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PERIODICO DI ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT ANNO X N° 10 DICEMBRE 2010 Il Presidente Fabio Tirelli sfiducia l’Assessore Giorgio Lanzaro www.ilcorrieredipianura.it L’associazione “Pianura per la Legalità” incontra il Commissario Antiracket Franco Malvano Antiracket Lavori in corso alla rotonda Don Giustino Cronaca di Augusto Santojanni P iove sul bagnato! La maggioranza di centrosinistra, che nel corso di questi quattro anni, è diventata una mino- ranza per il cambio di casacca di alcuni consiglieri, non aveva certo bisogno di ul- teriori scosse. Ci ha pensato proprio il Presidente; quello che, per il ruolo istitu- zionale che riveste, avrebbe dovuto avere meno interesse a darle. Sembra che tutto sia stato originato da un articolo comparso su “La Municipalità” in cui si preannuncia- va, per le elezioni amministrative della prossima primavera, la non candidatura di Tirelli, mentre si dava per scontata quella di Lanzaro. A questo punto Tirelli è andato su tutte le furie e, confermando un atteg- giamento già mostrato in altre occasioni, si è comportato come se le Istituzioni fos- sero cosa sua: senza consultarsi con nes- suno, ha tolto la delega di Assessore a Giorgio Lanzaro, ritenendolo il vero ispira- tore di quellʼarticolo. Naturalmente i locali segretari PD di Pianura e Soccavo, non- ché una buona parte del gruppo consiliare e del gruppo dirigente del partito hanno manifestato tutto il loro disappunto. Non è stata certo una grande scelta politica – è stato detto – provocare un tale terremoto proprio sul finire della Consiliatura ed in vista delle imminenti elezioni. Ma il presi- dente è abituato a questi colpi di testa. Come “Corriere di Pianura” siamo solo preoccupati che questo episodio possa in- tralciare le tante opere progettate od in esecuzione. Speriamo che non sia di nuo- vo il nostro quartiere a dover pagare per queste manovre. A due anni dalla scompar- sa di Giorgio Nugnes, il Comune di Napoli dedi- ca all’assessore pianurese l’ex Sala Multimediale del quarto piano di via Verdi. Il Sindaco Iervolino, il Presidente del Consiglio Comunale Impegno ed il vicepresidente Moretto, nonché diversi rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale, hanno accolto in una sala gremita i familiari di Nugnes per una cerimonia du- rante la quale è stata “scoper- ta” una targa commemorativa. «Giorgio amava la politica, era spigoloso e determinato, dis- posto a confrontarsi con mag- gioranza ed opposizione ma pronto a litigare per portare avanti le sue idee, se giuste e valide, ha raccontato il Presi- dente Impegno, lo ricordiamo con affetto perché non possia- mo censurare che, in una fase difficile della sua vita, ha avu- to uno sconforto tale da portar- lo ad un gesto indicibile. La scelta della Sala Multimediale non è casuale, siamo in un luo- go simbolo della politica e lui amava la politica; inoltre, sia- mo nella sala dell’innovazione e Giorgio credeva nel futuro di questa città. > segue a pagina 3 Ennesima scossa nella maggioranza alla Municipalità Nella foto la sede della Municipalità a Piazza Giovanni XIII a Soccavo pagina 4 pagina 3 Diodato fuori dal Consiglio Regionale Politica Verso la Beatificazione Giacomo Perna ricorda Don Giustino ATTUALITA’ pagina 6 pagina 5 Il Comune ricorda Giorgio Nugnes Dalla redazione Auguri di un s ereno Natale ed un f elice Anno Nuovo

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PERIODICO DI ATTUALITÀ, POLITICA, CULTURA, SPORT ANNO X N° 10 DICEMBRE 2010

Il Corriere di

Il Presidente Fabio Tirelli sfiducia l’Assessore Giorgio Lanzaro

www.ilcorrieredipianura.it

L’associazione“Pianura per la Legalità”incontra il Commissario

Antiracket Franco Malvano

Antiracket

Lavori in corso alla rotondaDon Giustino

Cronaca

di Augusto Santojanni

Piove sul bagnato! La maggioranza dicentrosinistra, che nel corso di questiquattro anni, è diventata una mino-

ranza per il cambio di casacca di alcuniconsiglieri, non aveva certo bisogno di ul-teriori scosse. Ci ha pensato proprio ilPresidente; quello che, per il ruolo istitu-zionale che riveste, avrebbe dovuto averemeno interesse a darle. Sembra che tuttosia stato originato da un articolo comparsosu “La Municipalità” in cui si preannuncia-va, per le elezioni amministrative dellaprossima primavera, la non candidatura diTirelli, mentre si dava per scontata quelladi Lanzaro. A questo punto Tirelli è andatosu tutte le furie e, confermando un atteg-giamento già mostrato in altre occasioni,si è comportato come se le Istituzioni fos-sero cosa sua: senza consultarsi con nes-suno, ha tolto la delega di Assessore aGiorgio Lanzaro, ritenendolo il vero ispira-tore di quellʼarticolo. Naturalmente i localisegretari PD di Pianura e Soccavo, non-ché una buona parte del gruppo consiliaree del gruppo dirigente del partito hannomanifestato tutto il loro disappunto. Non èstata certo una grande scelta politica – èstato detto – provocare un tale terremotoproprio sul finire della Consiliatura ed invista delle imminenti elezioni. Ma il presi-dente è abituato a questi colpi di testa.Come “Corriere di Pianura” siamo solopreoccupati che questo episodio possa in-tralciare le tante opere progettate od inesecuzione. Speriamo che non sia di nuo-vo il nostro quartiere a dover pagare perqueste manovre.

A

due anni dalla scompar-sa di Giorgio Nugnes, ilComune di Napoli dedi-

ca all’assessore pianurese l’exSala Multimediale del quartopiano di via Verdi. Il SindacoIervolino, il Presidente delConsiglio Comunale Impegnoed il vicepresidente Moretto,nonché diversi rappresentantidella Giunta e del ConsiglioComunale, hanno accolto inuna sala gremita i familiari diNugnes per una cerimonia du-rante la quale è stata “scoper-ta” una targa commemorativa.«Giorgio amava la politica, eraspigoloso e determinato, dis-posto a confrontarsi con mag-

gioranza ed opposizione mapronto a litigare per portareavanti le sue idee, se giuste evalide, ha raccontato il Presi-dente Impegno, lo ricordiamocon affetto perché non possia-mo censurare che, in una fasedifficile della sua vita, ha avu-to uno sconforto tale da portar-lo ad un gesto indicibile. Lascelta della Sala Multimedialenon è casuale, siamo in un luo-go simbolo della politica e luiamava la politica; inoltre, sia-mo nella sala dell’innovazionee Giorgio credeva nel futuro diquesta città.

> segue a pagina 3

Ennesima scossa nella maggioranza alla MunicipalitàNella foto la sede della Municipalità a Piazza Giovanni XIII a Soccavo

pagina 4

pagina 3

Diodato fuoridal Consiglio Regionale

Politica

Verso la BeatificazioneGiacomo Perna

ricorda Don Giustino

ATTUALITA’

pagina 6

pagina 5

Il Comune ricorda Giorgio Nugnes

Dalla redazione Auguri diun s ereno Natale

ed un f e lic e Anno Nuovo

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PianuraIl Corriere di

DICEMBRE 201033

D

obbiamo andare avanti ericordare il politico Gior-gio, ricordo indelebile di

una persona che ha dato tanto al-la sua città». Nel suo interventoMoretto ha auspicato che in futu-ro si possa ricordare Nugnes inti-tolandogli una strada a Pianura.«Queste belle e sentite parole -ha ricordato il Sindaco IervolinoRusso - ci riportano a quel terri-bile sabato in cui avvenne la tra-gedia inaspettata. Giorgio appari-va ed era l’emblema della vita, pieno di entusiasmo edi iniziative, un vero combattente. Quel gesto ha rile-vato un altro aspetto di Giorgio, era anche una personasensibile che sentiva la solitudine che gli si era genera-ta intorno. Per questo, quel gesto terribile e disperatodesta una tenerezza infinita. Giorgio era il portavocecontinuo dei problemi della sua gente, strada per stra-

da, famiglia per famiglia: i pro-blemi di Pianura sono diventatipatrimonio conosciuto. Era un ra-gazzo che protestava ma che hasempre rispettato le Istituzioni e,pur essendo un grande combat-tente, non ha mai trovato un ne-mico ed è stato amato da tutti. Isuoi figli hanno assorbito l’amoreper la politica, capisco l’assenzaoggi della moglie Mimma, ma leaffidiamo il senso di un ricordo, ilcalore grande, l’ammirazione e

l’affetto di tutti. Il dolore di Mimma non sparirà, ma siaddolcirà e voi ragazzi, Tommaso e Andrea, andateavanti e siate fieri del vostro papà. Mettete queste rosesulla tomba di Giorgio e sappiate, che in ogni petalo,c’è l’amore di tutti».

Antonio Di Maio

I

ncontriamo l’Assessore ai La-vori Pubblici della IX Munici-palità Enzo Polverino per docu-

mentarci sullo status quo di alcuniinterventi in essere a Pianura. Ilprimo quesito posto è quello ri-

guardante i lavori alla rotonda diingresso a Pianura. Immancabili idisagi per i cittadini a causa delcantiere che restringe la carreggia-ta, rendendo il traffico molto lento:“Innanzitutto sono lavori dell’A-RIN e si tratta della realizzazionedi una cameretta di ispezione per ilserbatoio di acqua condotta - ci di-ce Polverino - che parte dai Camal-doli, con lo scopo di risolvere defi-nitivamente i problemi di pressionedell’acqua per i cittadini che vivo-no ai piani alti di alcuni palazzi li-mitrofi e non solo. A breve non cisarà più l’ingombro e si lavoreràsolo sul ciglio della strada, miglio-rando, di conseguenza, la viabilitàe nel giro di 30 giorni terminerannoi lavori”. Un altro progetto che in-teressa molto i cittadini di Pianuraè il Contratto di Quartiere, opera sucui si impegnò molto il compiantoAssessore Giorgio Nugnes. Ma ec-

co cosa risponde Polverino: “Si stalavorando su immobili comunali invico Carrozzieri e in via Giorgiode’ Grassi, laddove c’è una palazzi-na individuata come futura sede delCentro della Cultura, luogo di asso-ciazionismo e aggregazione, miran-te a sradicare la sempre, purtroppo,radicata idea di Pianura come quar-tiere dormitorio e poco altro. Inol-tre, in virtù della beatificazione diDon Giustino che avverrà il 7 mag-gio 2011, dato che nell’ambito delprogetto c’è anche la riqualificazio-ne di alcune strade di Pianura comevia Napoli, corso Duca d’Aosta el’inizio di via Provinciale, sto ipo-tizzando di anticipare i tempi dellariqualificazione delle strade, perrendere al flusso di pellegrini pre-visto per la beatificazione un per-corso più sicuro senza trascurare unadeguato arredo urbano”.

Fabio Esposito

di Giorgio Cuozzo

Caro Giorgio, il no-stro comune credoreligioso mi induce

a scrivere queste mie bre-vi riflessioni in occasionedel secondo anno dellaTua inaspettata “parten-za”. Due anni - secondo il“nostro” modo di misura-re il tempo – sono già tra-scorsi, una nullità per Teche sei oramai oltre iltempo, nell’eternità dovesei stato certamente accol-to, per la Tua fede, per laTua bontà e per la Tuadisponibilità verso il pros-simo. Nelle innumerevoliiniziative di commemora-zione sono stato, per unverso, testimone presenteall’evento, ma, contempo-raneamente, ero preso dauna sorta di “astrazionedal presente”, che mi por-tava ineluttabilmente a ri-cordare tutti i momentivissuti insieme, focaliz-zando soprattutto i Tuoioriginali contributi nel-l’affrontare e risolvereproblemi e vicende uma-ne, anche molto delicate.Le iniziative e le proble-matiche dello scorso annosono ancora al punto dipartenza e, nel mentrepensavo ad una risoluzio-ne, mi sono accorto del-l’enormità del vuoto chehai lasciato e della solitu-dine che, spesso, viviamonell’assistere alla stasidelle tante iniziative daTe pensate e volute conaffetto e determinazione.Il “tuo” gruppo è restatocompatto, ma la Tua as-senza fisica ci ha penaliz-zato al punto che ci so-

stiene soltanto la speranza– che è cristiana certezza– della Tua vicinanza anoi, ancora più incisiva.Vogliamo raccomandartidi essere al nostro fiancodal Cielo soprattutto indue Tue iniziative, che in-sieme abbiamo sognato eche sono ancora moltolontane: il poliambulato-rio e lo stadio di calcio.Mai hai trascurato di in-fondere coraggio e spe-ranza in chi ha avuto ilprivilegio di incontrarti,ma solo ora siamo consa-pevoli della solitudine cheforse Ti opprimeva, dietrola solarità che mostraviquotidianamente a noi tut-ti. Nonostante il tempotrascorso, permane in noitutti una sola, muta, do-manda: “perché?” Mentreun grande rimpianto ci at-tanaglia: la nostra superfi-cialità nel non aver capitoil Tuo disagio esistenzia-le, sfociato in angoscia divivere! Ma probabilmentela sola vera risposta èquella del padre domeni-cano Karl Ranher: “...

nel silenzio si sciogliel’eterno canto di lode aDio”.

Un abbraccio.Novembre 2010

Il Consiglio Comunale dedica una sala al compianto assessore Il Comune di Napoli ricorda Giorgio Nugnes 29 novembre 2008 – 29 novembre 2010

LETTERA A GIORGIO NUGNES

Panoramica sugli interventi strutturali nel nostro quartiereIntervista all’Assessore ai Lavori Pubblici Enzo Polverino

I lavori in corso alla rotondaDon Giustino

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N

atale si avvicina: si ama di più, sispende di più, si rischia di più. Sirischia perché dicembre è anche

il mese “caldo” della richiesta del pizzo:i negozianti incassano di più e la camor-ra va a pretendere quella che crede lasua parte. Qual è l’arma più efficacecontro questa ingiustizia? Giorgio Baia-no, presidente dell’associazione antirac-ket di Pianura è categorico: “è quelladella denuncia l’unica strada da percor-rere”. L’associazione antiracket di Pia-nura è nata nel marzo del 2003 e da allo-ra, come sottolinea Gigi Cuomo “non cisiamo mai fermati”. A partire da quelprimo commerciante che, deciso a nondiventare una vittima dell’estorsione sirivolse all’associazione, denunciò gliestorsori e continuò a svolgere il suo la-

voro serenamente, che è proprio quell’o-biettivo primario che l’antiracket si po-ne: il recupero di quello che dovrebbeessere un diritto insindacabile, ovvero ildiritto a vivere e lavorare con serenità,raccogliendo i frutti meritati che deriva-no da un lavoro onesto. “Anni dopoquesta prima denuncia”, racconta GigiCuomo, “per inviare un messaggio sim-bolico ai commercianti che iniziavano aribellarsi, la camorra sparò proprio al-l’insegna luminosa di questo primo cheaveva detto no al racket”. Un modo co-me un altro per “avvisare” un’intera ca-tegoria di lavoratori, partendo proprioda quella prima goccia nel mare cheaveva “osato” andare controcorrente.“Da allora non ci sono state più minaccedi questo tipo né abbiamo mai chiesto la

scorta per i nostri soci”, afferma GigiCuomo e aggiunge “abbiamo dimo-strato che si può dire no alla camorra,anche se questo significa mettere sulpiatto un pezzo della propria sicurezzapersonale, ma abbiamo anche dimostra-to che si può vincere: per questo ricor-diamo ai commercianti che, se in questoperiodo natalizio dovessero subire dellerichieste di pizzo o delle minacce, noisiamo qui per combattere al loro fian-co”. Alla riunione dell’antiracket è in-tervenuto anche Federico Scarabello, ca-pitano dei Carabinieri che ha sottolinea-to come estorsione e usura vadano di pa-ri passo e di come si sia aggravata, sulterritorio di Pianura, quest’ultima piaga,figlia anch’essa della crisi economica:“spesso l’usura è alimentata da problemi

di accesso bancario oppure ci si affida inmaniera troppo leggera all’aiuto econo-mico da parte di persone che possonoapparire insospettabili e poi estorconodenaro, spesso aiutati da gruppi crimina-li locali per via della forza intimidatoriache essi esercitano sulla vittima”. “Gliusurai inizialmente vengono visti comedei benefattori dalla persona bisognosadi denaro”, afferma Giorgio Baiano “noicome associazione possiamo intervenireper aiutare un commerciante con tutte lecarte in regola ad ottenere un prestitodalle banche ma in genere è meglio evi-tare sempre i passi più lunghi della gam-ba”.

Emanuela Guarnieri

L’

associazione antiracket “Pia-nura per la legalità” ha incon-trato il neo commissario per

il coordinamento delle iniziative anti-racket e antiusura della Regione Cam-pania Franco Malvano. Una delegazio-ne dell’associazione composta dal pre-sidente Giorgio Baiano, dalla vice pre-sidente Anna Scala e dal portavoceLuigi Cuomo insieme a Gianni Pal-mers, Antonio Supino, Vincenzo Espo-sito e a Domenica Centola dell’asso-ciazione antiusura “Occhi sul Mondo”sono stati ricevuti a Palazzo Santa Lu-cia in un clima di calorosa amicizia econcreta disponibilità che Malvano haespresso alla nutrita dele-gazione di Pianura. Du-rante l’incontro è statochiesto al commissario,già questore di Napoli eSenatore della Repubbli-ca componente dellacommissione parlamenta-re antimafia e già asses-sore alla sicurezza dellaProvincia di Napoli, unimpegno suo diretto ed incisivo in me-rito al problema della sede del Com-missariato di Polizia a Pianura che co-me noto a tutti è in attesa che venganofinanziati i lavori per il trasferimentodall’attuale inadeguata sede alla nuovae più grande struttura adiacente. Inoltre

è stato chiesto di verificarela possibilità di un suo con-tributo in merito alla nuovae più funzionale allocazionedella stazione dei Carabi-nieri. Da tempo si sta pen-sando di insediare la stazio-ne dei Carabinieri nei localiliberi della scuola Russo IIa via Napoli. Nella stessasede sarebbe possibile inse-

diare anche il Commissariato di Poliziapotenziando così il presidio di legalitàin un punto nevralgico del nostro quar-tiere e soprattutto in un sito che ospite-rebbe il presidio formativo e culturaleper antonomasia che è la scuola e quel-

lo istituzionale prepo-sto alla sicurezza deicittadini e ancora dipiù dei bambini e deiragazzi troppo spessomaggiormente espostial rischio e alle lusin-ghe della camorra.Infine Malvano hagarantito air a p p r e s e n t a n t idell’associazione diPianura che in tutti iprocedimenti penaliper reati di racket e diusura lui sarà accantoai denuncianti anche

nelle aule di tribuale e si attiveràperché la Regione Campania sicostitusica parte civile a loro fianco e afianco dell’associazione.L’associazione ha chiesto alcommissario di venire a Pianura inoccasione di una prossima assembleagenerale dei soci che discuteranno suitemi della denuncia obbligatoria e dellacostituzione di parte civile accanto allevittime di racket e usura chedenunciano i loro aguzzini. Al termineMalvano ha ringraziato gli ospiti e glidato appuntamento a Pianura subitodopo le imminenti festività natalizie.

Luigi Cuomo

DICEMBRE 201044

via Campanile, 89 Tel-Fax 081/7268237EE -- mm aa ii ll :: cc oo rr rr ii ee rr ee dd ii pp ii aa nn uu rr aa @@ ee mm aa ii ll .. ii tt

Direttore responsabileAntonio Di Maio

EditoreAssociazione Il Grillo

Coordinatore di redazioneAugusto Santojanni

RedazioneMargherita Balestrieri, Valentina Borrelli, RitaBosco, Luigi Carrucola, Vincenzo MariaCatuogno, Gaetano Cervone, Antonio Coppola,Fabio Esposito, Rosaria Esposito, AlessandroEtzi, Dario Ferrara, Rosa Gargiulo, MariaPalma Gramaglia, Maria Consiglia Grieco,Linda Iacuzio, Luca Mancini, Anna Mele,Carmine Napoletano, Simona Pasquale,Massimo Romano, Lina Sorrentino, FlorianaSorvino, Giovanni Spina, Simona Testa

Responsabile della privacy, legge 675/96Leopoldo Agrillo

StampaLITHOGAR S.R.L.LITHOGAR S.R.L.

Cercola

PianuraIl Corriere di

PERIODICODI ATTUALLITÀ, ECONOMIA, POLITICA,CULTURA, SPORT ANNO X N° 10

Dicembre 2010 - Con Autorizzazionedel Tribunale di Napoli n° 5215 del 31/05/2001

Per interveniredirettamentesul giornale, faxate al n° 081/5886003E-mail:[email protected]@ilcorrieredipianura.it

Il Commissario Antiracket Malvano è al fiancodell’associazione “Pianura per la Legalità”

L’associazione antiracket di Pianura incontra il neo commissario regionaleper il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura Franco Malvano

Rapporti con le banche; usiamo “l’Accordo Quadro”

www.ilcorrieredipianura.it

PianuraIl Corriere di

N

el luglio del 2007 il Ministe-ro degli Interni, e successiva-mente tutte le Prefetture

d’Italia, sottoposero a Bancad’Italia, ABI, organizzazioni dato-riali e mondo delle associazioni,confidi e fondazioni antiusura un“Accordo Quadro” volto a renderepiù proficuo il rapporto di collabo-razione tra le istituzioni e i soggettiimpegnati nella prevenzione dell’u-sura e del racket e a incentivarel’utilizzo del Fondo di prevenzioneprevisto dall’art. 15 della legge n.44/99. L’Accordo mira a promuo-

vere iniziative volte a incrementaregli strumenti di sostegno delle pic-cole e medie imprese e dei soggettiin momentanea difficoltà attraversoil contributo del sistema bancario,dei Confidi e delle Fondazioni eAssociazioni antiracket e antiusura.In tale contesto i Confidi si sonoimpegnati a svolgere in tempi rapidil’iter di esame delle richieste di ac-cesso ai fondi speciali antiusura. Lebanche aderenti hanno assicurato diassumere le decisioni sulle propostedi affidamento con rapidità, erogan-do con sollecitudine le somme rela-

tive; inoltre, le stesse si sono impe-gnate, in occasione della valutazio-ne dei fidi in essere e/o di eventualinuove richieste di fido, a porre lamassima attenzione alle vittime cheabbiano denunciato fatti estorsivi odi usura e abbiano chiesto l’accessoal Fondo di Solidarietà.Chiedi una consulenza gratuita eduna copia dell’ “Accordo Quadro”sottoscritto nella Prefettura di Na-poli telefonando allo 081.5881041o inviando una mail [email protected]

Il mese caldo del pizzo e dell’usuraDurante il periodo natalizio aumentano le richieste di estorsione ai commercianti

Il Commissario Antiracket Franco Malvano insieme airappresentanti dellʼassociazione “Pianura per la Legalità”

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di a.s.

In questa intervista, vogliamo ri-proporre la figura del parroco diPianura conversando con Giaco-

mo Perna, che, come abbiamo dettonel numero di novembre del “Corrie-re di Pianura”, insieme al sacerdoteRaffaele Castiglione ed a GiuseppeMarrone, è l’unico “teste de officio”ancora in vita. Giacomo Perna è statoa lungo e fino agli anni ’80 una dellepersonalità politiche più in vista edinfluenti di Pianura. Ora ha 81 anni,splendidamente portati. E’ ancoramolto attivo, battagliero e con tantagrinta. «Non ho mai smesso di inte-ressarmi delle sorti della mia amataPianura e ancora adesso, quando pos-so, cerco di non far mancare i mieiconsigli». E’ stato a lungo e per di-versi periodi segretario della DC diPianura, Aggiunto del Sindaco e Pre-sidente della Circoscrizione di Pianu-ra. «Erano anni diversi e la politica sinutriva soprattutto di passione civile.All’epoca i miei avversari erano i co-munisti; ma litigavamo sulla diversaconcezione della realtà e sulle coseda fare per il quartiere. Non c’eraquell’interesse privato che sembra es-sere l’unico obiettivo di coloro cheadesso fanno politica». E’ un fiumein piena, Perna, specialmente su que-sto aspetto della perduta moralità del-la politica. A stento riesco a riportar-lo sul vero motivo di questa nostraconversazione.Cosa ricordi di don Giustino?

E qui il nostro interlocutore final-mente si calma e, dopo qualche atti-mo di riflessione, incomincia un rac-conto che lo coinvolge emotivamen-te.«Io sono nato nel 1929. Don Giustinoera il parroco di Pianura. Mi ricordoche, già da quando avevo 5-6 anni,ero affascinato dalla sua parola. Luiera solito girare per i cortili del quar-tiere e insegnare il catechismo agrandi e piccoli. Ero talmente presodalla personalità che, per lungo tem-po, maturai l’intenzione di farmi pre-te. Sono stato in seminario tra i voca-zionisti per molti anni e fino all’età di17 anni; ma poi, evidentemente, nonavevo la vocazione. Un giorno tra noibambini scoppiò una grande discus-sione: era bene farsi il segno dellacroce anche in luoghi non sacri? An-dammo da Lui e Lo interpellammocome giudice. Don Giustino, dopoaverci spiegato il significato che pernoi cristiani ha quel semplice gesto,si rivolse verso di me e concluse“Perciò farsi il segno della croceovunque tu stai non è buona cosa, maottima”. Ogni mercoledì – continuaPerna – i cancelli del Vocazionario siaprivano per i poveri. Erano gli anni’40 e ’50 ed a Pianura la miseria eratanta. Lui riusciva sempre ad averepane e patate da distribuire. Ma, so-prattutto, cercava di trasmettere unmessaggio sociale e di fiducia nellavita. Quel suo invocare sempre la Di-vina Provvidenza era una continua te-stimonianza di fede e di ottimismo».Non ricordi – insisto – qualche epi-

sodio particolare; qualche cosa che

non hai più dimenticato?

«Ce ne sarebbero tantissimi. Potreistare qui a parlare con te per ore edore. Erano gli anni della guerra. As-sieme a tanti altri ragaz-zini frequentavo il Se-minario nella casa deiVocazionisti ad Altavil-la Silentina. La lonta-nanza da casa si facevaparticolarmente sentire.Fu così che, presi dallanostalgia e senza avver-tire nessuno, sette di noi“scappammo” per tor-nare a Pianura. DonGiustino fu subito av-vertito e fummo rintrac-ciati dopo poche ore.Quindi ci fece accompa-gnare a Pianura, doveognuno tornò a casasua. Dopo qualche giorno, Lui ciconvocò e ci fece una bella ramanzi-na. Poi aggiunse “Uno solo di voi di-venterà prete”. Fra noi sette c’era an-che Raffaele Castiglione, che addirit-

tura diventerà il suo successore allaguida dei Padri Vocazionisti. Semprein quegli anni orribili, era il 1943, invia Cupa Napoli, c’era stato un mal-

destro tentativo di atten-tato (le bombe a manoscagliate non scoppiaro-no nemmeno) controuna colonna di militaritedeschi. La reazione fuviolentissima: furonouccise otto persone del-la zona e la rappresagliaavrebbe dovuta scate-narsi contro l’intera po-polazione pianurese.Don Giustino, dopoaver dato degna sepol-tura a quei corpi marto-riati ed abbandonati perstrada, insieme al localemaresciallo dei carabi-

nieri, riuscì a convincere i tedeschi anon commettere altre infamie». Dai tuoi ricordi si evince che Don

Giustino non era solo un “pastore

spirituale”, ma era fortemente im-

pegnato anche nei problemi della

comunità pianurese. E’ così?

«Si è vero. Un giorno - erano gli anni’50 ed io ero il presidente della Azio-ne Cattolica – passeggiavamo nellecampagne che allora circondavanocompletamente Pianura. Ad un trattosi fermò e mi disse: “Vedi Giacomo,ora è tutta campagna; fra non moltianni ci saranno tantissime case”. Pen-savo si riferisse alla ricostruzioneche, nel dopoguerra, stava avvenendoanche nel nostro quartiere. Col sennodi poi, credo che fosse una premoni-zione di quel devastante fenomenodell’abusivismo edilizio che dopo po-chi anni si sarebbe scatenato. DonGiustino ha fondato l’Ordine dei Pa-dri Vocazionisti che adesso si è tal-mente ramificato ed esteso da esserepresente in quattro continenti (mancasolo l’Australia). Ma Lui, e non man-cava occasione di ripeterlo, si sentivaun pianurese e Pianura per Lui era ilsuo luogo natale ed il suo paese dielezione. Per questo sarebbe non solouna vera sciagura per il nostro quar-tiere, ma anche un vero e proprio tra-dimento alla Sua persona se il pro-cesso di beatificazione si facesse inuna località diversa dalla terra cheLui ha tanto amato».

a cura di Maria Palma Gramaglia

P

roseguendo il nostro viaggio neiluoghi di Don Giustino e seguendoil percorso proposto nel corso di

formazione per le guide turistico devo-zionale per la beatificazione del nostroVenerabile, illustreremo una tappa signi-ficativa che fa parte degli itinerari propo-sti a beneficio dei pellegrini che si reche-ranno prossimamente nel nostro quartie-re. Il sito, che riporteremo attraverso unarelazione del GAN (Gruppo Archeologi-co Campano), rappresenta un’antica chie-sa rupestre e un romitorio posto sulla col-lina dei Camaldoli che si affaccia sulcentro storico di Pianura. È doverosospecificare, così come ha precisatol’associazione Progetto Pianura, che lachiesa non è facilmente visitabile perproblemi di sicurezza e di accessibilità ailuoghi. La stessa tappa è inserita nel per-corso delle visite solo a determinate con-dizioni ambientali e strutturali. La chiesache si affaccia sul quartiere fu eretta daGiuseppe de Grassi allora conte di Pianu-ra. Resta il fascino di un luogo che, sevalutato e riqualificato in modo adegua-to, potrebbe rappresentare un ulterioretassello qualificante del vasto patrimonioartistico di Pianura troppo spesso occul-

tato e abbandonato al degrado. Due annifa furono riportate sulle pagine dei gior-nali cittadini le immagini di una chiesarupestre posta sulla collina camaldolesesul versante nord-est del quartiere Pianu-ra. Dalle foto si capiva che si era di fron-te da un ritrovamento importante che me-ritava l’attenzione pubblica, cosa che èavvenuta con un sopralluogo di un re-sponsabile della Soprintendenza per i be-ni ambientali, architettonici artistici e sto-rici per Napoli e provincia. “Il recente ri-pristino del primo tratto di un antico sen-tiero che, risalendo la collina dei Camal-doli, collegava il centro storico di Pianu-ra con il villaggio Nazareth, ha reso dinuovo accessibile, dopo vari decenni,l’antico complesso eremitico di S. Anto-nio Abate, sito a mezza costa nei pressidella località nota come “Piccola Lour-des”. Il complesso è costituito da unachiesa più antica, a carattere rupestre, conannesso romitorio anch’esso scavato nel-la roccia, e da un più recente edificio diculto in mattoni di tufo a poche decine dimetri di distanza. Attraverso ricerchecondotte presso l’archivio Storico Dioce-sano di Pozzuoli, è stato appurato che lachiesa più recente risale al 1873 e fu rea-lizzata per sostituire la precedente, di cuiassunse il titolo. Le notizie più antichedella chiesa rupestre finora rilevate risal-gono alla prima metà del ‘700, ma la pre-senza nelle vicinanze di altri siti analoghie la testimonianza di un’antica dedicazio-ne a S. Michele Arcangelo lasciano ipo-tizzare un’ origine più remota, forse an-che medievale. Interventi antropici di va-ria natura, probabilmente risalenti aglianni ’80, hanno gravemente danneggiatoil complesso eremitico. La chiesa otto-centesca è in stato di profondo degrado:sono rimaste in piedi solo i muri perime-trali, il soffitto è crollato, non ci sono piùarredi e si notano al suo interno tracce discavo. La chiesa in grotta è in miglioricondizioni, presenta decorazioni in stuc-co e vari affreschi di un certo interesse, la

cui datazione a un primo esame sembraprecedere il XVIII secolo. Tale apparatodecorativo risulta danneggiato però dal-l’umidità e da numerosi graffiti. Il romi-torio rupestre adiacente alla cappella èstato gravemente alterato da un interven-to volto alla pavimentazione e alla realiz-zazione di pareti divisorie. All’internodella chiesa rupestre sono presenti ancoraelementi architettonici e arredi sacri, divarie epoche, tra cui due significativi plu-tei in marmo, un reliquiario, statue voti-ve, tra cui alcune in terracotta. Peraltro laporta di accesso non ha serratura e ciòespone il materiale in questione a seri ri-schi di sottrazione, specialmente dopoche la diffusione a mezzo stampa dellenotizie del ritrovamento ha suscitato unnuovo interesse per la cappella.L’associazione Progetto Pianura sollecitacon massima urgenza ogni interventovolto alla salvaguardia del monumento ealla prevenzione di atti vandalici e di fur-ti, nonché, qualora non già esistente,l’apposizione di un vincolo ai sensi dellanormativa vigente.

DICEMBRE 201055 PianuraIl Corriere di

Don Giustino nel ricordo di Giacomo Perna

I LUOGHI DI DON GIUSTINO

“Uno solo di voi sarà sacerdote

Il Romitorio di Sant’Antonio

Nella foto:Giacomo Perna

Lʼingresso della chiesettarupestre di S. Antonio

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DICEMBRE 201066

L’

assemblea del Consiglio Regionale riuni-tasi venerdi 3 dicembre ha ratificato la de-cadenza di Pietro Diodato dalla carica di

Consigliere Regionale. Il politico pianurese era statorieletto alle elezioni della scorsa primavera. La de-cadenza è stata richiesta dalla Prefettura di Napoliin conseguenza della condanna a carico di Diodatoper reati di carattere elettorale. Una condanna cheprevede come pene accessorie di 5 anni di interdi-

zione dai pubblici uffici e 5 anni di divieto di eletto-rale attivo e passivo. La pena è sospesa ma tale so-spensione non può essere estesa all’interdizione daipubblici uffici. La decadenza di Diodato fu già dis-cussa dal Consiglio Regionale a metà novembre edin quell’occasione l’assemblea, con 32 voti a favoredella permanenza e 22 contro, la bocciò a scrutiniosegreto. Nel frattempo, però, il Comune di Mintur-no, comune di residenza di Diodato, ha cancellato

Diodato dalle liste elettorali e quindi, la Giunta perle Elezioni ha riesaminato il caso, decidendo per ladecadenza dalla carica di Consigliere. Al suo postoè subentrato il primo dei non eletti nella lista PDLPasquale Giacobbe. Comunque la vicenda non è an-cora definitivamente conclusa in quanto l’esponentepianurese del PDL ha annunciato ricorso al TAR.

Antonio Di Maio

I

n una regione, quale la Campa-nia, sommersa da cumuli di ri-fiuti, da discariche a cielo aper-

to, esposta a nuovi rischi ambientalie sanitari, piove dall’alto della pro-vincia di Napoli un ulteriore aumen-to, un’ulteriore stangata ai danni deicittadini. Il comune di Napoli inquesti ultimi giorni annuncia un au-mento considerevole della TARSU,la tassa per lo smaltimento dei rifiutisolidi urbani, un aumento stimatointorno al 10%, non legato , pare, al-l’incremento della tariffa, ma all’ag-giunta dell’IVA, precedentementenon calcolata. E quindi ogni fami-glia “imballata” e abituata ormai da

tempo a convivere tra montagne di“munnezza” ovunque: sotto casa,davanti le scuole, per le vie delloshopping e della vita notturna, sitrova ora anche costretta a pagare“un’ulteriore integrazione” a quantogià versato fino ad oggi (forse 52eu-ro in più) entro la fine dell’anno. Uninasprimento fiscale che non sarà in-dolore per nessuno, specialmenteper le fasce sociali più deboli, chequindi metterà tutti spalle al muro,obbligandoci a pagare e rischiando,come da copione, di star peggio diprima. In realtà in questo clima di“perenne” emergenza sarebbe im-pensabile che il costo dello smalti-

mento dei rifiuti venga coperto daicontribuenti mediante il pagamentodella tassa, figuriamoci proporre unulteriore aumento…appare insoste-nibile per noi tutti...e non solo. E’uno scandalo e una vergogna. La si-tuazione è apparsa palesemente peg-giorata anche agli occhi degli ispet-tori dell’UE, che non hanno riscon-trato alcun cambiamento rispetto al2008, ma hanno ritrovato una cittàin ginocchio davanti alla questionerifiuti (questa volta non si acconten-teranno più di un semplice piano,

ma pretenderanno che questo vengaimplementato e portato a termine).Ciò che non risulta chiaro agli ispet-tori e ai cittadini è il perchè cono-scendo la situazione rifiuti in Cam-pania, non si siano assunte misureopportune per prevenire un proble-ma noto e un’emergenza quanto maiannunciata. Un rincaro Tarsu quindiintollerabile, che offende i cittadiniche questa volta minacciano di rea-gire con una pioggia di ricorsi, per-chè stufi di essere i protagonisti diun’ennesima “barzelletta”, loro nuo-vamente sommersi dai rifiuti. Loro ulteriormente vessati,possibile pagare oltre misura per ricevere disservizi?

Rosa Caputo

N

ello scorso mese di novem-bre, sono state demolite treabitazioni a via Torciolano. I

tre fabbricati, di circa 120 metriquadri a piano, sono stati abbattutialla presenza delle forze dell’ordine.Una decina di persone ha cercato diopporsi alla demolizione: “Sono fab-bricati abusivi, c’è ordinanza di de-molizione” ha affermato durante leoperazioni il geometra Valentino, “iproprietari avevano avuto la possibi-

lità di auto demolirsi, sia a luglioche ad inizio settembre, proprio perevitare la demolizione in danno chesiamo stati costretti ad applicare. Ifabbricati, ha poi continuato il geo-metra, “non sono soggetti a condo-no, poiché situati in una zona colli-nare vincolata e anche per ragioniecologiche”. I proprietari avevanoanche fatto ricorso al TAR, ma è sta-to respinto.

Emanuela Guarnieri

A

mmassi non troppo disordinati dilegno, plastica, lamiere, carto-ni...Pianura novembre 2010....si

vive così nel nuovo insediamento Rom,costituito alla fine di via MontagnaSpaccata (non lontano dal bar Etoile).Baracche messe su con oggetti fortuiti,“panni stesi” ad asciugare al sole, unastradina sterrata tra erbacce alte e unarete che funge da cancello per delimitareuna “pubblica proprietà privata” (ovvia-mente). Questo il nuovo scenario dovenelle ultime settimane sono sorte le re-centissime abitazioni dei nomadi, a ri-dosso di campagne di privati, in terrenioggi demaniali, in un’area quindi protet-ta e nascosta dagli occhi “indiscreti” de-gli abitanti pianuresi. Il luogo ideale perpoter agire indisturbati...lamiere che colpassare dei giorni “magicamente” au-mentano fino a costituire un piccolo ag-glomerato di case sparse. Ogni “casa”un’antenna, una cucina, una TV italiana

e ....l’acqua? Forse la si cerca altrove,certo è che di giorno le donne le si vedeai semafori o frugare nei cassonetti e dinotte gli uomini alla ricerca ”spasmodi-ca” di ferro vecchio e altro. Mille storie,una sola storia, si somigliano tutti i per-corsi e gli insediamenti di questi uominiin fuga da terre lontane,alla ricerca, for-

se disperata, di condizioni migliori, manel mentre vivono nella miseria più ag-ghiacciante, e così si scopre che fannoelemosina e furti di ogni genere per vi-vere. Insomma a conti fatti questi nuoviabitanti di Pianura “infastidiscono”,“preoccupano” e “impietosiscono” mol-ti, ma nulla si fa a riguardo, per garanti-

re e tutelare anche loro.Di recente pare si sia cer-cato di inserire i loro tantibimbi nelle scuole delquartiere, ma l’impresa èrisultata più lunga ed ar-dua del previsto. Ciò chepiù lascia basiti è la totaleindifferenza a riguardo,perchè non si faccia nullaper evitare il dilagare “in-controllato” di queste “di-more” e “insediamenti”,che si propagano a mac-chia d’olio, con il rischio

imminente di creare una situazione an-cora più incancrenita ed ancora più dif-ficile da estirpare. Il problema dovrebbeessere risolto sul nascere, per evitare dicreare un nuovo caso Ponticelli, per im-pedire al politico di turno di prendersi, atempo debito (magari sotto elezioni o inseguito al raggiungimento di una carica)il merito di aver debellato il problema,semplicemente strumentalizzando la mi-seria e le difficoltà di persone in cercasolo di un ‘area su cui vivere in pace.Allora aspettiamo che si crei un nuovocaso? Che la “baraccopoli” cresca ancorpiù per intervenire? O forse sarebbe me-glio prevenire invece che curare i possi-bili danni, nell’interesse di tutti, sia deirom sia dei cittadini di Pianura. Intantoattendiamo possibili, speriamo non ne-gativi, risvolti, nella speranza che qual-cuno prenda coscienza della situazione.

Rosa Caputo

L’esponente PDL decade ufficialmente da Consigliere

PianuraIl Corriere di

Diodato fuori dal Consiglio Regionale

La tassa sui rifiuti è sempre più caraAncora un paradosso campano: pagare più per avere meno

Demolite tre abitazioni abusive a via Torciolano

Nuovi insediamenti Rom a Pianura

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A

bbiamo fatto alcunedomande al Prof.Gianni Palmers consi-

gliere della IX Municipalitànonché cittadino sempre inprima linea a battagliare alfianco della gente per difen-dere il nostro quartiere dagliabusi che continuamentevengono perpetrati. In parti-colare sulla questione disca-rica dei Pisani dopo dure bat-taglie per evitare la riapertu-ra, il Presidente dell’Asso-ciazione Progetto Pianuraopera attivamente sul nostroterritorio anche in collabora-zione con altre associazioni.Abitare nei pressi della dis-

carica significa anche avere

più probabilità ad amma-

larsi di tumore?

«Credo che dopo le rivela-zioni emerse nelle recenti in-dagini della magistratura e diquanto riportato sui maggioriorgani di stampa, non ultimola “lista di Saviano” nellatrasmissione di Fazio, ci siauna maggiore consapevolez-za della realtà che caratteriz-

za il sito della contrada Pisa-ni. Quanto poi all’incidenzadelle malattie tumorali si stacercando un metodo scienti-ficamente inattaccabile perstabilire il vero nesso con lavicinanza alle tante discari-che sorte in oltre 40 anni.Ciò, però, pur creando unacerta inquietudine nei resi-denti rischia di diventare unanotizia ordinaria cui non faràseguito una vera rivendica-zione sociale partendo dall’i-stituzione del registro dei tu-mori».Il nostro quartiere possiede

un registro dei tumori?

«Assolutamente no, anche seil registro non è, per sue ca-ratteristiche istituzionali unostrumento di rilevazione diquartiere».Che tutela c’è da parte del-

lo Stato, inteso come diritto

alla vita, nel nostro quar-

tiere?

«Durante le nostre rivendica-zioni del gennaio 2008 chediedero forma alle tante mar-ce per la legalità e per il di-

ritto ad opporci contro ilprovvedimento di riapertura,fummo messi nella parados-sale situazione di difesa dal-lo Stato (inteso come istitu-zione e amministrazione)perché proprio da esso scatu-riva la volontà di riaprire unaferita mai sanata che aggra-vava drammaticamente ciòche molti già sospettavano eche giaceva sotto quelle falsee “armoniose” collinette del-la contrada Pisani. In questosenso fummo obbligati a direil nostro No deciso controchi voleva ancora trasportaretal quale nelle viscere di unaterra fin troppo violentata edevastata».Perché il nesso di causalità

tra la vicinanza alla disca-

rica e l’elevata incidenza

dei tumori è stato archivia-

to, mentre procede il reato

per disastro colposo?

«La tesi del giudice si è ba-sata sulla mancanza del fa-moso registro dei tumorimalgrado le indagini avesse-ro messo in luce, attraverso i

propri periti, una situazione adir poco preoccupante sottol’aspetto ambientale».Per oltre 20 anni la discari-

ca ha ingoiato rifiuti tossici

dalle industrie del nord.

Cosa diresti a coloro i quali

oggi vedendo Napoli in

questa situazione “rifiuta-

no” gesti di solidarietà?

«I cosiddetti puritani delnord, che oggi mostranoostilità nei nostri confrontirifiutando di accogliere lanostra spazzatura, sono il se-

gno di un tempo che vedeemergere gli egoismi locali-stici fomentati da una LegaNord sempre più incline achiudersi nei propri presuntiprivilegi; e ciò lo fanno dopoaver devastato le nostre terrecon tutti i rifiuti industrialisversati senza disturbo pertroppi anni. La stessa “mora-le” nordista per cui ognunosi “piange” i propri problemiin casa sua, non regge perchéquesti signori del No dimen-ticano che hanno visto le no-stre porte aperte ai loro vele-ni con una normativa troppoindulgente e quando ciò nonbastava non disdegnavano lascorciatoia degli affari con lacamorra. Tutto questo lo sista dimostrando con i fatti ele indagini recenti».

Vincenzo Maria Catuogno

DICEMBRE 201077

F

orti disagi per gli auto-mobilisti che percorro-no via Montagna Spac-

cata in direzione di Quarto ePozzuoli: sono ormai innu-merevoli le buche e le vora-gini create dalle continuepiogge di queste ultime setti-mane. Il manto stradale è de-cisamente compromesso e leauto sono costrette a fare deiveri e propri zig-zag per evi-tare le buche e non sono rarii casi di veicoli che subisco-no gravi danni alle sospen-sioni o ai pneumatici. Tuttociò comporta un forte rallen-tamento del traffico nonchéil pericolo di incidenti tra le

vetture che circolano nelleopposte direzioni. Per nonparlare poi dei gravi rischiche corrono i motociclistiche, se non si accorgono diqualche buca e ci finisconodentro, possono anche finireall’ospedale. Risolto il pro-blema dell’illuminazione,c’è bisogno di una forte ac-celerata al progetto di mes-sa in sicurezza dell’impor-tante strada, al fine di elimi-nare questi enormi disagi.Vincenzo Maria Catuogno

E

ssere nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Questal’unica “colpa” del signor Luigi Di Vicino, cinquanta-quattrenne aggredito il pomeriggio dello scorso 20 otto-

bre mentre, vicino al bar Bella Napoli, in compagnia del suobadante, aspettava che la moglie uscisse dal supermercato. Sì,il badante. Perché il signor di Vicino è invalido: diabetico, car-diopatico e prossimo ad un intervento di estrazione di un rene,con tutte le conseguenze di depressione e disillusione che pro-blemi come questi possono suscitare in chi li vive ogni giornosulla propria pelle. Come non fosse abbastanza, quel pomerig-gio qualsiasi che si trasforma in un pomeriggio da dimenticare.“Una macchina doveva entrare nel parco Marzano”, inizia araccontare il signor Di Vicino, “inizia uno strombazzare inten-so di clacson e si forma una fila lunghissima: iniziano le dis-cussioni tra un uomo e una donna, io e il mio badante facciamoper allontanarci ed entrare in macchina nostra”. Il signor Di Vi-cino, però, alla macchina neanche ci arriva. E’ un attimo: iltempo di girarsi e un pugno fortissimo lo colpisce dritto allatempia, facendolo accasciare al suolo, svenuto. L’aggressore èlui, il giovane uomo che litigava con la donna per scaramucceda automobilisti e che per ragioni incomprensibili colpisce alvolto una persona che non può difendersi: lo stesso giovaneuomo che dopo, come racconta la vittima “è andato in girotranquillamente come se non avesse fatto nulla, atteggiandosicome un guappo”: soddisfatto, presumibilmente, di aver tratta-to in malo modo una donna e aver picchiato un invalido. Da al-lora, per il signor Di Vicino è iniziata la trafila di tac al cervel-lo, analisi, controlli. La parte destra del suo volto è ancoracompletamente indolenzita, gli svenimenti sono stati all’ordinedel giorno per parecchie settimane dopo l’aggressione. “Quan-do mi ha aggredito lui era ancora lì, nei paraggi”, continua ilsignor Di Vicino, “se fosse arrivata una pattuglia a soccorrermiavrebbero potuto fermarlo”. L’aggressore è ancora libero: lasua vittima sa chi è, ancora lo vede in giro per Pianura ma i Ca-rabinieri, senza prove o testimonianze di altre persone che han-no assistito al fatto avvenuto quel pomeriggio del 20 ottobre inprossimità del bar Bella Napoli, non possono accettare altroche una denuncia contro ignoti. “Questa aggressione gratuita”aggiunge la signora Carlucci, moglie dell’uomo aggredito, “èstata fatta ai danni di una persona che non poteva neanche di-fendersi, di una persona che aveva già abbastanza problemi”.Sì perché il signor Di Vicino, oltre ai suoi problemi di salutedeve lottare anche con un sistema avariato che impedisce agliammalati di curarsi, portando i prezzi dei farmaci alle stelle econ il problema di essere senza fissa dimora, ancora in attesa diquell’appartamento che gli spetta di diritto e che dopo tante“chiacchiere” non ha mai avuto, costretto a fare la spola tra levarie case di figli, amici e conoscenti. “Tra tanti problemi piùgrandi di me, vorrei che almeno per questa aggressione che hosubito gratuitamente io riesca ad avere giustizia” conclude il si-gnor Di Vicino, e aggiunge “non combatterò solo per me, maper evitare che questa persona, a piede libero, possa fare lostesso, o peggio, a qualcun altro”.

Emanuela Guarnieri

PianuraIl Corriere di

Aggredito invalido a Pianura:l’aggressore gironzola indisturbato

per il quartiere

Discarica dei Pisani, va avantiil processo per disastro colposo

Ma poiché manca il registro regionale dei tumori non si può provare che la causadelle malattie tra i residenti sia la presenza dello sversatoio

A causa delle piogge,via Montagna Spaccata è piena di buche

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DICEMBRE 201088

M

entre a Pompeicrollano l’Armeriadei Gladiatori e la

Domus del Moralista,un’impresa edile pianureseridona luce e splendore al-l’antica casa di Giulia Feli-ce, una delle più celebri de-gli scavi collocata su viadell’Abbondanza, a pochipassi dal recente disastro. Sitratta senza dubbio di un’eccellenza pianurese di cuiandare fieri, di una realtà“figlia” del nostro quartiere,da portare alla luce dellacronaca (per evitare di citareed associare la nostra terra a

fatti e personaggi esclusiva-mente negativi). Per questomotivo abbiamo intervistatoil titolare della ditta Ludovi-co Vassallo, pianurese “pu-rosangue”, che ci ha spiega-to di operare nel settore da ormai un trentennio e checon la sua impresa Edile Mi-nerva di aver più volte lavo-rato per la SovraintendenzaSpeciale per i Beni Archeo-logici di Napoli e Pompei,oltre che per quella di Saler-no-Benevento, tanto da rien-trare nel novero delle impre-se di fiducia, riuscendo cosìad aggiudicarsi appalti di

gran valore storico-culturaleper ristrutturazioni avvenutenel Palazzo Reale di Napoli,nella Reggia di Caserta e nu-merose altre chiese e monu-menti. La Minerva snc, sitain Pianura nasce come tradi-zionale impresa edile, checon gli anni si sarebbe poispecializzata nel restauromonumentale architettonico,distinguendosi per la profes-sionalità dei lavori realizzati,per avvalersi di uno staff al-tamente qualificato congrande esperienza nel settoree soprattutto per poter conta-re sull’ausilio del figlio ar-

chitetto Enrico. Al signorVassallo abbiamo poi chie-sto un parere su quanto av-venuto alla Casa dei Gladia-tori e lui ha tenuto a precisa-re che il fattore principaledel crollo sia da rintracciarenel mancato intervento di ri-pristino della struttura por-tante dell’edificio, oltre aidanni provocati dall’infiltra-zione e dal precedente re-stauro, che impiegando ce-mento armato, non avrebbefatto altro che appesantireoltre misura il tutto, provo-candone poi il successivocrollo. Pertanto, in qualitàdi esperto del settore, Vas-sallo auspica vivamente, chequesto “preannunciato” oper meglio dire “previsto”crollo possa servire per farnascere l’abitudine di effet-tuare una manutenzione or-

dinaria annuale, per prende-re visione prontamente sulda farsi e non tralasciare al-cunché, perchè gli scavi diPompei sono da tutelare adogni costo, per il valore ine-stimabile che racchiudono.

Rosa Caputo

L

a scuola Ferdinando Russo II è stata final-mente “restituita” ai suoi alunni: pulita, ritin-teggiata ma, soprattutto, colorata. Il taglio

del nastro da parte dell’Assessore comunale all’i-struzione Gioia Rispoli, avvenuto agli inizi di no-vembre, è stato seguito da uno spettacolo realizzatodai bambini della materna, delle elementari e dai

ragazzi delle medie, aiutati, ov-viamente, dai loro docenti. Tantele mamme che hanno partecipatoalla festa “del nuovo inizio”,scandita da canti, balli e giroton-di, ma anche poesie e parole diringraziamento per tutti coloroche si sono impegnati in questoimportante progetto di riqualifi-cazione. “La scuola come istitu-zione è indispensabile”, affermaCarmine Fienga, nuovo presidedell’istituto che va a sostituire ladirigente Adele Barile, anch’essapresente alla cerimonia di inau-gurazione, “il mio ringraziamen-to va a tutti coloro che hanno, ditasca propria, contribuito a rea-lizzare tutto questo, ma il graziepiù importante va sicuramente atutti i ragazzi della scuola, dal

più grande al più piccolo”. Dopo lasfilata delle mascotte della scuola, i

bambini della materna, ognuno dei quali portavasulla piccola t-shirt bianca una lettera stampatache, affiancata alle altre andava a comporre la frase“la scuola siamo noi”, è stato il turno dei più gran-di, che, dopo aver letto le lettere con i loro ringra-ziamenti e i loro pensieri circa questa scuola che “èstata creata per crescere e imparare e non per esse-

re distrutta, come alcuni hanno fatto”, hanno con-segnato targhe realizzate da loro a tutti gli ospitipresenti in sala tra cui l’ex dirigente Adele Barile,il nuovo preside Carmine Fienga, gli AssessoriGioia Rispoli (Comune), Luisa Iodice (Municipali-tà) ed il presidente della IX Municipalità Fabio Ti-relli. “Non la distruggeremo e non ce la faremo di-struggere”, giurano i ragazzi delle medie parlandodella loro amata scuola che tra l’altro, in questa oc-casione è stata anche benedetta dal Vicario del Ve-scovo, anch’egli intervenuto all’inaugurazione del-la Ferdinando Russo II insieme al cappellano e aldirettore dell’istituto di correzione minorile delcarcere di Nisida.

Emanuela Guarnieri

di Maria Palma Gramaglia

P

resso l’8° Circolo didattico “Don GiustinoRussolillo”di Pianura, a conclusione delPON annualità 2009/10, sono iniziati i corsi

di formazione rivolti ai docenti e al personaledella scuola. I corsi, che hanno la finalità di forni-re gli strumenti necessari per un continuo aggior-namento per “stare al passo con i tempi”, trattanovarie tematiche. Il corso B1 “Didattica della lin-gua italiana” prevede degli interventi innovativi

per la promozione delle competenze metodologi-che chiave nella nostra lingua madre, il Corso B4“Formazione partecipata” invece affronta inter-venti di formazione sulle metodologie per la di-dattica individualizzata e sulle strategie per il re-cupero del disagio con particolare riferimento astrategie di didattica metacognitiva, nel Corso B7“English language teaching” sono trattati inter-venti per l’autoaggiornamento del personale sco-lastico sulle competenze chiave in lingua inglese,infine il Corso D1 “A scuola di TIC” riguarda in-

terventi formativi rivolti ai docenti e al personaledella scuola, sulle nuove tecnologie della comu-nicazione, ai fini del conseguimento della certifi-cazione ECDL Start. Ancora una volta l’8° Cir-colo si pone all’avanguardia nel panorama dellaformazione come momento necessario per la cre-scita professionale e personale, finalizzato allacostruzione di una scuola sempre più competitivae preparata ad affrontare le richieste di offertaformativa sempre più esigenti e diversificate.

Una impresa edile pianurese vince un appaltodi valore storico negli scavi di Pompei

I ragazzi della Russo II ricevono la loro “nuova” scuolaFinalmente riaperto l’istituto di via Napoli

Intervista al sig. Ludovico Vassallo, titolare della ditta Minerva snc

8° Circolo di Napoli: formazione docenti e personale della scuola

PianuraIl Corriere di

Il sig. Ludovico Vassallo

Nelle foto, due momenti dellʼinaugurazione della Russo II

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N

ell’ambito delle Giornata In-ternazionale Contro la Vio-lenza sulle Donne, la “Con-

sulta delle Pari Opportunità” ha in-detto un concorso nelle scuole diPianura e di Soccavo per la creazio-ne di uno “spot” da realizzarsi conle tecniche più varie (immagini, fo-to, disegni, elaborati digitali,testietc...) che abbia come tema: “Il con-

trasto alla violenza sulle donne”.Tutti gli elaborati prodotti contri-buiranno alla realizzazione di unamostra che si svolgerà in occasione

del “Marzo Donna”. La Consultacon questo concorso, ha inteso faremergere negli elaborati che realiz-zeranno i giovani l’aspetto più im-portante e cioè: “Il contrasto e laprevenzione alla violenza”. Purtrop-po le statistiche e la cronaca dannonotizie e dati allarmanti, e di pochis-simi giorni fa l’omicidio di Emilia-na Femiano, la giovane assassinatadal suo ex con dieci coltellate. Pro-prio come aveva cercato di fare un-dici mesi fa. Anche allora dieci fen-denti e poi il provvidenziale inter-

vento di un passante che aveva sal-vato la vita alla giovane. Domenicasera 21 novembre, non c’ era invecenessuno in casa di Luigi Faccetti, aTerracina. Nessuno che potesse sal-vare dai colpi e dalla morte la venti-cinquenne napoletana. Poche oredopo Faccetti viene arrestato, si de-linea una storia di malagiustizia.Perché l’assassino, nonostante laprima, violenta aggressione e la re-cente condanna in primo grado a ot-to anni di carcere per il tentato omi-cidio di Emiliana, era a casa sua.Agli arresti domiciliari. Storie di or-dinaria follia che, sembrano averedell’incredibile e che purtroppo rac-contano tristi realtà quotidiane. Laviolenza sulle donne, la violenzache troppo spesso si consuma tra lemura domestiche è una realtà che èsotto gli occhi di tutti e che spessoviene intesa come “normale conflit-

to affettivo”. Il fenomeno, è moltopiù pericoloso e complesso e do-vrebbe essere trattato come tale. Daanni le organizzazioni femminili, gliorganismi di parità e le forze dell’ordine si stanno attivando per tenerealta l’attenzione e per fare in modoche si agisca in sinergia. Ciò nonbasta: c’è bisogno di fare cultura, disensibilizzare i giovani e le giovanicirca il rispetto di se stessi e dell’ al-tro/a. In quest’ottica si è inteso ban-dire il concorso nelle scuole dellaIX Municipalità dal titolo “Il contra-sto e la prevenzione alla violenza”,con questo intento che il 25 novem-bre abbiamo presentato il concorsoall’8° Circolo didattico di Pianura enella S.M.S. Marotta di Soccavo.Per il momento al bando hanno ade-rito:S.M.S. Falcone di Pianura, S.M.S.F. Russo e plesso Palasciano di Pia-nura, S.M.S. Marotta e primaria Ba-sile di Soccavo, 8° Circolo didatticodi Pianura.

Rosaria Esposito

DICEMBRE 201099Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne“La Consulta per le Pari Opportunità” della IX Municipalità indice un concorso nelle scuole di Pianura e di Soccavo

PianuraIl Corriere di

Presentazione del Bando “Il contrasto alla violenza sulle donne” 8° Circolo Didattico

I

l principale Internet Providerdegli Stati Uniti d’America, inoccasione del Giorno del Rin-

graziamento, ha proposto agli utentiun gioco: la scelta del tacchino alquale non vorrebbero somigliare. Ilrisultato è che accanto ad una seriedi bizzarri ed impresentabili perso-

naggi noti solo negli Usa, è statoscelto Silvio Berlusconi. Il nostropremier ha sfiorato il massimo delladabbenaggine e del ridicolo guada-gnandosi quattro tacchini su cinque:per il “bunga bunga” con la teena-ger Ruby.

Berlusconi:quattro tacchini su cinque

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di Maria Palma Gramaglia

I

n occasione dell’anniversariodell’Unità d’Italia, nel nostropaese e nella nostra città si stan-

no moltiplicando le manifestazioniper celebrare i 150 anni dall’unifica-zione nazionale e in occasione diquesto evento, singolare è statal’iniziativa di un giovane cuocogenovese Paolo Rossi che ha decisodi percorrere in bicicletta i luoghistorici dell’Unità. Come Garibaldicosì anche Paolo Rossi è partito daQuarto dei Mille e accompagnatodalla moglie e alle figlie, si è ferma-to a Quercelli, poi a Roma ed è infi-ne è giunto a Napoli. L’impresa èstata salutata con calore ed emozionesia dai concittadini alla partenza delnostro ciclista e sia da quanti,l’hanno sostenuto e accolto nelletappe conclusive del percorso. Unavolta giunto a Napoli, Paolo Rossi èstato ospitato dall’Istituto paritarioMulticenter School di Pozzuoli, doveha avuto modo di incontrare i giova-ni e parlare della sua iniziativa.Intervistato dagli studenti sulle moti-vazione che lo hanno spinto a intra-prendere una così singolare avventu-ra ha affermato che oggi è più che

mai necessario sollecitare nuove atti-vità o iniziative per ricordare glieventi che hanno reso l’Italia Unita,inoltre ha voluto sottolineare che lasua impresa che associa lo sport,nella fattispecie la sua passione perla bicicletta, con la storia nazionale,ha sollevato un grande entusiasmo,un’emozione anche maggiore rispet-to alle celebrazioni solenni, infatti hadichiarato “credo che la bicicletta,cioè un’attività sportiva, può essereun utile strumento per incoraggiaree sviluppare l’educazione politica,morale e culturale della gioventùsempre meno attaccata ai valori uni-tari”. Il nostro giovane cuoco ha poiillustrato il suo itinerario che com-prende tutti i luoghi nei quali si svol-sero le imprese più significativecompiute da Garibaldi e dalle suecamice rosse. Infine il sig. Rossi, aitanti studenti incuriositi da un cosìinsolito personaggio, ha voluto ricor-dare anzi rimarcare il valore moraledell’impresa dei Mille, non dimenti-cando quanti eroi silenziosi hannoperso la vita in nome di un idealeoggi spesso poco valorizzato.

DICEMBRE 20101010I 150 anni dell’Unitàd’Italia in bicicletta

Alla Multicenter School un giovane cuocogenovese che percorre l’Italia di Garibaldi

PianuraIl Corriere di

Corsi e Ricorsi….a cura di Giovanni Spina

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DICEMBRE 20101111 PianuraIl Corriere di

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“Crede che quei banchieri siano inprigione? Nossignore. Sono fra i cit-tadini più stimati della Florida. Sonofeccia, almeno quanto i politici dis-onesti! Creda, io ne so qualcosa. Èda tempo che mangiano e si vestonocon i miei soldi. Finché non sono en-trato nel racket, non sapevo quantiimbroglioni indossano abiti costosi eparlano con accento da signori.” Al Capone, gangster

“Dotto’, i Teologi della Me-Dio-Settadicono che Milvio non fu creato pri-ma dell’Universo, solo perché Dio erainvidioso, e non voleva che Gli rom-pesse le scatole, con i suoi consiglisulla Creazione. Nel giorno dellaReincarnazione, non essendoci essereumano superiore a Lui, Milvio si rein-carnerà in Se Stesso: ha già fatto ilNuovissimo Testamento, nominando-

si Suo Erede Uni-versale…”. “Dot-to’, dice il PastoreTedesco che gliuomini hanno sem-pre creduto allaDivinità: l’UomoPrimitivo credevache tutta la Naturaavesse un’anima

divina, e nacque così il Pan-Teismo.Poi prevalse il Poli-Teismo: gli uomi-ni credettero in molti Dei, ognunospecialista di un ramo della vita del-l’Universo. Col Mono-Teismo, gli uo-mini ebbero un solo Dio, contrastatodall’A-Teismo, basato sulla Ragionedell’Uomo. Oggi, invece, la gente noncrede più in niente: in giro c’è il vuo-to assoluto…”. “Non è vero, Genna’:oggi, gli uomini hanno una nuova Re-ligione: l’Assen-Teismo, l’assenza to-

tale di pensiero e di discernimento.Anticamente si credeva che gli Untoritrasmettessero al popolo la peste, il

colera ed il vaiolo. OggiMilvio l’Unto-Re, con le sueTV, i suoi giornali, le suescuole e soprattutto col suoesempio, ha trasmesso al po-polo malattie incurabili:l’arrivismo, l’indifferenza ela stupidità”. “Dotto’, ieri hovisto Milvio nella Villa Co-munale, per la ‘Piedigrottadella Monnezza’. Il nostroSindaco Gli ha fatto notareche, a Napoli, ci sono troppialberi in via di estinzione. ELui ha promesso che, se inVia dell’Estinzione abbiamotroppi alberi, li prenderàLui, per i viali delle Sue vil-le. Davanti all’Acquario,l’On. Zocco Lella Gli hachiesto se volesse mandareun’offerta a Greenpeace, perla campagna ‘Adotta unabalena’. E Lui le ha rispo-sto: ‘Ho già adottato te: cientrate in due nella pisci-na?’. Davanti al busto delloscomparso prof. Mario R.,grande esperto di lettere an-tiche e moderne, uomo divaglia e ricercatore di nuoviindirizzi, Lui ha detto al-l’On. Zocco Lella: ‘Ricorda-mi di mandare un Telegram-ma di cordoglio al Ministrodelle Poste’. Al corteo delleprostitute in sciopero, hapromesso che il Ministerodei Trans-porti decurterà ilTFRS (Trattamento di FineRapporto agli Statali) edistituirà per tutte le excort ilTRANS (Trattamento diRapporto Neo-Sessuale). AlSindacato dei Vampiri, insciopero della fame (daquando Lui gira per l’Italia,non si trova più un esempla-re di giovane vergine, loroprincipale pietanza), ha pro-messo che ordinerà alleQuesture di concedere il vi-sto d’ingresso a tutte le ni-poti dei Presidenti dell’Egit-to e del Brasile… Ai genito-ri, che si lamentavano per-ché i loro ragazzi tornano daScuola con la testa vuota,non sanno né leggere néscrivere, e, se tossiscono,non mettono nemmeno lamano davanti alla bocca,

Lui ha risposto: ‘Non è vero: i ragazzitornano da scuola con la testa piena(di pidocchi); imparano per tradizioneorale (attraverso il bacio); riguardo al-la tosse, ho provato anch’Io, a metterela mano davanti alla bocca, ma è inu-tile: si tossisce lo stesso…’. Quando ilSindaco Gli ha detto che era stato in-vitato a Milano, per ‘L’ultima cena’di Leonardo da Vinci, Lui ha risposto:‘Non andarci: questo Leonardo è laschifezza dei cuochi: ci sono andatouna volta e giurai a me stesso: - Que-sta veramente è la prima e l’ultima ce-na, che faccio a Milano da Leonar-do…-. Ma affrettiamoci: sul palco stasalendo Sal da Vinci, il fratello mino-re di Leonardo: lui sì, che è un veroartista, ed Io vado pazzo per le canzo-ni napoletane’. A chi Gli contestavache la Sua è una TV un po’ primitiva,ha detto che anche l’Uomo Primitivovedeva la TV: però, l’elettricità nonc’era e, per accendere il televisore, bi-sognava sfregare forte due telecoman-di. Mentre firmava un assegno di 300milioni per gli Allagati Padani, agliAllagati Terroni ha detto di nonpreoccuparsi: con le case allagate, nondovranno più cambiare l’acqua ai pe-sci rossi. A Montesanto, ha letto cosìl’insegna della Funicolare: ‘Fu Nico-la, Re di Monte Santo’, e voleva sape-re dal Sindaco tutta la storia di questoRe Nicola. Il Sindaco, preso allasprovvista, ha subito chiesti lumi al-l’Assessore alla Cultura, che si è im-pegnato a mandare una relazione alMinistero. Quando sul lungomare havisto il cartello: ‘Vietato Fumare’, ilSindaco Gli ha subito spiegato che eraper vietare la balneazione nelle acquesporche di quello che una volta FuMare, e che oggi è diventato una veradiscarica: a questa parola magica, gliocchi di Milvio e di Berto l’Asso sisono illuminati: come avevano fatto anon pensarci prima...? Quando Glihanno presentato l’Assessore alla To-ponomastica, si è incazzato sul serio:‘E poi dite che qui non fate sprechi:capisco che, con tutta questa monnez-za, Napoli è piena di zoccole, ma isti-tuire un Assessorato, per festeggiarel’onomastico di ogni topo che avete,mi sembra eccessivo: solo Topolino, aSanta Minnie, patrona di Disneyland,festeggia la toponomastica della fi-danzata…’. Ma poi l’Assessore Gli haspiegato che la toponomastica èl’Arte di dare un nome alle strade. EGli ha indicato quei cartelli, che unostrano corteo mostrava, per intitolarea Lui la Strada da seguire: ‘VIA MILVIO, Unto-Re dei Clowns’.

DICEMBRE 20101212

LE STELLE…di Maga FloOROSCOPO di Dicembre 2010

TORO (20/04- 19/05)

I vostri sforzi passati comincianoa mostrare i loro frutti e i segnidelle soddisfazioni che vi riser-

veranno anche in futuro. I giovani dovrannoprendere qualche decisione importante sul lo-ro percorso scolastico. In amore una situazio-ne sostanzialmente stabile che però annunciapossibilità di nuove esperienze.

Dott.Giovanni Spina

PianuraIl Corriere di

Salvare la faccia o salvare la feccia?

CANCRO (21/06- 21/07)

Un mese di dicembre conflittualesul piano lavorativo, che potrebbe

privarvi della lucidità necessaria per tenere testaa una serie di contrattempi. In amore la configu-razione astrale complessiva suggerisce una cer-ta cautela anche in questo campo.

BILANCIA (22/09- 22/10)

Potreste trovare un contesto apparen-temente ostile ai vostri legittimi desideri, in realtàsi tratta solo di esercitare la pazienza e non cer-care sempre di avere ragione a tutti i costi. Unarelazione cominciata per ragioni professionali ocommerciali potrebbe evolvere in qualcosa di di-verso, attenzione però a non confondere tra veroamore e un'avventura passeggera.

SAGITTARIO (22/11- 20/12)

A volte la ricchezza e il successo posso-no essere un fatto di natura interiore,

ma se vorrete potrete disporre comunque delle risor-se necessarie per sviluppare tutto il vostro potenzialecon progressi significativi in campo sociale ed eco-nomico.

ARIETE (20/03- 19/04)

Il vostro fascino personale unito allavostra naturale eleganza saranno pro-

pulsori di una grande popolarità. Il vostro modo difare saprà mettere ognuno a suo agio e questorenderà la comunicazione più facile, con grandivantaggi anche in campo lavorativo.

ACQUARIO (20/01- 17/02)

Anche se generalmente preferite lemontagne russe alle passeggiate,

perché vi piace gustarvi quei brevi momenti diesaltazione al termine della salita quando vi siapre davanti il vuoto della discesa, in certi casiè invece necessario mantenere un passo co-stante di pianura per arrivare a destinazione.

GEMELLI (20/05- 20/06)

Un tumulto di sensazioni stimoleràun'intelligenza particolarmente

acuta e ricettiva in questo periodo, accompa-gnata però da una minore stabilità e da una cer-ta difficoltà a ordinare e organizzare le prioritàesistenziali. Favoriti gli studi, con possibilità di ot-tenere buoni voti, premi ed encomi. Attenzioneagli effetti sulla salute di un eccesso di lavoro.

LEONE (22/07- 22/08)

Opportunità di crescita particolarmentein campo lavorativo, specialmente in de-terminati settori riferibili al mondo dell'e-

ditoria o della comunicazione in generale, ma an-che all'amministrazione della giustizia. Attenzioneperò al rischio di essere tratti in inganno, mante-nere alta la guardia prima di avventurarsi in impre-se rischiose.

�VERGINE (23/08- 21/09)

Nel lavoro e negli affari saranno favoritequelle attività che si svolgono in societào comunque in collaborazione con altre

persone, in questi casi si presenteranno le migliorioccasioni di ottenere buoni guadagni e benefici si-gnificativi. Dovrete però combattere per liberarvi davincoli conformistici che cercheranno di imporvi.

SCORPIONE(23/10- 21/11)

Il conflitto tra l'aspirazione a un foco-lare accogliente e sicuro da una parte e il desi-derio di indipendenza dall'altra, vi impedisce an-cora una volta di mettere definitivamente radici.E' il momento di fare il punto e cercare di ricono-scere cosa volete in realtà: quali sono i vostridesideri più profondi, al di là dell'immagine chevorreste dare agli altri e a voi stessi.

CAPRICORNO(23/11- 19/01)

In questo mese gli astri vi regala-no la capacità di adattarvi alle condizioni di vi-ta più ruvide e difficili, per non dire estreme,simili a quelle che possono trovarsi ad affron-tare gli esploratori.

PESCI (18/02- 19/03)

Bisogna sempre approfittare delle buo-ne occasioni e in questo mese se ne

offriranno un buon numero, che vi permetteranno diraggiungere i propri obiettivi con una certa facilità.Non assecondate troppo la vostra naturale tenden-za a cercare sempre di ottenere qualcosa di straor-dinario e impressionante, specie in ambito profes-sionale, dove sarebbe preferibile tenere i piedi sal-damente per terra.

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DICEMBRE 20101313 PianuraIl Corriere di

di Arturo Longobardo

A

proposito di peculiarità pianuresi, ci si poneva ilquesito se vi siano caratteristiche gastronomicheproprie del nostro quartiere. Quartiere per la ve-

rità è termine entrato nell’uso e generalizzato presso lenuove generazioni, ma che, ancora non è molto, erapraticamente sconosciuto ai pianuresi di ‘una certaetà’. Pianura era il nostro ‘paese’, dal quale ci si potevarecare a Napoli. Vado a Napoli, era il modo in cui ipianuresi, tutti i pianuresi, si esprimevano per indicareche si recavano in Centro. Non è il caso poi di riferirecome i Napoletani indicavano e in quale considerazio-ne tenessero noi pianuresi. E’ il caso invece di ricorda-re, e ci limiteremo a questo, che il Paese di Pianura ve-niva localizzato molto più decentrato di quanto in real-tà non fosse, non sia; il che, da un punto di vista socio-logico equivaleva a dire: di nessuna o poca importanza.Aggiungeremo che per i più, semplicemente, non esi-steva e la domanda di solito era: dove si trova? E’ veroche ancora esistevano ampi tratti di campagna a divi-dere il nostro quartiere dal centro; che per arrivarci bi-sognava affrontare la salita di Pignatiello ed inoltrarsipoi nella ‘cupa’ di via Napoli (sic!) che al primo ac-quazzone si trasformava in un fiume in piena sul qualegalleggiavano angurie, scope, pentole, ceste, galline,

maialini e legname di varia natura e provenienza … efango dilavato dai fianchi dei Camaldoli che sollevavail livello del fondo stradale e lo rendeva simile al lettodi un fiume. Correva la ‘lava’, era l’espressione con laquale veniva indicato questo fenomeno della natura.Peculiarità…e il pensiero corre ai fuochi di S. Antonioe alla benedizione degli animali, infiocchettati perl’occasione come bambini al primo giorno di scuola,che avveniva in uno slargo alle pendici dei Camaldoli.Ce n’erano tanti di animali a Pianura: cavalli soprattut-to e asini, ma anche galline; ed anche i colombi veni-vano allevati, in piccionaie di legno divise in duescomparti, sistemate ai lati dei balconi. Si può affer-mare quasi con sicurezza che tutti allevavano galline, aparte i contadini naturalmente. Di automobili invece cen’erano poche, praticamente una sola, la balilla del me-dico condotto. Io ricordo solo quella, ma ero davveropiccolo e forse ricordo male. Queste, però, non sonopeculiarità pianuresi: basta riandare indietro di una,due generazioni e troveremo più o meno le stesse tradi-zioni sparse nel nostro sud contadino e…ma la ‘PizzaDolce’ lo è, la Pizza Dolce è sicuramente un vanto,una gloria che ci appartiene, come la cassata è sicura-mente siciliana. Naturalmente occorreva una periziaconsumata per prepararla e gli ingredienti dovevanoessere genuini: le uova, quelle da galline allevate in ca-

sa; il latte, possibilmente, prelevato direttamente dallastalla, intero e sicuramente non allungato con acqua. Sicontano diverse scuole di pensiero e ciascuna accampale proprie ragioni a sostegno delle proprie ragioni:cioccolata nella crema gialla sì, cioccolata no; copertu-ra a sfoglia intera o a strisce? Qualcuno ci aggiungevaun tocco di finezza con le amarene. I savoiardi bagnatinel vermouth potevano servire ad aumentarne l’altezza,ma pochi ne facevano uso. Ma su una cosa sono tutticoncordi: la crema gialla va cotta a fuoco lento, moltolento e, soprattutto, bisogna girarla continuamente perconsentire una cottura omogenea ed evitare la forma-zione di ‘noduli’ che rovinerebbero fatalmente il risul-tato finale. So di una anziana persona (Zia Nunziatina)che, alla sorella altrettanto anziana che le chiedeva aiu-to per essere caduta dalle scale, rispose di alzarsi da so-la o di restarsene per terra, perché lei stava girando lacrema e …non poteva lasciare! Bisognerebbe conclu-dere accennando al valore calorico della Pizza Dolce;ma la Pizza Dolce, come il pollo ripieno, veniva prepa-rato solo in occasione di ricorrenze importanti e nessu-no, ma proprio nessuno, avvertiva problemi di tal sorta.Una noterella finale: per la preparazione della pizzadolce occorrevano molte uova, ma di esse si usavanosolo i tuorli, mentre le chiare, debitamente montate, ve-nivano mischiate con pasta lessa di vario formato e in-fornate per costituire quella, e solo quella, che per ipianuresi era la ‘pastiera’!

La Pizza Dolce: una specialità tipicamente pianuresePrepararla è una sfida, un vanto, una gloria che ci appartiene

T

radizione... cosa vuol dire? Iltermine tradizione deriva dalverbo latino tràdere, cioè

trasmettere. Infatti le tradizioni hannoda sempre accompagnato ogni ricor-renza che si è voluta trasmettere dagenerazione in generazione. Una delletradizioni più fortemente sentita in Ita-lia è sicuramente quella natalizia.Ogni Regione segue le proprie e, addi-rittura, cambiano da città in città. ANapoli il Natale si respira già da ora inmaniera intensa e viva… ovvio: Na-poli è la città per eccellenza del Prese-pe. Il primo presepio trovato, risale al-l’anno 1000 d.C. in una chiesetta diAmalfi. Da allora gli artigiani napole-tani hanno continuato a coltivare que-sta passione, fino a farne un vero eproprio cult. Oggi, a San Gregorio Ar-meno possiamo visitare decine di bot-teghe in cui è possibile acquistare mi-gliaia di pastori diversi, dalle diversegrandezze e colori, dalle diverse sfu-mature del viso, tutti rigorosamentefatti a mano. Ma il Natale a Napolinon è solo presepe e addobbi. Ritro-viamo anche delle prelibatezze culina-rie, tipiche di quei giorni. Un menùnapoletano D.O.C. prevede: spaghetticon vongole, minestra maritata, bacca-là e capitone fritto, insalata di rinfor-zo; tra le leccornie troviamo invecesquisitezze tipo: struffoli, roccocò,

mostaccioli e susamielli,datteri, prugne secche, fi-chi, “noci e nucell’ “, ca-stagne del prete e mandor-le. Il dopo cena come tra-dizione si chiude con unadivertente e coinvolgentegiocata di Tombola letta disolito dai personaggi piùsimpatici della compagnia,perché chiamare i numeri èuna vera e propria “arte”.Il gioco comincia con la ti-pica frase “ Chest è a mane chist è o cul rò panar –Questa è la mano, questo è

il fondo del cesto”, e si iniziano achiamare i numeri che vengono poisegnati su apposite cartelle da ognigiocatore. Dovete sapere che ogni nu-mero a Napoli ha una storia. Infattiesiste un libro, chiamato la Smorfia,dove è possibile ritrovare tutti i signi-ficati dei numeri e la gente lo consultaanche per interpretare i sogni ed anda-re a giocare i numeri, proprio come sifa nella Tombola. Nella Tombola vin-ce chi fa Tombola, cioè ha la cartellacon tutti i numeri chiamati e poi ci so-no dei premi di consolazione, per chifa quintina terna e quaterna. Ma Na-poli è anche teatro, commedia, sce-neggiate. Una delle commedie teatraliche meglio rappresenta il Natale napo-letano è sicuramente “Natale in casaCupiello” del grande Eduardo De Fi-lippo. Si tratta di una commedia chenarra la storia di una famiglia napole-tana che mantiene, nonostante la po-vertà, le tradizioni del Natale. Sembratriste ma ha diverse scenette divertenticome la frase che la mamma dice al fi-glio: - “Lucariè… a zupp e latt’!!!” Ame fa troppo ridere questa parte. Avoi adulti comunque, di tutte le regio-ni e le parti del mondo, noi bambinifacciamo un appello: Fateci sentire lospirito del Natale e fatecelo vivere se-renamente.

Manù S. 10 anni

I

l Natale è alle porte…ein molti hanno comin-ciato a sfoggiare lucci-

canti ed appariscenti addob-bi natalizi: si vedono per lestrade, nei negozi e già in al-cune case, quando cammi-nando tra i palazzi, ti capitadi alzare la testa e di vederedietro ai vetri dei balconichiusi, luci intermittenti escintillanti. E’ da dire che,senza dubbio, i tradizionaliaddobbi diventano semprepiù inusuali, lasciando spa-zio a quelli modaioli: capitasempre più spesso di vedereorribili alberi viola, blu ebianchi, addirittura alberi aforma di persona, oral’ultima è la pallina con lepaillettes, disponibile inogni colore e sfumatura inbase ai gusti e alle mode delmomento. Negli ultimi annipoi, le persone addobbano ibalconi e le finestre con lucicolorate e intermittenti, ren-ne in carrozza e babbi nataleappesi ai balconi. Alcunepersone sono molto attrattedagli addobbi non tradizio-nali, dicono che sono chic…mah! Gusti a parte, le case sicolorano in un clima parti-colare, un clima di festa conalberi e presepi spettacolarie molti pacchetti colorati, didiverse grandezze e forme.La percentuale di soldi spesiper addobbare, per comprareregali e imbandire tavole èaltissima. Ma, nonostanteciò, a molta gente piace fe-steggiare il Natale in fami-glia vicino l’albero.L’albero, insieme al classicoBabbo Natale, costituisce unoggetto di grande importan-za, anzi a dirla tutta, ne è ilsimbolo. Che bello pensare

all’albero mentre si addobbain famiglia, come se fossel’unico momento dell’annodi pace, di gioia e di allegria,una piccola parentesi chenessuno può rovinare. An-che addobbare la tavola di-venta una vera e propria ar-te. Può essere addobbata inqualunque modo: dei fiori odelle ghirlande come centrotavola, candele, una tovagliaparticolare, un diverso nu-mero di posate (per ogniportata), un diverso numerodi bicchieri rigorosamentecon sottobicchieri, piatti esottopiatti, tovaglioli distoffa decorati diventano ad-dobbi e rallegrano la tavola.La scelta del colore contamolto, perché può definirel’eleganza della situazione e,almeno per la tavola, si do-vrebbero preferire i colorirosso e dorato. La ghirlandaoltre a stare al centro dellatavola, è possibile metterlaanche fuori alla porta: que-sta cosa è molto amata, in-fatti viene usata da quasi tut-to il mondo. Anche se a noialtri modi di addobbare ri-sultano strani, è da dire cheogni paese ha il suo tipo diaddobbo. Ad esempio, inSvezia gli addobbi vengonofatti a mano, in particolarecon la paglia; a New York,per tradizione, mettono unalbero in una piazza alto 22

metri circa. E arrivato pro-prio dagli Stati Uniti, è dimoda negli ultimi anni an-che in Italia un particolareaddobbo: il calendario del-l’avvento. Un simpatico ca-lendario, datato dal primo alventiquattro dicembre chenasconde “dietro” ad ognigiorno un cioccolatino o unacaramella. Si tratta di unmodo divertente che accom-pagna l’attesa dei bambinipiù piccoli fino al giornodella Vigilia. Altro orna-mento che non può mancarein una casa in questo perio-do è la Stella di Natale, unapianta le quali foglie diven-tano, come per sottolinearela magia di questo periodo,indovinate un pò??? Rosse esi dispongono a forma distella! Può essere disposta invarie parti della casa.L’addobbo comunque restaun classico del Natale checrea quell’atmosfera calda,morbida e avvolgente chetrasmette alle persone: Nata-le è soprattutto un momentoper stare insieme alle perso-ne che amiamo. Proprio per-ché ricco di significato, pro-prio perché magico dobbia-mo lasciare che rispetti “latradizione natalizia”: se nonla rispettiamo… che tradi-zione è??!!?!

Giù P. 11 anni

Tradizioni? Scopriamole! Alberi, palline e luci… che allegria!!!La Bottega dei Capitomboli

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DICEMBRE 20101414

War is over, la guerraè finita. Eʼ la fraseche scandisce una

delle canzoni più belle mairealizzate. Si tratta di HappyChristmas, canzone scrittada John Lennon e YokoOno, la sua compagna, neiprimi di ottobre del 1971. Leparole sono semplici, sem-brano davvero degli augurifatti in famiglia, ai bambini,ai cari vicini e, purtroppo,lontani. Si, perché lʼumanitàè una gigantesca famiglia,nella quale si discute, si liti-ga e, talvolta, si uccide. Laguerra a cui Lennon fa riferi-mento è la guerra del Viet-nam. Spesso, a scuola, neparlo con i miei alunni chelaconicamente mi rispondo-no: non ne sappiamo nul-la… Eppure questa guerraterribile che percorse subdo-lamente il mondo per quasiventʼanni, fino al 1975, costò lavita a milioni di persone. Il senti-mento forte di questa canzone èracchiuso in una domanda: co-me possiamo festeggiare tran-quilli il Natale, sapendo che dal-lʼaltra parte del mondo ci sonomilioni di bambini che soffrono lafame, la paura e lʼabbandono?Si, perché il Natale è soprattuttouna festa dedicata ai bambini,giacché si celebra proprio la na-scita di un bambino. John Len-non non era nuovo a discorsi pa-

cifisti. Un altro brano del genere,scritto insieme a Paul Mc Cart-ney e cantato con i Beatles, eraAll you need is love. Ma HappyChristmas possiede una sempli-cità e una forza di persuasionestraordinarie. Un altro brano anti-cipatore è certamente Imagine.Pubblicato anchʼesso nel 1971 ilbrano presenta un testo molto si-gnificativo, che immagina unmondo fatto di uomini cosmopoli-ti, che non hanno più bisogno dilottare uno contro lʼaltro per un

pezzo di terra: Imagine the-reʼs no countries/it isnʼt hardto do/nothing to kill or diefor… (Immagina che nonesistano le nazioni, non èdifficile; niente per cui ucci-dere o morire…). John Len-non pagò queste posizionipolitiche personalmente. Peranni fu spiato dallʼF.B.I. e glifu negata la cittadinanzaamericana pur essendo eglivissuto negli stati Uniti peroltre un decennio.Lʼespressione War is over,era uno slogan usato daigiovani pacifisti americaniche, sempre più numerosi,manifestavano il loro radica-le dissenso alla guerra delVietnam sin dalla fine deglianni ʻ60. Lennon ne coglie lepotenzialità musicali e lo facantare ad un coro di bambi-ni neri, lʼHarlem Community

Choir, che partecipò allʼinci-sione del disco. Il testo dellacanzone è semplice e richiamatutti al buonsenso e alla pace. In-izia con una semplice domanda:So this is Christmas/And whathave you done/Another yearover/And a new one just be-gun… (E così è arrivato il Natale,e tu cosa hai fatto? Un altro an-no se nʼè andato e uno nuovo èappena iniziato). Pio ci fa riflette-re sulle ingiustizie del mondo:And so this is Christmas/ Forweak and for strong/ For rich and

the poor ones/ The world is sowrong (E così è Natale, per i de-boli ed i forti, per i ricchi ed i po-veri, il mondo è così sbagliato).Ma è Natale per le persone dallapelle di ogni colore e tutti hannodiritto ad un pò di pace e felicità.E allora e soltanto ora possiamoaugurare un “Felice Natale” atutti, fermando tutte le guerre ele ingiustizie. John Lennon morìlʼ8 dicembre 1980 ucciso da unosquilibrato. In quella tragica oc-casione la canzone fu ripubblica-ta, come monito allʼumanità. Yo-ko Ono, la sua compagna non sifermò. Continuò a promuovereciò che John aveva detto conforza e convinzione, e che avevapagato amaramente. Il mondonel frattempo ha deluso tanteaspettative di progresso ma lepersone di buona volontà nonpossono fermarsi. Per questomotivo, insieme ai bambini dellaQuinta D della scuola elementa-re “Russolillo” , nellʼambito delprogetto sulla Continuità dellaScuola Media “Falcone”, cante-remo in coro Happy Christmas.Oggi come allora toccherà aibambini ricordare a noi adultiche dobbiamo costruire per loroun mondo migliore. E speriamoche con la semplicità di una can-zone realizzeremo qualcosa diimportante per loro, buon Natalea tutti.

di Angelo Scarlatella

Durante la vita scolastica di ogni studen-te ci sono dei passaggi che non si esa-gera a definire traumatici. Tali difficoltà

si affrontano, ad esempio, quando si lasciaun ordine scolastico per passare ad un altro.Tutti ricordiamo il primo giorno di scuola inPrima Elementare; tanti bambini, le cartellenuove, i primi libri di scuola. Altrettanto av-viene nel passaggio dalle elementari allemedie e dalle medie alle superiori. Ogni voltasi ricomincia, nuovi compagni, nuovi inse-gnanti, un approccio completamente diversocon le singole discipline. Questa discontinui-tà tuttavia dovrebbe essere solo apparentegiacché in nessuno di noi è possibile stabilireun giorno in cui smettiamo di esser piccoli ediventiamo improvvisamente grandi. La ma-turazione della personalità e i processi for-mativi che la scandiscono sono una conqui-sta quotidiana, graduale, lenta e difficile chenon dovrebbe procedere per salti, come pur-troppo inevitabilmente avviene. Per rispon-dere a queste istanze formative la scuolamedia “Giovanni Falcone” ha pianificato ilProgetto Di Continuità Con la Scuola Secon-daria Di Primo Grado. Lʼobiettivo è, come in-dica il progetto, quello di “individuare un per-corso di accoglienza per gli alunni delle clas-si V” provenienti dalle elementari. Tante voltelʼinsuccesso scolastico può trovare origine

proprio “dallʼansia derivante dallʼinserimentoin una realtà nuova” o dalla difficoltà trovatanellʼapproccio con le nuove discipline. Moltosignificativi sono gli obiettivi educativi rela-zionali del progetto, come: realizzare mo-menti di reciprocità e collaborazione tra do-centi e alunni; prevenire il disagio e il males-sere dati dal passaggio dalle elementari allemedie; operare in un clima di convivenza de-mocratica e pacifica; favorire e promuoverelʼintegrazione degli alunni diversamente abili;attuare lʼincontro tra alunni dei due diversiordini scolastici per promuovere la socializ-zazione. Un altro aspetto delicato della conti-nuità scolastica è passare dai pochi inse-gnanti delle elementari ai tanti insegnantidelle medie. Per questo motivo il progettoprevede due tipi di intervento. Nel primo gliinsegnanti della “Falcone” vanno presso lescuole elementari 8° e 86° Circolo didatticoper svolgere specifiche attività di insegna-mento. Nel secondo gli alunni delle elemen-tari incontrano i ragazzi delle medie per lavo-rare insieme a loro e ai loro professori. Il me-nù dei progetti laboratoriali è molto ricco e hacoinvolto un ampio numero di docenti. Sitratta, infatti, di sei attività differenti proposteagli alunni delle classi V. Si comincia con ilLaboratorio di “Canto Corale” curato dai pro-fessori Gava e Castaldo presso lʼ86° CircoloDidattico e dai professori Ciano e Scarlatellapresso lʼ8° Circolo. Segue il Laboratorio di

Ceramica dei professori La Croce (86° Circo-lo) e Sica (8° Circolo); il Laboratorio Scientifi-co delle professoresse Cirielli, Gargiulo eLeone che lavoreranno sia presso lʼ8° Circo-lo che presso lʼ86°; il laboratorio Le LIM inClasse, dedicato allʼuso delle Lavagne Inte-rattive Multimediali e curato dalle professo-resse Caputo e De Falco presso entrambi iCircoli Didattici; il Laboratorio di Informaticache è tenuto dalla professoressa Cantielloallʼ86° e allʼ8° Circolo; ed infine un Laborato-rio di Attività Motorie. In particolare il Labora-torio di “Canto Corale” prevede alla sua con-clusione una manifestazione canora nataliziadurante la quale gli alunni di entrambi i Cir-coli Didattici presenteranno i brani realizzaticon gli insegnanti della “Falcone”. In tale oc-casione verranno esposti anche i lavori pro-dotti in tutti gli altri laboratori e gli alunni delleterze classi delle medie si cimenteranno nelruolo di Tutor, guidando e coordinando i piùpiccini. La scuola media “Falcone” non ènuova a queste proposte ma questʼanno, an-che grazie allʼincoraggiamento del nuovo Di-rigente Scolastico, il Dott. Prof. Rosario Te-sta, lo sforzo è stato davvero notevole. Sia-mo certi che per i bambini ed i ragazzi delnostro quartiere questʼesperienza sarà moti-vo di crescita didattica e formativa; e segne-rà una tappa importante nel percorso di cia-scuno.

CANTI FLEGREI di Angelo Scarlatella

PianuraIl Corriere di

War is Over

La Scuola Media “Falcone” lavora per la continuità

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M

utui e prestiti più cari per im-prese e famiglie con Basilea 3:il timore che le nuove regole

sul capitale delle banche si traducanoin una stretta sui parametri per la con-cessione del credito ai clienti aleggiada settimane e un test condotto sullebanche popolari italiane mostra che ilrischio potrebbe trasformarsi ben pre-sto in realtà se non saranno adottatecontromisure adeguate. Una simulazio-ne effettuata dal comitato scientificodell’Istituto centrale delle Banche Po-polari Italiane (Icbpi) e presentata neigiorni scorsi a Milano mostra l’impatto potenzialesul credito nel caso in cui i nuovi requisiti di Basilea3 fossero applicati alle banche in modo istantaneo esimultaneo, mantenendo costanti le altre principalivariabili: la rischiosità degli attivi, la struttura deicosti, il grado di concorrenza sui mercati e la fiscali-tà. Un esercizio svolto su dati al 31 dicembre 2009di un campione significativo di banche popolari chetiene conto di diverse ipotesi sia sui requisiti patri-moniali imposti da Basilea 3 (livello minimo di “co-re Tier I” al 7%, 9% o 11%), sia sulle differenti so-glie di remunerazione dei soci (3%, 5% o 7% in ter-mini di Roe) per giungere a conclusioni piuttosto si-gnificative per i clienti. Il costo per la concessionedi un mutuo ipotecario tipo per una famiglia (20 an-ni) aumenterebbe in media di circa lo 0,50%, men-tre un mutuo chirografario a 10 anni erogato aun’impresa di media rischiosità subirebbe un rinca-ro medio dello 0,66%. In altre parole, lo spread ap-plicato dalle banche ai tassi di partenza (IRS o Euri-bor) di un mutuo ipotecario potrebbe aumentare del25-30% rispetto agli attuali valori medi (1,5-2%) eprovocare, in definitiva, un aumento medio mensiledelle rate attorno al 4-5%. Il meccanismo di trasmis-sione è in sé semplice: l’adeguamento a Basilea 3impone nuovi costi che vanno a decurtare i marginidi interesse delle banche. Queste, in assenza di uneffetto concorrenza, trasferiscono a loro volta glioneri sui clienti in modo da ripristinare la redditivitàoriginaria. Interrompere il ciclo vizioso a danno deiclienti è però ancora possibile: il test è una sorta diipotesi di scenario peggiore, dato che le modalità diintroduzione e applicazione delle nuove norme (sul-le quali ancora si discute) non saranno certo istanta-nee, ma graduali e non simultanee: la piena applica-

zione delle norme è prevista peril 2018. Un ruolo fondamentale,inoltre, va alle istituzioni checontrollano e regolano le ban-che; se si vogliono creare le con-dizioni per mantenere un sentie-ro di equilibrio tra tutela dellastabilità, remunerazione dei socied efficienza nell’erogazione deiservizi è auspicabile che la Ban-ca d’Italia utilizzi al massimo igradi di flessibilità a lei concessiper adeguare Basilea 3 al nostro

sistema bancario ed evitare svantaggi competitivi.Inoltre occorre anche un potenziamento della fun-zione di vigilanza, in modo da evitare chel’eccessiva ricerca della profittabilità porti singolebanche a scelte che deteriorino la qualità dell’attivoo che penalizzino prezzi e qualità dei servizi, unamaggior tutela della concorrenza sui mercati e undisegno di politiche fiscali che non penalizzi la no-stra industria bancaria soprattutto nel confronto in-ternazionale.

Dott. Roberto Musella

Finanzia Facile

PianuraDICEMBRE 20101515 Il Corriere di

Mutui più salati con Basilea 3?

S

coppia anche in quel diPianura il caso delle truf-fe ai danni degli “ignari”

consumatori perpetrati questavolta dai gestori dell’aziendache somministra l’energia elet-trica. Bollette gonfiate, firmefalse e talvolta contratti mai ri-chiesti né personalmente fir-mati, questi “gli estremi” perprendere coscienza e/o cono-scenza dell’avvenuto raggiro.In questi ultimi mesi diversi icittadini giunti allo sportello dell’associazione “Noi Vittimedel Consumo” a lamentare diessersi visti recapitare, per ilconsumo di energia elettrica,fatture “gonfiate”, con importidi gran lunga superiori a quelliprecedentemente pagati, mache dopo opportune indaginihanno appurato fondati su con-tratti mai richiesti, realizzati da“truffaldini” avvalendosi difirme palesemente false. Il ca-so più diffuso ed emblematico

sarebbe il passaggio da ENELDISTRIBUZIONE ad ENELENERGIA, quest’ultima fa-cendo leva sulla simile deno-minazione e sfruttando “la dis-trazione” degli utenti, chespesso non notano delle diffe-renze impercettibili di colore(scritta in blu anziché nera) nellogo, il più delle volte, fa cre-dere che si tratti di un’unicaazienda, che stia fornendosemplicemente tariffe più con-venienti. In realtà la truffa av-verrebbe ad opera di alcuniprocacciatori senza scrupoli,incaricati dalla stessa societàelettrica (ENEL ENERGIA),che si aggirano presso le abita-zioni o contattando telefonica-mente gli utenti, non propo-nendo esplicitamente il pas-saggio al nuovo fornitore, masponsorizzando dei tagli nellebollette o tariffe più vantaggio-se. Così il cittadino (spesso an-ziano), ignaro del tentativo di

truffa, immaginando che sitratti della “tradizionale” so-cietà ENEL, fornisce il propriocodice cliente e...la truffa è fat-ta. Poi arriva l’amara sorpresa,l’utente si vede fatturare unasomma triplicata e così oltre il danno la beffa: l“raggirato” consumatore pertornare ad essere cliente della“vecchia” ENEL DISTRIBU-ZIONE dovrà pagare anche lespese per la riattivazione delservizio. Attenti allora! Seavete il sentore di essere cadutianche voi in questa trappola ri-volgetevi all’associazione“Noi Vittime del Consumo”(via Ruggiero il Normanno 16,tel.-fax 081/5887847), che giàsta assistendo numerosi utenti,attivando procedure ammini-strative e legali per tutelare i cittadini vittime di simili rag-giri.

Rosa Caputo

Le più comuni truffe ai danni degli utenti

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DICEMBRE 20101616

di Alessandro Etzi

Già sono iniziati i primi cam-pionati per gli atleti dellaScuola Calcio Campanile,

e lʼoccasione è giusta per chiede-re allo staff tecnico come si fa afar crescere nei ragazzi la vogliadi giocare a calcio e di impegnar-si fino a diventare atleti di grandelivello. “Io mi occupo delle cate-gorie dei più piccoli” inizia il tecni-co Luca Varchetta, “quelle chevanno dai cinque agli otto anninon compiuti. In questa età ciconcentriamo soprattutto sullʼa-spetto ludico dello sport, per nonannoiare i ragazzi. Il calcio per lo-ro è soprattutto quello visto in te-levisione o nei videogiochi, manella realtà bisogna farli esercita-

re, sempre sotto forma di giochidi gruppo o da singoli, con il pal-lone. Con i piedi o con le mani èuguale, non è questa lʼetà giustaper fissare i ruoli, le tattiche e latecnica. Inoltre non bisogna maisottovalutare lʼaspetto educativoe formativo, noi seguiamo le indi-cazioni della società in merito, esiamo molto attenti al rispetto incampo, alla necessità di socializ-zazione”. Con il capo istruttoreVincenzo Aielli invece abbiamofatto il punto della situazione de-gli attuali atleti: “Questʼanno ab-biamo due squadre veramenteforti, i Giovanissimi ed i Miniallie-vi, che sono state inserite in duegironi di ferro, ma siamo sicuriche i nostri ragazzi sapranno direla loro. Gli Allievi invece partono

un poʼ più in ritardo, ma hanno unottimo tecnico, Pinto, che li faràcrescere enormemente. I ragazzinati nel ʼ98, ʼ99 e 2000 sono, se-condo la mia opinione, già vera-mente bravi e ci garantiscono unfuturo di successi. Diversi atletigià sono seguiti da osservatori etalent scout, potevano già partireed approdare ad altre società maabbiamo preferito dargli un altroanno di tempo per farli maturare,negli ultimi anni il Presidente Pi-rone ha investito moltissimo nellestrutture e nello staff tecnico, equindi non abbiamo sentito la ne-cessità di farli partire prima delladefinitiva crescita tecnica, unamaturazione che possono affron-tare qui da noi”. Con il PresidentePirone invece abbiamo parlato

proprio di questi passi avanti nel-la preparazione affrontati dallaCampanile: “il mondo dello sportè enormemente cambiato, ormaiha ben poco di dilettantistico, nonsi lascia più nulla la caso nemme-no nelle società giovanili. Anchenoi abbiamo attraversato questicambiamenti ed abbiamo decisodi investire per migliorare le strut-ture a nostra disposizione, perimplementare e diversificare lostaff tecnico con tecnici specificiper ruoli, preparatori e dietologi.Possiamo dire di essere sicura-mente allʼavanguardia ed un pun-to di riferimento stabile per gli at-leti ”

Campanile, la parola ai tecniciCome crescono i giovani talenti

PianuraIl Corriere di

di Alessandro Etzi

L

a Boys Pianurese fa la terza incomo-da tra Casavatore e Rione Terra, an-che se con qualche distrazione, e

qualche torto arbitrale, in meno potrebbeoccupare tranquillamente la prima posizio-ne in classifica. La squadra allenata da mi-ster Saggiomo, dopo un perfetto avvio dicampionato, si è disunita perdendo per 3-2un match che la vedeva ampiamente favo-rita, contro gli ischitani del Nizzola, fanali-no di coda ma purtroppo ampiamente fa-

voriti dall’arbitro. Di sapore meno amarola sconfitta contro la capolista Casavatore,una partita persa per 1-0 ma giocata allapari. “Purtroppo il calendario adesso ci ve-drà impegnati contro squadre piuttostoostiche” commenta il dirigente Peppe To-taro, “non siamo riusciti a capitalizzare almassimo nelle partite già disputate e do-vremo dare il massimo contro il Capua, ilTeverola e Grazzanise. Rimanere attaccatial duo di testa sarà fondamentale e dovre-mo fare il massimo dei punti a nostra dis-posizione, anche se non sarà facile”

I

nizia come meglionon poteval’avventura delle ra-

gazze della Russo II,che la scorsa stagionehanno conquistato lapromozione vincendo ilcampionato di SecondaDivisione e sembra pro-prio che il meglio debbaancora venire! Con unostraordinario inizio dicampionato la squadrapianurese ha battutoOrion, Black Lions,Wolley-World e l’Ischia,proprio le quattro squa-dre che sulla carta sicontenderanno il titolodi Campione a fine anno(Russo II permettendo)e occupano il primo po-sto in classifica a 5 pun-

ti di distanza dalla se-conda. Un ottimo dis-tacco, se si pensa che lasquadra del presidenteMammalella è al suoprimo anno in 1^ Divi-sione e che gli obiettiviad inizio anno non era-no certo quelli di una(adesso più probabile)vittoria del campionato.I ragazzi di mister Tero-riero invece sono ancorain fase di rifinitura, do-po aver vinto quasi tuttele amichevoli finoragiocate, nonostante i nu-merosi infortuni chestanno colpendo lasquadra, ma i ragazzi ri-escono a scherzarci sucon la solita ironia che licontraddistingue. Per

quanto riguarda l’OpenFemminile, il campiona-to comincerà in quel diScampia, anche le ra-gazze sono reduci da undignitoso precampiona-to e sono pronte ad af-frontare le sfide che sipresenteranno in questalunga stagione. Unagrande iniziativa sulpiano sociale che la so-cietà ha intrapreso èquella di aprire i primiturni a quei ragazzi che,per difficoltà economi-che di vario tipo, non ri-uscivano a sostenere lequote mensili e cheadesso (chi con tarifferidotte, chi gratis) pos-sono anche loro divertir-si insieme a tutti i ragaz-

zi e ragazze che già ri-empivano il complessoPalasciano. Ma non ècerto questa l’unica ini-ziativa degna di notadella Russo II, che hainiziato l’attività di re-cupero di diverse atleteveterane che nonostantei loro trascorsi in cam-pionati professionistici el’immensa voglia di vol-ley che dimostrano adogni allenamento, nonriuscivano a trovare uncomplesso che le ospi-tasse ma adesso, grazieanche all’intervento diMario Nappi, possonocontinuare a divertirsipraticando la loro attivi-tà sportiva preferita.

Salvatore Cuomo

La squadra di Saggiomo insegue

Boys Pianurese, terzo posto e qualche distrazione di troppo

Russo II, una partenza fantasticaLa “Cenerentola” batte tutte le pretendenti al titolo D1

Volley

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Progetto Basket Flegreo sfiora l’impresaDICEMBRE 20101717

C

i hanno cre-duto all’im-presa i ragaz-

zi del consorzioProgetto BasketFlegreo, che fino al-l’inizio dell’ultimoquarto erano incol-lati alla più quotataPepsi Caserta, squa-

dra che vanta un’ot-tima reputazione incampo regionale enazionale. Vero èche la squadra diPianura era privadella sua “punta didiamante” sotto ca-nestro, il nazionaleAlessandro Roma-

no, fermo a causa diun infortunio. Re-stano quindi due levittorie in campio-nato nel Girone Hper la squadra di co-ach Cecere e la sod-disfazione del de-butto in C1 di Mar-co Capozzi, giova-

nissima promessa(classe 94) del pano-rama cestistico pia-nurese. Prossima-mente è in calenda-rio il derby casalin-go Under 15 tra ledue compagni con-sorziate PontanoProgetto BasketFlegreo e lo Spor-ting Club Pianuraaltra squadra del no-stro quartiere che haottenuto la sua pri-ma schiacciante vit-toria in quel di Pro-cida, dopo la scon-fitta casalinga con-tro Mugnano. Di-versa la situazionedel Centro BasketPianura di PietroMangiapia, che inserie C2 è ferma a 2

punti, ottenuti nel-l’unica vittoria delgirone di andatacontro Meomartinimentre l’Under 17Eccellenza è al mo-mento ancora a sec-co di vittorie. Un inbocca al lupo va adentrambe le societàin vista di una possi-bile risalita in clas-sifica ma che, al dilà dei risultati, vedeun basket in crescitacon le leve dei duepresidenti Palmerse Di Fusco, che la-sciano ben sperareper il futuro di que-sto meravigliososport a Pianura e perla sua sana gioven-tù.

Salvatore Cuomo

PianuraIl Corriere di

L’Under 17 Eccellenza tiene testa a Caserta, ma senza Romano crolla nel finale

di Alessandro Etzi

È

immediatamente a ridossodelle prime in classifica ilReal Napoli Futsal, che ha

conquistato due vittorie negli ul-timi due match disputati novem-bre, subendo una sola sconfittacontro un avversario ostico comelo Scafati Santa Maria, attual-mente secondo in classifica. Lacompagine allenata da mister DiCostanzo ha dominato senzamezzi termini il Torre Maglianoin casa nell’ultima partita dispu-tata. Allo Sporting Planet di Cer-cola la squadra partenopea è sce-sa in campo con il lutto al brac-cio per ricordare la scomparsadella madre del giocatore Gior-

gio Feo, autore di una rete comeIribarne, rientrante da un infortu-nio che l’ha tenuto ai margini delcampo per due settimane, Ben-der, alla prima marcatura stagio-nale, e Bruno. Gli ospiti hannosprecato un tiro libero concessodall’arbitro ma alla fine recrimi-nano per un goal non assegnatoche avrebbe unicamente ridottola delusione. I partenopei hannopoi, nel secondo match di no-vembre, regolato fuori casa il Pi-no Di Matteo per 2-4, mentrehanno subito una sconfitta di mi-sura contro lo Scafati Santa Ma-ria, per 2-1. Un risultato che vastretto ai partenopei, attualmentea sei punti dal Loreto Aprutino ea tre punti dallo stesso Scafati.

La squadra di mister Di Costan-zo ha salutato due giocatori, Ra-finha e Bucciero: il primo è pas-sato in Serie A2 al Renault Gra-gnano, mentre Bucciero vestiràla maglia della Traiconet in SerieC per difficoltà a coniugarel’impegno sportivo e quello la-vorativo. Ogni sabato RadioMarte Stereo, nella trasmissioneI Love Napoli, dedicherà ampiospazio al Real Napoli Futsal. Sa-bato 20 novembre è toccato alPresidente Pietro Foderini divi-dere il microfono con il condut-tore Gigio Rosa. Seguire il RealNapoli Futsal diventa ancora piùsemplice.

Il Real Napoli Futsal vola in classifica

La formazione Under 15

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DICEMBRE 20101818

G

randi risultati per la giova-ne Academy Sport, societàpianurese nata da poco ma

con le idee ben chiare su quelloche, a quanto pare, sarà un futuroroseo e ricco di soddisfazioni. Alcampionato nazionale di Pesaro“Ginnastica in Festa”, le ragazzineguidate dall’insegnante AntonellaCastellano hanno brillato ottenen-do due medaglie di bronzo conGiulia Sorrentino (13 anni) nelladisciplina Corpo libero e con Si-mona Ventresino (15 anni) al Mini-

trampolino, mentre al Volteggioc’è stata l’affermazione dell’enfantprodige Fabiana Bavarella, che asoli 10 anni ha conquistato la pri-ma medaglia d’oro. Risultati eccel-lenti, soprattutto vista l’età delle at-lete che, di questo passo, possonotenere alto il nome di Pianura erappresentare l’intera Campania incompetizioni importanti comequelle delle discipline citate, datoche l’Academy è stata l’unica so-cietà campana a conquistare titoliindividuali agli ultimi campionati.

Scontati e giustificati i festeggia-menti tenuti poche settimane fa,con tanto di biglietto personale difelicitazioni da parte del Presidentecampano Fgi, ma la squadra è giàal lavoro dopo il grande aumentodi iscrizioni di settembre dovuto aisuccessi ottenuti in ambito nazio-nale, che la società spera di confer-mare ai prossimi campionati di Pe-saro.

Salvatore Cuomo

L’

Associazione Progetto Pianura ha ripre-so i corsi sportivi destinati ai ragazzidai 6 ai 15 anni per rilanciare il valore

dello sport nel nostro quartiere. Corsi di basket,mini basket e calcetto con la soli-ta professionalità dettata dallapresenza di allenatori federali edocenti di educazione motoriasono le indicazioni del nuovoprogramma stagionale 2010-2011. Il campi di allenamentosono dislocati sul quartiere contre palestre al coperto nelle scuo-le della Russo I e della sede Pa-lasciano e presso il Centro spor-tivo Polifunzionale di Soccavo.Si registra il solito entusiasmonei nuovi atleti che devono pre-ferire lo sport sano alla staticitàdel rapporto con il computer.Nelle parole degli allenatori, Vit-torio Ariante, Peppe Vallone,Luca Pastore, Andrea Falco, sicoglie la volontà di “staccare” iragazzi dalla vita casalinga ga-rantendo un ambiente sano dove

il confronto con i coetanei mette in gioco i valoridella lealtà, del rispetto dell’avversario e del sa-crificio per la squadra. I ragazzi, in questa fasciadi età, spesso privilegiano un atteggiamento egoi-

stico con le conseguenti chiusure nelle relazionicon gli altri pari. Anche gli adulti, sempre più so-vente, si trovano a vivere la difficoltà di capire edinterpretare il comportamento dei giovani che,talvolta, fanno prevalere la reazione violenta ol’apatia completa nel rapporto sociale. Il primosegnale viene colto nelle scuole dove il fenomenodel bullismo sta crescendo con le inevitabili ri-percussioni sulla vita scolastica ma anche scoio-

familiare. Lo sport, dunque, si po-ne come un argine ed un efficacecura contro un fenomeno che con-diziona i rapporti e le relazioni delnostro tempo. La stessa SocietàProgetto Pianura si è consorziatacon Lo Sporting Club Pianura eCrescere Insieme dei professoriPaolo Di Fusco e Salvatore Orlan-do condividendo risorse e motiva-zioni che hanno regalato grandisoddisfazioni come il titolo regio-nale vinto per due anni consecutivie diversi allievi inseriti nel circuitonazionale. Per il calcio a 5 si stadefinendo un nuovo legame con ilFiorito Football Club col misterAlfio Grasso per disputare le garein esterno dove i piccoli talenti po-tranno avere un’occasione per cre-scere calcisticamente.

Salvatore Cuomo

di Alessandro Etzi

P

roseguono a gonfie velegli allenamenti dei gio-catori dell’Atletico Pia-

nura, con gli Esordienti chegià sono scesi in campo e pre-sto saranno seguiti dai Pulcini2000-2001. “Abbiamo orga-nizzato un torneo riservato allacategoria dei Piccoli Amici” cispiega il tecnico VincenzoMarigliano” insieme ad altresocietà, tra cui Pasquale Fog-gia, Olimpic Flegrea, FioritoSoccer, Arenoso Soccer e Da-miano Promotion. La domeni-ca i ragazzi giocheranno e sieserciteranno insieme ai loro

coetanei al campo Santiago.Siamo stati ospiti della tra-smissione televisiva GoalShow, presentata da Walter DiMaggio e con Ciccio Grazianie Andrea Agostinelli, che pre-sto saranno nostri ospiti alCampo Maracanà dove terran-no una lezione di calcio per inostri allievi. Il dirigente An-tonio Maraffini invece ci ag-giorna sulle novità societarie:“Un altro sponsor, la PetronasMetalli, ha deciso di sostener-ci, mentre noi abbiamo deciso,per cementare il rapporto tra iragazzini ed i genitori, di orga-nizzare mensilmente una ri-unione con lo staff per affron-

tare i problemi emersi, sia daparte di singoli atleti che dalgruppo, anche extra-calcistici.Siamo dell’idea che occorre unmomento di riflessione da af-frontare insieme, per rafforza-re il rapporto che si è creato eper renderci molto più di unascuola calcio o un ritrovo diamici. Inoltre, sempre in que-st’ottica, siamo anche organiz-zando un torneo riservato an-che ai padri dei nostri allievi,che così potranno, oltre a di-vertirsi, comprendere megliole difficoltà che possono vive-re i loro figli sul campo ed aiu-tarli a migliorare con sereni-tà”.

Un oro e due bronzi per la pianurese Academy Sport Center a Pesaro

Riparte lo sport per i giovani

L’Atletico Pianura continua a crescereIniziata la stagione agonistica

Piccole stelle crescono nell’universo ginnico

Il Corriere diPianura

Nella foto: la medaglia dʼoro Fabiana Bavarella

La squadra di Calcio a 5 dellʼassociazione Progetto Pianura

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