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SI VIAGGIARE 2 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta3

Sommario

TURISMO SOCIALE E COMUNITA’ LOCALE 3

PRESENTAZIONE 5

BIBLIOGRAFIA 7Parole chiave ................................................................................................7

Testi...............................................................................................................8

LEGISLAZIONE 57Parlamento europeo: sintesi .......................................................................57

Legislazione nazionale................................................................................64

Legislazione regionale ................................................................................77

TURISMO SOCIALE E ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO LIBERO 101

documento pubblicato nel settembre 2005

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SI VIAGGIARE 2 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta3

Il turismo è un fenomeno di massa che coinvolge milioni di persone per periodi più o meno lunghi, e viene interpetrato ormai come un elemento importante nella vita della persona. Il turismo è, perciò, un settore che, adeguatamente sostenuto e correttamente indirizzato, può rappresentare un risorsa di tutto rilievo nell’economia di un paese. D’altra parte, le crisi che attraversano il pianeta, non ultime le guerre e il terrorismo, hanno provocato e continuano a provocare grosse flessioni nella domanda ed elementi di difficoltà per gli operatori e le aziende.Altresì, la consapevolezza che il fenomeno turistico possa prosperare, superando preconcetti e ostilità, è fortunatamente sempre più diffusa così come la coscienza della necessità di rispettare l’ambiente sociale, culturale e fisico che si ad incontrare.Partendo da questi assunti, e dall’esigenza di sostenere il settore come “antidoto” alle paure e al rinascere di pregiudizi, si è avviato tra gli operatori più attenti una riflessione ampia e articolata sul settore, con particolare riguardo al TURISMO SOCIALE. TURISMO SOCIALE, con tale definizione vogliamo individuare quei flussi turistici generati dal movimento di gruppi organizzati composti prevalentemente da individui con caratteristiche socio-demografiche e/o socio-economiche omogenee. Quindi, a nostro modo di intendere, il fenomeno del turismo sociale è costituito da alcuni target ben tipicizzati quali i disabili e le persone anziane, le organizzazioni del tempo libero, Enti religiosi, i giovani e le scuole, le famiglie e i piccoli gruppi di ecoturisti, i nuovi viaggiatori. Inoltre, studi ed esperienze hanno mostrato i pericoli di un turismo invadente e non pianificato nei confronti sia della natura sia delle popolazioni locali. S’intende, quindi, puntare l’attenzione su ciò che non abbia effetti negativi sulla realtà delle aree visitate, un turismo responsabile e sostenibile (solidale, culturale, alternativo), un turismo dell’incontro. Un turismo che tuteli l’ambiente e sostenga lo sviluppo e il benessere delle popolazioni locali, soddisfacendo la curiosità dei turisti, per migliorare la qualità della vita sia di chi visita sia di chi accoglie. La realizzazione del nostro Progetto è fondata sullo sviluppo delle migliori competenze imprenditoriali della nostra comunità regionale: finalizzata alla crescita, al sostegno e alla promozione della qualità operativa delle nostre imprese ed organizzazioni per il Turismo Sociale.Si tratta di un processo complesso che non riguarda solo la sostenibilità delle iniziative e la qualità di prodotti e servizi ma anche l’interazione tra i diversi attori coinvolti, l’adozione di strumenti nuovi, le tecniche di comunicazione e di approccio al consumatore-cliente, le attività di marketing territoriale e, più in generale, lo sviluppo territoriale nel suo insieme: PER UN TURISMO DELLO SVILUPPO (locale e sostenibile ambientalmente e socialmente).La capacità del turismo di mobilitare, intorno ad un’unica risorsa, una molteplicità di attività economiche, con importanti ricadute sull’intero sistema, deve far sì che il ruolo delle Istituzioni pubbliche presenti sul territorio sia sempre più spostato da una prospettiva di accoglienza del turista, incentivazione alle imprese e tutela delle risorse, verso un ruolo attivo di creazione, in sinergia con gli attori economici, di prodotti turistici intorno a quelle potemmo chiamare identità territoriali.Questa nuova, e più completa, percezione del turismo porta ad affrontare nuovi confini e nuove dimensioni strategiche del turismo. Ciò significa introdurre comportamenti, scelte, azioni operative in grado di fare dello sviluppo turistico un elemento di sviluppo e non di crisi delle comunità riceventi.La sostenibilità e lo sviluppo locale di azioni integrate nel settore del mercato turistico sono temi complessi su cui sempre di più si riscontrano ampie convergenze. Va detto però che le difficoltà maggiori si incontrano nel momento di tradurre queste consapevolezze in fatti e progetti concreti. Per questo si intende presentare questo Progetto, che presenta caratteristiche tali per poter recepire i principi precedentemente elencati e per concretizzare una esperienza-pilota, alla quale concorrono diversi soggetti allo scopo di affermare un’innovativa offerta turistica valdostana.Il TURISMO SOCIALE può rappresentare un’occasione unica per privilegiare i servizi alla persona, per il rispetto dell’ambiente e delle diversità culturali delle comunità locali di accoglienza, per valorizzare il patrimonio di ogni territorio, per incentivare la crescita economica e occupazionale.

TURISMO SOCIALE E COMUNITA’ LOCALE

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SI VIAGGIARE 4 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta5

Gli elementi più interessanti di quest’idea progettuale sono:• il profilo fortemente locale, orientato al coinvolgimento di soggetti locali diffusi sul territorio per

attivare una cooperazione produttiva, che può e dovrà determinare un forte vantaggio competitivo rispetto ai servizi attualmente esistenti nei confronti di quella fetta di mercato alla ricerca di esperienze più autentiche;

• l’interazione tra Uffici e Servizi dell’Amministrazione pubblica, tra Imprese profit e Terzo Settore, tra offerta turistico-ricettiva e turista.

Giovanni ScarpettiCoordinatore del Progetto Turismo Sociale

TE.SE.O per Trait d’Union - Consorzio Regionale Cooperative Sociali

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SI VIAGGIARE 4 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta5

Il manuale che segue è dedicato a chi, a vario titolo, si trova ad operare nel settore turistico. Da una parte, si tratta di uno strumento che si pone l’obiettivo di sviluppare al meglio il capitale culturale degli operatori, oggi praticamente costretti, per puntare a generare valore, a confrontarsi con aspetti sempre meno materiali del loro lavoro (necessità di pensare e realizzare nuovi modelli organizzativi, di operare in contesti turbolenti, di confrontarsi con paradigmi emergenti, con i concetti di sviluppo locale, di sostenibilità ecc.).Su un altro versante, il testo vuol essere una piccola guida per orientarsi nella corposa mole legislativa europea, nazionale e regionale, offrendo indicazioni a chi è alla ricerca di spunti operativi e progettuali in ambito turistico o a chi è interessato ad approfondire le basi giuridiche sottese alla propria professione.Per chi scrive, il manuale si pone invece come risultato (provvisorio) di un viaggio1, finendo dunque in un certo senso per fare tutt’uno con l’oggetto di cui tratta e aprendosi così al significato di quel “turismo dell’incontro” a cui proprio gli operatori valdostani stanno dando vita. Incontro che presuppone sorprese, dettate nel nostro caso dallo scoprire, da profani, dei sostanziali cambiamenti che i concetti e le pratiche del turismo sociale hanno subito negli ultimi decenni paradigmaticamente passando da un turismo ideologicizzato e per categorie protette ad un turismo più “sofisticato”, complesso e plurale. Da qui la necessità di aprirsi a nuove pratiche, a porre attenzione all’offerta, ai contesti (territoriali e sociali, normativi e politici), alle esigenze del singolo insieme a quelle delle comunità. Un allargamento dei propri confini, dunque, che per il Turismo Sociale significa, tra le altre cose, anche confrontarsi strettamente con il turismo tout court. Confronto non privo di rischi, se si vuole, come è nel nostro mandato, cercare di rispondere a pieno alla domanda su quale sia, oggi, il valore che il Turismo Sociale può offrire; semplicemente una nuova strategia di mercato? O piuttosto volano per una nuova sensibilità che rilanci una sfida al mercato generando tuttavia anche un valore economico?Torna così l’obbligo di un allargamento di orizzonte, come operazione culturale ma massimamente pratica e operativa, che faccia sua la necessità di collaborare, di fare sistema, di essere solidali, di garantire quadri istituzionali attenti e di muoversi sul mercato in modo intelligente2.Qualche parola ancora sul metodo seguito nella scelta e nella composizione del testo.Nella prima parte di trova una bibliografia ragionata, composta da libri, guide e tesi opportunamente schedati. Si tratta di massima di materiale reperibile presso le biblioteche valdostane (per questo, accanto alla categoria soggetto da noi compilata, si trova anche il soggetto così come indicato nel motore di ricerca della biblioteca regionale di Aosta) o, in qualche caso, di materiale disponibile presso gli enti che hanno animato i Tavoli e i Laboratori del progetto Teseo.I libri offrono una panoramica delle più recenti pubblicazioni nei diversi segmenti che compongono il Turismo sociale, ma non mancano, per quanto detto in precedenza, testi a carattere antropologico e sociologico, così come libri relativi al management e alla gestione di imprese turistiche.Le guide sono state scelte in base all’originalità e alla centralità dei temi trattati (ospitalità, accessibilità, sostenibilità ecc.) per il Turismo Sociale.Le tesi riguardano più strettamente la Valle d’Aosta e risultano a nostro avviso particolarmente interessanti, riuscendo il più delle volte a riassumere i cambiamenti paradigmatici e calandoli strettamente nella realtà regionale.Le pubblicazioni sono precedute dalle cosiddette “parole-chiave” (accanto alle quali è indicato il numero della relativa scheda-testo), che dovrebbero facilitarne la consultazione e sono suddivise in due gradi categorie: “Tipologie del turismo” (per testi che trattano di particolari segmenti turistici) e “Organizzazione del turismo” (per testi che trattano degli aspetti manageriali e organizzativi). La legislazione è raggruppata in modo piramidale: il contesto europeo, la legislazione nazionale in vigore, quella regionale.In particolare, ci si è soffermati sulla legge 29 marzo 2001, n. 135, norma quadro che ha riformato la legislazione nazionale del turismo, evidenziandone le novità introdotte e riportandone il testo completo.

PRESENTAZIONE

1 Cfr. Michela Bianchi, L’arte del viaggio – ragioni e poesia di un turismo sociale sostenibile2 Cioè stabilendo legami, relazioni, come pratica e come metodo

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SI VIAGGIARE 6 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta7

La parte normativa regionale è invece seguita da un paragrafo che brevemente illustra il senso delle politiche pubbliche nella regione nel tempo (ecco perché compaiono nel catalogo delle leggi regionali anche normative non più in vigore…) e dal testo della Riforma dell’organizzazione turistica regionale.Una terza parte avrebbe dovuto concludere il manuale. Un questionario esplorativo è stato in effetti costruito ed inviato a numerosi operatori del settore, ma la scarsità dei risultati raccolti (con la necessità di ulteriori e differenti azioni di coinvolgimento) non ne hanno permesso, al momento un’elaborazione significativa né, tantomeno, la pubblicazione, riservandosi comunque sia di farlo in un futuro aggiornamento.

Christian De MasiJean-Paul TournoudCuratori del manuale

Bibliografia• Bianchi M., L’arte del viaggio – ragioni e poesia di un turismo sociale sostenibile, MC Editrice,

Milano, 1998• Canestrini D., Zig-zag. Culture e pratiche di ecoturismo, MC Editrice, Milano, 2005• Cnel, Turismo sociale, nuovi paradigmi e nuovi tracciati di sviluppo, Roma, 2004

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SI VIAGGIARE 6 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta7

Parole chiavea) Tipologie del turismo

• Turismo accessibile (9, 14, 18, 33, 40, 45, 46)• Turismo alternativo (2, 6, 11, 12, 13, 34, 44, 45)• Turismo didattico (10, 17, 29, 35)• Turismo giovanile (17, 18, 44, 46)• Turismo interculturale (2, 44)• Turismo religioso (33)• Turismo responsabile (1, 26, 43)• Turismo rurale (8, 12, 26, 33, 39, 42)• Turismo sostenibile (3, 20, 33, 41, 43)

b) Organizzazione del turismo • Gestione (18, 25, 28b, 32, 46)• Marketing (5, 18, 21, 22, 23, 24, 25, 28b, 46)• Modelli di ospitalità (19, 32, 36)• Orientamento professionale (4, 15, 37, 39)• Politiche culturali (3, 7)• Politiche del lavoro (7, 27, 28, 28b, 31, 38, 39)• Pratiche culturali (30, 36)• Turismo in Valle d’Aosta (7, 12, 14, 16, 18, 21, 22, 24, 27, 28, 28b, 31, 37, 38, 39, 41)

BIBLIOGRAFIA

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SI VIAGGIARE 8 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta9

Andare a quel paese – Vademecum del turista responsabile ............................................................10

Avventure Interculturali – Il turismo alternativo nell’era della globalizzazione. Il caso di Avventure nel Mondo ................................................................................................................................................11

Cantiere Cultura. Beni culturali e turismo come risorsa di sviluppo locale: progetti, strumenti, esperienze. .........................................................................................................................................12

Come entrare nel mondo del turismo.................................................................................................13

Comunicazione e marketing, nuove idee per la formazione turistica ................................................14

Dormire con poco...............................................................................................................................15

Famiglia, imprese e occupazione - Uno studio qualitativo sul mercato turistico in Valle d’Aosta .....16

Guida al bioagriturismo ......................................................................................................................17

Guida al turismo accessibile ..............................................................................................................18

Guida al turismo scolastico................................................................................................................19

Guida alle vacanze alternative............................................................................................................20

Guida alle vacanze d’autunno in Valle d’Aosta ..................................................................................21

Guida alle vacanze nella natura..........................................................................................................22

Guida turistica per la Valle d’Aosta per persone disabili ....................................................................23

I lavori nel turismo ..............................................................................................................................24

Il turismo valdostano oggi: stato di fatto, problemi, prospettive........................................................25

In viaggio con i figli.............................................................................................................................26

Incentive - I viaggi di incentivazione aziendale ..................................................................................27

Investire nell’ospitalità – 2° rapporto congiunturale sul mercato delle attrezzature per alberghi e pubblici esercizi 2003.........................................................................................................................28

L’arte del viaggio – ragioni e poesia di un turismo sociale sostenibile ..............................................29

L’evoluzione delle strategie pubblicitarie della regione Autonoma Valle d’Aosta dagli anni ’60 ad oggi: un esempio di comunicazione pubblicitaria ......................................................................................30

La comunicazione dell’immagine in una località turistica: la regione Valle d’Aosta tra realtà e prospettive .........................................................................................................................................31

La comunicazione turistica.................................................................................................................32

La comunicazione visiva di una regione italiana: la Valle d’Aosta......................................................33

La destinazione turistica di successo ................................................................................................34

La sfida dell’ecoturismo .....................................................................................................................35

Le agenzie di viaggio e turismo: la realtà di Aosta .............................................................................36

Le politiche pubbliche nel settore turistico: il caso della Valle d’Aosta..............................................37

Le prospettive per il rilancio del turismo montano. Alcune riflessioni a partire dall’esperienza della Valle d’Aosta.......................................................................................................................................38

Le scuole delle vacanze ....................................................................................................................39

Lo sguardo del turista – Il tempo libero e il viaggio nelle società contemporanee ............................40

Lo sviluppo del turismo in Val d’Aosta ...............................................................................................41

Modelli originali di ospitalità nelle piccole e medie imprese turistiche...............................................42

Mutamento culturale e modelli di turismo..........................................................................................43

Ospitalità di charme ...........................................................................................................................44

Per un turismo scolastico nuovo e responsabile ...............................................................................45

Progettare i servizi per l’impiego nel turismo .....................................................................................46

Specificità delle economie dei territori di montagna..........................................................................47

Studio finalizzato a definire i profili professionali carenti sul mercato locale dei comparti

Testi

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SI VIAGGIARE 8 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta9

dell’artigianato, agricoltura e servizi nei comuni della media e alta montagna relativi all’obiettivo 5B48

Turismo rurale: azioni di sistema al femminile per orientare, ricercare, migliorare, attivare una rete di esperienze - Estratto del report di ricerca..........................................................................................49

Turismo senza barriere .......................................................................................................................50

Turismo sostenibile: una ricerca qualitativa tra albergatori e turisti in Valle d’Aosta..........................51

Turismo verde 2000............................................................................................................................52

Turisti responsabili..............................................................................................................................53

Vacanze contromano..........................................................................................................................54

Vacanze diverse – Vacanze alternative per giovani e meno giovani- Vacanze accessibili anche a disabili ................................................................................................................................................55

Viaggi e turismo on line ......................................................................................................................56

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SI VIAGGIARE 10 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta11

Andare a quel paese – Vademecum del turista responsabileAutore: Duccio CanestriniData di pubblicazione: 2001 Casa Editrice: Feltrinelli N° pagg.: 190Soggetto: Turismo responsabile (Turismo/aspetti socio-culturali)

“Un rullino di pellicola fotografica costa quanto il mantenimento di una famiglia del Mali per un mese.”

“Di sicuro, il tormentone della differenza tra il banale turista e l’eroico viaggiatore, se resiste, serve a qualcosa. Per esempio a illudere la clientela, per venderle sogni.”

“Viaggiando si impara che tutti i popoli hanno torto.”

Argomenti principali:• Tourist or not tourist? Il “disagio” del turista tra consumismo e responsabilità: come i grandi numeri

del turismo distruggono le sue stesse condizioni d’essere;• L’homo turisticus: storia e antropologia del turista;• I “lati oscuri” del turismo di massa: guardare il mondo attraverso gli “occhiali rosa” della cosmetica

turistica; la “sparizione” della meta come omologazione delle specificità locali: non importa dove, basta andare (in vacanza);

• Il turismo come industria pesante: lo sfruttamento ambientale, gli effetti collaterali del turismo, la necessità di un’etica e di una cultura ambientale. Gli impatti sociali e culturali del turismo: nuovi lavori, nuovi valori, nuove gerarchie, nuove mentalità, l’omologazione culturale;

• Turismo responsabile e sostenibile: com’è nato, cosa significa, come funziona, chi coinvolge. Sostenibilità e operatori turistici. L’esperienza italiana;

• Fare turismo I: prepararsi alla partenza, come viaggiare, gli stili di viaggio. A chi vanno veramente i soldi spesi per la propria vacanza. I “bagagli culturali”;

• Fare turismo II: il viaggio, gli imprevisti, i comportamenti del turista;• Fare turismo III: il rientro, i racconti di viaggio, i ricordi;• I codici etici del turismo: la Carta di Lanzarote, la Carta dell’Associazione Italiana Turismo

Responsabile, la Carta del Touring Club Italiano, codici etici e protocolli, la Carta europea del turismo sostenibile e altri ancora;

• Associazioni, enti, organizzazioni e indirizzi utili.

Contenuti e commentiTesto di piacevole lettura, ben documentato e scorrevole. Il taglio è antropologico-culturale con molti riferimenti letterari e cinematografici che rendono perfettamente il senso del discorso. La prima parte di inquadramento storico offre interessanti spunti di riflessione sul viaggiare e sull’essere turisti, facendo al tempo stesso attenzione ad indicare i rischi di cadere in una retorica del viaggiare in fondo funzionale all’industria turistica di massa.Ben esposti sono i diversi impatti del turismo, sul versante ambientale ma anche riguardo agli aspetti socio-culturali più sottili o non immediatamente evidenti.In breve, lo stile discorsivo e il taglio del libro permettono un immediato allargamento dei propri punti di vista sul turismo e sull’essere turisti, presupposto del turismo responsabile.Curiosi e interessanti sono le parti dedicate alla pratica del turismo e ai vari aspetti del viaggiare dietro ai quali si nascondono, spesso inavvertiti, diversi modi di pensare e di agire. Molti e utili sono i riferimenti ragionati a documenti, siti, indirizzi di associazioni nazionali e internazionali e ai diversi codici etici sul turismo.

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SI VIAGGIARE 10 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta11

Avventure Interculturali – Il turismo alternativo nell’era della globalizzazione. Il caso di Avventure nel MondoAutori: Claudio Baraldi – Monica Teodorani Data di pubblicazione: 1998Casa Editrice: CalderiniN° pagg.: 165 (illustrato)Soggetto: Turismo alternativo (Turismo: aspetti socio-culturali)

“…in un paradiso incontaminato, si scopre con disappunto che le carte di credito non sono accettate, che qualche irriducibile antipatico non si lascia fotografare se non a pagamento, e, alla fine, che nella stagione secca i turisti abbondano.”

Argomenti principali: • Il turismo interculturale: cos’è, le sue origini nella società moderna, le sue diverse forme; la

transculturalità come relazione che modifica attivamente le diverse prospettive; • Il problema dell’autenticità dell’esperienza turistica: la consapevolezza del proprio bisogno di

autentico come possibilità di conoscere se stessi nel rapporto con l’altro;• Il turismo interculturale avventuroso: l’estraneità radicale, l’insolito e l’esotico; • Il turismo d’avventura tra desiderio di autenticità e difficoltà organizzative: l’organizzazione

Avventure nel Mondo; • Gli orientamenti all’osservazione dell’estraneità e la comunicazione turistica interculturale: una

ricerca empirica.

Contenuti e commentiIl libro presenta una ricerca promossa dall’Associazione Avventure nel Mondo (Anm), fondata su questionari e resoconti di turisti. L’obiettivo è quello di indagare gli orientamenti di significato e il tipo di comunicazione che i turisti dell’Associazione agiscono e hanno agito durante i 20 anni di vita di Avventure nel mondo, cogliendone le differenze e le tendenze evolutive.La prima parte del testo analizza, con un interessante inquadratura sociologica, il concetto di turismo interculturale, le sue forme e le sue evoluzioni storiche. In particolare, si sottolinea come la modernità, attraverso un intreccio sociale di uguaglianza e di unicità, abbia inaugurato la possibilità della nascita del turismo come forma di comunicazione e non di esclusione con l’Altro.Interessanti sono anche i concetti di transculturalità e della ricerca, nel turista moderno, dell’autenticità. Il primo termine si riferisce ad un turismo basato sulla relazione, su un rapporto turista/altro, cioè, che modifichi insieme i due termini; quella della ricerca di autenticità è un tema particolarmente vivo nel turista contemporaneo cui la modernità risponde però con l’artificio e la finzione di un mondo “per turisti”. Proprio quest’autenticità artificiosa pone però le basi per la consapevolezza del proprio, strutturale, bisogno di autentico e, dunque, della possibilità di conoscere se stessi nel confronto con l’Altro.Il resto del testo presenta l’Associazione Avventure nel mondo, nata per conciliare gli aspetti di arricchimento di sé nel confronto con l’Altro e le difficoltà organizzative che i viaggi avventurosi comportano, e la ricerca sui resoconti di turisti dell’Associazione nei suoi trent’anni di attività. In particolare, sono considerati i cambiamenti nel tempo di tre variabili primarie che sostanziano il turismo interculturale: l’incontro con l’Altro, l’osservazione della società di destinazione e il significato attribuito all’autenticità.Si segnala così come gli anni ’90 l’interesse dei turisti sia attraversato da una certa disillusione e dall’appagamento attraverso la contemplazione, spesso artificiosamente costruita, di spettacoli naturali o artistici, più che dal contatto o dalla relazione con l’Altro; da uno “scivolamento” verso l’osservazione disincantata e “tollerante”, senza che la propria cultura di appartenenza sia tematizzata e messa in discussione.Il libro fornisce in conclusione un’interessante spunto di lavoro per l’Associazione, ma per chiunque si trovi a lavorare nel turismo: una forma di “etnocentrismo modernista” che possa racchiudere aspetti valoriali di Sé e dell’Altro, rendendo possibile la riflessione sulla propria appartenenza culturale e problematizzando lo sguardo verso l’Estraneità culturale.

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SI VIAGGIARE 12 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta13

Cantiere Cultura. Beni culturali e turismo come risorsa di sviluppo locale: progetti, strumenti, esperienze.Autore: Roberto Grossi – Stefania Debbia (a cura di)Data di pubblicazione: 1998 Casa Editrice: Il Sole 24 oreN° pagg.: 236 + floppy disk multimediale a carattere legislativoSoggetto: formazione sulla salvaguardia del patrimonio culturale (Enti locali – politica culturale)

Argomenti principali: • Turismo sostenibile;• patrimonio e beni culturali; • sviluppo culturale ed economico; • strumenti legislativi e finanziari per cultura e turismo; • aziendalizzazione e privatizzazione dei musei.

Contenuti e commenti Il libro affronta il tema del difficile connubio sviluppo economico verso conservazione e tutela del patrimonio artistico culturale.Pone l’attenzione sul recupero dei beni culturali come risorsa dello sviluppo locale e non come patrimonio ereditato da mettere in disparte a disposizione di pochi. A tal proposito sono presentati una serie di progetti, strumenti ed esperienze dirette per lo sviluppo culturale. Ad esempio l’aziendalizzazione dei musei non solo in termini teorici e il conseguente aumento dell’occupazione, gli strumenti legislativi ad oggi a disposizione nonché quelli finanziari.

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SI VIAGGIARE 12 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta13

Come entrare nel mondo del turismoAutore: Anna Maria CatanoData di pubblicazione: 1997Casa Editrice: FrancoAngeli N° pagg.: 109Soggetto: Professioni e professionalità nel settore del turismo (Turismo. Orientamento professionale)

Argomenti principali: • Il turismo: un business da 130 miliardi di lire l’anno;• Il turismo come principale industria nazionale;• L’industria turistica- il tour operator: colui che inventa il viaggio;• L’intermediazione turistica, ovvero l’agenzia di viaggi;• L’industria dell’ospitalità;• Il turismo balneare, ovvero quando il mare diventa un business;• Le varie figure professionali nel settore turistico: • L’accompagnatore turistico• L’animatore turistico• L’assistente di volo• La guida turistica• La guida alpina• La guida speleologica• La guida naturalistica• L’interprete turistico• Il giornalista turistico• L’iter della formazione per operare nel settore turistico.

Contenuti e commentiIl libro illustra le peculiarità del settore turistico, che rappresenta una delle principali fonti di ricchezza del nostro Paese. Nonostante questa consapevolezza, l’autrice nota come in Italia vi sia una scarsa valorizzazione del patrimonio culturale e questo fa sì che si corra il rischio che l’offerta non sia all’altezza di una domanda che sembra destinata a crescere nel tempo.Partendo dalla considerazione che ormai in questo settore c’è sempre meno spazio per l’improvvisazione, il libro si propone di essere una sorta di manuale, pronto all’uso, per chiunque voglia intraprendere una carriera in questo settore.Evidenziando con dovizia di particolari gli specifici iter che devono essere affrontati da chi si accosta a questa professione, l’autrice si sofferma anche su quelle caratteristiche che ogni operatore del settore deve possedere: pazienza, predisposizione all’ascolto, intraprendenza, flessibilità e soprattutto ogni soggetto deve essere in grado di coordinare ogni sforzo verso il soddisfacimento dell’utente.

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SI VIAGGIARE 14 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta15

Comunicazione e marketing, nuove idee per la formazione turisticaAutore: Giancarlo Dall’Ara, Lubiano MontagutiData di pubblicazione: 2000Casa Editrice: FrancoAngeliN° pagg.: 204Soggetto: libro di formazione turistica (Turismo: marketing)

“Gli enti turistici non hanno un’equilibrata concezione del marketing e tentano solo di utilizzare le tecniche promozionali.” (Lowe)

Argomenti principali: • Il turismo: un approccio antropologico• La promozione turistica• Evoluzioni e cambiamenti del marketing turistico • Limiti e problematiche del marketing turistico• Gli impatti socio-ambientali del turismo • Sentieri bibliografici• Letture

Contenuti e commentiIl libro presenta una ricerca per chi è interessato a scoprire nuove forme di marketing e di promozione turistica.Il materiale illustrato è sostanzialmente suddiviso in 3 parti:La prima parte è focalizzata sull’evoluzione e sui mutamenti del concetto di marketing e dei suoi strumenti; l’attuale situazione della promozione turistica con le problematiche relative sia in termini teorici sia pratici. La seconda parte propone alcuni sentieri bibliografici inerenti al marketing; le strutture piccole o medio-piccole, con requisiti strutturali indispensabili, non devono necessariamente seguire i modelli delle aziende di grandi dimensioni. E’ il marketing che si deve adattare alla tipologia delle imprese e non viceversa. Infine è dedicato spazio ad alcune letture in cui si osserva il passaggio da un marketing della comunicazione a uno più incentrato sul prodotto.

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SI VIAGGIARE 14 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta15

Dormire con pocoAutore: Fabio AusendaData di pubblicazione: 2004 Casa Editrice: Green VolunteersN° pagg.: 237Soggetto: Guida

IndicazioniLa guida esprime il senso di un viaggio intorno all’Italia il cui motto è “viaggiare con poco”, vale a dire viaggiare e conoscere gente di tutto il mondo, praticare lingue e soprattutto imparare a stare insieme agli altri. Tutto questo senza uscire dall’Italia, in ambienti puliti e sicuri dove l’economicità dell’alloggio si unisce allo charme di edifici antichi. L’idea che la guida propone è quella di “risparmiare arricchendosi” non tanto economicamente, ma anche e soprattutto interiormente.

Struttura La guida è suddivisa in 20 capitoli, uno per ciascuna regione d’Italia. Il criterio con il quale sono stati ordinati è di tipo geografico; da ovest a est, da nord a sud.All’inizio di ogni capitolo compare una cartina stilizzata della regione, dove sono segnalate le località in cui si trovano le strutture descritte, con indicato se in un dato comune sono presenti più strutture. All’interno di ogni capitoli vengono specificati i comuni che compaiono in ordine alfabetico.La descrizione delle strutture avviene attraverso una scheda che riassume le caratteristiche più importanti di ciascun ostello o casa per ferie (posti letto, periodo, orari, tariffe, servizi, come arrivare, note).

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Famiglia, imprese e occupazione - Uno studio qualitativo sul mercato turistico in Valle d’AostaAutori: Dario Ceccarelli, Claudio RemondazData di pubblicazione: 1996Casa Editrice: Franco AngeliN° pagg.: 393Soggetto: politiche del lavoro

“Bisognerà pur abituarsi all’idea che non basta la disponibilità di un’area e di edifici per fare un parco tecnologico, e che non basta che ci siano montagne nelle vicinanze per proporsi come stazione di turismo alpino” (A.Pichierri)

Argomenti principali: • Il settore turistico-alberghiero valdostano: i risultati di un’indagine empirica. Eterogeneità (territoriale,

dei profili professionali, delle caratteristiche delle imprese, del mercato del lavoro) e complessità (i modelli organizzativi e imprenditoriali). Caratteristiche, regole e funzionamento del mercato del lavoro. Possibili scenari futuri.

• Il sistema turistico valdostano: le aziende del settore, le diverse propensioni turistiche territoriali (ambientali, storico-artistiche, strutturali), la distribuzione territoriale del “successo turistico” (presenze turistiche annuali), la stagionalità. Una tipologia complessiva del turismo valdostano.

• L’imprenditore del turismo valdostano: identità, origini e storia. • La dimensione professionale dell’imprenditore: una codificazione difficile (imprenditore come

“individualista-artista”).• I valori dell’imprenditore: modelli culturali e stili imprenditoriali. L’orientamento orientato alla

tradizione e quello industriale.• Il rapporto degli operatori con il sindacato di categoria• Lavoro e professione: il bilancio dell’attività professionale dell’imprenditore turistico. Aspetti positivi

e criticità• Le politiche del personale: il lavoro dipendente e le sue modalità di utilizzo. Modelli organizzativi,

politiche di reclutamento e gestione del personale dipendente. La dimensione occupazionale tra “familismo” e precarietà. Il reclutamento e la selezione del personale.

• La gestione del personale e le relazioni sindacali: il patto lavorativo tra imprenditori e lavoratori. Le relazioni, la carriera, la formazione, le rivendicazioni dei dipendenti, la presenza sindacale.

• Modelli imprenditoriali del settore turistico: gli “idealtipi” industriale e familiare, il modello “di transizione”. Possibili scenari futuri.

• Metodo e disegno della ricerca

Contenuti e commentiLa ricerca, pur risalendo ormai a quasi dieci anni fa, risulta particolarmente interessante perché metodologicamente attenta alle connessioni, ai legami, alle relazioni che caratterizzano il mercato del lavoro turistico valdostano come sistema. In questo senso, il turismo, specie se si considera il declinare della rilevanza industriale e agricola, ben si presta a definirsi quale elemento caratterizzante dell’identità della regione. Il libro rappresenta così un contributo importante per delineare i volti e pensare alle evoluzioni di questa identità.Prima di tutto, la ricerca contiene un ricco resoconto dell’offerta turistica valdostana, estendendosi, oltre che agli alberghi e alla ristorazione, anche a tutte le risorse che rendono attraente una zona turistica, mostrandone la varietà e la differenziazione (e indicando come implicazione che altrettanta varietà, di conseguenza, dovrebbe guidare le politiche…).La parte centrale analizza invece ottimamente l’universo imprenditoriale del turismo valdostano, dando spazio non solo ad una classificazione tipologica, ma entrando empiricamente (attraverso osservazioni, interviste in profondità, analisi di dati) nel dettaglio delle diverse culture organizzative (origini, percorsi formativi, valori di riferimento, comportamenti imprenditoriali, modelli di impresa…), studiate anche attraverso l’analisi del lavoro dipendente (canali di accesso, caratteristiche richieste, selezione, politiche del personale…). A questo proposito è interessante l’analisi di modelli organizzativi diversi (industriale, familiare, “di transizione”) che si muovono sullo scenario turistico valdostano dando forma alla sua identità e esprimendo quegli aspetti e quelle condizioni sulle quali oggi si potrebbe agire (rapporti tra imprese, integrazione tra modelli diversi, condivisione e consapevolezza).

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SI VIAGGIARE 16 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta17

Guida al bioagriturismoAutore: Turismo NaturaData di pubblicazione: 1998Casa Editrice: VivaldaN° pagg.: 165Soggetto: Guida

IndicazioniLa guida descrive una selezione di 65 aziende agrituristiche biologiche e tipiche della Toscana e presenta al lettore un approfondimento del contesto rurale ed umano delle singole aziende. I lavoro nasce da un’esperienza precedente ed è frutto di mesi di sopralluoghi ed interviste per costruire un quadro completo e approfondito.Le aziende selezionate offrono qualcosa in più della semplice ospitalità esprimendo un particolare valore culturale, che si manifesta appunto nei due aspetti che costituiscono il tema della guida: la tipicità (aziende che oltre ad offrire un soggiorno piacevole, rappresentano un’esperienza di vita che trasmettono agli ospiti) ed il bioagriturismo (non solo come opzione di tecniche agricole, ma anche come scelta culturale, es. la ristrutturazione di edifici).A parere degli autori le aziende selezionate sono le più significative ed interessanti per quanto riguarda l’agriturismo biologico e tipico.

StrutturaLa guida presenta le 65 aziende suddivise per area geografica identificandone 11 e suddividendole in 4 contesti (Montagna, Colina, Costa, Pianura/Zona Umida).Le aziende vengono presentate facendo riferimento al contesto storico e naturalistico in cui sono presenti integrate con cartine della zona. Particolare di rilievo sono i parametri generali e quelli specifici individuati per selezionare l’agriturismo. I prezzi, il disegno della struttura ricettiva o del verde intorno e la strada più comoda per raggiungere l’azienda completano questa guida approfondita.

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Guida al turismo accessibileAutore: Leris Fantini Maria Elisabetta MatteucciData di pubblicazione: 2003Casa Editrice: AirplaineN° pagg.: 61 (illustrato)Soggetto: manuale per operatori (Clientela/assistenza)

Argomenti principali: • Accessibilità delle strutture alberghiere e turistiche• Sicurezza• Indicazioni per specifiche categorie di operatori turistici:• Servizi di prenotazione, ricevimento e al piano• Servizi ristorazione e cucina• Servizi di trasporto• Servizi di attività connesse, di animazione o ricreative• Servizi per Tour Operator e Agenzie di Viaggio• Questionario

Contenuti e commentiIl turismo è accessibile quando servizi e strutture sono in grado di assicurare ai clienti con esigenze speciali (come anziani, disabili, persone con allergie e problemi dietetici) un’adeguata fruizione del tempo libero e della vacanza.Perché ciò sia possibile, è necessario abbattere sia le barriere architettoniche, sia quelle “culturali”, che ancora impediscono a queste persone di integrarsi completamente nella vita sociale.Le informazioni e i suggerimenti pratici contenuti in questa guida, costituiscono un valido aiuto agli operatori turistici per un approccio corretto, sul piano umano e professionale, alla persona svantaggiata. I temi portanti sono focalizzati grazie ad alcune vignette.

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Guida al turismo scolasticoAutore: Ferruccio PiazzoniData di pubblicazione: 1985Casa Editrice: MoizziN° pagg.: 127 (illustrato)Soggetto: manuale per operatori

“I piccoli viaggiatori di oggi, saranno i grandi clienti di domani.” (Vittorio Armento)

Argomenti principali: Un viaggio, una gita scolastica, un soggiorno studio in Italia o all’estero sono una tappa importante del processo educativo e formativo dello studente. Il libro tratta nel dettaglio:• Le finalità e le tipologie dei viaggi di istruzione;• Alcune proposte di itinerari (naturalistico, storico-archeologico, storico-artistico, urbano, agricolo,

industriale..);• L’organizzazione di un viaggio;• La normativa presente.

Contenuti e commentiNella moltitudine di offerte, gli autori hanno voluto proporre uno strumento che si presenta per la prima volta in maniera concreta ad insegnanti e operatori, per aiutarli ad analizzare l’occasione dei viaggi scolastici come un importante momento per arricchirsi, per capire, per raccogliere nuovi stimoli. I libro non suggerisce dove andare, ma come andare, dando molta importanza alla preparazione del viaggio, agli obiettivi e alla raccolta dei risultati. Con il termine “viaggio di istruzione” si identificano una serie di iniziative programmate da scuole di vario ordine e grado, che vengono attuate al di fuori dei locali scolastici e che perseguono il fine di integrare le normali attività didattiche sul piano tanto della formazione culturale, quanto della formazione professionale, anche in vista del futuro inserimento degli alunni nel mondo del lavoro. La caratteristica che distingue i viaggi di istruzione da altre possibili attività turistico-sportive è la loro coerenza con gli obiettivi didattici di ciascun corso di studi; ecco presentato in questo testo il turismo didattico come progetto.“Ti ho dato 400 lire per le tue vacanze. Sei andato in Europa per un’estate intera - diceva Orio Vergani al figlio - e sei tornato uomo”. Anche la scuola deve poter dire questo.

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Guida alle vacanze alternativeAutore: Roberto BosioData di pubblicazione: 2001Casa Editrice: Editrice Missionaria ItalianaN° pagg.: 160Soggetto: Guida

IndicazioniLa guida raccoglie alcune proposte per entrare in contatto con il mondo delle vacanze alternative: • ripristinare sentieri, • preservare ecosistemi, • restaurare castelli, • assistere disabili

StrutturaL’introduzione riporta dati e considerazioni sugli effetti dell’industria turistica di massa: gli impatti ambientali, quelli sociali, quelli economici, indicando nel contempo proposte, indicazioni, indirizzi di enti per un turismo alternativo. Per ogni associazione, ente o progetto (Agesci, Ansed, Archeoclub, Intercultura,..) sono riportate schede che ne indicano brevemente la storia, gli obiettivi, le proposte, gli indirizzi.

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Guida alle vacanze d’autunno in Valle d’AostaAutore: Alberto e Bruno Banchiera, Donatella CelestinoData di pubblicazione: 1999 Casa Editrice: MusumeciN° pagg.: 131Soggetto: Guida

IndicazioniLa guida presenta alcune tra le molteplici offerte turistiche, descrivendo opportunità culturali, gastronomiche e folcloristiche, che consentono di vivere giornate rilassanti e divertenti nella nostra regione.Il turismo valdostano è ormai consolidato nelle stagioni invernale ed estiva: il libro propone specificità, non meno interessanti, delle vacanze autunnali.Il lavoro è dedicato particolarmente ad alcuni target di turisti, quali ad esempio gli ecoturisti e i soggetti con molto tempo a disposizione, che ricercano la qualità e la tranquillità (es. anziani) oppure che vogliono scoprire la cultura rurale di montagna (es. turismo scolastico). Vengono inoltre presentate attività che a prima vista potrebbero interessare esclusivamente i residenti, ma che possono invece essere rivolti a tutti.

StrutturaGli autori hanno suddiviso la guida in tante parti, ognuna inerente ad un tema specifico; senza entrare troppo nel dettaglio, per ogni tipologia di attività esiste una presentazione esaustiva e i principali riferimenti. Molta cura è stata riservata ad alcuni aspetti, talvolta tralasciati in altre guide, interessanti dal punto di vista non prettamente economico o di accessibilità.Le note, i consigli e le ricette presenti nella guida, la rendono un manuale di facile comprensione. Grazie alle emozioni suscitate dalle immagini e dalle puntuali descrizioni, il lettore non percepisce la vendita di un prodotto, ma la scoperta di un nuovo turismo, quello autunnale.

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Guida alle vacanze nella naturaAutore: Micaela SolinasData di pubblicazione: 1996Casa Editrice: Franco MuzzioN° pagg.: 224Soggetto: Guida

IndicazioniLa guida si propone di colmare il vuoto esistente (fornendo un’ampia selezione di proposte e indirizzi, in Italia e all’estero) che non è solo editoriale, ma anche e soprattutto culturale, non certo d’interesse. Interesse che rischia di andare perduto in mancanza di un’informazione adeguata e della diffusione di una cultura ambientale che abbia le sue basi nell’impegno pratico e costante per la protezione della natura.

StrutturaLa prima parte della guida è dedicata al rapporto, non sempre idilliaco, tra il turismo e l’ambiente, e alle prospettive per una convivenza pratica e reciprocamente utile (il turismo di massa; il turismo ecocompatibile; le motivazioni e la preparazione del viaggio).Seguono 2 corpose sezioni in cui vengono trattari i temi del turismo naturalistico e dell’ecovolontariato, ciascuna delle quali corredata da indirizzi e profili delle diverse organizzazioni.

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SI VIAGGIARE 22 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta23

Guida turistica per la Valle d’Aosta per persone disabiliAutore: Regione Valle d’AostaData di pubblicazione: 2003 N° pagg.: 73Soggetto: Guida

IndicazioniLa Valle d’Aosta, con le sue montagne e la sua storia, è un mondo affascinante da conoscere. Trascorrere le proprie vacanze in queste valli vuol dire vivere momenti che ci si porta dentro, un’opportunità che deve essere alla portata di tutti. Questa guida nasce con lo scopo di fornire uno strumento pratico alle persone con ridotta mobilità nell’organizzazione del proprio tempo libero.In aggiunta alle informazioni sulle singole località, sono contenute informazioni su attività sportive e ricreative che nella nostra regione si possono praticare e indicazioni utili per le differenti necessità del turista.

Struttura: La guida tiene conto delle caratteristiche del territorio valdostano e perciò si suddivide nella descrizione tra valle centrale e valli laterali.Nella prima parte troviamo una sorta di percorso che ci porta lungo tutta la valle centrale, con breve descrizione dei luoghi più caratteristici e indirizzi delle strutture ricettive (indicando nel dettagli i servizi per i soggetti diversamente abili)Nella seconda parte il percorso inizia dalla valle di Gressoney per proseguire in un viaggio intorno a tutta la Valle. Ogni vallata è presentata con brevi cenni storici e paesaggistici che ne raccontano la particolarità.Il formato tascabile e l’impostazione grafica semplice e chiara, fa di questa guida un oggetto indispensabile per i turisti che vogliono scoprire la Valle d’Aosta.

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I lavori nel turismoAutore: Romano Capellari, Anna ComacchioData di pubblicazione: 2000 Casa Editrice: Franco AngeliN° pagg.: 143Soggetto: settore turistico – lavoro (Turismo/orientamento professionale)

Argomenti principali:• Il sistema turismo: la complessità di un contesto difficile da delimitare • Come operare sul mercato del lavoro turistico: forme giuridiche dei rapporti di lavoro; la flessibilità

e l’atipicità contrattuale delle occupazioni nel turismo; le diverse forme organizzative societarie• Come trovare lavoro nel turismo: un indirizzario di enti, associazioni, organizzazioni; siti internet; il

curriculum vitae e il colloquio; lavorare come imprenditore turistico: il business plan• Professioni e competenze nel turismo: i criteri guida per la scelta di una professione.• Lavorare nell’accomodation. Il direttore d’albergo, il barman, l’addetto al ricevimento, il maître,

l’addetto al servizio informazioni camping, il cuoco, il responsabile del ristorante, l’imprenditore di agriturismo, il pasticcere: le organizzazioni di riferimento, i compiti, le responsabilità, le risorse gestite, le competenze e le abilità richieste, i requisiti minimi d’accesso (formazione ed esperienze)

• Lavorare nell’organizzazione dei viaggi. L’addetto al booking, il programmatore turistico, il direttore d’agenzia, l’addetto ai servizi di prenotazione e vendita viaggi le organizzazioni di riferimento, i compiti, le responsabilità, le risorse gestite, le competenze e le abilità richieste, i requisiti minimi d’accesso (formazione ed esperienze)

• Lavorare nella promozione turistica. Il funzionario di un’Azienda di Promozione Turistica: le organizzazioni di riferimento, i compiti, le responsabilità, le risorse gestite, le competenze e le abilità richieste, i requisiti minimi d’accesso (formazione ed esperienze)

• Lavorare nel congressuale. L’organizzatore di attività congressuali: le organizzazioni di riferimento, i compiti, le responsabilità, le risorse gestite, le competenze e le abilità richieste, i requisiti minimi d’accesso (formazione ed esperienze)

• Lavorare nelle attrazioni turistiche. Il capo animazione in un villaggio, la guida turistica: le organizzazioni di riferimento, i compiti, le responsabilità, le risorse gestite, le competenze e le abilità richieste, i requisiti minimi d’accesso (formazione ed esperienze)

• Lavorare nei servizi alle imprese. Il consulente aziendale: le organizzazioni di riferimento, i compiti, le responsabilità, le risorse gestite, le competenze e le abilità richieste, i requisiti minimi d’accesso (formazione ed esperienze)

• Le nuove frontiere del lavoro turistico e le “interferenze” tra settori diversi nel sistema turistico (es. guida ecologica, educatori e formatori al turismo, gli shopping tour promoter…)

Contenuti e commentiIl libro vuol essere una “guida turistica” nel senso di un manuale pratico per chi intende lavorare, a vario titolo, nel settore turistico.La prima parte è dedicata ad una piccola analisi della complessità del contesto del mercato turistico, sempre più difficile da connotare se non nei termini di un sistema. Segue una parte sintetica sulle caratteristiche giuridiche e contrattuali dei lavori nel turismo, con un’attenzione ai cambiamenti nella struttura del lavoro oggi (flessibilità, contratti atipici ec.), sia sul versante del lavoro subordinato che di quello autonomo e imprenditoriale. Una sezione comprende indirizzi utili, una sitografia e le caratteristiche di alcune organizzazioni (sindacati, assessorati, associazioni…) che lavorano nel settore.La parte centrale è dedicata alla descrizione delle professioni del turismo, distinte per ambito e schedate in base a caratteristiche organizzative, di mansione, di competenze ec. Non si tratta in effetti di semplici schedature, ma di descrizioni accompagnate da interviste in profondità (frutto di un lavoro di ricerca) a chi effettivamente già svolge quel tipo di lavoro. L’ultima parte risulta particolarmente interessante, riguardando le prospettive delle occupazioni nel turismo in un’ottica che sempre più rende evidente la necessità di ragionare, in quest’ambito, nei termini di sistema e di compenetrazione tra ambiti che, tradizionalmente, nulla sembravano avere a che fare con il turismo.

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SI VIAGGIARE 24 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta25

Il turismo valdostano oggi: stato di fatto, problemi, prospettiveAutore: Roberta ParisData: 2004Corso di laurea: Facoltà di Lettere e Filosofia – Lettere Moderne - Università degli studi di MilanoN° pagg.: 119Soggetto: Tesi di laurea

Argomenti principali:La tesi, non particolarmente originale, rivolge una particolare attenzione ad un segmento produttivo fondamentale per l’economica della Valle d’Aosta: il turismo come fonte di reddito, ma anche come prodotto di una politica di accoglienza, di produzione e di commercializzazione centrata su dinamiche legate alla posizione geografica della regione.

Struttura:Divisa in 6 capitoli. Nel primo si descrive la Valle d’Aosta nei suoi aspetti geografici, morfologici e storici. Il secondo riguarda in particolare il settore turistico valdostano oggi e il terzo analizza le diverse forme turistiche in Valle.Il quarto e il quinto capitolo presentano alcuni itinerari escursionistici e alcune proposte turistiche in Valle. Il sesto è infine dedicato alla riforma turistica regionale.

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In viaggio con i figliAutore: Ada BoniniData di pubblicazione: 2004 Casa Editrice: DeAgostiniN° pagg.: 328 + 25 tavoleSoggetto: Guida

IndicazioniNel mondo del turismo sono nate catene di alberghi specializzate nell’accoglienza dei piccoli clienti, compagnie navali con alti standard di servizi per i giovani, centri vacanza per soli bambini, siti internet mirati,..Questo annuario nasce con l’obiettivo di offrire una panoramica sulle possibilità di turismo di gruppi particolari, ovvero composti prevalentemente da bambini.Negli ultimi anni (grazie ad alcune ricerche) sono emerse strutture ricettive con una particolare attenzione ai bisogni dei piccoli, ma la strada da percorrere è ancora tanta e la diversità di soluzioni adottate è frastornante; questo non aiuta il turista nella scelta in quanto non è il numero di stelle a garantire il massimo confort.Questa guida cerca di proporre alcune destinazioni con attrattive specifiche.

Struttura: Come tutti i repertori, reca degli indirizzi e dati che a prima vista possono apparire scheletrici, ma è apprezzabile la concentrazione su servizi del tipo naturalistico e ludico-culturale e l’assenza di servizi del tutto assenti quali per esempio ristoranti, luoghi per lo shopping,..La guida propone, per ogni regione, una breve presentazione generale e successivamente approfondisce solo località effettivamente con attrazioni turistico-giovanile.Grande attenzione è stata data all’impostazione grafica, colorata e piena di immagini.In appendice sono riportate alcune tavole (es. aree di sosta con fasciatoi ).

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SI VIAGGIARE 26 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta27

Incentive - I viaggi di incentivazione aziendaleAutore: Alberto PapagniData: 2005Corso di laurea: Corso di Studi in Scienze Economiche – Curriculum in Turismo, Ambiente e Cultura – Università della Valle d’Aosta / Université de la Vallée d’AostePagg: 110Soggetto: Tesi di laurea

Argomenti principali: La tesi mette in luce, definendolo, aspetti e caratteristiche del mercato incentive (dimensioni, domanda e offerta, caratteristiche del prodotto), proponendo poi la realizzazione concreta di un viaggio incentive.Vengono poi evidenziate tutte le complessità che l’attività di incentivazione comporta.In conclusione, viene illustrato il caso concreto di una società valdostana (Fans de sport) che si occupa di incentive per soggetti differentemente abili.Si tratta di una ricerca introduttiva finalizzata alla conoscenza di un settore ancora poco noto ma in continua crescita. Se in Europa l’incentivazione è un mercato in fermento, in Italia, ma soprattutto in Valle D’Aosta, sono ancora pochi gli operatori che lavorano attivamente nel settore; questo è dovuto anche al fatto che il mercato dell’incentivazione è molto complesso e particolare.

Struttura:La tesi è suddivisa in 3 capitoli. La prima parte è dedicata alla presentazione del mercato incentive illustrando quali sono i suoi attori, la composizione dell’offerta e l’analisi della domanda di mercato. Nella seconda parte è proposto, con maggior dettaglio, il rapporto agenzia-azienda, evidenziandone le strategie di contatto e la complessità del mercato. Infine il terzo capitolo è dedicato ad un caso aziendale, relativo all’esperienza personale nell’azienda del laureando, all’interno della quale vengono presentate alcune attività dedicate ai soggetti diversamente abili.

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Investire nell’ospitalità – 2° rapporto congiunturale sul mercato delle attrezzature per alberghi e pubblici esercizi 2003Autore: Nadio Delai (a cura di)Data di pubblicazione: 2003 Casa Editrice: FrancoAngeliN° pagg.: 174Soggetto: Modelli di ospitalità nel settore del turismo (Attrezzature alberghiere/ricerche di mercato)

Argomenti principali: • Il peso delle attività turistiche • L’evoluzione patrimonio ricettivo • I flussi turistici• Un confronto tra previsioni e realtà

Contenuti e commentiE’ un rapporto sul mercato delle attrezzature per strutture ricettive. Si tratta di una serie di attività che “muovono” almeno 5 miliardi di euro l’anno: il tutto rivolto ad un parco clienti di circa 400.000 imprese nel settore dell’ospitalità.Il rapporto si articola in due parti. La prima è dedicata all’analisi oggettiva, che viene espressa da un indicatore congiunturale sintetico. La seconda risulta basata su un’analisi soggettiva delle opinioni e degli atteggiamenti operatori allo scopo di tradurre in dati quantitativi la valutazione sull’andamento.Il rapporto fornisce dunque uno strumento di analisi che permette di tenere sotto controllo, anno per anno, il mercato delle attrezzature e la relativa evoluzione nel tempo.

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SI VIAGGIARE 28 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta29

L’arte del viaggio – ragioni e poesia di un turismo sociale sostenibileAutore: Michela Bianchi (contributi di Carlo Cici, Paolo Schmidt di Friedberg, Francesca Casella, Alfredo Somoza) Data di pubblicazione: 1998 Casa Editrice: MC EditriceN° pagg.: 52 (illustrato)Soggetto: Turismo sostenibile (ottica antropologica) (Turismo/sociologia)

Argomenti principali: • Le “ombre” del turismo di massa, ciò che l’industria turistica non vede, ciò che nasconde, i suoi

effetti collaterali, i suoi ritmi forsennati• L’informazione turistica: analisi dei cataloghi di viaggio, le informazioni e la filosofia offerte ai turisti,

funzione e messaggio delle immagini, linguaggio della pubblicistica turistica• L’occupazione turistica: dati sull’occupazione, il lavoro nero, il fatturato turistico in Italia • Il rapporto popolazione-turisti-ambiente• Turismo e popoli tribali• Turismo sostenibile, teoria e pratica: il concetto, il rapporto turismo/ambiente, alcuni studi di

impatto ambientale, alcuni strumenti operativi per la valutazione ambientale del turismo sostenibile, un esempio concreto: il caso Vernazza (Cinque terre)

• Statistiche sintetiche del settore turistico italiano• Turismo e omologazione culturale: il vertice antropologico/ecologico come strumento di approccio

al turismo• Vademecum: i diritti del consumatore-turista

Contenuti e commentiIl libro si struttura come un viaggio, identificandosi con l’argomento di cui tratta in un’ottica di compenetrazione “poetica” tra autori, oggetto e lettori, con l’intenzione di offrire già a partire dallo schema del libro la propria proposta del concetto di “viaggio” come rottura di barriere.Diversi sono quindi i piani di lettura, non necessariamente da seguire insieme contemporaneamente. Il taglio è critico, a partire da un’ottica ecologica e sistemica che tende a mettere in evidenza l’impossibilità di separare gli aspetti economici da quelli etici, l’idea di progresso dall’esigenza della conservazione del patrimonio ambientale e culturale, il viaggio dall’oggetto del viaggiare.Per gli autori, anche il turista, può e deve maturare quel grado di coscienza critica che gli permetta di superare e spezzare i confini che l’industria turistica gli impone, mascherandosi magari dietro ai “diritti del viaggiatore” o alle “tutele del consumatore”. Il turismo massificato e piegato alle logiche del mercato produce individualismo, anche quello dei cosiddetti “diritti” (è l’immagine del turista che, contento del contratto firmato in agenzia, conta sulle dita i servizi che gli spettano e di cui non è soddisfatto, per le giuste rivendicazioni al ritorno) e aliena il senso del viaggiare in un’illusione. Il consumatore-turista vive così nella contraddizione per cui al tempo “libero” corrisponde in realtà il massimo dell’organizzazione e il minimo di autonomia e di pensiero. Ma l’industria turistica si troverà in ogni caso a fare i conti con il progressivo esaurimento delle risorse (anche culturali) su cui vive (ad es. attraverso l’inconscia riproduzione nelle zone di destinazione delle condizioni dell’area di partenza del turista) e con l’insoddisfazione profonda del turista, che diventa “viaggiatore” se si apre all’incontro con l’Altro, allo spaesamento, alla sorpresa, alla rottura della quotidianità che ha radici in quella ricerca di senso che accomuna lo spirito degli uomini.Il libro contiene anche numerosi dati, informazioni, risultati di ricerche e un’interessante illustrazione del concetto di sostenibilità e di uno strumento operativo per la valutazione ambientale del turismo sostenibile (con l’esempio di una sua applicazione).

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L’evoluzione delle strategie pubblicitarie della regione Autonoma Valle d’Aosta dagli anni ’60 ad oggi: un esempio di comunicazione pubblicitaria Autore: Chantal BerniniData: 1999 Corso di laurea: Scienze della comunicazione –Università degli studi di TorinoN° pagg.: 144 + appendice (illustrata) + vhs e cd-romSoggetto: Tesi di laurea

Argomento principale:La tesi esplora il difficile rapporto tra albergatori e turisti in Valle d’Aosta, considerato denominatore comune della storia turistica valdostana.L’obiettivo è quello di svelare i problemi comunicazionali che hanno afflitto in passato la regione e che ancora pesano sulla percezione della Valle d’Aosta nell’immaginario collettivo.Per questo, l’autrice compie un’approfondita analisi storica a partire dalla pubblicazione del primo periodico locale destinato ai viaggiatori stranieri (1859) fino ai giorni nostri.

Struttura:Il lavoro è suddiviso in due parti: la prima fondata sull’analisi storico-strategica del percorso attuato dall’amministrazione pubblica in ambito turistico (storia del turismo in Valle d’Aosta; comunicazione pubblica; prodotto Valle d’Aosta; pubblicità verso l’estero e concorrenti interni; la Val d’Aosta nel terzo millennio); la seconda focalizzata sull’ideazione di un piano media alternativo e la conseguente realizzazione di uno spot televisivo (il mercato e la sua analisi, fase ideativa; fase effettiva).

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La comunicazione dell’immagine in una località turistica: la regione Valle d’Aosta tra realtà e prospettiveAutore: Elise ChampvillairData: 2003Corso di laurea: Scienze della comunicazione –Università degli studi di TorinoN° pagg.: 222 IllustrataSoggetto: Tesi di laurea

Argomenti principali:La tesi descrive preliminarmente la complessità del sistema turistico, in particolare soffermandosi sull’offerta (distribuzione, comunicazione, commercializzazione). Viene poi analizzato il ruolo dell’ente pubblico nella comunicazione turistica, a partire dalla legge 135/2001.Ancora, viene descritto il concetto di piano di marketing turistico presentando diversi strumenti di promozione dell’immagine di una località, soffermandosi in particolare sull’uso del web.Segue una parte dedicata al turismo in Val d’Aosta (storia, orientamenti legislativi, percezioni dei turisti, competenze dei diversi attori turistici) e sulla comunicazione dell’immagine della regione offerta dall’Assessorato al turismo, con un’ultima parte di considerazioni e di analisi dei dati.

Struttura:La tesi è suddivisa in tre parti: nella prima si descrive come viene svolta la promozione dell’immagine di una località turistica. In particolare, è preso in considerazione il ruolo dell’ente pubblico per quanto riguarda:• il piano di marketing• il piano di promozione• la scelta degli strumenti da utilizzare• l’utilizzo di una nuova tecnologia (internet)La seconda parte si occupa della comunicazione dell’immagine della regione Valle d’Aosta. Si delineano le caratteristiche principali del turismo della regione, anche con l’aiuto di dati statistici. Vengono inoltre presentati i dati ottenuti attraverso un’indagine attuata dall’Agenzia che ha realizzato la campagna pubblicitaria nell’anno 2003.La terza parte comprende alcune considerazioni sulla promozione dell’immagine della regione Valle d’Aosta realizzata dall’Assessorato al turismo e la presentazione di alcuni possibili sviluppi futuri.

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La comunicazione turisticaAutori: Marc Boyer - Philippe ViallonData di pubblicazione: 1994Casa Editrice: Armando EditoreN° pagg.: 160 (illustrato)Soggetto: Comunicazione del Turismo (Turismo/marketing)

“Il valore della vacanza, è la vacanza dei valori” (Edgar Morin)

Argomenti principali: • Il turismo: fenomeno elitario o di massa; la sua diffusione e le differenti forme.• I soggetti protagonisti della comunicazione turistica (emittenti e riceventi): funzioni, criteri di

approccio, segmentazione, …• I supporti della comunicazione: documentazione, segnaletica, eventi.• Immagine di marca e strategia. Le fasi per essere competitivi e attrattivi (posizionamento in una

matrice). • Piano di comunicazione. Obiettivi, budget, target, realizzazione e valutazione.

Contenuti e commentiGrazie all’aumento del tempo libero,il turismo può considerarsi un fenomeno di forte rilevanza sia economica che sociale e rappresenta una sorta di evoluzione culturale, in quanto è, dopo i sistemi di comunicazione, uno dei principali sistemi di diffusione di nuovi costumi e modi di vita in tutto i mondo.Il testo propone un’analisi del fenomeno turistico ripercorrendone le tappe più significative, evidenziandone la complessità e la rapida e continua evoluzione, fornendo una lettura in un’ottica comunicativa.Il lavoro che viene presentato al lettore italiano affianca alla traduzione francese un intervento di ampliamento, adattamento e aggiornamento di dati ed esempi; in particolare sono state approfondite le varie tematiche mediante l’introduzione di modelli interpretativi.All’interno del libro sono riportati dati e ipotizzati trend futuri, discutendo sull’utilizzo di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e presentando alcune strutture turistiche di determinati paesi europei.

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La comunicazione visiva di una regione italiana: la Valle d’AostaAutore: Monica NeyrozData: 1998Corso di diploma: Scuola superiore di relazioni pubbliche – Comunicazione visivaN° pagg.: 90Soggetto: Tesi di diploma (in lingua francese e italiana)

Argomenti principali:La tesi descrive come il prodotto turistico sia caratterizzato per varie prerogative quali: le attrattive che propone, le strutture ricettive di cui dispone e la facilità di accesso, sia dal punto di vista geografico che economico che psicologico. La comunicazione turistica deve quindi essere diversificata e studiata attentamente proprio perché ogni prodotto è diverso dall’altro e deve sussistere un coordinamento tra le sue varie componenti al fine di darne un’immagine quanto più possibile unitaria. Sono proprio l’immagine di una destinazione turistica, la sua collocazione psicologica, il senso di appartenenza ad influire sulla scelta finale del turista.In particolare, la comunicazione visiva della Valle d’Aosta è chiamata a risolvere uno dei problemi cruciali del turismo: quello legato alla stagionalità, l’alternanza di high season e shoulder season, alta stagione super-affollata e bassa stagione semi-deserte.

Struttura:Il testo è diviso in sei capitoli, tre in francese e tre in italiano nei quali:• si presenta la regione Valle d’Aosta• si analizza il turismo in Valle• si descrive l’immagine della Valle attraverso i manifesti pubblicitari• si delineano i ruoli, gli strumenti e i protagonisti della pubblicità• si analizza la comunicazione visiva della Valle d’Aosta• si confronta il turismo valdostano con quello delle altre regioni alpine italiane

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La destinazione turistica di successoAutori: Josep EjarqueData di pubblicazione: 2003Casa Editrice: HoephiN° pagg.: 260 (illustrato)Soggetto: Marketing e Management (Turismo/marketing)

Argomenti principali: • Che cosa è una destinazione turistica;• La strategia e lo sviluppo di una destinazione turistica;• Promuovere, comunicare, vendere la destinazione;• La creazione del prodotto;• Il management del brand;• Il mercato turistico;• La gestione dell’accoglienza e del sistema destinazione

Contenuti e commentiIl turismo è una delle attività economiche che cresce più rapidamente. Il cliente-turista è diventato più esigente e la concorrenza fra destinazioni è aumentata assumendo la forma tipica dei mercati in cui si vendono prodotti di massa.La prima parte del volume definisce la destinazione turistica: come opera, di che cosa si compone, quale strategia deve mettere in atto e quali sono le tipologie delle destinazioni turistiche esistenti. In più presenta una panoramica del mercato turistico attuale, con le sue segmentazioni e categorie: il turismo individuale, il turismo organizzato e di gruppo, il turismo culturale, il turismo urbano, il turismo rurale, il turismo d’affari e così via.La seconda parte tratta più specificamente come sviluppare e come creare una destinazione turistica: per questo si sofferma sull’analisi delle risorse e sulla loro individuazione, per valutare le loro potenzialità nella definizione del prodotto turistico. Ovviamente non si perde d’occhi il turista, per poter adeguare il disegno e la creazione della destinazione alla tipologia di cliente potenziale.La terza parte del libro sviluppa gli aspetti del marketing, la promozione e le tecniche di comunicazione. Vengono anche diffusamente trattate la distribuzione e commercializzazione della destinazione, distinguendo le azioni da compiere quando ci si rivolge al turista individuale rispetto a quelle mirate al mercato del turismo organizzato.Nella quarta parte sono affrontati più compiutamente gli aspetti del management della destinazione turistica in un mondo competitivo, tenendo conto del ruolo della destination management organization (DMO), sia su fronte interno che su quello esterno.

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La sfida dell’ecoturismoAutore: Paolo Galli – Marcello NotarianniData di pubblicazione: 2002Casa Editrice: De Agostini – Associazione italiana turismo responsabileN° pagg.: 207Soggetto: Turismo responsabile (Turismo/aspetti socio-culturali)

Argomenti principali: • L’ecoturismo e la sua evoluzione: nascita, sviluppo e definizioni dei concetti di sostenibilità, turismo

sostenibile, ecoturismo• L’ecoturismo come approccio allo sviluppo sostenibile o come semplice nicchia di mercato• Alcune implicazioni e problematiche sollevate per l’Anno Internazionale dell’Ecoturismo (2002)• La posizione dei diversi attori, pubblici e privati, coinvolti nell’ecoturismo: l’ecoturista, l’imprenditore,

le istituzioni• I principali e dannosi impatti, diretti e indiretti, del turismo a livello locale e nelle aree protette in

particolare: impatti economici, sociali, ambientali, territoriali • Gli indicatori e i parametri della sostenibilità e le misure per minimizzare gli impatti negativi• L’ecoturismo: chi ci guadagna? Distribuzione e natura dei vantaggi economici dell’ecoturismo• Partecipazione e coinvolgimento della comunità locale nello sviluppo turistico• L’ecoturismo come strumento di protezione e conservazione ambientale, come mezzo per educare,

come strumento di interpretazione della natura, come mezzo per la cooperazione allo sviluppo del sud del mondo,

• Elementi di pianificazione di un progetto ecoturistico; la pianificazione di un viaggio ecoturistico; • Esempi di ecoturismo nel mondo e progetti di ecoturismo in Italia • Appendice documentaria: l’Agenda 21, la carta di Lanzarote, la carta d’identità dell’Associazione

Italiana Turismo Responsabile, indicatori e parametri di sostenibilità, il codice etico per il turista, la Carta Europea

Contenuti e commentiIl libro presenta il fenomeno dell’ecoturismo affrontato sinteticamente sotto diversi aspetti. In particolare, si sottolinea il ruolo e l’importanza del coinvolgimento di ogni attore turistico, ognuno con le sue prerogative, nel processo di sviluppo sostenibile sotteso all’ecoturismo. Le istituzioni, il settore degli operatori privati e quello delle organizzazioni non-governative, così come il turista stesso e le comunità locali fanno parte di un unico sistema nel quale e attraverso il quale promuovere azioni volte allo sviluppo (anche culturale e personale) e alla preservazione ambientale.Un generale aumento di consapevolezza (personale e istituzionale), così come l’evidenza degli impatti negativi del turismo di massa, fanno in effetti registrare una tendenza e rendono progressivamente indispensabile lo sviluppo di una nuova sensibilità turistica. Essenziale è comunque, per gli autori, il ruolo delle istituzioni nei processi di indirizzo e programmazione di un settore a rischio di diventare semplice e pura “nicchia” di mercato.Interessante è la prima parte di definizione concettuale e di illustrazione del dibattito in corso a livello istituzionale mondiale su sostenibilità e principi di ecoturismo.Il taglio del libro è critico “realistico”, fotografando la situazione e indicando programmi e parametri di intervento, più che un modello radicalmente alternativo di intendere il turismo. Interessante è anche l’appendice dove sono riportati documenti sullo sviluppo sostenibile (tra i quali la carta d’identità dell’AITR, redatta a Verona nel 1997 e frutto di un lavoro di condivisione tra associazioni del Terzo Settore) e i parametri di programmazione e valutazione di progetti di ecoturismo.

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Le agenzie di viaggio e turismo: la realtà di AostaAutore: Guglielmo CastelliniData: 1997Corso di laurea: Facoltà di Economia – Università degli studi di TorinoN° pagg.: 182Soggetto: Tesi di laurea

Argomenti principali:Lo scopo di questo lavoro è di analizzare il mercato delle agenzie di viaggio presenti nella città di Aosta, prestando una particolare attenzione verso alcuni specifici elementi (storia, area del personale, produzione e vendita, marketing, bilancio) che riguardano la loro organizzazione e la loro situazione economico-finanziaria.

Struttura:La tesi presenta sei tipologie diverse di agenzie di viaggio:• Valair Srl• Mondo Nuovo Srl• Compagnia Turismo e Viaggi di Testolin L. & C. Snc• Viaggi turismo e vacanze Srl• Mont Blanc Srl• Blue Sky viaggi SrlPer ognuna la ricerca è suddivisa in due parti. Nella prima sono considerate le principali aree funzionali della società esaminata, nella seconda si procede all’analisi di bilancio con riferimento ai dati degli ultimi cinque anni. In tale modo si cerca di evidenziare, oltre alla situazione attuale e del passato, anche le possibili strategie future di sviluppo.Il capitolo conclusivo è dedicato ad alcune riflessioni di carattere generale sulla situazione emersa dall’analisi precedente.

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Le politiche pubbliche nel settore turistico: il caso della Valle d’AostaAutore: Paolo MorettiData: 2003Corso di laurea: Facoltà di Economia – Marketing – Università degli studi di ParmaN° pagg.: 110Soggetto: Tesi di laurea

Argomenti principali:La tesi evidenzia come, a fronte dei cambiamenti di stile di vita e dei fattori macroeconomici (riduzione degli orari di lavoro, miglioramento dei trasporti, aumento dei redditi pro-capite), il turismo sia diventato centrale nello stile di vita contemporaneo.Viene così anche superata una vecchia concezione del marketing che relegava questo concetto esclusivamente alle imprese economiche, applicandolo invece anche negli enti pubblici e soprattutto in quelli turistici, a fronte di una domanda turistica sempre più frammentata, instabile ed esigente rispetto al passato.A ciò va aggiunto il fatto che il turismo, inteso come veicolo e traino di una valorizzazione del territorio, si inserisce a pieno diritto nel cosiddetto marketing territoriale, finalizzato ad attrarre investimenti produttivi e di conseguenza sviluppo economico e occupazione in una determinata area.Nello specifico valdostano, ci si chiede come la regione, potendo per altro contare sullo Statuto Speciale, possa essere riuscita in passato e possa riuscire in futuro, a adottare una strategia di marketing vincente.

Struttura:La tesi è divisa in sei grandi capitoli, preceduti da una presentazione storica della Valle d’Aosta.Nel primo capitolo è presentato il “prodotto turistico” valdostano (elementi naturali, storici, sportivi, culturali, ludici, le risorse termali), mentre nel secondo è descritto un profilo storico-economico del turismo valdostano dalle origini fino al 1966.Il terzo capitolo è dedicato agli attori delle politiche pubbliche e la legislazione regionale in materia turistica. Il quarto capitolo riprende l’analisi del movimento turistico dal 1966 ai giorni nostri e il relativo sviluppo del settore.Il capitolo cinque illustra un caso esemplare di politiche pubbliche, l’agriturismo.L’ultimo capitolo illustra la componente promo-comunicazionale nel marketing turistico pubblico valdostano.

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Le prospettive per il rilancio del turismo montano. Alcune riflessioni a partire dall’esperienza della Valle d’Aosta.Autore: Lorena UselData: 2005Corso di laurea: Corso di Studi in Scienze Economiche – Curriculum in Turismo, Ambiente e Cultura – Università della Valle d’Aosta / Université de la Vallée d’AosteN° pagg.: 227Soggetto: Tesi di laurea

Argomenti principali:La tesi si occupa di turismo montano attraverso un’analisi della sua evoluzione, della sua storia e delle sue peculiarità e aspetti critici.In particolare, affronta il concetto di destinazione turistica, dallo studio dell’assetto istituzionale e del sistema d’offerta fino agli aspetti relativi alla comunicazione della destinazione Valle d’Aosta. Vengono poi illustrate le statistiche dei flussi turistici della regione e, infine, le possibilità di rilancio del turismo montano.

Struttura:La tesi si struttura in quattro capitoli volti all’analisi del turismo montano. Lo studio comincia con una panoramica generale del turismo montano, sulla sua evoluzione e le dinamiche che si stanno verificando in Italia. L’attenzione si focalizza successivamente su una destinazione montana: la Valle d’Aosta. In ottica economica si è analizzato il modello gestionale, i soggetti coinvolti nell’organizzazione turistica, il sistema d’offerta e grazie ad alcune interviste si è sondato il grado di soddisfazione dei turisti presenti nella regione. E’ stato poi osservato il trend competitivo della regione Valle d’Aosta. In particolare si sono elaborati e analizzati i dati riguardanti arrivi e presenze italiane e straniere negli ultimi 12 anni, il tasso di occupazione nelle diverse strutture alberghiere ed extra alberghiere e la provenienza dei turisti. Per concludere il lavoro si sono ipotizzate alcune possibilità per il rilancio del turismo in Valle d’Aosta.

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Le scuole delle vacanze Autore: Fabio AusendaData di pubblicazione: 2004 Casa Editrice: Green Volunteers - Touring EditoreN° pagg.: 222Soggetto: Guida

Indicazionila guida propone numerosi corsi adatti ad ogni tipo di clientela (bambini, ragazzi, adulti, principianti, esperti…) organizzati da scuole, associazioni culturali e sportive in tutta Italia, ma anche da strutture quali alberghi o agriturismi o da semplici botteghe artigianali, ai quali prendere parte durante i fine settimana o per periodi più lunghi. L’intento è quello di offrire opportunità che uniscano svago e apprendimento, riposo e approfondimento di conoscenze e capacità già acquisite.

Struttura: divisa in 9 capitoli, ognuno dedicato ad una attività specifica:• Arte e artigianato (disegno, scultura, mosaici, restauro, oreficeria, ceramica, vetro, serigrafia...)• Cucina (tradizionale, internazionale, vegetariana, vini…)• Informatica (corsi di base, animazione 3D, grafica, programmi professionali…)• Lingue (italiano per stranieri, lingue europee, ebraico, corsi di mediazione interculturale…)• Musica e canto (vari strumenti, improvvisazione, perfezionamento…)• Natura e ambiente (principi di sviluppo sostenibile, equità sociale, integrità ambientale…)• Salute e benessere (reiki, bioenergetica, tai chi chuan, omeopatia…)• Sport (arti marziali, equitazione, sci estivo, arrampicata, catamarano…)• Teatro e cinema (dizione, lettura creativa, regia, sceneggiatura, tecniche drammaturgiche…)La guida propone anche una scheda per ogni ente organizzatore dei corsi con indirizzi, programmi, costi, durata, prenotazioni, e una sitografia per chi vuole saperne di più

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Lo sguardo del turista – Il tempo libero e il viaggio nelle società contemporaneeAutore: John UrryData di pubblicazione: 1995 Casa Editrice: Edizioni Seam N° pagg.: 240Soggetto: sociologia del turismo (Turismo/sociologia)

“Il postmodernismo è anti-gerarchico e si oppone ad ogni differenziazione verticale”

Argomenti principali: • Lo sguardo del turista, come ogni altro “sguardo”, è socialmente organizzato e sistematizzato e

cambia a secondo del tipo di società, dei tempi, dei gruppi sociali. E’ una costruzione che nasce per differenza da ciò che “non è turistico”

• Il turismo di massa: ascesa e declino della stazione balneare. Lo sviluppo del turismo come “democratizzazione” del viaggio: dall’élite alla classe operaia

• L’economia dell’industria turistica: la relazione tra sguardo del turista e le industrie preposte ad incontrare quello sguardo. Lo sguardo “romantico” (alla ricerca della bellezza incontaminata) e quello “collettivo” (alla ricerca della presenza altrui).

• L’internazionalizzazione del turismo: non si possono spiegare i modelli turistici in una qualsiasi società senza analizzare gli sviluppi presenti in altri paesi (tutti gli oggetti dello sguardo del turista possono essere comparati tra loro). La specializzazione internazionale dei luoghi turistici (es: la Gran Bretagna e il turismo legato alla storia)

• L’impatto sociale del turismo• Il rapporto tra pratiche culturali del turismo (volontà di essere in un certo luogo ad osservare oggetti

particolari, in compagnia di specifici tipi di persone) e i servizi forniti in condizioni di massimizzazione dei profitti: coincidenze, contraddizioni, intensificazioni. Il ruolo dell’interazione sociale nei servizi turistici: la qualità di una relazione (es. con un cameriere o con un compagno di viaggio) è parte del servizio acquistato

• Mutamenti culturali e turismo: il postmodernismo come de-differenziazione tra sguardo del turista e altre pratiche socio-culturali. La fine del turismo “di per sé”: l’essere turisti per la maggior parte del tempo. Il rifiuto della massificazione turistica e la “nuova piccola borghesia” postmoderna. L’enfasi sulla “cultura” e sull’“autenticità” come rappresentazione spettacolare e “giocosa”. La consapevolezza del turista postmoderno di essere un soggetto che gioca

• L’industria del patrimonio storico: la nostalgia per l’autenticità. La cultura postmoderna del museo• Turismo, cultura e ineguaglianza sociale. La percezione visiva e la nascita del turismo moderno:

la fotografia. Turismo, generazioni, identità di genere e etnicità. L’“esotico” e i centri commerciali. Lavoro e non-lavoro: fine di una distinzione. Vacanze, educazione, apprendimento: la vacanza culturale.

Contenuti e commentiIl libro offre un’interessante analisi sociologica, con numerosi riferimenti teorici ed esempi concreti, di un fenomeno oggi centrale ma tutto sommato trascurato dalle scienze sociali. Allo stesso tempo, il turismo è esaminato alla luce dei cambiamenti che hanno portato alla cosiddetta società postmoderna. Lo “sguardo” è un concetto che tenta di riassumere la complessità del fenomeno turistico, connesso a molti altri elementi culturali e sociali. Nello “sguardo” del turista sono compresi valori, orientamenti culturali, norme sociali che cambiano nel tempo e nello spazio. Il turismo d’élite e quello di massa presuppongono sguardi diversi, romantici o collettivi. L’industria turistica, con le sue particolarità, cerca coincidenze con lo sguardo del turista.Ma i cambiamenti sociali hanno portato oggi allo sviluppo di una società postmoderna e globalizzata. I confini tra settori sociali, categorie, e pratiche culturali vengono meno: lavoro e tempo libero non sono più così distinti, così come arte e quotidianità, bello e brutto. Lo sguardo del turista è quello di una nuova piccola borghesia che si muove tra significati più sfumati e mutevoli. L’attenzione alla “natura” e alla “storia”, all’“autentico” e alla “cultura” sono filtrate dal contesto postmoderno che rende ogni cosa una rappresentazione spettacolare, una finzione giocata però con consapevolezza dal turista.

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SI VIAGGIARE 40 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta41

Lo sviluppo del turismo in Val d’AostaAutore: Michela ZanottoData: 2000Corso di laurea: Facoltà di Economia–Diploma Universitario in Economia e Gestione dei servizi turistici– Università degli studi Milano-BicoccaN° pagg.: 203Soggetto: Tesi di diploma

Argomenti principali:La tesi intende analizzare come il fenomeno turistico si sia evoluto e sviluppato nel tempo all’interno di una regione alpina qual è la Valle d’Aosta.La trattazione affronta una parte principale nella quale sono presentate le caratteristiche principali legate al turismo e ad uno dei suoi aspetti più rilevanti, quello economico.La lettura in chiave economica rende conto dei numerosi fattori implicati nel turismo: spesa del consumatore, contributi in denaro apportati dai turisti alle località, aumento del reddito dei residenti e della ricchezza complessiva della zona, possibilità di offrire nuovi posti di lavoro.Viene poi affrontato il ruolo del turismo nelle località alpine ed è riportato qualche esempio su come valorizzare e offrire nuovi spunti ai visitatori.

Struttura:La tesi è divisa in 3 parti. Nella prima viene fatta un’analisi generale del concetto di turismo, legandolo alla montagna, alla cultura popolare, alla riqualificazione e ad alcune definizioni di turismo alternativo. Si prosegue poi con un’analisi storica della Valle sotto il profilo economico e turistico.La seconda parte è dedicata all’analisi del settore turistico valdostano, evidenziandone la complessità, la diversificazione, le caratteristiche e le tipologie dell’offerta, le prospettive del settore, le diverse forme di turismo presenti in Valle (naturalistico, sportivo, culturale, termale, congressuale e di divertimento).La terza parte è dedicata esclusivamente alla Valle del Cervino: analisi storico-geografica e turistica.

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Modelli originali di ospitalità nelle piccole e medie imprese turisticheAutore: Giancarlo Dall’Ara, Saro di Bartolo, Lubiano MontagutiData di pubblicazione: 2000Casa Editrice: FrancoAngeli N° pagg.: 154Soggetto: Modelli di ospitalità nel settore del turismo (Aziende turistiche/gestione)

Argomenti principali: • La qualità delle Piccole medie imprese• Definizione e gestione della qualità• Modelli di ospitalità standard e originali• Il caso hotel “Ideale”• Il modello ipotetico di “Total qualità Management”• Valutazione:• delle risorse a disposizione, • leadership, • strategie, • soddisfazione cliente e persone, • risultati commerciali e sociali.

Contenuti e commentiLe strategie possibili per il successo competitivo di un’azienda possono focalizzarsi sui costi o sulla differenziazione. E’ proprio su quest’ultimo argomento che il libro pone l’attenzione. Oggi è fondamentale per le imprese turistiche, ma non solo per queste, non restare ancorate al passato, ma rispondere ai continui impulsi dell’ambiente. Innovazione e qualità sono dunque fattori critici di successo fondamentali. Il modello originale costituisce la tesi centrale proposta dal volume e rappresenta un segno distintivo tra le aziende, un ottimo sistema d’offerta, in gran parte innovativo, ma anche un formidabile argomento di marketing. Il testo tratta anche i limiti dei modelli tradizionali, quali ad esempio le ragioni di una ricerca autonoma ed originale, contrapposte alla logica dell’ospitalità più attuale e in grado di coniugare i desideri del gestore con le aspettative dell’utenza.

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Mutamento culturale e modelli di turismoAutore: Claudio Stroppa (a cura di)Data di pubblicazione: 2002Casa Editrice: Bulzoni EditoreN° pagg.: 266Soggetto: Approccio multidisciplinare al turismo (Turismo)

Argomenti principali: • Il turismo da una categoria puramente economica ad un agito sociale (psicologico, sociologico,

antropologico); • I bisogni del turista, da turismo di massa alla sostenibilità, il turista italiano;• La città di cultura e d’arte;• Elementi universali e particolarità storiche;• Elementi per un piano di marketing innovativo;• Il ruolo del paesaggio;• La creazione di un sistema di percorsi verdi;• Turismo enogastronomico come ricerca di identità;• Turismo:• celebrativo• per anziani • Valorizzazione:• Territoriale• Prodotti tipici

Contenuti e commentiIl libro raccoglie articoli scritti da docenti delle più importanti università italiane che analizzano il fenomeno turistico nella sua complessità attraverso punti di vista che comprendono le scienze sociali, l’economia,l’urbanistica, l’architettura, la giurisprudenza. In questo senso, il testo ben si adatta agli sviluppi più attuali del turismo, necessariamente aperto ad una trattazione multidisciplinare. I primi interventi sono di carattere generale e riguardano i modelli, la progettualità e le motivazioni dei viaggi, l’evoluzione storico-sociale del turismo, le sue diverse definizioni culturali, alcune considerazioni e ipotesi evolutive che rendono conto dell’importanza storica (oltre che economica) che il turismo si trova oggi a rivestire.Successivamente viene presenta una carrellata di tipi di turismo (culturale, religioso, enogastronomico,..) soffermandosi su casi concreti e buone pratiche.Una parte della trattazione è infine dedicata ad aspetti ambientali e paesaggistici del turismo fornendo anche elementi relativi alla comunicazione e al marketing.

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Ospitalità di charmeAutore: Touring Club ItalianoData di pubblicazione: 2004 N° pagg.: 291Soggetto: Guida

IndicazioniCambiano i tempi e il turista non si accontenta più della sola qualità, cerca anche emozioni: belle atmosfere, cordialità, esperienze autentiche: in una parola “charme”, possibilmente senza dilapidare un patrimonio.Charme è un concetto di grande attualità, che ultimamente ha assunto un’accezione piuttosto allargata. Ma se è vero che la società ci spinge verso l’omologazione, è altrettanto vero che nei momenti di svago si rifugge il preconfezionato, la qualità si dà per scontata e si cercano originalità, esperienza personale e autenticità. Va affermandosi una nuova visione di accoglienza in cui hanno sempre più centralità gli elementi di atmosfera.Questa guida presenta alcune delle tantissime destinazioni italiane in cui è possibile trovare un’ospitalità caratteristica e un’attenzione particolare alla persona.

Struttura: Gli esperti del Touring Club Italiano hanno selezionato in tutta Italia oltre 400 strutture di charme, dall’albergo stellare alla semplice locanda, dal castello al Bed & Breakfast, dal relais all’agriturismo. In ogni in ogni fascia di prezzo e ambito – mare, montagna e laghi, grandi città, luoghi d’arte e contrade – una serie di proposte per una vacanza all’insegna del calore e della più squisita ospitalità.La guida offre un quadro d’unione e utili consigli per come utilizzare al meglio le informazioni in rapporto alle attese; il lavoro viene suddiviso per regioni presentando non solamente le strutture, ma anche aspetti tipici del luogo. Non vengono inseriti nel libro solo attività di lusso, ma viene privilegiato l’aspetto ospitalità, dunque si trovano proposte a prezzi accessibili alla fascia media delle famiglie italiane.

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Per un turismo scolastico nuovo e responsabileAutore: Renzo GarroneData di pubblicazione: 2002 Casa Editrice: DeAgostiniN° pagg.: 189Soggetto: Turismo scolastico (Viaggi/manuali per insegnanti)

Argomenti principali: • Viaggio d’istruzione, • turismo impegnativo, • critiche costruttive al turismo; • redefinizione gite scolastiche; • turismo didattico• Criteri• Forme • Stagionalità e durata• Trasporti• Autorganizzazione• esperienze; • strumenti e documenti.

Contenuti e commentiLe gite d’istruzione, le uscite programmate, i viaggi con la scuola sono un momento fondamentale del processo didattico e formativo, un’occasione per i ragazzi d’incontro con la realtà esterna. Molti i problemi da affrontare per chi questi viaggi propone e organizza, dalla scelta della meta al coinvolgimento di studenti e famiglia.Ricco di spunti e di riflessioni, di esperienze dirette e di consigli pratici, questo volume dedicato al turismo scolastico è il primo tentativo di riepilogo tematico del fenomeno, rivolto agli utenti e agli organizzatori.Tre sono le sezioni che compongono il libro: la prima presenta un quadro sintetico del turismo scolastico in Italia; una seconda sezione è dedicata ad alcune significative esperienze del fenomeno; infine, la terza parte presenta un ampio e differenziato repertorio di documenti particolarmente utile per insegnamenti e operatori della scuola.

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Progettare i servizi per l’impiego nel turismoAutore: Mario Catani - Franca Ricci (a cura di)Data di pubblicazione: 2000 Casa Editrice: FrancoAngeliN° pagg.: 170Soggetto: libro di formazione turistica (Turismo/professioni)

Argomenti principali: • Mercato del lavoro; • Precarietà del lavoro; • Stagionalità; • Formazione e Orientamento; • Risorse umane; • Progetto BEEFT; • Software di Arianna;• Buone pratiche.

Contenuti e commentiIl libro si propone l’obiettivo di sottolineare aspetti del turismo legati al mondo del lavoro individuando nei giovani un punto di forza da formare. Il turismo, oltre a rappresentare uno dei principali settori economici, gioca un ruolo prioritario nella lotta contro la disoccupazione specialmente per determinate categorie (es. donne, precari,..). Occorre dunque far fronte ad alcuni problemi quali stagionalità e pluriattività.Allo scopo di fornire risposte alle esigenze di avere figure specializzate nel settore turistico, lo IAL e l’EBNT, insieme a partner nazionali ed europei, hanno promosso la sperimentazione BEEFT cofinanziata attraverso l’Iniziativa Comunitaria Adapt.Il progetto si è così proposto la creazione di una struttura implementata in 9 regioni nelle quali sono stati attivati sportelli che hanno offerto servizi di accoglienza, orientamento, consulenza, formazione, informazioni a supporto della mobilità professionale attraverso l’incontro domanda offerta di lavoro.Il volume raccoglie in chiave di analisi critica ad ai fini della trasferibilità delle buone pratiche desumibili dall’esperienza, i risultati e gli elementi conoscitivi e progettuali più significativi emersi nel corso del progetto.

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Specificità delle economie dei territori di montagnaAutore: Jean Paul TournoudData: 2005Corso di laurea: Corso di Studi in Scienze Economiche – Curriculum in Turismo, Ambiente e Cultura – Università della Valle d’Aosta / Université de la Vallée d’AosteN° pagg.: 139Soggetto: Tesi di Laurea

Argomenti principali:La tesi svolge un’analisi generale sulle peculiarità delle economie dei territori di montagna soffermandosi su un tema ancora poco dibattuto quale la pluriattività in ambito turistico e agricolo.All’interno del mercato turistico la categoria degli addetti occasionali è molto sviluppata; molti studenti o casalinghe si rendono disponibili a svolgere mansioni non specializzate. La precarietà dell’impiego, legata soprattutto alla stagionalità, e le difficili prospettive di carriera provocano inoltre un fenomeno di elevato turn-over che rende particolarmente critica la permanenza degli addetti nel settore e, conseguentemente, assai precaria la capitalizzazione delle risorse umane professionalizzate. Di contro il settore chiede, con sempre maggiore insistenza, di poter contare su figure specializzate, in possesso di competenze professionali in grado di rispondere alle esigenze della nuova domanda turistica sempre più orientata alla richiesta di servizi di qualità.

Struttura:La ricerca è suddivisa in 3 parti: nella prima viene proposto un report del progetto FSE “Débat Montagne” all’interno del quale emergono considerazioni generali e dettagliate sugli interventi possibili in un contesto montano.L’attenzione si rivolge in particolare modo alla pluriattività nella seconda parte, definendo questo fenomeno e illustrando le attinenze con il mondo del turismo (tipologie, confronto con altri stati europei, …).Il lavoro si conclude con l’analisi dettagliata (SWOT attraverso un’indagine statistica) sulla situazione della regione Valle d’Aosta e con la proposta di un modello di azione inerente agli operatori turistici.

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Studio finalizzato a definire i profili professionali carenti sul mercato locale dei comparti dell’artigianato, agricoltura e servizi nei comuni della media e alta montagna relativi all’obiettivo 5BAutore: Dipartimento delle politiche del lavoro – Regione Autonoma Valle d’AostaData di pubblicazione: 1998N° pagg.: 193Soggetto: Report di studio

Argomenti principali: • Programma per la formazione professionale:• linee guida• modelli di interventi formativi• I ruoli “di frontiera”Criteri• Analisi socio-economica dei comuni ad obiettivo 5B;• La politica regionale e la progettualità;• Indicazioni per lo sviluppo;• Modelli formativi.

Contenuti e commentiIl documento presenta il problema di alcune zone rimaste marginali rispetto alle direttrici di sviluppo che hanno interessato le Valle d’Aosta: turismo, servizi e industria. Esistono aree in cui non si interviene; il lavoro illustra alcune idee, problematiche e ipotesi concrete di percorsi trattabili con la formazione professionale in una logica di azioni e metodologie integrate.La prima parte della ricerca fornisce un quadro dei Comuni in esame emblematico, evidenziando numerose criticità, ma che permette di scoprire sia un rilevante patrimonio di risorse, intese come capitale umano e materiale, sia alcuni segnali positivi, anche se limitati per quantità e per capacità, di agire da moltiplicatore economico sul territorio.La seconda parte cerca di raggruppare i 22 Comuni in base al diverso patrimonio di risorse disponibili: tale approccio non vuole nascondere o non considerare i punti di debolezza, che esistono e vanno tenuti ben presenti, ma piuttosto verificare se le risorse sono tutte conosciute e utilizzate in maniera ottimale.

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Turismo rurale: azioni di sistema al femminile per orientare, ricercare, migliorare, attivare una rete di esperienze - Estratto del report di ricercaAutore: Autori variData pubblicazione: 1999 Casa Editrice: Cartostampa Lusso, testo integrale di CO.R.In.Te.A Coop s.r.lPag: 62Soggetto: Il volume è un estratto di un’ampia ricerca (testo integrale disponibile su www.corintea.it) (Turismo rurale)

Argomenti principali:• definizioni “turismo e territorio rurale”• analisi delle caratteristiche e potenzialità dei territori• analisi del mercato attuale e potenziale in Valle• definizione del contesto normativo-organizzativo, con particolare riferimento alle politiche di

sostegno delle Pari Opportunità, di gestione dei servizi sociali di supporto alle donne nelle attività rurali, di sostegno alla creazioni di nuova imprenditoria femminile

• predisposizione di strumenti di valorizzazione dell’offerta

Contenuti e commenti: Nella prima parte è stata eseguita un’ampia ricerca bibliografica, tesa a richiamare le diverse definizioni di “turismo rurale”. E’ stata poi fornita una sintetica definizione di territorio rurale in Valle D’Aosta, ne è stata valutata per via deduttiva la capacità di flussi di visitatori più significativi degli attuali e sono stati individuati e catalogati gli attrattori “rurali”sul territorio oggetto di indagine. Nella parte centrale della ricerca è stato ricostruito il quadro dell’attuale offerta valdostana di servizi di turismo rurale e della relativa domanda, effettivamente espressa e potenziale, individuando i macrobacini di utenza, nonché le esigenze e le aspettative della clientela. L’analisi comparata di offerta e domanda ha consentito di fare una S.W.O.T analisi (comporta l’analisi di punti di forza, debolezza, minacce ed opportunità). L’ultima parte della ricerca ha affrontato aspetti più propriamente critici e propositivi, prefigurando un possibile modello di sviluppo e stimando le esigenze residue del territorio in termini di servizi attivabili.

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Turismo senza barriereAutore: Franco Bomprezzi, Giovanni MerloData di pubblicazione: 2004 Casa Editrice: Touring Club ItalianoN° pagg.: 135Soggetto: Guida

IndicazioniPerché rinunciare ad un viaggio, ad una meta culturale, ad un buon ristorante solo per il fatto che ci sono ostacoli da superare? Questa guida è appunto un utile strumento di consultazione per il turismo accessibile. Questa originale pubblicazione fornisce, senza tecnicismi eccessivi, con semplicità e chiarezza, una serie di proposte a portata di mano, attentamente verificate, corredate da informazioni essenziali per decidere se vale la pena organizzare una vacanza.La guida non è un semplice elenco di destinazioni, ma offre anche una carrellata sulle strutture che impiegano persone diversamente abili per l’offerta. Il termine “accessibilità” in questo testo non riguarda solo le barriere architettoniche, piuttosto concerne un’attenzione complessiva alla qualità della proposta turistica.

Struttura: La guida è suddivisa in due parti. La prima descrive alcune attenzioni da avere nella fase precedente, di svolgimento e successiva al viaggio, fornendo consigli utili ad una persona disabile riguardo le informazioni da avere, gli inconvenienti possibili,…La seconda parte raccoglie 4 tipologie di turismo indicando in sezioni differenti 71 mete italiane in cui l’accoglienza è eccellente per persone con esigenze particolari. Esistono inoltre schede pratiche in cui appaiono i motivi che giustificano la classificazione, le caratteristiche della proposta turistica e dati oggettivi sulla fruibilità di ogni destinazione.Infine la guida propone alcuni strumenti di viaggio con i relativi riferimenti: sportelli informativi, siti internet, pubblicazioni,..

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Turismo sostenibile: una ricerca qualitativa tra albergatori e turisti in Valle d’AostaAutore: Astrid RolandoData: 2004Corso di laurea: Facoltà di Scienze della comunicazione e dello spettacolo –Scienze turistiche - Università Iulm di MilanoN° pagg.: 127Soggetto: Tesi di laurea

Argomenti principali:La tesi considera come il turismo possa essere un’importante fattore di benessere sia economico sia sociale, ma allo stesso tempo possa essere causa di danni irreparabili all’ambiente e alle società che lo subiscono. In particolare, lo scritto cerca innanzi tutto di comprendere come la Valle d’Aosta, i suoi albergatori e i turisti, si relazionano e si comportano nei confronti del turismo sostenibile. Ancora, la tesi si propone di comprendere come il concetto di sviluppo venga affrontato a livello di istituzione scolastica, descrivendo alcuni progetti di educazione ambientale e sensibilizzazione alla sostenibilità proposti nelle scuole.

Struttura:La tesi è suddivisa in quattro grandi capitoli. Nel primo vengono analizzate la definizione e gli studi sul turismo sostenibile, insieme ad un elenco di organismi che se ne occupano (Associazione Italiana Turismo Responsabile, Cts, Pindorama). Vengono poi elencati alcuni progetti di educazione al turismo sostenibile, sia per ragazzi sia per adulti.Il secondo capitolo riguarda il rapporto tra turisti e residenti a vari livelli (impatto ambientale, sociale, culturale) soffermandosi in particolar modo sul turismo di montagna.Il terzo capitolo riguarda più specificamente la Valle d’Aosta, con un’analisi del prodotto turistico valdostano (percezione della domanda, consapevolezza dell’offerta, competitività e visibilità sul mercato, punti di forza e debolezza, prospettive…), dei caratteri generali di alcune località e un’intervista all’assessore al turismo. Viene poi illustrato quanto in Valle d’Aosta è stato fatto rispetto al turismo sostenibile e alcuni progetti futuri.Il quarto capitolo illustra la ricerca empirica mirata a conoscere le percezioni, gli atteggiamenti, le conoscenze e le applicazioni che albergatori valdostani e turisti hanno in relazione al turismo sostenibile.In allegato sono riportati la carta di Lanzarote e la struttura delle interviste effettuate.

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Turismo verde 2000Autore: Confederazione italiana agricoltoriData di pubblicazione: 2000 Casa Editrice: MondadoriN° pagg.: 432Soggetto: Guida

IndicazioniLa guida mira ad invogliare chi sceglie di soggiornare in campagna a recarsi alla scoperta dell’eccezionale ricchezza non solo geografica e ambientale, ma anche culturale e storica di quegli angoli d’Italia in cui si trovano strutture agrituristiche. Rispetto alle guide precedenti, questa versione sottolinea l’importanza di aspetti e luoghi legati alla spiritualità e alla religiosità popolare (chiese, pievi, santuari, cappelle) che non riuscirebbero altrimenti ad emergere da una dimensione strettamente locale, e propone una serie di itinerari inediti, incentrati su un connubio tra sacro e profano, tra esigenze dello spirito e piaceri del corpo.

Struttura:All’introduzione segue una tavola di rapida consultazione con i principali servizi offerti dalle aziende agrituristiche italiane elencate in ordine alfabetico per regione.Per ogni regione è poi previsto un profilo introduttivo (descrizione geografica, storica, enogastronomica) e l’elenco delle strutture agrituristiche con foto e schede tecniche (apertura, attività, servizi, prodotti, prezzi…).In appendice è riportata una Carta dell’accoglienza e dell’ospitalità agrituristica.

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Turisti responsabiliAutore: Terre di mezzoData di pubblicazione: 2003 N° pagg.: 145Soggetto: Guida

IndicazioniI viaggi del turismo responsabile sono progettati per avere il minor impatto sull’ambiente e sulle culture locali e affinché nella comunità del Paese del Sud del mondo rimanga un introito superiore al 30 per cento del prezzo della vacanza. Dal Venezuela a Stromboli, una guida per chi vuol essere non solo turista, ma viaggiatore, attento alle culture locali, curioso delle tradizioni, dei gesti, dei sapori e della vita quotidiana. Il libro è adatto per chi vuole incontrare non solo i luoghi ma anche le persone che, da sempre, questi luoghi abitano.Il materiale raccolto dall’associazione AITR, che da anni si occupa turismo responsabile, da un importante contributo per la divulgazione della “Carta per i viaggi sostenibili”, documento del 1994.

Struttura: La guida contiene 90 schede, suddivise per destinazioni e per tipo di vacanza, per partire da soli o con una delle organizzazioni che propongono turismo responsabile in Italia e nel mondo, week-end compresi. Inoltre sono inserite le comunità indigene che offrono ospitalità ai viaggiatori nei Paesi del Sud del mondo, gli agriturismi e i bed & breakfast più attenti al territorio e allo stile di accoglienza.Nella guida troviamo:• turismo responsabile nel mondo: non c’è incontro senza rispetto per la differenza• turismo di comunità: comunità locali che per difendersi dagli effetti del turismo di massa, propongono

un nuovo stile d’accoglienza.• turismo responsabile in Italia: per non limitarsi a passeggiare tra bellezze architettoniche e naturali,

ma scoprire i sapori, le storie,…• Accoglienze attente al territorio: il piacere dell’incontro coniugato alla tutela dell’ambiente• Turismo di scambio: Il gusto di conoscere gente nuova supera il disturbo di condividere i propri

spazi.

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Vacanze contromanoAutore: Terre di mezzoData di pubblicazione: 2003 N° pagg.: 128Soggetto: Guida

IndicazioniChe fare del tempo libero e delle vacanze?Tra le pagine di Vacanze contromano c’è quello che serve per fare del tempo libero un’esperienza irrepetibile. Si può bussare ad un kibbutz, e vi sarà aperto, o prendere un rastrello e dissodare i giardino del vicino, in Argentina come in Albania.E’ possibile visitare Paesi lontani senza danneggiare l’ambiente e aiutare chi vive in un paradiso ma in condizioni infernali. E’ vacanza per spiriti liberi e per tutte le tasche.C’è l’impegno di quelli che vanno in Palestina per far giocare i piccoli dei villaggi o la gioia di chi restituisce vita ai borghi medioevali o apre sentieri nuovi, reali e metaforici. La sorpresa di chi porta alla luce un pezzo di storia.C’è la solidarietà di quelli che lavorano gomito a gomito con gli immigrati o i popoli dei Paesi in via di sviluppo, impastando amore e calcina.C’è la voglia matta dei ragazzi di conoscere persone nuove e diverse e di condividere tempo e esperienze con loro. Una vacanze così può cambiare il mondo e noi stessi.

Struttura: La guida contiene molte schede suddivise per tipo di vacanza, presentano inoltro strumenti di consultazione per individuare velocemente non solo la destinazione, ma anche la fascia di prezzo e l’organizzazione che si occupa di quella specifica iniziativa.Il testo è ripartito in cinque sezioni.• Viaggi di conoscenza: consigliato a chi possiede un baule di spirito critico da riempire con un

esperienza al confine tra il volontario, condividere un progetto, e l’inviato speciale, vedere e toccar con mano.

• Campi solidarietà: per chi vuole vivere “in pace” le proprie vacanze, vivendo con chi ha meno di noi, ecco il vero gesto per tessere la pace

• Campi natura: quest’estate si cambia stile di vita: in pensione tutti gli elettrodomestici e gli oggetti che ci allontanano dall’ambiente naturale.

• Campi archeologia: prendere l’aereo per viaggiare.. nel tempo• Campi ragazzi: è un po’ come fare una lunga gita di classe, ma.. i libri stanno lontano!!

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Vacanze diverse – Vacanze alternative per giovani e meno giovani- Vacanze accessibili anche a disabiliAutore: Marcella CodiniData di pubblicazione: 1999 Casa Editrice: Edizioni LavoroN° pagg.: 89Soggetto: Guida

“Bene Plivio, allora quest’anno per le vacanze andiamo a Lourdes”, comunica una donna al figlio disabile.

“Ci avrei scommesso – pensa il figlio tra sé – visto che l’anno scorso siamo andati a Fatima e quello prima a Medjugorie”. E si chiede: “Ma la Madonna perché non appare anche alle Bahamas e alle Maldive?”

Indicazionila guida propone spunti per chi, e sono sempre di più, esprime una domanda di vacanza che unisce al riposo e al divertimento anche il desiderio di una pausa di riflessione, di occasioni d’incontro, di sperimentare forme diverse di vita comunitaria, di impegnarsi a favore di persone svantaggiate o popolazioni povere del Sud del mondo.Ma la guida dà anche spazio ad una vacanza “diversa” non per i contenuti che propone, ma perché adatta anche per chi è affetto da gravi limitazioni fisiche o psichiche. In questo senso, la guida è in sintonia con le finalità dell’Associazione “Il Girasole” che l’ha promossa.

Struttura: divisa in 3 parti. La prima propone indirizzi utili per chi, giovane e no, è alla ricerca di vacanze alternative, che non siano semplici pause nella vita lavorativa, ma che permettano riflessione, impegno, sensibilizzazione. La seconda parte è dedicata ai servizi italiani (sportelli di consulenza, tour organizzati, guide all’accessibilità) finalizzati a progettare vacanze che tengano conto anche delle esigenze di chi viaggia su carrozzina o di chi ha problemi psichici. La terza parte contiene una sitografia dove è possibile ottenere informazioni sugli argomenti della guida.Nel dettaglio:

Prima parte: • ambiente (campi estivi, attività culturali, attività di ripristino del patrimonio architettonico)• archeologia e tutela del patrimonio storico (scavi e recuperi di monumenti e beni ambientali)• raccolta di frutta e verdura • assistenza ai disabili (all’interno di strutture o in località di villeggiatura o nel campo dell’assistenza

domiciliare)• assistenza a bambini o ragazzi in colonie o campi estivi• assistenza a poveri e senzatetto• esperienze comunitarie (convivenza nell’assunzione di responsabilità e accettazione dei limiti e delle

diversità; accoglienza minori, comunità tossicodipendenti, disabili…)• solidarietà internazionale (servizi per e nel terzo mondo)• campi missionari (campi di lavoro e preghiera, condivisione di esperienze, azioni e sensibilizzazione

alle problematiche del Sud del mondo)• viaggi di conoscenza (scambio di esperienze e possibilità di entrare in contatto con culture diverse

e attenzione ai problemi autentici dei popoli visitati) • vacanze studio• vacanze di riflessione e preghiera (conventi, abbazie, monasteri)• vacanze “economiche” in ostello

Seconda parte:• servizi di consulenza (sportelli informativi sull’accessibilità delle località turistiche e dei mezzi di

trasporto, sui viaggi organizzati adatti a disabili)• vacanze organizzate (tour operator e associazioni che predispongono vacanze per disabili fisici o psichici)• case di accoglienza e campeggi (una casa vacanza per l’estate e l’Handycamp di Ronchi d’Ala [Tn])• guide turistiche e riviste (pubblicazioni finalizzate ad offrire informazioni sull’accessibilità delle

diverse località turistiche)• mezzi di trasporto (informazioni sui mezzi di trasporto che possono agevolare il turista disabile).

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Viaggi e turismo on lineAutore: Marco CerianiData di pubblicazione: 2000Casa Editrice: HoepliN° pagg.: 191Soggetto: Guida

Indicazioni“Oggi il turista fugge dalla massificazione, cerca l’originalità nell’esperienza di viaggio e per questo motivo ha bisogno di molta informazione di qualità”IndicazioniLe potenzialità di internet in fatto di viaggi sono infinite: la semplice prenotazione di un volo aereo, la scelta di un viaggio last minute, la ricerca delle condizioni più vantaggiose, tutto questo e molto altro si può fare con un semplice clic. Il web si rivela anche un’inesauribile fonte di informazioni per chi vuole conoscere il “contorno della vacanza”, inoltre all’interno del libro è stato dedicato spazio al turismo consapevole. Più che un elenco commentato dei siti ad argomento turistico, questa guida offre al lettore un metodo pratico di ricerca che gli consenta dei reperire con facilità gli indirizzi utili per organizzare o documentarsi sul viaggio che sta per intraprendere, sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla rete.Il libro è rivolto principalmente al turista, ma offre spunti per gli operatori turistici che vogliono organizzare un buon servizio.

StrutturaIl volume è suddiviso in sette capitoli che approfondiscono l’esperienza del turista che si affida ad internet per organizzare il proprio viaggio.La guida è concepita come un semplice elenco commentato di siti, ma con un metodo pratico di ricerca per reperire gli indirizzi attivi e perciò efficaci. Naturalmente nel volume sono compresi anche elenchi puntuali aggiornati di pagine per organizzare le vacanze, per partecipare a un campo di lavoro e così via. La scelta cade però su indirizzi non deperibili: siti ufficiali e di riferimento per ogni categoria turistica o siti di grande successo, tendenzialmente in lingua italiana.L’ultima parte, molto utile per i neofiti del web, è dedicata a tutti quei dubbi che sovente nascono e a tutte quelle parole strane che si incontrano navigando in rete.

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Parlamento europeo: sintesi

Il turismo - BASE GIURIDICAIl trattato Ue non consente alla Comunità di condurre una politica propria in materia di turismo. Grazie tuttavia a una disposizione introdotta dal trattato di Maastricht (lettera u dell’articolo 3), esso l’autorizza ad adottare nel quadro di altre politiche misure di orientamento e di sviluppo in questo settore. Si applicano quindi al turismo le disposizioni relative alla libera circolazione delle persone, delle merci e dei servizi, alle piccole e medie imprese e alla politica regionale.

OBIETTIVIIl peso economico del turismo giustifica perfettamente il fatto che istituzioni europee si siano occupate del settore anche in assenza di una vera e propria base giuridica: con una quota del 53% sul totale, l’Unione rappresenta la prima regione turistica del mercato mondiale e il settore rappresenta il 5,5% del suo PIL e il 6% dell’occupazione (dati relativi all’Europa a 12).

REALIZZAZIONI

1. Misure generaliLa prima risoluzione del Consiglio in materia, in data 10 aprile 1994, riconosceva l’importanza del turismo ai fini dell’integrazione europea e invitava la Commissione a formulare proposte in merito. Successivamente la decisione del 22 dicembre 1986 [1] ha istituito un comitato consultivo sul turismo e ne ha reso obbligatoria la consultazione da parte degli Stati membri. Nello stesso anno è stata creata una linea di bilancio destinata a fornire un contributo comunitario agli sforzi promozionali compiuti congiuntamente dagli Stati membri sui mercati esterni alla Comunità.

2. Misure particolari

a. A favore dei turistiSi tratta di misure che facilitano l’attraversamento delle frontiere, proteggono la salute, la sicurezza e gli interessi materiali degli interessati: citiamo in particolare la raccomandazione del Consiglio del 22 dicembre 1986 sulla norme di sicurezza antincendio negli alberghi e le direttive 90/314 sui viaggi “tutto compreso” [2] e 94/47 sulla multiproprietà immobiliare [3].b. A favore delle imprese e dei professionistiSi tratta di misure che favoriscono l’accesso ai mercati, la concorrenza e le piccole e le medie imprese. Particolare attenzione è stata annessa alla professione di guida turistica, soggetta ad una rigorosa regolamentazione nei paesi mediterranei della Comunità e un po’ meno negli altri: le sentenze della Corte di giustizia nelle cause C 189/89, C 154/89 e C 180/89 hanno sancito il principio che una guida turistica può esercitare la sua professione in un paese diverso da quello di origine a condizione di accompagnarvi un gruppo di viaggiatori stranieri e di non esercitare il proprio mestiere in luoghi per i quali è richiesta la presenza di una guida specializzata (musei, particolari beni storici ed architettonici).c. A favore degli Stati e delle regioni- A titolo del contributo che il turismo fornisce allo sviluppo regionale, esso ha beneficiato degli

aiuti dei fondi strutturali, in particolare del FESR e del FEAOG (Sezione Orientamento): nel periodo compreso tra il 1989 e il 1993 tali aiuti sono ammontati a 2,3 miliardi di ecu.

- Una particolare attenzione è stata offerta alla creazione di un sistema statistico comunitario in questo settore. La direttiva 95/57 [4] del 23 novembre 1995 che armonizza i metodi nazionali ha istituito un primo programma biennale.

- La Comunità europea ha altresì adottato un’azione di sviluppo del turismo, in particolare a partire dal 1990, che fu dichiarato Anno europeo del turismo. Tra il 1993 e il 1996 è stato realizzato un primo piano d’azione. La Commissione vi ha fatto seguire un primo programma pluriennale a favore del turismo europeo denominato Philoxenia (1997-2000) che consiste nel promuovere la qualità e la competitività del turismo europeo per contribuire alla crescita e all’occupazione.

LEGISLAZIONE

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d. Va infine rammentata la lotta contro il turismo sessuale che implica i bambini, che ha formato l’oggetto nel 1996 di una comunicazione della Commissione (COM/96/547): ne sono oggetto i comportamenti di taluni turisti europei in alcuni paesi in via di sviluppo.

RUOLO DEL PARLAMENTO EUROPEODal 1983, il contributo del Parlamento europeo allo sviluppo dell’azione comunitaria in materia di turismo è stato decisivo. Anzi si può ben dire che ne è stato l’ispiratore.In particolare esso ha chiesto:- l’inserimento nel trattato, approfittando della revisione del 1996, di un titolo specifico sul turismo,

in modo da dotare la Comunità di competenze sufficientemente robuste da consentirle di condurre una politica comune, sempre nel rispetto del principio di sussidiarietà (risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla relazione della Commissione concernente le azioni comunitarie a favore del turismo e del 13 febbraio 1996 sul Libro verde della Commissione sul ruolo dell’Unione in materia di turismo);

- la creazione di un’Agenzia europea del turismo (precitata risoluzione del 15 dicembre 1994 e risoluzione del 25 ottobre 1996 sulla proposta di decisione del Consiglio concernente un primo programma pluriennale a favore del turismo europeo);

- una maggiore protezione degli interessi dei turisti: inasprimento della responsabilità civile delle Agenzie di viaggio e fissazione di criteri più severi per la concessione delle licenze di esercizio (precitata risoluzione del 15 dicembre 1994); corretta applicazione della direttiva 90/314 sui viaggio tutto compreso, istituzione di un quadro giuridico comunitario sulla sicurezza delle infrastrutture di soggiorno, protezione contro l’overbooking negli alberghi (risoluzione del 31 marzo 1998 sul miglioramento della sicurezza, dei diritti dei consumatori e delle norme commerciali nel settore del turismo);

- una protezione dell’ambiente dagli effetti del turismo di massa, ad esempio mediante uno scaglionamento delle vacanze (risoluzioni del 13 luglio 1990 sulle misure da adottare nel quadro dell’Anno europeo del turismo e del 18 gennaio 1994 sul turismo all’orizzonte del 2000);

- una carta dei diritti e dei doveri del turista (risoluzione dell’11 giugno 1991 su una politica comunitaria in materia di turismo);

- misure contro le agenzie di viaggio, i vettori e le catene alberghiere che favoriscono il turismo sessuale (risoluzione del 6 novembre 1997 sulla comunicazione della Commissione sulla lotta contro il turismo sessuale che implica i bambini).

RIFERIMENTI PROCEDURALI :[1] Procedura di consultazione: CSA0278 [2] Procedura di cooperazione: SYN0122 [3] Procedura di codecisione: COD0419 [4] Procedura di consultazione: COS0257

ALTRI RIFERIMENTI:

12004V281 Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa - PARTE III - LE POLITICHE E IL FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE - TITOLO III - POLITICHE E AZIONI INTERNE - CAPO V - SETTORI NEI QUALI L’UNIONE PUÒ DECIDERE DI SVOLGERE UN’AZIONE DI SOSTEGNO, DI COORDINAMENTO O DI COMPLEMENTO - Sezione 4 - Turismo - Articolo III-281Gazzetta ufficiale n. 310 del 16/12/2004 pag. 0126 - 0126

52003AR0397 Parere del Comitato delle regioni in merito alla Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Orientamenti di base per la sostenibilità del turismoGazzetta ufficiale n. 121 del 30/04/2004 pag. 0001 - 0006

52003IE1384 Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema “Un turismo accessibile a tutti e socialmente sostenibile”

52003DC0716 Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo , al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni - Orientamenti di base per la sostenibilità del turismo europeo [SEC(2003)1295]

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52003C18504Avviso di invito a fornire informazioni su reti e partenariati transnazionali di operatori del turismo e destinazioni, nonché su organismi e gruppi che elaborano e forniscono conoscenze e competenze nel settore turisticoGazzetta ufficiale n. C 185 del 05/08/2003 pag. 0005 - 0006

52002IP0222 Risoluzione del Parlamento europeo sulla comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni su un approccio di cooperazione per il futuro del turismo europeo (COM(2001) 665 - C5-0077/2002 - 2002/2038(COS))Gazzetta ufficiale n. 180 E del 31/07/2003 pag. 0138 - 0144

(COM (2001) 668)Parere del Comitato delle regioni in merito: alla Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni — Un approccio di cooperazione per il futuro del turismo europeo, e alla Relazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni — Seguiti del Consiglio europeo del 21 settembre: situazione del settore turistico europeo.

52002AE1009 Parere del Comitato economico e sociale in merito alla “Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni — Un approccio di cooperazione per il futuro del turismo europeo”Gazzetta ufficiale n. C 061 del 14/03/2003 pag. 0014 - 0022

52002XG0606(01) Risoluzione del Consiglio del 21 maggio 2002 sul futuro del turismo europeoGazzetta ufficiale n. C 135 del 06/06/2002 pag. 0001 - 0003

52001DC0665 Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni - Un approccio di cooperazione per il futuro del turismo europeo/* COM/2001/0665 def. */

52000IR0254 Parere del Comitato delle regioni sul tema “Progetti transregionali di turismo rurale nel contesto dell’Agenda 21”Gazzetta ufficiale n. C 144 del 16/05/2001 pag. 0065 - 0066

52001DC0171 Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio , Al Comitato Economico e Sociale e al Comitato delle Regioni - Misure comunitarie riguardanti il turismo (1997/99)/* COM/2001/0171 def. */

52000IP0052(01) Risoluzione del Parlamento europeo sulla comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni sull’attuazione delle misure di lotta contro il turismo sessuale che coinvolge l’infanzia (COM(1999) 262 — C5-0096/1999 — 1999/2097(COS))Gazzetta ufficiale n. 378 del 29/12/2000 pag. 0080 – 0087

52000IP0030 Risoluzione del Parlamento europeo sulla comunicazione della Commissione dal titolo: „Rafforzare il potenziale del turismo per l’occupazione - Seguito delle conclusioni e raccomandazioni del Gruppo ad alto livello sul turismo e sull’occupazione” (COM(1999) 205 — C5-0112/1999 — 1999/2115(COS))Gazzetta ufficiale n. 339 del 29/11/2000 pag. 0292 - 0296

51999AR0291 Parere del Comitato delle regioni in merito alla “Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni — Rafforzare il potenziale del turismo per l’occupazione”Gazzetta ufficiale n. C 317 del 06/11/2000 pag. 0040 - 0046

51999AP0021(01) Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sui procedimenti legislativi in corso nel settore della

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politica regionale, i trasporti e il turismo - Conseguenze dell’entrata in vigore del trattato di Amsterdam (Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (SEC(1999) 581 - C4-0219/1999))Gazzetta ufficiale n. 154 del 05/06/2000 pag. 0045 - 0045

51999AP0005 Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulle procedure legislative in corso nel settore della politica regionale, dei trasporti e del turismo (Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio - Conseguenze dell’entrata in vigore del trattato di Amsterdam) (SEC(1999)0581 - C4-0219/1999) Gazzetta ufficiale n. 054 del 25/02/2000 pag. 0079 - 0080

51998IR0157 Parere del Comitato delle regioni sul tema «Il ruolo degli enti locali e regionali nel settore dello sviluppo del turismo e il contributo dell’azione dell’UE in materia di turismo”cdr 157/98 FIN Gazzetta ufficiale n. C 293 del 13/10/1999 pag. 0033

51999IE0323 Parere del Comitato economico e sociale sul tema «Politica europea del turismo”Gazzetta ufficiale n. C 138 del 18/05/1999 pag. 0004

51999DC0205 Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni - Rafforzare il potenziale del turismo per l’occupazione - Seguito delle conclusioni e raccomandazioni del Gruppo ad alto livello sul turismo e sull’occupazione/* COM/99/0205 def. */

51998IP0247 Risoluzione sulla relazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni sulle azioni comunitarie concernenti il turismo (1995-1996) (COM(97)0332 C4-0576/97)Gazzetta ufficiale n. C 328 del 26/10/1998 pag. 0106

51998IE0976 Parere del Comitato economico e sociale sul tema «Sfruttamento dei minori e turismo sessuale»Gazzetta ufficiale n. C 284 del 14/09/1998 pag. 0092

51997IR0422 Parere del Comitato delle regioni riguardante «Il turismo culturale urbano ed il suo impatto sull’occupazione»CdR 422/97 fin Gazzetta ufficiale n. C 251 del 10/08/1998 pag. 0028

51998IP0071 Risoluzione sul miglioramento della sicurezza e dei diritti dei consumatori così come delle regole commerciali nel settore del turismoGazzetta ufficiale n. C 138 del 04/05/1998 pag. 0038

51998IP0078(01) Risoluzione sull’euro e il turismoGazzetta ufficiale n. C 104 del 06/04/1998 pag. 0071

51997IP0306 Risoluzione sulla comunicazione della Commissione sulla lotta al turismo sessuale che coinvolge l’infanzia e sul promemoria sul contributo dell’Unione europea al rafforzamento della lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei bambini (COM(96) 0547 C4-0012/97 e C4-0556/96)Gazzetta ufficiale n. C 358 del 24/11/1997 pag. 0037

51997IP0459 Risoluzione sul turismoGazzetta ufficiale n. C 200 del 30/06/1997 pag. 0146

31997Y0116(01) Relazione Speciale n. 3/96 sulla politica del turismo e sua promozione corredata delle risposte della Commissione

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SI VIAGGIARE 60 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta61

Gazzetta ufficiale n. C 017 del 16/01/1997 pag. 0001 - 0023

51996IP0297 Risoluzione sulla relazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni sulle azioni comunitarie concernenti il turismo (decisione del Consiglio 92/421/CEE) (COM(96) 0029 - C4-0125/96)Gazzetta ufficiale n. C 347 del 18/11/1996 pag. 0441

51995IR0376 Parere del Comitato delle regioni in merito al «Libro verde della Commissione sul ruolo dell’Unione in materia di turismo»CdR 376/95Gazzetta ufficiale n. C 126 del 29/04/1996 pag. 0024

51996IP0016 Risoluzione sul Libro verde della Commissione sul ruolo dell’ Unione europea nel settore del turismo (COM(95)0097 - C4-0157/95)Gazzetta ufficiale n. C 065 del 04/03/1996 pag. 0034

51996DC0029 Relazione della commissione al consiglio, al parlamento europeo, al comitato economico e sociale e al comitato delle regioni sulle azioni comunitarie concernenti il turismo (decisione del consiglio 92/421/cee)/* COM/96/0029 DEF */

51995IR0019 Parere del comitato delle regioni in merito alla politica di sviluppo del turismo rurale nelle regioni dell’ UECdR 19/95Gazzetta ufficiale n. C 210 del 14/08/1995 pag. 0099

C1995/117/13 Piano di azioni comunitarie a favore del turismo (Gazzetta ufficiale delle Comunità europee n. C 106 del 27. 4. 1995, pag. 7)Gazzetta ufficiale n. C 117 del 12/05/1995 pag. 0016 - 0016

51995DC0097 Il ruolo dell’ Unione in materia di turismo - Libro verde della Commissione/* COM/95/97DEF */

51994IP0080(01) Risoluzione sulla relazione della Commissione riguardante le azioni comunitarie a favore del turismoGazzetta ufficiale n. C 018 del 23/01/1995 pag. 0159

51994IE1021 Parere d’ iniziativa del comitato economico e sociale in merito al “turismo”Gazzetta ufficiale n. C 393 del 31/12/1994 pag. 0168

51994IP0069 Risoluzione sull’ esecuzione del bilancio attinente all’ anno europeo del turismoGazzetta ufficiale n. C 128 del 09/05/1994 pag. 0340

51994DC0074 Relazione della commissione al consiglio, al parlamento europeo e al comitato economico e sociale sulle azioni comunitarie a favore del turismo/* COM/94/74DEF */

51993IP0430 Risoluzione sulle proposte in sospeso davanti al Consiglio al 31 ottobre 1993 nei settori dei trasporti e del turismo e per le quali l’ entrata in vigore del trattato sull’ Unione europea comporta una modifica della base giuridica e/o della procedura di adozioneGazzetta ufficiale n. C 020 del 24/01/1994 pag. 0081

11992M/AFI/DCL/01 Trattato sull’Unione europea - Dichiarazione sulla protezione civile, l’energia e il turismoGazzetta ufficiale n. C 191 del 29/07/1992 pag. 0097

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SI VIAGGIARE 62 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta63

51992SC0702 Comunicazione della commissione al consiglio - interventi comunitari nel settore del turismo/* SEC/92/702DEF */

51992SC0701 Comunicazione della commissione - politiche e misure comunitarie che interessano il turismo/* SEC/92/701DEF */

51992PC0130 Proposta modificata di DECISIONE DEL CONSIGLIO concernente un piano di azioni comunitarie a favore del turismo/* COM/92/130DEF */Gazzetta ufficiale n. C 120 del 12/05/1992 pag. 0013

51992AP0002 RISOLUZIONE LEGISLATIVA recante il parere del Parlamento europeo sulla proposta della Commissione relativa a una decisione del Consiglio concernente un piano di azioni comunitarie a favore del turismo Gazzetta ufficiale n. C 067 del 16/03/1992 pag. 0247

51991IP0084(01) RISOLUZIONE sui danni arrecati agli habitat naturali e seminaturali delle Alpi (CE e paesi EFTA) dalla crescente espansione del turismo estivo ed invernale in tali zoneGazzetta ufficiale n. C 183 del 15/07/1991 pag. 0112

51991IP0155 RISOLUZIONE su una politica comunitaria nel settore del turismoGazzetta ufficiale n. C 183 del 15/07/1991 pag. 0074

51991DC0097 Piano di azioni comunitarie a favore del turismo/* COM/91/97DEF DEL 16/4/91 */

51991DC0095 Relazione della commissione al consiglio e al parlamento europeo sull’ anno europeo del turismo/* COM/91/95DEF DEL 14/5/91 */

51990IE1063 Parere d’ iniziativa del comitato economico e sociale in merito al turismo ed allo sviluppo regionaleGazzetta ufficiale n. C 332 del 31/12/1990 pag. 0157

51990DC0438 Azioni comunitarie a favore del turismo rurale - comunicazione della commissione/* COM/90/438DEF DEL 29/10/90 */

51990IP0120 RISOLUZIONE sulle misure necessarie per proteggere l’ ambiente da possibili forme di degrado dovute al turismo di massa, nell’ ambito dell’ Anno europeo del turismoGazzetta ufficiale n. C 231 del 17/09/1990 pag. 0234

51988DC0586 Comunicazione della commissione al consiglio su una decisione del consiglio che autorizza la comunita a partecipare ai negoziati per una convenzione sul turismo/* COM/88/586DEF */

51987IP0209 RISOLUZIONE concernente l’ agevolazione, la promozione e il finanziamento del turismo nella Comunità europeaGazzetta ufficiale n. C 049 del 22/02/1988 pag. 0157

51986AP0172 Risoluzione recante chiusura della procedura di consultazione del parlamento europeo sulla proposta della commissione delle comunita europee al consiglio relativa a una decisione che istituisce una procedura di consultazione e di coordinamento nel settore del turismoGazzetta ufficiale n. C 007 del 12/01/1987 pag. 0328

31986D0664 86/664/CEE: Decisione del Consiglio del 22 dicembre 1986 che istituisce una procedura di consultazione

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SI VIAGGIARE 62 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta63

e di cooperazione nel settore del turismoGazzetta ufficiale n. L 384 del 31/12/1986 pag. 0052 - 0053

31986Y1231(02) Risoluzione del Consiglio, del 22 dicembre 1986, concernente una migliore distribuziione stagionale e geografica del turismoGazzetta ufficiale n. C 340 del 31/12/1986 pag. 0001 - 0002

51986AC0753(03) Parere del comitato economico e sociale sulla comunicazione della commissione al consiglio sull’ azione comunitaria nel settore del turismo e sulla proposta di decisione del consiglio che istituisce une procedura di consultazione e di coordinamento nel settore del turismoGazzetta ufficiale n. C 328 del 22/12/1986 pag. 0001

51986AC0753(02) Parere del comitato economico e sociale sulla comunicazione della commissione al consiglio sull’ azione comunitaria nel settore del turismo e sulla proposta di raccomandazione del consiglio relativa all’informazione standardizzata degli alberghiGazzetta ufficiale n. C 328 del 22/12/1986 pag. 0001

51986AC0753(01) Parere del comitato economico e sociale sulla comunicazione della commissione al consiglio sull’ azione comunitaria nel settore del turismo e sulla proposta di risoluzione del consiglio concernente une migliore distribuzione stagionale e geografica del turismoGazzetta ufficiale n. C 328 del 22/12/1986 pag. 0001

51986PC0032(03) Proposta di decisione del consiglio che istituisce una procedura di consultazione e di coordinamento nel settore del turismo/* COM/86/32DEF */Gazzetta ufficiale n. C 114 del 14/05/1986 pag. 0011

51986PC0032(01) Proposta di risoluzione del consiglio concernente una migliore distribuzione stagionale e geografica del turismo/* COM/86/32DEF */Gazzetta ufficiale n. C 114 del 14/05/1986 pag. 0007

51985PC0507 Proposta di decisione del consiglio in merito ad un progetto di decisione e di raccomandazione del consiglio dell’ organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici riguardante la politica nel settore del turismo internazionale/* COM/85/507DEF */

51985PC0342 Raccomandazione di una decisione del consiglio che autorizza la commissione a condurre a nome della comunita economica europea i negoziati per l’ adozione, da parte del consiglio dell’ organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici, di una decisione concernente la politica nel settore del turismo internazionale/* COM/85/342DEF */

31984Y0430(02) Risoluzione del Consiglio, del 10 aprile 1984, concernente una politica comunitaria del turismoGazzetta ufficiale n. C 115 del 30/04/1984 pag. 0002 - 0027

31984Y0430(01) Risoluzione del Consiglio, del 10 aprile 1984, concernente una politica comunitaria del turismoGazzetta ufficiale n. C 115 del 30/04/1984 pag. 0001 - 0001

51983AC0984 Parere del comitato economico e sociale in merito ai primi orientamenti per una politica comunitaria del turismoGazzetta ufficiale n. C 358 del 31/12/1983 pag. 0052

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SI VIAGGIARE 64 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta65

Legislazione nazionaleLEGGE 14 maggio 2005, n.80, art.12 (“decreto competitività”, in Gazz. Uff. 16 marzo, n. 62).- Rafforzamento e rilancio del settore turistico > riforma dell’Enit

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 aprile 2004 (in Gazz. Uff., 26 maggio, n. 122). - Parziale annullamento del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 settembre 2002, concernente «Recepimento dell’accordo fra lo Stato, le regioni e le province autonome sui principi per l’armonizzazione, la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico» > Ricorso straordinario al Capo dello Stato presentato dall’Associazione nazionale guide turistiche, per l’annullamento in parte qua del D.P.C.M. in data 13 settembre 2002, recante «Recepimento dell’accordo tra Stato, regioni e le province autonome sui principi per l’armonizzazione, la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico». (allegato 1)

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 settembre 2002 (in Gazz. Uff., 25 settembre, n. 225). - Recepimento dell’accordo fra lo Stato, le regioni e le province autonome sui principi per l’armonizzazione, la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico (1) . > Sviluppo turistico

(1) Per il parziale annullamento del presente D.P.C.M. vedi il D.P.R. 27 aprile 2004.

DECRETO DEL MINISTERO DELL’INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL’ARTIGIANATO 30 marzo 2001, n. 400 (in Gazz. Uff., 8 novembre, n. 260). > Regolamento recante i criteri e le modalità per il finanziamento delle società finanziarie per lo sviluppo delle imprese operanti nel commercio, nel turismo e nei servizi.

LEGGE 29 marzo 2001, n. 135 (in Gazz. Uff., 20 aprile, n. 92). - RIFORMA DELLA LEGISLAZIONE NAZIONALE DEL TURISMO

LEGGE 27 marzo 2001, n. 122, art.23 (in Gazz. Uff., 17 aprile, n. 89). - Disposizioni modificative e integrative alla normativa che disciplina il settore agricolo e forestale > Ospitalità rurale familiare

LEGGE 24 ottobre 2000, n. 323, art.12 (in Gazz. Uff., 8 novembre, n. 261). - Riordino del settore termale > Promozione del termalismo e del turismo nei territori termali

LEGGE 7 agosto 1997, n.266, art.16 (in Gazz. Uff., 11 agosto, n. 186). > Interventi per il settore del commercio e del turismo.

LEGGE 27 dicembre 1997, n. 449, art.9 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 30 dicembre, n. 302). - Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica > Disposizioni in favore delle imprese del settore turistico-alberghiero

LEGGE 27 dicembre 1997, n. 449, art.16 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 30 dicembre, n. 302). - Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica > Promozione del turismo

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11 dicembre 1995, (in Gazz. Uff., 16 maggio, n. 113). > Accordo di programma per la valorizzazione dei beni culturali e ambientali e l’incentivazione dei flussi turistici.

DECRETO-LEGGE 29 marzo 1995, n. 97 (in Gazz. Uff., 1 aprile, n. 77). - Decreto convertito in l. 30 maggio 1995, n. 203 (in Gazz. Uff., 30 maggio 1995, n. 124). > Riordino delle funzioni in materia di turismo, spettacolo e sport (1).

(1) Con d.lg. 31 marzo 1998, n. 112, sono state trasferite alle regioni ed agli enti locali, tra l’altro, le competenze in materia di turismo, sport e spettacolo.

DECRETO LEGISLATIVO 17 marzo 1995, n. 111 (in Gazz. Uff., 14 aprile, n. 88). > Attuazione della direttiva n. 90/314/CEE concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti “tutto compreso”

LEGGE 22 febbraio 1994, n. 146, art.24 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 4 marzo, n. 52). Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee. (Legge comunitaria 1993) > Viaggi, vacanze e circuiti “tutto compreso”: criteri di delega

DECRETO LEGISLATIVO 23 novembre 1991, n. 392 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 12 dicembre, n. 291). > Attuazione della direttiva n. 82/470/CEE nella parte concernente gli agenti di viaggio e turismo, a norma dell’art. 16 della legge 29 dicembre 1990, n. 428 (legge comunitaria 1990).

LEGGE 25 agosto 1991, n. 284 (in Gazz. Uff., 2 settembre, n. 205). - Liberalizzazione dei prezzi del settore turistico e interventi di sostegno alle imprese turistiche > Politiche del turismo

LEGGE 29 dicembre 1990, n. 428, art.11 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 12 gennaio, n. 10). -

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SI VIAGGIARE 64 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta65

Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee (legge comunitaria per il 1990) (1) (2).

(1) In luogo di Comunità economica europea (CEE) leggasi Unione europea (UE).(2) Tutti i riferimenti al d.l. 30 giugno 1979, n. 26, conv. in l. 3 aprile 1979, n. 95, contenuti nel presente provvedimento si intendono fatti alle corrispondenti disposizioni contenute nel d.lg. 8 luglio 1999, n. 270 di abrogazione > Attività professionali nel settore del turismo

LEGGE 11 ottobre 1990, n. 292, art.6 (in Gazz. Uff., 19 ottobre, n. 245). - Ordinamento dell’Ente nazionale italiano per il turismo (1).

(1) Con d.lg. 31 marzo 1998, n. 112 sono state conferite a regioni ed enti locali tutte le funzioni inerenti il turismo e l’industria alberghiera, eccezion fatta per quelle espressamente riservate allo Stato > rapporti tra ENIT e regioni

LEGGE 9 ottobre 1989, n. 363 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 8 novembre, n. 261). - Ratifica ed esecuzione dell’emendamento all’articolo 15 dello statuto dell’Organizzazione mondiale del turismo (OMT), approvato dall’Assemblea generale dell’Organizzazione nella VII sessione di Madrid, 22 settembre gennaio 10-1987 > Organizzazione mondiale del turismo

DECRETO MINISTERIALE 27 luglio 1987, (in Gazz. Uff., 7 settembre, n. 208). - Nuove modalità di accesso agli istituti di antichità e d’arte dello Stato da parte delle “guide turistiche”. > Guide turistiche

LEGGE 17 maggio 1983, n. 217 (in Gazz. Uff., 25 maggio, n. 141). - Legge quadro per il turismo e interventi per il potenziamento e la qualificazione dell’offerta turistica (1)

(1) Legge abrogata dall’art. 11, l. 29 marzo 2001, n. 135, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto di cui all’articolo 2, comma 4, della citata l. 135/2001. > Legge quadro abrogata

LEGGE 27 dicembre 1977, n. 1084 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 17 febbraio, n. 48). - Ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale relativa al contratto di viaggio (CCV), firmata a Bruxelles il 23 aprile 1970. > Contratti di viaggio

LEGGE 27 dicembre 1977, n. 1018 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 26 gennaio, n. 26). - Approvazione ed esecuzione dello Statuto dell’Organizzazione mondiale del turismo (OMT), con le allegate regole di finanziamento, adottato a Città del Messico il 27 settembre 1970 > Organizzazione mondiale del turismo

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 luglio 1977, n. 616, art.56 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 29 agosto, n. 234). - Attuazione della delega di cui all’art. 1 della l. 22 luglio 1975, n. 382 (3)(5).

(3) In attuazione della delega conferita dall’articolo 1, l. 15 marzo 1997, n. 59, con d.lg. 31 marzo 1998, n. 112, sono state conferite alle regioni, ed agli enti locali, nonché, nei casi espressamente previsti, alle autonomie funzionali, tutte le competenze inerenti il settore dello sviluppo economico che ricomprende: l’agricoltura e foreste, l’artigianato, l’industria, l’energia, le miniere, le risorse geotermiche, l’ordinamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le fiere e i mercati, il commercio, il turismo e l’industria alberghiera.(5) A decorrere dalla data di nomina del primo governo costituito a seguito delle prime elezioni politiche successive all’entrata in vigore del d.lg. 30 luglio 1999, n. 300, le prefetture sono trasformate in uffici territoriali del governo; il prefetto preposto a tale ufficio nel capoluogo della regione assume anche le funzioni di commissario del governo (art. 11, d.lg. 300/1999, cit.). > Turismo ed industria alberghiera

LEGGE 12 marzo 1968, n. 326 (in Gazz. Uff., 9 aprile, n. 92). - Provvidenze per la razionalizzazione e lo sviluppo della ricettività alberghiera e turistica > Ricettività turistica e alberghiera

LEGGE 15 febbraio 1962, n. 68 (in Gazz. Uff., 7 marzo, n. 61). - Norme modificative alla legge 4 agosto 1955, n. 691, riguardante provvidenze per l’attuazione di iniziative di interesse turistico ed alberghiero(1).

(1) Le funzioni amministrative relative alla materia “turismo ed industria alberghiera”, sono ora di esclusiva competenza delle regioni e degli enti locali, ciò in virtù di quanto stabilito dal d.lg. 31 marzo 1998, n. 112. > Turismo ed industria alberghiera

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 giugno 1961, n. 869 (in Gazz. Uff., 4 settembre, n. 219). - Norme di attuazione della legge 21 marzo 1958, n. 326, recante la disciplina dei complessi ricettivi complementari a carattere turistico-sociale > Ricettività turistico-sociale

LEGGE 21 marzo 1958, n. 326 (in Gazz. Uff., 16 aprile, n. 92). - Disciplina dei complessi ricettivi complementari a carattere turistico-sociale > Ricettività turistico-sociale

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LEGGE 29 marzo 2001, n. 135 (in Gazz. Uff., 20 aprile, n. 92).Riforma della legislazione nazionale del turismo

COMMENTO1

La legge definisce i principi fondamentali e gli strumenti della politica del turismo in attuazione degli art. 117 e 118 della Costituzione, riformando le leggi e i decreti legislativi precedenti (vedi preambolo).

Gli obiettivi principali della riforma sono:- Il riconoscimento del ruolo strategico del turismo per lo sviluppo economico e occupazionale del

paese, nel contesto internazionale e dell’Unione europea- L’intento di favorire la crescita competitiva dell’offerta del sistema turistico nazionale, regionale e

locale anche ai fini dell’attuazione del riequilibrio territoriale delle aree depresse- La volontà di tutelare e valorizzare le risorse ambientali, i beni culturali e le tradizioni locali anche ai

fini di uno sviluppo turistico sostenibile

Gli elementi di innovazione della riforma comprendono concetti (come il principio di sussidiarietà), e organismi (la Conferenza Nazionale):- Principio di sussidiarietà: (vedi l. 15 marzo 1997, n.59). Concetto cardine dell’UE a partire dal trattato

di Maastricht, regola i rapporti e le competenze spettanti allo stato e alle regioni. In base a questo principio lo stato riconosce il ruolo dei comuni e delle province nei corrispondenti ambiti territoriali con particolare riguardo all’attuazione delle politiche intersettoriali ed infrastrutturali necessarie alla qualificazione dell’offerta turistica. Lo stato riconosce anche l’apporto dei soggetti privati per la promozione e lo sviluppo dell’offerta turistica.

- Conferenza nazionale sul turismo: la presidenza del consiglio indice almeno ogni due anni la Conferenza, organizzata dal ministero dell’industria, commercio e artigianato, d’intesa con la conferenza permanente per i rapporti tra stato e regioni. Sono convocati:

1. I rappresentanti della Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e Bolzano

2. I rappresentanti dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (anci)3. I rappresentanti dell’Unione delle Province d’Italia (Upi)4. I rappresentanti dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani (Uncem)5. I rappresentanti del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel)6. I rappresentanti delle associazioni maggiormente rappresentative degli imprenditori turistici,

dei consumatori, del turismo sociale, delle associazioni Pro Loco, delle Onlus operanti nel settore turistico, delle associazioni ambientalistiche e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori

La conferenza ha come obiettivo quello di esprimere orientamenti per la definizione e gli aggiornamenti del documento contenente le linee guida. Vi è inoltre lo scopo di verificare l’attuazione delle linee guida, con particolare riferimento alle politiche turistiche e a quelle intersettoriali riferite al turismo, e di favorire il confronto tra le istituzioni e le rappresentanze del settore. In questo senso, gli atti conclusivi di ciascuna conferenza sono trasmessi alle commissioni parlamentari competenti.

- I sistemi turistici locali: La legge dà una definizione dei sistemi turistici locali, intendendo per essi “i contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate”.

E’ attribuito alle regioni il compito di riconoscere i sistemi turistici locali affinché essi siano promossi attraverso forme di concertazione con gli enti funzionali, con le associazioni di categoria che concorrono alla formazione dell’offerta turistica, nonché con i soggetti pubblici e privati interessati.

- Il fondo di cofinanziamento: viene istituito presso il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato al fine di migliorare la qualità dell’offerta turistica. E’ affidato alle regioni il compito di definire le modalità e la misura del finanziamento dei progetti di sviluppo dei sistemi turistici locali, predisposti da soggetti pubblici o privati, in forma singola o associata. I progetti, per essere finanziati, devono avere le seguenti finalità:

1. Sostenere attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche, anche in forma cooperativa, consortile e di affiliazione

2. Attuare interventi intersettoriali ed infrastrutturali necessari alla qualificazione dell’offerta turistica e alla riqualificazione urbana e territoriale delle località ad alta intensità di insediamenti

1 Cfr. Elise Champvillair, La comunicazione dell’immagine in una località turistica: la regione Valle d’Aosta tra realtà e prospettive

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turistico-ricettivi3. Sostenere l’innovazione tecnologica degli uffici di informazione e di accoglienza ai turisti, con

particolare riguardo alla promozione degli standard dei servizi al turista4. Sostenere la riqualificazione delle imprese turistiche, con priorità per gli adeguamenti dovuti

a normative di sicurezza, per la classificazione e la standardizzazione dei servizi turistici, con particolare riferimento allo sviluppo di marchi di qualità, di certificazione ecologica e di club di prodotto, nonché alla tutela dell’immagine del prodotto turistico locale

5. Promuovere il marketing telematico dei progetti turistici tipici, per l’ottimizzazione della relativa commercializzazione in Italia e all’estero.

TESTO COMPLETO:

Preambolo

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Promulga la seguente legge:

Art.1 (principi)

1.La presente legge definisce i princìpi fondamentali e gli strumenti della politica del turismo in attuazione degli articoli 117 e 118 della Costituzione ed ai sensi dell’articolo 56 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, della legge 15 marzo 1997, n. 59, e del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.

2.La Repubblica:

a) riconosce il ruolo strategico del turismo per lo sviluppo economico e occupazionale del Paese nel contesto internazionale e dell’Unione europea, per la crescita culturale e sociale della persona e della collettività e per favorire le relazioni tra popoli diversi;

b) favorisce la crescita competitiva dell’offerta del sistema turistico nazionale, regionale e locale, anche ai fini dell’attuazione del riequilibrio territoriale delle aree depresse;

c) tutela e valorizza le risorse ambientali, i beni culturali e le tradizioni locali anche ai fini di uno sviluppo turistico sostenibile;

d) sostiene il ruolo delle imprese operanti nel settore turistico con particolare riguardo alle piccole e medie imprese e al fine di migliorare la qualità dell’organizzazione, delle strutture e dei servizi;

e) promuove azioni per il superamento degli ostacoli che si frappongono alla fruizione dei servizi turistici da parte dei cittadini, con particolare riferimento ai giovani, agli anziani percettori di redditi minimi ed ai soggetti con ridotte capacità motorie e sensoriali;

f) tutela i singoli soggetti che accedono ai servizi turistici anche attraverso l’informazione e la formazione professionale degli addetti;

g) valorizza il ruolo delle comunità locali, nelle loro diverse ed autonome espressioni culturali ed associative, e delle associazioni pro loco;

h) sostiene l’uso strategico degli spazi rurali e delle economie marginali e tipiche in chiave turistica nel contesto di uno sviluppo rurale integrato e della vocazione territoriale;

i) promuove la ricerca, i sistemi informativi, la documentazione e la conoscenza del fenomeno turistico;

j) promuove l’immagine turistica nazionale sui mercati mondiali, valorizzando le risorse e le caratteristiche dei diversi ambiti territoriali.

3.Sono fatti salvi poteri e prerogative delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano nelle materie di cui alla presente legge nel rispetto degli statuti di autonomia e delle relative norme di attuazione.

Art.2 (Competenze)

1.Lo Stato e le regioni riconoscono, sulla base del principio di sussidiarietà di cui all’articolo 4, comma 3, lettera a), della legge 15 marzo 1997, n. 59, il ruolo dei comuni e delle province nei corrispondenti ambiti territoriali con particolare riguardo all’attuazione delle politiche intersettoriali ed infrastrutturali necessarie alla qualificazione dell’offerta turistica; riconoscono altresì l’apporto dei soggetti privati per

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SI VIAGGIARE 68 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta69

la promozione e lo sviluppo dell’offerta turistica.

2.Le regioni, in attuazione dell’articolo 117 della Costituzione, ai sensi della legge 15 marzo 1997, n. 59, e del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, esercitano le funzioni in materia di turismo e di industria alberghiera sulla base dei princìpi di cui all’articolo 1 della presente legge.

3.Le funzioni e i compiti conservati allo Stato in materia di turismo, fino alla data di entrata in vigore dei decreti legislativi di cui all’articolo 11, comma 1, lettera a), della legge 15 marzo 1997, n. 59, sono svolti dal Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato. Per i fini di cui al presente comma, il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato cura in particolare il coordinamento intersettoriale degli interventi statali connessi al turismo, nonché l’indirizzo e il coordinamento delle attività promozionali svolte all’estero, aventi esclusivo rilievo nazionale. Allo stesso Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato spetta la rappresentanza unitaria in sede di Consiglio dell’Unione europea in materia di turismo.

4.Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge il Presidente del Consiglio dei ministri definisce, ai sensi dell’articolo 44 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, con proprio decreto, i princìpi e gli obiettivi per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico. Il decreto è adottato d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentite le associazioni di categoria degli operatori turistici e dei consumatori. Lo schema di decreto è trasmesso alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica ai fini della espressione del parere da parte delle competenti Commissioni parlamentari permanenti.

Il decreto, al fine di assicurare l’unitarietà del comparto turistico e la tutela dei consumatori, delle imprese e delle professioni turistiche, stabilisce:

a) le terminologie omogenee e lo standard minimo dei servizi di informazione e di accoglienza ai turisti;

b )l’individuazione delle tipologie di imprese turistiche operanti nel settore e delle attività di accoglienza non convenzionale;

c) i criteri e le modalità dell’esercizio su tutto il territorio nazionale delle imprese turistiche per le quali si ravvisa la necessità di standard omogenei ed uniformi;

d) gli standard minimi di qualità delle camere di albergo e delle unità abitative delle residenze turistico-alberghiere e delle strutture ricettive in generale;

e) gli standard minimi di qualità dei servizi offerti dalle imprese turistiche cui riferire i criteri relativi alla classificazione delle strutture ricettive;

f) per le agenzie di viaggio, le organizzazioni e le associazioni che svolgono attività similare, il livello minimo e massimo da applicare ad eventuali cauzioni, anche in relazione ad analoghi standard utilizzati nei Paesi dell’Unione europea;

g) i requisiti e le modalità di esercizio su tutto il territorio nazionale delle professioni turistiche per le quali si ravvisa la necessità di profili omogenei ed uniformi, con particolare riferimento alle nuove professionalità emergenti nel settore;

h) i requisiti e gli standard minimi delle attività ricettive gestite senza scopo di lucro;

i) i requisiti e gli standard minimi delle attività di accoglienza non convenzionale;

j) i criteri direttivi di gestione dei beni demaniali e delle loro pertinenze concessi per attività turistico-ricreative, di determinazione, riscossione e ripartizione dei relativi canoni, nonché di durata delle concessioni, al fine di garantire termini e condizioni idonei per l’esercizio e lo sviluppo delle attività imprenditoriali, assicurando comunque l’invarianza di gettito per lo Stato;

k) gli standard minimi di qualità dei servizi forniti dalle imprese che operano nel settore del turismo nautico;

l) i criteri uniformi per l’espletamento degli esami di abilitazione all’esercizio delle professioni turistiche.

5.Il decreto di cui al comma 4 formula altresì principi ed obiettivi relativi:

a) allo sviluppo dell’attività economica in campo turistico di cui deve tenere conto il Comitato interministeriale per la programmazione economica nello svolgimento dei compiti ad esso assegnati, con particolare riferimento all’utilizzo dei fondi comunitari;

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b) agli indirizzi generali per la promozione turistica dell’Italia all’estero;

c) alle azioni dirette allo sviluppo di sistemi turistici locali, come definiti dall’articolo 5, nonché dei sistemi o reti di servizi, di strutture e infrastrutture integrate, anche di valenza interregionale, ivi compresi piani di localizzazione dei porti turistici e degli approdi turistici di concerto con gli enti locali interessati;

d) agli indirizzi e alle azioni diretti allo sviluppo di circuiti qualificati a sostegno dell’attività turistica, quali campi da golf, impianti a fune, sentieristica attrezzata e simili;

e) agli indirizzi per la integrazione e l’aggiornamento della Carta dei diritti del turista di cui all’articolo 4;

f) alla realizzazione delle infrastrutture turistiche di valenza nazionale e allo sviluppo delle attività economiche, in campo turistico, attraverso l’utilizzo dei fondi nazionali e comunitari.

6.Nel rispetto dei princìpi di completezza ed integralità delle modalità attuative, di efficienza, economicità e semplificazione dell’azione amministrativa, di sussidiarietà nei rapporti con le autonomie territoriali e funzionali, ciascuna regione, entro nove mesi dalla data di emanazione del decreto di cui al comma 4, dà attuazione ai princìpi e agli obiettivi stabiliti dalla presente legge e contenuti nel decreto di cui al medesimo comma 4.

7.Allo scopo di tutelare e salvaguardare gli interessi unitari non frazionabili, in materia di libertà di impresa e di tutela del consumatore, le disposizioni contenute nel decreto di cui al comma 4 si applicano, decorsi inutilmente i termini di cui al comma 6, alle regioni a statuto ordinario, fino alla data di entrata in vigore di ciascuna disciplina regionale di attuazione delle linee guida, adottata secondo le modalità di cui al medesimo comma 6.

8.Per le successive modifiche e integrazioni al decreto di cui al comma 4 si applicano le medesime procedure previste dall’articolo 44 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e dalla presente legge. I termini previsti da tali disposizioni sono ridotti alla metà.

Art. 3 (Conferenza nazionale del turismo)

1.È istituita la Conferenza nazionale del turismo. La Presidenza del Consiglio dei ministri indìce almeno ogni due anni la Conferenza, che è organizzata dal Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Sono convocati per la Conferenza: i rappresentanti della Conferenza dei Presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, i rappresentanti dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI), dell’Unione delle province d’Italia (UPI) e dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani (UNCEM), del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL) e delle altre autonomie territoriali e funzionali, i rappresentanti delle associazioni maggiormente rappresentative degli imprenditori turistici, dei consumatori, del turismo sociale, delle associazioni pro loco, delle associazioni senza scopo di lucro operanti nel settore del turismo, delle associazioni ambientaliste e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori. La Conferenza esprime orientamenti per la definizione e gli aggiornamenti del documento contenente le linee guida. La Conferenza, inoltre, ha lo scopo di verificare l’attuazione delle linee guida, con particolare riferimento alle politiche turistiche e a quelle intersettoriali riferite al turismo, e di favorire il confronto tra le istituzioni e le rappresentanze del settore. Gli atti conclusivi di ciascuna Conferenza sono trasmessi alle Commissioni parlamentari competenti.

2. Agli oneri derivanti dal funzionamento della Conferenza, pari a lire 100 milioni annue a decorrere dall’anno 2000, si provvede nell’ambito degli ordinari stanziamenti del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato.

Art.4 (Promozione dei diritti del turista)

1.La Carta dei diritti del turista, redatta dal Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato, in almeno quattro lingue, sentite le organizzazioni imprenditoriali e sindacali del settore turistico, nonché le associazioni nazionali di tutela dei consumatori contiene:

a) informazioni sui diritti del turista per quanto riguarda la fruizione di servizi turistico-ricettivi, ivi compresi quelli relativi alla nautica da diporto, comunque effettuata, sulle procedure di ricorso, sulle forme di arbitrato e di conciliazione per i casi di inadempienza contrattuale dei fornitori dell’offerta turistica;

b) informazioni sui contratti relativi all’acquisizione di diritti di godimento a tempo parziale dei beni

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SI VIAGGIARE 70 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta71

immobili a destinazione turistico-ricettiva, di cui all’articolo 1, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 9 novembre 1998, n. 427, recante attuazione della direttiva 94/47/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 1994;

c) notizie sui sistemi di classificazione esistenti e sulla segnaletica;

d) informazioni sui diritti del turista quale utente dei mezzi di trasporto aereo, ferroviario, marittimo, delle autostrade e dei servizi di trasporto su gomma;

e) informazioni sui diritti e sugli obblighi del turista quale utente delle agenzie di viaggio e turismo, dei viaggi organizzati e dei pacchetti turistici;

f) informazioni sulle polizze assicurative, sull’assistenza sanitaria, sulle norme valutarie e doganali;

g) informazioni sui sistemi di tutela dei diritti e per contattare le relative competenti associazioni;

h) informazioni sulle norme vigenti in materia di rispetto e tutela del sistema turistico ed artistico nazionale e dei beni culturali;

i) informazioni concernenti gli usi e le consuetudini praticati a livello locale e ogni altra informazione che abbia attinenza con la valorizzazione, la qualificazione e la riconoscibilità del sistema turistico.

2. Ad integrazione di quanto stabilito alla lettera b) del comma 1 del presente articolo, al decreto legislativo 9 novembre 1998, n. 427, di attuazione della direttiva 94/47/CE, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) la lettera d del comma 1 dell’articolo 1 è sostituita dalla seguente:

“d) “bene immobile”: un immobile, anche con destinazione alberghiera, o parte di esso, per uso abitazione e per uso alberghiero o per uso turistico-ricettivo, su cui verte il diritto oggetto del contratto”;

b) l’articolo 7 è sostituito dal seguente:

“Art. 7. - (Obbligo di fidejussione). - 1. Il venditore non avente la forma giuridica di società di capitali ovvero con un capitale sociale versato inferiore a lire 10 miliardi e non avente sede legale e sedi secondarie nel territorio dello Stato è obbligato a prestare fidejussione bancaria o assicurativa a garanzia della corretta esecuzione del contratto. 2. Il venditore è in ogni caso obbligato a prestare fidejussione bancaria o assicurativa allorquando l’immobile oggetto del contratto sia in corso di costruzione, a garanzia dell’ultimazione dei lavori. 3. Delle fidejussioni deve farsi espressa menzione nel contratto a pena di nullità. 4. Le garanzie di cui ai commi 1 e 2 non possono imporre all’acquirente la preventiva escussione del venditore”.

3. Le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, singolarmente o in forma associata ai sensi dell’articolo 2, comma 4, lettera a), della legge 29 dicembre 1993, n. 580, costituiscono le commissioni arbitrali e conciliative per la risoluzione delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori ed utenti inerenti la fornitura di servizi turistici. È fatta salva la facoltà degli utenti, in caso di conciliazione per la risoluzione di controversie con le imprese turistiche, di avvalersi delle associazioni dei consumatori.

Art.5 (Sistemi turistici locali)

1.Si definiscono sistemi turistici locali i contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate.

2.Gli enti locali o soggetti privati, singoli o associati, promuovono i sistemi turistici locali attraverso forme di concertazione con gli enti funzionali, con le associazioni di categoria che concorrono alla formazione dell’offerta turistica, nonché con i soggetti pubblici e privati interessati.

3.Nell’ambito delle proprie funzioni di programmazione e per favorire l’integrazione tra politiche del turismo e politiche di governo del territorio e di sviluppo economico, le regioni provvedono, ai sensi del capo V del titolo II della parte I del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e del titolo II, capo III, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, a riconoscere i sistemi turistici locali di cui al presente articolo.

4.Fermi restando i limiti previsti dalla disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato alle imprese, le regioni, nei limiti delle risorse rivenienti dal Fondo di cui all’articolo 6 della presente legge, definiscono

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le modalità e la misura del finanziamento dei progetti di sviluppo dei sistemi turistici locali, predisposti da soggetti pubblici o privati, in forma singola o associata, che perseguono, in particolare, le seguenti finalità:

a) sostenere attività e processi di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche, anche in forma cooperativa, consortile e di affiliazione;

b) attuare interventi intersettoriali ed infrastrutturali necessari alla qualificazione dell’offerta turistica e alla riqualificazione urbana e territoriale delle località ad alta intensità di insediamenti turistico-ricettivi;

c) sostenere l’innovazione tecnologica degli uffici di informazione e di accoglienza ai turisti, con particolare riguardo alla promozione degli standard dei servizi al turista, di cui all’articolo 2, comma 4, lettera a);

d) sostenere la riqualificazione delle imprese turistiche, con priorità per gli adeguamenti dovuti a normative di sicurezza, per la classificazione e la standardizzazione dei servizi turistici, con particolare riferimento allo sviluppo di marchi di qualità, di certificazione ecologica e di qualità, e di club di prodotto, nonché alla tutela dell’immagine del prodotto turistico locale;

e) promuovere il marketing telematico dei progetti turistici tipici, per l’ottimizzazione della relativa commercializzazione in Italia e all’estero.

5. Il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato, a decorrere dall’esercizio finanziario 2001, nell’ambito delle disponibilità assegnate dalla legge finanziaria al Fondo unico per gli incentivi alle imprese, di cui all’articolo 52 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, provvede agli interventi di cofinanziamento a favore dei sistemi turistici locali per i progetti di sviluppo che prestino ambiti interregionali o sovraregionali. Con decreto del Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definiti i criteri e le modalità per la gestione dell’intervento del Fondo unico per gli incentivi alle imprese.

6. Possono essere destinate ulteriori provvidenze ed agevolazioni allo sviluppo dei sistemi turistici locali, con particolare riferimento a quelli di cui fanno parte i comuni caratterizzati da un afflusso di turisti tale da alterare, in un periodo dell’anno non inferiore a tre mesi, il parametro dei residenti.

Art.6 (Fondo di cofinanziamento dell’offerta turistica)

1. Al fine di migliorare la qualità dell’offerta turistica, è istituito, presso il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato, un apposito Fondo di cofinanziamento, alimentato dalle risorse di cui all’autorizzazione di spesa stabilita dall’articolo 12 per gli interventi di cui all’articolo 5.

2. Le risorse di cui al comma 1 vengono ripartite per il 70 per cento tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano che erogano le somme per gli interventi di cui al medesimo comma. I criteri e le modalità di ripartizione delle disponibilità del Fondo sono determinati con decreto del Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

3. Il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato ripartisce tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano il restante 30 per cento delle risorse del Fondo di cui al comma 1, con la medesima procedura di cui al comma 2. La suddetta quota di risorse è da finalizzare al miglioramento della qualità dell’offerta turistica, ivi compresa la promozione e lo sviluppo dei sistemi turistici locali di cui all’articolo 5 (1).

3.Omissis (2)

4.(1) Comma così modificato dall’articolo 30 della legge 27 dicembre 2002, n. 289.

(2) Comma abrogato dall’articolo 30 della legge 27 dicembre 2002, n. 289.

Art.7 (Imprese turistiche e attività professionali)

1.Sono imprese turistiche quelle che esercitano attività economiche, organizzate per la produzione, la commercializzazione, l’intermediazione e la gestione di prodotti, di servizi, tra cui gli stabilimenti balneari, di infrastrutture e di esercizi, compresi quelli di somministrazione facenti parte dei sistemi turistici locali, concorrenti alla formazione dell’offerta turistica.

2.L’individuazione delle tipologie di imprese turistiche di cui al comma 1 è predisposta ai sensi dell’articolo 2, comma 4, lettera b).

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3.L’iscrizione al registro delle imprese di cui alla legge 29 dicembre 1993, n. 580, da effettuare nei termini e secondo le modalità di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 1995, n. 581, costituisce condizione per l’esercizio dell’attività turistica.

4.Fermi restando i limiti previsti dalla disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato alle imprese, alle imprese turistiche sono estesi le agevolazioni, i contributi, le sovvenzioni, gli incentivi e i benefici di qualsiasi genere previsti dalle norme vigenti per l’industria, così come definita dall’articolo 17 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, nei limiti delle risorse finanziarie a tale fine disponibili ed in conformità ai criteri definiti dalla normativa vigente.

5.Sono professioni turistiche quelle che organizzano e forniscono servizi di promozione dell’attività turistica, nonché servizi di assistenza, accoglienza, accompagnamento e guida dei turisti.

6.Le regioni autorizzano all’esercizio dell’attività di cui al comma 5. L’autorizzazione, fatta eccezione per le guide, ha validità su tutto il territorio nazionale, in conformità ai requisiti e alle modalità previsti ai sensi dell’articolo 2, comma 4, lettera g).

7.Le imprese turistiche e gli esercenti professioni turistiche non appartenenti ai Paesi membri dell’Unione europea possono essere autorizzati a stabilirsi e ad esercitare le loro attività in Italia, secondo il principio di reciprocità, previa iscrizione delle imprese nel registro di cui al comma 3, a condizione che posseggano i requisiti richiesti, nonché previo accertamento, per gli esercenti le attività professionali del turismo, dei requisiti richiesti dalle leggi regionali e dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui all’articolo 44 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.

8.Sono fatte salve le abilitazioni già conseguite alla data di entrata in vigore della presente legge.

9.Le associazioni senza scopo di lucro, che operano per finalità ricreative, culturali, religiose o sociali, sono autorizzate ad esercitare le attività di cui al comma 1 esclusivamente per i propri aderenti ed associati anche se appartenenti ad associazioni straniere aventi finalità analoghe e legate fra di loro da accordi internazionali di collaborazione. A tal fine le predette associazioni devono uniformarsi a quanto previsto dalla Convenzione internazionale relativa al contratto di viaggio (CCV), resa esecutiva con legge 27 dicembre 1977, n. 1084,dal decreto legislativo 23 novembre 1991, n. 392, di attuazione della direttiva n. 82/470/CEE nella parte concernente gli agenti di viaggio e turismo, e dal decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 111, di attuazione della direttiva n. 90/314/CEE concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti “tutto compreso”.

10.Le associazioni senza scopo di lucro che operano per la promozione del turismo giovanile, culturale, dei disabili e comunque delle fasce meno abbienti della popolazione, nonché le associazioni pro loco, sono ammesse, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, ai benefici di cui alla legge 11 luglio 1986, n. 390, e successive modificazioni, relativamente ai propri fini istituzionali.

Art.8 (Modifiche all’articolo 109 del testo unico approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773)

1.L’articolo 109 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, è sostituito dal seguente:

“Art. 109. - 1. I gestori di esercizi alberghieri e di altre strutture ricettive, comprese quelle che forniscono alloggio in tende, roulotte, nonché i proprietari o gestori di case e di appartamenti per vacanze e gli affittacamere, ivi compresi i gestori di strutture di accoglienza non convenzionali, ad eccezione dei rifugi alpini inclusi in apposito elenco istituito dalla regione o dalla provincia autonoma, possono dare alloggio esclusivamente a persone munite della carta d’identità o di altro documento idoneo ad attestarne l’identità secondo le norme vigenti.

2.Per gli stranieri extracomunitari è sufficiente l’esibizione del passaporto o di altro documento che sia considerato ad esso equivalente in forza di accordi internazionali, purché munito della fotografia del titolare.

3.I soggetti di cui al comma 1, anche tramite i propri collaboratori, sono tenuti a consegnare ai clienti una scheda di dichiarazione delle generalità conforme al modello approvato dal Ministero dell’interno. Tale scheda, anche se compilata a cura del gestore, deve essere sottoscritta dal cliente. Per i nuclei familiari e per i gruppi guidati la sottoscrizione può essere effettuata da uno dei coniugi anche per gli altri familiari, e dal capogruppo anche per i componenti del gruppo. I soggetti di cui al comma 1 sono altresì tenuti a comunicare all’autorità locale di pubblica sicurezza le generalità delle persone alloggiate, mediante consegna di copia della scheda, entro le ventiquattro ore successive al loro arrivo. In alternativa, il gestore può scegliere di effettuare tale comunicazione inviando, entro lo stesso termine, alle questure territorialmente competenti i dati nominativi delle predette schede con mezzi informatici o

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telematici o mediante fax secondo le modalità stabilite con decreto del Ministro dell’interno”.

Art.9 (Semplificazioni)

1.L’apertura e il trasferimento di sede degli esercizi ricettivi sono soggetti ad autorizzazione, rilasciata dal sindaco del comune nel cui territorio è ubicato l’esercizio. Il rilascio dell’autorizzazione abilita ad effettuare, unitamente alla prestazione del servizio ricettivo, la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti ed a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati. La medesima autorizzazione abilita altresì alla fornitura di giornali, riviste, pellicole per uso fotografico e di registrazione audiovisiva, cartoline e francobolli alle persone alloggiate, nonché ad installare, ad uso esclusivo di dette persone, attrezzature e strutture a carattere ricreativo, per le quali è fatta salva la vigente disciplina in materia di sicurezza e di igiene e sanità.

2.L’autorizzazione di cui al comma 1 è rilasciata anche ai fini di cui all’articolo 86 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773. Le attività ricettive devono essere esercitate nel rispetto delle vigenti norme, prescrizioni e autorizzazioni in materia edilizia, urbanistica, igienico-sanitaria e di pubblica sicurezza, nonché di quelle sulla destinazione d’uso dei locali e degli edifici.

3.Nel caso di chiusura dell’esercizio ricettivo per un periodo superiore agli otto giorni, il titolare dell’autorizzazione è tenuto a darne comunicazione al sindaco.

4.L’autorizzazione di cui al comma 1 è revocata dal sindaco:

a) qualora il titolare dell’autorizzazione, salvo proroga in caso di comprovata necessità, non attivi l’esercizio entro centottanta giorni dalla data del rilascio della stessa ovvero ne sospenda l’attività per un periodo superiore a dodici mesi;

b) qualora il titolare dell’autorizzazione non risulti più iscritto nel registro di cui al comma 3 dell’articolo 7;

c) qualora, accertato il venir meno della rispondenza dello stato dei locali ai criteri stabiliti per l’esercizio dell’attività dalle regioni o alle vigenti norme, prescrizioni e autorizzazioni in materia edilizia, urbanistica e igienico-sanitaria, nonché a quelle sulla destinazione d’uso dei locali e degli edifici, il titolare sospeso dall’attività ai sensi dell’articolo 17-ter del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, come da ultimo modificato dal comma 5 del presente articolo, non abbia provveduto alla regolarizzazione nei tempi stabiliti.

5.Il comma 3 dell’articolo 17-ter del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, è sostituito dal seguente: “3. Entro cinque giorni dalla ricezione della comunicazione del pubblico ufficiale, l’autorità di cui al comma 1 ordina, con provvedimento motivato, la cessazione dell’attività condotta con difetto di autorizzazione ovvero, in caso di violazione delle prescrizioni, la sospensione dell’attività autorizzata per il tempo occorrente ad uniformarsi alle prescrizioni violate e comunque per un periodo non superiore a tre mesi. Fermo restando quanto previsto al comma 4 e salvo che la violazione riguardi prescrizioni a tutela della pubblica incolumità o dell’igiene, l’ordine di sospensione è disposto trascorsi trenta giorni dalla data di violazione. Non si dà comunque luogo all’esecuzione dell’ordine di sospensione qualora l’interessato dimostri di aver sanato le violazioni ovvero di aver avviato le relative procedure amministrative”.

6.I procedimenti amministrativi per il rilascio di licenze, autorizzazioni e nulla osta riguardanti le attività e le professioni turistiche si conformano ai princìpi di speditezza, unicità e semplificazione, ivi compresa l’introduzione degli sportelli unici, e si uniformano alle procedure previste in materia di autorizzazione delle altre attività produttive, se più favorevoli. Le regioni provvedono a dare attuazione al presente comma. I comuni esercitano le loro funzioni in materia tenendo conto della necessità di ricondurre ad unità i procedimenti autorizzatori per le attività e professioni turistiche, attribuendo ad un’unica struttura organizzativa la responsabilità del procedimento, fatto salvo quanto previsto dalla legge 6 dicembre 1991, n. 394. È estesa alle imprese turistiche la disciplina recata dagli articoli 23, 24 24 e 25 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112,e dal relativo regolamento attuativo.

Art.10 (Fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico)

1.È istituito presso il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato un Fondo di rotazione per il prestito ed il risparmio turistico, di seguito denominato “Fondo”, al quale affluiscono:

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a) risparmi costituiti da individui, imprese, istituzioni o associazioni private quali circoli aziendali, associazioni non-profit, banche, società finanziarie;

b) risorse derivanti da finanziamenti, donazioni e liberalità, erogati da soggetti pubblici o privati.

2.Il Fondo eroga prestiti turistici a tassi agevolati e favorisce il risparmio turistico delle famiglie e dei singoli con reddito al di sotto di un limite fissato ogni tre anni con decreto del Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato, secondo i criteri di valutazione individuati nel decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109. Le agevolazioni sono prioritariamente finalizzate al sostegno di pacchetti vacanza relativi al territorio nazionale e preferibilmente localizzati in periodi di bassa stagione, in modo da concretizzare strategie per destagionalizzare i flussi turistici. Hanno inoltre priorità nell’assegnazione delle agevolazioni le istanze relative a pacchetti di vacanza localizzati nell’ambito delle aree depresse.

3.Il Ministro dell’industria, del commercio e dell’artigianato, allo scopo di collegare il Fondo con un sistema di buoni vacanza gestito a livello nazionale dalle associazioni non-profit, dalle associazioni delle imprese turistiche e dalle istituzioni bancarie e finanziarie, previa intesa nella Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge provvede con decreto a stabilire:

a) i criteri e le modalità di organizzazione e di gestione del Fondo;

b) la tipologia delle agevolazioni e dei servizi erogati;

c) i soggetti che possono usufruire delle agevolazioni;

d) le modalità di utilizzo degli eventuali utili derivanti dalla gestione per interventi di solidarietà a favore dei soggetti più bisognosi.

4.Al fine di consentire l’avvio della gestione del Fondo di cui al comma 1 è autorizzato un conferimento entro il limite di lire 7 miliardi annue nel triennio 2000- 2002.

5.All’onere derivante dall’attuazione del presente articolo, valutato in lire 7 miliardi annue nel triennio 2000-2002, si fa fronte mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2000-2002, nell’ambito dell’unità previsionale di base di conto capitale “Fondo speciale” dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per l’anno finanziario 2000, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato.

Art.11 (Abrogazioni e disposizioni transitorie)

1.È abrogato il regio decreto-legge 24 ottobre 1935, n. 2049, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 marzo 1936, n. 526, e successive modificazioni.

2.Alle imprese ricettive non si applica l’articolo 99 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773.

3.È abrogato l’articolo 266 del regolamento di esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 6 maggio 1940, n. 635. Le disposizioni degli articoli 152, 153, 154 e 180 del medesimo regolamento non si applicano alle autorizzazioni di cui all’articolo 9 della presente legge.

4.La sezione speciale del registro degli esercenti il commercio, istituita dall’articolo 5, comma 2, della legge 17 maggio 1983, n. 217, è soppressa.

5.Sono abrogate le seguenti disposizioni del decreto-legge 29 marzo 1995, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 1995, n. 203:

a) l’articolo 1, commi 6, 7, 8 e 9;

b) l’articolo 3, comma 1, lettere a) e b), per quanto di competenza del settore del turismo;

c) l’articolo 10, comma 14;

d) l’articolo 11;

e) l’articolo 12.

6.La legge 17 maggio 1983, n. 217, è abrogata a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto di cui all’articolo 2, comma 4, della presente legge.

7.Fino alla data di entrata in vigore della disciplina regionale di adeguamento al documento contenente le linee guida di cui all’articolo 2, comma 4, della presente legge si applica la disciplina riguardante le

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superfici e i volumi minimi delle camere d’albergo prevista dall’articolo 4 del regio decreto 24 maggio 1925, n. 1102, e successive modificazioni, e dalla lettera a) del comma 1 dell’articolo 7 del decreto-legge 29 marzo 1995, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 maggio 1995, n. 203, come modificata dal comma 7 dell’articolo 16 della legge 7 agosto 1997, n. 266.

8.A decorrere dalla stessa data di cui al comma 7 cessano di avere applicazione le disposizioni, ad esclusione del comma 2 dell’articolo 01, del decreto-legge 5 ottobre 1993, n. 400, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 1993, n. 494,relative a concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, che risultino incompatibili con la nuova disciplina recata dal documento contenente le linee guida di cui all’articolo 2, comma 4, lettera l), della presente legge e con la disciplina regionale di recepimento o di adeguamento alle stesse linee guida.

Art.12 (Copertura finanziaria)

1.Per il finanziamento del Fondo di cui all’articolo 6, è autorizzata la spesa di lire 270 miliardi per l’anno 2000, di lire 80 miliardi per l’anno 2001, di lire 55 miliardi per l’anno 2002 e di lire 5 miliardi a decorrere dall’anno 2003.

2.All’onere derivante dal comma 1 si provvede, per l’anno 2000, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2000-2002, nell’ambito dell’unità previsionale di base di conto capitale “Fondo speciale” dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per l’anno finanziario 2000, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero medesimo, e, per il triennio 2001-2003, mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2001-2003, nell’ambito dell’unità previsionale di base di conto capitale “Fondo speciale” dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per l’anno finanziario 2001, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero medesimo. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

3.A decorrere dall’anno 2004 lo stanziamento complessivo del Fondo di cui all’articolo 6 è determinato dalla legge finanziaria con le modalità di cui all’articolo 11, comma 3, lettera f), della legge 5 agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato.

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Legislazione regionaleLegge regionale 21 gennaio 2003, n. 1 (B.U. n.8 del 25 febbraio 2003)Nuovo ordinamento delle professioni di guida turistica, di accompagnatore turistico, di guida escursionistica naturalistica, di accompagnatore di turismo equestre e di maestro di mountain bike e di ciclismo fuoristrada. Abrogazione delle leggi regionali 23 agosto 1991, n. 34 e 24 dicembre 1996, n. 42. Modificazioni alle leggi regionali 13 maggio 1993, n. 33 e 7 marzo 1997, n. 7.

Legge regionale 28 aprile 2003, n. 14 (B.U. n.22 del 20 maggio 2003)Modificazioni alla legge regionale 21 gennaio 2003, n. 1 (Nuovo ordinamento delle professioni di guida turistica, di accompagnatore turistico, di guida escursionistica naturalistica e di accompagnatore di turismo equestre. Abrogazione delle leggi regionali 23 agosto 1991, n. 34 e 24 dicembre 1996, n. 42. Modificazioni alle leggi regionali 13 maggio 1993, n. 33 e 7 marzo 1997, n. 7).

Legge regionale 24 giugno 2002, n. 8 (B.U. n.31 del 23 luglio 2002)Disciplina dei complessi ricettivi all’aperto e norme in materia di turismo itinerante. Abrogazione della legge regionale 22 luglio 1980, n. 34.

Legge regionale 18 gennaio 2001, n. 4 (B.U. n.6 del 30 gennaio 2001)Integrazioni alla legge regionale 28 giugno 1991, n. 20 (Promozione di una fondazione per la formazione professionale turistica), già modificata dalle leggi regionali 24 agosto 1992, n. 52 e 14 gennaio 1994, n. 2.

Legge regionale 15 marzo 2001, n. 6 (B.U. n.13 del 20 marzo 2001)Riforma dell’organizzazione turistica regionale. Modificazioni alla legge regionale 7 giugno 1999, n. 12 (Principi e direttive per l’esercizio dell’attività commerciale) e abrogazione delle leggi regionali 29 gennaio 1987, n. 9, 17 febbraio 1989, n. 14, 2 marzo 1992, n. 4, 24 giugno 1992, n. 33, 12 gennaio 1994, n. 1 e 28 luglio 1994, n. 35.

Legge regionale 5 giugno 2001, n. 9 (B.U. n.25 del 12 giugno 2001) Ulteriori modificazioni della legge regionale 29 maggio 1996, n. 11 (Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere), già modificata dalla legge regionale 4 agosto 2000, n. 23.

Legge regionale 4 settembre 2001, n. 19 (B.U. n.39 del 6 settembre 2001)Interventi regionali a sostegno delle attività turistico-ricettive e commerciali.

Legge regionale 30 novembre 2001, n. 35 (B.U. n.57 del 18 dicembre 2001 n.57)Abrogazione di disposizioni di leggi regionali riguardanti la concessione di finanziamenti a favore di imprese turistiche e commerciali.

Legge regionale 14 luglio 2000, n. 15 (B.U. n. 32 del 25 luglio 2000) Abrogazione della legge regionale 16 febbraio 1995, n. 6 > Nuova disciplina delle manifestazioni fieristiche.

Legge regionale 4 agosto 2000, n. 23 (B.U. n.36 del 16 agosto 2000)Modificazioni della legge regionale 29 maggio 1996, n. 11 (Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere).

Legge regionale 3 febbraio 1999, n. 6 (B.U. n.9 del 16 febbraio 1999)Proroga degli organi delle Aziende di promozione turistica, di cui all’articolo 10 della legge regionale 29 gennaio 1987, n. 9 (Riforma dell’organizzazione turistica della Regione).(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 7 marzo 1997, n. 6 (B.U. n.33 del 13 maggio 1993)Modificazioni alla legge regionale 13 maggio 1993, n. 33 (Norme in materia di turismo equestre).

Regolamento regionale 21 marzo 1997, n. 2 (B.U. n.16 del 8 aprile 1997)Applicazione dell’art. 30 della legge regionale 29 maggio 1996, n. 11 (Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere). Definizione dei requisiti igienico-sanitari, ivi compresi quelli relativi all’approvvigionamento idro-potabile ed agli scarichi, nonché dei requisiti di sicurezza.

Legge regionale 29 maggio 1996, n. 11 (B.U. n.26 del 11 giugno 1996)Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere.

Legge regionale 24 dicembre 1996, n. 42 (B.U. n.60 del 30 dicembre 1996)Disciplina delle professioni di guida turistica e di accompagnatore turistico.

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Abrogata dall’art.18 della l.r. n.1 del 21 gennaio 2003 [B.U. n.8 del 25 febbraio 2003] > Nuovo ordinamento delle professioni di guida turistica, di accompagnatore turistico, di guida escursionistica naturalistica, di accompagnatore di turismo equestre e di maestro di mountain bike e di ciclismo fuoristrada)

Legge regionale 24luglio 1995, n.27 (B.U. n. 38 del 22 agosto 1995) Interventi a favore dell’agriturismo

Legge regionale 12 gennaio 1994, n. 1 (B.U. n.5 del 25 gennaio 1994)Trattamento di quiescenza e di previdenza dei dipendenti delle Aziende di promozione turistica (A.P.T.) della Regione autonoma Valle d’Aosta.(Abrogata dall’art.31 della l.r. n.6 del 15 marzo 2001 [B.U. n.13 del 20 marzo 2001] > Riforma dell’organizzazione turistica regionale).

Legge regionale 28 luglio 1994, n. 35 (B.U. n.33 del 2 agosto 1994)Finanziamenti alle aziende di promozione turistica (APT) e alle associazioni pro-loco della regione.(Abrogata dall’art.31 della l.r. n.6 del 15 marzo 2001 [B.U. n.13 del 20 marzo 2001] > Riforma dell’organizzazione turistica regionale.

Legge regionale 9 dicembre 1994, n. 75 (B.U. n.54 del 20 dicembre 1994)Promozione di turismo naturalistico e culturale nell’ambito delle aree naturali protette.

Legge regionale 26 marzo 1993, n. 14 (B.U. n.15 del 6 aprile 1993)Modificazioni ed integrazioni alla L.R. 31 agosto 1991, n. 35 “Disciplina dell’attività di guida turistica e accompagnatore turistico”.(Abrogata dall’art.29 della l.r. n.42 del 24 dicembre 1996 [B.U. n.60 del 30 dicembre 1996] > disciplina delle professioni di guida turistica e di accompagnatore turistico; abrogata dall’art.18 della l.r. n.1 del 21 gennaio 2003 [B.U. n.8 del 25 febbraio 2003] > Nuovo ordinamento delle professioni di guida turistica, di accompagnatore turistico, di guida escursionistica naturalistica, di accompagnatore di turismo equestre e di maestro di mountain bike e di ciclismo fuoristrada)

Legge regionale 13 maggio 1993, n. 33 (B.U. n.23 del 25 maggio 1993)Norme in materia di turismo equestre.

Legge regionale 2 marzo 1992, n. 4 (B.U. n.11 del 10 marzo 1992)Disciplina del personale delle Aziende di promozione turistica (A.P.T.).(Abrogata dall’art.31 della l.r. n.6 del 15 marzo 2001 [B.U. n.13 del 20 marzo 2001] > Riforma dell’organizzazione turistica regionale).

Legge regionale 24 giugno 1992, n. 31 (B.U. n.30 del 7 luglio 1992) Concessione di contributi per la realizzazione di iniziative di interesse turistico-promozionale.

Legge regionale 24 giugno 1992, n. 33 (B.U. n.30 del 7 luglio 1992)Disciplina degli interventi volti alla promozione del turismo verso la Valle d’Aosta.(Abrogata dall’art.31 della l.r. n.6 del 15 marzo 2001 [B.U. n.13 del 20 marzo 2001] > Riforma dell’organizzazione turistica regionale).

Legge regionale 24 agosto 1992, n. 52 (B.U. n.38 del 1 settembre 1992)Modificazione della legge regionale 28 giugno 1991, n. 20, concenente: “Promozione di una fondazione per la formazione professionale turistica”.

Legge regionale 28 giugno 1991, n. 20 (B.U. n.30 del 9 luglio 1991)Promozione di una fondazione per la formazione professionale turistica.

Legge regionale 23 agosto 1991, n. 34 (B.U. n.39 del 3 settembre 1991)Ordinamento della professione di accompagnatore della natura.(Abrogata dall’art.18 della l.r. n.1 del 21 gennaio 2003 [B.U. n.8 del 25 febbraio 2003] > Nuovo ordinamento delle professioni di guida turistica, di accompagnatore turistico, di guida escursionistica naturalistica, di accompagnatore di turismo equestre e di maestro di mountain bike e di ciclismo fuoristrada).

Legge regionale 31 agosto 1991, n. 35 (B.U. n.40 del 5 settembre 1991)Disciplina dell’attività di guida turistica e accompagnatore turistico.(Abrogata dalla l.r. n.42 del 24 dicembre 1996 [B.U. n.60 del 30 dicembre 1996] > Disciplina delle professioni di guida turistica e di accompagnatore turistico).

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Legge regionale 31 agosto 1991, n. 36 (B.U. n.42 del 17 settembre 1991)Concessione di incentivi per il potenziamento e la qualificazione della ricettività alberghiera.

Legge regionale 5 settembre 1991, n. 56 (B.U. n. 42 del 17 settembre 1991)Autorizzazione alla Giunta regionale a contrarre mutui per i progetti regionali finanziati con i contributi di cui al decreto-legge 4 novembre 1988, n. 465, convertito, con modificazioni, in legge 30 dicembre 1988, n. 556, concernente misure per la realizzazione di strutture turistiche ricettive.

Legge regionale 19 giugno 1990, n. 39 (B.U. n.26 del 26 giugno 1990)Rifinanziamento della legge regionale 17 giugno 1988, n. 53 recante concessione di finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione di una struttura alberghiera in località Stafal di Gressoney-La-Trinité.Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 21 agosto 1990, n. 56 (B.U. n.35 del 28 agosto 1990)Rifinanziamento per l’anno 1990 della legge regionale 11 agosto 1989, n. 65 concernente interventi straordinari di sostegno ai settori del turismo e del commercio.Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 21 agosto 1990, n. 65 (B.U. n.36 del 4 settembre 1990)Rifinanziamento per l’esercizio 1990 della legge regionale 3 agosto 1971, n. 10, concernente la sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale, come modificata dalle leggi regionali 14 dicembre 1972, n. 40, e 11 agosto 1975, n. 41. Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 21 agosto 1990, n. 66 (B.U. n.36 del 4 settembre 1990)Aumento della spesa per l’applicazione della legge regionale 24 agosto 1982, n. 47, e successive modificazioni e integrazioni, concernente la promozione di forme associative tra operatori turistici.Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 27 novembre 1990, n. 75 (B.U. n.49 del 4 dicembre 1990)Adesione della Regione al Consorzio Garanzia Fidi tra esercenti le libere professioni in Valle d’Aosta. Interventi a favore dei Consorzi Garanzia Fidi.

Legge regionale 2 gennaio 1989, n. 2 (B.U. n.3 del 10 gennaio 1989)Rifinanziamento della legge regionale 16 giugno 1978 n. 22 concernente l’adesione della Regione al Consorzio garanzia fidi fra gli albergatori della Valle d’Aosta e successive modificazioni e integrazioni.Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 17 febbraio 1989, n. 14 (B.U. n.10 del 28 febbraio 1989)Modifiche, integrazioni e interpretazione autentica della legge regionale 29 gennaio 1987, n. 9, concernente la riforma dell’Organizzazione turistica della Regione. (Abrogata dall’art.31 della l.r. n.6 del 15 marzo 2001 [B.U. n.13 del 20 marzo 2001] > Riforma dell’organizzazione turistica regionale).

Legge regionale 14 giugno 1989, n. 34 (B.U. n.29 del 27 giugno 1989)Destinazione dei fondi assegnati dallo Stato ai sensi della legge 17 maggio 1983, n. 217 - Legge quadro per il turismo.Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 14 giugno 1989, n. 36 (B.U. n.29 del 27 giugno 1989)Aumento per l’anno 1989, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n. 10, e successive modificazioni e integrazioni, relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale.

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Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 11 agosto 1989, n. 65 (B.U. n.37 del 22 agosto 1989)Interventi straordinari di sostegno ai settori del turismo e del commercio.Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 10 maggio 1988, n. 31 (B.U. n.13 del 10 giugno 1988, S.S. 13 giugno 1988, n.1)Aumento, per l’anno 1988, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n.10, e successive modificazioni e integrazioni, relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 16 giugno 1988, n. 42 (B.U. n.15 dell’11 luglio 1988, S.S. 15 luglio 1988, n.1)Ulteriore stanziamento per la realizzazione della nuova scuola alberghiera regionale in comune di Châtillon.Abrogata dall’art.5 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 16 giugno 1988, n. 43 (B.U. n.15 dell’11 luglio 1988, S.S. 15 luglio 1988, n.1)Aumento, per l’anno 1988, degli stanziamenti previsti per l’applicazione della legge regionale 22 aprile 1986, n. 16, concernente interventi per il recupero e la valorizzazione dei sentieri di montagna in funzione dello sviluppo del turismo escursionistico. Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 17 giugno 1988, n. 53 (B.U. n.15 dell’11 luglio 1988, S.S. 15 luglio 1988, n.1)Concessione di finanziamenti a tasso agevolato per la realizzazione di una struttura alberghiera in località Stafal di Gressoney-La-Trinité.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 15 gennaio 1987, n. 5 (B.U. n.3 del 10 febbraio 1987, S.S. 16 febbraio 1987, n.1)Destinazione dei fondi assegnati dallo Stato ai sensi della legge 17 maggio 1983, n. 217 - Legge quadro per il turismo.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 29 gennaio 1987, n. 9 (B.U. n.4 del 25 febbraio 1987, S.S 27 febbraio 1987, n.1)Riforma dell’organizzazione turistica della Regione(Abrogata dall’art.31 della l.r. n.6 del 15 marzo 2001 [B.U. n.13 del 20 marzo 2001] > Riforma dell’organizzazione turistica regionale).

Legge regionale 3 giugno 1987, n. 42 (B.U. n.11 del 10 giugno 1987, S.S. 24 giugno 1987, n.2)Aumento, per l’anno 1987, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n. 10, e successive modificazioni e integrazioni, relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 3 giugno 1987, n. 43 (B.U. n.11 del 10 giugno 1987, S.S. 24 giugno 1987, n.2)Aumento della spesa per l’applicazione della legge regionale 24 agosto 1982, n. 47, e successive modificazioni e integrazioni, concernente la promozione di forme associative tra operatori turistici.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 29 giugno 1987, n. 51 (B.U. n.14 del 24 luglio 1987, S.S. 30 luglio 1987, n.1)Finanziamento delle Aziende autonome di soggiorno, cura e turismo.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale)

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SI VIAGGIARE 80 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta81

Legge regionale 2 novembre 1987, n. 90 (B.U. n.22 del 25 novembre 1987, S.S. 30 novembre 1987, n.2)Proroga, con integrazione, dell’efficacia della legge regionale 1° giugno 1984, n. 19, concernente l’adesione della Regione al consorzio garanzia fidi fra gli albergatori della Valle d’Aosta.

Legge regionale 18 dicembre 1987, n. 102 (B.U. n.1 dell’11 gennaio 1988, S.S. 21 gennaio 1988, n.4)Destinazione dei fondi assegnati dallo Stato ai sensi della legge 17 maggio 1983, n. 217: legge quadro per il turismo.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 22 dicembre 1987, n. 109 (B.U. n.1 dell’11 gennaio 1988, S.S. 21 gennaio 1988, n.4)Interventi nel settore degli impianti di risalita. Rifinanziamento della spesa per l’applicazione delle leggi regionali 3 agosto 1971, n. 10, e 15 luglio 1985, n. 46.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 22 aprile 1986, n. 16 (B.U. n.11 del 12 maggio 1986 S.S. 19 maggio 1986, n.1)Interventi per il recupero e la valorizzazione dei sentieri di montagna in funzione dello sviluppo del turismo escursionistico.(Abrogata dall’art.21 della l.r. n.21 del 26 aprile 1993 [B.U n.20 del 4 maggio 1993] > Interventi volti a promuovere lo sviluppo alpinistico ed escursionistico).

Legge regionale 12 dicembre 1986, n. 70 (B.U n.31 del 22 dicembre 1986, S.S. 24 dicembre 1986, n.1) Autorizzazione di maggiore spesa per l’applicazione della legge regionale 24 agosto 1982, n. 47, concernente la concessione di contributi per la promozione di forme associative tra operatori turistici.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 24 gennaio 1985, n. 5 (B.U. n. 2 del 4 febbraio 1985)Norme integrative in materia di iscrizione delle imprese turistiche nella sezione speciale del registro degli esercenti il commercio, di cui all’articolo 5 della legge 17 maggio 1983, n. 217.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 15 luglio 1985, n. 45 (B.U. n.14 del 1 agosto 1985)Aumento, per l’anno 1985, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n.10, e successive modificazioni e integrazioni, relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 11 dicembre 1985, n. 78 (B.U. n.29 del 23 dicembre 1985, S.S. 24 dicembre 1985 n.2)Destinazione dei fondi assegnati dallo Stato ai sensi della legge 17 maggio 1983, n. 217: Legge quadro per il turismo.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 11 dicembre 1985, n. 81 (B.U. n.29 del 23 dicembre 1985, S.S. 24 dicembre 1985 n.2)Realizzazione di un immobile da adibire a sede di Scuola Alberghiera Regionale.

Legge regionale 1° giugno 1984, n. 19 (B.U. n.6 del 15 giugno 1984)Modificazioni e rifinanziamento della legge regionale 16 giugno 1978, n. 22, concernente l’adesione della Regione al Consorzio garanzia fidi tra gli albergatori della Valle d’Aosta.

Legge regionale 6 luglio 1984, n. 33 (B.U. n.11 del 31 agosto 1984)Disciplina della classificazione delle aziende alberghiere.

Legge regionale 6 luglio 1984, n. 36 (B.U n.10 del 20 luglio 1984)Aumento, per l’anno 1984, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971,

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SI VIAGGIARE 82 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta83

n.10, e successive modificazioni e integrazioni, relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 22 novembre 1984, n. 61 (B.U n.16 del 27 dicembre 1984)Aumento della spesa per interventi a favore di attività nel settore del turismo e del tempo libero.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 28 dicembre 1984, n. 82 (B.U. n.18 del 29 dicembre 1984)Destinazione dei fondi assegnati dallo Stato ai sensi della legge 17 maggio 1983, n. 217: Legge quadro per il turismo.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 22 marzo 1983, n. 11 (B.U. n.5 del 6 aprile 1983)Aumento dello stanziamento annuo previsto per l’applicazione della legge regionale 24 agosto 1982, n. 47, concernente “Provvedimenti per la promozione di forme associative tra operatori turistici”.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 3 maggio 1983, n. 19 (B.U. n.8 del 13 maggio 1983)Modificazioni delle norme sull’ordinamento del servizio di archivio, protocollo e spedizione.(Abrogata dall’art.11 della l.r. n.3 del 21 gennaio 2003 [B.U. n.8 del 25 febbraio 2003] > Soppressione della Commissione regionale di controllo sugli atti degli enti locali).

Legge regionale 3 maggio 1983, n. 21 (B.U. n.8 del 13 maggio 1983)Rifinanziamento per l’anno 1983 delle leggi regionali: 16 giugno 1978, numeri 22, 23, 24 e 25, modificate dalla legge regionale 24 agosto 1982, n. 51; 24 agosto 1982, n. 43, concernenti l’adesione della Regione ai consorzi garanzia fidi fra gli albergatori, gli artigiani, gli industriali, i commercianti e gli agricoltori della Valle d’Aosta. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 10 giugno 1983, n. 55 (B.U. n.16 del 4 luglio 1983)Rifinanziamento per l’anno 1983 delle leggi regionali 16 giugno 1978, nn. 22 e 24, modificate dalle leggi regionali 24 agosto 1982, n. 51; 24 agosto 1982, n. 43, concernenti l’adesione della Regione ai Consorzi garanzia fidi fra gli albergatori, gli industriali e gli agricoltori della Valle d’Aosta. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 28 dicembre 1983, n. 87 (B.U. n.24 del 29 dicembre 1983)Aumento, per l’anno 1983, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n. 10, e successive modificazioni e integrazioni, relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 24 agosto 1982, n. 47 (B.U. n.13 del 4 ottobre 1982)Provvedimenti per la promozione di forme associative tra operatori turistici.(Abrogata dalla l.r. n.1 del 19 gennaio 1996 [B.U. n.7 del 2 febbraio 1996] > legge finanziaria per gli anni 1996/1998).

Legge regionale 24 agosto 1982, n. 49 (B.U. n.13 del 4 ottobre 1982)Aumento, per l’anno 1982, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n.10, relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

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SI VIAGGIARE 82 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta83

Legge regionale 24 agosto 1982, n. 51 (B.U. n.13 del 4 ottobre 1982)Rifinanziamento per l’anno 1982, con modificazioni, delle leggi regionali 16 giugno 1978, numeri 22, 23, 24 e 25, concernenti l’adesione della Regione ai Consorzi garanzia fidi fra gli albergatori, gli artigiani, gli industriali e i commercianti della Valle d’Aosta.

Legge regionale 2 dicembre 1982, n. 79 (B.U. n. 17 del 21 dicembre 1982)Aumento, per l’anno 1982, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n.10 relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società.(Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 9 giugno 1981, n. 32 (B.U. n.9 del 14 luglio 1981)Ulteriori modificazioni della L.R. 15 giugno 1978, n.14: norme in materia urbanistica e di pianificazione territoriale e modificazione dell’articolo 3 della L.R. 22 luglio 1980, n. 34: disciplina delle attività di ricezione turistica all’aperto.(Abrogata dall’art.98 comma 1 della l.r. n.11 del 6 aprile 1998 [B.U. n.16 del 16 aprile 1998] > Normativa urbanistica e di pianificazione territoriale della valle d’Aosta).

Legge regionale 17 luglio 1981, n. 43 (B.U. n. 12 del 15 settembre 1981)Aumento, per l’anno 1981, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n.10 relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 11 agosto 1981, n. 62 (B.U. n.14 del 21 ottobre 1981)Contributi in conto interessi al consorzio garanzia fidi fra gli albergatori della Valle d’Aosta. Integrazione della legge regionale 16 giugno 1978, n. 22 e successive modificazioni e integrazioni.

Legge regionale 5 novembre 1981, n. 67 (B.U. n. 15 del 14 dicembre 1981)Denuncia dei prezzi da applicarsi negli esercizi alberghieri.

Legge regionale 27 marzo 1980, n. 14 (B.U. n.7 del 17 aprile 2001)Interventi regionali per la zona turistica di Saint-Vincent. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 22 luglio 1980, n. 34 (B.U. n.8 del 12 settembre 1980)Disciplina delle attività di ricezione turistica all’aperto.(Abrogata dall’art.24 della l.r. n.8 del 24 giugno 2002 [B.U. n.31 del 23 luglio 2002] > Disciplina dei complessi ricettivi all’aperto e norme in materia di turismo itinerante).

Legge regionale 5 novembre 1980, n. 46 (B.U. n.11 del 27 novembre 1980)Proroga dell’efficacia del vincolo alberghiero di cui alla legge 24 luglio 1936, n. 1692 e successive proroghe e modificazioni.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.7 del 17 aprile 2001 [B.U. n.18 del 24 aprile 2001] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 10 dicembre 1980, n. 52 (B.U. n. 12 del 15 dicembre 1980)Rifinanziamento per l’anno 1980, delle leggi regionali 16 giugno 1978, nn. 22, 23, 24 e 25. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 29 dicembre 1980, n. 66 (B.U. n. 14 del 30 dicembre 1980)Aumento, per l’anno 1980, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n. 10, relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 19 luglio 1979, n. 47 (B.U. n.8 del 30 agosto 1979)Aumento, per l’anno 1979, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n.10, relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale.

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SI VIAGGIARE 84 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta85

(Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 20 agosto 1979, n. 53 (B.U. n.9 del 5 ottobre 1979)Rifinanziamento, per l’anno 1979, delle leggi regionali 16 giugno 1978, nn. 22, 23, 24 e 25.(Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 16 giugno 1978, n. 22 (B.U. n. 7 del 1 agosto 1978)Adesione della Regione al Consorzio garanzia fidi fra gli albergatori della Valle d’Aosta. Concessione di garanzia fideiussoria e di contributo in conto interessi.

Legge regionale 27 dicembre 1978, n. 72 (B.U. n.13 del 29 dicembre 1978)Aumento, per l’anno 1978, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n.10 relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 3 gennaio 1977, n. 6 (B.U. n.1 del 27 gennaio 1977)Aumento, per l’anno 1976, della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n.10, relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n.19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 31 gennaio 1977, n. 12 (B.U. n.2 del 28 febbrio 1977)Condizioni di maggior favore nella concessione di provvidenze per il turismo ai sensi della legge regionale 8 ottobre 1973, n. 33 e successive modificazioni - Capo II.

Legge regionale 16 maggio 1977, n. 36 (B.U. n.5 del 17 maggio 1977)Concessione di contributi per la costruzione e sistemazione di piste sciistiche.(Abrogata dall’art.9 della l.r. n.7 del 17 aprile 2001 [B.U. n.18 del 24 aprile 2001] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 12 agosto 1977, n. 62 (B.U. n.9 del 9 settembre 1977)Aumento, per l’anno 1977 della spesa per l’applicazione della legge regionale 3 agosto 1971, n.10 relativa alla sottoscrizione di capitale azionario di società di funivie e seggiovie locali e di altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale. (Abrogata dall’art.4 della l.r. n. 19 del 14 ottobre 2002 [B.U. n.51 del 26 novembre 2002] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 30 aprile 1975, n. 15 (B.U. n. 5 del 23 maggio 1975)Classificazione di alberghi, pensioni e locande. (Abrogata dall’art.9 della l.r. n.7 del 17 aprile 2001 [B.U. n. 18 del 24 aprile 2001] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 3 agosto 1971, n. 10 (B.U. 15 agosto 1971, n.10)Sottoscrizione di capitale azionario di Società di funivie e seggiovie locali e di altre Società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale.

Legge regionale 9 febbraio 1968, n. 4 (B.U. n.2 del 29 febbraio 1968)Norme sulla concessione di contributi regionali su mutui bancari assunti per la costruzione, l’ampliamento, l’ammodernamento e l’arredamento di alberghi, ristoranti, bar, nonché di case per ferie per lavoratori, campeggi e ostelli per la gioventù.(Abrogata dall’art.4 della l.r. n.41 dell’11 agosto 1975 [B.U. n.10 del 9 settembre 1975] > Modificazioni, integrazioni e abrogazione di norme per coordinare gli incentivi economici regionali nei settori dell’agricoltura, dell’industria e del turismo).

Legge regionale 21 aprile 1959, n. 4 (B.U. n.4 del 30 aprile 1959)Norme di integrazione sulla composizione dei Comitati di Amministrazione delle Aziende Autonome delle Stazioni di cura, soggiorno e turismo. (abrogata dall’art.9 della l.r. n.25 del 4 agosto 2000 [B.U. n.36 del 16 agosto 2000] > Semplificazione del sistema normativo regionale).

Legge regionale 31 maggio 1956, n. 2 (B.U. 5 giugno 1956)Norme in materia di industria alberghiera e di turismo.

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Legislazione regionale e politiche pubbliche del turismo1

Ai sensi della legge quadro nazionale n.135/2001 sul turismo, molte competenze in materia sono passate definitivamente dall’amministrazione centrale agli enti locali (anche in virtù di quanto previsto dalla riforma del titolo V della costituzione), anche se la Valle d’Aosta, in base allo statuto speciale (art.2) riconosciuto con legge costituzionale nel 1948, ha già da 55 anni la potestà legislativa in quest’ambito.Attori delle politiche pubbliche in materia turistica sono, ad oggi:• L’amministrazione regionale• Le amministrazioni comunali• Le comunità montane• Le Aiat (La costituzione delle Aiat aveva come obiettivo un maggiore approccio manageriale nella

gestione e guida di questi enti, unitamente ad una maggiore collaborazione tra la varie aziende e con altri soggetti, pubblici e privati, onde dar vita a proposte ed iniziative integrate)

• Le pro-loco• Le associazioni di categoria e ordini professionali legati al mondo del turismo, sport e commercio• Il ruolo dell’amministrazione regionale in ambito turisticoAlcune tappe legislative evidenziano il ruolo centrale che storicamente in ambito turistico ha, in Valle d’Aosta, l’amministrazione regionale.

Legislazione regionale in materia di trasporti (impianti a fune, autostrade, trafori)

L.R n.5 del 30/1/1962 > autorizzazione alla Regione di sottoscrivere capitale azionario della Soc. per azioni “Pila” …ai fini dell’attrezzatura e della valorizzazione della stazione turistica Les Fleurs-Pila. (Si veda anche L.R. n.10 del 25/5/1962 per il finanziamento della sciovia del Couis)

L.R. n.6 del 30/1/1962 > sottoscrizione capitale azionario della Società Autostrada Torino-Ivrea-Valle

L.R. n.6 del 30/1/1962 > sottoscrizione capitale azionario della Società Autostrada Torino-Ivrea-Valle

L.R. n.7 del 30/1/1962 > la regione entra nel capitale della Società Italiana per il traforo stradale del Grande.

L.R. n.73 del 28/12/1984 > acquisizione da parte della Regione della società Raccordo Autostradale Valdostano (tratto Aosta-Courmayeur)

L.R. n.7 del 29/3/1963 > sottoscrizione del capitale azionario della Soc. Funivie Gran Paradiso Spa

L.R. n.16 del 27/8/1964 > sottoscrizione per la soc. per azioni Gressoney per l’Incremento Turistico (ammodernamento impianti di risalita).

Di seguito:

L.R. n.9 del 10/4/1967 > società Isag.Gressoney-La-Trinité

L.R. n. 12 del 10/5/1967 > Soc. Funivie Champoluc

L.R. n. 27 del 23/10/1967 > Funivie Piccolo S.Bernardo

L.R. n. 5 del 9/2/1968 > soc. Alte Vette Valtournenche

L.R. n.10 del 3/8/1971 > mini legge-quadro che disciplina la sottoscrizione di capitale azionario di Società di funivie e di seggiovie locali e altre società aventi per fine iniziative di interesse turistico locale

L.R. n.46 del 15/7/1985 > la regione lascia maggior spazio all’iniziativa privata nell’ambito dei trasporti a fune, concedendo una serie di incentivi (parzialmente abrogata dalla L.R. n.8 del 27/2/1998)

Sugli investimenti più onerosi la Regione è intervenuta più frequentemente con la concessione di contributi a fondo perduto come ad es.:

L.R. n.68 del 12/12/1984 > funiviario Aosta-Pila

L.R. n.78 del 1991 > investimento regionale per il potenziamento ed ampliamento dell’aeroporto.

Legislazione regionale in materia di ricettività e attività sportive collegate al turismoAi sensi degli artt. 2 e 4 dello Statuto Speciale, come ci ricorda la L.R. n.2 del 31/5/1956, spettano alla Regione le funzioni amministrative in materia di industria alberghiera e turismo in Valle.

L.R. n.15 del 30/4/1975 > prima legge completa ed esauriente in materia di classificazione di alberghi, pensioni e locande (numerose modificazioni)

1 Cfr. Paolo Moretti, Le politiche pubbliche nel settore turistico: Il caso della Valle d’Aosta

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SI VIAGGIARE 86 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta87

L.R. n.8 del 24/6/2002 (che ha abrogato la L.R. n.34 del 22/7/1980) disciplina delle attività di ricezione turistica

L.R. n.33 del 6/7/1984 > disciplina della classificazione delle aziende alberghiere (aggiorna e supera le categorie previste dalla legge n.2651 del 30/12/1937

L.R. n.11 del 29/5/1996 > definizioni e caratteristiche, requisiti tecnici e obblighi amministrativi per lo svolgimento delle attività relativamente alle seguenti strutture ricettive extra-alberghiere:

• case per ferie

• ostelli per la gioventù

• rifugi alpini e bivacchi fissi

• dortoirs (posti tappa escursionistici)

• esercizi di affittacamere e bed & breakfast

• case e appartamenti per vacanze

L.R. n.47 del 24/8/1982 > promuove forme associative tra operatori turistici

L.R. n.19 del 4/9/2001 > la Regione promuove l’attuazione di iniziative volte alla riqualificazione e al potenziamento delle attività turistico-ricettive e commerciali site in ambito regionale (per le agevolazioni vedi art.3)

L.R. n.16 del 22/4/1986 > la Regione si è occupata di migliorare ed incrementare quantitativamente gli interventi diretti ed indiretti per il recupero e la valorizzazione dei sentieri di montagna in funzione dello sviluppo del turismo escursionistico (legge modificata e parzialmente abrogata dalla L.R. n.21 del 26/4/1993)

L.R. n.2 del 10/1/1961 > provvidenze per il settore alpinistico (con modifiche successive)

L.R. n.7 del 7/3/1997 > ordinamento delle guide e dei portatori alpini (che abroga la L.R. n.39 del 11/8/1975)

L.R. n.36 del 16/5/1977 > la Regione stabilisce la possibilità di concedere contributi per la costruzione e la sistemazione di piste sciistiche di discesa e di fondo nonché la realizzazione di opere di protezione direttamente interessanti le piste stesse

L.R. n.83 del 28/12/1984 > stabilisce la concessione di contributi per la manutenzione e la gestione di piste per lo sci di discesa

L.R. n.17 del 22/4/1986 > stabilisce la concessione di contributi per la manutenzione e la gestione di piste per lo sci di fondo. (abrogata dalla L.R. n.45 del 31/12/1999)

L.R. n.72 del 20/8/1993 > per sviluppare le piste destinate alla pratica agonistica dello sci alpino (programma di interventi)

L.R. n.77 del 23/12/1992 > nell’intento di salvaguardare il mantenimento e l’operatività delle infrastrutture sciistiche di interesse locale (erogazione di contributi da Regione ai comuni)

L.R. n.42 del 7/8/1986 > incentivi ai gestori di piste da sci per impianti di innevamento artificiale

L.R. n.44 del 31/12/1999 > prevede l’iscrizione all’elenco regionale per l’esercizio della professione di maestro di sci e il riconoscimento ufficiale dell’Associazione valdostana maestri di sci e una più compiuta definizione dei compiti delle scuole di sci

L.R. n.43 del 31/12/1999 > promuove la realizzazione, ampliamento, ammodernamento, adeguamento, ripristino dei campi da golf (incremento dell’offerta turistica sportiva diversa dallo sci e dall’alpinismo)

L.R. n.22 del 16/6/1978 > la Regione ha aderito come socio al Consorzio garanzia fidi fra gli albergatori della Valle (in questo modo la Giunta è autorizzata a concedere la garanzia fideiussoria della Regione per la garanzia dei crediti accordati da Istituti creditizi ad imprese alberghiere aderenti al consorzio stesso)

L.R. n.33 del 8/10/1973 (successivamente e più volte modificata) > favorisce l’accesso al credito E’ la normativa quadro che autorizza la costituzione di fondi di rotazione regionali per la promozione di iniziative economiche nel territorio della valle presso istituti di credito a ciò abilitati (il capo II della legge prevede le specifiche provvidenze per il turismo; all’art.6 si autorizza la Regione per favorire il potenziamento e la qualificazione delle strutture turistico-ricettive della regione di concedere “agevolazioni a favore di società, enti e privati che, in forma singola o associata, operino nel settore

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SI VIAGGIARE 86 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta87

turistico e abbiano sede legale e fiscale in Valle”)

L.R. n.6 del 15/3/2001 > l’amministrazione regionale “allo scopo di promuovere lo sviluppo del turismo nella regione” (art.1) Ai sensi dell’art.3 la Regione ha dato vita all’Osservatorio regionale per il turismo e il Commercio aperto, oltre che ad enti locali ed organizzazioni pubbliche, anche ai rappresentanti delle associazioni di categoria e al SIRECT (sistema informativo regionale del Commercio e del turismo). Costituisce le Aiat in sostituzione delle vecchie Apt

L.R. n.31 del 24/6/1992 > concede contributi allo scopo di incentivare la realizzazione di iniziative di carattere culturale, spettacolare o sportivo suscettibili di favorire la promozione dell’immagine turistica della Valle

L.R. n.3 del 20/1/1998 > riconosce le iniziative sportive uno strumento di promozione della pratica sportiva e di diffusione dell’immagine della Valle in ambito nazionale ed internazionale con la concessione di contributi

L.R. n.38 del 26/5/1998 > la Regione favorisce interventi atti a migliorare l’attività, l’organizzazione e la gestione delle terme di St.Vincent e Pré St.Didier per mezzo dell’ampliamento delle strutture termali ed annesse strutture alberghiere e di supporto unitariamente considerate quali complessi termali finalizzati alla cura e/o riabilitazione e/o promozione della salute. (art.2: possono beneficiare degli interventi finanziari in questione i soggetti risultanti vincitori di procedure ad evidenza pubblica promosse dai comuni interessati per le finalità di cui all’art.1. I beneficiari devono essere residenti in Valle.)

L.R. n.20 del 28/6/1991 (nell’ambito degli interventi concernenti la formazione professionale turistica) > costituzione di una fondazione col compito di gestire e organizzare scuole e corsi di formazione e riqualificazione per operatori e lavoratori dei diversi settori del turismo.

La Regione ha dunque legiferato molto in materia di turismo e nei settori strettamente correlati, anche in virtù delle ingenti risorse finanziarie a disposizione, seguendo alcune linee-guida (Ha favorito la crescita del patrimonio infrastrutturale turistico a disposizione della regione (es. incentivando la ristrutturazione degli alberghi, la costruzione di nuove piste da sci, la realizzazione di impianti a fune ecc.) attraverso:

1 contributi a fondo perduto erogati direttamente dalla Regione

2 mutui a tasso agevolato “coperti” grazie alla creazione di fondi di rotazione a carico dell’ente regionale istituiti presso la finanziaria regionale Finaosta. Sempre attraverso Finaosta la regione detiene alcune partecipazioni azionarie in varie società

Riforma dell’organizzazione turistica regionale. Modificazioni alla legge regionale 7 giugno 1999, n. 12 (Principi e direttive per l’esercizio dell’attività commerciale) e abrogazione delle leggi regionali 29 gennaio 1987, n. 9, 17 febbraio 1989, n. 14, 2 marzo 1992, n. 4, 24 giugno 1992, n. 33, 12 gennaio 1994, n. 1 e 28 luglio 1994, n. 35.

(B.U. 20 marzo 2001, n. 13).

CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI

Art. 1 (Oggetto e finalità).

1. Allo scopo di promuovere lo sviluppo del turismo nel territorio regionale, la presente legge detta norme per la riforma dell’organizzazione turistica della Valle d’Aosta, in particolare per quanto concerne:

a) a pianificazione, il coordinamento, il monitoraggio e la realizzazione di iniziative dirette alla promozione dell’offerta turistico-commerciale regionale nel suo complesso, tenuto conto che l’intero territorio della regione è considerato turisticamente rilevante;

b) la promozione di idonei strumenti di valorizzazione e commercializzazione dell’offerta turistico-commerciale regionale in tutte le sue componenti ed articolazioni;

c) l’organizzazione, sul territorio regionale, di adeguati servizi di informazione, assistenza e accoglienza turistica.

CAPO II - ATTIVITA’ DI PROMOZIONE, COORDINAMENTO E MONITORAGGIO

Art. 2 (Organizzazione dell’attività promozionale turistica).

1. Al fine di incrementare il movimento turistico verso il territorio regionale e di favorire il prolungamento

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SI VIAGGIARE 88 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta89

delle stagioni turistiche, nonché la destagionalizzazione e la più ampia diffusione sul territorio dei flussi turistici, la Regione provvede alla pianificazione e all’attuazione di idonee iniziative destinate ad affermare sul mercato nazionale ed internazionale un’adeguata immagine della Valle d’Aosta, nonché a promuoverne l’offerta turistica nel suo complesso.

2. Le iniziative di cui al comma 1 sono definite ed approvate dalla Giunta regionale e consistono in:

a) effettuazione di campagne pubblicitarie sui mercati di origine dei flussi turistici, avvalendosi dei mezzi di comunicazione ritenuti più idonei;

b) partecipazione a o organizzazione di mostre, fiere, esposizioni, manifestazioni, spettacoli e convegni aventi particolare riflesso sull’immagine turistica della Valle d’Aosta;

c) acquisto, edizione e produzione di materiale promozionale e pubblicitario;

d) effettuazione di studi, indagini e ricerche volti a raccogliere elementi utili per l’impostazione e la successiva verifica dell’efficacia dell’attività promozionale e per la conoscenza, l’organizzazione e la valorizzazione delle risorse turistiche regionali;

e) individuazione di un logo identificativo del prodotto turistico regionale da utilizzare nell’ambito delle iniziative promozionali e pubblicitarie attuate dalla Regione e, previa autorizzazione della struttura regionale competente in materia di turismo, nell’ambito di quelle attuate da operatori turistici;

f) effettuazione di ogni altra iniziativa idonea a favorire l’incremento del movimento turistico verso la regione e la migliore organizzazione dell’offerta turistica valdostana.

3. Nello svolgimento dell’attività promozionale, la Regione può avvalersi della collaborazione e del concorso di enti pubblici e privati.

Art. 3 (Attività di coordinamento e monitoraggio).

1. La Regione promuove la creazione di strumenti in grado di realizzare un efficace e continuo raccordo fra le strategie di comunicazione, promozione e accoglienza turistica e le iniziative attuate per la commercializzazione del prodotto turistico regionale, nonché di assicurare una adeguata azione di monitoraggio del mercato e dell’offerta turistico-commerciale valdostana.

2. L’Osservatorio regionale del commercio e del turismo previsto dall’articolo 11 della legge regionale 7 giugno 1999, n. 12 (Principi e direttive per l’esercizio dell’attività commerciale), come modificato dall’articolo 4 della presente legge, rientra tra gli strumenti di cui al comma 1 e persegue le seguenti finalità:

a) garantire gli elementi informativi per impostare la programmazione regionale nei settori del commercio e del turismo e per valutare il grado di attuazione ed efficacia degli interventi;

b) promuovere l’acquisizione, l’elaborazione e la diffusione delle informazioni e delle statistiche per una migliore conoscenza dei settori del commercio e turismo, valorizzando i dati ricavabili dagli archivi di natura amministrativa, curando un rapporto di scambio informativo tra le banche dati degli enti pubblici, evitando duplicazioni di adempimenti per gli operatori e per le stesse Amministrazioni pubbliche.

Art. 4 (Modificazioni all’articolo 11 della l.r. 12/1999).

1. (1).

2. (2).

3. (3).

4. Il comma 6 dell’articolo 11 della l.r. 12/1999 è abrogato.

Art. 5 (4).

Art. 6 (Sistema Informativo Regionale del Commercio e del Turismo).

1. E’ istituito il Sistema Informativo Regionale del Commercio e del Turismo (SIRECT), per lo svolgimento delle seguenti attività:

a) valutazione della consistenza e della evoluzione delle caratteristiche strutturali della rete distributiva al dettaglio e comparazione del fenomeno distributivo tra le varie parti del territorio regionale e la rete distributiva nazionale.

b) realizzazione di un sistema di monitoraggio del mercato turistico in grado di fornire informazioni

(1) Sostituisce la lettera a), comma 2, art. 11 della L.R. 7 giugno 1999, n. 12.(2) Sostituisce la lettera b), comma 2, art. 11 della L.R. 7 giugno 1999, n. 12.(3) Sostituisce il comma 4, art. 11 della L.R. 7 giugno 1999, n. 12.(4) Inserisce l’art. 11 bis nella L.R. 7 giugno 1999, n. 12.

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SI VIAGGIARE 88 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta89

a carattere dinamico sui principali fenomeni del mercato stesso e di garantire una costante osservazione delle caratteristiche e della evoluzione delle imprese turistiche al fine di favorire lo sviluppo e l’innovazione dell’offerta turistica regionale.

2. Alla realizzazione e alla gestione del SIRECT provvede l’Assessorato regionale competente in materia di turismo e commercio, in collaborazione con la struttura regionale competente in materia di sistemi informativi e con i Comuni, sulla base delle indicazioni fornite dall’Osservatorio regionale del commercio e del turismo.

3. Per gli adempimenti di cui al comma 2, possono essere stipulate convenzioni con soggetti, pubblici e privati, aventi specifica competenza nei settori della distribuzione commerciale, del marketing e del turismo.

4. Nell’ambito del SIRECT è realizzata una Banca dati regionale centralizzata contenente i principali dati relativi alla rete di vendita e all’infrastruttura turistica, nonché al monitoraggio del mercato turistico e commerciale.

5. I Comuni e le Aziende di informazione e accoglienza turistica - Syndicats d’initiatives di cui all’articolo 12 collaborano al regolare aggiornamento della Banca dati regionale sulla base dei dati statistici e amministrativi in loro possesso e, nel caso dei Comuni, sulla base dei dati relativi alle autorizzazioni rilasciate e alle comunicazioni pervenute.

6. L’Assessorato regionale competente in materia di turismo e commercio definisce le modalità di accesso alla Banca dati regionale da parte dei privati interessati.

Art. 7 (Programma informatico).

1. Entro un anno dall’entrata in vigore della presente legge, la struttura regionale competente in materia di sistemi informativi, in collaborazione con l’Assessorato regionale competente in materia di turismo e commercio e sulla base delle indicazioni fornite dall’Osservatorio regionale del commercio e del turismo, cura, avvalendosi di esperti, la creazione di un programma informatico di archiviazione dei principali dati delle attività turistiche e della rete distributiva, che sia compatibile con il sistema informatico dei servizi camerali, in grado di gestire le procedure di autorizzazione e di comunicazione previste dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore del commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59).

2. Il programma di cui al comma 1 è ceduto gratuitamente ed è utilizzato dai Comuni e dalle Aziende di informazione e accoglienza turistica - Syndicats d’initiatives.

3. La Giunta regionale definisce con propria deliberazione le modalità di collegamento dei Comuni con la struttura regionale competente in materia di servizi camerali ai fini dell’acquisizione dei dati relativi alle iscrizioni nel registro delle imprese e nel repertorio economico ed amministrativo.

Art. 8 (Modalità di realizzazione della Banca dati regionale).

1. La Banca dati regionale di cui all’articolo 6, comma 4, è costituita per fasi successive nel corso di un triennio.

2. Entro un anno dall’entrata in vigore della presente legge, il soggetto incaricato della gestione del SIRECT provvede, con la collaborazione dei Comuni e della struttura regionale competente in materia di servizi camerali, a raccogliere i dati relativi alle caratteristiche anagrafiche e tipologiche degli esercizi commerciali e turistici della regione.

3. Entro il termine di cui al comma 2, i Comuni forniscono notizie sulle principali variazioni intervenute nella rete distributiva al dettaglio nel corso dell’anno 2000.

4. Entro venti mesi dall’entrata in vigore della presente legge, il soggetto incaricato della gestione del SIRECT invia a ciascun Comune l’elenco delle attività commerciali e turistiche operanti nel rispettivo territorio, affinché il Comune provveda, entro sessanta giorni, al riscontro della loro correttezza e completezza e all’aggiornamento in relazione alle variazioni intervenute.

5. Entro tre anni dall’entrata in vigore della presente legge, la Banca dati regionale è integrata, con le procedure e le modalità definite dall’Assessorato regionale competente in materia di turismo e commercio, sulla base delle indicazioni fornite dall’Osservatorio regionale del commercio e del turismo, da ulteriori dati utili ai fini di una più completa conoscenza dell’infrastruttura turistica e commerciale della regione.

6. Ultimata la fase di costituzione della Banca dati regionale, l’aggiornamento dei dati avviene secondo

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SI VIAGGIARE 90 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta91

modalità e tempi definiti dall’Assessorato regionale competente in materia di turismo e commercio, sulla base delle indicazioni fornite dall’Osservatorio regionale del commercio e del turismo.

7. L’Assessorato regionale competente in materia di turismo e commercio promuove altresì l’ulteriore arricchimento della Banca dati regionale mediante:

a) la rilevazione, anche a campione, di ulteriori dati e notizie sulla rete distributiva al dettaglio e sull’infrastruttura turistica;

b) la raccolta di dati acquisiti da altri enti regionali, nazionali o internazionali, istituti di ricerca ed altri organismi specializzati;

c) l’effettuazione di indagini sui prezzi e sui consumi di residenti e turisti.

CAPO III - VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DELL’OFFERTA TURISTICO-COMMERCIALE

Art. 9 (Promozione delle iniziative di commercializzazione).

1. Per garantire la maggiore efficacia delle attività volte alla promozione e alla commercializzazione dell’offerta turistico-commerciale valdostana, la Regione:

a) favorisce la costituzione dei consorzi e delle associazioni di cui all’articolo 10, quale fondamentale strumento di aggregazione finalizzato ad una più efficace commercializzazione del prodotto turistico locale.

b) promuove la predisposizione e la commercializzazione di pacchetti turistici che comprendano e valorizzino le diverse componenti dell’offerta turistica regionale.

Art. 10 (Riconoscimento di consorzi e associazioni di operatori turistici).

1. La Regione riconosce i consorzi e le associazioni di operatori turistici costituiti, in uno o più ambiti territoriali delle Aziende di informazione e accoglienza turistica - Syndicats d’initiatives, la cui attività abbia almeno ad oggetto la promozione e la vendita dei servizi turistici prodotti dagli operatori associati.

2. Il riconoscimento è concesso su istanza delle associazioni o dei consorzi a ciò interessati con decreto dell’Assessore regionale competente in materia di turismo, subordinatamente alla verifica che il relativo statuto non precluda in alcun modo la possibilità di adesione da parte di qualsiasi operatore turistico, operante nell’ambito territoriale interessato o nel territorio di Comuni limitrofi, il quale accetti e rispetti le condizioni poste dallo statuto medesimo.

3. Possono far parte di un consorzio o di una associazione riconosciuti gli operatori turistici che hanno sede operativa nell’ambito territoriale in cui è costituito il medesimo consorzio o associazione.

4. La vendita diretta al pubblico da parte dei consorzi o delle associazioni riconosciuti, se limitata ai servizi prodotti dai propri associati, non è soggetta ad autorizzazione di agenzia di viaggi e turismo.

CAPO IV - INFORMAZIONE, ASSISTENZA E ACCOGLIENZA TURISTICA

SEZIONE I: SERVIZI DI INFORMAZIONE, ASSISTENZA E ACCOGLIENZA TURISTICA

Art. 11 (Organizzazione dei servizi).

1. I servizi di informazione, accoglienza e assistenza turistica sono svolti dalle Aziende di informazione e accoglienza turistica - Syndicats d’initiatives e dalle associazioni Pro loco.

2. I servizi di cui al comma 1 sono svolti ed organizzati anche in conformità agli indirizzi e alle direttive formulati dall’Assessorato regionale competente in materia di turismo.

3. Per omogeneizzare ed incrementare la qualità, l’efficienza e l’economicità dei servizi di cui al comma 1, nonché al fine di assicurare il conseguimento degli obiettivi attinenti la realizzazione della Banca dati di cui all’articolo 6, comma 4, e del sistema informativo turistico di cui al comma 4, la Regione promuove iniziative di formazione volte ad elevare la professionalità degli addetti.

4. La Regione promuove inoltre la realizzazione di un sistema informativo turistico, basato su una banca dati informatizzata e gestita in rete con le Aziende di informazione e accoglienza turistica - Syndicats d’initiatives e con gli operatori turistici interessati; la Regione cura inoltre la distribuzione sulle reti telematiche delle informazioni contenute nella banca dati turistica.

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SI VIAGGIARE 90 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta91

SEZIONE II: AZIENDE DI INFORMAZIONE E ACCOGLIENZA TURISTICA - SYNDICATS D’INITIATIVES

Art. 12 (Istituzione delle Aziende di Informazione e Accoglienza Turistica - Syndicats d’initiatives).

1. Al fine di assicurare sul territorio regionale una più capillare e razionale organizzazione dei servizi di informazione, assistenza e accoglienza turistica, sono istituite le Aziende di Informazione e Accoglienza Turistica - Syndicats d’initiatives (AIAT), di seguito denominate Aziende.

2. Le Aziende hanno personalità giuridica di diritto pubblico e autonomia amministrativa, gestionale, patrimoniale, contabile e finanziaria, nei limiti stabiliti dalla presente legge e dagli atti di indirizzo adottati dalla Regione.

3. Le Aziende operano in collaborazione con gli operatori e le organizzazioni turistiche territorialmente interessati.

4. L’iniziativa per la istituzione di una Azienda è assunta da uno o più Comuni, il cui territorio complessivamente soddisfi i requisiti di cui all’articolo 13 ed è approvata con deliberazione della Giunta regionale; la relativa istanza è indirizzata all’Assessorato regionale competente in materia di turismo ed è corredata di copia degli atti deliberativi con cui i Comuni richiedenti approvano l’iniziativa.

5. Entro centoventi giorni dal ricevimento dell’istanza, la struttura regionale competente in materia di turismo provvede a trasmettere alla Giunta regionale una motivata proposta di approvazione o di reiezione dell’istanza.

Art. 13 (Ambito territoriale delle Aziende).

1. Ai fini della costituzione di una Azienda, il relativo ambito territoriale deve possedere i seguenti requisiti:

a) estensione sull’intero territorio di almeno un Comune;

b) esistenza di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere non inferiori a 7.000 posti letto ufficialmente censiti, di cui almeno 3.500 presso esercizi alberghieri.

2. Si prescinde dal requisito di cui al comma 1, lettera b), qualora l’ambito territoriale dell’Azienda sia esteso sull’intero territorio di tutti i Comuni di una Comunità montana oppure qualora l’ambito territoriale, di particolare interesse turistico, sia caratterizzato dalla presenza di collegamento internazionale stradale e sciistico.

3. Salvo quanto previsto al comma 2, qualora l’ambito territoriale sia costituito da più Comuni, ciascuno degli stessi deve essere limitrofo rispetto ad almeno un Comune rientrante nel medesimo ambito.

4. Decorsi tre anni dall’entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale può provvedere alla modificazione e all’aggiornamento del requisito di cui al comma 1, lettera b).

Art. 14 (Compiti delle Aziende).

1. E’ compito delle Aziende:

a) assicurare, in attuazione e in conformità degli indirizzi e delle direttive di cui all’articolo 11, comma 2, i servizi di informazione, accoglienza ed assistenza turistica, attuando a tale scopo tutte le iniziative comunque funzionali al soddisfacimento delle esigenze della clientela turistica.

b) promuovere, coordinare e anche, in collaborazione con altre Aziende, enti pubblici e privati ed associazioni locali, attuare la realizzazione di manifestazioni, spettacoli, convegni, eventi e ogni altra attività destinata a qualificare l’animazione turistica della località.

c) realizzare e diffondere materiale illustrativo ed informativo atto a favorire la conoscenza delle risorse turistiche del proprio ambito territoriale.

d) istituire e gestire uffici periferici o strumenti idonei all’informazione turistica.

e) effettuare la rilevazione dei dati statistici concernenti il movimento turistico, secondo le modalità stabilite dai competenti organi statali e regionali e operando adeguati controlli sulla correttezza e tempestività dei dati forniti dagli operatori.

f) collaborare con la Regione, per l’attuazione di iniziative di promozione.

g) svolgere attività di supporto e di cooperazione nei confronti dei consorzi e associazioni di cui all’articolo 10 e degli operatori turistici allo scopo di favorirne e coordinarne l’attività di commercializzazione del prodotto turistico locale.

h) collaborare, nel rispetto degli indirizzi e direttive regionali, alla realizzazione e alla gestione della

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SI VIAGGIARE 92 Un manuale per gli operatori turistici in Valle d’Aosta93

Banca dati di cui all’articolo 6, comma 4, e del sistema informativo turistico di cui all’articolo 11, comma 4.

2. Qualora ciò sia funzionale alla migliore realizzazione degli obiettivi di cui al comma 1, lettera a), le Aziende hanno facoltà di assumere, senza finalità di lucro, la gestione di infrastrutture e servizi di interesse turistico-ricreativo e sportivo.

Art. 15 (Uffici di Informazione Turistica).

1. Le Aziende possono istituire propri uffici di Informazione e Accoglienza Turistica (IAT) nei Comuni inclusi nel proprio ambito territoriale.

2. E’ consentito l’uso della denominazione IAT anche agli uffici di informazione eventualmente gestiti dalle associazioni Pro loco o dai Centri polifunzionali di servizio di cui all’articolo 12 della l.r. 12/1999, sulla base di apposite convenzioni con le Aziende territorialmente competenti volte a garantire l’idoneità dei locali, delle attrezzature e del personale addetto.

3. Gli IAT adottano il medesimo segno distintivo, le cui caratteristiche sono stabilite con deliberazione della Giunta regionale.

Art. 16 (Organi dell’Azienda).

1. Sono organi dell’Azienda:

a) l’Assemblea;

b) il Comitato esecutivo;

c) il Presidente;

d) il Collegio dei revisori dei conti.

Art. 17 (Assemblea).

1. L’Assemblea dell’Azienda è nominata con decreto dell’Assessore regionale competente in materia di turismo ed è composta da:

a) il Sindaco, o un consigliere comunale da questi designato, di ciascun Comune compreso nell’ambito territoriale dell’Azienda;

b) un rappresentante di ciascuna delle seguenti categorie, designato d’intesa dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative operanti a livello regionale e su proposta delle associazioni locali, qualora esistenti:

1) albergatori;

2) esercenti di centri turistici all’aperto;

3) esercenti impianti a fune;

4) commercianti;

5) altri pubblici esercenti;

c) un rappresentante delle associazioni Pro loco esistenti nell’ambito territoriale dell’Azienda;

d) un rappresentante delle scuole di sci autorizzate ed operanti nell’ambito territoriale dell’Azienda;

e) un rappresentante delle società locali di guide alpine autorizzate ed operanti nell’ambito territoriale dell’Azienda;

f) un rappresentante delle associazioni di accompagnatori della natura costituite ed operanti nell’ambito territoriale dell’Azienda;

g) un rappresentante dei consorzi o delle associazioni di operatori turistici riconosciuti ai sensi dell’articolo 10, aventi sede nell’ambito territoriale dell’Azienda;

h) un rappresentante dei lavoratori del settore turistico, designato d’intesa tra le organizzazioni sindacali operanti nella regione;

i) un esperto in materia di turismo designato dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di turismo, anche quale componente del Comitato esecutivo.

2. Le funzioni di segretario sono esercitate dal responsabile amministrativo dell’Azienda.

3. La struttura regionale competente in materia di turismo richiede alle categorie di cui al comma

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1, lettere b), c), d), e), f), g) e h), di designare i propri rappresentati in seno all’Assemblea; qualora la designazione non avvenga entro trenta giorni dalla richiesta, provvede la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di turismo, previa diffida ad adempiere entro un termine non superiore a quindici giorni.

4. I componenti dell’Assemblea, con l’eccezione dei rappresentanti dei Comuni e della Regione, debbono risiedere o svolgere in modo continuativo la propria attività nell’ambito territoriale dell’Azienda.

5. L’Assemblea dura in carica cinque anni.

6. L’Assemblea è convocata dal Presidente almeno due volte l’anno e ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità; deve essere inoltre convocata entro il termine di quindici giorni dalla richiesta fatta da almeno un terzo dei propri componenti.

7. Le deliberazioni dell’Assemblea sono prese a maggioranza di voti e con la presenza della maggioranza dei componenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente.

8. Se gli intervenuti non rappresentano la maggioranza dei componenti, l’Assemblea è nuovamente convocata non prima di cinque giorni dalla prima convocazione e con il medesimo ordine del giorno; in seconda convocazione le deliberazioni sono valide qualunque sia il numero degli intervenuti.

9. Le disposizioni di cui ai commi 6, 7 e 8 si applicano fatta salva ogni diversa disposizione statutaria.

10. I componenti dell’Assemblea decadono dalla carica quando perdano i requisiti di cui al comma 4 o quando non intervengano, senza giustificato motivo, a tre sedute consecutive dell’Assemblea. In tal caso, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di turismo, a seguito di segnalazione da parte del responsabile amministrativo dell’Azienda, provvede alla relativa sostituzione.

Art. 18 (Compiti dell’Assemblea).

1. L’Assemblea assicura il necessario coordinamento tra gli operatori interessati allo sviluppo del turismo nell’ambito territoriale di competenza e definisce gli indirizzi generali dell’azione dell’Azienda; l’Assemblea in particolare provvede a:

a) approvare lo statuto;

b) eleggere il Presidente;

c) nominare i membri del Comitato esecutivo di propria competenza;

d) approvare il bilancio di previsione e il rendiconto;

e) approvare i programmi di attività dell’Azienda e formulare annualmente gli indirizzi da impartire al Comitato esecutivo per l’attuazione dei programmi stessi.

Art. 19 (Comitato esecutivo).

1. Il Comitato esecutivo è nominato dall’Assemblea ed è composto dal Presidente e da quattro membri, di cui tre nominati dall’Assemblea, anche al di fuori dei componenti l’Assemblea stessa; il quarto membro è l’esperto designato dalla Giunta regionale ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera i); le funzioni di segretario sono svolte dal responsabile amministrativo dell’Azienda.

2. Qualora il Presidente dovesse coincidere con l’esperto in materia di turismo di cui al comma 1, l’Assemblea provvede a nominare un altro membro.

3. I componenti del Comitato esecutivo debbono avere adeguata esperienza nel settore turistico o essere in possesso di titoli di studio idonei a comprovare la loro competenza nello specifico settore.

4. Il Comitato esecutivo resta in carica per la stessa durata dell’Assemblea.

5. Il Comitato esecutivo attua gli indirizzi formulati dall’Assemblea, adotta i provvedimenti necessari al regolare funzionamento dell’Azienda e tutti gli atti non espressamente attribuiti alla competenza dell’Assemblea.

6. Il Comitato esecutivo si riunisce almeno una volta al mese, su convocazione del Presidente.

7. Le deliberazioni del Comitato esecutivo sono prese a maggioranza di voti e con la presenza della maggioranza dei componenti; in caso di parità, prevale il voto del Presidente.

Art. 20 (Presidente).

1. Il Presidente è eletto dall’Assemblea tra i suoi membri nella prima riunione di insediamento e dura

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in carica sino al rinnovo dell’Assemblea ovvero sino alla elezione di un nuovo Presidente; l’Assemblea deve procedere a nuove elezioni quando ne faccia richiesta la maggioranza dei componenti in carica.

2. L’elezione è valida se ad essa partecipa la maggioranza dei componenti l’Assemblea. E’ eletto colui che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità, è eletto il candidato più anziano.

3. Il Presidente ha la rappresentanza legale dell’Azienda, convoca e presiede l’Assemblea e il Comitato esecutivo, svolge funzioni di impulso dell’attività dell’Azienda, vigila sull’esatta e tempestiva esecuzione dei provvedimenti deliberati dall’Assemblea e dal Comitato esecutivo.

4. Il Presidente può adottare, in caso di urgenza e necessità, i provvedimenti di competenza del Comitato esecutivo, da sottoporre alla ratifica del Comitato stesso nella seduta immediatamente successiva e comunque non oltre venti giorni dalla data di adozione; i provvedimenti perdono efficacia sin dall’inizio se non sono ratificati nei termini suddetti.

5. In caso di assenza o impedimento del Presidente, le sue funzioni sono svolte dal vicepresidente eletto dal Comitato esecutivo tra i suoi componenti.

Art. 21 (Collegio dei revisori dei conti).

1. Il Collegio dei revisori dei conti è unico per tutte le Aziende, è nominato con decreto dell’Assessore regionale competente in materia di turismo e dura in carica cinque anni; è composto da tre esperti in materia di amministrazione e contabilità pubblica iscritti nel registro dei revisori dei conti, di cui due designati dalla Giunta regionale, che provvede altresì ad indicare il Presidente del Collegio, e uno designato dal Consiglio permanente degli enti locali di cui all’articolo 60 della legge 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema delle autonomie in Valle d’Aosta).

2. Il Collegio dei revisori dei conti esercita il controllo amministrativo-contabile sugli atti di amministrazione delle Aziende, riferendone all’Assemblea e formulando eventuali rilievi e suggerimenti.

3. I revisori si riuniscono periodicamente e possono assistere, senza diritto di voto e con funzioni consultive, alle sedute dell’Assemblea e del Comitato esecutivo.

4. I revisori possono, in qualunque momento, effettuare, anche individualmente, ispezioni e controlli ed accedere a tutti i documenti dai quali traggono origine le spese.

5. I revisori sono tenuti a fornire alla Regione informazioni sulle ispezioni effettuate e, su richiesta della stessa, ogni informazione o notizia che essi abbiano facoltà di ottenere per effetto della loro appartenenza al Collegio.

Art. 22 (Indennità di carica, gettoni di presenza e trasferta).

1. Al Presidente compete un’indennità di carica la cui entità è determinata con deliberazione dell’Assemblea, entro i limiti massimi stabiliti con deliberazione della Giunta regionale.

2. Ai membri del Comitato esecutivo, compreso il Presidente, spetta un gettone di presenza pari a lire 50.000 (euro 25,82) a seduta, nonché il rimborso di eventuali spese di trasferta, nella misura e con le modalità stabilite per i dipendenti regionali.

3. Ai componenti il Collegio dei revisori dei conti spetta un’indennità di carica annua ragguagliata al minimo previsto dalle tariffe dei dottori commercialisti; nel caso del presidente del Collegio tale indennità è aumentata del 30 per cento.

4. Ai componenti il Collegio dei revisori dei conti spetta inoltre il rimborso delle eventuali spese, nella misura e con le modalità di cui al comma 2.

5. Le spese relative alla corresponsione delle indennità di cui al comma 3 sono ripartite in parti uguali tra tutte le Aziende, mentre i rimborsi di cui al comma 4 sono posti a carico delle Aziende nell’interesse delle quali le trasferte sono state effettuate.

6. Gli oneri derivanti dalla corresponsione delle indennità e dei rimborsi sono in ogni caso posti a carico dei bilanci delle Aziende.

7. L’ammontare delle indennità può essere ridefinito dalla Giunta regionale con propria deliberazione.

Art. 23 (Controlli).

1. Le deliberazioni concernenti lo statuto, il bilancio di previsione e il rendiconto sono sottoposte a controllo preventivo di legittimità e diventano esecutive se, entro trenta giorni dalla loro ricezione, l’Assessore regionale competente in materia di turismo non comunichi un provvedimento motivato di annullamento o non faccia richiesta di chiarimenti ai sensi del comma 2. Le deliberazioni diventano

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comunque esecutive qualora, prima del decorso dello stesso termine, l’Assessore dia comunicazione di non aver riscontrato vizi di legittimità.

2. L’Assessore può richiedere per una sola volta chiarimenti o elementi integrativi di giudizio. In tal caso, il termine per l’esercizio del controllo inizia nuovamente a decorrere dal ricevimento dei chiarimenti richiesti.

Art. 24 (Scioglimento degli organi delle Aziende. Atti obbligatori).

1. Gli organi delle Aziende possono essere sciolti con provvedimento della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di turismo, in caso di gravi irregolarità amministrative, per gravi violazioni di legge, di regolamenti o di direttive regionali e per altre gravi disfunzioni o mancanze tali da compromettere il normale funzionamento dell’Azienda; lo scioglimento dell’Assemblea comporta la decadenza del Presidente e del Comitato esecutivo.

2. Contestualmente al provvedimento di scioglimento, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di turismo, provvede alla nomina di un commissario per l’amministrazione dell’Azienda.

3. I nuovi organi debbono essere nominati entro tre mesi dalla data di adozione del provvedimento di scioglimento.

4. In caso di omissione o di ritardo nell’adozione di un atto obbligatorio, l’Assessore regionale competente in materia di turismo diffida l’Azienda a compierlo assegnando un congruo termine, decorso inutilmente il quale nomina un commissario ad acta, che provvede entro sessanta giorni dal conferimento dell’incarico.

Art. 25 (Entrate delle Aziende).

1. Le entrate delle Aziende sono costituite da:

a) contributi concessi dalla Regione ai sensi dell’articolo 28;

b) finanziamenti, contributi e rimborsi degli enti locali, di altri enti pubblici e di privati;

c) redditi e proventi patrimoniali;

d) eventuali proventi derivanti dalle gestioni e dalle attività economiche di cui all’articolo 14, comma 2.

Art. 26 (Gestione finanziaria e contabile).

1. Le Aziende deliberano annualmente, entro il 31 dicembre, il bilancio di previsione finanziario per l’anno successivo, redatto in termini di competenza e con l’osservanza dei principi di unità, universalità, veridicità, pareggio finanziario e pubblicità.

2. Gli stanziamenti sul bilancio di previsione hanno carattere autorizzatorio costituendo limite agli impegni di spesa, fatta eccezione per i servizi per conto terzi.

3. Il totale delle entrate finanzia indistintamente il totale delle spese, salvo le eccezioni di legge.

4. L’anno finanziario inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre dello stesso anno e rappresenta l’unità temporale della gestione; dopo il 31 dicembre non possono più effettuarsi accertamenti di entrate e impegni di spesa in conto dell’esercizio scaduto.

5. Le entrate sono iscritte in bilancio al lordo delle spese di riscossione e di altre eventuali spese ad esse connesse.

6. Tutte le spese sono iscritte in bilancio integralmente, senza alcuna riduzione delle correlative entrate.

7. La gestione finanziaria è unica e sono vietate le gestioni di entrate e di spese non iscritte in bilancio.

8. Il bilancio di previsione è redatto in pareggio finanziario complessivo.

9. La dimostrazione dei risultati di gestione del bilancio avviene mediante il rendiconto, che comprende il conto del bilancio e il conto del patrimonio ed è deliberato entro il 30 giugno dell’anno seguente all’esercizio finanziario di riferimento.

10. Il conto del bilancio dimostra, rispetto alle previsioni, i risultati finali della gestione autorizzatoria contenuta nel bilancio e si conclude con la dimostrazione del contenuto contabile di amministrazione, in termini di avanzo, pareggio e disavanzo.

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11. Il conto del patrimonio rileva i risultati della gestione patrimoniale e riassume la consistenza del patrimonio al termine dell’esercizio, evidenziando le variazioni intervenute nel corso dello stesso rispetto alla consistenza iniziale.

12. La Giunta regionale definisce con propria deliberazione gli indirizzi e le direttive tecniche concernenti ogni altro adempimento connesso alla gestione finanziaria e contabile delle Aziende.

Art. 27 (Personale delle Aziende).

1. Il personale delle Aziende appartiene al comparto unico del pubblico impiego della Valle d’Aosta e i relativi contratti regionali sono stipulati dall’Agenzia regionale per le relazioni sindacali di cui all’articolo 46 della legge regionale 23 ottobre 1995, n. 45 (Riforma dell’organizzazione dell’Amministrazione regionale della Valle d’Aosta e revisione della disciplina del personale).

2. Al personale delle Aziende si applicano le disposizioni di cui alla l.r. 45/1995, da ultimo modificata dalla legge regionale 22 marzo 2000, n. 9.

3. La dotazione organica delle Aziende non può prevedere posti di qualifica dirigenziale.

Art. 28 (Fondo per il finanziamento delle Aziende).

1. Per il sostegno dell’attività delle Aziende è istituito il Fondo per il finanziamento delle AIAT, da ripartire come segue:

a) per il 42 per cento, in proporzione alla consistenza numerica degli uffici, calcolata attribuendo un punteggio sulla base dei seguenti criteri e tenuto conto che, fatta pari a 100 la somma dei punteggi relativi all’insieme delle Aziende, la quota di finanziamento è ripartita in proporzione diretta al punteggio ottenuto da ciascuna Azienda:

1) punti 1: alle sedi delle Aziende;

2) punti 0,50: ad ogni ufficio IAT, situato presso le sedi delle Aziende;

3) punti 0,25: per ciascun altro ufficio IAT, purché funzionante con carattere di continuità e a condizione che l’apertura al pubblico sia avvenuta entro la scadenza dell’esercizio finanziario precedente;

b) per il 40 per cento, in proporzione diretta al numero delle presenze alberghiere ed extralberghiere ufficialmente rilevate durante l’anno solare precedente nell’ambito territoriale di competenza di ogni Azienda, fatto pari a 100 il totale delle presenze stesse registrate nel medesimo periodo sull’insieme degli ambiti territoriali di tutte le Aziende;

c) per il 6 per cento, in proporzione diretta al numero dei Comuni compresi nell’ambito territoriale di competenza di ogni Azienda, fatto pari a 100 il numero complessivo dei Comuni inclusi negli ambiti territoriali di tutte le Aziende.

2. Una quota del 2 per cento è riservata al finanziamento di specifiche esigenze di acquisizione di mobili e attrezzature, nella misura massima del 50 per cento della spesa effettivamente sostenuta e regolarmente documentata.

3. La residua quota del 10 per cento, incrementata delle somme eventualmente ancora disponibili dopo la concessione dei contributi di cui al comma 2, è ripartita in proporzione diretta agli introiti e ai contributi ottenuti da privati durante l’esercizio precedente e regolarmente iscritte in bilancio, fatto pari a 100 il totale di tali entrate ottenute nel medesimo periodo dall’insieme delle Aziende.

4. Eventuali integrazioni, in corso di esercizio, del Fondo di cui al comma 1 sono ripartite in proporzione diretta all’ammontare dei contributi già concessi con le modalità di cui al comma 1.

5. La concessione dei contributi è disposta con provvedimento della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di turismo; le proposte per la concessione dei contributi di cui al comma 1 sono istruite dalla struttura regionale competente in materia di turismo, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge finanziaria relativa all’esercizio di competenza; le istanze per l’ottenimento dei contributi di cui al comma 2 sono inoltrate entro il 30 aprile di ogni anno all’Assessorato regionale competente in materia di turismo, che provvede entro il 30 giugno ad elaborare e a sottoporre alla Giunta regionale le relative proposte di concessione del contributo richiesto.

6. In caso di costituzione di nuove Aziende, alla determinazione del contributo regionale necessario a garantire l’iniziale finanziamento dei nuovi enti, si provvede con legge regionale, con la quale viene

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altresì disposta la necessaria integrazione del Fondo di cui al comma 1.

7. La Giunta regionale può disporre la sospensione o la riduzione dei contributi qualora l’attività dell’Azienda non sia conforme agli indirizzi e alle direttive regionali.

SEZIONE III: ASSOCIAZIONI PRO LOCO

Art. 29 (Definizione, costituzione e funzionamento).

1. Assumono la denominazione di Pro loco le associazioni che si costituiscono con lo scopo di promuovere lo sviluppo e la valorizzazione turistica di una località.

2. Presso l’Assessorato regionale competente in materia di turismo è istituito l’elenco regionale delle associazioni Pro loco.

3. Per l’iscrizione nell’elenco regionale, le Pro loco richiedenti debbono soddisfare le seguenti condizioni:

a) costituzione e funzionamento in località in cui non operi altra Pro loco iscritta nell’elenco regionale e che non sia sede di una Azienda;

b) ambito operativo coincidente con l’intero territorio di un Comune;

c) statuto approvato dal Comune nel quale hanno sede.

4. Per ottenere l’iscrizione nell’elenco regionale, la Pro loco interessata presenta all’Assessorato regionale competente in materia di turismo apposita istanza, corredata di copia dell’atto costitutivo, dello statuto e dell’elenco nominativo dei soci.

5. L’Assessorato, accertata la sussistenza delle condizioni di cui al comma 3, iscrive la Pro loco nell’elenco regionale.

6. Qualora sia accertata la sopravvenuta mancanza di taluna delle condizioni di cui al comma 3 o l’inosservanza dello statuto o il mancato o irregolare funzionamento degli organi della Pro loco per un periodo superiore a sei mesi, l’Assessorato ne dispone la cancellazione dall’elenco regionale.

7. Entro il 30 novembre di ogni anno, le Pro loco trasmettono i programmi delle manifestazioni che intendono svolgere nell’anno successivo all’Azienda nel cui territorio sono comprese o, qualora non siano ricomprese nell’ambito territoriale di alcuna Azienda, all’Assessorato regionale competente in materia di turismo.

8. Al fine di evitare l’insorgere di situazioni di conflitto o di sovrapposizione tra le varie iniziative, l’Azienda o l’Assessorato possono chiedere di apportare modifiche ai programmi proposti.

9. In caso di mancata trasmissione dei programmi entro il termine di cui al comma 7 o in mancanza di accordo sulle modifiche da apportare, i contributi di cui all’articolo 30, comma 2, sono ridotti del 30 per cento.

Art. 30 (Fondo per il finanziamento delle Pro loco).

1. Per il sostegno dell’attività delle Pro loco è istituito il Fondo per il finanziamento delle associazioni Pro loco, alla cui ripartizione partecipano tutte le Pro loco iscritte nell’elenco regionale di cui all’articolo 29, comma 2, e che abbiano presentato, all’Assessorato regionale competente in materia di turismo, entro il 31 marzo di ogni anno, un programma delle attività da svolgere durante l’esercizio in corso, corredato del bilancio delle entrate e delle uscite previste, della documentazione attestante di aver ottemperato alle disposizioni di cui all’articolo 29, commi 7 e 8, nonché del bilancio consuntivo dell’attività svolta durante l’esercizio precedente.

2. L’80% del Fondo di cui al comma 1 è ripartito in parti uguali tra tutte le Pro loco aventi diritto; le eventuali somme da portare in diminuzione ai sensi dell’articolo 29, comma 9, sono aggiunte a quelle oggetto di ulteriore ripartizione ai sensi del comma 4.

3. Una quota del 10 per cento è riservata al finanziamento di specifiche esigenze di acquisizione di mobili e attrezzature, nella misura massima del 50 per cento della spesa effettivamente sostenuta e regolarmente documentata.

4. La residua quota del 10 per cento, incrementata delle somme eventualmente ancora disponibili dopo la concessione dei contributi di cui ai commi 2 e 3, nonché le eventuali integrazioni del Fondo di cui al comma 1, che possano verificarsi in corso di esercizio, sono ripartite in proporzione diretta agli introiti e ai contributi ottenuti da privati durante l’esercizio precedente e regolarmente iscritte in bilancio, fatto pari a 100 il totale di tali entrate ottenute nel medesimo periodo dall’insieme delle Pro loco.

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5. La concessione dei contributi è disposta, con provvedimenti della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di turismo.

6. A decorrere dall’anno 2002 gli interventi a favore delle Pro loco saranno considerati trasferimenti finanziari agli enti locali con vincolo di destinazione, ai sensi dell’articolo 25, comma 1, della legge regionale 20 novembre 1995, n. 48 (Interventi regionali in materia di finanza locale).

7. Allo scopo di attuare le disposizioni di cui al comma 6, la Giunta regionale determina con propria deliberazione le modalità di trasferimento dei fondi alle Pro loco.

CAPO V: DISPOSIZIONI FINANZIARIE, FINALI E TRANSITORIE

Art. 31 (Abrogazioni).

1. Sono abrogate le seguenti leggi regionali:

a) 29 gennaio 1987, n. 9;

b) 17 febbraio 1989, n. 14;

c) 2 marzo 1992, n. 4;

d) 24 giugno 1992, n. 33;

e) 12 gennaio 1994, n. 1;

f) 28 luglio 1994, n. 35.

Art. 32 (Disposizioni transitorie).

1. Le Aziende di promozione turistica (APT), regolarmente costituite ai sensi della l.r. 9/1987 ed esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge, sono trasformate in Aziende anche qualora, a seguito delle istanze di cui al comma 2, il loro ambito territoriale sia esteso al solo Comune in cui le stesse hanno sede. Le Aziende succedono in tutti i rapporti giuridici, attivi e passivi, facenti capo alle ex APT e pendenti alla data di entrata in vigore della presente legge.

2. Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, i Comuni inclusi negli ambiti territoriali delle ex APT possono richiedere la costituzione di nuove Aziende o l’inclusione nell’ambito territoriale di altra Azienda. La relativa istanza deve essere approvata da ciascuno dei Comuni interessati ed inoltrata all’Assessorato regionale competente in materia di turismo.

3. L’istanza di cui al comma 2 è approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di turismo, qualora sussistano i requisiti di cui all’articolo 13. Con il medesimo atto di approvazione, la Giunta regionale definisce, nel rispetto delle disposizioni concernenti le relazioni sindacali, le modalità di assegnazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie, sentito il parere dei Presidenti delle ex APT e dei Sindaci dei Comuni interessati, tenuto conto dell’esigenza di salvaguardare la funzionalità delle ex APT e di non apportare sostanziali modifiche alla preesistente distribuzione sul territorio di beni ed attrezzature.

4. Scaduto il termine di cui al comma 2, sono nominati i nuovi organi delle Aziende. Fino alla nomina, restano in carica gli organi delle ex APT esistenti alla data del 31 dicembre 2000. Entro sessanta giorni dalla nomina dei nuovi organi, le Aziende adeguano lo statuto e i propri regolamenti alle disposizioni della presente legge; in attesa dell’adeguamento, si applicano le disposizioni, statutarie e regolamentari, vigenti alla data di entrata in vigore della presente legge.

5. Scaduto il medesimo termine di cui al comma 2, i Comuni che non siano inclusi nell’ambito territoriale di alcuna Azienda hanno diritto di entrare a far parte di un’Azienda il cui ambito territoriale sia ad essi limitrofo e che sia almeno parzialmente esteso sul territorio della Comunità montana di appartenenza; a tal fine, il Comune di Aosta si intende facente parte della Comunità montana Monte Emilius.

6. Per le finalità di cui al comma 5, i Comuni interessati inoltrano la relativa istanza all’Assessorato regionale competente in materia di turismo. Entro trenta giorni, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di turismo provvede, con proprio decreto, alla determinazione del nuovo ambito territoriale dell’Azienda, con l’inclusione del territorio del Comune richiedente e alla conseguente integrazione della composizione dell’Assemblea.

7. In sede di prima applicazione della presente legge, la durata dell’Osservatorio regionale del commercio e del turismo, in deroga a quanto stabilito dall’articolo 11 bis, comma 8, della l.r. 12/1999, inserito dall’articolo 5 della presente legge, coincide con la durata della legislatura in corso.

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8. In sede di prima applicazione della presente legge, la durata delle Assemblee delle Aziende coincide con la durata della legislatura regionale in corso.

9. Le Pro loco che alla data di entrata in vigore della presente legge risultano iscritte all’elenco di cui all’articolo 26 della l.r. 9/1987 sono iscritte di diritto all’elenco regionale di cui all’articolo 29, comma 2.

Art. 33 (Disposizioni finanziarie).

1. Gli oneri derivanti dall’applicazione della presente legge, valutati per l’anno 2001 in complessive lire 18.000 milioni trovano copertura nel bilancio di previsione per l’anno medesimo:

a) quanto a lire 11.000 milioni nello stanziamento iscritto nel capitolo 64100 (Spese per pubblicità ed azioni promozionali turistiche);

b) quanto a lire 6.000 milioni nello stanziamento iscritto nel capitolo 64300, la cui descrizione è così modificata: “Fondo per il finanziamento delle AIAT”;

c) quanto a lire 1.000 milioni nello stanziamento iscritto nel capitolo 64301 (Fondo per il finanziamento delle Pro-loco).

2. A decorrere dall’anno 2002 gli oneri per l’applicazione della presente legge saranno determinati con legge finanziaria di cui all’articolo 19 della legge regionale 27 dicembre 1989, n. 90 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Regione Autonoma Valle d’Aosta).

Art. 34 (Dichiarazione d’urgenza).

1. La presente legge è dichiarata urgente ai sensi dell’articolo 31, comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d’Aosta ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione.

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La definizione più aggiornata di turismo sociale identifica i flussi turistici generati dal movimento di gruppi organizzati composti prevalentemente da individui con caratteristiche socio-demografiche e/o socio-economiche omogenee, ossia target ben tipicizzati di turisti: scolaresche, anziani, disabili, ma anche amanti della natura, buongustai, cultori della storia e dell’arte, sportivi ecc. Le difficoltà di affrontare un fenomeno così complesso e in continua evoluzione si presentano peraltro immediatamente evidenti: il concetto di turismo sociale non è ancora molto diffuso, i suoi confini risultano quanto mai labili e spesso coincidono, nell’immaginario collettivo, con una missione assistenziale che mal si coniuga con i modelli culturali ed economici dominanti, volti a soddisfare una domanda turistica di stampo prevalentemente individualistico con iniziative sin troppo spesso polverizzate e frammentarie, se non addirittura sovrapposte e concorrenziali.L’idea che il turismo sociale sia rivolto a persone che non sono in grado di spendere, radicata nel 21% degli operatori coinvolti in una ricerca sul fenomeno1, compromette fortemente la possibilità di costruire, in un territorio dato, una rete imprenditoriale e di servizi tale da assicurare una corrette apertura del mercato turistico al fenomeno e, di conseguenza, assicurare un bacino di utenza alternativo che, per caratteristiche intrinseche, è in grado sia di destagionalizzare il flusso turistico, sia di coinvolgere e implementare nello stesso risorse imprenditoriali e professionalità vecchie e nuove. Poiché il turismo sociale implica l’aggregazione della domanda, l’offerta non può che essere espressione globale di un valore generato da più operatori e, poiché la domanda dei fruitori del turismo sociale è essenzialmente rivolta a un’organizzazione sostenibile e responsabile del tempo libero, il fenomeno assume un impatto sull’economia reale tutt’altro che trascurabile.L’economia del tempo libero, infatti, ha dato negli ultimi anni segnali importanti di vivacità, nonostante una congiuntura del sistema turistico nazionale e internazionale assai poco favorevole che ha condotto al declino non poche stazioni turistiche, anche di prestigiosa tradizione. Il valore aggiunto attivato dal tempo libero nel 2003 ha raggiunto nel complesso i 114,2 miliardi di euro: tre volte il valore aggiunto realizzato dal settore alimentari, bevande e tabacco, quattro volte quello generato dal comparto agricolo-alimentare e cinque volte quello del settore tessile e dell’abbigliamento2. Le interrelazioni tra il comparto turismo, alberghi, ristoranti e attività ricreative sono poi evidenti e si traducono in un valore aggiunto, sul ricettivo tradizionale, pari a 3,545 miliardi di euro, in crescita progressiva. Nel 2004, secondo l’Istat, nonostante i rincari, la spesa delle famiglie in attività ricreative e culturali è triplicata nell’arco di un trentennio (1970-2004) ed è cresciuta di oltre il 10% sul solo 2003. Tra queste, si rivelano settori trainanti il wellness, l’enoturismo e i parchi ricreativi. Termalismo e beauty farm generano un giro d’affari di 317 milioni di euro, con un indotto che supera i 2 miliardi e un numero di occupati, tra fissi e stagionali, pari a 15.350 unità, con 1,3 milioni di frequentatori degli stabilimenti termali e 2,7 milioni di arrivi nelle località termali. L’enoturismo in Italia genera entrate per 2 miliardi di euro, con un indotto di altri 6; 53 le zone enoturistiche, 421 le città del vino e 112 le strade del vino, per una lunghezza di 10.000 chilometri frequentate annualmente da oltre 4 milioni di visitatori, cresciuti nell’ultimo decennio a un tasso medio annuale del 6%. Sono invece 139 i parchi tematici in Italia, occupano 5.900 addetti e attraggono annualmente 25 milioni di visitatori per un giro d’affari complessivo che supera i 300 milioni di euro, con una crescita costante del 2% all’anno. Tre esempi semplici, già avviati sul territorio valdostano, ma che stentano a decollare e a imporsi come catalizzatori di nuovi e più consistenti flussi turistici perché è mancata sinora da parte di enti pubblici, organismi profit e onlus, e imprenditori privati una seria volontà di costruire insieme una proposta turistica in grado di collegare la tipicità dei prodotti e dei servizi offerti – con elevato contenuto ecologico, culturale e sociale - allo sviluppo dei sistemi produttivi locali, alla qualità e all’efficienza degli enti locali, al grado di innovazione delle infrastrutture e dei servizi presenti sul territorio.Confortati da una vocazione turistica di antica tradizione, dalla costante attrattività del contesto ambientale e naturalistico, abbiamo dimenticato l’importanza di coltivare forme di turismo alternative, non necessariamente di nicchia, cadendo poi nel panico, a fronte di una crisi evidente del settore, e finire per rivolgerci verso canali preconfezionati e deleteri di turismo di massa, in inverno, o confidare nel turista singolo e last minute, in estate, per scoprire poi con ingenuo stupore che gli incassi stagionali al meglio non consentono nuovi investimenti, ovvero stentano a coprire i costi di impresa, e che “il tutto

TURISMO SOCIALE E ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO LIBERO

1 Cfr. AA.VV., Verso una nuova definizione di turismo sociale. Rapporto di ricerca, Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, Direzione generale della cooperazione, Progetto “Percorsi d’arte, percorsi di lavoro”, p. 25.2 I dati presentati sono tratti dall’indagine Censis-Fipe, Economia del tempo libero: una filiera a elevato valore aggiunto, presentata a Saint-Vincent (AO), il 4 luglio 2005.

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SI VIAGGIARE 102

esaurito” non si raggiunge più neanche la settimana di Ferragosto. È forse giunto il momento di sedere attorno a un tavolo, consapevolmente, ed elaborare una strategia turistica chiara che definisca una serie precisa di azioni mirate all’accoglienza di tipologie specifiche di mercato. È forse giunto il tempo di riflettere sulle innumerevoli risorse imprenditoriali, culturali, economiche e sociali che già operano sul territorio per coordinarne gli sforzi e concentrarne l’attività verso il raggiungimento di pochi, ma concreti, obiettivi. È giunta di sicuro l’ora di educare noi stessi e i nostri ospiti a un turismo responsabile e sostenibile, ossia in grado, oltre che di rispettare e di preservare a lungo termine le risorse naturali, culturali e sociali del territorio, di contribuire allo sviluppo economico e al benessere degli individui e dei gruppi che vivono e lavorano in questi spazi. Uno sviluppo che – secondo la definizione elaborata nella Conferenza di Rio – deve poter soddisfare “le esigenze attuali dei turisti e delle regioni di accoglienza, tutelando e migliorando nel contempo le prospettive per il futuro. Esso deve integrare la gestione di tutte le risorse in modo tale che le esigenze economiche, sociali ed estetiche possano essere soddisfatte, mantenendo allo stesso tempo l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e i sistemi viventi”. Una grande sfida che l’Ente Bilaterale regionale del settore Turismo della Valle d’Aosta ha accolto nell’aderire al progetto Equal TE.SE.O. (Il Terzo Settore Occupa), confidando nella sensibilità degli attori del turismo locale - imprenditori, lavoratori, enti pubblici, organizzazioni no profit – per superare, formandosi a una nuova mentalità più collaborativa, autonoma e concreta, l’attuale crisi del sistema turistico e la frammentarietà evanescente delle azioni sinora intraprese per superarla. Oggi, più che mai, è diventato imperativo offrire una rete di servizi integrati, accompagnare il turista per tutto il periodo del suo soggiorno, divertirlo con un’animazione mirata, adatta alla sua età, alla sua cultura, alle sue aspettative; occorre evitargli quelle incognite, quegli imprevisti, quei contrattempi che anche il viaggiatore più avventuroso intimamente detesta. In definitiva, è importante ottimizzare il tempo. Il tempo del lavoro, che ogni operatore è costretto a sperperare nel tentativo di superare in solitario le lacunose inefficienze di un sistema turistico antiquato e individualizzato; ma anche e soprattutto il tempo libero del potenziale turista, che rischia di essere disperso in centinaia di forme diverse di distrazione, più immediate, facili e a buon mercato, e che si vorrebbe invece venisse il più possibile dedicato a una vacanza, possibilmente in Valle d’Aosta.

Francesca M. VaglientiCoordinatore del Progetto TE.SE.O.

per l’Ente Bilaterale Regionale del Turismo