StileTV - Tribuna Stampa Lug Ago 10

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StileTv - Tribuna Stampa Luglio Agosto 2010

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Detto con Stile

Il mio Cinema Paradiso

di ALFONSO STILE

Direttore Responsabile

[email protected]

“Qualunquecosa farai,

amala.Come amavi

la cabinadel Paradiso

quann’eripicciriddu

ualunque cosa farai, amala.Come amavi la cabina del Pa-radiso quann’eri picciriddu.Con queste parole, il vec-

chio e cieco Alfredo saluta commossoil giovane Salvatore, alla stazione, nelfilm “Nuovo Cinema Paradiso”.Per tanti anni, il piccolo Totò avevadesiderato talmente di entrare nellacabina dell’unico cinematografo delsuo paese natìo, da trascorrere ore edore sull’uscio ad osservare semplice-mente Alfredo, esperto cineoperatoredel “Paradiso”, oppure a vedere e ri-vedere gli stessi film, le stesse pellico-le, imparandole finanche a memoria,senza mai stancarsi, attirato da quel-lo che poi, da grande, scoprirà essereun grande amore per il cinema.Giorno dopo giorno, Totò spia ognimanovra di Alfredo, carpendo, concuriosità ed interesse, segreti e tecni-che di un mestiere che lo affascina, loprende, lo ammalia, nonostante glivenga proibito di entrare in cabina perla sua giovane età. Ma Totò non molla,non si scoraggia, è testardo, è sospintoda una passione spontanea, inesauri-bile; ha nella testa, e soprattutto nelcuore, un grande sogno cui non vuoleaffatto rinunciare, ovvero: azionarequel proiettore per riempire d’imma-gini, voci e suoni il grande schermobianco che troneggia in sala, su cuitutti gli spettatori fissano lo sguardo,unicamente per l’indescrivibile gioiadi emozionarsi nel farlo.Un desiderio inseguito da Totò conuna tale costanza e pazienza da im-pressionare perfino il cocciuto Alfre-do, il quale riuscirà a vedere la luceche risplende negli occhi di Totò ognivolta che lavora in quella cabina cosìmagica per lui... anche quando un in-

cidente priverà il vecchio operatore deldono della vista. Una passione che sitrasformerà in lavoro, ma mai nel sen-so “faticoso” del termine: sarà sem-pre un divertimento, un’emozionesenza fine, un amore senza età... peril bimbo Totò e l’uomo Salvatore.Perché quando ami veramente qual-cosa con tutto te stesso, ne gioisci inogni istante e per qualsiasi emozio-ne, anche piccola, che essa è capacedi donarti.Ecco, cari affezionati Lettori. Oggi, ilgrande amore che provo per il miomestiere mi ha regalato... un canalesul digitale terrestre. La televisione,per dirla in modo più semplice. Unsogno, per dirla in maniera più vera.È successo tutto così in fretta; ancoraadesso, mi sembra che corra tutto trop-po velocemente per le mie gambe. Seci penso, mi tremano un po’!Ma tutto va come deve andare, è ildestino, è quello stesso sogno che in-segui fin da quando eri bambino aspingerti oltre l’impensabile. Non c’ètempo per fermarsi, devi provarci pernon avere rimpianti e crederci, fino infondo. Al mio fianco, gli eccezionali einsostituibili Ivan ed Angela De Rosa,i quali si sono sacrificati con me peraiutarmi a trasformare in realtà il miosogno, poi pian piano diventato an-che il loro, trascinati dalla gioia di sa-permi felice.Insieme a tanti valenti collaboratori,lavoreremo con umiltà ed impegno permandare in onda il meglio di tutto ciòche saremo in grado di produrre, peroffrirVi un’informazione come sideve, essenziale ma seria. E fatta contanta passione: sarà questa la Vostragaranzia. Seguiteci ogni giorno suStileTV, il mio Cinema Paradiso.

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IL GRANDE SALTO

PER LA PRIMA VOLTA, A CAPACCIO PAESTUM,NASCE UN’EMITTENTE TELEVISIVA PROVINCIALE

StileTV in onda sulDIGITALE TERRESTRE

on l’avvento della tecnolo-gia Digitale Terrestre, an-che per molti editori dellacarta stampata si è aperta

la prospettiva di realizzare un propriocanale televisivo; un’opportunità che,in passato, era a dir poco impossibile.Allo stesso tempo, però, si tratta di unsalto di qualità che necessita di com-provata professionalità e costante ri-gore imprenditoriale, in virtù dei note-voli investimenti da affrontare per do-tarsi delle necessarie attrezzature e perorganizzare il palinsesto dei program-mi. Con una grande dose di passionee coraggio, noi abbiamo deciso di pro-varci... confidando nel seguito, nel so-stegno e nelle numerose manifestazio-ni di apprezzamento e lode di tantiamici, lettori, utenti e cittadini: la na-scita di una televisione rappresentaun grande momento di crescita delterritorio, sotto ogni punto di vista edin ogni ambito. Il nostro auspicio, unitoa grandi propositi e speranze, è che ilnostro impegno ed amore per il territo-rio in cui viviamo e che vogliamo rac-contare, possa essere condiviso e pre-miato, nonché che tutti ci stiano viciniaffinchè tutti possano sentirsi parte in-tegrante di StileTV e del ruolo che am-bisce a ricoprire, ovvero quello di vei-colo d’informazione libero, indipen-dente, democratico e a portata del cit-tadino. E per far ciò, la televisionedeve appartenere al popolo.

IL NOSTRO NETWORKIl nuovo canale televisivo sarà il fioreall’occhiello del nostro network StileTV,che comprende già il magazine Tribu-na Stampa, l’aggiornatissimo portaleInternet www.stiletv.it e l’annessaweb-tv. Ben 4 potenti mezzi mediaticiche s’interfacceranno fra loro: tutto ciòche andrà in onda sul digitale terrestre,infatti, sarà visibile anche sul nostro sitoin streaming, 24 ore su 24, conl’archiviazione dei video principalinella sezione on-demand affinché pos-siate rivederli in qualsiasi momento.

COME VEDERCIOltre a leggerci e cliccarci, dunque,dal prossimo mese di ottobre potreteseguirci direttamente anche in tv dal-le Vostre case, magari seduti como-damente in poltrona o mentre siete atavola: basterà prendere il telecoman-do e cercare StileTV sul digitale terre-stre, risintonizzando il decoder nelcaso non sia aggiornato (renderemonoto il numero esatto del nostro ca-nale a breve). Trasmetteremo diretta-mente dalla nostra sede di CapaccioPaestum, che per la prima volta nellastoria, dunque, sarà sede di un’emit-tente televisiva autonoma e dotata diuna redazione operativa.

DOVE VEDERCIIl segnale audio/video su digitale ter-restre di StileTV copre l’intera pro-vincia di Salerno, lambendo anche leprovince di Napoli, Avellino e l’AltaCalabria, per un’utenza potenzialestimata su dati demografici di circa1,9 milioni di persone. E visto che

l’intera programmazione è trasmes-sa in streaming su Internet, basteràcollegarsi al sito www.stiletv.it perseguirci da tutto il mondo.

PUBBLICITÀ X 4Con quattro canali mediatici (digitaleterrestre, web-tv, Internet, magazine)implementati su altrettante piattafor-me, l’impatto pubblicitario che il no-stro network può garantire ai propriaffezionati sponsor e clienti non haparagoni sul territorio d’azione.StileTV è la prima scelta, ovvero ilpiù efficace, potente ed incisivo mez-zo per promuovere adeguatamentela vostra attività ed il vostro business.

SI, INSIEME POSSIAMONel decidere di compiere questo im-portante passo, abbiamo investitosull’esperienza giornalistica matura-ta in tanti anni, in prima linea, e sullagrande passione che nutriamo per ilnostro mestiere, unitamente all’entu-siasmo di una redazione giovane,affiatata e ben supportata da uno stafftecnico all’altezza. Nel variegato pa-norama televisivo provinciale, la no-stra emittente si propone di rendereun’informazione attendibile quantocostante. E per questo autorevole.Tutti i giorni, andremo in onda tenen-do ben presenti due precisi obiettivi,entrambi alla base del nostro proget-to: il diritto dei cittadini ad essere in-formati correttamente e la valoriz-zazione del nostro splendido territo-rio, che vogliamo porre al centro del-l’attenzione provinciale. Insieme aVoi... sì, possiamo farlo.

ALFONSO STILEEditore StileTV

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l’Editorialerosso

on è stato un bello spetta-colo, anzi non lo è, vistoche la sitcom estiva, cheormai è in scena da alcu-

ne settimane, pare ben lontana dal-l’epilogo. Dal gelo di primavera, se-guito allo show in diretta tv di unadirezione nazionale che passerà allastoria come una delle pagine più bel-le mai sceneggiate dal teatrino dellapolitica, alla guerra aperta di unacalda estate. Molto calda.Fini contro Berlusconi, il delfino diAlmirante ha finalmente vestito ipanni di Spartaco. Ha spezzato lecatene di una servitù che lo avevaormai relegato ad orpello del potereberlusconiano, abbandonato anchedai suoi fedelissimi della prima ora,ormai assuefatti alle comoditàministeriali, lontani anni luce daitempi che furono. Gianfranco Fini èuscito allo scoperto dopo aver a lun-

E adesso che succede?

Villaricca e di Giugliano, che ognigiorno manifestano. Loro non ci stan-no a dover quotidianamente sentireal Tg1 che l’emergenza rifiuti inCampania è finita. La “munnezza”la continuano a tenere sotto casa, piùdi prima, ma adesso non è solo laloro, è anche quella di via Caraccioloe di Mergellina.Quali scenari si aprono a questopunto? Berlusconi assicura “il gover-no è saldo, il mio consenso persona-le oltre il 60%”. Eppure erano state lestesse colombe del suo partito a scon-sigliargli lo strappo definitivo conFini. Il Pdl aveva 342 deputati a fron-te di una maggioranza necessaria di316 a Montecitorio, e 174 senatori afronte di una di 162 a Palazzo Ma-dama. Alla Camera, quindi, bastereb-bero 27 voti in meno per portare ilGoverno a 315, sotto la soglia mini-ma di sopravvivenza. Proprio làdove si arriverebbe senza i 33 depu-tati finiani che, al momento, si sonosfilati costituendo un gruppo auto-nomo, pur dichiarando la loro ap-partenenza al centrodestra. A Palaz-zo Madama, invece, per perdere lamaggioranza, dovrebbero essere 16 isenatori ad abbandonare il Pdl. Perora sono 10 ma, come si sa, chi contain Parlamento non sono i presenti,bensì gli assenti. Ne basterebbero unpaio con il mal di pancia e addio.

go meditato, consapevole della ne-cessità di dover ritrovare lo spaziopolitico perduto dopo l’incauta “fu-sione per incorporazione” nel Pdl.Per l’ex giovane missino il ruolo disocio di minoranza nella “holdingdel caimano” era inaccettabile, so-prattutto alla luce della invasivaipoteca che la Lega sta esercitandosul governo e sull’elettorato dicentrodestra.Il partito di Umberto Bossi, e dei suoifolcloristici e megalomani accoliti,cresce elezione dopo elezione, favo-rito da una linea populistica cheBerlusconi sta portando avanti, neltotale disprezzo dei principi costi-tuzionali e con azioni ed intrapre-se che stanno mettendo ancor di piùin ginocchio il nostro meridione.Tutto questo Fini l’ha capito, ed orasta cercando, seppur faticosamen-te, di ribaltare la situazione, di farsaltare il banco di un governo che,va detto, si è da un po’ di tempoautologorato, con una politica in-trisa di slogan che, al momento difare i conti con i fatti reali, si è sgre-tolata, come le macerie dell’Aquila,ancora lì, altro che ricostruzione intempi record. Il “popolo delle car-riole” si fanno chiamare, erano in20mila in corteo sotto PalazzoChigi, picchiati e caricati dalla po-lizia. Inascoltati. Come i cittadini di

A cura di

CARMINE CARAMANTEGiornalista professionista

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Cortina di Farro

Gianfry Fini, il tramontodel barone rosso-blu

ambiare opinione si puòe si deve, altrimenti si pas-serebbe la vita a pensaresempre le stesse cose; tra-

dire gli ideali, invece, è delitto.Sinteticamente si potrebbe liquidarecosì la figura di Gianfranco Fini, cioèquella di un traditore. Il funerale alMovimento Sociale Italiano celebra-to nel 1994, a seguito della svolta diFiuggi e la nascita di “Alleanza Na-zionale”, già lasciò morti e feriti perstrada, ma ciò fu digerito con i suc-cessi elettorali e le poltrone ottenutegrazie al primo Governo Berlusconi.Il funerale di Alleanza Nazionale, aseguito della co-fondazione del Pdl,ha segnato la definitiva affranca-zione di Fini alla Destra italiana,entrando “gloriosamente” nella fa-miglia dei Popolari Europei. AdessoFini sta preparando il funerale al Pdl,liquidando così l’ex amico e Cavalie-re Berlusconi spostando l’asse poli-tico a sinistra, quella sinistra che giàda tempo lo lusinga ed è pronta adaccoglierlo a braccia aperte. Qualcheanno fa, liquidò il fascismo definen-dolo “male assoluto”, e la Repubbli-ca di Salò altrettanto.La domanda sorge spontanea: maFini, avendo cambiato ideali, o tra-dito gli stessi, semmai li abbia avuti,che ci fa nel centro-destra? Perchécontinua a mantenere la poltrona diPresidente della Camera? Evidente-mente la missione non è stata porta-

ta ancora a termine, ossia, combatte-re all’interno del Pdl il “nemico”,logorarlo, ovvero predicare i grandivalori della sinistra agli stupidi eignoranti del centro-destra che nonhanno capito niente della politica.Sic!Il caro sig. Fini, liquidando il Pdl econsequenzialmente Berlusconi,pensa di ottenere come premio dallasinistra il colle di Roma più alto, cioèil Quirinale. Certo, se Fini ottenesseciò, batterebbe tutti i record in fattodi rampantismo e carrierismo, avreb-be una “Casa” a Roma molto piùampia per la sua famiglia allargata,perché c’è da dire che, anche sul va-lore della famiglia, il sig. Fini nons’è fatto mancare niente! Al sig. Finiva ricordato che il Cavaliere BenitoMussolini - che ha rinnegato per op-portunismo - ha commesso degli er-rori, pagandoli, però, con la vita, maha dato all’Italia anche molto, bastipensare al piano di opere pubblicheche restano imperiture nel tempo, eallo stato sociale che dette dignità atutti gli italiani. Fini, invece, oltre afare la bella vita senza mai lavorare,perché è un parlamentare da oltre untrentennio a spese dei contribuenti,cosa ha dato all’Italia e cosa vuolefare da grande? Sono convinto e miauguro, invece, che Fini abbia presofinalmente la strada giusta, ossia ilviale del tramonto, un tramonto chesi dipinge sempre più di rosso.

“Il Presidentedella Camerasi può ormailiquidarecome untraditoredegli idealidella Destraitaliana

A cura di

LUCIANO FARRO

Avvocato

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SPECIALE BANCHE /1

BCC DI CAPACCIO PAESTUM IN EMPASSE:SOCI CHIAMATI AL RINNOVO DEL CDA

Chi sarà il nuovo

PRESIDENTE?

ttraverso l’invio di unamissiva riservata, la Ban-ca d’Italia ha intimato alConsiglio d’Amministra-

zione della Bcc di Capaccio Paestumdi indire nuove elezioni entro il 24 set-tembre prossimo, con un auspicio benpreciso, ovvero un “ampio rinnovodei vertici aziendali”.La notizia, che ha fatto subito il girodella città dei Templi, dove la Bcc diCapaccio Paestum è un punto di rife-rimento imprescindibile per moltissi-mi imprenditori, aziende e privati cit-tadini, è stata accolta come una doc-cia fredda e con diffuso dispiacere, invirtù del sostegno alla locale comuni-tà assicurato, in questi anni, dall’isti-tuto di credito capaccese, che vantaben 6 filiali sul territorio (CapaccioCapoluogo, Roccadaspide, Matinella,Paestum, Trentinara ed Eboli).Il Consiglio d’Amministrazione incarica, costituito dal presidente Enri-co Di Lascio, dai due vicepresidentiDamiano D’Angelo e Cosimo Capo,nonché dai consiglieri FerdinandoAngarola, Giuseppe Bruno, Vincen-zo Di Lucia, Giuseppe Greco, Ales-sandro Petraglia, Pasquale Sabia,Gerardo Sica, Tony Voza, Benedet-to Voza e Antonio Petraglia, non hapotuto far altro che prendere atto delprovvedimento operativo disposto

dall’organo controllore, che di fattoanticipa le elezioni per il rinnovo delCda che si sarebbero dovute tenere,come da statuto, ad aprile 2011.Ma come mai si è giunti ad una similesituazione a pochi mesi dal voto ‘or-dinario’? Cosa ha indotto gli ispetto-ri della Banca d’Italia a prendere unprovvedimento così drastico “dettan-do” praticamente i criteri delle pros-sime elezioni? Molte le voci che circo-lano con insistenza, tra cui quelle diuna presunta spaccatura del Cda, la-cerato da correnti interne e da posi-zioni dubbiose circa alcune decisioniamministrative, nonché la posizionedell’attuale direttore Bruno Covone,sulla quale il prossimo Consiglio saràchiamato ad esprimersi.Intanto, per la corsa alla poltrona dipresidente trapelano già alcuni nomi:tra questi, non figura quello del presi-dente uscente, Enrico Di Lascio, il qua-le, nel corso della sua reggenza, ha sa-puto conquistarsi fiducia ed apprez-

A cura di

ALFONSO STILE

zamento per le sue qualità umane di‘ascolto’ e vicinanza alla clientela.“Sono io che rinuncio spontaneamente aricandidarmi, non la Banca d’Italia o al-tri ad impormelo - spiega Di Lascio inesclusiva al nostro network - è solo unascelta personale, di grande responsabili-tà nei confronti della Bcc di CapaccioPaestum, che tanto mi ha dato e a cui tan-to devo. In qualità di figura apicale dellastessa, ritengo doveroso, in questo momen-to in cui c’è bisogno di serenità, dare unsegnale forte ed importante ai soci, aiclienti, al personale e alla popolazione.Questa volta scelgo di non ripropormi

La Banca d’Italia haimposto l’indizionedi nuove elezioni,

auspicando un“ampio rinnovo dei

vertici aziendali”

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perché penso che il presidente di una ban-ca debba sempre prendere decisioni altru-istiche, ed in questo caso aziendaliste, ab-bandonando qualsiasi personalismo. Unascelta ponderata che per me rappresentaun passo in avanti, non indietro come so-stiene qualcuno: a testimoniarlo, sono lenumerose attestazioni di stima che ho ri-cevuto in questi giorni, le quali mi hanno

Enrico Di Lascioannuncia a StileTVdi non ricandidarsi:l’avv. Guglielmotti,

Rosario Pingaroe Pasquale Sabia

i possibili successori

fatto capire, ancora una volta, di avere unelettorato forte, su cui poter sempre con-tare e di cui vado fiero”. Chi sarà, dun-que, a raccogliere il timone della Bcc diCapaccio Paestum dalle sue mani? Tregli autorevoli candidati in lizza, chepresentiamo di seguito in rigoroso or-dine alfabetico (le elezioni sono statefissate per domenica 10 ottobre 2010).

GIUSEPPEGUGLIELMOTTI65 anni, avvocato

Perché SIÈ stato presidente per quasi 10 anni(1991-1999) segnando un’epoca,con esperienza e competenza davendere, maturate come vice sia delcompianto Rosario Pingaro (dal1984 al 1987) che di AntonioPalmieri (fino al 1990).Sotto di lui, la Bcc di Capaccio havantato sempre conti in ordine erafforzato il patrimonio senza re-gistrare anomalie nelle posizionidi rischio creditizio, incrementan-do la raccolta del risparmio ed ilnumero di soci. Tutto questo in vir-tù di un rigore amministrativo fer-reo, che in molti ancora ricordanocosì come la svolta data nella co-struzione della nuova sede.

Perché NOÈ stato presidente per quasi 10 anni.Quando comandi per così tantotempo, alla fine ti ritrovi sicuramen-te tanti amici. Ma anche molti ne-mici. E se gli amici col tempo maga-ri cambiano, i nemici invece non di-menticano mai. Nel bene e nel male,purtroppo è così. Un presidente de-cide, supportato dal Cda: e quandolo fa, non sempre accontenta tutti.E una vecchia volpe come l’avvoca-to Guglielmotti tiene molto bene alibretto amici e nemici, ed il relativobilancio... Nel computo, come notapolitica, un assessorato comunaleben retto dal figlio Eugenio.

ROSARIOPINGARO38 anni, ingegnere

Perché SIOggi è senza dubbio tra i più bril-lanti e vincenti esempi d’imprendi-toria capaccese, dopo aver creatodal nulla Convergenze Spa,un’azienda di telecomunicazioniche, in meno di 5 anni, è diventata ilprimo operatore della Campaniaper numero di abbonati ed impian-ti all’avanguardia. Il suo curriculumvitae è impressionante per i titoliconseguiti, in Italia e all’Estero. Unmanager d’alto livello, uno che hagli attributi per dirigere una bancain un’ottica moderna, ma anche ildna di “pioniere”. Suo nonno, Ro-sario Pingaro, ha fatto la storia del-la Bcc di Capaccio. Un sigillo digaranzia. Buon sangue non mente.

Perché NOI suoi detrattori non obiettano sul-le sue qualità umane, professiona-li e sul prestigio del cognome cheporta, ma affermano che sia anco-ra giovane, ammesso che ciò siadavvero un difetto, e che, assorbitocom’è dal proprio lavoro, potrebbeavere poco tempo da dedicare allepublic relations che competono adun presidente in carica affinchépossa essere “presente”, fisicamen-te, sul territorio. Anche per l’inge-gnere, sarà da valutare la variabilepolitica in seno alla lista che lo so-sterrà non avendo agganci diretti.Ma nemmeno vincoli.

PASQUALESABIA54 anni, imprenditore

Perché SISono ben 9 anni consecutivi che ri-copre, in maniera scrupolosa epropositiva, il ruolo di consiglieredella Bcc di Capaccio Paestum.Questo gli consente di avere moltobene, in mano, il ‘termometro’ del-l’economia locale e di tutte le situa-zioni interne della banca, sia sottol’aspetto strategico che dirigenzia-le. Figlio del compianto AngeloSabia, uno dei soci fondatori dell’al-lora Cassa Rurale, è stimato ebenvoluto da tutti per le sue doti disignorilità e saggezza, grazie anchealla sua capacità di saper “vivere”in mezzo alla gente. Dopo un de-cennio dietro le quinte, la candida-tura a presidente è naturale.

Perché NOÈ l’unico candidato ad essere sta-to membro del Consiglio d’Ammi-nistrazione uscente, di fatto con-gedato anzitempo dagli ispettoridella Banca d’Italia. Questo po-trebbe rappresentare un handi-cap, in quanto i soci (soprattuttoquelli eventualmente preoccupa-ti, scontenti o avversi) potrebberoprendere alla lettera l’auspiciodella missiva dell’organo di con-trollo favorendo il rinnovo dell’in-tero Cda. Insomma, Sabia potreb-be “pagare” gli errori, laddove re-almente siano stati commessi, del-la passata gestione.

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La Bcc di Aquara “salva”una famiglia dagli usurai

UNA BANCA PUO’ FARE ANCHE QUESTO

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chi divulga notizie spiace-voli sulle banche e utiliz-za strumenti mediatici pertrasmettere messaggi sba-

gliati sul vero ruolo degli istituti dicredito, consiglierei di leggere atten-tamente queste righe...Vi racconto una storia andata a lietofine, ma ne conosco altre analoghe fi-nite in tragedia. Un po’di tempo fa,nel mio ufficio in banca, è entrata unadonna disperata, malata di leucemia,con un marito anziano, due figli stu-denti e una situazione economica in-felice. Era ricoperta di debiti e minac-ciata da usurai. La questione mi toc-cò da vicino e iniziai un processo disensibilizzazione dei creditori pertendere una mano a questa famiglia.La donna, seppur distrutta dalla ma-lattia, aveva la forza di sperare e forse

più di me ha creduto nel nostro pro-getto. La Bcc di Aquara si è attivataper sollevarli da questa situazioneinfame, e ha deliberato un mutuo di90.000 euro a 30 anni con un tassodell’1,5% fisso per tutta la durata delmutuo (sic!). Ovviamente, la sommanon era sufficiente, per cui si è resonecessario decurtare i crediti del 30%circa, previa sottoscrizione di un do-cumento con la dichiarazione di nonavere più nulla a pretendere.Nulla di tutto ciò sarebbe stato possi-bile in assenza di una forma rara disensibilità che non tutti possiedono eche hanno, invece, dimostrato i com-ponenti dell’organo deliberante del-la Bcc di Aquara, il presidente LuigiScorziello e il direttore Antonio Ma-rino, il quale ha egregiamentemonitorato e coordinato ogni passag-gio. Oggi questa famiglia paga unarata mensile di 300 euro, ma la cosa

Concesso un mutuo di 90mila euro ad una famigliadisperata: finito il terrore, è tornata la speranza

più importante è che nessuno bussapiù alla loro porta seminando ansia eforse terrore. Abbiamo permesso lorodi sdebitarsi dignitosamente.Oggi, quando li incontro, leggo neiloro occhi la speranza di un futuro.Pertanto il mio messaggio è sempre lostesso. Non facciamo la guerra allebanche e soprattutto non generaliz-ziamo. Ci sono banche differenti, fat-te di persone con un bagaglio cultu-rale, morale e umano, fattori che cer-tamente segnano la natura della ban-ca stessa. Guardiamo al futuro senzatimore reverenziale e con lucidità.Non esistono soluzioni precostituite,ma esistono soluzioni che non offen-dono la dignità umana.A dispetto di ciò che si dice, una ban-ca può anche donare un sorriso a chinon l’aveva più. Una banca può fareanche questo. Ed è quello che abbia-mo fatto.

A cura dell’avv.

LAURA LIPPIELLOUfficio legale Bcc Aquara

La Federazione Campanadelle Banche di Credito Co-operativo ha licenziato, direcente, uno studio chepone a confronto i princi-pali aggregati economico-patrimoniali delle banchecooperative campane. Dalquadro di tale confrontoemergono le buoneperformances delle 21 Bccdella Campania rispetto al

resto del sistema bancarioe, più in particolare, la Bccdi Aquara è risultata quel-la che, nel 2009, ha messoin campo la minore forbicetra i tassi attivi e passivi.La Banca di Aquara, infat-ti, al 31.12.2009 ha fatto re-gistrare un tasso medio de-gli impieghi (compresiquelli finanziari) pari al4,07%, un tasso medio del-

Bcc Aquara, minore forbice dei tassi in CampaniaUno studio della Federazione Campana delle Bcc premia l’istituto presieduto da Luigi Scorziello

la raccolta pari al 1,87% euno spread (forbice) dei tas-si pari solo al 2,2%. Tale pri-mato, ovviamente, lo si è ot-tenuto con grandi sacrifici.La Bcc di Aquara, in un pe-riodo di crisi come quelloattuale, avrebbe potuto con-servare tassi alti sugli impie-ghi e chiudere i rubinetti delcredito aspettando tempimigliori: invece, ha preferi-

to fare esattamente l’oppo-sto, ed ha chiuso il 2009 conun crollo degli utili di circail 50% e il primo semestre2010 con una forte crescitadelle sofferenze (+25,8%).Numeri che rilevano il posi-tivo ruolo sociale della Bccsul territorio, per la soddi-sfazione del presidente Lui-gi Scorziello e del direttoregenerale Antonio Marino.

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Super Banca del Meridione,“abboccano” 300 salernitani

BUCO DI 10 MLN: COINVOLTI ANCHE DECINE DI CAPACCESI

SPECIALE BANCHE /3

a coinvolto anche centina-ia di imprenditori e profes-sionisti di Salerno e pro-vincia la presunta mega

truffa legata alla costituente BancaPopolare del Meridione, “la banca incui mi riconosco” parafrasando lo slo-gan annesso al logo ufficioso dell’isti-tuto di credito che avrebbe dovutoaprire, non si sa quando, filiali in tut-ta Italia.A darne diretta conferma è GiovanniCaliulo, 64 anni, a capo del Comitatopromotore provinciale con sede a Tor-rione e già consigliere nel Cda delCredito Salernitano: “Dopo essermi ac-corto di alcune anomalie, ho provvedutopersonalmente a denunciarle sfiduciandoil presidente Cacciapuoti e nominandoun’apposita commissione composta da 4persone, tra cui il sottoscritto, per analiz-zare analiticamente la posizione di cia-scun sottoscrittore a noi riconducibile.Sono circa 300 nella provincia di Salerno,per un totale di 2,2 milioni di euro diraccolta a partire dall’agosto del 2009. Isoldi, come previsto dalla legge, sono sta-ti tutti depositati su un conto corrente vin-colato, precisamente presso l’agenzia n. 5della Banca Popolare di Ancona”.Soldi bloccati, a quanto pare, e dun-que restituibili ai malcapitati raggi-rati: “Saranno tutti risarciti – spiegaCaliulo – e tuteleremo in ogni sede colo-ro hanno depositato le quote attraverso ilnostro Comitato, almeno che qualcunonon abbia sottratto denaro laddove nonera possibile farlo. Questo dovrà accer-tarlo eventualmente la magistratura, ma

al più presto analizzeremo meglio la si-tuazione per rassicurare i soci”.Ma come si è lasciato convincere unesperto come Caliulo dal sedicentebanchiere Raffaele Cacciapuoti (poifuggito pare in Colombia), autenticocervello della colossale operazioneche ha fatto registrare un “buco” dioltre 10 mln di euro: “L’ho conosciutonel gennaio del 2009. Devo ammettereche le prospettive di sviluppo chepreannunciava ogni volta erano a dir pocoincredibili quanto fattibili. Sono moltodeluso, ma quando mi sono accorto di al-cune problematiche abbiamo subito alza-to la guardia”. Quote da 2mila eurocadauna per diventare soci di unabanca fantastica, dunque, con la pos-sibilità di assumere mogli, figli e pa-renti una volta aperta, stando a quan-to raccontano alcuni truffati: “Perso-nalmente non ho mai fatto promesse. Pos-so dire che si raccoglievano curriculumper formare il futuro personale, e non vedoperché ci si doveva privare di tale possi-bilità essendo tutti in buona fede”.A cadere nella rete architettata per

Migliaia le adesioni sottoscritte con l’illusione di profittida capogiro e di... un posto di lavoro per figli e parentiA cura di

ALFONSO STILE

raccogliere adesioni anche una deci-na di persone di Capaccio Paestum,tra cui un noto professionista poi no-minato membro del Collegio Sinda-cale della costituente Banca del Meri-dione, un organo di controllo che, difatto, non si è mai insediato in assen-za delle necessarie autorizzazioni.Costui ha espressamente richiesto dinon essere nominato adducendo mo-tivi di privacy, seppur egli stesso ri-sulti coinvolto avendo fatto acquista-re delle quote in famiglia. Pochi gior-ni fa, l’ho incontrato di buon mattinodavanti ad un bar di Capaccio Scalo,così gli ho chiesto aggiornamenti sul-la situazione, se avevano iniziato arisarcire i clienti come promesso:“Alfò, ma tu ancora pensi a quel fatto! Iotengo tante cose da fare...”, mi ha rispo-sto scocciato. “Ma come - gli ho dettostupito - ci sono centinaia di persone chehanno perso soldi, e tu rispondi così?”.Che delusione: mi sarei aspettato unatteggiamento diverso da un profes-sionista del genere.Per maggiori informazioni, invitiamoclienti ed interessati a consultare il sitoInternet della banca all’indirizzowww.costituentebancadelmeridione.org(nella foto) dove sono elencati recapi-ti, contatti e tutti i nomi dei compo-nenti del comitato promotore: vi era-no anche quelli dei membri degli or-gani di controllo, i quali però sonostati rimossi... subito dopo il mio “in-contro” mattutino a Capaccio.Che casualità! Secondo me, a tuttoquello che hanno combinato... ci pen-sano molto più di quanto non voglia-no far credere!

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L’anatocismo, il tormentocontinuo delle banche

PRATICA ILLEGITTIMA, ANCHE PER IL PASSATO. A CHI LA COLPA?

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e Banche sono il potere piùgrande e più impunito delnostro tempo.Così scrive Elio Lannutti,

giornalista, nel suo libro Bankster,dando voce all’argomento piùgettonato di questo ultimo periodo.Ora, non per fare l’avvocato del dia-volo, ma molti dettagli che riguarda-no il cosiddetto “potere supremo” del-le banche, mi lasciano perplessa. An-che le banche sono imprese e cometutte le imprese vivono la crisi. Han-no anche oneri e non solo onori.Soffermiamoci, ad esempio, su un ar-gomento che continua a tormentarele banche: l’anatocismo. Il divietodell’anatocismo è sempre esistito nelnostro Ordinamento Giuridico in vir-tù dell’art. 1283 del Codice Civile.Tuttavia, le banche agivano legittima-mente quando applicavano questametodologia di calcolo degli interessisui conti correnti, poiché tale compor-tamento consuetudinario era statoampiamente avallato dalla giurispru-denza. Inoltre l’art. 25 de D.lgs n. 342/99 comma 2 introduceva un nuovocomma all’art. 120 del TUB, il qualeprevedeva la possibilità di stabilire lemodalità e i criteri di produzione de-

gli interessi sugli interessi, maturatinell’esercizio dell’attività bancaria.In sostanza, la volontà legislativa,trasfusa nel TUB, si orientava sullalegittimità del comportamento dellebanche e stabiliva solo che fosse ri-spettata la stessa periodicità nel con-teggio, sia sui saldi passivi, sia su quel-li attivi. Pertanto risultava sufficienteil riconoscimento di questa reciproci-tà di trattamento.In questo scenario, le banche nonhanno fatto altro che adeguarsi allavolontà legislativa. Successivamentela Corte di Cassazione con sentenza21095/2004, culmina il processo direvisione e stabilisce l’illegittimità,anche per il passato, degli addebitibancari per anatocismo. Attenzione,anche per il passato! Ciò vuol dire chehanno retrodatato una sentenza al-l’epoca in cui, in un contesto radical-mente diverso, quella prassi si era in-staurata. Epoca in cui veniva piena-mente presupposta la normatività diquella consuetudine e non solodall’utenza, ma dalle banche stesse,semplici seguaci di una volontà legi-slativa, le quali oggi pagano sceltenon certo arbitrarie, ma in qualchemodo imposte dal sistema. Alla luce

di quanto ho detto lascio al lettore farele sue riflessioni. Le mie sono le se-guenti: oggi è reiterata la convinzio-ne che il contraente più debole, ossiail cliente, sia nelle mani della banca,considerata parte forte, la quale uti-lizza una sperequazione di tratta-mento in danno della controparte.Tale assunto, però, paradossalmentenon viene ribaltato quando il clientesfugge alla restituzione di ciò che haavuto in prestito, nascondendosi die-tro un patrimonio fantasma, che però,guarda caso, al momento della richie-sta esisteva veramente e pertanto ap-pariva meritevole di credito. In questicasi chi difende la banca? Come situtela un contraente considerato datutti “forte”? La banca non solo per-de gli interessi, ossia il prezzo del pre-stito, ma in molti casi perde anchel’oggetto stesso del prestito, ossia lasorta capitale. E allora, perché non cibattiamo per cambiare la legge sulrecupero credito, che gioverebbe a tut-ti, imprese e privati, piuttosto che farela guerra alle banche? Inoltre, non èda sottovalutare la diversità sostan-ziale e non certo apparente delle Ban-che più piccole come le Banche diCredito Cooperativo, che troppo spes-so vengono sottovalutate e che fannorealmente la differenza, poiché, no-nostante il periodo sia difficile ancheper loro, restano aperte alle richieste,alle aspettative e ai bisogni dei rispar-miatori e degli imprenditori.

A cura dell’avv.

LAURA LIPPIELLOUfficio legale Bcc Aquara

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el XV secolo, Lorenzo De’Medici scriveva: “Chivuol esser lieto sia: di do-mani non c’è certezza”.

A distanza di qualche secolo, taleaffermazione sembra quanto mai at-tuale. Soprattutto al sud.Il lavoro scarseggia, la voglia di la-vorare latita e, come se non bastasse,la società moderna induce a voleressere fin troppo lieti. A dispetto delladiffusa mancanza di stabilità (eco-nomica), che non solo non dà la cer-tezza del domani, ma neanche delpresente.Il problema del lavoro esiste. È inuti-le negarlo. A volte, lavorare signifi-ca percepire pochi euro al giorno,con tanti doveri e quasi zero diritti.È vero anche che tanti ragazzi, natinella società dei diritti, dimenticanoi doveri. Invero, ancor più onerosi sesi pensa che proprio nella società deidiritti, i diritti spesso sono teoria ebasta. D’altra parte, oggi la maggiorparte dei giovani ha una laurea. Edopo anni di studio diventa difficileaccontentarsi. Sì, perché, qualcheanno fa, di fronte a un basso numerodi laureati, si è pensato ad una rifor-ma. Si è immaginato che la riduzio-

Giovanie lavoro:e i politici?

DOSSIER GIOVANI /1

ne del numero di anni sufficienti adare primo titolo accademico fossela soluzione: sono così nate le laureedi primo livello. Purtroppo, il risul-tato non è stato positivo, perché que-ste consegnano ai giovani delle le-gittime aspettative che, nella prati-ca, spesso sono destinate a rimaneretali. Tuttavia, hanno il non trascura-bile pregio di andare a rimpinguarele casse delle università: più laureatisignificano più denari dall’Unioneeuropea. E non è poco. Diventa, in-vece, un dettaglio il fatto che, in mol-ti casi, le opportunità siano le stesseche fino a qualche anno fa concede-va un buon diploma. Oggi, mercerara. In compenso, appunto, si han-no più laureati. Ma anche più disoc-cupati. Ahimè.Tra l’altro, nella società dei diritti edella spensieratezza, sembrano qua-si non trovare più posto gli artigiani,

i vecchi mestieranti. Certo, una voltac’erano le scuole di arte e mestiere,che davano una qualifica professio-nale e, soprattutto, una base seria.Oggi, altro che qualifica: tuttidiplomati. Ma senza base e senza la-voro. Non sarà tutta colpa dei giova-ni, che saranno anche fin troppo lie-ti, saranno anche figli dei diritti e nondei doveri (questo non si discute), masu tante cose c’è chi decide per loro.C’è chi, come i nostri cari politici, hapensato e creato per loro un sistemascolastico ed un mondo del lavoroche non possono dare la certezza nédel domani, né del dopodomani. Ep-pure si preoccupano tanto dei giova-ni. Questi sono sempre ai primi postidei loro programmi elettorali. Per set-tanta giorni. Ogni cinque anni.Negli altri quattro anni, chi vuol es-ser lieto sia, perché tanto del domaninon c’è certezza!

A cura dell’avv.

ROSARIO BUCCELLA

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er alcuni è un’ansia. Per al-tri è solo un modo per misu-rare le proprie conoscenze.Per tutti è il test d’ingresso

all’università, oggi in gran parte a nu-mero chiuso. E questi sono gli ultimi gior-ni utili per riflettere sul proprio futuro,decidere la facoltà e immatricolarsi perl’esame. C’è del paradossale per chi, in-vece, ha appena terminato gli studi e,nello sfogliare un noto settimanale, vie-ne impressionato da un articolo in pri-ma pagina riguardante la possibile abo-lizione delle lauree brevi... perché “nonritenute realmente utili”.Ebbene sì, il ministro dell’Istruzione, Uni-versità e Ricerca, Mariastella Gelmini, stavalutando se abolire l’agognato titolo distudio in quanto “non favorirebbe unreale inserimento nel mondo del lavo-ro”. E allora mi chiedo: i molti giovanineolaureati con titolo triennale, comedevono sentirsi qualora questa propo-sta venisse approvata? Demoralizzati!Come dar torto a chi, con tanti sacrifici,magari anche lavorando contemporane-amente, ha passato giornate intere suilibri pagando esose tasse universitarie.Di questa ambita laurea, ora, cosa ne fa-ranno? Spero che non sarà solo da in-corniciare in stanzetta! C’è chi poi, comeil presidente dell’Ordine nazionale de-gli psicologi, Giuseppe Luigi Palma, si èdetto estremamente convinto che le lau-ree triennali rappresentino uno sprecodi risorse, essendo “fabbrica di disoccu-pati”, adducendo che il tasso dei nonoccupati tra i giovani con la laurea brevesfiorerebbe, addirittura, il 100%! Palmaha così richiesto alla Gelmini di “can-cellare” le lauree brevi in Psicologia per-ché rappresentano “un’esperienza fal-lita”. Dunque, 46 corsi di laurea triennalein Psicologia, attivati in 35 sedi, da chiu-

Lauree brevi: sono utili o no?DOSSIER GIOVANI /2

dere poiché “inutili sotto ogni profilo”.Preso atto che il dott. Palma prende inconsiderazione il solo e delicato campodi competenza, un’affermazione del ge-nere non sollecita di certo i tanti giovaniin procinto di scegliere Psicologia qualecorso di studi da frequentare all’univer-sità. E questo ancor prima di iniziare.Fortunatamente, c’è chi, come NelloScarabottolo, presidente del ComitatoIniziativa interuniversitaria Stella-Cilea,sostiene l’utilità delle lauree triennali,non assolutamente penalizzanti per l’in-gresso nel mondo del lavoro rispetto aquelle quinquiennali. Concepite pren-dendo esempio il modello dei diplomiuniversitari sviluppati in ambito tecni-co, si è voluto riprodurre anche in altrisettori una formazione di tipo praticoche conferisse agli studenti una prepa-razione professionale che li rendesse“appetibili”, dal mercato del lavoro, inragione della giovane età. Un giovanelaureato, dunque, avrebbe buone possi-bilità di essere assunto abbastanza infretta, avendo una buona preparazione,per poi decidere se proseguire o menogli studi. Secondo le ultime ricerche delComitato, il settore di occupazione in cuile lauree brevi risultano conseguire mag-gior successo è quello infermieristico etecnico, dove la preparazione del corsodi studi è adatto alle richieste del mondodell’occupazione, formando figure pro-fessionali degne di tale considerazione.

Tutte queste considerazioni mentre ènata, pochissimi anni fa, una nuovauniversità privata online (dico online!):ovvero, segui le lezioni da casa tua, svolgitutte le pratiche su internet e ti dannoonline anche il tutor. Hanno avuto, però,la decenza di far sostenere gli esami insedi opportune. Tutto a fior di quattrini.“Ma dopo hai tutte le porte aperte”, tisenti dire. Ebbene sì, stando a quantoaccade oggi, frequentare un’universitàprivata offre maggiori possibilità di tro-vare un lavoro decente. E chi frequentaquelle pubbliche? Ma non contava lapreparazione, una volta? Come stannole cose, senza nulla togliere a nessuno,chi ha poche opportunità di allontanar-si e di pagare “tot mila euro” di tasse, fameglio a cercarsi un lavoro, tanto latriennale non è manco più utile. Io credoche bisognerebbe dare, invece, una scos-sa ai tanti giovani che, seppur con letante problematiche che affliggono il no-stro Paese, intendono proseguire gli stu-di. A loro non va negata una delle prio-rità più importanti di un qualsiasi Pae-se moderno e civile. Andrebbero soste-nuti, invogliati e motivati in tutte le loroscelte. Perché i giovani, ricordiamocelobene, sono il futuro. E questa non è reto-rica. Al di là delle volontà istituzionali,bisogna far capire ai tanti giovani chequalsiasi percorso di studi, senza alcu-na differenza, serve a costituire un ba-gaglio culturale e di vita.

A cura di

ANGELA DE ROSA

Caporedattrice StileTV.it

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egli ultimi tempi si discor-re sempre di più dellacrescente disaffezionepolitica da parte degli ita-

liani. Questo fenomeno è maggior-mente riscontrabile soprattutto neigiovani dove troppo spesso ladisaffezione si tramuta in completodisinteresse verso le vicende che ca-ratterizzano la cosa pubblica. Ciòriguarda non solo la politica a livel-lo nazionale ma si rispecchia anchenell’ambito locale dove molto spes-so i cittadini in tenera età non parte-cipano attivamente a tali processi.Probabilmente mancano dei datiobiettivi su quella che può essere lasituazione nel nostro territorio, nonsembra difficile, però, accorgersiintuitivamente che i giovanicapaccesi non rivolgono molte atten-zioni a ciò che accade nel nostrocomune. Poche volte la politica risul-ta essere argomento di discussione,pochissime volte, ad esempio, i rap-presentanti eletti risultano essere aldi sotto dei 35 anni. Risulta arduoriuscire a trovare una spiegazioneunivoca per tale situazione, sicura-mente i fattori scatenanti sono diver-si. Probabilmente diminuisce sempre

Capaccio:giovaniin politicacercasi

DOSSIER GIOVANI /3

di più la voglia di fare politica negliadolescenti, d’altro canto mancanole forme d’insegnamento che possa-no riguardare tale argomento: unavolta a scuola si insegnava l’educa-zione civica già dalle elementari e ciòcominciava a fornire i primi semi perun eventuale interesse futuro nellacosa pubblica, tale materia oggi sem-bra scomparsa, inoltre poco si cono-sce delle vicende storiche italiane cherappresentano le basi per la forma-zione di una conoscenza e compren-sione dei fatti politici attuali. Sicura-mente ai ragazzi di Capaccio mancaun fervore politico che era presentein misura maggiore nei ragazzi del-le passate generazioni, ma moltospesso invece di puntare il dito neiloro confronti bisognerebbe soffer-marsi su alcuni punti: la voglia di

partecipare manca ma nemmeno sifa niente per incentivare uncoinvolgimento più attivo; lo spazioper i giovani che hanno voglia dientrare in politica spesso viene sof-focato; meccanismi, processi e vicen-de a livello locale risultano esserevolutamente incomprensibili versochi non fa parte della grande mac-china politica comunale e non solo.Come migliorare tale situazione? Dif-ficile saperlo… Di una cosa si puòessere sicuri: i pochi giovani che han-no la fortuna di interessarsi alla vitapubblica devono coinvolgere e invo-gliare anche chi non manifesta taliattitudini. Noi giovani pensiamo allanostra vita in prospettiva futura emolto spesso le conseguenze delledecisioni prese attualmente si mani-festano proprio in età adulta.

Bagliori nel buio

Ecco un fotogrammadel video registrato con un

telefonino a Trentinara,pubblicato in esclusiva sul

nostro portale Internet.Nel cerchio rosso, l’oggetto

volante non identificatoavvistato dagli autori del

filmato amatoriale

A cura dell’avv.

ALFONSO FORTINO

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a Dieta Mediterranea è or-mai vicinissima a diven-tare patrimonio mondialeimmateriale dell’umanità:

l’Unesco, infatti, ha dato “raccoman-dazione positiva”, ovvero il via libe-ra che dovrà essere ratificato dal Co-mitato Esecutivo della Convenzionesul Patrimonio, in programma aNairobi (Kenya) dal 14 al 19 novem-bre. La valutazione dell’Unescoevidenzia come l’alimentazione el’agricoltura siano sinonimi di cultu-ra e debbono essere valorizzate al paridei beni materiali: secondo recentistudi pubblicati sul British MedicalJournal, la Dieta Mediterranea riducedel 13% l’incidenza del Parkinson edell’Alzheimer e del 9% quella perproblemi cardiovascolari.Un successo atteso per la richiesta,avanzata in primis, da Italia e Spa-gna, il cui merito va in gran parteascritto al lavoro del presidente dellaCommissione Agricoltura del Parla-mento Europeo, l’on. Paolo De Castro.Nei prossimi giorni, il Comune diCapaccio Paestum e l’Istituzione“Poseidonia” presieduta da CorradoMartinangelo, intraprenderanno, instretta collaborazione con l’on. DeCastro, un percorso mirato alla pro-

La Dieta Mediterraneaè patrimonio dell’umanità

SEDE NATURALE: È LITE TRA I SINDACI DI PAESTUM E POLLICA

UNESCO

Dalla REDAZIONE

mozione e valorizzazione dell’ali-mentazione mediterranea.“Paestum, patrimonio mondiale Unesco,non può che essere l’epicentro naturale diun progetto di ampio respiro che dovrà,ovviamente, coinvolgere tutti gli attori avario titolo interessati, ovvero il Ministe-ro delle Politiche Agricole, la RegioneCampania, la Provincia di Salerno e ilParco Nazionale del Cilento e Vallo diDiano”, ha dichiarato il sindaco, Pa-squale Marino.Ma il primo cittadino di Pollica, An-gelo Vassallo, non ha fatto attenderela sua replica: “Non ci si può svegliareuna mattina e decidere di essere il capofiladi un progetto non proprio. È la storiache decide e testimonia la presenza di

UNA VITA DEDICATA ALLA SALUTE

Il grande scienziato statunitense Ancel Keys (nellafoto, sopra) è considerato il padre-promotore dellaDieta Mediterranea. Ha vissuto a Pioppi per 28 anni,studiando con attenzione l’alimentazione dei cilentanied i legami con la diffusa longevità locale.Morì a Minneapolis due mesi prima di compiere101 anni. La rivista americana TIME gli dedicòla copertina del numero di gennaio 1961 (a lato).

Ancel Keys a Pioppi per quasi quarant’an-ni, con le sue ricerche sul territorio e il suoessere vicino a noi fino a quando è stato invita. Poi i suoi eredi, Carmine Battipedein primis, e le battaglie portate avanti dal-la sua associazione. Infine, il collegamen-to mai interrotto con l’assistente, poi colle-ga nella ricerca di Keys, ovvero l’epide-mologo Jeremy Stamler, che ha fatto dellostile della tavola prevenzione contro lemalattie cardio-cerebrovascolari. Sono sta-to sempre in prima linea nei convegni distudio internazionali e poi con la realizza-zione del museo della Dieta mediterraneaa palazzo Vinciprova a Pioppi, visitatoda tantissime persone. Qui, infine: non di-mentichiamolo, c’è la biblioteca che Keysha donato al Comune”.

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re misteriosi episodi han-no suggestionato l’estatecilentana. La notte del 6agosto scorso, sulla colli-

na di Capaccio Capoluogo, numero-si residenti hanno avvertito un rumo-roso tonfo, seguito dal tremare dellaterra per pochi secondi e da un fortebagliore a ridosso del tratto collinare,con il successivo avvistamento in cie-lo di 7 sfere di colore rosso, roteantiin maniera concentrica e di ampiagrandezza, scomparse dopo un paiodi minuti tracciando una scia lumi-nosa nell’oscurità. Molte le personeche si sono immediatamente riversa-te in strada o affacciate a balconi efinestre, impaurite dallo strano feno-meno, simile ad una scossa di terre-moto o ad un violento impatto al suo-lo. L’indomani, la notizia ha trovatoriscontro nei bar del Capoluogo, ne-gli esercizi commerciali ed in piazzaTempone, dove sono molti i testimo-ni oculari del singolare episodio. Di-verse le segnalazioni del fenomenopervenute alla nostra Redazione daparte di privati cittadini, allarmatiquanto increduli. Dalle testimonian-ze dirette raccolte sul posto, sono di-verse le persone che suppongono diaver avvistato un Ufo o comunqueoggetti volanti inconsueti, dandonesegnalazione anche agli agenti dellapolizia locale. La nostra Redazioneha contattato gli esperti dell’Osserva-torio Vesuviano, i quali però hannoescluso che si sia trattato di un movi-mento sismico. Pochi giorni dopo,

A Capaccio e Trentinara giurano:“Abbiamo visto gli Ufo!”

Durante l’estate, ben tre avvistamenti di strani oggetti volanti sfericie rossastri nei cieli del Cilento: il video amatoriale su stiletv.it

MISTERI

cinque giovani, trattenutisi fino a tar-da notte sulla spiaggia di Paestum perun falò, hanno dichiarato di aver no-tato strani oggetti volanti volare a pelod’acqua.Il terzo avvistamentonei cieli del Cilento(nella foto), infine, è av-venuto il 19 agostoscorso a Trentinara,nei pressi del camposportivo: alcuni testi-moni sostengono diaver notato, in pienanotte, un oggetto volante non identi-ficato sorvolare la zona. Di colorerossastro ed a tratti lampeggiante,l’ignoto oggetto di forma sferica è ap-parso per pochi secondi nel buio, de-stando però subito stupore tra alcunigiovani intenti a parcheggiare la pro-pria auto. Nell’occasione, infatti, unaragazza di Capaccio, ricordando ilprecedente avvistamento sulla colli-na del Capoluogo di qualche giornofa (subito riportato dal nostro portaleInternet, www.stiletv.it), ha tempesti-

vamente filmato con il proprio telefo-nino il singolare evento, per poi conse-gnarlo in esclusiva alla nostra reda-zione affinché venisse reso pubblico:

un documento videoamatoriale ma senzadubbio suggestivo, uti-le a rendere megliol’idea del misteriosoUfo. I testimoni oculariescludono che possaessersi trattato di un ae-roplano o di un velivo-lo, poiché l’oggetto vo-

lava ad una quota relativamente bas-sa ed il cielo era chiaro e sgombro dinuvole. La nostra redazione ha prov-veduto ad inoltrare il filmato tempe-stivamente al Centro Ufologico Nazio-nale (Cun), che sta curando un’inda-gine ufficiosa su questo tipo diavvistamenti sul territorio nazionale,tutti simili fra loro.Invitamo utenti e cittadini a farci per-venire qualsiasi materiale utile ri-guardo avvistamenti di strani ogget-ti volanti ([email protected]).

A cura di

IVAN DE ROSA

Bagliori nel buio

Ecco un fotogrammadel video registrato con un

telefonino a Trentinara,pubblicato in esclusiva sul

nostro portale Internet.Nel cerchio rosso, l’oggetto

volante non identificatoavvistato dagli autori del

filmato amatoriale

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ue ore e mezza di grandegiornalismo con interven-ti che hanno fotografato,con grande senso critico

e coraggio da vendere, lo spaccato piùvero dell’attuale situazione politicaed istituzionale italiana.Con analisi pungenti e non troppovelate, Marco Travaglio (noto edito-rialista del giornale Il Fatto Quotidia-no e della trasmissione Annozero diRaiDue) e Luigi De Magistris (depu-tato europeo dell’Italia dei Valori)hanno infiammato la nutrita plateadi Castellabate, dove, alla vigilia diferragosto scorso, i due illustri ospitisono stati i relatori del convegno “De-mocrazia e legalità. Quale futuro?”, co-ordinato da Luisa Cavaliere nell’am-bito della XX Edizione della rassegna“Libri Meridionali - vetrina dell’edi-toria del Sud”, organizzata dal diret-tore culturale Gennaro Malzone pres-so la nuova Cittadella del Libro, inVilla Matarazzo, con il patrocinio delcomune cilentano retto dal sindaco,Costabile Maurano.“La democrazia e la legalità, in Italia,sono sempre più in pericolo - ha esorditoLuisa Cavaliere - compromettendo ilnostro futuro. Non dobbiamo distrarci.Plaudo, quindi, all’ascetica lotta che i duerelatori di questa rassegna, con una dosedi necessario narcisismo per esporsi, por-tano avanti ogni giorno a tutela di questidue importanti valori”.“Oggi, una democrazia compiuta nel no-stro Paese non c’è più, e molti italiani pur-troppo non se ne sono ancora accorti - ha

Arringa di Travaglio eDe Magistris a Castellabate

Il noto giornalista de Il Fatto Quotidiano e l’eurodeputato dell’Idv protagonisti della XX edizione della rassegna “Libri Meridionali”

DEMOCRAZIA E LEGALITÀ

A cura di

ALFONSO STILE

spiegato De Magistris -atti costituzionalmente il-legittimi come ad esem-pio la legge bavaglio, illegittimo impedimento,la depenalizzazione delfalso in bilancio, il lodoAlfano e la modificadell’art.18 dello Statutodei lavoratori, ci vengono oggi propinaticome esempi di buon governo. Questo vuoldire che un sistema, pur caratterizzato damalaffare, infiltrazioni mafiose e manipo-lazione dei mezzi d’informazione anchepubblici, può ratificare come legali leggidecise al di fuori del Parlamento, ovveroin salotti o palazzi zeppi di veline eservitori del padrone. E così, chi denunciao racconta tali fatti, diventa e viene iden-tificato come un sovversivo”.Incisivi quanto esilaranti anche gli af-fondi di Travaglio: “È indecente come

gli italiani vengano presiquotidianamente per ilculo, trattati da ignorantie rincoglioniti da perso-naggi asserviti al potere.Le leggi non le fanno lapovera gente, ma se le fan-no per sé stessi i signori,lobby potentissime o cric-

che massoniche. E addirittura questi indi-vidui, essendo stati eletti dallo stesso po-polo, si sentono per questo al di sopra dellestessi leggi che approvano. Di illegalità,nelle classi dirigenti, ce n’è in tutto il mon-do, e spesso riguarda i ricchi, che rubanopur non avendo necessità di rubare. E quan-do rubano, lo fanno in maniera molto piùgrossa di, non so, un centinaio di scippatori!Il numero dei ladri non può mai superarequello dei derubati, altrimenti il sistemaimplode perché vuol dire che i ladri inizia-no a rubarsi tra loro”.

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NOTIZIARIO

Una grossa nube ha sovra-stato, verso la metà di luglio,la casa comunale di Giunga-no. A scatenare un improvvi-so temporale politico ed am-ministrativo è il vicesindacoFranco Russo-mando, il qualerassegna le dimis-sioni a sorpresa edà vita alla costi-tuzione, in senoall’assise civica,di un gruppo au-tonomo insiemeagli altri consiglie-ri di maggioranzaSergio D’Angelo,Serena Vaina,Virginia Avallone e RinaldoColange-lo, ai quali si ag-giunge Giuseppe Orlotti del-la minoranza. È crisi? A que-sto punto il sindaco France-sco Palumbo (nella foto), vistal’impossibilità delle condi-zioni amministrative per go-vernare la casa municipale,azzera opportunamente laGiunta. Tuttavia, nel corso delConsiglio comunale del 31 lu-glio viene approvato all’una-nimità il Bilancio Consunti-vo del 2009. Per l’Ente civicoricorre la necessità diricomporre subito un nuovocollegio per le funzioni ese-cutive, certamente con l’inter-ferenza del gruppo autono-

Giungano, scongiuratala crisi di governo:varata la nuova Giunta

Pugno fermo del sindaco Franco Palumbo

Un vento favorevole spinge la Pro Loco di Giungano ver-so nuovi orizzonti, a seguito delle recenti elezioni per ilrinnovo del Consiglio d’Amministrazione, che ha vistol’ingresso di giovani soci, animati di vigore ed entusia-smo, i quali si prefiggono un proficuo impegno per lapromozione turistica del paese, dando vita a manifesta-zioni socio-educative e culturali con il coinvolgimentodell’intera collettività. Il programma del corrente anno,però, è alquanto contenuto per i lavori di riqualificazioneambientale in corso della contrada San Giuseppe, sededella Pro Loco. Sicché, da metà luglio, sono stati allestitisolo i giochi rionali per la VI edizione, ma non è mancatol’impegno per altre attività in sinergia con le varie asso-ciazioni dislocate sul territorio comunale. Tra gli eventiimportanti nel calendario della Pro Loco, spicca il IV Con-corso Internazionale di Poesia “A. Di Marco”, curato dalsocio Enrico Pesce, la cui serata di premiazione si svolge-rà a fine settembre nel convento Benedettino. Ecco il nuo-vo Cda. Presidente Lucio Orlotti; vicepresidente CarmineSodano; tesoriere Raffaele Francia; segretaria MarialuisaColangelo; delega al settore festeggiamenti Annarita Coc-coli; settore sportivo Francesco Astone; gite ed escursioniBarbara Passaro; spettacoli Sonia De Piano.

Pro Loco di Giungano,ecco il nuovo Cda

Il presidente è Lucio Orlotti

mo pronto a dettare le sue leg-gi.Perciò, il 18 agosto scorso, nel-l’ufficio del sindaco si tieneuna riunione ristretta di am-ministratori per tentare la

ricucitura dellostrappo con unasoluzione di tran-sazione, attraver-so la quale il pri-mo cittadino rie-sce a scongiurareil peggio confe-rendo le nuovenomine ed i variassessorati: a Ser-gio D’Angelol’incarico per le

Opere Pubbliche e divicesindaco; RinaldoColangelo destinato all’Urba-nistica, Edilizia e Manutenzio-ne; a Giuseppe Orlotti la no-mina assessorile all’Ambien-te, Finanze, Risorse Umane eProtezione Civile; infine, aCarmelo Verdevalle la dele-ga ai settori dell’Istruzione ePolitiche Sociali.Questa è la nuova squadraamministrativa del Comunedi Giungano, a cui vanno gliauspici di un proficuo lavoroin favore del paese, fino al ter-mine del mandato sindacaleche ha la scadenza lontanadell’anno 2014. Matteo Galdi

Lirica del poeta Guido Santangelo

Ho sentito un bambino che diceva,vorrei un mondo senza guerre e senza padroni,vorrei una casa e una mamma per tutti,vorrei un mondo ricco, ma di felicità e armonia,poi un silenzio e i suoi pensierie le sue parole sono diventate nude e reali.Questo vorrei mi ha reso felice solo per un momento,ma abbiamo costruito una realtà non per la felicità,ma per utopici momenti felici.Un bambino che parla di quello che vorrebbeè un bambino solo e abbandonato dal mondonel suo inconscio più importanteche è la serenità di essere vivoe importante per gli altri e per il mondo.Il mondo, il mondo non ha bisogno di bambini,ma solo e soltanto di soldi,e i bambini non producono, ma spendono,portano armonia e amano tutti,tranne quello che noi grandi le costruiamo intorno.Vorrei dedicare solo cinque minuti della mia giornataa non sentire più parlare di parassiti della società,ma ascoltare la voce anche se flebile di un bambino che dica:io sono ricco perché sono vivo e basta.

30° Memorial “L. Galdi”Nel corso del mese di settembre, presso il circolo tennis“Le Querce” di Ogliara (Sa), si disputerà la 30esima Edi-zione del memorial intitolato al compianto ex giudice ar-bitro Luigi Galdi, riservato ai tennisti di IV categoria. Perinformazioni: 089.281171.

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n viaggio fuori dallo spa-zio e dal tempo reali, adindagare i meandri dellamemoria e dell’inconscio

collettivi, la dimensione umana neisuoi aspetti più arcani e reconditi, piùfantastici e immaginosi. Così si pre-senta l’arte di Pasqualino Sorgente,noto artista autodidatta nativo diAquara, la cui attività pittorica è co-stantemente presente in rassegne d’ar-te nazionali ed internazionali.Tra memoria e sogno, realtà e simbolo,emblemi antichi e oggetti immaginarisi assemblano sulla scena del dipinto;una costruzione architettonica che ècaos e armonia al contempo. C’è unmoto costante e apparentemente casua-le di figure ed oggetti, simboli concretie immagini astratte che sembrano dan-zare ininterrottamente, componendo-si e scomponendosi in una ripetitivascansione ritmica pacata e costante, unmoto perpetuo apparentemente senzascopo ma che sembra obbedire ad uncieco ordine superiore, una forza ar-cana che tutto guida, inesorabile edindifferente. Anche i volti che fluttua-no coinvolti nel moto perenne sonociechi, forniti di occhi che non vedo-no, lineamenti privi di caratterizzazio-ne individuale, che esprimono soloindifferenza, o, in certi casi, oscillanotra vaga tristezza o vacuo stupore.Sono figure emblematiche della con-dizione umana in generale, mascherese vogliamo che incarnano vizi e vir-tù, sentimenti e aspirazioni dell’uomodi sempre.In un’atmosfera che è tra metafisica esurreale, ricca di citazioni che proven-gono dai più disparati angoli dellamente dell’artista - rievocazioni di miticlassici, reminiscenze del passato del-

Il surrealismo fantasticodi Pasqualino Sorgente Pittore autodidatta originario di Aquara, ha conseguito numerosi riconoscimenti in rassegne d’arte nazionali ed internazionali

ARTISTI CILENTANI

la storia dell’arte, affondi nella memo-ria, scambi tra passato e presente, trareale ed astratto, elementi simbolici,evocativi, richiami al teatro e alla poe-sia, così come il ritmo compositivo cifa pensare alla musica - il tema di fon-do resta il sogno: ad esempio, tra pagi-ne che si sfogliano compaiono, quasiin rilievo, cavalli insieme ad elementiastratti che compongono un paesag-gio immaginario e surreale. Così comesurreale appare lo sfondo: uno stranocielo verde oro dove si staglianotondeggianti montagne, tra queste sierge una grossa bottiglia dal cui colloparte una catena, una sorta di anfora,e poi una testa di cavallo e altre figuredai contorni astratti, stilizzate linguedi fuoco, ghirigori colorati, strani og-getti. La linea del disegno è semplice eprecisa, tendente a stilizzare le forme,ma senza tralasciare i particolari. Lastesura cromatica è calda e pastosa,densa e uniforme. La scelta della tona-lità tende ad essere sobria ed unifor-me, dai toni smorzati e opachi. Nonmanca la varietà, ma la modulazionetende ad armonizzare il tutto su tinteterrigne o colori artificiali. Anche lachiave è un elemento significativo, cheritorna in relazione al sogno, e attra-verso il quale si può individuare un

intento preciso dell’artista, quello diindagare, di penetrare, attraverso l’ar-te, l’interiorità dell’uomo, rappresen-tarla, renderla quasi accessibile.L’inconscio e la memoria che sempresi integrano in un substrato di ricordicoscienti e simulati inconsapevoli chefluttuano, si scontrano e ricompon-gono nella complessa interiorità chenon è dell’individuo singolo, ma del-l’umanità intera che cerca di afferma-re se stessa, di costruirsi il suo mondocon i suoi vizi e le sue virtù, le speran-ze e le illusioni, il sogno e la realtà, larazionalità e l’immaginazione, il pas-sato e il presente, il finito e l’infinito...

PREMI e RICONOSCIMENTITra i numerosi risconoscimenti ottenu-ti dall’artista cilentano PasqualinoSorgente, ricordiamo il Premio “Cittàdi Salerno 1999”, il Premio Roma “Ar-tista dell’anno 2000”, il Premio “Arte2000 - Edizione editoriale GiorgioMondadori” di Milano, il Premio d’ar-te moderna “Nel colore della luce” eCoppa d’Oro “Riviera Etrusca” di Li-vorno, il Premio “Arco della Pace” diMilano e il Premio “Antonio De Curtis”di Salerno. L’originalità delle sue ope-re è stata lodata da importanti criticid’arte contemporenea.

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16CIBO

A cura di

ORESTE PAOLINOPresidente Associazione “16Cibo”

Abbiamo formato il piùgiovane pizzaiolo d’Italia! A soli 14 anni, Alberto Paolino ha conseguito l’attestato di professionista grazie ai maestri dell’Associazione 16Cibo di Capaccio

L’Associazione 16Cibo, in collabo-razione con la Scuola NazionaleMaestri Pizzaioli, dopo aver com-pletato l’ultimo corso prima del-l’estate per pizzaioli professionisti,che ha visto ben quattro parteci-panti conseguire il diploma-atte-stato ed essere subito inseriti nelmondo del lavoro presso ristorantie pizzerie del Cilento, ha raggiun-to un altro speciale risultato, ovve-ro ha formato professionalmente ilpiù giovane della Campania ed’Italia: si chiama Alberto Paolino,ha solo 14 anni ed è gia diventatoun pizzaiolo professionista! Alber-to ha acquisito tutte le tecniche la-vorative: per lui, tutto è iniziatocome un gioco, ma alla fine ha di-mostrato tanta buona volontà congrande dimestichezza e praticitànel gestire le fasi di preparazione ecottura della pizza. Ora il suo so-

gno è arrivare a 18 anni per inizia-re a guadagnare in questo mestiereche, ricordiamo bene, non conoscedisoccupazione né crisi, deciso aportare avanti l’idea di promuove-re la vera pizza cilentana con tuttii prodotti esclusivi e principalmen-te di prima scelta, per giungere adun risultato finale comune, ovverol’identificazione della verace piz-za cilentana di eccellenza.L’Associazione 16Cibo porge algiovanissimo Alberto Paolino i piùsinceri complimenti ed auguri diuna brillante carriera!

Per maggiori informazioni e con-tatti:Associazione “16CIBO”Località Santa Venere - CapaccioPaestum (Sa)Cell. 393.9949389 – 388.0578541www.16cibo.it

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e impastatrici

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Ecco le aziende che hanno già scelto di associarsia 16Cibo: che aspetti, diventa nostro socio

anche tu e dai valore al tuo business!Visita il nostro sito www.16cibo.it

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Cattive sorprese per 4 italia-ni su 10 che, al rientro dallevacanze, salgono sulla bi-lancia: secondo un’indagi-ne della Coldiretti, infatti, il42% si trova a dover fare iconti con almeno 2 chili ditroppo. Che fare? Frequen-tare un fitness center chie-dendo aiuto ad allenatoripreparati ed esperti, è sem-pre la miglior soluzione.Ma se non siete pronti perriprendere l’attività con co-stanza, per correre ai ripari,è possibile svolgere alcunipiccoli esercizi autonoma-mente, e se il lavoro risultamonotono, ne guadagneràanche la concentrazione e ilrendimento. Piccoli consigli

Pesantezza post-vacanze?semplicissimi per tenere al-lenato il nostro fisico anchementre si lavora. È sufficien-te avere una... sedia per ese-guire esercizi di stretching,cioè movimenti per allunga-re i muscoli e renderli piùelastici: per i lombari, chesono i primi a risentire delfatto di stare seduti a lungo,e per il collo:- posizione seduta con i pie-di ben poggiati sul pavi-mento. Portare il busto ver-so il basso cercando di avvi-cinare il più possibile lemani ai piedi e la fronte alleginocchia espirando. Rima-nete in questa posizione peralmeno 15 secondi e tornatealla posizione iniziale con

estrema lentezza inspiran-do. Ripetete l’esercizio peralmeno 4 volte. Questo eser-cizio allunga la muscola-tura lombare.- posizione seduta, bustoeretto e mani dietro la nuca.Aprite i gomiti cercando diavvicinare le scapole il più

FITNESS&BENESSEREA cura di

MARIA ROSARIA DE MATAIstruttrice professionista di fitness e discipline aerobiche

possibile. Rimanete in posi-zione alcuni secondi e ripe-tete l’esercizio 4 volte. Que-sto esercizio rinforza i mu-scoli dorsali.- seduti, busto eretto e benpoggiato allo schienale,mani ai fianchi e piedi a ter-ra. Inspirate e poi, espiran-do, torcete il busto verso de-stra, tornate in posizione,inspirate ed espirate torcen-do il busto verso sinistra, poitornate nuovamente al cen-tro. Ripetete l’esercizio 10volte per lato. Questo eserci-zio allunga la muscolaturaaddominale.Dopo aver ripreso i Vostriritmi, Vi aspetto tutti in pa-lestra, ovviamente!!!

SOTTODISCO

Ormai possiamo dire chemanca molto poco al viadel nuovo appuntamentotelevisivo su StileTV dedi-cato alla musica e non solo,ovvero l’ennesima avventu-ra di ’70 Nights by FabioBacco e Oreste Garofalo.VIDEORICORDI, ossiauna canzone, un’emozio-ne, un programma che an-drà in onda sul canale di-gitale terrestre di StileTVideato e condotto dai duenoti deejay agropolesi,pronti a girare in lungo e inlargo tutta la meravigliosaprovincia di Salerno perchiedere qual è la canzoneche ha suscitato, e suscita

VideoRicordi in onda su StileTV

tutt’ora, un’emozione par-ticolare nel riascoltarla e ri-vederla, e soprattutto qualisono i ricordi legati alla stes-sa, con tanti aneddoti evideodediche raccolti dalletelecamere di StileTV diret-tamente per le strade, neilocali, durante feste ed ap-

puntamenti folkloristici emusicali nei principali pa-esi della nostra provincia!I cittadini, dunque, diven-teranno i veri protagonistidi un format tv originaleche promette di evocare ar-tisti, band ed epopee musi-cali che hanno lasciato ilsegno. Dallo studio tv diCapaccio Scalo, ogni setti-mana ci sarà anche la pos-sibilità di intervenire livetelefonicamente, in diretta,richiedendoci il vostroVIDEORICORDO, anchelegato ad un’emozione re-cente o ad un momento spe-ciale della vostra vita, conmessa in onda di video mu-

A cura di

ORESTE GAROFALODj - Sottodisco

sicali scelti direttamentedagli spettatori, condivi-dendo così tutte le sugge-stioni del momento con ilresto del pubblico.A fare da cornice, ovvia-mente, lo splendido scena-rio paesaggistico della no-stra provincia, con cennistorici e particolarità adhoc. Potete già segnalarci lepersone e le località da doveVIDEOEMOZIONARE inostri spettatori, inviandoun sms al 338.5971296 op-pure al 338.4395574.Un abbraccio dalla ’70Nights by Fabio Bacco eOreste Garofalo...Avanti…sempre!

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REUNION DOPO 36 ANNI

Ventisei compagni di scuolasi sono ritrovati, dopo ben 36anni, per rinverdire piacevo-li ricordi di gioventù e rac-contarsi, dopo tanto tempo,le rispettive esperienze divita. Era il 1974 quando i 26bambini s’incontrano, for-mando la prima elementarepresso la scuola “SalvoD’Acquisto” a CapaccioScalo. Trascorrono insiemecinque anni, educati e segui-ti dal prof. GiuseppeMarotta. Molti di loro conti-nuano il percorso formativoinsieme alle scuole medie equalcuno anche al Liceo.Sono trascorsi 36 anni, ognu-no di loro ha intrapreso ilproprio percorso umano eprofessionale: c’è chi è diven-tato imprenditore, chi impie-gato, chi libero professioni-sta; c’è chi ha fatto scelte di

vita spirituali e chi si è dedi-cato alla famiglia. Ma il 29agosto 2010, giorno in cui sisono di nuovo riuniti tuttiallo Zante Cafè di CapaccioScalo, sono tornati ciò cheerano... bambini, compagnidi banco, amici per la pelle...trascorrendo una bellissimaserata, ricordando i giornipassati insieme.

Compagni di classe di nuovo a rapporto

Eccoli, tutti quelli dellamitica classe 1° A (nelle foto):Barlotti Rosanna, BifulcoBiancaluna, Bosco Claudio,Bottiglieri Fabio, CantalupoTeresa, Capo Maria Pia,Curcio Angelo, D’AlessioTeresa, Desiderio Carmelo,Desimone Gerardo, Di Ge-nio Patrizia, Di Masi Pa-squale, Farro Pietro, Gas-

parro Anna, Gnarra Aldo,Guglielmotti Eugenio,Impemba Loredana, Lucia-no Aurora, Matonte Miche-le, Montechiaro Filomena,Montechiaro Paola, NappiAnna, Palumbo Anna,Rossomando Antonio,Sabia Sergio, Vecchio Lo-renzo. Paola Cerullo

Ieri... ...oggi!

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Auguri

ALESSANDRA

Benvenuta

MARISABEL

GIOVANNA

Il

16 giugno 2010,

ha dischiuso i suoi occhi sul mondo la

piccola Marisabel Giovanna Di Spirito,

per la gioia di papà Maurizio, mamma

Marcella Paolino, dei nonni, parenti

ed amici. Augurissimi da StileTV!

L’8 luglio 2010, il simpaticissimo e

bravissimo zio Salvatore Sanfilippo

ha compiuto 50 anni! Augurissimi

dai familiari, parenti, nipoti, amici

e dalla redazione di StileTV!

Tanti auguriSALVATORE

AuguriROSARIO

Il 2 settembre 2010, l’ingegnere

Rosario Pingaro ha festeggiato il suo

38° compleanno. Auguri speciali

dallo staff di Convergenze Spa

e dalla Redazione di StileTV!

Il 3 settembre 2010,

ha spalancato il suo dolce sorriso sul

mondo la piccola Ilaria Teresa Rossi,

per la gioia di papà Michele, di mamma

Caterina Bonora, dei nonni Francesco

e Teresa, Giovanni e Anna, parenti

ed amici. Felicitazioni ed auguri

dalla Redazione di StileTV!

Benvenuta

ILARIA

TERESA

VENDEMMIA 2010VENDO UVA DA VINO

(Barbera e Sangiovese).Su richiesta possiamo

anche vinificare.

INFO: 392.3700549 - 0974.822990Angelo Astone

Il 16 luglio 2010,

la dolce Alessandra Parente ha

festeggiato il suo 23° compleanno!

Tanti auguri dal fidanzato Michele

e dalla redazione di StileTV!

VENDESI UVA Clikka

STILETV.it

Il 29 agosto 2010,la signora Maria Rosaria De Rosaha compiuto 100 anni! Complimenti!La redazione di StileTV porgesinceri auguri di buon compleanno!

NonnaMARIAROSARIA

compie100 anni!

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LOTTO e GIOCHI NUMERICI

Le vincite record dal 1998

Il SuperEnalottofa sognare tuttigli italiani!

Il lottologo capacceseMaurizio Di Spirito(nella foto), oltre a for-nirci anche questomese le sue attesissimeprevisioni nei giochinumerici, ci ricorda le

principali somme vinte in Italia.Dalla prima, indimenticabile e stra-biliante vincita del 31 ottobre 1998,quando SuperEnalotto portò ben32.706.977,38 euro nelle tasche di100 fortunati giocatori di Peschici(FG), fino al record del 22 agosto2009, con la vincita da capogiro di147.807.299,08 euro registrata aBagnone (MS). Così SuperEnalotto èdiventato il gioco che fa sognare adocchi aperti gli italiani. Tentate an-che voi di “azzeccare” il 6 vincente!

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