Il Rumore nei Circuiti di front-end dei Rivelatori Introduzione Il rumore e ineliminabile! –...
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Il Rumore nei Circuiti di front-end dei Rivelatori
• Introduzione• Il rumore e’ ineliminabile!
– rumore termico– shot noise– 1/f noise
• Effetto dello shaping sul rumore
10-Apr-2006 A. Cardini / INFN Cagliari 2
Introduzione
• Si definisce “rumore”, nel senso piu’ generale del termine, un qualsiasi disturbo che nasconde o interferisce con il segnale che stiamo misurando
• Il rumore spesso e’ causato da sorgenti esterne al sistema elettronico che stiamo studiando:– Accoppiamento elettromagnetico tra il sistema e le linee di alimentazione,
trasmettitori radio, luci fluorescenti– Accoppiamento elettromagnetico tra canali adiacenti dello stesso sistema, – Rumore microfonico dovuto a vibrazioni meccaniche di componenti
• Escludendo altre sorgenti di rumore come radiazione cosmica e effetti atmosferici, tutto questo puo’ essere eliminato con un appropriata schermatura, filtraggio e/o modifica della disposizione dei componenti
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Introduzione (2)
• Nel seguito, con la parola rumore, considereremo solo quanto dovuto alle fluttuazioni casuali che avvengono nei componenti costituenti il sistema elettronico in questione (ad esempio il rumore termico presente in tutti i conduttori a temperature superiori allo zero assoluto)
• Questo rumore intrinseco e’ importante perche’:– Il limite della risoluzione di un sensore e’ spesso dato
dal livello di rumore– Il range dinamico di uno strumento e’ determinato dal
rumore: infatti l’ampiezza massima del segnale e’ definita dal circuito mentre l’ampiezza minima dal livello di rumore
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Il rumore
• Nel seguito consideriamo quindi i principali meccanismi di generazione del rumore che troviamo nei componenti elettronici (resistenze, transistor)
– TERMICO sempre presente
– SHOT semiconduttori
– 1/f specifico
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Proprieta’ generali• Il rumore e’ un segnale totalmente casuale• E’ costituito da componenti di frequenza completamente
casuali sia in ampiezza che in fase• Anche se si puo’ misurare l’rms di un rumore, l’ampiezza in
ogni istante temporale non puo’ essere prevista (altrimenti non sarebbe un problema, no? )
• Molti tipi di rumore hanno una distribuzione gaussiana della ampiezza instantanea nel tempo
T
rms dttvT
V0
2 )(1
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Rumore Termico• E’ quello piu’ comune
• E’ dovuto alle vibrazioni termiche casuali dei portatori di carica in un conduttore (simile al moto Browniano)
• Prima osservazione: J.B. Johnson 1927, descritto poi teoricamente da H. Nyquist 1928
• Ogni elettrone a temperatura sopra lo zero ha un moto casuale; a causa del fatto che ha una carica non nulla il moto casuale genera una corrente casuale che da origine ad una differenza di potenziale casuale ai capi del conduttore
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Rumore Termico (2)
• La potenza di rumore in un conduttore e’ data da
dove k e’ la costante di Boltzmann, T la temperatura (Kelvin) e f la banda passante del sistema di misura (Hz)
• A temperatura ambiente (20° C), Nt = 4 10-21 W, questo e’ il cosiddetto “noise floor”, e’ il piu’ basso livello di rumore raggiungibile da un sistema a temperatura ambiente
fkTNt
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Rumore Termico (3)• E’ piu’ facile misurare la tensione (o la corrente) di
rumore che la potenza di rumore
• Notare che la potenza di rumore dipende dalla banda passante, e che c’e’ la stessa quantita’ di rumore per ogni banda passante di 1 Hz: tra 1 e 2 Hz c’e’ la stessa potenza di rumore che tra 10000 e 10001 Hz
• Il rumore termico, per questo motivo, e’ detto bianco
fR
kTi
fkTRv
14
4
2
2
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Rumore Termico (4)
noisetot
BWkTRv .42
R
f
P
0
Banda Passante del circuito
G=1
Filtro passa basso
Solo la banda passante del circuito limita la potenza di rumore presente in uscita al circuito
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Rumore bianco visto all’oscilloscopio (1ms/div)
DC 200 kHz
DC 20 kHz
DC 2 kHz
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Rumore Termico (5)
R
fkTRv 42
R
* fkTREt 4 <v>Et = generatore ideale di tensioneR = resistenza senza rumore
Il rumore presente ai capi della resistenza reale R e’ equivalente a quello dato dal seguente circuito
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Rumore Termico (6)
Qualche esempio:
– R = 100
– Se ho 100 MHz di banda passante ottengo
– Come riferimento considerate che in un rivelatore di silicio spesso 300 m il deposito medio di carica da una m.i.p. e’ di 22000 elettroni. Considerando una capacita’ di di rivelatore di 10 pF ho che V= Q/C = 400 V
HznV/ 28.12 v
rms2 V 8.12 v
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Rumore Termico (7)
Qualche considerazione:
Oggigiorno si realizzano degli amplificatori a cosi’ basso rumore che spesso le caratteristiche di rumore di un sistema sono determinate dal rumore termico
Bisogna minimizzare la resistenza del sensore e non si devono aggiungere resistenze in serie
Bisogna ridurre al minimo la banda passante
fkTRv 42
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Shot Noise• Nei transistor, nei diodi e nei tubi a vuoto esiste un
ulteriore tipo di rumore dovuto al fatto che la corrente non e’ continua ma e’ trasportata in quantita’ discrete dai portatori di carica
Proporzionale alla banda passante Spettro di potenza piatto in frequenza (bianco)
Un esempio di shot noise: pioggia su un tetto di lamiera: le gocce arrivano tutte all’incirca con la stessa energia, i cm/h di pioggia rappresentano la corrente e la superfice di tetto considerata la banda passante
fqIishot 22I q = 1.6 10-19 C
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1/f noise• Questo tipo di rumore e’ presente in
tutti i fenomeni di conduzione, e le sue origini sono molteplici
• Ad esempio, se i portatori di carica vengono intrappolati per un certo tempo e poi rilasciati, e se c’e’ una distribuzione uniforme di queste costanti tempo si ottiene una distribuzione spettrale di potenza proporzionale a 1/f
• E’ solitamente trascurabile per conduttori e resistenze, debole nei transistor bipolari e importante nei transistor MOS. E’ minore nelle resistenze a film metallico rispetto a quelle al carbonio
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1/f noise (2)• Notate l’andamento spettrale: e’ un
rumore a bassa frequenza. La sua potenza di rumore e’ costante in ogni decade (01 Hz, 10100 Hz, 100 MHz1 GHz)
vale solitamente 1, ma sono stati osservati valori compresi tra 0.8 e 1.3
• Una considerazione: se sto facendo una misura con un amplificatore il cui rumore e’ dominato da 1/f, l’accuratezza della misura non aumentera’ con il tempo di misura! Invece, nel caso di un amplificatore limitato da un rumore bianco, l’accuratezza aumenta con la radice quadrata del tempo di misura
ff
Av f
2
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori
Il rumore nel circuito di front-end di un rivelatore viene modellizzato con un generatore di tensione di rumore (serie), un generatore di corrente di rumore (parallelo). A questo va aggiunta la capacita’ del rivelatore e la sua resistenza di bias
Rivelatore
gnd
Senzarumore
en
inRp
CdCapacita’ (non e’ una sorgente di rumore)
Componenti attivi e passivi (tutti sorgenti di rumore)
Elettronica
gnd
Rivelatore
Rp
Generatore di carica ideale
Cd
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (2)
Nel caso ideale all’ingresso dell’elettronica ho la capacita Cd
Rivelatore
gnd
Av
en
itot
Senza rumore
Cd
In generale invece itot e’ il rumore in corrente (per unita’ di frequenza) dato da in e dal rumore nella resistenza di alimentazione del rivelatore Rp
222
2 14
pntot
pp
iii
RkTi
22
2
22
)( jC
iee
d
tot
ninput
Il rumore totale all’ingresso dell’elettronica e’ dato da:
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (3)
2
2
222
)( ji
Ceqtot
dninput
Essendo qin = Cd Vin, possiamo scrivere la definizione di Equivalent Noise Charge (ENC)
L’ENC in ingresso all’elettronica dipende da <en>2 e dal parallelo di tutte le sorgenti di rumore in corrente <itot>2 (e inoltre da Cd e
da )
Notare che l’ampiezza del segnale del rivelatore va come 1/Cd mentre l’ampiezza di rumore non dipende da Cd
Rivelatore
gnd
Av
en
itot
Senza rumore
Cd
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (4)
Se consideriamo ora tutta la potenza di rumore in ingresso relativamente alla banda passante dell’elettronica Av() otteniamo:
dAj
iCe
kENC v
tot
dn2
02
2
222 )()(
1
Rivelatore
gnd
Av
en
itot
Senza rumore
Cd
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (5)
Semplificando possiamo assumere che:
<en> dipende solo dalle caratteristiche del FET in ingresso all’ elettronica (gm e’ la transconduttanza del FET)
<itot> dipende solo da Rp, la resistenza di alimentazione del rivelatore
dAj
iCe
kENC v
tot
dn2
02
2
222 )()(
1
ptot
mn
R
kTi
gkTe
4
3
24
2
2
Rivelatore
gnd
Av
en
itot
Senza rumore
Cd
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (6)
Se assumo che Av sia un integratore di carica (ideale) seguito da uno shaper CR-
(RC)n (con ~ n.RC) si puo’ ricavare
Il rumore termico “serie” e’ inversamente proporzionale alla radice quadrata del tempo di shaping ed e’ proporzionale alla capacita’ di ingresso
Il rumore termico “parallelo” e’ proporzionale alla radice quadrata del tempo di shaping
sps
d
m R
kTC
gkTENC
4
3
24
22
e sono due costanti che dipendono dall’ordine n dello shaper
Rivelatore
gnd
Av
en
itot
Senza rumore
Cd
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (7)
sps
d
m R
kTC
gkTENC
4
3
24
22
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (8)
Rumore “parallelo”(non dipende da Cd)
Rumore “serie”
(cresce con Cd)
Dipendenza del ENC dalla capacita’ del rivelatore
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (9)
Lo shaping time ottimale dipende da:
Cd (rivelatore)
gm (input transistor)
Rbias (resistenza di alimentazione del rivelatore)
ENC
Shaping Time (ns)
Dipendenza del ENC dal tempo di shaping(Cd = 10 pF, gm = 10 mS, Rbias = 100 k)
Tempo di shaping OTTIMALE
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (10)
Cd = 15 pF
Cd = 10pF
Cd = 5 pF
Dipendenza del tempo ottimale di shaping dalla capacita’ del rivelatore
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (11)
Dipendenza del rumore dalla resistenza di bias del rivelatore
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Rumore nell’elettronica dei rivelatori (12)
• Per minimizzare l’effetto del rumore nella risposta di un rivelatore– Si analizzano le differenti sorgenti di rumore– Si valuta l’Equivalent Noise Charge all’ingresso
dell’elettronica– Si ottiene una formula del tipo
• In generale la progettazione di un’elettronica di front-end e’ un “trade-off” tra vari parametri– Rumore– Potenza – Range dinamico– Forma del segnale– Capacita’ del rivelatore
spsm
d RgCENC
1122
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Conclusioni
• Il rumore nei circuiti elettronici e’ INELIMINABILE (rumore termico, shot noise, rumore 1/f)
• Con una scelta opportuna di componenti (Rp, gm, Cd) e con un filtraggio opportuno (s) l’ENC puo’ essere predetto e ottimizzato
• Il progetto di un’elettronica di front-end deve tener conto anche di altri parametri quali – la potenza consumata dal circuito– la forma del segnale di uscita (shaping time, guadagno,
linearita’, dinamica)– gli adattamenti di impedenza (sia in ingresso che in
uscita)