Tutela e valorizzazione dell’ambiente marino-costiero Attività di monitoraggio costante che si...

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Tutela e valorizzazione dell’ambiente marino-costiero Attività di monitoraggio costante che si avvalga di biomarkers precoci ed innovativi Necessità di interventi di conservazione e recupero Accurata conoscenza della biodiversità esistente e dei meccanismi fisiologici e molecolari di adattamento all’ambiente marino

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Tutela e valorizzazione

dell’ambiente marino-costiero

Attività di monitoraggio costante che si avvalga di biomarkers precoci ed innovativi

Necessità di interventi di conservazione e recupero

Accurata conoscenza della biodiversità esistente e dei meccanismi fisiologici e molecolari di adattamento all’ambiente marino

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Biodiversità degli ambienti acquatici: i vegetali acquatici

Alghe Protisti

Piante Fanerogame marine

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Alghe Planctoniche(forme “galleggianti”) diatomee

cloroficee

crisoficee

Biodiversità degli ambienti acquatici: i vegetali acquatici

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Alghe Bentoniche(a contatto con il substrato)

rodoficee

feoficee

Biodiversità degli ambienti acquatici: i vegetali acquatici

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Piante Fanerogame marine

Cimodocea nodosa

Posidonia oceanica

Foto Riolo F.

Biodiversità degli ambienti acquatici: i vegetali acquatici

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Valido strumento per monitoraggio ambientale

Posidonia oceanica: sentinella ambientale

La presenza di praterie estese e dense è un parametro di buona qualità ambientale

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Valido strumento per monitoraggio ambientalein campo ecotossicologico

Posidonia oceanica: sentinella ambientale

P. oceanica è sensibile e/o tollerante ad alcuni inquinanti (metalli o elementi in traccia)

usata come biondicatore per stabilire lo stato di contaminazione

Cozza et al..

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Le comunità algali come sentinelle ambientali

1. determinare stato di qualità 2. Monitoraggio e prevenzione fioriture alghe tossiche

Cozza et al..

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Il fenomeno interessa il 53% della costa in studio.

EROSIONE COSTIERA

Foto T. Mingozzi

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PROBLEMATICHE DI CONSERVAZIONE

Le spiagge sono un delicato ambiente naturale (il confine delle terre), …

(foto T. Mingozzi)

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PROBLEMATICHE DI CONSERVAZIONE

…continuamente modellato dal vento e dal mare…

(foto T. Mingozzi)

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….dove la vita di piante ed animali richiede straordinari adattamenti a condizioni ecologiche estreme (aridità, temperatura, salinità…).

(foto T. Mingozzi)

PROBLEMATICHE DI CONSERVAZIONE

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(foto T. Mingozzi)

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Dune e retrodune

Zona dunale: ecotono di transizione di grande importanza ecologica

Euforbia Paralias(Euforbia delle spiagge)

Agropyretum juncei(Gramigna delle spiagge) Xanthium italicum

(Lappolone)

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Dune in regressione: sofferenza della vegetazione psammofila e alofite

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Le plurimillenarie attività antropiche hanno determinato il degrado della macchia mediterranea, concorrendo al dissesto idrogeologico di molti tratti di costa e rendendo i litorali terreni marginali a rischio di erosione e desertificazione.

macchia degradatamacchia ben conservata

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La macchia mediterranea rappresenta la vegetazione caratteristica delle coste calabresi. Essa è costituita da arbusti, in prevalenza sempreverdi, che danno luogo a formazioni fitte ed intricate che, in condizioni ottimali, possono raggiungere anche i 5 metri di altezza.

Essa rappresenta un bene ambientale ed economico

di notevole portata

La maggior parte delle zone di macchia mediterranea si sviluppa sui declivi che collegano il mare alle colline: si tratta di terreni prevalentemente rocciosi, con suolo poco profondo e soggetto ad un rapido drenaggio, su cui le formazioni vegetali della macchia svolgono una funzione importantissima di difesa del suolo dalla erosione da parte degli agenti atmosferici, assicurando un'efficace regolamentazione idrogeologica

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Specie spontanee tipicamente mediterranee sono largamente utilizzate in differenti settori: alimentare, medicinale, cosmetico ornamentale

Rosmarinus officinalis

Myrthus communis

Thymus capitatus

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Cystus incarnatus

Cystus monspeliensis

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Helichrysum italicum

Juniperus phoniceaJuniperus phonicea

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Obiettivo

riqualificare il paesaggio costiero mediante la propagazione di specie autoctone.

Olea europaea L. subsp. oleaster Hoffm. Et Link (Oleastro): potrebbe essere usata con successo per il consolidamento di suoli sabbiosi, come barriera frangivento a protezione dei coltivi prossime alla costa e per rinverdire pendii rupestri deturpati dal fuoco.

Capparis spinosa L. (Cappero spinoso): dato l'enorme sviluppo delle radici e la sua rapida capacità tappezzante potrebbe essere utilizzata, con successo, per il consolidamento dei versanti argillosi ad elevata erosione ed in situazioni di elevato stress idrico.

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Obiettivo

riqualificare il paesaggio costiero mediante la propagazione di specie autoctone.

Silene nicaensis L. :circa 500 ssp, bacino Mediterraneo fino alle regioni temperate settentrionali; piante da giardino, annuali erbacee, ma anche psammofile, (di sabbia);Il genere presenta alcune specie e/o genotipi mettalotolleranti atti al ripristino di ambienti molto degradati

Piante psammofile (che crescono sulla sabbia)

Cozza et al..

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Attività previste

Riserva Naturale della Foce del Crati

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1° FASE - Sperimentazione in laboratorio

Attività previste

Verifica e potenziamento della capacità di propagazione per via vegetativa

Verifica della potenzialità germinativa dei semi e conservazione del germoplasma

Verifica e potenziamento della capacità di propagazione per via vegetativa

Selezione di specifici genotipi, particolarmente idonei ad essere utilizzati in interventi di ripristino

Bitonti et al..

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Attività previste

Esperienze pilota di reimpianto di essenze della macchia mediterranea in due siti SIC, ubicati nella provincia di Cosenza

Scogliera dei RIZZI Cetraro

2° FASE - Sperimentazione in campo

QuickTime™ e undecompressore TIFF (LZW)

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Laboratorio di Biologia Marina

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•Provincia di Cosenza: “Progetto di riqualificazione naturalistica di ambienti costieri della provincia di Cosenza contro il rischio di erosione e desertificazione”

•Fondi ex- 60% di Ateneo

I Progetti

Dipartimento di ECOLOGIA

UNIVERSITA’DELLACALABRIA

Dipartimento di ECOLOGIA

UNIVERSITA’DLLA

CALABRIA

Prof.ssa M.B. BitontiProf.ssa M.B. Bitonti

Prof.ssa R. CozzaProf.ssa R. Cozza

Dr.ssa A. ChiappettaDr.ssa A. Chiappetta

Dr.ssa L. BernardoDr.ssa L. BernardoDr. L. BrunoDr. L. Bruno

Ricercatori coinvolti Contrattisti di ricerca

Dr.ssa C. GagliardoDr.ssa C. Gagliardo

Dr.ssa A. MutoDr.ssa A. Muto