UIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Università degli Stuai 'di Nanoli Hederico Il...

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UIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II GUIDA DELLO STUDENTE PARTE SECONDA Facoltà di Architettura NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO ANNO ACCADEMICO 2003/2004

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UIVERSITÀ DEGLI STUDI

DI NAPOLI FEDERICO II

GUIDA DELLO STUDENTE PARTE SECONDA

Facoltà di Architettura

NUOVO E VECCHIO ORDINAMENTO

ANNO ACCADEMICO 2003/2004

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Facoltà ili ArchitettilTa . 3: INDICE

Prefazione del Preside

OFFERTA FORMATIVA

C.d.L. Architettura Specialistica (quinquennale a ciclo unico) C.d.L. Scienze dell' Architettura (triennale) C.d.L. Edilizia (triennale) C.d.L. Urbanistica e Scienze della Pianificazione Territoriale ed Ambientale (triennale) C.d.L. Architettura Tab XXX (quinquennale)

PROGRAMMI DEI CORSI DI LAUREA

C.d.L. Architettura Specialistica (quinquennale a ciclo unico) C.d.L. Scienze dell' Architettura (triennale) C.d.L. Edilizia (triennale) C.d.L. Urbanistica e Scienze della Pianificazione Territoriale cd Ambientale (triennale) C.d.L. Architettura Tab XXX (quinquennale)

Dislocazione delle Sedi Regolamento Tesi di Laurea Progetto Porta

APPENDICE

Elenco nominativo dei Docenti, Ricercatori, Assistenti Ordinari e Tecnici Laureati della Facoltà

pago 4

pago 8 pago 9 pago IO

pago 11 pago 12

pag.45 pag.83 pago 129

pago 155 pago 171

pago 273 pag.274 pag.279

pag.281

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4 Università degli Stuai 'di Nanoli Hederico Il

PREFAZIONE

Nell'Anno Accademico 2003-2004, l'offerta didattica della Facoltà di Architettura dell'Università di Napoli Federico II è articolata su quattro Corsi di Laurea: il CdL in Architettura Specialistica (della durata di 5 annualità) ; il CdL in Scienze dell'Architettura (della durata di 3 annualità) ; il CdL in Urbanistica e Scienze della Pianificazione Territoriale cd Ambientale (della durata di 3 annualità); il CdL in Edilizia (della durata di 3 annualità, con sede distaccata a Cava de' Tirreni). E' inoltre ancora attivo il Corso di Laurea del1' Ordinamento ex Tabella XXX, benchè riservato esclusivamente agE allievi già iscritti a tale Ordinamento, con un programma didattico che parte dal terzo anno per concludersi con la tradizionale laurea quinquennale. Sono stati peraltro varati "Corsi di Recupero" per gli studenti fuori corso e "Precorsi" per introdurre le matricole all'appren­dimento delle materie programmate nel Manifesto degli Studi, superando le eventuali lacu­ne derivanti dalle disparità formative. Per proseguire l'alta formazione, anche dopo la laurea specialistica quinquennale, si può

concorrere all'ammissione ai seguenti Dottorati: Composizione Architettonica, Progettazione Urbana, Storia Architettura e Ambiente; Conservazione dei Beni Architettonici; Metodi di Valutazione per la Conservazione Integrata del Patrimonio Architettonico, Urbano ed Ambientale; Recupero Edilizio ed Ambientale; Storia dell' Architettura e Jella Città; Tecnologia e Rappresentazione deli' Architettura e dell'Ambiente; Urbanistica e Pianificazione territoriale. Oppure iscriversi 'sia ai corsi di Perfezionamento in: Arredamento, Design Domestico e Grafica; Urbanistica e Sviluppo Sostenibile: Analisi, Pianificazione, Progettazione e Gestione della Città e del TerritOlio; Progettazione Architettonica per il recupero Urbano che a quelli clelia Scuola di Specializzazione in Restauro dei Monumenti () della Scuola di Specializzazione in Progettazione Architettonica e Urbana. In tale ambito l'offerta formativa è ulteriormente arricchita dai seguenti Master: Architettura del Paesaggio (I ° livello); Ergonomia (1 ° livello); Progettazione e Recupero architettonico, Urbano ed Ambientale con l'utilizzo di Tecnologie Innovative (2° livello); Conservazione Gestione valorizzazione ùe] Patrimonio industriale (2° livello); Riqualificazione e Manutenzione Edilizia cd Urbana (20 livello); Pianificazione e Progettazione Urbanistica nel Governo del TelTitorio (2° livello) A partire dal prossimo anno accademico all'offcI1a didattica esistente vcrrà aggiunto anchc ii Corso di Laurea Triennale in AITedamento, Interno Architettonico c Design cd inoltre velTanno attivati i Corsi di Laurea Specialistici (della durata di 2 annualità) già istituiti dal Senato Accademico in: Arehitettura, in Restauro, Conservazione e Progetto dell'Architettura e in Manutenzione e Gestione Edilizia e Urbana, nonché quelli in corso di istituzione, quali Architettura e Città. Valutazione e Progetto e in Pianificazione Territoriale Urbanistica e Arnbientale. In talmoJo verrà portato a compimento il varo del nuovo moJello didattico introdotto dalla rironna universitaria sancita dal Decreto Ministeriale del 3 novembre 1999 n.509. L'allievo infatti potrù scegliere il proprio percorso formativo, decidenùo dopo la laurea triennale di aceedere direttamente al mercato della libera professione (con regolare iscrizione all'Albo degli Architetti, nelb sezione dell'Architetto junior prevista dal Decreto n.328 del 2001) ; oppure continuare in serie gli studi fino al conseguimento della laurca specialista (optando per uno dei vari rami dell'offerta didattica, con successiva iscrizione all'Albo in una delle quattro categorie di Architetto, Pianificatore, Paesaggi sta e Conservatore; o ancora ripren­dere l'iter dopo una pausa formativa svolta mediante un "tirocinio" guidato da un architet­to di provata profcssionalitù. Pcr vari aspetti questo modello formutivo - a pill rami - è di gran lunga prefcribile rispet­to al vecchio modello monolitico, che DLlre a suo temDO ha avuto una sua indiscutibilc effi­cacia (da valutare in sede storiografic(~). All'alba di l;n nuovo secolo. non possiamo infatti

r chiudere gli occhi di fronte ai nuovi orizzonti del sapere. Di fronte alla complessità e alla latitudi~e ~elle ~onoscenze tecniche contemporanee, sarebbe insensato ripropone come u~ic~ VIa .formatlv~ la laur~a ':generalista" che mirava a preparare un architetto capace di dlstncarSI , non pan maestna, In tutte le scale del progetto: dal disegno di un cucchiaio alla pianificazione di una città. Liberata dal sovraccarico di saperi specialistici, la formazione dell'architetto europeo si prefigura molto meglio calibrata per trasmettere la conoscenza del mestiere a un "muratore che conosce il latino" (A.Loos) , vale a dire ad un tecnico dota­to di cultura umanistica. L'architettura è stata da sempre una "scienza" composta di molti saperi (urnanistici, tecni­ci, scientifici, legilsativi, ecc.). I nuovi corsi di laurea scaturiscono dalla volontà e dall'e~ sperienza dei docenti della nostra Facoltà, la cui "identità" non è riconducibile ad un'unica disciplina, bensì all'equilibrata compresenza di una pluralità di culture. Il filo sottile, ma rintracciabile, che lega le pur m1icolatc competenze scientifiche è in fin dei conti l'attitu­dine al "progetto" , inteso nella più ampia accezione epistemologica del termine. La "cen~ tralità del progetto" è dunque il perno didattico della nostra Facoltà di Architettura che mira a coniugare il tradizionale "saper fare", con il "sapere critico" e con il "sapcre idea­tivo". Ed è dalla memoria della propria alta tradizione di studi che la nostra Facoltù può trarre la linfa culturale per affrontare con rigore epistemologico le sfide più attuali del nostro tcmpo. E' fo~se non inutile ricordare che la Facoltà di Architettura dell' Università di Napoli Fedenco II rappresenta una delle prime sei scuole di alta formazione in tale ambito disci­plinare istituite in Italia tra le due guerre, a seguito del generale disegno di riordinamento della Pubblica Istruzione varato dalla Riforma Gentile del 1923 (R.D.n.2102, 30.IX. 23). Con la Circolare Ministeriale del 29 ottobre 1926 prese avvio all'iter burocratico conclu­sosi con il varo del primo biennio della "Real Scuola di Architettura di Napoli" (sancito dal Decreto Ministenale n. 1186 del 12 gennaio 1928) . Il p~im() 1?irettore ,?ella "Scuola" è stato Raimondo D'Arconco, noto protagonista della stagIOne llberty, ~fhancato dall' ono Mattia Limoncelli nel ruolo di Presidente. Con il Regio Decreto del 26 glUngno 1930 venne definitivamente approvata la "convenzione" di istitu­zione della "Real Scuola Superiore" e , sul finire di quello stesso anno, subentrò come nuovo "Direttore" Alberto Calza Bini, che tenne il discorso inaugurale 1'8 dicembre 1930. ~ell'arco cl! quest:) primo biennio la "Scuola" llSUfrUÌ come sede di spazi attrezzati pressi Il Reale Istituto di Belle A11i. Nel 1935 la Scuola Superiore mutò definitivamente lo statuto giuridico e la stessa deno­

minazione in "Facoltà di Architettura dell'Università di Napoli", ricevendo in dotazione l'attuale sede di Palazzo Gravina in via Monteoliveto. Quale primo Preside della Facoltà di Architettura fu ?esignato (il già Direttore) Alberto Calza Bini. Tra i primi docenti della nostra scuola spIccano i nomi di Luigi Piccinato, Marcello Canino, Gino Chierici, Roberto Pan~ e Gil~seppe Samonà, figure che hanno giocato un ruolo di primo piano nel dibattito archltettolllco , non solo nazionale. Nel corso di questi settantacinque anni si sono succeduti vari ordinamenti didattici tanti docenti di alta caratura culturale e vari Presidi. In sintesi: dopo Alberto Calz~ Bini (Preside dal 1935-1941), Marcello Canino (dal 1941 al 1952), di nuovo Alberto Calza Bini (dal 1952-55) , poi Franco lossa (dal 1955-19739), Arnaldo Vcnditti (dal 1973 al 1979), Uberto Siola (dal 1979 al 1996) e Arcangelo Cesara no (dal 1996 al 2002) . Nel~'eco~omia di questa prefazione non è possibile addentrarsi in una ricognizione siste­matica dl questa lunga e complessa vicenda. E' in corso di elaborazione, a tal fine, un volume che ripercorrerà criticamente le tappe salienti Ji questa avvincente cronistoria. Nelle pagine seguenti di questa GUIDA gli studenti troveranno piuttosto un'articolata inf01111azione sui programmi didattici attivati dai Corsi di Laurea della nostra Facoltà nell'Anno Accademico 2003-2004.

Benedetto Gravagll11%

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8 , Università 'degli Studi 'di Napoli Ee(fer;co Il

2

5

CdL ARCHITETTURA SPECIALISTICA QUINQUENNALE A CICLO UNICO

-- ._-- - Ol'lSEDNAl\OIEmr- -- -_.

--h~"n DELL'A RCHfrElTlJRA--(EPOCACON1EMP(}RANEi\)-1'-'

TEC NnT_UOfA DRRECOl1òRO-·

A-- ----- ----- -

!IiiRlfA~iA_1Q'-- -TESCELT A DAUD-"STUDEN'r~

f["ABO RATORIO or SINTESl DEL3"--ANN"O ---:TEORTAD ELR ESTAURO-,U RBANrSTICA

OR MATf\lkA m'ONO MAMEN TESCEL T"AOA LID--STUDENTE NOSC!~NZi\ DI:I.LA LIN GUA STRANIERA

'-ATTIVITA' FOR MATfVE fER TLl.AVQKO "ATTIVITA:' FORMATIVE-DELLA PROVA FINALE ---

TFU -8-

4 ---5

. 8

4 --- 7-

._-- ·4----, -.-- - 4 ---

4 )

--5 -9---

--- 4--9-------6--

TOTALETFU - -300--

CdL SCIENZE DELL'ARCHITETTURA

TRIENNALE

! ISTITUZIONI DI MATEMATICA + GEOMETRIA

[STORIA bELl'ARCHITETTURA j . L COSTRUZIONE DELLE OPERE DI AR CHITETrURA DISEGNObELL'ARCTIlTErTURA--· - ---

+ TEORIA E TECNICA DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETrONICA TEORIA DELLESTROTrURE I

-I

7 6 4

15

4

3

·///////////////// .... ///// .... // ........ //// .... ///7/ .... ////7/ .... /////// .... //////////// .... /-//////7.,.-///// .... //////// .... // .. ~ ... · ".~.~.C -.. ' .'F.C,.- - c,.- .. -.'_ c.c"-"- C"-"-.C· ,.-..-F,.-,.-,.- ~E"-"- ,.- '.~/~" ·.C .~/ ,.,.-,.-..- .. ·CEE..-'

2

'STORIA DELL 'ARCIfITETTURA2 +

LABORA TORIO DI COSTR UZIONE D ELL 'AR CHIETTI'URA

ATrIVITA'FORMATIVEA SCELTA

7 )

12

4

5 ..,..//,~ . ..-/// ...... ,~.~ .. , .... ~ ....... ~. ~ ,. . .. ~ .... . '////////"-~////_/".// // /" /////"///,--://// ///"/ .... :/// // .. 'l//Z//~~'.,(//:.<'(L,,:'l//>C/ //...~-....-;. .... ,..:,..~//, ..... ':,...:.:c//:.-':.-'/.>~~.:,..'/~'//~</ .. < .. ..-/>%

TECNOLOG lE PER LA PROGE'ITAZIONE AMBIENT ALE (INTEGRATO CON E NERGETICA) O PROGETTAZIONE DI SISTEMI 6 COSTRUTTIVI (INTEGRATO CON IMPIANTISTICA) DISEGNO INDlJSTRfALE- - .... 4 ARCHITETrURA DEL PAESAGGIO 4

'ARCHITEttURA INfERNfEALLESTIMENTlT 4 :l LABORATORIO DI PROGETrAZIONE ARCHITETTONICA 3 12

TECNICA DELLE COSTRUZIONI 4

ARCHITETrONICA E URBANA LABORATORIO DI SINfESI FINALE IN DISEGNO INDUSTRIALE FONDAMENTI DI RESTAURO ATrlVITA' FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE PROVA FINALE

TOTALE CPU

12

12 4 4 6

180

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ANNO

CdL EDILIZIA

TRIENNALE

INSEGNAMENTI l SllTUZIONI DCANAllsl MATEMATICA E ALGEBRA V ErroR iA:L E _____ _ __ _

LABORATORlO-DIINFORMATID'. - -__ _ ' CARATTERI TIPOLOGrCI E i\iIORFUWGIO DEU'ARCll'-TETfL)RA FONDAMENTI DI ECONOMIA E ESTIMO- -=-:- __ DISCIPLlNAGIURIDICA DEL1:E-ATTIVITA TECN ICO INGEGNERISTICHE

CFU 7 --

3 4

, - 4

4

TECNOLOGIA DEI MATERIAUECHIMICAAPPLlCAìA 4 -FONDAMENTI FAPPOCAZIONI DI GEOMETRlk 6 DE SCR ITTIVAIDISEGNO TOPCXJRAFIA '"CARTOGRAFIA 4-ELI'\1ENTTDISTORIADELe ARCHITETTURA- 4

COSTRUZIONIDELLEO EREDlARCHITETTU A___ -1-ORO ANlZZAZIONE-DELPROCESSO EDn::;rz IO

'LABORATORIO Dn::osTRUZIONE 1-- -4-

'l/L////U///////////////./.:-'l//h-/'/i:(/?//////////////////.(LLhA"'RY/.C"'H""I~iY~o//.N:L«/.A://L _V//t'//L6--- 'TEORIE TECNICHEDEUA PRCXJETTAZIONE _ ___ _ __ L ,

'VALUTAZIONEEillNOMICAT1ErPROGETTI-- 4 h.,-STIMOE-mNTABlLlTA'DEI-r:;tWORl "----_ _ 4 rTECNOLDlJ IEPERL'IGIENEEDILlZIAEDAMBlENTALE: 4 :RWUISITI AMB lENTA LI DE I PRO[)OTII PER L 'EDILIZIA_ -4-[LABORATORlO DI COSTRUZIONE 2 , __ ' _ ,PROCESSI El'AETODl DEL LA GESTI()NEIlIIJZIA __ " __ --4-iPROGEITAZIONjlTECNOLOGlCA.i\SSISTITA._" --i -'TECNOLOa-IE AM BIENTALl PER L'EDILIZIA _

2 ,TECNOLOGIADELRH::DPEROEm~IZIO- - - -4 'MATEMATIOIEPERL'ECONOMIA~- _,__ -." - J

RTLlEVO DELL'ARClfITETTURA _ -- ___ 1_ 'TEORIA ETECNICHEIlI ELABORAZIONEDE[L 'IMMAGINE " 'COMPORTAMENTODELLE-STRUTIURESEMPLIO ,-

4 'EUROPEI

a sce a 3 : dello stud ente l' - 2 ,L'lNGUASTRANIERA~ .. ", .. , .. , .. , .. , .. """, , __ .. , .. , ...... , ...... " ", .. , .. " ':

;i'; ... ;;;;; ;;;::.y;/;~<-;/;;;;/~;~":-#//""::"'//{Y~~~·::'::-.(~Z'Z·,/~";'/.:'-::·"/2::'-///;'-:;'Z;"~<%/(,>:;'Y/":>:>-;'-::- ~Z:'///-"X..-;.·~ -TEORIA DELLE DECISIONI 3

3

,,1 I ."

'ESTIMOED ESEROZIO PROFESSIONALE _ . SPERIMENT AZIONE COLLAUDO E CONTROLLI DI CANTI ERE

fMPIANTI TERMOTECNICI LABORA1DRIO DI COSTRUZIONE 3

j

R IQUALIFK::AZIONE TECNOLOGICA E MANUTENZ DNEEDILIZIA LADORATORIO DI PROGETT AZIONE ARCHTfElTONICA _ CONTROLLO !:ELLA QUALITA' EDILIZIA -- - -ATTIVrrA' FORMATIVE A SCELTA DELLO STUDENTE STAGE DITU<OCINIO-- .--. ----

4 4

4· 4

4 4

- 3

I IO

lfiicoltft ili Architettitra '- - , • • ,'. ~1!L

CdL URBANISTICA E SCIENZE DELLA PIANIFI­

CAZIONE TERRITORIALE ED AMBIENTALE TRIENNALE

ANNO lNsbGNÀMEN Il CF O UNGUA INGL ESE (NGRESSO E ORIENTAMENTO) 3

: INTROIDUZIONE AIL'URBANI~ST~I~C~A~~~~~r-_EN_T'_"_1[_N' _TO_) ____ -ì~'---

r MATEMATJCA(iNGRESSO-E"oiiiENTAMENTÙ)------ r iANAUsrUELLAClTTA' E DEL TERRITRORTO+-POLl11CHE --­URBANE E TERRITORIALI + TECNI CI-lE DI RAPPRESENTAZIONE 16

ils1iIU210Ni DiMÀlfMÀiiCÀ+sJÀiISiiCÀ IO i~APPRESEl'ITAZIONEl}EL TERRITORlUEDELL'AMBIENTE --~--4-,TEORIFDELL'URBANISTlCA-- ------ ---- - - 4--

!SfORIADELLn:JTTA' E l5ELTERRITORi6-- 4 rft:OLOGIAÀPPLICÀi À+ dbbillGiA APPLiCAlA 4 \ ISTlTUZlONrmECONOMrA-+ GEOGR'AFlAURBANA E R EGIONA LE· . - 4 iFONDAMENTI DHNFORMATICA-- ---- . 4

ià0'fiiit««i#6~iY1f~iiiii&(&iN«d(gtfi?d«ieH1ik«:auu////;;;;;;/ 'PROGETTAZIONE ARCIfITETTONICA 8 'INGEGNERIA5ANITARIAAMBIENTALE+CLASSIFICAZIONE E CARTOGRAFIA DEL SUOLO + GIS sbClOLbGIÀURBANÀ DIRITTO URBANIS TICO+DIRITTO AMMTNISTRA TIVa---STORIACONTEMPORANE'\.---·- ----

. URBANISTICA +ANALIsl DELIA MORFOUlGIAURBANA E

8

4 5 5

2 'DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE + ECO UlGIA DEL PAESAGGIO + ANAlJSI DEI DATI +CARTOGRAFIA 1EMATICA PER 20 L'A RCHITETTURA E L'URBANISTICA

RUOLO, ORGANIZZAZIONE E MODALITà OPERA 11 VE DEGLI UFFICI DI PIANO, METODI DI ANALISI QUAlJTATIVA PER L'U RIlANISTICA

ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE INSEGNAMENTO OPZIONALE A SCELTA DELLOSTUDENTE

2

5 3 ... ~~ .. '~ ........ .,.~ ... .,. ... '.,..'.'.,..,..,..,..,., . .,..,..,.,..,..,..,. ... .,. ... .,..,..,.,..',..,..,..,..,..,..,..,...,.. ...... .,. ...... .,..,./,..,.//////.'////.'//.'.'.,./.,..'.,./.,./ ... .'//.'//////, .. '.'

:.,:..zez-,z,·:rfE6I{ {:fDÉ[tA~P1XN(f.i'tX:ffONB/lli~1{(i~6rifX{E ~~·Kr4.'Arrsy'~~/~~>·:--:/f/~/'''~''z .. z,~/// DELLE POLITICHE 8

3

VALUTAZIONE DEI PI ANI TERRITORIAU E URBANISTICI" 7 PROdEl i AziONE AMBIEN i AtE 5 ECONOMIA DELLO SVTLUPPO-IDCALE o PIANIFICAZIONE DEI TRA SPOSRTI n;[SEO-NÀf-fÈN"'rO - OPZION ALE A SCELTA LABORATORI A SCELl'A-OI:

• PIANIFICAZIONE TERRITORIALE +GOVERNO LOCALE (O STUDI STRATREGICI) + GESTIONE URBANA+ POLITICHE

• PROGEfTAZIONE URBANISTICA +PROGETTAZIONE DEL PAESAGGIO + VA LUTAZIONEECONOMI CADEI PROGETTI

5

5

20

STAGE O TIROCTNIO . - - - - . 2 ELABORAZIONE TEST 8

"(OTALE CFU 180

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12 x ' "Y r~ \ ~ Università itegli Studi di Napoli Eeaerico Il

CdL ARCHITETTURA TAB. XXX

QUINQUENNALE.

Biennio --~-~~----

IrSEGNAMJfNì-I --ili" -

Forme

di Annuai là

ida ti

" Tolali I ~, -----"'-,-; n-;-'-; -,-s-,-"-u-,-o-----.,.,A"~"',.j

,I M

M

M

0,5

0,5

1_1_~ji~nd E~ fPP~ (?eom~ ~~r~ __ , 60 I,Slalim

60 I:rEOr iedelle struttu re,

TERZO ANNO Forme

,

di ~ nmallà

didà tic i

M

M

M M

M

M

M

o)~-

01

0,5

0,5

0,5 -----

0,75

",' ilNSEGNAMENTI

i 1I10 itEboraiorio di Progertazlme archiieHorNca

Rogottazone arclilellonica la amllalllà

60

120

60 .

60

60 - -

90

!Anedammlo

',Storia 411 'IJ bmisl im

Sòenzadelll costru2oni

Sòen2adelll costruzbni 2

''froriee s'toria da restauro

Urbanis~ca

I 120 Diritto urbanisico

60 Rlie\O dell'architettura

QUARTO ANIIO Forme

didél. lica

L

L

L

M

nmnli là i O re NSEGNAMENTI

:Tolali ~fi nit i a Stat uto

aboratorio di H 09311 él20ne archl/t1ton 1m

180 rogelt a2ione arclilellonica 2a anmElltà

aboraiorio -d(R$laufQ- dell'areh ieiiura

180 ~slauro

aboratorio diCOii niione -deTf architettura: ab, lec. dell€ cUllr LI':. e Prog, slrullu rall

180 e:::nica delle coslruiioni

aboralorio di Urbanistica)

180 rogelta2ione ubmislica

120 e:::nica del wnlr olb ambimlale

tt

4

4

2

9

11

3

4

8

6

I

Facoltà di 'Architettura ~ ~I~~

QUINTO ANNO Forme

INSEGNAMENTI

di Annualftà

didattica T Olalil-----~D:'~fI:n~H7; -"''"'''57'':'Ou",:0-----''AO,7,7,,

12 o Ecoflomia ed estimo amb~flt ae

I TOTALI "--;--"-,"2"O~-------------------------L--..J

L - Lahoratori; M - Corso monodisciplinare; I - Corso integrato

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14 Università degli Studi di Napoli Federico Il

Corso di Laurea Specialistica in Architettura

(quinquennale senza titolo intermedio)

Presidente: Prof. Fabrizio Spirito

La Laurea Specialistica in Architettura ha come obiettivo la preparazione di una figura professionale in grado di progettare, attraverso gli strumenti propri dell'ar­chitettura e dell'ingegneria edile e avendo padronanza dagli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva dell'opera ideata, le operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell'ambiente fisico, con piena coscienza degli aspetti estetici, dis­tributivi, funzionali, strutturali, tecnico-costruttivi, gestionali, economici e ambien­tali e con attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società

contemporanea. Il percorso formativo si articola in 5 anni e prevede un test di ammissione iniziale dal momento che il numero degli iscritti è programmato.

li corso di studio prevede: _ un biennio, in cui si propongono le nozioni di base del sapere nelle aree discipli­nari della Composizione, architettonica, Storia, Strutture, Tecnologia, Impianti,

Urbanistica, Matematica e Rappresentazione; -un 3°anno in cui il saper fare si esplicita nella capacità eli partecipare e collaborare all'interno di una proposta progcttuale complessa e preventivamente organizzata; _ un 4°anno in cui le attitudini al saper fare si espliciteranno nel lavoro di laborato­rio nelle aree didattiche della Composizione, Restauro, Strutture, Tecnologia,

Estimo; -un 5°anno, organizzato in due semestri, il primo di acquisizioni teoriche, il secon­do applicativo in cui lo studente dovrà esercitare la sua capacità di sintesi, ricompo­nendo dati di diversa natura in un'unica proposta progettualc.

Il laureato in architettura dovrà, inoltre, essere in grado di utilizzare almeno una lin­gua dell'Unione Europea oltre all'italiano, ed essere in possesso di adeguate conoscenze che permettano l'uso degli strumenti informatici, necessari nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.

aco là di Arcbitettura ~ " 15

IMPEGNO DIDATTICO dei 5 annidi corso di laurea suddivisa per attività formative.

Attività fonnativa

Caratterizzanti

Crediti formativi universitari tOlati(*)

73 ----

149 Affini ~------Attività di formazione a scelta dello studente 3(r [liigua straniera --~------- ---- 15 ~p~ro~v~a1fi~n~al~e~~----------------------------------------~----:;--4--~-----l' :9 l\ttlVila:-di formazioneperlilavoro 6

Tot.- 300 -

Sbocchi lavorativi La Laurea Specialistica in Architettura permette di accedere all'esame di stato che abilita all'esercizio ddla professione di architetto Tale abilitazione, in base agli a,ccordl flssa~1 dall~ dIrettIva 85/384/CEE del Consiglio del giugno 1985, permette l accesso e l esercIZIo del tItolo professionale di architetto in tutti gli stati membri.

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16 Università degli Studi di Napoli Federico Il

MANIFESTO DEGLI STUDI DEL CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA SPECIALISTICA A.A.

2003-2004

---1--1 ---I ----,---I

l ---1'; SEMES'I'RE

W INSEGNAMENTI SETTORE ~'ORME C.F,U·I

ORE I DOCENTE - N.

DISC. IlIDlD. i IN I I Docenti jAIJLA, I

I Storia ICARI18 I 12 85 iGnl"agnuolo , 2

dell'architettura ; :Mangone I

(epoca I I contemporanea) , I

,

iCiapparclli Storia dell'arte L-ART/02 40 2

l'On tempora nea

I

2 An alisi matem alica MAT05 I II 85 D'Arislotile 2

+Geometria IForcnza MAT03 30 D'Aristotile

Forenza -

3 Disegno ICAR 17 M 8 90 Racu lo, }~lori() 3

dell'architettura Renzullo

4' Costrui. Opere d i fCAR /12 !vi 8 85 'taturancl - 2

architettura Cassese

TOT ALE l Q semestre 39 _. 415

2° Semestre INSEGNAMENTI S.:TTORE FORME C.F.U. ORE DOCENTE N.

I

W DISC. mDIn. IN Docenti

AI1LA

I Labùratorio di ICAR/14 L-I 12 140 Amirante, 9 l'Olllposizione arch. Piemontese l° Stenti

IZLO

Cajati Teorie della ricerca IC/\Ril4 I con L 40 Narol itilno archilel. De Santis

Contemporunl'a Vanorc

2 Fondamenti di ICARI2l M 4 45 Liclo 2

urbanistica ,Coppola P.

3 Fisica tecnica ING-IND/Ii M 5 55 Bellia I 21 300

TOT AtE crediti lO illlllO 60

Il' N'

r

2

-3

4

-

3

JANNO

Storia d;O"Architettura (epoca

, di arch.

lane, fotogralia, tele

ICAR/18

ICA~/ 14

L-ART/06

DI DID.

M

L-I

l con L

,~', ",-t--- 'M \TU,

idi INb/lll

,--

INSEGNAMENTI SETTORE DISC.

Ap pl. di geom. l CARI 17 descrittiva ,LaboratorIO d. ILAK/12 Costruzioni l

ICAR/08

Atti vità formative a scelta uello stuucnte

I TOTALE crediti 2°-mUlO

M

FORME IJIIJID.

M

L

M

60

12

C.F.U. ORE IN

AULA 9 90

5 55

7

29 270 l'

N. Docenti

2

5

2

-IC

DOCENTE

Dell'Aquila+ affida mento

mto Losusso CClIllamo \pone IM~nocchio Dodaro Ca<:tagna

2

_ c, '" ,_

N. Docenti

2

,

2

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18 Università degli Sftldi di Napoli Federico Il

TERZO ANNO , ,

l° Semesfre ~--~- --- - ------- -- ---- --- ----, ,

W INSEGNAMENTI SEttORE FORMIC C.F.U. ORE DOCENTE N. DISC. DI ))11). IN Docenti

AULA

I Teoria e storia del ICARII9 M 4 45 C a<;iello I

f--- Restauro - ~ 55 ~ MarottT-2 -- Teoria delle-- ICAR/8 --",-- 5 --2-~

strutture Bove 3 Estimo ICAR/22 M 5 55 Fusco Girard I 4 Diritto IUS/IO M 4 45 D'Angelo I

(mutuato) 18 200

12° Se~eSf~c ----- - -

l I i - --l

N' lN"'lmm"," . , , ~)~7,';:;: c..".V. I u,,'; " .

DISC. IN Docenti AULA

l Progettaz. Sistemi ICARIl2 I 4 45 Capasso I costrut Tecnol. del ICARIl2 I Caterina l recupero edilizio

2 Laboratorio di ICAR/14 lA 8 120 Bnmo, Fusco, 4 Composizione 3 ~iano,

carano

3 J<hica tecnica lNG-INDIII M 5 55 Bellia l ambientale

4 llrbanistka ICARI2l l 4 45 Moccia, Russo 2

5 Ecoklgi~ del BIO/07 l 4 45 lacoviello 2 paesagglo Parina

ALti viLà formativa a scelta 3 Conoscenza della lingua straniera Inglese 5 Barresi l AL ti viLà forma!jvll?~~ illaYO!'~_Ti~'ocinio, interQo ----- --

9 , ~ ---46 275

TOTALE 3 ° anno 60 -

Facoltà di Architettura Q 19

Corso di Laurea in Scienze dell'Architettura (triennale)

Presidente: Prof. Antonio Lavaggi

L'idea didattico formativa è finalizzata alla preparazione di una figura professionale che possa conseguire un titolo di studi intermedio a 3 anni (laurea), e successiva­mente una laurea specialistica biennale. La laurea in Scienza dell'Architettura ha come obiettivo formativo la preparazione di laureati familiari con le tecniche dell'architettura e della sua costruzione, con conoscenze di base nelle discipline dell'architettura, del disegno, della storia, della costruzione, dell'urbanistica, del restauro e della tecnologia, e acquisendo una cul­tura generale in tutti i campi dell'architettura, con particolare riguardo alle conoscenze di tipo tecnico applicativo. Il corso di studi può essere at1icolato in curricula che, nell'ambito degli obiettivi for­mativi comuni enunciati, pennettano una preparazione differenziata in relazione a differenti ambiti professionali. Il percorso didattico prevede quindi 1'acquisizione delle seguenti conoscenze e com­petenze: - Conoscenze di base fisico matematiche-geometriche, storiche, tecnologico-strut­turali, tecnico-rappresentative; Conoscenze di rappresentazione e comunicazione, attuazione-gestione del progetto di architettura; Competenze progettuali specifiche orientate alla collaborazione redazionale e orga­nizzativa di programmi edilizi e urbani e di progetti esecutivi architettonici e strut­turali;

Competenze nel coordinamento e gestione per l'attuazione ed il controllo di proget­ti d'architettura e di recupcro e conservazione. La formazione del laureato avviene tramite laboratori multidisciplinari e corsi autonomi di base o affini. La forma didattica del laboratorio viene organizzata in didattica frontale e sopralluoghi riguardanti le varie tematiche comprese nelle disci­pline caratterizzanti e/o affini, che specifichino il titolo del laboratorio. La laurea triennale prevede laboratori di progettazione organizzati assieme a moduli di costruzione e di tecnologia dell'architettura e, per gradualità dell'apprendimento: dal senso di pochi elementi, a fabbriche via via più impegnative. Ad essi, in paralle­lo, si affiancano a Itri laboratori o corsi autonomi delle discipline di base e affini; sto­ria, fisica- stati ca, tecnologia-petrografia-fisica tecnica, urbanistica- diritto­topografia, architettura del paesaggio-geografia. In tre anni si fOllna un profession­ista laureato in grado di comprendere e saper fare quanto OCCOITe ad un collabora­tore laureato per la produzione architettonica in enti pubblici e/o privati.

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IMPEGNO DIDAITICO dei 2 anni di corso di laurea suddivisa pcrattivitàformative.

Attività fonnativa Di base--~-·· --- - -- --.~---~~~----~

FcaratterizZanti- - - - - -Affi"nY - -- -Atiività di fOTll!.azione a scelta dello studen te Lingua straniera -P~ovafinare - - - -

Attività. di forma~jone per il ~~~~~ __ _

Sbocchi lavorativi

Tot.

Crediti formativi universitari totali(*) 54 .~~ ~~

-78 18 -9-3 6-12

180

Il laureato in Scienza dell' Architettura dovrà possedere la capacità di svolgere com­piti ed attività professionali autonomi e di supporto che gli conSentano di esercitare le funzioni di : -Collaboratore alla redazione di progetti -Esperto di controllo di gestione presso aziende nell'ambito dell'industria delle

costruzioni -Direttore tecnico presso imprese pubbliche e private operanti nel settore edilizio e

ambientale -Assistente alla direzione lavòri nell'ambito del cantiere -Tecnico laureato esecutivo in progettazione architettonica -Curatore, coordinatore di programmi e linee di produzioni industriali, manufatti e finiture, destinati al settore edilizio e industriale -Architetto istruttore in corsi di fonnazione professionale nell'ambito dell'edilizia, della manutenzione urbana e ambientale.

MANIFESTO DEGLI STUDI DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'ARCHITETTURA

per l'A.A. 2003-2004

1~~:~s~:~O -- -~-- ---- ----- - -- - -

W INSEGNAMENTI I SETTORE I C.F.U. _Forme di ORE IN DOCENTE N.

i DISC. I didattica AULA

I, Doce

flti 1 Storia dcll'architt'ttnra , JCARIl8 7 M 87,5 Staruce, " Pcssolano,

Cantone, Ruhino

2 Disegno dell'arrhitettura ICAR/l7 4 Wl 50 Guhitosi .1 Riano DcJ'vla:;,i

3 Istituzioni di matematica + ' MAT05 6 l 75 Li l':unri 4 Geometria MAT03 lVI~11ini

Liguori Cella

4 Costruz. delle opere di ICAR 112 6 M 75 Fra nce.~e 2 architettura Bellomo

TOTALE IO semestre 2.1 287,5 -

, 2° Semestre

W

I INSEGNAMENTI SETTORE C.F.U.

I _Forme di

I OREIN DOCENTE N.

DISC. didattica AULA Duce nti

I Lahoratorio di 'CARI 14 8 L J(X) Rossetti 5 pmgeltazioneal'ch.1° Lavaggi

De CrcsccJlZO Baionc Serpicli

2 Caratteri tip()lo~.-jci e ICARI14 2 M.L al Lab. --15- ~ -8ar6ne 5

morfologki dell'arch. I Pelli Brancaccio Abbisogno Cimmino

.1 Tecniche di lCAIVl7 2 M.1. al Lab. 25 Vac 5 rappresentazione l Vac

Ijsta llccclla Dc Masi

4 Fondamenti di inJilrni:llica INF-OI 2 Wl 25 Stadta 2 Sessa

5 Teori:l e tCl'uka della lCARI14 .1 I al Lab, I 37 l'icone .1 :~mgeltuz. Are h. Y,1ll(we

Ih:trb:.lntlo

(, Teoria delle strutture J lCAR/08 4 Wl 50 Corbi 2 De Rn.~;l

7 Fonduull'llti di udJllni.~tica ICAR/21 4 Wl 50 ,Vi?nnni .1 I:'!fl!'·'" \'<lC

8 Inglese L-UNII2 .1 ~1 :'17') -l{}liT('~i I

TOTA LE 2" se~H'stre 28 I I j49.5 Atrivil,.àforrnative ascella "

ITOTAI,E-i:Tl>diti jO ANNO _60_-

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22 Università degli Sfui/i ili Napoli Federico Il Facoltà -"li arclritettitra '23

l'fERZO ANNO

iSECONDO ANNO i ! l" -Semestre

-- --_. -------- ----_. -

I ------- -----_. ilo Semestre

lO SEMES'rRE I ,

W INSEG NAMENTI SETTORE CF.U. Forme di ORE IN DOCENTE N. DISC. didattica AULA Doce

N° INSEG NAMENTI SETTORE C.F.U. _Forme di ORE IN DOCENTE I N. DISC. didattica AULA .Doce

nti ! nti ,

1 Istituzioni di matematica + MAT05 D 1 75 Ambrosia 4 Geometria Smno

1 Tecnologie per la lCAR/f2 4 l co-n 50 Gangemi I l progettazione ambientale Energetica i (integrato con Energetica) ,

MAT/03 Ambrosia , lo sllIde/J/e sceglie tra Sarno ,

1--2 Storia dell'iii--chiteUura -0-~lvf8--7 ..•.. M --~ p;:me---- : 3

Alisio

1-3- De Fusco i

La b. di Costruzio~- ICAR /12 . .-- --C-- - -ioO Claiidl- -- ---0--

Tecnologie per la ,

Progettazione Ambientale e i ProgettaZ/'one di si stemni

costruttivi i l

Grimellini Passam !

Asciane Truppi

4 Fond. Tecnica co.'itruzioni ICAR/09 L M.I. al 25 Lauro 5 Lab.di Capuano ,

Cmtmz. Perrone ! Pcrrone

Montella 5 Tecnologia dell'arch. Appl. ICARI12 L M.l.al 25 Lavaggi G. , 5

Lab.di Parente I Costmz. Marenga I Arpaia Alini l

-T

.-

Progeitazione di sistemi ICAlVle t-- 4 --1-- 50---I--vrta1e i ,-costruttivi (integrato con Impiantistic Impiantistica) lo a I studellfe sceglie tra I

TeC/wlogie per la Progettazione Ambientale e Progettazione di sistemi costruttivi

TOT ALE lO semestre 25 312,5 -- --- ------- ------ ---_. - I - ._---

Tesarano -:- -1-·-3- Energetica -'NG-INDlf 2 1 con 25 Tecnol. Per

laprog. , .

: 20 Seme.'itre

W lNSEG NAMENTI SETTORE C.F.U. Forme di ORE IN DOCENTE N. DISC. didattica AULA Doce

Amb . I

4 Impiantistica ING INnl1 2 1 con 25 Non attivato , 1 Proget. Sist.

CosLr. nti

1 Labòratorio di ICAR/14 8 L Il)(j· Rafforie, T progettazione arch. 2'" Pulco Il Disegno lndustria le lCAR/13 4 M 50 GUIda l

Rocereto Scollo di Vellimo

? Caratteri distri buli edifici ICAR/l4 2 M.I. al Lab. 25 Var.: 4 2 Forni 5 Architettura del paesaggio ICAR/15 4 M 50 Fraticelli I

Chiesi Bnrbato 6 Architettura interni e ICARI16 4 lvl 50 Giardicllo I

3 Storia un'h. ICAR/l8. 2 M.I. al Lao. 25 ASlarita 4 allestimento ContemlXlranea 2 Tecniche di rappresetaz. ICAIV17 Bucci Dc Storia dell'an.'h. Contempo Santis

lCARI! 8 Pmisi

7 Laboratorio di ICAR/14 8 L 100 Szmllszlo' l Progettazione architettonica 3

Amadio 8 Diritto urbanistico JUS/IO ) l conLab. '5 Cio!"fi I 4 Applicaz. di geometria e ICA1{/17 IO M ]15 Baculo 2

rilievo dell'arch. Dell'Aquila prog. 3

9 Progettazione ICAR/l4 , I con Lab. 25 Stard accione I

5 Fisica tecniCa lNG-IND/fl 4 M 50 ----

Cesarano 1 architettonica prog. 3

TOTALE lO semestre 26 -

6 Teoria delle stmtture Il lCAR/08 4 M 50 Baratta, 2 Zuccaro

lUlALh.C semestre .11/ .16' AtLiviià -fomwtive a icdt~'l 5

... . ..

-;

TOTALE ci'edili r ANNO 60

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. ZO Semestre ] 2" SEMESTRE j

I I N" ",SEGNAMENTI I SETTORE

'I C.F.D. lo'(irmedi ORE INjOCENTE I N.

, DISC. , didattica AULA Doce I I

, nti , ecOlca (Ielle costruzIOni ILA"/W 4 M 'u , .Jossa , I --- -- - --- - - - -

2 J,abomtorio disintesi ICARJi4 6 L 75 Della Gatta l finale in Composizione architettonica e urbana

I

3 Prog-ettazione arch. ICARIl4 -

:1 l con Lab. --

25 - -

Savaresc- l -

sinle:o.i lì naie

4 Estimo iCAR/22 2 l coà-Lab. - 25-- Fenaioll l

sinlesi fi naie

5 Tecnica delle costruzioni ICAR/09 2 l con Lab. 25 Lauro l :o.intesi l'i naie ,

6 Laboratorio di sintesi ICARI13 6 L 75 Guida l finale in Disegno ,

Industriale

/ l~let?O! e tecll. velia prog. oc""" . ~ co~ :-UD. C) Morone I Prod.Ind. SinteSI lì naie

8 --

Diseglwa-iito!llatico ---

ICÀRII7 ---

L l co-ri Lab. 25 -- Camll\-- l sinte:o.l fJ naie

5 ArcluteUum del paesaggio ICARIl5 4 M SO Fraticelli l ,

9 Estimo lCAR/22 2 l con Lab, 25 Ferraioli l sintesi lì naie

lO Fondllmenti dfrestauro ' - lCAR/f9- -4 M 50 AvCia .

l -

Il Consiglio di Corso di Laurea ha pro grlmùnato atti\'ità ronilative a Sl'eltll dello studente cOlùiferirriento alle lettere D cd F dell'a 11. 10 L 509/99

TOTALE,Zo, semestre 72 I J 458

Attività rormative n seella 4 I .

, 110\ a f.lIl,de 6

ITOTALE crediti 3n--At\NO 60

Corso di Laurea in Edilizia (Triennale)

Presidente Pro! Augusto Vitale

Il Corso di Laurea si propone di formare una figura professionale che oltre alle com­petenze specifiche ed approfondite nel settore del cantiere e della produzione, abbia generale capacità di regia e gestione dell'intero processo di attuazione del progetto, dalla consapevolezza della sua qualità tecnica e della sua "costruibilità" in relazione alle risorse disponibili, alla padronanza delle specifiche tecniche di produzione e di gestione, fino all'attitudine a govemare i rapporti tra nonna e produzione edilizia. II percorso formativo si articola in 3 anni secondo la successione dei seguenti obiet tivi: lO anno - acquisizione di strumenti e metodi necessari alla comprensione del proces­so edilizio (programmazione, risorse, progetto, costruzione, gestione) nelle sue basi culturali e nelle sue metodologie; 2° anno - conoscenza progressiva e approfondita delle complessità del processo edilizio attraverso l'apprendimento delle competenze interdisciplinari afferenti all'individuazione e alla preparazione delle figure professionali legate all'edilizia; 3° anno - completamento della preparazione professionale, con particolare riferi­mento alle metodologie, alle tecniche e agli strumenti finalizzati al raggiungimcnto della fattibilità e costruibilità del progetto, alla qualità e sicurezza del prodotto edilizio mediante l'approfondimento e la sistematizzazione degli strumenti grafici e con l'apporto dei mezzi informatici. Gli insegnamenti impartiti sono sostanzialmente di tre tipi: corsi monodisciplinari annuali e semestrali, corsi integrati di due o più moduli e laboratori. Gli studenti ne hanno l'obbligo di frequenza, che è accertata dal docente titolare del corso. L'aI1icolazione didattica prevede: lezioni frontali, esercitazioni, seminari e labora­tori; esperienze applicative relative ad attività formative nei settori caratterizzanti la laurea~ 110n meno ùi 120 ore complessive sia in alcuni moduli didattici che con l'at­tività individuale per l'abilitazione del laureato alle mansioni di coordinatore per la sicurezza (D.Lgs_ 494/96). A conclusione dell'iter I"ormativo è previsto lo svolgimento eli UllO stage di tirocinio, eia effettuarsi al terzo anno elel Corso presso aziende, strutture della pubblica <lmmin istr<lziolll', imprese e studi prnfr'::sion,di 11 corso organizza e coordina, inoltre, con azioni di tutoraggio, l'acquisizione di uile­!I()r! LTCdll1 l'l'l,HIV! a:

COII(),':.CC'/ìLLl della lillgU<l in~It.'.\c;

- redaZIone eli Piani di Sicurezza come eSIto del percorso di formazione del c{)O!·di­nalOre per la Slcurezza SUl cantlen (4\j4/l)()).

- esami svolti presso altri corsi di laurea relativi a inse!!namenti affini agli ohiettivi formativi del Corso di Laurea in Edilizia. L'iscrizione al primo anno del Corso di Laurea in Edilizia prevede il superamento

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diuna provadi valutaziÒne'òbhligatoria che si svolge all'inizio di settembre secon­do quanto disposto dalla Facoltà di Architettura. Le lezioni hanno luogo presso la sede di Cava de' Tirreni (Sa).

Sbocchi lavorativi

Il Laureato in Edilizia può sostenere l'esame di stato per l'iscrizione all'Ordine degli Architetti sezione B-Architettura. Il superamento dell'esame di stato consente di ottenere la qualifica di Architetto junior, come disposto dal DPR 328 del 5 giugno

2001. In relazione allo specifico profilo formativo, il Laureato in Edilizia è dotato, oltre che di una preparazione teorica e scientifica in specifici settori disciplinari, di un concreto bagaglio di conoscenze ed esperienze per l'immediato inserimento nel mondo del lavoro, secondo profili professionali particolarmente calibrati sulle prospettive di sviluppo dell'occupazione. I differenti campi d'impiego del Laureato possono essere così individuati: dalla col­laborazione professionale negli studi tecnici di architetti, ingegneri e geometri, all'ufficio operativo o al cantiere dell'impresa edile; dagli uffici tecnici degli Enti locali e degli Istituti appaltanti alle aziende produttrici di componenti o materiali per l'edilizia ed, infine, al settore della commercializzazione dei prodotti per l'edilizia. In particolare, i laureati in Edilizia acquisiscono competenze specifiche per lo svol­gimento delle attività relati ve alle seguenti figure professionali: _ Responsabile del procedimento per l'esecuzione di opere pubbliche (Mcrloni L.106/94 e s.); _ Direttore operativo o ispettore di cantiere per conto della stazione appaltante; - Direttore dei lavori edili per conto dell'impresa; _ Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione di opere edili (D.Lgs. 494/96).

r I I

Facoltà lli Architettura o: o ~ ~ 2'1,

MANIFESTO DEGLI STUDI DEL CORSO DI

-, l° SEMESTRE

! T ! W INSEGNAMENTI SETTORE C.F.V. FORME DI OKJ< IN i DOCENTE W

DISC. DI AULA

I

DOCEN DIDATTIC TI

A ! Istituzioni di anal isi MAT/05 7 M !OO ',Basile !

matematica e alge bra (corso I vcUoriale previsto ,

anche nel

I 2° sem.) ,

2 Caratteri tipo logici c ICAR!14 4 M 50 !Bilò ! morfologici i dell'architettura I

3 jLostruzlOne. ~CIlC JCAKm 4 ! JU iAsclOne J opere di architetura

I 4 Tecnologia dei lNG-IND/22 4 I 50 Ivac

materiali e chimica appl. ,

5 Fondamenti c ICARII7 6 M 90 Capone I applic3z. di I

geometria descrittiYalDisegno

, .. ----

6 - - Elemcnti' di stona --rCAR/f8 4 M - -

50 :OfCcmia-- - ! dell'architettura

7 Organizzazione del ICARI12 4 M 50 Russo ! processo edilizio ~EmlOlli S.

TUTALE J' scmestre .,. .l'JU ,

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2" SEMESTRE

W INSEGNAMENTI SETTORE C.F.U. FORME DI ORE IN !DOCENTE W DISC. DI AULA DOCEN

[SECONDO ANNO rSEMESTRE

mDATTIC , TI W INSEGNAMENTI SETTORE C.F.U. FORME DI ORE IN DOCENTE W A ,

\ Istihlzioni di analisi MATIOS 7 M \ IlO jBasile \ matematica e algebra (corso

DISC. DI AULA i

DOCEN DIDATTIC I TI . A , .

vetloriale previsto I \ 'teorie e tecniche ICAR/14 4 \ 50 Vac I anche nel

i IO selli.) della pI'ogettaz. Architettonica ,

2 Laboratorio di INfIDI 3 M 40 Sessa \ i Informatica 2 Estimo e contab ilità ICAR/22 4 M 50 ;Giordano \

dci lavori

3 Tecnologie ICAR/12 4 \ 50 Francese \ ambientali per I l'edilizia ..

j Il!iSClpl illa gmridj('a IUolill 4 M )II ,,,--ecere • dt'lle atthità tecnico- I

ingegn eristic he , 4 Processi e mclodi lCAR/12 della gestione edilizia

4 M 50 ISlampaechia \

4 Comportamento dci ICAR/08 4 M . -

50 :Sparacio \ 11111teriali

5 Fondmncnti di ICAR/22 4 M - ---- --

50 :Fusco Giral'a \ economia cd estimo

- - --- -- I .-5 TecnologIe-per ICARIl2 - 4 --l-o 50' ~liilfoM. \

l'igiene edilizia cd ,

ambientale: Requisiti

I ambientali dci prodotti per l'edilzia

6 -

-1\.Jatematictle per SEC'S,,)/o6 3 -

M ---- -

40 'Basile - -

\ l'economia ;

.

6 Topografia e ICAR/06 4 M 50 Pugliano \ cartografia

7 Lahonllorio di ICARIl ') 4 L 50 Caturano \ CostruzitJni I

7 Legislazione Opere IUS/lO 4 M 50 O'Ambrosio \ Pubhliche e IUS/l4 ,

Disciplina degli appalti europei

TOTALE 2° semestre 30 290

ITC)'j'ALE crediti r ANNO 63

o al)()ra~O~lo ul .U'"" " ., )attij~~tà a

'IJ Cerone I composIzIOne architetlnnka scclla)

..

TOTALE lO semestre 34 390

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30 ~ lJlliversUà degli Stuai di Napoli Federico Il Facoltà dì A.rchitettura ~ 3_t

2" SEMESTRE r SEMESTRI!.: N" INSEGNAMENTI SKITORE C.F.D. ~'ORMEDI ORE IN I DOCENTE N"

DISC. DI AULA I DOCEN DIDATTICA , 1'1

N" INSEGNruVIENTI SETTORE C.F.D. FORlIJ.~ DI ORE IN DOCENi N" DISC. DI AULA TE iDOCE

DIDATTIC NTI

M Valutazione c lCAR122 4 M 50 iTorre 1 cono mica dei progetti !

i

L La lJoratorio di ICAR/12 4 1 50 [Losasso 1

A M Sperimentazione, ICAR/09 4 M 50 Martusc 1

collaudo e controlli di ciii I

cantiere ! I

Costruzioni II !

M Il'rogettazlOne ICAKIlL , I )U jvonmacono I tecnologica assistita ,

, ,

M Tecnologie dci ICAR/12 4 1 50 Pinto 1 rccupcro edilizio I

L Impianti termotecnici ING-INDIlO 4 1 50 Minìchie I, l Ilo I

M Laboratorio di lCAR/14 4 M 50 DelI'Ac I l I

Progettazione qua i , architetonica

-Vita1e -1--Latiòratorio' di-- -- ICAR/12- --- --1-· -~ 1 M 4 i ,

M Rilievo ICAR/17 4 1 50 iMaglioccola 1 dell'architettura

I M Teoria e tecniche di ING INH05 4 I 50 IRiCCI 1

elaborazione dell'immagine

+- 50--!s,ng,-ulfano --Comportamento delfi ìCAR709--r- .- - - -- -i-M M

Costruzioni III ! ,

I

M Sicurezza ed lCARI12 2 M 40 Trillo I

1 affidabilità dell'edilizia I TOTALE 2° semestre

- '" 240 i --- - -- ----- - -- - --_. ._--- ---

IIOIAI.E crcdJtl36 ANN04U

strutture semplici

I I

__ ~TAL~ ~ ~_~e~I_~~_ 27 350 I - -- -- - -- -- - - -- --- --

I1'OT A LE cre diti 2° ANNO 61

-- - - -

I -- r -- -- . --

TERZO ANNO , l" SEMESTRE

N" INSEGNAMENTI SETTORE C.F.U. FORME DI ORE IN DOCENTE N" DISC. DI AULA OOCE

OIDATTlC NTI A

l Teoria delle decisioni MAT/09 3 1 40 D'A puzzo l

2 Mdodi c modclfiiler MAT/06 4 l 50 : Basile 1 la gestione di imprese

3 Esilino ed esercizio lCAR/22 4 M 50 Forte 1 professionale Fahian<J

4 FiSica te{'llIca ING INDIII 4 l 50 Minichie!lo l

5 Controllo della [CAR/I? 3 l 50 P"lmieri l qualità edilizia

6 RilJualU'ic~i()ne ICAR/12 4 M 50 Calerina l !ecnologica e manutenzione cd.

TOTALE}O sc-mcstre -

22 -

290

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LAUREA IN EDILIZIA PER L'A.A. 2003-2004 Corso di Laurea in Urbanistica e Scienze

della Pianificazione Territoriale ed Ambientale (Triennale)

Presidente Pro! Attilio Belli

La Laurea in Urbanistica e Scienze della Pianificazione territoriale cd ambientale ha come obiettivo la formazione di laureati in grado di: Possedere le conoscenze di base per analizzare i processi di trasformazione della città e dci tcrritorio. Conoscere le teorie, i mctodi e le tecniche di analisi delle forme e delle relazioni fun­zionali dell'ambiente fisico e dei suoi processi evolutivi. Possedere le conoscenze di base per analizzare i processi di trasformazione della città c del territorio: Conoscere le teorie, i metodi e le tecniche di analisi delle forme e delle relazioni fun­zionali dell'ambiente fisico e dci suoi processi evolutivi. ~ossedel~e le, conoscenz~ di base relative alla pianificazione e progettazione urbanis­tica, terntonale ed ambientale ed essere in grado di applicarle all'analisi del mon­taggio e della gestione di progetti complessi c programmi di opere pubbliche. Possedere le conoscen~e dI base per valutare gli effetti delle azioni di pianificazione sul contesto mscdwlIVI, ambientale, paesaggistico, sociale ed economico. Essere capaci di comunicare efficacemente in almeno una lingua dell'Unione Eur~pca, oltre, ~'italian~, .e possedere adeguate conoscenze che permettano l'uso degli stru.me~t~ mforma.tlc,.' necessari nell'ambito specifico di loro competenza e per lo scambJO dI mformazJ0111 generali. La sequenza delle attività formative prevede: L'introduzione dello studente ai significati dell'urbanistica a partire dallo studio di una concreta situazione. Lo studio dc3i metodi e linguaggi per l'analisi, modellazione e rappresentazione delle infO!1TIazioni. L'introduzione alle teorie che esprimono punti di osservazione del fenomeno urbano e telTitoriale.

1-:' a.cqllisiz~one di ele.menti di cono.scenza dell' ambiente naturale c antropico di quel­Il riSultantI dal contnbuto delle SCIenze storico-sociali. L'acquisizione delle abilità professionali di osservazione, analisi e rilievo nei con­testi urban~, finali~zate al .contr~110 delle trasformazioni, attraverso la pratica con­vergente dI meto~l e tec.l11~he dIversi intorno al nucleo caratterizzante principale, rappresentato dali Urba111stlca. La introduzione agli aspetti, teorici e tecnici, dci processi di controllo dell'uso di spazIo e tempi del territorio abitato, alle teorie e metodi della valutazione delle

trasformazioni e dei processi. La presa di contatto con diverse declinazioni della cultura progettuale concorrenti con quella urbanistica. . , La formazione alla collaborazione tecnica al controllo dei processi e delle forme urbani. Ogni anno di corso è articolato in due fasi: un semestre dedicato ad attività di labo­ratorio ad integrazioni ed un semestre dedicato alle materie affidate alla didattica "frontale", obbligatoria o opzionale. Agli studenti sono proposte attività: di orientamento (nella fase iniziale) di laboratorio (all'inizio del corso, al termine del T anno e a conclusione del corso); di studio cd esercitazione (in relazione alla didattica di tipo "frontale"); pratiche di (stage nella fae finale del corso); libere (in varie fasi, secondo lo schema previsto dal corso).

bi base Caratterizzanti Affiili Attività formative in altcmaliva

Auività fonnativa

Attiv-i"tù di fonna7J{111c-a--S-ce-lla -dcn6 sluden te Prova finale e lingua Attività. di formazione--rer il lavoro 'l'o!.

IMPEGNO DIDATTICO dei 3 anni di corso di laurea suddiviso per attività formative,

Sbocchi lavorativi

Crediti formativi universitari totali(*)

-- -- - 36

71 18 20 15 Il 9

180

Il laureato in Urbanistica e Scienze della Pianificazione territoriale ed Ambientale può sostenere l'esame di Stato abilitandosi, cosÌ all'esercizio clelia proressione di Pianificatore Junior. Sarà un tecnico in grado di collaborare alla redazione cii piani urbanistici, territoriali ed ambientali, di elaborare progetti urbani, di occuparsi della formulazione, gestione c valutazione delle nuove politiche urbane e di sviluppo locale.

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Manifesto degli studi del Corso di Laurea in Urbanistica e Scienze della Pianificazione

territoriale ed Ambientale per l'A.A. 2003-2004 PRIMO ANNO

lOSemestre

N° INSEGNAMENTI ;SETTOR C.F.D. I Forme di ORE IN ·DOCENT N. I E DISC. I didattica AULA E Docenti I I I I

rntrOdUZlOne IICAR/21

I 2 M 19 JAnc!riello

I I all'urbanistica

I I I

- - --- - - ! - - I -

-:r Lingua inglese ----T - -

M 27 )Ba-rrcsi I ...:. 3 Uso di mezzi tecnici ,

I 19 D'Ambrosi I o

i . 4 Capacita espressive I 2 M 19 Leporc 1

5 Matematica I MATI05 2 M 1 X D'Apuzzo 1 Laboratorio di ingresso (esame

unico): 6 An alisi d ella città e ICAR/21 8 M 72 AndrìeDo I del territorio

PoJìfiche urbane e lCAR/20 4 M 36 itaino- -

1 territoriali

-'-I J cc IlIcne 01 ' ILAKIII 4 m 44 , UIC," , rappresentazione

1 l<;tifilzionl di - -

: MKr700 --(j .- M- 6g -

D'Apuno 1 matematica

TOTALE l semestre: 32 322 I

- - - - ---,- -I

ì ---- - , -.-

I il' Semestre I

C:~E IN t:vdélH

I

". IN" ",~E(j,,,,MENTl ET!~R ! L.F.U. i ~ orIre. li Docenti E DISC. : didattica AULA l' I

i I i i

I 1 Rappresentazione ICAR/17 4 M 32 Rino I 1 :

i dl:'l territorio e

I ddJ'ambiente

i

,

i I

I I -- -

Di-Mauro 1 ~ tm"iil- dc Ba ciit à c ICARlI8 I 'l- ì M 3T -2

d d terr ilor io I I I

i I ,

i I

I

3 - Ecologiri-ap-plicata BIO/O? . 2 -- il co n Geo . -16 Vac

- -1

I Aprl.

I i

-IEcol. 16 Vac 1 4 . G"lTobgia a pplic ~a --

GE(J/o5 -- 2 I

I Appl, I

2 I,.l.GCOg, IO ,r 1110 , i O stItw.IOnl CII

"~/~r Urb. c reg. I economia I

G~VkJOl L • I 1St. IO ,rOU1Ce , " I~eograna uroana e

Eco!1om. Regionale ---

MATT6s -

1 32 'o 'A.pu 'ELO I StatiStica -

4 7

velfi , . " I~eone ' l'CAKILI " IVI _VL

d dI 'u ID anistica - - -, -

M 32 Sessa 1 9 1<' ond amen ii di INFO/OI 4 I Informatica

- -- - -- -

I semeslre: LO Uq / .V. ~L"L

- -

r~OTALEcrediti}" ANNO

r'O I

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-- - --- -------- -~ - - - - - - - - - - - - - -- ---- -

SECONDO ANNO I r ,,<meSlre

2" Semestre .:~ ~ .. _ ,,_ I, ~_ -.~l-o~ ,.-' __ ~ ,- -N .. --N"-~-INSEGNAMENTI- SETTOR c.F.u:-fForme di ORE IN DOCENf

E DISC. didattica AULA ,E Docenti

N° INSEGNAMENTI ~ETTOR 'i C.F.v. i Fonnedi I ORE IN DOCENT EDISC ! dilattica i A ULA E

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i i ,

, I

I JArchitetlura dà ICARlI5 I

4 I con I, 32 ,C "l'P iel k> IP ae; aggio

,

Teor: e , I I ! lecn. Pro g. ! I ! Arch.

I ,

,

, I I , - - - -

ICAR!l4 T ~ 4 - -, Icon- - 32-l",rHIo 2 Teorie e tecniche ~dla progettazione I Arch. del !architettonica , plCsa g.

I

Laooratorio di Analrne descl'Izioue deD 'ambiente:

UrbanistIca ICAR121 8 I 72 ,Dall'iaz I 9

- AnalisI della -~

ICARII4 -3- -.- ---rg----:Sza niszl 0'- I

morfologia urbana e I delle tipologie ,

edilizie

Ecolùgia del 1310/07 -- j l ~ 18 Miniùùr I

p~lesaggio

IAnahsi dei dati ~t j I jlJ IJ\ LJranu! I

, I , ,

! Cartografia tcnultica ICAR/17 3 I 20 Campi I

.l ngegnerlàsamtana )j .J leon , LO l'-'1Ona !ambi '" ta.e i , Classif. I

,

Cart. D. I

per Farch. E l 'urbanis tica

suo lo e GIS

Ruolo, organizzazjone e I 12 Giannì l IO

modalità operative degli uffici di phlllo

4 IL t1ssihcaz I AGK/14 .J .leon Ing.: LO l) I liennar o Cartografica d.suolo ,San. Amb . , E GlS Metodi di analisi qualitatia per I 12 Palestino I

10b l'urb:.mistil'a

J IIJI " jiVIV0K/UL L .1 con Ing. LO VI Gennaro San. Amb . '

e Class. CarI

j Il 1/\r~ne()logl3 J=ml " M 4U rnllS\

industriale - .

12 Altre attività libere (senlinari,- 3

Suolo stagc)

TOT ALE 2° semestre 30 222

6 - Storia M- 5

-~

!vi 'l'ot,lno 40 ontem poranea STO/O 4 ,

/ F'O(]otogl3 urtJana ",..,,/ I() 4 M .l'2 De VIVO

ITOTALE crediti r - l ANN060

8 Dintto urbani stico + IUS/lO 5 -

l 40 A. Coppola diritto ~mmblÌstrativo

l U Il<LlC l semestre 30 L"L

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Corso di laurea in Architettura Tab. XXX (Vecchio Ordinamento)

Presidente Pro! Claudio Claudi de Saint Mihiel

Cicli didattici li Corso di Laurea in Architettura è articolato in tre cicli:

I Ciclo: lO e 2° anno: formazione di base II Ciclo: 30 e 4° anno: formazione scientifico-tecnica e professionale III Ciclo: specifici approfondimenti tematici e disciplinari, ed esame di laurea

Sbarramenti Per l'iscrizione al secondo ciclo (terzo anno) lo studente dovrà aver superato con profitto:

- i tre laboratori previsti nel primo ciclo; - ed i seguenti esami: - Teoria e tecniche della progettazione architettonica - Storia dell' architettura lO - Statica - Costruzione delle opere di architettura - Fisica tecnica - Fondamenti di urbanistica - Istituzioni di matematiche lO - Disegno dell'architettura

Per l'iscrizione al terzo ciclo (quinto anno) lo studente dovrà aver superato tutte le annualità del primo ciclo e quelle comuni ai diversi percorsi didattici previste al terzo anno.

Lingue straniere Il superamento del colloquio non è preclusivo per l'iscrizione ai successivi anni di corso. Il colloquio prevede una prova orale, con corretta traduzione, dall'inglese in italiano, di un brano tratto da una selezione di testi (una cui campionatura è resa

disponibile agli studenti presso il Centro Stampa) relativi ad argomenti disciplinari dell' ambito architettonico.

Laboratori didattici. Corsi monodisciplinari ed intecrati

Laboratorio didattico: è finalizzato allo svolgimento di attività didattiche teorico-pratiche che, nelle 180 ore previste, debbono prevedere lezioni teoriche, esercitazioni, attività guidate, vis­ite tecniche, prove di accertamento, discussione e correzione di elaborati etc.; l'at­tività di Laboratorio è distribuita in ambedue i periodi didattici in cui è suddiviso l'anno accademico. La frequenza ai laboratori è obbligatoria: per consentire l'am­missione all'esame il docente responsabile del Corso deve accertare che lo studente abbia ottenuto il 75% delle presenze in aula.

Corso monodisciplinare: nel corso monodisciplinare il docente svolge l'attività d'insegnamento nell'ambito di una singola disciplina. I Corsi monodisciplinari possono prevedere 120 o 60 ore comprensive di tutte le attività didattiche necessarie allo svolgimento del program­ma. Di norma il Corso di 120 ore sarà distribuito nei due periodi didattici in cui è suddiviso l'anno accademico, mentre quello di 60 utilizzerà uno dei due.

Corso integrato: nel Corso integrato le lezioni sono svolte in moduli coordinati di almeno 30 ore cias­cuno da due o più professori ufficiali. Il numero di ore è identico a quello previsto per i corsi monodisciplinari.

Annualità didattica L'annualità didattica corrisponde ad un corso monodisciplinare o integrato, di 120 ore, o ad un laboratorio didattico di 180 ore. AI monte ore complessivo previsto dal­l'alluale ordinamento, che è di 4500 ore, corrispondono quindi 32 annualità.

Piani di studio della Facoltà, piani di studio liberi La Facoltà predispone percorsi didattici diversificati, attribuendo al II e al III ciclo 600 delle 4500 ore totali, con·ispondenti a 5 annualità comunque eomposte. All'allo dell'iscrizione al terzo anno di corso lo studente indicherà, tra quelli offerti dalla Facoltà, il proprio piano di studio relativo al percorso didattico prescelto, oppure un piano di studi individuale indicando 5 annualità, per complessive 600 ore. Almeno due delle cinque annualità dovranno essere costituite da insegnamenti atti­vati presso la Facoltà: Le altre potranno essere costituite da insegnamenti attivati presso altre Facoltà dell' Ateneo, in altri Atenei o in Facoltà di Architettura europee con le quali sono attivi programmi Erasmus/Socrates. Il piano individuale è di automatica approvazione qualora tutte le discipline siano scelte tra quelle attivate presso la Facoltà o, in presenza di corsi scelti all'esterno

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questi siano relativi a discipline in elenco all'art, 4 della Tab XXx, In caso contrario il piano sarà sottoposto al Consiglio di Facoltà per l'approvazione,

All'atto dell'iscrizione al terzo anno do corso lo studente ha inoltre l'obbligo di effettuare la scelta di uno dei tre insegnamenti proposti dall' Area 5 _ Discipline tec­nologiche per l'architettura e la produzione edilizia,

Laboratorio di sintesi finale

Nel laboratorio di sintesi finale, collocato al quinto anno di corso, lo studente è guidato, in accordo al proprio piano di studi e attraverso l'app0!10 di più discipline, alla matura e completa preparazione di un progetto nei diversi campi dell'appli­cazione professionale.

Il laboratorio di sintesi finale non prevede un esame di profitto ma rilascia una ammissione all'esame di laurea certificata dai docenti che hanno condotto il labora­torio frequentato dallo studente.

Il C.d.P. attiva i laboratori di sintesi finale secondo modalità fissate dallo stesso Consiglio e riportate nel Regolamento Tesi di laurea in Appendice.

Insegnamenti ed esami

Gli insegnamenti possono strutturarsl in moduli didattici corrispondenti a frazioni cii annualità.

Pertanto gli esami di profitto previsti possono essere sostenuti su:

* corsi di insegnamento monodisciplinari annuali (costituiti da almeno 120 ore di attività didattiche);

* corsi di insegnamento monodisciplinari corrispondenti a mezza annualità (costitu­iti da almeno 60 ore di attività didattica) da quotarsi in crediti didattici (se vengono corrispondentemente attivati coerenti moduli della stessa area, che completino l'an­nualità) oppure da quotarsi direttamente in voti d'esame;

* corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di più moduli didattici, che sommati possono corrispondere a una annualità (120 ore), o a mezza annualità (60 ore) da quotarsi in crediti didattici; * laboratori.

··11!···.····~r.·.·.·.·.· ::::

« ~ - -;:*%'" Eacbltà'diltrchitettyra" '" eò" "'!'~~0. ~ ~ 0~ J ~~" '" 2;"" ~ ;:~~ "~0~

Esame di laurea L'esame di laurea consiste:

a) nella discussione del lavoro predisposto nel laboratorio di sintesi finale; b) nella discussione di una tesi elaborata sotto la guida di un docente relatare.

Tale tesi può avere carattere progettuale o teorico-sperimentale. Nella Appendice normativa è riportato il regolamento Tesi di laurea.

PROPEDEUTIClTA'

Non si può essere ammessi a sostenere 1'esame di:

Fisica tecnica Fondamenti di matematica Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva Istituzioni di matematiche 2 e Geometria 2 Laboratorio di costruzioni 2° anno

* Arredamento *

Lab. Tecnica delle coslr. c prog. strutturale Laboratorio di Restauro

Laboratorio di Progettazione Arch. II Laboratorio di Progettazione Arch.III Laboratorio di Progettazione Arch.lV Lab. di Prog. Urbanistica La Scienza delle coste nel suo sviluppo storico Ri lievo dell' architettura Scienza delle costruzioni

Scienza delle costruzioni 2 Scienza delle costr.-complementi Statica Stafica e stabilità delle costI'. murarie c monumentali Storia dell'architettura Il Spelim., collaudo c controllo delle costruzioni 'fecnica del controllo ambienwle Tecnica delle costruzioni 2 Teoria delle strutture Teoria e Storia del restauro Urbanistica

Se non si è superato l'esame di:

Istituzioni di matematiche I annualità Istituzioni di matematiche 2 e Geometria 2 Disegno dell'architettura Istituzioni di matematiche l e Geometria l Costruzione delle opere di Architettura

Disegno dell'architettura Laboratorio di Progettazione Arch. II Scienza delle Costruzioni 2 Scienza delle Costruzioni 2 Teoria e storia del Restauro Laboratorio di Progettazione Arch.I Laboratorio di Progettazione Arch.II Laboratorio di Progellazione Arch.IlI Urbanistica Scienza delle costr. 2 Fondamenti cd applic. di gcometlia Teoria delle strutture + Istituzioni di matematiche 2 Scienza delle costruzioni Scienza delle costI'. 2 Istituzioni di mntematiche l Scienza delle costr. 2 Storia dell'architettura Scienza delle costr. 2 Pisica tecnica Scienza delle costI'. 2 Statica StonI dell'architettura 2° Fondamenti di urbanistica

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l'AB. 2- INSEGNAMENTI COMUNI A TUTTI I PERCORSI DIDATTICI ATTIVATI PER L'A.A. 2003-2004

Biennio Forme --fO·-"NSEGNAMENfi------

I nl]uf/ità

idà f,

C"

I ila ali Definiti a Sia luto - IA-""B DOCENTI Semel slre .

M

M

i 120 Fond Ed appLGlom, cescr,

Et Ica

60 eorie dllla strutture

TERZO ANNO Forme

di nnuailà

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M

M --M

0,5-

0,5

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0,75

i

" INSEGNAMENTI

iTdali Definili a Statuto

Laborao riodi ProgettaZionearciiitetio;,;ca-180 Progeltazionearcllletlonicala annrnlità

co rredanento

'" Storia delfurbanisjca

CO eorie e-storia del reslBlro

CO &ierll~ celle a:>struzlmi

CO clen'B Cèlle (I)sl,u>:; cnf 2

90· Llfbanlstta- -

'" !)j,itlo ubmigico

'" Rilievo-dIII' afGhi~t tu rEI

QUARTO ANNO Forme

"' didnl Uca

.

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M

nrll'alilà

O.'

0" INSEGNAMENTI Tal ali Definiti a Statulo

Labomlorio diProgellazbne archilellonh1

1 80 Progelt azione architettonica 2a annualità

Laboralorio di Restauro ddl'arcMellu ra

160 Restauro

I.aboralo rio diCoslruzlone dell' archi/eIIUfa: Lab_ leG. della GOslruz. e PrOg, strutltJ rale

, "' l ucnica dolle costruzioni

LaVolalorio -di Urbanistica)

'"' Progellazione lIrbanistica

'" ecnica del controllo ambiantale

O, l cgishzione deibeni culturali

" Delf Aquil a, Tr in::one

'go, ono

Area Ore il -- -~--

DOC8llTl

12 0+ BFclnca:cio. De Frandscili De Rlsa, 60 f\lrrar o,Marlnielb, Prio n, SerilloSI enli

[inlegr .}

1;00, Giardelb

DeMiuro, bJileit a--

- 3 pSielb

~nOOlmi, Be'Ii~Cor-b\ Fin~-Mar~1Iide aarra, N:lppa,Zllc cao

-m,e lini: OIpecchi, Fim, -G.iarracilo, -Waroll i d! Sciarra Nappa, Voielb

jcoletla, Moo, Bo,i:ia,-COr rf D'Ailgeb--

11- I - ~rfclli, Di Luogo, fiho -

Arf'" Or"

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I 20 ,~

" (inlegr)

Da definire a manifesto

!lisogni, Cuamo, Oalisi Delrll "'1ua Ino, LUGCJ Ma~zoJeni, Morri:oa, l'agl,ala, Piea Clammra. Il,L Fbssl. Siola

Avei a, Casiello, La Fhgina, Paone. R Picone

"Sem e I sire i ,

, 2 ,.

i

i .. - -

Seme si re

A

A

1 20 + Aragona, CMteliano. C,isIJli, De Mnrl;,o, A 60 landolfo. Lauro. Monlelle Parrone (inlegr: Plogatl (l di olrult u, "I

120 + Olpuli.Cemmi, wle-Ua. Lanini. Rlrlc, A 60 G1sparrim. Jalonyo. Maggio, Mangani (intagr)

A. coppol~

QUINTO ANNO Forme

Ue INSEGNAMENTI I NSEGN MI E

• Annualilà

didattica Totati Definili , Sialulo

, m Economia ed esUmo ambienlale

2° e 3° anno mat r. 25

di Annualil"

did.a! li

M

M

INSEGNAMENTI

Tol ai Definili a Stalulo

120 latica

-120 isdenza del~c;;;lluzioni-

I

Aree 0, Da defInire , manifesto , Fusco Qlard, Guarino

i ,

DOCENTI

fH JBer!la~asco ___ -_

-!Cennamo

L - Laboratori; M - Corso monodisciplinare; I - Corso integrato

AREE DISCIPLINARI

S~e

st re

,

Seme stre

1 - Progettazione architellonica ed urbana; 2 - Discipline storiche per l'archilettura; 3 - Teorie e tecniche per il reslauro architettonico; 4 - Analisi e progettazione strut­turale dcII' architettura; 5 - Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia; 6 - Discipline fisico tecniche ed impiantistiche per l'architettura; 7 -Discipline estimative per l'architettura e l'urbanistica; 8 - Progettazione urbanistica e pianificazione territoriale; <) - Discipline economiche, sociali, giuridiche per l'ar­chitettura e l'urbanistica; lO - Discipline matematiche per l'architcttura; 11 -Rapprescntazione dell'architettura e per l'ambiente.

Delle 33 annualità richieste per essere ammessi all'esame di laurea, 27 sono comu­

ni a tutti i percorsi didatttici. Detti percorsi, utilizzando diversamcnte le 600 ore previste dall'ordinamento, offrono insegnamenti che sono stati collocati nel secondo e terzo ciclo. Al termine della presentazione di ciascun percorso viene riportata una tabella che fomisce infor­mazioni relative alle discipline attivate ed alla loro collocazione. Lo studente opererà la scelta del piano di studi all'atto della iscrizione al terzo anno

di corso.

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Elenco delle discipline d'indirizzo e a scelta dello studente per i Piani di Studio Liberi

ORE INSEGNAl'IlETl

I Storia del I 'architett tiàllnodcrn li ----

(iO Storia dciI' arch. Con tempomne<l

(iO iPmgeua7,. dci pflxJOUO d'arrcùn

60 IScienza delle coslTllzioni nello svll uppos torico

60 'Eco]ogiaapplicatu

(,0 jSlatica e >l n!:>ililàuelle costruzioni

(iO SCWtl7C ùclle (0,trU710nl complementi

6 O Tcoria dd r l~b,lni ,tica

60 Fondamenti ùi inlilrlllatiea:;

0\1 Cona,c.,,,euen'IOIl!

(iO Restauniu-!:>an(j'

60 Allestimento

Oli rCllItcltura Uòg IIIHerlll

(,() Disegno illùllstrilile

(, () Pn~",e HM .. lee Inlogien as~i stiW

60 Proleziollc iJr<llllira del territOilo

Oli rogeUaZl<me ,e lernlollo

(,O :Teoria estodndei metodi di nippr.

(iO Tecnicu dc Ila rappresellluzione

fiO Analisi tiene lipo!' UIÙ. Etip"l. Edilizie

rogewlzlnnc art: Ildlon,,:n

(i() Consti id,ll\1ell!() tlegli edi Ile i storie,

60 Rç:,WlInl urchedngicù

6() Calcolo auwlllntielldelk ~lrutlUle

"" ,) perllllenl<izl<lIle (u"au, o e e'IllUO () ((l~lrul l,mi

, pcnmenwzl\lIle lllill~l'I<l I mouelll SITlll1ure

60 Annli,i tlei ~i~lellli urhilili

6() (Je;,tinne U-hWli,lica

lll! IiUli lC<lZlllllC trrrl10rlille

nll eonaue aplan'I,'aLlollctcrrlhmae

,- (lO l;(lliri che U-bWl e e IClri !0I1 ;~e

60 R C"Cll]l?ro e rilJll<Il iJjc,l/ione urbmw e lell'itnri.ùe

(, () CunogT<liia l ('Inalie<l per r<lrcllilCl1\1nl e l'urh.

00 Sloriiltlellacritlca

I,\j ;:'\(lrl<leIlICkl,nUI,UI<lISI,C

l>tJ 'rclllell\lra\'I~lar Inle,l'lpill"Cll

(,() '.~r~hile illiri! (l' I rae,a.~gi'l (' infrn,trUl!ure !('rI'ito!'iuli

(,O SI(l]'iaddl'urhanÌ>!ica::'

eellK )e \ I pro!!etlazlone Il ';IIlL,tIGl

(111 ;:'((lI'I<lUCII <lrte

(iO Storia della c il1 il c del tefTiluJ10

(,() f'lIlld;uneUII di g~"!ecnica

'SSD ANNO DI CORSO :SEl\'lE '

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STORIA DELL' ARCHITETTURA I A

Docente: Benedetto Gravagnuolo

Contenuti Architettnra e Città dal Rinascimento al Movimento Moderno: in estrema sin­tesi è questo il tema predominante del corso. Verranno in altri termini criticamente valutati alcuni passaggi teorici nodali nell'evoluzione della cultura architettonica occidentale, a partire dalla rifondazione disciplinare operata dalla trattatistica e dalla filosol1a dell'Umanesimo sulla soglia dell'era moderna. Il fine ultimo di tale ricog­nizione è la formazione dell'attitudine critica r.ell'allievo in relazione all'interpe­trazione del passato. Pertanto, superando le convenzionali esegesi per "capolavori" isolati, le opere dell'architettura verranno analizzate in relazione alle coordinate urbane e sociali nelle quali si inserivano, vale a dire nella dialettica tra testo e con­testo. Particolare attenzione verrà prestata a tre questioni tra loro strettamente inter­relate : a) Il ruolo svollo dalla trattatistica nella formazione dei principì teoretici di orientamento delle prassi del costruire. b) La dicotomia classicismo - anticlassi­cismo, che rappresenta un ineludibi le pardigma referenziale per la comprensione della storia dell'architettura occidentale. c) Il rapporto tra storia e progetto, che potrebbe appmire un epifenomeno dci nostri giomi, mentre è al contrario un tema antico nella nostra cultura teso alla ciclica riflessione sul passato, che raggiunge proprio nell'arco storico su indicato momenti di insuperata chiarezza teorica.

Articolazione didattica Al fine di predisporre una base conoscitiva comune negli allievi, attenuando le prevedidibili disparità formative derivanti dai diversi itinerari didattici seguiti nelle scuole superiori, il corso verrà at1icolato su lezioni di sintesi critica sulla storia del­l'architettura e seminari, che implicano una più dinamica partecipazione critica da parte degli allievi. i)'altronde è l'impossibilità stessa di una trasmissione del­l'intero scibile della storia dell'architettura, nell'ambito di una sola annualità, ad imporre una selezione motivata della trattazione privilegiando le tematiche atte a formare nella coscienza del discente un metodo di apprendimento, prima ancora che un bagaglio di conoscenze. In tale ottica gli stessi confini cronologici, dettati dalle esigenze dittatiche, non vanno intesi in una rigida accezione.

Bibliografia: 1. Benedetto GRAVAGNUOLO, Paola CISLAGHI,

Le Teorie dell'Armonia nei Trattati di Architettura , E.di.su. , Napoli 1992.

2. Benedetto GRAVAGNUOLO, Alba CAPPELLlERI, Le Teorie dell'Architettura nel Settecento,

Pironti, Napoli 1998. 3. Benedetto GRAVAGNUOLO,

La Progettazione Urbana in El/ropa. Storia e Teorie. 1750-1960, Laterza, Roma-Bari 1991

4. K.enneth FRAMPTON , Storia dell' Achitettura Modema Zanichelli, Bologna 1986

STORIA DELL' ARCHITETTURA I B

Docente: Fabio Mangone

Programma per l'anno accademico 2003-04

Contenuti minimi

Oltre che a procurare gli indispensabili strumenti metodologici per lo studio della disciplina, l'insegnamento è volto a fornire un panorama storico dell'architettura contemporanea, mediante un corso istituzionale non limitato alla stretta attualità, ma e~teso ad un più ampio arco cronologico. Costituiscono argomento centrale le Vicende del XX secolo, affrontate nellfambito del più ampio sfondo delle relative premesse storiche.

I parte. Introduzione allo studio della Storia dell'architettura. II parte. Ricerche di architetture "moderne": teorie progetti e costruzioni nell'Occidente del XX secolo. III parte. Approfondimento monografico: Alvar Aalto, 1898-1976 IV parte. Approfondimento seminariale: gli architetti "moderni" e la storia.

Articolazione didattica

1~ corso si .arti~ola in lezioni e seminari, ed eventualmente sopralluoghi. L'esame fmale conSiste In un colloquio.

Bibliografia

W. J. R. Curti s, L'architettura moderna del Novecento, Bruno Mondadori, Milano 1999; F. Mangone, M. L. Scalvini, Alvar Aalto, Laterza, Roma-Bari 2003. Appunti dal corso.

STORIA DELL' ARTE CONTEMPORANEA A

Docente: Giovanni Menna

STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA B

Docente: Pierluigi Ciapparelli

ANALISI MATEMATICA 1 - GEOMETRIA - CORSO lA­MODULO DI ANALISI

Docente: Forenza Angela Maria

Contenuti minimi:

] numeri reali c le funzioni reali di lIna variabile reale - Equazioni e Disequazioni _

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Successioni numeriche - Limiti - Funzioni continue, funzioni derivabili -Applicazioni delle derivate allo studio di funzioni - Formula di Taylor e sue appli­cazioni - Integrali definiti - Integrali indefiniti.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni e prove scritte intermedie. L'esame è costi­tuito da una prova scritta ed una orale.

Testi consigliati: P. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Matematica, Liguori Editore. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, I Volume (parte prima e seconda), Liguori Editore. A. Esposito, R. Fiorenza, Lezioni di Analisi matematica (Parte A,B,C), Liguori Editore. P. Marcellini, C. Sbordone, Calcolo, Liguori Editore. M. Bertsch, Istituzioni di Matematica, Boringhieri Editore.

ANALISI MATEMATICA 1 - GEOMETRIA - CORSO lA -MODULO DI GEOMETRIA

Docente: Forenza Angela Maria

Contenuti minimi: Algebra vettoriale: Lo spazio vettori aie dei vettori applicati e liberi del piano o dello spazio, lo spazio vettori aie delle n-pie di numeri reali - Sottospazi, base, dimensione di uno spazio vettori aie - Prodotto scalare - Prodotto vettori aie e prodotto misto in R3 _ Geometria analitica del piano e dello spazio: Rappresentazione vettori aie, parametrica e cartesiana della relta e del piano - Condizioni di parallelismo e di ortogonalità fra rette, fra piani, fra rette e piani.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni e prove scritte intermedie. L'esame prevede una prova scritta ed una orale.

Testi consigliati: M. Bertsch, Istituzioni di Matematica, Bollati Boringhieri. F. Orecchia, Elementi di Geometria e Algebra Lineare, Liguori Editore. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, Val. I (parte prima). C. Cella, G. Martini, Appunti delle lezioni di geometria, (prima annualità) da Silvia Copyng.

ANALISI MATEMATICA 1 - GEOMETRIA - CORSO 1B -MODULO DI ANALISI

Docente: D'Aristotile Anna Maria

Contenuti minimi: l numeri reali c le funzioni rcali di una variabile reale - Equazioni c Disequazioni -

r Successioni numeriche - Limiti - Funzioni continue, funzioni derivabili -Applicazioni delle derivate allo studio di funzioni - Fonnula di Taylor e sue appli­cazioni - Integrali definiti - Integrali indefiniti.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni e prove scritte intermedie. L'esame è costi­tuito da una prova scritta ed una orale.

Testi consigliati: p. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Matematica, Liguori Editore. p. Marccllini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, I Volume (parte prima e seconda), Liguori Editore. A. Esposito, R. Fiorenza, Lezioni di Analisi matematica (Parte A,B,C), LiguOli Editore. P. Marcellini, C. Sbordone, Calcolo, Liguori Editore. M. Bertsch, Istituzioni di Matemmica, Boringhieri Editore.

ANALISI MATEMATICA 1 - GEOMETRIA - CORSO lE -MODULO DI GEOMETRIA

Docente: D'Aristotile Anna Maria

Contenuti minimi: Algebra vettoriale: Lo spazio vcttoriale dei vettori applicati e liberi del piano o dello spazio, lo spazio vettori aie delle n-pie di numeri reali - Sottospazi, base, dimensione di uno spazio vettori aie - Prodotto scalare - Prodotto vettoriale e prodotto misto in R3 - Geometria analitica del piano e dello spazio: Rappresentazione veltoriale, parametrica e cartesiana della retta e del piano - Condizioni di parallelismo e di ortogonalità fra rette, fra piani, fra rette e piani.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni e prove scritte intermedie. L'esame prevede una prova scri)!a cd una orale.

DISEGNO DELL'ARCHITETTURA A

Docente: Adriana Baculo,

Contenuti: Il rimando tra manufatto reale e sua rappresentazione implica una capac­ità operativa complessa, mediata dai diversi livelli di maturità culturale e di attitudine critica dell'architetto che deve continuamente integrare con la sua immaginazione lo spazio concettuale che divide un disegno da una architettura realmente costruita. Per tale ragione il disegno assume un ruolo formativo imprescindibile che il Corso esplicita e puntualizza, sottolineando l'incidenza che assumono nel tempo le diverse tecniche di rappresentazione

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50 Università degli Studi di Napoli Federico Il!

ed i diversi strumenti grafici utilizzati, i quali non solo incidono sul pen­siero dell'architettura ma carattenzzano anche la sua esplicitazione grafi­ca (schizzi, disegni gemetrici, modelli tridimensionaliu concreti e virtuali).

Articolazione didattica: Il Corso si articola in lezioni frontali ed esercitazioni e viene scandito in fasi teorico/applicative, utili a verificare l'apprendimento di ogni allievo. Questi ne darà conto nell'esame conclusivo relativo sia alla conoscenza dei metodi e delle procedure di disegno, sia alle esperienze applicative esple­tate.

Bibliografia: A. Baculo Giuusti, Quattro lezioni di disegno e rilievo, Napoli 1985 A. Baculo GIUSti, Napoli in Assonometria, Ed. Elecla Napoli Napoli 1992 '

A. Baculo Giusti con A. di Luggo, R. Florio, F. Rino, Napoli al quattromila ,Ed. Electa Napoli, Napoli 1996 A. Baculo Giusti.con AAVV (a cura di), Napoli città in vista. La cata­logazione dei Beni Ambientali ed Architettonici. Dalla documentazione car­tacea all'archiviazione multimedial: ,Ed. Elccta Napoli, Napoli 1996. A. Baculo, Archllettura e b,[o1711Otlca, Ed. E1ecta Napoli, Napoli 2000.

DISEGNO DELL'ARCHITETTURA B

Docente: Riccardo Florio

Contenuti minimi Obiettivo del corso è l'apprendimento della teoria e de1Ja pratica del disegno del­l'architett,ura altra~erso la formazion,e di immagini "mentali" dello spazio architet­tomco e l acquIsIzIone de1Je modalIta rappresentative. Il disegno è il luogo in cui si palesa il significato dell'architettura ed in cui le sue c~)mponen~i ~ualitati~e.si relazionano ai parametri metrici, dimensionali, psicologi­CI, soggettIvI, oggettIvI, ed ancora convenzionali, simbolici, trascritti vi. La realtà a:chitettonica, si~ :ssa fisican:ente ~31~gibile, sia essa presente come prefigurazione di u~ fenomeno fiSICO futuro, e costltlllta da materia, colore, opacità, trasparenza, un contmuum complesso e articolato, che il disegno ha il compito di diseretizzare di rendere finitamente scomponibile, confrontabile e misurabile e di mostrare, qui~di, agiI occhI della mente nella sua interezza.

Articolazione didattica Il corso si aIticolerà sostanzialmente in due fasi: La prima delle due fasi sarà incentrata sulle seguenti tematiche: a) Lafigura del/'architetto b) Percezione/rappresentazione c) Gli ordini architettonici

Facoltà di Ylrchitettura sì d) Disegno/interpretazione e) Il disegno architettonico nel Rinascimento

Gli Ordini Architettonici negli edifici neorinascimentali della città di Napoli. g) La prospettiva o della "costruzione leggittima".

La seconda fase indagherà il rapporto tra realtà e rappresentazione dell'arcbitettura sia dal punto di vista teorico sia attraverso una serie di esperienze dirette condotte su alcuni esempi di architetture moderne e contemporanee.

Bibliografia di base. oRiccardo FIano, Christian de Portzamparc. Disegno e forma dell'architettura per la città, Roma 1986. -John Summerson, Il linguaggio classico dell'architettura, Dal Rinascimento al

maestri contemporanei, Einaudi, Torino 1970 e 1990.

DISEGNO DEL L' ARCHITETTURA C

Docente: Achille Renzullo

Contenuti: Il Corso si propone di fornire i presupposti teorici e gli strumenti operativi per il Disegno di Architettura, sia per gli aspetti geometrici, sia quelli più complessi, rela­tivi all'inquadramento storico del manufatto edilizio, alla morfologia urbana del­l'insediamento, alla tipologia edilizia del modello. Ad una conoscenza della realtà nelle sue componenti geometriche, spaziali, funzionali e tecnologiche, corrisponderà un disegno che attraverso un linguaggio immediato dovrà essere in grado di rappre­sentare tutta la realtà costruita oggetto della ricerca. Il corso destinato ad allievi del lO anno partendo dall'uso della teoria Mongiana, attraverso la assonometria e la prospettiva in'quanto proiezioni piane, condurrà l'allievo all'interno della disciplina con metodi e scelte appropriate per rappresentare manufatti edilizi ora semplici ora complessi, che necessitano di una documentazione di base per un progetto di inter­vento. Tali edifici saranno analizzati nel loro contesto urbano e nelle loro forme e caratteristiche geometriche, per comprendere la statica costruttiva, i rapporti che intercOlTono tra i vari elementi ed ogni altra loro caratteristica peculiare. Nella fase di restituzione, momento di rilevante importanza per il Corso si esploreranno tra le altre le tecniche di rappresentazione assonometrica adottando un particolare tipo, quello "isometrico". Lo studio delle ombre nell'assonometria e la sua ambientazione edilizia completano la ricerca.

Articolazione didattica: Il programma prevede una fase teorica, con lezioni predisposte su dispensa di appun­ti corredate di immagini con diapositive, nelle quali verranno svolti gli argomenti riguardanti la conoscenza dei metodi, delle teorie e delle tecniche di rappresen­tazione; in conelazione, una fase applicativa guidata, disposta sul campo e pre­cisamente presso il Cimitero Monumentale della Città di Napoli. Durante il Corso è prevista una prova grafica "a tema", individuale, in aula, al fine di verificare il grado di acquisizione teorico e pratico dell'allievo.

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Bibliografia: G.Carbonara "Restauro dei Monumenti - Guida agli elaborati grafici Ed.LiquOli Napoli (90) prof. arch A. Baculo "Quattro lezioni di Disegno e Rilievo" Ed. Liquori Napoli (98) MDocci - R. Migliari "Scienza della Rappresentazione Ed. La Nuova Italia Scientifica, Roma R. Krier "Lo spazio urbano" A.Renzullo" Compendio Vari Saggi 1982-2002)

COSTRUZIONI DELLE OPERE DI ARCHITETTURA A

Docente: Umberto Call/rallo

Contenuti minimi: Il Laboratorio di Costruzioni costituisce una prima occasione di formazione opera­tiva, attraverso la applicazione de11e nozioni e degli orientamenti teorico­metodologici già noti, (Costruzione delle opere di architettura). Un organismo edilizio di media complessità verrà proposto, già definito a livello progettuale, nella configurazione delle sue unità ambientali e delle condizioni di contesto. Gli studen­ti, organizzati in gruppi, avranno il compito individuale, di conoscere e controllare le soluzioni costruttive specifiche di un sub-sistemu e cii proporne l'adozione coer­ente ncl gruppo di progettazione che avrà la responsabilità della definizione globale del "progetto esecutivo". Dette attività si svolgeranno seguendo l'approccio esigen­ziaJe-prestazionale con precisi riferimenti alla normativa tecnica vigente e alle diret­tive CE.

Articolazione didattica Il laboratorio si alti colerà per ciascun studente, nelle fasi della raccolta della docu­mentazione (prodotti, normative, soluzioni costruttive), in quella successiva della selezione critica e della concertazione della sua coerenzu nell'organismo edilizio attraverso la discussione nel gruppo; in guella finale dclla produzione della docu­mentazione di progetto (grafici nella scala opp0J1una, relazione tecnica).

Bibliografia Materiali bibliogratlci e documentazione tecnica saranno resi disponibili nel corso del laboratorio

COSTRUZIONI DELLE OPERE DI ARCHITETTURA B

Docente: Franco Cassese

LABORATORIO DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I A

Docente: Roberta Amirante

Contenuti tuinhui:

Il corso si propone un duplice obiettivo: . - da un lato tende a presentare agli studenti la natura complessa del progetto d, architettura - inteso come strumento di conoscenza e di trasfonnazione - capace cioè di descrivere e di interpretare l'esistente e ad un tempo di prefigurare e costru­ire il nuovo; - dall'altro punta a scomporre e a "ridurre", dall'interno, questo complesso proces­so, portando gli studenti a riconoscere la natura specifica delle operazlOm d, carat­tere "compositivo"che ne articolano la sostanziale continuità, Attraverso il progetto di un piccolo edificio e di un piccolo vuoto - disposti all'in­terno della maglia regolare dei quartieri spagnoli - gli studenti si misurano con un tema che tende a riassumere questioni urbane e questioni architetto111che e vengono chiamati ad individuare gli elementi dell'architettura e a sperimentare le logiche della loro composizione.

Articolazione didattica Il corso è articolato in tre patii, disposte diacronicamente e strutturate in funzione della progressiva capacità di elaborazione autonoma da parte degli stu:tenti, Le diverse esercitazioni, che scandiscono il corso cronologicamente e temalIcamente, sono finalizzate anche a consentire agli studenti l'uso di strumenti, l'apprendimento di tecniche, lo sviluppo di abilità differenziate. .... . Nel1a prima parte si approfondisce il significato di una serie dI termml rel~ltl,vl al carattere de Il ' architettura, alla figura dell'architetto e alla struttura della c,tta: su questi temi gli studenti sviluppano due esercitazioni ex-tempore" , , , Nella seconda parte gli studenti vengono "guidati" nel progetto del p,ccolo e,hf,c,o, attraverso la predeterrninazione di una serie di elementi (la struttura, la tlpologla, la distribuzione principale): . . .. le esercitazioni puntano cosÌ ad "isolare" di volla in v(ì1ta l ten11 composltlvl che ne costituiscono il nucleo centrale. Nella terza parte gli studenti sono impegnati, in maniera ~1Ut?~Oma" nell~ ridefinizione di alcune delle scelte progettuali già compiute. nella lIldlVlduaZlOne di nuovi temi e infine nella sintesi dell'esperienza complessiva,

Bibliografia: L. Quaroni, Progettare un edificio, otto lezioni di architettura, Milano 1977 A.Rossi, L'architettura della città, Padova 1966 Le Corbusier, Le Modulor, Parigi 194R W. Kandinsky, Punto, linea e superficie, trad.il. Milano 1968

LABORATORIO DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I B

Docente.' Antonietta Piemontese

Contenuti minimi: Obiettivo del laboratorio è fornire agli allievi gli strumenti concettuali e di rappre­sentazione indispensabili alla comprensione e allo sviluppo dei processi. di gene,:­azione delle configurazioni architettoniche, Le attività saranno artic,olate l,n tre fa,SI: la prima fase verterà sui modelli di otlimizzazione per la generazlOne di orgalllz-

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54 Università degli Studi di 'Napoli 1fJederico Il;

zazioni funzionali dello spazio; la seconda si occuperà dei principi base dell' ar­chitettura bioc1imatica e la terza affronterà le problematiche connessa alla definizione della forma dell'oggetto architettonico anche in relazione al contesto in cui dovrà inserirsi. Campo di sperimentazione progettuale saranno porzioni di insule urbane del centro storico di Napoli, nelle guaii si ipotizzeranno operazioni di sosti­tuzione edilizia per funzioni residenziali o di servizio.

Articolazione didattica:

Il C?fSO è organizzato in kzioni frontali e attività applicative, nelle guaii gli allievi, utlhzzando le metodologle e le tecniche oggetto delle comunicazioni teoriche dovranno, sul tema specifico, elaborare analisi di configurazioni architettoniche e definire modelli progettuali semplici. Mensilmente si procederà alla valutazione dello stato di avanzamento degli elaborati grafici prodotti.

Bibliografia:

A. Piemontese, R.Scarano, Gli strumenti del progetto, Fratelli Fiorentino Napoli 1996. '

A.Piemontese, R.Scarano, Energia solare e architettura: il fotovoltaico 1;'0 sosteni­bilità e nuovi linguaggi, Gangemi Editore, Roma 2003. R. Scarano, Processi di generazione della c0l1figurazione architettonica Fratelli Fiorentino, Napoli 1988. '

P.Portoghesi, R.Scarano, L'architettura del Mediterraneo: conservazione tra~fnr-mozione, innovazione, Gangemi Editore, Roma 2003. '

LABORATORIO DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA I C

Docente: Sergio Stenti

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I D

Docente: Ferruccio lzzo

LABORATORIO DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 1 E

Docente: Claudio Cajati

Contenuti minimi

Il progetto fra obiettivi e vincoli - Vincoli storici, normativi, tecnologici _ Le ragioni della fmma - La forma fra necessità e interpretazione - Il cancro del formalismo _ Dalla soluzione alle soluzioni - La forma non segue la funzione - La lettura ed il rispetto delle preesistenze - Progettazione architettonica e scala urbana - La proget­taZIOne m-aut e aut-m - Il progetto come valorizzazione del passato - II disegno progettuale: controllo e rappresentazione.

1fJacoltà ili 'Architettura _ ;: ssJ Tema d'anno: il "ponte pedonale abitato": l'estradosso, l'intradosso, l'intorno.

Articolazione didattica 3 fasi: Comunicazioni generali. Comunicazioni specifiche sul tema d'anno. 3) Esercitazione progettuale: un "ponte pedonale abitato" fra. Piazza Mercat~ -Piazza del Cannine e il porto, con l'abbattimento di Palazzo Ottwn e la pedonahz­zazione dell'area. Gli elaborati per l'esame sono divisi in 2 prove intermedie e una presentazione finale.

Bibliografia minimale . , .. Claudio Cajati, Raffaele Pastore, Il Chiostro e lo Piazza. Il Mercato, da Sant EligIO al Carmine, a Napoli, Giannini, Napoli, 1998. Altre indicazioni bibliografiche durante i lavori del Laboratorio.

TEORIE DELLA RICERCA ARCHITETTONICA CONTEMPORANEA A

Docente: Raffaella Napolitano

TEORIE DELLA RICERCA ARCHITETTONICA CONTEM­PORANEAB

Docente: Luigina De Santis

TEORIE DELLA RICERCA ARCHITETTONICA CONTEMPORANEA C

Docente: Margherita Vanore

Contenuti minimi La progettazione architettonica è oggi caratterizzala da procedimenti sempre più inclusivi, capaci di valorizzare l'esistente, riconsiderando e appropnandosl dI quan­to appartiene all'ordinario. Sono quegli stessi procedimenti a ~ettere in luce una particolare evoluzione della ricerca architettonica, che ha costrUIto 1 SUOI fondame~­ti teorici attraverso alcuni testi fondamentali, ma soprattutto attraverso una spen­mentazione progettuale di rilievo. Il corso proposto intende indagare nel panorama della ricerca architettonica, con­centrando l'attenzione sulle teorie degli ultimi 50 anni, che pur nportando 11 proget­to nella vasta area disciplinare dell'Architettura, hanno riaffcrmato la necessità di incidere sulla particolare natura e complessità del paesaggio contemporaneo.

Articolazione didattica A pmtire dal ruolo particolare assegnato aforma, .figura e inlJ~wgine quali parti sen­sibili di una struttura configurativa del progetto, il corso sara artIcolato m un CIclo

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di lezioni teoriche, affiancate dalla lettura di progetti e testi correlati, intesi ad indi­rizzare gli studenti nell' acquisizione di una strumentazione per la comprensione delle tematiche contemporanee della progettazione.

Bibliografia Henri Focillon, "Vita delle forme" - Piccola Biblioteca Einaudi - Torino, 1990 ( la ed. 1943, Parigi) Carlos MartÌ Aris, "Le variazioni dell'identità. Il tipo in architettura" - Ed. CLUP - Milano, 1990 Robert Venturi, Denise Scott Brown, Steven lzenour, " Imparando da Las Vegas. Il simbolismo dimenticato della forma architettonica", Cluva Editrice, Venezia 1985 R. Dubbini, Geografie dello sguardo, Einaudi, Torino, 1994. Carlos MartÌ Aris, "Silenzi eloquenti. Borges, Mies van der Rohe, Ozu, Rothko, Oteiza"- Edizioni Christian Marinotti, Milano, 2002

FONDAMENTI DI URBANISTICA A

Docente: Laura Lieto

Contenuti Finalità generale del corso è contribuire alla formazione di una figura profession­ale in grado di intervenire nei processi di pianificazione urbanistica attraverso competenze di tipo essenzialmente analitico e interpretativo. Il corso offre gli stru­menti-base, di tipo teorico e pratico, utili alla comprensione delle trasformazioni fisico-funzionali della città e del territorio contemporanei, dei piani e delle politiche che governano e indirizzano tali trasformazioni ..

Articolazione didattica Il corso è organizzato in quattro moduli integrati: I riferimenti culturali generali, ovvero un profilo del percorso di formazione del sapere urbanistico, dalla industrializzazione della città europea, alle trasformazioni insediative contemporanee. Il piano come 'processo di decisione pubblica', ovvero i moclellJ teorici utili a descrivere la pianificazione come decisione collettiva. La vicenda dci piano in Italia, che illustra la progressiva definizione dello stru­mento 'piano' all'intemo del quadro tecnico-giuridico e teorico-metodologico. Le pratiche di descrizione interpretati va della città e del territorio, ripensate sullo sfondo delle principali immagini della Cjtt~1 contemporanea. E' previsto un esercizio guidato di descrizione di specifici contesti urbani e territoriali nell'arca napoletana. Riferimenti bibliografici E.R. Alexander (1997), Introduzione alla pianificazione, Clean, Napoli G. Campos Venuti (a cura di) (1993), Cinquanta anni di urbanislica, 1942-92, Laterza, Roma-Bari P. Gabellini (200 l), Tecniche urbanistiche, Caroeci J. Roban (1974), SO!I City. The art o! cosmopolitan lil'ing, E.P. Dutton, New York B. Secchi (1984), Il racconto urbanislico, Einaudi

FONDAMENTI DI URBANISTICA B

Docente: Francesco Coppola

Contenuti minimi dci Corso Il corso si articola in lezioni teoriche, in cui si cercherà di tracciare una linea di con­nessione a partire dalle origini della disciplina urbanistica, nel XIX secolo, passan­do attraverso, poi, la sua evoluzione durante tutto il XX secolo, sino agli sviluppi attuali in relazione ai mutamenti socio-economici innescati dai processi di glohaliz­zaz;one. Le lezioni saranno organizzate per aree tematiche che avranno come momento di sintesi un seminario, ove intervelTanno alcuni autori o curatori di diversi testi di approfondimento che saranno indicati durante il corso. Sono previste due esercitazioni intercorso per le quali gli allievi sceglieranno un tcma urbano da analizzare rispetto ai contenuti delle lezioni teoriche.

Articolazione didattica AI termine del ciclo di lezioni, saranno previste verifiche periodiche in aula, in cui gli allievi conferiranno sui temi scelti attraverso presentazioni verbo-visive in PowerPoint. L'esame consisterà in una discussione sui contenuti generali delle lezioni e sul­l'ipertesto prodotto relativamente al tema d'esercitazione.

Bibliografia p. SICA, Sloria dell'Urbanislica. l.'Ot/ocento (Vol. I). P. SICA, Sloria dell'Urhanislica.l.'Ot/ocenlo (Vol. II). G. FERA, Urbanistica, Teorie e storia, M. CASTELLS, La nascita della società in rele (Vol. II). Il l'0lere delle idelltità. S. SASSEN, Citlò Globali. NewYork, Londra, Tokyo.

FISICA TECNICA

Docellte: Laura Bellia

Contenuti minimi Tennodinamica: Concetti e definizioni di base - Bilancio di massa e di energia 1Il

un sistemJ chiuso: lavoro di variazione di volume, sistema incomprimibile, la valu­tazione dell'energia inte111a, l'influenza della capacità termica di un sistema sulle variazioni eli temperatura. T meccanismi di scambio temlico: La conduzione, lastra piana indefinita, parete piana con più strati in serie e in parallelo - Cenni sul1'irrag­I.!iumento c sulla convezione - 1 meccanismi combinati di scambio termico. Il carico termico inverna!c: Condizioni di progetto e potenze termiche disperse - Verifica del­l'isolamento termico - Parametri ambientali e caratteristiche tcrmofisichc dci com­ponenti che costituiscono l'involucro edilizio. L'aria umida: Condizioni di satu­razione e passaggi di fase - Proprictà dell'aria umida - Diagramma psicrometrico -La condensa superficiale ed interstizialc - Il diagramma di Glaser - Le condizioni cile determinano il fenomeno della condensa.

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58 1Jlliver~ità degli Studi di Napoli E'eder;co Il

Articolazione didattica La didattica frontale è articolata su lezioni ed esercitazioni e prevede la stesura di un elaborato finale. E' raccomandata una frequenza assidua a tutte le attività didattiche.

Bibliografia Le fonti bibliografiche e i sussidi didattici necessari saranno forniti allo studente durante il corso.

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STORIA DELL' ARCHITETTURA (EPOCA MODERNA),

CORSO A

Docente: Cesare De Seta

L'architettura della modernità 1889-1960

Il concetto di modernità può essere assunto a linea conduttrice dello sviluppo del­l'architettura europea a partire dall'inaugurazione della Tour EilTel in occasione del centenario della Rivoluzione francese. Essa assume un valore simbolico, ma è anche il segno di una radicale svolta tecnologica e formale. A partire da quel ma-mento in Europa - con intenzioni e sentimenti diversi - la modcmità diviene una via essen­ziale della cultura d'avanguardia che sia in ambito Cigurativo che pro-priamentc architettonico vuole esprimere e rappresentare i nuovi valori e i nuovi bisogni eli una società eli massa. Questa tradizione del nuovo entra in crisi all'inc!om,-mi della sec­onda gucrra mondiale e poi, rorse in forma dcfinitiva, negli anni Ottanta del XX sec­olo quando per la prima volla, indipendentemente dalla j'ondatezza o meno di una dizione comunque generica, si comincia a parlare di "post-modemo". L'uso del "post" è comunque il segnale di un'intenzione di supe-ramento della modernità.

Il Corso ~i divide in una parte istituzionale e in una monografica.

Nella prima parte si prover~l a dare risposta ai seguenti temi e problemi:

1. Esiste un'identità europea dell'architettura del nostro secolo? Perché privile­giamo la periodizzazione proposta in luogo di altre che retrodatano la moder-nità agli esordi della Rivoluzione Industriale? Quali categorie storìografiche, tipologiche e stilistiche intendiamo adottare? 2. L'idea cli stile (da Sempcr a Wiilftlin) attraversa l'Europa influenzando l'opera di Mac!<intosh a Glasgow, di Sant'Elia in Italia, di Wagner, Olbrich, Hoffmann a Vicnna, di Horta e van de Velde a Bruxelles, di Guimard c Perret a Parigi infine cli Gaudì a Barcellona; ~ ,

3. La rivoluzione nell'industria e le nuove tecnologie nell'opera di Tony Gamier e Penet in Francia, di Behrens in Germania, di Berlage in Olanda; 4. L'idea realizzata della modernità dai Werkbund al Bauhaus, all'Esprit NOUVC-atL

all'avanguardia ohl1ldese, all'architettura organica: Lons, Gropius, Mies van der Rohe, Le Corbusier, van Doesburg, Rietveld, Wright; 5, Democrazia e Stati totalitari: l'ambigua frontiera della modernità nell'archi-tet­tura razionalista in Italia e Germania.

Nella seconda parte si analizzeranno la vicenda dell'architettura italiana dagli anni '20 agli anni '45 con un cenno al rapporto architettura-committenza. Inoltre si a-n al­i7.zerà l'attività di taluni maestri attivi oltre la seconda guerra mondiale.

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Bibliografia Per la prima parte essenziale: C. de Seta, L'architettura della modernità tra crisi e rinascita, Bollati-Boringhieri, Torino 2001. Si consiglia un manuale di storia dell'architettura contemporanea a scelta dello stu­

dente tra i testi qui di seguito indicati: B. Zevi, Storia dell'architettura modema, 2 volI., Einaudi, Torino 19501 L. Bcnevolo, Storia dell' architettura modema, Laterza, Roma-Bari 19601 K. Frampton, Storia dell' architettura moderna, Zanichelli, Bologna 19821

Per la seconda parte: C. de Seta, La cultura architettonica in Italia tra le due guerre, Electa-Napoli, Napoli 1998 C. de Seta, L'architettura del Novecento, Utet, Torino 19811;

STORIA DELL'ARCHITETTURA (EPOCA MODERNA), CORSOB

Docente: Maria Luisa Scalvini

Contenuti minimi - Dopo una disamina delle diverse scelte storiograCiche quanto alla periodizzazione dell'architettura moderna/contemporanea, il eorso delinea proble­mi, vicende, correnti, protagonisti e opere principali della storia dell'architettura dallo scorcio finale del XVII secolo alla prima guerra mondiale, privilegiando il con­testo europeo ma con significative estensioni ad altre aree geografico-culturali. Alternando trattazioni di carattere generale a specifici approfondimenti monograri­ci, dedicati sia a singole figure di rilievo, sia a particolari "eventi" - congressi, con­corsi, esposizioni - tali da costituire occasioni di confronto internazionale di spe­ciale interesse, il corso intende porre in risalto quell'approccio, tipico dcgli odierni orientamenti storiografici, che coniugando diacronia e sincronia concorre a fomire elementi di sintesi e, al contempo, strumenti di analisi mctodologica.

Articolazione didattica - Il corso si articola in lezioni e seminari, e l'esame con­siste in un colloquio su tre argomenti: due proposti dal docente fra quelli trattati nelle lezioni, e uno scelto dal singolo studente fra quelli approfonditi nei seminari.

Bibliografia - Come testo-base, e limitatamente all'arco cronologico oggetto del corso, può essere utilizzato il manuale di Kenneth Frampton, Storia dell'architet­tura moderna (Zanichelli, Bologna), preferibilmente in lIna cdizione recente; ulte­riori indicazioni bibliografiche e/o materiali didattici per letture integrative, in par­ticolare per i seminari, saranno resi disponibili a cura del docente.

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62 ~ ~ ~ " Iillliversr1à llegli Stit1li 1li Napoli Eellerico TI

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCffiTETTONICA 2 A

Docente: Fabrizio Spirito

Contenuti: Il tema che il corso propone riguarda la ricerca, l'individuazione e la definizione della perimetrazione come rapporto compositivo che relaziona un interno a un ester­no. Tale scelta sarà affrontata prima come tema di architettura e successivamente come tema urbano. Investe la linea di terra e sue derivate, elementi singolari, il recinto (muro-quinta­facciata) e i dispositivi di coronamento, che diventeranno le principali categorie descrittive sia del manufatto architettonico, che dello spazio urbano. L'obiettivo primario è nell'enunciare il tema compositivo in termini propri al discor­so di architettura, potere e sapere partecipare tecnicamente alla formulazione della domanda. Lo strumento: il progetto di architettura è la tecnica specifica per lo studio e la conoscenza; va considerato come mezzo prima che fine; si dovrà specializzare per identificare prima un principio di identità (ri-conoscere l'architettura) quindi un prin­cipio di classificazione (la costruzione del repertorio) e infine un principio di appartenenza (ri-edizione della morfologia dei luoghi).

Articolazione didattica: Il laboratorio si propone come la sede e l'occasione per indagare la struttura com~ positiva del tema attraverso le sue progressive fasi di definizione: La composizione usa dei materiali allo stesso modo della costruzione e questi materiali sono precisa­mente gli elementi dell'architettura. L'idea di composizione si connette e si diversi­fica da quella di costruzione. Il procedimento si articola in quattro fasi: ~ la scelta del tema di progetto desunto dali' analisi di una architettura; - n-conoscere il tema in altre architetture; - formulare l'enunciato compositivo nella sua generalità (dal concreto all'astratto); - localizzare figura e misura (dall'astratto al concreto).

Bibliografia: F. Spirito, Tre traverse da montagna a marina, Falzea 2000 A. Monistiroli, Ignazio Gardella, Laterza 1997 Le Corbusier, Precisazioni, Laterza 1979

Alla bibliografia sopra indicata va aggiunto il materiale didattico fornito durante il corso.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCffiTETTONICA 2 B

Docente: Valeria Pezza

Contenuti minimi "chi vuole imparare a tirare di scherma deve prendere il fioretto in mano. Nessuno ha imparato a tirare di scherma solo assistendo ad un combattimento". Guardare la realtà dell'architettura dal punto di vista dellare aiuta a sfuggire all'erudizione fine a sé stessa: quando dobbiamo cercare risposte mettiamo alla prova l'efficacia dei ragionamenti e delle conoscenze. A questo serve il progetto: il porre con chiarezza, da subito, lo scopo di tutto il percorso formativo: imparare a fare, a osservare e a conoscere la materia dell'architettura con l'atteggiamento di chi vuole carpirne i segreti, la sapienza, per continuare questa grande e corale opera umana che da luogo alle singole esistenze. Articolazione didattica Si procede contemporaneamente sul tema particolare e sulla conoscenza di stru·· menti teorici generali (studio di "maestri" con relazioni, ridisegno di opere) il progetto si definisce come ragionamento su tema, luogo ed esempi ~cehi come riferimenti.

Bibliografia: Laas: Parole nel vuoto, ed. Adelphi K.F. Schinkel: Disegni e progetti L. Hilberseimer: Mies Van der Rohe , ed Clup H. Tessenow: Osservazioni elementari sul costruire, Francn Angel1 Das neue Frankfurt, Edizioni Dedaìo, a cura di G. Grassi

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCffiTETTONICA 2 C

Docente: Giovanna Maraventano

Docente: Carla Maria De Feo

Contenuti: Il corso guiderà gli allievi, attraverso l'acquisizione di conoscenze c strumenti, alla comprensione dci senso in architettura ed alla capacità di controllare lo spazio architettonico, indagando i principi logici del1a composizione archìtettonica, sia attraverso l'analisi di progetti illustri, sia allraverso l'analisi diretta dell'ambito urbano scelto per un'esperienza individuale progettuale guidata. non complessa e completa negli aspetti tecnici funzionali ed estetici. La finalità è portare lo studente, attraverso conoscenza, cultura, pratica ed esercizio del progetto, ad una più con­sapevole comprensione del significato e del ruolo del progetto di architettura, al con­trollo delle fasi fondamentali del processo progettuale, dalla ideazione fino alla forma conclusiva.

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Articolazione Didattica: Il corso si articola in lezioni/dibattito a tema ed esperienze pratiche di analisi e di progetto, sviluppate prevalentemente in aula, 'in gruppo e singolarmente, che mira­no ad affrontare un preciso tema di Architettura rapportato al luogo ed alle ragioni di inserimento, E' prevista la partecipazione di docenti esterni al Corso.

Bibliugl'llfia di riferimento: La bibliografia specifica vcnà fornita ad ogni lezione. Qui di seguito si riportano solamente alcuni testi di caraltere generale consigliati agli allievi. U.Eco, "Per una analisi semantica dei segni architettonici" in Le forme del contenu­to, Bompiani Milano 1971 T.Maldonado, Avanguardia e Razionalità, Einaudi Torino 1974 Ch. Norberg Schulz, Genius Loci, Electa Milano 1979 R.De Fusco e C.Lenzi, Storia dell' Architettura contemporanea, Laterza Bari 1982 VGregolti, L'identità dell'architettura europea e la sua crisi, Einaudi Torino 1999

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 2 E

Docente: Li/ia Pagano

La "ricostruzione" delle mura di Cuma. Il perimetro della città greco-romana accertato dagli archeologi è la traccia fisica che guida una rirIessione sull'idea di recinto e di piccolo edificio/padiglione. L'idea di recinto è indagata alla "maniera greca", come rapporto compositivo tra elemenli discontinui, architettonici e scultorei, ordinati dalla geografia e da logiche di percorrenza e percezione in grado di detenninare il rito di conoscenza di un luogo. Piccoli edifici e padiglioni, punti di ',ost3 belvedere, ristori, ripari, luoghi collet­tivi, .. sono oggetto di un duplice approccio compositivo: tasselli di un sistema più ampio che visualizza realtà latenti ma nascoste e architetture in sé in grado di inter­pretare la coesistenza di identità e materiali differenti, di natura e artificio, cii miti antichi e contemporanei,

Articolazione didattica: 11 lavoro è articolato in fasi alternate collcllive e individuali. 11 lavoro di gruppo è finalizzato alla conoscenza e ali' interpretazione del luogo e all'approfondimento dei singoli temi di progetto. l progetti individuali dovranno interpretare il senso della costruzione di un piccolo edificio in un luogo specifico.

Bibliografia: R.Venturi, Complessità e contraddizioni nell'architettura, Dedalo, Bari 1980 (l ed, New York 1966) G. Di Domenico, L'idea di recinto, Officina, Roma 1998 F.Purini, Comporre l'architettura, Laterza, Roma-Bari 2000

MODULO INTEGRATIVO AL LABORATORIO DI COMPOSIZIONE 2 A B C

DI: CINE, FOTOGRAFIA E TELE

Docente: Giuseppe Maisto

MODULO INTEGRATIVO AL LABORATORIO DI COMPOSIZIONE 2 D E

DI: CINE, FOTOGRAFIA E TELE

Docente: Fabrizia lppolito

ANALISI MATEMATICA 2 - CORSO 2A

Docente: Diviccaro Maria Luigia

Contenuti minimi: Funzioni di due o più variabili: dominio, rappresentazione cartesiana, li~iti e conti­nuità, derivate parziali, gradiente, derivata direzionale, der~va~~ ~ucces.slve,. teor,e~~ di Schwartz, massimi e minimi relativi, assoluti, differenzIab,hta. IntegraI! definitI: integrazione secondo Riemann, integrabilità delle fl~nzioni continue e n~lO,noton~, teoremi della media, Integrali indefiniti: integraZIone per decompOSIZIone 111

somma, integrazione delle funzioni razionali, integr,azione ~er, parti ~ ~er sosti.­tuzione calcolo di aree di figure piane, calcolo dl voluml, mtegrah lmpropn. Equ{/zi~ni differenziali del primo ordire: equ~zio~li ~ineari e. rel,ati~o teor~m.a di Cauchy, equazione a variabili separabili, apphcazlOlll. EquazlOl1I differenzwh del secondo ordine: teorema di unicità, equazioni omogenee, equaZIOl11 non omogenee di tipo particolare, metodo di variazione delle costanti. Equazioni differenziali non lineari di ordine superiore al primo. Metodi di calcolo per /I1tegrah l11ultlph: mtegrall doppi su domini normali, formule di riduzione, applicaZioni al calcolo dl aree. lntegrnli su curve e supelji'ci: curve in Rn, equazlol11 p,~r~metnche, lu~ghezza. dI una curva regolare, integrali curvilinei, area di una superllcle regolare. Forme (iL[{eren­zioli: relativi integrali curvilinei, forme differenziali esatte, formule dl Gauss-Green e di Stokes.

Articolazione didattica: . . . Il corso di analisi prevede lezioni ed esercitazioni sugli, argo~~nti trattatI. ?lJ esa~n~ consistono di una prova scritta ed una orale. Durante l corSI 51 terranno SIstematICI incontri per spiegazioni ed esercitazioni integrative,

Bibliografia: . P. Marcellini, C. Sbordone, Calcolo, Liguori Editore, Napoh. P. Marccllini, C. Sbordonc, Esercitazioni di Motematico, VoI. l, (parte I e 2), Val. Il, (parte I e 2), Liguori Editore, Napoli. . . . N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone, Analisi Matematica dI/e, Llguon Edllorc.

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,,--INFORMATICA. CORSO A

Docente: Salvatore Sessa

Informatica Teorica: Architettura generale di un elaboratore - CPU M 'RAM ROM D' '" d' " , emone

e , 1SpOSJtlV1 1 memona d, massa, Sistemi operativi S(lftw d' , . p '" . , are 1 comum-cazlOne: rogramml appl!catlvl, Ambiente di programmazione e suoi Com onenti MS Off1ce - FoglIo Elettronico EXCEL: Ambiente di lavoro' comandl' d' dPt' d' ~ " I c " , ,l e I mg e I ormattazlOne, e .onnule, gestIOne del flles e stampe le funzl'on1' pl'U' t f' ,

. t ' " . " ' usa e, gra lce 15 ?gr~mml e ?I~gr.arnm~ carteSiani, operazioni con le matrici, risolutore e ricerca oblettlvo, dec,'S1om 10glche - Arcview CIS: Arc View come strumento di GIS Mappmg - I t1Pl, d1 documento m ArcV1ew (viste, tabelle, chart, layout, scripts) _ CreazlO~1 dI mappe (vISte) - ClasS1flcazioni tematiche _ Crafica Vettoriale' IntroduzlOne al CAD Microstation - Software Realview (VEC7:'J')' Il d:

til' f " , , rt \, processo l res UZlOne otogrammetnca, prmclpal! comandi del software per il raddrizzamento fotografJco cd li nl!evo metrico da foto,

Articolazione didattica:

D~rante ,il corso sarann? fa;te lezioni in aula ed esercitazioni al computer nell'aula m/onnat1ca della Facolta, L esame fmale consiste in una prova orale ed in un' , pratlca al computer, a plOva

Testi consigliati: B, S, Gottfried, Excel 2000, McGraw-Hill, 2000, J, Kelly, EXCEL 2000: Guida Completa, EDIZIONI APOGEO, 1999,

~i~3Curtm, K. Foley, K. Sen, CMain, Informatica di base, 2ed" McGraw-Hill,

FE'dDi MaJ)t1o'nOo, M, Giorclano, I CIS: Metodologie e Tecnologie Informatiche, Luda ~ lZlOnJ, _ 2. .

C. Testera, Microstat;ul1 V8 e TriForma: lo progettazione collaborativa ill 3D, Hurn@n Technology,

ANALISI MATEMATICA 2 - CORSO 2E

Docente: Alberto Fiorenza

Contenuti minimi:

Funzioni di due o più variabili: limiti e continuità derivate p'lrziali cI,'/'f· 'b'l Jt1 In '. , " l' ,(. (. , clenzJa 1 -" ,ass,nr:1 e ~II11Illl ,re ~tl,vi, Equazioni differenziali: proprietà generali delle

equazlol11 lmean, equaZlOfl] lmeari del primo e del secondo ordin 'I.' cl' alCl ' t' , d' '" , . e, nso Uz!one l 1n1 ,lp1 " equazlolll d1fjerenziali, Integrali curvilinei, Forme d'r" , 'l'

IntegraI! cl) t l' S j"" l .C1enZIa I. (PPl e np I. , uper 1CI e mtegrali di superficie,

Articolazione didattica:

~l ~,orso prevcde lezioni ed esercitazioni, La valutazione finale consile in lIna prov'] SClltta ed lIna orale, (.

Bibliograna:

p, Marcellini, C Sbordone, Elementi di Analisi Matematica due, Liguori p, Marcellini, C, Sbordone, Esercitazioni di Matematica, voI. I parte 2, Liguori P, Marcellini, C Sbordone, Esercitazioni cii Matematica, val. II parte I, Liguori p, Marcellini, C Sbordone, Esercitazioni di Matematica, voI. II, parte 2, Liguori A, Esposito, R, Fiorenza, lezioni di Matematica, Analisi due, Liguori

INFORMATICA· CORSO E

Docente: Lettieri Ada

Contenuti minimi: Architettura generale di un elaboratore - Software e hardware - Hardware: CPU, Memorie RAM e ROM, Memoria di massa, Unità di ingresso/uscita - Dispositivi di memoria di massa: nastri e dischi magnetici, floppy disk - Personal computer ed altri sistemi di calcolo: Sistemi operativi e loro classificazione - Software di comuni­cazione - Programmi applicativi - Ambiente di programmazione e suoi componenli - Compilalori ed interpreti - Codifica e decodifica in binario, ottale, esadecimale -Codici ASCII - Foglio Elettronico EXCEL - Excel base: ambiente di lavoro, coman­di di editing e di formattazione, le formule, gestione dci files e stampe, funzioni e grafici,

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni teoriche, esercitazioni al computer,

Testi consigliati: G, Bonollo, M, Bonollo, Applicazioni in E'xcel, CEDAM, Padova, 1997. D,P,Curtin, K. Foley, K,Sen, C,Main, Inforl11atica di Base, Mc Graw-Hill, 1999,

FONDAMENTI E APPLICAZIONE DI GEOMETRIA DESCRITTIVA A

Docente: Mariella Dell'Aquila

Contenuti: Il corso di Fondamenti e Applicazioni cli Geometria Descrittiva si propone la conoscenza dei metodi scientifici per l'interpretazione e la rappresentazione dell'ar­chitettura, proponendosi come strumento necessario al1'invenzione e costruzione del progetto, Essendo l'interesse rivolto alla rappresentazione dello spazio configurato o da configurarsi, l'acquisizione ciel concetto di spazio e la presa di coscienza ciel processo di "formazione dello spazio" costituiscono la premessa indispensabile per l'identificazione dei contenuti di ogni precipua rappresentazione, La disciplina si propone, dunque, di coniugare il pensiero scientifico con l'espressione artistica, tra­ducendo forme e relazioni spaziali in altrettante forme e relazioni piane secondo le leggi della Geometria Proietti va,

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Articolazione didattica: Lo svolgimento del corso affianca alle lezioni teoriche- fondamenti di geometria proiettiva, i metodi della geometria descrittiva, la teoria delle ombre, gli archi ed i sistemi voltati- una serie di esercitazioni grafiche da effettuarsi in aula. A ciascun allievo sarà assegnato come tema specifico un'opera di architettura modcma, che dovrà essere opportunamente commentata e rappresentata; inoltre saranno effettuate prove intercorso che accertino l'apprendimento dei discenti.

Bibliografia:

Dell'Aquila M., Il luogo della geometria, Arte Tipografica, Napoli 2002 Sgrosso A., La rappresentazione geometrica dell'architettura, Utet, Torino 1996. Sgrosso A., Note di fotogrammetria applicata all'architettura, Napoli

Docente: vac

FONDAMENTI E APPLICAZIONE DI GEOMETRIA DESCRITTIVA B

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DEL L' ARCHITETTURA lA

Docente: Maria Rita Pinto

Contenuti minimi Obiettivo del corso è fornire metodi e strumenti per definire, valutare e controllare le scelte tecnologiche relative all'intervento edilizio. Lo studente dovrà essere in grado di: gestire le variabili che incidono sulla qualità del processo edilizio; riconoscere le prestazioni degli elementi costruttivi dell'organismo edilizio; gov­ernare le relazioni tra soluzioni tecnologiche e prestazioni dell'edificio, in rapPol1o ai livelli esigenziali richiesti dall'uso; valutare la compatibilità degli elementi costruttivi nella progettazione, esecuzione e manutenzione dell'opera. L'attività di Laboratorio riguarderà l'intervento sull' esistente attraverso l'elaborazione di soluzioni tecnologiche finalizzate a migliorare i livelli di prestazione, in relazione ai vincoli posti dall'edificio.

Articolazione didattica:

L'attività dci Laboratorio prevede una parte teorica cd una progettuale. L'esame consiste in un colloquio riguardante le tcmatiche trattate nelle lezioni teoriche c nella valutazione delle soluzioni tecnologiche elaborate dagli studenti durante il corso.

Bibliografia AA.VV., Manuale di Progetraziol1e Edilizia, voI. 4, Hoepli, Milano, 1995. AA.VV., Dizionario degli elementi costrulti"i, UTET, Torino, 2001. Caterina G., Pinto M.R. (a cura di), Gestire la qualitò nel recujJero edilizio e urbano, Maggioli, Rimini, 1997.

Torricelli M.C., NOl"lnoziol1e, Qualitò, Processo Edilizio, Alinea, Firenze, 1990.

4f

Contributo integrativo: Tecnologia dell' Architettura (Applicazioni)

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL' ARCHITETTURA 1 B

Docente: Mario Losasso

Contenuti minimi Il Laboratorio si propone di fornire opportune metodologie operative e informazioni tecniche per un coerente rapporto fra progetto, costruzione e gestione delle opere edilizie. L'approccio progettuaJc sarà sviluppato in funzione di scelte tecnico-prog­ettuali sostenibili e impiegando soluzioni costruttive di tipo innovativo, al fine di precisare strategie edilizie orientate ad un basso impatto in termini di complessità tecnologica, di consumi energetici e di impiego di risorse. Si prevede che glI alllevl acquisiscano la capacità di comprendere le relazioni esistenti fr~ progetto eprob: lematiche del costruire contemporaneo, rappOltando la progettazlOne alle vane faSi del processo edilizio e controllando le prestazioni tecnologiche e ambientali delle soluzioni adottate.

Articolazione Il Laboratorio prevede un'offerta didattica alticolata in: lezioni relative a specifici argomenti della tecnologia dell'architettura; seminari sulle problematiche proget­tuali ed esecutive legate ai prodotti industriali per l'edilizia; visite a cantlen o ad aziende produttrici; esercitazioni progettuali.

Bibliografia AA. Vv., Manuale di progellaziolle edilizia, voI. IV, Hoepli, Milano, 1995 Claudio CI audi de Saint Mihicl, Innovazione tecnologico e architettura, Edizioni del Grifo, Lecce, 1999 Mario Losasso (a cura di), La caso che cambia, Clean, Napoli, 1997 Rosalba La Creta, Carlo Truppi (a cura di), L'architetto(ra tecnologia e progetto, Angeli, Milano, 1994 Materiali didottici

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL' ARCHITETTURA 1 C

Docente: Michele Cennamo

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL' ARCHITETTURA 1 D

Docente: Sergio Pone

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LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL' ARCHITETTURA 1 E

Docente: Vincenzo Manocchio

Docente: Liana DODARO

Contenuti minimi Cinematica

STATlCAA

Traiettoria di un punto e di un insieme discreto di punti. Cinematica del corpo rigi­do. Moto inrinitesimo. Vincoli: definizioni e rappresentazione analitica. Cedimenti. Casi piani: centro assoluto di rotazione e diagrammi delle componenti di sposta­menti. Statica Principi fondamentali della Meccanica. Equilibrio di un punto libero e vincolato. Comportamento statico dci vincoli. Forze concentrate e carichi distribuiti. Equilibrio di un corpo rigido. Casi piani: metodi di soluzione analitici e grafici. Caratteristiche di sollecitazione intema: leggi di variazione e diagrammi, Principio dci Lavori Virtuali Lavoro e lavoro virtuale. Principio dei lavori virtuali. Teorema delle Forze virtuali e Teorema degli Spostamenti virtuali: formulazione dei teoremi per il corpo ligido e relative applicazioni.

Articolazione didattica II corso si articola in lezioni ed esercitazioni; per una migliore comprensione degli argomenti e per una proficua partecipazione alle attività esercitative è necessario che gli allievi abbiano padronanza dei contenuti del corso di Istituzioni di Matematiche 1. E' indispensabile una frequenza attiva.

BIBLIOGRAFIA Appunti del corso a cura di Lian" Dodaro, Carla Ceraldi, Maria Lippiello (in dis­tribuzione presso LUDA COPY). Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.

STATlCAB

Docente: Antuono Castagna

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TEORIA E STORIA DEL RESTAURO

Docente: Stella Casiello

Contenuti: Il rapporto con le preesistenze in età classica: restauri a Pompei tra il 63 e il 79 d.C. Il reimpiego dell'antico nel Medioevo. Gli architetti del Rinascimento e le preesistenze. Interventi sulle fabbriche antiche in età barocca. Restauro e tutela nel periodo neoclassico. Restauro e medievalismo nell'Ottocento: i pensatori francesi. E. E. Viollet-le-Duc. Il restauro nel mondo inglese: J. Ruskin e W. Mon·is. Il restau­ro nell'Ha.lia post:unitaria e la fOliuna,critica di E. E. Viollet-Ic-Duc: le figure di F. Travaghm, C. BOIto, L. Bellraml, A. d Andrade, A. Rubbiani. Il pensiero sul restau­ro in Austria: Alois Riegl. Il restauro in Italia tra le due guerre: G. Giovannoni, G. Chierici, R. Filangieri. Problemi e teorie del restauro nel secondo dopoguerra. Il pensiero di R. Pane e di C. Brandi. Il restauro negli attuali orientamenti.

Bibliografia S. Casiello, R. Picone, E. Romeo, Materiali per la storia della tutela dall'età classica alle codificazioni ot/ocellfesche, CUEN, Napoli 1996. S. Casiello, (a cura di), La cultura del restauro, Teorie e fondatori, Marsilio, Venezia 1996. .

R. Pane, Attualità e dialettica del restauro, antologia a cura di M. Civita, Solfanelli, Chieti 1987. C. Brandi, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1997. G. Carbonara, Gli orientamenti attuali del restauro architettonico, in S. Casie]]o (a cura di), Restauro dalla Teoria alla Prassi, Electa Napoli, ivi 2000, pp. 9-26,

TEORIA DELLE STRUTTURE A

Docente: Francesco Marotti de Sciarra

Contenuti~

Il corso si propone di fornire aJrallievo le nozioni fondamentali riguardanti le strutture monodImcnslonalI plane dotate di deformabilità Ilessionale e i principali metodi di I.<isoluzione di tali strutture. Gli argomenti trattati nel corso sono: VIncolI; dlstorS101l1; ncerca delle reazioni vincolari e delle carat­teristiche della sollecit~zione interna attraverso il principio dei lavori virtuali per sIst~mI 010n01TI1; ncerca delle reazioni vincolmi attraverso le equazioni cardl11alI della stallca; dwgramml delle caratteristiche della sollecitazione interna; equazione differenziale della linea elastica; corollari di Mohr- meto­di per l'analisi di strutture iperstatiche: le equazioni di con gruenza e il principio dei lavori virtuali.

Articolazione didattica lJ corso si articola in le~ioni temiche ed applicative. Alla fine del corso è pro­posto lo svolgImento dI una tesma a caraUcre applicativo sugli argomenti del

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corso che venà discussa durante l'esame finale consistente nella sola prova orale.

Bibliografia V. Franciosi "Fondamenti di Scienza delle Costruzioni", voI. 3, Liguori Editore; V. Franciosi "Problemi di Scienza delle Costruzioni ", voI. 1 e 2, Liguori Editore; E. Viola "Scienza delle Costruzioni", voI. 1, Pitagora Editrice.

TEORIA DELLE STRUTTURE B

Docente: Lucia Bave

Contenuti: Conservando l'ipotesi di rigidità, nel corso si riprendono i concetti di equilibrio e di congruenza già acquisiti nel precedente corso di STATICA, finalizzandoli alla soluzione di strutture costituite dall' articolazione di più corpi rigidi. In seguito, limitatamente alla trave schematizzata attraverso la sua linea d'asse (con­tinuo monodimensionale), si rimuove l'ipotesi di rigidità e si utilizza il modello di comportamento del materiale omogeneo ed isotropo, linearmente elastico, in regime di piccolezza delle deformazioni e degli spostamenti. Tale modello risulta sufficien­temente appropriato per descrivere un' ampia classe di problemi reali. Le conoscen­ze che si acquisiscono consentono un primo approccio concreto alla progettazione strutturale e costituiscono la premessa necessaria ai successivi corsi di Scienza delle Costruzioni, Tecnica delle Costruzioni e Progetto di Strutture. Cinematica Vincoli mutui. Distorsioni. Sistemi meccanici. Casi piani: centri di rotazione relativi, catene cinematiche e loro proprietà, diagrammi degli spostamenti. Statica Comportamento statico dei vincoli mutui. Equilibrio dci sistemi meccanici: metodi di soluzione analitici e grafici. Caratteristiche di sollecitazione intema: leggi di vari­azione e diagrammi. Analisi di tipologie strutturali, estratte da progetti di rilevante interesse architettonico. Principio dci Lavori Virtuali Applicazione di tale principio ai sistemi meccanici per la soluzione di problemi sta­tici e cinematica, Cenni di Geometria delle masse Baricentro. Momenti del primo e del secondo ordine di un sistema di masse discre­to e continuo. Definizione di direzioni e momenti principali d'inerzia. Teoria elementare dci corpi elastici Concetto di deformazione estensionale e scorrimento angolare. Concello di tensione normale c tangenziale. Prove di laboratorio sui materiali duttili e fragili; legge di Hooke. Ipotesi di piccolezza degli spostamenti e sue conseguenze. Analisi della tra ve come continuo elastico monodimensionale Il solido trave. La trave rettilinea in problemi piani. Equazioni indefinite di equilib­rio e congruenza. Legami costitutivi. Teoria tecnica della trave Metodi per lo studio della deformata della trave: equazione della linea elastica; corollari di Mohr. Strutture iperstatiche: metodi per la ricerca della soluzione equi-

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librata e congruente.

Bibliografia: C.A. Anselmi: Appunti di teoria delle Strutture E. Viola: Esercizi di Scienza delle Costruzioni voI. 2 O. Belluzzi: Scienza delle Costruzioni voI. l R. Baldacci: Scienza delle Costruzioni voI. 2

ECONOMIA ED ESTIMO AMBIENTALE

Docente: Luigi Fusco Girard

Contenuti minimi del corso Elementi di economia ambientale - L'economia ambientale e l'economia ecologia. Lo sviluppo sostenibile: le sue diverse dimensioni e le ripercussioni sulle valu­tazioni. Elementi di microeconomia - Le teorie della produzione e dei costi. Le economie di scala. La concorrenza perfetta: l'equilibrio di impresa nel breve e lungo periodo. Teoria e metodo/agio estimativa - I principi dell'estimo. La stima del valore di mer­cato del prodotto edilizio, dei fondi agricoli e delle aree edificabili. Il costo della nuova produzione edilizia. Il costo del recupero e della conservazionc dei beni cul­turali. La valutazione delle risorse senza mercato - Il metodo di Clawson; i prezzi edonici; la valutazione di contingenza. Le volutazioni integrate per lo s\'iluppo sostenibile - Le analisi multicriterio. I metodi di valutazione dei piani e dei progetti - L'analisi finanziaria e l'analisi costi-benefici.

Articolazione didattica 11 corso sarà articolalO in lezioni teoriche ed esempi applicativi.

Bibliografia F0l1e C., B. de Rossi, Principi di economio ed estimo, Etas libri, Milano, 1983. Fusco Girard L., Risorse architettoniche e culturali: valutazioni e strategie di con­servaz.ione, Angeli, Milano, 1987. Fusco Girard L., P. Nijkamp, Le valutazioni per lo sviluppo sostenibile della città e del territorio, Angeli, Milano, 1997. Fusco Girard L., Forte B., Cerreta M., De Toro P., Forte F. (a cura di), L'uomo e la città. Verso uno sviluppo umano e sostenibile, Angeli, Milano, 2003. Koutsoyannis A., Microeco}1omia, Elas Libri, Milano.

DIRITTO URBANISTICO

Docente: Guido D'Angelo

Contenuti:

Il regime dei suoli c l'indennità di esproprio. - Il problema della pianificazione perequativa. - Il nuovo ordinamento delle autonomie locali - La città metropolitana - Difesa del suolo e piani di bacino. - Valutazione d'impatto ambientale - La legge sulle aree protette - La tutela de11' ambiente - Piani territoriali di coordinamento -Piani delle aree di sviluppo industriale - La localizzazione delle opere pubblIche d'interesse statale - Piano intercomunale. -Standard urbanistici ed edilizi - Parcheggi distanze dalle strade.-Piano regolatore generale. - Programma di fabbricazione - Piano Regolatore Particolareggiato - Piano degli insediamenti produttivi. - Piano di zona "16T Lottizzazione e comparti. - Zone e piani di recupero. - I programmI IntegratI. : Programmi di recupero urbano. - Programmi di riabilitazione urbana. - Programmi pluriennali di attuazione. - Conferenze di servizi ed accordi di programma. - I rego­lamenti comunali edilizi. Tutela del paesaggio e dei centri storici - Controllo pre­ventivo e repressivo sull'attività edilizia - Le misure di salvaguardia - Edilizia con­venzionata - Distanze tra le costruzioni - Luci e vedute.

Articolazione didattica: L'esposizione della legislazione urbanistico-edilizia è accompagnata da una valu­tazione critica della normativa vigente, con lezioni ed esercitazioni su casi pratici. E' previsto soltanto un esame orale finale.

Bibliografia: G. D'ANGELO, Legislazione urbonistica, ed. Cedam, Padova, IX edizione 2000. N. ASSINI, Pionij/cozione urbanistico e governo del territorio, Cedam, Padova2000.

PROGETTAZIONE DI SISTEMI COSTRUTTIVI

Docente: Aldo Capasso

Contenuti Il corso, che rientra nella filiera formativa clell'area tecnologica (lCARI2),rapprc­senta un ulteriore contributo alla fonnazione globale dello studente nel percorso

'didattico più generale del ciclo universitario. . . . . Questo corso intende, da un lato precisare il quadro conoscitivo delle ImplICaZIOnI

tecnologiche nella progettazione e nella costruzione cii un organismo architettoni­co- già studiati nei corsi precedenti- dall'altro specificare il ruolo dei sistemi costrutrivi nella realizzazione del bene edilizio. In tal senso la finalità del corso è quella di fornire una strumentazione metodolog­ica in grado di governare la complessità del processo edilizio ponendo una parti­colare attenzione ai sistemi costruttivi .che conformano l'organismo architettonico risponde.ndo alle molteplici esigenze del l' abitare.

Articolazione didattica Una fase informativa che intende mettere a punto una specifica terminologia dei sistemi costruttivi.

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" Una fase teorica che affronta le problematiche, le relazioni e le connessioni delle varie parti dell' organismo edilizio. Una fase applicativa che consiste in una sperimentazione progettuale che tiene conto delle indicazioni teoriche con particolare attenzione verso i sistemi costrut­tivi leggeri. Un esame finale che comprenderà un colloquio sulle tematiche svolte nella fase teorica, sugli elaborati progettuali presentati e sulle considerazioni critiche dei lori contenuti.

Bibliografia AA.VV, Manuale di progettazione edilizia Hoepli Milano, 1995, IV Volume Tecnologie: requisiti, soluzioni, esecuzione, prestazioni E Allen, Come funzionano gli edifici, Dedalo, Bari 1983 Aldo Capasso (a cura) Le tensostrutture a membrana per l'architettura Maggioli Rimini 1993 M. Salvadori R. Heller, Le slrutture in architetluro, Etas libri Milano 1992

TECNOLOGIE DEL RECUPERO EDILIZIO

Docente: Gabriella Caterina

Contenuti: La tecnologia offre al progetto di recupero non solo una conoscenza degli edifici e delle loro parti, di cui si sono forse sottovalutate le profonde implicazioni, ma anche un metodo per affrontare l'ambito delle valutazioni e delle decisioni. La lettura del­l'architettura come sistema costruito, condotta a partire dalla sua materia e dai segni lasciati dalle innumerevoli azioni naturali ed antropiche, consente di cogliere una pluralità di messaggi indispensabili per poter formulare metodiche specifiche e pro­pOHe interventi attenti alla conservazione delle tracce materiali. L'obiettivo del corso è fornire gli strumenti per la definiz.ione di una strategia di progetto che privilegi la conoscenza del costruito attraverso la lettura delle con­dizioni dell'edificio e l'individuazione delle trasformazioni possibili, in relazione ai requisiti espressi dall'utcnza per un suo uso corretto. Lo studente deve essere in grado: di riconoscere il rapporto tra condizioni di degrado e tecniche di intervento, valutando le prestazioni fornite dal costruito ed i livelli cii trasformabilità sia alla scala dell'edificio che a quella urbana; di individuare le relazioni che intercorrono tra i comportamenti clell'edificio c le condizioni di vivibilità al fine cii elaborare un progetto per il recupero dell'edificio esistente.

Articolazioni didattica Il corso prevede lezioni teoriche, seminari ed esercitazioni pratiche. L'esame è final­izzato ad accertare l'acquisizione, da parte dello studente, delle tematiche afrrontate dal corso e nella discussione del progetto di recupcro.

Bibliografia Caterina G. (a cura di), Tecnologia del recupero edilizio, UTET, Torino, 1989. Cantone F. e Viola S., Governare le trasformazioni. Un progelto per le corti di

Drligia in Siracusa, Alfredo Guida Editore, Napoli 2002. Caterina G. (a cura di), Tecnologie di intervento per il recupero di DI'ligia, Liguori Editore, Luglio 2003.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETONICA II] A

Docente: Ludovico Maria Fusco

LABORATORIO Dì PROGETTAZIONE ARCHITETONICA III B

Docente: Francesco BrUllO

Contenuti: La didattica ha come obiettivo centrale qucllo di fornire strumenti e metodi, affinché lo studente sappia impostare criticamente un progetto di architettura (sia per inter­venti ex-novo sia nel già costruito): progetto come azione intellettuale ma con piena coscienza di tutte le complessità - sociali e tecniche - deUe quali deve essere investi­to. Certezze (poche) e dubbi (tanti) nel "pensare l'architettura" (progettare). Sarà indispensabile, a tal fine, determinare le corrette relazioni tra concezione for­male e figurativa ed i requisiti tecnico-impiantistici di qualsiasi manufatto. Scelta didatticamente strategica è quella di indirizzare l'allievo alla conquista delle prime ipotesi figurative attraverso lo studio, paziente e lento, de II' invaso: il percorso, la funzione integrata, la struttura, quali tennini minimi e metodologicamente basilari per la definizione dello spazio architettonico. 11 comunicare degli spazi d'uso, il rap­porto tra interno ed esterno, quello tra ambiente naturale e edificato, tutti Iitenuti sis­temi vitali dell'architettura, nascono da rielaborazioni, riflessioni, nuove idee sulle relazioni tra quei temi primari.

Articolazione didattica: Dovendo affrontare, in quest'anno accademico, una didattica multidiciplinare, coau­divata da altri docenti, sarà più spiccata la ricerca di sintesi, tra ~1iversi saperi e I,..UlIU:'>I,..CIILC, I,..Ìic l'CilIlCtl<111U ~; ~Y;UeIIL;i;Uç la cl>nJpkb~iL;1 ùc; \"'UJlIfll. __ 'liC: P1Ul/1;U d

pa,·tirc ui;t;la meJidZiGne è Jdt!,1; <1l;ctllctlTJCllt; tra saperi spc;l,..ir;~i che ;<1 JlJUl;C-III;i.;I,}lCI

comodità operativa, tende ad isolare in compartimenti stagni. Questa la difficoltà, ed in deriniti va il fascino, della disciplina compositiva intesa come atto sintetico di pro"· cedure che vanno valutate analiticamente per estrapolarne gli elementi e gli stru­menti che concorrono alla definizione del fatto architettonico. 11 corso sarà articola·­lo in: - lezioni ex-cattedra ed esercitazioni, con la paJ1ecipazione dei ricercatori che col­laborano con il docente; - temi intermedi di verifica (almeno due) che saranno assegnati tra novembre e gen­naio da impostare preferibilmente in aula; - correzioni pubbliche ed a campione per stimolare il confronto e le capacità comu­nicative sul progetto e sui temi ricercati dallo studente. Il terzo tema, da sviluppare compiutamente per l'esame, sarà assegnato all'inizio del secondo periodo. Ulteriori contenuti disciplinari, presenti da anni nella didattica del docente, ed il tema di studio d'anno saranno esposti nella prolusione al corso e nelle lezioni immediatamente successive

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Bibliografia: Pierre-Alain Croset, Alvar Aalto.Visioni Urbane, Skira, Ginevra-Milano, 1998 Kenneth Frampton Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Ginevra-Milano, 1999 Renato de Fusco, Trattato di architettura, Laterza, Roma-Bari, 2001 Piero Ostilio Rossi, La costruzione del progetto architettonico, Laterza Roma-Bari, 1996 Pierre von Meiss, Dalla forma al luogo. Un'introduzione allo studio dell'architet­tura, Hoepli, Milano, 1992

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARClllTETONlCA ID C

Docente: Pasquale Miano

Contenuti minimi: Coerentemente con l'impostazione del Corso di Laurea Specialistico, il Laboratorio di terzo anno si configura come il prima sintesi dei risultati conseguiti. In questa ottica saranno affrontati' principalmente le seguenti questioni: l'impostazione "urbana" del progc,,() di architettura; le logiche formali di costruzione delle scelte progettuali; la defini7ione degli spazi di relazione tra gli "oggetti" di architettura; il rapporto t'"a il progetto di architettura e i materiali di costruzione; il rapporto tra le diverse fasi cii clefinizione del progetto. I temi prngeltuali dci Laboratorio assumono il ruolo di punto di rifer1mcnto, a cui dovranno essere riportati i differenti appOli] disciplinari. Nello stesso tempo, sulla base di una impostazione progettuale di riferimento relativa ad un' arca vasta, saran­no individuati diversi temi precisamente definiti nel quadro generale.

Articolazione didattica: Il Corso è articolato in una sequenza di attività tendenti a riflettere direttamente i meccanismi di costruzione del progetto (i I rapporto tra teoria e pratica, gl i intrecci disciplinari, la riflessione sui prodotti parziali, la presentazione ciel prodotto finale).

Bibliografia: Le indicazioni bibliografiche sui singoli argomenti trattati saranno forniti durante lo svolgimento ciel Corso.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETONICA ID D

Docente: Ro/ando Scarano

Contenuti minimi: Numerosi contributi teorici, soprattutto nell'ambito della stori­ografia architettonica, hanno individuato un'analogia fra architettura e linguaggio che ha consentito di trasrerire gli strumenti analitici del discorso e ciel segno lin­guistico al campo dell'architettura, con l'intento cii sviluppare percorsi critici, descrizioni della struttura di articolazione ed interpretazioni dei vaiOli cstetico­comunicativi dell' oggetti architettonico. L'analogia tra urchitettura e linguaggio isti-

tuisce una corrispondenza profonda tra il processo di generazione delle strutture sig­nificanti di una lingua, delle strutture di un sistema di pensiero e di espressione, e il processo di costruzione della forma architettonica. Il corso intende portare avanti un programma che, muovendo dalla constatazione che esiste un carattere comune ai due processi giunga alla descrizione del contesto ambientale e dei modi di produzione della configurazione architettonica. Articolazione didattica: Il Laboratorio sarà caratterizzato da lezioni teoriche sulla impostazione metodologica del processo di progettazione e sulla risoluzione di prob­lemi di composizione architettonica anche in riferimento a tecnologie energetiche alternative. Successivamente si assegneranno le aree-tema di intevento Ci luoghi irrisolti della città: aree dismesse e fronte mare) e i temi di progettazione: edifici museali e centri culturali.

Bibliografia: R. Se arano, Processi di generazione della configurazione architettonica, Fratelli Fiorentino, Napoli 1988. R. Searano, A. Piemontese, Gli strumenti del progetto, Fratelli Fiorentino, Napoli 1996. A.Piemontese, R.Scarano, Energia solare e architettura: ilfotovoltaicofra sosteni­bilità e nuovi linguaggi, Gangemi Editore, Roma 2003. P.Portoghesi, R.Scarano, L'architettura del Mediterraneo: conservazione, trwjfor­mozione, innovazione, Gangcmi Editore, Roma 2003. C.Norberg-Sehulz, Genius Loci, Eleeta, Milano 1979.

FISICA TECNICA AMBIENTALE

Docente: Laura Bellia

Contenuti minimi Generalità - Interazioni energetiche edificio-ambiente - Caratteristiche climatiche dell'ambiente - La localizzazione, la forma e l'orientamento dell'edirieio - La radi­azione solare diretta e diffusa: grandezze radiative totali e monocromatiche, super­fici ideali e corpo nero, proprietà radiative delle superfici reali, bilanci di energia nella valutazione dello scambio termico radiativo, l'effetto serra, i sistemi solari passivi a guadagno diretto, indiretto ed isolato - La luce naturale: caratteristiche, grandezze fotometriche, distribuzioni di luminanza della volta celeste - Sistemi di illuminazione naturale negli ambienti inte111i: livelli di illuminamento e contrasti di luminanza - L'abbagliamento dovuto a luce naturale: melodologie e sistemi per ridurre il fenomeno - Metodi semplificati per il calcolo degli illuminamenti dovuti a luce naturale.

Articolazione didattica La didattica frontale è articolala su lezioni ed esercitazioni e prevede la stesura di un elaborato finale. E' raccomandata una frequenza assidua a tutte le attività didattiche.

Bibliografia Le fonti bibliografiche e i sussidi didattici necessari saranno forniti allo studente durante il corso.

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URBANISTICA A

Docente: Francesco Domenico Moccia

Le maggiori sfide urbanistiche: a) la polarizzazione metropolitana e la desertifi­cazione dei centri minori rurali; b) la città difusa ed il nuovo rapporto città-cam­pagna; c) la terziarizzazione delle metropoli, i centri direzionali, le funzioni com­merciali; d) le aree industriali dismesse e la nuova geografia degli spazi dell'indus­tria manifatturiera; e) innovazioni delle tecnologie di comunicazione e trasfor­mazioni delle infrastrutture; f) la domanda di abitazioni di una società segmentata; g) dotazioni e qualità dei servizi e spazi pubblici di fronte ai mutamenti del welfare; recupero e riqualificazione di quartieri in crisi e degradati. Tipi di piani per livello di governo (regionale, provinciale, comunale), per fasi (generale, programmatico, attuativo) e per settori (insediamenti produttivi, p. com­merciale, di bacino, del parco, di sviluppo, ecc.). Approcci alla pianificazione: a) tcmi emergenti; b) soggetti coinvolti; c) metodi di pianificazione (regolati va, indicativo, strutturale, strategico, partecipato, ... ); ruolo del pianificatore.

Gli argomenti saranno presentati e discussi secondo i loro caratteri generali e con casi studio. In collegamento con laboratori di progetazione, saranno affrontati in modo pratico e propositivo. Agli allievi sarà richiesto la compresnione dei problemi, le 10ro cause e l'esercizio creativo di proposta di soluzioni.

Moccia F. D., De Leo D. (curatori), I nuovi soggetti della pianificazione, Milano, Angeli, 2003 Moccia F. D., Sepe M. (curatori), I progetti integrati territoriali, Napoli, Graffiti, 2003 F. D. Moccia, "Concezioni c pratiche di partenariato", Pier Carlo Palermo (curatore), Il programma Urhan e l'innovazione delle politiche urbane. Il senso dell'esperien­za: inte/prefazioni e pm!,oste, Milano, Angeli, 2002, p. 88-115 ED. Moccia, "Mutamenti del potere nei processi di pianificazione integrata", Archivio di Studi Urbani e Regionali, a. XXXIII, n. 75 (1Il quadrimestre 20(2), p. 133-150 Urbani P., Urbanistica consensuale, Torino, Bollati Boringhieri, 2000

URBANISTICA B

Docente: Michelangelo Russo

Contenuti: Il corso esplora i due aspetti clell'mbanistica che si intrecciano nello studio delle teorie e delle pratiche: la forma clelia città e la forma della società. A partire dal rap­porto arcaico urbs / civitas, saranno studiate le mutazioni in atto nel territorio e nella città contemporanea in relazione ai modi in cui la società cambia, cambiano i com­portamenti e gli stili di vita, muta la domanda di innovazione e di trasformazione

t i

I dello spazio fisico e sociale della città, con riferimento alle radici storiche del rap­porto tra urbanistica e architettura. Ciò comporta un'attenzione per la descrizione delle forme del territorio che cambia, e per le innovazioni della forma e dei contenuti degli strumenti e delle tecniche di pianificazione, a fronte della crisi di un modello di piano "tradizionale". Nelle pratiche urbanistiche e territoriali più avanzate, anche in Italia, si riscontrano modalità innovative nella interpretazione della domanda di trasformazione, che orientano la pianificazione verso una forma strategica ed inte­grata, attenta cioè alla composizione degli attori, alla fattibilità degli interventi, alla valutazione dell'efficacia e alla valorizzazione delle identità e dei caratteri locali, come è dimostrato dalle ultime generazioni dei piani e dei progetti urbani.

Articolazione: Il corso si compone di lezioni e seminari che tratteranno questioni teoriche di fondo, esperienze e casi di studio, per illustrare i contenuti e le ipotesi di lavoro articolate nel programma. Le esercitazioni saranno legate alle tematiche della descrizione e del progetto della città contemporanea; i temi delle esercitazioni saranno selezionati nell'area napoletana, rappresentando problemi di rilevanza territoriale, e saranno discussi in forma collettiva.

Bibliografia: Bianchetti C., Abitare la città contemporanea, Skira Editore, Milano 2003; Corboz A., Ordine sparso. Saggi sull'arte, il metodo, la città e il territorio, Franco Angeli, Milano 1998; Di Biagi P. (a cura di), La Carfa di Atene. Manifesto eframmento dell'urbanistica moderna, Officina Edizioni, Roma, 1998; Gabellini P. (a cura di), Tecniche urbanistiche, Carocci Editore, Roma 2001; B. Secchi, Prima lezione di urbanistica, Editori Laterza, Bari 2000.

ECOLOGIA DEL PAESAGGIO A

Docente: Iacoviello

ECOLOGIA DEL PAESAGGIO B

Docente: Farina

INGLESE

Docellte: Roberta Barresi

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STORIA DELL'ARCHITETTURA I A

Docente: Francesco Starace.

Contenuti minimi del Corso. - Addestramento alla ricerca storico-critica con particolare attenzione al tema sto­

ria-progetto. I contenuti storico-critici della storiografia dell'arte e dell'architettura

impegnata ad interpretare idee ed opere del passato. - Questioni di cronologia e definizioni. Classico, medioevo, rinascimento, pit­toresco, moderno. Vitruvio e l'architettura classica. L'arte, l'architettura gotica e la filosofia scolasti­ca: il Taccuino di Villard de Honnccourt e le cattedrali secondo E.Panofsky (1892-1968).11 classicismo nell'architettura del rinascimento: la "Bramanti opinio". Giardini e abitazioni nei trattati di Serlio e di Palladio. Capability Brown (1716-1783) e il paesaggio pittoresco. I giardini di Luigi e Carlo Vanvitelli a Caserta.

Articolazione didattica. Nel corso del semestre, come esercitazione volontaria ed individuale, si propone allo studente una breve ricerca sulla vita e le opere di un architetto o su un edificio, nei suoi clementi costitutivi: planimetria, prospetti e sezioni, strutture, materiali, ele­menti decorativi.

Bibliografia. J.SUMMERSON, Il linguaggio classico dell'architettura, Torino 1970. F.STARACE, L'esempio di Zeusi. Principi architettonici nell'età antica, seconda edizione, Napoli 1986, pp.l 17 - 142 (Vitruvio); pp. 202- 223 (Bramante). E. PANOFSKY, Architettura gotica e filosofia scolastica, Napoli 1986. C.ROBOTTI, F.STARACE, Il disegno di architettura. L'antico, i giardini, il paesag­gio, Cavallino di Lecce 1993. F.STARACE (a cura), L'acqua e l'architettura. Acquedotti e fontane del regno di Napoli, Lecce 2002.

STORIA DELL' ARCHITETTURA I B

Docente: Maria Raffaela Pessolano.

Programma anno accademico 2003-2004 Sulla linea del classicismo europeo. momenti dell'architettura dal mondo clas­sico al mondo rinascimentale.

Contenuti minimi Sintetica analisi di nodi critici e storiografici (Storia e storiografia, critica, architet­tura)

I. Individuazione di temi volti alla lettura critica delle poetiche dei «momenti» della storia dell'architettura e riferimenti specifici utili alla ricerca proget­tuale.

2. Contestualizzazione degli «esempi» nel momento culturale, storico, politico. 3. Lettura di fabbriche significative

Uarchitettura romana Il mondo «classico». Tecniche, tipo1ogie, spazi. Le esperienze. Uetà medievale «Le rinascite»: ]1 romanico: gli esempi italiani Il gotico: le cattedrali. Il gotico «italiano». L'età rinascirncntale I centri. n rinascimento e «l'antico», Poetiche e protagonisti.

Articolazione didattica Il corso prevede cicli di lezioni intervallati da sopralluoghi, incontri seminari ali e periodiche esercitazioni che avranno ad oggetto episodi di architettura napoletana studiati in rapporto alla stratificazione delle fabbriche e del tessuto urbano.

Bibliografia I. B. WARD - PERKINS, Architet/ara romana, Milano, Electa 1969. S. BETTINI, Lo 'pazio architettonico da Roma a Bisanzio, Bari 1978. H. E. KUBACH, Architettara romanica. Electa 1978. L. GRODECKI, L'Architettura gotica, Milano, Elccta 1976. M. TAFURI, voce Rinascimento, in "D.A.U.", Roma l 969, val. V. P. MURRAY, Architettura del Rinascimento, Milano, Electa, 1978.

nota: All' inizio del corso saranno forniti programma dettagliato cOlTedato di bibli­ografia specifica e materiali didattici.

STORIA DELL'ARCHITETTURA 1 C

Docente: Gaetana Cantone

Contenuti minimi: Il fine della storia dell'architettura, in un Corso di Laurea in Scienze dell'architet­tura, consiste nella formazione intcrpretativa e nel l' acquisizione di competenze pro­fessionali: va quindi finalizzata alla conoscenza di culture, idee e processi proget-

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tuali per giungere a quella comprensione che consente di trarre, dalle sperimen­tazioni storiche, orientamenti e strumenti fonnativi. Lo svolgimento del corso, dedicato allo studio di momenti di storia dell'architettura dal Quattrocento al Seicento, prevede dei riferimenti culturali di opere e di autori e la puntuale lettura di aspetti formali e linguistici, soprattutto per quanto attiene alle stratificazioni (architettoniche e urbane).

Articolazione didattica: Argomenti principali: Le arti e la cultura architettonica nel Rinascimento L'architettura: aspetti e problemi, gli architetti e le opere Temi e modelli nell'architettura del Rinascimento e del Barocco Continuità storica e stratificazioni architettoniche.

Bibliografia: Per l'architettura del Rinascimento: M. Tafuri, L'architettura dell'Umanesimo, Laterza, Roma-Bari 1972 E. Battisti, L'antirinascimento (1962), edizione Garzanti, Milano 1989 M. Tafuri, Ricerca del Rinascimento. Principi, cità, architetti, Einaudi, Torino 1992 Per l'architettura Barocca: R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Einaudi, Torino 1972 G. Cantone, Napoli barocca, Laterza, Roma-Bari 1992, ristampa 2002 G. Cantone, a cura di, Campaania barocca, (Jaca Book) Milano 2003-09-10

STORIA DELL'ARCHITETTURA 1 D

Docente: Gregorio Rubino

Contenuti minimi: Il Corso avrà per tema conduttore il rapporto fra Classicismo e Anticlassicismo l1ella cultura architettonica dell'Occidente europeo. Considerate le particolari esigenze didattiche del primo anno, sarà orientato a fornire un' ampia informazione di base sulle radici storiche della cultura architettonica occidentale, secondo una artico­lazione in tre parti, che muove dalla principali questioni di metodo storico per poi affrontare i temi essenziali della materia in età protostorica e storica, fino alla scom­parsa dell'impero romano. L'iscrizione al Corso è obbligatoria. Sono programmati interventi esterni, seminari e sopralluoghi didattici. L'esame orale si terrà alla fine delle lezioni.

Articolazione didattica: A - Noziol1i di Metodo Storico: Sul significato di Storia e sul significato di Architettura. Storia e Storiografia. Problemi e metodi di storiografia architettonica. B - Teogollie e Cosmogol1ie l1e/l 'Architettura: Dalla Civiltà Megalitica alla cultura urbana ed architettonica dell'Oriente Meditemmeo, della Mesopotamia (Sumeri cd Akkadi), dell'Egitto, di Creta e Mieene. C - La Scoperta dell'Uomo: Caratteri generali della cultura architettonica greca (età Classica cd età Ellenistica) e romana (età Repubblicana ed età Imperiale), Napoli città greco romana.

r----------------Bibliografia: E.H.Carr, Sei lezioni sulla storia, Torino, 1966; S.Giedion, Le origini dell'architettura, Milano 1969; L.R.Palmer, Mil10ici e Micenei, Torino 1969; R.Martin, Architettura greca, Milano 1980; ] .Ward Perkins, Architettura romana, Milano 1989

Antologia di saggi raccolti in una dispensa didattica.

DISEGNO DELL'ARCHITETTURA A

Docellte: Camillo Cubitosi

Premessa All'interno del programma vengono sviluppati alcuni fondamentali temi di didattica connessi con la ricerca. In breve attraverso la ricerca su un contesto urbano, come per i passati Corsi, si introdurranno le varie tematiche connesse con l'analisi di un contesto urbano ampio,poi più circoscritto,fino a prendere in esame l'analisi di un complesso edilizio di notevole valore storico architettonico. Saranno illustrati i criteri per l'uso del mezzo grafico cioè il "disegno", in questo

caso non fine a se stesso, ma come strumento di analisi e raffigurazione di una realtà (quella della città) estremamente complessa, penetrandola, analizzandola, scom­prendone le più segrete implicazioni; la denominazione del Corso" Disegno dell' Architettura",consente un ventaglio di temi didattici amplissimi. L'analisi della città e del suo ambiente permettono di attuare e sviluppare i più svariati argomenti didattici, in modo quasi naturale,al fine di approfondire una metodologia di approccio alla lettura dell'ambiente che rappresenta in buona parte l'approccio alle problematiche della progettazione architettonica. In ultimo è opportuno spiegare perchè dopo Napoli, dopo Siena, dopo Urbino,dopo Roma,dopo Firenze si ritorna su Roma. E' una città che è ricca di eccezionali testi­monianze storico-architettoniche che coprono tutte le epoche, da quella romana ai ns. giorni.Piazze, palazzi, castelli, monasteri, chiese in questi secoli furono costru­ite, ampliate, abbellite, determinando l'immagine della città attuale.

Contenuti del Corso: La didattica del Corso intende formare negli allievi una capacità d'analisi dello spazio architettonico e dell'ambiente urbano attraverso l'uso del Disegno come mezzo d'indagine e di definizione della realtà che ci circonda.

Articolazione della didattica: Il Corso si svolge in due parti: Prima parte: Ottobre/Dicembre trattazione teorica con lezioni, proiezioni di diapos­itive dei lavori già svolti ed illustrazione dell' area urbana di lavoro, che varia di anno in anno. Per l'anno accademico 2003/2004 l'area di studio sarà Roma e la struttura urbana del centro storico.Gli allievi si eserciteranno in aula da disegno sulla planimentria digitale di Roma secondo le indicazioni che saranno loro fornite.

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Sarà tenuto un seminario didattico su Roma di un giorno per illustrare il lavoro d'anno e far si che gli allievi possano disegnare e fotografare sul posto sulla base delle conoscenze acquisite prioritariamente sulle planimetrie., come già fatto lo scorso anno.

Bibliografia: La città senza tempo, Serafina Cernuschi Salgkoff, Il Mulimo,BolognaI981. L'immagine della città, Kevin Lynch.,Marsilio Padova 1964. Esistenza,spazio ed architettura, Christian Norberg Schulz, Officina Roma 1975. La dinamica de/la jorma architettonica, Rudolf Arnheim, Feltrinelli Milano,1981. Siena, Disegno e spazio urbano, Camillo Gubitosi, Giannini Editore,Napoli 1997.

DISEGNO DELL'ARCHITETTURA B

Docente: Guido Riano

DISEGNO DELL' ARCHITETTURA C

Docente: Pasquale De Masi

ANALISI MATEMATICA - GEOMETRIA l - CORSO lA _ MODULO DI ANALISI

Docente: Liguori Fortunata

Contenuti minimi: Gli insiemi Z, Q e R e le operazioni elementari - Massimo e minimo - Estremo supe­riore c inferiore - Funzioni di una variabile: le funzioni elementari e le funzioni trigonometriche - Limiti e continuità - Derivabilità - Massimi e minimi assoluti e rel­ativi - Derivate di ordine superiore - Convessità e concavità - Derivate seconde _ Studio del grafico di una funzione - Formula di Taylor.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni (circa un terzo delle ore a disposizione saranno utilizzate per le esercitazioni). Gli studenti devono sostenere una prova scritta preliminarmente a quella orale.

Bibliografia: P. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Matematica, Liguori Editore, Napoli. M. Bertsch, Istituzioni di Matematico, Bollati Boringhieri, Torino, 1994. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, Val. I, Liguori Editore, Napoli, 1991.

A. Esposito, R. Fiorenza, Lezioni di Analisi Matematica PaIte A B C Liguori Editore, Napoli. ' ",

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I ANALISI MATEMATICA - GEOMETRIA l - CORSO lA MODULO DI GEOMETRIA

Docente: Liguori Fortunata

Contenuti minimi: Matrici - Operazioni sulle matrici - Sistemi di equazioni lineari e loro risoluzione -Vettori del piano e dello spazio - Spazi vettoriali - Geometria analitica del piano -Rappresentazione vettori aie, parametrica e cartesiana di una retta e problemi relativi - Coniche e loro classificazione.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni (circa un terzo delle ore a disposizione saranno utilizzate per le esercitazioni). L'esame prevede una prova scritta ed una orale.

Testi consigliati: 1. M. Bertsch, Istituzioni di Matematica, Bollati Boringhieri. 2. P. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Matematica, Liguori Editore. 3. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, VoI. I, l.iguori Editore. 4. C. Cella, G. Martini, Appunti dalle lezioni di geometria (prima annualità), Silvia Coping.

ANALISI MATEMATICA - GEOMETRIA 1 CORSO IC - MODULO DI ANALISI

Docente: Giulia Martini

Contenuti minimi: Gli insiemi Z, Q e R e le operazioni elementari - Massimo e minimo - Estremo supe­riore e inferiore - Funzioni di una variabile: le funzioni elementari e le funzioni trigonometriche - Limiti e continuità - Derivabilità - Massimi e minimi assoluti e rel­ativi - Derivate di ordine superiore - Convessità e concavità - Derivate seconde -Studio del grafico di una funzione - Formula di Taylor.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni (circa un terzo delle ore a disposizione saranno utilizzate per le esercitazioni). Gli studenti devono sostenere una prova scritta preliminarmente a quella orale.

Bibliografia: l. P. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Matematico, Liguori Editore, Napoli. 2. M. Bertsch, Istituzioni di Matematica, Bollati Boringhieri, Torino, 1994. 3. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, VoI. I, Liguori Editore, Napoli, 1991. 4. A. Esposito, R. Fiorenza, Lezioni di Analisi Matematica, Parte A, B, C, Liguori Editore, Napoli.

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ANALISI MATEMATICA - GEOMETRIA 1 CORSO IC - MODULO DI GEOMETRIA

Docente: Giulia Martini

Contenuti minimi: Matrici - Operazioni sulle matrici - Sistemi di equazioni lineari e loro risoluzione -Vettori del piano e dello spazio - Spazi vettoriali - Geometria analitica del piano -Rappresentazione vettoriale, parametrica e cartesiana di una retta e problemi relativi - Coniche e loro classificazione.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni (circa un terzo delle ore a disposizione saranno utilizzate per le esercitazioni). L'esame prevede una prova scritta ed una orale.

Testi consigliati: l. M. Bcrtsch, Istituzioni di Matematica, Bollati Boringhieri. 2. P. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Matematica, Liguori Editore. 3. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, VoI. I, Liguori Editore. 4. C. Cella, G. Martini, Appunti dalle lezioni di geometria (prima annualità), Silvia Coping.

ANALISI MATEMATICA - GEOMETRIA 1 CORSO 1B - MODULO DI ANALISI

Docente: Carmela Cella

Contenuti minimi: Gli insiemi Z, Q e R e le opcrazioni elementari - Massimo e minimo - Estremo supe­liare e inferiore - Funzioni di una variabile: le funzioni elementari e le funzioni trigonometriche - Limiti e continuità - Derivabilità - Massimi e minimi assoluti e rel­ativi - Derivate di ordine superiore - Convessità e concavità - Derivate seconde -Studio del grafico di una funzione - Formula di Taylor.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed csercitazioni (circa un terzo delle ore a disposizione saranno utilizzate per le esercitazioni). Gli studenti devono sostenere lIna prova scritta preliminarmente a quella orale.

Bibliografia: l. P. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Matematica, Liguori Editore, Napoli. 2. M. Bertsch, Istituzioni di Matematica, Bollati Boringhieri, Torino, 1994. 3. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matemotico, VoI. l, Liguori Editore, Napoli, 1991. 4. A. Esposito, R. Fiorenza, Lezioni di Analisi Matematica, Parte A, B, C, Liguori Editore, Napoli.

ANALISI MATEMATICA - GEOMETRIA 1 CORSO IC - MODULO DI GEOMETRIA

Docente: Carmela Cella

Contenuti minimi: Matrici - Operazioni sulle matrici - Sistemi di equazioni lineari e l~r? risoluzione -Vettori del piano e dello spazio - Spazi vettori ali - Geometna anahtlca del plano: Rappresentazione vettoriale, parametri ca e cartesiana di una retta e problemI relatiVI - Coniche e loro classificazione.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni (circa un terzo delle ore a disposizione saranno utilizzate per le esercitazioni). L'esame prevede una prova scntta ed una orale. Testi consigliati: l. M. Bertsch, Istituzioni di Matematica, Bollati Boringhieri. 2. P. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Matematica, Liguori Editore. 3. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, VoI. I, Liguori Editore. 4. C. Cella, G. Martini, Appunti dalle lezioni di geometria (prima annualità), Silvia Coping.

COSTRUZIONE DELLE OPERE DI ARCHITETTURA A

Docente: Dora Francese

Contenuti minimi L'attuale consapevolezza che le scelte di trasformazione del territorio possano incidere profondamente e irreversibilmente sull'ambiente comporta l'esigenza di attuare un approccio multidisciplinare al progetto di architettura. Ruolo dI un corso del primo anno, formativo e basilare, è dunque quello di fornIre agh studentII meto­di, le procedure e gli strumenti atti a configurare con chiarezza le strategIe decl: sionali del processo di trasformazione, a partire dagli elementI essenzlah ~ semplrcl che configurano l'architellura, e cioè le tecnologie della costruzIOne e ~ matenalr impiegabili nelle diverse fasi. Noto che tecniche e prodotti del mercato, edlhzlO sono sempre più in rinnovamento, in relazione sia alla qualità e alla quantlta delle,nsorse primarie impiegabili, sia soprattutto ai processi di produzi?n~, sar~nno per~l~ forni­ti agli studenti i principi e i metodi per selezionare, tra i varI SIstemI e rnatenali, quel­li maggiormente appropriati all'architettura, al contesto e all'ambiente.

Articolazione didattica Il corso sarà articolato secondo due livelli di interscambio con gli studenti, il primo attraverso lezioni e seminari atti all'acquisizione delle conoscenze fondamentali su tecnologie e materiali per l'architettura, e il secondo p~r m~zz? ~li eser~itazion~ mirate a valutare l'effettiva comprensione da parte degh allrevl dI alcum aspetti salienti della disciplina.

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Bibliografia V. Gangemi Cultura e impegno progettuale, . F. Angeli, Milano 1992 D. Francese Architettura bioclimatica, UTET, Torino 1996 AAVV Manuale di Progettazione edilizia, Hoepli, Milano 1992

COSTRUZIONE DELLE OPERE DI ARCHITETTURA B

Docente: Mariangela Bellomo

Contenuti Minimi del Corso Partendo dalla l~gica sistemica gli allievi verranno guidati nello studio di un organ­Ismo archltettolllco, speclflcandone le parti costitutive. Gli argomenti fondamentali possono essere individuati nel rapporto tra tecnologia dell'architettura e processo edilizio, tra tecnologia e progetto, nel ruolo che materi­ali e tecniche rivestono nel processo di trasformazione dell'ambiente antropizzato. In patilcolare verranno defInite le caratteristiche di materiali ed elementi costruttivi i processi di produzione dcgli stessi e le relative modalità di impiego. '

Articolazione didattica Il corso sarà articolato in lezioni ex -cathedra, in prove ex tempore ed in esercitazioni applicative tese a tradurre in elaborazioni grafiche quanto indicato nelle lezionj, L'esame finale, sostenuto singolannente, consisterà nella illustrazione degli elabo­ratI prodotti e nella dISCUSSIone rclatlva alle tematiche trattate nel corso delle lezioni teoriche.

Bibliografia Claudi de Saint Mihiel, C .. lnnovaz;one tecnologico e archheltura, Edizioni del Grifo, Lecce 1999

Losasso M., Architettura, tecnologia e complessità, Clean Napoli 1991 AA.VV. Manuale di Progettazione Edilizia, voi 4°, Hoepli, Milano 1995 Salvadori M. Hellcr R., Le strutture in architcttui'({, Etas libri, Milano 1990

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA I A

Docente: Antonio Rossetti

Contenuti minimi del corso. Poiché l'architettura, come ,'Arte in genere, non è una scienza ma un giudizio uni­versalmente soggettivo, la costruzione di ogni prodotto architettonico non può essere oggettivamente giudicata più o meno correUa. Ritengo che ogni giudizio sul­l'architettura, sia come conoscenza che come produzione, contenga un senso ed un significato. 11 significato è un parziale giudizio oggettivo; il senso, invece, è apertu­ra al significato. I p~rametri che permettono la conformazione di un senso attengono al bIsogno che nchlede r1 manufatto; alla aggregazione soggettiva dello spazio; al

r luogo dove il manufatto verrà posto. La conoscenza del luogo avviene attraverso un rilievo che, iniziando da una immagine di esso, è apertura al produrre di un manu­fatto fonnalmente analogo alla qualità del luogo stesso.

Articolazione didattica, Riconoscimento della struttura urbana analoga; Giudizio sul luogo, sullo spazio, sul bisogno; Configurazione della struttura formale minima; La forma analoga del manufatto.

Bibliografia A. Rossetti - Prima dell'Architettura, Graffiti, Napoli A. Rossetti - Le formc del jT'{I/l1mento analogo, Graffiti, Napoli A. Rossetti - Progetti di carta, Electa, Napoli

"LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IB"

Docente: Antonio Lavaggi

Contenuti Il Laboratorio introduce gli studenti del I ° anno al progetto di architettura fornen­do loro gli elementi e i fondamenti utili per una prima sintesi architettonica (il prog­etto di un edificio non complesso). Il progetto di architettura è inteso come una sequenza di scelte logiche e trasmissibili e assume quindi i connotati di una costruzione piuttosto che quelli di una creazione o di un'invenzione. Le difficoltà di questo processo sono dovute soprattutto alla molteplicità e alla varietà dei temi con i quali il progetto deve abitualmente misurarsi: il contesto, la storia dell' architettura, la rappresentazione, la tipologia, gli aspetti strutturali, quelli funzionali, quelli impiantistici, l'articolazione formale, la tecnologia, la normativa .... I1laboratorio si propone di descrivere e precisare i temi predetti utilizzando le tecniche propne del mestiere dell' architetto.

Articolazione Didattica Il laboratorio è articolato in lezioni teoriche e in esercitazioni. Le lezioni teoriche affrontano 2 settori: le tecniche del mestiere (indagate attraverso lo studio dei man­uali) e gli aspetti interdisciplinari (affrontati rappol1ando il progetto alle diverse questioni con le guaii deve misurarsi). Tema delle esercitazioni è l'abitazione: saran­no proposte tre esercitazioni nella logica della gradualità (dal più semplice al più complesso): la prima esercitazione propone lo studio di 4 cellule in ordine alle tipologie residenziali più ricorrenti (linea, schiera, torre e ballatoio). Lo studente ela­borerà una scheda (formato A3) per ciascuna delle 4 cellule assegnate. La seconda esercitazione propone lo studio di un progetto alla scala della città, dell'edificio e dell'alloggio; gli studenti elaboreranno una tavola (formato SOx70) per ciascuno dei 3 temi. La terza esercitazione propone il progetto di una serie di abitazioni unifa­miliari associate e schiera. E' richiesta l'elaborazione di almeno 3 tavole (formato 50x70).

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Bibliografia A. Rossi, L'architettura della città. Marsilio editori 1966 L. Quaroni, Progettare UII edificio. Otto leziolli di architettura. Mazzotta, Milano

1977 A. Lavaggi, Prima del progetto-Insegnare a progettare ai primi anni. CLEAN, Napoli 2003

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IC

Docente: Ennio De Crescenzo

Contenuti Lo studio teorico e sperimentale dei processi di fonnatività dello spazio architetton­ico come risultati di sistemi di relazioni fisiche capaci di determinare: l) a livello percettivo la caratterizzazione dello spazio; 2) a livello sociale e culturale la legitti­mazione storica dell'immagine spaziale.

Obiettivi Il fine del Laboratorio è la conoscenza dei processi di jormatività dello spazio architettonico, cioè alla cultura, alla pratica ed esercizio del Progetto, inteso: a) come processo di elaborazione teorica e metodo logica che precede la esecuzione di un opera architettonica c b) come complesso degli elaborati (disegni, calcoli e relazioni) che determinano le forme e le dimensioni di un opera da costruire e ne sta­biliscono i materiali, il modo di esecuzione, le proprietà costruttive, i reciproci impegni tra committenti e costruttore e ne stimano i costi.

Da queste premesse si propone, a scopo didattico, lo studio teorico-sperimentale a) della casa unifamiliare dal 1950 al 2002 e b) una proposta di progetto di una casa "giusta" per single sullo chassis (struttura-ossatura) della "MAISON DOM-INO di LE CORBUSIER del 1914.

Prima fase Il lavoro consiste in uno studio sulle conenti architettoniche del Movimento Moderno dalla seconda guerra mondiale a oggi, e su di un progetto o cii un opera realizzata da un architetto appartenente alla corrente assegnata e studiata.

Seconda fase In questa fase il lavoro consiste nell'applicare sullo struttura-ossatura della MAI­SON DOM-INO le conoscenze teoriche della con-ente architettonica e le sperimen­tali relative all'opera dell'architetto scelto.

Articolazione Il lavoro del laboratorio di progettazione è articolato per fasi che vanno dalle ricerche di gruppo sulle conTnti architettoniche e sul Design (architettura degli interni), alle ricerche individuali sulle teorie e tecniche sul progetto di un opera architettonica (casa unifamiliare) c sulla proposta di progetto di casa "giusta" per single.

-Tipo di prova Due relazioni individuali di sintesi grafica e fotografica sulle tipologie funzionali, fonnali, strutturali e simboliche. Proposta di progetto Relazione e grafici bidimensionali e tridimensionali per una casa "giusta" per Single. Esame finale. Sintesi orale e grafica sulle poetiche e correnti architettoniche del Movimento Moderno e su linguaggio dell'architetto analizzato. Esposizione e descrizione della proposta di progetto. Il programma operativo sarà distribuito e discusso in laboratorio ali 'inizio del corso.

Bibliografia Vittorio Magnano Lampugnani (a cura di), Dizionario SKIRA dell'architettura del novecento, editore SKIRA, Milano 1998. Enciclopedia dell'Architettura Garzanti, Garzanti Editore s.p.a., Milano 1996 Bruno Zevi, Saper vedere l'architellura, Einaudi Editore, Torino 1948. Bruno Zevi, Il linguaggio moderno dell'architettura. Guida al codice anticlassico, Einaudi Editore. Torino 1973. Ludovico Quadroni, Progettare un ed/jicio. Gtto lezioni di architettura, Milano 1977.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1D

Docente: Felice Baione

Contenuti minimi Imparare a progettare 11011 ad arbitrio ma a ragion veduta, attraverso lo svolgimen­to di un esercizio più "esplicativo" che "esecutivo" del progetto, è l'obiettivo prin­cipale di questo Laboratorio. L'apprendimenlo del suo gioco infatti consente sia di definire una prima sintesi elementare, sia di riconoscervi i fondamenti del fare architettura fra scienza c arte del costruire. Il tema affrontato è la progettazione de Il,, casa, frutto non soltanto di un sapere tecnologico quanlo, soprattutto, di un "sapere abitare" da soli e/o con altri in ogni senso, fisico e spirituale, a partire da un rinno­vato rapporto di vicinato e con la natura. Perciò l'interesse principale è orientato verso quegli spazi liberi all'interno e all'intorno, di sotto e di sopra - come cortili e pergolati, logge e giardini - nel cui disegno meglio si rappresenta sia l'idea di abit­abilità della casa - a un tempo "macchina" e "teatro" dell'ospitalità - sia l'idea di convivenzo i11sita nel progetto di architettura - non ancora adeguatamente realizzata nello spazio domestico, né in quello della città-teatro della vita.

Articolazione didattica Il tema viene sviluppato attraverso 3 momenti di studio interrelali, dal quartiere di città al quartino di casc/. Il 10 introduce alla lettura dello spazio utilizzando l'espe­rienza immediata della casa che abito; il 2° al riconoscimento del modello tipologi­co attraverso cui ripensarla come casa abitabile; il 3° alla possibilità di ridisegnarla

I~

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come casa che vorrei più comoda e bella. Inoltre sono previste visitale in città e provale in au la.

Bibliografia -HEINRICH TESSENOW. La costruzione della casa, a cura di Manuel Garcia Roig, Ed. Unicopli SrI, Milano, 1999 (lo ed., Dresda 1909). -Aldo Rossi, L'architettura della città, clup Milano, 1978 (lo ed., Marsilio, Padova 1966). -Antonio Monestiroli, "Le forme dell'abitazione", in L'architettura della realtà, Umberto Allemandi & c., Torino, 1999 (lo ed. clup, Milano, 1979). -La voce Tipo di Carlos Martì Arìs, in Dizionario critico illustrato delle voci più utili all'architetto moderno, diretto da Luciano Semerani, Edizioni C.E.L.!., Faenza (Ravenna), 1993. -Mario Botta, QUASI UN DIARIO. Frammenti intorno all'architettura, Le Lettere editrice, Firenze 2003.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCIllTETTONICA lE

Docente: Maria Vittoria Serpieri

FONDAMENTI DI INFORMATICA A

Docente: G. Starita

Il corso ha la finalità di presentare i concetti base dell'informatica e delle tec­nologie dell'informazione, e di far acquisire agli studenti competenza nell'uso del foglio elettronico per la rappresentazione e l'elaborazione di dati, anche per sempli­ci applicazioni all' architettura.

Contenuti: Concetti di base delle tecnologie ICT - trattamento delle informazioni - linguaggi formali - algoritmi e rappresentazione mediante flow chart - istruzioni e strutture base - linguaggio macchina - codificazione delle informazioni in lin­guaggio binario - bit, byte - codice ASCII - hardware e software - componenti di un pc e loro funzioni - file - funzioni di un sistema operativo.

Il foglio elettronico - tipi di dato - formato celle - rappresentazione e elabo­razione dati con il foglio elettronico - riferimento di cella - formule e copia di for­mule- funzioni predefinite -grafici.

FONDAMENTI DI INFORMATICA B

Docente: Sessa Salvatore

Contenuti minimi: b1timnatica teorica: Architettura generale di un elaboratore: CPU, Memorie RAM e ROM, Dispositivi di memoria di massa - Sistemi operativi - Software di comuni­cazione - Programmi applicativi - Ambiente di programmazione e suoi componenti - MS Office. Foglio Elettronico EXCEL: Ambiente di lavoro: comandi di editing e di formattazione, le formule, gestione dei files e stampe, le funzioni più usate, grafi-

ci: istogrammi e diagrammi cartesiani - Operazioni con le matrici - Sistemi lineari e non lineari - Risolutore e Ricerca Obiettivo - Decisioni logiche. Sistemi Informativi Geografici: Arcview GIS: ArcView come strumento di GIS Mapping - I tipi di Documento in Arcview (Viste, Tabelle, Chart, Layout, Scripts) - Creazione di mappe (viste) - Classificazioni tematiehe - Spatial Analyst Extension: Utilizzo di GRID -Conversione di Shapefile in GRID - Geoprocessing - Map Calculator.

Articolazione didattica: Durante il corso saranno fatte lezioni in aula ed esercitazioni al computer nell' aula informatica della Facoltà. L'esame finale consiste in una prova orale ed in una prova pratica al computer.

Bibliografia: B. S. Gottfried, Excel 2000, McGraw-Hill, 2000. J. Kelly, EXCEL 2000: Guida Completa, EDIZIONI APOGEO, 1999. D.P. Curtin, K. Foley, K. Sen, C.Main, biformatica di base, 2ed., McGraw-Hill, 2003. F. Di Martino, M. Giordano, I GIS: Metodologie e Tecnologie lnfonnaliche, Luda Edizioni, 2002.

TEORIA E TECNICA DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA A

Docente: Adele Picone

Obiettivi: Il corso persegue l'obiettivo di fornire allo studente gli strumenti, tecnici e teorici, necessari alla comprensione delle logiche su cui si fonda il percorso progettuale in architettura, tendendo alla decodificazione degli aspetti trasmissibili del processo di costruzione della forma.

Contenuti minimi: A partire dal "'De Architettura, libri X" di Vitruvio s'intraprenderà un percorso ali 'in­terno della trattatistica che condurrà a "Verso una architettura" di Le Corbusier. Il tentativo, che il trattato rappresenta, di comporre in senso normativa, canonico, j

fondamenti dell' opera architettonica lo rende particolarmente idoneo ad un uso didascalico, per introdurre la complessità del percorso progettuale. Il corso propone quindi, addentrandosi nella complessa articolazione dei molteplici saperi di cui si sostanzia il progetto, un duplice percorso conoscitivo: da una parte lIna lettura tem­atica, che, percorrendo trasversalmente le teorie dell'architettura, enuclea il peso ed il ruolo di alcune componenti del processo progettuale; dall'altra un'indagine all'in­terno del rapporto tra progetto e tecniche del fare, .relazionando l'aspetto tecnico e tecnologico a quello formale. La lettura tematica sarà condotta attraverso le opere dei maestri dell'architettura, lette in relazione ai loro scritti teorici, e proponendo un excursus dentro le metodologie progettuali di alcuni architetti contemporanei.

Articolazione Didattica: Il corso si articola in lezioni teoriche, prove ex-tempore ed un'esercitazione pratica. Le lezioni teoriche si ascrivono ai seguenti settori tematici:

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A) Il trattato di architettura: teoria, tecnica e metodo nelle "regole dell'arte" Le chiavi di lettura: -II progetto in relazione alle divcrse definizioni di architettura' -La .ricerca dell'annoni a (gli strumenti del progetto: geom~tria, modulo e ro-porzione); p -La norma

~'iter ~el tratt,ato è con~~tto in parallelo ad un percorso nella manualistica: dal . Manuale dell Archlletto . dl Rldolfl, al. manuali tipologici, ai manuali tccnici, per ~noltrars., nel pano~ama edltonale deHe n,:"ste dl architettura, usate spesso impropri­amente m gUisa di manuah SI/liSI/cl. Il clclo di lezioni si concluderà fornendo allo st~dente un onentamento alla consultazione consapevole delle riviste di architettura plU dlffuse. B) Dentro il processo di costruzione della forma Saranno affrontati in particolare i temi: .

Il rapporto analisi-progetto; Progetto di architettura e progetto urbano; Architettura e cltta; Forma costrUIta e forma naturale' Tipo e fonna' Progetto e . t P . . ' . preesls enza;

rogetto e stona; Lo SpazJO; Luce, Materia, Peso. C) La dimensione tecnica del progetto Alla luce delle definizioni di "tecnica" "tecnologl'a" e "tettonl'ca'" l' "1 ' , SI ana lzzera l rapporto tra fOJ:ma e struttura nella costruzione in muratura portante e nella costruzJOne mtelmata, per approdare alla trattazione del "principio del rivestimento". Le prove ex-tempore, nel numero dl due m relazione ai settori tematici A e B saran-no svolte m aula sotto forma di prova scritta. '

L'esercitazione ~onsisterà nella predisposizione di un quaderno di schizzi di lettura, m rela~JOne agh a~pettl. teonci trattatl, dl un'architettura da scegliere in un elcnco che sara fornllo ali 101Zl0 del corso.

Sono previsti approfondimenti tematici, solto forma di contributi seminariali, di esperti e docenti esterni.

Bibliografia:

I .m,ateri,ali ~ ,la bi~l.i~.g~afia relativi agl,i argomenti trattati saranno forniti prima di ClaSCUlld J~z~one.' s~ llt.le~e comunque Inlpo.liante che lo studente approfondisca, nelle ore d~ studJO mdlVJduale, la lettura del seguenti testi: Le Corbusler, Verso una architettura, Longanesi, Milano 1989; F. Punm, Comporre l'architettura, Laterza, Bari 2000' L. Quaroni, Progettare un edificio, Mazzotta, Milano ì 977' P. Valéry, Eupalinos o l'Architetto, in "Tre dialoghi", Einm:di, Torino 1990.

TEORIA E TECNICA DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA B

Docente: Aniello Barbarulo

Obiettivi:

~i r!tien~ che il valore di un.'nrchitettura risieda, in prima istanza, nel suo essere I es.Jt~ dI ~~ cert~ n~mero di .scelte coord!nate tra loro secondo una progressione log1~a: de~t1l1at~ a dare um~ nsposta eonVlllcente e condivisibile a questioni for­ma", tunZlona" e tecnologiche. Pertanto l'introduzione degli studenti alla

conoscenza dei lineamenti portanti della ricerca architettonica contemporanea è intesa come percorso di scoperta delle "permanenze" dell'esercizio progettuale, ricerca di paradigmi che non siano del tutto transitori. L'individuazione di regole e di significati del costruire desunli dalla storia è il punto di avvio per la costruzione della coscienza critica dell'apprendista ard,itetto, da esercitarsi tanto nell'interpre­tazione della realtà che lo circonda quanto nella personale ricerca sui contenuti e sul linguaggio de II' architettura .

Contenuti minimi: RiOessioni generali e questioni metodologiche: Definizioni di architettura. Introduzione al progetto di architettura: l'idea di progetto, la modernità, le prospet­tive attuali. Conoscere per progettare: storia dell' architettura e architetture nella storia. Il tema del progetto. Costruzione come continuazione: costruire è un atto critico che rifonda la realtà su cui si interviene. Tipologia e tipizzazione. Elementi e sistemi costruttivi: le regole del buon costruire. Strumenti ed elementi della scrittura architettonica: Geometria, misurazione e modulo. Simmetria e simmetrie. Ripetizione e individualizzazione. Contrasto, traslazione, rotazione, compenetrazione. La luce. I materiali, Ogni argomento sarà affrontato facendo puntuale riferimento ad architetture della storia antica e recente opportunamente selezionate.

Articolazione didattica: Il corso si artlcola in lezioni teoriche, discussioni con gli studenti e prove ex tem­pore. Le lezioni sono strullurate in modo tale da penneltere agli studenti l'immedi­ata verifica della corrispondenza tra le considerazioni teoriche proposte e la tangI­bilità delle architetture di volta in volta considerate. I momenti di confronto diretto con gli studenti hanno lo scopo di attivare la loro interrogazione critica sugli argo­menti affrontati ed, eventualmente, avviare ulteriori approfondimenti. Le prove ex tempore sono finalizzate alla verifica sia del livello delle conoscenze acquisite dai singoli sia dell'efficacia della metodologia didattica messa in atlo.

Bibliografia: Pagine scelle tratte da: GlORGlO GRASSI, Lo costruzione logica de/l'architettura, Padova 1967. LE CORBUSIER, Verso un 'architettura, Milano 1973 [Parigi 19231. ANTONIO MONESTIROLl, Lo metopa e il triglifo. Nove lezioni di architettura,Roma-Bari 2002. FRANCO PURINI, Comporre l'architettura, Roma-Bari 2000. LUDOVICO QUARONI, Progettare /lil edificio. Otto lezioni di architettura, Milano 1977.

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ALDO ROSSI, L'architettura della città, Padova 1966. JOHN SUMMERSON, Il linguaggio classico dell'architettura, Einaudi, Torino 1970 [Londra 1963]. MANFREDO TAFURI, Teorie e storia dell'architettura, Roma-Bari 1968. ROBERT VENTURI, Complessità e contraddizioni nell'architettura, Bari 1980 [New York 1966). BRUNO ZEVI, Il linguaggio moderno dell'architettura, Torino 1973. AA. Vv., Enciclopedia dell'Architettura, (collana le garzatine), Milano 1996 (ristampa riveduta 200 l). I riferimenti bibliografici relativi alle opere analizzate saranno fomiti durante lo svolgimento del corso.

TEORIA E TECNICA DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA C

Docente:Claudio Finaldirusso

TEORIA DELLE STRUTTURE l A

Docente: Ottavia Corbi

Obiettivi L'obiettivo formativo è individuato nello apprendimento dei principi di base che presiedono allo equilibrio delle strutture e che ne regolano il comportamento e la resistenza. L'obiettivo applicativo si identifica nella capacità di analisi di strutture elementari.

Contenuti

Teoria: Sistemi di forze in equilibrio; Atti di moto rigido di un corpo; Sistemi di corpi rigidi e vincoli; Statica e cinematica dci sistemi articolati; Caratteristiche della sollecitazione nelle travi; Diagrammi delle caratteristiche di sollecitazione nei siste­mi di travi; Elementi di Geometria delle aree; Elementi di meccanica dei solidi elas­tici; Stati tensionali monoassiali. Elementi di Teoria della Trave; Sforzo normale; Flessione e Taglio retti; Introduzione alle verifiche di resistenza delle strutture com­poste da travi. Applicazioni.

Articolazione Il corso presuppone la propedeuticità dei corsi di matematica che includono clementi fondamentali del calcolo differenziale e integrale. Vettori, matrici e teoria dei siste­mi lineari .. 11 corso si articola in lezioni teoriche ed esercitazioni applicative.

Bibliografia A. Baratta. "Lezioni di Scienw delle Costruzioni" val. 1.- Liguori Editore. V. 1:"ra11ci05i. "Fondoll1enfi di Scienza de/le Coslruàoni" val. ] ,2,3 - Ligllori Editore. E. Viola "Scienza delle Costruzioni" voI. 1- Piragora Editrice. A Baratta, G.Zuccaro "Introduzione allo Meccanica delle Strultl/re Artico/ore ".

TEORIA DELLE STRUTTURE l B

Docente: Ennio De Rosa

Obiettivi . . f' l' l t' Il corso costituisce il primo approccio ai problemI strutturah e ormsce ~.I e e~endl formativi ~trettamente necessari alla comprensione delle metodologle . I a~~e~~m~ semplici organismi strutturali. Per sostenere l'esame SI deve aver supeIato , di Istituzione di Matematica l.

Contenuti .. . Richiami di teoria dei vettori: vettori liberi, applIcatI ecur~on. . . Cinematica del corpo .igido nell'ipotesi di spostamentl mfmltes.ml. Statica e cinematica dei sistemi articolatI. . .. .. .... d" _ Forze e carichi distribuiti. Caratteristiche d. soliec.tazlOne: leggI dI vallaZlOne e 13

rammi nella trave e nei sistemi articolati:.. ... " bcfinizione di lavoro. 11 teorema dei lavon v.rtuah: sue applIcazlOm per la solUZIOne di problemi statici. Deformazione elastica, legge di Hooke.

Articolazione . .. . .,.."... Il corso si articola i11 lezioni teoriche e~ in esercltazlO111 pratIche 111 CUlI pl mClpI teorici sono applicati a schemi strutturah.

Bibliografia . . . '. . . ( I. E. Dc Rosa: Stai/ca. Llguon EdltOle, Napoh 1999 2. F. Galizia: Quaderni di Esercizi (Dispense): 2.1 Esercizi di Cinematica 2.2 Esercizi di Statica

FONDAMENTI DI URBANISTICA A

Docente: Alessandro Vignozzi

FONDAMENTI DI URBANISTICA B

Docente: Giacinta Jalongo

Obiettivi I d t' che esso Il corso tenendo conto del ruolo prevalentemente cultura e e prope eu .co .. . t' si pone l'obiettivo di fornire un inquadramento metodologlc~) e cultu. aie

n ves e, , .. . . "apportI con le altre delle conoscenze di base della disciplina urbamst.ca ne. SUOI I. b .... discipline. Saranno ovviamente privilegiati I rapportI. tra arch.tettura, ur. amst.c~: desi n e tecnologie, e sarà fatto in modo da far acqUls.re agi. alilev. un~ ~ene ~ con;'scenze preliminari delle tecniche, degli strumentI e delle font. necessalle per. successivi corsi,

Contenuti minimi . . . d' Sarà esaminata, nel contesto della città europea, l'evolUZIOne de. procesSI •

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trasformazione del territorio, considerando in particolare i fenomeni relativi ai pro­cessi di espansione e diffusione urbana e a processi di concentrazione e metropolizzazione. Particolare attenzione sarà rivolta a comprendere il concetto di "spazio": dallo spazio fisico a quello delle relazioni sociali ed economiche: cosa comporta la progettazione dello spazio per abitare; le trasformazioni nella città e nella campagna: dalla città compatta alla città diffusa.

Articolazione didattica Gli argomenti trattati durante il corso saranno articolati nel modo che segue: - definizione del campo disciplinare

le origini della disciplina urbanistica moderna, i motivi per cui è nata e si è sviluppata l'esigenza governare le trasformazioni urbane e territoriali, in correlazione al processo di genesi della città e della dinamica attraversa la quale, si forma ed entra in crisi la città; le ragioni per le quali, per gov ernare la complessità della città moderna e le sue contraddizioni, a partire dal XIX secolo la disciplina della pianificazione urbanistica ha dovuto modificare il suo statuto: i suoi fondamenti, le sue istituzioni, i suoi com plemcnti e le sue attrezzature.

- l'urbanistica italiana e i suoi attuali strumenti operativi dal PRG agli stanelard, dal Piano Esecutivo alle leggi per la casa, dal "comprensorio" alla "città metropolitana", dal piano paesistico al PTC provinciale), dalla pianificazione "classica" agli strumenti urbanistici "anomali", in correlazione all'evoluzione delle situazioni, delle esigenze, dei problemi e delle leggi che ne hanno provocato la formazione e :li ricor l'enti tentativi di "riforma urbanistica". le "parole chiave": piani generali e piani atluativi, zonizzazione, indici, standard urbanistici, vincoli, espropriazioni, edilizia residenziale pubblica, centri storici, analisi funzionale e analisi fisica, abusivismo e condono, deregulation e urbanistica contrattata.

e il piano regolatore generale: i contenuti. - le nuove forme del fare urbanistica • accordi di programma, piani integrati, contratti di quartiere, programmi di

recupero, prusst, nuovi orientamenti e tendenze.

Bibliografia G.Jalongo, Urbanistica e Società, Padova, Cedam, 1986. G.Morbclli, Città e piani d'Europa-La formazione dell'urbanistica contemporanea. Bari, Dedalo 1997. C.Macchi Cassia, Il grande progello urbano, Roma, Nis 1991; in particolare la parte prima. K.Lynch, Progettare lo città, Milano, Etas libri 1990. L.Piccinato, La progettazione urbanistica, Venezia, Marsilio 1988 (ed. or. 1947); in particolare il cap. "La città come organismo", pp. I 17-208.

FONDAMENTI DI URBANISTICA C

Docente: Giovanni Del Conte

INGLESE

Docente: Roberta Barresi

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ANALISI MATEMATICA· GEOMETRIA 2 • CORSO 2A . MODULO DI ANALISI

Docente: Rosanna Ambrosio

Contennti minimi: Integrazione secondo Rieman per le funzioni di una variabile reale - Integrali inde­finiti - Integrazione per decomposizione in somma - Integrazione delle funzioni razionali, per parti, integrazione per sostituzione - Calcolo delle aree di figure piane. Equazioni differenziali ordinarie - Equazioni differenziali del primo ordine a vari­abili separabili - Equazioni differenziali lineari - II problema di Cauchy -Risoluzione delle equazioni lineari del primo ordine e delle equazioni lineari a coef­ficienti costanti. Funzioni reali e vettoriali di più variabili reali - Limiti e continuità - Derivate parziali - Gradiente - Differenziabilità e piano tangente - Derivate direzionali - Massimi e minimi relativi. Integrali di funzioni reali in due variabili reali - Volume di un cilindroide - Formule di riduzione per gli integrali doppi su domini normali - Curve regolari e generalmente regolari - Curve orientate -Lunghezza di una curva - Integrale curvilineo di una funzione reale di più variabili reali. Forme differenziali lineari - Campi vettoriali - Lavoro e integrali curvilinei di una fonna differenziale lineare - Campi conservativi· Forme differenziali esatte.

Articolazione didattica: n corso prevede lezioni ed esercitazioni. L'esame finale consiste in una prova scritta preliminare a quella orale.

Testi consigliati: R. Marcellini, C. Sbordone, Calcolo, Liguori Editore, Napoli. N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Analisi Matematica due, Liguori

Editore. p. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, VoI. I (parte 2), VoI. II,

(parte I e 2), Liguori Editore, Napoli.

ANALISI MATEMATICA . GEOMETRIA 2 . CORSO 2A . MODULO DI GEOMETRIA Docente: Rosanna Ambrosio

Contenuti minimi: Operatori lineari· Rappresentazione di un operatore mediante matrici· Autovalori e autovettori di un operatore. Le coniche· Circonferenza nel piano· Ellissi, iperboli e parabole· Coniche degeneri· Simmetrie, fuochi e direttrici delle coniche· Studio di una conica. Geometria analitica nello spazio· Equazioni parametriche e carte' siane di una retta nello spazio· Equazione cartesiana di un piano nello spazio· Criteri di parallelismo e perpendicolarità tra due piani, tra due rette nello spazio e tra un piano e una retta· La retta di intersezione di due piani . 11 fascio di piani· Problemi relativi a piani e rette nello spazio· Complanarità di due rette e loro punto di intersezione . Distanza tra un punto e un piano· Distanza tra due rette sghembe. Sfera· Equazione del piano tangente alla sfera in un punto· Cilindro· Equazione del cilindro di asse parallelo ad un asse cartesiano· Cono· Equazione del cono di

asse parallelo ad un asse cartesiano· Le quadriche nello spazio· Le equazioni canoniche dell'ellissoide reale ed immaginario, dell'iperboloide a una falda e a due falde, del paraboloide ellittico ed iperbolico.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni (circa un terzo delle ore a disposizione saranno utilizzate per le esercitazioni) L'esame consiste in una prova scritta preliminare a quella orale.

Testi consigliati: P. Marcellini, C. Sbordone, Calcolo, Liguori Editore, Napoli. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, Val. l, (parte I e 2), VoI. Il,

(parte I e 2), Liguori Editore, Napoli. M. Bertsch, Istituzioni di Matematica, Ed. Bollati Boringhieri, Torino. D. Greco, P. Valabrega, Lezioni di Matematica, Val. 2 parte 2, Editrice Levrotto&Bella, Torino.

ANALISI MATEMATICA· GEOMETRIA 2 . CORSO 2B . MODULO DI ANALISI

Docente: Rossana Sarno

Contenuti minimi: Integrazione secondo Rieman per le funzioni di una vali abile reale· Integrali inde· finiti . Integrazione per decomposizione in somma· Integrazione delle funzioni razionali, per parti, integrazione per sostituzione· Calcolo delle aree di figure piane. Equazioni differenziali ordinarie· Equazioni differenziali del primo ordine a vari· abili separabili . Equazioni differenziali lineari . Il problema di Cauchy . Risoluzione delle equazioni lineari del primo ordine e delle equazioni lineari a coef· ficienti costanti. Funzioni reali e vettori ali di pitl variabili reali· Limiti e continuità . Derivate parziali . Gradiente . Differenziabilità e piano tangente . Derivate direzionali - Massimi e minimi relativi. Integrali di funzioni reali in due variabili reali· Volume di un cilindroide . Formule di riduzione per gli integrali doppi su domini normali . Curve regolari e generalmente regolari . Curve orientate . Lunghezza di una curva· Integrale curvilineo di una funzione reale di più variabili rcali. Fonne differenziali lineari· Campi vettoriali . Lavoro e integrali curvilinei di una forma differenziale lineare· Campi conservativi· Fonne differenziali esatte.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. L'esame finale consiste in L1na prova scritta preliminare a quella omlc.

Testi consigliati: R. Marcellini, C. Sbordone, Calcolo, Liguori Editore, Napoli. N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone, Elementi di Analisi MatemaTica due, Liguori Editore. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, VoI. I (parte 2), VoI. n, (parte 1 e 2), Liguori Editore, Napoli.

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ANALISI MATEMATICA· GEOMETRIA 2 . CORSO 2B MODULO DI GEOMETRIA

Docellte: Rossalla Sarno

Contenuti minimi: Operatori lineari - Rappresentazione di un operatore mediant~ matrici: Autovalori e autovettori di un operatore. Le coniche - Circonferenza nel plano - EHISSI, Iperboh e parabole - Coniche degeneri - Simmetrie, fuochi e direttrici delle coniche - Studio di una conica. Geometria analitica nello spazio - EquaZlOn1 parametnche e carte­siane di una retta nello spazio - Equazione cartesiana di un piano nello s~azio -Criteri di paraJ1elismo e perpendicolarità tra due piani, tra due. rette neJ1~ sp~ZlO e tra un piano e una retta - La retta di intersezione di due pl,am - Il fascIo dl plal1l -Problemi relativi a piani e rette nello spazIo - Complananta dI due rette e loro punto di intersezione - Distanza tra un punto e un piano - Distanza tra due rette sghembe. Sfera _ Equazione del piano tangente aHa sfera in un punto - Cilindro - Equazione del cilindro di asse paraHelo ad un asse cartesiano - Cono - EquaZIOne del cono d~ asse parallelo ad un asse cartesiano - Le quadriche nello spazIO - Le equazlOl1I canoniche dell'ellissoide reale ed immaginario, dell'iperboloide a una falda e a due falde, del paraboloide ellittico ed iperbolico.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni (circa un terzo delle ore a disposizione saranno utilizzate per le esercitazioni) L'esame consiste in una prova scritta preliminare a quella orale.

Testi consigliati: . P. MarceJ1ini, C. Sbordone, Calcolo, Liguori Editore, NapolI. P. MarceJ1ini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, VoI. I, (parte I e 2), VoI. Il,

(parte I e 2), Liguori Editore, Napoli. ..... M. Bertsch, Istituzioni di Matematica, Ed. Bollati Bonnghlen, Tonno. D. Greco, P. Valabrega, Lezioni di Matematica, VoI. 2 parte 2, Editrice

Levrotto&Bel1a, Torino.

STORIA DELL' ARCHIETTURA 2 A

Docente: Giulio Pane

Contenuti: Lessico architettonico - Il gusto classico - Tradizione e innovazione nell'architettura rinascimentale - Il Rinascimento nell'Italia meridionale - Il Manierismo metafora della transizione - Il barocco romano: Pietro da Cortona, Bernini, Borromini - Le opere di Frà Nuvolo, Grimaldi, Di Conforto e Fanzago - La cartografia napoletana e la critica delle fonti - Domenico Antonio Vaccaro e il rococò napoletano - Cenm sul­l'architettura e l'urbanistica dell'Ottocento - Il naturalismo strutturale di A. Gaudi­Le ragioni del razionalismo architettonico; Le Corbusier - Architettura e nuovi materiali; Perrel e Mies - La questione dei centri storici - La storiografia come attiv­

ità metaprogettuale; storia e progetto.

r Articolazione didattica: Gli ~rgomenti seguiranno un calendario dettagliato. Tutte le lezioni prevedono, ave pOSSIbIle,. I relatIvi sopralluoghi illustrativi. Si svolgeranno sedute seminariali sugli argomentI trattatI. L'accertamento dello studio avrà luogo anche con esercitazioni su apposite schede.

Bibliografia: Testi di riferimento. Le sezioni oggetto di studio ed eventuali ulteriori integrazioni blbhograhche saranno indicate durante lo svolgimento del corso. 1. SUMMERSON, Il linguaggio classico dell'architettura, Torino 1970. R. PANE, Il Rinascimento ne/l 'Italia meridionale, Milano 1975- I 977. R. PANE, L'architettura napoletana dell'età barocca, Napoli 1939. p. PORTOGHESI, Roma barocca: storia di una civiltà architettonica, Roma 1967. B. ZEVl, Storia dell'architettura moderna, Torino 1950 e sgg.

STORIA DELL' ARCHIETTURA 2 B

Docente: Giallcarlo Alisio

Contennti: Il corso è finalizzato allo studio del1e origini e dello sviluppo urbano della città di Napoli, con pal1icolare riferimento agli interventi attuati nei secoli XVlll-XIX, ossia dalla venuta di Carlo di Borbone sino al risanamcnlo ed ampliamento successivi all'epidemia colerica del 1884. A tale scopo si terr~nno lezioni introduttive riguardo alla struttura urbana dal1'epoca dI fnndazlOne al vIceregno austriaco, ponendosi ,'accento sulle presenze architet­to~Jiche significative nel1a dinamica dei luoghi e sui nuovi poli di sviluppo sorti in eta modcrna.

Lo strumento cartografico ed iconografico costituisce un utile sussidio per la lettura e conoscenza del1e trasformazioni, nonché delle scelte politico-sociali adottate dai governanti succedutisi. Il caso Napoli è da ritenersi significativo quale modello di riferimento per un approccIo metodologico finalizzato allo studio dei centri storici o di parti di essi, coghendosl l'opportunità di questa scelta per la vicinanza dell' area di studio.

Articolazione didattica: 11 corso sarà svolto attraverso lezioni teoriche, esercitazioni, e sopralluoghi volti alla conoscenza delle arce oggetto di significativi interventi. Le esercitazioni previste sono da intendersi quali momenti di verifica della preparazione dell'allievo sugli specifici argomenti. A tal fine all'interno del pro­gramma rientra l'elaborazione estemporanea di grafici sintetici riguardanti aspetti emblematlcl delle trasformazioni urbane ed architettoniche.

Bibliografia: G.c. Alisio, Sviluppo urbO/lO e struttura della città, in "Storia di Napoli", voI. VIll, Napoli, E.S.I., 197 I, pp. 313-359. G.c. Alisio, Urbauistica napoletlll](/ del Settecento, Bari, Dedalo, 1979. G.C. Alisio, Lamont Young. Utopia e realtà nell'urbanistica napoletana

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dell'Ottocento, Roma, Officina Ed., 1978 G.C. Alisio, Il Vomero, Napoli, Electa Napoli, 1987. Alla bibliografia sopra indicata va aggiunto il materiale didattico fornito diretta­mente agli allievi ad integrazione degli argomenti di studio. Si consiglia, a scopo di consultazione ed approfondimento del tema relativo agli interventi sui quartieri bassi: G. C. Alisio, Napoli e il risanamento. Recupero di una strullura urbana, Napoli, Edizioni E. S. I., 1980.

STORIA DELL' ARCHIETTURA 2 C

Docente: Renato De Fusco

Contenuti: Il corso si propone di offrire agli studenti una visione d'insieme dell'architettura contemporanea dall' eclettismo storicistico all' Alt Nouveau, dal razionalismo all' ar­chitettura organica, dal decostruttivismo al minimalismo, dal transculturalismo all'architettura telematica. Ma più che "mostrare come le cose sono andate", si intende fornire indicazioni di metodo per imparare a leggere l'architettura. Peltanto lo studio dei singoli linguaggi architettonici, o codici-stile, sarà coadiuvato dall'ap­profondimento di concetti, teorie e metodologie - consolidate e nuove - volte a creare una griglia di criteri e norme, utili guide alla disciplina.

Articolazione Didattica Il corso si articola in due parti. La prima mira a fornire allo studente gli strumenti conoscitivi generali per muoversi nella storia dell'architettura nonché per conoscere e praticare oggi il mestiere di architetto. La seconda è dedicata allo studio dell'ar­chitettura dalla seconda mctà del1'800 ad oggi e sarà suddivisa ulteriormente in due fasi: esposizione delle condizioni storico -sociali, delle poetiche, dei protagonisti per ogni codice-stile individuato; b) studio delle opere più significative corrispondenti a quel codice. Il corso prevede, oltre alle lezioni, seminari e dibattiti con gli studenti atti a verifi­

care il grado di apprendimento e a colmare eventuali inceltezze c lacune conoscitive.

Bibliografia R. De Fusco, Storia dell'architettura contemporanea, Laterza, Roma -Bari 2000. R. De Fusco, TraI/aio di architettura, Laterza, Roma-Bari 2001.

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA A

Disciplina caratterizzante: "Materiali e progettazione di elementi costruttivi" Moduli integrativi: "Tecnologia dell'architettura - applicazioni" ; "Fondamenti di tecnica delle costruzioni

Docente: Claudio Claudi de Saint Mihiel

Contenuti mimnimi del corso Il laboratorio mira essenzialmente a orientare le conoscenze prevalentemente

r I

teorkhe acquisite dagli allievi nel lO anno (corso di Costruzione delle opere di archltettu:a), verso una prasSI progettuale che si basi: sulle conoscenze di materiali e proceSSI, sul ~odo p'Ù approprimo di i:npiegare quanto offerto dalla produzione mdustnale, sull mdlvlduazlOne del cnten che portano a scegliere una determinata solUZIOne costruttIva, sull' approccio esigenziale-prestazionale. L: al1i~vo v~rrà guidato verso la progettazione di un organismo edilizio semplice ma dI CUI d~vra essere m grado dI dettagliare e controllare tutti gli aspetti progettuali­esecutIVI: dagh aspetll tlpologici e linguistici alla concezione strutturale, dalle scelte matenche,alle s~quenze ~?struttive. Dovrà, inoltre, essere in grado di leggere ed 1n~erpre:are I organismo edIliZIO come un sistema in cui interagiscono i diversi sub-sl.steml che concorrono a conformarlo, sviluppando la capacità di riconoscerli dI mdlvlduare le gamme di possibili opzioni finalizzate alla risoluzione di un medes: Imo problema, e quindi di valutarne le diverse potenzialità e motivame le scelte.

Articolazione Didattica Il 30% del monte ore sarà dedicato a lezioni ex-cathedra per approfondire, soprat­tutto attraverso la lettura ~ ranalisi di esempi di architettura emblematici, le prob­lem~tlche relatIve a matenal!, processi, sistemi di lavorazione, costIuzione e mon­taggIo, caratteristiche di prodotti, semi lavorati componenti. La restante parte verrà dedIcata alla messa a punto degli elaborati necessari a rappresentare un progetto compIUto m tuttI I SUOI prmclpah aspetti.

Bibliografia

Claudi de SI. Mihiel, Nuovi linguaggi e nuove priorità, in "Modulo" n. 283, 2002. i602Claudl de SI. Mlhlel, Industrializzazione e trmierù"e"to, in "Modulo" n. 283,

C.. Claudi de SI. Mihiel, Innovazione tecnologica e architettura, Edizioni del Gnfo, Lecce 1999.

E. Zambelli, P.A. Vanoncini, M. Imperadori, Costruzione stratificata a secco Maggioli, Rimini 1998. . ,

E. Dubosc, Petie méthode de construction, Edition Carré, Paris 1997.

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA B

Disciplina caratterizzante: "Materiali e progettazione di elementi costruttivi" Moduli integrativi: "Tecnologia dell'architettura - applicazioni" ; "Fondamenti di teCnica delle c01-:>truzioni.

Docente: Claudio Grimellini

Obiettivi

Il C?~'so si ripromette di fOl11ire .a110 studente le conoscenze necessarie al govemo dell rterp;ogettuaJe nel passaggIo dall'ideazione alla realizzazione, controllandole relaZl0~] mtercorrenti tra materiali, tecniche costruttive ed esiti architettonici e detennll1ando, nel contempo, le soluzioni appropriate in rapporto all'ambiente, alla confIguraZIOne spazrale ed ai connotati figurativi dell'organismo edilizio. Con tale frnalrta lo studente viene guidato nell' approfondimento individuale di un' esperien-

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za progettuale complessa, nella quale gli ele;nenti del ~istem~ tecnologico ~i~no motivatamente scelti in funzione del moltepliCI reqUIsiti che I orgamsmo ediliZIo deve possedere. Le lezi?ni teori?he, delIa disciplina caratterizzante (Materi.ali e progettazione di elementi costruttivI) e del eontnbutl del moduli IntegrativI, ,saran­no, pertanto, orientate all'acquisizione di strumeml con 1 quali effettu~re I IndIs­pensabile controllo delle potenziali prestazioni del Singoli compon~ntl di un manu­fatto edilizio nelle fasi della realizzazione, della gestione-manutenzIOne e della dis­

missione.

Contenuti ., . Attraverso la spelimentazione progelluale lo studente dovrà acquisir~ la capa~It~ di governare il sistema di relazioni eSlstente tra materiall, procedlmenl1 ~ostru~tlvl ed esiti funzionali, figurativi e di consistenza ambientale dell'opera archltellonIca. Lo studente dovrà: riconoscere i rapporti di coerenza e chiarezza tra uso dei materiali e logica di I~vo: razione degli stessi; tra logica del disegno dei singoli componenti e loro prestazIOnI ; tra logica degli spazi progettati e lugica delle funzioni; ... . . avere la capacità di controllo del ruolo che svolgono I matenalr, gli elementi,. I pro­cedimenti costruttivi nella progettazione, nella costruzione, nella manutenzIOne e nella gestione di un manufatto edilizio.

Articolazionc L'attività del laboratorio sarà suddivisa in due parti, teorica e progettua1e. L'esame finale, So~tClllltO singolarmente illustrando e commentando i~ prog~tto elabo:at~ durante il Corso, sarà integrato con UTI colloquio sugli argomentI trattati nelle leZiOni

teoriche.

Bibliografia AAVV: Costruire" regol" d'arte (7 voli.), Be.Ma Editrice, Milano 1989/1992; AA.VV., Manuale di progettazione edilizio, Fondamenti, strumenti, norme (6 voli)

Hocpli, Milano 1992/95; . .. Y. Gangemi (a cura di), EmelXe!lzll umbiente. Teorie e spenmentaz.lOJJ/ de/h, JJfOg-

ello:,Ìone {/}nbientale. Clean, Napoli 200 I. . C. Grimellini (a cura di), RiobitaJ'e i convenIi. II complesso convenlLlale di San sCl'ero alla Sonitò in Nopoli, Clean, Napoli 20()(). A. Passaro (a cura di:). Progetlo abitore perde. Ricerche, progetti e tecniche per l'e­C()('olllp"tibilità ambientole. Giannini, Napoli 2000

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA C

Disciplina caratterizzante: "Materiali c progettazione di elemcn,ti costruttivi" . . Moduli integrativi: "Tecnologia dell'architettura - applicazioni" ; "Fondamenll di tecnica delle costruzioni

Docente: Antonio Passaro

Obiettivi Il Laboratorio di Costruzione del]' Architettura, attraverso un' offerta e1idattica

pluridisciplinare, intende fornire allo studente una metodologia operativa atta a con­trollare, nella stesura del progetto di architettura, il sistema di relazioni fra materiali, procedimenti costruttivi ed esiti funzionali, figurativi, ambientali e gestionali. Il corso, pertanto, si pone]' obiettivo di mettere lo studente nelle condizioni di operare scelte congruenti tra le molteplici soluzioni tecniche, sia tradizionali sia innovative, e di misurarne il grado di integrazione ed i relativi i livelli prestazionali.

Contenuti

L'attività del Laboratorio sarà caratterizzata prevalentemente dallo sviluppo di una sperimentazione progettuale, che avrà come oggetto lo studio di un repel1orio di componenti e di sistemi costruttivi. Nell 'iter progettuale lo studente sarà guidato nelle scelte di soluzioni tecniche appro­priate che siano capaci di soddisfare i molteplici requisiti che un organismo edilizio deve possedere, controllando, nel contempo, la effettiva realizzabi/ità. Le lezioni teoriche, della disciplina caratterizzante e dei moduli integrativi, saranno finalizzate a fornire le conoscenze necessarie alla individuazione del rapporlo tra procedimenti costruttivi ed esiti architettonici e al controllo della qualità mediante la teoria esigenziale-prestazionale. Gli argomenti trattati, pertanto, riguarderanno: il ruolo dei materiali nel progetto di architettura; i materiali e le tecniche costruttive; l'ecocompatibilità dei materiali; tecniche costruttive nell'architettura; sistemi ed elementi costruttivi; architetture in legno, acciaio, calcestruzzo armato c muratura; approccio tecnologico nel progetto di architettura; la classificazione del sistema tecnologico; il concetto di qualità: le esigenze, i reguisiti, le prestazioni; l'analisi esigenziale-prestaziollale per il controllo di qualità; l'innovazione tecnologica in edilizia;

Articolazione

II processo progcttuale proposto prevede un'articolazione in diverse fasi, ciascuna delle quali dovrà essere conclusa in tempi prestabiliti. Nel corso dell'attività di laboratorio, in corrispondenza clelle diverse fasi di appro­fondimento progettuale, verranno fornite tutte quelle informazioni di carattere teori­co e metodologico necessarie allo sviluppo dell'applicazione operativa. Il Laboratorio, quindi, si articolerà attraverso l'alternanza e l'integrazione di diversi livelli di attività: Lezioni teoriche; Seminari di approfondimento su materie specifiche; Elaborazioni grafiche a caraltere progettuale; Confronto e discussione per la verifica delle soluzioni progettuali.

Bibliografia

(La bibliografia di base e di consultazione sarà integrata da ulteriori ril'eri­menti e materiali di documentazione didattica durante il corso della espericnza del laboratorio)

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AA.vV., Manuale di progettazione edilizia. Fondamenti, strumenti, norme (6 voli). Hoepli, Milano 1992/95; AAVV, Costruire a regola d'arte (7 voli.), Be.Ma Editrice, Milano 1989/1992; V. Gangemi (a cura di), Emergenza ambiente. Teorie e sperimentazioni della prog­ettazione ambientale. Clean, Napoli 2001. A. Passaro. Costruire e dismettere. Nuove strategie per il riciclaggio in edilizia. Arte Tipografica, Napoli 1996. A. Passaro (a cura di:). Progetto abitare verde. Ricerche, progetti e tecniche per l'e­cocompatibilità ambientale. Giannini, Napoli 2000

LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL' ARCHITETTURA D

Disciplina caratterizzante: "Materiali e progettazione di elementi costruttivi" Moduli integrativi: "Tecnologia dell'architettura - applicazioni" ; "Fondamenti di tecnica delle costruzioni

Docente: Paola Ascione

Contenuti mimnimi del corso Il contributo didattico intende fornire gli strumenti teorici e metodo logici necessari

alla comprensione delle logiche e dei processi che rendono costruibile il progetto di architettura. Lo studente è indirizzato all'individuazione della congruenza tra soluzioni tecnicamente 'possibili' e soluzioni qualitativamente soddisfacenti ossia più congruenti al contesto reale e specifico del progetto. I! lavoro in aula riguarderà un'esercitazione progettuale relativa a una costruzione 'semplice'. I! progetto dovrà raggiungere un livello di definizione di dettaglio tale da individuare materiali, sistemi ed elementi costruttivi congruenti con le specifiche esigenze compositive, funzionali e tecnologiche.

Articolazione Didattica Il laboratorio sarà strutturato in: lezioni teoriche di inquadramento generale; semi­nari su specifiche questioni di progetto; esercitazioni, costituite dal lavoro individ­uale svolto in aula.

Bibliografia Aa. Vv., Manuale di l'rogettazione edilizia, Hoepli, Milano, 1994, si consigliano i voI\.3 e 4 A.Vitale, P. Asciane, A. Falotico, M. Perriccioli, S. Pone, Argomenti l'er il costruire contemporaneo, Franco Angeli, Milano, 1995 Grande Atlante di Architettura, collana enciclopedica cii tecnologia deHe costruzioni edita daH'Utet, Torino, 1999, in particolare si consigliano i volumi 1,3 e 7 Massimo Perriccioli (a cura di), Tele e Telai, Argomenti di Cull1lra tecnologica della progettazione, Sala editori, Pescara, 2DD 1

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante:

COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 2A

Docenle:Sandro Raffone

Contenuti: L'architettura è un'arte limitata ma autosufficiente che si esprime con mezzi propri e proprie regole prescritte dalle convenienze d'uso e di economia, dane tecniche costruttive, dai materiali e da11a giusta misura. Infine assume il significato in ragione di uno scopo. La composizione ed il progetto d'architettura saranno impostati nel confronto dei quesiti del cosa, dove, come, perché e quando. Il cosa individua il soggetto, il tema od il tipo (tempio, teatro, monumento, strada, giardino, museo, case a schiera, caffettiera, vi11a, ponte, grattacielo, officina, ecc.). I! dove fornisce le caratteristiche ed i limiti del luogo o del sito, investe l'urbano ma anche valenze distributive, di posizione e d'orientamento. Il come è il fattore centrale per portare a soluzione gli altri faUori. Il perché coniuga lo stato di necessità con le valutazioni di giudizio de11'interven­to. Il quando mette in rapp01to i significati del passato nel presente e la consapevolez­za de11a vocazione alla permanenza dell'architettura, la sua durata fisica e di signi­ficato nel futuro. Il rifiuto di rassicuranti repertori di forme, stili e tipi cui attingere obbligherà ad investigare l'essenza dei temi e quindi di scoprire la soluzione più appropriata (al sito ed aH'intervento) dal processo ciel progetto. Le priorità attribuite al tema, al luogo ed a11e regole dell'architettura porteranno il progetto ad incontrare la FOlma.

Articolazione didattica: Argomento privilegiato de11a didattica sarà il come si imposta e si ricerca la dispo­sizione più conveniente delle parti componenti il tema architettonico. L'insegnamento avverrà per mezzo lezioni, spiegazioni e discussioni collettive sui temi ed i problemi progettuali. La pratica del come attiverà ne11'a11ievo la curiosità di conoscenza del1'architettura con la graduale capacità di giudizio e la respons­abile valutazione critica del proprio operato.

Bibliografia: Oltre il possesso e l'uso di un Manuale come que110 dell'USIS-CNR o Ncufert ed un libro ben i11ustrato di storia dell'architettura, è consigliato "Napoli - Il tema della doppia facciata" di Sandro Raffone ed CLEAN. Altre letture specifiche saranno indicate dal1e necessità e degli sviluppi del corso ma sarà cura di ogni al1ievo imparare a costruirsi la biblioteca personale in ragione della crescita degli interessi operativi e degli stimoli culturali.

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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante:

COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 2B

Docente:Anna Maria Puleo

Contenuti L'architettura va conosciuta nei suoi caratteristiche concrete, fisiche, in quanto fatto artistico e strumento espressivo, che comunica i propri contenuti, viene usata dalla gente, esprime le istanze di una società. Pur condizionata e interprete della realtà, è il risultato autonomo di una costruzione, che si attua nell'ambito della disciplina e si struttura secondo un ordine interno in applicazione dei suoi principi. Finalità della didattica è innescare un processo di conoscenza e di sperimentazione delle leggi interne della composizione architettonica e delle relazioni tra architettura e contesto. attraverso lo studio di progetti conclamati e l'esercizio progettuale.

Articolazione Didattica Il lavoro degli studenti consiste nel ridisegno di alcune opere assunte come riferi­menti dell'esercizio progettuale, nella lettura clel contesto in cui si interviene; nella composizione di poche case e piccoli servizi intorno a uno slargo nella zona di espansione di un piccolo centro della Campania.

Bibliografia AA.VV., Traguardando le colline. Pmgerti per Roccapiemonte, Cuen, Napoli 1999: Samonà, lO anni di architetture, Officina edizioni, Roma 1992; Gravagnuolo, La progettazione urbana in Europa. 17S0-1960,Laterza, Roma- Bmi 1991 Monografie sull'opera di esponenti dell'architettura moderna e contemporanea.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante:

COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 2C

Docente:Antimo Rocereto

ContenutiObiettivo del Laboratorio è guidare gli studenti del 2° anno ad elaborare un progetto di un manufatto architettonico monofunzionale , corredato di tutti gli elementi grafici previsti dalla vigente normativa (Legge 109/94).11 laboratorio for­nisce gli strumenti tecnici che gli consentano di concepire ed illustrare un organis­mo architettonico, supposto in luogo reale della città,sulla base un quadro esigen­ziale preciso- Inteso come costruzione logica, piuttosto che una mera operazione creativa,l'esercizio progettuale è indifferente alla funzione, ma non prescinde dalla analisi del sito,dal quadro esigenziale e dai vincoli delle condizioni urbanistiche. Pertanto saranno esplicitate le relazioni profonde che si stabiliscono sempre tra l'ambiente, il manufatto, e le ragioni della sua forma. Lo strumento idoneo ad illus­trare le suddette relazioni è il disegno a scala urbana. -Nel rappOl10 con le tecnolo­gie l'obiettivo è "la progettazione integrota "intesa come rapporto architettura e logica delle tecnologie, ovvero tra architettura /ingegneria.

Articolazione Didattica A-lezioni teoriche di : tecniche compositive e strumenti di linguaggio (disegno, fotografia, modellistica) -storia dell'architettura contemporanea e caratteri tipologi­ci e morfologici tratte dal panorama delle esperienze, nazionali ed internazionali , riferite al tema d'anno-.Esercitazioni in cui si elaborano 3 grafici ed una relazione volti ad illustrare rispettivamente ,vincoli, obiettivi ,esiti formali e riferimenti nor­mativi.

Bibliografia L.Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura. Mazzotla, Milano 1977 A.Rocereto-Architettura tra esperienza e norma-Dispensa didattica -Dip.Di conser­vazione dei BB.AA A.Rocereto-Archiettura e logica delle tecnologie-Dispensa didattica-Istituto di Prog.Arch.1975-EdDalessanro-A.Rocereto I segni della Memoria "architetture dell'acqua"ed.CLEAN -Napoli 1996 CNR"]] Manuale dell' architetto" Ult.edizione

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante:

COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 2E

Docente:Luciallo Scotto di Vettimo

APPLICAZIONI DI GEOMETRIA E RILIEVO DELL' ARCHITETTURA A

Docente: Adriana Baculo

Contenuti La geometria sottesa alla forma ed alla costruzione dei manufatti individua il sis­tema compositivo di base sul quale si articola la morfologia e la tettonica di ogni architettura. Parimenti il rilievo metrico e qualitativo concorre alla sua com­prensione ed ad ogni ipotesi di progetto. Nell' iter di studi dell'architetto questa disciplina ha una lunga tradizione di testimonianze presenti nella storia dal medio­evo ai giorni nostri, ma oggi essa acquisisce nuovi connotati formativi ed applicativi, disponendo di strurnenti avanzati di rilevamento diretto, strumentale, fotogrammetrico e digitale cd esigendo quindi più aggiornate impostazioni meodologiche .

Articolazione didattica: 11 Corso si articola in lezioni, esercitazioni, sopralluoghi e seminari, e prevede un esito formativo relativo a conoscenze sia di metodi e di procedure, sia di una metodologia che tenga conto delle qualità intrinseche dei manufatti, della loro sto­ria, delle loro vocazioni all'uso, dei contesti ambientali nei quali si collocano.

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Bibliografia A. Baculo Giuusti, Quattro lezioni di disegno e rilievo, Napoli 1985 A. Baculo Giusti, Napoli in Assonometria, Ed. Electa Napoli, Napoli 1992 M. Doccì, D. Maestri, Manuale di rilevamento archfettonico e urbano, Edizioni Laterza, Roma-Bari 1994; A. Baculo Giusti con A. di Luggo, R. Florio, F. Rino, Napoli al quattromila ,Ed. Electa Napoli, Napoli 1996 A. Baculo, Architettura e Infor/J1atica, Ed. Electa Napoli, Napoli 2000.

APPLICAZIONI DI GEOMETRIA DESRITTIVA E RILIEVO DELL' ARCHITETTURA B

Docente: Mariella Dell'Aquila

Contenuti Il cono:ìO si prefigge lo scopo di analizzare lo spazio costruito nella sua articolazione spazi aIe e nel suo essere testimonianza di una stratificazione storica, strutturale e formale. Al Rilievo viene demandato il compito di registrare e documentare la realtà fisica e la presenza storica del manufatto, valutandone la complessiva configu­razione spazi aie e la geometria segreta. Nella prima fase la misura è il tramite tra lo spazio reale ed il suo modello analogico; nella seconda fase, quella relativa alla costruzione delle immagini. la conoscenza è finalizzata alla comunicazione delle sensazioni acquisite che trovano nel disegno il mezzo per comunicare sia i signifi­cati che i contenuti: un disegno descrittivo dei valori metrico-formali del manu fatto, senz'altro guidato da un uso corretto della geometria descrittiva, che qualifica la rap­presentazione non soltanto per il suo rigore scientifico, ma soprattutto per la capac­ità di cogliere l'essenza più intima e profonda dello spazio edificato.

Articolazione didattica Il corso si articola in lezioni teoriche riguardanti la geometria descrittiva ed il rilie­vo, in sopralluoghi, in esercitazioni grafiche effettuate in aula, Durante il corso ver­ranno effettuate costanti revisioni del lavoro d'anno riguardante l'architettura a Napoli tra le due guerre e prove intercorso che attestino l'apprendimento dei dis­centi,

Bibliografia Dell'Aquila M., Il luogo della geometria, Arte Tipografica, Napoli 2002 Sgrosso A., La rappresentazione geometrica dell 'architettura, Utet, Torino 1996. Sgrosso A., Note difòtogral1lmetria applicata all'architettura, Napoli Docci M, Maestri D., Il rilevamento architettonico, Editori Laterza, Bari 1990

FISICA TECNICA

Docente: Arcangelo Cesarano

Contenuti minimi termodinamica: concetti e definizioni di base - bilancio di massa e di energia in un sistema chiuso: lavoro di variazione di volume, sistema incomprimibile, la valu­tazione dell'energia interna, l'influenza della capacità termica di un sistema sulle variazioni di temperatura, i meccanismi di scambio termico: la conduzione, lastra piana indefinita, parete piana con più strati in serie e in parallelo - cenni sul!'irrag­giamento e sulla convezione - i meccanismi combinati di scambio tcnnico, il carico termico invernale: condizioni di progetto e potenze telmiche disperse - verifica del­l'isolamento termico - parametri ambientali e caratteristiche termofisiche dci com­ponenti che costituiscono l'involucro edilizio. l'aria umida: condizioni di satu­razione e passaggi di fase - proprietà del! 'aria umida - diagramma psicrometrico - la condensa superficiale ed interstizi aie - il diagramma di glaser - le condizioni che determinano il fenomeno della condensa.

Articolazione didattica La didattica frontale è articolata su lezioni ed esercitazioni e prevede la stesura di un elaborato finale. E' raccomandata una frequenza assidua a tutte le attività didattiche.

Bibliografia Le fonti bibliografiche e i sussidi didattici necessari saranno forniti allo studente durante il corso.

TEORIA DELLE STRUTTURE 2 A

Docente: Alessandro Baratta

TEORIA DELLE STRUTTURE 2 B

Docente: Giulio Zuccaro

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TECNOLOGIE PER LA PROGETTAZIONE AMBIENTALE Corso integrato con Energetica

Docente: Virginia Gangemi

Contennti:

Il corso é finalizzato all'acquisizione di strumenti di indagine e di tecnologie di progetto per la individuazione di soluzioni ecocompatibili, ispirate ai principi di sostenibilità ambientale ed al risparmio energetico. L'integrazione con il corso di Energetica favorirà infatti la ricerca progettuale nel campo della bioclimatica e della bioarchitettura.

Gli obiettivi generali a cui il Corso fa riferimento possono in sintesi così essere indi­cati:

conservazione e tutela dei cicli biologici naturali, e degli equilibri dell'ecosistema analizzato;

ricerca di integrazione fra componenti naturali cd artificiali del sistema analizzato; individuazione dei processi di trasformazione compatibili con l'acquisizione di opportuni livelli di qualità ambientale ed abitativa.

Articolazione didattica: II corso sarà al1icolato attraverso la successione di lezioni ex cattedra, e di seminari operativi, che affronteranno specifiche tematiche connesse alla sperimentazione progettuale condotta come lavoro d'anno. Le lezioni teoriche verteranno sui seguenti argomenti:

analisi del sistema. ambientale: risorse e processi naturali ed artificiali:

strategie per la valorizzazione delle risorse e dei processi ambicntali:

forme di integrazione fra sistemi naturali ed artificiali; principi e soluzioni della Bioelimatica; materiali e tecniche costruttive ecocompatibili; strategie progettuali per il rieiclaggio di componenti edilizi; repertori di soluzioni conformi;

Esami:L'esame finale, sostenuto singolarmente da ciascun allicvo, comprenderà un colloquio relativo agli argomenti di carattere generale trattati nel corso. e la l' illus­trazione, con la relativa discussione dei risultati operativi, del lavoro d'anno, esito dell'attività di sperimentazione progetluale.

Bibliografia: V. Gangemi (a cura di), Cultura e impegno progettuale. F. Angeli, Milano, 1992; V. Gangemi (a cura di), Emergenza ambiente: teorie e sperimentozioni de/la prog­ettazione ambientale; Clean, Napoli, 2001; Passaro (a cura di), Esperienze e progetti di Bioarchitellura, Luciano editore, Napoli,2003.

ENERGETICA

Docente: Arcangelo Cesarano

Contenuti: Il Corso, prendendo spunto da un progetto sviluppato dallo studente nello studio della Fisica tecnica, al secondo anno, sul tema del contenimento dei consumi di energia per usi termici negli edifici, introduce gli impianti di riscaldamento con una applicazione relativa al progetto che gli studenti hanno sviluppato nel secondo anno. Dopo lo studio dei sistemi aperti si illustrano gli impianti di condizionamento con alcuni schemi, e le trasformazioni dell'aria umida. l fondamenti dell'energetica, consentiranno di approfondire la tematica della scelta della fonte, dei consumi, dei costi, rapportando tali concetti alle scelte progetluali di sistemi e componenti nell'edilizia. Si affronta quindi la problematica connessa alla conversione di energia dalle forme disponibili in natura a quelle più utilizzate nelle diverse applicazioni, esaminando anche alcuni esempi di maggiore attualità. Si accennerà poi al problema dell'inquinamento ambientale connesso alla conversione ed all'uso dell'energia ed agli aspetti energetici della bioarchitettura

Articolazione della Didattica: Il corso si svolge in 25 ore aula che saranno impegnate lezioni, seminari e test inter­medi finalizzati all'accertamento del profitto. L'esame finale si svolgerà congiunta­mente al modulo di Progettazione ambientale e potrà prevedere discussione di prob­lematlche comuni ai due corsi. I test intennedi concorreranno alla valutazione finale.

Bibliografia: In relazione ai diversi argomenti che saranno dettagliatamente indicati nel program­ma dettagliato che il docente fornirà agli studenti, saranno forniti allo studente i sus­sidi didattici necessari costituiti da appunti dalle lezioni o da riferimenti bibliografici

PROGETTAZIONE DI SISTEMI COSTRUTTIVI

Corso integrato con Energetica

Docente: Augusto Vitale

Contenuti minimi

Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici ed applicativi per definire i carat­teri della costruibilità del progetto, partendo dai suoi elementi più semplici per approdare alla complessità e allaplurolità costruttiva dell'architettura contempo­ranea. In tale ottica il corso si prefigge l'obiettivo di superare il tradizionale manu­alismo tecnico per configurare nell'allievo una matura consapevolezza tecnologica del progetto, che consenta di operare scelte coerenti con i differenti gradi del processo progettuale e di gestire l'innovazione come una risorsa creativa. II corso è integrato con quello di Impiantistica per stabilire gli opportuni nessi problematici ed operativi con gli strumenti di controllo delle condizioni mieroam­bientali dello spazio interno.

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122 Università 'ilegli 8tu'4i lIi Napoli E1eilerico IL ~

Articolazione didattica Il corso si svolgerà con lezioni teoriche sulle problematiche della costruibilità e dell'innovazione edilizia e con esercitazioni progettuali volte ad approfondire gli aspetti della validità costruttiva del progetto.

Bibliografia A. Vitale et al., Architettura e costruzione, Angeli, Milano, 1992 A. Vitale et al., Argomenti per il costruire contemporaneo, Angeli, Milano, 1995

DISEGNO INDUSTRIALE

Docente: Ermanno Guida

Nell'economia del Corso di laurea finslizzato al progetto d'architettura, la disciplina del design si colloca come di servizio, non nel senso della subaltemità, quanto della complementarità all'intemo del processo di ideazione, sviluppo esecutivo e realiz­zazione del progetto. La condivisione del problem solving contribuisce a determinare una comune piattaforma metodologica (problem settingl che rende possibile la interazione costruttiva in un processo di sintesi, passaggio obbligato per pervenire ad un prog­etto corrispondente alla reale domanda di mercato: condizioni di massima efficien­za, aggiornamento tecnologico avanzato, rispetto dei consumi energetici, etc, ai quali occorre aggiungere la domanda di una sempre maggiore comunicatività, spet­tacolarità, etc.

A tal fine, il corso di disegno industriale affronterà: al tematiche relative al product design alla scala del componente edilizio e dei man­

ufatti per la costruzione degli spazi aperti: bl problematiche relative allJe/jormance design, nel senso della ottimizzazione, in

termini strategici, dei processi costruttivi.

ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO

Docente: Paolo Giardiello

Il risvolto operativo e professionale della disciplina dell'architettura degli interni fa si che essa possa incidere concretamente sulle aspettative produttive arricchendo la prassi progettuale relativa a\l'ambito del recupero dei beni culturali, del valore dei loro interni e dei relativi manufatti, destinandoli a nuove funzioni. L'architettura degli interni, pertanto, si può intendere come un determinato aspetto del progetto architettonico indirizzato verso la salvaguardia del l' integrità delle tracce che rapp­resentano il carattere di un determinato manufatto ma che, nel contempo, prevede di adeguare lo spazio e gli oggetti alle necessità odierne permettendo all'uomo di uti­lizzare gli spazi interiori secondo usi e riti che corrispondono al suo tempo.

Articolazione didattica Il corso si articolerà su lezioni teoriche incentrate sulla metodologia progettuale di un intervento di riuso e ristrutturazione di spazi esistenti supportate dalla lettura di casi esemplari di recupero edilizio. I temi progettuali saranno basati sul riuso di interni esistenti da destinare a nuova funzione rispetto ane ragioni che li hanno visti nascere.

Bibliografia: R. DE FUSCO, Storia dell'arredamento, UTET, Torino 1985. G. BACHELARD, trad. il. La poetica dello spa-zio, De-dalo, Bari 1975, 1984. A. CORNOLDI, Architettura dei luoghi domestici. Il progetto del com-fort, Jaca Book, Milano 1994. C. NORBERG-SCHULZ, L'abitare, Electa, Milano 1984. W. RYBCZYNSKI, trad. il. La Casa. Intimità, stile, benes-sere, Ru-sconi, Milano 1989.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 3 A

Moduli integrativi: Diritto Urbanistico e Progettazione architettonica

Docente: Gabriele Szaniszlo'

Obbiettivi Dopo aver appreso nei due anni precedenti le nozioni basilari del comporre, lo stu­dente sarà in grado, seguendo questo corso, di sviluppare una personale ricerca architettonica cimentandosi sul progetto di un 'piccolo' edificio da 'immaginare' al1'interno del contesto urbano di Napoli.

Contenuti minimi: 11 corso propone approfondimenti teorico-metodologici e pratici sui seguenti temi: il linguaggio in architettura; la composizione dell' architettura in relazione alla forma, alla funzione, alla tecnolo­gia, all'uso dei materiali, ai rapporti con il contesto e con la natura, in relazione ana luce, al eoncetto di leggerezza, trasparenza, pesantezza, .... ; gli sviluppi della ricerca architettonica contemporanea analizzata attraverso la let­tura di significative opere recenti. Alcuni temi verranno particolarmente inquadrati nel confronto tra processi di omologazione e rivendicazione dell'identità in architettura.

Articolazione didattica: Lo sviluppo del pmgetto è previsto in varie fasi che si svolgeranno suddividendo il tempo a disposizione del corso, ad ogni fase corrisponderanno specifici elaborati grafici e modeni tridimensionali predisposti dagli studenti. J fase. Analisi del contesto, individuazione dell'idea-essenza a cui è riconducibile l'edificio da progettare, inc\ividuazione dei principi e modi secondo cui è possibile affrontare il progetto.

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2 fase. Individuazione degli elementi compositivi e distributivi, delle funzioni del­l'edificio e del suo spazio esterno. 3 fase. Organizzazione spaziale ed architettonica dell'edificio. 4 fase. Individuazione del sistema costruttivo, tecnologico-strutturale, scelta dei materiali.

Risultati attesi I risultati che si vogliono conseguire sono il sapere individuare i contenuti teorico­metodologici e pratici che presiedono]' origine di un opera di architettura e trasfonnarli in elemen­ti della progettazione.

Bibliografia: C.N.Schulz, I Abitare, Electa, Milano 1984. F.Purini, Comporre l'architettura, GLF Laterza, Bari 2000. P.PJtrtoghesi, Natura e Architettura, Skira, Milano 1999. Y.Gregolli, Sulle orme di Palladia, GLF Laterza, Bari 2000. G.Szaniszlò (a cura di), L'identità plurale, Guida, Napoli 2002.

TECNICA DELLE COSTRUZIONI

Docente: Paolo Jossa.

Aspetti generali. La Tecnica delle Costruzioni è caratterizzata da attività immediata dell'allievo, in progressivo affinamento del senso comune, e si aJ1icola nella risoluzione dei molli problemi posti dalla realtà del costruito e del costruire. Sono suoi riferimenti in filosofia della scienza: Quine: "La scienza è prolungamento del senso comune": Mach: "Ogni individuu singolo ... trova già pronta una visione del mondo compiuta .. "Tutti debbono com­inciare da qui"; Popper: "La Tecnica è attività che sviluppa la conoscenza, con ten­tativi ed errori, al fine di risolvere problemi". Sono sue tappe: I) la comprensione del fenomeno fisico; 2) la nascita graduale dei modelli e delle teorie; 3) la coscienza dei limiti delle teorie; 4) l'iniziativa, per il progetto. Programma specifico. 1) Introduzione ai materiali ed agli elementi strutturali.

I materiali strutturali. Comportamento elastico, elasto-plastico e viscoso. l mate­riali non reagenti a trazione. Fragilità e duttilità. La trave in c.a. e in acciaio. L'arco e il pannello murario,

2) Aspetti generali del progetto e della verifica delle strutture: Introduzione alla filosofia moderna della sicurezza.

3) Verifica e progetto di strutture semplici. Introduzione all'analisi matriciale. Acciaio. Progetto a rottura. Stabilità e collegamenti. La spinta delle terre. Le fondazioni. Principali tipologie. Le normative ed i controlli di qualità. Aspetti principali.

Bibliografia. P.Jossa "Teoria e tecnica delle Costruzioni". Raccolta di lezioni e appunti per il corso. "Norme tecniche per le strutture. D.M. 9 gennaio 1996. "Norme tecniche per carichi e sovraccarichi". D.M. 16 gennaio 1996. "Norme sismiche". P.C.M. 20 marzo 2003 Supplemento G.U. 8.5.2003, n. 105.

LABORATORIO DI SINTESI FINALE IN PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA ED URBANA

Docente: Antonino Della Gatta

Contenuti minimi: 11 Laboratorio, in coordinamento con il Laboratorio di Progettazione 3, si pone l'o­biettivo di approfondire lo sviluppo elel processo progettuale, analizzando gli aspet­ti più complessi della progettazione architettonica, illteSiJ come prncesso complesso di costruziont!. Esso sarà caratterizzato da un telHt'.. progettua1e che. oltre ad affrontare gli aspetti tipologici, distributivi e compositivi. analìzzenì le prob1em­atiche dell'invenzione formale nella loro connessione con gli aspetti esecutivi. In dettaglio saranno approfondite gli aspetti relativi ad intervcnti nello spazio urbano, stabilendo corrette relazioni rra il nuovo ed il contesiO eli appartenenza e sarà studi­ato lo sviluppo esecutivo del progetto alle divcrse ~cak d'l definizione, controllando tutte le implicazioni relative a problemi cl] concezione !itrutturale, di aspetti tecno­logici, di linguaggio architettonico e di costi di renlizzazione,

Articolazione didattica Il tema progettuale sarà tratto da quello del Laoor"torio di Progettazione 3 con le dovute integrazioni ed approfondimenti. Il lavoro sarò sviluppato indivi(~ualmente e sarà introdotto ed indirizzato da una serie di comunicazioni di natura teorica. ten­denti:ld illustrare le problematiche metodologiche che individueranno le linee guida

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nicato all'inizio delle attività.

Bibliografia F. Purini, Comporre l'architettura, Editori Laterza, Bari. 20DO. L.Quaroni, Il Progetto per la Città - Dieci L.ezioni, Edizioni Kappa, Roma, 1996. RDe Fusco, Storia dell'Architettura Cantellipora'h'(!, Editori Laterza. Bari, 1988. C. Norberg-Schulz, Intenzioni in Architettura, Officina Edizioni, Roma, 1977. G.Cullen, 11 Paesaggio UrbwlO - MOlfolagia e Progettazione, Calderini, Bologna, 1976.

MODULO INTEGRATO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

Docente: Savarese

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MODULO INTEGRATIVO DI ESTIMO

Docente: Pasquale Ferraioli

MODULO INTEGRATIVO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI

Docente: Fabrizio Lauro

LABORATORIO DI SINTESI FINALE IN DISEGNO INDUSTRIALE

Docente: Ermanno Guida

Contcnnti: . La politica dei beni culturali, in Italia come a1trov~,' è tutta proiet,tata a :ons~de~are il patrimonio d'arte come ri~orsa e~~no~lca. ,Da CIO con~eg~e un ,mtensa attlvl,t~ d! mostre la creazione di nuovI musei, Il nallestlmellto degl! eSlstent!. Alla base VI e la necessità di adeguamento alle recenti normative per la sicurezza e pe~ la c~n.ser­vazione ma, soprattutto, vi è la necessità di adeguare l'm:chitettura, 1 se.rVIZ1, l,a comunicazione, gli apparati tccnologici ed espositivi alle logiche della masSima effl­cienza, affinché strati sempre crescenti e differenziati di fruitori possano essere attratti e coinvolti nelle condizioni di massimo comfort. " Il Corso affronterà gli aspetti di merito e di metodo necessari per la condUZIOne di siffatte azioni progettuali, sulle quali convergono professionalità diverse e speclahs-

tiche.

Articolazione didattica Nella prima si affronteranno le questioni nonnativc, t~oriche c sperjt~e~tali. Nella seconda pmie si procederà alla definizione esecutiva di un progetto di ndotta com­plessità da stimare in tutto i suoi aspetti, rappresentato nelle forme graf.che e mulli­

modali convenzionali e virtuali.

Bibliografia di riferimento: EMILIANI, "Musei e museologia", in: AAVV. Storia d'Italia, voi V parte Il, Einaudi, Torino 1975, pagg. 1615/1655. M. BRAWNE, Spazi interni del museo, Milano, 1983. F. BIANCHI L'(/rchitettura della Il/ce, Edizioni Kappa, Roma 1991. E. GUIDA', "Design e disegno. Comunicare, rappresentare", in Galloni L. la

cura di), Disegnare il design, Hoepli, Milano, 2001. S. SETTIS, Italia SpA, Einaudi, Torino 2003

MODULO INTEGRATIVO DI ESTIMO

Docente: Pasquale Ferraioli

r MODULO INTEGRATIVO DI METODI E TECNICHE DELLA

PROGETTAZIONE DEL PRODOTTO INDUSTRIALE

Docente: Alfonso Morone

Sarà sviluppato in modo teorico e pratico il tema dell' esperienza percettiva alla luce delle trasfonnazioni conseguenti l'accelerazione teenologiea, rispetto ad una eon­dizione ehe è sempre appartenuta all'esperienza umana che è quella dell'osservare, del contemplare. Nell' accelerazione della produzione e del consumo contemporaneo di immagini manca il tempo per una loro elaborazione piil distaccata, più interiore. più riflessiva, più contemplativa appunto. Una perdita di sensibilità che può essere invertita proprio da una pratica più consapevole dell'interagire. Un'idea attiva della percezione come esercizio progettuale, come forma di conoscenza basata sul fare, con la consapevolezza che il coinvolgimento dei sensi, come fattore primario del progetto, può limitare il rischio di una sua estetizzazione, legata ad una capacità automatica di generare nuove immagini dovute al mezzo elettronico.

Bibliografia di riferimento Cappueci P. L. , Arte e tecnologie, Edizioni dcII 'Ortica, 1996 Virilio P., La macchina che vede, Sugarco 1989 Studio AzzulTo, Ambienti sensibili, esperienze tra interuttività (! narrazione. Etecta. Milano 1999 Barbera A., Storie di architettura attraverso i sensi, Bruno 1\Iondadori, Milano 2000

MODULO INTEGRATIVO DI DISEGNO AUTOMATICO

Docente: Massimiliano Campi

LunlenUli: La rappresemazione è il mezzo di conoscenza àeììa reaità architeuonic<1. li pensiero del progetti sta si esprime con molteplici linguaggi tra cui il disegno costituisce il lessico principale attraverso cui comunicare la forma, sia essa creata o soltanto immaginata. I nuovi strumenti informatici consentono di elaborare grafici estrema­mente raffinati ed utili alla comunicazione del progetto, sia nella fase ideativa che in quella esecutiva. La necessità di conoscere e saper controHare gli strumenti della rappresentazione digitale è fondamento imprescindibile per una conclta formazione dell'allievo che si vuole preparare ad una applicazione professionale eompetitiva.

Articolazione didattica: Il corso sarà articolato in lezioni teoriche e pratiche durante le quali saranno analiz­zate le differenti modalità di rappresentazione coadiuvate dall'utilizzo delle nuove lecnologie informatiche (CA D). Gli allievi svilupperanno, attraverso le eserci­tazioni, le capacità applicative delle tecniche infografiche utili alle molteplici forme di c0111unicazione del progetto.

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Bibliografia: M. Campi, Norman Foster - Il disegno per la conoscenza di strutture complesse e di geometrie pure, Edizioni Kappa, Roma 2002 A. Baculo (a cura di), Architettura e Informatica, Electa Napoli, Napoli 2000 M. Campi, Nuove forme dell'architettura e nuovi modi di rappresentarle, in "Actas del VII Congreso Intemacional de Expresiòn Gràfica Arquitectonìca­Barcelona EGA 2000", Barcellona 2000. R. Migliari, Fondamenti della Rappresentazione Geometrica e Informatica dell'Architettura, Edizioni Kappa, Roma 2000. UlteriOl; indicazioni bibliografiche saranno comunicate durante le lezioni.

ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO

Docente: Vanna Fraticelli

Contenuti Il paesaggio viene inteso come risultante del processo di trasformazione indotto dall'azione dell'uomo sull'ambiente naturale; per questa ragione il progetto di architettura del paesaggio da una patte si specifica come interpretazione di un luogo sia esso naturale o antropizzato, nel suo rapporto con la storia e con le sue caratteristiche fisiche e geografiche, dall'altra acquisisce la sostenibilità come principio sul quale verificare la metodologia, gli obiettivi, i contenuti culturali. Il Corso assume come obiettivo la formazione dell'architetto nel settore della analisi e della valutazione dei sistcmi paesaggistici e la formazione progettuale relativamente alla organizzazione funzionale e formale degli spazi urbani a parco e a giardino.

Articolazione didattica Il Corso si svolge attraverso Jeziol11 teoriche, esercitazioni progettuali , visite gui­date. Le lezioni teoriche illustrano le princlpali espericnze culturali contemporanee nel settore e in rapporto alla tradizione storica. Le esercitazioni progettuali riguardano la elaborazione di un progetto cii giardino dall'ideazione alla scala esecutiva. Le visite guidate illustrano i caralleri ambientali del paesaggio mediterraneo.

Bibliografia G., Argan, Giardini, Parco, voce dell'Enciclopedia Universale dell' Arte.

S. Shama, Paesaggio e Memoria, Milano 1998. V. Fraticelli,Il giardinu napoletano 700 e 800, Electa Napoli 1995. AA. Vv., I nuovi paesaggi, numero monografico di "Lotus Navigator". n. 2, Milano 2001. AA. Vv., Fare l'ambiente, numero mOllografico di "Lotus Navigator", n. 5, Milano 2002.

FONDAMENTI DI RESTAURO

Docente: Aldo Aveta

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ISTITUZIONI DI ANALISI MATEMATICA E ALGEBRA VETTORIALE

Docente: Luciano Basile

Contennti minimi: Numeri reali - Funzioni - Grafici - Limiti e contI' nUI' ta' D'ff . . . . . - I erenzaZlOne -AppileazlOnI delle de~lvate - Int~grali - Tecniche di integrazioni e applicazioni _ TrasformazIOne di dah m funzIOni - Funzioni di più variabili - SI'ste . d' .. r' . , . . ' 1TI1 J equaZIOnI mean e matncl - Algebra matncJale e applicazioni - La matematica della f

U " d l' manza. n programma pm ettag lato uscirà a fine corso.

Articolazione didattica:

Il corso preve~e, esercitazioni e prove scritte intermedie. L'esame è costituito da una prova sentta ed una orale

Testi consigliati:

N. Fusco, P. Mareellini, C. Sbordone, Elementi di Analisi Matematica Uno, Ed. Liguori, Napoli

S. W.an~r, S. R, ~ostenoble, Strumenti quantitativi per la gestione aziendale. FunZIOnI, algebra hneare e matematica finanziaria. Ed. Apogeo, Milano. S. Waner, S. R. ~~)sten.obI.e: ~trumenti quantifativi per la gestione aziendale. Calcolo ad una e p/l.1 l'anobi/I, Ed. Apogeo, Milano.

LABORATORIO DI INFORMATICA

Docente: Salvatore Sessa

Contenuti:

Infonnatica teorica:A~chitettur~ generale di un elaboratore - CPU, Memorie RAM e ROM, D~SPOSltIVl ,h memona di massa - Dispositivi IlO - Sistemi operativi _ Software dI comUlllCaZlOne - Programmi applicativi - Foglio elettronico EXCEL' AmbIente dI lavoro: comandi ,di editing e di formattazione, le formule, gestione dei fdes. e stamp~, le funZ10m plll usate, grafici: istogrammi e diagrammi cartesiani _ DeCISIOll1 logIche - Rlsolutore e Ricerca Obiettivo - Operazioni con le matrici _ ArcvJeW GIS: ArcVlew come strumento di GIS Mapping - I tipi di documento in Arc~,e~ (vIste, tabelle, chart, ]ayout, s~ripts) - Creazioni cii mappe (viste) _ Classlf1caZlOll1 tematlche - GrafIca Vettonale: Introduzione al CAD Microstation. Software Realvlew (VECTAR): Il processo di restituzione fotogrammetrica, princi­pail comandI del software per Il raddnzzamento fotografico ed il rilievo metrico da foto.

Articolazione didattica:

!"Jm-ante il corso saranno fatte lezioni in aula ed esercitazioni al computer nell'· l f t' L' l" l . au a

In orma lca. esame -ma c conslste in lIna prova orale cd in una prova·pratica al computer.

Bibliografia (Testi consigliati):

l. B. S. Gottfried, Excel 2000, McGraw-Hill, 2000. 2. J. Kelly, EXCEL 2000: Guida Completa, Edizioni Apogeo, 1999. 3. D. P. Curtin, K. Foley, K. Sen e C. Main, Informatica di base, 2ed., McGraw-Hill, 2002. 4. F. Di Martino, M. Giordano, I GIS: Metodologie e Tecnologie Informatiche, Luda Edizioni, 2002. 5. C. Testera, Microstation V8 e TriForma: lo progettazione collaborativa in 3D, Human Technology. 2003.

CARATTERI TIPO LOGICI E MORFOLOGICI DELL' ARCHITETTURA

Docente: Massimo Bilò

Contenuti minimi: Il corso si propone di fornire allo studente gli elementi basilari della teoria tipolog­ica e della sua evoluzione, con particolare riguardo alla seconda metà del secolo scorso. Verranno inoltre illustrati ed analizzati con opportune tecniche scompositive alcuni tipi edilizi chc si possono ritenere i più ricorrenti nella pratica professionale ordinaria. Parallelamente venanno esaminati i caratteri morfologici di alcuni edifici contemporanei caratterizzati da tecniche progettuali () da soluzioni formali partico­larmente significative che verranno debitamente illustrate anche in forma compara­tiva. Una particolare attenzione verrà riservata ai caratteri funzionali degli edifici.

Articolazione didattica: Il corso si muoverà contemporaneamente su tre piani, teorico, illustrativo, applicati­vo. Per il piano teorico, le lezioni faranno riferimento ai libri di testo e alla bibli­ografia. Saranno svolte, in classe, prove intercorso (temi scritti e/o disegni) che saranno valutate anche agli effetti dell'esame finale.ll piano illustrativo sarà artico­lato in duc sezioni complementari: sezione dei riferimenti fUDzionali (tipologici), sezione dei riferimenti figurativi. Per quanto riguarda il piano applicativo, lo stu­dente sarà impegnato in una esercitazione progettuale tipomorfologica riferibile ad una tipologia funzionale semplicc. L'intera produzione dello studente sarà contenu­ta nel "Quadel11o del Corso" consistente in una raccolta di annotazioni scritte e gra­fiche, riproduzioni di immagini e disegni, sviluppo di esercitazioni, elaborazioni progettuali di vario genere, ecc. che costituiranno la produzione utile ai fini della valutazione complessiva.

Bibliografia Libri di testo Massimo Bilò: 1ìiJO efo/'llw in architettura, Roma 1989, Gangemi ed. Massimo Bilò: Caratteri funziono li degli edifici, Roma 200 I, Librerie Dedalo Per la sezione tcorica Luigi Gazzola: Architettura e tipologio, Roma 1987, Officina cd. Piero Ostilio Rossi: La costruzione del progetto architettonico, Bari 1996, Laterza ed. Per la sezione applicativa

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132 Università degli Studi di lVapBli Eeaerico Il

Ivo Ceccarini:. Composizione della casa, Milano 1976, Ulrico Hoepli Editore Francesco CellIm: Manua/etto (sul tema della casa unifamiliare) Roma 1991 CLUVAed. ' ,

COSTRUZIONI DELLE OPERE DI ARCHITETTURA

Docente: Paola Ascione

Contenuti minimi del corso: Il corso è finali~zato all'acquisizione degli strumenti per la comprensione dei pro­cessI dI costruzIOne e della metodologia per l'individuazione del ruolo e delle fun­zioni dei. materiali. da costruzione, del sistema edilizio e delle sue componenti. Pertant~, 1 ~ont~nutl n~ua,rde~anno le conoscenze dì base necessarie a: comprendere le relazlO~1 tra l matenaII e d loro utilizzo nei sistemi costruttivi; comprendere le carattenslIche deglI elementI costruttivi e il ruolo degli stessi nel sistema edilizio; Imp~stare Il probkma cOStruttIVO all'interno di una logica sistemica e prestazionale fmalIzzata al ragglunglmento della qualità del costruito; comprendere le logiche progettuah che consentono dI ncondurre le singole parti della costruzione ad un insieme architettonico.

Articolazione didattica

Il modulo didattico sarà articolato in lezioni teoriche ed esercitazioni che verteran­no sulla lettura critica di architetture emblematiche rispetto ai sistemi edilizi analiz­zati. E' prevista una prova intercorso che contribuirà alla valutazione dell'esame fmale.

Bibliografia Aa. Vv., Manuale di progettazione edilizia, Hoepli, Milano, 1994 Aa. Vv:, Grande Atle:nte di Architettura,. ~ollan~ enciclopedica di tecnologia delle COstruZIOnI edIta dall Utet, Tonno, 1999, m partIcolare si consigliano i volumi I 3 e 7 ,-

C. Molinari, Elementi di cultura tecnica, Maggioli editore, Rimini, 1996 M. Salvadori, R. Heller, Le strutture in architettura, Etas Libri, Milano, 1996 M. C. Torricelli, R. Del Nord, P. Fel1i, Materiali e tecnologie dell'architettura Laterza, Bari, 2001 '

TECNOLOGIA DEI MATERIALI E CHIMICA APPLICATA

Docente:

FONDAMENTI E APPLICAZ. DI GEOMETRIA DESCRITTICA/DISEGNO

Docente:Mara Capone

Contenuti minimi dei corsi

Facoltà (li 'Architettura l3L{

l corsi mirano all'acquisizione delle conoscenze dei metodi scientifici per la rapp­resentazione dello spazio architettonico. In particolare l'obiettivo sarà quello di far acquisire all'allievo il concetto di spazio, premessa indispensabile per l'identifi­cazione dei contenuti quantitativi e qualitativi dell'architettura e dunque della sua rappresentazione. Lo studente dovrà acquisire la padronanza dei diversi metodi di rappresentazione da un punto di vista teorico e pratico e dovrà essere in grado di mettere in relazione i fondamenti della geometria descrittiva con l'uso dello strumento infonnatico.

Fondamenti ed applicazioni di geometria descrittiva L'obiettivo del carso è quello di fornire la conoscenza scientifica dei metodi che attraverso le operazioni fondamentali di proiezione e sezione consentono di passare dalla complessità tridimensionale dello spazio alla rappresentazione bidimensionale. Al termine del corso l'allievo dovrà: Conoscere i fondamenti proiettivi della scienza della rappresentazione Conoscere la teoria e le applicazioni dei metodi di rappresentazione e precisamente: il metodo delle doppie proiezioni ortogonali, il metodo dell'assonometria, il metodo della prospettiva e la teoria delle ombre.

Disegno L'obiettivo del corso è quello di fornire gli strumenti che consentano all'allievo cli: Rappresentare correttamente il progetto alle diverse scale, ivi compresi gli elaborati esecutivi di insieme e dettaglio Eseguire disegni di progetto dell'architettura adottando le relative convenzioni nazionali ed internazionali. Condurre l'analisi grafica dei vaiOli dell'architettura Analizzare e rappresentare correttamente gli organismi voltati Fonnare la capacità di controllare il modello mentale dello spazio che è la premes­sa di ogni attività progettuale Mettere in relazione i fondamenti della geometria descrittiva con l'utilizzo del mezzo informatico

Articolazione didattica I corsi di Disegno e Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva si articoler­anno in lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche tra loro interconnesse. Nel corso di Fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva verranno introdotti i fondamenti di geometria proiettiva e descrittiva ed una metodologia di lettura dello spazio costruito basata su II' analisi geometrico-figurativa. Nel corso di Disegno verranno fomiti gli strumenti teorici e tecnici necessari per una corretta definizione ed esecuzione del disegno di architettura (di rilievo, di progetto e di cantiere).

Bibliografia:

Fondamenti ed applicazioni di geometria descrittiva Testi di riferimento Dell'Aquila M., 1/ luogo della geometria, Arte Tipografica, Napoli 1999 Sgrosso A., La rappresentazione geometrica dell 'architettura, Utet, Torino 1996.

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ELEMENTI DI STORIA DELL'ARCHITETTURA

Docente: Luciana Di Lernia

Contenuti minimi Sul filo del rapporto Storia/Progetto, il corso si propone di fornire agli allievi gli strumenti conoscitivi per una lettura critica dci più significativi episodi della storia dell'architettura contemporanea. Partendo dalla premessa che l'inquadramento storico critico della produzione architettonica contemporanea non può prescindere dalla conoscenza di un sufficientemente ampio quadro cronologico, in un primo ciclo di lezioni saranno analizzate le più significative fasi della storia dell'architet­tura a partire dall'epoca illuministica e dalla crisi del Barocco seguendo un criterio interpretati va che individui opere e autori paradigmatici per il periodo storico di riferimento con particolare riguardo oltre agli aspetti morfologici, ai modelli e tipologici, ai riferimenti linguistici, iconografici e ai contenuti simbo1ici.

Articolazione didattica

Il corso si articola in due momenti operativi, il primo attraverso un ciclo di lezioni monodisciplinari essenzialmente teoriche(relative al programma storico-critico), e una seconda fase a carattere interdisciplinarc proposta, mediante seminari e sopral­luoghi, su tematiche e argomenti concordati.

Bibliografia: R. DE FUSCO, Storia dell'architettura contemporanea, Roma-Bari 1988 K. FRAMPTON, Storia dell'architettura moderna, Bologna 1982 Ulteriori riferimenti bibliografici e materiali didattici saranno forniti agli allievi durante le lezioni.

ORGANIZZAZIONE DEL PROCESSO EDILIZIO

Docente: Sergio Russo Ermolli

Contenuti minimi del corso: Il corso è indirizzato alla formazione di figure professionali capaci di gestire le dif­ferenti problematiche connesse all'organizzazione del processo finalizzato alla pro­duzione di un'opera edilizia. A tal fine il corso si propone di individuare i ruoli e le responsabilità dei diversi operatori del processo edilizio, le competenze da acquisire, le procedure da seguire, nonché gli obiettivi finali da raggiungere nella realizzazione delle opere, in rapporto alle più recenti nonne, nazionali e comunitarie, e alla vigente legislazione in materia di sicurezza sul1avo[o.

Articolazione didattica Il corso si articolerà in lezioni ed esercitazioni sui temi del corso e sulla discussione di selezionati casi studio. Per l'approfondimento degli argomenti didattici ven'anno uti lizzati supp0l1i informatici.

Bibliografia Andreotti P. (a cura di), Il nuovo quadro di riferimento normativa e regolamentare nel settoredei LL.PP., ICIE, Bologna, 2001 Naticchia B., Poggi P., Progettare la qualità del processo costruttivo, IDAU, Ancona, 1996 Poggi P, L'organizzazione del processo edilizio, Liguori, Napoli, 2003 Sinopoli N., La tecnologia invisibile. Il processo di produzione dell 'architettura e le slIe regie, Angeli, Milano, 1997

DISCIPLINA GIURIDICA DELLE ATTIVITA' TECNICO-INGEGNERISTICHE

Docente: Alfonso Maria Cecere

Contenuti minimi: L'organizzazione della Repubblica e il sistema autonomistico nell'assetto costi­tuzionale. Le fonti del diritto: fonti nazionali e fonti comunitarie. Rapporto tra ordinamento giuridico nazionale e diritto comunitario. L'attività della pubblica amministrazione: cenni sul procedimento amministrativo; atti e provvedimenti; cenni sulle patologie dcll'attività amministrativa. Il governo del territorio. Profili di diritto urbanistico. Le politiche di piano e gli strumenti urbanistici; la val­utazione d'impatto ambientale; le competenze amministrative; tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale; discipline in materia di inquinamento (acustico, delle acque, del suolo, elettromagnetico). L'urbanistica tra Stato ed autonomie (Comuni, Città Metropolitane, Province, Regioni). Il diritto dell'edilizia tra autonomia dei privati e potere pubblico. La legislazione regionale nel settore dell'edilizia. Profili generali sulla disciplina delle professioni e sulla responsabilità professionale.

Articolazioue didattica Il corso prevede lezioni In aula; esercitazioni su provvedimenti amministrativi e strumenti urbanistici. Modalità di esame: prova intercorso con colloquio orale; prova di verifica finale con colloquio orale

Bibliografia: - Appunti delle lezioni. Stella Richter P., l principi del diritto urbanistico, Milano, 2002. Compendio di diritto urbanistico, Napoli, 2002. D'Angelo, Legislazione urbanistica, CEDA M, Ult. Ed.

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136 Ulliversità aegli Stridi di Napoli Federico Il

COMPORTAMENTO DEI MATERIALI

Docente: Renato Sparacio

Obiettivi formativi: Studio del comportamento dei materiali elastici ad elasticità lineare. Acquisizioni

dei concetti di tensione, deformazione, energia elastica nella deformazione dei sis­temi continui isostatici ed iperstatici. La resistenza dei sistemi sottoposti a sforzi, e la valutazione della sicurezza.

Contenuti: La meccanica del mezzo continuo deformabile. Lo studio nel punto. Tensioni: stati tensionali piani nel modello di Cauchy, tensioni principali, Cerchi di Mohr. Relazioni tra carichi di volume e tensioni. Carichi in superficie e condizioni di equilibrio ai limiti. Deformazioni: stati piani di deformazione, dilatazioni e scorrimenti, spostamenti nell'intorno del punto. Relazioni di congruenza tra deformazioni e spostamenti. Condizioni di congruenza ai limiti. Deformazioni e spostamenti imposti. Relazioni tra tensioni e deformazioni nel mezzo elastico lineare. Il lavoro di deformazione nel volume infinitesimo.Energia clastica e energia vinco­lata. Il lavoro dei carichi esterni. I teoremi sul lavoro. n principio dei lavori virtuali nei mezzi deformabili. Equilibri isostatici ed equilibri iperstatici : la iperstaticità dell'equilibrio elastico nel punto Le equazioni dell'equilibrio elastico: dai carichi agli spostamenti. Il principio di unicità della soluzione. Tensioni ammissibili e sicurezza. I criteri di resistenza e le verifiche di ammissibilità degli stati tensionali.n comportamento dei materiali elas­tici sotto sforzo studiato in laboratorio. Durabilità e affidabilità dci materiali per le costruzi on i

Articolazione didattica: I1 corso si svolge in lezioni frontali senza distinzione tra esposizione di concetti

teorici di base e sviluppo di esempi applicativi. Una prova scritta, intercorso. sarà programmata dopo la 25 ora di attività.

Bibliografia: Sparacio - Russo Spena, Scienza delle Costruzioni, Utet R. Sparacio - La Scienza ed i tempi del Costruire - Utet O. Belluzzi - Scienza delle Costruzioni - VoI. I - Zanichelli

FONDAMENTI DI ECONOMIA E DI ESTIMO

Docente: Luigi Fusco Girard

Contenuti minimi del corso Fondomenti di economia - Elementi di economia. L'economia ecologia. Lo svilup­po sostenibile e le sue diverse dimensioni. Elementi di microeconomia - Le teorie della produzione. Le teorie dei costi: la teo-

Facoltà di Architettura 1l3r7~

ria tradizionale; le teorie moderne; le curve ingegneristiche di costo; l'analisi delle economie di scala. La concorrenza perfetta: ipotesi; equilibrio di impresa di breve e lungo periodo. Teoria e metodologia estimativa - I principi dell'estimo. Il metodo ed i procedimenti estimativi. Estimo urbano e territoriale - La stima del valore di mercato del prodotto edilizio; il saggio di rendimento dell'investimento immobiliare urbano; la stima del valore di mercato dei fondi agricoli; la stima del valore di mercato delle aree edificabili. Il costo della nuova produzione edilizia - L'analisi dei prezzi; il computo metrico estimativo; il procedimento per elementi funzionali. Il costo del recupero e della conservazione dei beni culturali - Procedimenti di stima del costo del recupero; il metodo M.E.R. La s!ùno dei costi insediativi - I costi delle opere di urbanizzazione primarie c sec­ondarie.

Articolazione didattica Il corso sarà mticolato in lezioni teoriche ed esempi applicativi.

Bibliografia Forte C., B. dc Rossi, Principi di economia ed estimo, Etas libri, Milano, 1983. Fusco Girard L., Risorse architettoniche e culturoli: volutazioni e strategie di con­servazione, Angeli, Milano, 1987. Fusco Girard L., P. Nijkamp, Le volutozioni per lo sviluppo sostenibile del/a città e del territorio, Angeli, Milano, 1997. Fusco Girard L., Forte B., Ccrreta M., De Toro P., Forte F. (a cura di), L'uomo e la città. Verso uno sviluppo umano e sostenibile, Angeli, Milano, 2003. Koutsoyannis A., Microeconomia, Etas Libri, Milano.

TOPOGRAFIA E CARTOGRAFIA

Docente:Pugliano

LABORATORIO DI COSTRUZIONI I

Docente: Umberto Caturano

Contenuti nlinÌlni: Il Laboratorio di Costruzioni costituisce una prima occasione di formazione opera­tiva, attraverso la applicazione delle nozioni e degli orientamenti teorico­mctodologici già noti, (Costruzione dellc opere di architettura). Un organismo edilizio di media complessità verrà proposto, già definito a livello progettuale, nella configurazione delle sue unità ambientali e delle condizioni di contesto. Gli studen­ti, organizzati in gruppi, avranno il compito individuale, di conoscere c controllare le soluzioni costruttive specifiche cii un sub-sistema e cii proporne l'adozione coer­ente nel gruppo di progettazione che avrà la responsabilità della definizionc globale

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del "progetto esecutivo". Dette attività si svolgeranno seguendo l'approccio esigen­ziale-prestazionale con precisi riferimenti alla normativa tecnica vigente e alle diret­tive CE.

Articolazione didattica: Il laboratorio si articolerà per ciascun studente, nelle fasi della raccolta della docu­mentazione (prodotti, normative, soluzioni costruttive), in quella successiva della selezione critica e della concertazione della sua coerenza nell'organismo edilizio attraverso la discussione nel gruppo; in quella finale della produzione della docu­mentazione di progetto (grafici nella scala opportuna, relazione tecnica).

Bibliografia: Materiali bibliografici e documentazione tecnica saranno resi disponibili nel corso del laboratorio

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140 Universltà degli Studi di Ntippli Federico Il

TEORIE E TECNICHE DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

Docente:

ESTIMO E CONTABILITÀ DEI LAVORI

Docente: Giambattista Giordano

Contennti minimi del corso Metodi di stima dei costi di costruzione (1' analisi dei prezzi, il computo metrico esti­mativo). Principi e finalità della legislazione in materia di lavori pubblici. La con­duzione e la contabilità dei lavori secondo la Legge quadro dei LL.PP. in Italia. I costi di manutenzione e gestione degli edifici. Elementi di economia e di statistica. Il mercato immobiliare. La stima del valore di mercato: procedimenti sintetici, analitici, misti, statistici e dei prezzi edonici. Sistemi infonnativi territoriali per la rappresentazione dei valori immobiliari. L'Osservatorio sul mercato immobiliare. 11 Nuovo Catasto Edilizio Urbano e la sua riforma.

Articolazione didattica 11 corso sarà articolato in lezioni teoriche ed esempi applicativi. Durante il corso sarà sviluppato, dagli studenti, un caso studio che porterà all'elaborazione di un docu­mento complessivo relativo alla contabilità dei lavori.

Bibliografia Forte c., B. de Rossi, Principi di economia ed eStimo. Etas libri, Milano. 1983. Grillenzoni M., Grittani G., Estimo. Teoria. Plvcedure di valutazione e casi applica-

tivi, Calderini, Bologna, 1994. La nuova legge quadlv sui lavori pubblici, Sito web: www.bosettiegatti.com. Dispensa fornita dal docente.

TECNOLOGIE AMBIENTALI PER L'EDILIZIA

Docente: Dora Francese

Contenuti minimi del corso. L'esigenza di confrontarsi con realtà costruite esistenti e spesso di c1evQto interesse paesistico e culturale impone un controllo particolareggiato sulla scelta delle tec­nologie: nello specifico quelle deputate e svolgere la funzione di conferimento delle condizioni di benessere e salubrità all'interno degli edifici. L'obiettivo del corso è dunque quello di fornire gli strumenti atti ad operare un confronto con realtà alta­mente antropizzate e perciò di elevato rischio ambientale e di intensa concentrazione di inquinanti, in modo che gli allievi siano in grado di selezionare le tecnologie adeguate e i materiali compatibili con il luogo, con la scarsità di risorse e con la salubrità dei fruitori. Il contributo della disciplina si configura perciò come studio

Facoltà ili 'Architettura 1'11

prestazionale dei componenti e degli etérì1enti di una costruzione: mirati a garantire condizioni di benessere e salubrità adeguati alla vita e allo svolgImento delle attIv­ità degli utenti. L'esistenza di nuove forme di inquinamento dell'aria,dell'~cq~.a e del suolo presenti attualmente nelle zone antropizzate del pIaneta eVIdenZIa l Im­portanza da attribuire al controllo del1a qualità ambientale negli edifici.

Articolazione didattica Il corso si articola in tre livelli di interscambio con gli studenti: lezioni teoriche mirate a creare una consapevolezza dei problemi ambientali, lezioni tecniche, desti­nate a esplicitare in tennini scientifici i fenomeni oggetto di studio, e esercitazioni pratiche su un contesto reale, finalizzate all' al?plicazione di sistemi di control1o ambientale.

Bibliografia Francese D. Architettura bioe/imatiea UTET, Torino 1996. Francese D. Il benessere negli interventi di recupero edilizio, Diade, Padova 2002 Piardi S., Carena P., Oberti I., Ratti A., Costruire edifici sani. Guida alla scelta dei prodotti, Maggioli, Rimini 1996 Thompson W.L Ecologia e Autonomia, Feltrinelli, Milano 1988.

PROCESSI E METODI DELLA GESTIONE EDILIZIA

Docente: Stampacchia

TECNOLOGIE PER L'IGIENE EDILIZIA E AMBIENTALE: REQUISITI AMBIENTALI DEL PRODOTTO PER L'EDILIZIA

Docente: Marina Rigillo

Contenuti minimi del corso Oggetto del corso è l'impatto dei materiali per l'edilizia sul sistema ambientale, intendendo come tale il complesso di risorse, rinnovabili c non, che costltUlscono il capitale naturale del1a col1ettività. Il programma affronta il Ciclo di Vita dei materiali analizzando gli impatti in termini di "input" (prelievo) e "output" (emis­sioni e scarti) che caratterizzano l'interazione tra il prodotto ed il sistema ambien­tale durante la sua vita. La parte esercitativa verte sull'applicazione di strategie di I .ife Cycle Design. al fine di aumentare la consapevolezza :erso i criteri di scelta del progetto in sensO ambientale, mostrando come - a panta dI effIcaCIa funZIOnale - differenti soluzioni tecniche comportino impatti molto diversi.

Articolazione didattica: 11 corso è articolato in lezioni frontali, momenti di discussione di gruppo ed eserci­tazioni con l'obiettivo di stimolare la partecipazione attiva degli studenti. Oggetto di esercitazione è la redazione di schede di capitolato di elementi dello spazio urbano in cui sarà valutata l'incidenza del parametro ambientale.

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I N

Bibliografia: A~VV, Costruire Sostenibile, Alinea Fir~nze, 2000. .... . Cangell; E., Paolella A., Il progetto ambientale degb edifIcI, Almea, FIrenze 200 I L. Kroll, Ecologie urbane, Franco Angeli Milano, 2001 Manzini E., Vezzoli C., Lo sviluppo dei prodotti sostenibili, Maggioli Rimini 1998 Rigamonti E., Il ride/o dei materiali in edilizia, Maggioli Rimini 1996

MATEMATICHE PER L'ECONOMIA

Docente: Basile Luciano

Contenuti: Cenni sulle equazioni diffe,'enziali: equazioni lineari e a variabili separabili -Funzioni reali di due variabili reali - Cilindroide - Derivate direzionali e derivate parziali - Differenziabilità, piano tangente. Gradiente - Derivate parziali di ordine superiore - Minimo e massimo di un campo scalare; massimi e minimi relativi -Massimi e minimi vincolati - Applicazioni in Economia: esempi di ottimizzazione -Operazioni tra matrici - Autovalori ed autovettori - Modello di regressione lineare. Un programma più dettagliato uscirà alla fine dcI corso.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni e prove scritte intermedie. L'esame è costi­tuito eia una prc/a scritta ed una orale.

Testi consigliai:: L. D'Apuzzo. A.G.S. Ventre, Algebra lineare e geometria analitica, Cedam. P. Morcellini, C. Sbordone, Elementi di Analisi Matematica due, Liguori Editore. C. P. Simon, L. E. Blume, Matemotica l per ['ecoI1011110 e le scienze sociali, Egea. C. p. Simon, L. E. Blume, Matematica 2 per l'economia e le scienze sociali, Egea.

Sono inoi[; c consigliati, quali testi di esercizi: M. D'Amico, EserciZ,j di matematica per l'econumia e f'ozienda, Egea Editore. P. Marcellinl, C. Sbordone, Esercitazioni di matematica, II volume, Paltc prima, Liguori Editore.

LEGISLAZIONE OPERE PUBBLICHE E DISCIPLINA DEGLI APPALTI EUROPEI

Docente: D'Ambrosio

LABORATORIO DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

Docente: Donato Cerone

VALUTAZIONE ECONOMICA DEI PROGETTI

Docente: Carmelo M. Torre

Contenuti minimi :

l. Valutazione dei progetti pubblici e privati - La legge 109/1994 e successive mod: ifiche .ed .integrazioni sui lavori pubblici; la programmazione degli interventi pub­bilcI; Il CIclo del progetto; gli studi di pre-fattibilità e di fattibilità; la valutazione degli interventi ed i criteri di scelta. 2. Stima dei costi di urbanizzazione e riurbanizzazione - La stima dei costi delle opere di urbanizzazione. 3. Stima dei costi del recuperolriqualificazione - L'Analisi Ragionata Costi; la stima dei costi per Elementi Funzionali; il Metodo Estimativo Rapido. 4. Giudizi di convenienza economica basati su stime monetarie - L'Analisi Finanziaria e l'Analisi Costi-Benefici; VAN e SRI. Coefficienti di conversione per l'ACB.

S. Valutazioni multicriterio - Le scale di valutazione. l metodi: Electre, Cie, Ahp, Metodi di Regime (secondo lsraels Keller e secondo Hinloopen Nijkamp), Evamix, Naiade.

6. Valutazione di impatto ambientale (cenni) -I quadro legislativo in materia di VIA. Matrice di Leopold.

Articolazione didattica: Il corso sarà articolato in lezioni teoriche sugli argomenti sopra richiamati ed eserci­tazioni nelle quali verranno applicati metodi di valutazione relativi a Stima dei costi, Analisi Costi-Ricavi e Metodi di valutaz.ione a criteri multipli. La prova di esame consisterà in un colloquio orale basato sulla discussione degli elaborati delle eserci­tazioni e sull'approfondimento di un argomento teorico.

Bibliografia:

FOlte c., B. de Rossi, Principi di economia ed estimo, Etas libri, Milano, 1983. Fusco Girard L., Risorse architettoniche e culturali: valutazioni e strategie di con­servazione, Angeli, Milano, 1987.

Fusco Girard L., P. Nijkamp, Le valutazioni per lo sviluppo sostenibile dclla città e del territorio, Angeli, Milano, 1997. Pennini G., Tecniche di valutazione degli investimenti pubblici, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1991. Dispensa fornita dal docente.

LABORATORIO DI COSTRUZIONE 2

Docente:Mario Losasso

Contenuti nlininli 11 corso è caratterizzato da una serie di nttività articolate secondo leZ;oni./i-ontali su argomenti della tecnologia dell'architettu·ra, intenJenti tecnici di -confronto con il monclo clelia produzione per l'edilizia e lavoro guidato in aula. Si prevede che gli

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144 U"iver<;ità degli Studi di Napoli ltederico Il

allievi acquisiscano la capacità di: progettare la corretta integrazionef~a strati fun-. nali di parti degli edifici volti al soddisfacimento dI specIfIcI reqUIsItI; controllare

ZIO . l' r le prestazioni tecnologiche e ambientali delle soluzioni t~cmche e progettua l; app l: care nella progettazione sia idonee metodologle operatIve SIa mat~nah e prodottI industriali per l'edilizia. Gli argomenti del corso sar~nno sVIluppatI mdlvld~ando le reciproche implicazioni fra progettazIOne e costruzIOne e consIderando I edIfIcIO come un sistema di gestione delle nsorse matenah ed energctlche.

Articolazione Per le varie esercitazioni sono definiti i contenuti minimi, le modalità di svolgimen: to e le finalità. Le esercitazioni riguarderanno: l'elaborazione grafIca dI soluZIOnI progettuali-tipo; l'indagine sui livelli di innovazio~e dei prodotti edilizi in relazione alle strategie aziendali; lo sviluppo del progetto dI un organIsmo edJilzlo.

Bibliografia . AA. Vv., Manuale di progettazione edilizia, voI. IV, Hoeph, MIlano, 1995 Mario Losasso (a cura di), La casa che cambia, Clean, Napoli, 1997 Materiali didattici l e 2

PROGETTAZIONE TECNOLOGICA ASSISTITA

Docente: Francesco Donniacono

Contenuti minimi Il processo progettuale, sintesi tra idea progettuale, in cui convivono ,ed i~teragis­cono invenzione ed immaginazione, conoscenza e consapevolezza tecmca, e percor­so con l'ausilio delle tecnologie informatiche. L'obiettivo è prevalentemente, quello di fornire una conosccnza adeguata dei tools di lavoro e sviluppo (sia hardware che software) messi a punto nel campo della Computer ScieJ~ce ... Le possibilità che questi offrono nel campo dell' applicazIOne. alle dlsclplme del fare architettura sono sviluppate durante il corso ponendo partIcolare attenzIone alle problematiche del Progetto Tecnologico, nelle diverse fasi che ne compongono l'Iter ed in particolare quanto il medium utilizzato partecipa ed mClde m termml dI trasfor­mazione di pensiero negli scenari del processo progettuale contemporaneo.

Articolazione didattica . Gli argomenti del corso, saranno trattati con l'ausilio di lezioni teoriche, esercI­tazioni e seminari di altri docenti con l'obiettivo di fornire una corretta conoscenza sia sul 'piano teorico che su quello procedurale delle problematiche specifiche del­l'informatica e delle possibilità di implementazione delle stesse all'interno delle pro­cedure proprie del Processo Edilizio e del Progetto

Bibliografia , . . . , Giacomo Ricci, Il Museo virtuole del Fiordo di Furore. Itll1eran narratnJI tra realta e simulazione, CLEAN, Napoli, 2003 Giacomo Ricci, La logica di Dedo!o, Liguori, Napoli, 2001 Francesco Donniacono, Appunti del corso

Francesco Donniacono, CIS, storia, teorie e tecniche, CNR Napoli, 2000 W. Mitchell, M. McCullough, Digitai Design Media, McGraw-Hill, Milano, 1996 A cura di Livio Sacchi, Maurizio Unali, Architettura e cultura digitale, Skira, Milano, 2003

TECNOLOGIE DEL RECUPERO EDILIZIO

Docente: Maria Rita Pinto

Contenuti minimi L'obiettivo del corso è fornire gli strumenti per affrontare valutazioni e decisioni per l'intervento di recupero. Il contenuto delle lezioni riguarda la lettura delle condizioni dell'edificio, sulla base del rapporto stato di degrado/tecniche costruttive; l'evoluzione dei fenomeni di degrado e loro cause; la scelta tra alternative di inter­vento in funzione dei vincoli dell'edificio e degli esiti prestazionali cui si intende pervemre. Il corso alfronterà, infine, le tematiche connesse al cantiere, per l'incidenza che l'esecuzione ha sull'esito dell'intervento di recupero in termini di prestazioni ottenute. Il miglioramento delle competenze professionali è obiettivo strategico del percorso formativo, finalizzato a fornire metodi e strumenti per garantire efficacia ed efficienza all'intervento.

Articolazione didattica Il corso si articolerà in lezioni teoriche su tematiche connesse all' intervento di recu­pero, con l'illustrazione di casi-studio; sopralluoghi in cantieri di recupero; seminari con specialisti esterni; esercitazioni sul rilevamento delle condizioni di degrado di un edificio.

Bibliografia AA.VV., Dizionario degli elementi costruttivi, UTET, Torino, 2001. G. Caterina (a cura di), Tecnologia del recupero edilizio, UTET, Torino, 1989. G. Caterina, M.R. Pinto (a cura di), Cestire la qualità nel recupero edilizio e urbano, Maggioli, Rimini, 1997. Di Battista v., Fontana C., Pinto M.R. (a cura di), Flessibilità e riuso, Alinea, Firenze, 1995.

RILIEVO DELL'ARCHITETTURA

Docente: Francesco Maglioccola

Contenuti minimi del corso Il crescente interesse vcrso la conoscenza del patrimonio edilizio connesso sia all'e­sigenza di prefigurazione delle proposte progettuali che di predisporre interventi finalizzati al suo recupero e valorizzazione, pongono al centro dell' attenzIOne dcII a cultura scientifica le problematiche relative alle metodiche ed alla pratica del rilievo

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dell'architettura. L'analisi dei manufatti architettonici condotta attraverso il rilievo presupponendo, innanzi tutto, l'individuazione delle finalità al quale esso è prepos­to, per consentire l' ottimizzazione delle fasi di acquisizione dei dati e della loro suc­cessiva sistematizzazione, comporta precise scelte di metodo. Il corso di rilievo del­l'architettura si prefigge così lo scopo di preparare l'allievo ad affrontare tali scelte. Le tematiche affrontate durante il corso vanno dai metodi tradizionali del rileva­mento e della rappresentazione dello stesso, fino alle procedure informatizzate, con particolare attenzione alla semplificazione dei processi di restituzione.

Articolazione didattica Il corso si articola in due cicli, tra loro complementari: un primo in cui, con lezioni teoriche si espliciterà la metodologia di rilevamento, e un secondo che attraverso esercitazioni pratiche sarà volto all'analisi ed alla lettura critica di manufatti, rilevati applicando la suddetta metodologia. Sono previste prove intercorso durante lo svol­gimento del modulo didattico integrato con altri corsi.

Bibliografia Docci M. - Maestri D., Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Editori Laterza, Roma-Bari 1994 Maglioccola F., Procedure di rilevamento (appunti dci corso), 1996 Maglioccola F., L'interesse architettonico sul piano. La presa dei dati da immagini piane (dispensa), 1996 Ulteriori riferimenti bibliografici sono contenuti nei testi indicati e nel sito www.docenti.unina.it.

TEORIE E TECNICHE DELL'ELABORAZIONE DELL'IMMAGINE DIGITALE

Docente: Giacomo Ricci

Contenuti minimi Il corso ha come suo obbiettivo principale quello della formazione, nello studente, di una mentalità capace di utilizzare e manipolare l'immagine digitale attraverso una adeguata conoscenza dei tools di lavoro attualmente esistenti sul mercato e maggionnente in uso c mediante un'approfondita consapevolezza dei principali problemi teorici che soUostanno alla produzione visiva informatizzata. In particolare verranno studiate le tecniche di modellazione tridimensionale, le tec­niche di animazione e di produzione di oggetti multimediali complessi quali le sim­ulazioni cartografiche dinamiche, i video di sintesi, lo spazio web, lo spazio di sim­ulazione e la comunicazione visiva digitale.

Articolazione didattica Gli argomenti del corso saranno trattati in lezioni teoriche, seminari e incontri con­giunti con i responsabili di altri corsi .. La teoria sarà applicata alla costruzione di un modello complessivo del Centro

Storico di Cava orientato alla realizzazione di un sistema ipertestuale interattivo in grado di simulare una prima installazione di Museo Aperto basato sull'adozione delle tecnologie specifiche della Virtual Reality (VRML, cartografie dinamiche, modellazione 3D, ecc.)

Bibliografia Giacomo Ricci, Il Museo virtuale del Fiordo di Furore. Itinerari narrativi tra realtà e simulazione, CLEAN, Napoli, 2003 Giacomo Ricci, Appunti dalle lezioni Giacomo Ricci, La logica di Dedalo, Liguori, Napoli, 2001 Francesco Donniacono, CIS, storia, teorie e tecniche, CNR Napoli, 2000 W. Mitchell, M. McCullough, DigitaI Design Media, McGraw-Hill, Milano, 1996 D. Marini, M. Bertolo, A. Rizzi, Comunicazione visiva digitale. Fondamenti di eic/omatica, Addison-Wesley, Milano, 2001

COMPORTAMENTO DEI MATERIALI

Docente: Carmine Sangiuliano

Obiettivi fo~;;;ativi: Studio del comportamento dei materiali elastici ad elasticità lineare. Acquisizioni dei concetti di tensione, deformazione, energia elastica nella defonnazione dei sistemi continui isostatici ed iperstatici. . La resistenza dei sistemi sottoposti a sforzi, e la valutazione della sicurezza.

Contenuti: La meccanica del mezzo continuo deformabile. Lo studio nel punto. Tensioni: slati tensionali piani nel modello di Cauchy, tensioni principali, Cerchi di Mohr. Relazioni tra carichi dì volume e tensioni. Carichi in superficie e condizioni di equilibrio ai limiti. Deformazioni: stati piani di deformazione, dilatazioni e seorrimenti, spostamenti nell'intorno del punto. Relazioni di congruenza tra deformazioni e spostamenti. Condizioni di congruenza ai limiti. Deformazioni e spostamenti imposti. Relazioni tra tensioni e deformazioni nel mezzo elastico lineare. Il lavoro di deformazione nel volume infinitesimo.Energia elastica e energia vinco­lata. Il lavoro dei carichi estemi. I teoremi sul lavoro. Il principio dei lavori virtuali nei mezzi deformabili. Equilibri isostatici ed equilibri iperstatici : la iperstaticità dell'equilibrio elastico nel punto Le equazioni dell'equilibrio elastico: dai carichi agli spostamenti. II principio di unicità della soluzione. Tensioni ammissibili e sicurezza. I criteri di resistenza e le verifiche di ammissibilità degli stati tensionali.Il comportamento dei materiali elas­tici sotto sforzo studiato in laboratorio. Durabilità e affidabilità dei materiali per le costruzioni

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Articolazione didattica: Il corso si svolge in lezioni frontali senza distinzione tra esposizione di concetti teonci di base e sviluppo di esempi applicativi. Una prova scritta, intercorso, sarà programmata dopo la 25 ora di attività.

Bibliografia: Sparacio - Russo Spena, Scienza delle Costruzioni, Ute! R. Sparacio - La Scienza ed i tempi del Costruire - Utet O. Belluzzi - Scienza delie CosTruzioni - Val. 1- Zanichelli

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TEORIA DELLE DECISIONI

Docente: Livia D'Apuzzo

Contennti minimi: Preferenze ordinali e cardinali - Sintesi delle valutazioni ed operatori di aggregazione - Elementi di teoria della probabilità - Problemi di decisione _ Decisioni sotto incertezza e teoria dell'utilità.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni. L'esame finale è costituito da una prova scritta ed una orale.

Testi consigliati: S. French, Decision theory, Wiley 1998. G. Gambarelli, G. Pedersoli, Metodi di decisione, Hoepli, 1992. R. Scozzafava, La probabilità soggettiva e le sue applicazioni, Masson Milano.

METODI E MODELLI PER L'ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE D'IMPRESA

Docente: Luciano Basile

Contenuti minimi: Planning di progetto - Schedule di progetto - Controllo del progetto - Tecniche reti­colari di programmazione - I diagrammi di Gantt - Le pIi me tecniche reticolari - Il CPM - La programmazione lineare e il CPM - Primi e ultimi tempi di attività - Il PERT - Simulazione PERT - Emergenza: ottimizzazioni tempo-costo.

Articolazione didattica: Il corso prevede, esercitazioni e prove scritte intermedie. L'esame è costituito da !.ma prova scritta ed una orale

I testi saranno consigliati all'inizio del corso.

ESTIMO ED ESERCIZIO PROFESSIONALE

Docente: Fabiana Forte

Contenuti minimi del corso Ordinamento Professionale e Tariffa -II titolo professionale e l'Ordine profession­ale. Incarichi pubblici e concorsi. Gli onorari relativi alle prestazioni. Il catasto ed i limiti al diritto di proprietà - Il Nuovo Catasto Terreni. Il Nuovo Catasto Edilizio Urbano. La normativa urbanistica e le norme del Codice Civile. Il progetto: la concessione e l'autorizzazione ediliz.ia - La concessione edilizia ed il

suo rilascio. ContIibuti di urbanizzazione e di costruzione. Il certificato urbanistico edilizio. L'autorizzazione edilizia. Il regolamento edilizio. L'appalto - Nozioni di appalto. Tipi di appalto. L'aggiudicazione. Capitolati e con­tratto d'appalto. Il cantiere. Il costo di impianto di cantiere. La direzione dei lavori, la contabilità e la revisione dei prezzi - Responsabilità civili, penali e generali del direttore. Compiti e attività del D.L. Consegna del cantiere. I documenti contabili. Il collaudo - La verifica negli appalti privati. Il collaudo statico. Il collaudo ammin­istrativo. Gli atti del collaudo. Certificato di collaudo.

Articolazione didattica Il corso sarà articolato in lezioni teoriche ed esempi applicativi.

Bibliografia Forte C., B. de Rossi, Principi di economia ed estimo, Etas libri, Milano, 1983. Fabbri L., Comparini F., Jodice M., Novelli E., Preti M, Esercizio professionale per

architetti, Medicea, Firenze, 2002. Michieli L, Trattato di estimo, Ed agricole, Bologna (2002).

FISICA TECNICA

Docellte: Francesco Minichiello

Contenuti minimi del corso Cenni sulle proprietà delle sostanze nei diversi stati di aggregazione. Bilanci di massa e di energia per sistemi chiusi ed aperti. Trasmissione del calore in regime stazionario, con particolare riferimento all'involucro edilizio: conduzione, con­vezione, irraggiamento. Aria umida: proprietà e trasformazioni elementari. Formazione di condensa superficiale ed interstizi aIe negli involucri edilizi. Potenza termica dispersa dagli ambienti in regime invel11ale. Ponti termici. Principali tec­niche di isolamento tennico dell'involucro edilizio. Direttive della normativa vigente riguardo all'isolamento tennico dell'involucro edilizio: verifica del coeffi­ciente volumico di dispersione Cd.

Articolazione didattica: 11 corso si articolerà in lezioni teoriche ed esercitazioni; l'esame si svolgerà pren­dendo spunto da elaborati progettuali da redigere da parte degli studenti.

Bibliografia: A. Cesarano, P. Mazzei: Elementi di tennodinamica applicata - Ed. Liguori A. Carotenuto, F. Cascetta, A. Cesarano, O. Manca: Esercitazioni di termodinamica - Ed. CUEN A. Carotenuto, F. Cascetta, A. Cesarano, O. Manca: Fondamenti di termofisica del­l'edificio, Volume I, Ed. E.DI.SU., Dicembre 1994. L. Bellia, M. Cannaviello, P. Mazzei, F. Minichiello: Guida alla progettazione del sistema ediFicio - impianto di riscaldamento, Legge 10/91, Manuale pubblicato a cura dell'ENEA, Maggio 2000. Appunti redatti dal docente

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152 ~ ~ ~;:~ti0;w, ~ lJlliversità llegli Studi ili Napoli Ee(Jerico 11

CONTROLLO DELLA QUALITA' EDILIZIA

Docente: Palmieri

RIQUALIFICAZIONE TECNOLOGICA E MANUTENZIONE EDILIZIA

Docente: Gabriella Caterina

Contenuti minimi Vobiettivo del corso è l'acquisizione dei metodi, delle procedure e degli stru­

menti per affrontare Il progetto di riqualificazione e il progetto di manutenzione. In relazione alla riqualificazione, si intende pervenire alla conoscenza del com­

pOliamento del Sistema Tecnologico dell'oggetto del recupero e all'elaborazione , delle scelte meta-progettuali, basate sulla valutazione delle prestazioni offerte dei ~incoli e delle esigenze dell'ute~za, e finalizzate ad un'azione progettuale migliora­tlva.Jn relazIOne alla manu,tenzlOlle, 51 mtende sviluppare azioni programmate pre­ventlvamente sulla scorta dI scelte strategiche relative alle operazioni di ispezione e momtoragglO In grado dI aSSIcurare un controllo in continuità, basato sul costante aggiornamento delle informazioni.

Articolazione didattica Il corso mira, attraverso lezioni teoriche, all'acquisizione, da parte degli allievi,

degh strumenti e delle metodIche relative all'azione sull'esistente ed alla sua ges­tIOne.

L'applicazione verrà testata su casi studio, per i quali verrà progettato l'inter­vento di riqualificazione e/o programmato l'iter manutentivo.

Bibliografia G. Caterina, Il recl/pero degli infissi, Utet, Torino, 1995. C. Talamo, La manutenzione in edilizia. Le coordinate di lino nuova professione Maggioli, Rimini, 1998. '

C. Molinari, Procedimenti e metodi della manutenzione edilizia, Simone Napoli 2001. ' ,

SPERIMENTAZIONE COLLAUDO E CONTROLLI DI CANTIERI

Docente: Martuscelli

IMPIANTI TERMOTECNICI

Docente: Francesco Minichiello

Contenuti minimi del corso

{~ ,> 1." I J I

i

Richiami sul fabbisogno termico invernale degli ambienti. Generalità sugli impianti di riscaldamento. Principali direttive della legge 10/91 e della corrispondente nor­mativa vigente riguardo al sistema edificio-impianto di riscaldamento: richiami sul coefficiente volumico di dispersione Cd, cenni sul rendimento globale medio sta­gionale e sul fabbisogno energetico nOlmalizzato (FEN). Descrizione e dimension­amento dei componenti degli impianti di riscaldamento. Richiami su proprietà del­l'aria umida e trasformazioni elementari. Comfort termico e qualità dell'aria in ambienti confinati. Cenni sulla valutazione del fabbisogno termico estivo degli ambienti. Impianti di climatizzazione centralizzati del tipo ad aria, ad acqua, misti aria-acqua; impianti autonomi. Descrizione e dimensionamento dei componenti degli impianti di clima­tizzazione. Macchina frigorifera e pompa di calore. Cenni su impianti idrico-sanitari di carico e scarico, impianti antincendio, impianti elellrici.

Articolazione didattica: Il corso si articolerà in lezioni teoriche ed esercitazioni; l'esame si svolgerà pren­dendo spunto da elaborati progettuali da redigere da parte degli studenti.

Bibliografia: L. Bellia, M. Cannaviello, P. Mazzei, F. Minichiello (a cura di): Guida alla proget­tazione del sistema edificio-impianto di riscaldamento, Ed. Enea, Maggio 2000. Autori vari: Manuale di progettazione edilizia, vol.2 - Criteri ambientali e impianti, Ed. Hoepli G. Alfano, M. Filippi, E. Sacchi (a cura di): Impianti di climatizzazione per l'edilizia, Ed. Masson, 1997. C. Pizzetti: Condizionamento dell'aria e refrigerazione, Ed. Masson, 1989. Appunti redatti dal docente.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

Docente: Mario Dell'Acqua

LABORATORIO DI COSTRUZIONE III

Docente: Augusto Vitale

contenuti minimi . '~ . 11 Laboratorio si ripromette di sperimentare c mettere 111 atto, nel lavoro collegrale degli studenti, le conoscenze tecnologiche e le capacità analitiche e decisionali acquisite nei Laboratori e nei corsi precedenti, applicandole alla complessità delle fasi progettuali, esecutive e gestionali del processo di attuazione del progetto di architettura. In particolare il corso verterà sugli accertamenti e le verifiche in itinere e finali sul progetto, in ralazione alla normativa in vigore sui lavori pubblici, e sulle sue certi­ficazioni di qualità mediante l'esercizio degli usuali strumenti di controllo della fil-

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154 ~ Università degli Studi d{"Napo(i lfeaerico Il

iera progettuale ed esecutiva e grazie ad uno stretto collegamento con il corso di Controllo della qualità edilizia.

articolazione didattica Il Laboratorio si articola su un caso-studio che sarà utilizzato per l'approfondimen­to delle problematiche trasversali al processo edilizio, ricorrendo a comunicazioni e seminari affidati a specialisti.

bibliografia Nello svolgimento del corso saranno indicati la bibliografia e gli strumenti di sup­porto alle attività del Laboratorio

SICUREZZA ED AFFIDABILITA' DELL'EDILIZIA

Docente: Gerardo Trillo

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CORSO DI INTRODUZIONE ALL'URBANISTICA

Docente: Vincenzo Andriello

Contenuti miuimi Il corso introduce lo studente alla collocazione della disciplina disciplinare Urbanistica, intesa come campo all'intersezione tra Studi urbani, Pianificazione e Progettazione urbana, Lo studente viene inoltre avviato allo studio dei contesti urbani attraverso l'osservazione delle tracce dei processi storici e di uso dello spazio leggibili attraverso le forme, Infine si introduce alle abilità necessarie alla interpre­tazione di mappe.

Articolazione didattica Il corso è articolato in lezioni e sopralluoghi, volti a comparare la lettura di un pezzo di città possibile attraverso l'espcrienza diretta a quella ricavabilc dalle rappresen­tazioni cartografiche. La conclusionc prevede una relazione sull' esperienza svolta dallo studente.

Capacità espressiva

Docente: Daniela Lepore

Contenut; minimi Il corso è dedicato a modalltà e tecniche comunicative utili per immagazzinare e trasferire informazioni attraverso elaborati scritti e/o disegnati. Sulla basc di una breve introduzione generale dedicata alle differenze fra comuni­cazione scritta e orale e alle varie fanne di "testo" (testi regolati vi, infOlmativi, deSclittivi, nalTativi e argomentativi, testi verbo-visivi, ipertesti), vengono illustrati e sperimentati praticamente dagli studcnti metodi utili a costruire i tipi di elaborati richiesti per la maggior parte dei corsi e laboratori successivi o anche prodotti comunicativi rivolti a diversi tipi di pubblico (note riassuntive, tcsine, tavole, pre­sentazioni, pannelli per mostra, etc.).

Articolazione didattica Le lezioni sono integrate da esempi e brevi esercitazioni in classe (stesura di brevi testi, costruzione di un ipe11esto, elaborazione dell'indice di una tesina, etc.). Nozioni e tecniche illustrate vengono poi applicate dallo studente in un elaborato finale, relativo all'esperienza condotta nel corso zero di urbanistica (vedi)

Bibliografia I materiali principali saranno condensati in lIna dispensa. In generale. si possono consultare: - F. Bruni et al. (a cura di), Manuale di scrittura e comunicazione, Zanichelli, Bologna 1997 - A. Lucchini, Business Writing. Scrivere nell'era di Internet, Sperlig & Kupfer, Milano 2001 - P. Gabellini, "Disegnare: una concreta pratica comunicativa", CRU - Critica dello razionolità urbanistica n.6, 1996

USO DEI MEZZI TECNICI

Docente: Renato D'Ambrosia

Contenuti: . .' Sistema Operativo: gestione file e cartelle; Elaborazione testi: W()l'd:nJ~rn"SJOne c modifica dci dati, gestione dei file, formattazione dei docum:~ntJ, perte~I?na~mCn­w dei documenti. ~estione della stampa del documento; Fogh clCltl'OmCl: I,xcel: immissione e modifica dei dati, fonnu1e, funzioni e grafici, fmllìf\ttazione e stm,npa del foglio di lavoro; Internet c Posta E~ettronicH: capire Jnt~rnet, co1!:g,:rs1 ud lntemet. consultare il VVEB, comunicare con la posta t'lt;1tronJl~:"'" tnl~!fll~~IUnc c

ricezione di documenti tramite e-maiL

Articu!azione didattica: lezioni frontali ed esercitazioni pmtid-p-; ndl'aula di infor·· matica.

Bibliografia: dispensa distribuita durante il corso

MATEMATICA

Docente: Uv;a D 'A puzzo

LINGUA INGLESE

Docellte: Roberta Barresi

Corso di Analisi della città e del territorio

prof. Vincenzo Andriello

COIUt:lIl1IÌ ntjnìllii ,. 11 corso è collocato nel Laboratorio di impo''''fozione del primo annn cl; n)1·so: pe~·!":l(i ha come finè, in-.;iemc agli altri corsi che lo compongono, ~i intrn:,lurrc In stude!~te alla lettura di un contesto urbano e de-i proce!ìsi che _còn esf,O m:ef~gl~:cnn~ (n~l1~~ \/1\,: quotidiana, nelle decisioni poiìtiche c tecniche). 11 laborato:lO mOltr~ l~m]sct: gll

èìementi di metodo e di tecnica per registrare e rappresentare mformaZlOTIl su que:_~to

contesto. , ' Il compito specifico del modulo d~ 'analisi' è ~i niu~a:'e a ,cOil~~ce,re l ca<n-l~ter~ spaziali e 1 ritmi temporali dell' ambl~ntc urbano, l modI m, CUI E':,,",o VJe!le U,S.l~(J. ~ 1 rapP0l1i che si instaurano con l'ambIente natun~le e con, l? stona. Inoltre li ,\..()!SO introduce al modo in CIIi questa conoscenza vIene Codlllca,ta ,da IIna lecmc~l (o insieme di tecniche: l'Urbanistica) cui la società delega poteri di controllo sull LISO

dello spaz.io e tempo, e l'il! specificamente, suH'uso del sliolo.

Temi principali: . ~ Come si conosce la città: esperienza diretta e conoscenzo)'{flesso, ~ l materiali del/o conoscenza urbana

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~ I metodi per conoscere, valutare, rappresentare ~ Processo urbano e processo urbanistico -I concetti e i modelli del controllo della forma urbana

Articohzione didattica Oltre le lezioni e esercitazioni, il laboratorio offre un'esperienza di studio integrata tra i cinque moduli. Il ruolo specifico del modulo di analisi è quello di curare l'at­tività di descrizione dell' ambiente e delle pratiche di uso quotidiano e la valutazione della sua qualità.

Bibliografia V. Andriello: Dispense per il Corso Integrato di Analisi della città e del territorio e di Urbanistica, Corso di laurea in Urbanistica e Scienze della Pianificazione Territoriale e Ambientale, Napoli 2003

POLITICHE URBANE E TERRITORIALI

Docente: Giovanni Laino

Tecniche Di Rappresentazione

J)ocente: Daniele Turchi

Programma l. I meccanismi della rappresentazione. Processi cognitivi e percettologici. Rappresentazione e informazione. Leggibilità. 2. Forme della rappresentazione. In relazione a: strategie di comunicazione, tipologie di fruizione, risorse tec­nologiche, contesti. Implicazioni dovute alle nuove tecnologie. Sconfinamenti di tecniche e linguaggi. .. 3. Codici, sistemi grqfici. Sviluppo storico e funzionamento. La scrittura come sistema grafico. La rap­presentazione come sistema grafico. 4. Procedure e tecniche In relazione a: contenuti, obiettivi, economia. Tecniche di visualizzazione e sviluppo del progetto. 5. Rappresentazione territoriale Scala, inquadramento, formati. Trattamento gnifico di superfici, segni lineari e puntuali, simbologie. Legenda, apparali ani!liliei e diagrammatici. Implicazioni nel trattamento digitale: risoluzione, lettura a schermo inler-azione con i data base. '

Articolazione didattica L'esposizione di una serie di nozioni teoriche, basata sulla proiezione e dis­cussione di materiale esemplificativo, sarà preceduta o seguita da eserci-

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tazioni in classe. Saranno anche seguiti, in collaborazione con i docenti inter­essati, gli elaborati prodotti per altre discipline.

Bibliografia Anceschi Giovanni, L'oggetto della raffigurazione, Etas, Milano 1992; Gabellini Patrizia, Il disegno urbanistico, Nis, Roma 1996; Gombrich Ernst, Arte e illusione, Leonardo Arte; Milano 2002; Lussu Giovanni, La lettera uccide, StampaAlternativalGraffiti, 2003; Massironi Manfredo, Vedere con il disegno, Muzzio, Padova 1982.

FONDAMENTI DI INFORMATICA

Docente: Salvatore Sessa

Contenuti minimi: Informatica teorica: Architettura generale di un elaboratore: CPU, Memorie RAM e ROM, Dispositivi di memoria di massa - Sistemi operativi - Software di comuni­cazione - Programmi applicativi - Ambiente di programmazione e suoi componenti - MS Office. Foglio Elettmnico EXCEL: Ambiente di lavoro: comandi di editing e di fOflpattazione, le formule, gestione dei files e stampe, le funzioni più usate, grafi­ci: istogrammi e diagrammi cartesiani - Operazioni con le matrici - Sistemi lineari e non lineari - Risolutore e Ricerca Obiettivo - Decisioni logiche. Sistemi blfonnativi Geografici: Arcview G1S: ArcView come strumento di GIS Mapping - I tipi di Documento in Areview (Viste, Tabelle, Chart, Layout, Scripts) - Creazione di mappe (viste) - Classificazioni tematiche - Spatial Analys/ Ex/ension: Utilizzo di GR1D -Conversione di Shapefilc in GRID - Geoprocessing - Map Calculator.

Articolazione didattica: Durante il corso saranno fatte lezioni in aula ed esercitazioni al computer nell'aula informatica della Faco1tà. L'esame finale consiste in una prova orale ed in una prova pratica al computer.

Testi consigliati: B. S. Gottfried, Exce/ 2000, McGraw-Hill, 2000. J. Kelly. EXCEL 2000. Guida Completa, EDIZIONI APOGEO, 1999. D.P Curti n, K. Foley. K. Sen, C.Main, Informatica di base, 2ed., MeGraw-Hill, 20m. F. Di Martino, M. Giordano, I GIS: Me/od%gie e Tecn%gie Informatiche, Luda Edizioni. 2002.

RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE

Docente: Fulvio Rino

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160 "' lJ/iiversità degli Studi ?Ji Napoli 1J1ellerico Il

Contenuti minimi Il corso è sotteso all'apprendimento dei metodi di costruzione delle cartografie ter­ritoriali più utilizzate e delle pratiche di realizzazione di sistemi informativi che attraverso applicazioni informatiche, consentono la gestione delle conoscenze e dei dati di una parte del territorio. Gli obiettivi prefissati sono: fornire la consapevolezza che la rappresentazione del territorio e dell'ambiente si esplica con la redazione di documenti verbo/visivo/numerici, in cui le tre compo­nenti espressive di dati qualitativi e quantitativi, sono interrelate tra loro; fornire gli strumenti per una rappresentazione del territorio redatta con tali docu­menti, che ne restituiscano il sistema di dati ad esso collegati.

Articolazione didattica Il corso di Rappresentazione del territorio e dell'ambiente è così articolato: lezioni teoriche; esposizione esemplificativa di documentazioni cartografiche cartacee e digitali; esercitazioni applicative finalizzate alla rappresentazione di un territorio.

Bibliografia A. Baculo Giusti-A. di Luggo-R. Florio-P. Rino, Napoli al quattromila, Electa Napoli, Napoli 1996. A.P. Latini (a cura di), J P7w;ral11l1li di riqualificazione urbana, Ministero dci Lavori Pubblici, INU, Roma 1997. G. Crocioni-G. Villanti (a cura di), Comune di Modena. Programma di riqualifi­cazione urbana della fascia ferroviaria. Quadr{/l1te nord, "Urbanislica Quademi,,'n° 15, lNU, Roma 1998. V. Cardane, Tecniche di rappresentazione di {/mbiti urbani complessi, in l program­mi urbani complessi, Edizioni Graffiti, Napoli 2000.

STORIA DELLA CITTA' E DEL TERRITORIO

Docente: Leonardo Di Mauro

ECOLOGIA APPLICATA

Docente: Vac

GEOLOGIA APPLICATA

Docente: Vac

ISTITUZIONI DI ECONOMIA

Docente: Pinto

GEOGRAFIA URBANA E REGIONALE

Docente: Pollice

ISTITUZIONI DI MATEMATICA E STATISTICA MODULO DI STATISTICA

Docente: Livia D'Apuzzo

Contenuti minimi: Distribuzioni statistiche univariate e bivariate e loro rappresentazione grafiche - Le medie - Misure di intensità e misure di dispersione - Indici di forma - Connessione tra variabili statistiche. Rappresentazione analitica delle relazione tra variabili: inter­polazione e modello classico di regressione lineare; correlazione lineare.

Un programma più dettagliato uscirà alla fine del corso.

Articolazione didattica: Il corso prevede lezioni ed esercitazioni e prove scritte intermedie. L'esame è costi­tuito da una prova scritta ed una orale.

Testi consigliati: M. Fraire, A Rizzi, Elementi di statistica, NIS (La nuova Italia Scientifica). C. Iodice, Compendio di statistica, Edizioni Simone 2002. C. Rossi, La matematica dell'incertezza, Zanichelli. M. R. Spiegel, Statistica, Collana Schaum, ETAS Libri.

TEORIE DELL'URBANISTICA

Docente: Attilio Belli

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ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO

Docente: Vito Cappiello

Il corso fornirà allo studente elementi e criteri interpretati vi finalizzati alla com­prensione delle complessità connesse al progetto di Architettura del Paesaggio. Il corso si articolerà in quattro moduli principali: I contenuti della disciplina e la sua evoluzione; Dal progetto di Paesaggio pre-novecentesco agli inizi del novecento; Dagli inizi del novecento al progetto per La Villette; Dal progetto per La Villette ai nostri giorni. L'esame riguarderà, oltre alla discussione sugli elementi esplicitati nelle lezioni "frontali" l'elaborazione di una "tesina" su di un progetto di parco con­temporaneo, comprendente una rielaborazione grafica che ne espliciti gli elementi costitutivi.

Bibliografia minima: 1) CE (Consiglio d'Europa), Convenzione Europea sul Paesaggio. Congresso dei poteri locali e regionali d'Europa, 2000; 2) M. Aprile, Dal giardino al paesaggio, Flaccovio, Palermo; 3) V. Cappiello, Il progetto moderno del giardino e Atlante del progetto moderno del giardino, in G. Cerami Dal giardino alla città, Laterza, Bari 1987; 4) P.L.Niccolin, Dizionario dei nuovi paesaggisti, Skira, 2003; 5) Lotus Navigator nn.212001; 5/2002; 7/2003

TEORIE E TECNICHE DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

Docente: Vito Cappiello

Il corso fornirà allo studente elementi e criteri interpretati vi delle complessità con­nesse al progetto di Architettura. Il corso sarà basato su esemplificazioni progettuali legate al tema della casa e si articolerà in tre moduli principali. In ogni modulo ver­ranno esplicitate le tematiche distributive, funzionali e spaziali e verranno speri­mentati strumenti della rappresentazione applicati ad un esempio tratto dalla pro­duzione di un maestro. Moduli: Il passaggio dall'architettura dell"800 alla "moder­nità"; Il movimento moderno e la "mediterraneità"; La nuova modernità tra decostruttivisrno e minimallsmo.

Bibliografia minima: 1) Kenneth Frampton, Storia de/l'Architettura Moderna, Zanichelli, Bologna. 1980:

2) Ludovico Quaroni, Progettare un edificio - otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1997; 3) Michele Furnari, Progettazione architettonica, strategie di compo­sizione dell'edificio contemporaneo, Etaslibri; 4) AA.VV Cappiel/o, Di Domenico, Raffolle, Serino, Stenti, Napoli 5 Architetti, Clean, Napoli 1996; 5) S. Stenti, V Cappiello, Napoli Guida, 14 itinerari di architettura moderna, Clean, Napoli 1997

INGEGNERIA SANITARIA ED AMBIENTALE

Docente: Ettore D'Elia

Contenuti minimi del corso Il Corso ha l'obiettivo di insegnare criteri e metodi, da utilizzare nelle strategie per la protezione ed il risanamento ambientale, posti in relazione all'assetto ed alia pro­grammazione dell'uso del territorio. Verranno tenuti principalmente in conto i vigen­ti strumenti legislativi e normativi che, allo stato, regolamentano le attività intese a quanto sopra e che, in alcuni casi - come ad esempio i Piani di Bacino - si configu­rano quali elementi di base di ogni altra forma di pianificazione territOliale. Saranno poi descritti i più rilevanti temi tecnici riguardanti le fonti e le caratteristiche: degli inquinanti idrici - con specifica attenzione all' approvvigionamento potabi le, alla raccolta ed al trattamento delle acque pluviali e di quelle di rifiuto, al recupero dei reflui a fini civili, irrigui ed industriali; degli inquinanti atmosferici, con pW1icoiare enfasi alle emissioni di gas e vapori; agli agenti inquinanti del suolo c del sottosuolo, specie nei riguardi dello smalti­mento dei rifiuti in discarica.

Articolazione Didattica L'articolazione didattica prevede lezioni frontali (20 ore), cui si accompagnano esercitazioni su specifici temi affrontati nelle lezioni frontali (8 ore). Qualora pos­sibile, sarà svolta almeno una visita tecnica (almeno 4 ore) a qualche impianto di approvvigionamento e/o di trattamento delle acque.

Bibliografia G. Ippolito: "Appunti di Costruzioni Idrauliche", Liguori Editore, Napoli. V. Milano: "Acquedotti: guida Alla progettazione", Ulrico Hoepli Editore, Milano. AA.VV. : "Sistemi di fognature. Manuale di progettazione", Ulrico Hoepli Editore, Centro Studi Deflussi Urbani, Milano. Gazzette Ufficiali: (varie) Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma.

CLASSIFICAZIONE CARTOGRAFICA DEL SUOLO

Docente: Di Gennaro

GIS

Docente: Di Gennaro

STORIA CONTEMPORANEA

Docente: Totano

SOCIOLOGIA URBANA

Docente: De Vivo

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DIRITTO URBANISTICO + DIRITTO AMMINISTRATIVO

DocentJ: Alberto Coppola

Premessa

L: obiettivo del corso è of!rire agli stud~nti un quadro, che in virtù delle ore di inseg­na".'ento ,- 40 - " nOn puo che essere dI massIma su settori del diritto che sono più utlh alla formazIone dI un architetto - pianificatore del territorio: il diritto amminis­trativo ed Il dmtto urbamstlco,

La conoscenz~ degli strumenti e ddle procedure amministrative in materia urbanis­tIca completera la formazIOne degh studenti,

Contenuti minimi del corso

Proprietà ,privata e Costit~zion~; 2) I livelli di pianificazione urbanistica, Delega agli entI locah, 3) I pl,am terntor:ah dI coordmamento regionali e provinciali; 4) I piani regolaton gel~c:ah, comunah ed mtercomunali; 5) I piani particolareggiati: I Piani,di zona per edlhzJa economIca e popola;ee, i Piani per gli insediamenti produttivi; 6) I pwm dI Iccupero ed Il recupero edlhzlO; 7) Standards urbanistici' 8)1 l' 't' d'l' , 'C ' , , l' , , Imll e IIZI nel omum SprovvIstI (I plano; 9) Le misure di salvaguardia; IO) Le localizzazioni ~el1e ,OO,PP, statah; Il)I1 T.u. SUI beni culturali ed ambientali; 12) Il T.U, del­I edlhzJa, D) ValutaZIOne dI Impatto ambientale; 13) I rapporti di vicinato tra le costruzlOm.;. 14) ~en~ncia di inizio attività in edilizia. Pennesso di costruire' Permesso dI costrUIre m sanatoria, in deroga condizionato' 15) Cane tt' d' d' "t' A .. . ',e l I 111 to

mmlnJstratlvo; 16) Le fonti del diritto in generale' 16) La Costi tu ' It, l' , 17) P' ", , ", ' zlone a \ana, nn,clpl 111 matena ammll1lStratlva sanciti dana Costituzione; 18) Le diverse

forme, dI, accordo tra pubbhche ammmistrazioni, l'accordo di programma; 19) La socleta dI trasformaZIone urbana; 20) La conferenza di servizi,

Articolazioue didattica

Lezioni frontali, esercitazioni, attività di collaborazione con gli studenti (tutor);

Modalità di esame

Col1oquio orale con cventuale partecipazione di piccola tesi svolta dallo studente:

Bibliografia G, D'Angelo: "Legislazione urbanistica" Morano Editore A. Coppola: "Lcgislazione dei bb,cc," Simone Editore "Diritto Amministrativo", Simone Editore

URBANISTI CA

Docente: Alessandro Dal Piaz

Contenuti

Il COrso si co1loca ne] Labor~torio di analisi e descrizione dell'ambiente urbano che - nel quadro della comprenSIone c1eH'urbanistica come processo istituzionale di gov­erno, degh USI e,delle trasfonnazlOnl del territorio in riferimento a principi di sosteni­blhta e dI eqUlta attraverso processI condivisi di pianificazione (attività intelTelata di

progettazione dei piani" programmazione degli, interventi e costruzio~e di politiche di gestione) - farà spenmentare agh alhevl un mterazlOne fra ~etodl e tecm~he dI indagine nella descrizione dell' ambiente urbano. Tale descnzlOne va costruIta sIa come momento di verifica e di finalizzazione delle analisi sia come momento di interpretazione delle dinamiche e dei problemi delle realtà insediative in un' ottica già orientata ad intenzionalità ed esiti progettual i (anche in interazione con le altre diverse discipline caratterizzanti del Laboratorio).

Articolazione didattica Il corso si articolerà in lezioni, seminari e attività di laboratorio, In queste ultime, su uno specifico telTitorio gli allievi acquisiranno sperimentalmente le abilità di osser­vazione, rilevamento ed analisi degli spazi fisici e si misureranno con la valutazione ed interpretazione del rapporto con l'articolazione della società insediata e con le istanze dei vari' soggetti. Il "prodotto" si organizzerà come descrizione dell'ambito studiato attraverso rappresentazioni/illustrazioni integrate (grafiche e testuali) con giudizi valutativi dello stato di fatto e "proiezioni nel futuro" (potenzialità, tenden­ze, famiglie di esiti progettuali),

Bibliografia - E, Salzano, Fondamenti di urbanistica, Laterza editore, Bari (2° edizione) - A, Dal Piaz, Ragionando di urbanistica, Edizioni Graffiti, Napoli - I. Apreda, Urbanistica e domanda sociale, Edizioni Graffiti, Napoli

ANALISI DELLA MORFOLOGIA URBANA E DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE

Docente: Gabriele SZANISZLO'

ECOLOGIA DEL PAESAGGIO

Docente: Mariavaleria Minil1ni

Contenuti minimi del corso Il corso fa proprie alcune domande che oggi si impongono al progettista e all'ecol­ogo quali lo studio della trasformazione e della progettazione dei paesaggi, la ges­tione delle risorse ambientali e della sostenibilità, la frammentazione, la perdita di biodiversità e della cultura del paesaggio, che devono creare conoscenze e capacità progettuali specialistiche nella fonnazione dell'architetto Al termine del presente modulo formativo l'allievo deve aver acquisito i fondamen­ti per uno studio del paesaggio impostato sul paradigma ecologico della complessità e della interscalarità dello spazio e del tempo e della relazione che sottendono le cat­egorie geografiche e stmiche

Articolazione didattica IL PAESAGGIO E I SUOI PRINCIPI Concetto di paesaggio visto nella prospettiva ecologica

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Ecologia come convergenza di teorie naturali e sociali Scalarità del paesaggio nello spazio e nel tempo PRINCIPI DI LANDSCAPE ECOLOGY Struttura, funzione e cambiamento nel paesaggio Trasformazione dei paesaggi e frammentazione PROGETTO DEL PAESAGGIO Concetti di permeabilità, continuità e connettività dei paesaggi Spazio e Tempo come categorie progettuali.

Bibliogafia Forman R.T.T., (1995) Land Mosaics. l'he Ecology of Landscape and Region.,. Cambridge University Press, Cambridge .. FOlman, R.T.T. & Godron M., (1986) Landscape Ecology, Wiley & Sons, New York,. Forman Turner, R.H. Gardner, R. V. O'Neill , (2002), Landscape Ecology in theory and prac­tice. Pattern and proce" Springer Verlag N.Y. Mininni M., (2001), Paesaggi e naturalità diffusa. In (Paola Viganò a cura di) Finibus Terrae. I territori della nuova modernità. Electa, Napoli, pp. 16-32, 110-114 Mininni M., (2001) Può l'ecologia aiutare a costruire paesaggi? Urbanislica, Il8 pp.I03-lll Sarà distribuita agli studenti durante le lezioni ulteriore bibliografia

ANALISI DEI DATI

Docente: Angela Maria Digrandi

Contenuti del corso: Il corso fornirà nozioni e tecniche elementari per l'estrazione e la rappresentazione

dell'informazione desumibile da grandi basi di dati territoriali con particolare rifer­imento al reperimento e trattamento delle fonti. L'approccio, prevalentemente descrittivo, richiede, tuttavia, la conoscenza degli elementi fondamentali di analisi matematica e di statistica in relazione alla costruzione di indicatori sintetici ed alla trallazione dell'inferenza statistica. Verranno, inoltre, affrontati i principali aspetti dell'analisi multidimensionale dei caratteri quantitativi (analisi fattoriale e in com­ponenti plincipali) con l'introduzione all'analisi dei gruppi (cluster analysis). Gli strumenti analitici acquisiti saranno utilizzati per l'elaborazione di costrutti com­plessi e non direttamente osservabili quali la condizione abitativa, il disagio abitati­vo o sociale, ecc.

Articolazione didattica L'esame unico di laboratorio consisterà nella discussione sul lavoro svolto, articola­ta anche con riferimento agli elaborati prodotti in relazione al corso di Analisi dei dati. Bibliografia L Fabbris, Siatistica multivoriara, analisi esplO/"{/liva dei doti. McGraw-Hilil 1997 Sarà resa disponibile una dispensa del Docente sulle Fonti statistiche ufficiali e trat­tamento dei dati Rapporto annuale dell'Istat, edizione 2002

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";:1 CARTOGRAFIA TEMATICA PER L'ARCHITETTURA E L'URBANISTICA

Docente: Massimiliano Campi

Contenuti: La rappresentazione applicata alle discipline dell'urbanistica assume un carattere specifico e specialistico. L'importanza di un sistema di rappresentazione delle carte tematiche, estremamente comunicativo e riconoscibile, è un elemento fondamentale per la corretta analisi e/o programmazione dell'asselto territoriale. La volontà di concentrarsi su quale siano le peculiarità delle raffigurazioni a corredo di un piano urbanistico, sottolinea il grado di maturità critica che necessariamente l'allievo urbanista deve raggiungere, per controllare, gestire e verificare, per applicare correttamente le metodologie di pianificazione. La costruzione di un modello di rappresentazione, utile a questi scopi, si realizza attraverso al conoscenza delle differenti tecniche di rappresentazione, sia quelle tradizionali che quelle più recenti con un forte contenuto informatico. Le nozioni introduttive di geodesia elementare, le tecniche di cartografia numerica, tipiche delle rappresentazioni a grande scala, fino all'utilizzo delle più recenti applicazioni di software digitale sono alla base del percorso fonnativo di ogni allievo, che voglia saper controllare gli strumenti urbanistici di programmazione.

Articolazione didattica: Il corso sarà articolato in lezioni che affronteranno i temi del disegno nella comuni­cazione degli elaborati tipizzati per l'urbanistica. La rappresentazione del territorio e dell'ambiente acquista specifici codici di analisi e appropriate strutture linguis­tiche, che diventano imprescindibili dall'oggetto di studio che si vuole comunicare: la rappresentazione tematica del territorio urbano ha un ruolo funzionale alla scala di rappresentazione che impone differenti strumenti e tecniche.

Bibliografica: P. Gabellini, il disegno urbanislico, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1996 A. Sei vini, Elementi di cartografia, Città Studi Edizioni, Milano 1996 A. Pirola, G. Vianello, Cartografia lematica ambienlale. Suolo, vegetazione, fauno, La Nuova Italia, Roma 1992 M. Campi, Nuovejorme dell'archileltura e nuovi modi di rapl'reSel1larle, in "Actas del VII Congreso Intelllacionai de Expresiòn Gràfica Arquitcctonìca - Barcelona EGA 2000", Barcellona 2000. N.B.: Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno comunicate durante le lezioni.

RUOLO, ORGANIZZAZIONE E MODALITA? OPERATIVE DEGLI UFFICI DI PIANO

Docente: Roberto Giannì

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METODI DI ANALISI QUALITATIVA PER L'URBANISTICA

Docente: Federica Palestino

ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

Docente: Parisi

Contenuti minimi: Muovendo da una rilettura critica dei principali contributi storiografici sul concetto di industrializzazione e sulle molteplici dinamiche di trasformazione della città e del territorio nell' età industriale, il corso si propone di fornire agli allievi i riferimenti teorici e gli strumenti metodo logici per la conoscenza e la valorizzazione dei Monumenti llUlustriali. L'Archeologia Industriale è il campo di studi interdisciplinare nel!' ambito del quale saranno approfondite tematiche riguardanti le diverse forme di organizzazione e di stratificazione dello spazio della produzione in età moderna e contemporanea e saranno analizzate le più significative esperienze di conservazione e di riuso del Patrimonio Industriale condotte in Ilalia e all'estero, dalle manifatture ai villaggi operai, dalle grandi infrastrutture storiche alle aree industriali dismesse.

Articolazione didattica: Il corso si m1icola in cicli di lezioni in aula ed in sopralluoghi. E' prevista come esercitazione d'anno l'elaborazione di una tesina monografica su un tema che cias­cun allievo concorderà con il docente.

Bibliografia: R. ROMANO, Industrio: storia e prohlemi, Einaudi, Torino 1976; K. HUDSON, Archeologia Industriale. ed. il. a cura di R. Covino, Bologna, Zanichelli, 1981; G.E. RUBINO, Le fabbriche del Sud, Napoli, Athena, 1990; R. PAR!S!, Lo 'pazio della produzione. Napoli: la periferia orientale, Napoli, Athena, 1998; G.E. RUBINO, a cura di, Gli ecomusei del Patrimonio Industriale in Itolia. Analisi e prospettive, Napoli, Athena, 2001.

Una dispensa didattica ed un programma dettagliato con la bibliografia specifica di riferimento saranno disponibili all'inizio del corso.

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FONDAMENTI E APPL. DI GEOMETRIA DESCRITTIVA A

Docente: Mariella Dell'Aquila

FONDAMENTI E APPL. DI GEOMETRIA DESCRITTIVA B

Docente: Mariarosaria Trincone

STATICAA

Docente: Maddalena Vigo

STATICAB

Docente: Angelo Di lorio

TEORIE DELLE STRUTTURE A

Docente: Antuono Castagna

Nel corso di Teoria delle Strutture vengono ripresi i concetti di congruenza ed equilibrio già acquisiti nel precedente corso di Stati ca e , quindi, applicati a strut­ture composte da pitl corpi rigidi. Successivamente, rimossa l'ipotesi di rigidità, viene studiata la trave come continuo elastico monodimcnsionale utilizzando il modello di comportamento del materiale omogeneo ed isotropo , linearmente elas­tico, in regime di piccolezza delle defonnazioni e degli spostamenti .

Contenuti minimi: Cinematica: vincoli mutui " distorsioni; sistemi meccanici; catene cinematiche. Statica : equilibrio di sistemi meccanici; metodi di soluzione analitici e grafici ; leggi di variaziolle e diagrammi delle caratteristiche di sollecitaziolle , Principio dei lavori lIirlliu/i : applicazioni ai sistemi meccanici per la soluzione di problemi statiei e cinematici.

Cenni di geometria delle masse; baricentro; momenti del primo e secondo ordine di un sistema di masse discreto e continuo; definizioni di direzioni e di momenti principali d'inerzia,

Teoria elementare dei corpi elastici: concetto di deformazione e di tensione; legge di Hooke ; analisi della trave come continuo elastico monodimensionale : la lrave piana rettilinea; equazioni indefinite di equilibrio e di congruenza; legami costitu­tivi; equazione differenziale della linea elastica; corollari di Mohr ; strutture iper­statlche : metodi per la ncerea della soluzione equilibrata e congruente,

Articolazione didattica II corso si articola in lezioni ed esercitazioni pratiche.

Bibliografia C. Anselmi , "Appunti di teoria delle strutture"

TEORIE DELLE STRUTTURE B

Docente: Carla Ceraldi

Il Corso è articolato in due parti, dedicate, rispettivamente, all'estensione ai siste­mi meccanici composti da più corpi rigidi dei concetti di equilibrio e congruenza già oggetto del precedente corso di Statica ed all'illustrazione del comportamento del solido trave in regimi di comportamento materiale ottenuti rimuovendo l'ipote­si di rigidità.

Contenuti minimi: Cinematica: Vincoli mutui, Distorsioni concentrate e distribuile, Catene cinematiche per sistemi meccanici costituiti da più corpi rigidi, Statiea: Casi piani: metodi di soluzione analitici e grafici per sistemi meccanici costituiti da più corpi rigidi. Principio dei Lavori Virtuali: Applicazioni del Teorema delle Forze virtuali e del Teorema degli Spostamenti virtuali, per la risoluzione di problemi di congruenza ed equilibrio, Elementi di teoria de II' elasticità: Limiti del modello rigido, Il continuo elastico, La trave deformabile come continuo monodimenzionale, Cenni sulla geometria delle masse: caratteristiche geometriche della sezione; assi principali d'inerzia, Prove sui materiali, Estrapolazione di modelli costitutivi. Concetto di ten­sione e di deformazione, Struttura dei legami tensione-deformazione, Il modello elastico - lineare, Metodi di risoluzione di problemi di equilibrio e congruenza per il solido trave, Metodi di risoluzione per la trave in regime elastico lineare,

Articolazione didattica: Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni. L'esame consiste in una prova scritta ed in una prova orale, Le date d'esame e le modalità di prenotazione per ciascuna sessionc saranno precisate mediante avviso nell' apposita bacheca,

Bibliografia: "SISTEMI MECCANICI ARTICOLATI" APPUNTI DEL CORSO DI TEORIA DELLE STRUTTURE - PARTE PRIMA di Carla Ceraldi, Liana Dodaro, Maria Lippiello in distribuzione da LUDA Copyng - Vico Gravina 3-4 "APPUNTI DEL CORSO DI TEORIA DELLE STRUTTURE" di Carlalberto Anselmi in distribuzione da LUDA Copyng - Vico Gravina 3-4 R. Baldacci - Scienza delle Costruzioni - voi 2°, E. Benvenuto - La Scienza delle Costruzioni nel suo sviluppo storico.

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Facoltà di Architettura 175

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176 ~ (!flliversità 1legli Iltuì[iJ!i 'Giunoli 1l:Merica ~l

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica 1 A

Docente: Giancarlo Priori

Contennti minimi: Il Laboratorio prevede lo svolgimento di un tema che riguarderà insieme la scala urbana e quella architettonica. La riflessione intorno al progetto darà lo spunto per verificare la posizione della scelta compositiva all'interno dell'attuale dibattito architettonico ed accertare, nello stesso tempo, la coerenza dei linguaggi con gli esiti dei risultati raggiunti. Il Corso darà delle specifiche indicazioni metodologiche circa il rapporto tra natura e architettura, l'architettura dei frattali, ['architettura biocli­matica, ma sarà accettato anche il pluralismo dei linguaggi architettonici. Il fine è di migliorare gli spazi dell'abitare, pubblici o privati, attraverso la redazione di un progetto complesso.

Articolazione didattica Il Laboratorio sarà caratterizzato da lezioni teoriche, seminari applicativi delle precedenti e correzioni degli elaborati progettuali. Gli studenti presenteranno per l'esame, oltre agli elaborati del tema d'anno, un taccuino con scritti e grafici, anno­tazioni e riflessioni.

Biografia: P. Portoghesi, Architettura e Natura. Skira 2000 G. Priori, La Città Postmodema. E.U.A. 2000 G. Priori, Architettura e Città. Diagonale. 2000 G. Priori, Architettura in Laboratorio. Kappa 2002 D. Scatena, G. Seminario, Giancarlo Priori Architetto. Kappa 2003

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica 1 B

Docente: Roberto Serino

Contenuti: Il metodo adottato negli anni precedenti, teso a creare le condizioni di una "maieu­tica dell'azione" ha dimostrato la sua validità nel passaggio dal corso tradizionale al laboratorio ed alla dimensione operativa che esso impone, nel riaffermare il proget­to come strumento dell'apprendimento. Ora poiché è ipotizzabile che al terzo anno gli studenti abbiano già svolto le precedenti fasi descrittive dell'architettura ed avvi­ato il progetto degli elementi architettonici è legittima la proposizione di alcuni pic­coli temi compositivi, ognuno propedeutico all'altro, tali da poter guidare il proces­so compositivo verso il tema finale. Punto nodale teorico è rendere evidente la con­tinuità e complessità del rapporto tra l'architettura moderna e la storia e come in tale rapporto ogni allievo possa sperimentare e far proprie le connessioni e rileggere le

mutazioni tipologiche. Fondamentale appare la comprensione della pennanenza di sequenze significative che pongono in relazione una parte con un'alt~a ~ll'in ter?o di un' opera e la possibilità di sperimentarne la resistenza con elementI "mtrusivi' .

Articolazione didattica: Il laboratorio è articolato in: ciclo dell'indagine comprendente tre fasi: a) approfondimento attraverso "esercitazioni dialogate" dei fondamenti del linguaggio architettonico; b) confronto attraverso contributi seminariali sul tema della concretezza del costruire; c) messa a fuoco dei dati oggettivi rilevabili in un' area urbana (centrale o per­iferica) decisa nel corso dell'anno e che viene assunta come zona di spenmen­tazione: definizione del tema e precisazionc del programma operatIvo.

Bibliografia: Gio Ponti Amate l'Architettura, Vitale e Ghianda, Genova, 1957 AA.VV., Teoria de/la Progettazione Architettonica, Dedalo, Bari, 1968 . L. Quaroni, Progettare un edificio - otto lezioni di architettura, Mazzotta, MIlano, 1977 E. N. Rogers, Gli elementi del fenomeno architettonico, Guida, Napoli, 1981 H. Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, 1916, F. Angeh, MIlano, 1987

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica 1 C

Docente: Luciana de Rosa

Contenuti: l. Il laboratorio ha carattere sperimentale: l'impostazione deriva dalle csperienze precedenti. L: esame critico è strumento didattico essenziale. . 2. Nella convinzione che ogni sperimentazione teorica e/o operatIva debba tendere, nella Scuola, alla comprensione del processo di progettazione, dei suoi nodi signi­ficativi, degli obiettivi e dei condizionamenti, il laboratorio propone una espenenza di progettazione centrata sul processo di costruzione del progetto, dalla acqUlslZIone dati ed analisi della "domanda" fino agli elaborati di cantIere; nell' ottIca delle trasformazioni della professione in corso in Europa ed in Italia .. Anche se il processo è tagliato dai limiti imposti dalle condizioni degli studenti, spesso di fronte alla prima richiesta di progetto con obiettivi e strumenti proprI del-l'attività professionale. . . .. . Innovazione significativa è la presenza di contributi inter~lscl.phnan; non l,nte­

graziani" dei corsi di origine ma momenti autonomi e coordrnatl della costruzIOne

del progetto. . . . . 3. Rifclimento teorico è l'interpretazione dell'architettura come "dlsclphna operatI: va il cui obiettivo è la modificazione dello spazio fisico in rapporto alle necessIta dell'esistente". Fare architettura è un'attività sovrastrutturale, che si adegua a bisog­ni determinati da ragioni altre; il rapporto di dipendenza, tuttavia, non è sempre a senso unico: il rinnovamento sovrastrutturale crea, per la sua qualità, uno spazio

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potenziale per il rinnovamento delle strutture, determinando un processo dialettico di rimando continuo che è alla base della trasformazione del reale.

Articolazione didattica: Il lavoro può essere svolto in gruppi di tre persone; il lavoro di gruppo è incorag­giato. Ogni studente deve presentare un dossier per le esercitazioni, ed un dossier comune. Sono previste: lezioni (inclusi Contributi integrativi); esercitazioni; lavoro d'anno, che include: l. "progetto corto", dalla seconda settimana, da concludere entro ilIO periodo. 2. "progetto lungo", dalla fine dellO periodo, fino alla fine dell'anno. La discussione sui progetti è collettiva.

Bibliografia: Riviste: Spazio & Società / L'Arca / Le Carré Bleu, Libri: G.De Carlo, Questioni di Architettura / Il progetto Kalesa / Y.Gregotti, I materiali dell'Architettura / K.Lynch, L'immagine della città I G.Ragon, Storia dell' Architettura e dell'Urbanistica

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica l D

Docente: Itala Ferraro

Contenuti: 1) Sarà centrale l'impostazione teorico-metodologica, storicamente. caratteristica del corso di progettazione IIIo, secondo la tradizione degli studi analitico-proget­tuali. Z) Sarà altresì centrale la considerazione del fatto architettonico come parte del fatto urbano, sia come considerazione generale che come appartenenza ad una specifica città. 3) Saranno quindi al centro della analisi la tipologia architettonica e la morfologia urbana - intese nel loro rapporto e come caratteri che si realizzano nella storia. 4) Saranno presi in considerazione aspetti legali, amministrativi e di tutela che con­siderano il fatto architettonico e urbano come un "bene". In questa direzione il progetto, prima che un atto inventivo, un gesto indipendente. viene insegnato come un atto "dipendente" dalla struttura della città, dalle teorie dis­ciplinari, dalle leggi, dalle esigenze e domande della società; tutto in modo realisti­co. Nota: il corso base si avvarrà di corsi integrativi e, all'occorrenza, di contributi esterni, per rispondere a questioni anche non previste in partenza.

Articolazione didattica: L'edificio e l'isolato nella città storica di Napoli. Analisi e progetto di recupero di strutture urbane mediante tutte le tecniche di progetto: ristrutturazione, restauro, ricostruzione ...

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica l E

Docente: Sergio Stenti

Contenuti: Il tema di studio si basa prevalentemente su di un approfondimento teorico-analiti­co del fare progettuale. L'approfondimento riguarderà quegli strumenti di lettura e di interpretazione del­l'architettura realizzata che possono essere messi a base di un cosciente fare prog­ettuale. Il campo su cui verrà esercitata l'analisi riguarda la città che viviamo, intesa nel suo essere fisico, quale organizzazione materiale della vita associata. Della città sarà approfondita la comparazione tra parti antiche e moderne con parti­colare riguardo alle residenze. Attraversi il tema della casa infatti, il Corso affronterà i temi più complessi della città e dei luoghi pubblici. L'esperienza storica del progetto della casa sarà rivisitata alla luce di un nuovo rap­porto tra intervento pubblico ed esigenze private ed in considerazione delle insod­disfacenti riduzioni della qualità urbanistica ed architettonica degli interventi edilizi recenti in periferia Il Corso, dall'interno dello specifico disciplinare, cercherà di approfondire quegli strumenti progettuali, sia di carattere storico che di carattere tecnico che sono nec­essari per il riprogetto dei luoghi delle residenze. Gli elementi della nostra periferia, le residenze e i luoghi pubblici, i nuclei urbani

premodemi e le aree degradate. i quartieri senza forma e l'architettura senza qual­ità, saranno paragonate ad esperienze urbane di città diverse dal cui confronto trarre indicazioni propositi ve , In particolare il Corso si focalizzerà sul lavoro analitico di decifrazione degli isolati residenziali, leggendo dall'interno di essi i caratteri dell'architettura costruita, le regole del progettare e i modelli di riferimento. Un lavoro analitico quindi sull'iso­lato moderno letto anche in riferimento al suo rapporto con l'isolato antico. Rivolgendosi agli studenti-architetti, il Corso non intende offrire un sapere disci­plinare richiuso in se stesso, ma considerando che di fronte al progetto di architet­tura" docente ed allievo sono sullo stesso piano" mancando entrambi di certezze generali a cui ancorarsi, si cercherà di approfondire nell'insegnamento: -gli strumenti per un fare architettonico che sia lucido, consapevole ed onesto -la formazione di un giudizio senza paraocchi sull'architettura esistente.

Articolazione didattica: Il Corso si articola in due fasi sinteticamente riferibili ad una prima di carattere gen­erale ed una successiva specifica al progetto sul tema d'anno. Gli argomenti delle lezioni della prima fase riguarderanno: -I caratteri del sito, tracciati, luoghi pubblici e monumenti -L'isolato antico -L'isolato modemo -centro città e periferia

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-I tipi edilizi, casa a corte, a blocco, in linea. -II recupero della periferia, . Le lezioni e le esercitazioni di laboratorio riguarderanno una esperienza di riprogettazione sul tema della casa e del quartiere. Attraverso indagini sul campo, e ricerche bibliografiche, gli studenti dovranno produrre delle tavole grafiche basate sulla comprensione delle logiche proget­tuali sottese ai qUaltieri studiati e sulla scomposizione e ricomposizione degli elementi architettonici presenti.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica IF

Docente: Giovanni De Franciscis

Contenuti: Fonnare la consapevolezza dell' atto progettuale, quale momento fondamentale c più significativo nel processo di formazione dell'architettura, intesa come costruzione del luogo abitato, del luogo cioè in cui, nella forma più completa si svolge l'e­sistenza umana. Se abitare non significa soltanto avere un tetto per riparo, ma, più complessiva­mente, pmtecipare ad un più ampio sistema di relazioni con l'ambiente - ambiente costruito ed ambiente socio culturale- allora l'attenzione dello studio è tesa a cogliere i molteplici rapporti che intercorrono fra l'uomo, l'edificio e il suo intorno. Campo della sperimentazione sarà dunque l'architettura e gli spazi privati e collet­tivi che essa determina. La metodologia seguita passa attraverso livelli di approccio al progetto, che possono cosÌ schematizzarsi: I )Analisi del contesto, tesa a riconoscere i caratteri di identità del luogo, ed i motivi della nuova domanda di intervento. 2) Analisi spazio-funzionale del nuovo organismo da progettare, e scelta dei materi­ali e sistemi costruttivi idonei a realizzare compiutamente l'idea progettuale. 3) Ipotesi di intervento che tenga conto degli attributi propri dell'architettura in relazione al suo contesto. 4) Elaborazione di un progetto che tenga conto di tutte le complesse implicazioni che lo determinano.

Articolazione didattica: L'insegnamento, svolto anche con l'apporto di discipline diverse, si articola attra­verso lezioni teoriche, dibattiti ed esercitazioni in aula, per produrre un progetto, che viene elaborato singolarmente da ciascun allievo, con la guida dei docenti che sono impegnati nel Laboratorio. Durante lo svolgimento del lavoro, vi saranno fasi intermedie di verifica del lavoro prodotto, che potrà essere fra l'altro un'utile occasione di confronto fra le esperien­ze maturate dagli allievi.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica I G

Docente: AntonioManniello

Contenuti minimi: Il Laboratorio intende sviluppare, approfondire e specificare - allivello delle poten­zialità di apprendimento da parte degli studenti del terzo anno - i temi di teoria e crit­ica del Progetto di architettura mediante la pratica del progetto stesso su di un tema determinato. Il Laboratorio è perciò il luogo privilegiato della didattica in cui si sper­imenta e si apprende - in generale - un rapporto di congrnenza necessaria tra teo­ria e pratica dell'architettura, e - in particolare - si impara ad affrontare la comp­lessità del "fare un progetto" ordinando logicamente una sequenza di attività e di operazioni adatte a fornire risposte -culturalmente e tecnicamente coerenti- ai prob­lemi posti dal tema di studio. Si assume la Composizione/Progettazione come costruzione consapevole e moti­vata della forma dello spazio urbano, radicata nella storia e nel luogo e aperta alle esperienze e sensibilità contemporanee. Obiettivo del laboratorio è l'acquisizione da parte degli allievi di un insieme teori­camente strutturato di tecniche e procedimenti operativi tesi alla definizione prog­ettuale ( funzionale, morfolagica e costruttiva) corretta ed esteticamente significa­tiva di un'ipotesi di ricostruzione di un frammento urbano, Il livello di elaborazione richiesto è quello tipico di un progetto di idee (per la definizione planovolumetrica di insieme) e cii massima e di dettaglio per le residen­ze o per un' attrezzatura, con alcune definizioni tecnologico-costruttive.

Articolazione didattica: Il lavoro progettuale sul tema proposto si avvierà immediatamente, sostenuto in par­allelo da lezionimdiscussioni su: descrizione-conoscenza immaginazione; onalisi­decrizJone del luogo; il sign~tlcato progettuale della questione tl]Jologica; a cosa serve lo Storia per lo progettazione; il progetto come giudizio critico sulla storia dell'architettura e della città; la forma nel rapporto con il sito, il programma, la struttura; il progetto e ['iml1wginazione tecnologica; procedimenti e tecniche di invenzione l' metafore urbane nelle composizioni modelne e contemporanee. Sono previsti sopralluoghi di studio. L'elaborazione progettuale (grafici e modelli) sarà individuale. E' previsto un test di abilità grafica-progettuale all'inizio dell'an­no accademico. Prova di pre-esame (elaborazione di tesina su un progetto e/o un autore o una corrente dell'arch. moderna o contemporanea da presentare in aprile). Il test e la prova di pre-esame sono obbligatori per l'ammissione all'esame finale. L'esame ve11erà sul grado di acquisizione dei temi teorici trattati e sulla valutazione delle qualità progettuali prodotte negli elaborati che saranno richiesti.

Bibliografia: A. Rossi, L'architetTura della città, Padova, 1966 L. Quaroni, Progetto re un edificio, ed.Mazzotta, Milano I. Calvino, Lezioni Americane, Milano 1989 A. Mariniello, Varius, multiplex, multiformis " mOljologie della modificazione, in ArQ n. 1/ 1989

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A. Mariniello, Variazioni - 13 esperimenti di composizione architettonica, ed. Graffiti, Napoli 1996

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica lH

Docente: Sergio Brancaccio

Contenuti minimi: Elaborazione di progetti architettonici alle varie scale, da inserire in ambiti noti (ter­ritorio Campano). Il progetto valuterà gli aspetti storici, urbanistici, tecnologici. La ricerca formale, muoverà dai caratteri distributivi, strutturali e linguistici con riferi­mento ad episodi significativi, desunti dalle produzioni contemporanee.

Bibliografia: S. Brancaccio, Percorsi didattici. Arte Tipografica - Napoli, 1995 (in cui è contenu­ta un'ampia bibliografia ragionata).

ARREDAMENTO A-B

Docenti: Filippo Alisoll - Fabio Casalini

Introduzione alla disciplina: - Definizione dell'arredamento - Significati de/l'interno architettonico

- Cultura dell 'abitare

Contenuti minimi: Il progetto dell'interno architettonico - Fattori identificativi del progetto - Metodologia del processo progettuale - Acquisizione dei dati - Analisi dei bisogni - Bisogni materiali e immateriali Forma fisica dell'interno: - Struttura formale della spazialità -Forma e percezione - Figurazione e simbologia -Ordine e caos, natura e artificio Valore e significato dello spazio: - Valore dello spazio interiore - Partecipazione e contemplazione - Rappresentazione, virtualità - Figura e sfondo Aspetti sensoriali della percezione: - Percezione visiva - Udito, tatto, olfatto, gusto - Sinesfesie e plurisensorialità

- Percezione della texture - Spazio fisico, vissuto, percepito Strutture ambientali costitutive: - Superfici e articolazioni spaziali - Volumi e forme tridimensionali - Supe/ficie piana a tridimensionale - Colore e cromatismo Nodi strutturali e articolazioni spaziali: - Collegamenti e percorsi - Passaggi, soglie e varchi - Setti, divisori e diaframmi - Scale, rampe, dislivelli Delimitazione dello spazio: - Il margine, valore funzionale e rappresentativo - Margine fisso e mobile - Margine definitivo e provvisorio La luce e lo spazio: - Progettare lo spazio con lo luce Attività e luoghi per il soddisfacimento dei bisogni: - Il riposo - La privacy - L'incontro - Il desinare - Lo svolgimento delle attività domestiche e fisiologiche - Studio e lavoro domestico - Il tempo libero Attrezzature di arredo: - Attrezzature fisse, built in - Mobili, valori rappresentativi e di utilità - Oggetti e sistemi di oggetti - Rapporto spazi%ggetto - Tipo/agie arredative

Bibliografia: R. DE Fusco, Storia dell'arredamento, UTET, Torino 1985. M. PRAZ, La filosofia dell'arredamento, LOllganesi & C., Milano 1964, 1998. G. BACHELARD, trad. il. La poetica dello spazio, Dedalo, Bari 1975, 1984. G. CAF1ERO, Il valore dell'interno fra contemplazione e partecipazione, B.d.M., Napoli 2002. F. ALISON, Frank Llo)'d Wright, designer offilmiture, Fratelli Fiorentino, Napoli 1997.

ARCHITETTURA DEI GIARDINI E DEI PARCHI A

Docente: Luigi Picone

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Contenuti minimi: Il corso si propone di esplicitare i significati ideologici della disciplina mirando alla conOScenza di quanto già realizzato nelle varie epoche e nei diversi luoghi ed alle proposte di recupero di parchi e giardini storici o progettazioni di nuovi impianti a verde.

Articolazione didattica: La didattica sarà indirizzata ad avviare un processo critico della progettazione come atteggiamento ideologico generale in relazione alla sua complessità. Le esercitazioni pratiche saranno oggetto di partecipazione collettiva per stimolare il processo ideativo. L'operatività del Corso si svilupperà attraverso incontri semi­nariali, arricchiti da specifiche comunicazioni, di volta in volta indirizzate allo sviluppo della ricerca nell'intento di far superare agli studenti l'atteggiamento di passività preparandoli ad affrontare la progettazione. L'esame consisterà in una elab­orazione di un progetto sperimentale ed una discussione critica su di un argomento trattato nelle lezioni teoriche.

Bibliografia: G.C. ARGAN Voce: Giardino, Parco in: Enciclopedia Universale dell'Arte; S.CROWE 11 progetto del giardino, Ed. Franco Muzzio, Padova, 1989; V. FRATICELLI Il giardino napoletano, Ed. Electa, Napoli, 1983; M.MATTEINI Pietro Porcinai - Architetto del giardino e del paesaggio, Ed. Electa, 1991; L.PICONE Architettura dei giardini e dei Parchi - Ricerca e didattica univer­sitaria, CUEN, Napoli, giugno 1966.

ARCHITETTURA DEI GIARDINI E DEI PARCHI B

Docente: Vito Cappiello

STORIA DELL'ARCHITETTURA MODERNA

Docente: Gaetana Cantone

Contenuti: 11 corso è articolato per temi privilegiando quei momenti di storia dell'architettura, dal Seicento al Settecento che permettono di illustrare le connessioni tra commit­tenza e artisti, condizionamenti locali e innovazioni linguistiche, tecniche costruttive e linguaggi architettonici. Costituiscono parte fondamentale del corso l'analisi dello spazio architettonico, dei temi compositivi e sistemi tettonici; delle poetiche e dei linguaggi progettuali. Lo svolgimento del corso finalizzato alla "lettura" puntuale delle vicende costrut­tive, prevede l'esposizione dei riferimenti culturali di opere e di autori e la puntuale lettura di aspetti formali e linguistici, soprattutto per quanto attiene alle stratifi­cazioni.

Articolazione didattica:

Argomenti principali L'architettura in età della Controriforma Il Barocco e i centri di produzione architettonica. Il Barocco a Roma e a Napoli

Napoli capitale del Baroco La sintesi delle arti e le botteghe di architettura

Gli architetti e le opere

Bibliografia . . . R. Wittkower, Arte e architettura in Italia 1600-1750, Emaudl, Tonno 1972 G. Cantone, Napoli barocca, Laterza, Roma-Bari 1992, ristampa 2002 G. Cantone, a cura di, Campania barocca, Jaca Book, Milano 2003

STORIA DELL'URBANISTICA A

Docente: Leonardo Di Mauro

Contenuti minimi: Dall'Unità d'Italia a oggi sono cambiati nella qualità e quantità i manufatti che for­mano un nuovo scenario architettonico, molto diverso da quello che carattenzzava l'antico ambiente italiano, e insieme con esso le valutazioni mentali di questo sce­natio, perché gli italiani - come è stato notato da tempo - hanno perduto confidenza nell'ambiente fisico, se non addirittura consapevolezza. Il corso vuole analizzare come sia venuta a formarsi una nuova identità italiana quasi immemore di quel paesaggio stabilizzato formato da scenari naturali e artificiali più volte descritto tra il XVI e il XIX secolo da poeti, scrittori, pittori e viaggiatori .. La percezione di questo paesaggio ha accompagnato inoltre la scrittur~. poetica dei prin­cipali scrittori italiani ed è presente nella prodUZIone cInematograftca. Il corso, che ha come riferimento complessivo la storia urbana in un arco temporale molto vasto, si propone l'approfondimento di tale trasfonnazione anche attraverso le fonti scritte e iconografiche.

Articolazione didattica: Il corso, che ha carattere teorico, si svolge mediante lezioni, seminari integrativi a temi specifici e sopralluoghi.

Bibliografia: . L. Benevolo, L'architettura nell'Italia contemporanea, Editori Laterza, Roma-Ban, 1998. Un'antologia di testi e materiali didattici integrativi saranno resi disponibili in fas­cicoli durante il COrso.

STORIA DELL'URBANISTICA B

Docente: Teresa Colletta

Contenuti minimi: Il Corso privilegia l'interesse al tema urbano in quanto insieme di strutture costru-

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ite, analizzate nel loro sviluppo, talchè si possano cogliere le forti differenzazioni nell'origine e nella formazione di ogni singola città, l' "arte di progettare le città" ed i processi di formazione e trasformazione. L'intento è di ricostruire, tramite la let­tura della stratificazione storica degli impianti, la storia degli insediamenti in una costante ottica conservativa. Il Corso si articola in due fasi. La prima fase preliminare. a carattere prevalentemente metodologico affrontera' la definizione del campo disciplinare e una panoramica degli studi di "storia della città", confrontando le differenti metodologie. Si illustrerà l'analisi e la ricostruzione dei processi formativi delle città storiche secondo il metodo storico fondato sulla diversificazione e l'uso delle fonti (fonti scritte e d'archivio; fonti iconografiche e cartografiche, pre-catastali e catastali, specialistiche e storico-inter­pretative). Una seconda fase sarà incentrata su alcune tematiche significative ritenuli nodali nello sviluppo delle strutture insediative all'intemo di un lungo arco temporale e in un ampio spazio geografico. L'amplia esemplificazione di casi privilegia le città meridionali.

Articolazione didattica: Il Corso si svolgerà mediante lezioni, seminari e sopraluoghi.L'esame verterà sulla fase preliminare e sulle tematiche proposte nella seconda fase. Il Programma det­tagliato del Corso verrà distribuito agli studenti interessati durante lo svolgimento delle Lezioni, unitamente ad una Bibliografia orientativa a riguardo delle "tem­atiche" trattate.

Bibliografia: T.COLLETTA, Atlanti di città del Cinquecento, Napoli 1984; T.COLLETTA, NapoliLa cartografia l're-catastale, "Storia della città ", nn.34-35, 1985; E.GUIDONI, L'arte di progettare le città. Italia e Mediterraneo dal Medioevo al Settecento, Roma 1992; T.COLLETTA,M.ACETO,EBELARDELLI, Benevento. Catasti, piazze storiche e mura, "Storia dell'Urbanistica/Campania ", nA, 1997; T.COLLETTA, E.GIACALONE, Napoli ed Amalfi tra IX e XII secolo. "Storia dell'Urbanistica/Campania" ,n.6, 2002.

TEORIE E STORIA DEL RESTAURO

Docente: Stella Casiello

Contenuti minimi: Il rapporto con le preesistenze in età classica: "restauri» a Pompei tra il 63 e il 79 d.C. Il reimpiego dell'antico nel Medioevo. Gli architetti del Rinascimento e le preesistenze. Interventi sulle fabbriche antiche in età barocca. Restauro e tutela nel periodo neoclassico. Restauro e medievalismo nell'Ottocento: i «pensatori» france­si. E.E. Viollet-Ie-Duc. Il restauro nel mondo inglese: .T. Ruskin e W. MOITis. Il restauro nell'Italia post-unitaria e la fortuna critica di E.E. Viollet-Ie-Duc: le figure di E Travaglini, C. Boito, L. Beltrami, A. d'Andrade, A. Rubbiani. Il pensiero sul

l

restauro in Austria: A10is Riegl. Il restauro in Italia tra le due guerre: G. Giovannoni, G. Chierici, R. Filangieri. Problemi e teorie del restauro nel secondo dopoguerra. Il pensiero di R. Pane e di C. Brandi. Il restauro negli attuali orientamenti.

Bibliografia essenziale: S. CASIELLO, R. PleoNE, E. ROMEO, Materiali per lo storia della tutela dall'età clas­sica alle codificazioni ottocentesche, CUEN, Napoli 1996. S. CASIELLO (a cura di), La cultura del restauro. Teorie e fondatori, Marsilio, Venezia 1996. R. PANE, Attualità e dialettica del restauro, antologia a cura di M. Civita, Solfanelli,

Ch ieti 1987. . .. III C. BRANDI, Teoria del restauro, ElOaudl, Tonno 1997 G. CARBONARA, Gli orientamenti afluali del restauro architettonico, in S. CASIELLO (a cura di), Restauro dalla teoria alla prassi, Eleeta Napoli, ivi 2000, pp. 9-26.

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI A

Docente: Cara/berlo Anse/mi

Contenuti minimi: Introduzione all'Algebra tensoriale. Tensori del II ordine. Autovalori e autovettori. Il cerchio di Mohr. Analisi dello stato di deformazione. Analisi dello stato di tensione. Lavori virtuali. Relazioni tensioni-deformazioni. Soluzione del problema dell'equilibrio elastico. Teoremi generali del lavoro in elasticità lineare. Criteri di resistenza.

Articolazione didattica Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni pratiche.

Bibliografia G. Castellano. "Appunti dal corso di Scienza delle Costruzioni", Ed. CUEN C.A. Anselmi, "Appunti del corso" (dispensa) L. Fino, "Appunti dalle lezioni con esercizi" R. Baldacci. "Scienza delle Costruzioni", val.!, UTET

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI 2A

Docente: Cara/berto Anselmi

Contenuti minimi: Geometria delle masse: tensore d'inerzia; assi e centri relativi; nocciolo centrale d'inerzia; moduli di resistenza.

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Il problema di De Saint-Venant: formulazione, postulato, estensione. Le caratteristiche di sollecitazione: sforzo normale, flessione semplice, flessione deviata, sforzo normale e flessione, taglio e flessione, torsione. Strutture staticamente indeterminate: metodo forze, metodo spostamenti. Verifiche di resistenza. Stabilità dell'equilibrio: asta di Eulero; metodo omega.

Articolazione didattica Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni pratiche.

Bibliografia G. Castellano, "Appunti dal corso di Scienza delle Costruzioni", Ed. CUEN C.A. Anselmi, "Appunti del corso" (dispensa) L. Fino, "Appunti dalle lezioni con esercizi" R. Baldacci, "Scienza delle Costruzioni", voI. l e II, UTET

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI B

Docente: Ottavia Corbi

Contenuti minimi: Vettori e lensori: Elemcnti di calcolo vettori aIe c tcnsoriale; Analisi della defor­mazione: Deformazione di un volume elementare; Ipotesi di piccoli spostamenti; Moto rigido c deformazione pura; Deformazione in piccoli spostamenti; Direzioni principali di deformazione; Condizioni di congruenza intema ed estenla. Analisi dello stato pensionale: vettore tensione e Tensore degli sforzi; Direzioni principali di tensione; Stati piani di tensione; Condizioni di equilibrio. Principio dei lavori virtuali: Spostamenti c tensioni virtuali; Principio dei lavori virtuali per tensioni e deformazioni. Leggi costitutive: Legame costitutivo per stati tensionali rnonoas­siali; Stati tensionali pluriassiali. Generalizzazione del legame; Elasticit:j:, isotropia ed omogeneit:j:; Lavoro di deformazione in corpi elastici lineari. Teorema di Clapeyron. Il problema dell'equilibrio elastico: Posizione del problema; Metodi risolutivi; Formulazione classica e variazionale. Resistenza dei materiali: Materiali duttili e fragili; Criteri di resistenza; verifiche di sicurezza,

Articolazione didattica: Il corso prevede lo svolgimento di lezioni teoriche ed applicative.

Bibliografia: A. Baratta. "Lezioni di Scienza delle Costruzioni" val. 1.- Liguori Editore. O. Belluzzi. "Scienza de ile Costruzioni" voI. \. V. Franciosi. "Fondamenti di Scienza delle Costruzioni" voI. 1,2,3 - Liguori Editore. E. Viola "Scienza delle Costruzioni" vol.l- Pitagora Editrice.

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI 2B

Docente: Giuliana Voiello

Contenuti: Geometria delle Aree - Baricentro di un sistema di masse -Momento Statico -Coordinate e proprietà del baricentro - I sistemi continui: Baricentri di superfici -Momento d'inerzia - Momento centrifugo - Centro relativo ad un asse -Corrispondenza tra assi e centri (Polarità e Antipolarità) - Ellisse centrale d: inerzia _ Nocciolo centrale d'inerzia - Direzioni principali d'inerzia e momentI pnnclpah d'inerzia -Il problema di Saint- Venanl: Il postulato - Sforzo normale centrato - Flessione retta _ Flessione deviata (formula trinomia, binomia, monomia) - Sforzo normale eccen­trico (relazione tra centro di sollecitazione e asse neutro) - Il caso del materiale Non Reagente li Trazione: sezione rettangolare - Torsione: sezione circolare, sezione arbitraria (funzione ingobbamento), sezione ellittica, sezione rettangolare allungata, sezione biconnessa di spessore sollile (I e II formula di Bredt), sezioni composte da rettangoli allungati e ferri profilati, sezione pluriconnessa, centro di torsione, analo­gia idrodinamica - Flessione e Taglio (taglio retto e deviato): calcolo della tenSIOne media su una corda generica e della componente di tensione tangenziale diretta sec­ondo la corda, sezioni compatte simmetriche (calcolo tensione massima), scorri­mento medio e fattore di taglio, centro di taglio, diagramma tensioni tangenziali e individuazione del centro di taglio: sezione rettangolare, sezione circolare, sezioni sottili aperte, sezioni composte, sezioni sottili biconnesse e pluriconnesse­Estensione dei risultati alla tra ve reale - Verifica di resistenza: materiali duttili e frag­ili (sollecitazioni semplici e composte) -Teoria delle strutture: Sistemi monodimenslonali piani - Sistemi simmetrici ed emisimmetrici - Telai a nodi fissi e a nodi spostabili (metodo delle forze) - Sistemi spazi ali (cenni) -Carico di punta e Stabilità de/l' equilibrio: Formula di Eulero e metodo omega -Verifiche di sicurezza-

Articolazione Didattica: Il corso si articola in lezioni tecniche ed applicazioni svolte durante le esercitazioni. L'esame consiste in un colloquio con svolgimento di esercizi.

Bibliografia: A. Baratta, Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Liguori Editore M. Capurso, Lezioni di Scienza de/le Cos/ruzioni, Ed.Pitagora V. Franciosi, Fondamenti di Seienza de/le Cos/ruzioni, VolI. I,II,l1I Liguori Ed. V. Franciosi, Problemi di Scienza delle Costruzioni, VolI. l,II Liguori Editore E. Viola, Eserei/azioni di Scienza delle Cos/ruzioni, Ed.Pitagora

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SCIENZA DELLE COSTRUZIONI C

Docente: Paolo Belli

Contennti minimi: Il corso tratta i fondamenti dell'analisi della deformazione e della tensione nel con­tinuo ed introduce il problema dell'equilibrio elastico, fornendo la soluzione di alcu­ni particolari problemi. Dopo una sintesi dei procedimenti per le verifiche della sicurezza, anche alla luce della evoluzione delle normative, si illustrano i criteri di resistenza più accettati nella tecnica in relazione alle diverse caratteristiche dei materiali.

Articolazione didattica: Il corso si articola in n060 ore di lezione. Alla fine del corso gli allievi dovranno sostenere un esame sugli argomenti trattati nelle lezioni e dimostrare di saper svol­gere semplici applicazioni dei temi svolti e di possedere sufficiente preparazione sulle materie propedeutiche.

Bibliografia V. Franciosi Fondamenti di Scienza delle Costruzioni. Ed. Liguori, Napoli Val. I M. Capurso Lezioni di Scienza delle Costruzioni. Ed. Pitagora E. Benvenuto La Scienza delle Costruzioni ed il suo sviluppo storico. Ed. Sansoni A: Baratta Lezioni di Scienza delle Costruzioni. Ed. Liguori, Napoli

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI 2C

Docente: Federico Guarracino

Contenuti minimi: Tema fondamentale del corso è la trattazione degli elementi fondamentali della mec­canica del continuo atti a fornire gli elementi indispensabili per un corretto approc­cio ai fondamenti della progettazione strutturale e alla relativa analisi critica. Nella parte esercitativa vengono proposte e approfondite applicazioni di tipo numerico.

Il modello di Bemouilli per lo d~formaz.ione della trave: formulazione differenziale eformulazione variazionale del problema dell'equilibrio elastico. Il metodo di Ritz. Analisi di telai piani: metodo delle forze e metodo degli spostomenti. 11 solido di De Saint- Venant. Caratteristiche della sollecitazione: trazione e com­pressione - f7essione semplice e composta - torsione - taglio. Trattazione delle travi in parete sottile. Veriflche di resistenza. Il problema della piastra: caratterizz.azione dei solidi bidimensionali. Jlmodello di Kirch/wff'Love: caratteristiche della sollecitazione - formulazione differenziale e formulazione voriazionale del problema dell'equilibrio elastico - condizioni al con­torno. La stabilità dell'equilibrio: definizione e criteri di .I·tabilità. L'instabilità per bifor­cazione dei percorsi di equilibrio e [' instabilità progressiva. Equazioni euleriane per la frave soggetta a corico assiale. Formulazioni variazionali. Criteri di jJlvget­

tazione e verUIca.

Bibliografia: Guarracino e A.Walker, Energy Methods in Structural Mechanics, Telford. Corradi dell' Acqua, Meccanica delle Strutture, Vol.I, II e III, McGraw Hill. L. Nunziante, Scienza delle Costruzioni: Cinematica - Statico, Jovene. V. Franciosi, Fondamenti di Scienza delle Costruzioni, VoI. II e III, Liguori.

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI D

Docente: Giulio Zuccaro

Contenuti: Il corso tratta i fondamenti dell'analisi della deformazione e della tensione nel con­tinuo ed introduce il problema dell'equilibrio elastico, fOI11endo le soluzioni di alcu­ni particolari problemi. Dopo un breve cenno alla filosofia della sicurezza, viene infine svolta una sintesi

dei procedimenti di verifica e si forniscono i criteri di resistenza maggiormente accettati in relazione alle diverse caratteristiche dei materiali piu' diffusi nella tec­nica.

Articolazione didattica: Il corso si articola in n° 60 ore di lezione ed in esercitazioni sulle applicazioni degli argomenti teorici delle lezioni. Alla fine del corso gli allievi dovranno sostenere un esame su tutti gli argomenti trat­tati nelle lezioni e nelle esercitazioni e dovranno dimostrare di possedere anche una sufficiente preparazione di base sulle materie propedcutiche.

Bibliografia: Vincenzo Franciosi : Fondamenti di Scienza delle Costruzioni. Ed. Liguori. Napoli VoI. 1. Alessandro Baratta: Lezioni di Scienza delle Costruzioni. Ed. Liguori. Napoli. Edoardo Benvenuto: La Scienza delle Costruzioni ed il suo sviluppo storico. Manuali Sansoni.

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI 2D

Docente: Danilo Capecchi

Contenuti: Nozioni fondamentali di meccanica delle strutture che consentano un ingresso sem­plice nel mondo dell' analisi strutturale. A questo proposito si è dato un largo spazio ai criteri cosiddetti energetici. 11 programma è riportato nel seguito: Metodi energetici nell'analisi delle struttllre: Teorema dei lavori virtuali per i con­tinui mano e tridimensionali. Formula generale dello spostamento e sue appli­cazioni. Teoremi di Betti, di Maxwell e di Kirchhoff. Energia potenziale di un sis­tema di forze conservative. Teorema di minimo dell' energia potenziale totale. Il teo­rema di minimo come problema variazionale. 11 teorema di minimo dell'energia

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complementare totale ed il metodo delle forze. Fondamenti storici del teorema dei lavori virtuali: Breve storia del principio dei lavori virtuali da Aristotele a Giovanni Bernoulli, con particolare riferimento alla scuola italiana; Guidobaldo, Galileo e Torricelli. Stabilità del/'equilibrio elastico: Teorema di Lagrange. Teoria linearizzata della sta­bilità. Comportamento postcritico stabile ed instabile, snapping. La trave caricata di punta; il metodo w. Cenni ad altri casi di instabilità. Il metodo energetico per la sta­bilità dci telai. Rapporto di Rayleigh.

Articolazione didattica: Sono previste una prova scritta ed una prova orale alla fine del corso.

Bibliografia: D. Capecchi. Scienza delle Costruzioni, CISU, Roma, 1995. D. Capecchi.l1 Principio dei Lavori Virtuali da Aristotele a Bernnulli, Luda Editore, Napnli, 1999. C. Gavarini. Lezioni di Scienza delle Costruzioni, ESA, Roma 1996. M. Capurso. Lezioni di Scienza delle Costruzioni, Pitagora, Bologna 1984. E. Viola. Esercitazioni di Scienza delle Costruzioni: Strutture Iperstatiehe e Verifiche di Resistenza (voI. 2), Pitagora, Bologna 1985.

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI E

Docente: Ludovico Nappa

SCIENZA DELI >E COSTRUZIONI 2E

Docente: Ludovico Nappa

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI F

Docente: Lucio Fino

Contenuti: Introduzione all' Algebra tensOliale. Tensori del Il ordine. Autovalori e Autovettori. Il cerchio di Mohr. Analisi dello stato di deformazione. Analisi dello stato di tensione. Lavori virtuali Relazioni tensioni-deformazioni. Soluzione del problema dell'equilibrio elastico. Teoremi generali del lavoro in elasticità lineare. Criteri di resistenza

Facoltà (fi"fJtrchiieftllra ~ ~ ~" " ~ y 193

Articolazione didattica: Il Corso si articola in lezioni ed esercitazioni pratiche.

Bibliografia: L. Fino, Appunti dalle lezioni con esercizi. V. Franciosi, Fondamenti di Scienza delle Costruzioni, voI. I R. Baldacci, Scienza delle Costruzioni, voI. I

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI 2F

Docente: Lucio Fino

Contenuti: Geometria delle masse: tensore d'inerzia; assi e centri relativi; nocciolo centrale d'inerzia; moduli di resistenza. Il problema di Saint-Venan!: fonnulazione, postulato, estensione.. . Le caratteristiche di sollecitazione: sforzo normale, fleSSIOne sempltce, fleSSIOne deviata, taglio e flessione, presso e tenso flessione, torsione. Verifiche di resistenza. Stabilità dell'equilibrio: asta di Eulero. Metodo omega.

Articolazione didattica: Il Corso si articola in lezioni ed esercitazioni pratiche.

Bibliografia: L. Fino, Appunti delle lezioni con esercizi V. Franciosi, Fondamenti di Scienza delle Costruzioni, volI. II e 1II R. Baldacci. Scienza delle Costruzioni, voI. I e II

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI G

Docente: Francesco Marotti de Sciarra

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI 2G

Docente: Francesco Marotti de Sciarra

URBANISTICA A

Docente: Mario Co letta

Contenuti minimi: L'Urbanistica intesa come scienza che analizza, valuta e progetta i proctssi

di trasformazione del territoro.

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La specificità dei ruoli dell'architetto urbanista nella costruzione del Piano. TI linguaggio della pianificazione in Italia e nel contesto europeo. Lo spazio dell'Urbanistica nelle Scienze della Terra e nelle Scienze sociali Le coordinate spazio-temporali, etiche ed estetiche della Pianificazione Urbanistica Le coordinate storiche, ambientali, economiche e politiche della Pianificazione Urbanistica La costruzione del Piano Urbanistico, metodi e strumenti. I processi di parteci­pazione attivabili. L'analisi grammaticale, sintattica e logica dei processi di costruzione del Piano Urbanistico. Le forme del Piano nella loro storica evoluzione.

Articolazione didattica: Il corso si articola in tre fasi: la prima verte sull'aquisizione degli elementi di conoscenza del contesto sociale ~ t~rritoriale facendo ricorso alle fonti indirette (bib­liografIche, cart?graflche, ved~t1Stlche, fotografiche, statistiche, archivistiche eec.) e dIrette ( ttpologlche, I:norfologlche, tecnologiche, stilistiche, comportamentali ecc.), e sul nordIno valutatlvo delle stesse mirato a definirc le coordinate urbanistiche del piano-progetto. La seconda fase verte sulla acquisizion~ dei metodi e dei linguaggi della proget­tazlOne e della plamflcazlOne urbamstIca, sulla costruzione tecnico scientifica sociale ~ politic~ dci Piano. ~ sulle partecipazioni attivabili. Sono contemplate eserci: tazlOlll In aula dI lettura cntlca del pWlll dI maggiore sigmificato culturale ed eserci­tazioni pratiche di proporzionamento e progettazione, di piani di terzo livello su contesti territoriali dotati di progressiva complessità. ' La ter~a fase inter~ssa la normativa nazionale e regionale; viaggia trasversa1mente alle pnme due e SI avvale, nella sua conduzione, di contributi didattici esterni da parte di autorevoli stiudiosi, accademici e non, protagonisti delle più rilevanti teori­cizzazioni e sperimentazioni progettuali.

Bibliografia

Mario Caletta Il Comprensorio Storico Urbanistico, metodologia ed esemplitì'-cazione di lettura: La Vol/e del Volturno, Cedam, Padova 1981. . AA. VV Venafro e la problematica dei centri storici, Fratelli Fiorentino edi-tori, Napoli 1995. Mario Coletta ( a cura di) Profilo storico dell'utopia nel Mezzogiorno il 'Italia. Il Grifo editore, Lecce. 1997. P.G. Ferri e M.pacini ( a cura di ) La nuova tutela dei Beni Cu/tuwli ed Ambientali. Sole 24 ore, Milano 2001 Giovanni Persico ( a cura di) La città dismessa, Pironti Editore, Napoli 2()02

URBANISTICA B

Docente: Vincenzo Meo

Contenuti minimi: ,'I corso, orientato al significato dell'Urbanistica nel senso più esteso di disciplina

che studia la pianificazione e il controllo dello spazio fisico-ambientale ,si articola, a livello teorico, nei tre momenti concatenati della analisi, del progetto e della gestione del territorio. Particolare attenzione sarà volta all'affermazione di valori positivi e di enunciati verificabili cosÌ nell'analisi come nel progetto. In riferimento alla evoluzione degli indirizzi di « politica del territorio» sarà approfondito il fenomeno della« nuova programmazione» basata sui tre a.ssi . fondamentali dell'intervento pubblico e/o privato: le infrastrutture, gli mcentlvI ,11 marketing territoriale ed il rapporto tra la programmazione urbanistica e i POR.

Articolazione didattica: Agli studenti sarà proposto, anche mediante esercitazioni da svolgere durante il corso, l'approfondimento di alcune esperienze italiane con particolare attenzione per alcune aree significative della Provincia di Napoli anche in rapporto al PTC.

Bibliografia: Vincenzo Meo-Problemi di Geografia Urbana, SGE 1991 Vincenzo Meo-lI riordino delle autonomie: L:intervento straordinario Nell'area

napoletana; Vincenzo Meo-lI Parco del Partenio e la riqualificazione urbana Dell'area nolana,CLEAN 2002 ; A.Belli,Immagini e concetti nel piano. Inizi dell'urbanistica in Italia ETAS LIBRI,Milano 1996 ; A.Dal Piaz,Ragionando di urbanistica,Edizioni Graffiti 1999.

URBANISTICA C

Docente: Teresa Boccia

Contennti minimi: Il Corso intende fomire un quadro di teorie, metodi e strumenti relativi alle politiche ed alle pratiche che articolano e disciplinano l~e~~I~zione dei fenomeni ter­ritoriali di scala urbana, nella consapevolezza che la CItta e li luogo m CUI SI dIpana la vita quotidiana.I1 percorso didattico mira alla comprensione dei processi di urban­izzazione contemporanea,ed alle innovazioni nel piano urbanistlco con attenZIone

ad alcuni fuochi tematici: Politiche dei tempi della città per la conciliazione dei tempi di vita,di lavoro e per sé :dalla qualità e accessibilità dei servizi e degli spazi pubblici ai luoghi e ai tempi

della mobilità Sicurezza urball{/:dall'analisi delle politiche di sicurezza nelle città italiane ed europee ai metodi di valutazione della sicurezza a scala di quartiere ,con riferimen­

to a donne e minori.

Articolazione didattica Il corso si svolge con lezioni ex cathedra e seminari per collegare la disciplina alle pratiche.Le esercitazioni sperimentano metodologie di progettazi~ne spaziotem~()~ rale: rilievo e visual observation,ascolto di portaton e portatncl

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19:6 ~"v lllniyersitft Yegli Stu([i ([i Na[loli Eeaerico Il

d'interesse,costruzione di decisioni in partnanato,redazione di carte e cronomappe

Bibliografia Fascicoli e materiali didattici integrativi saranno forniti durante il corso. Testi consigliati: Belli A.: Immagini e concetti nel piano. Inizi dell'urbanistica in Italia.Etas Libri,1996 Campos Venuti G.,Oliva F. :Cinquant'anni di urbanistica in Italia 1942-92,Laterza Bari,1993 Bonfiglioli S.,Mareggi M.,a cura di :Il tempo e lo città fra natura e storia.Atlante di progetti sui tempi della città, Urbanistica Quaderni ,N° 26,INU edizioni,Roma 1997 Jacobs Jane : Vita e morte delle grandi città,Giulio Einaudi Editore, 1969 Newman o: , Defensible space, New York, Mc Millan, 1972

URBANISTICA D

Docente: Carmen Cio.ffi

Obiettivi Il corso, partendo dall'analisi delle nozioni giuridiche basilari della disciplina del­l'edilizia e dell'urbanistica, intende fornire le conoscenze di base relative alle teorie, alle tecniche ed agli strumenti della disciplina urbanistica. La finalità è quella di fornire agli studenti alcuni principi fondamentali per interpretare l'evoluzione del territorio e della città, propedeutici alla fase di elaborazione progettuale del piano urbanistico. Il corso si articolerà in lezioni ed in seminari avvalendosi del contributo specialis­tico di altri docenti e di esperti nel settore.

Articolazione didattica Il corso prevede lo svolgimento di lezioni per l'illustrazione degli aspetti teorici riguardanti la disciplina urbanistica e l'impostazione metodologica dell'eserci­tazione grafica e di comunicazioni riguardanti l'impostazione e l'analisi di piani urbanistici. Saranno esaminati: I profili più significativi dell'intervento dei poteri pubblici nell'urbanistica e nel­l'edilizia c, segnatamente, gli aspelli che attengono alle 'regolazioni' mediante alli a contcnuto generale (regolamenti, piani e programmi) e singolare ( espropriazioni. autorizzazioni, sanzionatori) nei confronti dei destinatari. I riferimenti disciplinari generali con particolare attenzione ai processi di trasfor­mazione fisica e funzionale del territorio e della città. Il regime dei suoli ed il rapporto pubblico - privato, la pianificazione attuativa ed i nuovi strumenti di programmazione. Il progetto urbanistico come insieme di regole scritte e disegnate per la realizzazione di nuovi assetti morfologici, fisici e funzionali di città e territorio.

Bibliografia C.Cioffi, Elementi di Diritto jJubblico:le autonomie territorioli- Evoluzione nor111a-

Facoltà iWArcnifettiira "" 197

tiva dell'urbanistica in Manuale di Gestione del territorio, a cura di E.Cosentino e R.Pepe - Fratelli Fiorentino,1997 Mario Caletta Il comprensorio storico - urbanistico.Metodologia ed esemplifi­cazione di lettura,Padova 1981 Attilio Belli,lmmagini e concetti nel piano,lnizi dell 'urbanistica in Italia,Etaslibri, Milano 1996 B.Secchi, Un progetto per l' Urbanistica,Einaudi Torino 1989 G.Jalongo,Urbanistica e Società,Cedam 1986

RILIEVO DELV ARCHITETTURA A

Docente: Roggero Morichi

Contenuti minimi: Il Corso vuole porre l'attenzione sul RILIEVO quale strumento indispensabile per una conoscenza-presa di coscienza di un manufatto tale da pennetterci di me~teme in relazione le diverse parti, valutarne le proporzioni, notare le anomalIe, la soluzione dei problemi, capime lo sviluppo storico attraverso le sue trasformazioni, ecc. La finalità di questo insegnamento vuole essere quella di mettere l'allievo-architet­to in condizione di acquisire tutti gli elementi utili non solo ali' acquisizione degli elementi metrici che secondo una corretta metodologia lo p0l1ino ad una restituzione grafica del manufatto, ma anche di procedere ad una attenta interpretazione dello stesso.

A necessario completamento di quanto sopra verranno ricapitolati i diversi sistemi di rappresentazione ed analizzate le tecniche di disegno e rappresentazione, dallo schizzo preliminare alle diverse simbologie che vengono adoperate nei vari settori (archeologia, monumenti, recupero edilizio) e la loro utilizzazione con tec­niche di disegno tradizionale ed infonnatizzato.

Articolazione didattica: Il Corso si articolerà in una fase applicativa, che prevede la rappresentazione a diverse scale e con tecniche diverse di un manufatto architettonico e di parti di esso, con sopralluoghi mirati al confronto fra la realtà e la sua rappresentazione. ..

La prova di esame verterà sia sugli argomenti trattati nel corso delle leZioni, sia sulla discussione e verifica degli elaborati grafici presentati.

Bibliografia: M.DOCCI- MAESTRI "II Rilevamento Architettonico", Liguori L.MARINO "II Rilievo per il Restauro", Hoepli G. CARBONARA - Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici F.C.GIULIANI "Archeologia, Documentazione grafica", De Luca

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RILIEVO DELL'ARCHITETTURA B

Docente: Antonella Di Luggo

Contenuti minimi Il corso di Rilievo dell'Architettura propone l'adozione di un metodo di indagine analitico e metrico, inteso come sistema di regole coerente all'oggetto su cui si inda­ga, al fine di redigere una rappresentazione capace di esplicitare l'articolazione log­ica del reale, cioè la struttura formale e costruttiva dell'architettura, risalendo alle matrici dei suoi esiti compositivi, tecnici, qual1tativi, metrici e materici. Ciò sot­tintende la necessità di istituire una classificazione, di definire un principio logico di scelte e individuare una griglia di priorità e di sequenze legate a pennanenze e variazioni valutabili nell' oggetto da rilevare. L'individuazione degli elementi costi­tutivi di ogni architettura correlati alla sua struttura compositiva, costruttiva, metri­ca e geometrica, è il fondamento stesso del rilievo. Esso, peraltro, non solo esplici­ta la complessità del reale, ma definisce l'articolazione e la specificità dei segni grafici necessari per la sua rappresentazione.

Articolazione didattica Il Corso ha ]' obiettivo di condurre lo studente al rilievo e alla rappresentazione grafica dell'architettura con un'applicazione pratica riferita al tema d'anno. Si arti­cola in lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche cui corrispondono fasi di rilievo a vista, di rilievo metrico e di restituzione grafica del manufatto rilevato.

Bibliografia M. Dacci, D. Maestri, Manuale di rilevamento architettonico, Roma-Bari, Laterza, 1994 Adriana Baculo Giusti, Ermeneutica e Disegno, in Napoli in Assonometria, Electa Napoli, 1992 G. Carbonara, Restauro dei monumenti. Guida agli elaborati grafici, Napoli 1990 Roberto de Rubertis, Ermeneusi, in Temi e codici del disegno di architettura, Roma 1992

RILIEVO DELL'ARCHITETTURA C

Docente: Fulvio Rino

Contenuti: Il corso fonda la propria specificità disciplinare su un convincimento: l'operazione di rilievo di un edificio è un atto conoscitivo delle complesse relazioni ed informazioni presenti in un manufatto architettonico, che partendo da dati di tipo quantitativo e metrico anivano a dati di lipo qualitativo e simbolico. L'esito di questa operazione non può che configurarsi in un insieme di segni che ricostituisca la complessità del manufatto rilevato. L'obiettivo è quello di fornire le nozioni sull'apparato teorico e sul sistema di conoscenze che sottendono l'ese­cuzione del rilievo c l'apprendimento delle relazioni esistenti tra il rilievo di un edi­ficio e le finalità per le quali è realizzato.

Articolazione didattica: . ..' . . Il corso si articola in lezioni teoriche, esercltazlOm e lavon sul campo. Le 1ezlOm teoriche e le esercitazioni sono finalizzate alla comprensione delle problemal1ch~ del rilievo, i lavori sul campo all'approccio diretto con l'architettura su cUi Si realIzza

l'operazione di rilievo.

Bibliografia . . b R B' M. Docci, D. Maestri, Manuale del rilevamento archaett011lco e ur ano, oma- an

1994. . ·.r . N ]" 1990 G. Carbonara, Restauro dei monumenti. Guida agii elaboraI! graJlcl, apo i . . S. Casiello, M. Picone, E. Romeo, Criteri e metodI per lo catalogaZIOne del be11l cul-

turali, Napoli, 1993 d' R"l" dII' FRino, con A. Fava, D. Grassi, E. Sicignano, Appunti del C?rso '. l leVO e ar-chitettura, aa .. aa. 2002-2003 e 2003-2004, Napoli, prodotto ID propno.

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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione architettonica 2A

Docente: Uberto Siola

Contenuti ed articolazione didattica: Il corso affronta il problema dell'intervento progettuale sulle aree periferiche della città contemporanea: si organizza per lezioni teoriche, seminari ed esercitazioni progettuali su alcuni temi specifici. Le questioni teoriche sono di due tipi. Da una parte si studieranno alcuni casi-studio per ridefinire il concetto di area periferica, più come condizione qualitativa che come condizione topo logica rispetto alla città contemporanea. Dall'altra si appro­fondiranno i temi classici di quel particolare orientamento nel dominio degli studi di architettura che corrisponde al campo della "progettazione urbana". Lo studio dei temi teorici viene, inoltre, integrato con alcuni approfondimenti sem­inariali relativi ai mutamenti culturali, normativi ed istituzionali in cui si muove oggi l'architettura ed il suo realizzarsi. Per quanto riguarda i temi progettuali, essi saranno scelti nell'area nord della città di Napoli, in particolare nelle aree in cui si recuperano spazi prima destinati ad altre funzioni. La scelta finale delle aree e la distribuzione dei temi di progetto avverrà in seduta seminari aIe dopo le prime dieci lezioni teoriche. L'iscrizione al corso è obbligatoria e può essere confermata o meno dopo le prime dieci lezioni.

Bibliografia: -E.May, Das neue Frankfurt, (G.Grassi a cura di), Bari 1975. -H.P.Berlage, Architettura urbanistica estetica, Bologna 1985. -G.Polesello, A.Rossi, F.Tentori, 11 problema della periferia nel/a città moderna. in «Casabella» n.24l, 1960; ora in A.Rossi. Scritti scelti sull'architettura e la città ]956-]972, Clup, Milanol975. -U.Siola, Contro la mod{ficazione come ideologia, in «Domus» n.729, luglio-agos­to 1991. -Prospettive per gli studi di architettura in Europa: un nuovo scenario culturale e normativa, Atti del Seminario di Studio, 29 giugno200 l, Istituto di Studi Filosofici. Napoli.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione architettonica 2B

Docente: Lucio Morrica

Contenuti: Il corso persegue le esperienze riferenti la pratica del progettare attraverso la mime­si degli elementi congruenti nell'ambito del progetto. Particolare attenzione è rivolta al rapporto dialettico tra la progettazione e la preesistenza storica.

Articolazione didattica: Il corso, organizzato prevalentemente sul tirocinio progettuale, introduce lo studente alle finalità e ai problemi della progettazione inquadrati in una visione culturalegen­erale e gli fornisce informazioni su metodi, tecniche e estrumenti di base, per capire e decifrare l'architettura nelle sue parti e nelle relazioni che la definiscono. Gli allievi dovranno percorrere l'iter di una progettazione architettonica, alternando momenti di analisi a momenti di sintesi creativa-risolutiva, momenti di proposizione a momenti di verifica critica. Le stesse ricerche ed elaborati degli allievi diventer­anno occasione di discussione durante le lezioni.

Bibliografia: - L. Quaroni, Progettare un edificio, Mazzotta editore; - L. Morriea, Progettare per la città, Napoli, 1984; - AA.VV., Architettura moderna in ambienti storici, Monaco, 1978; - R. Pane, Città antiche edilizia nuova, Napoli, 1957; Cao, Elementi di Progettazione Architettonica, Laterza 1995.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: : Progettazione architettonica 2C

Docente: Alberto CUOIllO

Contenuti: Il Corso si costituisce essenzialmente in un esercizio progettuale conclusivo del­l'iter didattico, in esso saranno approfonditi i diversi aspetti che concorrono al prog­etto. Nel ritenere quindi che non si dona possibilità progeltuale senza un approccio analitico circa la medesima nozione di "progetto", il corso si articolerà, preliminar­mente, secondo lezioni teoriche tese ad illustrare, nella esperienza architettonica contemporanea, il carattere duale, propositivo e critico insieme, dei differenti atteggiamenti progettuali. In tal senso, rilevando nelle singole tendenze le diverse fiducie verso aspetti parziali della progettazione (la forma, la funzione, la tecnolo­gia, il sociale, ecc.) questi saranno ulteriormente approfonditi onde pervenire alla sintesi progettuale richiesta nella sperimentazione svolta nel corso. Il tema di cui essa si eserciterà farà pertanto riferimento ai maggiori concorsi di progettazione che, da moderno ad oggi, hanno influenzato l'evoluzione della disciplina e lo sviluppo della città, sì da assumere, da un lato, problematiche ancora significative nella città attuale, c, dall'altro, un utile riferimento al concreto procedere didattico e proget­tuale.

Bibliografia: M. Taruri, F. Dal CÒ: Storia dell'architettura contemporanea, Milano, 1981.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: : Progettazione architettonica 20

Docente: Mario Dell'Acqua

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Contenuti: Gli indirizzi fondamentali del laboratorio corrispondono a linguaggi e contenuti essenziali, privi di formalismi sterili e ridondanti, e offrono un metodo progettuale fondato, sì, sulla creatività individuale, ma ponendo un lavoro paziente di laborato­rio. Purtuttavia quando si vogliono riconquistare le abilità del mestiere e trovare in esse il rifugio alle incertezze rivendicando la serietà del lavoro, si scopre come si riannodano i fili di una tradizione propositiva che ha contribuito non poco a con­ferire connotazioni positive ai recenti interventi nei tessuti urbani consolidati. In questa ottica il lavoro da svolgere vede nella tipologia. una premessa necessaria per la costruzione di una consapevole metodologia del progetto evidenziandone la determinazione creativa, promotrice di forme, il suo essere una promessa di architet­tura. Le esercitazioni del corso sono tutte interessate alla lettura della forma urbana e le architetture traggono ispirazione da idee di omogenità, di semplicità, da vol­umetrie elementari dove la complessità viene litrovata nell'interno, ricavata dall'ac­costamento di superfici e risolvendo sempre le esigenze funzionali. I progetti di architettura come risultato di un corso sono esperienze didattiche complesse e molte volte offrono possibilità di letture diverse dalle mie stesse intenzioni.

Articolazione didattica: Il Corso svilupperà quattro momenti di verifica con altrettante prove grafiche. Le prove saranno riferite agli elementi minimi della progettazione (l'alloggio) ed alle loro aggregazioni, ed avranno scadenza mensile. Il giudizio di merito in occasione dell'esame finale sarà fonnulato sulla base delle esperienze maturate all'interno del corso con le prove ed il tema d'anno assegnato a ciascun allievo alla scadenza del primo trimestre.

Bibliografia: B. GRAVAGNUOLO, La progettazione urbana in Europa 1750/1960, Laterza Bari; C. MARTI ARIS, Le varianti dell'identità - il tipo in architettura, Città Studi, Milano 1990; A. ROSSI, L'architettura della città, Clup, Milano 1978; G. GRASSI, La costruzione logica dell'architettura, Padova, Marsilio Editori 1967; R. DE FUSCO, C. LENZA, Le nuove idee di architettura, Storia della critica da Rogers a Jenkj, Milano, Sonzogno 1991.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione architettonica 2E

Docente: Rejana Lucci

Contenuti minimi: Finalità del corso è quella di contribuire alla creazione di capacità progettuali inter­pretative dei caratteri urbani, che presuppongono una conoscenza dei temi clell'ar­chitettura della città e delle opere della storia, e una conoscenza delle tecniche di costruzione urbana e di composizione degli eclifici. Il corso sviluppa, con le proprie tematiche, principalmente la ricerca sul progetto urbano: un progetto di architettura

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che considera il valore del contesto in cui si colloca, ed il ruolo che svolge nella conoscenza del luogo e nella ridefinizione del suo carattere. L'interesse è rivolto principalmente ad aree urbane di nuova edificazione, in qualche modo marginali (per localizzazione o per condizione), in cui costruire caratteri ed elementi di qual­ità urbana

Articolazione didattica: Lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche accompagnano l'elaborazione del tema

d'anno. L'esame finale consiste nella discussione complessiva delle tematiche affrontate con il progetto e nelle esercitazioni, per dimostrare la consapevolezza rag­giunta sulle scelte operate, e nell'esposizione dei riferimenti teorici sottesi al prog­etto.

Bibliografia: R. Lucci "La costruzione dell'abitare" Napoli 1991. R. Lucci "Percorsi del progetto urbano" Roma 1999. R. Lucci, M.A. Pugliese, A. VolI aro "in. fra Campania l. Attraverso la dispersione" Torino 2002 Bibliografia dettagliata è contenuta nel programma del Laboratorio che verrà dato agli i scri tti

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica 2F

Docente: Donatella Mazzoleni

Contenuti minimi: L'insegnamento dell'architettura viene inteso come esercizio di un'arte del progetto e della costruzione fondato sulla ricerca di un' armonia di funzione, fonna e tecnica, specificamente proporzionato al territorio della bio-regione mediterranea. Tematiche teoriche sviluppate a supporto ciel lavoro progettuaJe: - Globalizzazione e luoghi del­l'abitare - Identità e differenze in architettura - Miti di fondazione e archetipi dello "spazio felice" - Orientamento c sensibilità corporea alle direzioni dello spazio - La qualità cosmologica dell'architetttura - La deontologia professionale - L'architettura e il "Sud del mondo"

Articolazionedidattica: Si comincia con ricerche sperimentali, individuali o di gruppo, su temi archetipici dell'architettura, affiancate da esercizi extempore. Il lavoro d'anno è un progetto a scala architettonica con un grado avanzato di definizione esecutiva.

Bibliografia: D. MAZZOLENI (a cura di), La città e l'immaginario, Officina, Roma 1985 D.MAZZOLENI, 7ì·a Castel dell'Ovo e Sant'Elmo. Napoli: il percorso de/le origi­ni, Elccta Napoli 1995. D.MAZZOLENI (a cura di), Nature, Architecture and Diversity - Natura, architet-

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tura, diversità, Electa Napoli 1998. D.MAZZOLENI, Palazzi di Napoli, Arsenale, Venezia - Rizzoli Intemational, New York 1999. D.MAZZOLENI, M.M.SIMEONE Identità e differenze in architettura. Spazi per l'incontro multietnico, Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Progettazione Urbana, Napoli 2002.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica 20

Docente: Nicola Pagliara

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica 2H

Docente: Aldo Loris Rossi

Contenuti minimi: L'orientamento del corso sarà centrato sul rapporto tra architettura e natura, tra spazio artificiale e spazio naturale, tra città ed ecologia. Esso riguarderà il riequilib­rio delle cillà. In particolare saranno analizzate tutte quelle teorie c soluzioni prog­ettuali che negli ultimi cent'anni si sono posti com c obiettivo quello della sintesi organica tra città-giardino. La sperimentazione progettuale ha lo scopo di dare soluzioni ai problemi drammatici della metropoli napoletana come campo di eserci­tazione teorico-pratiche, puntando sul recupero degli spazi e degli edifici abbando­nali del centro storico, sulla ristrutturazione edilizia degli edifici post-bellici obso­leti e privi di qualità, sulla riqualificazione delle periferie.

Articolazione didattica (metodologia, carattere e tempi delle eventuali prove intermedie e dell'esame fmale). Il corso è articolato in due cicli e prevede, al tennine del primo ciclo, una prova intermedia con la discussione degli elaborati del progetto preliminare ed al termine del secondo ciclo, un esame finale sul progetto esecutivo.

Bibliografia A.L. Rossi (a cura), Progello per Napoli Metropoli Europea, Pironti, Napoli 1994. B. Zevi, Ottocento e Novecento, Tascabili Economici Newton, Roma 1995. Zevi, Paesaggi e Città, Tascabili Economici Newton, Roma 1995. A. L. Rossi/E. Buondonno, I giardini storici di Napoli, Tascabili Economici Newton, Roma 1995 A. L. Rossi, Inchiesta sull'architettura della città e del paesaggio in Italia: Napoli, in "L'architettura cronache e storia", Anno XLVlIl Numero speciale Aprile 2002, N° 558.

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica 21

Docente: Alberto lzzo

Contenuti: Come obiettivo dell' azione didattica il corso tende a mettere a punto un metodo

per il progetto, sviluppato nell' ambito di un itinerario di ricerca e di approfondi­mento che considera la relazione -intesa nella molteplicità dei suoi aspetti- fra l'oggetto architettonico ed il contesto nel quale esso si colloca come elemento cen­trale del percorso progettuale.

Pertanto, il progetto assume i connotati di un esercizio di riflessione e di giudizio critico sui caratteri e sulle condizioni della preesistenza, proponendone allo stesso tempo una interpretazione attraverso la strumentazione disciplinare propria dell'ar­chitettura.

Sulla base di queste premesse, l'indagine sugli aspetti strutturali, funzionali e fonnali dell'architettura, la cui sintesi equilibrata determina in gran parte il grado di coerenza interna del progetto ed esprime il significato stesso di questo; la riflessione sul tipo, inteso come strumento teorico di riferimento, da approfondire ed arricchire di volta in volta in ragione delle esigenze contingenti; lo studio del linguaggio del­l'architettura come sistema espressivo autonomo, eppure fondato su un sistema di conoscenze e di procedure misurabile e trasmissibile; l'analisi del rapporto fra ragione ed invenzione nell'elaborazione progettua1c; sono tutti momenti egualmente significativi di un percorso di conoscenza la cui attenzione di fondo è concentrata costantemente nel ritenere il progetto e la costruzione dell'architettura come un processo di concretizzazione rispetto al luogo in cui ,'intervento va ad inserirsi.

La conoscenza delle preesistenze naturali ed a.1ificiali del sito, ed il dialogo con­sapevole con esse, sono considerati, nello svolgersi di questo processo, momenti essenziali per l'avanzamento ed il libero sviluppo delle nuove scelte linguistiche.

Articolazione didattica: L'auività didattica si articola in lIna serie di lezioni sui contenuti generali del

corso, con particolare riferimento al rapporto tra fonna, funzione, struttura e signifi­cato nel progetto, e sulla elaborazione in aula, da parte degli studenti, di un tema progettuale scelto ogni anno come riassuntivo delle problematiche metodologiche affrontate.

Bibliografia: Alan Colquohun, Architettura moderna e storia, Laterza, Bari, 1989 Robe.1 Venturi, Complessità e contraddizioni nell' architettura, Dedalo, Bari, 1980 (M.O.M.A., New York, 1966) Colin Rowe, Fred Koetter, Collage city, Il Saggiatore, Milano, 1981 (The M.T.T. Press, Cambridge, Mass., 1981) Ludovico Quaroni, La torre di Babele, Marsilio, Venezia, 1967 Heinrich Tessenow, Osservazioni elementari sul costruire, F. Angeli, Milano, 1993 (Berlino, 1916) Kenneth Frampton, Storia dell'architettura modema, Zanichelli, Bologna

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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica 2L

Docente: Riccardo Dalisi

Contenuti minimi: Procedimento sintetico. Partendo da schizzi, intuizioni rapidi di una complessità vol­umetrica sul tema architettura natura(architettura veloce) in un determinato paesag­gio. procedere verso il progetto.

Articolazione didattica: Le lezioni sono con, continuo domandare, util izzando esempi e continuamente commenti ai disegni degli studenti

Bibliografia: Riviste: Casabella Domus Testi: Wrigth, Le Corbusier ecc. Fogli sparsi di filosofi, scienziati, architetti

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica 2M

Docente: Massimo Pica Ciamarra

Contenuti minimi: Il "progettare secondo principi" presuppone una valutazione delle ragioni simulta­nee che motivano le scelte architettoniche; nello stesso tempo impone lo sviluppo di un ragionamento sul metodo e quindi sulla sequenza di azioni che consentono di trasformare queste scelte in documenti di progetto. Articolato su diversi livelli - riferiti a obiettivi, metodo e strumenti della proget­tazione - il Corso ne riesamina 1e relazioni attraverso esercitazioni progettuali. Il rapporto "architettura e dimensione urbana'· è assunto a base della ricerca sulla riorganizzazione dello spazio, con particolare attenzione ai luoghi centrali della città.

Articolazione didattica: Le condizioni che regolano la progettazione in Europa ed in Italia si stanno profon­damente trasformando. Si sono modificate le regole per la scelta dei progetti, ma soprattutto si vanno modificando, e profondamente, le modalità di elaborazione dei progetti. La dialettica fra le varie fasi del progetto e la metodologia le esercitazioni simulano le procedure di un concorso di progettazione. Le esercitazioni mirano ad esaltare l'abitudine al confronto; la velocità o meglio la precisione delle logiche legate ai tempi; l'unità e le concatenazioni fra le diverse scale di progettazione. Sono strut­turate in due fasi: quella che riguarda il progetto a scala urbana, e quella riferita ad una singola unità di intervento

Bibliografia: - M.Pica Ciamarra, Intersezioni - Principi e metodi della progettazione architettoni­ca 1997, Clean - M.Pica Ci amarra, Qualità e concezione del progetto, 1994, Officina - Giancarlo De Carlo, Il progetto Kalhesa, 1996, Marsilio - Renzo Piano, Giornale di bordo 1997, Passini - Ludovico Quaroni, Progettare un edificio 1977, Mazzotta

LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione Architettonica 2N

Docente: Salvatore Bisogni

Contenuti: Anche quest' anno si propone il progetto di alcuni edifici ad aula (ad unico invaso prevalente), a partire dalla ideazione dalla costruzione e dalla composizione di una piscina coperta, di una biblioteca e di un museo (a scelta dello studente), per costi­tuire con essi un parco pubblico che è posto fra alcuni Comuni dell'entroterra cam­pano (come previsto dal piano della Provincia). L'auspicabile confronto fra tali edi­fici può concorrere ad individuare (con la reinvenzione dei dati d'uso) la costi­tuzione dell'edificio ad aula e, soprattutto, a definire il suo puntuale senso, verso cui impegnare la passione e la capacità di sintesi di quanto sinora appreso dallo studente. Quindi, oltre all'assunzione tipologica dell'aula, si intende istituire un'intensa dialettica fra saperi, tecniche ed uso per disegnare architetture "adeguate e reali" e perciò dotate di senso, perché l'aula di un edificio sportivo, di una biblioteca o di un museo sia puntualmente e necessariamente tale.

Articolazione didattica: L'assunzione di riferimenti esemplari, l' dentificazione e il progetto delle parti e degli elementi appropriati al "tema" di ciascun edificio (nel relativo impianto stilis­tico), unitamente alla loro capacità-possibilità di costruire i differenti luoghi del parco, costituiscono le procedure conoscitive ed operative necessarie al progetto di ogni edificio, accomunato agli altri dall'intento rappresentativo per la cittadinanza di oggi. Si prevedono interventi ex cathedra dei proff. E. Bordogna, F. Dal Co, S. Di Pasquale, K. Frampton, A. Monestiroli, F. Purini ed alcune incursioni storico­critiche del prof. R. De Fusco.

Bibliografia: L. Hilberseimer, Hallenbauten, Clean Napoli 1984 A. Monestiroli, La metapa e il triglifo, Laterza Bari, 20002 S. Di Pasquale, L'arte del castruire, Marsilio Venezia, 1996 R. De Fusco, Storia deli' architetturo contemporanea. Laterza Bari, 1974 AA.VV, il Manuale "eli' architetto. Roma 1963

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CARATTERI TIPOLOGICI E MORFOLOGICI DELL'ARCHITETTURA

Docente: Vincenzo Leggieri

Contenuti minimi: I caratteri morfologici e tipologici di ogni "cosa" e, quindi, anche dell'architettura costituiscono l'espressione più significativa della singolarità con cui questa mette in relazione il mondo che contiene con quello in cui è contenuta. Essi definiscono, con­temporaneamente, l'unicità della "cosa" e le sue varianti, L'obiettivo del corso è di cogliere, attraverso i caratteri tipologici e morfologici, l'u­nicità e le varianti di quel tipo edilizio che è il museo, di un una "cosa", cioè, dota­ta di particolare vitalità, potendo essere inquadrata anche come una "metafora urbana".

Articolazione didattica: Il corso si articolerà in lezioni, seminari, sopralluoghi ed esercitazioni. Le lezioni illustreranno i criteri di valutazione e una serie di proposte museali parti­colarmente significative. I seminari indagheranno su alcune questioni in gioco. I sopralluoghi, condotti su musei napoletani e campani, metteranno in evidenza come sono stati risolti e affrontati i problemi evidenziati nelle lezioni. Le esercitazioni verteranno sullo studio di ipotesi museali e nella compilazione di un progetto. L'allievo analizzerà prima un museo, secondo i criteri illustrati nelle lezioni, e, poi, avvalendosi dei risultati ottenuti, ne proporrà una variante COn elab­orati di larga massima. Le modalità con cui preparare questo materiale sono riportate in una Guida all'Esame che sarà presentata nello svolgimento del COrso. n corso prevede la frequenza obbligatoria. L'esame sarà orale e verterà sulle informazioni fomite nelle lezioni (raccolte in dis­pense) e sulla discussione di alcuni elaborati (schede, analisi, progetto).

Bibliografia

AA. Vv., Rapporti ii'a lo MOIjalogio Urbana e lo Tipologio Edilizia. Documenti del Corso di Caratteri Distributivi degli edifici, Anno Accademico 1965-66, CLUVA, Venezia. 1966.

AA.VV., I Luoghi del Museo ( a cura di Luca Basso Peressut), Editore Riuniti, Roma, 1985. Aymonino Carlo, "Tipologia e Morfologia" in La Città di Padova, Officina Roma 1970 ' ,

Argan Giulio Carlo, Voce "Tipologia" dell'Enciclopedia Universale dell'Arte Venezia - Roma, Istituto per la collaborazione Culturale, 1960. ' Leggieri Vincenzo, Il Museo nel Tempo. Note su una ricerca dell 'uomo sull 'uomo I1ardo, Napoli, 1977. ' Leggieri Vincenzo, Note Tecniche per Allestimenti e Musei, Napoli, 1994.

ARCHITETTURA DEGLI INTERNI

Docente: Paolo Giardiello

Contenuti minimi: Il risvolto operativo e professionale della disciplina dell'architettura degli interni fa si che essa possa incidere concretamente sulle aspettative produttive arricchendo la prassi progettuaJe relativa all'ambito del recupero dei beni culturali, del valore dei loro interni e dei relativi manufatti, destinandoli a nuove funzioni. L'architettura degli interni, pertanto, si può intendere come un determinato aspetto del progetto architettonico indirizzato verso la salvaguardia dell'integrità deJle tracce che rapp­resentano il carattere di un determinato manufatto ma che, nel contempo, prevede di adeguare lo spazio e gli oggetti alle necessità odierne permettendo all'uomo di utilizzare gli spazi interiori secondo usi e riti che corrispondono al suo tempo.

Articolazione didattica: Il corso si articolerà su lezioni teoriche incentrate sulla metodologia progettuaJe di un intervento di riuso e ristrutturazione di spazi esistenti supportate dalla lettura di casi esemplari di recupero edilizio. I temi progettuali saranno basati sul riuso di interni esistenti da destinare a nuova funzione rispetto alle ragioni che li hanno visti nascere.

Bibliografia: R. DE Fusco, Storia dell'arredamento, UTET, Torino 1985. G. BACHELARD, trad. il. La poetica dello spazio, Dedalo, Bari 1975, 1984. A. CORNOLDJ, Architettura dei luoghi domestici. Il progetto del comfort, Jaca Book, Milano 1994. C. NORBERO-SCHULz, L'abitare, Electa, Milano 1984. W. RYBCZYNSK1, trad. il. La Casa. Intimità, stile, benessere, Rusconi, Milano 1989.

ALLESTIMENTO

Docente: Immacolata Forino

Contenuti minimi: Il progetto di allestimento ha nella comunicazione, ovvero nella trasmissione d'in­formazioni, il suo fondamentale veicolo: il modo di porgere i materiali da esporre va di pari passo con i problemi d'impostazione del processo informativo e di cono­scenza. La "messa in scena" degli oggetti o delle idee da parte del progettI sta, 111

accordo con il loro ordinamento, diventa una vera e propria chiave di lettura, accat­tivante quanto parziale, di un mondo altro, quello appunto costruito attraverso l'es­posizione temporanea. Evento effimero perché temporalmente contenuto e dalla col­locazione talvolta itinerante, l'allestimento può avere fini culturali o economici (fiere o stand). La variabile tempo lo ha connotato spesso come evento sperimentale o come prima prova linguistica e di configurazione spazi aIe.

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Articolazione didattica: Il corso si articolerà in lezioni monografiche sulle principali "categorie" progettuali dell'allestimento, su esperienze moderne e contemporanee, sui maggiori progettisti (Albini, Scarpa, Eames, Castiglioni). L'esercitazione progettuale dell' allestimento di una mostra in uno spazio predefinito (o itinerante) sarà preceduta da analisi storico­critiche e interpretati ve degli elementi da esporre, da sviluppare in incontri seminar­iali con gli studenti.

Bibliografia: R. Aloi, Esposizioni. Architetture-allestimenti, Hoepli, Milano 1960; M. Mastropietro, Progettare mostre, Lybra Immagine, Milano 1991; G. Nelson, Display, Whitney PubI., New York 1956; p. Plaisant, S. Polano, Allestimenti, "Rassegna", IO, 1982; S. Polano, Mostrare, Lybra Immagine, Milano 2000. Ulteriori riferimenti bibliografici saranno dati nel corso delle lezioni.

MUSEOGRAFIA

Docente: Gioconda Ca fiero

Contenuti minimi: La museografia tocca diversi livelli dci progetto architettonico, comprendendo sia problematiche relative all'organizzazione generale del museo quale organismo architettonico sempre più complesso, date le multifonni modalità di fruizione cul­turale oggi richieste, sia problematiche relative alla disposizione e presentazione dci reperti, rispondendo alle due principali istanze museali: la conservazione e la comu­nicazione, il cui difficile equilibrio è il luogo dove si sono manifestate, soprattutto nella storia dell'architettura italiana moderna, le espressioni più sensibili e proficue per la fonnazione degli studenti. Oltre a ciò la museografia richiede l'apeliura verso il contributo di discipline diverse, sul piano delle conoscenze teorico-storiche, in quanto il progetto si sostanzia dei contenuti culturali che intende trasferire, e sul piano delle tecniche e delle tecnologie, come quelle relative al controllo della luce sia naturale che miifi­ciale e quelle relative alla comunicazione, oggi protagoniste di una evoluzione senza precedenti.

Articolazione didattica La parte teorica del corso illustrerà le categorie principali che definiscono questa dimensione del progetto architettonico, nella storia e nella contemporaneità, mostrando origini e trasformazioni nell'idea di museo e nel suo tradursi in spazi e modalità di presentazione. Durante il corso velTanno svolte dagli studenti visite e analisi, discusse in modo seminari aie, finalizzate alla comprensione critica del tipo di rapporto tra testimoni­anze, pubblico, sito, contesto culturale, che ogni specifica realtà museale costruisce attraverso i modi in cui si materializza. Gli studenti svolgeranno inoltre un'esercitazione progettuale riguardante la sis­temazione di una piccola collezione all'interno di uno spazio museale, attraverso cui potranno verificare parte delle problematiche trattate in sede teorica.

Bibliografia M. Brawne, Spazi interni del museo. Allestimenti e tecniche espositive, ed. il. Comunità, Milano, 1983. E. De Felice, Luce-Musei, De Luca ed., Roma, 1966. A.Huber, Il museo italiano. La trasformazione degli spazi storici in spazi espositivi. Attualità dell'e;perienza museografica degli anni '50, ed. Lybra Immagine, 1997. V. Vercelloni, Museo e comunicazione culturale, J aca Book, 1994. Basso Peressut L., l luoghi del museo. Tipo e forma fra tradizione e innovazione, Editori Riuniti, Roma, 1985.

PROGETTAZIONE DEL PRODOTTO DI ARREDO

Docente: Agostino Bossi

Contenuti: Design del prodotto di arredo c dei tenninali architettonici alla piccola scala. . Gli argomenti principali oggetto del corso sono: i significati del design m relazlOne all'attuale contesto socio-estetico; gli elementi e i principi distintivi del deSIgn; la struttura e la decorazione dell'oggetto d'uso; la costruzione dell'oggetto in l'cl azione ai processi produttivi; la riproduzione seriale e la produzione miigianale; il design e le sue interrelazioni con l'utenza; il processo progettuale del deSIgn.

Articolazione didattica: Il corso è articolato in lezioni e in esercitazioni periodiché-'di tipo operativo-speri­mentale. Le prime mirano alla formazione teorica dello studente introducendolo al ruolo e al significato della disciplina in relazione al progetto dell'oggetto d'~so. Alle lezioni teoriche verranno affiancati seminari tematicl atti a illustrare e mdagare aspetti significativi del progetto del prodotto d'arredo. Le ese~citazioni hanno inve~e il compito di informare l'allievo sulle metodologie progettualI, partendo dallo stud.o e dalla comprensione delle forme oggettuali per alTivare alla formulazlOne dI lIna proposta di progetto. Durante questa seconda fase del corso ci si"avvalTà dell' ap­porto di organismi produttivi; infine si orienteranno gh studentI plU Jnterc~satl alla partecipazione a concorsi di design al fine di verificare la validità produttIva delle

diverse proposte progetluali.

Bibliografia: F. ALiSON, E.C. Aspllll1d. Mobili ed oggelti, Electa, Milano 1985. F. AUSON, Frank Lloyd Wright, designer or fumiture, Fratelli Fiorentino, Napoli

1997. F. ALiSON, Le sedie di Charles Rel1nie Mackintosh, Documenti di Casabella, G. Milani sas editrice, Milano 1973. F. ALiSON, R. DE Fusco, L'Artidesign, Electa, Napoli 1995. D. BARONI, l Mobili di C.T Rietveld, Documenti di Casabella, Electa, Milano 1977.

STORIA DELLE TECNICHE ARCHITETTONICHE

Docente: Ilia Delizia

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Contenuti:

Consapevoli che le tecniche sono parteintegrante dell'opera, il corso intende partire da esse per percorrere la vIcenda della cultura architettonica moderna e contempo­ranea c01~e "sci~nzadelcostr~ire". In questa direzione iltema dell'uso e del signifi­cato del meZZI operahvI dIventa sorgente di nuova interpretazione storiografica capace dI mquadrare cntlcamente ed inserire in un più ampio orizzonte interpretati­va i risultati particolari.

Principali argomenti: La tecnica come questione critica; Glisviluppi della scienza del costrmre m FrancIa nella seconda metà del XVIII sec. alla luce del nuovo "quadri" di formazione; Sperimentazione e razionalismo costruttivo dell'ingegner­ia nell 'Europa del XIX sec.; Tecnica ed estetica: iltemadella conciliazione nelle costruzioni mi,~te. Gliinizi ddla costruzione a scheletro metallico; esordi e protago­mstI del c.a.; I mdustnahzzazlOne delle tecniche; dal linguaggio della struttura allin­guaggio "high tech".

Articolazione didattica:

Il corso si articola in lezioni e seminari; l'esame finale consiste in un colloquio sugli argomenti trattati sostenuto con ambedue i docenti.

Bibliografia:

F.Braudel, materiale, economia e capitalismo, ed.it.Torino 1982; B.Gille, Storia delle tecniche ,ed.it. Roma1985. Indicazioni bibliografiche dettagliate verranno fornite durante il corso.

STORIA DELL' ARCHITETTURA CONTEMPORANEA A

Docente: Gabriella D'Amato

Insegnamento destinato anche agli studenti che hanno scelto il percorso didattico 3 dell'area I ed il percorso didattico dell'area 2

Conteuuti: Il corso è articolato in due patii,

La prima è !'inalizzata all'approfondimento delle poetiche e delle teorie che col­legano l'architettura degli esordi e della maturità del moderno (Wagner, Hoffmann, Loos, Gropms, Perret, Gamler, Le Corbusier, Aalto, Wright, ccc.) con quella dell' età contemporanea (Kahn, Rossi, Grassi, Graves, Gregotti, Ungers, Botta, Stirling. Kner, Slza, ecc.). In tale ambIto, un particolare rilievo verrà anche conferito alla let­tura degli inserimenti di architettura modema nel tessuto storico delle principali cap­Itah europee (Berhno, Pangl, Vlenna, LIsbona, Amsterdam, ecc.) La seconda parte associa la Storia dell'architettura Con quella dell'arredamento e del design,. in un ambito ~ronologico che, avendo sullo sfondo gli esponenti della prima prodUZIone mdustnahzzata (Wedgwood, Thonet, Mackintosh, Horta, van de Velde. ecc.), arriva ai protagonisti del pill attuale design (Castigliani, Starck Hollein Sotlsass, Mendini, Branzi, ecc.) , ,

Articolazione didattica: Le lezioni saranno sempre coadiuvate da proiezioni di diapositive. Si effettueranno sopralluoghi e visite guidate, anche all' estero. La prova d' es~me sarà esclusiva­mente orale. Il programma dettagliato ed eventuale matenale mtegratIvo saranno resi disponibili durante il corso.

Bibliografia: R. De Fusco, Storia dell'architettura contemporanea, Laterza, Roma-Bari, 1988; Curatisi W.J.R., L'architettura moderna del novecento, Bruno Mondatori, Milano 1999 G. D'Amato, L'architettura del protorazionalismo, Laterza, Roma-Bari 1987; G. D'Amato, L'arte di arredare, Bruno Mandatari, Milano 2001 G. D'Amato, Atmo>!ere d'Europa, Clean, Napoli 1999.

STORIA DELL' ARCHITETTURA CONTEMPORANEA B

Docente: Maria Perone

Conteuuti minimi: Si propone l'analisi della vicenda dell'architettura nell'Italia contemporanea, limi­tatamente ai primi otto decenni del XX secolo, e del suo modo di integrarsi nella cul­tura del Paese e nel più vasto ambito della cultura europea.Lo studio prediligerà due aspetti, tra loro strettamente correlati: quello della 'continuità', che orienterà l' indagine verso l'individuazione di elementi di continuità ed elementi di rottura e mutazione, sia nell'ambito stesso degli svolgimenti della vicenda architettonica ital­iana che nei rapporti con la più ampi essa vicenda internazionale; quello del rappor­to architettura - ambiente, letto, attraverso la successione degli eventi, come lenta e progressiva acquisizione della consapevolezza dei luoghi. Si intende così ricostruire il panorama degli sviluppi storici di un particolare momento culturale, offrendo, da una parte, stimoli e suggerimenti per l'appro­fondimento critico di tematiche particolari e, dall'altra, ttraverso temi monografici relativi a figure emergenti ed opere particolarmente significative, un approccio più diretto con la problematica del "mestiere" di architetto.

Articolazione didattica: II corso si articola in lezioni e seminari. L'esame finale consiste in un colloquio.

Bibliografia essenziale: C. DE SETA, Architettura del Novecel11o, U .T.E.T., Torino 1981. BELLUZZI, C. CONFORTI, Architettura italiana 1944-1984, Laterza, Roma-Bari 1989. L. BENEVOLO, Storia dell'architettura moderna, val, V, Ill1l1oVO corso, Laterza, Roma-Bari, 1992. L. BENEVOLO, L'architettura nel/'ltalia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 1998. P. NUTTGENS, Storia dell'Architettura, Mondadori, Milano 2001.

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LABORATORIO DI RESTAURO DELL'ARCHITETTURA

Insegnamento caratterizzante: Restauro A

Docente: Stella Casiello

Contennti minimi: Attuali problematiche nel restauro architettonico. Istanza storica, istanza estetica ed istanza psicologica. I "beni culturali» oggetto di tutela. Restauro architettonico, restauro urbano, restauro del territorio. Il tema dell'incontro antico-nuovo: esperien­ze europee. Restauro e de-restauro dell'architettura. Inventario e catalogazione dei «beni culturali». Le «Carte» del restauro. La tutela dei beni architettonici, paesistici e urbani nelle leggi vigenti. Norme tecniche relative alle costruzioni in zona sismi­ca. La metodologia della progettazione del restauro architettonico. Il rilievo per il restauro. La conservazione delle superfici dell'architettura. Problematiche connesse al restauro archeologico. Il restauro degli edifici allo stato di rudere. Restauro e tec­niche di consolidamento delle strutture entro terra e fuori terra. Prove non distruttive e metodi diagnostici. Esempi di restauri effettuati in Italia dal dopoguerra ad oggi. Esercitazione annuale consistente in un progetto di restauro.

Bibliografia essenziale: S. CASTELLO, Il restauro architettonico: problematiche e metod%gia d'interven­to, in S. CASIELLO (a cura di), Restauro Criteri metodi esperienze, Electa Napoli, ivi 1990, pp. 9-16. G. FIENGO, La conservazione dei beni ambientoli e le Carte del restauro. in S. Casiello (a cura di), Restauro Criteri ... cit., pp. 26-46. A. AVETA, Tutela Restauro Gestione dei Beni Architettonici e Ambientali CUEN Napoli 2002. . , ,

A. DEFEZ, Il consolidamento degli edifici, Liguori, Napoli 1990 (200211). S. CASIELLO - R. PICONE - E. ROMEO, Criteri e metodi per lo catalogazione dei beni

culturali, CUEN, Napoli 1996.

LABORATORIO DI RESTAURO DELL'ARCHITETTURA

Insegnamento caratterizzante: Restauro B

Docente: Francesco La Regina

Contenuti minimi: Si assume il restauro come specifica area della cultura architettonica, rivolta alla conservazione ed alla riqualificazione del costruito storico, complessivamente inte­so alla scala edilizia, urbana ed ambientale. Oggetto del laboratorio è il cantiere del restauro, inteso nel suo carattere di insieme organico di attività rivolte ad istruire, conoscere ed eseguire gli interventi richiesti per trasmettere l'opera al futuro ed adattarla alle esigenze del mondo contemporaneo, ivi compresi i provvedimenti nec­essari per la manutenzione del bene. Il cantiere si articola in rapporto all'opera, al

lhicoltà Ili'Architettura J - ~ H c c 21!Z

suo contesto ed alla sua evoluzione storica e rende conto degli aspetti di valutazione del rischio, quali derivano da fattori come: l'esposizione e la vulnerabilità dell'­opera, la pericolosità del sito. Vengono acquisite le tecniche di rilievo morfologico, ricerca storiografica, analisi architettonica, accertamento diagnostico, rilievo tecno­logico e rilievo strutturale; vengono altresì acquisite le tecniche di consolidamento statico, bonica e conservazione dei materiali, riqualificazione funzionale e adegua­mento tecnologico. Le attività di Laboratorio consistono in una esperienza proget­tuale che gli studenti debbono condune nei tempi di legge. 11 progetto di restauro riguarda un detenninato manufatto in muratura, alla scala del singolo edificio o del­l'intero comparto assegnato, articolandosi metodologicamente in quattro fasi: la Fase A - istruttoria; la Fase B - cantiere della conoscenza; la Fase C - cantiere dcII a esecuzione; la Fase D - cantiere della manutenzione. L'elaborazione del progetto, redatto su supporto magnetico e caliaceo, dovrà essere eseguita nei tennini e nei modi fissati dal programma di Laboratorio. Le fasi progettuali debbono rispettare i criteri e le procedure di cui al successivo elenco degli elaborati richiesti.

Articolazione didattica: Il laboratorio si articola didatticamente in rapporto alle varie fasi del progetto, fino alla sua conclusione. Nel corso dell'anno sono previsti sopralluoghi, incontri semi­naria!i e visite a cantieri e laboratori privati e pubblici ave saranno sperimentate le tecniche di restauro architettonico. A fine d'anno gli studenti consegno il progetto richiesto ed una relazione sintetica sulle attività svolte durante il corso. Nell'ambito delle attività del Laboratorio B è prevista l'attuazione di due moduli di 30 ore:

Bibliografia: Francesco LA REGINA, Come un ferro rovente, ed. Clean, Napoli 1992 Feilden, Bemard. M, Conservation of Bistoric Buildings, Bullerworth Scientifie, London 1982 Racchi. Giuseppc, Istituzioni di restauro dei beni architettonici ed ambientali, Ulrico Hoepli Editore, Milano 1985 Amedeo BELLINI (a cura di), Tecniche dclla conservazione, Franco Angeli Libri, Milano MASTRODICASA. Si sto, Dissesti stati ci clelle strutture edilizie. Diagnosi, consol­idamento, istituzioni teoriche, Ulrico Hoepli Editore, Milano 1978 (2), Libro I, PUi1e 1,2,3.

LABORATORIO DI RESTA URO DELL' ARCHITETTURA

Insegnamento caratterizzante: Restauro C

Docente: Aldo Aveta

Contennti minimi: Il restauro architettonico costituisce una disciplina finalizzata alle attività di conser­vazione del patrimonio culturale, immobiliare e del paesaggio. A livello legislativo il termine restauro viene definito <l'intervento diretto sulla cosa volto a manten.ere

r

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l'integrità materiale e ad assicurare la conservazione e la protezione dei suoi val­ori>. Il corso tende a definire le specifiche competenze professionali e ad integrare in senso pluri e interdisciplinare; d'altra parte, la capacità dell'architetto di sapersi avvalere delle tecniche e delle tecnologie non può prescindere da una consapev­olezza delle ragioni (perché) e dell'obiettivo (che cosa) della Conservazione, né da una metodologia specifica: temi questi che saranno sviluppati anche con riferimen­to al dibattito attuale ed a casi emblematici. L'articolazione didattica, in applicazione delle conoscenze e dei principi fomiti nel corso delle lezioni, sarà mirata allo sviluppo delle capacità critiche degli allievi che elaboreranno una proposta progettuale del restauro di un edificio o di un sito urbano.

Articolazione didattica: Il corso si articolerà in tre parti, al fine di definire: l)i principi e gli strumenti teori­ci; 2)il progetto di restauro: le problematiche legate alle competenze professionali; la metodologia del progetto di restauro architettonico; l'aspetto strutturale nel restauro; il restauro urbanistico; 3)la legislazione di tutela: il Testo Unico in materia di beni culturali ed ambientali (D.Lgs. 490 del 1999); le legislazioni urbanistiche ed edilizie

Bibliografia: A. VETA, Materiali e tecniche tradizionali nel napoletano, Napoli, 1987 R. DI STEFANO, La carta delle città storiche ed il piano di salvaguardia per Napoli, in "Restauro" nn. 98-99-100/1988 A. AVETA, Restauro architettonico e conoscenza strutturale, Napoli, 1989 A. AVETA, Tecniche per il restauro. Problemi di umidità negli edifici monumentali, Napoli, 1996

A. AVETA, Tutela, restauro, gestione dei beni architettonici e ambientali. Casoria, 200 l

LABORATORIO DI RESTAURO DELL'ARCHITETTURA Insegnamento caratterizz,ante: Restauro D

Docente: Renata Picolle

Contenuti minimi: Il dibattito contemporaneo sulla conservazione e tulela dei beni architettonici. L'evoluzione del concetto di tutela dal singolo monumento all'ambiente. Gli orien­tamenti di melodo attuali del restauro architettonico: il restauro critico. la pura con­servazione, la tendenza alla manutenzione-ripristino.Criteri generali della moderna tutela dei beni culturali cd evoluzione del concetto di conservazione. La metodologia della progettazione del restauro architettonico. I concetti di minimo intervento, di reversibilità, di compatibilità e durabilità dei materiali. Problematiche connesse al restauro archeologico: manutenzione, ricostruzione, anastilosi. Tecniche di conservazione dei beni architettonici. Il ruolo del consolidamento strutturale nel progetto di restauro architettonico: ipotesi, progetto, verifica, monitoraggio, manutenzione. La conoscenza dei materiali e delle tecniche preindustriali e mod-

eme, dei loro meccanismi ricorrenti di degradazione e dei relativi metodi di consol­idamento. Sperimentazioni e casi di studio. Principali documenti di indirizzo per la salvaguardia dei BB. Cc. L'organizzazione della tutela dei BB. AA. e AA. oggi in Italia. Norme che regolano l'articolazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il T.U. sui BB. CC. Norme per il superamento delle barriere architettoniche. Norme per l'adeguamento degli edifici storici ai fini della sicurezza antincendio. Norme per il miglioramento della resistenza all'azione sismica degli edifici storici.

Articolazione didattica: 11 corso si articolerà in lezioni, seminari, sopralluoghi ed esercitazioni in aula che affronteranno le fasi salienti del progetto di conservazione. In particolare è prevista l'elaborazione cii un tema d'anno consistente nella redazione di un progetto di restauro architettonico o di restauro urbano per il quale verranno effettuate cor­rezioni nel corso deJle lezioni.

Bibliografia: Per la bibliografia si rimanda la programma dettagliato in distribuzione presso il Centro Stampa della Facoltà.

LABORATORIO DI RESTAURO DELL'ARCHITETTURA Insegnamento caratterizzante: Restauro E

Docente: Rosario Paone

Contenuti minimi: Lo studcnte, già informato dal corso propedeutico sulla storia e sulla teoria del restauro, sarà particolannente guidato alla comprensione della specificità attuale del progetto di restauro che consiste sempre di più in una operazione complessa, che fa appello a numerose competenze in ciascuna delle sue fasi. Tale complessità viene costruita ed articolata ogni volta sulla base della particolare natura dell'edificio che si vuole conservare e della sua storia costruttiva e stratificazione storica, Le scelte progettuali saranno guidate dal criterio del "minimo intervento" e finaliz­zate a valorizzare il bene architettonico nelle sue varie componenti, senza mai far prevalere gli elementi nuovi che dovranno essere inseriti con estrema discrezione ne] contesto esistente. La verifica del progetto terrà conto degli aspetti economici, nor­mati\'l e gestionali cnn riferimento all'uso dell'edificio restaurato ed in particolare alla sua manutenzione,

Articolazione didattica: Il corso consisterà cii attività in aula come lezioni del docenle e cii eventuali esperti estemi, e come seminari con la pal1ecipazionc attiva di una parte degli allievi. All'esterno si effettueranno sopralluoghi a cantieri, visite a mostre, etc. E' prcvista l'elaborazione di un progetto di restauro da parte di piccoli gruppi di stu­denti.

Bibliografia: Si prevede l'impiego soprattutto di riviste, cataloghi cii mostre, atli di convegni, e

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simili per lo studio di progetti pubblicati e di lavori recentemente realizzati. Per la redazione del progetto si utilizzeranno i manuali correntemente in uso, i prezzari, i capitolati d'appalto, le raccolte di norme e regolamenti vigenti.

LABORATORIO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI E PROGETTAZIONE STRUTTURALE

Insegnamento caratterizzante: Tecnica delle Costruzioni A

Docente: Attilio De Martino

Contenuti: Materiali e sistemi strutturali - Comportamento alle tensioni ammissibili ed agli stati limite ultimi e di esercizio delle strutture in c.a., c.a.p. ed acciaio - Ritiro, viscosità e rilassamento dei materiali - Analisi delle sollecitazioni: clastica al I e II ordine -Stabilità delle strutture - Cenni di dinamica e progettazione antisismica - Piastre -Fondazioni - Progetto di elementi strutturali tipici.

Articolazione didattica: Lezioni sugli argomenti teorici ed applicazioni numeriche - Applicazioni progcttuali singole da discutersi in aula e sviluppare fuori orario - Esame finale sugli argomen­ti del corso e sui progetti sviluppati.

Bibliografia: E. Giangrcco - "Teoria e Tecnica delle Costruzioni" - Ed. Liguori E. F. Radogna - "Tecnica delle Costruzioni" - Ed. Masson M. Pagano - "Teoria degli edifici - Edifici in C.A." - Ed. Liguori G. Ballio-F. Mazzolani - "Strutture in Acciaio" - Ed. Hoepli Appunti e fascicoli vari sugli argomenti del corso.

Contributo integrativo: PROGETTO DI STRUTTURE

LABORATORIO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI E PROGETTAZIONE STRUTTURALE

Insegnamento caratterizzante: Tecnica delle Costruzioni B

Docente: Raffaele Landolfo

Contenuti minimi: Scopo del Laboratorio è quello di fornire una metodologia di analisi mirata alla risoluzione delle principali problematiche configuranti la pratica del progetto per le costruzioni da un punto di vista prevalentemente strutturale. Esso si propone come obiettivo principale quello di mettere lo studente in grado di procedere al dimensionamento ed alla verifica, in accordo con le specifiche norma­tive nazionali cd internazionali, di semplici tipologie strutturali realizzate con i materiali tipici dell'ingegneria civile.

L'attività didattica comprende una parte teorico-applicativa ed una progettuale e si articola su un totale di 180 ore. La disciplina caratterizzante è quella di Tecnica delle Costruzioni, cui sono assegnate 120 delle 180 ore complessive. La materia integra­tiva (60 ore) è Progetto di Strutture. La parte teorica sviluppa ed integra le tematiche dei corsi di Statica e di Scienza delle Costruzioni, anche in relazione alle problematiche connesse ai singoli materi­ali da costruzione ed alle diverse tipologie strutturali. Le esercitazioni hanno carattere applicativo e prevedono la progettazione di sem­plici stTuttu~e in acciaio e cemento armato, nonché lo svolgimento di numerosi esempi numerici.

Articolazione didattica: Gli argomenti trattati per consentire il raggiungimento degli obiettivi preposti sono: a) La concezione strutturale b) Le costruzioni in acciaio c) Le costruzioni in cemento armato d) Cenni sulle strutture precompresse e miste acciaio-cis e) Le strategie di progettazione antisismica f) Principi di geotecnica e tecnica delle fondazioni

Bibliografia: E. Torroja La concezione strutturale, UTET, 1960 E. Giangreco Teoria e Tecnica delle Costruzioni, Vol.J, Liguori Editore, 1992 G. Ballio, F.M. Mazzolani Strutture in Acciaio, Ed. Hoepli, 1995 AA.VV. La concezione strutturale nel progetto di archilettura, eds A. Benedetti, E. Siviero; Editrice Compositori, 2002. AA.VV. Ingegneria delle Strutture, ed. E. Giangreco, UTET, 2002 Contributo integrativo: PROGETTO DI STRUTTURE

LABORATORIO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI E PROGETTAZIONE STRUTTURALE

Insegnomento caratterizzante: Tecnica delle Costruzioni C

Docente: Fabrizio Lauro

Contenuti: Nel corso di "Tecnica delle costruzioni" si studiano comportamento e tecniche di calcolo degli organismi strutturali, con riferimento sia all'impiego dci principali materiali strutturali che alle varie tipologie costruttive. Gli argomenti trattati nel corso sono: Comp0l1amento dei materiali e dei sistemi strutturali; criteri di sicurezza. Analisi delle strutture: metodo degli spostamenti, metodi iterativi, calcolo matri­

cialc. Elementi di teoria della plasticità: calcolo a rottura c "limit design". Elementi di dinamica delle strutture e di progettazione antisismica. Ca1cestruzzo armato e precompresso: tensioni ammissibili, stati limite.

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Acciaio: tipologie, criteri di progettazione, problemi di stabilità. Elementi di geotecnica, verifica di fondazioni e di strutture interrate.

Articolazione didattica: Il corso si articola in lezioni ed attività di laboratorio. Gli argomenti trattati a lezione saranno elaborati e tradotti dagli allievi in programmi di calcolo su foglio elettroni­co, trasformando gli "appunti del corso" in strumenti operativi in grado di consen­tire l'immediata sperimentazione numerica di quanto trattato.

Bibliografia: Bowles :Fondazioni- Mc Graw Hill Como - Lanni: Elementi di costruzioni antisismiche- A. Cremonese E. Giangreco:Teoria e tecnica delle costruzioni- Liguori P. Pozzati:Teoria e tecnica delle strutture- Utet

Contributo integrativo: PROGETTO DI STRUTTURE

LABORATORIO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI E PROGETTAZIONE STRUTTURALE

Insegnamento caratterizzante: Tecnica delle Costruzioni D

Docente: Rossana Montella

Nel corso di tecnica delle costruzioni materia leader del laboratorio si intende fornire agli allievi i fondamenti del calcolo degli elementi strutturali nei principali materiali da costruzione, con la premessa dedicata all'analisi delle sollecitazioni per le prin­cipali tipologie di strutture.

Contenuti minimi: Comportamento dei materiali e dei sistemi strutturali: criteri di sicurezza. Azioni sulle strutture;metodo semiprobabilistico agli stati limite. Analisi matriciale delle strutture. Analisi elastica dei telai:calcolo delle deformazioni;metodo delle forze;metodo degli spostamenti. Fondamenti di teoria del c.a. e del c.a.p .. analisi delle sollecitazioni; progetto e verifica degli elementi strutturali. Acciaio. Elementi di geotecnica; fondazioni. Cenni di dinamica e progettazione antisismica.

Articolazione didattica: Gli allievi sono introdotti all'uso del personal computer per la risoluzione di proble­mi di analisi strutturale. L'impostazione matrici aIe dell'analisi strutturale e l'utiliz­zo di alcune funzioni proprie del foglio elettronico del sofware Excel consentono agli allievi di elaborare un programma per la risoluzione di strutture piane costituite da elementi monodimensionali . Si raggiunge così un duplice obbiettivo di enorme valenza didattica: l'assimilazione da parte degli allievi di un rigoroso inquadra­mento logico dei problemi e l'acquisizione di uno strumento di lavoro utile e indis­pensabile per la sperimentazione numerica delle strutture affrontate nel corso di Progetto di strutture.

Bibliografia: E.Giangreco - Teoria e tecnica delle costruzioni - ed.Liguori R.Calzona -C.Cestelli Guidi - Il calcolo del Cemento armato - ed. Hoepli Como - Lanni - Elementi di costruzioni antisismiche - ed. A.Cremonese G.Ballio - F.Mazzolani - Strutture in acciaio - ed. Hoepli C. Cestelli Guidi - Geotecnica - Tecnica delleFondazioni - ed.Utet Durante il corso saranno inoltre distribuiti appunti e dispense su argomenti specifi­cI.

Contributo integrativo: Progetto di strutture

LABORATORIO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI E PROGETTAZIONESTRUTTÙRALE

Insegnamento caratterizzante: Tecnica del1e Costruzioni E

Docente: Claudio Cristilli

Contenuti: Materiali e sistemi strutturali - Calcestruzzo Armato - Calcestruzzo Armato Precompresso - Acciaio - Sezioni miste acciaio/calcestruzzo - Strutture iperstatiche (travi continue e telai) - Piastre - Terreni e fondazioni - Opere contro / entro ten'a -Azioni sismiche sugli edifici - Murature

Articolazione didattica: Lezioni sugli argomenti teorici ed applicativi. Esercitazioni numeriche in aula. Esame finale sugli argomenti del corso e sul progetto sviluppato con l'insegnamen­to integrativo di Progetto di Strutture.

Bibliografia: E. Giangreco - "Teoria e Tecnica delle Costruzioni" - Ed. Liguori E. F. Radogna - "Tecnica delle Costruzioni" - Ed. Masson M. Padano - "Teoria degli edifici - Edifici in C.A." - Ed. Liguori G. Ballio-P. Mazzolani - "Strutture in Acciaio" - Ed. Hoepli Appunti e fascicoli vari sugli argomenti del Corso.

Contributo integrativo: Progetto d i strutture

LABORATORIO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI E PROGET1AZIONESTRUTTURALE

Insegnamento caratterizzante: Tecnica delle Costruzioni F

Docente: Giovanili Castellano

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224 ~, lffm'versità degli StIlai di Na[!,oliC/fiederico Il

Contenuti: Interpretazione del comportamento delle strutture in c.a., c.a.p., acciaio e muratura; sua schematizzazione con conseguente formulazione analitica in fase elastica e allo stato limite ultimo. Tecniche di risoluzione applicate a casi concreti.

Articolazione didattica: Il corso si articola in lezioni, esercitazioni ed applicazioni numeriche. Le date d'esame e le modalità di prenotazione verranno comunicate due settimane prima dell'inizio di ciascuna sessione mediante avviso nell'apposita bacheca.

Bibliografia I riferimenti bibliografici saranno fomiti durante il corso.

Contributo integrativo: Progetto di strutture

LABORATORIO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI E PROGETTAZIONE STRUTTURALE

Insegnamento caratterizzonte: Tecnica delle Costruzioni G

Docente: Vincenzo Perrone

Contenuti minimi: Il Corso si prefigge l'obiettivo di far comprendere agli Allievi il comportamento

delle strutture, valutandone la resistenza meccanica e la stabilità, nel rispetto anche delle condizioni di servizio e dell'adeguata durabilità delle opere stesse. S'intende mettere in risalto il carattere progcttuale insito nell'insegnamento della Tecnica delle Costruzioni, convinti che essa rappresenti una disciplina essenziale per la formazione dell' Architetto. Argomenti del corso: - I materiali strutturali (acciaio, calcestruzzo, legno): caratteristiche meccaniche, prove statiche, prove dinamiche e a ratica. - Elasticità e plasticità - Criteri di rottura - Il calcolo a rottura. - La viscosità - Il ritiro. - Costruzioni in cemento armato - J fondamenti della teoria del cemento armato ordinario - Proporzionamento degli elementi resistenti - I solai laterocementizi -Cenni sul cemento mmato precompresso. - Costruzioni in acciaio - Proporzionamcnto degli elementi resistenti - Problemi di stabilità nelle strutture metalliche - Collegamenti chiodati, bullonati e saldati. - Analisi matrici aIe degli schemi a telaio - Elementi di programmazione -Applicazioni all'elaboratore - Procedimenti itcrativi - Il metodo di Cross (applicato alla risoluzione delle travi continue e non ai telai, affrontati col metodo malIiciale e con l'ausilio del computer). - Le piastre. - Elementi di sismica - L'oscillatore elementare.

- Le strutture di fondazione.

Articolazione Didattica: Il programma del Corso sarà sviluppato tramite lezioni secondo l'orario stabilito

dalla Facoltà. Com' è consolidata tradizione dei Corsi di Tecnica delle Costruzioni, l'Allievo efrettuerà una sua progettazione strutturale, consistente, come minimo, nel calcolo di una striscia di solaio laterocementizio e di un telaio (in acciaio o in c.a.).

Bibliografia: Testo consigliato per lo studio: JOSSA PAOLO, Teoria e Tecnica delle Costruzioni, Ed. Fratelli Fiorentino, Napoli, 1991. Testi consigliati per gli approfondimenti: BALLIO GIULIO, MAZZOLANI FEDERlCO M., Stru//ure in acciaio, Ed. Hoepli, Milano, 1987. LEONHARDT FRITZ, MéiNNIG Em.ARD. ca. & c.ap .. Voll. I, H, III, IV, V e VI, Edizioni Tecniche ET, Milano, 1978. CESTELLl GUIDI CARLO, Geotecnica e Tecnica delle fondazioni, VolI. I e II, Ed. Hoepli, Milano, 1975.

Contributo integrativo: Progetto di strutture

LABORATORIO DI TECNICA DELLE COSTRUZIONI E PROGETTAZIONE STRUTTURALE

Insegnamento caratterizzante: Tecnica delle Costruzioni H

Docente: Raffaele Aragona

Contenuti: Il corso mira all'acquisizione, da parte degli allievi, di un sufficiente bagaglio di conoscenze su! comportamento delle strutture, conoscenze utili per le future espe­rienze progettua!i. Il programma del corso comprende: - Le strutture a molte iperstatichc; metodi di calcolo. - I carichi sulle strutture: analisi e schematizzazione. _ I materiali strutturali: l'acciaio, il calcestruzzo armato e precompresso, la muratu­ra. Le diverse tipologie strutturali. - Le fondazioni e le opere di contenimento dei tCITeni. - Costruzioni antisismiche: tipologie strutturali e normative. _ Elementi della teoria della plasticità: calcolo a rottura e limit design. Articolazione didattica: Le lezioni saranno svolte in stretto collegamento con l'attività del corrispondente insegnamento integrativo di Progetto di strutture. L'esame finale verterà sugli argomenti trattati nel corso, con particolare riferimento al progetto di esercitazione svolto.

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Bibliografia: E. Giangreco, Teoria e tecnica delle costruzioni, voI. l, Liguori Editore, Napoli. O. Belluzzi, Scienza delle Costruzioni, voli. I, II, III, Zanichelli Editore, Bologna. C. Cestelli Guidi, Geotecnica e Tecnica delle Fondazioni, Hoepli Editore, Milano. M. Como, G. Lanni, Elementi di costruzioni antisismiche, Ediz. Scient. Cremonese, Roma. C. Massonet - M. Save, Calcolo plastico a rottura delle cosrruzioni, Edizioni Clup, Padova.

Contributo integrativo: Progetto di strutture

LA SCIENZA DELLE COSTRUZIONI NEL SUO SVILUPPO STORICO

Docente: Giuliana Voiello

Contenuti: La scienza del costruire sino alla rivoluzione industriale: La meccanica ellenica e romana -Lo -sviluppo dei concetti stat1c1 c meccanici fino al rinascimento - La con­quista dei principi nei secoli XVI e XVII - Il problema di Galileo - Curve flessibili ed elastiche - Le "cause finali" in meccanica - Le indagini sulle proprietà mecca­niche dei materiali nel XVIII secolo - Archi, Volte, Cupole -Nascita e sviluppo della meccanica dei solidi: Mutamenti nelle costruzioni durante la rivoluzione industriale -La meccanica delle strutture: La fondazione della meccanica strutturale.

Articolazione didattica: Il corso di 60 ore, che si svolge nella prima pmie del1 'anno accademico, può essere integrato con l'insegnamento dal titolo Statico e Stabilirà delle Costruzioni Murarie e Monwnentali che si svolge nel secondo periodo dell'anno accademico: in tal caso la prova di accertamento finale ,sj svolge mediante un esame orale unico con i docen­ti dei due corsi al termine dci secondo periodo.

Bibliografia: E. Benvenuto, La Scienza delle Costruzioni e il suo sviluppo storico. Ed. Sansoni S. Di Pasquale, L'arte del costruire, Marsilio Editori R. Sparacio, La scienza e i tempi de I costruire, UTET

STATI CA E STABILITÀ DELLE COSTRUZIONI MURARIE E MONUMENTALI

Docente: Alessandro Baratta

Contenuti: Il materiale murario: Descrizione, tessitura e comportamento della muratura - Ruolo

dell' attrito e della malta; Modelli di comportamento della muratura: Modelli costitutivi con vincoli interni -Modelli non reagenti a trazione - Modelli con attrito; Strutture murarie: Tipologia e concezione statica - Quadri fessurativi; Principi di analisi strutturale: Calcolo a Rottura - Analisi strutturale non lineare -Metodi di calcolo; Strutture ad arco; Comportamento statico del pannello murario; Strutture di coper­tura: Volte e cupole; Ponti e infrastrutture murarie.

Articolazione didattica: Il corso può essere preceduto dall' insegnamento dal titolo: "La Scienza delle Costrudoni nel suo sviluppo storico" ed in tal caso è integrato con questo; Il corso si svolge mediante lezioni teoriche e applicative; La prova di accertamento finale si svolge mediante esame orale unico con il corso integrato.

Bibliogralia: A. Baratta, M. Vigo, G. Voiello: Calcolo di Archi in Materiale non Resistente {/ Trazione mediante il Principio del Minimo Lavoro Complementare, Atti del I Congresso Nazionale ASS.I.R.C.CO., Verona, Ottobre 1981 A. Baratta: Il Materiale non Reagente a Trazione come Modello per il Calcolo delle Tensioni nelle Pareri Murarie, Restauro, n. 75/76, 1984 A. Baratta: Ponti a stl1lttura mururia, Restauro, n.86, 1986 A. Baratta, G. Voiel1o: Modelli }}/(/lelllo{ici per l'analisi delle strutture murarie Restauro, n. 87/88, Napoli, 1987. A. Baratta, G. Voiello: Inrroduziol1e alla Storica delle Costruz.iol1i Murarie, Liguori Editore, Napoli, 1996

SCIENZA DELLE COSTRUZIONI - COMPLEMENTI

Docente: Raflaele Sirica

Contenuti: 11 Corso monodisciplinare ha per oggetto lo studio degli Stati Limite di Plasticità, ovvero i fondamenti fisici della Plasticità, gli aspetti fenomenologici della Plasticità, le condizioni di Plasticità, i criteri particolari di Plasticità, le relazioni elasto-plas­tiche, il problema dell'equilibrio elasto plastico. Il corso si conclude con lo studio degli elementi fondamentali dell'analisi limite delle travi rigido-plastiche ed elasto-plastiche inflesse.

Articolazione didattica: Il Corso si articola in lezioni teoriche ed in esercitazioni pratiche. Durante il corso verranno effettuati tests collettivi per verificare il livello di assimilazione dei con­tenuti traltati. L'esame consisterà in una prova orale.

Bibliografia: Dispense didattiche del corso;

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Baldacci. Scienza delle Costruzioni; voI. l e II . UTET B.G. Nea!. The plastic methods of structural analysis. CHAPMAN & MALL. Baldacci, Ceradini, Giangreco. Plasticità. CISIA

DISEGNO INDUSTRIALE

Docente: Erma/lllO Guida

Contenuti minimi: La disciplina del design va intesa nel suo contenuto letterale di azione creativa e inventiva informata alle conoscenze scientifiche e tecnologiche possibili ed auspi­cabili ed a una tattica progettuale consapevole e strategica nella quale l'azione prog­ettuale deve prioritariamente confrontarsi con la durata della vita utile di un prodot­to e con le previsioni del decadimento. Accanto alla valutazione dei processi di fat­tibilità e di producibilità, si impone, quindi, la opportunità di indagare la logica di costruzione e di decostruzione del manufatto; la riduzione e la ottimizzazione dei componenti e dei materiali, unitamente alla valutazione della eventuale organiz­zazione del ritorno. 11 problema della riconversione e riuso degli scarti passa attra­verso le strategie del recupero e, quindi, attraverso attente valutazioni di bilancio globale tra costi (sociali) e benefici, tra dissipazione e conservazione, attraverso una articolata politica ambientale ed economica ed attraverso una inedita progettualità.

Articolazione didattica: Sezione istituzionale l a parte: si affronteranno alcune nozioni sulla rappresentazione, comprensione,

veicolazione e tutela del progetto industriale secondo le normative convenzionali e le disposizioni di legge comunitarie e internazionali.

2a parte: saranno affrontati, in forma esemplificativa, alcuni temi chiave della storia del design, dalla Rivoluzione industriale ai nostri giorni, attraverso la ricostruzione di tutti gli aspetti che concorrono alla ideazione, produzione consumo. 3a parte: esercitazioni di progetto.

BIBLIOGRAFIA: G. BONSIEPE; Da/l"oggetto all"inte!jaccia. Mutazioni del design; Feltrinelli, Milano, 1995. R. DE FUSCO; Storia del Design, Laterza, Bari J 985 E. MANZINI; "]] tramonto dell'era meccanica"; in E. CASTELNUOVO (a cura di), Storia del disegno industriale: /919-/990, il dominio del design, VoI. 3': Feltrinelli, Milano 199 J

E. GUIDA; La forma della funzione. 1/ tema dell"oggetto minimo tra storia recente ed esperienze didattiche, Libria, Napoli 1999. E. GUIDA, Design in progress, Giannini, Napoli 2001

TECNICA DEL CONTROLLO AMBIENTALE

Docenti: Pietro Mazzei

~~d~~: .... Elementi dell'involucro edilizio: principali tecniche di isolamento termico. R/ChJGnll di psicrometria: proprietà e trasformazioni elementa:i" ~ondensazlOne del ,vapo,re nei componenti edilizi: fenomeni interstizi ali e superftclah. La pot~nza t~rn1JcQ diS­

persa: temperatura di progetto dell'aria esterna; potenz.a termIca dIspersa p:r trasmissione e per ventilazione; gradi giorno e zone clImatIche; venflca del coefh: ciente Cd. Comfort termico: bilancio di energia per il corpo umano; CO~dlZl01l1 dI comfort termic~, diagramma ASHRAE. Impianti di climatizzaZIOne: classlflc.aZllme; condizioni di progetto; carichi latenti e sensibili, portata d'ana esterna dI rmnovo. Impianti a tut!' aria a portata costante; impianti misti aria-acqua a portata costa?te; canalizzazioni per aria climatizzata; centrale termIca; torre, evapor~t.lva. lllwninotecnica: sorgenti; luce e colori; solido fotometrico; valutazlOne deglI illu­minamenti; controllo luminoso. La temperatura di colore e l'indIce dI resa cromatI­ca. Vari tipi di lampade. llluminazione di ambienti interni.

Articolazione didattica: . . Il corso si sviluppa in lezioni cattedratiche ed esercitazioni applicatIve.

Bibliografia: Appunti dalle lezioni. ..... . . L. Bellia, M. Cannaviello, P. MazzeI, F. Mmlchlello: GUIda alla progettazIOne del sistema edificio - impianto di riscaldamento, Legge 10/91, Manuale pubbhcato a cura dell 'ENEA, Maggio 2000. . .. L. Bellia, A. Cesarano, S. Sibilio: Impianti per il riscaldamento ed Il condlzlOna-mento termoigrometrico degli ambienti, EDI.S;U. Napoli.. . . ., . Manuale di progettazione edilizia, VoI.II: Cntefl amblentah ed ImpIantI, Ed. Hoeph. G. Dall'O': Gli impianti nell'architettura, Ed. UTET, 2000.

LABORATORIO DI URBANISTICA Insegnamento c(/ratterizzante: Progettazione urbanistica A

Docente: Mario Coletta

Contenuti: . I livelli della Pianificazione Urbanistica, dal Piano di area vasta al. Plano Particolareggiato Esecutivo. Gli strumenti, i metodi e i modelh dI analISI e d~ prog: etto nella Pianificazione Territoriale Urbanistica. Costruzione e spenmentazlOne dI un Sistema Informativo Territoriale per la Progettazione Urba?Istlca .. Il dralogo tra piano e progetto, gli attori, gli interlocutori , le strategie, glI obIettivI e le ~'egole nella politica di piano. Le coordmate stonche ed ambIentalI. nella progettazIone urbanistiea. L'apporto multidisciplinare nella defmlzlOne del lmguagglO urbamstI­co. Il segno ed il disegno nella progettazione urbanistica; la rappresentazIone. La pianificazione protettiva, ovvero la rimozionedelle barric;e urbal1lstlch~. Lo ~p~ZlO della partecipazione nei processi di elaboraZIOne e venflca della spernnentazIOne progettuale su un territorio comunale di un centro mmore (Torrecuso), dI un centro medio (Benevento) e di un'area vasta (Taburno).

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Articolazione didattica: La didattica é incentrata sul lavoro di laboratorio che sviluppa simultaneamente il discorso teorico e quello della sperimentazione progettualc. Il discorso teorico accoglie l'insieme delle comunicazioni che interesseranno sia i contenuti sopra elen­cati sia le informaz~oni relative ~i .contesti esercitativi, per i quali vanno contemplati anche un numero di sopralluoghl ldonco a fare acquisire la conoscenza diretta delle aree di sperimentazione progettuale. La sperimentazi?ne progettuale sarà effettuata in aula con elaborazioni scrittogra­flche ll1dlVlduah (PlamflcazlOne di dettaglio) e di gruppo (PRG c Piani di area vasta). L'esame orale verterà sugli argomenti oggetto della trattazione teorica, sulla pre­sentazione del laVOrI sVlluppatl nel laboratorio e sulla prova scrittografica sostcnu­ta a fine corso e valida per la ammissione agli esami finali.

Bibliografia: Mario Caletta (a cura) , Profilo storico dell'Utopia nel territorio meridionale d'Italia, Lecce 1997 W. Bandler, S. Casi ella, M. Caletta, A. Ventre :Venaji"O e lo pmblematica dei cen­tri storici, Napoli 1995 Attilio Belli, Immagini e concetti nel piano, Brugherio (MI) 1996 Mario Caletta, Il comprensorio storico - urbanistico. Metod%f!,ia ed esemp/(fi-cazione di lettura, Padova 1981 . Mario Caletta, Campania, territorio e politica di piano, Napoli 1978

LABORATORIO DI URBANISTICA Insegnamento cnratterizzanfe: Progettazione urbanistica B

Docente: Carlo Gasparrini

Contenuti minimi: Obiettivo del Laboratorio è quello di confrontare la conoscenza dei f"ndamcnti teorici di una nuova forma di piano e delle tecniche e procedure ad essa collegate in una concreta esperienza di progettazione di paesaggio urbano. Nodo centrale dell'approccio che si intende promuovere è il rapporto fra i tre con­tenuti plincipali del processo di piano - strategie, regole e progetti - e sperimenta­re l'attraversament~ delle scale che essi presuppongono. L'esperienza progeltuale da reahzzare deve CIOe restltUlrC:

- una visione d'insieme di lipo strategico; - le regole morfologiche e funzionali che informano i diversi materiali strutturanti del territorio (tracciati, trame, tessuti, spazi aperti, elementi eccezionali); - U110 speclfl~o progetto ~{rbano e di paesaggio, pensato anche come vero e proprio programma lI1tegrato d'mfervenlo, lungo la frontiera tra piano e progetto. L'ambito di lavoro è quello della fascia costiera vesuviana e delle trasversali di risalita al Vesuvio, un territorio caratterizzato dalla presenza di diversità rilevanti individualità riconoscibili ed elementi fortemente strutturanti: le importanti testimo: nIanze del terntono stanco nelle sue diverse forme, la ricchezza e diversità vege-

tazionale, morfologiea e idrografica, i residui del paesaggio agrario, la presenza di una forte "compressione" infrastrutturale (linea FS, Cir~umv~suviana,. Miglio d'Oro, Autostrada) che ha radicalmente modlflcato le tradlzlon~h regole di diSpo­sizione al suolo e di relazione terra/mare. Allo stesso tempo, eSlstono slgmflcal1ve opportunità progettuali offerte dai numerosi strumenti, programmi e previsioni in

atto, in particolare: . ' . l:l'istituzione del Parco Nazionale del Vesuvio e la redaZIOne del relatiVO Plano che individua una direUrice progettuale strategica relativa alla nscoperta e valonz­zazione della storica risalita al Vesuvio lungo il tracciato fine '800 del treno a cremagliera (ferrovia ex Cook), attraverso un sistema di trasporto r;reccamzzato leg­gero di tipo tranviario tra il p0l10 del Granatello ad Ercolano e 1 edifICIO della ex

Cook fino alla base del cono: . ' 2: le previsioni della Metropolitana Regionale prevista dalla ReglOne Campama che declassa la linea FS costiera trasformandola m una lmea di hvello reglonalee locale, aprendo quindi delle possibilità innovative per il rapporto con la fascra

costiera. Gli studenti sono chiamati a costruire una specifica visione strategica e ad elabo­rare un progetto urbano e di paesaggio scelto ali 'intel11o di un repertono di occa­sioni progettuali connesse a nodi e luoghi significativi.

Articolazione didattica: Il Laboratorio prevede un'articolazione didattica fondata sull'interazione di tre attiv-

ità fondamentali: l.L'approfondimento di alcuni temi e tecniche della progettazione attraverso

elementi di conoscenza di: contenuti innovativi dei nuovi piani e progetti, anche attraverso l'il1ustrazi01~e di casi paradigmatici nell'esperienza nazionale e internazionale che rivestono un mteresse rilevante per l'attività del Laboratorio; metodi e tecniche indispensabili alla pratica progettuale. . . 2.L'acquisizione delle conoscenze relative all'area, con nferImento a .,. piani e programmi in corso, correlati quindi alle dinamiche in atto e alle preVlSI011l dei diversi strumenti urbanistici vigenti o in fieri; , . analisi settori ali già sviluppate nell'ambito di tali strumenti, ritenute essenzrah per lo sviluppo dell' attività progettuale. .., . 3.La realizzazione di una specifica esperienza di elaborazlOne descnttrva, mter­pretativa e progettuale con riferimento alle famiglie di elaboratl neonduclblh al tre contenuti sopraindicati (strategie, regole e progetti).

Bibliografia: . .., . C. Gasparrini, Primevisiol1i. Attraverso le scale del l'10m e del progeftl, Clean 2002 C. Gasparrini, Passeggeri e viaggiatori, Meltemi 2003 .. AA.VV., manuale forme il1sediative e infi"astrutture, Marsdlo 2002 AA.VV., atlante forme insediative e inji'astrutture, Marslho 2002 P. Gabellini, Tecniche urbanistiche, Caroeci 2001

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LABORATORIO DI URBANISTICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione urbanistica C

Docente: Francesco Forte

LABORATORIO DI URBANISTICA Insegnamento caralterizzante: Progettazione urbanistica D

Docente: Giovanni Cerami

Contenuti: Il Laboratorio ha come oggetto di studio le procedure relative a: -i processi di formazione delle strategie urbanistiche, elaborate a diverse scale terri­toriali e diverse aree tematiche; -il passaggio dalla strategia ai progetti e le regole che devono guidare l'elaborazione di questi.

Articolazione didattica: L'area della ricerca applicata è costituita dal comprensorio di Pontieelli, un'area che eo.incide, approssi~nativamente, con la circoscrizione di Ponticelli, nella periferia onentale della cItta dI Napol!; relatIvamente a tale territorio, è stata elaborata una scheda che esprime, sinteticamente, le principali opzioni esercitate sul comprenso­rio di Ponticelli, e, in generale, sulla intera periferia orientale, da più strumenti di programmazione (Piani Regolatori Generali, Piano di Ricostruzione, PRU di Ponticelli): opzioni che hanno inciso sugli aspetti del controllo del territorio, sugli aspetti prestazionali e morfologici. Tali prime e significative informazioni verranno integrate dagli studenti attraverso "appunti cii viaggio", espressivi delle impressioni riportate dopo una sene di sopralu­oghi. T gruppi di lavoro dovranno confrontarsi con una proposta di strategia di intervento che, relativa all'intera area della ricerca, viene strutturata in obiettivi, azioni e opere e giustificata rispetto a tre Aree di Attenzione: le intelligenze e le memorie del luogo, la densità e la complessità, le immagini del luogo. Nell'ambito di tale strategia complessiva, si farà riferimento ad alcuni sub-ambiti (l'area del parco urbano e i comprensori limitrofi, i tessuti gravitanti su via Argine, l'anello di circumvallazione esterna), rispetto ai quali verrà individuato l'insieme delle opere necessane al perseguimento degli obiettivi generali espressi nella strate­gia: tali opere saranno descritte attraverso abachi, regole morfologiche, requisiti prestazionali, etc. L'ipotesi di lavoro che deve orientare l'attività dei gruppi di lavoro è che questi si devono porre nel confrontI del "luogo del piano" come una "comunità" interessata al processo di piano; se il disegno del futuro deve essere l'esito di una continua con­certazione e confronto fra le proposte di cambiamento elaborate da tutti gli attori interessati al cambiamento, il contributo della comunità costituita da un corso uni­versitario acquista, in tale processo, una propria autonomia e legittimità.

Bibliografia: Sitte C.: L'arte di costruire lo città, Milano 1981 Calvino I.: Lezioni Americane, Milano 1988 Gl'egotti V: Dentro l'architettura, Torino 1991 Gravagnuolo B.: La progettazione urbana in Europa, Roma 1991 Cerami G.: 11 giardino e lo città, Bali 1996

LABORATORIO DI URBANISTICA Insegnamento caratterizzante Progettazione urbanistica E

Docente: Giacinta lalongo

Contenuti: L'urbanistica è la disciplina che, a livello teorico e livello operativo, si occupa dello studio e dell' organizzazione - in termini funzionali, strutturali e fonnali - della città e, per esteso, dello spazio in cui l'uomo, per dirla con Le Corbusier, vive, lavora, cir­cola e si diverte, in altre parole dello spazio in cui l'uomo intrattiene i suoi rapporti interpersonali e con la società. Sicché l'urbanistica pone la sua attenzione ai rappor­ti tra città e collettività intesa nelle sue molteplici dimensioni (sociali, economiche, produttive, eccetera), tra spazio naturale e tra spazio costruito e ai rapporti tra com­ponenti interne allo stesso spazio costruito. Tutto ciò a livello pratico significa piani­ficare la città e il territorio, tenendo presenti tutte le dimensioni che concorrono a definire lo spazio di vita dell'uomo e pervenendo, di conseguenza, al "disegno" del "piano",

Articolazione didattica: Il Laboratorio di Urbanistica verrà articolato in due fasi. La prima fase verrà svolta, attraverso alcune lezioni riepilogati ve dei concetti di base della discplina urbanisti­ca e dei suoi strumenti operativi, dei termini ricorrenti nel campo della pianifi­cazione e dei loro signidficati (appresi nei corsi preliminari), nonché lezioni esplica­tive sul concetto di piano e della sua evoluzione nel tempo, sulle tecniche di analisi della città e del territorio e sulle modalità della loro applicazione; la seconda, medi­ante esercitazioni in aula su temi di carattere operativo che verranno assegnati alla !'ine della prima fase. Durante il corso verranno tenuti seminari, con l'eventuale partecipazione di esperti "esterni", su particolari problemi direttamente connessi con le esperienze condotte nel corso, COI1 la sistematica partecipazione degli studenti.

La frequenza al Laboratorio è obbligatoria.

Bibliografia: G.Jalongo, Urbanistica e Società, Ceclam 1986 G.Jalongo, Città e casali della penisola sorrentina, Officina 1993 K.Lynch, Progettare lo città, Etas Libri 1990 M.Roncayolo, La città, Einaudi 1978 B.Secchi, Un progetto per l'urbanistica, Einaudi 1989 La bibliografia di approfondimento dei temi trattati verrà distribuita durante il corso.

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LABORATORIO DI URBANISTICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione urbanistica F

Docente: Fabrizio Mangoni di S. Stefano

Contennti: Il laboratorio si pone l'obbiettivo di realizzare un'esperienza progettuale in campo urbanistico. L'obbiettivo è di fornire elementi di metodo per il lavoro di analisi e di progettazione urbanistica. Si assumerà a tal fine un'area di riferimento tale da con­sentire sia la valutazione di elementi di scala territoriale e sovracomunalc, sia ele­menti di livello comunale. Oggetto dello studio di Laboratorio sarà la redazione di un Piano urbanistico comunale, anche se non si escludono esemplificazioni di scala più dettagliata (in funzione dell'articolazione interna del Laboratorio). Elementi di cartografia di base, di tipo statistico, verranno forniti agli allievi. Oggetto di lavoro del Laboratorio è anche la valutazione comparata di ipotesi prog­ettuali alternative. Pur riferendo gli elementi progettuali alla strumentazione norma­tiva vigente, verranno illustrate anche lc principali esperienze di pianificazione ital­iane, con contenuti innovativi e sperimentali. Una prima fase del lavoro sarà dedicata alla descrizione di alcuni elementi di tipo teorico. Verranno impostati poi il quadro di riferimento sovracomunale, la costruzione di primi elementi progettuali (dimensionamento) e l'esame degli stru­menti urbanistici vigenti. L'ultima fase sarà dedicata all'elaborazione progcttuale.

Bibliografia: Colombo, Pagano, Rossetti. "Manuale di Urbanistica" Pirola Ed. Milano 1997 Quaderni di Urbanistica. N. c I Il P.R.G. DI Reggio Emilia. Ed. INU Roma 1995 A. Dal Piaz e F. Forte "Piano urbanistico e Regole perequative" Clean Ed. Napoli 1993 AA.VV. "Prhlcipi teorici e Prassi operativa nella pianificazione urbanistica"; Maggioli ed. Milano 1997.

LABORATORIO DI URBANISTICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione urbanistica G

Docente: Romano Lanini

Contenuti minimi: :I1 Corso affronta il tema del progetto e/o del piano della città contemporanea. Il Corso prende in esame i mutamenti in atto nelle città e nella disciplina urbanisti­ca, le sue ragioni, il problemi della città degli uomini e dei manufatti e le interazioni tra queste componenti; il mutare degli strumenti conoscitivi e della rappresen­tazione, di quelli di pianificazione, di attuazione e di controllo quantitativo e quali­tativo delle trasformazioni della città e del territorio aperto connessi a fenomeni quali la plurispazialità e l'obsolescenza formale e funzion,ale di parti della città e del territorio, indotti e/o connessi a processi di mobilità dclla forma urbana e di quella sociale, di concentrazione e/o di dispersione o diffusione delle funzioni urbane. Processi entro i quali la città muta la sua posizione, forma e ruolo con crescente

attenzione alle politiche urbane, all'ambiente (Vedi Corso integrativo) e alla qualità urbana e del territorio aperto.

Articolazione didattica: Il Corso è at1icolato nelle seguenti fasi. 1.. gruppo di lezioni che hanno]' obiettivo

di fornire una base uniforme di conoscenza dei temi e dei problemi della pianifi­cazione urbanistica; 2. Laboratorio di progettazione che avrà come contenuto l'ap­prendimento e la sperimentazione della redazione di un progetto di P.R.G.; 3 .. uno o più seminari in merito al rapporLo tra piano e progetto urbano.

Bibliografia essenziale: L. Urbani, (1990), La città concreta, Sellerio Editore, Palermo; C. Olmo (a cura di), (200 I), Costruire lo città dell 'U0I110 - Adriano Olivetti e ['urbanistica, Edizioni di Comunità, Torino; B. Secchi, (2002), Prima lezione di urbanistica, Edizioni Laterza, Bari; G. De Matteis, F. Indovina, A. Maghi, E. Piroddi, E. Scandurra, B. Secchi, (1999), Ifuturi della città. Tesi a confronto, Franco Angeli, Milano.

LABORATORIO DI URBANISTICA Insegnamento caratterizzante: Progettazione urbanistica H

Docente: Paride Caputi

LABORATORIO DI URBANISTICA Insegnomento caratterizzante:Progettazionc urbanistica I

Docente: Dante Maggio

Contenuti: Il laboratorio di progettazione urbanistica è orientato alla conoscenza delle teorie e clegli strumenti disciplinari-operativi necessari a stabilire, sviluppare e definire il progetto urbanistico mediante tutti gli elementi necessaria a fornire una idea chiara e distinta, con elaborati scritto-grafici, della prefigurazione urbanistica-architettoni­ca-ambientale che si intende ottenere. L'indirizzo alla elaborazione di un progetto urbanistico, prevalentemente rivolto al recupero ed alla riqualificazione di un'area-studio, sarà condotto attraverso la let­tura, la interpretazione e la valutazione dello sviluppo e della trasformazione della c ittà moderna.

Articolazione didattica: Le lezioni teoriche e le illustrazioni di esperienze urbanistiche troveranno pratica applicazione nello svolgimento delle esercitazioni degli studenti che dovranno sviluppare una sperimentazione progettuale. Saranno svolti seminari, visite guidate e viaggi di studio.

Bibliografia: P.Sica - Storia dell'urbollistica dell"800 e del '900 - Laterza, Bari

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K.Lynch - Pmgettare la città - Etas Libri, Milano Colombo, Pagano, Rossetti - Manuale di urbanistica - Pirola, Milano Una bibliografia più specifica sarà indicata durante il corso.

TEORIE DELL'URBANISTICA

Docente: Teresa Boccia

Contenuti minimi: Sezianl: Studio di teorie e progetti elaborati, a partire dal secolo XIX, da urbanisti, architetti ed altre figure disciplinari, esposti allraverso una prima classificazione delle idee di città Sezione 11: l tempi della città Studio delle politiche temporali quale processo attivato essen­zialmente "dalla cultura delle donne"di trasformazione del territorio che assume come parametro la qualità dell'ambiente e la qualità della vita dei soggetti La costruzione sociale del piano Studio di nuovi strumenti per il coinvolgimento dei soggetti sociali alla progettazione ed alla pianificazione urbanistica La sicurezza della città -Studio time oriented delle morfologic sociali ed insediative per definire indicatori utili a valutare la qualità e della sicurezza di luoghi e spazi di relazione

Articolazione didattica Il corso, si svolge con lezioni teoriche,seminari e workshop.Le esercitazioni con­sistono nell'elaborazione di un contributo finale, nella [orma di elaborato proget­tuale o di testo multimediale ,sulle politiche temporali e sulla sicurezza urbana della città di Napoli.

Bibliografia Astengo G. : voce" Urbanistica» in Enc. Universale dell' arte, De Agostini 1966 Harvey D. : La crisi della modernità Il Saggiat()fe Milano 1993 Jacobs J. : Vita e morte delle grondi città. Saggio sulle metropoli americane., G. Einaudi, Torino 1969 AA.VV. : II piano regolatore degli orari. Angeli Milano 1994

PROGETTAZIONE DEL TERRITORIO

Docente: Vac

PROTEZIONE IDRAULICA DEL TERRITORIO

Docente: Ettore d'Elia

Contenuti: Elementi di idraulica: le leggi fondamentali dell'idrostatica; la spinta idrostatica

sulle superfici piane; il galleggiamento. Le leggi fondamentali dell'idrodinamica; le correnti in pressione ed a pelo libero; le equazioni di continuità; le equazioni del moto; il teorema di Bemouilli; il moto per­manente ed il moto vario nelle correnti in pressione ed a pelo libero: Le oscillazioni di massa ed i fenomeni di moto varie; il colpo d'ariete: I moti di filtrazione. Principi di idrologia. Elementi di Costruzioni Idrauliche: gli invasi naturali; gli invasi artificiali pluriuso; la produzione di energie elettrica, di acqua per l'irrigazione per l'uso umano; la laminazione delle piene; le dighe di ritenuta, lc opere di captazione e di scarico; tipologia e caratteristiche costruttive; l'impatto sull' ambiente e le misure di inserimento ambientale. Gli acquedotti; dotazioni e fabbisogni idrici per uso potabile e di servizio; fonti di approvvigionamento e schemi di sistemi acquedottistici; impianti di pompaggio; sis­temi di distribuzione; i materiali di condotta ed i pezzi speciali; i serbatoi; le reti cit­tadine e quelle interne ai fabbricati; schemi di calcolo e particolari costruttivi. Le fognature; reti miste e separate; tipi e caratteristiche di schemi di reti e di spechi fognari, elementi di progettazione e di dimensionamento di sezioni di canali e con­dotti; gli impianti di sollevamento; opere d'arte ricorrenti e speciali. Elementi di costruzioni marittime; il moto ondoso e la stabilità delle coste; tipi di porti; le dighe, le opere di difesa e l'impatto ambientale; scogliere emergenti e scogliere soffolle; i pennelli; il ripascimento degli arenili. Gli impianti di potabilizzazione delle acque di approvvigionamento. Gli impianti di depurazione delle acque di rifiuto; caratteristiche costruttive e tipolo­gia delle opere; lo scarico degli effluenti nei corpi idrici ricettori e l'inqunamento residuo. Elementi di idraulica fluviale; il moto delle acque nei fiumi; la stabilità delle sponde e del fondo e degli alvei; le portate di piena, di morbida e di magra; il minimo deflus­si vitale. Elementi di legislazioni e di impatto territoriale: la legge 183/89; le Autorità di Bacino nazionali, interregionali e regionali; i piani di bacino ed i piani di assetto ter­ritoriale; le implicazioni di carattere urbanistico. La legge 36/90; gli ambiti territoriali ottimali e la gestione integrata del ciclo delle acque. La leggc 319/76: i piani regionali di risanamento delle acque; la Direttiva CEE 271191.

Bibliografia: Appunti delle lezioni; Supino: Le reti idrauliche. Patron Editore, Bologna. Manuale di ingegneria civile. Cremonesi Editore, Roma G. Ippolito: Appunti di costruzioni idrauliche. Liguori Editore, Napoli Appunti di Legislazione, Ingegneria naturalistica, Materiali per condotte

ECOLOGIA APPLICATA

Docente: Maria Rigillo Troncone

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Contenuti: L'insegnamento del corso di Ecologia Applicata tende a ridefinire i termini del rap­porto di equilibrio tra lo spazio dell'uomo e quello della natura in un'accezione di reciprocità e sostenibilità. Dunque, l'insegnamento dell'ecologia ha, pertanto, un compito formativo e informa­tivo ad un tempo, educando lo studente di Architettura alla lettura dell'ambiente in termini di complessità. Essa contribuisce, in tal senso, alla realizzazione di un per­corso disciplinare articolato e flessibile, in cui convergono e si integrano apporti cognitivi diversificati. In questa problcmatica si iscrivono le numerosi questioni sempre aperte come quelle del rapporto tra città e campagna, del rapporto tra risorse e consumi, di quello tra prodotti, rifiuti e scorie. Da questa impostazione generale, la didattica e la ricerca si articolano nello studio del rapporto tra forma e funzione ovvero fra strutture fisiche e cicli ecologici, per la ricerca di una giusta integrazione tra architettura, natura e uomo.

Articolazione didattica: L'organizzazione didattica è articolata in lezioni che specificano gli argomenti teorici costituenti il supporto della discplina, in esercitazioni svolte mediante illus­trazione e discussione di interventi di risanamento ambientale, in visite tecniche ad impianti e strutture di rilievo, in seminbari su aspetti specifici della disciplina. un giorno alla settimana è dedicato anch4e alle correzioni degli elaborati dell'e­sercitazioJlc sui temi proposti per l'anno. l'esame, infine, consiste nella discussione degli argomenti affrontati durante le lezioni del corso e nell'esposizione dei risultati dell'esercitazione relativa ad un intervento di risanamento ambientale.

Bibliogral1a: - M. Rigillo Troncone, Appunti del corsu di Ecologia Applicata, Centro Stampa, Opera Univemtaria. Napoli l ~8S. - E.P. Odum, Principi di ecologw. Piccino Padova 1973:

LEGISLAZIONE DEl BENI CULTURALI

Docente: Vac

FONDAMENTI DI INFORMATICA 2

Docente: Ada Lettieri

Contenuti minimi: Basi di numerazione - Notazione binaria - Aritmetica in base due - Operatori logici

- Operazioni booleane - Codici di trasmissione - Struttura del c.P. U. - I linguaggi di programmazione - Impostazione di un programma - Il concetto di algoritmo -Diagrammi di flusso - Sistemi operativi - Linguaggi prescritti vi, simbolici, iconici -La grafica assistita al PC - Richiami di geometria - Uso del programma AUTOCAD: struttura del programma, grafica bidimensionale, presentazione di un modello tridi­mensionale.

Articolazione didattica: Il corso sarà articolato in 30 ore circa di lezioni teoriche e 30 ore circa di eserci­tazione al computer. Sono inoltre previsti interventi a carattere seminariale.

Testi consigliati: Appunti dattiloscritti. Altri testi saranno consigliati all'inizio del corso.

TEORIA DELLE DECISIONI

Docente: Luciano Basile

Contenuti: Cenni di probabilità; impostazione oggettivistica e soggettivistica - Variabili aleato­rie - Generalità sui problemi di decisione - Decisioni in condizioni di incertezza -Matrici delle conseguenze - Lotterie - Alcuni criteri di decisioni - Teoria dell'utilità; il principio della massimizzazione dell'utilità attesa - Paradossi - Il concetto di dom­ina~za stocastica - L'insieme efficiente delle scelte - Dominanza stocastica di 1°,2° e 3 grado; relative caratterizzazioni - Sistemi di votazione e scelte collettive -Analisi multicriteria e il metodo A.I-I.P. - Il metodo Regine.

Articolazione didattica: Il corso si articolerà in lezioni, esercitazioni e prevede interventi seminariali tenuti da esperti del settore.

Bibliogral1a: E. Castagnoli, Teuria delle decisioni, Studium Pornanse 1974. G. Gambare]]i, G. Pedersoli, Metudi di decisione, Hoepli, 1992. G. Gregory, Decisiun Ano)'sis, Plenum press, New York and London. R. L. Keeney, H. RailTa, Decisiol1 lVirh lIIultiple objecrives, Wiley, 1976. C. RossI. La lIIa!emalica del/incertezza, Zanichclli, 1999.

TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE

Docente: Massimiliano Campi

Contenuti: La rappresentazione quale mezzo di analisi e quindi di conoscenza della realtà

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architettonica, diviene il concetto base di un utile momento formativo per la cresci­ta intellettuale e critica degli allievi delle discipline dell' architettura. II pensiero del­l'architetto si esprime con molteplici linguaggi tra cui il disegno costituisce il lessi­co principale attraverso cui comunicare la forma, sia essa creata o soltanto immagi­nata. Si comprende l'importanza, quindi, di fomire gli strumenti che consentono di leg­gere\comunicare\apprendere le leggi compositive e strutturanti di qualsiasi architet­tura analizzata. Gli allievi, quindi, devono saper govemare le molteplici tecniche che conducono a risultati grafici di elevato spessore critico, scegliendo di utilizzare il disegno quale strumento attraverso il quale conOScere e trasmettere la propria interpretazione del­l'architettura costruita e/o soltanto progettata.

Articolazione didattica: Il corso sarà articolato in lezioni teoriche e pratiche durante le quali saranno analiz­zate le differenti modalità di rappresentazione dello spazio architettonico e urbano. Gli allievi svilupperanno, attraverso le esercitazioni grafiche, lo studio di complessi architettonici esemplificativi per mettere in uso le diverse tecniche di rappresen­tazione acquisite durante le lezioni teoriche, che saranno articolate nel modo seguente: - Analisi delle strumentazioni e delle tecniche di base. - Scelta e applicazione delle tecniche di rappresentazione, in rapporto agli obiettivi di comunicazione degli elaborati grafici di architettura. - La tecnica di rappresentazione digitale. Gli strumenti, i campi applicativi e le appli­cazioni metodologiehe. - Discretizzazione degli elementi tipologici per riconoscere gli schemi morfologici complessi, e le leggi compositive che regolano un manufatto architettonico.

Bibliografia: M. Campi, Norl7lan Foster - Il disegno per la conoscenza di strutture complesse e di geometrie pure, Edizioni Kappa, Roma 2002 A. Baculo (a cura di), Architet/ura e Injòmwtica, Electa Napoli, Napoli 2000 M. Docci, M. Maestri, Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Edizioni La terza, Roma- Bari 1994 M. Campi, NlIoveforme dell'architettura e nllovi modi di rappresentarle, in "Actas del VII Congreso Intemacional de Expresiòn Gràfica Arquitectonìca - Barcelona EGA 2000", Barcellona 2000. M. Campi, Tra crollo e ricostruzione: documenti h1trinseci ed estrinseci del/a cupo­la di San Giorgio dei Genovesi, in AA.VV., "Napoli versus coelum -la città e le sue cupole", Electa Napoli, Napoli 1999. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno comunicate durante le lezioni.

TEORIA E STORIA DEI METODI DI RAPPRESENTAZIONE

Docente: Agostino De Rosa

Contenuti mini: Il corso si prefigge di introdurre lo stuuente nell'ambito degli studi storici dedicati

ai metodi di rappresentazione, la cui evoluzione - dai primitivi approcci intuiti vi fino alle rigorose elaborazioni incardinate su coerenti conoscenze di ottica e di geometria - esibisce i forti legami intercorrenti tra l'esperienza artistica e l'elabo­razione scientifica del problema. Durante le lezioni teoriche e le eventuali comuni­cazioni offerte da studiosi invitati appositamente, verrà offerta un'ampia panorami­ca sullo 'stato dell'arte' relativo agli studi critici di settore condotti sia in Italia che all'estero, sottolineando come le attuali tendenze della ricerca si stiano orientando verso un approccio pluridisciplinare al problema. Intesa quale storia di una particolare scienza - quella appunto della rappresentazione -, la disciplina in oggetto presuppone la conoscenza di base dei suoi fondamenti (teo­ria), e in particolare dei metodi della Geometria Descrittiva, richiamati sintetica­mente durante le lezioni secondo modalità funzionali alla narrazione degli eventi storico-artistici. L'arco temporale trattato durante le lezioni - compatibilmente con i limiti di durata del corso - contemplerà quei periodi storici e quegli episodi considerati rilevanti per l'evoluzione delle discipline della rappresentazione: si passerà dunque dalle prime esperienze figurative, nate come espressioni spontanee, all'esame della produzione sia pittorico-vascolare che letteraria nell'antichità classica. La disamina dell'epoca medieoevale proporrà all'attenzione dello studente le sperimentazioni proto­prospetti che condotte in ambito italiano dal Cimabue e da Giotto, ma al contempo le nuove acquisizioni dell'ottica (perspeetiva naturalis) araba e delle scuole cristiane. Evidentemente grande spazio sarà dato alla nascita della prospettiva rinascimentale (perspectiva artificialis), e alla produzione architettonica, pittorica e teorica dell'e­poca ad essa connessa (F. Brunelleschi, L. B. Alberti, Piero della Francesca e Leonardo da Vinci). L'analisi comparata dei trattati cinquecenteschi - italiani e stranieri - delineerà la prospettiva onnai come una scienza che la successiva pro­duzione seicentesca - in particolare di ambiente fiammingo e francese - contribuirà a definire nei suoi aspetti più minuti e desueti. L'analisi della produzione scientifica di G. D?sargues e del suo allievo A. Bosse sarà oggetto di maggiore approfondi­mento clitico, così come quella di G. Monge che nel XVIII sec. fonda la Geometria Descrittiva modemamente intesa. Un rapido esame delle attuali tendenze interpreta­ti ve sul tema della rappresentazione concluderà il corso, riferendo anche delle inno­vazioni tecnologiche e culturali introdotte dall'impiego del computer e dalla realtà virtuale. L'interesse del corso è dunque rivolto a collocare l'evoluzione dei metodi di rappre­sentazione nella temperie storica, epocale che ne ha visto lo sviluppo ma che ne ha segnato anche i momenti di crisi: le discipline dell'ottica e della geometria - intesa in chiave più generalista - saranno dunque chiamate in causa, come già la pro­duzione pittorica e architettonica, quali utili elementi di contestualizzazione.

Bibliografia: Agostino De Rosa, La geometria nell'immagine, VoI. I, Dall'antichif al Medio Evo, Utet 2000 Anna Sgrosso, La geometria nell'immagine, VoI. Il, Dall'intuizione artistica alla codificazione matematica, Utet 2000 Andrea Giordano, La geometria nell'immagine, Val. III, Dall'eC dei Lumi all'epoca attuale, Utet 2001 Agostino De Rosa, Geometrie de II' ombra. Storia e simbolismo della teoria delle

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ombre, UTETICittà studi, Torino 1996 Agostino De Rosa, L'infinito svelato allo sguardo. Forme della rappresentazione estremo-orientale, UTETICit( studi, Torino 1996

5° ANNO

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ANALISI DELLA MORFOLOGIA URBANA E DELLE TIPOLOGIE EDILIZIE

Docente: Emma Buondollno

Contenuti: L'orientamento teorico del corso. L'orientamento scientifico del Corso è fondato sulla riflessione relativa al rapporto tra architettura e città. Pat1cndo dall'eredità delle avanguardie del Movimento Moderno, con particolare attenzione alle correnti utopistiche, si intende fomire agli student1 una panoram1ca delle tendenze. Il ruolo che deve svolgere la progettazione architettonica nell'ambito di tale conflitto è, di trovare le soluzioni per il riequilib-1io delle metropoli odierne. La modificazione del rapporto tra città e natura, tra arti­ficio e spazio naturale, tra spazio costruito e non costruito, richiede innovazioni nelle discipline della progettazione architettonica come nella lettura analitica della mor­fologia urbana e delle tipologie edilizie.

Articolazione didattica: (metodologia, carattere e tempi delle eventuali prove intermedie e del!" esame

finale) Il corso sarà svolto in due cicli. Nel primo ciclo lo studente deve sostenere una ver­ifica in itinere e giungere all'elaborazione di un'analisi morfologica di un contesto urbano. Al termine del II ciclo lo studente sosterrà l'esame finale costituito dalla discussione critica del progetto.

Bibliografia: - B. Zevi, Architettura, concetti di una contrastoria, Tascabili Economici Newton, Roma 1994; - B. Zevio Architettura della modernità. Tascabili Economici Newton, Roma 1994: - G. Dorfles, L'architettura moderna, Garzanti, Milano 1989: - A.L. Rossi, E. BuondnHfl" T oinrdini storici di Napuli, TUSC~I:';;; 1=:,",~ __ .- ,:I.-i Newton, Roma 1995; - M. Locci, A.L. Rossi, Concretezza dell·Utopia. ed. Testo & Immagine, Torino 1997.

ARCHITFT'f'P"::_~ DEL PAESAGGIO E DELLE IN!'.'A~TRUTTURE TERRITORIALI

Docente: Vanna Fraticelli

Contenuti minimi: Il paesaggio viene inteso come risultante del processo di trasformazione indotto dal­l'azione dell'uomo sull'ambiente naturale; per questa ragione il progetto di architet­tura del paesaggio da una parte si specifica come interpretazione di un luogo sia esso naturale o antropizzato, nel suo rapporto con la storia e con le sue caratteristiche fis1che e geografiche, dall'altra acquisisce la .l'ostenibilità come principio sul quale

velificare la metodologia, gli obiettivi, i contenuti culturali. Il Corso assume come obiettivo la formazione dell'architetto nel settore della anal­isi e della valutazione dei sistemi paesaggistici e la formazione progettua1e relati­vamente agli interventi di mitigazione di impatto ambientale di opere di infrastrut­tut'azione e di recupero ambientale di aree degradate. Articolazione didattica: Il Corso si svolge attraverso lezioni teoriche ed esercitazioni progettuali. Le lezioni teoriche i11ustrano le principali esperienze culturali conlemporanee nel settore in rapporto alle condizioni specifiche ambientali, con particolare riguardo all' ambiente mediterraneo. Le esercitazioni progettuali liguardano la elaborazione di un progetto, dall' ideazione, alla scelta delle tecniche idonee, alle problematiche di carattere attuativo.

Bibliografia S. Shama, Paesoggio e Mel11orio, Milano 1998. AA. Vv., l nuovi paesaggi, numero monografico di "Lotus Navigator", n. 2, Milano 20D I. AA. Vv., Fare L'ambien/e, numero monografico di "Lotus Navigator", n. 5, Milano 2002. S. Pignatti, Ecologia del paesoggio, Torino 1994. G. Gisotti, M. Benedìnì, Il dissesto idrogeologico, Roma 2000.

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA A

(percorsi Olientati aree 1,4 e 8)

Docente: Saverio Ciarcia

Contenuti: Il corso intende fornire UTI metodo per decodificare e fiproporre lo spazio architet­tonico, 311icolato su un numero relativamente limitato di nodi concettuali, onde con­scntire, in ogni istante dell'iter compositivo. una "verifica di conseguenzialità" delle scelte operate rispetto ai principi assunti. In tale strategia, fondamentale è il ruolo della Storia, intesa come continua rimeditazione dell'architettura realizzata con riferimento pitl alle logiche progettuali che agli esiti figurativi, che vanno sempre "digeriti", attualizzati e, dunque, infine, trasfigurati. Temi principali delle lezioni: -relazione tra architettura e "luogo"; - elenco, quantizzazione e reinterpretazione della funzione e di ciascuna delle sue parti componenti; - la struttura, come elemen­to fondamentale per la definizione, rarticolazione e l'integrazione "organica" dello spazio delle funzioni; - il percorso, comc sistema connettivo e pattern generale del progetto. Approfondimenti previsti: - tradizione ed ironia, come recupero dell'im­maginario collettivo e trasfigurazione della memoria individuale; - i materiali e le loro potenzialità espressi ve: scelta ed accostamento in base alle caratteristiche intrin­seche ed alle necessità tecnologiche di produzione e di impiego.

Articolazione didattica: li corso prevede lezioni teoriche con supporto di immagini e diapositive ed una

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esercitazione d'anno, ossia l'elaborazione di un tema progettuale proposto agli allievi, con il controllo continuo dei risultati conseguiti. La frequenza è obbligatoria, l'esame è individuale e subordinato al grado di sviluppo del tema d'anno.

Bibliografia: - L. Quaroni - Progettare un edificio, Mazzotta editore - C. Norberg-Schulz - Louis I. Kahn - idea e immagine, Officina edizioni - Camillo Sitte - L'arte di costruire le città, Jaka Book - C.A. Doxiadis - Architectural Space in Ancient Greece, Ed. MIT - J.S. Ackermann - L'architettura di Michelangelo, Ed. Einaudi

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA B

(percorsi orientati aree 1, 4 e 8)

Docente: Alberto Cuomo

SCENOGRAFIA

Docente: Clara Fiorillo

Contenuti minimi: Il Corso di Scenografia educa alla progettazione degli spazi della rappresentazione

teatrale, adottando metodi e categorie propri dell'architeltura. Le scenografie sono intese, dunque, in quanto "architetture" di scena, ovvero "macchine sceniche" tridi­mensionali, studiate modularmente allo scopo di un fluido cambio di scena, di un rapido montaggio e smontaggio delle strutture e di un facile trasporto. La de fin izion c l'ormale e l'identità della "macchina scenica" si otterrà sia attraverso il rapporto con il testo poetico che attraverso la relazione con la tipologia teatrale in cui essa è Inserita.

Articolazione didattica: Analisi del testo (un "classico" della letteratura tcatrale). Studio del rapporto tra J7/occhino scenica c tipO/ORia teolrole 111 età moderna e contemporanea. Progetto di una scellografia (rappresentazione ele! funZIOnamento e del carattere compOSItivo della "macchina scenica" ideata).

1\ l\i!C()[~~ .. UJ.'i/HCiO,YCer!lco" i.f~!ti. I i:~l! inni (JII': ;)/1

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I , STORIA DELL'URBANISTICA II

Docente: Lucialw Di Lemia

Contenuti minimi: Il corso si propone di fornire agli allievi un quad~o di sintesi d~ya vkenda u;banis­tica europea degli ultimi tre secoli, attraverso la dlsamma del plU slgmflcatlvl esem-

pi e contributi teorici. . ' . . . . . Seguendo un orientamento interpretativo che contemplI le moltephcllmphcazIOm e condizionamenti pluridisciplinari impliciti nella disciplina.

Articolazione didattica: Il corso si svolge mediante cicli di lezione teoriche Contestualmente al corso 1'allie­vo dovrà approfondire in tema a sua scelta su un centro s,toneo o una pat1e d1,esso: documentandone l'evoluzione storico urbanistica med1ante una raccolta dI datI storici cartografici e bibliografici fotografici, evidenziandone caratteri, identità, problematichc e fornendo ipotesi propositi ve.

Bibliografia: . B. G RAVAGNUOLO, La pmget/azione urbana in Europa, 1750-1960, Roma-Ban

1994 P. SICA, Storia dell' urbanistica, ,'Ot/ocento ,Roma- Bari 1984, vv.I e II P. SICA, Storia dell 'urbanistica, il Novecento, Roma - Bari 1991.

STORIA DELL' ARTE CONTEMPORANEA

Docente: Antonella Basilico Pisaturo

Contenuti minimi: la stona dell'arte dalla rivoluzione industriale ad oggi.

Articolazione didattica: (metodologia, carattere e tempI clelle eventualr prove intermedie e dell'es"';,e finale) Il corso sarà condotto attraverso lezioni teoriche integrate da prOieziOlll dI dIapOSI­tive cd eventuali '/isite gllldate così da istituire rappoliÌ tra l'ambito del llnguaggio fOr~l~\ljzzat() e quello \I~"i\'o e cogliere l'int~rrel;ì;.i(1nc tnJ i contenuti de] testo e ]<1

renlt~1 circostante

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STORIA DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO A

Docente: Francesco Divenuto

Contenuti minimi: II Corso esamina la storia degli insediamenti umani attraverso lo studio di alcune realizzazioni, scelte per il loro significato pardigmatico, delle quali saranno individ­uate le cause, politiche, economiche e culturali. L'arco temporale del Corso parte dalla città greco-romana per poi proseguire con l'analisi della struttura murata della città medioevale, e della complessa realtà rinascimentale periodo per il quale sono indagate le logiche teoriche della "città ideale" nonché alcuni fra i più interessanti esempi di piani urbanistici realizzati in quel periodo. Le trasformazioni di alcuni luoghi urbani, realizzati nella stagione barocca ed i principi che sottendono la cul­tura illuministica saranno studiati attraverso esempi europei mentre i radicali inter­venti operati nel corso del XIX secolo costituiranno l'altro termine temporale del Corso.

Articolazione didattica: Città e territorio, possibili parametri di lettura- La città greco-romana- La città medioevale: alcuni esempi toscani, umbri c campani- La città rinascimentale: I teori­ci della "città ideale"; gli interventi a Firenze, Pienza e Genova, nonché i piani di B. Rossetti a Ferrara, quello di Sisto V a Roma e quello di Don Pedro a Napoli. - La città barocca: analisi della tipologia di alcuni interventi. Piazze e fontane. Esempi italiani ed europei. - La città del Settecento, dalle realizzazioni di Stupinigi e Casertaalle utopie di Arc-et Senans e San Leucio. - L'urbanizzazione delle grandi capitali europee nell'Ottocento. Dalla città alla metropoli. Parigi, Vienna, Barcellona e Napoli

Bibliografia: Per i periodi oggetto del Corso suggeliamo di consultare i testi della collana Storia dell'Urbanistica, edita da Laterza, o, anche, quelli della collana Storia della città sempre edita da Laterza. Ad integrazione degli argomenti, trattati durante lo svolgimento del Corso, sarà for­nita una rassegna di Saggi, tratti curata dal responsabile del Corso

STORIA DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO B

Docente: Rosa Caraia

Contenuti minimi: Il corso si basa sulla lettura delle città e del loro impianto planimetrico. Molto spazio sarà dato al rapporto città-campagna e al ruolo dell'insediamento inserito nel contesto lenitoriale di appartenenza:saranno valutati i rapporti tra rete cinematica della città e quella territoriale,gli impianti religiosi extraurbani,le infra­strutture territoriali, non trascurando i rapporti paesaggistici e ambientali.

Articolazione didattica: Il corso si articolerà in una parte metodologica che verterà sulla definizione del campo disciplinare, sulle analisi dci fattori condizionanti la formazione urbana, sulla rassegna delle fonti iconografiche e letterarie per la conoscenza della città, sul rap­porto architettura-tessuto urbano. Completerà la parte metodologica la lettura di alcune città significative comprese nell'arco temporale tra il mondo antico e il seicento. Saranno quindi esaminate per i caratteri generali: a) le città Greche in Magna Grecia e le città di fondazione romana con impianto a "castrum"; b) il fenomeno dell'incastellamento e la nascita clelia città medievale con l'esame del "tipo" urbano determinato dai fattori dominanti tra quelli che compon­gono la fenomenologia urbana; c) le città ideali dei trattatisti, la ricerca sulla città nel rinascimento e la nuova concezione dello spazio prospettico; d) la crescita demografica del XVI sec.e gli ampliamenti cii città, l'uso degli assi stradali per ristrutturare contesti urbani o come supporto ad ampliamenti pianificati, la città poli­centrica e l'uso del tridente,le piazze chiuse.

Bibliografia: C: STTTE, L'arte di costruire la cillò, Vienna I 889,rist.Milano 1993. L.MUMFORD, La città nella storia, Vicenza 1964. P.M.LUGLI, Storia e cultura della città italiana, Bari 1967 L.BENEVOLO, Storia della città, Bari 1975. E.GUIDONI-A.MARINO, Stor'-a dell'urbanistica,Il cinquecento,Bari 1982.

STORIA DELLA CRITICA E DELLA LETTERATURA ARCHITETTONICA

Docente: Ersilia Carelli

Contennti: Il corso tende a raccorciare nozioni metodologichc desunte dalla storia della critica, con letture significative inerenti alla specifica problematica della storiografia architettonica: dal più generale contesto, alle situazioni paJ1icolari. Si valuteranno inoltre i differenti orientamenti e le molteplici posizioni assunte dalla critica sulle riflessioni "per l'architettura" evidenziando il vario snodarsi della problematica storico - artistica, sia in relazione alla dimensione teoretica o filosofica che alle C0111-

ponenti socio-culturali ed alle innovazioni tecnologiche.

Articolazione didattica: Tramite una rassegna di testi fondamentali si esemplificheranno le problematiche, le teorie, la storia e la critica degli itinerari culturali e delle opere artistiche con cenni essenziali sugli sviluppi dell'estetica e sull'interpretazione critica delle opere architettoniche dal settecento ad oggi.

Bibliografia: L. GRASSI - Teorici e storia della critica d'arte - 3 voI. - Roma 1970 -79. W. TATARKIEWICZ.- Storia dell'estetica - 3 val. - Torino 1979.

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H. W. KRUFT - Storia delle teorie architettoniche - 2 voI. ( 1985 ) - Roma Bari 1987-88 R. DE FUSCO - L'idea di architettura. Storia della critica da Violett-Le-Duc a Persico - Milano 1988. R. MORMONE - Architettura e critica - Napoli 1992.

STORIA E METODI DI ANALISI DELL'ARCHITETTURA

Docente: Sergio Villari

Contenuti minimi: Il corso (monodisciplinare, 60 ore, 4 Cfu, l semestre) è dedicato alla dialettica tra le tematiche della Ricostruzione in Italia nel secondo dopoguena (1943-1958) e la revisione storiografica delle vicende dell' architettura razionali sta europea della prima metà del XX secolo.

Articolazione didattica: Il corso si articola in un ciclo di lezioni e in un workshop multimediale finalizzato alla realizzazione di un ipertesto concernente gli argomenti del corso. Sono previsti interventi di specialisti e soggiorni di studio.

Bibliografia: Indicazioni bibliografiche saranno fornite nell'ambito del corso; una versione provvisoria dei materiali multimediali su supporto magnetico (DVD) sarà a dispo­sizione degli studenti iscritti al corso.

CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI

Docente: Aldo Aveta

Contenuti minimi: Il corso si relaziona alle attività didatliche dei Laboratori di restauro dell'architet­tura, sviluppando organicamente le tematiche del restauro strutturale ed, in partico­lare, la diagnosi dei dissesti statiei c gli interventi di consolidamento negli edifici storici c lllonumentali. Interventi la cui efficacia è legata all'applicazione di precisi criteri Hìctodologici, fondati SlJllfì cono:,'('i-';:,/:.I slorir' t-: costruttiva delle fabhriche

,mi ie Ìle Cii argomenti che saranno ln!ltal.! :-;(F!O' i) ii i(:J n-:~,i;JIHO 'l'Thllc!.tonJco c cnJ1so1idam,cnto; 2) i tl1'Hcri;:\.Ì; c k \~'CI'Ji "~iv:: co: l'luttj, .,- ;;HJI:r.t\ìil;l.i Ilt:i Ilapolctano; j) J JTli.llcriali model1lj; Ll-) il riJiev(\ '1"-;; di~;~:;psi,j c elci (JIJ(y :i) deCor­j;[Dzioni., ml\ure: 6) dìssesti di rO('(T t-' kl'fcni: 'J) d;:,;:·,('~:)!l (]Ci)L "':!!.i[( :T!::, t'n hl (H:I!?" nos! ci dissesti; 6) il c!e2J:-\(ln (ll~l :',,(_~ir-:ri~di' lO) alì,-\!isi C011(»;t'ii:I'!t~', ! l) 0p'2rc provv SiOnilli e problemi (',mtici"j\·)jl'i: ) LccTliche di cOll\olidatlì\.-:\llo: \ .')) ~:luclin di C,l~;l li intervento signific;)(ivi: I,~i) icggi c re~ojamcnt1.

Articolazione didattica: Il programma si articola in lezioni frontali ed esercitazioni riguardanti la conoscen­za dei fenomeni di dissesto degli edifici storici e monumentali e quella delle tecniche tradizionali e moderne di consolidamento.

Bibliografia: A. AVETA, Materiali e tecniche tradizionali nel napoletano, Napoli, 1987; A. AVETA, Restauro architettonico e conoscenza strutturale, Napoli, 1989; R. DI STE~ANO, II Consolidamento strutturale nei restauro architettonico, Napoli, 1990. A. AVETA, Tecniche per il restauro: problemi di umidità negli edifici l1lonumentali, Napoli, 1996; A. AVETA, Tutela, restw{ro, gestione, dei beni architettonici e ambientali, Napoli, 2001 ;

RESTAURO ARCHEOLOGICO

Docente: Rosa Anna Genovese

Contenuti minimi: - Obiettivi e metodi dell' Archeologia. - Restauro archeologico e neoclassicismo. - Conservazione degli edifici allo stato di rudere. - Il contributo di Giuseppe Fiorelli. - Lettura ed interpretazione del territorio e degli elementi che lo caratterizzano attraverso la fotografia aerea e l'aerofotogrammetria. - Rilievo e restauro archeologico. La redazione delle carte archeologiche. - L'indagine strati grafica, il restauro delle strutture interrate, la documentazione di scavo. - Ricostruzioni, anastìlosi, tecniche d'integrazione.

- La sistemazione delle afee archeologiche.

Articolazione didattica: Il corso sarà articolato in lezioni teoriche che csmnineranno la storia, la teoria e la prassi del restauro archeologlco, nel quadro degli attuali orientamenti della tutela. Saranno, inoltre, analizzati i casi di restauro archeologico più significativi, appe1l1e­!lenti alle diverse aree geografico-culturali, in un'oltica di conservazione integrata.

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TECNICA DELLE COSTRUZIONI n Docente:

CALCOLO AUTOMATICO DELLE STRUTTURE

Docente: Fabrizio Lauro

Contenuti: Nel corso di "Calcolo automatico dclle strutture" si studiano gli algOlitmi di calco­lo degli organismi strutturali. Gli argomenti trattati nel corso sono: Analisi matriciale dci telai: Teoria generale dei telai: elementi trave; sistema di riferimento locale; matrice di rigidezza; sistema di riferimento globale; trasformazioni ncl riferimento globale. Tecniche di assemblaggio dei sistemi: le matlici topo logiche. Modelli numerici dei telai; i vincoli; le azioni sulle aste e nei nodi. Cenni sul problema della stabilità; la matrice geometrica; il calcolo non lineare. 1\ problema della verifica delle sezioni Il cemento annata: dominio di resistenza agli stati limite.

Articolazione didattica: Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni pratiche. Gli argomenti trattati saran­no elaborati e tradotti dagli allievi in programmi di calcolo su foglio elettronico, trasformando gli "appunti del corso" in strumenti operativi in grado di consentire l'immediata spcrimentazione numerica di quanto trattato.

Bibliografia: Michelc Capurso - Introduzione al calcolo automatico delle strutture- Edizioni Scientifiche A. Cremonese - Roma -

PROGETTAZIONE TECNOLOGICA ASSISTITA

Docente: Giovanni Cestari

Contenuti Dlinimi: Un'opera di architettura è un sistema complesso esito dell'unione di numerosi mate­riali e componenti. La molteplicità delle alternative tecniche oggi disponibili per la scelta del sistema costruttivo e dci relativi componenti complica il rapporto tra soluzioni tecniche e progettuali. L'utilizzo del computer e dei sistemi infoffilativi risulta pertanto un di grande utilità nella gestione di tutte le fasi del processo eclilizio ed in particolare clelia fase progettuale. I sistemi informatici, infatti, agiscono effi­cacemente nei processi cii selezione clelle alternative tecniche e di verifica clelia costruibilità di un'opera di architettura. Il computer rendendo più veloce il trasferi­mento dei dati per cui si sviluppa un nuovo moclo di collaborazione tra progettisti, specialisti, e tutti gli altri attori del processo edilizio. L'utilizzo di questi sistemi è inoltre particolarmente interessante per lo studente cii

Architettura in quanto, attraverso gli strumenti di modellazione tridimensionale, ren­derizzazione e animazione, è possibile costruire virtualmente l'opera progettata in tutti i suoi aspetti materici e di assemblaggio delle parti giungendo, quindi, ad una migliore comprensione delle tecniche e delle procedure costruttive.

Articolazione didattica: Nel corso saranno considerati, insieme ai sistemi sviluppati per la fase progettuale, quelli disponibili per la gestione e l'organizzazione dell'intero processo eclilizio. I sistemi di gestione delle risorse, il cui obiettivo è costituito dall'individuazione del migliore equilibrio della triade tempi-costi-qualità, hanno, infatti, assunto Ull ruolo chiave nella realizzazione di opere complesse. La fase applicativa verterà sulla elaborazione di un progetto multimediale che com­prenda tutti i gradi di approfondimento dei sistemi costruttivi utilizzati attraverso dettagli grafici, dettagli 3D, animazione delle principali lavorazioni, collegamenti con schede tecniche dei prodotti ed analisi dei costi.

Bibliografia di base: N. Negroponte, La macchina per l'architettura, Il saggiatore, MI, 1974.

Gerhard Schmitt, Infonnation architeeture. Basi e futuro del CAAD, Testo &Immagine, Torino, 1998

Maia Engeli, Storie digitali. Poetiche della comunicazione, Testo & Immagine, Torino, 1999

Donald A. Norman, Il computer invisibile, Apogeo, Milano, 2000. Giulio Salvloni, Architettura e computo: Strumenti digitoli per la gestione e la relazione del pmgetto di architettura, Kappa, Roma, 2000.

SPERIMENTAZIONE COLLAUDO E CONTROLLO DELLE COSTRUZIONI

Docente: Gennaro CapUa/lO

Contenuti: L'insegnamento di Sperimentazione, collaudo e controllo delle costruzioni riguarda le tecniche di verifica in opera del comportamento strutturale delle costruzioni. A- Attrezzature per la sperimentazione strutturale A 1- Misure geometriche: rilievi dimensionali; comparatori di spostamento ed esten­simetri meccanici, elettrici, ottici); rilievi attivi a distanza, laser; clinometri; veloci metri ed accelerometri A2- Misure statistiche: dinamometri; celle di carico; martinetti idraulici. A3- Misure meccaniche: ultrasuoni; sclerometro; prove di resistenza in si tu (pene­trazione, estrazione) A4- Sistema di carico: tipi di zavolTa; sistemi con martinetti; sistemi a controllo automatico; vibrodine. B - Prove di carico BI - Crit5eri generali; prove iniziali su prototipi; prove su elemti tipici della pro­duzione industrializzata; prove a flessione ed es. ed a rottura, interpretazione dei

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risultati. B2- Prove in si tu su impalcati e su impalcati continui, reali8zzati con sistemi in c.a., in c.a.p. e misti con elementi industrializzati e completamento con getti in opera di cis di solidarizzazione strutturale dei nodi di continuità; relative verifichc dell'effet­to continuità effettivamente agente. B3 Prove regolamentari sui NODI strutturali su prototipi in Laboratorio.

SPERIMENTAZIONE DEI MATERIALI, DEI MODELLI E DELLE STRUTTURE

Docente: Vac

FONDAMENTI DI GEOTECNICA

Docente:

RIABILITAZIONE STRUTTURALE

Docente: Carlalberto Anselmi

Finalità Scopo del corso è lo studio dei metodi di calcolo e di verifica per il consolidamen-to e l'adeguamento sismico delle strutture in muratufa, Contenuti Concetto di sicurezza strutturale. Resistenza dei materiali e della strut-

tura. Cenni costruttivi sulle murature e sulle loro caratteristiche fisico-mecca-

niche. Gli elementi strutturali: pannelli, archi, volte, solai. Verifiche: metodi analitici e grafici. Analisi dei dissesti statici. Metodi di indaginc e di controllo dello stato fessurativo. Analisi dello stato tensionale su pareti in muratura. Opere di consolidamento sui terreni. Consolidamento delle fondazioni. Tecniche di ripristino statico delle strutture in muratura. Consolidamcnto mediante iniezioni e resine. Iniezioni chiodate. Consolidamento eli cantonali, martelli, croci, ecc. Consolidamento di archi e volte, cornicioni e sbalzi, scale e tetti. Consolidamento di solai piani. Analisi dei dissesti provocati dal sisma. Cenni sulla normativa sismica. Metodo

POR.

Articolazione didattica: Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni. L'esame consiste in una prova orale.

Bibliografia - Albi Marini, Appunti dalle Lezioni di Consolidamento degli edifici. Prima parte: Edifici in muratura, Eliografia I1ardo, Napoli, 1981. - Defez, Il consolidamento degli edifici, 1990, (Capitoli IV, V, IX, XI). - C.N.R., Riparazione e consolidamento degli edifici in muratum (a cura di D.Benedetti), Masson Italia Editori, Milano, 1981, (Capitoli I e II). - Fino, Appunti dalle lezioni tenute ne/l'ambito del Progetto di Formazione "Procedure e Tecnologie Innovative per la Conservazione dei Beni Architettonici ed Ambientoli ", (dispensa). - Mastrodieasa, Dissesti statici delle strutture edilizie, VII edizione, Hoepli, Milano Ulterioi'i riferimenti bibliografici saranno forniti durante le lezioni.

SICUREZZA E AFFIDABILITÀ DELLE COSTRUZIONI

Docente: Liana Dodaro

Contenuti: Dopo una breve sintesi delle tre diverse concezioni su cui è fondata la sicurezza strutturale: Il criterio delle tensioni e delle dcfonnazioni ammissibili; Il metodo della verifica a rottura; Il procedimento semi-probabilistico agli stati limiti; l'attenzione è focalizzata sull'analisi di alcune esperienze di adeguamento dei cen­tri storici 1n cui si è coniugata l'esigenza dl conservazione del valore storico con interventi di recupero funzionale e strutturale rispettosi dell'originaria natura delle costruzioni.

Articolazione didattica: Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni finalizzate alla verifica della sicurezza ed affidabilità dei manufatti ricadenti in una insula. campione. L'esame consiste in un colloquio.

Bibliografia: Appunti del corso a cura di Liana Dodaro, Maria Lippiello (in distribuzione presso LUDACOPY). A. Giuffrè - Sicurezza e conservazione dei centri storici: Il caso Ortigia, 1993 A. Giuffrè- C. Carocci - Codice di pratica per lo sicurezza e lo conservazione del centro storico di Palermo, 1999 Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fomite durante il corso.

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PROBLEMI STRUTTURALI DEI MONUMENTI E DELL'EDILIZIA STORICA

Docente: pro! Paolo Belli

Conenuti minimi: ]] corso introduce i problemi della statica delle costruzioni in muratura, svolgendo una breve rassegna delle teorie finora proposte sulla meccanica delle murature e si analizzano i diversi metodi di verifica della sicurezza. Si considerano casi frequenti di dissesti e si propongono le considerazioni e le tec­niche di monitoraggio necessarie per individuame le causc. Si mostrano infine i metodi di intervento maggiormente adottati e si accenna alle mOde111e tecniche sia in relazione ai nuovi materiali, sia in relazione al comportamento dinamico delle costruzioni, evidenziando la specificità del problema della conservazionc del­l'edilizia culturale in genere e del restauro monumentale in particolare.

Articolazione didattica: TI corso si svolge in 60 ore di lezione, alcune delle quali hanno carattere applicati­vo. Alla fine del corso gli allicvi dovranno sostenere un esame sugli argomenti trattati nelle lezioni.

Bibliografia: - 1. Heyman. The .Hone skeleton. JOLl/: Solids and Structures. 2. 1966 - J. Heyman The safày o!nwsonry arches. Int. Jour. Mech. Science 2.1969 - M. Como A. Grimaldi Analisi limite di pareti murarie sotto spinta. Quaderni di teoria e tecnica delle costruzioni. 1st. Tecn. Costr. N° 546, 1983 - R. Sparacio La Scienza ed i Tempi del coslruire. UTET, 1999 - E. Benvenuto La Scienza delle Costruzioni ed il suo sviluppo storico. Sansoni, 1981

CONTROLLO DELLA QUALITÀ EDILIZIA

Docente: Erminia Attianese

Contenuti: Il tema della qualità edilizia si pone innanzi tutto come un pfoblema di definizione, poiché il termine "qualità" assume connotazioni divefse a seconda del momento operativo del processo edilizio a cui ci si riferisce. A partire dall'csplicitazione delle esigenze, espresse e implicite, della committenza alla traduzione di queste in requi­siti di progetto, tecnici e formali, alla gestione della fase esecutiva, fino al manteni­mento delle prestazioni degli elementi tecnici della costruzione nel tempo, il proces­so edilizio si caratterizza da una pluralità attori, con competenze e responsabilità estremamente differenziate. A tale complessità deve corrispondere l'adozione di strumenti metodologici e operativi che consentano alle diverse figure coinvolte di effettuare adeguatamente il controllo degli standarcl cli qualità attesi, nelle diverse fasi del processo e di adottare, lacldove necessario, le opportune misure correttive l

per garantire il raggiungimento dei livelli di qualità prefissati. Inoltre il sistema normativo volontario introdotto nel settore delle costruzioni dal recepimento della nonna IS09000, disciplina oggi in termini di qualità l'ordina­mento complessivo dei lavori pubblici richiedendo fra l'altro la qualificazione dei soggetti esecutori di opere pubbliche. Il corso pertanto si propone di fornire agli allievi le conoscenze teoriche e gli stru­mentI operativi per la gestione "in qualità" del progetto afchitettonico, attraverso la comprensione dei principali aspetti che concorrono a soddisfare il complesso quadro delle esigenze dell'utenza.

Articolazione didattica: Prolusione al corso: evoluzione del concetto di qualità. I concetti di controno, norma, processo. La norma UNI 8402 Gli Enti normatori e la struttura del sistema nonnativo Qualità e controllo nel processo nel pfocesso edilizio. Dalla nonnativa prescritti va ali 'approccio prestazionale. La ~composizione del sistema edilizio: il sistema ambientale, il sistema tecnologico, Il sIstema funzionale-spazi aie. La norma UNI 10838. Gli strumenti pef il controllo della qualità nelle opere pubbliche nelle varie fasi. Le nOlme ISO 9000: struttura e applicazione. L'evoluzione della qualità dalle ISO 9000/94 ane ISO 900012000 Gli strumenti per la gestione della qualità secondo la ISO 9000. La certificazione del sistema qualità per gli organismi di progettazione ed ese­cuzione. Il Total Quality Management ed il settore delle costruzioni La qualità d'uso e il ruolo dell'utenza. La certificazione ambientale secondo le norme ISO 14000 Il ~ontrollo e la certificazione di qualità clei materiali: le nOlme e gli enti celtifica­tono La produzione e la documentazione tecnica. Il Project Management La programmazione della qualità nel tempo: piani e programmi di manutenzione Metodi di verifica e valutazione della qualità

PROGETTAZIONE ESECUTIVA DEL L' ARCHITETTURA

Docente: Claudio Claudi de Saint Mihiel

Contenuti minimi: Il corso, incentrato sulla messa a punto di un progetto che risulti realmente costru­ibile, mira a fornire la strumentazÌone metodologica e conoscitiva che consente di passare dalla fase ideativa a quena esecutiva-realizzativa. Il lavoro si incentra su un tema progettuale che deve soddisfare le condizioni indicate in un bando di concorso riservato agli studenti di corsi attivi presso la Facoltà di Afchitettura di Napoli (corso d! PEA), la Facoltà di Architettura Paris - La Villette, la Facoltà di Architettura di Pechino, La Facoltà di Architettura di Seui e il Corso di Laurea Ingegnere Edilc­Architetto di Lecco. Finalità del lavoro è sviluppare tutto l'iter progettuale attraver­so un approccio integrato e multidisciplinare che, prendendo coscienza delle proh-

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lematiche ambientali, territoriali, storiche e sociali del sito di progetto, nonché delle risorse, delle tradizioni e dei tessuti produttivi locali, pervenga a definire soluzioni architettoniche, tecnologiche e ambientali congruenti con gli obiettivi posti dal "bando" . Si richiede la capacità di controllo di tutto l'iter progettuale: dai primi schizzi di inquadramento e di elaborazione fantastica, al progetto definitivo; dai det­tagli costruttivi, alle scelte dei materiali e dei componenti; dalla definizione della struttura all'individuazione delle sequenze costruttive.

Articolazione didattica: La prima fase del corso è dedicata all'illustrazione del "bando",all'individuazione dei principali nodi problematici, all'illustrazione degli esiti dei concorsi degli anni precedenti. La seconda fase è dedicata all'analisi dei possibili riferimenti di suppor­to alle scelte progettuali. La terza fase è volta alla messa a punto della metodologia di progetto. La quarta all'elaborazione delle diverse ipotesi. La quinta alla scelta del­l'ipotesi definitiva. La sesta al controllo della sua costruibilità. La conclusione coin­cide con una mostra dei lavori delle 5 scuole che hanno partecipato al lavoro e con la premiazione dei progetti che hanno meglio interpretato gli obiettivi posti dal "bando". Tale evento si svolge annualmente a Lecco, alla fine del mese di settembre

Bibliografia: La bibliografia viene fornita anno per anno, all'inizio del corso in funzione del tema da sviluppare.

REQUISITI AMBIENTALI DEL PRODOTTO INDUSTRIALE

Docente:

TECNOLOGIE DEI SISTEMI STRUTTURALI

Docente: Francesco Abbate

Contenuti: Lo studio del nesso tra la forma dell'oggetto costruito e le forze che la modellano ha sempre ispirato la ricerca strutturale, inizialmente a livello percettivo-intuitivo ed in seguito secondo i successivi tentativi di sistematizzazione, generando modelli strut­turali congruenti sia alle esigenze figurative e prestazionali dell'organismo architet­tonico, sia ai valori acquisiti dalle società in cui si opera e si è operato, nella con­sapcvolezza che nel processo di costruzione il momento realizzativo costituisce la traduzione in concreto dell'idea progettuale nella quale convergono immaginazione, inventiva e conoscenza tecnica, e che nell' architettura la soluzione strutturale è sem­pre connessa con la soluzione spaziale e funzionale. Il corso, dunque, tende a fornire gli strumenti metodo logici all'individuazione della "struttura appropriata" riguardo alle caratteristiche prestazionali del materiale imp­iegato, della tecnologia disponibile e delle potenzialità figurative della struttura in se. In tale ottica, partendo dall'identificazione delle caratteristiche generali della com-

prensione del funzionamento delle grandi categorie di sistemi strutturali (classificate sia in funzione del regime tensionale che le sottende e in funzione della loro attitu­dine a resistere per massa e per forma), sarà approfondito lo studio di specifici tipi di strutture, in relazione ai relativi comportamenti statici allo specifico impiego dei materiali idonei ed alle prestazioni richieste dal sistema architettonico di cui sono parte integrante.

Articolazione didattica: Il corso si articolerà in gruppi di lavoro formati da allievi e coordinati dal docente. L'esame finale, sostenuto singolarmente da ciascun allievo, comprenderà un collo­quio sulle tcmatiche generali affrontate nelle lezioni e nei seminari svolti durante l'anno, la illustrazione degli elaborati presentati e la discussione critica dei loro con­tenuti.

Bibliografia: F. Abbate, La forma delle strutture (III edizione), Napoli, 1997 D. Galasso, Villard de Honnecourt e la rivoluzione strutturale del Medioevo, Napoli, 1994 A. Capasso, Tensostrutture [/ membrana per ['architettura, Rimini, 1993 F.Abbate, Scala struttura voltata, Napoli, 1990 AA.VV., Villard de Ronnecourt - Disegni, Milano, 1988 Ulteriori riferimenti bibliografici, relativi ad argomenti specifici, saranno forniti agli allievi durante lo svolgimento del corso.

ILLUMINOTECNICA

Docente: Laura Bellia

Contenuti minimi Concetti e definizioni di base. Caratteristiche fisiche della luce. Propagazione della luce nei mezzi ed interazioni luce-materia. Principali grandezze fotometriche: inten­sità luminosa, luminanza, llIuminamento. Il meccanismo della visione: aspetti fisio­logici e percettivi. Criteri generali per una corretta illuminazione. I colori: sintesi additiva e soltrattiva, i sistemi cromatici. Cenni di colonmetria e spettrofotometria. Le sorgenti di luce artificiale: caratteristiche costruttive e di funzionamento, l'indice di resa cromatica, la temperatura di colore, l'efficienza luminosa. L'illuminazione negli ambienti interni: livelli di illuminamento e contrasti di luminanza. L'abbagliamento dovuto a luce naturale ed artificiale: dispositivi per ridurre o elim­inare il fenomeno. Il calcolo degli illuminamenti: il metodo per punti, il metodo lumen, impiego di programmi di calcolo semplificati.

Articolazione didattica La didattica frontale è articolata su lezioni ed esercitazioni e prevede la stesura di un elaborato finale. E' raccomandata una frequenza assidua a tutte le attività didattiche.

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Bibliografia Le fonti bibliografiche e sussidi didattici necessari saranno forniti allo studente durante il corso.

IMPIANH TECNICI

Docente: Francesco Minichiello

Contenuti minimi: L'insegnamento riguarda gli impianti tecnici, con particolare attenzione a quelli maggiormente impiegati in ambito civile. Per essi sono illustrati i tipi più diffusi, la loro funzionalità, i materiali ed i componenti di comune impiego, le problematiche del loro inserimento e della loro integrazione con l'organismo edilizio. Generalità sugli impianti di riscaldamento. Principali direttive della legge 10/91 c della conispondente normativa vigente riguardo al sistema edificio-impianto di riscaldamento: richiami sul coefficiente volumico di dispersione Cd, cenni sul rencli­mento globale medio stagionale e sul fabbisogno energetico normalizzato CFEN). Descrizione e dimensionamento dei componenti degli impianti di riscaldamento, Macchina frigorifera e pompa cii calore. Impianti idrico-sanitari di carico e scarico, impianti antincendio. Cenni su impianti elettrici ed impianti di sollevamento.

Articolazione didattica: Il corso si articolerà in lezioni teoriche ed esercitazioni; l'esame si svolgerà pren­dendo spunto da elaborati progettuali da redigere da parte degli studenti.

Bibliografia: L. Bellia, M. Cannaviello, P. Mazzei, F. Minichiello Ca cura cii): Guida alla proget­tazione del sistema edificio-impianto di riscaldamento, Ecl. Enea, Maggio 2000. Autori vari: Manuale di progettazione edilizia, vo1.2 - Criteri ambientali e impianti, Ed. Hoepli Appunti redatti clal clocente.

ECONOMIA ED ESTIMO AMBIENTALE A

Docente: Luigi Fusco Girard

Contenuti: Il corso di Economia ed Estimo Ambientale è orientato a focalizzare l'acquisizione di conoscenze e di procedimenti per l'elaborazione di valutazioni finalizzate alla progettazione e all'attuazione dei progetti nella prospettiva dello sviluppo sosteni­bile. Sono inoltre forniti gli elementi di Estimo speciale e di Esercizio professionale. I.Elementi di economia ambienta/e: elementi di ecologia; l'economia ecologica; lo sviluppo sostenibile; la conservazione/produzione del capitale naturale, manufatto, sociale ed umano; la valutazione del capitale naturale e del capitale manufatto. 2.Elementi di microecol1omia: i modelli economici, domanda, offerta, prezzo; ]a teo-

ria della produzione e dei costi di produzione: l'equilibrio di breve e lungo periodo; conconenza pe,fetta: monopolio. 3.Teoria e metod%gia estimativa: i principi dell'estimo; il melodo e i procedimen­ti estimativi; contributi e limiti della teoria estimativa; prospettive di sua evoluzione. 3.1 Estimo urbono e territoriale: la stima del valore di mercato del prodotto edilizio; il saggio di rendimento dell'investimento immobiliare urbano; la stima del valore di mercato dei fattori della produzione edilizia. 3.2 Il costo della nuova produzione edilizia: la stima dei costi di costruzione; il pro­cedimento per elementi funzionali; il metodo A.R.e.; l'analisi di valore. 3.3 Il costo del recupero e della conservazione dei beni culturali: procedimenti di stima del costo del recupero: aspctti economici della conservazione attiva dei beni culturali ed ambientali. 3.4 La stimo dei costi il1sediofil'i: i costi delle opere urbanizzate primarie e secon­darie: il costo degli standards urbanistici. 3.5. Il valore di surrogozfone. 3.6. Il valore complementare e di tra.~t'ormazione. 4. La valutazione delle risorse senza mercato ed i procedimenti di stima: il metodo di Clawson; i procedimenti edonici; le valutazioni di contingenza. 5, I metodi di valutazione dei progetti e dei piani: le valutazioni nelle analisi finanziarie; le valutazioni multicriterio qualitative e quantitative; il metodo SEL: il valore "complesso" delle risorse: l'analisi costi-benefici: le valutazioni nella ACB: la ClE; la VIA: il metodo di Saaty; l'analisi di Regime. 6. Estimo ed Esercizio professionale: le valutazioni nell'attuazione dei progeui; matematica finanziaria: interesse, montante, sconto, capitalizzazione, accumu­lazione, ammortamento; le diversc procedure di appalto; la direzione dei lavori; il collaudo; la programmazione dei lavori; l'indennità per servitù coattive, il Catasto.

I3ibliografia: L. Fusco Girard, P. Nijkamp, Le valutazioni per lo sviluppo sostenibile del/a città e del territorio, F. Angeli, Milano, 1997; L. Fusco Girard (a cura di), Estimo ed Economia ambientale: le nuove fivntiere nel campo della valutazione, F. Angeli, Milano, 1993; e. Forte, B. Rossi, Principi di economia ed estimo, ETAS, 1983; A. Realfonzo, Teoria e metodo del/'estimo urbano, NIS, Roma, 1994; L. Fabbri et al., Esercizio professionale per orchitetti, Medicea, Firenze, 1989.

ECONOMIA ED ESTIMO AMBIENTALE B

Docente: Mario Guarino

Contenuti Illinimi: Il corso è incentrato sugli aspetti teorici ed applicativi dell'estimo urbano, su ele­menti di microeconomia e su elementi di estimo ambientale. L'estimo si avvale di principi, criteri e procedimenti per trarre stime ex ante ed ex post del valore degli immobili distinguendo aspetti economici fondamentali e derivati. Per determinare un particolare tipo di valore di un bene economico con procedimenti analitici, sin­tetici o misti sono rcferenti nozioni eli matematica finanziaria e di statistica. Si pro-

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pone agli allievi l'uso dei modelli di regressione a fini estimativi esprimendo il prez­zo degli immobili in funzione delle rispettive caratteristiche, Gli elementi di micro­economia riguardano la teoria della produzione; la teoria dei costi; l'equilibrio del­l'impresa nel breve e nel lungo periodo in un mercato di COncorrenza perfetta; la domanda, l'offerta ed il prezzo di equilibrio, Per valutare le risorse naturali/culturali ed i progetti si introducono nuove pratiche metodo logiche nel dominio disciplinare dell'estimo o esternamente ad esso, Mediante the travel cast method, the hedonic price method e ]a valutazione di contingenza si attribuisce un valore economico alle risorse naturali/culturali (il parco, il castello, l'oasi naturalistica, la qualità degli edi­fici d'interesse storico-artistico o storico-architettonico, la qualità ambientale, etc,), Per valutare i progetti insieme all'analisi costi-benefici si considerano anche metodi multicriteri analizzando informazioni qualitativc e qllantitative. Le valutazioni a cri­teri multipli si configurano come lo strumento essenziale di supporto alle decisioni per lo sviluppo sostenibile della città e del territorio,

Articolazione didattica: Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni. L'esame consiste in una prova orale.

Bibliografia: L. Fusco GIRARD, P, NIJKAMP, Le valutazioni per lo sviluppo sostenibile del/a città e del territorio, Milano, 1997; A. REALFONZO, Teoria e metodo dell'estimo urbano, Roma, 1994; M, GUARINO, Costi del recupero edilizio: procedimenti di stima misti, Napoli, 1996; M, SIMONOTTI, La stima immobiliare, Torino, 1997; L. FABBRI ed altri, Esercizio professionale per architetti, Firenze, 1993; Testo unico sui Lavori Pubblici, Roma, Terza edizione 2002.

ANALISI DEI SISTEMI URBANI

Docente: Salvatore Visone

Contenuti: Il corso intende approfondire le problematiche e le modalità di analisi dei sistemi urbani e territoriali esaminati nel loro contesto storico, urbanistico, ambientale, e delle variabili socio-economiche dai quali sono influenzati, ARGOMENTI Analisi della città e del territorio e loro evoluzione Le dimensioni fondamentali del concetto di territorio Le teorie sulla nascita della città I sistemi urbani

Strategie urbane nell'era della globalizzazione Analisi ed interpretazione degli strumenti di pianificazione urbanistica Strumenti urbanistici di area vasta Strumenti urbanistici comunali Strumenti urbanistici attuativi

Programmi complessi Analisi delle componenti ambientali

Strutturazione ed infrastrutturazione del territorio e loro effetti sull'ambiente e sul paesaggio Risorse fisiche e naturalistiche: gli strumenti per la ottimizzazione del loro utilizzo

Valutazione di impatto ambientale

Articolazione didattica: Il corso si articolerà in due fasi: cicli di lezioni e seminari integrativi, Le lezioni trat­teranno gli argomenti disciplinari propri della materia, I seminari integrativi saran­no dedicati all'illustrazione di esperienze nazionali ed internazionali particolarmente significative, In parallelo alle lezioni teoriche si verificheranno lc acquisizioni intel­lettuali mediante la sperimentazione progettuale,

Bibliografia: Roncayolo M,- "La città, Storia e problemi della dimensione urbana" Einaudi, Torino, 1988 Magnaghi A. (a cura di), "li tenilor;o dell'abitare, Lo sviluppo locale come alter­nativa strategica ", F. Angeli, Milano, 1992 Gerundo R,-Fasolino I "Sistemi urbani e processi di pianificazione" - Edizioni Graffiti, Napoli, 1996; Casentino E.-Pepe R. (a cura di) "Manuale di Gestione del Territorio" - Fratelli Fiorentino, Napoli, 1997; Visone S. "Riqual(ficazione e Recupero urbano, nuovi strumenli per il recupem delle città ", Fratelli Fiorentino, Napoli, 1998;

GESTIONE URBANISTICA

Docente: Elio Cosentino

Contenuti minimi: La gestione del telTitorio; 2, Elementi di gestione del territorio; 3, Elementi di di,it­to pìubblico: le autonomie territoriali; 4, Evoluzione normativa dell'urbanistica; 5, La disciplina del condono edilizio; La strumentazione urbanistica; 7, Le nuove ten­denze della pianificazione urbanistica; 8, Controlli amministrativi; 9, La gestione del centro storico; IO, La gestione ambientale del territorio; Il, Il danno ambientale; 12, Gestione del territorio e calamità naturali: il caso italiano,

Articolazione didattica: Seminari: a) La pianificazione delle aree protette; b) Il controllo amministrativo nella gestione territoriale,

Bibliografia: Testo del corso: Manuale di gestione del territorio, E, Cosentino, R, Pepe, Fiorentino - Napoli,

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POLITICHE URBANE E TERRITORIALI

Docente: Guglielmo Trupiano

Conlenuti: Obiettivo del corso è la messa a punto di un quadro teorico e metodologico finaliz­zato all'analisi delle politiche urbane e territoriali. lo studio delle politiche è interre­lato alla verifica delle problematiche ambientali e ciò alla luce, in particolare, del­l'esigenza di assicurare una "riconversione ecologica" degli insediamenti umani. una particolare attenzione è dedicata alle questioni dello sviluppo locale, della pro­grammazione negoziata e della qualità urbana. le azioni delle pubbliche amminis­trazioni nonchè i ruoli esercitati dai molteplici soggetti sociali nel campo "strategi­co" delle politiche territoriali e della programmazione dello sviluppo rappresentano un elemento essenziale di riferimento nell'economia del corso. Inoltre saranno approfondite le tematiche proprie delle "policy analysis", intesa questa come nuova disciplina incentrata sulla necessità di analizzare e di orientare le politiche pubbliche verso soluzioni ottimali di problemi sempre più complessi e soggetto ad alto indice di variabilità. Infine il corso curerà la trattazione delle problematiche relative alla previsione del mulamento con riferimento ai sistemi socio-economico-territorial i,

Articolazione didattica: Il corso si articola in cicli di lezioni a carattere teorico, in seminari ed esercitazioni di natura tecnico-applicativa. la parte teorica è comune per tutti gli allievi, la parte applicativa prevede la suddivisione in gruppi di lavoro con relativo tutor. L'esame finale è relativo alla trattazione delle problematiche di natura teorica ed alla verifica degli approfondimenti applicativi.

Bibliografia: ~ G.Trupiano (a cura di), Progettazione ambientale, sostenibilità, riqualijlcazione. fiorentino. - R.Guiducci, L'urbanistica dei cittadini, laterza. - A.Magnaghi (a cura di), Il territorio del/'abitare, angeli. - E.Laszlo, Il pericolo e l'opportunità, sperling & kupfer. -B.Dente (a cura di), Le politiche pubbliche in italia, il mulino.

RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE URBANA E TERRITORIALE

Docente: Livio Talamona

Contenuti: Il programma d'insegnamento tratterà i seguenti argomenti:

ANALISI E TIPOLOGIE DEL DEGRADO URBANO E TERRITORIALE Saranno illustrate le situazioni di degrado in relazione alle diverse ubicazioni e con­dizioni generatrici: degrado dei centri storici, delle periferie, delle arre industriali, di

quelle dismesse, delle aree agricole, di quelle di concentrazione e polarizzazione urbana.

TEORIE, METODI ED ESEMPI DI INTERVENTO Saranno esposte le teorie ed i metodi di interventi ed illustrati i casi più significativi di recupero e riquaIificazione urbana e territoriale.

Articolazione didattica: II Corso si articolerà in lezioni ed attività seminariali che svilupperanno, in termini generali, i contenuti del Corso ed in ricerche specifiche ed applicative svolte dagli studenti, che affronteranno le tematiche dell'analisi del degrado e della riqualifi­cazione urbanistica e telTitoriale alle diverse scale e su aree significative della Campania.

Bibliografia: Leonardo Benevolo, Le origini dell'urbanistica moderna, Universale Laterza P.C. Palermo, Interpretazioni dell'analisi urbanistica, Franco Angeli Editoreù A. Dal Piaz (a cura), La Campania verso il duemila, Edizioni Graffiti

TECNICHE DI PROGETTAZIONE URBANISTICA

Docente: Loreto Colombo

TEORIE DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Docente: Daniela Lepore

Contenuti minimi: Il corso discute alcuni dci principali problemi teorici discussi nel campo della piani­ficazione, esaminando in particolare gli argomenti emergenti negli ultimi cinquan­t'anni sul perché e sul come si pianifica. Verrà ripercorso il dibattito, diffuso soprat­tutto in ambiente anglosassone, fra teorie che intendono la pianificazione come spie­gazione e regolazione di fenomeni tenitoriali e teorie che mettono l'accento sul tema dell'azione congiunta di vari attori. Con riferimento all'Italia, velTanno discusse le ragioni per cui la teoria della pianificazione - cosi intesa - ha tradizionalmente avuto da noi lIna diffusione limitata, esaminando eccezioni relative a singole per­sonalità, esperienze o linee di ricerca.

Articolazione didattica: 11 corso si articola in lezioni c momenti seminari ali (lettura e commento di testi clas­sici), dedicati a parole chiave, approcci teorici o autori particolari (per es. interesse pubblico, incrementalismo, odvococy, collaborative planning, etc.). L'esame com­prende la preparazione di una tesina.

Bibliogratia: La bibliografia per singoli problemi e autori verrà fornita durante il corso, insieme alla traduzione di parti essenziali dei testi disponibili soltanto in inglese. In gen-

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erale, si può fare riferimento a: - G. Ferraro, "Mappe e sentieri. Una introduzione alle teorie della pianifi­cazione", CRU. Critica della razionalità urbanistica, n. 6/1996 - A. Balducci, Disegnare ilfuturo: il problema dell'efficacia nella pianificazione urbanistica, Il Mulino, Bologna 1991 - P.L. Crosta, Politiche. Quale conoscenza per l'azione territoriale, Franco Angeli, Milano 1998 - J. Forester, Pianificazione e potere, Dedalo, Bari 1998

ECONOMIA URBANA

Docente: Satumino

ECONOMIA PUBBLICA

Docente: Carlo Giannone

Contenuti: Il corso è rivolto a fornire gli strumenti essenziali per l'analisi economica del!' in­tervento pubblico.

Teoria delle decisioni pubbliche. I beni pubblici. Indipendenze ed esternalità. La spesa pubblica. Il bilancio e l'efficienza delle organizzazioni pubbliche. Regolamentazione c finanziamento delle attività pubbliche. L'analisi benefici­costi. "Vizi e virtù dell'intervento pubblico".

Il decentramento fiscale. Gli obiettivi di allocazione, distribuzione, e slabiliz­zazione nella teoria della finanza a piel 'ivelli di governo. Gli strumenti finanziari: autonomia impositiva e autonomia finan7iaria. Lo stato attuale della finanza locale in Italia. Le legge sull'autonomia locale e i nuovi principi di contabilità e bilancio.

Bibliografia: G. Brasio, Economia della finanza pubblica, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1996 (si escludono le edizioni precedenti), capp. 3,6,7.8,9,10,11,12. C. Giannane, Il decentramento fiscale. La finanza locale in teoria e pratica, Idelson, Napoli 1993, eapp. 1.2,3,4,8. Ad integrazione dei testi sopra indicati, durante il corso verrà distrihuito ulteriore materiale didattico anche per le esercitazioni.

ECONOMIA DEI TRASPORTI

Docente: Gaetano Galante

Contenuti: l) INTRODUZIONE. Trasporti e territorio:

1.1 )Accessibilità: Il costo del traspOlio

Il valore del trasporto 1.2)La mobilità Caratterisriche La domanda di trasporto

L'offerta di trasporto 2) ANALISI DELLA DOMANDA

2.1) Analisi della domanda attuale: Detenninazione area di studio e area di piano ZonÌzzazione Le indagini sui flussi e sugli utenti

Analisi dei risultati 2.2) La previsione della domanda futura

I modelli matematici 3) ANALISI DELL'OFFERTA 3.1)1 sistemi di trasporto: infrastrutture, mezzi, esercizio

3.2) I sistemi di trasporto pubblico stradali, ferroviari, speciali Caratteristiche tecniche, economiche e di esercizio 3.3) Le strade urbane: caratteristiche e dimensionamento. 3.4) La mobilità pedonale. 4) LA VALUTAZIONE DEGLI INVESTIMENTI E LA SCELTA

4.1) L'analisi economica L'analisi benefici-costi

L'analisi multicriteria 42) le valutazioni ambientali

CARTOGRAFIA TEMA'fICA PER L'ARCHITETTURA E L'URBANISTICA

Docente: Anna Andreucci

Contenuti: L'odierna problematica di una corrctta ed oculata gestione del territorio, inteso come ambiente totale, naturale ed edificato, spinge sempre più l'architetto ad approfondire dettagliatamente la conoscenza dei dati e della documentazione progettuale a tutti i livelli e nella diversità delle scale di rappresentazione. La conoscenza in tempo reale e la capacità di dominare gli eventi e le richieste, sono legate poi all'intelligenza di reperimento, elaborazione ed interpretazione dei dati e della lettura cartografica di base, oggi sempre più vasta, aggiornata e legata a numerose fonti di diversa natura. In tale quadro, la scelta dei tematismi assume importanza di gestione progettuale, individuando le cause delle trasformazioni tenitoriali ed ambientali e attraverso i confronti cronologici od analogici per il pieno reeupero dei valori e delle strutture che definiscono lo spazio umano.

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Articolazione didattica: Scopo del corso è quello cii introdurre lo studente nel linguaggio e nella conoscenza per una corrella e spedita lettura cartografica nonché nella informa7jone e speri­mentazione dei mctodi di costruzione della cartografia di base e cii quella tcmatica. Il corso si svolgerà quindi, prevalentemente, attraverso lezioni teoriche, esempi e proiezioni. L'individuazione dei tematismi tendenti a mettere in cvidenza la complessità dei fenomeni nell'aspetto storico cd architettonico-ambietale e delle sue trasformazioni, al1ico1erà un ciclo di esercitazioni a scopo sperimentale con l'intenzione di intro­durre lo studente nelle problematiche dei metodi di rilevamento terrestre e resti­tllzicme cartografica più aggiornata. Si tratta di un materiale in continua evoluzione che necessita di una celta conoscen­za di tecniche nuove, dcII a presupposta esperienza delle antiche ed introduce a ter­minologie e stati sperimentali sempre più spinti. Se, infatti, il rilievo e la misurazione sono le fasi principali della produzione car­tografica, la rappresentazione dell'ambiente naturale e delle successive trasfor­mazioni apportate dall'uomo, è il frutto di scelte, finalizzate ad un proprio progetto. In ogni fase di lavoro si selezionano, così, delle possibilità, si individuano gli ele­menti da rappresentare e le misure e tecniche utili a definirli.

Bibliografia: M. ROS1, Conoscenza e r({ppresentazione del territorio, nuova tistampa M. ROSI, Napoli, stratificaziol1e e cartografia lematica, Ed. Giannini, Napoli, 1991 A. ANDREUCCI, La lettura a scola architettonica dci territorio, Ed. Giannini, 1993 A. ANDREUCCI, Cartografia tematica: Materiali di studio. (presso il Centro Stampa)

RILIEVO URBANO ED AMBIENTALE

Docente: Adriana Baculo Giusti

Contenuti lninimi: La finalità elci rilievo urbano eel ambientale non può che inscriversi nel concetto di città intesa come corpo vivo, non solo esposto alle trsformazioni chimico-fisiche della sua materia, ma anche suscettibili ad adeguarsi nel tempo alla cultura, alle esi­genze, alle spirazioni della propria comunità sociale. Coerente a tale consapevolez­za, il Corso propone la redazione di sistemi informativi te'Titoriali integrati da più chiavi di lettura e da più scale eli rappresentazione che si prefiggano di appro­fondire e di documentare la conoscenza elegli edifici, delle parti qualificanti la città, dell'insieme ambientale e paesaggistico assunto come quadro di riferimento nec­essario alla scelta ed alla valutazione di ogni programma di intervento.

Articolazione didattica:. La conoscenza del contesto oggetto di rilievo avviene in diverse fasi di lavoro, in cui figurano lezioni ex cattedra ed esercitazioni in aula e fuori-aula, cui corrispon­dono eleborati analitici, fotografici, metrici, grafici, redatti da ogni singolo allievo, o da gruppi cii lavoro.

Bibliografia: A. Baculo Giusti, Napoli in Assonometria, Eleeta Napoli, Napoli 1992. M. Dacci, D. Maestri, Manuale di rilevamento archtettonico e urbano, Edizioni Laterza, Roma-Bari 1994; A. Baculo Giusti, A.di Luggo, R. Florio ( a cura di),Napoli versus coelw" . La città e le sue cupole, Eleeta Napoli, Napoli 1999. A. Baculo (a cura di), Architettura e informatica, Electa Napoli, Napoli 2000.

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1. Palazzo Gravina Via Monteolivetn ~ Presidenza Biblioteca, Segreteria Didattica, ProgeLLo P.Or.T.A., Punto di Calcolo Dipartimenti: - Storia dell'architetlura e Restauro - Costruzioni e metodi matematici per l'architettura aule didattiche: 10, 20, 22, 23, 24, 25, 26, 31

2. Vico Carrozzieri 24 Dipartimenti: Sez. di Costruzioni e metodi matematici per l"ar­chitettura

3. Vin Tuledo 402 lJlpannnen(]' r l \IgUld/.iulll.: ul i'dLl<l

C()[lscrvazionc dci beni archllelLonicl ed amblent]­il L.U.P.T. (Lab. di Urbanistica e pianillcazione ter­ritoriale)

4. Via Forno Vecchio 16 Segrelelia studenti (temporaneamente :;pn:.:tata in via Giulio Cesare Cortese) Dipartimenti: Urbanistica Progettnzione architettonica e amhientale

Sez. dci DE'TEC Sez. di Scienze delle Costruzioni

5. PalazDl Latilla Via Tarsia 31 Dipartimenti: Configurazione e aLLuazionc tlell'architcttura Pianificazione e scienza del territorio :mle didattiche: IXO, LTl, LT2, LA, J ,D, LS4

6. Via Guglielmo Snofçlicc 49 Dipartimento: Sez. di Progettazione urbana Segreteria Amministr::ltiva dp! di Progettazione Urhana Centro lnterclipartimenli:de "A. Calzahini" LenlfU InICI'Clpanllnenla:e umanecu

7. Aula Manna SS. Demetrio e Bonifacio, P.tta T. POl1ticelli Convegni e Mostre

$. Via Mczzocannonc 2 Scalone clelia l'vlim:rva aule didHttiche: !VIZI, MZ2

9, Via Mezzocannone, l (i aule didattiche: LB, LG, LL, LI, LO, LF, Le. LM, LS1, 1,82, LE, AT3

a, Metropolitana (Linea2), fermata di Montesato, P.tta Olivella b. Linea Cumana, stazione di Montesanto c. Funicolare di Montesanto, stazione di 1V1ontesanto d. Metropolitana collinare (Linea1), fermata di Piazza Dante

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REGOLAMENTO TESI DI LAUREA

Art. 1 (Laboratorio di sintesi finale e tesi di Laurea)

l. Nel laboratorio di sintesi lo studente sarà guidato, in accordo al percorso didatti­co prescelto, e attraverso l'apporto di più discipline, alla elaborazione di sintesi progettuali ed alla matura e completa preparazione di un progetto nei diversi campi di applicazione professionale.

Le tesi che sono individuali, anche quando sviluppano parte di un tema di ricerca vasto e complesso che può essere comune al più a due laureandi, potranno essere svolte:

- su specifici approfondimenti del tema caratterizzante il laboratorio di sintesi verso i quali lo studente potrà essere orientato; - su argomenti non specificamente indicati dai laboratori di sintesi finale.

2. La proposta del tema che caratterizza ciascun laboratorio di sintesi, viene avan­zata dal collegio dei d~centi del laboratorio entro il 31 maggio. Tale collegio è cos­tItUIto da un numero dI professori e ricercatori compreso tra tre e cinque. I propo­nentI dovranno appartenere almeno a tre aree disciplinari diverse. Nel collegio devono essere presenti:

- almeno un professore di ruolo; -un professore di ruolo o ricercatore appartenente ad un' area cui l'ordinamento assegna laboratori didattici al primo o al secondo ciclo; -un professore diruol0.o ricercatore appartenente ad un'area che propone uno dei percorsI dIdattICI msentl nel Manifesto degli Studi.

I proponenti indicheranno al C. d. P. le discipline che caratterizzano il Laboratorio scegliendole all'interno delle aree che vanno dalla I alla XI.

3. lIConsiglio di Facoltà, ogni anno sulla base dei percorsi didattici e dei temi pro­postI, defmlSce, come atto conclusivo del Manifesto degli Studi, i laboratori di sin­tesi finale attivabili, fissando gli eventuali criteri di correlazione con la scelta delle tesi di Laurea da parte dello studente. Il Consiglio può confermare laboratori già attivati nell' A.A. precedente.

4. Lo studente deve effettuare la preiscrizione al laboratorio di sintesi finale tra il lO luglio ed il 15 ~ettembre di ciascun anno accademico. Tale preiscrizione sarà con­fermata dI uffICIO entro Il 5 novembre ed il 5 aprile successivo qualora lo studente abbw superato tutti i laboratori di 4° anno. I laboratori di sintesi saranno attivati dal C.d.P. entro le stesse date.

5. Cia~clJno dei laboratori di ~intesi finale che, alla verifica delle preisclizioni, pre­sentera un numero dI lscnttl non 1l1feriore a sei e non superiore a venticinque,

Eacolt/i di Architettura " :z:~

inizierà le attività entro il lO novembre o entro il IO aprile di ciascun anno accade­mico.

6. Nella certificazione di ammissione all'esame di Laurea, che deve essere rilascia­ta dal Laboratorio di sintesi non oltre il 30 maggio ed il 30 novembre di ciascun A.A. saranno indicati gli eventuali approfondimenti ed orientamenti specifici che potreb­bero essere sviluppati nel lavoro di tesi. Il Relatore, scelto dallo studente, potrà essere anche esterno al collegio dei docenti del Laboratorio di sintesi.

Art.2 (Ammissione all'esame di laurea)

1. Lo studente iscritto al nuovo ordinamento didattico, per essere ammesso all'e­same di laurea dovrà:

a) avere seguito con esito positivo almeno 32 annualità; b) aver ricevuto la certificazione di ammissione all'esame di Laurea rilasciata da uno dei laboratori di sintesi finale.

2. Per gli studenti iscritti al nuovo ordinamento l'esame di Laurea consiste:

al nella discussione del lavoro predisposto nel laboratorio di sintesi finale; b) nella discussione di una tesi elaborata sotto la guida di un docente relatore. Tale tesi può avere carattere progettuale, teorico, sperimentale.

3. Per gli studenti iscritti al vecchio ordinamento l'esame di laurea consiste nella dis­cussione di una tesi elaborata sotto la guida di un docente relatore. Tale tesi può avere carattere progettuale, teorico, sperimentale, o teorico-sperimentale.

Art. 3 (Vecchio ordinamento: Esame di Laurea)

l. L'esame di Laurea è individuale. La tesi è individuale, anche quando sviluppa parte di un tema di ricerca vasto e complesso che può essere comune al più a due laureandi. Durante l'esame di laurea ciascun candidato, avendo a disposizione non più di 30 minuti, illustrerà il lavoro svolto, evidenziando con chiarezza gli argomenti svilup­pati autonomamente, ed indicando gli apporti offerti alla soluzione finale del prob­lema. Al fine di favorire l'efficacia e la sintesi nell' esposizione del lavoro di tesi, il numero delle tavole non può essere, di nonna, superiore a 15, nel formato massimo UNI AD. Il numero delle pagine, in formato UNI A4, di testi scritti sarà fissato dal relatore. E' possibile presentare modelli anche di studio. In ogni caso relazioni, elaborati grafici e modelli devono essere comunque accom­pagnati da una sintesi scritta che non superi le 5 cartelle, in formato UNI A4, che riporti:

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a) il titolo della tesi, il relatore ed eventuali correlatori; b) l'elenco delle tavole; c) le indicazioni sintetiche di maggior rilievo per una lettura critica di ciascuna tavola; d) le conclusioni che emergono dal lavoro svolto, in relazione sia alle possibili applicazioni che ad ulteriori approfondimenti della ricerca sullo stesso tema o su nuovi filoni ad esso collegati.

Tale sintesi, una copia delle tavole allegate alla tesi ed una foto di eventuali model­li dovranno essere depositati almeno due giorni prima della seduta, presso la PresidcllZa.

Art. 4 (Commissione di Laurea) I) La composizione della Commissione giudicatrice degli esami di laurea o di diplo­ma è stabilita su delega del Rettore, dal Preside della Facoltà. 2) La Commissione è composta da Il membri: di questi almeno cinque debbono essere i professori di ruolo e, non più di cinque, i rclatori. La Commissione è pre­sieduta dal Preside o da un professore di ruolo non relatore né correlatore, da lui del­egato. Alla Commissione potranno essere presentati nella stessa seduta da 5 a 8 can­didati. Nella stessa commissione ogni relatore non può presentare più di 2 tesi. 3) Esclusi i relatori gli altri componcnti la Commissione sono scelti per sorteggio pubblico tra i professori di ruolo ed i ricercat01i in organico presso la Facoltà di Architettura dell' Ateneo Federico Il. Saranno adottati particolari criteri affinchè l' impegno nelle Commissioni di Laurea sia, nell' arco dell' A.A., equamente dis­tribuito tra i singoli professori di ruolo e ricercatori. Dovrà inoltre essere garantita, in ciascuna Commissione, una adeguata presenza delle aree disciplinali anche sulla base dei temi che caratterizzano le tesi in discussione. 4) I COITelatori interni ed esterni alla Facoltà possono partecipare alla sola fase di discussione della tesi. 5) Le Commissioni saranno nominate dal Preside 50 giorni prima della data fissata per ciascuna seduta di Laurea. 6) Ogni Commissione esaminerà, presenti i candidati, preliminarmente le tesi in itinere fornendo, 30 giorni prima della data fissata per la seduta, eventuali contribu­ti riferiti alle diverse competenze disciplinari presenti nello sviluppo della tesi. La Commissione inoltre, nel pieno rispetto dell' autonomia del relatore e del laureando, espliciterà un parere sul lavoro svolto. 7) Il Preside, nel rispetto di tutti i vincoli imposti dal presente regolamento tenendo conto in particolare di quanto disposto ai commi 2,3,4, 5 e 6 del presente articolo, venti giorni prima della data fissata per la seduta potrà modificare la composizione delle Commissioni.

Art.S (Organizzazione delle sedute di Laurea) l. Il Preside fissa le sedute di Laurea per l'intero Anno Accaclemico. Le sedute hanno cadenza mensile, a partire dal mese di novembre con l'esclusione dei mesi di aprile, agosto e settembre. Le date clelle sedute di Laurea sono affisse all' Albo della

Presidenza e della Segreteria studenti entro il 5 novembre di ogni anno. 2. Lo studente che intende laurearsi in una delle sedute fissate per l'Anno Accademico depositerà in Presidenza, due mesi prima dalla data preseelta, una relazione sintetica vistata dal relatare con l'esplicitazione del titolo anche provviso­rio e dell'argomento della tesi, le premesse all' argomento prescelto, le ipotesi far ..

mulate, r iter ed i riferimenti. 3. Saranno ammessi alla seduta di Laurea gli studenti che, essendo preiscrìtti cd avendo superato tutti gli esami previsti dal piano di studio, autoriLzati dal re]atore,. confennino la preiscrizione alla Presidenza ed alia Segreteria Studenri un me~)e prima della data fissata per la seduta.

Art. 6 (Voto di Lamen) . I. 11 voto di laurea è, in ogni caso, espressl' in centodecimi. L'esame c superato COi) la vùtazione minima di ~essantasel cenlodeeiml. La Commissione dupo attenta v~lutazinnc dd lavoro svolto, ::;u:la b(J~è. degli (~k­menti di seguito riportati. assegnerà a maggioranza i seguenti punteggi:

'1) tema della le,i (O - 2) per: _ l'originalità c compiessità de11r.ma _ l'accuratezza nella definiZIone dena tesl

h) risultatO ({J.? punti) l'n: _ la ri~pond('nza rnetodologic<l ddh! k:,; ;Jl prl)gramma di la:'of? proP~)Et~) . .. l'originalit?l e la Cj!wlitù dena f'j~To~;t(1 :~ia dal p~ll1to eh vlsta de: rlSUhatl d\~: met()di...~lo~!c(i rispetto al livell":ì di 'Sviluppo delle conoscenze-è delle mètodn!cgie

m~!lo ~Fecificn settore

(j c'~posl?_:onc~\ki punIi; pc'~. la c;'lpacit;l di cnnrrnntn con ::1 (dl1l1Hissinne dimostrata dllr~1nle la discus~ll}n;:-

, '_' c'. '~'

J I eSpU:-:!ZI\mC! il. -\ PUPlì! pl'!" .

_ la L'hìarczza e !a L'~lp<:H'il~\ ,;; \Jj\le:-;- :le!l'e~r:{)sizione della tesI

~ il iivello di \.'!)nnSL't'j!L~1 ed ;i[lpr('lf(\'Hinnen i "\ della prohlemnticn studiala _ la c.lpaciU\ lÌl liluSlr,-lI't l,!'·1ì Ch'~H"".:_U,l ia Ill\::todoingia utilizzDta . _ la (';[~2citù di llìUstri.lre nel prtKh.'f;,. la sinte~i tra contenuto pr\)posto cd espresslmw - ,

Il voI n ll! I ,-ltl!ec[ S1 ntterr;ì s(lJnm<llldo al voto base i punleggi assegìlat~ a ma?,glO"

r,1I11;[ tbilr! Cmnrnisslone. con vnl~1Zionl' separata t' relativa aclascuT10 del precedenti

i ,:,j" ,l) ,)!, , -, . b' I "~I 1~'l)rnlnjsslClle nuù, all' una!] illlitfL Clssef:nare 1;:\ lode al cnnthdato che ab Hl C0J1:-,(>

'r I ., ... j·ll()·II(le(l·ll~·bl",(ll·,nostratoperfettapadronanzadelIamatel"Ci gli! {ì :ì VU"L':Hìfle (J / ,,/ " ' " __ .

~rattald. L:.\ lode può essere pmpnsta esclusivamente ai candIdatl c-he-ollengono li

pieno punle:zgin su ciascuno dei punti a), b), c) e d)

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Art. 7 (Norme transitorie)

Fino all'A,k l 9991200?, con riferimento ai laboratori di sintesi finale non si appli­cano I vincoli fIssatI ali ArtA e relativi a: - numero minimo di studenti necessari per l'attivazione; - iscrizione al laboratorio ed inizio delle attività; - ammissione all' esame laurea,

Il Preside per l' kA. 97/98 in funzione della reale domanda, verificata sulla base delle carriere degli studenti iscritti al quinto anno, fisserà tali vincoli. La procedura potrà essere prorogata per l' A.A. 98/99 con delibera motivata del C.d.p. Il sorteggio dei componenti delle Commissioni di Laurea si applica a partire dali seduta di Maggio dell'A.A. 1998/99. a Nella seduta del C.d.P. succes~iva ali' approvazione del presente regolamento la ~ommlsSlone dIdattIca proporra al C.d.P. per l'approvazione un regolamento per l assegnazIOne del!e tesI dI Laurea agli studenti del vecchio ordinamento e per deflmre k modahta dI attuazIOne del presente regolamento per la formazione delle CommISSIOnI.

Tabella degli adempimenti.

Data So elio magglO eglO Cl ocentl

1° luglio - 15 settembre Studenti 5 novembre - 5 aprile C.d.F.

IO novembre, lO aprile Laboratori 30 maggio, 30 novembr Laboratori

Rif. Art. comma

l comma 4 l comma 4

l comma 5 l comma 6

Adem imenti roposta Cl emi e a oratono

preiscrizioni al laboratorio conferma preiscriz. ed attivazione laboratori Inizio attività laboratorio di sintesi Certificazione di ammissione all'esame di laurea e scelta della tesi

* Tale propedeuticità vale per chi si immatricola a partire dali' Anno Accademico 1999-2000.

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Eacolta Il, ìf.rchltetlltra ' - - ~ a- , ~7Jl

Progetto P.Or.T.A. (Progetto per la costituzione di un centro regionale per l'Orientamento, il

Thtorato e l'Avviamento al lavoro)

Compito fondamentale dell'Università è quello di formare culturalmente e profes­sionalmente un "laureato" in grado di inserirsi efficacemente nella società e di dare il suo contributo qualificato nel mondo del lavoro. Perché questo impegno venga assolto, occorre che si stabilisca in modo stabile ed istituzionale un collegamento tra società, scuola e mondo del lavoro, da un lato, e l'Università, dall'altro. Con l'in­tento di "costruire questo ponte" è nato il "Progetto P.Or.T.A." (Progetto per la cos­tituzione di un centro regionale per l'Orientamento, il Tutorato e l'Avviamento al lavoro). Nell'ambito di tale progetto è prevista, presso la Facoltà di Architettura, l'apertura di uno sportello informativo situato presso il Centro Stampa (ex aula T4) di Palazzo Gravina (Via Monteoliveto, 3 - 80134 - Napoli). Scopo del punto informativo è sia quello di porre quesiti specifici, discutere di prob­lemi incontrati durante il percorso accademico, avanzare richieste e proposte atte a migliorare il rapporto con l'Università, sia quello di favorire la diffusione di infor­mazioni generali e particolari riguardanti:

_ organizzazione logistica, burocratica ed amministrativa dell'Università; - diritto allo studio; - attività sportive, ricreative e culturali; - didattica (orario delle lezioni, ricevimento docenti); - piani di studio; - progetti europei (Socrates, Erasmus, Leonardo,); - borse di studio e bandi di concorso.

L'apertura dello sportello informativo, per l'A.A. 2003/2004, è prevista dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9:30 alle ore 13:30.

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Elenco nominativo del personale docente e ricercatore, degli assistenti ordinari e dei tccnici laureati della Facolta' di Architettura

CBAA = Dipartimento di Conservazione dei beni ambientali e architettonici; CONF = Dipartimento di Configurazione e attuazione dell'architettura; COM = Dipartimento di Costruzioni c metodi matematici per l'architettura; DETEC = Dipartimento di energetica, termotluidodinamica applicata e condizionamenti ambi­entali; PAA = Dipartimento di Progettazione ambientale; PST = Dipartimento di Pianificazione e scienza del territorio; PU = Dipartimento di Progettazione urbana; SC = Dipartimento di scienza delle costruzioni; SAR = Dipartimento di Storia del­l'architettura e Restauro; URE = Dipartimento di Urbanistica,

PROFESSORI ORDINARI

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LA CRETA R (f ruolol LANDOLI'OR. LA REGINA F LUCCIR MAZZE! P. MAZZOLENl D MOCCIA D PAGLIARA N. PESSOLANO R. PEZZA V

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282 Università degli StrIdi lli Nalloli Federico Il Facoltà di 1I.rc/litetlllra " 283

BOSSI A. PU PRIORI G. PAA LIETO L. URB SZANISZLO' G. PAA BRUNO F. CBAA RUBlNOG. SAR MAGGIOD. URB TAGLIALATELA A. COM CAPUTIP. URB SESSAS. COM MANGONIF. URB TALAMONA L. URB CATURANOU. CONF STARACE F.S. SAR MANOCCHlOV CONF VIGNOZZI URB CENNAMOM. CONF STENTI S. PAA MARAVENTANO G. PU VIGOM. CONF COLLETTA T. CBAA TRUPIANO G. URB MEOV URB VISONE S. PST COSENTINO E. PST VILLARI S SAR MINICHIELLO F DETEC VOIELLO G. SC D'AMATOG. SAR ZUCCARO G. se MONTELLAR COM D'APUZZOL. COM MORICHIR PAA ASSISTENTI ORDINARI D' ARISTOTILE A. COM RICERCATORI NAPPA L. COM DE FRANCISCIS G. PU PAONE R. CBAA AMBROSIOR COM DE MARTINO A. COM ABBATEF. PU PASSAROA CONF ARAGONAR. COM DE ROSA L. CBAA ANDREUCCI A. PST PERONEM.T. SAR CELLA C. COM D'ELIA E. PU ASCIONE P. PU PERRONEV PU CRI STILLI C. COM DELLA GATTA A. PU ATTAIANESE E. CONF PULEOA.M. PAA DE ROSAE. COM DELL' ACQUA M. PAA BAIONEF PAA RENZULLOA. PAA FINO L. COM DELL' AQUILA M. CONF BASlLICOA. SAR RIANO G. PAA FORENZA A.M. COM DIVENUTOF. SAR BELLOMO MA PU RINO F. PAA LAUROF. COM DIVICCARO M.L. COM BOCCIA T. URB ROCERETOA CBAA LIGUORIF COM DODAROL. COM BOVEL. COM ROSSETTI A. CBAA MARTINIG. COM FERRARO I. CBAA CAlATI C. CONF SARNOR COM ROSSI F. PU FIORENZAA. COM CAMPIM. PAA SAVARESE L. PU FIORlLLO C. PAA CAPUANOG. COM SCOTTO DI VETTIMO L. PU TECNICI LAUREATI FLORIO R. PAA CARAFAR. CBAA SERPIERI MV PU FRANCESE D. CONF CARELLIE. SAR SIRICAR. COM PEPED. URB FUSCO L. PU CASAPULLA C. COM GUARRACINO F. SC CASTAGNAA. COM GUBITOSI C. PU CASSESE F. PU JALONGO G. URB CERALDI C. COM LAINO G. URB CIARCIA S. CONF LANINI R. URE COPPOLA A PST LAVAGGI A. PU COPPOLAF. URB LEPORED. URB CORBl O. SC LETTIERIA. COM DE CRESCENZO E. PAA LOSASSOM. PU DE FEO C. PU MANGONEF. SAR DE MASI P. PU MARINIELLO A. PU DELIZIA I. SAR MAROTTI DE SCIARRA F. SC DELCONTEG. URB MIANO P. PU DI IORIOA. COM MORRICAL. CBAA DI LERNIAL AR PANEG. SAR DI LUGGOA. PAA PICA CIAMARRA M. CBAA FERRETTI F CBAA PICONE R. SAR FIORE V CONF PIEMONTESE A. PAA GENOVESER. CBAA PIEMONTESE L URB GRlMELLINI C. CONF PONES. PU GUARINOM. CBAA PINTOM.R CONF LEGGIERI V PU

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