Tribuna Medicinese Luglio 2012

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PERIODICO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI MEDICINA Tribuna Medicinese luglio 2012 PARTITO ENTE LOCALE FOCUS FORUM 20-21-22 LUGLIO FESTA DELLA BIRRA Centro Sportivo Cà Nova, via San Carlo MEDICINA VISITATE IL NUOVO SITO WEB DEL PD DI MEDICINA http://www.pdmedicina.com/ 25 LUGLIO, ore 21 “L’inizio della fine, 25 luglio 1943, una data da ricordare” Parco delle Mondine, MEDICINA PARTITO INTERVENTI ENTE LOCALE FOCUS FORUM SEGUE A P. 16 SEGUE A P. 16 23-24-25-26 e 30-31 AGOSTO 01-02-03 SETTEMBRE 2012 MEDICINA Centro Ricreativo Cà Nova Via san Carlo SPECIALE TERREMOTO P. 3

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Il numero di luglio del periodico del PD di Medicina

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PERIODICO DEL PARTITO DEMOCRATICO DI MEDICINA

Tribuna Medicineseluglio 2012

PARTITO ENTE LOCALE FOCUS FORUM

20-21-22 LUGLIOFESTA DELLA BIRRA

Centro Sportivo Cà Nova,via San CarloMEDICINA

VISITATE IL NUOVO SITO WEBDEL PD DI MEDICINA

http://www.pdmedicina.com/

25 LUGLIO, ore 21“L’inizio della fine, 25 luglio 1943, una data da ricordare”

Parco delle Mondine,MEDICINA

PARTITO INTERVENTIENTE LOCALE FOCUS FORUM

SEGUE A P. 16

SEGUE A P. 16

23-24-25-26 e 30-31 AGOSTO 01-02-03 SETTEMBRE 2012

MEDICINACentro Ricreativo Cà Nova

Via san Carlo

SPECIALE TERREMOTO P. 3

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per riportare l’Italia e l’Europa nel solco della civiltà dei diritti, oggi debole sotto i colpi dello spread e della speculazione finanziaria, e costruire insieme una libertà responsabile, oltre l’egoismo delle destre, e che realizzi effettivamente quella solidarietà politica, economica e sociale che l’articolo 2 della Costituzione ci ricorda da sessant’anni.Anche a Medicina la nostra azione politica andrà in questa direzione. A livello amministrativo, lo spirito con cui è stato approvato il bilancio comunale è stato quello di garantire la coesione sociale, con una particolare attenzione ai settori più deboli della comunità, tutelando i diritti dei più vulnerabili e di coloro che stanno soffrendo maggiormente delle conseguenze della crisi economica. Proprio per questo, abbiamo scelto di lasciare invariata l’aliquota sul reddito (IRPEF), spostando il carico finanziario sui patrimoni. A fronte di trasferimenti sempre minori per gli Enti Locali (e di un Patto di Stabilità che impedisce gli investimenti), la scelta di garantire i servizi, con una particolare attenzione alla fascia 0-6 anni e alla non autosufficienza, dimostra l’attenzione del Partito Democratico verso i più deboli. A livello di attività politica, continueremo col radicamento nei territori e all’interno della comunità medicinese. Continueremo soprattutto a tenere alta la nostra tradizione di partito popolare legato al territorio, che nei momenti di riflessione politica e anche nelle Feste Democratiche incontra i cittadini e si confronta con loro. Ma apriremo il nostro Partito anche a tante riflessioni nuove, ai contributi di numerose associazioni, degli attori del nostro tessuto produttivo e culturale, per costruire un progetto condiviso e ampio, anche in vista delle future scadenze elettorali.A Medicina come a Roma, di fronte alle minacce rappresentate dal populismo e dal neoliberismo, che anche in questo territorio trovano declinazioni e rappresentanti, il nostro lavoro e il nostro impegno dovrà essere basato sull’obiettivo di aggregare tutte le forze politiche e tutti coloro che credono che la risposta alla crisi non stia né nell’uscita dall’Euro (come propongono Grillo e Berlusconi) né nella decrescita (proposta sempre dai grillini) ma nella crescita e nello sviluppo dell’individuo e della collettività.È finito il tempo dei settarismi e delle logiche che escludono e ghettizzano: c’è bisogno di un ragionamento più costruttivo sul e per il Paese, soprattutto in vista delle elezioni del 2013, e ovviamente anche sulla nostra comunità.Questo è e sarà il nostro impegno, per aprire una stagione nuova, di scelte politiche chiare, nel segno del cambiamento. Il cantiere del buon governo e dell’alternativa, a Medicina come a Roma, è aperto.

EditorialE di Pietro Taraborrelli

Il cantiere dell’alternativa La scelta di sostenere il governo Monti è frutto di un ragionamento serio e franco sul Paese. Un Paese che lo scorso autunno rischiava il default e che era privo di ogni credibilità a livello internazionale, umiliato dalla destra che lo stava trascinando verso il baratro con le sue politiche fallimentari e che oggi, pur tra sacrifici e difficoltà, sta riconquistando credibilità.Forse è utile ricordare che durante il governo di centrodestra le forze di opposizione si sono dovute scontrare con attacchi ripetuti alla Costituzione, con la delegittimazione della Magistratura e con atteggiamenti semiautoritari, non iscrivibili nel solco della democrazia. Mario Monti e il suo governo stanno garantendo all’Italia credibilità sul piano europeo ed internazionale, oltre che rispetto degli equilibri istituzionali interni: elementi che il governo Berlusconi aveva negato al Paese.Tuttavia, c’è un elemento su cui bisogna richiamare l’attenzione: il centrosinistra non si porrà in una logica di continuità col governo Monti. Gli uomini del Partito Democratico che governeranno questo Paese lo faranno nel segno della discontinuità e dell’alternativa e, ovviamente, alternative saranno le scelte politiche che verranno prese. Il Partito Democratico si farà portatore di un patto per l’Italia che abbia come priorità il lavoro e la crescita, nel segno della coesione sociale e della tutela nei confronti dei più vulnerabili. E in quest’ottica, verranno le indispensabili alleanze: con i partiti e le forze politiche che hanno compreso il fallimento neoliberista e vedono nella giustizia sociale e nell’equità le priorità del futuro governo; ma anche con la società civile, col mondo delle imprese e del volontariato e con quelle forze che, nei territori, esprimono un civismo costruttivo e riformista. La prima alleanza già è stata costruita: è quella dei progressisti europei, che nel marzo scorso ha visto il segretario Pier Luigi Bersani impegnato a Parigi con il presidente francese Hollande e il segretario della SPD tedesca Gabriel; un’alleanza diametralmente opposta al disegno di chiusura e ripiegamento che le destre continuano a proporre in tutta Europa e che mette al centro parole indispensabili per la sopravvivenza dell’UE come integrazione europea e crescita.Giorni fa Gianni Cuperlo l’ha scritto molto lucidamente su L’Unità: “dopo il dominio dell`economia sulla politica e la morale, è giunto il tempo di una riscossa della democrazia e dell`etica.” Viviamo infatti in un periodo di profondo cambiamento, che sta scuotendo le basi dell’ideologia che è stata dominante negli ultimi 20 anni, l’idea che il mercato senza freni e regole si sarebbe regolato da solo, portando crescita e benessere per tutti. I danni sono sotto gli occhi di tutti. Ma è proprio dalle situazioni di crisi che i grandi cambiamenti nascono, e, se pure con grandi difficoltà, nuove opportunità si aprono all’orizzonte e sta a noi come Partito Democratico saperle cogliere ed interpretare per elaborare un preciso progetto politico. Un progetto che, va ribadito, abbia come stella polare il lavoro e la coesione sociale,

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Ecco una sintesi - certamente parziale - delle iniziative realizzate nel nostro territorio.

Raccolta di generi di prima necessità presso •il Magazzino comunale di Via Morara, dal 4 al 7 giugno, consegnati poi al comune di Mirandola dai nostri volontari della Protezione civile di Medicina, che hanno anche aiutato ad installare un gazebo.I • Comuni del Circondario Imolese - e il Comune di Medicina fra questi hanno inviato pattuglie di Polizia Municipale per prestare servizio di vigilanza e controllo del territorio nelle zone della provincia di Bologna interessate dal sisma (come Galliera e Crevalcore); sono stati inviati anche tecnici e personale amministrativo che hanno dato disponibilità a supporto degli uffici tecnici e contabili dei comuni colpiti.I Comuni del Circondario Imolese hanno promosso una raccolta di •fondi su un apposito conto corrente, in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Imola.Centro Sociale di Fiorentina• : versati al Comune di Pieve di Cento 2.730 euro raccolti nella “giornata di solidarietà” di domenica 24 giugno, alla quale erano presenti il Sindaco di Medicina, Onelio Rambaldi, il Sindaco di Pieve di Cento, Sergio Maccagnani, e il vicesindaco, Angelo Zannarini.Centro Sociale di Fossatone• e “Locanda San Marco”: nella cena del 30 giugno raccolti 2.000 euro, che verranno destinati ad un Comune terremotato.Associazione ProPortonovis:• 2.000 euro raccolti nel Portnov Folk Festival e versati al Comitato Genitori di San Felice sul Panaro a sostegno del progetto “Adotta una scuola”.Centro Sociale Medicivitas e Comitato Genitori• : 1.000 euro alla Preside della scuola primaria di Cavezzo e altrettanti al Comitato Genitori di San Felice sul Panaro.Associazione Handmedia• , in collaborazione con l’Assessorato Cultura di Medicina: realizzata una rassegna di cinema di animazione a San Felice sul Panaro, all’interno di un progetto che vede l’impegno di un gruppo di associazioni di Medicina: la Parrocchia di Portonovo, la Pro Portonovis, Armonia Q12, la “Taverna de Rodas”, la “Torre dei Cavalli”, il Centro Sociale Medicivitas, la “Torre dell’Oca” e i Volontari di Castel Guelfo, che contribuiranno al progetto “Adotta un pezzo di futuro” che il Comitato genitori di San Felice sta portando avanti per affrontare l’emergenza scolastica. Infatti l’edificio delle scuole primarie non potrà riaprire i battenti a settembre a causa delle lesioni dovute al sisma e si dovranno realizzare strutture provvisorie per permettere ai bambini di riprendere l’anno scolastico.Vendita magliette “Cipollami• ” e altre iniziative di raccolta fondi nel corso della manifestazione “Medicipolla”, organizzata da Pro Loco e Comune di Medicina.

DA MEDICINA UN AIUTO CONCRETOPER LE POPOLAZIONI TERREMOTATE

E’ nei momenti di difficoltà che si vede il cuore della gente. La gente dell’Emilia-Romagna, di fronte al dramma del terremoto, ha dimostrato anche questa volta, come in passato, la sua sensibilità, generosità, spirito di solidarietà. Anche a Medicina si è sviluppato un grande slancio di iniziative che ha visto immediatamente centri sociali, associazioni, istituzioni, parrocchie, partiti, singoli cittadini impegnati per dare un aiuto concreto alle popolazioni così duramente colpite negli edifici, nell’economia, nelle condizioni di vita. Con l’attenzione non solo a raccogliere fondi, ma anche ad assicurarsi che questi giungano a destinazione, che servano effettivamente allo scopo; e - cosa ancora più importante- ad allacciare rapporti vivi e concreti con le persone, con le popolazioni, con le amministrazioni comunali, rapporti destinati a durare, a non esaurirsi in uno slancio passeggero. Tutto ciò nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando. E’ uno slancio di solidarietà che ritengo un tratto distintivo della nostra popolazione e un motivo del quale - come Sindaco - posso essere orgoglioso.

Onelio Rambaldi

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S. Felice sul Panaro

Volontari protezione civile di Medicina

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lE iNiZiatiVE dEl Pd Il nostro partito considera fondamentale il rapporto di solidarietà fra i cittadini. Per questo abbiamo risposto immediatamente all’appello ad aiutare le popolazioni colpite dal terremoto, mettendo a disposizione quelle risorse che ci vengono dai contributi degli iscritti e dai proventi delle feste. Tutti i Circoli di Medicina sono stati e sono impegnati in questa gara di solidarietà. Un ringraziamento particolare va ai volontari che lavorano nelle nostre feste e che fanno la differenza, soprattutto nei momenti difficili.

Unione comunale - Il PD di Medicina - su richiesta del PD regionale - ha messo a disposizione del Comune di Bondeno per l’emergenza un tendone di 12 x 24 metri che viene di norma utilizzato durante le feste al Ca’ Nova. Il giorno 1 giugno una delegazione di 15 volontari del Partito Democratico e dell’Arci di Medicina, con alla testa, tra gli altri, il Segretario Pietro Taraborrelli e il Capogruppo in Consiglio Comunale Ugo Dall’Olio, si è recata a Bondeno, uno dei comuni del ferrarese colpito duramente dal terremoto, per montare la struttura, che verrà utilizzata per ospitare gli studenti della scuola media locale.

Circolo Pd di S. antonio - Portonovo - BudaL’intero utile dell’ultima serata della Festa di Buda, lunedì 4 giugno è stato devoluto al Comune di Poggio Renatico, che ha subito gravi danni in seguito al sisma. Alla serata ha partecipato anche il Sindaco di quel Comune Paolo Pavani, insieme a quello di Medicina, Onelio Rambaldi. Come richiesto dal Sindaco Pavani, la somma è stata utilizzata per l’acquisto di due tensostrutture che sono state donate a quel territorio.

Circolo Pd del CapoluogoVersati 500 euro per il fondo di solidarietà promosso dal PD regionale. All’interno della Festa di Agosto verrà realizzata

un’iniziativa di raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite.

Circolo Pd di Ganzanigo - Buda - Crocetta e Circolo Pd di FossatoneOgni Circolo ha Versato 500 euro per il fondo di solidarietà promosso dal PD regionale.

Circolo Pd di Villa Fontana - Aiuto ai terremotati e altre iniziative di solidarietàIl Circolo PD di Villa Fontana ritiene fondamentale che i partiti esprimano una grande attenzione alle esigenze della comunità in cui vivono e siano capaci di lanciare messaggi forti di solidarietà umana e civile. Perchè i cittadini devono trovare in un partito uno strumento per partecipare alle decisioni che li riguardano, ma anche un luogo in cui le persone si uniscono per essere concretamente utili alla collettività , per migliorare la qualità della vita di tutti, per favorire l’integrazione e la solidarietà fra le persone che vivono in un territorio. Questo, almeno, è quello che vuole essere il nostro partito, il Partito Democratico.

Per questo abbiamo scelto di donare per obiettivi di solidarietà una parte del ricavato delle nostre Feste

Precisamente:- abbiamo donato, a favore delle popolazioni colpite dal recente terremoto nella nostra Regione, 2000 euro;- abbiamo acquistato una tensostruttura per l’attività della Associazione Culturale di Villa Fontana, associazione che costituisce oggi un nuovo e importante momento di aggregazione e promozione culturale per la nostra comunità;- abbiamo donato 1000 euro a favore degli amici del Circolo PD di Bubano, i quali a causa di un incendio che qualche mese fa ha completamente distrutto la loro “cittadella”, hanno perso tutte le strutture e le attrezzature con le quali realizzavano le Feste Democratiche e altre iniziative ricreative nel loro paese.

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Bondeno - volontari del PD montano la tensostruttura

Sindaco di Poggio Renatico alla Festa di Buda

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Terremoto: un dramma per la nostra popolazione, un colpo al nostro sistema produttivo di Vasco Errani, Presidente della Regione, Commissario delegato alla ricostruzione

Fermo restando il cordoglio per le vittime e il lavoro per alleviare i disagi per la popolazione, l’elemento che caratterizza di più questo terremoto è il colpo inferto a tutto il sistema produttivo e le dimensioni

dei danni causati. Se pensiamo a eventi simili avvenuti in passato in Italia non c’è corrispondenza con quanto è stato registrato nel nostro territorio. Ricordiamo infatti che sia in Friuli che in Umbria-Marche i dati su questo versante – le aziende, le ditte e i capannoni abbattuti dal terremoto – non erano affatto così rilevanti. Qui invece il terremoto ha colpito un tessuto produttivo particolarmente forte e dunque siamo

davanti a numeri purtroppo molto significativi. La valutazione degli organi competenti parla più di 5.000 imprese coinvolte. Circa il

36% delle abitazioni oggetto di verifiche ha danni significativi, fino alla prospettiva di demolizione. A tutto ciò dobbiamo aggiungere la mappatura dei beni culturali feriti.

Le scuole - L’urgenza, come ho già avuto modo di dichiarare, è il tema scuola. Il nostro obiettivo è garantire la regolarità del prossimo anno scolastico. Attraverso moduli e scuole prefabbricate dovremo sistemare ben 18.000 studenti. L’unico metro di paragone è il terremoto dell’Aquila ma, mentre là si dovevano sistemare 6.000

studenti, qui stiamo parlando del triplo. Questi dati sono al netto di altre 161 scuole che in Emilia-Romagna si stanno già recuperando, nell’immediato, tramite un’opera di rafforzamento antisismico.

Le abitazioni - Per quanto attiene le abitazioni possiamo stimare sin da ora che sono tra le 10 e le 13mila

le unità abitative che hanno patito danneggiamenti significativi o che sono da demolire. È fondamentale non costruire assetti provvisori, che rischino di diventare poi insediamenti permanenti. Un altro criterio che ci sta a cuore è quello che dice che non si possono spezzare in due le comunità. Non vogliamo costruire villaggi permanenti avulsi dal contesto, che possano diventare delle piccole banlieu.

Piano imprese - Stiamo lavorando inoltre per utilizzare gli 80 milioni aggiunti dal fondo Inail: in particolare per la sicurezza e per la sistemazione sismica. Vorremmo dare priorità ai capannoni, ma la sicurezza, sia chiaro, non verrà assolutamente considerata un elemento di secondo piano, anzi. Al contrario di quel che si è sempre fatto in questo Paese, non è che man mano ci si allontana dall’ultima scossa, ci si dimentica del problema della sicurezza. Noi non lo dimentichiamo. Bisogna assicurarsi che quello che è accaduto nei

capannoni non avvenga mai più. Sul piano finanziario, gli imprenditori chiedono al Governo quello che abbiamo chiesto anche noi: defiscalizzazioni e slittamento ulteriore dei pagamenti, e su questo ci impegneremo.

Centri storici e beni culturali - Dobbiamo chiudere un accordo con Ministero e Sovrintendenze sul tema delicato e urgente dell’aumento di personale per le Sovrintendenze. La dimensione dei danni è gigantesca e richiederà un lungo e impegnativo lavoro, ma occorre partire subito e fare presto una parte rilevante del lavoro di controllo.

La ricostruzione - Il Governo ha stanziato per le zone terremotate 2 miliardi e mezzo di euro; ma il calcolo dei danni va ben oltre questa cifra; e quindi è chiaro che – come è stato fatto anche in passato – bisognerà condurre una battaglia per aumentare la dotazione in corso d’opera. Quella che ci si è presentata davanti col terremoto del 20 e del 29 maggio è una situazione molto difficile. Dirò di più: credo che la nostra Regione mai nella sua storia sia stata sottoposta a una impresa che ha queste caratteristiche. L’idea politica che sta dietro i nostri passi è chiarissima: facciamo l’opposto di quello che è stato fatto all’Aquila. Ricostruiamo subito, non sprechiamo neanche un euro. Come Commissario delegato mi sono dato una struttura a costo zero, a parte i rimborsi spese. Non ci sarà nessuna gara al massimo ribasso, saranno tutte gare a offerta economicamente più vantaggiosa. Altra parola d’ordine: massima attenzione a combattere le infiltrazioni mafiose.

(dall’intervento di Vasco Errani al gruppo PD in Regione)

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“Una riforma con luci e ombre che abbiamo votato per senso di responsabilità e che chiediamo a Monti di modificare sugli ammortizzatori e sui cosiddetti esodati entro l`estate». L`ex ministro Cesare Damiano è

stato relatore alla Camera della riforma del lavoro appena approvata.

Onorevole Damiano, ora che la riforma è legge come la giudica? “Abbiamo scelto di approvare questa riforma perché abbiamo voluto ascoltare la richiesta del presidente del Consiglio che sarà impegnato in un difficile Consiglio europeo. L`obiettivo di Monti era di portare a Bruxelles la conclusione di questo iter legislativo. Con gli altri partiti che sostengono il governo, abbiamo assunto un atteggiamento di grande responsabilità di fronte al momento di emergenza che riguarda non solo l`Italia. Lo abbiamo fatto nella speranza che Monti possa giocare le migliori carte nel confronto della Germania. Lo abbiamo fatto pur avendo profonde riserve sui contenuti della riforma, corroborate dalla audizioni in commissione di sindacati e imprese”.

Per Fornero è «una buona riforma». Per voi? Sono più gli aspetti positivi o quelli negativi che non avete taciuto? “Non a caso abbiamo insistito affinché il governo, dopo il varo di questa riforma, riprenda subito il confronto per correggere le leggi di carattere sociale, sia sulle pensioni sia la stessa riforma del mercato del lavoro. Questa riforma ha luci e ombre. È sicuramente positivo il fatto che il lavoro a tempo indeterminato venga considerato come guida, stella polare; che il contratto di apprendistato sia la forma preminente di entrata al lavoro; che per i lavoratori precari si accetti un`equiparazione salariale attraverso i contratti collettivi; che, grazie al nostro intervento, si sia corretta l`iniziale impostazione sull`articolo 18 ripristinando la possibilità di reintegro nel caso dei licenziamenti di carattere economico. Al tempo stesso esistono le ombre, quelle che noi vi proponiamo di correggere, anche selezionando i contenuti, insistiamo sul fatto che sarebbe opportuno introdurre il nuovo sistema di ammortizzatori, l`Aspi, con un anno di ritardo, dal 1° gennaio 2014, sulla base del ragionamento oggettivo che la crisi si protrae”.

Voi alla Camera avete dato il via libera al testo del Senato dopo l`impegno di Monti a modificarlo sulla proroga al 2014 degli ammortizzatori sociali e sull`estensione del bonus una tantum per i co.co.pro. C`è una dead line per questo provvedimento? Si rischia che passi l`estate e non sia più una priorità? “Abbiamo soppesato le parole del premier e quando Monti dice “tempestivamente” noi non vogliamo affidarci ad un secondo tempo. Pensiamo si debba procedere subito utilizzando decreti o proposte di legge nelle prossime settimane, come il decreto sviluppo. Non vogliamo scavallare l`estate”.

Sugli esodati il governo non ha ancora individuato lo strumento per salvaguardare nemmeno i 55mila citati da Fornero. Teme che ci siano dei ritardi? “Sui cosiddetti esodati partiamo da un punto di vantaggio. In Commissione, partendo da una nostra iniziativa, abbiamo elaborato una proposta di legge sottoscritta da tutti i gruppi di maggioranza che è il frutto di un confronto con le organizzazioni sindacali e che può essere utilizzata per nuove iniziative. Noi dal governo ci aspettiamo un`azione che rapidamente entri nel merito del problema. Non sarebbe accettabile una politica dei due tempi che lo stesso governo ha escluso parlando di tempestività”.

Intanto la ministra sostiene che il «lavoro non è un diritto, che va conquistato con sacrifici». Ma l`articolo 4 della Costituzione non dice l`esatto contrario? “Consiglio al ministro di ripassare gli articoli della Costituzione che specifica all’articolo 4 che il lavoro è un diritto di tutti i cittadini e per questa prospettiva ci stiamo battendo”.

Riforma del lavoro: luci e ombreFOR

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RO intervista di Massimo Franchi - L’UNITà

a Cesare Damiano - MINIsTRO DEL LAvORO NEL GOvERNO PRODI DAL 2006 AL 2008

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Le priorità della scuola FOR

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LAdi Jessy SimoniniCOORDINATORE DEI GIOvANI DEMOCRATICI DI MEDICINA

La scuola italiana possiamo definirla una schola semper reformanda, sempre soggetta a processi di riorganizzazione e riforma che però non hanno mai lasciato il segno e che, anzi, hanno più di una volta peggiorato una situazione già piuttosto critica. In particolare la destra, dalle tre “I” della Moratti passando per i tagli lineari della Gelmini, ha sempre visto nella scuola una mera voce di bilancio utile soltanto per effettuare tagli o razionalizzazioni delle spese oppure uno strumento per rivendicazioni ideologiche frutto del più becero populismo (come, ad esempio, il tetto per gli alunni stranieri o le classi differenziate).

L’avvento dei tecnici ci aveva fatto sperare in un cambio di passo rispetto alle politiche di dequalificazione del nostro sistema educativo della destra; tuttavia le recenti dichiarazioni del ministro Profumo non fanno pensare ad un percorso di grande discontinuità , perché lo stesso ministro pone l’accento sul merito e sui premi agli studenti più bravi e capaci. Una scelta sulla quale si può discutere, ma non certo prioritaria. Del resto, anche il ministro Gelmini, nella sua (per noi) sfortunata esperienza come titolare del MIUR, aveva più volte sottolineato il suo impegno per favorire insegnanti e alunni meritevoli, dimenticando però la situazione drammatica del sistema educativo nazionale. Dimenticandosi vere e proprie emergenze: quella dell’edilizia scolastica e quella della dispersione, per citarne due. Piaghe - così è giusto definirle- che devono invece essere al centro dell’azione politica del governo. In un mondo perfetto, le dichiarazioni di Profumo sarebbero tutto sommato condivisibili (anche se è eccepibile un certo approccio ragionieristico ai risultati degli studenti, nel quadro di una competizione talvolta malsana che può rivelarsi anche distruttiva) perché è giusto premiare l’impegno, soprattutto di chi ha più difficoltà, magari perché proviene da contesti sociali e culturali che non lo favoriscono. È ingiusto pensare ad una scuola che livella alla mediocrità e non fornisce stimoli a coloro che si impegnano, ma è altrettanto ingiusto pensare ad una scuola che esclude, ghettizza, differenzia. Una scuola che perde il suo valore democratico, il valore che la Costituzione stessa le attribuisce, non è la scuola che immagino per le generazioni future.

Il Partito Democratico, grazie soprattutto al lavoro della responsabile scuola Francesca Puglisi e all’elaborazione svolta in numerose sessioni tematiche, ha prodotto moltissime proposte in merito. Proposte che sono nell’ottica di una sfida di governo che ci attende e che dovrà inserire gli investimenti alla scuola fra le priorità di un ipotetico governo di centrosinistra.In primo luogo, va affrontato l’annoso problema della dispersione scolastica, che provoca fenomeni drammatici come quello dei NEET (giovani che non lavorano e non studiano), attraverso una maggiore connessione fra scuola e tessuto produttivo e soprattutto attraverso forme più efficaci di orientamento e di riorientamento, oltre che attraverso l’istituzione di un’Anagrafe contro la Dispersione.Altro tema chiave è quello dell’edilizia scolastica. Nel

nostro territorio, dove gli amministratori del Partito Democratico hanno sempre messo al centro della loro azione politica la scuola attraverso investimenti importantissimi, la situazione è più che positiva; tuttavia permangono, nel resto del Paese, molte criticità: scuole fatiscenti e poco sicure che mettono a repentaglio la vita stessa dei ragazzi. Oggi poi i recenti eventi hanno posto con urgenza il tema della sicurezza dal punto di vista sismico. La proposta

del PD, in questo caso, è quella di attuare una deroga al Patto di Stabilità per quanto riguarda gli investimenti effettuati per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, sperimentando magari nuove tecniche di risparmio energetico e di utilizzo d’energie rinnovabili.Queste misure, insieme alla piena attuazione del Titolo V della Costituzione, che restituisca alle scuole piena autonomia, e a investimenti forti sull’istruzione tecnico-professionale, gli ITS e sulla connessione scuola-lavoro, devono essere le priorità. Il Partito Democratico, a differenza delle altre forze politiche, l’ha detto con chiarezza: la scuola sarà fra i temi centrali della sua proposta al Paese, nel patto che proporrà alla società alle prossime elezioni politiche. Parte da qui la ricostruzione del Paese, da una scuola della Costituzione, aperta, inclusiva, capace di innovarsi, di premiare l’impegno senza per questo lasciare indietro nessuno.

Una scuola di tutti, non uno di meno.

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Ricordando lUCiaNo laNdi Ci ha lasciato improvvisamente Luciano Landi. Vogliamo qui ricordarlo per il suo appassionato e costante impegno per la nostra comunità, prima come stimato dirigente politico e poi come capace amministratore alla guida del movimento cooperativo. Per quasi 20 anni (anni ’70 e ’80) fu segretario comunale del PCI di Medicina. Dipendente comunale, era responsabile della manutenzione strade. Poi si dimise per intraprendere la strada di cooperatore in Coop Reno, con i brillanti risultati che tutti conoscono, fino a divenirne Presidente. Dal 1999 al 2004 fu anche consigliere comunale. Abbiamo chiesto ad alcuni di quelli che lo hanno conosciuto e affiancato come protagonista della vita politica e amministrativa di Medicina di ricordarlo brevemente.(Candida Canova) Con Luciano ho avuto un rapporto molto forte; per me è stato più di un amico, quasi come un fratello. Lo ricordo con grandissimo affetto. Tutto quello che ho imparato sulla Coop me l’ha insegnato lui; lui che mi chiamò a far parte del Comitato soci, del quale poi divenni presidente. Della Coop Reno è stato l’anima, era per noi un costante punto di riferimento. Anche con l’AVIS per tanti anni ha collaborato, gratuitamente, come revisore dei conti. E prima, quando siamo stati insieme in Consiglio comunale, dal 2001 al 2006, mi ha sempre aiutato ed è stato per me un fondamentale punto di riferimento. La sua particolarità è che, pur acquistando un ruolo così importante nella Coop Reno, ha sempre mantenuto un atteggiamento umile e la disponibilità a parlare con tutti nello stesso modo, ad ascoltare tutti, qualunque fosse il loro ruolo. Lascia un grande, grandissimo vuoto per tutti noi. (Andrea Federici) Ci sono persone che lasciano un solco profondo nella vita di una comunità. Luciano Landi è una di queste persone. Devo a lui la mia storia di amministratore. Nel 1985 mi chiese di assumere il ruolo di assessore comunale, con un gesto per me davvero sorprendente: ero appena entrato nel PCI di Medicina, venivo da un’altra città (da Budrio), venivo dal PdUP, un movimento molto critico verso la sinistra “storica”. Conoscevo tanti dirigenti del PCI rigidi, arroccati, diffidenti verso il nuovo. Luciano era l’opposto. La sua logica era quella di mettere alla prova le persone, senza pregiudizi e senza diffidenze. “Hai avuto la bicicletta, ora pedala”. Fu lui in seguito che mi spinse ad assumere il ruolo di segretario comunale dei DS. A volte ci siamo trovati su posizioni diverse, ma la stima e il rispetto reciproco non sono mai venuti meno. Aveva una capacità fuori dal comune di capire e valorizzare le persone e nel cogliere al volo i movimenti del panorama politico locale. Ha insegnato a me, come a tanti altri, un’idea della politica come passione e idealità, ma anche come concretezza e apertura al nuovo; a guardare al di là delle apparenze e degli schemi, a cogliere la sostanza delle cose, oltre gli steccati, i preconcetti, le logiche di appartenenza; a non avere paura degli ostacoli; a confrontarci con tutti e a rispettare tutti, ma con l’orgoglio e la determinazione di chi ha un progetto e un ideale. Un insegnamento assolutamente attuale, nei giorni della crisi della politica.(Leonida Grossi) La scomparsa di Luciano mi ha dolorosamente colpito, perchè con lui ho avuto un lungo rapporto di sincera e continua amicizia, che ha attraversato la storia di una generazione, da quando eravamo il gruppo dei giovani della FGCI (quelli della foto col pugno chiuso), della quale lui era il segretario. Abbiamo sempre lavorato insieme, con un rapporto che nell’ultimo periodo si è sviluppato anche sul piano professionale, perchè tutti e due eravamo impegnati nel settore del commercio. Al di là delle discussioni che spesso facevamo, ci univa un sostanziale accordo politico: la convinzione che fosse necessaria un’evoluzione del PCI in senso socialdemocratico, per un partito meno settario, più dinamico, più aperto al nuovo e alla società civile. Con lui se n’è andato un pezzo importante della storia del partito, ma anche della storia di Medicina. (Serena Marchi) Luciano mi manca, anche se negli ultimi anni ci vedevamo più di rado, ma quelle volte quanta voglia di parlarsi, di confidarsi, talora rimpiangendo i vecchi tempi che ci apparivano così chiari, così trasparenti, così giustamente battaglieri e forti, rispetto alle incertezze, alle oscurità e alle tremende debolezze di oggi . Luciano è stato protagonista di un pezzo della mia vita e soprattutto della mia giovinezza, in cui è stato contemporaneamente il compagno e l’amico. Il compagno degli anni della militanza politica nella FGCI e poi nel PCI, militanza vissuta con slancio, passione, dedizione a cui lui aggiungeva un sano e fondamentale pragmatismo . Noi (specie le donne ) le teoriche, le “intellettuali”, coi nostri dibattiti interminabili e i nostri volantini “ logorroici”, lui che ci faceva scendere coi piedi per terra e con poche parole ci faceva passare all’azione concreta. Ma anche se io alle feste dell’Unità stavo spesso allo stand del Libro e lui addetto al montaggio e organizzazione, eravamo estremamente vicini e complementari, ci capivamo su tutto e condividevamo tutto. Luciano era il mio sostegno, la mia certezza, lui di me sapeva tutto, anche le mie fragilità e il mio privato, perché con lui io mi sentivo sicura, protetta. E anche lui mi confidava tanto di sé, specie nei suoi momenti di difficoltà e (incredibile! ) di fragilità. Il mio “Lucianone”, che è stato buttato a gestire momenti assai difficili e delicati nella vita del Partito e lo ha saputo fare, che ha affrontato di tutto, dalle tematiche della scuola fino alla sua ultima esperienza nella Coop Reno, con tenacia e concretezza; lui che difficilmente sbagliava nella valutazione delle persone... Lui, il compagno e l’amico con cui non mi posso più sfogare.

Manifestazione anni ’70. Luciano è il primo da sinistra

con Ugo Mazza - inaugurazione sede PCI, 1983

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(Gaetano Mattioli) Per un lungo periodo io e Luciano siamo stati in rapporto stretto, conducendo - all’interno del PCI - battaglie politiche di grande rilievo per il nostro Comune, in particolare per rinnovare profondamente la vita politica e amministrativa; ricordo tra l’altro il 1985, quando conducemmo una difficile e ardita operazione di rinnovamento radicale nell’amministrazione comunale, con una squadra di amministratori molto giovani, alcuni dei quali provenivano da esperienze diverse da quella del PCI; e un nuovo

giovane sindaco, Tiziano Tassoni. Tutto ciò in un momento davvero drammatico per il nostro Comune, quando stavano chiudendo le cooperative che per molti anni erano state la struttura industriale del nostro Comune: Cema, Mobilicoop, Cima; e si andava verso la chiusura dell’Ospedale. Un’altra grande operazione di rinnovamento fu quella condotta con la Cooperativa di Consumo “La popolare”, operazione che portò alla nascita da una parte del Centro Commerciale “Medicì”, con all’interno il supermercato di Coop Reno; dall’altra alla costituzione della Coop “Nuova Popolare” che ha poi realizzato il Centro Ricreativo “Ca’ Nova”. Lo ricordo come una persona sempre in mezzo alla gente, pragmatico, che sapeva guardare aventi con uno straordinario “fiuto” politico. (Onelio Rambaldi) Con Luciano ho avuto un rapporto stretto e costante, fin da quando ero un ragazzo. Quello che ho apprezzato più di lui è la capacità di esportare fuori da Medicina quello che io chiamo, con un po’ di campanilismo, il “metodo medicinese”, ossia

la capacità di affrontare i problemi con pragmatismo, con concretezza e piedi per terra, di ascoltare tutti, di costruire soluzioni anche innovative. Questo secondo me è stato il suo grande apporto come dirigente di Coop Reno, un apporto apprezzato da tutti e che ha portato a risultati davvero importanti per quella impresa cooperativa. Uno dei suoi motti era “Va bene giocare a calcio, ma devi anche tirare in porta!”: un richiamo costante alla concretezza, alla necessità di trovare

soluzioni ai problemi utilizzando al meglio le risorse disponibili, in particolare le risorse umane. Tra le tante cose che ha fatto per Medicina voglio richiamare il suo impegno fondamentale per arrivare alla ristrutturazione della Chiesa del Suffragio, un problema annoso e molto complesso, che grazie alla sua spinta (e al contributo economico di Coop Reno) ha permesso alla nostra città di avere una nuova sede per la farmacia e un teatro. Lo ricordo come una persona sempre disponibile ad ascoltare tutti, ma poi capace di decidere e prendere decisioni anche coraggiose, guardando lontano. (Nara Rebecchi) Suona strano pensare alla vita sociale e politica di Medicina senza Luciano Landi. “Lucianone” era da sempre un riferimento ed una certezza per me come per tanti. E’ venuto a mancare un “pezzo” importante di Medicina, e

quanto fosse apprezzato e stimato lo si è visto dalla marea di persone (medicinesi e non) che lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio. Personalmente a lui devo molto della mia preparazione politica. Dopo tanti scontri da avversari politici (io nella sinistra extraparlamentare e lui segretario del PCI), siamo diventati strettissimi collaboratori nello stesso partito, dove proprio Luciano mi propose, prima quale consigliere provinciale e poi come segretaria comunale del PdS, fino al suo totale appoggio come candidato Sindaco. E durante tutto questo percorso, saperlo al mio fianco mi dava sicurezza. Che battaglie storiche insieme! Da quella per l’Ospedale, a quella per il passaggio del Partito a Imola. Quanto parlare e discutere

sullo storico cambiamento dal PCI al PdS! Io, nel PCI da pochi anni, l’avevo accolto con prontezza, mentre in lui, nel PCI fin da ragazzino, pur favorevole, quella scelta aveva smosso tanta emozione e un grande travaglio. Nonostante ciò, non ebbe dubbi nel portare avanti il nuovo, perchè pensava al futuro. Sì, perchè lui era un uomo che sapeva guardare in avanti; “un animale politico” come si usa dire, con grande sensibilità verso i fenomeni della società e quindi verso il sentire della gente. Amatissimo per questo e per le capacità che ha saputo mettere in campo in modo eclettico, spaziando dall’impegno nel partito, da capo-operaio del Comune di Medicina, fino al grande successo nella Coop Reno e nel mondo della Cooperazione. Caro Luciano, hai costruito tanto nel mondo politico e del lavoro, affinchè si cambiasse in meglio. Io, da parte mia, come Sindaco ho cercato di seguire il tuo esempio. Per questo ti ringrazio. (Tiziano Tassoni) Vi racconto il Luciano di quella sera di inverno, lui giovane segretario comunale del più importante partito della sinistra medicinese, serata in cui si avviava

concretamente il lavoro utile al rinnovo degli amministratori del Comune di Medicina Camminando lentamente nel freddo di Viale Oberdan giungemmo all’altezza del campetto di basket; Luciano fece un passo in avanti e si girò fermando così il lento incedere di Nerio (Lambertini) e mio, e guardando il campetto “ Questo è un gran bel gioco, si gioca qua da tanti anni, ma solo chi cambia il proprio modo di giocare guarda avanti, gli altri restano indietro: noi invece dobbiamo guardare avanti”. Determinato nel pensiero che bisognava innovare, non proporre qualche viso nuovo, ma pensare come un partito che guarda al futuro della comunità locale e deve cogliere dalla società stessa tutti gli elementi utili a comprendere le mille questioni che la agitano e le mille risorse utili per trovare nuove soluzioni. Tutto questo in una logica nella quale il partito, a partire dalla questione etica e morale e dal proprio patrimonio di esperienze e di ideali, si mette a disposizione, come sede di confronto e di elaborazione di idee, come strumento per iscritti e come riferimento per simpatizzanti e cittadini che vogliono costruire una società necessariamente innovata adatta a rispondere alle sempre nuove esigenze di sviluppo: tutto regolare, ma ricordate che questi suoi pensieri erano così quasi trent’anni fa......

Ciao Luciano. Grazie.

Congresso Pds - 1997

con Renzo Imbeni (nov. ’99)

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Il 30 maggio scorso Romano Masetti ci ha lasciato. Mancherà tantissimo alla cara moglie Iris, alle figlie Miriam e Giovanna, ai nipoti, a tutti, mancherà tantissimo anche a noi, a me in particolar modo. È stato Romano a farmi avvicinare alla vita politica nella nostra comunità, e per questo lo ringrazio, ha creduto in me e io spero di non averlo mai deluso, se l’ho fatto, non mi ha mai rimproverato, anzi, mi ha sempre spronato ad andare avanti a essere deciso senza voltarsi indietro. Ho sempre visto in Romano una persona dal carattere forte, a volte un po’ rude, ma una persona buona, sempre pronta a mettersi a disposizione della comunità.Ricordo quando a Villa Fontana si costruirono in maniera volontaria il campo sportivo e annessi

spogliatoi: Romano era sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare a casa. Rimase anche ferito seriamente in un malaugurato incidente che lo vide cadere con altri compagni assieme al tetto dello spogliatoio in costruzione. Molti altri

avrebbero abbandonato, ma lui e i suoi compagni no: guarito dalle ferite riportate, ha portato a termine il progetto che ha visto la partecipazione di tanti cittadini di tutte le età di Villa Fontana.Rivedo la sua immagine davanti all’immancabile “graticola” piena di braciole, le grandi mangiate...Sì, perché Romano è stato tra i promotori della nascita del Centro Sociale 1° Maggio, gestito assieme al gruppo dirigente fino a quando le forze lo hanno assistito.Ricordo con simpatia i suoi interventi durante le riunioni di partito, un po’ in italiano, un po’ in dialetto, interventi però sempre a segno che stavano a dimostrare la grande visione politica di cui Romano era capace.Durante il suo funerale, fatto in Piazza Bersani, ho sentito un commento da una persona di cui non faccio il nome,

ma posso dire essere un ex DC, il quale diceva: Romano era molto conosciuto, e certamente gli si deve riconoscere che ha fatto tanto per la comunità, era una brava persona.Quando ho sentito questo, mi sono detto: se anche gli ex DC ti ricordano in questo modo, vuol proprio dire che hai lavorato bene. Sentire quelle parole mi ha molto emozionato, e per questo sono orgoglioso di te. CIAO, ROMANO! Vanes Tamburini (Segretario Circolo PD Villa Fontana)

Il nostro caro Masetti non c’è più. Un’”istituzione” che ha lasciato un segno indelebile nella nostra realtà. Una persona che ha inciso tanto nella vita della sua Villa Fontana e oltre.Sì, perché lui ha lavorato, credendoci fermamente, per il “suo” Partito, dove per lui la politica era quella buona, intesa come servizio, sempre fra la gente...e come si arrabbiava quando vedeva qualcosa che per lui doveva andare diversamente. Ne ha vissuto tutte le sue trasformazioni con lungimiranza e passione fino all’ultimo. La stessa lungimiranza che ha impegnato nel sindacato, per lo SPI in particolare, e la Camera del lavoro di Medicina, dove ha saputo coinvolgere anziani e non nelle varie battaglie e manifestazioni locali come nazionali e dove ha lasciato un segno ed un ricordo ineguagliabili.E che dire dell’impegno per la San Marco; lui, insieme all’indimenticato Valter, e a tanti altri, lo hanno fatto diventare un riferimento e un centro frequentato e conosciuto ovunque. Per non parlare della sua passione: la caccia, che ha attraversato tutti i momenti della sua vita e che ne fatto un momento di relazioni vaste e piacevoli. Insomma, la sua vita è stata attraversata da passioni; sì, perché ogni suo impegno o era una passione o...niente; e non poteva essere diversamente, nel senso migliore, più vero, e io credo, anche più bello.La sua fortuna è stata avere accanto una grande donna, Iris, che lo ha amato, sempre capito e assecondato; ogni tanto lo “sgridava”, pur sapendo bene che, tanto poi, non sarebbe contato perché lui avrebbe fatto quello che riteneva fosse giusto fare. Insieme hanno cresciuto Giovanna e Miriam, due figlie che lo hanno anch’esse capito, seguito e assecondato, amandolo.Anch’io gli ho voluto molto bene. E’ stato un amico, un consigliere, un sostenitore, e quando, da sindaco, ho avuto bisogno di lui, ha risposto subito e senza indugi, anche se ciò gli sarebbe costato ulteriore lavoro: parlo della carica di presidente del Consiglio frazionale, dove ha avuto modo anche qui di dedicarsi alla “sua” Villa Fontana che è cresciuta ed è migliorata anche grazie ai suoi consigli e alla sua attenzione sempre costante verso le necessità di questa importante realtà. Nei momenti decisivi e anche più difficili è stato fondamentale il suo intervento. Di questo gli sarò sempre grata. Mi mancherà, come mancherà alla sua famiglia, al Partito, alla sua Villa Fontana e ai tanti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e quindi di apprezzarlo fino in fondo. Ciao Romano, non ti dimenticheremo. Nara Rebecchi

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Memoria roMaNo MaSEtti

San Marco, Romano con Nerio Modelli

San Marco, 1984

San Marco, 1978 - Gli eroi della griglia

Romano e Iris, 1954

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aNdrEaNo ZUFFa16-11-1923 1-5-1998

La moglie Alfa, il fratello Romano e Franco nel 14° anniversario della

scomparsa ricordano e in sua memoria sottoscrivono per

Tribuna medicinese

Centro Sociale “Nuova Vita”Fossatone di Medicina

Venerdì 20 luglio13° Anniversario del Centro Socialecon l’Orchestra di DAVIDE SALVI

Venerdì 17 agostoBallo con l’Orchestra DAVIDE BALESTRI

Venerdì 27 luglioBallo con l’Orchestra WILLIAM MONTI - LUCIO DELIGIA

Venerdì 24 agostoBallo con l’Orchestra STEFANO LINARI

Venerdì 3 agostoBallo con l’Orchestra LAURA E STEFANO ZIZZA + Esibizione balleriniScuola Ballo B.&B. Group di G. Stagni e R. Gaspari

Venerdì 31 agostoBallo con l’Orchestra R. GAMBERINI - L.PAVINI

Venerdì 7 settembre Ballo con l’Orchestra MASSIMO BUDRIESI

Venerdì 10 agostoBallo con l’Orchestra DAVIDE E KATIUSCIA

INGRESSO SEMPRE GRATUITO - Orario serale dalle 20 alle 23.45Si consiglia la prenotazione tavolo : tel 051 856341 dopo le 20.30

GARE DI BURRACOLUGLIO - AGOSTO - SETTEMBRE

tutti i giovedì ore 21

Ottobre 2012 - Maggio 2013SCUOLA DI BALLO (• Venerdì)GINNASTICA • (2 volte a settimana)CENA • (I volta al mese di sabato)VARIE (Ballo, Tombola, Gite, Burraco)•

Tutto il Partito Democratico di Medicina si stringe attorno ai familiari di

tiNa VErNoCCHiimprovvisamente e prematuramente

scomparsa.

I compagni, gli amici, i volontari ricordando con grande affetto e gratitudine l’impegno da lei profuso costantemente, con disponibilità,

passione e generosità, nelle Feste e nelle iniziative ricreative della

nostra comunità. Sarà sempre nel nostro cuore.

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Grande soddisfazione per l’iniziativa “PeaceLabs-Officine di Pace” tenutasi domenica 20 maggio 2012 a Medicina, presso Villa Maria, sita in Via Saffi 102Frutto dell’operato dell’Associazione PaceAdesso-PeaceNow e patrocinata dal Comune di Medicina, “PeaceLabs- Officine di Pace” ha costituito un momento di riflessione su tematiche attuali, sempre più sentite e invocate dallo stesso contesto bolognese, quali il microcredito ed energie alternative e rinnovabili. A ciò sono stati uniti momenti di svago e di condivisione: dai laboratori didattici, rivolti a ragazzi dai 6 ai 13 anni, all’apericena solidale e dalla serata animati dal ritmo travolgente degli Afroeira del Maestro Paolo Caruso.«PeaceLabs-Off ic ine di Pace è un inno al volontariato e alla sua grande capacità di mobilitare interi mondi e modi di pensiero e farli convergere in una reale possibilità di incontro» - affermano i ragazzi del team di PaceAdesso - «Nonostante le avverse condizioni meteo, si è potuta respirare un’atmosfera vivace e di fermento: questo è stato un grande risultato per noi»Da parte dell’Associazione PaceAdesso un ringraziamento enorme va all’Amministrazione Comunale di Medicina, più precisamente al

PACE ADESSO - PEACE NOW (comunicato stampa)

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Sindaco Onelio Rambaldi e agli Assessori Matteo Montanari ed Andrea Federici, così come a tutte le persone che sono intervenute all’evento. Un grazie ai relatori che hanno spronato al pensiero e al confronto con la realtà: il prof. Leonardo Setti, Università di Bologna-Facoltà di Chimica Industriale e presidente dell’Associazione “LUCE & VITA energia”, il dott. Vincenzo Zacchiroli, ex-sindaco di Castel San Pietro Terme e consigliere di PaceAdesso, Giorgio Sarani e Giorgia Cardelli, dell’Oratorio San Giacomo di Imola.

Un ringraziamento è dovuto a Paolo Caruso e al gruppo degli Afroeira, a l l ’ A s s o c i a z i o n e Budrio “Equo e Solidale” e, soprattutto, a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno costituito un aiuto determinante nell’organizzazione e

nella messa in atto di tale evento. “PeaceLabs-Officine di Pace” è stato possibile solo grazie a questa fondamentale sinergia e di questo l’Associazione PaceAdesso è pienamente cosciente e pronta a ripetere l’esperienza

Per info: www.paceadesso.it Cecilia Palmese [email protected]

Michele Cattani [email protected] Giovanni Berti [email protected]

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MEDICINA ROCK FESTIVAL 2011 E CONCERTI ESTIVI ORgANIzzATI DALL’ARCI A VILLA PASI

CIRCOLO CULTURALE MEDICINA

Con grande soddisfazione del Circolo ARCI Gentlemen Loser, si è conclusa la Decima Edizione del Medicina Rock Festival.Anche quest’anno, l’affluenza è stata tanta, oltre alla cittadinanza Medicinese, anche il circondario ha dato ottimo riscontro a livello di presenze. Incoraggiati dal bel tempo, il pubblico ha goduto di una programmazione di tutto rispetto, partendo dai gruppi che risuonavano i classici del Rock anni ‘70, fino a Maurizio Solieri, che ha suonato i propri brani storici. Un grande passo l’ha fatto anche il livello della musica sul territorio, il talento delle band locali infatti è sempre crescente, così come l’impegno e la passione. L’obiettivo per l’anno prossimo è quello di puntare su una qualità crescente degli spettacoli, come è così da molti anni.Invito tutta la cittadinanza alle serate in musica che si svolgeranno nel mese di luglio presso l’Area Pasi di Medicna.

Michele Argentesi PreSiDenTe Del CirColo ArCi “GenTleMen loSer”

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Dall’ANPI di MedicinaLe celebrazioni del 67° anniversario della Liberazione di Medicina e dell’Italia hanno visto una notevole

partecipazione di cittadini, che hanno voluto con la loro presenza, ricordare quella difficile ma entusiasmante stagione che ha portato il movimento partigiano a vincere il fascismo e il nazismo.

Per questo l’ANPI di Medicina vuole ringraziare tutti i cittadini che hanno partecipato alle manifestazioni promosse in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, molto sensibile su questi temi, vogliamo ringraziare le scuole medicinesi di ogni grado, per la collaborazione e il supporto che hanno dato alle

nostre iniziative fatte all’interno delle loro strutture, vogliamo ringraziare i numerosi cittadini che la sera del 25 Aprile hanno visto il documentario “La mia Bandiera” la resistenza al femminile e che poi hanno partecipato al dibattito. Infine vogliamo ringraziare Tribuna Medicinese, per lo spazio che sempre ben

volentieri ci riserva. Grazie a tutti. aNPi Medicina

16 aprile 2012 - Loggia del Municipio 16 aprile 2012 - Piazza S. Antonio

16 aprile 2012 - Piazza Garibaldi 16 aprile 2012 - 12 aprile 2012 - Imola - Pozzo Becca

S. aNtoNioL’ UDI di sant’Antonio con varie iniziative ha raccolto fondi

che ha donato in beneficenza:- 100 euro all’Associazione sclerosi multipla

- 100 euro alla Casa dei risvegli Luca de Nigris- 200 euro a favore dei terremotati

PortoNoVoL’UDI di Portonovo ha donato 400 euro, raccolti vendendo le mimose, ad Anffas Onlus (Associazione Nazionale Famiglie

di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale ).

Dall’UDI di Sant’antonio e Portonovo

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triBUNa MEdiCiNESE Aut. Trib. BO n° 4889 del 3/4/1981

Direttore responsabileRemigio Barbieri Proprietario Coordinatore protempore PD Medicina

Responsabile di redazioneAndrea Federici

Progetto grafico e impaginazioneFrancesca Filippini

StampaFratelli Cava - Castel San Pietro Terme (BO)

Redazione e amministrazioneVia Oberdan, 2/B Medicina (BO) Tel./Fax 051 850934 Inviare interventi e richieste a: [email protected]

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CENtro riCrEatiVo Cà NoVa

Tombola a Medicina di Paolo Trombetti

Presso il centro Ca’ Nova, a Medicina, ogni venerdì alle 19.00, si aprono le porte di un appuntamento diventato ormai irrinunciabile per molti appassionati. Stiamo parlando della tombola, da sempre divertimento per grandi e piccini.Il gioco consiste nel “coprire” - originariamente con ceci o fagioli, oggi con eleganti biglie di plastica- l’intera scheda che si ha a disposizione con i numeri estratti. Si aggiudica il premio chi per primo trova la combinazione vincente.L’idea di portare la tombola nel comune bolognese, nasce cinque anni fa, dal medicinese Gieri Enzio, presidente della Cooperativa “Nuova Popolare”. Dopo aver costruito lo stabile, gli associati decisero di adibirlo a centro per feste, convegni e più in generale aggregazioni, al servizio della popolazione.La tombola raccoglie circa trecento persone alla settimana. Di queste un terzo viene dal comune stesso, mentre il restante proviene dalle zone limitrofe, in particolare dai paesi situati sulla via Emilia. Arrivano perciò persone da Imola, Ozzano dell’Emilia, Osteria Grande, Castel San Pietro Terme, Toscanella, ma anche Budrio e Bologna.“Dal 2011, abbiamo notato un aumento delle persone provenienti dal capoluogo emiliano, e la cosa ci ha reso molto orgogliosi”, spiega il responsabile del centro, Giorgio Stignani. “Il motivo della forte affluenza dai paesi situati sulla via Emilia è da ricercarsi anche nel servizio di navetta messo a disposizione, che porta a sera una trentina di persone”. Ogni venerdì, infatti, parte un pullman gratuito che da Ozzano dell’Emilia va fino a Castel San Pietro Terme per poi fare capolinea a Medicina.Per giocare basta comprare un biglietto da 10€, che da diritto a partecipare a 25 tombole. Oltre alle tradizionali cinquina, decina e tombola, sono stati istituiti altri 4 giochi: Birillo, Decima, Tombolone e Lotteria, che danno la possibilità a chi è meno fortunato di ritentare la sorte vincendo premi materiali o economici.

“Ciò che ci appassiona è la possibilità di stare a stretto contatto con le persone che ogni sera arrivano”, asserisce Giorgio. Non è raro trovarlo intento a leggere i numeri estratti, o vedere i suoi colleghi girare con carrelli contenenti cibi e bevande per i tavoli. La squadra dei volontari, composta da 25 persone, tutte del territorio medicinese, è molto affiatata e ben organizzata nella divisione dei compiti.La tombola sembra essere diventata un motivo di ritrovo e di svago per molte persone, come spiega Franca Dal Fiume, che ogni venerdì da Imola viene a Medicina per giocare e passare una divertente serata in compagnia. Risulta essere questa la forza dominante, grazie alla fidelizzazione dei giocatori nel tempo.I veri giocatori, sono quelli come la signora Franca Bolini che, pur di scongiurare la mala sorte, fanno appello a tutti i riti scaramantici possibili, come cornetti delle terre calabre, ciondoli a forma di quadrifoglio e coccinella. Oltre alla sua essenziale caratteristica di gioco, nel corso degli anni, alcune serate sono state trasformate in azioni di beneficenza. Durante il 2011, per esempio, si sono svolti 5 appuntamenti per la raccolta fondi a centri come l’Associazione Alzheimer Imola, l’Istituto Ramazzini, l’Avis di Medicina e, tramite la Proloco, il Centro Diurno e la Casa Protetta di Medicina.“Siamo riusciti a devolvere ben 10.950 €, grazie al contributo delle persone accorse per le giornate speciali di beneficienza”.“Inoltre nel 2010 abbiamo devoluto, con la collaborazione del Pd Medicina, 5.000 € ai terremotati del comune di Fossa”. “Gli unici giorni in cui non ci presentiamo all’appello? Tre sere all’anno, per la festa del Pd”, mi spiega Giorgio. E noi ci auguriamo che i fedelissimi non se la prendano a male e capiscano che tre sere sono più che accettabili in un arco di tempo lungo un anno! Anche perché, in realtà, la tombola si svolge tutte le serate della festa.

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volantino retro festa agosto.ai 1 07/07/12 11:59

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volantino fronte festa agosto.ai 1 07/07/12 11:50