TT INFN Paolo Valente 5 giugno 2013

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Paolo Valente Il Trasferimento Tecnologico visto dal rappresentante dei ricercatori (Come ci sono capitato qui?)

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Paolo Valente

Il Trasferimento Tecnologico visto dal rappresentante dei

ricercatori(Come ci sono capitato qui?)

Paolo Valente

TT e rappresentanza: che c’entrano? (1)

• Per partire da molto lontano, gli Enti di ricerca, così come l’Università, sono caratterizzati da due semplici elementi:– La libertà di ricerca e di insegnamento– L’auto-governo(Ok, questo secondo i princìpi dettati dalla Costituzione Italiana, dalla Carta Europea dei Ricercatori, ecc. e purtroppo non sempre tali princìpi sono stati tradotti in norme coerenti…)

• In effetti l’INFN:– Gestiste il suo bilancio in modo ragionevolmente autonomo (in

effetti, questa condizione è nettamente cambiata negli ultimissi anni a causa della crescente quota di budget vincolato: ai progetti “bandiera”, premiali, infrastrutture europee, ecc.)

– E’ sostanzialmente governato dai membri della sua comunità scientifica (con un controllo ministeriale abbastanza rigido, attraverso – come detto –l’attribuzione di risorse (non solo finanziarie, si pensi alla politica del personale largamente determinata dalle norme della Funzione Pubblica)

Paolo Valente

TT e rappresentanza: che c’entrano? (2)

• Pur essendo governato da un Consiglio Direttivo formato da membri della comunità (designati sostanzialmente per cooptazione), l’INFN si è – da molto presto nella sua storia – dotato di organismi di rappresentanza diretta:– A livello nazionale, con due membri del CD eletti da tutto il

personale dipendente e con incarico di ricerca– A livello locale, attraverso i Consigli di struttura– A livello scientifico, attraverso gli organi più “speciali” del

nostro Ente, ovvero le Commissioni Scientifiche Nazionali

Per questa sua peculiare organizzazione, un elemento fondamentale nella vita dell’Ente è quindi quello che si può chiamare consensus decision making

Paolo Valente

TT e rappresentanza: che c’entrano? (3)

• Non sta a me sottolineare i molteplici aspetti che vengono intersecati: valutazione, fondi esterni, collaborazioni con imprese, spin-off e start-up, ricadute e bilancio sociale, comunicazione e reputazione dell’Ente, ecc.

• Possiamo dare per assodato il dato che il TT è – e sempre più sarà – un elemento importante, anzi, strategico, per lo sviluppo e il futuro di un’istituzione scientifica di livello internazionale come la nostra

Il punto è allora come si inquadra il TT nel panorama delle attività dell’Ente. E questo punto va articolato su una serie di questioni, che hanno tutte a che fare con l’organizzazione dell’INFN, con il suo funzionamento e, in ultima analisi, anche con i suoi peculiari meccanismi di democrazia e di rappresentanza.

Paolo ValenteTT: le principali questioni

Le questioni che sono sul tavolo – a mio parere – in materia di TT, sono principalmente:• In merito alla definizione degli obiettivi del TT:

1. Come si inquadrano gli obiettivi per il TT con la mission e con il complesso delle attività e obiettivi che l’Ente si pone?2. Quale contributo, e con che strumenti, può offrire la comunità alla definizione di tali obiettivi?

• In merito al conseguimento degli obiettivi e alla risorse necessarie:3. Il numero di ricercatori e tecnologi è congruo con gli obiettivi dell’Ente?4. Quali azioni andrebbero concretamente intraprese per incentivare le attività di TT?

• In merito ai risultati e alla valutazione:5. Cosa significa, per un ricercatore, impegnare una frazione rilevante del suo tempo per attività di TT?6. Come viene/andrebbe valutato l’impegno nelle attività di TT?

Il ruolo dei referenti del TT nell’organizzazione generale dell’INFN

Paolo Valente

1. Come si inquadrano gli obiettivi per il TT con la mission e con il complesso delle attività e obiettivi che l’Ente si

pone?

Protezione di risultati della ricerca

• Brevettazione

Collaborazione con le imprese su specifici contenuti innovativi

• Contratti di ricerca

Incubatore di impresa

• Spin-off e start-up

Le direttrici lungo le quali si muove il TT sono essenzialmente tre, e esse si collocano in momenti diversi del “ciclo” dell’innovazione, dalla “scoperta” scientifica all’implementazione di una nuova tecnologia

Fondi pubblici

Fondi privati

Ricerca

Pubblicazione

Brevetto

Collaborazione

industriale

Incubatore di impresa

Innovazione Spin-off

Profitti

La tentazione di chiudersi nel ciclo ristretto della ricerca “pura”

Paolo Valente

TT e mission dell’INFN

• Come detto, non sta a me elencare i numerosi buoni motivi per cui un ente pubblico di ricerca (e il cui focus è sulla ricerca fondamentale) possa, anzi debba avere il TT nella sua mission

• Questo dovrebbe in realtà non essere argomento di discussione in quanto già previsto e “consacrato” dalle norme che regolano l’Ente, a partire dal suo Statuto

Paolo Valente

2. Quale contributo, e con che strumenti, può offrire la comunità alla

definizione di tali obiettivi?

Paolo Valente

3. Il numero di ricercatori e tecnologi è congruo con gli obiettivi dell’Ente?

• La domanda può essere riformulata anche in altri termini:– Stante la libertà di ricerca e l’autonomia

dei ricercatori e tecnologi, come sono distribuite le risorse umane sulle varie attività e sui vari aspetti della mission dell’Ente?

– Esiste un problema di carenza di risorse umane che si dedicano al TT?

Paolo Valente

4. Quali azioni andrebbero concretamente intraprese per incentivare le attività di TT?

Paolo Valente

5. Cosa significa, per un ricercatore, impegnare una frazione rilevante del

suo tempo per attività di TT?

• Interazione tra ricerca applicata, fondi esterni, TT e i temi del reclutamento

• Formazione, tempo determinato, accesso a tempo indeterminato, out-placement

• Crescita e valorizzazione professionale

• Sviluppo della carriera

Formazione

Tempo determina

to

Tempo indeterminato

Sviluppo professionale

Carriera

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6. Come viene/andrebbe valutato l’impegno nelle attività di TT?

Paolo Valente

Il ruolo dei referenti del TT nell’organizzazione generale dell’INFN

Centro

Struttureterritoriali

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Cosa possono fare i rappresentanti del personale?

• Il ruolo dei rappresentanti (e in particolare di quelli in CD) è quello di: – Aumentare il flusso di comunicazione, soprattutto quello

verticale (tra management e personale)– Aumentare il tasso di partecipazione della comunità ai

processi decisionali– Contribuire al miglioramento dell’organizzazione e delle

pratiche– Svolgere un ruolo di raccordo tra le varie componenti

Paolo ValenteCondividere le idee• Utilizzare ogni strumento a nostra

disposizione per migliorare la circolazione delle idee

• Creare un clima di condivisione• Migliorare i flussi sia orizzontali che

verticali (bottom-up e top-down)

Management

Rappresentanti nazionaliCTT

Referenti della

formazione

Community dei rappresentanti

Referenti del TT

Spokes dei fondi

esterni

Commissioni scientifiche

Consigli di strutturaAltri attori…

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Migliorare le condizioni di lavoro

• Quello che è un problema per tutti coloro che operano nella ricerca (non solo per i ricercatori e i tecnologi) – ovvero il sovraccarico e le lentezze burocratiche – può diventare esiziale quando si tratta di fondi esterni e trasferimento tecnologico

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