua scrittura, a tratti illuminante, a tratti oscena, a tratti straniante. E costa un sacco di soldi, questo libro, ma sono quarantanove euro davvero ben spesi.

Giovanni Dozzinipaolo Zardi - il Signor boVary (Intermezzi, 2014, pag. 74)«Vicini silenziosi. Niente gatti perché si fanno le unghie sui divani. Icona russa (copia) sopra il letto matrimoniale. Serie completa di iPhone. E, da febbraio, un’amante». Il tradimento secondo Paolo Zardi: ottantamila caratteri ad altissimo voltaggio emotivo-narrativo, un distillato di tensione che si espande riga dopo riga. Zardi gioca (in modo magistrale) con l’archetipo; lo trasfigura in due vite agli antipodi, annichilite nel gorgo della condivisione scellerata di ogni fluido corporeo; lavora ai fianchi, «fino a piegarlo», il protagonista. Tutto finisce ben prima della fine, o almeno così sembra. C’è un’altra storia, però, che si è dipanata in filigrana: nell’aria lattiginosa di una città del Nord Italia, implosa la storia dei due amanti, sembra dileguare perfino l’eco dell’io d’autore. Fino al sottile pas-samano della «responsabilità del racconto» dal narratore alla coscienza (sporca) del protagonista. Un racconto sull’amore, e chi può dire il contrario; ma, se vogliamo, anche sulla relazione tra autore e personae. Da leggere senza staccare gli occhi dallo schermo.

Raffaele Marcianopantera - SteFano benni (I Narratori Feltrinelli, 2014, p. 112)Nel suo ultimo libro, “Pantera”, Stefano Benni riesce a concentrare in due racconti due meravigliose protagoniste femminili, eccezionali ma quotidiane, fiabesche ma reali. Da un lato Pantera, giovane donna dal passato turbolento e dal presente bislacco che va, potente come una dea, a sconvolgere gli equilibri di una sala biliardo. Dall'altro Aixi, ragazzina in simbiosi col mare e col padre malato che cercherà di salvare con coraggio e sprezzo del pericolo. Precise e fantastiche sono, oltre le descrizioni dei personaggi, anche le relative ambientazioni: il mondo del biliardo e quello della pesca sono minuziosamente delineati, senza cadere nello sterile nozionismo. Come nelle sue prove più riuscite Benni in questo libro evoca dei mondi al limite tra la realtà e l'immaginazione, lasciando in bocca il sapore di un mondo fatato, ma che potrebbe esistere anche accanto a noi.

Lucia Mariani

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AGENDA LETTERARIA

Festival in Italia

4 giugno Biblioteca comunale di terni, caffè letterario, ore 16.30, presentazione del libro “la rivincita della poesia”(edizioni Albatros) di Lorenzo Nicolao, introduce clara Maurelli, reading a cura di Domenico cialfi

7 giugno Spazio Onnivora, via val di Rocco (P.felcino), ore 21.00, contest di Letture ad Alta Voce "GODzIllA vs AMlEtO" : LA fINALISSIMA

12 giugno Biblioteca San Matteo degli Armeni, Perugia, ore 17.30, “Giorgiana Masi e la primavera di piombo”. Presentazione del libro di Andrea Maori (Youcanprint.it, 2014), con Martina Barro, Loreto di Nucci, Giuseppe Rippa; sarà presente l’autore

Palazzo della Penna, Perugia, ore 18.00, per il ciclo “I grandi capitoli della lettereratura”, "Il grande Gatsby"di francis Scott fitzgerald, con Donato Loscalzo, letture di Alberto Mori; a cura del circolo dei Lettori di Perugia

13 > 15 Perugia, Umbria libri, sessione speciale; www.umbrialibri.com

16 giugno terrazza Biblioteca comunale di terni, ore 17.00, “Aperitivo con il Premio Strega”, incontro con Donatella Di Pietrantonio autrice di “Bella Mia” (edizioni elliot, 2014), candidato finalista del Premio Strega 2014

19 giugno Palazzo della Penna, Perugia, ore 18.00, presentazione e lettura di alcuni grandi poeti in dialet-to umbro, abruzzese e marchigiano. Saranno protagonisti di questa kermesse in versi: Sandro Allegrini, Baldissera Di Mauro, claudio carini; a cura del circolo dei lettori di Perugia

25 giugno Palazzo della Penna, Perugia, ore 21.00, “conversazione con pasticcini” a cura del circolo dei Lettori;

Dal 26 maggio al 12 giugno

Milano, caffè Helsinki – festival di cultura finlandese; www.caffehelsinki.it

6-7-8- giugno

Ragusa, A tutto volume - libri in festa; www.atuttovolume.org

14-15-16 giugno

Macao, via Molise 68, Milano, InEDItO - festival dell’editoria indipendente; www.macaomilano.org

pagine letterarie

a Cura di giulia Coletti

giugno

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Strada delle Fratte, 2/a │ 06132 Perugiatel. +39 075.5279902 │ fax +39 075.5289143www.artigrafichepaciotti.it │ [email protected]