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    MARIO DEL GIGLIO

    TUTTO DALLILLUSIONE ALLA REALT SPIRITUALE

    IL RITORNO ALLE STELLE

    Tip. Grifani-DonatiCitt di Castello

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    Mario del Giglio

    Copertina di

    Andrea Bollino

    2013 Tip. Grifani-DonatiCorso Cavour, 4 - 06012 Citt di Castello PG)

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    Lettera aperta al lettore

    Queste pagine sono state scritte per far pensare.Il lettore deve considerarle, respingerle o accettarle, farle proprie o proporsi altre vie

    di ricerca che lo soddisfino in pieno.

    Come disse il filosofo Miguel de Unamuno:

    Mio solo compito stato, , e sar, quello di far pensare, meditareintorno ai problemi fondamentali coloro che mi leggono, e non ammanirloro pensieri belle fatti. Io ho sempre cercato di agitare e suggerire pi che

    istruire. N vendo pane, n quel che pane sembra pane lo , ma lievito,fermento.

    * * *

    Questo libro un dono spirituale.

    Sito Internet: www.mariodelgiglio.comE-mail: [email protected]

    [email protected]

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    A tutti i fratelli che

    hanno contribuito, con attiva

    partecipazione, a realizzare

    questo terzo libro.

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    Roma, 2 novembre 2013

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    11/ Il Ritorno alle Stelle

    Quando capisco che alcuni fratelli

    non condividono le mie scelte di

    vita, resto in silenzio per ascoltare

    la voce dellignoto.

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    AL LETTORE

    PER POTER CAPIRE

    Scopo di questo libro far conoscere il modo in cui le guidespirituali ampliano e approfondiscono gli argomenti a seconda di ci che il

    gruppo di ascolto, attraverso la mia medianit, ha assimilato nel corso degliincontri.

    Dopo la pubblicazione del volume La Vita per la Vita e delsecondo volume Nel Triangolo il Mistero mi sembrava di aver raggiunto

    un traguardo per ci che riguardava la mia medianit.

    Avevo racchiuso in essi linizio e lo sviluppo graduale della miaesperienza, nonch quella dei partecipanti agli incontri, esprimendo cose cheandavano ben oltre le esperienze stesse.

    Mi interessai pertanto quasi esclusivamente alla divulgazione deilibri. Il mio unico fine era quello di far conoscere a chi era in ricercaspirituale i messaggi che avevo ricevuto, nella speranza di portare conforto,specie a chi era sofferente per la perdita di una persona cara e a chi voleva

    approfondire la ricerca spirituale.

    Tuttavia continuai, insieme ad un piccolo gruppo scelto dalle entit,

    Leggi queste pagine adagio,se le scorri veloce

    non lasceranno traccia;fa che penetrino in tegoccia a gocciaper trarne alimentoper la tua anima.Terminata la letturarileggi, ogni tanto,ad apertura di pagina.

    Amedeus Voldben

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    a ricevere comunicazioni con lo stesso metodo di formulazione di domandee ricezione di risposte miranti ad approfondire gli insegnamenti fino a quelmomento ricevuti.

    A differenza dei precedenti due volumi, in questo libro non hovoluto creare un indice degli argomenti trattati.

    Premetto infatti che alla ripresa degli incontri il gruppo avevadesiderio di approfondire il tema del trapasso, ossia di cosa avviene dopoaver lasciato il piano fisico. Per motivi a me sconosciuti, dal momento che

    non mi sono mai interessato alle domande che venivano preparate dalgruppo per essere meno coinvolto, si iniziarono a formulare domanderiguardo levoluzione spirituale, modificando cos il programma prefissato.

    Ad un certo punto le entit interruppero il dialogo intendendo dareuna pausa di riflessione al gruppo, fino ad arrivare ad una nuova ripresa.

    Il periodo di cui parlo va dallottobre 2009 al primo settembre 2011.In questultimo incontro lentit comunicante inizi dicendo: Lattesa un modo di riflessione necessario per il vostro cammino spirituale.

    Con il termine attesa lentit voleva far meditare il gruppo sulla

    necessit di una riflessione, poich le domande ripetitive su argomenti gitrattati diventavano superate dalle continue spiegazioni ricevute e, nel

    contempo, intendeva far comprendere che dovevamo e dobbiamo avere lasperanza e non la certezza della presenza dei fratelli della luce.

    Infatti pi di una volta le entit attraverso me avevano dato deisegnali, invitando a condurre gli incontri con lumilt che si richiede peravere comunicazioni spirituali.

    Devo precisare che nella prima parte di questultimo incontro il mio

    modo di ricevere la comunicazione non fu per trasmissione del pensiero, maattraverso il possesso materiale della mia mano; condizione che mi portava

    a scrivere molto lentamente e faticosamente. Se lentit avesse continuato ascrivere in quel modo, avrei dovuto interrompere la comunicazione a causa

    della stanchezza fisica. Infatti il tempo impiegato per scrivere lintroduzioneera stato di venti minuti, mentre con lusuale forma di comunicazionesarebbe stato di circa tre o quattro minuti.

    Terminato lincontro mi sentivo depresso. Credevo che le

    comunicazioni fossero terminate in quanto, come si potr leggere sia neiprecedenti incontri che in questultimo, i richiami verso il gruppo dei

    partecipanti si facevano incalzanti.

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    Preoccupato di ci, iniziai a chiedermi spesso: cosa dovr fare?Dopo solo dodici giorni sentii una voce che diceva:

    Perch ti preoccupi!!!Fatti albero.Lalbero pi cresce, pi diventa alto e pi vede ein silenzio ascolta

    Inizi da quel momento una nuova ripresa caratterizzata per da uncambiamento di ricezione: la comunicazione non avvenne pi attraverso ilgruppo che formulava domande, ma con monologhi che mi venivano

    trasmessi dalle entit su argomenti di loro scelta, sempre con lausilio dellamusica (Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 61 diBeethoven) e della collaborazione di mia moglie.

    In questo libro ho voluto quindi riportare le date degli incontri coscome sono avvenuti, per agevolare il lettore nella verifica della progressionedegli argomenti fino alla comprensione del perch le entit modificarono le

    comunicazioni.Tutto questo mi ha portato personalmente ad una riflessione che

    lascio al lettore condividere o meno, ma che ritengo sia giusto fare.Credo che si sia manifestata sin dallinizio della mia esperienza una

    Presenza che aveva lo scopo di procedere, attraverso me e mia moglie,verso una costruzione ben precisa e unidea preesistente, sia nei dialoghiiniziali che nei monologhi successivi, come a completamento di una sintesidei temi trattati. Questo non stato un volere mio, ma di una Presenza

    fuori di me e di noi.A differenza dellesperienza del primo libro, che riportava messaggi

    di famigliari trapassati, le comunicazioni relative al secondo libro erano dientit che non hanno mai, se non in pochi casi, rivelato i loro nomi. Lo ha

    fatto solo la guida Leonard, anche se lui stesso ebbe a dire: Ho preso inprestito questo nome, ma non mi identifico con esso.

    Ecco la trasformazione di questultimo libro, in cui si cercato diproporre ed approfondire determinati argomenti, fino alla svolta dei

    monologhi pronunciati dalle entit in cui le stesse firmano con la dicitura:dai fratelli della luce.

    In questo intero piano strutturale siamo stati tutti strumenti di una

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    forza che poteva cambiare i partecipanti per il proprio fine, ma che haposto come tramite me e mia moglie, come stato indicato alla fine del

    volume Nel Triangolo il Mistero(1).

    Trascrivo il punto essenziale di questa riflessione:Il compito maggiore sempre di chi riceve e della sorella nominata da noi

    segretaria. Non siamo solo noi ad affermarlo. Ora voi siete in grado di capire che lorostessi, prima di venire sulla Terra, hanno scelto lesperienza da fare. Comunque con laloro libert di portarla avanti o meno. Ed ancora: Come stato fatto per il precedentevolume, cos verr fatto con il prossimo. Voi ora mi chiederete: certo che si far?Rispondo che non dipende solo da noi, perch noi siamo certi che il libro esiste gi, dipendeda voi se non porterete a termine la vostra esperienza. Quindi un altro volume lo si far,

    ma non ho dato la certezza che riuscirete a farlo. Con questo dovete comprendere che niente vissuto, niente sicuro: siamo noi gli artefici della riuscita di qualsiasi sviluppo del film.Il film gi esiste, ma noi abbiamo la facolt di introdurre delle varianti, cio cambiare latrama e i personaggi. Spetta solo a noi raggiungere il risultato.

    In questi messaggi il lettore trover, specie nella prima parte, lerisposte a tanti quesiti che si pone nella vita e che potrebbero portarlo ad una

    nuova concezione della stessa.Nella seconda parte i temi trattati portano alla sintesi dei concetti,

    delle verit, delle realt; a dimostrazione che la ricerca spirituale non siesaurisce, ma si esprime in infiniti stati di sentire, diversi solo ai nostri occhi

    terreni e per il nostro sentire spirituale consapevolmente raggiunto.A dimostrazione di quanto dico il lettore trover che le entit, pur

    rispettando tutte le religioni, hanno come unico scopo quello di trascenderleper farci arrivare a quella libert dove ognuno responsabile delle proprie

    azioni.Vorrei infine suggerire al lettore di soffermarsi sugli esempi

    fondamentali che le Entit hanno portato alla nostra attenzione peragevolarci nella comprensione e per farci arrivare alla conoscenza del Tutto

    . Cio lUno che si manifesta.Il primo esempio quello della spirale, nella quale noi siamo

    rappresentati con punti e linee. A seguire, lesempio del film con ifotogrammi e le immagini in esso contenute, in cui ogni immagine

    rappresenta una nostra esperienza spirituale. Lesempio della montagna, con

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    (1) Cfr. pag. 242.

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    i sentieri e le varianti: ognuno di noi dovr percorrere tutti i suoi lati e soloquando li avr superati tutti e arriver sulla vetta avr una visione totale a 360gradi. Lesempio del corpo-anima-spirito in cui, nel momento della nostra

    esperienza terrena, ogni elemento unito e non frammentato. Lesempiodella vita come Teatro, dove ognuno di noi sta recitando il suo ruolo sceltoprecedentemente. Lesempio dellOceano, nel quale noi siamo raffiguraticome sue piccole gocce; solo quando la goccia avr la consapevolezza di farparte dellOceano, essa stessa sentir di essere Oceano. Ed infine

    lesempio del salone, in cui noi veniamo rappresentati da finestre; la realtultima sar quella di quando potremo illuminare tutto il salone, che illusorio, in quanto la luce esiste sempre ed infinita ed lessenza della

    nostra vita. Noi siamo luce, noi siamo energia pura.Il mio compito credo finisca qui, dopo un lungo periodo di

    comunicazioni ricevute tramite la mia medianit, che inizia nel 1983 e siprotrae fino al 2012. Mediter profondamente su quanto ho ricevuto,cercando il pi possibile di mettere in pratica ci che ci stato donato contanta pazienza ed amore.

    Come sempre ho affermato nei precedenti volumi, questa vuoleessere solamente la testimonianza di unesperienza personale.

    Chi ha saputo attingere a questi insegnamenti, accettandoli fino infondo e mettendoli in pratica anche in minima parte, ha potuto verificare un

    cambiamento che lo condurr ad un nuovo agire nei confronti di se stesso edegli altri.

    Non esiste da parte nostra un privilegio per aver conosciuto questiinsegnamenti; essi non sono stati altro che un mezzo, un aiuto per

    migliorarci ulteriormente, sempre con il nostro libero arbitrio, che limitatoalla nostra evoluzione spirituale.

    Tutto si racchiude in una sola ed eterna verit: lUno che Dio.

    Quindi: Tutto , dallillusione alla realt spirituale.

    Mario del Giglio

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    RILESSIONE SULLA LETTURA DEI MESSAGGI

    Se vi fermate solo alla fluidit del discorso come quando vedetescorrere davanti a voi un fiume.

    Lo vedete pulito, scorrevole, ma non vi fermate mai a prendere unbicchiere per bere un sorso dacqua, di quellacqua!

    Ecco perch vi diciamo: dovete bere a piccoli sorsi.Non state l fermi ad osservare il fiume che scorre.

    Per essere pi chiari: il fiume non lineare.Ad ogni curva e tortuosit del suo percorso trova difficolt, pur

    mantenendo la sua limpidezza e fluidit.In questo percorso voi avrete difficolt nel prendere lacqua e berla.

    Ecco perch ci sono tanti risvolti nellaccettare i vari modi diesprimersi e cos tanti modi per poter bere.

    Quando sarete in grado di essere voi stessi acqua pura, non saretepi ai bordi del fiume, ma scorrerete limpidi e fluidi cos da confluire

    nellOceano che vi attende.

    Entit Luigi

    Non hai bisogno

    dellamore degli altri.

    Tu sei Amore.

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    Sento vibrare le vostre cellule, sento vibrare il vostro cuore, sentovibrare le vostre anime nel desiderio di conoscere da noi altre verit chepotrebbero portarvi ad altri traguardi. In fondo i traguardi sono tanti e tutticoncorrono alla realizzazione del vostro s spirituale.

    Ecco, s, miei cari fratelli, come avevamo gi annunziato non si parlapi di nomi, di entit evolute, ma di semplici fratelli che hanno passato esuperato prima di voi varie esperienze sulla Terra e, pur vivendo in questo

    momento in altre dimensioni di esistenza, vengono per dare il contributo chepi necessita a voi e a tanti altri fratelli.

    Abbiamo ascoltato le vostre asserzioni, sono molto interessanti ecredo che si possa iniziare il discorso sulla fase successiva dopo la vostrarinascita nella vita di ritorno. Naturalmente lo chiamo ritorno, in quanto voisiete venuti da qui e qui ritornerete. cosa certa questa per noi e pensoanche per voi. Capisco quando dite che non siete mai sicuri della vostra

    venuta qui. Per non potete fare altro che credere che questo accadr, anche

    se non ne avrete certezza finch vivrete nella dimensione umana.

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    Figli cari, vi raggiunga la mia lucedi quella realt in cui vivo

    e dove mi illumino sempre pidi quel raggio di luce checi avviluppa in una unione spirituale.

    24 ottobre 2009

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    Mi sembra che ho introdotto lincontro e potete iniziare a fare ledomande. Se non siamo chiari nelle risposte potete, come sempre avete fattocon gli altri fratelli, riproporle fino a quando non avrete chiarito i vostri dubbi.

    Volevo dire che qui questa sera c qualcuno a voi caro che vi vuolesalutare, ma non con il suo nome che si identifica, cos ognuno di voi pupensare alla persona cara che vorrebbe che fosse. Come vedete siete comesempre attaccati alla materia e non volete comprendere che solo un mezzo,un veicolo che serve allo spirito.

    D.- Perch alcuni, quando trapassano, non se ne rendono conto subito, anzicredono di continuare ad essere sempre tra noi?

    R.- Vedete, non tutti siete uguali in questo momento; se non lo siete perch dentro il vostro animo esiste la vibrazione del vostro spirito.Quando si dice che non siete tutti uguali, naturalmente pensate che ladifferenza che esiste sia umana, cio uno pi alto, laltro pi basso, un altro biondo, un altro bruno. Nonostante le differenze, vi considerate tutti essereumani. Ora, se sposto il concetto delle differenze sul campo della spiritualit,

    voi siete diversi ma nella consapevolezza del vostro spirito. Quindi la diversaelevazione spirituale vi porta a differenziare lesperienza che avviene dopo la

    cosiddetta morte, come voi la chiamate: per me un trapasso a nuova vita,un ritorno alla vera vita.Veniamo al nocciolo della domanda, altrimenti mi potete dire che

    divaghiamo.Quando avviene il trapasso, non si tutti coscienti allo stesso

    momento e con la stessa consapevolezza, in quanto tutto subordinato algrado di preparazione individuale che mettete nellapplicazione degliinsegnamenti che vi sono pervenuti e che non avete messo in pratica. Se lo

    farete e vi applicherete, non dico che sarete immediatamente pronti a vederela luce, ma sarete agevolati rispetto ad altri. Vedete, come quando un allievoha studiato bene a scuola; nel momento in cui deve risolvere un problema,ha pi facilit di altri che non hanno studiato. Nello stesso modo, quando vicapita un problema nella vita, se avete studiato avrete il modo di risolverlomeglio di chi non si applica e non si interessa minimamente alla spiritualit.

    Ora, dire che alcuni non riescono a comprendere subito quandoritornano per il semplice fatto che non hanno imparato la lezione e non

    hanno fatto bene i compiti a casa. Quindi se provate un pochino alla volta

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    ad applicare la spiritualit, vedrete che il ritorno sar a voi pi gradito.

    D.- Perch, chi trapassa non vede i propri cari che li aiutano?R.- Come stato detto prima, non esiste il tempo come da voi. Voi

    pensate con la mente e solo con quella potete, per il momento, comprendere.Io non so veramente quando sono venuto o venuta qui, ma il mio statoconfusionale non so definirlo con un tempo. Tutta la vita lho sprecatafacendo il fannullone ed ora non posso pretendere di avere, ma lo vorrei, lostato di coscienza tale che mi permetta di vedere subito la luce. Quando dicosubito non comprendo bene questa parola, in quanto il mio stato attualenon mi permette di capire il tempo.

    Ecco cari fratelli, dico che voi oggi mi avete aiutato, mi avete datolopportunit, attraverso queste domande, di vedere un piccolo raggio di lucepi grande, che mi permette di avere pi serenit e felicit. Non virammaricate se non potete fare di pi, per, vi prego, fate questo ancora dipi, perch vi sar pi facile il distacco. In fondo, mi dicono, questo concettoche voi chiamate famigliari un concetto superato se credete di aver

    vissuto pi volte. Ecco si ritorna a dire: credete di aver vissuto pi volte e chisono i vostri cari? Dico che i nostri e i vostri cari siamo tutti, perch

    nellunione della fratellanza spirituale esiste un'unica famiglia.Se rimanete al concetto dei vostri cari, tenete laffetto materiale puroe secco della famiglia ristretta della vostra casa. Ricordate: la vostra famiglia la componente della famiglia e della casa di Dio. Tornando nella casa di Diotroverete s i vostri cari, ma sono quei fratelli che hanno vissuto in ruolidiversi le vicende e le esperienze della teatralit, della commedia e alcune

    volte della tragedia umana. Esiste la commedia teatrale umana e lacommedia(2) della dimensione spirituale; in quella umana esistono i vostri

    cari, nella commedia spirituale esistono i nostri e i vostri cari tutti insieme,che formano la spirale di Dio (si veda la scheda seguente).

    Per agevolare il lettore riguardo il concetto di spirale e piani di esistenza,riporto di seguito lintroduzione delle entit riferita a questo argomento. Per

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    (2) Anche nellaldil si continua a ricoprire dei ruoli fino alla piena consapevolezza spirituale. Si

    veda il libro Nel Triangolo il Mistero alle pagine 33-34.

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    approfondire il concetto, si veda il libro Nel Triangolo il Mistero alle pagine49 e seguenti.

    D.- I componenti di questa famiglia spirituale si incontrano per caso o siriconoscono attraverso vibrazioni?R.- LEntit disegna una spirale:

    Questa una vibrazione dove una famiglia spirituale si trova.Mettetevi in un punto qualsiasi e scoprirete di far parte di tutta la

    vibrazione, senza il bench minimo distacco. Come si fa a dire

    quale vibrazione diversa dallaltra se un tuttUNO?Abbiamo preferito fare una spirale unita e orizzontale perchvolevamo con questo farvi comprendere di essere umilmentedavanti a Dio tutti uguali.

    D.- Ci puoi parlare dei piani di esistenza di ogni spirale?R.- Ho detto che preferiamo parlare di Spirale invece che di

    piani di esistenza, (fisico, astrale, mentale, akasico) perch,

    oggettivamente, nella Spirale esiste una continuit facente parte delTutto con ruoli diversi. Invece, se si parla di piani di esistenza, sid lidea di piani con Entit diverse per elevazione e ci non vi facomprendere che siamo uniti in un sol Tutto.

    come se voi, in questa stanza, foste seduti insieme, ma non uniti.Invece lo siete spiritualmente. Cos, per farvi meglio comprendereche siete tutti collegati, parlo di Spirale. Se invece parlassi di piani diesistenza, sembrereste come staccati gli uni dagli altri.

    D.- Cosa possiamo fare ora per poter essere consapevoli, dopo la morte, di esseretrapassati?

    R.- S, la risposta sembra che gi sia stata data, ma vorrei aggiungere:dopo che avrete messo in pratica linsegnamento e riuscirete a distaccarvidalle componenti che vi trattengono nella vita terrena, sapete cosa

    succeder? Voi, pur vivendo e facendo lesperienza terrena, potrete essere gi

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    in uno stato di coscienza tale che potrete sentire, dico sentire spirituale, gila dimensione prossima.

    Vedete, chi non ha pi di questi problemi lessere che vive la

    dimensione terrena, ma in contatto continuo con la prossima dimensionedi coscienza spirituale. Quindi, venendo qui e rimanendo l, non esiste perlui un qui e un l, ma uno stesso stato di coscienza.

    Mi sembra che si sia allargato il discorso, non vi pare?

    D.- possibile, pur vivendo sulla Terra, aver raggiunto una consapevolezza taleda vivere s materialmente, ma gi in collegamento con laltra dimensione?

    R.- Mio caro fratello, ma chi di voi in grado di dire che non ha

    pi interesse alla materia? Possiamo dire che ci sono fratelli che hannoquesta capacit ma, credimi, sono pochi. Nel vedervi spiritualmente, nonpecco di superbia, ma una constatazione, siete s illuminati, ma non certotanto da non dover tornare a vivere sulla Terra. Per, se vi dicessi che voi

    vivrete esperienze diverse e vi rincontrerete con i vostri cari che vi hannolasciato e che non aspettano altro che di rivivere con ruoli diversilesperienza insieme a voi, non vi rende in questo momento felici e sereni?Ed allora, fratelli, accettate almeno di vivere sereni. Quello che ho detto

    non cosa da poco, la verit. Quando avrete superato insieme varieesperienze e sarete in grado di comprendere tutti insieme la famigliaspirituale, state certi che, pur rimanendo individui separati gli uni dagli altri,potremo e potrete vivere felici in altre dimensioni di esistenza. statodetto: luniverso ci attende.

    D.- Non ci tengo a ritornare sulla Terra anche con i miei cari, perch ho laconsapevolezza che ci rincontreremo sempre.

    R.- Non credi a quello che stato detto, bene, non condivido ma un tuo diritto. Voglio per farti una domanda: credi che tu, in questomomento, sia in grado di comprendere che puoi lasciare tutto e tutti senzasoffrire minimamente e venire via in questo momento senza rivedere lepersone che hai pi care in questa vita? Prima di rispondere rifletti.

    D.- Credo fermamente che posso stare vicino ai miei cari anche in unaltra forma.R.- una tua opinione e la rispetto, ma, sapendo ci che sei, non

    credo che riuscirai fino in fondo a superare ci che stai dicendo. Se tu sapessi

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    che, venendo via, porteresti tanto dolore a chi lasci, saresti sempre convintadi quello che dici?

    D.- Sto istruendo le persone che ho accanto a non soffrire per la mia dipartita,se dovesse succedere.R.- Perfetto, ma non puoi sapere ci che loro poi provano per te e

    se il loro sentire e la loro esperienza dipendono da te. Come vedi, vero cheabbiamo il libero arbitrio, ma esso subordinato al grado di esperienza chestiamo conducendo. Tu credi in questo modo di vivere la vita distaccandotis dallesperienza terrena, ma non ti distacchi dallesperienza che comunquefino in fondo hai scelto di vivere con i tuoi cari. facile dire e fare senza

    guardare oltre il nostro piccolo orto. stato detto che chi elevato puvivere qui con voi portando il calice amaro della sua esperienza fino in fondo,sopportando tutto e tutti e contemporaneamente vivere nelle dimensioniprossime. Cosa che del resto continuano a fare entit spirituali che permissione vengono a vivere per insegnarvi e nello stesso tempo per vivere lasofferenza dellesperienza terrena.

    Ebbene, se tu ti senti di essere cos, un problema tuo che rispettoma, permettimi, non condivido. Naturalmente non mi sembra questo il

    modo di controbattere, altrimenti il nostro discorso sarebbe superfluo elimitativo per gli altri. Credo per che questo dialogo servir ai presenti e atanti che lo leggeranno, cos contribuiamo a far riflettere tutti sul nostro statodi percezione spirituale.

    D.- Quando trapasseremo, soffriremo per aver lasciato i nostri cari o saremoaiutati in qualche modo, o dipender dallo stato di consapevolezza del nostro spirito?

    R.- bella questa domanda. Vedi, quando ritornerete, rispondo a voi

    in quanto io sono gi tornato, avrete una gioia immensa perch rivedrete ivostri cari, ma non che sono qui a non fare niente, perch ognuno di noiha un compito. Noi veniamo avvertiti, attraverso varie comunicazionivibratorie, che un nostro fratello sta tornando. Se siete pronti al risveglio,presto sarete accolti. Mi sembra che possiate capire che il solo pensiero chepotete rivedere i vostri cari, vi porti gioia. Fermiamoci quindi per un attimoe fate questa riflessione: loro si fanno vedere come li avete conosciuti, manon sono, come non lo siete voi, in carne ed ossa. Ho detto che si fanno

    riconoscere come li avete conosciuti. Allora sarete felici, ma scaturir unaltra

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    tristezza: vedrete i vostri cari che avete lasciato sulla Terra nella disperazionee quindi questo vi lascer angoscia e disperazione. Come vedete si va avanticon esperienze di dolore e di gioia, sia con il corpo sia senza. Allora giusto

    che mi chiediate: ma quando finir questa gioia e questo dolore? Quandoavrete superato la dualit, allora e solo allora ci aspetteranno altre esperienze.Qualcuno per aveva chiesto se il dolore fisico lo risente anche lo

    spirito. Rispondo che lo spirito non sente il dolore del corpo, ma lasofferenza abbinata alla sua esperienza. Quando il corpo avverte dolore cisono dei riflessi che sente lanima per lesperienza che sta conducendo sulla

    Terra. Lo spirito, attraverso quellesperienza sta facendo la sua evoluzione,quindi non avverte il dolore fisico; ma quando lanima ritorner e si

    ricongiunger allo spirito cesser il dolore, in quanto lo spirito pago se stata portata a termine lesperienza (si veda la scheda seguente).Questo si ricollega a ci che si diceva prima allaltra sorella. Non si

    pu pensare in termini singoli, separati gli uni dagli altri. Noi siamo tutti insimbiosi. Uniti in un sol tutto con Dio che eternamente ci fa partecipidellesperienza spirituale.

    Pace a tutti, miei cari fratelli; un saluto dalla dimensione dove la vocein unit parla e comunica con voi.

    Per agevolare il lettore riguardo il concetto di corpo-anima-spirito, riporto diseguito lintroduzione delle entit riferita a questo argomento. Per approfondireil concetto, si veda il libro Nel Triangolo il Mistero alle pagine 28 eseguenti.

    D.- Pensiero e anima sono strettamente collegate fra di loro?R.- Nel corpo esiste una parte della vostra conoscenzaspirituale. Quindi lanima una parte dello spirito, che fa

    vivere il vostro corpo per lesperienza che state conducendo sullaTerra.

    Lanima pertanto non rappresenta tutta la gammadellesperienza spirituale di ognuno di voi. Ricordatelo sempre:ognuno di voi in questo momento sta recitando la parte di una

    commedia, ma non rappresenta tutto ci che, come attore, in

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    grado di fare. In altre parole, lattore impersona la parte che deverecitare in una specifica commedia, a seconda degli altri attori chesono sul palcoscenico con lui. Infatti, come abbiamo detto, non a

    caso incontrate fratelli. Immaginiamo un teatro con spettatori edattori che vi recitano. Ebbene, sul palcoscenico ci sono fratelli chesi alternano in esperienze evolutive con ruoli diversi. Gli spettatoriin platea non li potete conoscere, ma vivono anchessi con voi.

    Con questo esempio mi sembra di aver spiegato che chi sulpalco fa parte della famiglia spirituale (non certo la famigliaspirituale universale); chi in platea fa parte delluniverso che vivenel pianeta Terra ( non certo luniverso intero), che voi non

    incontrate pur essendo vostri e nostri fratelli.In questo momento a Mario giunto come un fascio di luce ciche noi volevamo dire, come linterruttore accende una lampada;ma per comunicare a voi che siete sul palco, ha dovuto scrivere leparti che voi dovete recitare.

    D.- Ci puoi spiegare la differenza tra anima e spirito?R.- Lo spirito fa esperienza in un corpo per evolvere. Per vivere

    in questo corpo sceglie una parte di S (so che non esatto direche lo spirito una parte, ma per farvi comprendere). Questa suaparte anima il corpo. Una volta terminata la vita terrena, tornaallo spirito dandogli le informazioni avute. come se ci fosse uncordone ombelicale tra il corpo e lanima. Attraverso loro, lospirito fa esperienza.

    Tu mi potresti obiettare che sembra esistere quasi unaseparazione tra lo spirito e lanima. A parole s, ma per lo spirito no.

    Lo spirito, arricchito dalle conoscenze avute nelle varie esperienzeprecedenti, rappresenta molto pi di quello che voi siete in questomomento.

    Quindi, cosa lanima e cosa lo spirito? Due realt separateche racchiudono la stessa natura divina, ma che nel contestoterreno si dividono per permettervi di comprendere. Se voi fostecoscienti di cosa siete veramente in spirito, affrontereste molto piallegramente la vita. Invece lanima, offuscata dalla mente, non

    accetta di affrontare qualche difficile esperienza. Noi diciamo che

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    se quellesperienza vi capita, perch lavete scelta voi; il vostrospirito che lha voluta, non certo lanima.

    Siamo luce, siamo vibrazione. Se uso questi termini, rischiate di

    non capire; posso farmi comprendere solo usando termini umani.Vita, luce e vibrazione sono realt a voi non visibili; tuttaviaesistono. Come lanima e lo spirito. Per di questi tre elementi corpo-anima-spirito-, voi credete solo al corpo, perch lo toccate.Il resto per voi nulla.

    Per comprendere il significato delle parole, dovreste affidarvi dipi alla vostra intuizione, al vostro sentire. Le spiegazioni che

    vengono date sono sempre condizionate dal vostro essere umano,

    cio mentale.

    22 novembre 2009

    S, miei cari fratelli, siamo qui riuniti nuovamente nel cammino. Peril momento sulla Terra, ma successivamente vi attendono un cammino o

    cammini diversi. La vostra dimensione, sempre nel campo della visionespirituale, ha contenuti minimi rispetto a quella che potremmo definire

    virtuale. Se il medium si aprir definitivamente, potremo avere un dialogo piaperto agli interessi della spiritualit e, quando si parla di spiritualit, intendouna progressione di luce che al di fuori della vostra conoscenza.

    Naturalmente il vostro livello di conoscenza deve essere in grado dicomprendere e quindi noi, con molta sollecitudine, dobbiamo portare a voila luce necessaria per comprendere.

    Il vostro discorso sul percorso di ricerca da fare come gruppo misembra abbastanza significativo. Ho detto abbastanza, in quanto nonpotete certo comprendere fino in fondo ci che la realt nella nostradimensione, dato che in questo momento state vivendo nella vostra. Quindiproveremo, ricorrendo agli esempi pi opportuni che ci offre la materia, adare il giusto insegnamento sul problema o sui problemi da voi affrontati.

    Ora andiamo a iniziare. Come stato precedentemente detto, non pi necessario definirci con un nome e sar uno solo di noi, secondo la

    risposta che si dovr dare, ad intervenire per rappresentare linvisibile.

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    D.- La crisi della morte pu essere vissuta in modi diversi da chi crede nellasopravvivenza dellanima e da chi non ci crede. A prescindere da queste convinzioni, qual la sequenza delle esperienze che si vivono immediatamente dopo che la nostra vita fisica

    si spenta?R.- Mio caro, come si pu essere esaustivi nella risposta dalmomento che ognuno, nella propria esperienza terrena, ha una sua visionedella realt? Poniamo per esempio un fervente cattolico oltranzista, fanaticodella propria convinzione, oppure un seguace di qualsiasi tipo difondamentalismo religioso, senza fare eccezioni: ognuno vedr la sua realtdella crisi secondo ci che ha vissuto nella vita terrena.

    Non si pu dare per tutti la stessa risposta. Comunque potremo,

    per i primi attimi - diciamo attimi, ma potrebbero essere, in terminiterreni, anche anni da vivere in quella dimensione - credere in ci che si vissuto.

    Nelle domande successive andremo a chiarire i vari aspetti di questacrisi che voi chiamate morte. Ma intanto importante dire che si trattadellinizio di una nuova realt della vita spirituale. In fondo la vera vita.

    D.- Si parla anche nella Bibbia dellesistenza di un cordone dargento, (3) un

    fascio di luce che collega il nostro corpo al nostro spirito. E si dice che durante le fasi delmorire, non appena lo spirito lascia il corpo fisico e se ne allontana, il cordone dargentodiventa sempre pi sottile, man mano che si allunga, finch si spezza. Quando ci siverifica, lo spirito viene liberato dal corpo fisico. cos?

    R.- Scusa, caro amico carissimo, cera bisogno di scomodare laBibbia su un aspetto che i nostri fratelli hanno gi spiegato nel contesto dicorpo-anima e spirito? stato detto che siamo e siete collegati con uncordone ombelicale tra anima e spirito e che, quando ritornerete qui, lo

    spirito non riassorbir lanima se non dopo aver esaminato la sua ultimaesperienza. A quel punto il corpo verr abbandonato e con esso lanima; ed allora che lo spirito, liberato definitivamente dai due pesi che gli sonoserviti per fare lesperienza, ritorna ad essere quella scintilla che, se ancoranon realizzata, dovr ritornare a vivere sulla Terra.

    Comunque alla tua domanda la risposta s: ma la spiegazione datada noi con lesempio sopra citato pi conforme al linguaggio del vostro

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    tempo. solo questa la differenza: ci sono s vari linguaggi, ma i contenutidebbono rimanere sempre gli stessi.

    D.- Chi vive delle esperienze cosiddette di pre-morte afferma che, una voltacessato di battere il cuore, sente di muoversi rapidamente in un lungo tunnel scuro, ditrovarsi fuori dal corpo, di osservarsi, di accorgersi di esistere fuori dal proprio corpo fisicoe di muoversi allinterno di questa dimensione che accanto o al di l della nostra. questa in realt lesperienza di chi realmente muore?

    R.- S, ma non quella la morte reale del corpo. Pure alcuni fratellitra di voi, anche se non vivono in fase di coma, sono in grado di staccarsi dalproprio corpo e possono avere quella visione del proprio corpo inerte.

    Tuttavia in questi casi non si pu parlare di morte fisica, che si ha soloquando il passaggio definitivo.Allora abbiamo due situazioni: la prima quella di una finta morte

    che, non essendo ancora terminato il tempo stabilito per la propria vitaprima di ritornare sulla Terra, soltanto apparente. in questa situazioneche si pu avere la visione del tunnel. Quando invece realmente terminatalesperienza terrena, non essendoci pi ritorno nella vita materiale, si avrunaltra visone, che non quella del tunnel.

    Il tunnel, se cos si pu chiamare, unimmagine significativa, perchlascia intendere che dovete ancora rimanere o, diciamo, ritornare a finire lavostra esperienza. comunque, per chi lo vive, una testimonianza che la vitacontinua.

    Quando invece lesperienza terminata, non si vedr pi il tunnel, masi avr una coscienza e una visione diversa, come un bagliore di luce cheillumina. Alcuni, secondo la loro esperienza, potranno raccontarvi quello che stato il loro vissuto dopo il trapasso. Ma naturalmente non per tutti uguale.

    E qui mi potresti obiettare: la visione non per tutti uguale. S, saruguale per tutti coloro che avranno una elevata presa di coscienza del proprios spirituale.

    D.- Le esperienze di pre-morte hanno lo scopo di diffondere la fede nellasopravvivenza, o servono solo alla singola persona che le vive?

    R.- La testimonianza che la persona d riguarda innanzitutto sestessa, ma contemporaneamente viene offerta ad altri fratelli e quindi serve

    a chi la percepisce e laccetta. Ricorda, fratello, nessuna esperienza

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    insignificante, tutto realt ed ha un preciso scopo: arrivare al s spirituale.Anche esperienze come questi incontri non sono frutto di fantasia,

    ma testimonianze reali che servono a tutti, sebbene accettate da pochi. In

    definitiva sono esperienze che riguardano pochi fratelli. Intendo dire che, sevoi andate in giro a raccontare lesperienza che state vivendo, quanti lacredono? Eppure avviene, perch chi ha orecchi intenda e chi ha occhi

    veda. Cio, non per tutti la stessa cosa, per chi vuole pu comprendere,pur non vivendo questa stessa esperienza. qui il punto.

    D.- Cosa succede, immediatamente dopo la morte, a chi non si rende conto diessere passato in unaltra dimensione? il caso di chi muore improvvisamente di morte

    violenta, per calamit, o di chi non crede nella sopravvivenza dellanima?R.- veramente triste, credetemi. Io ho vissuto quellesperienza inuna precedente vita: non ero pronto per venire via. Pensavo che dovevasuccedere agli altri e non a me. Sapete, tanti vivono guardando gli altri e lealtrui esperienze, ma non riescono a comprendere che lesperienza e la vitadegli altri fratelli la nostra.

    questo il punto molto importante che, sebbene lo si ripetaallinfinito, non volete veramente comprendere. Gli altri esistono solo per

    coloro che non vivono nella dimensione della spirale e la cui unica visione quella del loro ego. Lego fa vivere secondo se stessi. Riflettete su questamia precisazione: gli altri non esistono, in quanto siete e siamo un sol tutto.

    La mia sofferenza era dovuta proprio al fatto di aver vissuto la vitaegoisticamente. Credetemi, tutto nella legge divina logico e perfetto.Quando si vive senza considerare gli altri fratelli, e qui intendo tutti, senzadistinzione di razza e di religione, perch siamo emanati tutti da una stessasorgente, ecco che finiamo col subire noi la sofferenza di non vedere

    nessuno. Non vediamo nessuno perch non abbiamo considerato nessuno,perch gli altri non sono esistiti per noi.

    Il mio stato di sofferenza stato proprio quello di vivere da solo,senza vedere quella luce di cui il fratello precedente ci parlava. Poteteimmaginare cosa significa vivere senza vedere nessuno?

    Ecco, riflettete su questa testimonianza, cos potrete comprendereche meglio vivere di quellamore che abbraccia tutti i fratelli che vivonosulla Terra con esperienze diverse.

    Non ergetevi a giudici inflessibili sulle vicende umane. S, s, la vicenda

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    della vita ci porta ad essere tante volte crudeli con gli altri. Il mio suggerimento: amate, amate, amate tutti; solo con lamore che si vedr la luce.

    D.- Sembra che avvengano dei fenomeni fisici nellambiente nel quale una personamuore. Quando morta mia madre, ho sentito sbattere violentemente una porta ed cadutoun crocifisso attaccato al muro. Si tratta di fatti realmente legati al momento della morte,o di fatti accidentali, pure coincidenze? E se avvengono davvero, perch?

    R.- Come si diceva, non tutti sono pronti a riprendere il percorsolasciato e si pu ancora desiderare di rimanere legati alla vita trascorsa.

    Questi eventi da te elencati sono reali. Nella prima fase della dipartitapuoi continuare a fare le cose che hai sempre fatto, perch non sei ancora

    cosciente di essere venuto via. In quei momenti la tua energia tale che puoispostare la materia. Quindi quei fatti di cui parlavi possono accadere.Siccome vedi che le persone presenti non ti ascoltano, puoi avere unareazione attraverso lo sbattere di una porta o lo spostamento degli oggetti.

    Tutto questo avviene nei primi attimi dopo il trapasso.Successivamente, vedendo che non vieni ascoltato, prendi coscienza del tuonuovo stato.

    Tuttavia non una regola generale. Alcuni si soffermano in quella

    condizione per tanto tempo. Invece per altri il distacco avviene quasi subito,perch quei fenomeni non producono leffetto desiderato.

    D.- Quando trapassiamo, abbiamo la percezione dei nostri cari che ci stannoassistendo? Continuiamo a vederli, ad esempio, in quella stanza di ospedale o di casa dovesiamo appena trapassati?

    R.- S, chiaro, e vorremmo non vederli sofferenti. Ecco perchnasce il desiderio, chiamiamolo cos, di farci sentire. Alcuni spostano gli

    oggetti mentre altri, pi elevati, si manifestano emettendo profumi e carezze,o facendosi vedere a chi ha occhi per vedere.

    D.- La preghiera pi giusta da fare per chi appena trapassato : Non tipreoccupare per noi, vai verso quella luce e sii felice; oppure: Stacci vicino perch abbiamobisogno di te?

    R.- La migliore preghiera, e questo vale per ogni fratello che ritorna,sia esso nella fase primordiale della presa di coscienza, sia nella fase ultima

    del proprio s spirituale, che tutti siano consapevoli che Dio esiste e siano

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    grati di ci che ci ha donato. Se tutti insieme aveste raggiunto questo livellodi sentire, non esisterebbe migliore preghiera ed aiuto di quanto sto dicendo.

    Acquisite dentro di voi quel sentire che vi fa partecipi di essere con la

    persona amata in un sol tutto, convinti che solo per il momento vi ha lasciato,ma con la certezza assoluta che ci rivedremo, ci abbracceremo, ci ameremoper leternit. Questa la preghiera che in assoluto pu aiutare tutti i fratelli.

    D.- Cosa si vive spiritualmente durante il coma che precede la morte? La personache sta per morire percepisce spiritualmente ci che fanno, dicono e comunicanoemotivamente coloro che le stanno vicino?

    R.- Chiarisci a chi ti riferisci: a chi vicino a voi sulla Terra o ai cari

    che vivono in questa dimensione?D.- Volevo dire che molti prima di morire vivono una situazione di coma, di

    agonia. In questa fase noi ci stringiamo vicino a queste persone che non sono pi coscienti.Vorrei sapere se spiritualmente queste persone che non sono in grado di vedere, di parlareecc., ci percepiscono e che cosa percepiscono di noi. E cosa dobbiamo fare noi per aiutarli atrapassare?

    R.- Se ti ho chiesto di formulare pi chiaramente la domanda perch non dovete credere che siete voi a costruire il messaggio. una vostraillusione. Noi gi sappiamo a chi va e dobbiamo, attraverso la vostrapartecipazione, farlo comprendere a tutti.

    Diciamo che quando stiamo lasciando i nostri cari proviamo undolore relativo, in quanto abbiamo gi la visione di quelli che ci hannopreceduto. Non in contraddizione con quanto stato detto prima sullosbattere di porte, perch non tutti vengono via allo stesso modo. Quando si in fase di coma, come se ci si stesse preparando al distacco. Anche se per

    voi difficile da comprendere, questo modo di trapassare migliore delpassaggio di chi viene via improvvisamente. Perch lascia il corpo lentamentee ha la visione dei propri cari. Quindi vive gi una realt diversa, pronto ecomprende che la vita continua. soltanto dispiaciuto per i cari che restano,ma felice di vedere gli altri.

    D.- Quindi con chi siamo in comunicazione noi che assistiamo il morente in comao in agonia, con la sua anima o con il suo spirito?

    R.- La visione, in questo caso, sempre dello spirito, in quanto sempre e solo lui che esiste. Tutti gli altri sono mezzi che servono a lui e sono

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    in funzione sua. Quando voi con il vostro corpo e la vostra anima non vivetela vita che lo spirito avrebbe voluto vivere, non che in quel momento nonsia presente. Non commettete il solito errore di voler dividere e frammentare

    ci che un sol tutto ed eterno.Quindi nel momento del trapasso, anche se il corpo ancora vive, lospirito presente e percepisce tutto ci che intorno, diciamo incontemporaneit. Oppure possiamo dire che contemporaneamente ha la

    visione sia terrena, sia ultraterrena. Ma anche questa spiegazione approssimativa, perch uso due termini impropri, in quanto nellacontemporaneit tutto viene assimilato in un'unica visione.

    D.- Nel momento del trapasso, siamo pi anima o pi spirito?R.- Non esiste una separazione, n quando vivete, n quando sietenel trapasso. Dovete comprendere che lo spirito in voi, se si manifestasse

    veramente per quello che , potrebbe fare cose inimmaginabili. Ma voi, nonessendo coscienti di questo, siete limitati.

    Nel momento del trapasso, come nella fase terrena, non esistonoframmenti di anime e frammenti di corpo, esiste ununica sorgente divina.Quindi la nostra essenza quella. Non avendone coscienza, allora siamo

    portati a vedere il nostro corpo, la nostra anima, il nostro fratello, la nostrafamiglia e cos via. Esiste un solo essere che si manifesta in vari modi. Noisiamo e veniamo dalla stessa sorgente.

    Sono solo trasformazioni che voi volete vedere dellEssere Supremo.

    D.- Quando vediamo un anziano soffrire, ormai agli sgoccioli dellesistenza, ciauguriamo che muoia per il suo bene. Quando facciamo questa affermazione, non conintenti egoistici, ma perch vogliamo augurarci che la sua vita continui pi felice oltre questa

    dimensione, sbagliamo?R.- per voi una liberazione non voler vedere la persona sofferente.

    Ed chiaro che tutto ci solo per voi, in quanto quel fratello sta gi vivendolesperienza di lasciare il proprio corpo.

    Ma come ben si sa, ogni esperienza legata allesperienza di tutti.Quindi valutate voi a seconda del vostro sentire.

    Miei cari, tutto ci ha valore non per ci che dite, ma per ci che sentite.

    D.- Si parla sempre in termini di tempi. Anche una volta che siamo trapassati,

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    si parla di tempi diversi per distaccarsi dallesperienza terrena. Ma qual il rapporto tratempo fisico e aldil, dal momento che l non esiste tempo?

    R.- Non esiste il tempo. Possono passare per voi, diciamo, centanni

    e lo spirito l fermo. Infatti, vivendo nella dimensione senza tempo, ineterno presente, non soggetto alla limitazione dello spazio-tempo. Nonpensate che tutti gli spiriti vivano in eterno presente. Esiste una diversalettura di questo: nella dimensione prossima alla vostra non esiste tempo, edallora viene definita la dimensione delleterno presente(4). Perch? Perch nonesistono frazioni per lo spirito.

    Noi in questo momento siamo entrati nella vostra dimensione ed oradiciamo che andiamo via. Questo per farvi capire. Noi siamo e siamo stati

    in un tempo non definito, cio in eterno presente. Se voi foste qui, nonavremmo speso tutto questo tempo, ma avreste appreso in un solo attimotutto ci che abbiamo detto.

    Mario non sente pi la nostra vibrazione. Vi salutiamo, cari fratelli.Ci rivedrete e ci risentirete alla prossima riunione del vostro tempo. Tralaltro incontro e questo passato del tempo e questo una realt per voi.Noi invece abbiamo proseguito il discorso senza avere la percezione deltempo-spazio vostro.

    Saluti dai fratelli della luce.

    Mentre ci si prepara allincontro, uno dei partecipanti esprime il propriodispiacere per non conoscere il nome delle entit che ci parlano, quasi come se ci volessero

    privare di quel qualcosa di famigliare che ci fa sentire pi vicini alla loro dimensione.

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    (4) opportuno a questo punto chiarire il concetto espresso dalle entit sulleterno presente.Poich verranno pi volte poste loro domande su questo argomento, trascrivo ci che mi hannocomunicato: Si capisce dalle vostre domande che alcuni di voi non hanno ancora ben chiaro ilsignificato di eterno presente. Ripeto: in questa nostra dimensione chi in uno stato evolutivo chiin un altro stato, vive diversi sentire interiori ma pur vivendo in eterno presente, non ne ha lacoscienza assoluta. Mentre voi continuate a concepire leterno presente limitati dalle realt deltempo e dello spazio. Solo un vivere senza tempo. Gli esempi che abbiamo portato sulla spirale,sul film, sulla montagna, e sul fiume vi possono aiutare a capire il senso limitato che avete del

    vivere in eterno presente, in quanto la coscienza assoluta e leterno presente lo ha solo Dio.

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    20 dicembre 2009

    Perch chiedete sempre chi siamo e poi continuate a dire che avetecompreso che siamo un sol tutto ed eterno? La premessa dobbligo.Cari fratelli, siamo qui riuniti e, come sempre, sollecitati dal vostro

    desiderio di conoscere, siamo disponibili a chiarire i vostri dubbi e ad avereun dialogo in una visione sempre pi ampia.

    Ho sentito affermare da uno di voi: la visione pi alta. Noi viabbiamo detto che la spirale una e posta in orizzontale. Quindi il linguaggiopi appropriato visione pi ampia.

    Iniziate a porre le domande e altri fratelli, che sono in sintonia conci che chiedete, risponderanno. Giustamente vorreste sapere chi sonoquesti fratelli. semplice: fratelli che vi hanno preceduto e che, essendopreposti a questo incontro, risponderanno.

    Io, per il momento, sono incaricato di aprire gli incontri come untempo faceva Luigi, poi Leonard. Ritengo che ora, per voi, per quello che orasiete, sia giunto il momento di non dire il mio nome, in quanto ho laconsapevolezza che tale nome, qualunque esso sia e qualunque riuscissi a

    prendere, non rappresenterebbe completamente la mia identit.Quindi andiamo avanti e state certi che raggiungerete anche voi laconoscenza. Ma sarebbe pi giusto dire che ora siete arrivati ad unaconoscenza tale che vi permette di affrontare argomenti di maggioreelevatezza, senza la necessit per noi di essere rappresentati con un nome.

    Continuate per il meglio, grazie.

    D.- Pu durare a lungo la fase di confusione, di disorientamento, di paura, in

    coloro che non si rendono conto di essere trapassati? possibile che qualcuno ignori perun periodo anche prolungato che il suo corpo morto e possa rimanere nellaldil come unospirito errante?

    R.- Rispondo s alla tua domanda. Sarebbe per poca cosa se mifermassi dicendo solo s. Ecco, chiariamo con la mia esperienza. statodetto che non tutti sono a un livello tale da poter comprendere di essere

    venuti via. Lo abbiamo detto pi volte: il tempo non esiste come lo intendetevoi. Quindi possibile che esista uno spirito errante, come del resto vivere

    una vita errante nella vostra dimensione; passano gli anni, arrivate alla fine

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    della vostra vita e non avete scoperto niente del s spirituale. Ora, questotempo sulla Terra lo quantificate in venti, quaranta, sessanta o ottantanni. Diqui, non esistendo il tempo, possono passare ad esempio centanni vostri, ma

    ci che resta in sostanza il fatto che non ci siamo interessati alla spiritualit.Che differenza esiste dunque tra la nostra e la vostra dimensione? la stessaidentica vita. Lo spirito ha la libert di accettare la via del ritorno alla sorgenteoppure no.

    Pu sembrare che abbia divagato dalla domanda, ma, come sai, noivogliamo spiegare le varie fasi dellesperienza dello spirito e ci dilunghiamoper darvi sempre pi informazioni. La risposta alla tua domanda eraracchiusa nelle prime parole, ma nelle altre parti del mio discorso ho espresso

    che, sia nella vita terrena, sia nella vita dellaldil, come viene definita,esiste la libert dello spirito di informarsi.Ora tu mi chiederai: come? Come voi in questo momento. Alcuni si

    informano e chiedono, altri, pur avendo la possibilit di acquisire nuoveconoscenze, preferiscono non farlo. Ecco allora la risposta: questi spiriti

    vagano, sono erranti e sono eternamente in attesa di intravedere una luce. Iodico per il momento, in quanto solo quando il momento sareterichiamati, purtroppo devo dirlo, attraverso il dolore. Sia qui da noi, sia sulla

    Terra. Non crediate che qui sia tutta allegria. La felicit si conquistaattraverso lespressione dello spirito e della spiritualit.

    D.- In che cosa consiste il dolore nel vostro piano?R.- Sofferenza, sofferenza, sofferenza, per non sapere cos la vita:

    la vita che per ora state accettando sempre pi, cosa che io non ho fatto.Mario pu dirvi il mio stato, grazie fratelli.

    Dopo che la domanda stata posta, ho sentito il mio braccio diventare freddo, ilmio respiro farsi molto sofferente e affannoso, con la sensazione che lentit volesse parlareattraverso me. Mi ha trasmesso una sofferenza enorme. Scrivendo tre volte sofferenza,voleva comunicare che non sapeva ancora che cosa fosse la vita, perch non si era maiinteressata allo spirito. Devo confessare che questa esperienza stata per me molto faticosa.

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    D.- Il dolore in Terra percepito con la mente. Nel momento in cui non esistepi la mente, lo spirito pu soffrire cos fortemente? Non affronta i problemi con undistacco superiore rispetto a quello umano?

    R.- La sofferenza che Mario ha provato, ma direi sentito, era di unaentit a cui abbiamo permesso di entrare per dimostrarvi quanto statodetto prima. Non esiste solo gioia nella nostra dimensione, ma anchesofferenza. Ora, qual la sofferenza che potete comprendere con il vostrolinguaggio? quando trascorrete la vita in uno stato di completainsoddisfazione, cio non siete felici di niente. E perch non lo siete? Perchil vostro ego non vi permette di vedere gli altri; anzi, pensate che gli altrisiano ostacoli al vostro vivere. Quando vivete cos, non crediate di poter

    vivere una vita serena, bens una vita distaccata da tutto il resto del mondo.Quindi credete di vivere, ma siete infelici.La felicit, la serenit non sono espressioni che si possono descrivere

    con stati mentali. Sono stati di sentire, non si possono definire con le parole.Sono stati dessere e, credetemi, la sofferenza di una perdita (dico una cosaper voi oggi troppo esagerata, prendetela come un inciso), la sofferenza perla perdita di un proprio caro cosa quasi insignificante rispetto allasofferenza che potreste sentire qui per non avere luce di conoscenza.

    Vi sembra poco ci che dico?

    D.- vero che ad accoglierci nel mondo spirituale sono gli spiriti di persone a noicare gi trapassate? Questa accoglienza da parte di spiriti amici avviene per tutti, anche

    per chi ha vissuto malamente la sua vita terrena?R.- Chiariamo questo concetto. Nessuno resta solo e abbandonato.

    Questo mai. Per, cercate di capire che non cos importante che vi venganoad accogliere i vostri cari. Sembrerebbe anche in questo che siate attaccati alla

    vostra famiglia ristretta sulla Terra. Se io dicessi che i vostri cari non vengonoad accogliervi (e se quindi non foste arrivati a questo punto dellecomunicazioni) la vostra risposta sarebbe: Cosa dici, noi vogliamo rivederenostro figlio, voglio rivedere mia madre, e cos via. Tuttavia, giunti a questopunto, davvero importante che ad accogliervi siano i vostri cari, invece dialtri fratelli spirituali? Mi sembra che ad essere importante sia laiuto e questostate certi che lo avrete. Dico che dipender dal vostro s spirituale: se avreteun s ancora vincolato agli affetti, vedrete i vostri cari come li avete

    conosciuti; se avrete un s spirituale allargato, vedrete tanti fratelli intorno a

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    voi, al punto che non riuscirete nemmeno a distinguere chi stato vostrofiglio o vostra madre. Ho scelto queste due figure di figlio e di madre, perchsono le pi emblematiche della vostra esistenza sulla Terra.

    D.- Noi percepiamo come una tragedia la morte di un bimbo. E proprio perchnon ha avuto il tempo o il modo di riflettere sul tema della morte, pensiamo che possasperimentare un grande turbamento nel momento del trapasso. Come viene accolto unbambino nella vostra dimensione?

    R.- Ti faccio una domanda: il bambino un bambino terreno, maprima di essere un bambino che spirito ?

    D.- chiaro che il suo spirito molto pi della sua realt terrena e ha deciso diincarnarsi per vivere quellesperienza. Ma noi sentiamo la vulnerabilit di un bambino,un essere umano che non ha ancora avuto tempo per pensare in termini di morte, di aldil.

    R.- questo il punto da chiarire. Se uno spirito ha scelto diincarnarsi per fare quellesperienza perch, attraverso quellesperienza didolore che ha provocato, doveva aiutare tanti altri fratelli. Quando si parla dispiritualit, dovete sempre avere un punto fermo: lo spirito si serve dellamateria per fare esperienza. Nel caso della morte di un bambino, lo spirito

    aveva necessit di fare questa esperienza insieme con altri fratelli.Lesperienza del ritorno per lui non affatto sofferenza, perch dovetericordare che i vostri bambini, come voi li chiamate, sono spiriti pi coscientidi voi adulti. Purtroppo chi vive pi a lungo alcune volte, anzi, il pi delle

    volte, lo dimentica.

    D.- Pu succedere che alcune anime disincarnate scelgano di restare per unperiodo molto lungo ancora in prossimit del nostro mondo fisico, o per stare vicine ai loro

    cari finch questi non hanno completamente superato il loro dolore, o in attesa che si compiaun qualche evento?

    R.- La risposta immediatamente detta: s. una scelta di vita chefa lo spirito. Naturalmente le scelte possono essere molte. Alcune volte lofanno perch i loro cari soffrono e li tengono legati a loro; altre voltedecidono di rimanere perch convinti di essere sempre vivi in funzione dellamateria. Alcuni sono convinti che vivere significhi stare pi vicino alla Terra.Per loro lesistenza continuare a vivere come facevano quando erano in

    vita, cio facendo le stesse cose che facevano tutti i giorni.

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    Questo sempre esistito e continuer ad esistere per lo spirito: lanecessit quasi assoluta di credere che la vita sia solo quella terrena.Comprenderai che questa una fase quasi involutiva per uno spirito. Quando

    invece in fase evolutiva, non vede quasi lora di venir via dalla Terra. Poteteaffermare voi di desiderare di voler lasciare la Terra e cos il corpo? Quantidi voi sono in grado di fare questa scelta? Credo pochi.

    Quindi, ripeto, sono tanti i motivi per cui lo spirito decide dicontinuare a vivere vicino alla Terra. Queste fasi comunque, ritornando alconcetto dellassenza del tempo, sono tutte relative. Capisco che per voi nonsia di facile comprensione quello che diciamo, dal momento che avete untrascorrere ben preciso di secondi, di minuti e di ore. Per noi, non esistendo

    il tempo, difficile quantificarlo. Ecco perch laltra volta ebbi a dire cheleterno presente doveva essere spiegato pi ampiamente. Cio, vivere ineterno presente non significa necessariamente essere evoluti, in quanto nellanostra dimensione tutto un eterno presente anche se da alcuni non vienepercepito.

    D.- Se abbiamo ben capito, la nostra anima si dissolve dopo aver trasferito alnostro spirito le informazioni sullultima nostra esperienza terrena. Quando questo

    processo non avviene, sarebbe perch, per un eccessivo attaccamento alla Terra, le entitdefunte non si liberano del corpo eterico e continuano a interagire coi viventi. cos? Esono queste entit che talvolta si manifestano e che si chiamano fantasmi?

    R.- Questa volta non rispondiamo con un semplice s. Vedete, statodetto che quando si ritorna, una volta verificata lesperienza ultima, lanimaritorna allo spirito. In quel momento esiste lo spirito nella sua essenza evolutiva.Se uno spirito , come stato detto, poco evoluto, sar sua scelta rimanere a

    vivere vicino alla Terra. Ma in questo caso lanima, terminata lesperienza

    terrena, cessa nel momento in cui risucchiata, riassorbita dallo spirito.Quindi non un fantasma. Si tratta comunque di una parola poco

    educativa per voi, di un linguaggio che deve essere superato. Lo spirito sideve sempre considerare come luce. La luce la si pu vedere sotto forma diimmagine, da parte di chi, come voi, ne ha bisogno. Per noi invece lespressione di una vibrazione e trasmissione di luce. Quindi non mailanima che si manifesta, ma lo spirito. Questa spiegazione potete noncondividerla, come non condividevate quanto abbiamo detto sul rapporto

    fra Ges e Giuda (si veda la scheda seguente) e come tante altre conoscenze

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    che avevate come patrimonio della vostra cultura terrena. Se non vi aprite adaltre visioni rimarremo fermi su concetti arretrati e involutivi, espressi contermini obsoleti.

    Per favorire la comprensione del concetto del rapporto tra Ges e Giuda ucciso e uccisore(5), riporto di seguito lintroduzione delle entit riferita aquesto argomento. Per un approfondimento, si veda il libro Nel Triangolo il

    Mistero alle pagine 30 e seguenti.

    D.- Se lanima, nellesperienza terrena, non ricambia lamore che gli vienedato da altri, non fa certamente unesperienza damore.R. Come si pu pensare che un fratello che vive la vita terrena non faccia

    esperienza di amore? Ogni atto della nostra vita spirituale un atto di amore.Anche, per assurdo, quando alcuni vengono uccisi: sia lucciso sia chi uccideentrambi esprimono la loro volont con un atto, diciamo, di amore, inquanto, senza questo atto, quellesperienza non si sarebbe conclusa. Sia benchiaro, questo esempio non stabilisce una regola valida per tutti i casi, ma solo

    per alcuni.Dovete quindi pensare che ogni atto che fate sulla Terra ha un suo significato.Questo significato solo amore, in quanto, come vi stato insegnato, Dio Amore.Alcuni pensano che commettere unazione malvagia sulla Terra sia un atto dinon amore. No, lo stesso Giuda ha compiuto un atto di amore verso Ges. Visembra blasfemo questo? No, purtroppo cos, altrimenti la venuta sullaTerra dello stesso Cristo non poteva concludersi con un atto di amore. Quindi

    tra Ges e Giuda esiste, nel compimento della loro venuta sulla Terra, un attodi Amore.

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    (5) Poich viene pi volte posto alle entit largomento del rapporto tra uccisore e ucciso comeevento evolutivo, mi si lasci citare due passi del Vangelo di Luca e di Matteo. (Lc 6,35; Mt 5,44):Amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sar

    grande e sarete figli dellAltissimo; poich Egli benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

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    D.- Come avviene il processo di dissolvimento dellanima? Quando pronta ariunirsi al proprio s superiore?

    R.- Lo spirito, dopo un tempo non definito, riassorbe lanima ed

    esamina lesperienza che ha terminato sulla Terra. chiaro che uno spiritonon uguale come evoluzione ad un altro. Se fossero tutti uguali sarebbe unbel ridere sia da voi che da noi e queste parole che scriviamo sarebberosciocchezze superate. Siate certi di questo.

    D.- Alcune liturgie religiose sostengono che labbandono del corpo eterico richieda datre a sei dei nostri giorni; altri affermano che richieda un tempo pi lungo. Cosa c di vero?

    R.- Mi sembra veramente ridicolo, e dico poco, pensarla in questo

    modo, visto che vi abbiamo spiegato che il tempo per noi non esiste.Quando che lanima lascia il corpo e viene riassorbita dallo spirito? Anchequi dipende sempre dallevoluzione dello spirito, ma non poteteassolutamente definirlo in giorni. Una volta tornati, non avete pi lapercezione del mattino, del pomeriggio, della sera e della notte.

    D.- Quando parliamo in termini di apparizioni strane, di fantasmi, al di ldella terminologia le abbiamo sempre pensate come anime in pena. Cio le consideriamo

    non degli spiriti, ma delle anime che non hanno ancora trovato una loro collocazionenellaldil. Dovremmo quindi chiamarle non anime, ma spiriti in pena?R.- Questa la conferma di ci che abbiamo seminato (sento che a

    Mario non piace, sembrerebbe un elogio che ci facciamo, mentre vogliamorimanere nellumilt). Diciamo, allora, che questa la conferma di quanto viabbiamo comunicato. La divisione che stata fatta tra corpo-anima-spirito inun primo momento non era stata compresa, anzi era stata confutata, perchnon faceva parte del vostro bagaglio di conoscenze. Quando per avete

    afferrato il concetto e lo avete assimilato, accettato, condiviso, avetecompreso che lunico ad esistere lo spirito.

    Allora ribadiamo che lo spirito . Se sente la necessit dimanifestarsi ancora con un colpo, con planchette(6), o con il prendere

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    (6) Planchette: piccolo strumento ideato in Francia allepoca della massima fioritura delmovimento spiritico, utilizzato per produrre la scrittura automatica; sostanzialmente un piccolotavolino con tre gambe, due delle quali posano su rotelline mentre la terza costituita da una

    matita. Il medium pone la mano sul piccolo tavolino e lo fa muovere formando cos parole e frasi.

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    possesso di un corpo, significa che non uno spirito in fase evoluta, inquanto lo spirito, nel manifestarsi, luce.

    E qui mi potreste obiettare: Anche tu ora ti stai manifestando

    attraverso Mario e lo scritto. S, ma io ho la necessit di rispondere allavostra domanda: se lo spirito evoluto, non ha bisogno di manifestarsiattraverso il farsi vedere, cio, come tu hai detto, come un fantasma.

    D.- Ci sono trapassati che non vengono accolti da spiriti amici perch devono perpunizione, subire una fase di sofferenza, di solitudine, di buio che li faccia evolvere?

    R.- La parola punizione a noi non mai piaciuta. Parlerei invece diuna sofferenza dovuta al voler essere cos per tua scelta nella vita. Siccome la

    legge di Dio perfetta in tutte le sue manifestazioni, anche in quelle dellasofferenza giusta, in quanto solo con essa tu comprenderai quello chedovevi fare e non hai fatto. chiaro che questo stato ti porter a riflettere.

    Lentit a cui abbiamo permesso precedentemente di comunicarenon era in grado di comprendere il perch di quello stato. Oggi vi posso direche ha compreso grazie a questo contatto. Quindi, attraverso questaesperienza stata aiutata. Questi aiuti non esistono solo qui, in questomomento, ne esistono in tante altre parti della Terra. Cio si d la possibilit

    a tanti di ravvedersi.Posso cos concludere che sempre una libera scelta decidere diuscire fuori dal tuo soffrire interessandoti alla luce. Non esiste altro mezzo.Per luce intendo sapere-conoscereessere e amare la spiritualit. Tutta lanostra esistenza impregnata di spiritualit; dove non esiste, esistesofferenza.

    D.- Allora significa che non sempre c qualcuno che ci accoglie nellaldil?

    R.- Un momento: la prima fase lassorbimento della tua esperienzanello spirito. Se non avviene questo assorbimento, e fino a quando non terminato, tu non hai coscienza di essere ritornato. Tutte le altre fasisuccedono quando tu sei spirito.

    D.- Quindi si rivedono, o non si rivedono, spiriti a noi cari solo dopo che siamostati riassorbiti dal nostro spirito. Ora, questo riassorbimento, quanto immediato intermini temporali nostri?

    R.- Lo ripeto, per me immediato perch non conosco il tempo. Per

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    voi sono tanti tempi diversi quanti sono i livelli della vostra evoluzione comespirito.

    La domanda che avreste dovuto fare per ci che ho spiegato prima

    era: una volta che diventato spirito evoluto o poco evoluto, quanto la suasofferenza? Vi rispondo comunque che la sofferenza varia a seconda di ciche lo spirito doveva fare e non ha fatto. In quello stato potr rivedere o nonrivedere, in un tempo non definito, i suoi fratelli a seconda di quanto sia ingrado, o abbia il desiderio, di interessarsi alla spiritualit.

    Ora concludo il nostro incontro, miei cari fratelli, dedicato a ci cheavviene dopo la perdita del corpo, della vostra anima, ma non del vostro

    spirito che, essendo di natura divina, non pu avere un termine, in quanto. Le varie fasi dopo la morte sono importanti e rispondiamo volentieri allevostre domande su questo argomento, in quanto mi sembra che sianecessario per voi sapere che tutto non finisce con la fine del corpo. Cos vipotrete preparare sia a lasciare i vostri cari, sia a continuare il percorsoevolutivo una volta lasciato il corpo.

    Le nostre comunicazioni hanno questo fine. Ad alcuni possono nonsembrare utili in quanto preferiscono, pur convinti che esiste un aldil, non

    parlarne finch vivono sulla Terra. Noi e voi che siamo qui riuniti pensiamoinvece che sia utile e quindi continuiamo a trasmettere la musica che ci vuoleper far vibrare i nostri spiriti. Serve la musica (intesa come vibrazione), nonesiste altro mezzo per farvi sentire la luce divina.

    Il medium stanco e nel rispetto sia del suo spirito, sia del suo corpoche per il momento racchiude la sua anima, chiudiamo la trasmissione dellaluce che viene trasfusa in questo luogo sempre pi pieno di certezze, almenolo speriamo. Vi salutano i fratelli della luce: pace a tutti.

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    Mi manca il coraggio di dirvi cose importanti ed interessanti. Poichlo scopo della vita terrena, per me che sono tra voi, esiste ancora. Non mipermettono di rispondere adeguatamente alle vostre domande. Quindi hoancora la visione di una frazione del tempo, ma momentanea, in quantoattualmente, per me, non ancora avvenuto il passaggio al nuovo venire.

    La comunicazione a questo punto si interrompe ed interviene unaltra entit.

    Lentit che ha comunicato trapassata da poco e la sua visione limitata alla vostra dimensione. Miei cari fratelli, grazie per essere qui presentiin questo eterno presente. Se foste in grado di comprenderlo in ogni essere

    vivente e non vivente, avreste la coscienza assoluta. Andiamo quindi, conpazienza ed amore fraterno, a dialogare con voi e avremo tanti chiarimenti inpi su questi argomenti, fatemi dire, interessanti. Sono sicuro che sonointeressanti per voi in questo momento, e lo saranno in futuro per tutti

    coloro che si interesseranno alla visione spirituale.

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    Lumilt unerbache non cresce

    nel giardino dei saccenti.

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    Si apre quindi il sipario, come si dice, ed entriamo in quello che pervoi , per il momento, non luce, ma il buio della conoscenza. Cercate dunquedi immaginare che da questo momento il sipario si apre e voi non vivete con

    il corpo, ma siete nella dimensione dopo il trapasso.Le domande che farete devono mirare ad acquisire questa precisaconoscenza, cio: nel momento in cui mi trover al di l del sipario, cosaavr?

    D.- Ci sembra che vi sia contraddizione fra alcune risposte che ci avete datoriguardo alle fasi dellassorbimento dellanima da parte dello spirito e dellesamedellesperienza vissuta sulla Terra. In un caso ci avete detto che lo spirito, dopo un tempo

    non definito, riassorbe lanima ed esamina lesperienza che ha terminato sulla Terra; inun altro caso, che lo spirito non riassorbir lanima se non dopo aver esaminato la suaultima esperienza. Qual lesatta sequenza in queste fasi dopo la morte?

    R.- Bene, se dicessi che sono tutte e due esatte, voi giustamentedireste: non cos che si risponde, dovete essere pi chiari. Sappiate cheognuno di voi e ognuno di noi vive fasi diverse, in quanto ci che , nonci che dovrebbe essere, cio con la coscienza di un s spirituale assoluto.

    Tutte e due le riposte quindi sono esatte, e non contraddittorie, dal momento

    che gli stati di sentire delle due entit che hanno risposto sono diversi. Eccolinteressante lavoro, a mio giudizio, che stiamo facendo. Cio una verit valida soltanto quando tale verit fatta propria.

    Prendiamo un esempio molto calzante. Quanti di voi credonofermamente che si continua a vivere dopo il trapasso? C chi laccetta elafferma per fede; chi per delle piccole testimonianze avute; chi, come voi,perch vivete questo genere di esperienze, chi in un modo e chi in un altro.Ma la verit certa e assoluta solo una: noi esistiamo e abbiamo la certezza

    della nostra sopravvivenza solo dopo aver lasciato il corpo. Arrivate a questaverit: dopo aver lasciato il corpo non tutti abbiamo la stessa visione e lastessa conoscenza.

    Pertanto, quando si chiuder il sipario, come vi esprimete voi, ma ioaffermo che il sipario si aprir alla vera vita, avrete tante visioni diverse perci che siete stati in vita sulla Terra. Mi sembra di essere stato chiaro. Lacontraddizione, se veramente la vuoi vedere, perch tu non tieni conto delladiversit di ogni essere vivente che, se pur un essere cosciente spirituale

    uguale a tutti, in quanto originato dalla stessa sorgente, non ne cosciente

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    consapevole. Pertanto le sue informazioni si basano su ci che in quelmomento.

    Diciamo, quindi, per concludere: alcuni non hanno bisogno di

    verificare lultima esperienza terrena per essere assorbiti dallo spirito, inquanto la loro vita stata vissuta spiritualmente. Mentre altri, che sono in unafase intermedia, devono rimanere in attesa e verificare la loro ultimaincarnazione.

    Se ti fa piacere, questa fase pu essere definita come un purificarelanima dopo lultima esperienza terrena.

    D.- Il momento di purificazione avviene dunque prima che lanima sia assorbita

    dallo spirito?R.- Ho spiegato che se uno spirito evoluto, come ad esempio Ges,non ha bisogno di essere assorbito, poich anche quando vive nel corpo egli cosciente gi di essere spirito. Quindi, nel momento del trapasso, non habisogno di valutare la sua esperienza, in quanto egli spiritualmentecosciente. Per le altre entit, invece, si ha la necessit di valutare la loroesperienza prima di ritornare allo spirito. Se la fase di valutazione vicina alla

    visione terrena, chiaro che rimarr in uno stato di attesa ecco il tempo

    - in condizioni di sofferenza, per non aver compreso ci che doveva farequandera nella vita terrena; successivamente sar aiutato dai fratelli perriprendere il percorso dellevoluzione.

    D.- Per chi ha bisogno di purificarsi, la scelta dello spirito di reincarnarsi avvienequando lanima non ancora riassorbita da esso?

    R.- Per alcuni che sono coscienti di poterlo fare s; nel caso di altrinon coscienti di poter decidere, la risposta no. Tuttavia saranno sempre

    aiutati da fratelli per una eventuale futura esperienza. Chiariamo che usotermini vostri. Futura esperienza in contraddizione con quanto si dicequando poi si parla di eterno presente. Come vedete, dipende tutto dal vostroe dal nostro sentire.

    D.- Per chi non spiritualmente preparato c quindi una fase in cui si restaanima. In tale caso, come si pu, anche se aiutati da spiriti guida, decidere di reincarnarsi?

    Non ci si pu reincarnare come anima, ma si deve per forza tornare ad essere spirito.

    cos?

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    R.- Certo, quando abbiamo permesso di comunicare con voi a quelfratello che viveva quella sofferenza, in quello stato non pu certo pensaread una prossima incarnazione. Deve prima liberarsi da quel fardello che lo

    opprime. Aiutato successivamente dai fratelli, ritorna al proprio spirito e sololo spirito decider se in grado di pensare ad una prossima incarnazioneoppure no. Anche qui deve essere chiara una cosa: non mai lanima chedecide, o aiutata a decidere, per una futura esperienza sulla Terra, ma tutto sempre subordinato allo spirito. Lanima finisce di esistere, sia se soffre, siase non soffre, quando ritorna allo spirito. Tutto subordinato al grado dielevazione e del sentire del proprio spirito.

    D.- Quellentit che provava tanta sofferenza, era unentit spirito o anima?R.- Era unanima sofferente. Quando lanima finisce lesperienzaterrena, deve verificare il suo stato, ma rimane sempre collegata, comeabbiamo detto, allo spirito. So che per voi difficile capire questo processo,come del resto non facile capirci quando parliamo di eterno presente eaffermiamo che il tempo non esiste.

    Vediamo di chiarire: non esiste separazione tra il corpo, lanima e lospirito, ma sono stati di sentire diversi. Se uno dice che lanima che ha delle

    manifestazioni, giustamente pensate che lei viva da sola e che lo spirito stia lad aspettare le notizie attraverso una trasmissione di onde. Invece tutto uninsieme e voi fate fatica a comprendere che tutto ci che avviene un'unicarealt spirituale. Se voi continuate a frazionare, a considerare separati lunodallaltro il tempo, il corpo, lanima e lo spirito, ogni spiegazione diventasterile e non porta da nessuna parte.

    Quando vi diamo spiegazioni, dovete tener presente che sono dateper far capire ai vari sentire che esistono sulla Terra; ecco perch il lavoro che

    si fa insieme serve sia a voi che a tanti altri fratelli.Aggiungo una cosa che a voi pu sembrare superflua, ma che per me

    verit. Quando qualcuno legge i nostri messaggi, vi assicuro che ognuno,leggendo, comprende a seconda del suo stato dessere. Eppure, per comesono stati scritti, sembrerebbe che la comprensione degli stessi dovrebbeessere per tutti uguale. Non cos. Perci le spiegazioni che stiamo dandohanno tante sfaccettature che arriveranno a tanti fratelli con sentire diversi,e che vivono tra voi, porgendo loro le risposte che hanno necessit di avere.

    Altrimenti il nostro e il vostro dire sarebbe superfluo.

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    Ho detto il vostro dire, come il nostro dire, in quanto le vostredomande sono il vostro dire e le risposte il nostro dire.

    D.- In precedenza parlavamo di morti improvvise, per calamit od altro. Voiaffermate che possibile che qualcuno ignori, per un periodo anche prolungato, che il suocorpo morto e quindi possa rimanere nellaldil in uno stato di disorientamento. Questostato di disorientamento di anima errante o di spirito errante? Anche perch, se fossespirito errante, come potrebbe ignorare che il suo corpo morto?

    R.- giusto che tu faccia questa domanda. Diciamo che perunanima che abbandona la vita terrena in seguito a una tragedia, unauccisione, una calamit, un terremoto, un incidente, vale anche per lei il

    principio della sua evoluzione spirituale. Se uno spirito evoluto, lanima sarassorbita immediatamente; se invece unanima facente parte di uno spiritonon evoluto, non sar preparata e vivr una fase di disorientamento. statoper anche detto che nella sua piena libert decidere cosa fare. Comunque,successivamente, verranno fratelli in suo soccorso.

    D.- Le entit che vengono in soccorso, vengono quando lanima stessa che chiedeaiuto o quando le entit capiscono che il momento di intervenire?

    R.- La risposta vale sia per voi, quando chiedete aiuto, e sia qui.Nessuno viene lasciato solo, ma ci deve essere una richiesta fatta da chi habisogno di aiuto. Quando si sente che unentit, un fratello, chiede aiuto,dovete credermi, tanti esseri di luce sono pronti a correre vicini a voi.Naturalmente sto usando il vostro linguaggio; nel mio linguaggio potrei direche siamo vicini a voi come nemmeno immaginate. Esseri di luce che hannola gioia di accorrere in aiuto a quanti soffrono.

    Naturalmente non tutti, sia da voi che da noi, hanno questa certezza

    di poter essere aiutati e quindi alcune volte non lo chiedono. Importante pensare che tutti vengono aiutati. Lo siete e lo siamo continuamente, inquanto lEsistente sempre in noi e non ci abbandona mai.

    D.- Lo spirito che ci pu aiutare quando siamo in difficolt nellaldil lo stessospirito che ci aiuta quando viviamo sulla Terra?

    R.- Ognuno, secondo ci che e ci che diviene, ha la sua guida.Se dicessi che noi ora siamo pi elevati, sembrerebbe un volersi elogiare.

    Le entit comunicanti dei primi messaggi erano elevate anche loro, ma in

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    affinit con chi riceveva determinati messaggi.Successivamente vi siete interessati ad altri argomenti, il vostro

    sentire si ampliato e altri fratelli si sono succeduti, e cos via fino ad ora.

    Tuttavia, devo ribadire, non per elogiarvi ed elogiarci: si cambiato mododi vedere le cose; sentite cio una vibrazione diversa. Voi siete stati abituatiad ascoltare la musica con altre vibrazioni. Ecco quindi che, sia da voi sia danoi, ci sono fratelli pronti a portare, sarebbe meglio dire donare, leconoscenze da essi acquisite ad altri fratelli che in questo momento sono ingrado di riceverle per affinit.

    Vi rispondo che n nella vostra, n nella nostra dimensione avrete lostesso spirito guida. Comunque oggi potremmo dire che spirito guida un

    termine improprio, in quanto non si guida di nessuno. Ognuno avr ericever da Dio la conoscenza pi consona al suo spirito. Naturalmente,questa conoscenza viene data da fratelli spirituali che hanno pi ampia la

    visione della luce.Abbiamo cambiato il termine spirito guida, cos potete meglio

    capire che la sola guida che esiste dentro di noi e sta a noi farla evolvere.

    D.- Non si ha dunque lo stesso angelo custode che ci accompagna sulla Terra,

    ci protegge con le sue ali e ci aiuta nel momento del trapasso?R.- Termine superato nei tempi e nei modi. Per vorrei dire che, seci riflettiamo, cambia poco se si afferma che ad aiutarci sono dei fratellispirituali o un angelo. Noi sosteniamo che esiste solo Dio. Langelo, i santi etutte le altre sovrastrutture, sono riconducibili ad insegnamenti dottrinali.Pur essendo la sostanza la stessa, noi preferiamo definire tutti fratelli in Dio.

    Ti sembra poco? Se credi in ci che dico, hai raggiunto la libert dipensare spiritualmente; se ti sembra esagerato, resti vincolato a degli

    insegnamenti che ti portano fuori dalla concezione spirituale libera che noiintendiamo.

    D.- Laltra volta avete detto che i bambini sono spiriti pi coscienti di noi adultie che lesperienza del ritorno nella vostra dimensione non affatto sofferenza per loro. Ci

    puoi spiegare meglio questa osservazione?R.- Certamente, ed importante chiarirlo. Voi ricordate poco della

    vostra infanzia a livello spirituale. Cio avete ricordi - almeno la maggior

    parte di voi - di una infanzia legata ai rapporti con i vostri cari, con i vostri

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    compagni di giochi e alle tante altre vicende che avete vissuto in quelmomento della vostra vita. Chi in un modo, chi in un altro. Questo periodopu durare, non per tutti uguale, fino ad una et di dieci-dodici anni.

    Invece ricordate ben poco spiritualmente, cio quel ricordo delladimensione dello spirito che la vostra anima pu conservare quando entranellesperienza terrena. Rimanendo a quanto dico, pensate che nel periododellinfanzia molti di voi continuavano ad avere contatti con la dimensionelasciata e, credetemi, alcuni, sapendo ci che erano venuti a fare, avrebberopreferito il ritorno nella dimensione dellaldil.

    Anche questo, mi raccomando, vale per chi deve avere unesperienzaparticolare. Quindi per un bambino, come voi lo chiamate, che deve fare

    lesperienza di tornare, chiaro che il ritorno gioia, in quanto non hadimenticato, a differenza di voi che siete avanti con let, da dove viene.Anche qui non per tutti uguale. Mi sembra di averti spiegato:

    ditemi se sono stato chiaro, altrimenti torniamo nella dimensione senzatempo.

    D.- Quando evochiamo una persona defunta, se questa si trova in uno stato dipurificazione, si manifesta la sua anima, che non stata ancora riassorbita dallo spirito.

    Se invece tornata ad essere puro spirito, quando viene evocata riassume le caratteristichedellanima per farsi riconoscere? cos?R.- cos in parte. Anche in questo caso ci sono tante risposte. Per

    esempio, se unanima non pu rispondere, ma vuole dare conforto allepersone che soffrono per la sua dipartita, chi impedisce a fratelli di luce dirispondere, dal momento che conoscono anche cose particolari della sua vitaterrena?

    Vedete, nei primi messaggi si sono avute di queste conferme, per

    non si pu mai essere certi che lentit comunicante sia veramente se stessa.Lanima, quindi, nel momento della verifica della sua esperienza

    terrena, non deve essere disturbata; ma il dolore che si prova per chi ci halasciato spesso cos forte che viene dato un aiuto e chi lo d un fratelloche ha affinit con il trapassato che viene evocato.

    Quindi la risposta, credimi, molto vasta; andrebbe formulatasingolarmente per ognuno e per ognuno si avrebbe una risposta diversa.

    Mi sembra che il discorso per oggi sia terminato. Altri incontri ci

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    attendono e tra un incontro ed un altro saremo legati da un fascio di luce cheraggiunge ogni parte delluniverso. La pace sia con tutti, cari fratelli.

    Dai fratelli della luce.

    19 marzo 2010

    Eccoci di nuovo insieme. Dicendo questo, naturalmente, ho dato untempo. Sia perch voi eravate prima in un altro luogo e ora siete qui, siaperch noi eravamo in attesa ed ora siamo qui. Ecco che quindi abbiamointrodotto largomento del tempo, a voi cos caro.

    Miei cari fratelli, vorrei porre una domanda: credete che siano passati

    giorni prima di ritrovarci qui e che noi non fossimo sempre vicino a voi, avivere i vostri attimi, i vostri tempi? Questo il punto che dovrestecomprendere.

    Giustamente, vivendo nel luogo in cui vivete, siete immersi in attimi,in minuti ed in ore. Tuttavia questi frammenti, come vengono definiti, in cui

    voi vivete rappresentano per noi tutto un insieme di sentire. Noi possiamocomprendere e vedere contemporaneamente, nello stesso tempo, ci cheavviene domani e dopodomani. Per voi, invece, devono passare ore per poter

    vivere lesperienza che state vivendo. Sta in questo il significato del nostrodialogo: come sempre si intensifica perch voi possiate sentire, pi checapire, ci che facciamo come comunit dellaldil, come voi ci definite,per testimoniare una presenza indefinibile di non tempo.

    Come sempre abbiamo dato chiarimenti e cos continueremo a darlinel vostro avvenire: vostro, perch noi siamo al di fuori della vostradimensione e percepiamo tutto senza frammentazioni temporali.

    Per quanto riguarda i concetti espressi da altre entit(7), dovete

    comprendere che tutto ha un significato profondo. Scegliere il metodo diinsegnamento prerogativa del maestro. Spetta agli allievi seguire il maestroa loro pi confacente. Tuttavia, come vi stato gi detto, qui nessuno si puerigere a maestro, altrimenti mancherebbe la necessaria umilt. Inoltre vi stato detto che lunico vero maestro che dovete accettare in voi stessi. Solo

    voi siete i veri maestri. Qui ci sono fratelli di luce che, ognuno per la sua

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    (7) Prima di iniziare lincontro, i partecipanti discutevano sulle differenze di stile e di contenuto

    riscontrate nei messaggi di altre entit.

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    elevazione, donano ci che sanno, consapevoli per che si tratta di una veritapprossimata. Pensate a quante verit avete ricevuto e credevate sagge,complete, e invece oggi le reputate superate. Tuttavia sono servite a voi e

    serviranno ad altri.Se esistono altre verit che potete ricevere, perch non percepirle?Sta solo a voi continuare il cammino della conoscenza, che comunque nonpotr mai essere assoluta, fino a quando avrete bisogno di venire a vivere sulpianeta Terra.

    Mi sembra di aver introdotto il discorso per questa sera. Ci dispiaceche non siano presenti alcuni nostri cari fratelli ma, c