TRIBUNALE DI MILANO RITO COLLEGIALE SEZIONE I … - unipol 3.06.10.pdf · Deposizione Teste...
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TRIBUNALE DI MILANORITO COLLEGIALE SEZIONE I PENALE
DOTT.SSA ICHINO PresidenteDOTT.SSA BERTOJA Giudice a latereDOTT.SSA RIZZARDI Giudice a latere
VERBALE DI UDIENZA REDATTO DA FONOREGISTRAZIONE
PAGINE VERBALE: n. 133
PROCEDIMENTO PENALE N. 14037/09 R.G.
A CARICO DI: BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20
UDIENZA DEL 03/06/2010
MI0005 Aula 1^ Penale
Esito: RINVIO AL 11.06.2010___________________________________________________________________________
Caratteri: 162573
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 202
INDICE ANALITICO PROGRESSIVO
Questioni preliminari............................................................................................................... 5Deposizione Teste GROHMANN ADRIANA...................................................................... 12
Esame Pubblico Ministero ....................................................................................... 12Deposizione Teste SOTIS NELDA........................................................................................ 13
Esame Pubblico Ministero ....................................................................................... 13Deposizione Teste PROVIDENTI SALVATORE................................................................. 16
Esame Pubblico Ministero........................................................................................ 16Controesame Parte Civile, Avv.ssa Spedicati........................................................... 25Controesame Difesa, Avv. Iannacone ...................................................................... 27Controesame Difesa, Avv. Sirotti............................................................................. 28Controesame Difesa, Avv. Sommella....................................................................... 29
Incombenze varie................................................................................................................... 32Deposizione Teste CARDIA LAMBERTO........................................................................... 34
Esame Pubblico Ministero ....................................................................................... 34Controesame Difesa, Avv. Borgogno....................................................................... 91
Esame TESTE MINOTTI EMANUELE................................................................................ 99Esame Pubblico Ministero ....................................................................................... 99Esame Difesa, Avv. Dedola.................................................................................... 126Controesame Difesa, Avv. Feno............................................................................. 130Controesame Difesa, Avv.ssa Severino.................................................................. 130
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TRIBUNALE DI MILANO - RITO COLLEGIALE SEZIONE I PENALEMI0005 Aula 1^ Penale
Procedimento penale n. 14037/09 Udienza del 03/06/2010
DOTT.SSA ICHINO PresidenteDOTT.SSA BERTOJA Giudice a latereDOTT.SSA RIZZARDI Giudice a latere
DOTT. ORSI DOTT. RUTA Pubblico Ministero
DOTT.SSA D'AMICO GIANNA Ass. d'UdienzaSig.ra Quadraccia Ornella Ausiliario tecnico
PROCEDIMENTO A CARICO DI – BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO+ 20 -
Alle ore 9.31 si apre il verbale
Si dà atto che sono altresì presenti in aula:
- I Pubblici Ministeri Dott. Orsi e Dott. Ruta
- I Difensori dell'Imputato Berneschi Giovanni contumace,
Avv.ssa Garaventa e Avv. Sommella
- Il Difensore dell'Imputato Bonsignore Vito contumace, Avv.
Sommella in sostituzione
- Il Difensore dell'Imputato Caltagirone Francesco contumace,
Avv.ssa Severino
- Il Difensore dell'Imputato Cimbri Carlo contumace, Avv.
Costabile
- Il Difensore dell'Imputato Consorte Giovanni assente, Avv.
Dedola
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- Il Difensore dell'Imputato Coppola Danilo contumace, Avv. De
Matteis
- Il Difensore dell'Imputato De Nicolais Filippo contumace,
Avv. Iannacone
- Il Difensore dell'Imputato Gil-Alberdi Rafael contumace,
Avv. Isolabella
- Il Difensore degli Imputati Fazio Antonio contumace, Frasca
Francesco assente, Avv. Borgogno
- I Difensori dell'Imputato Gnutti Emilio contumace, Avv.ssa
Crespi e Avv. Milani in sostituzione
- Il Difensore dell'Imputato Grazioli Giulio contumace,
Avv.ssa De Sanna in sostituzione
- I Difensori degli Imputati Gronchi Divo e Zonin Giovanni
contumaci, Avv. Diodà e Avv. Ambrosetti
- Il Difensore degli Imputati Leoni Guido e Statuto Giuseppe
contumaci, Avv. Biancolella
- Il Difensore degli Imputati Lonati Ettore e Lonati Tiberio
contumaci, Avv. Ravaglia
- Il Difensore dell'Imputato Ricucci Stefano contumace,
Avv.ssa Furlan (?) in sostituzione
- Il Difensore dell'Imputato Sacchetti Ivano contumace, Avv.
Dedola
- Il Difensore dell'Imputato Stefanini Pierluigi contumace,
Avv. Baccaredda Boy
- Il Difensore di Unipol Gruppo Finanziario e Coop Adriatica,
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Avv. Sirotti
- Il Difensore di Carige Spa, Avv. Sommella
- Il Difensore Banca Popolare di Vicenza, Avv. De Sanna
- Il Difensore Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Avv.ssa
Ghetti
- Il Difensore di Hopa Spa, Avv. Costabile
- Il difensore di Deutsche Bank, Avv. Severino
- Il Difensore di Consob, Avv.ssa Spedicati
- Il Difensore di Banca Popolare di Vicenza, Avv. De Sanna
Questioni preliminari
PRESIDENTE – Innanzitutto ho saputo che Roma intende avvalersi
della facoltà di non rispondere.
P.M. DOTT. ORSI – Sì, è quello che mi è stato anticipato dal
suo avvocato.
PRESIDENTE – A questo punto, noi avevamo dedicato la mezza
udienza del 10 giugno, se le Parti sono d'accordo, si può
autorizzare, diciamo così, Roma a inviare, possiamo
ritenere valida una sua dichiarazione, oppure il Pubblico
Ministero vuole che venga qui a dichiararlo?
P.M. DOTT. ORSI – Ma per dire la verità, era in forma
dubitativa che il difensore di Stefano Roma mi anticipava
la possibilità che Roma non venisse, poi io una
comunicazione ufficiale non ce l'ho. È sorprendente
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perché aveva dato la sua disponibilità, tant'è che
avevamo bloccato una mezza giornata.
PRESIDENTE – Pubblico Ministero, io, forse per non perdere una
mezza giornata, la pregherei di contattare la difesa,
sentire, qualora intendesse avvalersi della facoltà di
non rispondere, le Parti son d'accordo per una
dichiarazione?
DIFESA – Sì.
P.M. DOTT. ORSI – Va bene.
PRESIDENTE – Però la prossima udienza il 10 il problema è che
non c'è nessun altro teste e dobbiamo decidere oggi se
citare qualcun altro.
P.M. DOTT. ORSI – Non so se possiamo anticipare uno dei due
che sono fissati l'11 che sono Toragño e Salini.
PRESIDENTE – Scusate, siccome la prossima udienza del 10 sia
che riempiamo l'udienza in altro modo, sia che non la
riempiamo, mi sembra assurdo far venire avvocati che
vengono da fuori Milano solo per prendere atto di una
eventuale dichiarazione. Quindi io pregherei uno dei
pubblici ministeri adesso, oggi nell'udienza, prima della
fine dell'udienza di attivarsi per parlare col difensore
e chiedergli di inviare oggi stesso, per piacere, una
comunicazioni se non già dell'imputato di reato connesso,
quantomeno del difensore che ci preannuncia che
l'imputato connesso Roma si avvarrà della facoltà di non
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rispondere. In questo modo, Pubblico Ministero, se noi
già sappiamo stamattina o nel primo pomeriggio sappiamo
anche se non formalmente quella di Roma, ma che il
difensore manda in Cancelleria due righe, possiamo
occupare l'udienza nel caso non riuscissimo a terminare i
testi di oggi o eliminarla del tutto eventualmente, ma
non far venire inutilmente gli avvocati.
P.M. DOTT. ORSI – Sì, è ragionevolissimo, Presidente.
AVV. BORGOGNO – Presidente, prima di sentire i testimoni
potrei formulare una richiesta di integrazione
documentale, se lo ritiene in questo momento, oppure
quando preferisce.
PRESIDENTE – Dica.
AVV. BORGOGNO – Dunque, la difesa Fazio e Frasca, io non so se
il Pubblico Ministero ha già depositato agli atti i
verbali del processo Antonveneta di cui aveva chiesto
l'acquisizione, perché mi pare che il Tribunale si fosse
riservato sulla acquisizione definitiva dopo il deposito,
comunque in relazione a questa richiesta dei pubblici
ministeri io volevo far presente che ovviamente il
verbale della prova deve essere acquisito integralmente,
quindi naturalmente la difesa Fazio e Frasca integra la
richiesta del Pubblico Ministero con quella di acquisire
tutti i verbali della deposizione di Boni e di Fiorani
comprese anche le udienze dedicate al controesame...
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aveva chiesto solo Fiorani?
P.M. DOTT. ORSI - La richiesta ha autorizzato solo Fiorani.
Boni è stato indicato come testimone.
AVV. BORGOGNO – Perfetto, solo quelli di Fiorani. Allora da
questo punto di vista io direi che per quanto riguarda i
verbali di Fiorani la difesa di Fazio e Frasca chiede che
la richiesta del Pubblico Ministero venga integrata con
l'acquisizione di tre udienze, in particolare a me
interessa che vengano acquisiti i verbali del 24 febbraio
2010 e del 24 marzo 2010 che sono le udienze che
contengono anche il controesame del dottor Fiorani.
PRESIDENTE – Avvocato, ma lei li ha questi verbali?
AVV. BORGOGNO – Sì, ce li ho qui, casomai ve li metto a
disposizione.
P.M. DOTT. ORSI – (inc.)
PRESIDENTE – Beh, Pubblico Ministero, voi ci avete chiesto
solo tre udienze, non ci avete chiesto queste udienze.
AVV. BORGOGNO – Naturalmente pensiamo che i verbali di prova
debbano riferirsi alla prova in senso...
PRESIDENTE – Ma quando il Pubblico Ministero pensa di poter
avere questi verbali?
P.M. DOTT. ORSI – Alla prossima udienza.
PRESIDENTE – Quindi a questo punto, Avvocato, aspettiamo alla
prossima udienza, li acquisiamo tutti.
BOGOGNO – 24 febbraio e 24 marzo sono già...
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P.M. DOTT. ORSI – Il pubblico ministero ha chiesto il 10
febbraio, 24 febbraio e 24 marzo.
AVV. BORGOGNO – Perfetto, allora siamo d'accordo su questo.
Rispetto a questa richiesta del Pubblico Ministero,
invece, ai sensi dell'articolo 495 secondo comma la
difesa Fazio e Frasca come documenti, a controprova
rispetto a quelli indicati dal Pubblico Ministero, chiede
di acquisire anche il verbale della deposizione del teste
Cardia che è stata acquisita nel processo Antonveneta
nell'udienza del 26 maggio 2010...
PRESIDENTE – Avvocato, quando decideremo sui verbali,
valuteremo anche questa sua richiesta. Oggi no. C'è
controprova su quei verbali, li valuteremo tutti insieme.
AVV. BORGOGNO – Quindi la facciamo prossimamente. Non volevo
essere intempestivo nella mia richiesta. Perché io avevo
capito alla scorsa udienza che sarebbero stati depositati
oggi.
PRESIDENTE – Noi chiediamo al Pubblico Ministero di fare un
deposito tempestivo perché i tempi sono quelli che sono,
certamente le altre difese avranno diritto ad avere un
tempo per verificare, esaminare questi verbali, quelli
che non erano parte in quel processo, quindi se
ritardiamo, poi slitta tutto.
P.M. DOTT. ORSI – Entro la prossima udienza.
PRESIDENTE – Entro la prossima udienza. Va bene.
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Si dà atto che il Pubblico Ministero dichiara che depositerà
entro la prossima udienza del 10 giugno la relazione.
PRESIDENTE – Comunque, signor Pubblico Ministero, c'è qualcosa
che non torna, perché noi abbiamo chiesto al Pubblico
Ministero preliminarmente di mostrarci i verbali di
conferimento dell'incarico, datelo al Tribunale prima
cosa. Secondariamente questa consulenza, sempreché poi
il Tribunale sciolga la riserva, non deve essere
depositata nella nostra cancelleria, ma nel fascicolo del
Pubblico Ministero dandone avviso alle Parti. E quindi
questo riguarda quel problema. Mentre i verbali possono
essere depositati nella nostra cancelleria. Però dico
subito se voi ci presentate i verbali in formato cartaceo
e poi le Parti ne chiedono copia, la cancelleria viene
messa in una situazione difficile, quindi cosa possiamo
fare? Ci depositate anche il formato informatico?
P.M. DOTT. ORSI – Sì.
PRESIDENTE – Va bene. Perché altrimenti la cancelleria non può
rilasciare copie.
Si dà atto che il Pubblico Ministero deposita verbale di
conferimento di incarico per consulenza tecnica; esibisce al
professor Andrea Resti, citato di cui è stato chiesto l'esame
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in dibattimento, verbale datato 13 novembre 2009 e dichiara
che depositerà nel proprio fascicolo la consulenza tecnica
entro la prossima udienza.
PRESIDENTE – La prossima udienza scioglieremo la riserva che
aveva su questo punto.
AVV. DEDOLA – Presidente, chiedo scusa, solo a integrazione
della richiesta del Pubblico Ministero e della
integrazione della difesa Fazio e Frasca, a quegli esami
e controesami di cui è stata chiesta l'acquisizione è
allegata anche una memorietta redatta da Fiorani in
carcere originariamente allegata all'interrogatorio,
riassuntiva, che è stata prodotta nel contesto del
controesame di Fiorani, quindi la difesa Consorte chiede
l'acquisizione anche di quella memorietta.
PRESIDENTE – Ci è stato detto che ci verrà dato tutto
integrale, il verbale integrale.
AVV. DEDOLA – Grazie.
PRESIDENTE – Allora possiamo iniziare con i testi.
P.M. DOTT. ORSI – Dovrebbero essere presenti i testi Consob
che all'udienza scorsa abbiamo avvertito.
* * * * * *
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Deposizione Teste GROHMANN ADRIANA
la quale dà lettura della dichiarazione impegnativa
testimoniale. "Lavoro alla Divisione Emittenti Consob ufficio
Analisi Finanziaria. Sono entrata in Consob il 15 luglio del
2005, quindi mi sono occupata della parte istruttoria...".
Esame Pubblico Ministero P.M. DOTT. ORSI – Scusi, facciamo delle domande. Stava dicendo
che è entrata in Consob il 15 luglio del 2005.
TESTE GROHMANN – Sì.
P.M. DOTT. ORSI – Cioè quasi alla fine di questa vicenda.
TESTE GROHMANN – Il 15 luglio, quindi immediatamente prima che
fosse lanciata formalmente l'offerta.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, ha fatto qualcosa in questa procedura
che riguarda la BNL dal 15 al 18 luglio, lei si è
occupata di qualcosa in questa vicenda?
TESTE GROHMANN – Dal 15 al 18 luglio diciamo io mi sono
occupata di quello che è rappresentato nel documento di
offerta, per cui nel documento di offerta era
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2013
rappresentato che il primo luglio Unipol con Prodal e le
tre banche...
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, quando lei ha cominciato ad occuparsi
di questa vicenda, successivamente al 18 luglio?
TESTE GROHMANN – Successivamente al 18 luglio.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi successivamente.
TESTE GROHMANN – Successivamente.
P.M. DOTT. ORSI – D'accordo, io non ho altre domande. Grazie.
PRESIDENTE – Consob vuole fare domande?
AVV. SPEDICATI – No, non ho altre domande.
PRESIDENTE – Ci sono domande?... Nessuno ha domande. Può
andare.
Esaurite le domande, la Teste viene congedata
* * * * * *
Deposizione Teste SOTIS NELDA
la quale dà lettura della dichiarazione impegnativa
testimoniale. La Teste viene generalizzata in aula (nata il
22.1.1963).
Esame Pubblico Ministero P.M. DOTT. ORSI – Qual è il suo incarico in Consob?
TESTE SOTIS – Io lavoro nell'ufficio Strumenti rappresentativi
di capitale, Divisione Emittenti, all'epoca dei fatti si
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chiamava ufficio Informativo e emittenti quotati e ha
competenza sulla vigilanza relativa alle informazioni
pubblicate tra i vari soggetti vigilati dalle società
quotate al mercato. In questo contesto è competente sulle
istruttorie relative ai prospetti di offerta pubblica ed
è un ufficio di supporto per quanto riguarda i controlli
dei documenti di Opa e offerte pubbliche di scambio; in
particolare l'ufficio verifica la parte delle
informazioni finanziarie contenute nel documento di Opa
incluso il prezzo di Opa.
P.M. DOTT. ORSI – Sì. Lei riferisce a chi, chi è il suo
superiore gerarchico?
TESTE SOTIS - Il mio superiore gerarchico è il dottor Angelo
Rapponi.
P.M. DOTT. ORSI – In questa veste lei si è occupata del
tentativo di Opa che Unipol ha condotto sulle azioni BNL?
TESTE SOTIS – Mi sono occupata del documento di offerta
pubblica di acquisto, quindi la parte delle informazioni
relative a BNL e a Unipol, in particolare il bilancio
proforma e i dati previsionali e il prezzo dell'Opa e poi
del prospetto di aumento di capitale.
PRESIDENTE – E del prospetto...?
TESTE SOTIS – Del prospetto di aumento di capitale, l'aumento
di capitale di 2,6 miliardi circa che fu eseguito da
Unipol nell'ottobre del 2005.
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P.M. DOTT. ORSI – Questa attività, immagino istruttoria, è
stata condotta a partire da quando?
TESTE SOTIS – Dunque, a partire della comunicazione pervenuta
in Consob ai sensi dell'articolo 102 del TUF, cioè la
richiesta alla Consob di approvazione del documento di
Opa.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi quando?
TESTE SOTIS – Quindi era il 17 luglio, a partire dal 17
luglio.
P.M. DOTT. ORSI – Lei prima di allora non si è occupato di
questa vicenda?
TESTE SOTIS – No.
P.M. DOTT. ORSI – E ha incontrato esponenti di Unipol in
questa procedura?
TESTE SOTIS – No. Che io ricordi no.
P.M. DOTT. ORSI – Nessun'altra domanda. Grazie.
PRESIDENTE – La Consob?
AVV. SPEDICATI – Nessuna domanda.
PRESIDENTE – Altre domande?... Nessuna.
Esaurite le domande, la Teste viene congedata.
P.M. DOTT. ORSI – Questi erano testi che non erano mai stati
sentiti nel corso delle indagini preliminari.
* * * * * *
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Deposizione Teste PROVIDENTI SALVATORE
il quale dà lettura della dichiarazione impegnativa
testimoniale. Il Teste viene generalizzato in aula (nato il
24.10.1963 a Messina, residente a Roma in via Regola n. 53).
Esame Pubblico MinisteroP.M. DOTT. ORSI – Qual è il suo incarico all'interno di
Consob?
TESTE PROVIDENTI – All'interno di Consob io sono responsabile
dell'ufficio Consulenza e Contenzioso Emittenti della
consulenza legale.
P.M. DOTT. ORSI – Lei si è occupato della vicenda BNL e in
particolare delle due operazioni: Ops del Bilbao e l'Opa
di Unipol?
TESTE PROVIDENTI – Sì, mi sono occupato in due profili, alcune
attività di consulenza alla divisione emittenti che noi
assistiamo su alcuni problemi legali che sorgono nel
corso delle istruttorie e poi difendendo la Consob in
giudizio sia davanti al TAR che davanti alle corti
d'appello che si sono occupate di vari aspetti delle
vicende.
P.M. DOTT. ORSI – Di quali aspetti si è occupato in
particolare?
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TESTE PROVIDENTI – Dunque, mi sono occupato essenzialmente
dell'atto di accertamento che la Consob fece nel dicembre
2005 di un patto parasociale fra Deutsche Bank e Unipol
svolgendo un'attività di assistenza alla Divisione
Emittenti che ha proprio predisposto quell'atto di
accertamento approvato dalla commissione. Poi mi sono
occupato della difesa in giudizio della Consob per il
ricorso fatto al TAR dal BBVA e della difesa in giudizio
della Consob per le sanzioni amministrative fatte a
Unipol, alla Deutsche Bank per la vicenda dello spot age
e di tutto quello di cui all'atto dell'accertamento del
dicembre 2005 e della difesa della Consob per le sanzioni
amministrative fatte invece nel 2009, con riferimento
diciamo ai patti parasociali non dichiarati e alle
interposizioni di persone non dichiarate con i patti con
Popolare Emilia Romagna, Banca Popolare Italiana, Carige
e Banca Popolare di Vicenza e le interposizioni connesse
alla stessa vicenda. Tutti accertamenti successivi
all'invio da parte della Procura di Milano di
documentazione alla Consob.
P.M. DOTT. ORSI – Ecco, può riassumere in termini molto brevi
il tipo di accertamenti, di attività che su ciascuno di
questi aspetti è stata condotta?
TESTE PROVIDENTI – Sì. Diciamo in un primo momento, dopo avere
approvato il documento di offerta, di opa nel 2005, la
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Consob aveva informato l'Unipol che avrebbe continuato a
fare accertamenti sulla quantità di documentazione
disponibile anche perché si sapeva che l'Opa non sarebbe
comunque potuta partire prima della valutazione di Banca
d'Italia, quindi un periodo circa di sei mesi che
sarebbero trascorsi. In quel periodo furono approfonditi
alcuni aspetti sia legali, sia soprattutto economico
finanziari da parte degli uffici competenti del rapporto
fra Unipol e Deutsche Bank, che portarono poi a un
accertamento secondo il quale nell'ambito del contratto
di spot age che era stato concluso tra i due soggetti,
c'erano elementi sufficienti per considerarlo un patto
parasociale, fu quindi fatto l'atto di accertamento che
non aveva natura sanzionatori quello originariamente, ma
fu fatto essenzialmente perché ne conseguiva un aumento
del prezzo di Opa, dell'Opa obbligatoria di Unipol,
sebbene di 55...
P.M. DOTT. ORSI – Quindi, scusi, fu il suo ufficio che valutò?
TESTE PROVIDENTI – No. L'ufficio Opa, la relazione in
commissione andò congiunta, ufficio Opa e ufficio
consulenza.
P.M. DOTT. ORSI – Perché questo integrava un patto
parasociale?
TESTE PROVIDENTI – Integrava un patto parasociale perché c'era
l'impegno a non aderire ad altre Opa.
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PRESIDENTE – Non ho capito, scusi.
TESTE PROVIDENTI – L'impegno a non aderire...
P.M. DOTT. ORSI – Da parte di chi, scusi?
TESTE PROVIDENTI – Da parte di Deutsche Bank di non aderire
all'Opa promossa da Unipol o ad altre Opa eventualmente
concorrenti che fossero state lanciate. Quello venne
considerato diciamo di per sé un patto parasociale e
l'accertamento fu così lungo e fu fatto perché siccome si
trattava di qualcosa che era inserito all'interno di un
contratto molto più complesso, si ritenne necessario,
anche vista la posizione di Unipol che diceva che quello
invece non era un patto, verificare se quel contratto
poteva avere elementi che facevano escludere l'esistenza
del patto. La conclusione fu che secondo la Consob non si
ritenne che ci fossero quegli elementi, dunque si è
arrivati alla dichiarazione secondo la quale quello lì
era un patto parasociale e dunque anche Deutsche Bank era
tenuta all'Opa e dunque il prezzo per via di alcuni
acquisti fatti nel frattempo dalla Deutsche Bank saliva
di poco.
P.M. DOTT. ORSI – Su questo tema il contenzioso è definito o è
ancora in corso?
TESTE PROVIDENTI – Su questo tema il contenzioso in realtà è
ancora in corso in parte nel senso che qui c'è stato
prima un ricorso al TAR di Deutsche Bank, perché essendo
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un atto di accertamento quello non sanzionatorio, è
ricorribile al TAR; quel ricorso di Deutsche Bank è
sospeso nel senso che non hanno mai chiesto la fissazione
o forse l'hanno chiesta e non è stata fissata l'udienza,
non c'è stata una sollecitazione di questa fissazione,
quindi è rimasto sospeso. Poi dopo, però, io di quello
non me ne sono occupato, me ne sono occupato solo come
difensore. La Divisione Emittenti, l'ufficio sanzioni
della Consob fece le sanzioni in connessione alla mancata
dichiarazione di quel fatto e lì abbiamo due cause, una
di Deutsche Bank alla Corte d'Appello di Roma, di cui la
Corte d'Appello di Roma ha ritenuto annullata la sanzione
perché ha ritenuto che non ci fosse l'elemento soggettivo
e la Consob ha ritenuto di non impugnare quella decisione
visti i limiti di ricorso in Cassazione. Invece di un
altro di Unipol, anzi non di Unipol ma di due esponenti,
Consorte e Sacchetti, in Corte d'Appello di Bologna sono
stati dichiarati non legittimati a ricorrere, hanno fatto
ricorso in Cassazione e il ricorso in Cassazione è
pendente.
P.M. DOTT. ORSI – Questo per quanto riguarda diciamo lo spot
age. Poi?
TESTE PROVIDENTI – Poi ci sono stati invece gli altri
accertamenti successivi, ci fu poi una sanzione per la
mancata Opa perché siccome alla fine l'Opa non si fece, a
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2021
Unipol e anche ad altri soggetti venne fatta la
contestazione per la mancata Opa, se non ricordo male
venne pagata l'oblazione con riferimento a quella, non
arrivò nemmeno la sanzione. Invece, dopo la trasmissione
da parte della Procura di Milano alla Consob...
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, per chiudere il discorso di prima,
quindi fu fatta oblazione da parte di chi lei lo ricorda?
TESTE PROVIDENTI – Da parte dei soggetti a cui venne fatta la
contestazione, certamente Unipol e gli altri che avevano
concluso il patto, il patto quello dichiarato 18 luglio.
AVV. SIROTTI (?) – (inc., fuori microfono)
TESTE PROVIDENTI - Da parte di Unipol e da parte degli altri
soggetti che erano tenuti all'obbligo di Opa e che alla
fine l'Opa non era stata fatta.
AVV. SITORRI (?) – (inc., fuori microfono)
TESTE PROVIDENTI – Sì, stiamo parlando della mancata Opa, sì.
PRESIDENTE – Da che cosa? Deve parlare guardando il microfono,
non guardando il PM.
P.M. DOTT. ORSI – Poi?
TESTE PROVIDENTI – Il Primo testo diciamo sulla fase dell'Opa,
dopo, arrivate le carte della Procura di Milano nel 2008,
marzo 2008 mi pare, la Consob, la Divisione Emittenti e
l'ufficio Sanzioni, fecero delle sanzioni e io mi sono
occupato poi della difesa in giudizio. Essenzialmente
riguardavano l'accertamento di patti parasociali non
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2022
dichiarati e interposizione di persone non dichiarate. Se
è utile ripeto, dico sinteticamente, sperando di non
sbagliare. Allora, il patto parasociale fra Unipol e
Carige che diciamo sarebbe stato concluso prima del 18
quando poi invece era stato dichiarato; di un patto
parasociale fra Unipol e Banca Popolare dell'Emilia
Romagna, questo non era mai stato dichiarato; di un patto
parasociale fra Unipol e Banca Popolare di Vicenza sul
quale Banca Popolare di Vicenza ha pagato l'oblazione; e
un patto parasociale, anche questo che sarebbe stato
concluso prima di quando invece poi venne dichiarato ed è
un patto parasociale con la Banca Popolare Italiana di
Lodi, ha cambiato nome più volte, ora si chiama Banco
Popolare, anche questo sarebbe stato concluso addirittura
a maggio del 2005, quindi abbastanza prima rispetto a
quanto era stato dichiarato.
PRESIDENTE – Sempre con Unipol?
TESTE PROVIDENTI – Sempre con Unipol. Poi c'erano anche
accertamenti di interposizione di persona di Unipol per
acquisti fatti da alcune banche d'affari, adesso vado a
memoria, intorno alla fine di giugno del 2005, che erano
stati fatti con un ordine da parte del dottor Cimbri,
comunque con un ruolo molto attivo di Unipol
nell'acquisto nonostante invece formalmente fossero state
intestate le azioni a queste banche d'affari. E una
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interposizione poi di Banca Popolare Italiana in una
vicenda simile che però riguarda la Banca Popolare
Italiana e una banca d'affari in cui dalle
intercettazioni emergevano elementi che fecero ritenere
sufficienti per consigliare l'acquisto sostanzialmente
fatto da Banca Popolare Italiana, dunque anche qui una
interposizione di persona. Tutto questo portò a delle
sanzioni, ci sono quattro delibere, due riguardano
l'Unipol, una Consorte e Sacchetti, una Cimbri a firmare
la stessa vicenda, poi una per Banca Popolare Italiana e
una per Carige e una per Banca Popolare dell'Emilia
Romagna, quindi in totale sono cinque, mentre Banca
Popolare di Vicenza pagò l'oblazione. Oltre alle cose che
ho detto, ma in realtà è sempre la stessa vicenda, la
sanzione riguardava sia il patto parasociale,
l'interposizione di persone e anche la mancata
comunicazione alla Consob di alcune di queste
informazioni.
P.M. DOTT. ORSI – Ecco, e su questi accertamenti c'è un
contenzioso?
TESTE PROVIDENTI – Sì, su questi accertamenti c'è un
contenzioso.
P.M. DOTT. ORSI – Quale è lo stato attuale?
TESTE PROVIDENTI – Lo stato attuale del contenzioso, dunque,
la Carige ha fatto ricorso alla Corte d'Appello di
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2024
Genova, la Corte d'Appello di Genova ha annullato la
sanzione non ritenendo sufficienti le prove. La Consob ha
deciso di fare ricorso in Cassazione.
P.M. DOTT. ORSI – Ed è pendente questo.
TESTE PROVIDENTI – Ancora dobbiamo verificarlo, a dire la
verità. È pendente il termine per fare ricorso in
Cassazione. La Unipol ha fatto ricorso alla Corte
d'Appello di Bologna, anche la Corte d'Appello di Bologna
ha annullato la sanzione non ritenendo sufficienti le
prove e anche in questo caso la Consob farà ricorso in
Cassazione, ha già deciso di farlo. Poi la BPR, Popolare
Emilia Romagna, la Corte d'Appello di Bologna anche in
questo caso ha annullato la sanzione. Alla Corte
d'Appello di Venezia, invece, è in corso il procedimento
da parte di Banco Popolare, ha negato la sospensiva e
ancora bisogna decidere il merito e c'è l'udienza il 24
giugno prossimo.
P.M. DOTT. ORSI – E quindi gli accertamenti, per la BPER non
c'è ricorso?
TESTE PROVIDENTI – Per la BPER non c'è ricorso al momento
perché diciamo il ricorso in Cassazione purtroppo con
questo, purtroppo lo dico come avvocato della Consob,
scusate, ha dei limiti molto forti perché si tratta di
procedimenti in unico grado, il ricorso è possibile solo
per motivi di legittimità. La valutazione che abbiamo
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2025
fatto sulla sanzione BPER è che non sia impugnabile in
Cassazione la decisione della Corte d'Appello di Bologna.
Mentre le altre lo sono, secondo noi ovviamente, e il
ricorso verrà fatto a brevissimo.
P.M. DOTT. ORSI – E perché non è impugnabile quella BPER?
TESTE PROVIDENTI – Perché la motivazione è tutta sui fatti, la
motivazione della Corte d'Appello di Bologna, molto
dettagliata e approfondita a differenza delle altre pur
non condividendo, questa ovviamente è un'opinione
personale, il contenuto della decisione, si ritiene che
non sia possibile fare ricorso in Cassazione perché
mancherebbe il motivo di legittimità per andare in
Cassazione. Come sappiamo in Cassazione non è possibile
riaffrontare tutti i fatti uno per uno diciamo.
P.M. DOTT. ORSI – D'accordo. Quindi all'esito di tutti questi
procedimenti, il contenzioso è quello che lei ha
evidenziato.
TESTE PROVIDENTI – Sì.
P.M. DOTT. ORSI – È questo. D'accordo. Grazie.
PRESIDENTE – Domande?
Controesame Parte Civile, Avv.ssa SpedicatiAVV. SPEDICATI – Solo una domanda di carattere generale,
avvocato Providenti. Ci può chiarire in quali casi
diciamo la Consob adotta degli atti di accertamento e
come questi si inseriscono nell'iter poi sanzionatorio? E
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in questa vicenda in quali casi è stato adottato l'atto
di accertamento e perché invece in altre situazioni è
andata diversamente? Ci illustri un po' il quadro
generale dei provvedimenti di Consob in questo campo.
Grazie.
TESTE PROVIDENTI – Sì. La Consob fa atti di accertamento di
due tipi, gli atti di accertamento che vengono fatti in
casi veramente molto particolari, ne sono stati fatti
diversi comunque, che hanno una natura di vigilanza.
Essenzialmente vengono fatti quando la Consob accerta
sulla base degli elementi a lei disponibili, situazioni
che sono diverse da quelle che il mercato fino a quel
momento ha conosciuto, tipico il patto parasociale non
dichiarato, il prezzo dell'Opa diverso da quello che in
quel momento è stato pubblicato, situazioni di questo
tipo, che hanno però ancora un effetto sul mercato, cioè
è utile che il mercato sia informato della circostanza
che la Consob si è fatta questa opinione diciamo sulla
base dei fatti disponibili. In questo caso viene fatto un
atto di accertamento, chiamiamolo amministrativo, ed è
quello, per esempio in questa vicenda, del 23 dicembre
2005 sull'accordo Deutsche Bank, Unipol. Invece vengono
chiamati atti di accertamento ma sono diversi anche gli
allegati che costituiscono parte integrante delle
sanzioni amministrative pecuniarie che ricostruiscono
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2027
l'intera vicenda sia dal punto di vista fattuale, sia dal
punto di vista della procedura sanzionatoria. E anche
quelli sono atti di accertamento, però per esempio,
mentre due vengono impugnati al TAR, i secondi sono
impugnati davanti alle corti d'appello competenti per
territorio.
AVV. SPEDICATI – Grazie. Non ho altre domande,
Controesame Difesa, Avv. Iannacone AVV. IANNACONE - Per De Nicolais. Lei ha detto prima che il
provvedimento con il quale la Corte d'Appello aveva
annullato le sanzioni per quanto riguarda Deutsche, non è
stato impugnato dalla Consob, mentre in altri casi la
Consob ha deciso di procedere all'impugnazione. Mi può
spiegare per quale ragione avete valutato di non
procedere all'impugnazione nel caso specifico di
Deutsche?
TESTE PROVIDENTI – Ma guardi, nel caso di Deutsche la
decisione della Corte d'Appello di Roma era
essenzialmente fondata sula carenza dell'elemento
soggettivo, diciamo è il punto di fondo che Deutsche in
tutta l'istruttoria fatta per il prospetto Unipol a cui
in qualche modo era collegata quella sanzione, non
partecipava, non ha avuto un ruolo. Vi era una differenza
notevole della posizione di Deutsche e della posizione di
Unipol. Poi la corte aveva segnalato anche che in quel
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2028
caso comunque una pubblicazione era stata fatta e
oggettivamente una pubblicazione era stata fatta anche se
la Consob l'aveva ritenuta insufficiente, e in questa
vicenda e anche in quella della pubblicazione quella di
Deutsche era certamente più defilata rispetto a quella di
Unipol.
AVV. IANNACONE – L'insufficienza era valutata da parte di
Consob in relazione alla mancata qualifica del patto?
TESTE PROVIDENTI – Sì, la pubblicazione era una pubblicazione
del contenuto molto sintetico, devo dire, dell'accordo,
ma non c'era la qualificazione come patto.
AVV. IANNACONE – Grazie.
Controesame Difesa, Avv. SirottiAVV. SIROTTI – Per Unipol. Avvocato, si è occupato anche nella
sua veste del problema della costituzione di Parte Civile
di Consob in questo processo? Nella sua veste diciamo di
responsabile dell'ufficio legale.
TESTE PROVIDENTI – No.
PRESIDENTE – Ci può spiegare la domanda? Comunque ha detto di
no. In che senso?
AVV. SIROTTI – Presidente, siccome si è fatto un po' un quadro
di tutte le iniziative giudiziarie della Consob, anche la
costituzione di Parte Civile è una iniziativa giudiziaria
che ha un suo rilievo.
TESTE PROVIDENTI – No, io non me ne sono occupato. Preciso che
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2029
io non sono il responsabile dell'ufficio legale, io sono
il responsabile dell'ufficio Consulenza e Contenzioso
Emittenti che è uno dei quattro uffici della consulenza
legale della Consob.
AVV. SIROTTI – In questa veste non si è occupato della
questione della Parte Civile.
PRESIDENTE – Ha detto di no.
AVV. SIROTTI – Comunque sa, voi non vi siete costituti Parte
Civile, questo è un fatto. Ecco, perché non vi siete
costituiti?
PRESIDENTE – No, no. Non ho capito Avvocato.
AVV. SIROTTI – È il primo capo di imputazione, cioè per la
manipolazione di mercato Consob non è costituita Parte
Civile.
PRESIDENTE – Avvocato, ma ha detto che non se n'è occupato.
Non lo chieda a lui.
AVV. SPEDICATI – C'è un altro ufficio, Avv. Sirotti.
PRESIDENTE – Ha spiegato che è un altro ufficio. Altre
domande?
Controesame Difesa, Avv. SommellaAVV. SOMMELLA – Per Berneschi Carige. Avvocato, lei si è
occupato della pratica e della procedura e sa cosa è
successo in Corte d'Appello a Genova con riferimento
all'esito?
PRESIDENTE – Mi sembra ne abbia parlato. Faccia una domanda
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più specifica.
AVV. SOMMELLA – Sa come ha deciso la Corte d'Appello?
PRESIDENTE – L'ha detto.
AVV. SOMMELLA – A proposito della data del 18 luglio, lei può
riferire, sa come ha motivato la sentenza la Corte
d'Appello di Genova?
TESTE PROVIDENTI – Sì.
AVV. SOMMELLA – Ce lo può riferire?
PRESIDENTE – No, non ho capito. Mi può ripetere la domanda?
AVV. SOMMELLA – La motivazione con cui la Corte d'Appello ha
annullato la decisione della Consob.
PRESIDENTE – Avvocato, c'è un documento, c'è una sentenza,
producete la sentenza.
AVV. SOMMELLA – Ma dato che l'avvocato ha detto che se n'è
occupato, mi faceva piacere sapere se lui era al
corrente.
AVV. ACCINNI – L'abbiamo già prodotto.
PRESIDENTE – No. Avvocato, scusi, se il documento è già
prodotto agli atti, la motivazione la leggeremo. La
domanda sua deve essere diversa, successiva, non dire su
una sentenza che abbiamo già agli atti. Se vuole sapere
qualcosa di più o di diverso faccia la domanda.
AVV. SOMMELLA – Era importante sottolineare perché la Corte
d'Appello...
PRESIDENTE – Ce lo leggeremo e ce lo spiegherà in discussione,
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2031
ma non ce lo possiamo far dire da un teste. Se lei vuole
porre una domanda ulteriore per chiedere qualcosa
relativamente...
AVV. SOMMELLA – La domanda era questa. Naturalmente ha già
risposto prima a una domanda del Pubblico Ministero, come
precisazione volevo chiederle, non abbiamo ancora
ricevuta, la banca non ha ricevuto notifica del ricorso
in Cassazione, se è in corso questa impugnazione o se la
Consob deve ancora decidere.
PRESIDENTE – Scusi un attimo. Lei può chiedere: perché avete
ritenuto opportuno di proporre ricorso? Posto che ha
detto che l'hanno fatto anche se non notificato, questo
lo capisco, altrimenti no. Lei è in grado di dire perché?
TESTE PROVIDENTI – Se è utile.
PRESIDENTE – Sì.
TESTE PROVIDENTI – La decisione della Corte d'Appello di
Genova è essenzialmente fondata su una valutazione
dell'accordo che la Consob ha contestato come patto
parasociale appunto fatto sulla data, credo fosse il
primo luglio o il 4 luglio, e non il 18 luglio come un
contratto preliminare. La motivazione, adesso semplifico,
è essenzialmente fondata tra contratto preliminare e
contratto definitivo ritenendo che il definitivo fosse
solo quelle del 18 luglio. E poi non troviamo... però
ripeto sono opinioni legali, non vorrei neanche
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2032
anticipare troppo la difesa della Consob in Cassazione.
PRESIDENTE – Non è che (inc.).
TESTE PROVIDENTI – Noi riteniamo che questo ragionamento non
sia corretto e che i fatti non siano stato valutati
integralmente, diciamo nella loro interezza.
PRESIDENTE – Okay. Grazie. Ci sono altre domande?... No. Può
andare.
Esaurite le domande, il Teste viene congedato.
È presente l'Avv.ssa Della Coppa in sostituzione dell'Avv.
Santodonato.
Si dispone una breve sospensione dell'udienza.
* * * * * *
Incombenze varie
Il Tribunale rientra in aula e si procede come di seguito.
PRESIDENTE – Preliminarmente c'è un'agenzia Fotogramma di
Maurizio Maule che vuole essere autorizzato a fare
fotografie, se non ci sono opposizioni delle Parti, diamo
l'autorizzazione come le precedenti.
Il Presidente, sulla riserva presa sulla eccezione
dell'avvocato Sirotti, dà lettura dell'ordinanza che viene
allegata al verbale d'udienza.
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2033
PRESIDENTE – Indicativamente, valutiamo in sette/dieci giorni
un congruo termine per la Difesa per esercitare il suo...
AVV. SIROTTI – Presidente, anticipo che chiederemo un termine
maggiore. L'incarico è stato conferito in novembre, noi
apprendiamo a giugno che la consulenza non è ancora
depositata, questo vuol dire che il consulente ha fatto
un lavoro corposo.
PRESIDENTE – Avvocato, adesso per favore attenda.
P.M. DOTT. ORSI – Noi dal giorno 9 prossimo possiamo fornire a
chi venga nel nostro ufficio il supporto cartaceo e il
supporto informatico della consulenza.
PRESIDENTE – Valuteremo in quale udienza.
P.M. DOTT. ORSI – Direi, senza troppi giri di parole, non
sappiamo se il giorno 10, perché stiamo attendendo ancora
che l'avvocato Siniscalchi ci dica qualcosa sulle
intenzioni dell'indagato di reato connesso Stefano Roma,
non sappiamo quindi se il giorno 10 salti. Il giorno 11 è
impegnato con l'esame di Toraño e Salini, se non succede
niente nel frattempo, il 17 c'è Fiorani, ma anche qui
stiamo in attesa dell'avvocato Ciccorella che ci dica se
Fiorani risponde o no; se Fiorani viene il 17, il 24 che
è l'udienza successiva dovrebbe essere quella nella quale
potrà essere esaminato il consulente tecnico dottor
Resti.
PRESIDENTE – Va bene. Non abbiamo nemmeno ancora l'esame della
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2034
consulenza tecnica e quindi mi sembra prematuro qualunque
altra questione sui termini. Noi sappiamo che il 9 viene
depositata, il Pubblico Ministero indicativamente
preannuncia 15 giorni di tempo, che mi sembrano un
termine congruo.
AVV. SIROTTI – Volevo vedere anche, Presidente, alla mole di
documenti che verranno allegati non presenti nel
fascicolo, vediamo se ci sono dei documenti ulteriori.
Riserviamo questo all'esito del deposito.
PRESIDENTE – Il 10 potremo parlarne.
* * * * * *
Deposizione Teste CARDIA LAMBERTO
il quale dà lettura della dichiarazione impegnativa
testimoniale. Il Teste viene generalizzato in aula (nato il
29.5.1934 a Tivoli, residente nella qualità di presidente
Consob in via Martini n. 3 Roma).
Esame Pubblico Ministero P.M. DOTT. ORSI – Lei, presidente, si è occupato della vicenda
BNL nel corso del 2005?
TESTE CARDIA – Sì.
P.M. DOTT. ORSI – Sì. Può spiegare al Tribunale in quali
termini e magari seguendo, se possibile, un criterio
cronologico, cioè a partire dal primo momento in cui è
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2035
venuta alla sua attenzione queste procedura. Mi riferirei
francamente ad entrambe le vicende, tanto alla offerta
del Banco di Bilbao, quanto al tentativo di scalata di
Unipol.
PRESIDENTE – Lei viene autorizzato a consultare gli atti,
eventualmente però indicandoci la fonte.
TESTE CARDIA – Sì. Allora, la maggior parte è faticosa
ricostruzione di quello che ho potuto fare. La maggior
parte degli atti sono da me ricostruiti basandomi su
documentazione ricercata nei verbali delle riunioni o
nelle relazioni che sono comunque state disposte dagli
uffici e quindi ci sono riferimenti sostanzialmente
documentali la maggior parte.
P.M. DOTT. ORSI – Lei si potrà aiutare ovviamente con i suoi
appunti e con gli atti del suo ufficio. Quando per la
prima volta si è occupato della BNL?
TESTE CARDIA – Ma guardi, io ho cominciato ad avere notizie
della BNL nel novembre del 2004, in cui gli uffici ci
hanno fatto presente, hanno segnalato, al presidente ma
alla commissione anche, che si immaginava un'ipotesi di
movimento subito da BNL. E allora abbiamo fotografato
qual era la situazione, abbiamo trovato un primo patto
stipulato in data 24 dicembre 2002 che aveva una entità
pari a 7,83% delle azioni tra Popolare di Vicenza e Monte
dei Paschi di Siena; un secondo patto stipulato il 28
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2036
aprile 2004, che ha avuto efficacia dal 9 settembre 2004
con scadenza il 9 settembre 2007... Chiedo scusa, il
primo aveva scadenza il 24 dicembre 2005 quindi era
compreso anche nell'anno 2005. E questo secondo patto era
tra Banco Bilbao, Assicurazioni Generali e Dorint che era
di Diego Della Valle pari al 28,42%. Il terzo patto
divieto e blocco, che sarò anche denominato contropatto,
per distinguerlo dal precedente patto di BBVA, Generali,
Della Valle, stipulato il 20 luglio del 2004 con scadenza
il 20 luglio 2007, i contraenti erano sette e per un
valore del 23,41%, erano Caltagirone, Coppola, Statuto,
Ricucci, parte Bonsignore e parte Lonati e parte
Grazioli, un'entità abbastanza modesta questi ultimi.
Questi patti sono stati comunicati alla Consob e resi
noti per estratto sulla stampa quotidiana, depositati nel
registro delle imprese ai sensi dell'articolo 122 del
Testo Unico.
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, cos'era successo, lei ha detto prima
nel novembre 2004, perché la Consob si allertasse?
TESTE CARDIA – Nel 2004, il 16 novembre per l'esattezza, il
consiglio di amministrazione della Banca Nazionale del
Lavoro aveva deciso di aumentare il capitale sociale
della banca e quindi la Consob ha attivato i poteri
deliberativi del 115 del Testo Unico, poteri che gli
consentono di acquisire notizie per se stessa per poi
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2037
valutarle e solo se necessario chiedere che siano rese
pubbliche attraverso l'utilizzo dell'artico 114 del Testo
Unico, che è la comunicazione al mercato, il 115 la
comunicazione alla Consob. Successivamente, in data 10
dicembre, la commissione ha cominciato ad approfondire
l'andamento del titolo in relazione a informazioni che
vengono diffuse dalla stampa su modifica della
composizione azionaria, tra la compagine azionaria. E il
10 dicembre c'è stato comunicato dal direttore della
Divisione Emittenti, dottor Salini, che vi erano scambi
sul titolo molto attivi pur non muovendo incrementi sul
valore del titolo, quindi molti acquisti e vendite ma
sostanzialmente il titolo era abbastanza comune. E quindi
in data 10 dicembre è stato chiesto un approfondimento
sulle relazioni che intercorrevano, perché anche noi
facevamo... perlomeno io anche l'apprendistato in una
materia che era sempre molto complessa, sulle relazioni
che potevano intercorrevano in materia di Opa e la
disciplina relativa all'acquisizione di partecipazioni
bancarie, perché le partecipazioni bancarie avevano una
autorizzazione preventiva e successiva da parte della
Banca d'Italia, di questo aspetto abbiamo chiesto
notizie. Il 13 dicembre...
P.M. DOTT. ORSI – Avete chiesto notizie a chi?
TESTE CARDIA – Agli uffici nostri, alla consulenza legale di
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2038
verificare quali erano le implicazioni che la normativa
del TUB, Testo Unico Bancario, avrebbe diciamo potuto
avere nei riguardi della nostra attività anche perché
poi, come in certi casi è avvenuto, per avere scambi
informativi tra la Consob e la Banca d'Italia come
avviene quando ci sono argomenti che hanno una normativa
convergente.
P.M. DOTT. ORSI – Il 13 dicembre?
TESTE CARDIA – È stata convocato il direttore della Divisione
Emittenti e gli è stato chiesto un aggiornamento...
P.M. DOTT. ORSI – Scusi chi era?
TESTE CARDIA – Il dottor Massimo Ferrari, il quale aveva
riferito che aveva in corso richieste da inviare agli
azionisti detenenti partecipazioni rilevanti per avere
conferma sia della partecipazione detenuta nel capitale
BNL e sia della percentuale che essi avrebbero acquisito
ove si fosse mandato a seguito l'aumento di capitale. E
ugualmente è stato comunicato che erano in corso gli
approfondimenti tra il Testo Unico Bancario di cui aveva
chiesto alcuni giorni prima. Il 16 dicembre la Consob
aveva chiesto con ex articolo 115, quindi ancora una
volta notizie all'interno della commissione, quindi di
conoscenza interna, richiesta di informazione agli
azionisti con partecipazione superiore al 2% e l'ha
chiesta Bonsignore a Coppola, a Gaetano Caltagirone, a
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2039
Diego Della Valle, a Statuto, a Ricucci, Stefano Ricucci
Trust per l'esattezza, all'Assicurazione Generale, al
Banco Bilbao, al Monte dei Paschi di Siena e alla Banca
Popolare di Vicenza ed è stato chiesto in particolare se
la partecipazione detenuta nella Banca del Lavoro alla
data di ricezione della richiesta fosse variata in misura
rilevante ai sensi dell'articolo 120, se fosse superato
il 2% o il 5% teoricamente, o il 10, diciamo quelle
aliquote che sono da considerare sensibili.
P.M. DOTT. ORSI – In quell'elenco son i soggetti dei tre
patti.
TESTE CARDIA – I soggetti dei tre patti per avere la
fotografia di tutti e tre, comunque è stato fatto il 16
dicembre. Noi ci siamo mossi per conoscere, finora è
stata un'attività di conoscenza di approfondimento di
normativa.
P.M. DOTT. ORSI – Se ho capito bene vedete che ci sono molti
scambi e volete sapere se si riflettono sui tre patti.
TESTE CARDIA – Era un sistema comune, si doveva prima far
conoscere cosa avveniva e poi valutare se e quando ci
dovessero essere i (inc.) successivi.
P.M. DOTT. ORSI – Cosa è emerso quindi?
TESTE CARDIA – A novembre è stato fatto un aumento di
capitale. Per quanto riguarda le comunicazioni, le
risultanze di queste indagini sono state rese pubbliche
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su un sito Internet, quindi noi abbiamo ritenuto
opportuno, avendo chiesto la fotografia della situazione,
adesso io non è che ricordo precisamente, posso però dire
che non ci sono state grandi modifiche rispetto a quella
fotografia che ho letto prima dei tre patti e che volendo
potrei dettagliare nel senso che quanto ho detto, dico a
caso...
P.M. DOTT. ORSI – Ma è sufficiente.
TESTE CARDIA – sostanzialmente non ci sono state modifiche di
grande rilevanza, però abbiamo ritenuto di renderle
pubbliche attraverso la pubblicazione sul sito Internet
in modo che essendoci movimenti che apparivano di una
entità notevole di scambi e di acquisti/vendite, fosse
conosciuto a tutti qual era il punto, la fotografia
dell'esistente.
P.M. DOTT. ORSI – Allora scambi che però non influiscono sulle
percentuali dei componenti dei tre patti.
TESTE CARDIA – In linea di dimensioni sostanziali no. Posso
dire che fosse in centesimi forse anche in qualche
decimo, ma sicuramente...
P.M. DOTT. ORSI – Poca cosa.
TESTE CARDIA – Sì, perché alcuni facevano trading e alcuni ne
traevano degli utili immediati.
P.M. DOTT. ORSI – E venne fuori che ci fosse qualcuno che più
di altri muoveva questo...
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TESTE CARDIA – Al momento ancora no. In quel momento non
abbiamo avuto conoscenza, cognizione da quella relazione
di dicembre che c'erano delle... al dicembre
progressivamente queste (inc.).
P.M. DOTT. ORSI – Poi è stato accertato chi muovesse il titolo
in maniera significativa?
TESTE CARDIA – Successivamente abbiamo avuto anche
dichiarazioni, per esempio l'Unipol aveva dichiarato che
aveva chiesto a Banca d'Italia di potere salire sopra il
25%, a un certo punto ha dichiarato che era al 9 e rotti
progressivamente (inc.).
P.M. DOTT. ORSI – Però qui siamo già nel 2005.
TESTE CARDIA – Sì, ma io non sono ancora arrivato al 2005.
P.M. DOTT. ORSI – Nel momento in cui lei è arrivato fino a
fine 2004, si sa chi sono e se ci sono dei soggetti che
muovono più che altri queste azioni in acquisto e
vendita?
TESTE CARDIA – Le risultanze non hanno dato luogo in quella
data, quindi alla fine di dicembre 2004, a dimensioni
consistenti di variazione. Questo per quanto io ricordo,
ma penso che sia molto preciso, posso variare di decimi.
Il 22 novembre del 2004 è stato fatto l'aumento di
capitale e al 9 febbraio 2005 sono state scambiate 1
milione 823 miliardi di azioni, il 60% del capitale
sociale.
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P.M. DOTT. ORSI – Scusi, il numero?
TESTE CARDIA – 1 virgola 823 miliardi di azioni, pari al 60,1%
del capitale sociale, questo dal 22 novembre al 9
febbraio con l'aumento di capitale. Dal punto di vista
dei prezzi si è avuto un incremento del 15% e a fronte di
una relazione positiva dell'indice del 10.43, quindi
questo aumento di capitale e i movimenti hanno creato un
aumento del prezzo delle azioni perché quando c'è un
grande movimento, certamente tra acquisti e vendite
prevale il (inc.).
P.M. DOTT. ORSI – Su questo aumento di capitale la Consob ha
avuto uno scambio di informazioni con Banca d'Italia?
TESTE CARDIA – Senta, io lo posso guardare perché ci ho gli
elenchi che ha emesso Banca d'Italia. Ritengo che con
Banca d'Italia abbiamo scambiato tutte le informazioni
necessarie, però ci ho l'elenco delle cose scambiate con
Banca d'Italia. Dopo se me lo presenta, lo posso
riprendere.
P.M. DOTT. ORSI – Va bene.
TESTE CARDIA – Il 14 febbraio la Consob ha chiesto, siamo nel
2005, la Consob ha chiesto agli azionisti rilevanti,
quindi a quelli che avevano più del 2%, di fornire sempre
ai sensi dell'articolo 115 un aggiornamento della
partecipazione detenuta mediante l'invio di un modello
120-A anche nel caso in cui non avesse subito variazioni
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rilevanti, quindi abbiamo detto fotografiamo di nuovo la
situazione al 14 febbraio chiedendo a tutti quelli che
avevano al di sopra del 2% di comunicarlo in modo che il
mercato fosse ben al corrente di quello che avveniva. Una
richiesta di aggiornamento è stata inviata anche a Ettore
Lonati, Tiberio Lonati, Giulio Grazioli pur se aveva una
partecipazione al capitale inferiore al 2%, però
aderivano al patto sociale stipulato il 20 luglio del
2004, che aggregava il 23,41% del capitale della Banca
del Lavoro e quindi abbiamo detto anche se hanno al di
sotto del 2% vediamo se hanno fatto acquisti o meno.
Quindi diciamo non era usuale ma è stata una particolare
accortezza, perché la nostra finalità è quella di far
conoscere al mercato la trasparenza degli atti in modo
diretto o indiretto, ma di farlo conoscere. È stato
ulteriormente chiesto a questi azionisti di rendere
ulteriori informazioni circa la descrizione di eventuale
pegno, titolarità di opzioni su strumenti finanziari,
ovvero la stipula di contratti aventi ad oggetto azioni
della Banca del Lavoro. Queste stesse richieste sono
state inviate anche alle persone fisiche, che, come ho
detto, avevano una partecipazione inferiore al 2%. Ho una
tabella su cui, se può interessare, sono riportate
esattamente le differenze tra le risultanze della prima
richiesta e la richiesta al 14 febbraio.
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2044
P.M. DOTT. ORSI – Le due date quindi quali sono?
TESTE CARDIA – La prima è la data del primo 115 in cui abbiamo
detto comunicate al mercato e la seconda invece è quella
ultima, dopo l'aumento di capitale, la richiesta è stata
fatta il 14 febbraio, quindi siamo già a febbraio. Ne
leggo qualcuna, ma volendo non ho difficoltà a leggerle
tutte. Vito Bonsignore aveva 3.8 è passato a 2.84 quindi
è diminuito di circa l'1%; Danilo Coppola aveva 4.9 è
rimasta a 4.9 salto i centesimi; Gaetano Caltagirone
aveva il 4.9 ed è rimasto al 4.9 più o meno; Diego Della
Valle aveva 4.99 ed è rimasto più o meno a 4.98; Giuseppa
Statuto aveva 4.43 ed è sceso 4.08, molto poco; Stefano
Ricucci aveva 4.90 ed è rimasta intorno 4.981. Quindi
queste sono piccole attività di trading sostanzialmente.
Assicurazioni Generale aveva 8.7 ed è rimasta a 8.7;
Banco Bilbao aveva 14.79 (sic) ed sceso, se così si può
dire, a 4.72 (sic), ma sono sempre centesimi anche se
sono molte azioni; il Monte dei Paschi aveva 4.43 ed è
sceso al 4.42 però di questo 2.33 sia nel primo caso che
nel secondo era senza diritto di voto; la Banca Popolare
di Vicenza aveva il 3.6 ed è scesa al 2.9; Ettore Lonati
aveva 1.2 ed è rimasto a 1.2. Salto sempre i centesimi.
Lonati Tiberio aveva 1.24, ed è sceso a 1.23; Grazioli
Giulio aveva 0.98 è salito a 1 tondo. Taluni di questi
azionisti però avevano concesso in pegno tutto o in parte
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le azioni possedute ad alcune banche, quindi questo è una
fatto nuovo che abbiamo saputo. Il 16 marzo, a seguito di
notizie riportate dalla stampa e a un interessamento
della Banca Popolare di Verona e Novara per
l'acquisizione di una partecipazione di controllo in
Banca del Lavoro, la Consob ha chiesto alla banca di
diffondere un comunicato, ecco, in questo caso di rendere
cognito al pubblico, di diffondere un comunicato
contenente precisazioni sulla vicenda; nello stesso
giorno sono stati ricevuti in Consob rappresentanti della
Banca Popolare di Verona e Novara, i quali hanno
illustrato le modalità con le quali intendevano
modificare la possibilità di portare in essere un
progetto industriale volto all'accrescimento del valore
di entrambi gli istituti di credito. Successivamente, il
20 marzo, sempre dello stesso anno, la Banca Popolare di
Verona e Novara ha diffuso un comunicato stampa con cui
ha reso noto al mercato di avere abbandonato le verifiche
di approfondimento in quanto ha preso atto che non si
sono realizzate le condizioni necessarie per la
presentazione del progetto stesso al proprio consiglio di
amministrazione. Il consiglio di amministrazione
sostanzialmente si è tirato fuori. Il 17 marzo, sempre
dello stesso anno, il capo della Divisione Mercati è
stato convocato in commissione e ha riferito il contenuto
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2046
di un'agenzia, la Reuters, del 16 marzo, il giorno prima,
che aveva diffuso notizie relative a praticamente
concluso accordo tra la Banca Popolare di Verona e Novara
e gli aderenti al contropatto. Gli uffici hanno pertanto
convocato l'amministratore delegato della Banca Popolare
di Verona e di Novara al quale è stato chiesto di
comunicare al pubblico quindi di diffondere un comunicato
per dare precisazioni. Il 18 marzo c'era un'altra
agenzia, il Dow Jonsen, che diffondeva la notizia che
erano stati depositati presso Banca d'Italia i documenti
di Opa sulla Banca del Lavoro da parte degli spagnoli del
BBVA. Considerata la rilevanza di questa notizia, la
Consob ha chiesto immediata conferma alla Banca d'Italia,
ecco, qui c'è un precisazione del nostro rapporto, la
quale ha precisato che al momento non era stata
presentata da parte della banca una informativa
preliminare come richiesto dalla normativa bancaria di
riferimento. Faccio riferimento al fatto che appunto la
Banca d'Italia doveva dare prima un'autorizzazione e poi
dopo consentire di superare un certo livello. Questa è
normativa del TUB di allora. E la Banca d'Italia ha dato
notizia di questa precisazione. La Consob nel frattempo
era stata contattata dall'autorità spagnola di vigilanza
sui mercati, la Consob spagnola, la consorella spagnola,
che informava di avere richiesto un comunicato alla BBVA
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in merito alle notizie di Opa sulla Banca del Lavoro che
si andavano diffondendo tramite circuiti internazionali
Reuters e Blumberg, quelle due notizie di cui ho fatto
riferimento prima. In data 21 marzo chi vi parla ha
comunicato alla commissione di avere informato il
governatore della Banca d'Italia di avere avviato
indagini per eventuali turbative di mercato e di star
svolgendo approfondimenti presso la BBVA avvalendosi
anche dell'autorità spagnola, di avere avviato la
cooperazione internazionale, cosa che avviene in genere
quando ci sono materie che interessano società di paesi
diversi, c'è un'ottima collaborazione peraltro in campo
internazionale. Il 24 marzo, tre giorni dopo, ho
sottoposto alla commissione una lettera disposta dagli
uffici con cui si chiedeva a BBVA ai sensi dell'articolo
114 la diffusione di una comunicato con cui commentare le
indiscrezioni circolate circa il possibile incremento di
valore di scambio da 2.5 euro per azioni di cui si
parlava prima a circa 3 euro per azioni. Il 28 marzo si
riunì il consiglio di amministrazione della BBVA che ha
deliberato di promuovere una Ops, cioè un'offerta
pubblica di scambio sul cento percento del capitale di
Banca del Lavoro offrendo un'azione a BBVA ogni cinque
azioni di Banca del Lavoro. Il 29 marzo, proseguendo in
questo impegnativo iter di approfondimento, BBVA
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2048
presentava alla Consob la comunicazione prevista
dall'articolo 102 del Testo Unico, relativa all'offerta
pubblica di scambio con ammontare totalitario sulla
azione ordinaria della Banca del Lavoro. Il 30 marzo, su
proposta degli uffici, la commissione ha deliberato di
aprire una istruttoria per aggiotaggio relativamente alla
vicenda e all'andamento delle azioni ordinarie di Banca
del Lavoro nella giornata del 18 marzo 2005 perché in
quella giornata si erano verificati dei movimenti di una
certa consistenza; nonché di effettuare ulteriori
approfondimenti per abuso di informazioni privilegiate in
merito all'operatività di Gold Massachu sul titolo Banca
del Lavoro nei giorni 16 e 21 marzo. Quindi abbiamo
ritenuto che ci potessero essere condizioni da verificare
in queste due fasi. Il 29 aprile, passiamo a un mese
dopo, riferisco alla commissione di avere ricevuto una
richiesta telefonica di un incontro dal presidente della
Banca del Lavoro dottor Abete al fine di illustrare alla
Consob questioni riguardanti l'assemblea della banca che
si doveva tenere il 30 aprile, che poi non si tenne. Al
riguardo si dette incarico al dottor Tezzon direttore e
Rosati vice, di ricevere il dottor Abete in quanto aveva
detto il presidente della Banca del Lavoro che aveva
delle comunicazioni urgenti da sottoporre alla nostra
attenzione.
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2049
P.M. DOTT. ORSI – Quando questo?
TESTE CARDIA – Il 29 aprile l'ha chiesto, e l'incontro è stato
effettuato lo stesso 29 aprile quindi, avendo dichiarato
che era particolarmente urgente. Il dottor Abete ha
seguito con molta partecipazione anche emotiva oltre che
di responsabilità come presidente, per cui con molta
frequenza cercava di segnalare delle cose che a suo
parere erano meritevoli di attenzione. Aveva detto che
era una cosa urgente, hanno formato una commissione ed è
stato ricevuto dal dottor Tezzon. Il 30 aprile non si è
tenuta l'assemblea della Banca del Lavoro in prima
convocazione per l'approvazione del bilancio di esercizio
e la nomina degli organi sociali.
P.M. DOTT. ORSI – Ecco, scusi, però il 29 aprile c'è un
incontro in Consob di Abete con Tezzon.
TESTE CARDIA – Il 29 stesso.
P.M. DOTT. ORSI – Sì. E che cosa si dicono? Se lei lo sa.
TESTE CARDIA – C'è un verbale di commissione. Io adesso
ricordo un pochino a memoria. Il dottor Abete
probabilmente segnalò che c'erano dei movimenti tali che
volevano ostacolare la difesa della Banca del Lavoro.
P.M. DOTT. ORSI – Non ho capito.
TESTE CARDIA – Il dottor Abete diceva che c'erano movimenti o
accordi che si potevano prendere a danno della Banca del
Lavoro che lui come presidente difendeva. E quindi
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2050
segnalò l'esigenza di approfondimenti da fare in sede di
assemblea, ma l'assemblea non si è tenuta.
P.M. DOTT. ORSI – Ma questi movimenti Abete spiegò a chi
facessero capo?
TESTE CARDIA – Senta, io questo non me lo ricordo, però può
benissimo risultare dal verbale, dal dottor Salini o dal
dottor Tezzon che loro l'hanno seguito.
P.M. DOTT. ORSI – Salini ha seguito questa parte?
TESTE CARDIA – Guardi, il dottor Tezzon e il dottor Rosati
hanno parlato con il dottor Abete in questo caso, quindi
sicuramente c'è stato un seguito di approfondimento, ma
l'approfondimento di per sé poteva avere riguardo su come
si potevano muovere nell'assemblea le votazioni, ma dal
momento in cui l'assemblea poi non si è tenuta, in
pratica la Consob poteva vigilare e verificare ciò che
avveniva dopo un'assemblea. Quindi se uno viene a
segnalare: attenzione che nell'assemblea ci possono
essere accordi, e l'assemblea non si tiene...
P.M. DOTT. ORSI – Sì, ma io le ho chiesto se ci fossero degli
elementi più specifici di questi. Abete segnala che ci
sono dei problemi, lei non ricorda quali sono?
TESTE CARDIA – Segnala la massima attenzione nell'assemblea
perché dice possono capitare dei problemi o degli accordi
che non ci sono. Questa è la sostanza, che poi di per sé
si è svuotata nel momento in cui l'assemblea non si è
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2051
verificata.
P.M. DOTT. ORSI – Questo l'ho capito. E quindi Salini potrebbe
essere informato in merito a questo?
TESTE CARDIA – Guardi, forse su questo in modo specifico il
dottor Tezzon e Rosati perché l'hanno ricevuto alle ore
13 del 29.
P.M. DOTT. ORSI – Andiamo pure avanti.
TESTE CARDIA – Il 30 aprile non si è tenuta l'assemblea in
prima convocazione per l'approvazione del bilancio e la
nomina degli organi sociali per la mancanza del quorum
costitutivo causata dall'assenza dei soggetti al
contropatto, cioè quello che allora veniva chiamato degli
immobiliaristi. In data 2 maggio la commissione è stata
da me informata di aver firmato una lettera della Banca
del Lavoro di richiesta di documenti ai sensi
dell'articolo 115 del Testo Unico in vista dell'assemblea
convocata in prima convocazione il 30 aprile. La Banca
del Lavoro ha risposto in data 2 maggio 2005. Questi sono
scambi di informazione diciamo. In data 6 maggio, c'è il
primo esposto della BBVA, la Banca di Bilbao trasmette a
Consob un esposto in relazione a un presunto accordo
parasociale non pubblicato e ad acquisti di concerto
aventi ad oggetto azioni emesse dalla Banca Nazionale del
Lavoro. L'esposto faceva riferimento ad articoli di
stampa che indicavano in Unipol, Banca Popolare
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2052
dell'Emilia Romagna, Banca Popolare di Lodi e Carige i
soggetti che stavano aderendo al contropatto al fine di
contrastare l'iniziativa spagnola di acquisto del
controllo di Banca del Lavoro. E a seguito di questa
premessa, l'esposto della Banca di Bilbao invitava la
Consob a verificare le modalità sugli acquisti di azioni
di Banca del Lavoro effettuati o che sarebbero stati
effettuati nei giorni successivi, a verificare
l'esistenza di accordi parasociali ovvero interposizioni
personali concentrate fra i suddetti soggetti e i
partecipanti al contropatto, a verificare la sussistenza
di un obbligo di Opa totalitaria sulle azioni ordinarie
Banca del Lavoro (inc.) ai soggetti sopramenzionati e ai
limiti del contropatto ove in tali operazioni non aveva
ad essere superato il 30%. Il 13 maggio la stampa
riferisce che la Banca d'Italia aveva concesso a Unipol
l'autorizzazione per incrementare la propria
partecipazione in Banca del Lavoro oltre il 5% e riteneva
verosimile la stampa che gli investitori legati al
contropatto potessero aver posto in essere rastrellamenti
sul titolo Banca del Lavoro in vista di una seconda
convocazione dell'assemblea che era stata già fissata per
il 21 maggio. Quindi questo a seguito dell'esposto della
Banca Bilbao e della stampa del 13 maggio. Il 15 maggio
gli uffici della Consob hanno quindi sollecitato Unipol a
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2053
fornire al mercato chiarimenti in merito alla propria
partecipazione in Banca del Lavoro e il 16 maggio Unipol
ha diffuso un comunicato con il quale ha dichiarato di
detenere in Banca del Lavoro una partecipazione pari
all'1.97, già depositata in vista della seconda
convocazione dell'assemblea di Banca del Lavoro, dove era
avviato in data 12 maggio l'iter procedurale presso la
Banca d'Italia per ottenere l'autorizzazione a
incrementare la propria partecipazione intorno alla
soglia del 5% dopo la citata assemblea, in riferimento a
quella autorizzazione che doveva essere prevista; di
seguire per interesse le vicende che riguardavano Banca
del Lavoro anche in relazione al joint venture in essere
con quest'ultima in Banca Nazionale Vita, perché questo
interesse che Unipol aveva in Banca Nazionale Vita era un
interesse che aveva più volte manifestato. Il giorno
successivo la Divisione Emittenti nella persona del suo
responsabile dottor Ferrari è venuta in commissione e ha
riferito sull'attività svolta in merito all'accertamento
dell'eventuale esistenza di una'azione di concerto tra i
referenti al patto stipulato il 20 luglio, il cosiddetto
contropatto ad altri soggetti per contrastare l'offerta
promossa dal BBVA. Questa attività, riferisce il dottor
Ferrari, è consistita nell'esame dei dati forniti da
Banca del Lavoro sui depositi delle azioni per
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2054
l'assemblea ordinaria prevista in prima convocazione il
30 aprile 2005, che non si è tenuta, come ho detto, per
mancanza del quorum, quindi i depositi delle azioni per
l'assemblea ordinaria; analisi degli intermediari
maggiormente attivi sul titolo Banca Nazionale del Lavoro
e richiesta di diffusione di un comunicato stampa Unipol
in merito alla propria partecipazione in Banca del Lavoro
e alla richiesta di autorizzazione alla Banca d'Italia di
incrementare la partecipazione in Banca del Lavoro oltre
il 5%. Quindi è stata fatta questa richiesta. In data 18
maggio, il giorno successivo, sempre il dottor Ferrari
informa la commissione che sono state inviate richieste
di informazione ai sensi sempre dell'articolo 115 in
merito alla partecipazione in Banca del Lavoro e in BIM
Fiduciaria e in Banca Finnat Euramerica. Gli uffici erano
in attesa di risposta. Sono state predisposte richieste
di informazioni sempre ai sensi dell'articolo 115, tenuto
conto anche degli acquisti di azioni Banca del Lavoro da
(inc.) a Unipol, a Banca Popolare di Lodi, a Banca Carige
e a Banca Popolare Emilia Romagna, finalizzate ad
accertare l'eventuale sussistenza di accordi con soggetti
terzi in relazione alla partecipazione detenuta in Banca
del Lavoro. L'invio di queste richieste sono state
deliberate dalla stessa commissione ai sensi
dell'articolo 115. Il 24 maggio successivo ho avuto un
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collegamento telefonico con la Procura della Repubblica
di Roma, nel corso della quale sono stato informato in
merito all'apertura di un procedimento con riferimento
alla denunciata esistenza di contrapposti accordi
parasociali o omissione di comunicazione agli organi di
vigilanza, nonché a manipolazioni del mercato dei titoli
azionari della Banca del Lavoro. Mi è stato anche chiesto
di trasmettere copia degli atti.
P.M. DOTT. ORSI – Con chi ha parlato in questo caso?
TESTE CARDIA – Senta, il nome non me lo ricordo, certamente ho
parlato... in genere le telefonate venivano fatte o dal
procuratore o venivano fatte dal procuratore aggiunto che
seguiva la pratica, io adesso ricordarmi la cosa, ho
segnato la procura ha chiesto questo, forse in qualche
carta può anche risultare, però insomma gli atti sono
stati trasmessi. In data 6 giugno ho informato il
collegio di avere firmato una lettera per Unipol di
richiesta di informazioni al pubblico ai sensi
sell'articolo 114 in merito alla veridicità delle
indiscrezioni apparse sulla stampa circa una possibile
Opa su Banca del Lavoro. Quindi ho chiesto che venisse
informato il mercato. L'Unipol nella stessa giornata del
6 giugno ha inoltrato una nota di risposta nella quale
vengono fornite precisazioni circa la partecipazione
detenuta nella banca. In data 8 giugno 2005, due giorni
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dopo, la Consob ha chiesto a Unipol il prezzo e la data
di acquisto di pacchetti azionari Banca del Lavoro nonché
data, prezzo di acquisto e di esercizio delle opzioni di
acquisto delle medesime azioni. Il 9 giugno Unipol ha
fornito alla Consob l'elenco delle operazioni effettuate
in proprio e dalla sua controllata Aurora Spa e ha
precisato che in data 7 giugno erano state esercitate le
opzioni di acquisto da parte di Unipol e Aurora. Il 13
giugno successivo la Divisione Emittenti viene in
commissione e comunica che dagli accertamenti svolti
sull'eventuale esistenza di accordi aventi ad oggetto
azioni Banca del Lavoro non erano emersi allo stato
elementi sufficienti a dimostrare l'esistenza di azione
di concerto tra i soggetti aderenti al contropatto ed
altri azionisti di Banca del Lavoro. Questo è
verbalizzato nel verbale del 7 giugno. Fa inoltre
presente che in relazione ad altre questioni sollevate
dal presidente di Banca del Lavoro è in corso di
predisposizione una lettera di risposta. In relazione
alla partecipazione acquisita da Unipol in Banca del
Lavoro è stato chiesto alla società ai sensi
dell'articolo 114 di comunicare al mercato l'ammontare
della partecipazione detenuta in Banca del Lavoro e le
finalità della medesima; è stato inoltre chiesto di dare
precisazioni in ordine all'eventualità della promozione
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2057
da parte di Unipol di una offerta pubblica di acquisto
avente a oggetto azioni Banca del Lavoro e questo di
comunicarlo quindi al mercato. L'8 giugno è stata inviata
a Unipol una richiesta di informazioni ai sensi
dell'articolo 115 per valutare l'eventuale ricorrenza
dell'obbligo di redigere un documento informativo ai
sensi dell'articolo 71 del regolamento Emittenti, perché
c'era la possibilità che non avessero comunicato al
mercato una notizia che doveva essere richiesta ai sensi
dell'articolo 71. Gli uffici, infatti, hanno ritenuto che
dagli elementi informativi dalla società era stato
superato uno dei parametri di rilevanza stabiliti dal
regolamento e in particolare il rapporto fra prezzo
pagato per l'acquisto della partecipazione e la
capitalizzazione media degli ultimi sei mesi
dell'emittente e che pertanto Unipol era tenuta a
diffondere entro 15 giorni dall'ultimo acquisto, che
aveva comportato il superamento del parametro di
rilevanza effettuato in data 7 giugno 2005, un documento
informativo richiesto dall'articolo 71 del regolamento
Emittenti. Mi ricordo che studiammo questo articolo 71.
La commissione dopo avere ascoltato queste segnalazione,
dà disposizioni di predisporre la lettera di risposta
agli esposti presentati dal presidente di BNL dottor
Abete e di sollecitare la predisposizione da parte di
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2058
Unipol in relazione alla partecipazione acquisita in
Banca del Lavoro del documento informativo di cui
all'articolo 71, di cui ho parlato ora regolamento
Emittenti. Il 14 giugno il presidente riferisce in
commissione di avere inviato al presidente di Unipol
dottor Consorte una richiesta ex articolo 114 del Testo
Unico di diffondere al mercato un comunicato stampa con
cui comunicare dichiarazioni rese da un senatore in
merito a una ipotesi di Opa su Banca del Lavoro diffuso
nella serata del 13 giugno. Il 17 giugno il presidente
richiama l'attenzione dei membri della commissione sui
contenuti del comunicato stampa diffusi da Banca Bilbao e
Unipol in relazione all'incontro tenutosi tra gli stessi
il giorno precedente, quindi il 16 giugno, e chiede agli
uffici di assumere informazioni volte e fornire una più
adeguata e completa informazione al mercato sui contenuti
dell'incontro. Questo è verbalizzato nella riunione del
17 giugno della commissione. Il 20 giugno il presidente
informa i componenti del collegio di avere firmato in
pari data una lettera ad Unipol di informazioni ex
articolo 11 del Testo Unico in merito alle strategie di
investimento in corso di valutazione da parte di Unipol
medesima con riferimento alla partecipazione in Banca del
Lavoro. Questa mi è stata sottoposta dagli uffici dicendo
che è opportuno conoscere la strategia che volevano
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2059
tenere e quindi io ho avanzato questa richiesta di
conoscenza. Il giorno 22 giugno Unipol ha pubblicato il
documento informativo di cui all'articolo 71 relativo
all'acquisto della partecipazione azionaria del 9.99 del
capitale di Banca del Lavoro, quindi ha comunicato che
aveva raggiunto il 9.99; il 30 giugno riferisco in
commissione in merito a un colloquio telefonico avuto con
il presidente di Unipol dottor Consorte sulla insistenza
del dottor Consorte di cercare di parlarmi in tutti i
modi, forse potrò ritornare. Comunque ho avuto un
colloquio telefonico in relazione alle notizie stampa
apparse in pari data, appunto il 30 giugno, circa il via
libera di Banca d'Italia ad una eventuale contro Opa su
Banca del Lavoro all'esito del quale il presidente di
Unipol si è impegnato a smentire la notizia. L'8
luglio...
P.M. DOTT. ORSI – No, aspetti. Scusi. Il 30 giugno è la prima
volta che lei parla con Consorte?
TESTE CARDIA – Senta, per quanto ricordo sì.
P.M. DOTT. ORSI – E parlaste al telefono?
TESTE CARDIA – Al telefono.
P.M. DOTT. ORSI – E chi chiamò, Consorte?
TESTE CARDIA – Certamente lui, su questo non c'è dubbio.
Senta, io riferisco esattamente in merito al colloquio
avuto in relazione alla notizia stampa apparsa in pari
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data su delibera di Banca d'Italia.
P.M. DOTT. ORSI – Vedo che lei ha degli appunti e così
sostanzialmente li legge. Vediamo se riesce a ricordare
l'essenziale di questa conversazione.
TESTE CARDIA – Guardi, io su questa conversazione non ricordo
altro che il contenuto diciamo della materia poiché fu un
contenuto minimo, cioè il fatto se era vero, che lui
smentiva, che il presidente di Unipol smentiva la notizia
di stampa di avere avuto via libera da Banca d'Italia di
eventuale contro Opa su Banca del Lavoro, quindi lui
telefonò dicendo che aveva un avviso importante, che
riferiva perché il mercato ne doveva essere a conoscenza.
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, perché se no non capisco. Quindi
Consorte prese l'iniziativa di parlare direttamente con
lei.
TESTE CARDIA – Sì.
P.M. DOTT. ORSI – Per smentite che stesse...?
TESTE CARDIA – Il presidente di Unipol...
P.M. DOTT. ORSI – Cioè lui.
TESTE CARDIA – Che la Banca d'Italia non aveva dato... era
apparso sulla stampa il via libera di Banca d'Italia ad
un'eventuale contro Opa su Banca del Lavoro e lui disse
che non era vero e quindi dissi: c'è una cosa sola da
fare: dare un comunicato.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi, scusi, la ragione della telefonata
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2061
che Consorte le fa il 30 di giugno è di smentire che la
Banca d'Italia avesse autorizzato a fare l'Opa.
TESTE CARDIA – A fare l'Opa.
P.M. DOTT. ORSI – Era solo questo che vi siete detti.
TESTE CARDIA – Senta, questo è solo quello che ricordo, ma
certamente non c'era motivo di altre cose in quella
circostanza.
P.M. DOTT. ORSI – E lei sa perché prese questa diciamo
iniziativa informale di telefonarle, piuttosto che di
fare un comunicato ufficiale?
TESTE CARDIA – Beh, senta, io non lo so. No, di comunicare.
Che io gli chiesi di fare un comunicato ufficiale perché
spesso...
P.M. DOTT. ORSI – Ma è Consorte, se ho capito bene, che chiama
lei.
TESTE CARDIA – Senta, per quello che ricordo sì. Io ho solo
verbalizzato, ma certamente mi ha chiamato lui anche
perché io non facevo richieste telefoniche a nessuno, le
richieste telefoniche erano fatte dagli uffici previa...
o usualità secondo la materia magari molto semplice,
oppure secondo richieste della commissione di
approfondimento. Ma in genere, specialmente quando gli
argomenti, le vicende avevano una dimensione consistente,
le richieste erano quasi tutte per iscritto.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, per chiudere questa parte che
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riguarda il 30 giugno, lei ricorda quello che ha detto di
questa conversazione, ma ricorda se Consorte le parlò di
altro che attenesse all'atteggiamento di Unipol rispetto
a BNL? Cioè se ho capito bene Consorte le dice: la Banca
d'Italia non ha autorizzato Unipol.
TESTE CARDIA – Guardi, se...
P.M. DOTT. ORSI – Ma le dice qualcos'altro?
TESTE CARDIA – Io in questa circostanza quello mi son segnato
e quello posso ricordare. Poi ricordo una successiva
telefonata con il dottor Consorte, particolarmente
pressante, che però è avvenuta alcuni giorni dopo.
P.M. DOTT. ORSI – E ci arriviamo con questa cronologia che lei
sta utilizzando.
TESTE CARDIA – Diciamo questa è una cronologia, un argomento
che posso dire anche subito, ma non ricordo la data con
precisione, ma che forse è il 4 luglio. Forse il 4
luglio. Io non posso testimoniare, giurare che era il 4
luglio, però c'è stata una conversazione telefonica, io
non smentisco la comunicazione telefonica, potrebbe darsi
il 4, come potrebbe darsi il 3, però se da lui viene
detto il 4, io non ho elementi per smentirlo.
P.M. DOTT. ORSI – La cosa che diciamo mi pare più appropriata
è che lei continui in questa cronologia e quando arriva
il momento in cui lei crede di aver parlato per la
seconda volta, il 3 o il 4 luglio, ci spiega cosa vi
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siete detti.
TESTE CARDIA – Beh, guardi, se la inserisco la posso mettere
anche qui. Quella non l'ho messa qui per il motivo che ho
il dubbio sulla data, però ho letto su un interrogatorio
che sarebbe il 4 luglio, non ho motivo di dire che non è
stato il 4 luglio.
P.M. DOTT. ORSI – Cosa succede dopo il 30 giugno quindi?
TESTE CARDIA – Dopo il 30 giugno, l'8 luglio, ecco, allora
adesso posso parlare di questo, io ricevevo una
comunicazione telefonica successiva...
P.M. DOTT. ORSI – Successiva al 30 giugno, ma precedente all'8
luglio.
TESTE CARDIA – Potrei anche individuare nel 4 luglio, detto da
altri che non ho motivo per dire che non è stato il 4
luglio. Poi se qualche risultanza fosse il 3, è il
contenuto che ricordo.
P.M. DOTT. ORSI – Esatto, è quello che conta.
TESTE CARDIA – Il contenuto fu questo...
P.M. DOTT. ORSI – A chiamare è sempre Consorte?
TESTE CARDIA – Certamente Consorte. Anzi le dico che quella
volta chiamò più di una volta e disse che aveva assoluta
urgenza di vedermi. "Le devo dire una cosa molto
delicata, la devo vedere". Il presidente della Consob ha
il dovere in questo caso, in casi del genere, anche
perché quando uno parla di una cosa delicata e
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rappresenta una società o altro, peraltro diciamo sia
pure con fatica, quindi io ho ricevuto in questa
circostanza, ripeto, è inutile ridirlo ancora, che
potrebbe essere stato il 4 luglio, il dottor Consorte
dietro sua ripetuta insistenza telefonica, il quale...
P.M. DOTT. ORSI – Mi scusi, il 4 luglio è un incontro
personale.
TESTE CARDIA – Sì, personale perché mi disse che doveva dirmi
una cosa particolarmente delicata e quindi a un
presidente di una entità uno lo ascolta.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi lei si mette nell'ufficio di?
TESTE CARDIA – Io l'ho ricevuto nel mio ufficio.
P.M. DOTT. ORSI – Ed eravate soltanto lei e...
TESTE CARDIA – No. All'inizio lui si presentò in compagnia di
un altro che mi presentò come il dottor Sacchetti. E la
mia prima cosa dissi: "Quando viene da me uno, non
vengono in due" e lui mi disse: "Ma questo è
l'amministratore delegato". Ho detto: "Vede, presidente,
lei mi dice che mi deve dire una cosa delicata e allora
io le dico quando uno mi deve dire una cosa delicata
viene da solo ed è un discorso, se viene in compagnia
diventa un discorso diverso. Comunque l'ascolto". Allora
lui disse...
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, non c'era nessun altro della
commissione?
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TESTE CARDIA – No, non c'era nessun altro, ma durò molto poco
il colloquio. Allora lui mi disse che aveva difficoltà a
mettersi in contatto con gli uffici della Consob, ché lui
aveva bisogno di capire come si doveva comportare in una
vicenda in cui voleva difendere la situazione dell'Unipol
da danni, quindi dice: "Se io non agisco correttamente,
posso sbagliare, posso ricevere danni, quindi sto
insistendo presso la Divisione Emittenti" mi sembra di
ricordare, ma gli effetti poi sono tali che lo
confermano, dice: "Per poter approfondire le cose che
potevo approfondire anche con lei". Dico: "Senta, scusi,
premetto il fatto che la Divisione Emittenti come tutti
gli uffici sono sempre a disposizione, possono...".
P.M. DOTT. ORSI – Chi è il referente della Divisione
Emittenti?
TESTE CARDIA – In quel caso era il dottor Ferrari ancora.
P.M. DOTT. ORSI – Ferrari.
TESTE CARDIA – Sì. Dico: "Quindi, per quanto riguarda gli
uffici sono sempre a disposizione e questo è conosciuto
da tutti in Consob perché gli uffici della Consob sono
sempre a disposizione, magari c'è fatica nell'avere
l'incontro, fatica per motivi di tempo e più di tanto non
si può, fare, ma certamente c'è disponibilità, c'è
signorilità e c'è anche competenza e nello stesso tempo
c'è consapevolezza di svolgere una funzione pubblica,
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quindi anche il limite del colloquio è sempre colloquio
formale.
P.M. DOTT. ORSI – C'era una difficoltà che Consorte
rappresentava?
TESTE CARDIA – Mi diceva che non lo volevano ricevere e che
lui voleva essere ricevuto per avere spiegazioni su
argomenti che avrebbero tutelato da errori l'attività
della sua...
P.M. DOTT. ORSI – E quali fossero questo argomenti?
TESTE CARDIA – No, guardi il mio colloqui fu breve, anche
perché fu sgradevole iniziando dal fatto che lui disse:
"Ma io ho portato con me una persona". Io ho detto: "In
questa stanza, se uno dice che ci ha una cosa urgente e
viene da solo, viene da solo". Dopodiché gli dissi:
"Comunque io informerò la divisione che voi chiedete di
essere ricevuti". E l'incontro avvenne l'8 luglio.
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, non affrontaste il merito della...
TESTE CARDIA – Assolutamente no, guardi, nel modo più totale.
Poi ho letto delle testimonianze che sono farneticanti,
ma non solo. Quando lo accompagnai all'ascensore, cosa
che faccio con tutti, qualsiasi persona che viene da me
io l'accompagno all'ascensore, quindi lo accompagnai
all'ascensore, avevo lui vicino e Sacchetti dietro e il
colloquio era stato breve e certamente non fluente, vero
l'ascensore dice: "Senta, ma noi abbiamo molti amici
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comuni, se ci possiamo vedere avrei piacere, possiamo –
diciamo - intrattenerci per spiegare meglio le cose, la
mia finalità è solo di difendere l'Unipol". La mia
risposta fu: "Io adesso sono presidente della Consob, lei
è presidente dell'Unipol, ci sono approfondimenti di
vicende in corso, il mercato deve essere interessato di
tutto, un giorno se io avrò tempo, se l'invito fra tre
anni, ci sarà". Lui insistette molto e io dissi:
"Presidente, io la saluto".
P.M. DOTT. ORSI – E chi erano questi amici comuni?
TESTE CARDIA – Mah, assolutamente non me lo disse, né io
permisi il colloquio. Quindi il colloquio non fu
simpatico e più mi ricordo il colloquio, ripeto, può
essere stato il 4. Informai gli uffici e l'8 luglio sono
stati convocati.
P.M. DOTT. ORSI – Convocati chi e da chi?
TESTE CARDIA – Della Consob, sono stati convocati da Rosati,
Ferrari, Salini, Savella e Carbone, presumo che abbiano
chiesto contatto loro. Diciamo l'8 luglio è avvenuto
l'incontro ed è stata illustrata l'operazione con Banca
del Lavoro con particolare riguardo all'acquisto delle
partecipazioni cedute dagli appartenenti al contropatto,
alla tempistica del comunicato al mercato e la tempistica
dell'Opa obbligatoria. Questo risulta da quello che ho
letto di questo incontro di cui c'è un breve resoconto e
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si è svolto nella sala vicino a quella di commissione,
vicino a me.
P.M. DOTT. ORSI – Prima, a proposito dell'incontro del 4 lei
ha detto "ho letto delle testimonianze farneticanti" a
cosa si riferiva?
TESTE CARDIA – Io ho letto che avrebbe parlato con me non so
di quante cose Consorte. Ho letto in qualche parte, non
ho potuto segnarmi le date o meno, che lui avrebbe
parlato con me in circostanze di incontri, questo è
l'unico incontro da solo che io ho avuto con il dottor
Consorte, l'unico e peraltro nemmeno da solo perché fu
accompagnato, in cui non c'è stata da parte mia né da
parte sua... diciamo che io non ho consentito colloqui
che fossero sul merito della vicenda, assolutamente, né
ci sono stati colloqui di qualsiasi altro tipo. Tanto per
intavolare l'argomento, ho letto che avrebbe detto che il
13 o il 14 avrebbe visto il dottor Salini o me. Io il
giorno...
P.M. DOTT. ORSI – No, ma scusi, sto seguendo un criterio
cronologico, io volevo liberarmi del 4 per poi andare
all'8.
TESTE CARDIA – Benissimo, allora andiamo all'8.
P.M. DOTT. ORSI – Il 4 non parlate del merito.
TESTE CARDIA – Di nulla. Solo della difficoltà che gli uffici
non gli davano ascolto all'Unipol perché secondo lui
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doveva avere chiarimenti e spiegazioni su quali erano le
linee da seguire per tutelare la sua società. E io questo
lo negai. Sarei stato e sarei stato direi più normale,
senza più, normale, se non fosse che si è presentato in
compagnia e ha detto: "Beh, io vengo sempre in
compagnia". Dico: "Sì, ma quando uno dice che viene da
solo per una cosa urgente, viene da solo" fermo restando
che per me era assolutamente indifferente. Ma questo rese
il colloquio particolarmente breve.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, ma giusto per capirci, perché la
presenza di una ulteriore persona le creava un problema?
TESTE CARDIA – Le dico solo una cosa, perché se uno mi viene a
dire una cosa e poi esce fuori e dice che me ne ha dette
due, allora a questo punto io mi trovo da solo nei
confronti di un altro e quindi la verità mia è la verità
mia, se sono in due possono (inc.).
P.M. DOTT. ORSI – Sì, ho capito, (inc.) a testimone
favorevole.
TESTE CARDIA – Procuratore, io ho vissuto una vicenda che fa
ridere. Una volta è venuta una persona...
P.M. DOTT. ORSI – No, no, scusi.
TESTE CARDIA – Gliela risparmio, ma mi ha insegnato molto...
P.M. DOTT. ORSI - No, no, no. Parliamo dell'8 luglio allora.
PRESIDENTE – (inc., fuori microfono)
TESTE CARDIA – Sì. Mi scusi, Presidente, ha ragione. Ma certe
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volte si crea un sentimento quando uno consente a uno di
venire per una cosa dichiarata urgente e poi si presenta
in due per parlare di una cosa urgente.
P.M. DOTT. ORSI – Possiamo superare diciamo questo incidente.
L'8 luglio lei vede Consorte e incontra queste persone?
TESTE CARDIA – L'8 luglio Consorte, l'Unipol, presumo che
fosse lui e certamente altri, illustrano alla Consob, al
dottor Rosati, al dottor Ferrari, al dottor Salini e al
dottor Savella e alla dottoressa Carbone l'operatività su
Banca del Lavoro con particolare riguarda all'acquisto di
partecipazioni (inc.).
P.M. DOTT. ORSI – Ecco, no, mi scusi, per andare un attimo al
punto, quel giorno 8 luglio... Posso pregare che si
faccia un po' di silenzio, perché c'è una certa
difficoltà a seguire. Okay. Il giorno 8 luglio Consorte
incontra questi esponenti di Consob.
TESTE CARDIA – E credo alcuni con lui.
P.M. DOTT. ORSI – Partecipa a questa riunione, presenzia?
TESTE CARDIA – Senta, io non partecipo alla riunione. Quello
che può succedere, ma non lo ricordo assolutamente, che
quando c'è una riunione nella sala commissione è
consuetudine che mi avvertano perché io dia il saluto ai
lavori.
P.M. DOTT. ORSI – E lei in questo caso è entrato nella sala?
TESTE CARDIA – Non me lo ricordo assolutamente, ma se fossi
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entrato è per dire buongiorno e buon lavoro e se non sono
entrato è la stessa cosa, nel senso che il buon giorno e
il buon lavoro è solo un atto di cortesia. Certamente
escludo qualsiasi approfondimento che toccava gli uffici
e che gli uffici hanno fatto o avrebbero fatto come
usuale.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, lei sa che ci sono delle
intercettazioni che ormai sono agli atti del fascicolo
del dibattimento in questo processo.
TESTE CARDIA – Sì.
P.M. DOTT. ORSI – Ce n'è una in particolare, la 341 del 9
luglio nella quale Consorte parla con l'altro imputato
Stefanini e Consorte dice all'altro di aver parlato con
lei, ma soprattutto che lei ha parlato con lui.
TESTE CARDIA – Senta, il 4 luglio io ho parlato con lui.
Guardi, mi è stato segnalato...
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, le dico di cosa si tratta,
probabilmente lo sa già. Il Consorte riferisce a
Stefanini, è la pagina NS 39 della trascrizione, c'è
tutta una conversazione che riguarda questo incontro del
giorno prima e a un certo punto Consorte dice: "Perché se
poi questi signori fanno i furbi, tendono di rilanciare,
di andare a contattare gli spagnoli - Quindi sembra che
si riferisca ai contropattisti. – per rilanciare, io con
i poteri che ho gli blocco tutte le loro proprietà". Dal
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tenore di questa conversazione Consorte attribuisce a lei
questa sorta di minaccia.
TESTE CARDIA – Non risponde assolutamente al vero.
P.M. DOTT. ORSI – Non risponde al vero.
TESTE CARDIA – Assolutamente non risponde al vero né in questa
circostanza né in nessun'altra circostanza.
P.M. DOTT. ORSI – È consapevole di questa conversazione, ha
avuto modo di vedere gli atti di questo fascicolo?
TESTE CARDIA – Senta, io no, ma sapesse come sono schiacciato.
Mi è stato segnalato che in alcuni casi il Consorte aveva
detto che mi aveva incontrato. Allora io sono andato a
vedere che cosa, come potevo averlo incontrato e dagli
atti degli uffici sono risultate le loro riunioni e io ho
ricordato questa che le ho detto, che può essere
collegata...
P.M. DOTT. ORSI – Per chiarire, lei mi sta dicendo che l'8
luglio non ha partecipato lei a questa riunione.
TESTE CARDIA – No, certamente non ho partecipato alla riunione
nel modo più totale. Potrei essere entrato in aula
commissione, che sta attaccata alla mia stanza, per un
saluto come è usuale quando c'è riunione, però non
ricordo nemmeno questo, né certamente può essere oggetto
della mia memoria su una cosa che assolutamente è priva
di ogni sostanza.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi non ricorda se e cosa ha detto
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entrando in questa sala dove c'erano tutte queste
persone.
TESTE CARDIA – Procuratore, scusi, io non ricordo di essere
entrato, voglio essere molto preciso.
P.M. DOTT. ORSI – Non ricorda di essere entrato.
TESTE CARDIA – E se fossi entrato ho detto soltanto buongiorno
e buon lavoro.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi esclude di avere detto quelle cose
che sono in quella intercettazione.
TESTE CARDIA – Nel modo più assoluto. Oltretutto nella
commissione c'erano tante persone, voglio dire. Lo
escludo in modo totale.
P.M. DOTT. ORSI – Non si è appartato neanche.
TESTE CARDIA – Senta, la domanda si può fare, ma non a me...
No, lei la può fare, per carità, nella sua veste...
P.M. DOTT. ORSI – Io la devo fare.
TESTE CARDIA – La deve fare e certamente è giusto, però le
dico per tutti quelli mi conoscono, non mi apparto in
nessun modo con nessuno e sono particolarmente cauto
anche nel ricevere le persone.
P.M. DOTT. ORSI – Bene. L'8 luglio quindi lei non partecipa
alla riunione e quando viene a sapere del merito di
quella riunione, cioè di cosa Consorte e i suoi
accompagnatori rappresentano a Consob, quando?
TESTE CARDIA – Senta, successivamente in quale data, io ci ho
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qui nelle cose che mi sono scritto, l'8 luglio presenta
alla Consob un esposto in merito all'incremento della
partecipazione...
P.M. DOTT. ORSI – Scusi un attimo, prima di tornare a
rileggere. Lei in un momento successivo viene a sapere
cosa Consorte alla fine aveva rappresentato?
TESTE CARDIA – Procuratore, in una fase successiva, perché fra
l'altro io in quei giorni ero...
P.M. DOTT. ORSI – Mi scusi, io non le sto chiedendo quando, le
sto chiedendo cosa le hanno riferito, se le hanno
riferito i suoi dirigenti e funzionari di Consob che cosa
Consorte ha rappresentato loro l'8 luglio.
TESTE CARDIA – Allora mi deve consentire di ampliare
leggermente. Io il 15 luglio avevo la relazione al
mercato con il Presidente della Repubblica e con
centinata e centinaia di persone del mondo della finanza,
quindi in sostanza diciamo la mia attenzione si è
dedicata a scrivere e a curare quell'incontro che è di
massima rilevanza per la Consob e come persone, per di
più veniva il Presidente della Repubblica. Quindi se io
ho saputo tre giorni dopo o cinque giorni dopo forse no,
l'ho saputo quando c'è stata una riunione in commissione
in cui si è riferito delle cose.
P.M. DOTT. ORSI – Cosa si è riferito? Scusi, in un momento
successivo al 15 luglio lei dice.
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TESTE CARDIA – Penso di sì. Vede, per me non era
particolarmente importante quello che andava a dire in
quel giorno, era importante che avendo negato di avere
avuto...
P.M. DOTT. ORSI – Mi scusi.
TESTE CARDIA – No, no, scusi (inc.).
P.M. DOTT. ORSI – No, ma mi perdoni, io le faccio una domanda
e lei risponde. La domanda che le sto facendo non è per
quale motivo lei l'ha saputo chissà quando. Cosa ha
saputo in un tempo successivo che magari non sa indicare,
ma il tema è cosa ha saputo, non perché l'ha saputo dopo.
Cioè c'è stato un momento, fosse stato tre anni dopo,
fosse stato stamattina, c'è stato un momento nel quale i
suoi le han detto "Consorte ci ha rappresentato questa
situazione"?
TESTE CARDIA – Guardi, le rispondo in questo modo. La finalità
della riunione che si è tenuta è perché Consorte diceva
che la Consob non lo voleva ricevere e non lo voleva
ricevere perché non voleva dare loro spiegazioni o
collaborazione.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi lo ha ricevuto.
TESTE CARDIA – Lo hanno ricevuto sì. Dopo che li hanno
ricevuti, gli uffici hanno fatto la loro esposizione
consueta su tutte le attività e informavano la
commissione periodicamente di quello che avveniva.
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P.M. DOTT. ORSI – Okay. E quando per la prima, non sappiamo
quando, è stato informato...
TESTE CARDIA – E se posso continuare, io continuo a dire le
cose fatte. Certamente ci sono...
P.M. DOTT. ORSI – Ma adesso dico, la domanda è semplice, cioè
cosa lei ricorda che le sia stato riferito o che lei
comunque abbia appreso successivamente di ciò che l'8
luglio Consorte è venuto a raccontare alla Consob. Questa
domanda per questo processo è molto rilevante, molto.
TESTE CARDIA – Cioè che cosa ha detto Consorte in quella
circostanza?
P.M. DOTT. ORSI – Sì.
TESTE CARDIA – Lui in quella circostanza ha detto che voleva
difendere la posizione dell'Unipol e che aveva interesse
a che la posizione non fosse danneggiata da acquisizioni
di altri perché l'interesse fondamentale era quello di
salire per difendere questa posizione e di mantenere quel
rapporto che aveva con BNL Vita, questo sostanzialmente.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi soltanto questo.
TESTE CARDIA – No, non lo posso dire se era soltanto questo,
Procuratore, ma io non è che mi posso ricordare a
distanza di cinque anni. Io non posso aver seguito tutta
la vicenda nella sua evoluzione, questo lo sanno gli
uffici. Noi in commissione ricevevamo dagli uffici le
relazioni. A me interessava conoscere che il signor
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Consorte e company fossero ricevuti perché negavano che
la Consob li voleva ricevere.
P.M. DOTT. ORSI – Mi scusi. Lei sta dicendo che il suo
ricordo, per quello che le è stato riferito, è che l'8
luglio Consorte è venuto a dire che aveva interesse a
tutelare BNL Vita, questo?
TESTE CARDIA – Certamente questo, non so se solo questo.
P.M. DOTT. ORSI – E nel modo di tutelare BNL Vita ha detto
qualcosa l'8 luglio?
TESTE CARDIA – Senta, questo potrà essere chiesto ai
funzionari, potrà essere chiesta la relazione. Io
sinceramente...
AVV. DEDOLA – Signor Presidente, posso inserirmi? Mi pare di
avere sentito dal teste che esiste un resoconto scritto,
se siamo tutti quanti d'accordo ad acquisirlo, risolviamo
il problema.
TESTE CARDIA – Ma certamente che esisteva il resoconto
scritto.
PRESIDENTE – Sì. Però la domanda qui era differente, non è
tanto di quello che è successo, ma che cosa i colleghi
avrebbero riferito a lui di questo fatto, che è un po'
diverso dare il resoconto scritto. Però mi sembra che il
teste abbia riferito e quindi forse possiamo per il
momento passare oltre e fargli terminare il suo racconto,
la sua ricostruzione e poi puntualizzare magari alcune
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cose.
P.M. DOTT. ORSI – Come metodo, però scusate, può creare
qualche problema perché il teste ha degli appunti
corposissimi, se io faccio le domande dopo che lui li ha
letti, non...
TESTE CARDIA – Procuratore, scusi, questi sono appunti tutti
documentati, non sono appunti fantasiosi.
P.M. DOTT. ORSI – Certo.
TESTE CARDIA – Mi scusi se...
P.M. DOTT. ORSI – Però scusi, le sto solo chiedendo quando lei
ha saputo del contenuto.
PRESIDENTE – Allora, la prima domanda del Pubblico Ministero
era che cosa le è stato riferito e su questo mi sembra
che lei abbia risposto, ha riferito qual era la posizione
di Consorte. Adesso la richiesta del Pubblico Ministero è
di sapere quando le è stato riferito cos'era avvenuto l'8
luglio, il giorno dopo, il giorno stesso? È questa la
domanda?
P.M. DOTT. ORSI – Sì.
PRESIDENTE – O nei giorni successivi, se lei se lo ricorda.
TESTE CARDIA – Presidente, io questo non ricordo per un motivo
semplice...
PRESIDENTE – Va bene, basta.
TESTE CARDIA – No, ma lo vorrei dire il perché. Perché prima
di tutto a distanza di cinque anni è veramente difficile
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specie per chi presiede una commissione in cui ogni
giorno ci sono 15 argomenti da affrontare, questo di
principio; secondo, perché la finalità di quell'incontro
dal mio punto di vista era di far sì che la Consob non
apparisse come una che non dava collaborazione, anche se
forse le finalità di quell'incontro dichiarato urgente
non erano quelle. Dopodiché, una volta che sono stati
ricevuti e sono stati ricevuti nella stanza accanto, qui
c'è un resoconto che si può leggere. Per me ricordare
quello che c'è scritto in quella pagina di resoconto, se
mi consente, è un argomento ininfluente, mentre è
influente avere ricostruito e con non poca fatica
solamente da documenti e da rapporti l'evoluzione di
tutta la vicenda.
PRESIDENTE – Va bene. Il Pubblico Ministero su questo punto ha
altre domande?
P.M. DOTT. ORSI – No. Chiederei dopo l'8 luglio cosa succede.
TESTE CARDIA – L'8 luglio l'ho già detto, in data 8 luglio c'è
il secondo esposto presentato dalla BBVA, e il secondo
esposto muove dall'incremento dell'opzione (inc.) di
Banca del Lavoro e la sua rilevanza ai fini
dell'applicazione della (inc.) in materia di (inc.)
obbligatoria, quindi il secondo esposto vuole sapere
perché Unipol era salita in modo tale da dove essere
obbligata a fare un'Opa. Il 18 luglio Unipol ha
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stipulato...
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, l'8 luglio questo esposto viene
depositato in Consob?
TESTE CARDIA – Sì. E la Consob fa gli accertamenti.
P.M. DOTT. ORSI – E non ha fatto oggetto di quella riunione
questo esposto, no? Della riunione con Consorte?
TESTE CARDIA – Scusi, l'8 luglio è stato presentato alla
riunione, il 10 sarà arrivato, il 9, l'11.
P.M. DOTT. ORSI – Questo le stavo chiedendo.
TESTE CARDIA – Certamente è arrivato... la riunione è nello
stesso giorno, ma l'esposto è datato 8 luglio, quindi do
per scontato che non sia stato... Ma nel resoconto che
c'è di quella riunione, c'è tutto esattamente quello che
è stato fatto dagli uffici.
P.M. DOTT. ORSI – Dall'8 al 18 luglio succede qualcosa che
lei...
TESTE CARDIA – Ci sono gli approfondimenti della Consob e
quindi si viene a fare questi approfondimenti, il 18
luglio Unipol si viene a sapere che ha stipulato con
diversi soggetti...
PRESIDENTE – Potete chiudere la porta, per favore, che non si
sente?
TESTE CARDIA – Io no so, Presidente, se potessi avere un
bicchiere d'acqua, non so se è una domanda consentita.
PRESIDENTE – Certo. Se vuole possiamo anche interrompere due
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minuti.
TESTE CARDIA – No, questo non ho bisogno, ma un bicchiere
d'acqua se posso.
PRESIDENTE – Non abbiamo nessuno da incaricare. Se vuole
possiamo interrompere qualche minuto. Oppure l'avvocato
della Consob può andare...
(intervento fuori microfono)
PRESIDENTE – Benissimo.
TESTE CARDIA – Allora il 18 luglio esattamente a Consob
risulta che il minimo stipulato con diversi soggetti...
P.M. DOTT. ORSI – Mi scusi, per chiudere come sempre al solito
la parte alle spalle, dall'8 al 18 lei non ha...
TESTE CARDIA – Guardi, io ho avuto la presidenza della
Repubblica, l'intervento del Presidente della Repubblica
che mi ha impegnato dal 13 al 16 sabato, al 17 domenica e
quindi il 18 è il giorno in cui riesco ad avere altre
notizie.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi non è successo niente in quei dieci
giorni dall'8 al 18 per quanto la riguarda.
TESTE CARDIA – Mah, Procuratore, quello che succede, io non ho
potuto, non ho chiesto, non ho approfondito notizie nei
giorni nei quali era dedicato ad un impegno che è
eccezionale per la rilevanza, per le difficoltà e per lo
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sforzo. Se hanno fatto qualche cosa io le dico...
PRESIDENTE – Ma il Pubblico Ministero credo che non voglia
insinuare nulla, ma semplicemente chiederle delle date.
Lei risponde se non ha avuto contatti o non ricorda,
nessuno le contesta di (inc.).
TESTE CARDIA – Lei mi deve capire, per fare questo sforzo che
forse una dimensione così rilevante non è facile per un
presidente della Consob, ma chiunque sia la persona
naturalmente, con tutta modestia dico questo, i dettagli
dei ricordi possono anche essere utili, ma possono essere
chiesti ai funzionari, ai dirigenti. Se il presidente
della Consob deve andare a ricordare una storia che è
durata un anno in dettaglio, allora o il presidente della
Consob appare poco adeguato, oppure può dire cose
inadeguate.
PRESIDENTE – La domanda è stata semplicemente dall'8 al 18
luglio se si è occupato ancora.
P.M. DOTT. ORSI – Io faccio un chiarimento. Le domande che io
le formulo non hanno come sottofondo nessun retro
pensiero, cioè se io le chiedo se dall'8 al 18 luglio è
successo qualcosa è perché vedo che nella scansione
temporale lei mette questi dieci giorni in bianco. Allora
la domanda significa: in quei dieci giorni è stato
contattato da qualcuno? Lei ha contattato qualcuno? I
suoi uffici l'hanno informata di qualcosa?
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2083
PRESIDENTE – Però ha già risposto su questo, ha detto di no.
P.M. DOTT. ORSI – Ma infatti non gli sto chiedendo cos'altro
ha fatto che non sia quello. Sto chiedendo se è successo
qualcosa.
PRESIDENTE – Il teste ha risposto.
P.M. DOTT. ORSI – Okay. Il 18 luglio cosa succede?
TESTE CARDIA – Allora, il 18 luglio riprendendo l'esame,
risulta che l'Unipol ha stipulato con diversi soggetti un
patto parasociale finalizzato ad aggregare le rispettive
partecipazioni detenute in Banca del Lavoro pari al
30.87% del capitale sociale ordinario.
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, questo è il comunicato del 18 luglio
che stiamo...
TESTE CARDIA – Beh, certo, questo io devo dire, perché da qui
derivano conseguenze. Quindi i soggetti erano di una
cooperativa adriatica, Cooperativa Estense, Talea
Cooperativa, (inc.) International e Banca Carige con
Credit Suisse First Boston International titolare del
4.18% di capitale di Banca del Lavoro...
P.M. DOTT. ORSI – Mi scusi, questo è un documento che
conosciamo, se lei lo legge, forse non è questo che le è
richiesto di fare. Cioè conosciamo, è agli atti, è
documentato ed è depositato il testo di queste
comunicazioni. Se vuole può, direi anzi per semplicità
possiamo darle per... Che cosa fa la Consob invece di
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2084
questo comunicato?
TESTE CARDIA – La sottoscrizione di questi accordi di cui
salto con richiesta della Procura la esposizione, fa
sorgere l'obbligo solidale in capo ai sottoscrittori di
promuove un'Opa sul 59.24% del capitale di Banca del
Lavoro e quindi sull'interno capitale detratto il 46.77%
che già deteneva. Tale obbligo sarebbe stato adempiuto
esclusivamente da Unipol in conformità delle pattuizioni
contenute nei patti parasociali ivi incluso il pagamento
del corrispettivo. Il prezzo dell'Opa obbligatorio è
stato determinato in 2.70 euro per azioni Unipol... Banca
del Lavoro, chiedo scusa. In data 27 luglio il presidente
informa il collegio di avere ricevuto telefonicamente da
parte del dottor Consorte e del dottor Sacchetti il 27
luglio, rispettivamente presidente e amministratore
delegato, una richiesta di incontro urgente che io
personalmente non ho accolto a titolo personale. In
proposito il collegio, dopo breve discussione concorda di
aderire alla richiesta avanzata dal presidente e
dall'amministratore delegato di Unipol e di fissare
l'incontro per il giorno successivo 28 luglio alle ore
19. All'incontro parteciperanno il direttore generale, il
rappresentante Divisione Consulenza Legale e della
Divisione Emittenti, vi è il verbale di questo. In data
28 luglio si presentano Consorte, Cimbri e Jay se leggo
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bene il nome, sono ricevuti in Consob dal dottor Rosati,
dal dottor Ferrari e dal dottor Rapponi, dall'avvocato
Providenti ed altri ed espongono diciamo i dati prodotti
connessi al documento Opa su Banca del Lavoro, quindi il
piano industriale, gli accordi...
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, mi spiace interrompere, però questa
parte, diciamo così, non è di mio interesse, casomai le
difese le chiederanno. Quello invece che voglio
recuperare è quello che lei ha detto rapporti con Banca
d'Italia.
PRESIDENTE – Se c'è accordo delle Parti possiamo comunque
acquisire i resoconti degli incontri di cui lei ci ha
parlato. Lei ha fatto riferimento al resoconto di questi
incontri dell'8 luglio.
TESTE CARDIA – Sul resoconto dell'8 luglio sì. Se gli avvocati
lo hanno...
AVV. SPEDICATI – Presidente, mi scusi, io credo che il
resoconto sia quello che abbiamo già depositato la volta
scorsa, è una scheda con una tabella.
AVV. DEDOLA – No, no. È un resoconto che verbalizza in
sostanza per riassunto il contenuto dell'incontro. Non
c'è negli atti, non è quello.
AVV. SPEDICATI – Lei si riferisce a quello del 30 maggio, il
30 maggio è stato in quel modo lì.
AVV. DEDOLA – Mi riferisco anche all'8 luglio.
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2086
AVV. SPEDICATI – No, non l'abbiamo.
AVV. DEDOLA – Io formalmente chiedo l'acquisizione di tutti i
resoconti ove esistenti che danno conto di questi
incontri, di queste riunioni.
TESTE CARDIA – Sì. Ma senta, dovrebbe esistere una relazione
sia pur breve o se no ci sarà una verbalizzazione del
resoconto.
AVV. DEDOLA – Certo, tutto quello che c'è.
TESTE CARDIA – L'8 luglio c'è stata questa riunione.
PRESIDENTE – Siccome lei ha fatto riferimento a dei resoconti
relativi alla riunione dell'8 luglio, lei ha visivamente
in mente un documento?
TESTE CARDIA – Io ho presente un foglio di una pagina...
PRESIDENTE – Che lei non ha qui.
TESTE CARDIA – Che non ho qui. Poi posso verificare.
PRESIDENTE – Allora l'avvocato Dedola fa questa richiesta,
eventualmente l'avvocato di Parte Civile verificherà se
esiste una documentazione.
AVV. SPEDICATI – A me sembra che già la dottoressa Mazzarella
e la dottoressa Carbone alla scorsa udienza abbiano detto
che effettivamente il resoconto era solo quello che
risulta formale.
AVV. DEDOLA – E per tutti gli altri ove esistenti chiedo
l'acquisizione.
PRESIDENTE – Ove esistesse, ce lo potete far pervenire. Il
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2087
Pubblico Ministero vuole porre delle domande dei rapporti
con la Banca d'Italia?
TESTE CARDIA – Guardi, con la Banca d'Italia noi abbiamo avuto
dal 15 novembre 2004 al 6 aprile 2006 quaranta scambi di
lettere e di incontri. Io quindi ci ho l'indice degli
incontri con Banca d'Italia, della corrispondenza avuto.
Se la vuole limitare a un periodo, se non glieli leggo
tutti.
P.M. DOTT. ORSI – No. Io direi se è possibile magari dal marzo
in poi, dalla metà marzo 2005 in poi.
TESTE CARDIA – Benissimo. Allora dall'8 marzo 2005, l'8 marzo
2005 la Consob trasmette a Banca d'Italia l'esito delle
attività di vigilanza svolte in relazione a Antonveneta e
Banca del Lavoro; poi il 15 marzo la Banca d'Italia
trasmette a Consob copia della documentazione ricevuta da
alcuni azionisti di Banca del Lavoro; il 25 maggio la
Banca d'Italia trasmette a Consob copia delle note
inviate negli ultimi al presidente della Banca del
Lavoro; il 28 maggio la Banca d'Italia informa la Consob
di avere utilizzato la società Olmo tramite Unipol
Assicurazioni e (inc.) Assicurazione di acquistare fino
al 9... (inc.) percento del capitale di Banca del Lavoro;
il primo giugno la Banca d'Italia trasmette a Consob le
proprie risultanze ispettive su Banca del Lavoro; il 10
giugno la Banca d'Italia informa la Consob di avere dato
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2088
riscontro a una richiesta avanzata il 30 maggio dal Banco
Bilbao relativa all'Ops Banca del Lavoro; il 16 giugno la
Consob chiede alla Banca d'Italia di far conoscere le
determinazioni che la banca dovrebbe assumere alla luce
dei nuovi aventi; il 15 luglio la Banca d'Italia
trasmette alla Consob copia dei provvedimenti riguardanti
l'autorizzazione rilasciata il 14 luglio 2005 alla Banca
di Bilbao con l'autorizzazione rilasciata il 15 luglio a
vendere a Unipol; il 19 agosto la Banca d'Italia
trasmette a Consob copia della nota del 9 agosto
indirizzata alla Banca Popolare dell'Emilia Romagna e
(inc.) relativamente alla corrispondenza intercorsa fra
le medesime società con riferimento alle partecipazioni
dalle stesse detenute alla Banca del Lavoro; il 25 agosto
la Banca d'Italia informa la Consob di avere richiesto a
Unipol in data 19 agosto elementi informativi integrativi
relativamente all'istanza avanzata dal gruppo per
acquisire una partecipazione di controllo della Banca del
Lavoro mediante Opa; il 30 agosto la Consob chiede al
governatore della Banca d'Italia collaborazioni (inc.)
relazione per l'istruttoria sull'offerta pubblica di
acquisto promossa da Unipol sulle azioni della Banca del
Lavoro; il 7 settembre il presidente della Consob
aggiorna il governatore della Banca d'Italia sui recenti
sviluppi nella vicenda della Banca del Lavoro; il 7
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settembre la Banca d'Italia risponde alla richiesta di
informazioni Consob del 30 agosto; il 14 ottobre il
presidente della Consob aggiorna il governatore della
Banca d'Italia circa i recenti sviluppi della vicenda
Banca del Lavoro; il 7 ottobre la Banca d'Italia
trasmette alla Consob copia della nota 6 ottobre inviata
al presidente della Banca del Lavoro quale risposta agli
esposti presentanti il 27, 28 e 30 settembre.
P.M. DOTT. ORSI – Questo è l'elenco diciamo dei contatti.
TESTE CARDIA – Sì.
P.M. DOTT. ORSI – Lei ha parlato direttamente con il
governatore qualche volta di questa vicenda?
TESTE CARDIA – In vicende nelle quali ci sono diciamo
situazioni delicate, la corrispondenza era
sostanzialmente quella che curava i nostri rapporti.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi questo significa solo per lettera,
per così dire.
TESTE CARDIA – Senta, ci può essere stato qualche incontro
occasionale. Noi ogni due mesi ci trovavamo a colazione
come scambio di informazioni, ma certamente non per
parlare di argomenti di questo genere.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi lei ha parlato qualche volta con l'ex
governatore Fazio e non ha mai affrontato il tema del
tentativo Unipol...
TESTE CARDIA – In modo specifico no. Che possa per esempio
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aver detto, questo l'ho detto tante volte e gliel'ho
detto pure ieri incontrandolo per caso che il presidente
della Banca del Lavoro mi stava tempestando di lettere
quasi ogni giorno, ma questo in termini vorrei dire così,
colloquiali, il fatto di affrontare vicende che avevano
rilevanza sono sempre state affrontate per atti e questo
è un sistema...
P.M. DOTT. ORSI – È chiaro, lei l'ha detto. Senta, di questo
tentativo di Unipol lei ci ha raccontato prima di avere
avuto questi limitatissimi contatti con Consorte, ha
parlato con altri coinvolti in questa vicenda?
TESTE CARDIA – Con altri non istituzionali?
P.M. DOTT. ORSI – Non istituzionali. Ne ha parlato per esempio
con Fiorani?
TESTE CARDIA – No, assolutamente. La vicenda Banca del Lavoro
no.
P.M. DOTT. ORSI – No.
TESTE CARDIA – Assolutamente no. Ho letto, ma l'ho letto dagli
atti che c'è stato un incontro mi sembra all'aeroporto di
Bologna, ma ho letto. Io sicuramente non ho parlato,
anche i miei contatti con Fiorani sono stati soltanto due
e tutt'e due documentati.
P.M. DOTT. ORSI – E che avevano a riferimento cosa?
TESTE CARDIA – Niente, nessun riferimento per quanto riguarda
quelle due occasioni su questa vicenda.
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2091
P.M. DOTT. ORSI – Lei ha avuto contatti con altri soci di BNL
in questo arco di tempo da marzo a luglio?
TESTE CARDIA – Il socio di BNL e il presidente di BNL che
frequentemente chiedevano...
P.M. DOTT. ORSI – No, no, ma il socio di BNL significa
contropattisti, piuttosto che esponenti del patto.
TESTE CARDIA – No, no. Eccetto quello che risulta dagli atti,
quindi la conoscenza della vicenda, io non ho avuto
rapporti con nessuno. È il mio sistema di vita e di
operare.
P.M. DOTT. ORSI – Grazie. Nessun'altra domanda.
TESTE CARDIA – Posso avere un minuto di riposto?
PRESIDENTE – Certo.
Si dispone una breve sospensione dell'udienza.
Il Tribunale rientra in aula e si procede come di seguito.
PRESIDENTE – Vorrei sapere chi comincia l'esame.
AVV. DE MATTEIS – Per la difesa Coppola non ha nessuna
domanda, ritenendo esauriente l'esame del Pubblico
Ministero.
AVV. DEDOLA – Nessuna domanda.
PRESIDENTE – Allora in controesame chi ha domande da fare?
Controesame Difesa, Avv. BorgognoAVV. BORGOGNO – Per la Difesa Fazio e Frasca. Visto che il
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2092
Pubblico Ministero ha aperto prima il tema incontro con
Fiorani, io volevo soltanto rivolgere delle domande che
tra l'altro le ho già rivolto in altro processo, ma
insomma, comunque per precisazione. La domanda è: lei ha
avuto un incontro con il dottor Fiorani presso la sede
milanese della Consob nel febbraio del 2005? Un incontro
di cui Fiorani ha parlato nell'ambito del processo
Antonveneta facendo riferimento ad un incontro riservato
in cui Fiorani sarebbe stato fatto entrare dalla porta di
servizio e le avrebbe detto alcune cose in relazione
all'operazione Antonveneta. Volevo chiederle se questo
incontro c'è stato.
TESTE CARDIA – Allora, dall'1 al 5 di febbraio.
AVV. BORGOGNO – Sì, Fiorani l'ha collocato nella prima parte
di febbraio.
TESTE CARDIA – Allora, io dal 28 di gennaio al 2 di febbraio
sono stato a Città del Capo per la riunione dei
presidente delle Consob mondiali, è documentato
naturalmente. Poi è documentato che sono rimasto a Roma
fino al giorno 8 o 9 mattina, comunque compreso il giorno
8 sono rimasto a Roma. Quindi io non posso avere
incontrato già documentalmente perché il giorno 9, adesso
non ricordo l'ora, ce l'ho scritta, la mattina del 9 sono
stato a Milano, forse addirittura a mezzogiorno, ma
insomma, il 9 stavo a Milano. Comunque non ho incontrato
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2093
Fiorani. E aggiungo pure questo: che non esiste la porta
di servizio nella Consob a Milano, c'è una sola porta da
cui entra la presidenza, la commissione, la segreteria e
questa della porta di servizio è una fantasia, come non
esiste il fatto di avere incontrato Fiorani. E ho
aggiunto pure che mi è stato detto: ma lei lo ha
incontrato in qualche circostanza? Può essere capitato
che in riunioni, come adesso ho detto, che in qualche
circostanza in cui c'è una riunione uno può andare a
salutare cosa non usuale, me lo segnalano gli uffici c'è
la riunione, c'è la commissione, quando avviene in sala
commissioni, perché in genere quando vengono negli
uffici, io, salvo un motivo specifico che in quel caso
deve essere (inc.), ma non esiste, non mi muovo dalla mia
stanza, attraverso solo il piccolo corridoio per andare
in sala commissioni. Quindi io non ho avuto occasione di
incontrare Fiorani per motivi non istituzionali. Se fosse
avvenuto, ma non in quel periodo, può solo essere
avvenuto un saluto quando è venuto in diverse circostanze
in Consob.
AVV. BORGOGNO – Esclude di avere visto Fiorani a febbraio.
TESTE CARDIA – In tutto il mese non me lo ricordo, però posso
dire di no, cioè posso dire, guardi, se lei mi dice
dall'1 al 5 o anche fino al 9 lo escludo assolutamente;
se mi dice successivamente, escludo per motivi non
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2094
istituzionali. Non escludo possa essere capitato una
riunione in Consob, e allora solo in quelle circostanze
io potrei averlo incontrato per un saluto come peraltro è
consuetudine.
AVV. BORGOGNO – Fiorani parla di un incontro riservato in cui
tra l'altro voi avreste addirittura concordato i tempi
dei...
PRESIDENTE – Avvocato, ha già risposto ampiamente.
AVV. BORGOGNO – S, sì. Perfetto.
PRESIDENTE – Altre domande?
AVV. BORGOGNO – Sì. Volevo sapere invece se riesce a collocare
altri incontri con Fiorani nel periodo successivo a
febbraio e per quali motivi ha incontrato Fiorani.
TESTE CARDIA – Senta, allora io ne ho ricordato uno che è
avvenuto diciamo da parte mia inconsapevolmente, cioè io
sono stato invitato dal procuratore della Corte d'Appello
di Milano, il dottor Brandini, ad avere un dibattito
all'Abazia di Novacella e la data l'ho dichiarata, mi
sembra che fosse i primi di aprile, il 12 aprile, però
sulla data la devo verificare...
AVV. BORGOGNO – Uno aprile.
TESTE CARDIA – Certamente in aprile. Abbiamo fatto questo
dibattito e quando era l'ora di colazione, stavamo a
colazione con l'abate, è venuto il dottor Fiorani con
alcuni che lo accompagnavano, conosceva perché salutava
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 2095
tutti e quando io mi sono alzato per andare a prendere il
dolce e la frutta che stava a un tavolo di fronte, lui si
è alzato, mi è venuto incontro, mi è venuto vicino e mi
ha detto: "Io le devo parlare con urgenza perché noi
abbiamo bisogno di spiegare una situazione". E io ho
detto: "Guardi, le spiegazioni si fanno in Consob
istituzionali o altro". Non ricordo una cosa che ho detto
spiacevole ché mi afferrò per un braccio dicendo che mi
doveva per forza parlare. Ma questo può essere di colore,
però il fatto è che era in (inc.) tensione e io mi sono
rifiutato di parlare di qualsiasi argomento. Peraltro
vede, Avvocato, mi è congeniale perché l'esperienza mi ha
insegnato sia nell'attività passata, sia in questa che è
impegnativa e difficile, che i colloqui devono avere
tutti un motivo istituzionale.
AVV. BOGNOGNO – L'ha già spiegato. Ma la mia domanda era
finalizzata a una ulteriore precisazione, cioè se anche
in occasione di quel fuggevole incontro all'Abazia di
Novacella Fiorani ebbe modo di...
TESTE CARDIA – Lui aveva molta insistenza dicendo che mi
doveva parlare per questioni che interessavano la banca.
AVV, BORGOGNO – Non le ha spiegato il motivo?
TESTE CARDIA – No, guardi, due minuti in piedi, per il fatto
che mi sono allontanato, poi insomma, può anche aver
detto una parola, sinceramente non c'è stato colloquio da
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parte mia, ecco.
AVV. BORGOGNO – La ringrazio. Non ho altre domande.
PRESIDENTE – Ci sono altre domande? La ringraziamo moltissime
di essere venuto. Ecco, volevo chiederle una cosa. Visto
che ha dato quasi lettura in tutta la prima parte di un
resoconto, io in genere prendo appunti ma era così
veloce, così preciso che a un certo punto mi sono
interrotta. Se le Parti sono d'accordo lo acquisiamo al
verbale?
AVV. DEDOLA – Sì, lo chiediamo noi.
PRESIDENTE – Lei ha dato lettura di suoi appunti molto precisi
con le date, potrebbe darcelo?
TESTE CARDIA – Fino al punto in cui l'ho esposto posso
lasciarlo.
PRESIDENTE – Va bene.
TESTE CARDIA – Se posso lo do direttamente a lei, Presidente.
PRESIDENTE – Sì, lo acquisiamo agli atti perché poi c'è una
parte successiva.
TESTE CARDIA – C'è l'evoluzione successiva del fatto che poi
l'Opa è caduto, ma insomma è un argomento
conosciutissimo.
AVV. DEDOLA – Noi la chiediamo completa.
PRESIDENTE – Ma il teste...
TESTE CARDIA – Chiedo scusa, io fino a dove ho parlato posso
lasciare i miei appunti.
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PRESIDENTE – Va benissimo.
TESTE CARDIA – Se ci sono atre domande sono qui per
rispondere, ma altre cose non le lascio.
PRESIDENTE – D'accordo, ce li lasci fin dove ne ha parlato.
TESTE CARDIA – Posso aggiungere, se ritiene, il verbale in cui
io ho comunicato alla commissione che ero stato richiesto
di incontrarli, che non è però dell'8 luglio ma del 27
luglio e poi il 28 da parte di Consorte e Sacchetti. Il
verbale posso consegnarlo.
PRESIDENTE – Grazie.
AVV. DEDOLA – Presidente, chiedo scusa, da parte della difesa
Consorte e Sacchetti si insiste perché venga prodotta la
cronologia per intero anche per quella parte successiva
al 18 di luglio, di cui aveva cominciato a parlare
arrivando fino a settembre.
PRESIDENTE – Avvocato, se interessa conoscere la cronologia
successiva ha avuto modo di fare domande, di chiedere al
teste, ma altrimenti...
AVV. DEDOLA – Ne ha già parlato lui, è arrivato fino al
settembre.
TESTE CARDIA – No, scusi.
PRESIDENTE – Potrebbe gentilmente mostrarci che cosa ci dà,
poi ne discutiamo quando ce l'abbiamo sottocchio.
Si dà atto che il teste deposita appunti dattiloscritti in 15
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pagine, relativi al recente oggetto della sua testimonianza,
dal novembre 2004 fino all'agosto 2005 e verbale della Consob
27 luglio 2005 nel quale si dà atto che il presidente informa
il collegio di avere ricevuto telefonicamente da parte di
Consorte e Sacchetti una richiesta di incontro urgente e
riferisce in merito.
AVV. BORGOGNO – Scusi, negli appunti è compreso anche quel
resoconto incontri di Consob, Banca d'Italia che se ci
fosse noi avremmo interesse visto che ne ha parlato.
PRESIDENTE – Lei alla richiesta del Pubblico Ministero ha
fatto anche riferimento sempre con una cronistoria ai
rapporti di Banca d'Italia dal marzo al luglio/agosto.
TESTE CARDIA – Sì.
PRESIDENTE – Ha anche su quello un prospetto da darci?
TESTE CARDIA – Sì. Senta, in quel prospetto ci sono anche
altri appunti. Io ho detto la cronologia, quindi la
cronologia è verbalizzata ed anche con riguardo alla
costituzione (inc.).
AVV. BORGOGNO – Era solo per completezza.
PRESIDENTE – Grazie mille.
TESTE CARDIA – Ringrazio io il Collegio, ringrazio anche la
Procura e gli Avvocati. Buon lavoro.
Esaurite le domande, il Teste viene congedato.
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Si dispone la sospensione dell'udienza che viene differita
alle ore 14.30
* * * * * *
Il Tribunale rientra in aula e si procede come di seguito.
Esame TESTE MINOTTI EMANUELE
Il quale dà lettura della dichiarazione impegnativa
testimoniale. Il Teste viene generalizzato in aula (nato il
12.11.1965 a Varese).
Esame Pubblico Ministero P.M. DOTT. ORSI – Qual è la sua professione, dottor Minotti?
TESTE MINOTTI – Gestore di fondi.
P.M. DOTT. ORSI – Gestore di fondi. Senta, lei si è occupato
nel corso del 2004/2005 di investimenti su azioni BNL?
TESTE MINOTTI – Sì.
P.M. DOTT. ORSI – Nell'interesse di quale società?
TESTE MINOTTI – Nell'interesse degli investitori di un fondo
che si chiamava Tisbury Master Fund, Tisbury che lavorava
per la società di gestione che si chiamava Tisbury
Capital Management.
P.M. DOTT. ORSI – Le scelte di investimento su azioni BNL le
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seguiva lei?
TESTE MINOTTI – Le decisioni di investimento sì, erano fatte
da me per quanto riguarda la selezione dai titoli sui
quali investire, venivano suggerite a un comitato
investimenti nel quale era presente anche il proprietario
della società, Gerard Griffin che negli anni siccome
aveva lavorato con me anche a (inc.) non ha mai
obbiettato sulle mie decisioni, però lui era
l'amministratore delegato.
PRESIDENTE – Dovrebbe parlare un po' più nel microfono perché
la sentiamo poco.
P.M. DOTT. ORSI – E anche più forte.
P.M. DOTT. ORSI – Allora quando il fondo Tisbury ha cominciato
a investire in BNL?
TESTE MINOTTI – Circa nell'autunno del 2004.
P.M. DOTT. ORSI – Nell'autunno del 2004. E l'investimento
iniziale per quante azioni, quindi per quale quota
percentuale del capitale grossomodo?
TESTE MINOTTI – Non ricordo.
P.M. DOTT. ORSI – Non ricorda. E dall'autunno 2004 in poi ci
sono stati degli ulteriori acquisti?
TESTE MINOTTI – Sì, sì.
P.M. DOTT. ORSI – Può riferire al Tribunale come si è snodata
questa vicenda da quel momento in poi?
TESTE MINOTTI – Molto normalmente, in maniera molto simile a
Società Cooperativa ATHENA
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tutti gli investimenti che negli anni ho fatto.
Normalmente quando si individua una opportunità di
investimento, terminata una analisi da un lato
quantitativa di bilancio e così via e dall'altro
qualitativa, incontri con il management o con persone
comunque che possono aiutare a costruire un quadro
completo della situazione patrimoniale e finanziaria e
poi la strategia delle operazioni della società, si
inizia a comprare a titolo prudenziale normalmente con
piccoli acquisti e poi pian piano in funzione della
percentuale che si vuole avere nel portafoglio di quel
titolo che è legata a due cose, una all'esposizione
complessiva del portafoglio al settore (inc.) banche e
Italia e l'altro relativamente a quello che può essere il
ritorno che uno si aspetta da quell'investimento, si pesa
nel portafoglio.
P.M. DOTT. ORSI – Questi diciamo sono i criteri. Invece gli
acquisiti e le pezzature degli acquisti lei ricorda
quando avvennero questi acquisti?
TESTE MINOTTI – No.
P.M. DOTT. ORSI – Però quando io le ho fatto sostanzialmente
le stesse domande la prima volta il 12 aprile del 2007 le
ho chiesto degli acquisti che risultavano documentalmente
fatti dal Fondo Tisbury il 15 febbraio, il 29 marzo, il
23 maggio e il 30 giugno, sono quattro.
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20102
TESTE MINOTTI – Quello è una fase successiva. Io sto parlando
dell'autunno.
P.M. DOTT. ORSI – Dell'autunno 2004.
TESTE MINOTTI – Iniziamo a comprare e continuiamo a comprare.
Comunque, rispetto a quello che ho dichiarato, lo
confermo.
P.M. DOTT. ORSI – Ricorda in quali circostanze sono avvenuti
questi ulteriori acquisti, quindi quelli del 2005 per
intenderci, le quattro occasioni del 2005?
TESTE MINOTTI – Cosa intende, scusi?
P.M. DOTT. ORSI – In quali circostanze, cosa vi ha indotti a
investire sul titolo?
TESTE MINOTTI – Essendo un titolo già in portafoglio ed avendo
un avvio, un'analisi fondamentale che per noi quotava il
titolo 3 euro, io la mia view l'avevo data al comitato
investimenti, la decisione di investire è stata presa e
come ho detto prima questi incrementi giornalieri, o
decrementi in alcuni casi, venivano fatti dal gestore del
portafoglio che era proprietario del fondo che era Gerard
Griffin. Mi immagino che lungo tutta la vicissitudine con
l'offerta del BBVA e così via, ci fosse un (inc.) che
giustificasse un incremento, una funzione, che il
giornale dicesse arriverà la controfferta, non arriverà,
però questo è unicamente una mia supposizione. Ora non mi
ricordo il motivo per il quale Griffin comprò o vendette.
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20103
Mi ricordo solo due episodi, uno è la vendita finale del
30 e l'altro ci fu un blocco venduto da Deutsche Bank che
erano le azioni...
PRESIDENTE – Non ho capito.
TESTE MINOTTI – Un blocco di azioni venduto da Deutsche Bank
che è il blocco ex Monte dei Paschi, se mi ricordo bene,
a cui noi partecipammo perché era difficile trovare
azioni sul mercato, non ce n'erano, se no ne avremmo
potute comprare di più, ma non si trovavano comprando
normalmente, bisognava andare in giro a cercare i
blocchi, il sovraprezzo che è una cosa che noi non
volevamo fare ecco. Non so se combaciano le date, è
possibile che uno di quegli acquisti sia stato fatto a
una porzione del blocco Deutsche.
P.M. DOTT. ORSI – Ecco, il 30 giugno, lei ricorda cosa accadde
il 30 giugno?
TESTE MINOTTI – Come avevo già dichiarato io non ero in
ufficio quel giorno, ricevetti una telefonata da un
broker di Euromobiliare se volevamo vendere...
P.M. DOTT. ORSI – Ricorda come si chiamasse?
TESTE MINOTTI – Ivan Simetovic. Noi abbiamo sempre detto a
tutti che a un certo prezzo vicino a quello che ho visto
io nell'analisi di 3 euro avremmo venduto, io in realtà
penso di averlo dichiarato anche precedentemente, pensavo
a un prezzo sopra i tre euro, però, come ho detto prima,
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20104
il decisore era il signor Griffin, e arrivò Simetovic
dicendo che c'era un compratore per quel prezzo di tutto
il blocco e io gli dissi di chiamare Griffin. Lo chiamò e
Griffin vendette a un prezzo vicino ai 3 euro. Io penso
che avrebbe potuto prendere anche di più, però, insomma,
così è andata.
P.M. DOTT. ORSI – Lei ricorda il prezzo al quale vendette?
TESTE MINOTTI – Intorno ai 2.90, una roba di quel tipo.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, lei ha avuto rapporti con altri
gestori di fondi in questa vicenda BNL?
TESTE MINOTTI – Rapporti diretti che io ricordi...
P.M. DOTT. ORSI – Di qualunque genere ovviamente.
TESTE MINOTTI – Al di là della telefonata che avevo riportato
nell'interrogatorio...
P.M. DOTT. ORSI – Però mi scusi, ora le spiego. Il Tribunale
non conosce le sue dichiarazioni, quindi è come se le
raccontasse per la prima volta.
TESTE MINOTTI – Ma l'unica occasione che ho avuto modo di
parlare di BNL con un altro gestore fu una telefonata che
ricevetti dal fratello di Stefano Roma, del quale non so
neanche il nome...
P.M. DOTT. ORSI – Stiamo parlando dello Stefano Roma, cioè?
TESTE MINOTTI – Del Leonardo Fund.
P.M. DOTT. ORSI – Ecco, del Leonardo Capital Fund, sì.
TESTE MINOTTI – Prima dell'assemblea di aprile in prima
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20105
convocazione BBVA aveva dato incarico a una società di
proxy, quelle che vanno a vedere il comportamento degli
investitori per cercare di capire come voteranno e così
via, di fare un'analisi di mercato per vedere la gente
come avrebbe votato, noi avevamo detto chiaramente che
avremmo votato in linea con le pratiche di mercato che
normalmente sono quelle di votare in linea con i
suggerimenti del management e siccome BNL aveva suggerito
di aderire all'offerta, avremmo fatto quello.
P.M. DOTT. ORSI – E si ricorda questa società di proxy come
si chiamava?
TESTE MINOTTI – Deminor.
P.M. DOTT. ORSI – Deminor.
TESTE MINOTTI – Dopo poche ore ricevo una chiamata dal
fratello di Stefano Roma...
P.M. DOTT. ORSI – Però dopo poche ore, siamo dal punto di
vista del calendario?
TESTE MINOTTI – Sempre una settimana prima, dieci giorni prima
della prima convocazione dell'assemblea BNL.
P.M. DOTT. ORSI – Quindi la prima convocazione?
TESTE MINOTTI – Aprile.
P.M. DOTT. ORSI – Del 30 aprile.
TESTE MINOTTI – Sì.
P.M. DOTT. ORSI – Qualche giorno prima quindi del 30 aprile.
TESTE MINOTTI – Una settimana, dieci giorni prima, adesso a
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20106
occhio e croce. È chiaro, queste chiamate la gente le fa
prima della scadenza per il deposito, che mi sembra
cinque giorni prima dell'assemblea, ma non vorrei
sbagliare, quindi sarà stato una decina di giorni prima,
per sollecitare la gente a depositare, sondare come
voterà e così via. Ricevetti questa telefonata di questo
gestore, io non so se questo signore è un gestore, non so
cosa faccia.
P.M. DOTT. ORSI – È il fratello di Stefano Roma.
TESTE MINOTTI – Sì, ma non so se lavora...
P.M. DOTT. ORSI – Sì, sì.
TESTE MINOTTI - ... sul fondo, se gestisce degli asset. Mi
ricordo che lui si presentò come fratello di Stefano Roma
e mi chiese come mai volevamo votare in quel modo e io
glielo spiegai.
P.M. DOTT. ORSI – Cioè votare per il patto sostanzialmente.
TESTE MINOTTI – Sì. Probabilmente aveva percepito da Deminor
che noi avremmo votato in quel modo e glielo spiegai
insomma, che normalmente uno o si astiene o se vota, vota
in linea con il management, suggerisce, almeno
investitori come noi; poi ci sono investitori attivisti
come quelli che stanno adesso uscendo sul caso Prudence
in questi giorni che fanno un lavoro diverso, che si
oppongono. E niente, gli portai tutti i miei criteri di
valutazione, l'offerta in carta secondo me era un'ottima
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20107
offerta perché ricevere carta di BBVA significava
probabilmente, chiusa l'offerta, raddoppiare i soldi, che
avevo una view positivo sul titolo BBVA e difatti così è
stato.
P.M. DOTT. ORSI – E questo signor Roma cosa le disse?
TESTE MINOTTI – Che secondo me mi sbagliavo, che facendo
gruppo e andando a pestare i piedi si sarebbe ottenuto
qualcosa in più, si sarebbe ottenuto probabilmente la
cassa invece della carta. A me la carta va benissimo,
l'offerta va bene così, quello che non faccio su BNL lo
faccio su BBVA, grazie e arrivederci. Voleva cercare di
capire perché votavo a favore, ma penso che sia molto
logico almeno dal mio punto di vista. Io chiesi a lui
perché voleva votare contro e lui mi portò tutta una
serie di cose che ritenni abbastanza deboli.
P.M. DOTT. ORSI – Cioè?
TESTE MINOTTI – Ma non mi sembrava che avesse una conoscenza
abbastanza approfondita della società, ecco.
P.M. DOTT. ORSI – Non le spiegò perché votava...
TESTE MINOTTI – No. Dei criteri di valutazione come gli utili
generati, i dividendi, i rapporti tra prezzo di mercato e
valore di libro, tutta un serie di parametri della
società e storici relativamente ad altre transazioni di
quel tipo avvenute dove uno può trovare quelli che gli
sono più consoni, però, insomma, c'è una varietà di
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20108
parametri su cui uno può scegliere. Non mi sembra che la
discussione fosse particolarmente brillante su nessuno di
questi parametri, ecco.
P.M. DOTT. ORSI – Cioè non le sembrava informato in dettaglio.
TESTE MINOTTI – No. Al di là del fatto che secondo lui si
poteva fare più soldi così.
P.M. DOTT. ORSI – D'accordo. E cosa succede quindi poi?
TESTE MINOTTI – Niente. Io, come ho sempre detto, anche la
società, i banchieri, in quel momento c'era abbastanza
interesse su questa cosa che stava avvenendo, tutti che
andavano in assemblea e avrei votato come ritenevo, a
meno che poi in assemblea non uscisse qualcos'altro, che
tutti si aspettavano colpi di scena o cose di quel tipo,
andai in assemblea e, niente, la prima convocazione andò
deserta.
P.M. DOTT. ORSI – Come mai?
PRESIDENTE – Lei deve parlare più forte perché veramente
facciamo fatica a capire. Sia gentile, parli più nel
microfono.
P.M. DOTT. ORSI - Sì, ma è anche questione di volume.
TESTE MINOTTI – Mi dovete scusare, ma purtroppo...
PRESIDENTE – Lei inizia e poi dopo cala il volume e facciamo
un po' fatica a capire.
TESTE MINOTTI – Di cose ne succedevano tante, ogni giorno
c'erano cose sui giornali. Adesso tutto nel dettaglio mi
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20109
dispiace, ma non me lo ricordo. Comunque mi ricordo
dell'episodio e il successivo che fu...
P.M. DOTT. ORSI – Però mi scusi, l'assemblea del 30 quindi lei
ha detto andò deserta?
TESTE MINOTTI – Non andò deserta nel senso che la gente c'era
però per qualche cosa tecnica che io non so spiegare non
si raggiunse il quorum, ma la gente c'era, c'erano gli
avvocati di tutti, qualcuno era anche presente al di là
del patto chiaramente di Generali, Monte e così via, BBVA
che chiaramente c'erano e avevano depositato le azioni.
Non avendo raggiunto il quorum, penso a metà mattinata,
verso l'ora di pranzo, il presidente Abete riaggiornò in
seconda convocazione. Per quello che ricordo parecchie
delle persone coinvolte nella vicenda erano presenti,
comunque c'erano i loro avvocati. Penso sia una cosa che
potete verificare guardando i libri sociali della BNL.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, oltre che con questo signor Roma di
cui non sapeva il nome se non che è il fratello di
Stefano Roma, con chi altri lei ha avuto contatti a
proposito di azioni BNL?
TESTE MINOTTI – Innanzitutto devo precisare che io conoscevo
bene la banca perché comunque faccio questo lavoro da
una quindicina d'anni...
P.M. DOTT. ORSI – Cioè la Banca Nazionale del Lavoro.
TESTE MINOTTI – Sì. Avevo partecipato anche allora come
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20110
Solombra verso la quotazione della banca e avevo fatto
analisi diciamo sulla base annuale, avevo incontrato
tutto il management ed alcuni degli azionisti,
chiaramente le Assicurazioni Generali le conosco molto
bene, come BBVA e così via e quindi nel corso del lavoro
di analista ci sono incontri abbastanza frequenti con
management, azionisti o comunque persone che possono
aiutare a capire la reale situazione della banca dai vari
punti di vista, come avevo accennato precedentemente. In
particolare su BNL mi si accese una lucina quando questo
gruppo di nuovi azionisti entrò, io non conoscendoli li
volli incontrare.
P.M. DOTT. ORSI – A chi ci riferiamo?
TESTE MINOTTI – Caltagirone...
P.M. DOTT. ORSI – I cosiddetti contropattisti.
TESTE MINOTTI – I contropattisti.
P.M. DOTT. ORSI – E lei incontrò chi?
TESTE MINOTTI – Io incontrai nell'autunno Francesco Gaetano
Caltagirone.
P.M. DOTT. ORSI – Nell'autunno del 2004.
TESTE MINOTTI – Sì. Dopo incontrai un altro signore di cui non
ricordo il nome, Ricucci e Coppola non li incontrai,
incontrai l'altro. Io presi una società a Roma e insistei
che io i signori non li conosco, li voglio incontrare.
Una di quelle società, che fanno queste cose normalmente,
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20111
mi organizzò l'incontro, però gli unici due che
accettarono furono Caltagirone e quell'altro di cui non
mi ricordo il nome.
P.M. DOTT. ORSI – Statuto forse?
TESTE MINOTTI – Giuseppe Statuto, giusto.
P.M. DOTT. ORSI – E questi incontri cosa sortirono?
TESTE MINOTTI – L'incontro con Caltagirone fu molto
interessante perché comunque mi diede l'idea di... tante
volte può capitare che uno compra, entra e esce, e mi
dava l'idea di essere una persona molto quadrata, molto
lungimirante e di avere un'idea per la banca, avere anche
dell'altro management pronto e così via. Non entrò nel
dettaglio, fu più che altro un discorso di grandi vedute,
è proprio quello che mi piacque, pensai che veramente a
quel punto ci fosse dal lato dei contropattisti perlomeno
nella persona di Caltagirone un gruppo serio. Quando
incontrai Statuto ebbi l'idea opposta, cioè non ci fu
conversazione praticamente, quindi tornai da questo mio
viaggio a Roma un pochettino con le idee confuse perché
da un lato l'incontro con Caltagirone mi diede l'idea del
fatto che ci fosse serietà, un'idea di banca, un'idea di
istituzione, perlomeno dei punti cardine importanti e
dall'altro la mia sensazione fu abbastanza... diciamo
così, di scetticismo, ecco, perché non ci fu dialogo di
fatto. Mi chiese cose ne pensavo della banca e allora io
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20112
come analista dissi a lui quello che ne pensavo in
termini di qualità dell'attivo, in termini di capacità di
reagire alla ratio degli utili e così via, però non ci fu
dialogo.
P.M. DOTT. ORSI – Però poi ad aprile era orientato a votare
per il patto, non per il contropatto. Quindi questo
incontro come orientò la sua scelta poi?
TESTE MINOTTI – Per il contropatto non fece nessuna offerta,
che era di fatto una delle mie osservazioni al signor
Roma.
P.M. DOTT. ORSI – Spieghi bene questo punto.
TESTE MINOTTI – Il contropatto, il gruppo di Caltagirone,
Statuto non fece mai un'offerta per la banca, loro
comprarono a quota che li pose, se mi ricordo bene,
appena al di sotto del 30%, quindi che non li obbligava a
lanciare un'offerta pubblica di acquisto sulla banca;
l'unica offerta che arrivò, non mi ricordo la data, ma
nei primi mesi del 2005, fu l'offerta del BBVA e quindi
un azionista razionale che andava in assemblea ad aprile,
in realtà aveva soltanto un'offerta davanti, l'altra era
lasciare la banca nello status quo se vogliamo, oppure
affidarsi al fatto che il contropatto avrebbe cambiato il
management, avrebbe gestito la banca meglio, ma non c'era
nessun piano. Non è che uno si sedesse lì: okay, quanti
utili gli volete far fare a questa banca, quanti
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20113
dividendi pagherete, come crescerete l'attivo della
banca, dove andrete a raccogliere i depositi? Il piano
BBVA c'era, che sarebbe il piano che avrebbe
implementato, ti avrebbero pagato una certa entità per le
tue azioni, gli altri era più come diciamo un sindacato
di blocco, se vogliamo tecnicamente parlando, visto
dall'esterno, più di blocco che non propositivo, perché
qualunque fosse il piano che avevano sulla banca, che
anche l'avessero avuto, non l'hanno mai presentato e
quindi la scelta era obbligata, come dicevo prima, o
astenersi o votare a favore di BBVA.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, oltre a quel signor Roma di cui ha
fatto prima cenno, lei parlò con altri intermediari di
mercato della vicenda BNL, dell'azionariato BNL, di
operazioni su BNL?
TESTE MINOTTI – Con i broker tutti. Soprattutto a cavallo
dell'assemblea un giornale pubblicò la nostra
partecipazione in BNL e chiaramente anche i broker che
non sapevano che noi eravamo così coinvolti nel titolo,
chiamavano ogni minuto a quel punto.
P.M. DOTT. ORSI – E oltre a Roma, ne ricorda qualcuno di
questi diciamo che erano interessati ad operare con voi
Fondo Tisbury? Lei ha fatto riferimento quando è stato
sentito a Michele Milla.
TESTE MINOTTI – Lui come intermediario più di una volta certo.
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20114
P.M. DOTT. ORSI – E cosa vi siete detti?
TESTE MINOTTI – Quello però accadde dopo.
P.M. DOTT. ORSI – Dopo il 30 aprile.
TESTE MINOTTI – Sì, sì.
P.M. DOTT. ORSI – Quando dopo?
TESTE MINOTTI – Guardi, le posso dire il giorno, era il giorno
che la Consob mi aveva chiamato, quindi io ero in Consob
nel momento in cui ho ricevuto la chiamata di Milla.
P.M. DOTT. ORSI – E quando è stato chiamato in Consob?
TESTE MINOTTI – Attorno alla data della prima assemblea, o
subito prima o subito dopo.
P.M. DOTT. ORSI – Lei ha dichiarato a suo tempo il 20 maggio.
TESTE MINOTTI – Sì, ma mi avevano contattato prima, cioè c'è
anche un verbale che ho firmato, quella è la data in cui
li ho incontrati a Roma, sono andato nei loro uffici.
P.M. DOTT. ORSI – Sì parla nel verbale di assunzione
informazioni di un verbale 20 maggio 2005. Come mai lei è
stato convocato in Consob?
TESTE MINOTTI – Ma io penso sempre a riguardo della
pubblicazione su questo giornale della nostra
partecipazione in BNL.
P.M. DOTT. ORSI – E con chi ha parlato in Consob?
TESTE MINOTTI – Però la convocazione avvenne telefonicamente
nelle giornate in cui apparve sul giornale la nostra
partecipazione che era attorno al 30 di aprile.
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20115
P.M. DOTT. ORSI – E chi ha incontrato il 20 maggio?
TESTE MINOTTI – Salini con altri due funzionari.
P.M. DOTT. ORSI – E cosa le han chiesto?
TESTE MINOTTI – Mi hanno chiesto pressappoco le domande che mi
stava facendo lei prima. Chi era Tisbury, chi ero io,
cosa facevo, perché avevamo investito in BNL e cosa
avevamo fatto fino ad allora.
P.M. DOTT. ORSI – Ho capito. E quindi, per tornare al discorso
di prima, lo stesso giorni in cui lei va in Consob, il 20
maggio, è quello in cui ha contatto con questo signor
Milla.
TESTE MINOTTI – Sì, mentre sono nella riunione. Attenzione
però, la Consob mi chiama attorno all'assemblea, se non è
stato sabato, è stato lunedì, quindi il primo maggio, una
cosa di quel tipo, da quel momento noi decidiamo come
pratica di lavoro, perché abbiamo comunque registrato con
gli F6, di interrompere ogni comunicazione all'esterno
relativamente a BNL, quindi chiunque chiamava e ci
chiedeva su BNL noi dicevamo non parliamo.
P.M. DOTT. ORSI – Voi siete soggetti al controllo della Consob
inglese?
TESTE MINOTTI – Sì.
P.M. DOTT. ORSI – L'F6.
TESTE MINOTTI – Prima andiamo in Consob a vedere cosa vogliono
sapere, poi decidiamo cosa fare e quindi era stato detto
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20116
a tutti, tanti continuavano a chiamare incluso Michele.
P.M. DOTT. ORSI – Michele chi è scusi?
TESTE MINOTTI – Miche Milla. Non vogliamo parlare, non
vogliamo discutere con nessuno.
P.M. DOTT. ORSI – Michele Milla dove lavorava?
TESTE MINOTTI – Non so come si chiamava allora, adesso si
chiama Banca Leonardo, non so se allora si chiamava Banca
Milla.
P.M. DOTT. ORSI – A suo tempo lei mi ha detto che si chiamava
Banca Leonardo, da non confondersi con il Fondo Leonardo,
sono due cose diverse. Cosa vi diceste con Milla il 20
maggio?
TESTE MINOTTI – Mi aveva già chiamato. Mi chiama che sono
davanti a Salini e io prendo la telefonata e lui mi
ripete ancora: "No, no, vogliamo le tue azioni. C'è anche
Stefano che sta facendo qualcosa" una roba del genere.
P.M. DOTT. ORSI – Stefano inteso come?
TESTE MINOTTI – Non mi disse il cognome. Io l'ho già
dichiarato quello, mi sembra, no? Se avevo detto Stefano
Roma, allora...
P.M. DOTT. ORSI – Lei aveva detto Stefano e ha detto: "Io
credo si trattasse di Stefano Roma".
TESTE MINOTTI – Quello lo credo io, cioè la mia prima reazione
fu di pensare a quello.
P.M. DOTT. ORSI – E cosa le disse Milla esattamente? Stefano
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20117
sta...?
TESTE MINOTTI – Sta mettendo assieme un gruppo di azioni e
così via. Ho detto: "Guarda, ti ho già detto di non
chiamarmi, lascia stare".
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, ma perché la informava che Stefano
stesse facendo questo?
TESTE MINOTTI – Perché probabilmente individuava un modo per
rendermi interessato se pensavo che magari uno in nome
d'altri potevo prendere un prezzo migliore. Non lo so.
P.M. DOTT. ORSI – Lei a suo tempo ha detto: "Milla mi disse:
«Stefano sta mettendo insieme un gruppo, volete unirvi
per vendere?»".
TESTE MINOTTI – Confermo quello che avevo detto.
P.M. DOTT. ORSI – Le ha chiesto sostanzialmente di vendere.
TESTE MINOTTI – Mi ha chiesto di unirmi al gruppo.
P.M. DOTT. ORSI – Di unirsi a questo gruppo. E lei cosa
rispose?
TESTE MINOTTI – Che non mi doveva chiamare, non mi doveva
parlare di BNL. Il trader che gli diede il mio numero di
cellulare fu licenziato per quello, perché mi avevano
detto internamente su BNL non volevano parlare con
nessuno fino a che la cosa della Consob non era chiarita
perché ovviamente non sapevo cosa voleva Consob, eravamo
preoccupati, no? Ti chiama il regolatore, prima vai a
parlare col regolatore e dopo decidi cosa fare.
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20118
P.M. DOTT. ORSI – Senta, lei ha mai sentito parlare di
azionisti argentini di BNL? Quelli che vengono talora
definiti azionisti argentini o pacchetto argentino?
TESTE MINOTTI – Per quello che avevo letto sui giornali, c'è
stato un momento, mi sembra che fosse dopo la prima
assemblea che iniziano ad esserci un po' di azionisti
argentini ma anche romani, non mi ricordo bene, però che
ci fosse in giro il rumore e anche più di un rumore nel
senso che c'erano dei giornali che lo riportavano, ci fu
solo una quota della banca diciamo in mani stabili, ecco.
Però nei colloqui che ho avuto non ho mai avuto niente al
di là di quello che ho letto sui giornali.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, lei ha avuto modo di incontrare altri
azionisti di BNL?
TESTE MINOTTI – Come ho detto prima, il BBVA.
P.M. DOTT. ORSI – In quali occasioni?
TESTE MINOTTI – Deminor organizzò una cena la sera prima
dell'assemblea, della prima assemblea.
P.M. DOTT. ORSI – Prima del 30 aprile.
TESTE MINOTTI – Sì. E mi incontrai a cena con Deminor, era un
professore dell'Università di Siena il rappresentante di
Deminor, adesso son tanti anni, probabilmente l'avevo
dichiarato, e Gonzalo Toraño capo strategia del BBVA e lo
incontrai in un ristorante a Roma.
P.M. DOTT. ORSI – E cosa vi diceste in quell'occasione?
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20119
TESTE MINOTTI – Io ho chiesto come andavano le cose, perché
chiaramente a quel punto Deminor secondo me aveva un'idea
bene o male di orientamento.
P.M. DOTT. ORSI – Cioè di orientamento degli investitori.
TESTE MINOTTI – Degli investitori. Era una cosa che potevo
fare perché comunque essendo venerdì sera e il giorno
dopo essendoci la decisione non c'era nessun rischio che
io avrei potuto usare qualsiasi tipo di informazione
diciamo per prendere delle posizioni sul mercato, fu una
discussione abbastanza franca, al termine della quale io
mi ricordo che chiesi chiaramente a BBVA se a quel punto,
vista la mia sensazione che non ce l'avrebbero fatta...
P.M. DOTT. ORSI - Che non ce l'avrebbero fatta?
TESTE MINOTTI – No. No.
P.M. DOTT. ORSI – Perché?
TESTE MINOTTI – Perché la maggior parte degli investitori
istituzionali aveva dichiarato inclusi gli italiani che
non avrebbero partecipato e quindi si trattava proprio di
uno scontro se vogliamo faccia a faccia tra il
contropatto e il patto che avevano circa tutti e due lo
stesso numero di azioni, no? E chiesi a Gonzalo Toraño:
"Allora cosa fate, aumentate l'offerta, migliorate?". Ha
detto: "No, no, questa è la nostra offerta, è uguale per
tutti, non ci sono trattamenti speciali per nessuno".
Come io pensavo. Quindi andai il giorno dopo dove capitò
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R.G. 14037/09 - 03/06/2010 c/BERNESCHI GIOVANNI ALBERTO + 20120
quello di cui prima ho accennato.
P.M. DOTT. ORSI – Cioè che la gente era presente, ma non si
votò.
TESTE MINOTTI – Non si raggiunse il quorum. Adesso per quale
modalità tecnica non lo so, perché io pensavo che le
azioni andassero depositate in anticipo e così via, però
io ero assistito allora dall'avvocato Giangrossi, potete
chiedere a lui se volete le tecnicalità del motivo per
cui ci fu il rinvio.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, quindi siamo arrivati al 29/30
aprile, il 29 c'è la cena con l'esponente di Deminor e
con Gonzalo Toraño e il 30 c'è questa assemblea andata a
vuoto. E subito dopo cosa succede?
TESTE MINOTTI – L'assemblea è andata a vuoto chiaramente
perché probabilmente nei numeri, questa è una mia
lettura, probabilmente il contropatto aveva fatto i
calcoli male, perché altrimenti avrebbero depositato,
avrebbero votato, avrebbero fatto il consiglio che poi
hanno fatto a maggio, ma queste sono pure supposizioni
mie, però possono essere verificate con i numeri, ancora
c'è la segreteria di BNL, c'è l'ufficio azionisti, ci
sono tutti i verbali, quindi si fa in fretta a mettere
insieme i numeri e a vedere dove si arrivava. Ci fu il
rinvio e si tornò a maggio.
P.M. DOTT. ORSI – Il 21 maggio. Ecco, prima del 21 maggio, al
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30 aprile che siamo arrivati, prima del 21 maggio cosa
succede? Lei ha degli altri incontri, parla con altre
persone sempre su questo tema BNL?
TESTE MINOTTI – Fui contattato, come avevo già dichiarato, da
un banchiere di PMB Paribas che era anche un mio ex
collega...
P.M. DOTT. ORSI – Che si chiama?
TESTE MINOTTI – Giulio Codacci Pisanelli che ci chiese se
eravamo intenzionati a vendere pacchetto e chiaramente
come al solito a 3 euro siamo interessati con la
valutazione che avevamo e lui disse che c'era un signor
Bonsignore che era interessato all'acquisto.
P.M. DOTT. ORSI – Bonsignore.
TESTE MINOTTI – Bonsignore, e che sarebbe venuto a incontrarci
a Londra e arrivò una signorina di cui oggi onestamente
non mi ricordo il nome.
P.M. DOTT. ORSI – Lei a suo tempo disse che questa signora si
chiama Tucci.
TESTE MINOTTI – Sì. Sì, sì, Tucci. Che si presentò come
commercialista del Bonsignore.
P.M. DOTT. ORSI – A Londra questo?
TESTE MINOTTI – A Londra, venne nel nostro ufficio e, niente,
disse che erano interessati, che avevano i soldi, qui e
là. Comprate. Ci disse che ci avrebbe fatto chiamare.
Ricevemmo nel pomeriggio o il giorno successivo una
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chiamata da Boni della Banca Popolare di Lodi che disse
che voleva comprare. Facemmo una conference call, venne
Giulio Codacci, io all'inizio pensavo che Giulio Codacci
fosse il broker di questo signor Bonsignore e quindi
venne lui, c'era Gerard Griffin, che come dicevo prima
era il decisore, il proprietario del fondo e c'ero io.
P.M. DOTT. ORSI – Questo quando avvenne lo ricorda?
TESTE MINOTTI – La data non mi ricordo ma l'avevo dichiarato
io, adesso non ricordo se a voi o a Roma, però l'avevo
dichiarato.
P.M. DOTT. ORSI – Lei ha dichiarato che l'11 maggio fu
contattato da Codacci Pisanelli e quello che le chiedo è
quando incontrò Tucci a Londra. Lei ha dichiarato il
giorno successivo, quindi il 12.
TESTE MINOTTI – Sì, sì.
P.M. DOTT. ORSI – Boni invece quando?
TESTE MINOTTI – La data non me la ricordo.
P.M. DOTT. ORSI – Lei ha dichiarato il 16 maggio.
TESTE MINOTTI – E allora è il 16.
P.M. DOTT. ORSI – Si tenne la conferenza telefonica con Boni.
TESTE MINOTTI – Allora è il 16 maggio.
P.M. DOTT. ORSI – E Boni che c'entrava con Tucci e Codacci
Pisanelli?
TESTE MINOTTI – È quello che gli chiesi io nella telefonata e
lui disse che agiva come broker per una controparte, però
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lui a quel punto non specificò chi era. Io pensai che
fosse il Bonsignore.
P.M. DOTT. ORSI – E lui non si presentò come broker di
Bonsignore?
TESTE MINOTTI – No. Lui si presentò come broker comunque, fu
chiaro da quel punto di vista.
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, la conferenza call era tra lei, Boni
e chi altri?
TESTE MINOTTI – Eravamo nel mio ufficio a Londra, c'era Gerard
Griffin proprietario del fondo, come ho detto prima, io
non potevo prendere decisioni in autonomia, perché il
proprietario era quello che decideva alla fine; il
Codacci...
P.M. DOTT. ORSI – Ah, ecco la stessa persona che gli aveva
fatto conoscere...
TESTE MINOTTI – L'introduzione. Venne in ufficio per fare la
conference call, io non sapevo che la conference call era
col Boni, io pensavo che il broker del Bonsignore fosse
Codacci e che noi avremmo parlato con Bonsignore. Però
anche Boni si presentò come Broker, quindi a noi va bene,
no? Io, Griffin, Codacci e Boni per telefono. Non ci
accordammo sul prezzo, Griffin stava quasi, però come ho
detto prima, la valutazione nostra era abbastanza più
alta di dove era il titolo, Boni ci chiese un po' di
tempo per discutere internamente. E, niente, andò e poi
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tornò dicendo che eravamo troppo alti come prezzo, una
roba di quel tipo.
P.M. DOTT. ORSI – La ragione per la quale diceste di no a
queste diciamo richieste quale fu?
TESTE MINOTTI – Penso che a quel punto avremmo ricevuto la
comunicazione formale della Consob, perché all'inizio era
stata soltanto una chiamata e a quel punto ricevemmo la
convocazione formale.
P.M. DOTT. ORSI – E questo era uno dei motivi per non
definire.
TESTE MINOTTI – Sì, ma a cavallo della cosa nel senso che il
tempo che abbiamo fatto la conference call, non avevamo
ancora ricevuto niente, eravamo d'accordo di risentirci
il pomeriggio o il giorno dopo e lì in mezzo arrivò la
comunicazione, se mi ricordo bene.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, lei conosce Michele Ragazzi?
TESTE MINOTTI – L'ho incontrato.
P.M. DOTT. ORSI – Lo ha incontrato quando, in quale
circostanza?
TESTE MINOTTI – L'ho incontrato negli atti a conferenze di
analisti e di gestori organizzate da varie banche di
investimento, però al di là di quello non lo conosco
personalmente.
P.M. DOTT. ORSI – Lei ha avuto contatti con Ragazzi a
proposito della vicenda BNL?
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TESTE MINOTTI – No.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, lei in questo arco di tempo ha
presentato credo una denuncia o qualcosa del genere.
TESTE MINOTTI – Avevo presentato una denuncia il giorno
dell'assemblea.
P.M. DOTT. ORSI – Quale?
TESTE MINOTTI – La prima.
P.M. DOTT. ORSI – Quella del 30 aprile, una denuncia dove, a
chi?
TESTE MINOTTI – Io ero andato la mattina del sabato a Roma
davanti all'ambasciata...
P.M. DOTT. ORSI – Scusi, il giorno del mese sarebbe?
TESTE MINOTTI – Il 30 aprile, mi ricordo che era sabato il
giorno dell'assemblea. Dalla Polizia a Roma mi sembra,
che prese la mia come voglia di fare una denuncia alle
sei di mattina, visto che poi alle otto dovevo essere in
assemblea, un po' per scherzo mi dice lascia stare. Nel
pomeriggio quando presi l'aereo per tornare a Milano,
andai in via Moscova e feci la denuncia in via Moscova
qui.
P.M. DOTT. ORSI – E cosa denunciò?
TESTE MINOTTI – Denunciai una telefonata, dei messaggi che
ricevetti, penso il giorno prima, probabilmente stavo
andando dall'ufficio all'aeroporto che al momento mi
intimidirono un attimino.
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P.M. DOTT. ORSI – Messaggi come?
TESTE MINOTTI – Mah, uno "ricordati che hai un figlio". Adesso
non... li ho cancellati dopo che li avevo fatti riportare
sulla denuncia.
P.M. DOTT. ORSI – Senta, poi il Fondo ha venduto la
partecipazione in BNL.
TESTE MINOTTI – Sì, a fine giugno sì.
P.M. DOTT. ORSI – A fine giugno ai blocchi.
TESTE MINOTTI – Sì, penso che fu... adesso la tecnalità
onestamente non la so perché non era la parte principale
del mio lavoro, ma immagino sia stato fatto un blocco o
come alcune volte si fa quando i blocchi sono abbastanza
importanti e come size si divide in blocchetti, però
penso si sia fatto tutto nella stessa data.
P.M. DOTT. ORSI – Grazie. Nessun'altra domanda.
Esame Difesa, Avv. DedolaAVV. DEDOLA – Dottor Minotti, sono l'avvocato Dedola difensore
di Consorte e Sacchetti. Desideravo chiederle, lei ne ha
già accennato, all'incontro presso il ristorante chi era
presente?
TESTE MINOTTI – Il rappresentante di Deminor, poi per il BBVA
Gonzalo Toraño.
AVV. DEDOLA – Chi ha organizzato la cena o l'incontro?
TESTE MINOTTI – Deminor.
AVV. DEDOLA – E lei quindi in quella circostanza disse al
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dottor Toraño che avrebbero dovuto migliorare l'offerta?
TESTE MINOTTI – No. Chiesi alla fine...
PRESIDENTE – La domanda in sede di esame così posta non va
bene.
AVV. DEDOLA – Che cosa disse al dottor Toraño? La premessa è
che lei parla con il fratello di Stefano Roma e al
fratello di Stefano Roma lei aveva detto posso parlare
con gli spagnoli e avrei magari visto con loro se era
possibile migliorare il prezzo. Si ricorda questa
premessa?
TESTE MINOTTI – No, questo non lo ricordo.
AVV. DEDOLA – Perché lei lo dichiara nell'interrogatorio reso
davanti al Pubblico Ministero. "Dissi che se il problema
spagnolo era il prezzo, avremmo potuto farlo presente
agli spagnoli" testuale.
TESTE MINOTTI – Questo è diverso.
AVV. DEDOLA – Prego?
TESTE MINOTTI – Avvocato, quello che ho detto è diverso da
quello che lei ha detto un attimo fa.
AVV. DEDOLA – Lo racconti lei.
TESTE MINOTTI – Parlando con lui, siccome per lui il grosso
problema era il prezzo, gli altri, come ho detto prima,
non hanno neanche un piano, non hanno fatto un'offerta,
non hanno niente, l'unica offerta è quella degli
spagnoli, no?
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AVV. DEDOLA – Io voglio sapere se disse o non disse ad Antonio
Roma che se il problema spagnolo era il prezzo, lei
avrebbe potuto farlo presente agli spagnoli.
TESTE MINOTTI – No, non dissi questo. Io dissi esattamente
quello che è riportato nel verbale che se per lui era un
problema il prezzo non si poteva far presente. Io ero
convinto, e l'ho detto prima, che gli spagnoli non
muovessero l'offerta e io ero ben contento di prendere la
carta BBVA, come ho detto precedentemente.
AVV. DEDOLA – Lei ha detto testualmente nell'interrogatorio
reso al Pubblico Ministero in data 12 aprile 2007: "Dissi
a Roma che se il problema dell'offerta spagnola era il
prezzo, noi gestori, gestori del fondo, avremmo potuto
farlo presente agli spagnoli".
TESTE MINOTTI – Certo.
AVV. DEDOLA – Questo le chiedo, la conferma di questo.
TESTE MINOTTI – Sì. Ma non andai dal BBVA a chiederlo.
AVV. DEDOLA – Cosa rispose Toraño a questa sua...
TESTE MINOTTI – No.
AVV. DEDOLA – Rispose di no. Usò qualche espressione colorita,
oppure lei usò qualche espressione colorita a questo no?
TESTE MINOTTI – Ma che io ricordi, lui disse che non aveva
assolutamente intenzione, che quella era l'offerta, che
era uguale per tutti, era per carta e non avrebbero fatto
trattamento privilegiato e non l'avrebbero toccata.
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AVV. DEDOLA – Lei in occasione dell'audizione appunto davanti
al Pubblico Ministero, ha usato l'espressione, è
virgolettata: "O la va o la spacca". Lo conferma?
TESTE MINOTTI – Lo confermo.
AVV. DEDOLA – E aggiunge anche il suo commento sapendo che non
sarebbe andata.
TESTE MINOTTI – Sì, perché era stato discusso lì a cena,
voglio dire con i numeri che aveva fatto vedere, di cui
quello della Deminor, diceva non avevano i numeri.
AVV. DEDOLA – Senta, lei ricorda qual era la banca depositaria
delle vostre azioni?
TESTE MINOTTI – No.
AVV. DEDOLA – Parlo delle azioni BNL detenute dal Fondo
Tisbury.
TESTE MINOTTI – Goldman Sachs.
AVV. DEDOLA – Goldman Sach sì, così dichiarò al Pubblico
Ministero. Ricorda, ne ha parlato poc'anzi, l'incontro in
Consob il 20 di maggio?
TESTE MINOTTI – Sì.
AVV. DEDOLA – Il dottor Salini, che era presente a
quell'incontro, le disse di aver parlato con qualcuno di
Deminor?
TESTE MINOTTI – Penso che fosse in contatto con Deminor.
AVV. DEDOLA – Può dire il nome? Era il professor Mosetti?
TESTE MINOTTI – Umberto Mosetti, sì.
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AVV. DEDOLA – Il dottor Salini al termine della riunione le
dette qualche consiglio?
TESTE MINOTTI – Al momento non mi ricordo.
AVV. DEDOLA – Posso rammentarglielo io perché così ha
dichiarato al Pubblico Ministero: "Salini mi consigliò di
non vendere".
TESTE MINOTTI – Lo confermo.
AVV. DEDOLA – Lo conferma. Grazie. Non ho altre domande.
PRESIDENTE – Ci sono altre domande in controesame?
Controesame Difesa, Avv. FenoAVV. FENO – Per Bonsignore. Con riferimento alla conferenza
telefonica di cui ha parlato prima del 16 maggio, risulta
che nel corso di questa sessione telefonica venne mai
esplicitato il nome di Bonsignore?
TESTE MINOTTI – In questo momento non ricordo.
AVV. FENO – Le risulta che venne fatto, esplicitato un qualche
mandato che avesse rilasciato Bonsignore?
TESTE MINOTTI – No.
AVV. FENO – Grazie.
Controesame Difesa, Avv.ssa SeverinoAVV. SEVERINO – Soltanto una domanda che si riferisce sempre
alla cena del 29 aprile. Lei disse o meno a Toraño (inc.
fuori microfono) poteva essere vinta facilmente da parte
sua rendendo più allettante l'offerta?
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TESTE MINOTTI – È possibile.
AVV. SEVERINO – È possibile o lo disse?
TESTE MINOTTI – Non mi ricordo signor avvocato. Se l'ho
dichiarato lo confermo.
AVV. SEVERINO – Sono esattamente le parole che lei aveva
dichiarato.
TESTE MINOTTI – Confermo.
AVV. SEVERINO – Grazie. No, no, mi scusi, soltanto un piccolo
particolare. L'episodio della telefonata di asserite
minacce, lei poi ha saputo a chi sarebbero state ascritte
queste minacce?
TESTE MINOTTI – Sì.
AVV. SEVERINO – Ci vuol dire?
TESTE MINOTTI – Luca Tettamanzi.
AVV. SEVERINO – E chi è Luca Tettamanzi?
TESTE MINOTTI – Era un mio compagno di master con il quale
abbiamo studiato assieme dieci anni fa, che era parecchio
tempo che non sentivo, quando eravamo studenti facevamo
qualche scherzo goliardico col cellulare, chiaramente il
giorno prima dell'assemblea mi arrivano dei messaggi un
po' strani da un numero che non conosco, la mia prima
reazione è stata quella di fare una denuncia.
AVV. DEDOLA – Una goliardata insomma, così a detto lei.
TESTE MINOTTI – Allora io non sapevo che fosse lui.
AVV. SEVERINO – Comunque questo è stato accertato.
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TESTE MINOTTI – Mi è stato detto un anno o due dopo quando
sono venuto qua in Procura che era lui.
PRESIDENTE – Avvocato può ripetermi? Perché non ho capito
quando dice la contestazione: "È possibile che io abbia
detto nel corso della cena..."?
AVV. SEVERINO – È possibile che lei abbia detto a Toraño che
la competizione con il contropatto avrebbe potuto essere
vinta facilmente da parte sua rendendo più alettante
l'offerta?".
PRESIDENTE – Ci sono altre domande?... Può accomodarsi.
Grazie.
Esaurite le domande, il Teste viene congedato.
PRESIDENTE – Pubblico Ministero ci sa dire qualcosa?
P.M. DOTT. ORSI – Mi ha riferito il collega Ruta che il
difensore del signor Stefano Roma ci fa sapere che non
sarebbe intenzionato il Roma a rendere l'esame e quindi
essendo l'unica persona che dovrebbe venire il giorno 10,
dovremmo tenere un'udienza esclusivamente per far dire a
questa persona...
PRESIDENTE – Ma noi non abbiamo nessun altro?
P.M. DOTT. ORSI – Il 10 no. E poi l'11 abbiamo Toraño e Salini
e il 17 ci sarebbero Boni e Fiorani. Per quanto riguarda
Boni, in una misura di non certezza, ma sembra che non
voglia sottoporsi all'esame, Fiorani invece ce lo farà
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sapere.
PRESIDENTE – Ci sono in sospeso altre cose?
(Seguono ulteriori accordi tra il Collegio e le Parti in
merito al calendario delle prossime udienze)
Si dispone la sospensione del dibattimento che viene rinviato
all'udienza dell'11 giugno 2010.
Il presente verbale, prima dell’upload a Portale Giustizia perla documentazione e certificazione finale del computodei caratteri, risulta composto da un numero parziale dicaratteri incluso gli spazi pari a: 162573
Il presente verbale è stato redatto a cura di SocietàCooperativa ATHENA
L'ausiliario tecnico: Sig.ra Quadraccia Ornella
Il redattore: Sig.ra Penon Maria - Trascrittrice
Sig.ra Penon Maria - Trascrittrice ____________________