«Treni, i primi dati positivi» Ma paura in piazza stazione · Ieri si visto uno dei migliori...

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volata nei pressi del bivacco “Cà de legn”, che è situato a oltre 2.000 metri di quota, precipi- tando nel canalone ovest della montagna.È accaduto a un cen- tinaio di metri dalla vetta. La donna era con un piccolo grup- po di alpinisti che ha lanciato l’allarme. SERVIZI A PAGINA 21 Frontalieri Lavoro oltre confine Buone prospettive in edilizia e alberghi BARBUSCA A PAGINA 20 Legambiente Sentiero in Val di Mello «Fiducia nell’Ersaf» GHELFI A PAGINA 18 Nella notte Incidente a Gordona Ferite due cugine SERVIZIO A PAGINA 20 Tirano Candiani, una mostra ricorda il fotografo CASTOLDI ALLE PAGINE 22-23 CALCIO, QUATTRO RETI IN TRASFERTA È un Sondrio esagerato Asfaltato il Darfo Boario Ieri si è visto uno dei migliori Sondrio della stagione e il risultato di 4-0 in favore dei biancazzurri valtellinesi è la logica conseguenza di quanto fatto vedere in campo MAIORANA A PAGINA 30 La Valtellina del vino alla conquista di Hong Kong. Una delle capitali mondiali economiche e del food, una città stato con un bacino potenziale di sette milioni di per- sone. Protagonisti di questa trasferta eno-gastronomica lo scorso mese di gennaio sono stati Nicola Nobili dell’omonima cantina e lo chef Ste- fano Masanti del ristorante stella- to il Cantinone di Madesimo. «Dal- la nostra amicizia è nata una colla- borazione con lo chef Masanti e l’idea di accompagnare i suoi piatti con i vini della mia cantina - rac- BORMOLINI A PAGINA 9 conta Nobili -. È il secondo anno che organizziamo questa trasferta, ma la bella notizia è che i miei vini sono piaciuti all’importatore e quindi vedremo il vino valtellinese anche sulle tavole di alcuni dei mi- gliori ristoranti di Hong Kong». Un’esperienza durante la quale sono stati toccati alcuni tra i risto- ranti di una città sempre in movi- mento, da ogni punto di vista. «Sta crescendo molto il livello della cul- tura enogastronomica e c’è un grande interesse a vini come il Nebbiolo valtellinese». La nuova veste Veronica Balsamo Il saluto amaro dell’associazione L’associazione Veronica Balsa- mo chiude, ma non finisce di battersi. La mamma della giova- ne uccisa: «Lasciati soli dalle istituzioni». GHILOTTIAPAGINA16 Sonia Della Valle, la madre Nicola Nobili e Stefano Masanti in trasferta 9 771590 588032 90218 di FULVIO SCAGLIONE C ome ormai è chiaro, la questione del muro al confine con il Messico, così cara a Donald Trump e così invisa ai democratici e agli oppositori in genere, non vale per ciò che è ma per ciò che rappresenta. Detto con parole più spicce, il famoso muro è il primo capitolo di una campagna elettorale che sarà lunghissima e che si concluderà solo con le elezioni presidenziali del 2020. Trattandosi soprattutto di propaganda, sia il Presidente sia l’opposizione democratica, che ha la propria roccaforte nella Camera dei Rappresentanti, spendono dosi abbondantissime di retorica e ipocrisia. Lo scontro si è aperto quando Trump ha dovuto CONTINUA A PAGINA 6 «Treni, i primi dati positivi» Ma paura in piazza stazione Treni lombardi, migliora la puntualità - A Sondrio aggredito un barista AUTONOMIA: UN PATTO UNISCE NON DIVIDE Piccola, ma positiva, in- versione di tendenza per mettere un argine alla ormai cronica fragi- lità sulle tratte ferroviarie, sul fronte della puntualità e delle fre- quenti soppressioni delle corse. È quanto ha spiegato nei giorni scorsi Claudia Maria Terzi, asses- sore regionale a Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile. «Le soppressioni sono diminuite con il nuovo anno dal 5% all’1%, abbiamo innescato un processo di miglioramento del servizio». Ed è migliorato anche l’indice gene- rale di puntualità: dal 75% all’82%. Paura intanto in una bar da- vanti alla stazione a Sondrio. Il titolare è stato aggredito da un cliente, probabilmente perché non voleva accettare in pagamen- to una banconota troppo sgualci- ta. SERVIZI A PAGINA 7 Polizia e un’ambulanza davanti al bar dove è avvenuto l’episodio Cade e muore sul monte Legnone Una donna di 44 anni residente a Erba, Katia Bertuz- zo, ha perso la vita ieri precipi- tando per 200 metri dal monte Legnone nel Lecchese. Per lei non c’è stato più niente da fare. La donna, che aveva una grande fede e adorava la sua nipotina, lavorava in una scuola guida di Erba che oggi resterà chiusa in segno di lutto. La notizia dell’incidente è stata un duro colpo per i fami- gliari, i colleghi e tutti quelli che la conoscevano. Sulle cause del- la tragedia sono in corso gli accertamenti dei carabinieri del Comando provinciale di Lecco, quello che è certo è che Katia Bertuzzo era impegnata in un’escursione quando è sci- Vino e cucina, la Valtellina a Hong Kong di ANTONIO DOSTUNI D opo aver varato i due provvedimenti- bandiera (“quota 100” e reddito di cittadinanza), l’azione di governo rischia di incagliarsi in una serie di questioni sulle quali risulterà complicato trovare un accordo. A parte la Tav e la pronuncia sulla richiesta della magistratura catanese di processare Salvini, l’autonomia delle Regioni rappresenta uno dei temi su cui Lega e 5 Stelle rischiano di entrare pericolosamente in CONTINUA A PAGINA 6 Filo di Seta Ogni tre castronierie dei ministri, una dovrà essere in italiano. LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019 • EURO 1,30 ANNO 128 . NUMERO 48 • www.laprovinciadisondrio.it CICLISMO, BAGIOLI SECONDO IL TROFEO LAIGUEGLIA PARLA VALTELLINESE BALBI A PAGINA 29 Profumo di intingoli affinati nei vapori tinti al Maroggia a Mona- stero di Berbenno. Si è conclusa questo fine settimana la venti- quattresima edizione della Sagra di San Bello, evento invernale e conviviale dove si mangia la gallina e il risotto per onorare il patrono, San Benigno De Medici, detto “il bello”. E di gente a man- giare ce n’è stata tanta. ROCCA A PAGINA 10 Monastero Sagra di San Bello Il gran finale con numeri super MURO L’IPOCRISIA DI TRUMP E DEI DEM /ygjpah1i0FksO7+2JLfZ+gFjl3OBNPBg5eFDBZMEvU=

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volata nei pressi del bivacco “Càde legn”, che è situato a oltre2.000 metri di quota, precipi-tando nel canalone ovest dellamontagna.È accaduto a un cen-tinaio di metri dalla vetta. Ladonna era con un piccolo grup-po di alpinisti che ha lanciatol’allarme.SERVIZI A PAGINA 21

FrontalieriLavoro oltre confineBuone prospettivein edilizia e alberghiBARBUSCA A PAGINA 20

LegambienteSentiero in Val di Mello«Fiducia nell’Ersaf»GHELFI A PAGINA 18

Nella notteIncidente a GordonaFerite due cugineSERVIZIO A PAGINA 20

TiranoCandiani, una mostraricorda il fotografoCASTOLDI ALLE PAGINE 22-23

CALCIO, QUATTRO RETI IN TRASFERTA

È un Sondrio esageratoAsfaltato il Darfo Boario Ieri si è visto uno dei migliori Sondrio della stagione

e il risultato di 4-0 in favore dei biancazzurri valtellinesi

è la logica conseguenza di quanto fatto vedere in campo

MAIORANA A PAGINA 30

La Valtellina del vino allaconquista di Hong Kong. Una dellecapitali mondiali economiche e delfood, una città stato con un bacinopotenziale di sette milioni di per-sone.

Protagonisti di questa trasfertaeno-gastronomica lo scorso mesedi gennaio sono stati Nicola Nobilidell’omonima cantina e lo chef Ste-fano Masanti del ristorante stella-to il Cantinone di Madesimo. «Dal-la nostra amicizia è nata una colla-borazione con lo chef Masanti e l’idea di accompagnare i suoi piatticon i vini della mia cantina - rac- BORMOLINI A PAGINA 9

conta Nobili -. È il secondo annoche organizziamo questa trasferta,ma la bella notizia è che i miei vinisono piaciuti all’importatore e quindi vedremo il vino valtellineseanche sulle tavole di alcuni dei mi-gliori ristoranti di Hong Kong».

Un’esperienza durante la qualesono stati toccati alcuni tra i risto-ranti di una città sempre in movi-mento, da ogni punto di vista. «Stacrescendo molto il livello della cul-tura enogastronomica e c’è un grande interesse a vini come il Nebbiolo valtellinese».

La nuova vesteVeronica BalsamoIl saluto amarodell’associazione

L’associazione Veronica Balsa-mo chiude, ma non finisce di battersi. La mamma della giova-ne uccisa: «Lasciati soli dalle istituzioni». GHILOTTI A PAGINA 16

Sonia Della Valle, la madre

Nicola Nobili e Stefano Masanti in trasferta9771590

588032

90218

di FULVIO SCAGLIONE

Come ormai è chiaro, laquestione del muro alconfine con il Messico,così cara a Donald

Trump e così invisa ai democratici e agli oppositori in genere, non vale per ciò che è ma per ciò che rappresenta. Detto con parole più spicce, il famoso muro è il primo capitolo di una campagna elettorale che sarà lunghissima e che si concluderà solo con le elezioni presidenziali del 2020.

Trattandosi soprattutto di propaganda, sia il Presidente sia l’opposizione democratica, che ha la propria roccaforte nella Camera dei Rappresentanti, spendono dosi abbondantissime di retorica e ipocrisia. Lo scontro si è aperto quando Trump ha dovuto CONTINUA A PAGINA 6

«Treni, i primi dati positivi»Ma paura in piazza stazioneTreni lombardi, migliora la puntualità - A Sondrio aggredito un barista

AUTONOMIA:UN PATTOUNISCENON DIVIDE

Piccola, ma positiva, in-versione di tendenza per mettereun argine alla ormai cronica fragi-lità sulle tratte ferroviarie, sul fronte della puntualità e delle fre-quenti soppressioni delle corse. Èquanto ha spiegato nei giorni scorsi Claudia Maria Terzi, asses-sore regionale a Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile. «Le soppressioni sono diminuitecon il nuovo anno dal 5% all’1%,

abbiamo innescato un processo dimiglioramento del servizio». Edè migliorato anche l’indice gene-rale di puntualità: dal 75% all’82%.

Paura intanto in una bar da-vanti alla stazione a Sondrio. Il titolare è stato aggredito da un cliente, probabilmente perché non voleva accettare in pagamen-to una banconota troppo sgualci-ta.SERVIZI A PAGINA 7Polizia e un’ambulanza davanti al bar dove è avvenuto l’episodio

Cade e muore sul monte LegnoneUna donna di 44 anni

residente a Erba, Katia Bertuz-zo, ha perso la vita ieri precipi-tando per 200 metri dal monteLegnone nel Lecchese. Per leinon c’è stato più niente da fare.La donna, che aveva una grande

fede e adorava la sua nipotina,lavorava in una scuola guida diErba che oggi resterà chiusa insegno di lutto.

La notizia dell’incidente èstata un duro colpo per i fami-gliari, i colleghi e tutti quelli che

la conoscevano. Sulle cause del-la tragedia sono in corso gliaccertamenti dei carabinieridel Comando provinciale diLecco, quello che è certo è cheKatia Bertuzzo era impegnatain un’escursione quando è sci-

Vino e cucina, la Valtellina a Hong Kong

di ANTONIO DOSTUNI

Dopo aver varato i dueprovvedimenti-bandiera (“quota 100” ereddito di

cittadinanza), l’azione di governo rischia di incagliarsi in una serie di questioni sulle quali risulterà complicato trovare un accordo. A parte la Tav e la pronuncia sulla richiesta della magistratura catanese di processare Salvini, l’autonomia delle Regioni rappresenta uno dei temi su cui Lega e 5 Stelle rischiano di entrare pericolosamente in CONTINUA A PAGINA 6

Filo di Seta

Ogni tre castronierie dei ministri, una dovrà essere in italiano.

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019 • EURO 1,30 ANNO 128 . NUMERO 48 • www.laprovinciadisondrio.it

CICLISMO, BAGIOLI SECONDO

IL TROFEO LAIGUEGLIA

PARLA VALTELLINESE

BALBI A PAGINA 29

Profumo di intingoli affinati nei

vapori tinti al Maroggia a Mona-

stero di Berbenno. Si è conclusa

questo fine settimana la venti-

quattresima edizione della Sagra

di San Bello, evento invernale e

conviviale dove si mangia la

gallina e il risotto per onorare il

patrono, San Benigno De Medici,

detto “il bello”. E di gente a man-

giare ce n’è stata tanta.

ROCCA A PAGINA 10

MonasteroSagra di San BelloIl gran finalecon numeri super

MUROL’IPOCRISIADI TRUMPE DEI DEM

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2 LA PROVINCIA

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

Berlusconi annuncia il voto contrario di Forza Italia

«Chi voterà on line non avrà letto alcuna carta. È una presa in giro»

ROMA

MARCELLO CAMPO

■Tensione alle «stelle» nel Movimento e nella stessa mag-gioranza, sempre più in affanno, a poche ore dalla consultazione on-line della base pentastellata che stabilirà se Matteo Salvini dovrà andare o meno sotto processo a Catania. Se il leader leghista ostenta massima «tranquillità», il ricorso al giudizio della piattafor-ma Rousseau rinfocola invece di attenuare i malumori e le enormi preoccupazioni interne ai Cinque Stelle. Persino il padre del movi-mento, Beppe Grillo, ironizza sul-la macchinosità del quesito, dove, in effetti, per approvare l' autoriz-zazione a procedere bisogna vota-re «no». Anche l' esponente dei «dissidenti», la senatrice Paola Nugnes, contesta la scelta di affi-dare a «una piattaforma privata» una decisione «di interesse gene-rale», come quella sulla Diciotti. Mentre il senatore Gianluigi Para-gone difende la scelta ribadendo la sua contrarietà a processare Sal-vini perché si trattò di una scelta collegiale di tutto il governo. Ad aggravare la confusione e il corto-circuito tra base e vertice, l'inu-suale decisione dei capi politici dei Cinque Stelle di legare l'esito di questa consultazione alle sorti dell'esecutivo: fonti vicine a que-sti ambienti pensano che, in caso di via libera all'autorizzazione a procedere, sarà «molto probabile una crisi di governo».

Insomma, i simpatizzanti del Movimento, votando oggi, tra le 10 e le 19, non decideranno solo le sorti del ministro dell' Interno, ma anche quelle del premier Giu-seppe Conte, del vicepremier Lui-gi Di Maio e del resto della compa-

gine di governo. E con la fine del governo andrebbe in frantumi an-che il «Contratto» che è alla base dell'accordo M5s-Lega. Pratica-mente l'Italia, oggi, sperimenterà il primo «voto di fiducia online». Una scelta che inevitabilmente sta creando ancora più imbarazzo in una base che, forte del princi-pio «uno vale uno», crede ancora nella propria autonomia di giudi-

zio e probabilmente non vede di buon occhio questo tipo di interfe-renze dall'alto. Ma la mossa dei vertici 5s viene letta anche come una ripicca nei confronti dell'al-leato leghista, una reazione di or-goglio, anche per far sentire più forte il proprio peso nelle partite ancora aperte come quelle della Tav, delle nomine e delle Autono-mie. Magari anche un modo per

alzare la voce dopo il crollo in Abruzzo e in vista delle prossime sfide elettorali, a partire dalla Sar-degna per finire alle europee di maggio.

Tuttavia, Salvini, proprio dalla Sardegna ricorda che con i 5s «non sta al mercato», che non c'è nessuno «scambio di figurine». «Alle scuole elementari ti davo Ba-resi se mi davi Collovati. Adesso - chiarisce - non è che io ti do la Tav se mi dai un pezzo di autonomie, però voti No al processo ma mi ap-provi la legittima difesa». Assicu-rando che lui «è tranquillo» e che il governo non cadrà perché lui «ha dato la sua parola». In questo quadro, le opposizioni hanno buon gioco a infierire sulla tenuta della maggioranza. Enrico Letta definisce questo lunedì il «D-Day» per i Cinque Stelle. «Se il movimento stoppa il processo a carico di Salvini perde il suo Dna», aggiunge l'ex premier. Andrea Marcucci cita perfino una celebre canzone per definire il travaglio 5s: «Come si cambia per non mori-re». E mentre Pier Ferdinando Ca-sini parla di «buffonata mondia-le», Monica Cirinnà (Pd) accusa i pentastellati di «votazione fake».

Durissima anche Forza Italia, a partire dal suo presidente. Silvio Berlusconi, nel salotto tv di Barba-ra D'Urso, ribadisce che il suo par-tito, coerentemente alla sua con-vinzione garantista, voterà contro l'autorizzazione a procedere. «In Italia c'è separazione dei poteri e noi - sottolinea il Cavaliere - non possiamo far decidere gli atti dei politici dai magistrati». E va oltre. A suo giudizio, la scelta dei grillini di affidarsi alla piattaforma Rous-seau «è una presa in giro per tutti gi italiani».

Primo piano

«La mia idea è molto semplice: in

Italia c'è separazione dei poteri.

Non possiamo far decidere gli

atti dei politici dai magistrati.

Voteremo no. Invece i grillini si

sono affidati alla loro piattafor-

ma. Ma chi voterà non avrà letto

alcuna carta. Affidare una scelta

a Rousseau è una presa in giro

per tutti gi italiani». Così ha det-

to il presidente di Forza Italia

Silvio Berlusconi, a «Domenica

Live» su Canale 5, parlando del

voto sul caso Diciotti. «Ora si so-

no presi paura e minacciano cri-

si: è una presa in giro da perso-

naggi non adeguati al governo».

Berlusconi ha poi sottolineato

che «abbiamo il governo più in-

credibile, più assurdo per il no-

stro Paese. Oggi siamo in una

situazione ancora più grave del

'94 quando c'era il pericolo dei

comunisti che erano ancora co-

munisti. Questi non solo si dichia-

rano fortemente comunisti ma

hanno un dilettantismo totale.

Non sanno fare nulla. Sono igno-

ranti, non sanno niente di storia,

di economia. Sono come i bambi-

ni dell'asilo, con rispetto verso i

bambini...»

Ha tecnicamente 14 giorni di tempo il

procuratore di Catania, Carmelo Zuc-

caro, per inviare la valutazione al

Tribunale dei ministri del capoluogo

etneo sulla posizione del premier,

Giuseppe Conte, del vicepremier

Luigi Di Maio e del ministro Danilo

Toninelli circa le loro «autodenun-

ce» di corresponsabilità «politica e

di governo» sul divieto di sbarco dei

177 migranti della nave Diciotti nel

porto di Catania. È stata la presiden-

za del Senato a trasmettere a Catania

gli atti che i tre esponenti del Gover-

no avevano inviato alla Giunta per

l'immunità di Palazzo Madama che si

occupa dell'autorizzazione a proce-

dere, per sequestro di persona aggra-

vato, nei confronti del ministro

dell'Interno, Matteo Salvini. Il procu-

ratore dovrebbe inviare a breve gli

atti al Tribunale dei ministri e ai tre

destinatari del provvedimento e se

la linea non è cambiata chiederà l'ar-

chiviazione per avere agito per «scel-

ta politica, non sindacabile dal giudi-

ce penale».

Tensioni sulla Diciotti«Rischiamo la crisi»Sondaggio. Il Movimento si affida alla piattaforma Rousseau. Oggi si vota

Polemiche sulla domanda. Salvini: «Sono tranquillo, pronto a rifare tutto»

Lo sbarco dei migranti dalla nave Diciotti ANSA

■ I capi politici dei Cinque Stelle legano l'esito del voto alle sortidel Governo

Il ministro dell’In-

terno e vice pre-

mier Matteo Salvi-

ni durante la tra-

smissione Porta a

Porta ANSA

■ Per l’Italiaè il primo «voto di fiducia online» La scelta imbarazza la base grillina

L’inchiesta

Il Pm decidesu Contee Di Maio

ROMA

FRANCESCO BONGARRÀ

■ Il quesito sul quale gli iscritti del M5S dovranno pro-nunciarsi sulla piattaforma Rousseau per dire se siano d'ac-cordo o meno con la richiesta del Tribunale dei ministri di processare il ministro dell'In-terno Matteo Salvini per il caso della nave Diciotti piace poco ai militanti e allo stesso leader Beppe Grillo. «Inganna» ed è «fuorviante» commentano sul blog. Mentre Grillo si affida

all'ironia per commentare: «Se voti Si vuol dire No. Se voti No vuol dire Si. Siamo tra il com-ma 22 e la sindrome di Procu-ste!...». Un riferimento piutto-sto colto (quello al romanzo «Comma 22» in cui si parla di soldati che per evitare di anda-re al fronte dovevano fingersi pazzi e quello al brigante greco Prokrústes, che uccideva i pas-santi facendoli distendere su un letto corto se erano alti e su un letto lungo se erano bassi) per dire che la domanda scritta

così imita di fatto i quesiti dei referendum abrogativi tanto contestati dai pentastellati. La domanda, sottolineano sui so-cial, si presta a equivoci: «Il ri-tardo dello sbarco della nave Diciotti, per ridistribuire i mi-granti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un in-teresse dello Stato?», con il Sì «si nega l'autorizzazione a pro-cedere». Mentre con il No «si concede l'autorizzazione a pro-cedere».

Sempre sul Blog si precisa

che «non è il solito voto sull'im-munità dei parlamentari», su cui il M5s «è sempre stato ed è inamovibile», ma si tratta di un caso particolare: una scelta po-litica del governo presa nella sua collegialità. Quindi si scri-ve quello che viene definito «un refuso»: invece dei 177 mi-granti di cui si parla anche ne-gli atti ora all'esame della Giun-ta per le Immunità del Senato si dice che i naufraghi che Salvi-ni non volle far sbarcare dalla nave Diciotti erano «137».

Grillo ironizza: «Se voti Sì vuol dire No...»La base contesta il quesito: «È scritto male»

Il tweet di Beppe Grillo sul voto online sul caso Diciotti

I nodi del Governo

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LA PROVINCIA 3LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

«Una lista unitaria democratica, so-

cialista, ambientalista» per le elezio-

ni europee di maggio, una lista «del

lavoro e del vero cambiamento»,

sulla quale «sfidiamo tutte le forze

del campo progressista e democrati-

co». È la proposta di Articolo

Uno-Mdp (Movimento democratico e

progressista), sintetizzata dal coordi-

natore Roberto Speranza al termine

di una due giorni di dibattito e forum

tematici dal titolo «Ricostruzione» a

Roma. Una proposta della formazio-

ne creata dai fuoriusciti del Pd e poi

alleata con Sinistra italiana (Si) alle

ultime elezioni politiche nella sigla

LeU (Liberi e Uguali), un'idea che ap-

pare alternativa a quella unitaria di

Carlo Calenda con il manifesto «Sia-

mo europei». «Siamo forti della no-

stra identità e dei nostri valori - ha

detto Speranza, deputato di LeU - non

siamo subalterni a nessuno, non cede-

remo a pulsioni di autosufficienza.

Siamo nati per cambiare l'Italia e non

per fare battaglie di testimonianza.

Le elezioni europee saranno un'occa-

sione importante per costruire l'alter-

nativa alla destra a trazione Salvini».

«Tra la nostra gente - ha detto - c'è

domanda di unità, ma la premessa

deve essere il cambiamento».

Roberto Speranza lancia la sfida

Per le Europee una lista unitariademocratica e ambientalista

Sindacati sul piede di guerraScontro sulle pensioni d’oroCgil, Cisl e Uil. «È ad alto rischio costituzionale e penalizza la nostra attività»

All’Inps è scaduto il mandato di Boeri, ma il Decretone esclude la prorogatio

Nicola Zingaretti ANSA

ROMA

SILVIA GASPARETTO

■ Il taglio alle pensioni dei sindacalisti, promesso dal Movimento 5 Stelle, non solo è ad alto rischio costituzionali-tà, ma rappresenta un vero e proprio attacco alla «libertà di attività sindacale». Mentre in Senato è stato al momento riti-rato l'emendamento al decre-tone, per riscrivere in modo inappuntabile la norma, sale l'allarme tra i sindacati che leg-gono la mossa M5S come la vo-lontà chiara di «comprimere» l'esercizio dell'azione sindaca-le. In un documento unitario, Cgil, Cisl e Uil puntano il dito contro la misura che rivede le regole per la pensione dei sin-dacalisti, che il governo ha confermato di voler approvare nel passaggio parlamentare del provvedimento che intro-duce reddito di cittadinanza e quota 100. Quella che è in arri-vo, per i tre confederali, è una riscrittura che «penalizza pe-santemente» non solo chi vor-rà scegliere l'attività sindaca-le, ma anche chi l'ha fatta e ora è uscito dal mondo del lavoro. Proprio la retroattività dell'in-tervento, si legge nel docu-mento, è uno dei punti a ri-schio costituzionalità, così co-me il mancato rispetto dei cri-teri «di parità di trattamento e di ragionevolezza» previsti dalla Carta. Anche questo sarà uno dei capitoli sui quali la maggioranza gialloverde do-vrà trovare una sintesi: l'esa-me del Decretone a Palazzo Madama entrerà nel vivo da lunedì, con l'obiettivo di licen-ziare il provvedimento in setti-mana, ma ancora non è chiaro

su quali temi interverrà il Se-nato e quali saranno invece af-frontati alla Camera.

Sul tavolo ci sono le propo-ste condivise di rafforzare il reddito di cittadinanza per le famiglie numerose e quelle con disabili, che però hanno un problema di coperture. Ma ci sono anche i «paletti» che la Lega chiede di aggiungere al reddito, per evitare che sia per-cepito come strumento assi-stenziale, mal digeriti dall'al-leato. E se sulle norme «an-ti-furbetti» è più facile trovare un punto di caduta, più com-plicato sarà trovare la quadra sulle richieste di eliminare il doppio bonus per le assunzio-

ni al Sud e, soprattutto, sui li-miti ai rinnovi del beneficio. Resta intanto ancora in alto mare la scelta del nuovo presi-dente dell'Inps. Il Decretone, che ne riforma la governance ripristinando il Consiglio di amministrazione, esclude pe-rò esplicitamente che in que-sta situazione si possa applica-re il regime di prorogatio (di massimo 45 giorni) previsto di norma quando gli organi am-ministrativi non siano ricosti-tuiti prima della scadenza. Vi-sto che il mandato di Tito Boe-ri è scaduto sabato, al momen-to l'istituto è senza guida - e senza rappresentante legale - e non può essere operativo in

alcun modo. L'Istituto dovrà quindi probabilmente chiede-re lumi al ministero su come procedere in questa situazio-ne di vacatio. L'esigenza di chiudere in fretta è chiara ai due alleati, ma restano le di-stanze sull’Inps ipotesi per il successore. L'idea, maturata in casa M5s, di individuare un commissario «traghettatore» in attesa che il decreto diventi legge e si possa procedere alla re-introduzione del Cda, non piace alla Lega, convinta che si debba individuare subito chi sarà prima commissario e poi presidente a tutti gli effetti, per non lasciare nell'incertez-za l'istituto in un momento co-sì delicato, nel bel mezzo dell'avvio delle due misure di bandiera. Nei giorni scorsi sembrava raggiunto un accor-do sul nome di Mauro Nori, sponsorizzato dalla Lega, in eventuale ticket con Pasquale Tridico, sostenuto dal M5s. Una fuga in avanti subito smentita da entrambe le forze politiche che ora frenano an-che sulla possibilità che la so-luzione arrivi già oggi. Il Movi-mento, peraltro, come dice chiaramente il sottosegretario Mattia Fantinati, punta anco-ra su Tridico che «ha fatto un ottimo lavoro sul reddito» e avrebbe «meriti e professiona-lità» per ricoprire il ruolo.

Ma dalla Lega si osserva che ci sono altre caselle da riempi-re: dall'Inail all'Anpal, dove la scelta di Mimmo Parisi, voluta dal M5s, è passata senza obie-zioni. E si sottolinea che va fat-to un ragionamento «comples-sivo» sulle nomine che non si può fermare alla sola Inps.

ROMA

■Niente duello tv tra i can-didati segretari dem. In vista dei gazebo del 3 marzo, va in onda una sorta di «staffetta» negli studi di Rai 3, tra Roberto Giachetti, Maurizio Martina e Nicola Zinga-

retti, ospiti del programma di Lu-cia Annunziata «Mezz'ora in più». Il governatore del Lazio, al mo-mento, secondo i sondaggi, in te-sta per la leadership dem, annun-cia che pensa a degli Stati Genera-li «su tre pilastri della nuova Ita-lia, lavoro, ambiente e scuola». Quindi annuncia che se fosse lui il segretario e se ci fosse una crisi, «ferme le prerogative del Capo dello Stato», chiederebbe elezioni anticipate. Nessuna apertura di credito quindi ai vertici dei Cin-

que Stelle per un accordo di gover-no, ma dialogo solo con gli ex elet-tori del movimento delusi dalla sua politica. Su questo punto c'è intesa conMartina, secondo cui i 5s hanno «perso l'anima, sono di destra». «Niente da dire - osserva l'ex ministro dell'Agricoltura - con chi parla con i gilet gialli estre-misti. Ma sono miei interlocutori gli elettori che votavano Cinque stelle per la voglia di cambiamen-to». I tre, come ha ironizzato la stessa giornalista, si sono avvicen-

dati sulla stessa sedia, uno dopo l'altro, interloquendo a distanza su programmi e idee per il futuro del partito. Convitato di pietra del confronto Matteo Renzi e la sta-gione dei governi precedenti al tonfo elettorale del 4 marzo. Una figura il cui ruolo viene sminuito da Martina e Zingaretti, ed esalta-ta da Giachetti che si autodefini-sce «fedele» al progetto che l'ex premier aveva avviato. «Il tema - liquida invece Martina - non è co-sa faccia Renzi, ma cosa fa la de-stra pericolosa che sta governan-do il Paese. Se fossi segretario pro-porrei una segreteria unitaria». «Io - chiarisce Zingaretti - voglio un Pd che offra confronto. Mi au-guro che Renzi ci sia. Poi deciderà lui cosa fare e rispetterò ogni su scelta». Martina è vicino a Zinga-

retti anche nell'autocritica all'a-zione di governo del centrosini-stra. «La questione sociale - la-menta - è stato il nostro tallone d'Achille: sono orgoglioso del lavo-ro fatto, ma inquieto per quello che non abbiamo fatto». Anche Zingaretti rileva che il Pd deve porsi il problema di «dare una ri-sposta più convincente ai proble-mi degli italiani, che fino a oggi non è riuscito a dare». Un proces-so che sia Martina, sia Zingaretti, vedono aperto a tutta la sinistra. Giachetti la pensa in modo diver-so. Rispondendo a chi «salvare» nel Pantheon dei grandi saggi del centrosinistra fa dei distinguo: «Se si parla di Veltroni ok. Se si parla di D'Alema e degli altri scap-pati di casa meglio che vadano do-ve sono andati».

La tregua di tre giorni in Sardegna è

durata solo una notte, poi è scattato

il blitz contro una cisterna che tra-

sportava in un caseificio il latte appe-

na munto nell'Oristanese. E sui social

hanno iniziato a girare le immagini di

altro latte gettato a terra per dire No

alla proposta dei 72 centesimi di eu-

ro al litro messa sul piatto nel tavolo

di otto ore con il ministro delle Politi-

che Agricole Gian Marco Centinaio,

chiuso sabato a Cagliari. Il Governo

non demorde e spera nel prossimo

incontro del 21 a Roma. Matteo Salvi-

ni, che giovedì scorso aveva convoca-

to il tavolo al Viminale per riuscire a

spuntare un'intesa, appare ottimi-

sta. «Ci stiamo avvicinando - ha det-

to - siamo partiti da 60 centesimi al

litro poi 65, 70 e 72; ci siamo visti a

Roma e a Cagliari e ci vedremo nelle

prossime ore». Ma il ministro dell'In-

terno vuole che prevalga «il dialogo

e non la repressione». Un messaggio

distensivo a beneficio del mondo

delle campagne, dove la tensione

resta alta.

L’opposizione

Il candidato alla segreteria del Pd

non concede alcuna apertura

di credito ai vertici dei 5 Stelle

per un accordo di governo

La protesta

La lite sul latteMa Salvini vuole il dialogo

Un momento della manifestazione sindacale Cgil, Cisl e Uil ANSA

Zingaretti non vede soluzioni«Pronti ad andare al voto»

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4 Cronache LA PROVINCIA

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

NAPOLI

FRANCESCO TORTORA

■Due omicidi nel giro di 12 ore. Tra la folla del sabato sera e in pieno giorno, di domenica. Niente ha fermato la ferocia dei killer entrati in azione nel Napole-tano. In via Nenni, ad Acerra, a fi-nire sotto i colpi dei sicari è stato Vincenzo Mariniello, 46 anni, rite-nuto il boss dell'omonimo gruppo criminale, con precedenti di vario tipo, tra cui l'associazione camor-ristica. E' stato ammazzato men-tre era a bordo della sua vettura, vicino casa. Due i killer arrivati a bordo di uno scooter di grossa ci-lindrata. Uno dei due ha sparato e poi si è allontanato.

Anche il padre di Mariniello fu ammazzato. Il 24 marzo del 2000 fu centrato con un colpo di arma da fuoco alla tempia destra da un cecchino armato di fucile e appo-stato sul terrazzo di un edificio di-sabitato. Gennaro Mariniello, 49 anni, al momento dell'agguato, era affacciato al balcone di casa. Un delitto da inquadrare, in quel-la come in questa circostanza, co-me un allarmante segnale della guerra di camorra per il controllo delle attività illecite ad Acerra. Pe-raltro, in quella occasione, i fami-liari di Mariniello - che al momen-to dell'agguato era ritenuto un esponente di primo piano della criminalità organizzata locale - erano riusciti per qualche ora a non far trapelare la notizia dell'o-micidio e avevano parlato di mor-te naturale, di un ictus. Una noti-zia presto smentita dai primi esa-mi esterni sul cadavere.

Ad avviare le indagini dopo l'o-micidio sono stati i Carabinieri che stanno cercando di fare luce, assieme alla Dda, anche sull'omi-cidio di sabato sera a Mugnano, a nord di Napoli dove è stato am-mazzato un venditore ambulante di pesce. Si è trattato di una vera e propria esecuzione. Giovanni Pia-nese, 63 anni, alcuni precedenti lontani nel tempo, è stato raggiun-to alla testa da un solo colpo di pi-stola che non gli ha lasciato scam-po. Panico tra la folla che si trova-va nella zona particolarmente fre-quentata per la presenza di nume-rosi negozi. Un fatto di sangue che ha provocato sconcerto a Mugna-no dove da tempo tacevano le ar-

mi della camorra. Il sindaco di Mugnano, Luigi

Sarnataro, non esita a raccontare tutte le sue preoccupazioni. «Han-no ammazzato con tantissima gente in strada, come se avessero voluto lanciare un segnale, 'non ci importa di nulla, qua comandia-mo noi'. E' questo non si può asso-lutamente accettare, è intollerabi-le. Occorre fare al più presto chia-rezza su quanto accaduto ed indi-

viduare i colpevoli».I due omicidi di Mugnano ed

Acerra evidenziano i fermenti cri-minali che stanno scuotendo la provincia di Napoli, dopo il venir meno del controllo del territorio da parte dei clan tradizionali e la formazione di micro gruppi pron-ti a tutto pur di affermare il pro-prio potere. E resta da capire quali saranno ora i nuovi scenari nell'a-rea orientale di Napoli dopo che i Carabinieri hanno catturato Ciro Rinaldi, soprannominato «My way», a capo dell'omonimo grup-po avversario al clan Mazzarella, operante nel Rione Villa. L'uomo era ricercato dal 2 novembre 2018 quando gli fu ripristinata la misu-ra cautelare in carcere per il dupli-ce omicidio di Ciro Colonna, ucci-so per errore a 19 anni nel 2016 a Ponticelli in un agguato che aveva come obiettivo Raffaele Cepparu-lo. A suo carico pendeva anche una ordinanza di custodia cautela-re in carcere per l'omicidio di Vin-cenzo De Bernardo perpetrato per questioni di predominio cri-minale a Somma Vesuviana l'11 novembre 2015.

Una volta era il quartiere verde della

città, dove tutti i ferraresi avrebbero

voluto abitare. Da un po' di tempo la

sigla Gad, Giardino Arianuova Doro,

è sinonimo di degrado e insicurezza.

La rivolta scoppiata sabato sera,

con bidoni rovesciati e una cinquanti-

na di stranieri urlanti in strada a fron-

teggiarsi con Carabinieri, Polizia e

Esercito, è l'ultimo capitolo di una

situazione che sta esasperando i

residenti.

E' Matteo Salvini a promettere un

intervento di persona a Ferrara. Già

in passato aveva commentato gli

episodi di criminalità nella zona, che

hanno spesso al centro gli africani, in

tanti nell'area tra stazione, stadio e

grattacielo. «Roba da matti. Grazie

alle Forze dell'ordine. Sarò presto in

città per mettere un po' di cose a po-

sto», ha detto il vicepremier.

Verso le 20.30 di sabato uno spac-

ciatore nigeriano è sfuggito a un con-

trollo dei CC e nell'inseguimento è

stato investito da un auto guidata da

un cittadino. E' stato portato all'ospe-

dale, in condizioni non gravi. Ma la

voce che si è sparsa tra diversi suoi

connazionali era che fosse morto,

travolto dai militari: e così gli africa-

ni sono scesi in strada, a protestare.

Arriverà puntuale doma-ni la Superluna più spet-tacolare del 2019, appa-rendo nel cielo più lmi-nosa e brillante rispetto a una normale Luna pie-na.

A renderla tanto spe-ciale è il fatto che la Lu-na piena si troverà esat-tamente nel punto della sua orbita più vicino alla Terra.

«E' un appuntamento da non perdere», dice l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope.

Gli astrofili, intanto, si preparano a fotogra-farla, sperando nel cielo sereno.

ASTRONOMIA

Arriva la Luna più grande dell'anno

Il luogo dove è avvenuto l’omicidio del boss Vincenzo Mariniello ANSA

■ Sabato seraa Mugnanoun ambulantemassacrato in strada tra la folla

■ C’era tanta gente,gli assassinihanno agito comese volessero dareun segnale preciso

Lotta alla droga

Matteo Salvini ANSA/AP

La rivoltadi FerraraSalvini: «Saròpresto lì»

CITTÀ DEL VATICANO

■La piaga della pedofilia rappresenta «una sfida urgente del nostro tempo» e impone un «atto di forte responsabilità pa-storale». Ed è proprio in questa chiave e con questo scopo che papa Francesco ha convocato un summit dei presidenti di tut-te le conferenze episcopali sul

tema della protezione dei mino-ri nella Chiesa. A ricordare l'ap-puntamento e lo scopo che si prefigge è stato lo stesso pontefi-ce all'Angelus.

Il vertice, attesissimo, si svol-gerà in Vaticano da giovedì a do-menica prossima.

Un segnale forte Bergoglio ha voluto darlo, intanto, con la de-cisione, inappellabile, assunta sull'ex cardinale arcivescovo di Washington, Theodore McCar-rick, ridotto allo stato laicale do-po che il congresso della Congre-gazione per la Dottrina della Fe-de lo ha riconosciuto colpevole

di abusi su un chierichetto di 16 anni. Fatti che risalgono al 1971 e sono emersi in tutta la loro gravità.

Sul suo caso, che ha provoca-to un terremoto tra i fedeli negli Stati Uniti - già scossi da altri scandali simili, come quello del cardinale Bernard Francis Law, accusato di aver coperto tanti casi di pedofilia - torna anche il volume del sociologo francese Frederic Martel, «Sodoma», an-nunciato come un libro-bomba che uscirà in una ventina di pae-si giovedì, in concomitanza con l'apertura del vertice.

E' durata poche ore la fuga degli autori dell'agguato di sabato sera a Carma-gnola, nel Torinese, in cui è morto Baldev Raj, 41en-ne di origini indiane. Un connazionale, Bikram Sin-gh di 43 anni, è stato arre-stato al termine dell'inda-gine lampo dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, che hanno an-che denunciato tre pre-sunti complici, tra cui il fratello. Ad armare l'omi-cida vecchi rancori, legati a questioni d'affari e di fa-miglia, all'interno della co-munità indiana locale. Sal-vo un amico 38enne della vittima perché la pistola del killer si è inceppata.

TORINO

Sparatoria in stradaPreso l’assassino

Sull'uscita dal commissa-riamento della sanità della Regione Lazio è di nuovo scontro tra il ministro del-la Salute Giulia Grillo e il governatore Nicola Zinga-retti. La Grillo ha inviato i Nas al pronto soccorso dell’ ospedale San Camillo di Roma «per verificare la situazione di sovraffolla-mento». «Il presiden-te-commissario Zingaretti - ha detto - vada a fare un giro negli ospedali prima di chiedere l'uscita dal com-missariamento». «I com-missariamenti si realizza-no in presenza di chiare condizioni che oggi non ci sono più» replica l'assesso-re Alessio D'Amato.

SANITÀ

Il ministro Grillo inviai Nas al San Camillo

Non solo nei ristoranti all'estero, ma anche in eno-teche, hotel e negozi spe-cializzati: la passione per le bollicine italiane cresce e riguarda sempre più i gio-vani.

Nei mercati esteri gli spumanti made in Italy sembrano non avere rivali nei numeri: in 8 casi su 10 si beve Prosecco, nelle di-verse tipologie, e il «meto-do italiano» fa la parte del leone (99,5%). Nel 2018, se-condo dati dell’Osservato-rio economico vini efferve-scenti spumanti italiani so-no 494,9 milioni le botti-glie bevute in 124 Paesi.

MADE IN ITALY

Gli spumanti italianisempre più trendy

Agguato di camorra ad Acerra Ucciso in auto il boss Mariniello L’omicidio. La vittima si trovava vicino alla sua abitazione, i killer non gli hanno lasciato scampo

Anche il padre nel 2000 fu freddato da un cecchino. Due omicidi in dodici ore nel napoletano

Il Papa contro la pedofilia: «È una sfida urgente»

Papa Francesco durante l'Angelus in Piazza San Pietro ANSA

La battaglia

Da giovedì si terrà in Vaticano

il vertice voluto dal Papa

Francesco: «E’ necessario un atto

di forte responsabilità»

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LA PROVINCIA

Cronache 5LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

WASHINGTON

NICOLETTA NENCIOLI

■ «Sono minorenne, figlio di genitori no vax, ma io voglio vaccinarmi, come posso fare?». Stanno arrivando così, alla spic-ciolata, postati sul web, i messag-gi di alcuni adolescenti americani in cerca di aiuto: i ragazzi sono

preoccupati, non vogliono pren-dersi morbillo, orecchioni o vari-cella. Hanno fatto le loro ricerche su Internet, credono alla scienza sui vaccini, ma non sono mai stati immunizzati contro le malattie esantematiche. I genitori hanno deciso per loro. Sono no vax.

E' iniziata così la storia Ethan Lindenberger: appena compiuti i 18 anni alla fine di novembre, questo ragazzo di Norwalk, in Ohio, ha lanciato la sua richiesta di aiuto su 'Reddit' - il sito che ag-grega notizie dei social. «I miei genitori sono un po' stupidi, non

credono nei vaccini, li ritengono uno schema del governo - ha scrit-to - così non mi hanno mai vacci-nato e solo Dio sa come sono an-cora vivo. Ho avuto molte discus-sioni sul tema ma non c'è niente da fare. Ora ho 18 anni e vorrei sa-pere se sono ancora in tempo per farmi immunizzare. Se costerà molto e dove andare».

Dallo Stato di Washington - proprio dove sta crescendo unfo-colaio di morbillo - un teenager ha scritto: «Mia mamma non la-scia vaccinare me e i miei fratelli-ni, ma io credo che sia un diritto e

anche una responsabilità per la salute pubblica. Di certo non un diritto che si può negare ai propri figli».

Per Ethan, in Ohio, è già lieto fine: una pioggia di 1.000 risposte al suo post lo ha guidato al dipar-timento della Salute dell'Ohio,dove un mese fa il giovane ha rice-vuto il suo primo round di vacci-ni: tetano, influenza, Hpv, epatite B. Per anni, ha raccontato il ra-gazzo, «mia mamma Jill Wheeler mi ha spiegato che i vaccini fanno male ed io credevo che nessuno li facesse».

ROMA

ENRICA BATTIFOGLIA

■Libertà, curiosità, spe-ranza e avventura: significa tut-to questo la scienza, per le don-ne impegnate nei laboratori, an-cora purtroppo molto poche. Le cifre più recenti pubblicate dall'Eurostat, relative al 2017, sono purtroppo molto chiare, e raccontano che la ricerca parla ancora al maschile in Europa, e soprattutto in Italia: il nostro Paese si posiziona al 23/o posto, con il 35% circa di donne scien-ziate e ingegneri, contro la me-dia Ue del 41%, seguita da Ger-mania, Austria e Finlandia. Gli uomini sono molto più numero-si (83%) nei laboratori con le tec-nologie più evolute, mentre nei settori di servizio il divario si ri-duce, con il 55% di uomini con-tro il 45% di donne. «Il talento femminile va sfruttato soprat-tutto nel mondo scientifico», ha detto la virologa Ilaria Capua, al-la quale l'Università di Perugia ha dato oggi il dottorato honoris causa in Sanità e scienze speri-mentali veterinarie. «Per le don-ne - ha detto ancora Capua - spesso è tutta salita, ma queste hanno gambe forti, e quindi de-vono imparare anche a stringere i denti e andare avanti». Troppi pregiudizi anche secondo Lella Golfo, presidente della Fonda-zione Marisa Bellisario. «Dob-biamo - ha rilevato - non solo ri-cordarci il contributo femminile alla scienza, ma denunciare le di-scriminazioni che continuano a sussistere nel mondo scientifi-

co». Golfo ha osservato inoltre che «meno del 30% dei ricerca-tori nel mondo è di sesso femmi-nile e solo il 30% delle studen-tesse sceglie le materie scientifi-che nell'istruzione superiore». Non si tratta, ha detto ancora, solo di ristabilire un principio di parità, ma di «rimuovere tutti gli ostacoli al progresso dell'umani-tà». Di quanto spazio ci sia anco-ra per l'ottimismo lo raccontano

le ricercatrici dell'Istituto italia-no di Tecnologia, che hanno affi-dato la loro grinta a un video nel quale dicono che cos'è per loro la scienza: è quello che hanno «sempre voluto fare», «avventu-ra», ma anche «insonnia», «sco-prire qualcosa di nuovo» e «dare nuove possibilità per i bambini», capacità di «mettere in discus-sione e migliorare la società», «non smettere mai di impara-

re», «migliorare la qualità della vita». Non è quindi un caso se l’assemblea generale delle Na-zioni Unite ha promosso la Gior-nata Internazionale delle Donne e le Ragazze nella scienza, pre-sentandola come un'occasione per «promuovere la piena ed equa partecipazione di donne e ragazze nelle scienze, in materia di istruzione, formazione, occu-pazione e processi decisionali».

«Mi vaccino». Negli Usa la sfida dei figli ai genitori no-vaxIl dibattitoI minorenni, preoccupati

in modo crescente dalle malattie

esantematiche, corrono ai ripari

chiedendo aiuto su Internet

La voce delle donne nel mondo della scienza

ROMA

■Oltre un miliardo di gio-vani rischia danni dell'udito a cau-sa della prolungata esposizione a suoni forti, compresa la musica che ascoltano in cuffia. In pratica uno su due nell’età compresa fra i 12 e i 35 anni.L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e l'International Telecommunica-

tion Union (Itu) provano a corre-re ai ripari con un nuovo standard internazionale per la produzione e l'uso di dispositivi come smart-phone e lettori audio, in modo da renderli più sicuri per l'ascolto. Oltre il 5% della popolazione mondiale - o 466 milioni di perso-ne - ha una riduzione dell'udito che incide sulla qualità della vita. Si stima che entro il 2050 oltre 900 milioni di persone, una su 10, avrà una perdita uditiva disabili-tante. La metà di tutti i casi di ipoacusia può però essere preve-nuta attraverso misure di sanità pubblica. Di qui la necessità di do-

tare i dispositivi di ascolto di ca-ratteristiche che li rendano sicuri. Il nuovo standard Oms-Itu racco-manda che includano: la funzione Sound allowance, un software che tiene traccia del livello e della du-rata dell'esposizione al suono; un profilo di ascolto individuale basa-to sulle pratiche di ascolto, che in-forma l'utente di quanto ha ascol-tato in modo sicuro e fornisce spunti di azione basati su tali in-formazioni; opzioni di limitazio-ne del volume, tra cui la riduzione automatica e il controllo da parte dei genitori. Infine, informazioni generali per gli utenti su pratiche

di ascolto sicure. «Dato che abbia-mo il know-how tecnologico perprevenire la perdita dell'udito,non dovrebbe accadere che tanti giovani continuino a danneggiarsi l'udito mentre ascoltano la musi-ca. Questo nuovo standard faràmolto per proteggerli», affermaTedros Adhanom Ghebreyesus,direttore generale dell'Oms. Lostandard è stato sviluppato daesperti nell'ambito dell'iniziativa dell'Oms 'Make Listening Safè du-rante un processo durato due an-ni, basato sulle ultime evidenze e su consultazioni con industria,consumatori e società civile.

Un dottore vaccina un giovane paziente ANSA

Una ricercatrice al lavoro in un laboratorio ANSA

Libertà e speranza. L’Italia resta sotto la media europea, con il 35% di scienziate presenti nei laboratori di ricerca

Capua: «Spesso per noi è tutta salita, ma dobbiamo imparare anche a stringere i denti e ad andare avanti lo stesso»

■ Golfo: «Dobbiamonon solo ricordareil nostro contributoma denunciarele discriminazioni»

È rientrata in Italia dopo cinque an-

ni trascorsi fra i più importanti cen-

tri di ricerca nel mondo e ha trova-

to laboratori altrettanto entusia-

smanti, isole in un Paese ancora

chiuso nei confronti della scienza e

decisamente sessista. Velia Sicilia-

no lavora in un campo di ricerca di

frontiera come la biologia sinteti-

ca: modifica il Dna di alcune cellule

immunitarie per renderle più ag-

gressive nel combattere infezioni e

tumori. È contenta di poterlo segui-

re nell'Istituto Italiano di Tecnolo-

gia di Napoli, ma si rende conto che

la scienza non ha una vita semplice

in Italia e che per le ricercatrici le

difficoltà sono ancora maggiori.

«Sono rientrata in Italia nel 2018,

dopo cinque anni trascorsi al Mit e

poi nell'Imperial College London»,

ha detto. «Quando ho visto che era

stato pubblicato il bando ho subito

partecipato: all'estero vivevo be-

nissimo, ma se avessi avuto la pos-

sibilità di fare qualcosa di impor-

tante anche in Italia sarei tornata

volentieri». Ma «l'Italia è ancora

chiusa di fronte alla scienza, qui si è

molto refrattari al progresso scien-

tifico, molto populisti sulle argo-

mentazioni scientifiche».

La ricercatrice

«Sono tornatama l’Italiaè refrattariae populista»

Allarme dell’Oms, un miliardo di giovani rischia l’udito

La musica alta in cuffia, si rischiano danni permanenti ANSA/AP

I rimedi

Spesso la colpa è della musica

ascoltata in cuffia a volume

troppo alto. Rivisti gli standard

per gli smartphone e i lettori Mp3

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6 LA PROVINCIA

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

fondato nel 1892www.laprovincia.it

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TRIMESTRALE

7 giorni 95 euro solo 1,06 euro a copia

6 giorni 82 euro solo 1,06 euro a copia

PuntidivistaIl tweet del giorno

Chopin suonatoda Pollini

di FULVIO SCAGLIONE

presentare la legge di bilancio, che prevedeva tral’altro un investimento di 8 miliardi appunto per lacostruzione del muro. La Camera respinse quellalegge, chiedendo che quel capitolo di spesa fosse cancellato. Trump resistette e si arrivò così allo shutdown che scatta in automatico ogni volta in cuinon si riesce ad approvare la legge di bilancio. Cioèil blocco delle attività di circa un quarto degli ufficifederali, con i dipendenti a casa senza salario.Già allora si poteva capire che i tatticismi stavanoprevalendo su qualunque altra considerazione. Loshutdown è impopolare presso ogni settore del-l’elettorato, e infatti Trump e i democratici hannotrovato un accordo per non doverlo ripetere. Accor-do che però non prevedeva gli 8 miliardi per il muroe che ha spinto il presidente ad annunciare la procla-mazione dell’emergenza nazionale, che gli permet-terebbe di scavalcare il Congresso e procedere conil suo progetto.Donald Trump sa benissimo che non c’è alcuna particolare “emergenza” al confine con il Messicoche, con 250 milioni di transiti l’anno, è il più traffi-cato del mondo. È vero, negli Usa vivono quasi 11milioni di immigrati illegali e per metà sono messi-

segue da pagina 1

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di ANTONIO DOSTUNI

rotta di collisione. Uno degli obiettivi del contrattodi governo verte sulla necessità di portare a compi-mento il percorso iniziato nel 2001 con la riformadel Titolo V della Costituzione e proseguito nel 2017con i due referendum consultivi tenuti in Lombardiae in Veneto. Infatti, a pagina 35 del contratto, al punto20, si legge: “Sotto il profilo del regionalismo, l’impe-gno sarà quello di porre come questione prioritarianell’agenda di governo l’attribuzione, per tutte le Regioni che motivatamente lo richiedano, di mag-giore autonomia in attuazione dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione, portando anche a rapidaconclusione le trattative tra Governo e Regioni attualmente aperte. Il riconoscimento delle ulterioricompetenze dovrà essere accompagnato dal trasfe-

segue da pagina 1

rimento delle risorse necessarie per un autonomoesercizio delle stesse”. Risulta, pertanto, poco credibile il tentativo di qual-che parlamentare pentastellato di ritenere che l’au-tonomia delle Regioni non rientri tra le previsionidel contratto di governo: rientra, eccome. Il proble-ma, tuttavia, è un altro. Leggendo il testo integraledel capitolo “Riforme istituzionali, autonomia e democrazia diretta”, emerge nitidamente l’approssi-mazione con la quale esso è stato redatto. La riformadell’architettura dello Stato richiederebbe un’atten-zione e un’acribia che, nell’ansia di varare l’intesadi governo, le parti contraenti hanno improvvida-mente disatteso: chi per furbizia, chi per incompe-tenza, chi per superficialità. Sussistono, pertanto,tutte le ragioni per congelare il varo di una riformache, così come é stata disciplinata, finisce per dise-gnare un immane pastrocchio istituzionale che rischia di condurre il paese al caos. Ben venga, per-

tanto, il ravvedimento dei 5 Stelle sulla necessità diriesaminare un testo che risulta confuso e abborrac-ciato ma, soprattutto, sulla necessità di rivedere unpercorso che, va rammentato, dovrebbe concludersicon il trasferimento a favore di Lombardia e Venetodi ben 23 materie con le relative risorse. Già solo questo dovrebbe indurre le forze politiche ad esserecauti nel varare una riforma di tali proporzioni senzaconsiderarne l’impatto sullo Stato sociale e sulla suasostenibilità. Occorre riconoscere che l’accelerazione che Lom-bardia e Veneto intendono conferire alla riforma delle autonomie si fonda su ragioni difficilmente contestabili. Secondo Eupolis, la differenza tra quanto la Lombardia paga allo Stato e quanto essariceve (il cosiddetto “residuo fiscale”) ammontereb-be a circa 54 miliardi di euro. Esiste, pertanto, l’obiet-tiva esigenza di un riequilibrio finanziario che impli-ca la necessità di una sostanziale revisione dell’im-

pianto centralista del nostro Stato di cui le cronacheraccontano quotidianamente gli innumerevoli spre-chi e le macroscopiche inefficienze. Esistono, tutta-via, profili della riforma che lasciano a dir poco perplessi. Si ponga mente alla scuola. La riforma disegna un sistema che trasformerebbe tutto il per-sonale scolastico in dipendenti regionali omettendodi precisare se viene comunque garantito il dirittodi chi proviene da altre regioni di concorrere coni residenti a parità di condizioni (così come é sempreavvenuto). Si tratta solo di un esempio che serve adillustrare la necessità che una vera riforma federalenon potrà mai porsi in contrasto con lo spirito di unaCarta costituzionale che annovera tra i suoi principiinderogabili il rispetto dei diritti inviolabili del citta-dino, dell’uguaglianza e della solidarietà. Sarebbeutile rammentare che “federalismo” deriva da “foe-dus”, che significa “alleanza, patto”: un patto unisce,non divide. Teniamolo bene a mente.

AUTONOMIA: UN PATTO UNISCE, NON DIVIDE

Vorrei sapere se i Notturni di Chopin suonatida Pollini a Londra su un pianoforte tedescosono musica italiana. Così, per regolarmi.Lorenzo Spallino

@LSpallino

MURO: IPOCRISIADI TRUMP E DEI DEM

l’aggressione all’Iran e passare per il leader che ha“stabillizzato” il Medio Oriente. Ripetiamolo: pro-paganda. Molto altro non c’è.Il problema è che l’ipocrisia regna sovrana anchesull’altro fronte, quello dei democratici. L’emergen-za cara a Trump non c’è per una ragione assai semplice: perché un muro al confine con il Messicoc’è già e funziona. Cominciò a costruirlo nel 1990George Bush senior, presidente repubblicano. Lorese più alto e più lungo Bill Clinton, presidente democratico. E nel 2005, quando il Congresso ap-provò un progetto presentato dai repubblicani perrinforzarlo, votarono a favore anche Hillary Clintone Barack Obama. Lo stesso Obama che, diventatoa sua volta Presidente, segnò il record (quello giàcitato del 2013) di immigrati illegali espulsi.Anche adesso i democratici, che negano a Trumpgli 8 miliardi per il muro vero e proprio, sarebberopronti a spendere un miliardo e mezzo per una recinzione di diverso tipo. Segno evidente di un fattopreciso: a torto o a ragione, il mondo politico Usanon ha dubbi sul fatto che una barriera lungo quelconfine di 3.140 chilometri sia non utile ma addirit-tura necessaria.Resta ora da vedere come finirà la rissa tra Trumpe i democratici. La proclamazione dello stato di emergenza può essere annullata da una legge chedeve però essere votata anche da metà dei repubbli-cani di Camera e Senato. Difficile ma non impossibi-le. E anche la magistratura può creare notevoli ostacoli.Ma siamo sicuri che questo convenga ai democrati-ci? Fermare Trump sarebbe una soddisfazione mapotrebbe essere una vittoria di Pirro in termini diconsenso. Lascerebbe il Presidente libero di giocarela parte di colui che voleva garantire la sicurezzaal proprio popolo ma è stato fermato dalle camarilledi Washington. Vedremo. Da qui al 2020 le occasioninon mancheranno.

cani. Ma è anche vero che sono in netto e costantecalo rispetto al picco massimo raggiunto nel 2007,quando i messicani che risiedono negli Usa senzapermessi erano quasi 7 milioni. Nel 2016, inoltre,sono stati espulsi 245.306 immigrati che avevanoattraversato illegalmente la frontiera con il Messi-co, in chiara diminuzione rispetto ai 308.828 espul-si nel 2013. Per quanto poi riguarda la criminalità,

e in particolare il traffico di droga, non è cambiatomolto rispetto al recente passato. È un problemagrave oggi come lo era ieri, né più né meno.Trump vuole il muro perché lo aveva promesso aglielettori e perché vuole presentarsi alle elezioni del2020 come il Presidente che ha reso più sicura l’America. Allo stesso modo, per dire, in cui ha organizzato la conferenza di Varsavia per pianificare

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LA PROVINCIA 7LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

ChiuroIl gruppo del paese

che comprende anche

la Protezione civile

ha bisogno di nuove leve

Hanno a cuore la salu-te e il bene dell’ambiente le pen-ne nere di Chiuro, che nel 2018 hanno dedicato in media un’ora e mezza circa al giorno alla ma-nutenzione del territorio comu-nale. Per l’esattezza 530 sono state le ore, che i volontari del gruppo Ana e di protezione civi-le del paese, hanno investito per garantire l’ordinaria manuten-zione del verde, così come dei corsi d’acqua e non solo. Ed ora cercano nuove leve, giovani di-sposti a spendersi per il proprio paese. Un bilancio emerso dalla recente assemblea, chiamata al rinnovo dei vertici, che, a ripro-va della bontà dell’operato e del coordinamento, sono stati ri-confermati in toto. Alla guida ci sarà ancora il capogruppo Ivan Moretti, così come i suoi colla-boratori, il vice Adriano Della Valle, nel ruolo di segretario di nuovo Raffaele Della Valle.

Tra le iniziative dello scorsoanno, sono stati annoverati l’in-tervento per ripristinare le stra-de verso la Valfontana e Dalico, che a causa della tempesta e del forte vento erano state interrot-te per la caduta di alberi, l’opera-zione “Fiumi puliti” che ha inte-ressato il torrente Valfontana e la sistemazione di vari sentieri. D.Luc.

DANILO ROCCA

Piccola, ma positiva,inversione di tendenza permettere un argine alla ormaicronica fragilità sulle tratteferroviarie, sul fronte dellapuntualità e delle frequentisoppressioni delle corse. Que-sto ha ribadito nei giorni scor-si Claudia Maria Terzi, as-sessore regionale a Infra-strutture, trasporti e mobilitàsostenibile del Pirellone. Loha fatto durante un tavolo diconfronto sul servizio ferro-viario organizzato e coordina-to dallo stesso assessore, perfare il punto sui primi risultatidel cambio di orario inverna-le.

Il tavolo di confronto

Tavolo a cui partecipavano irappresentanti dei viaggiatorinominati nell’ambito dellaConferenza Tpl, la conferenzalocale del trasporto pubblico,oltre ai rappresentanti deiconsumatori e alle impreseferroviarie operanti in Lom-bardia. «Le soppressioni – haprecisato dati alla mano anco-ra Terzi – sono diminuite conil nuovo anno dal 5% all’1%,abbiamo innescato un proces-so di miglioramento del servi-zio». Questo uno dei dati prin-cipali emersi dal tavolo di con- Claudia Maria Terzi, assessore regionale

Penne nerealla ricerca di giovanivolontari

«Cancellazioni e orari, passi avanti»I dati di Trenord e i dubbi dei pendolariFerrovie. Soppressioni giornaliere ridotte all’1% delle corse, indice di puntualità dal 75% all’82%L’assessore Terzi: «Nessuno dice che va tutto bene, però i numeri mostrano un miglioramento»

fronto sul servizio ferroviariolombardo, al fine di fare ilpunto su primi risultati delpiano d’emergenza di Trenordavviato con il cambio dell’ora-rio invernale

«Stiamo lavorando per su-perare una situazione emer-genziale e i primi risultati delcambio orario sono positivi -ha spiegato l’assessore -. Lesoppressioni dei treni pro-grammati giornalmente sonopassate dal 5% all’1%, ridu-cendo l’impatto sui passeggericoinvolti settimanalmentedalle cancellazioni. Erano132mila alla prima settimanadi novembre si è passati ai43mila dell’ultima settimanadi gennaio. Ed è migliorato an-che l’indice generale di pun-tualità: dal 75% all’82%. SullaS9 Saronno-Seregno-Milano-Albairate, per esempio, lapuntualità è passata dal 68%all’85%, sulla Milano-Manto-va dal 70% all’87%, sulla S13Milano Bovisa-Pavia dall’80%all’87%. Questo non significa -ha poi commentato - che vadatutto bene, nessuno sostienequesto, ma i dati dicono che sista andando meglio. Il nostrolavoro è costante, anche nel-l’interlocuzione con Rfi, la re-te ferroviaria che nei prossimigiorni presenterà il piano di

investimenti per la Lombar-dia proprio su sollecitazionedella Regione».

Ancora tante criticità

Da parte loro, pendolari e con-sumatori, non cantano vitto-ria. «Hanno riconosciuto i seriproblemi che noi denunciamoda anni. Non ci sono, però, da-te per il ritorno alla normalità,così come non si fanno previ-sioni rispetto a una prospetti-va di crescita. Siamo uscitidalla fase di emergenza? Ilpunto è che serve molto altroancora - aggiungono i pendo-lari - Per tutti i problemi legatialla rete infrastrutturale senon si comincia a fare qualco-sa subito, i tempi lunghi di-venteranno biblici».

Sempre Trenord, nei giorniscorsi, alla Bit, la Borsa inter-nazionale del turismo di Mila-no, ha annunciato le sue pro-poste di Treni della neve, le of-ferte Discovery Train di Tre-nord. Il servizio di «turismosostenibile» che, dal 2016 pre-vede l’offerta di un bigliettospeciale treno+navetta+ski-pass «per consentire aglisportivi di programmare gior-nate di sci in Valtellina e ValleCamonica, senza dovere arri-vare nelle mete turistichelombarde in automobile».

[email protected]. 0342 535511

Luca Begalli [email protected], Marzia Colombera [email protected], Eugenio Gizzi [email protected], Sara Baldini [email protected], Monica Bortolotti [email protected],

Riccardo Carugo [email protected], Paolo Giarrizzo [email protected], Antonia Marsetti [email protected], Alessandra Polloni [email protected]

L’autore, a quanto sembra, sa-rebbe una persona già nota alleforze dell’ordine che gli agenti avrebbero già identificato ieri sera.

Saranno comunque esami-nate anche le immagini regi-strate dalle telecamere poste nella zona: dovrebbero aver ri-preso, infatti, l’aggressore mentre usciva dal locale e sali-va su un’auto per allontanarsi dalla piazza.

rossa: il titolare del bar, che aveva riportato una ferita non grave alla testa, è stato medica-to sul posto e poi portato in ospedale per alcuni accerta-menti.

Il taglio alla fronte, probabil-mente, sarebbe stato provoca-to da un anello che il giovane aveva a un dito.

Gli agenti hanno raccolto letestimonianze di quanti aveva-no assistito all’aggressione.

pugni, prima di scappare nel tentativo di far perdere le sue tracce. Un altro ragazzo, che era nel locale, ha cercato di di-videre i due, altri clienti invece non sono riusciti ad interveni-re in tempo. Hanno assistito al-la scena anche alcuni ragazziniche a quell’ora si trovavano chi dentro al bar, chi nella piazza. Nel giro di pochi minuti sono arrivati gli agenti della Questu-ra e un’ambulanza della Croce

amico, è entrato nel bar per ac-quistare delle sigarette.

A questo punto, come detto,il giovane ha cercato di pagare con una banconota molto con-sumata dall’uso, che il titolare del bar, di 58 anni, non ha volu-to. La situazione è degenerata velocemente. Il ragazzo ha da-to in escandescenze, “prenden-dosela” con il frigo, alla sinistradell’entrata, che tiene le bevan-de al fresco. La reazione del ti-tolare è stata immediata: è uscito da dietro al bancone, ha preso il ragazzo per un braccio invitandolo ad uscire dal locale.

Ed è proprio in questo mo-mento che è scattata la violen-za. Il ragazzo ha colpito il titola-re con una testata e con alcuni

Ieri pomeriggioNon voleva accettare

una banconota sgualcita

e la situazione

è velocemente degenerata

A scatenare l’aggres-sione, a quanto si è appreso, è stata una banconota un po’ troppo sgualcita che il titolare del Caffè della stazione di piaz-za Bertacchi non voleva accet-tare come pagamento visto il suo - pessimo - stato di conser-vazione.

È successo tutto nel giro dipochi minuti, ieri pomeriggio, poco dopo 17, quando un ragaz-zo di origine sudamericana, sembra accompagnato da un

Gli accertamenti della polizia subito dopo l’aggressione di ieri pomeriggio

Le reazioni

«L’ennesima aggres-sione al personale viaggiante delle ferrovie - ha detto l’asses-sore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato - confer-ma che l’attenzione su questo versante non è mai troppa». Questo il commento dopo l’arre-sto di un boliviano di 20 anni chesabato ha aggredito il capotreno in servizio sulla linea ferroviariaTirano-Milano danneggiando poi il convoglio «Poche settima-ne fa - ha ricordato De Corato - con la Prefettura di Lecco, Re-gione Lombardia ha approvato un patto per la prevenzione presso le abitazioni private, ma che renderà possibile anche estendere i controlli anche nei pressi delle stazioni. Questo in attesa di un ulteriore patto per lasicurezza sui treni».

Paura nel barTitolare aggreditoda un cliente

Altra violenzasul treno«L’attenzioneresti alta»

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8 SondrioLA PROVINCIA

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

governa Castione da due man-dati: «Veniamo ormai da undecennio di amministrazionedella cosa pubblica castione-se, nel quale, con un gran lavo-ro di tutto il gruppo, riteniamodi aver inciso in maniera posi-tiva sulla realtà del nostroamato paese. Tuttavia, nono-stante le tante cose fatte, assi-curano «ne vediamo altret-tante da fare e, confrontando-ci come gruppo, la gran partedi noi ha ancora la voglia e l’en-tusiasmo di spendere una par-te del proprio tempo per la no-stra comunità». D.Luc.

Angelinis (minoranza)

«Esprimo grande sod-disfazione per il fatto che l’inter-rogazione presentata a novem-bre abbia suscitato una risposta tempestiva e attenta da parte degli enti preposti e dell’ammi-nistrazione, con la quale man-tengo un proficuo dialogo. Sia-mo ancora lontani dall’obietti-vo, ma le premesse per risolvere la situazione sono buone». Così il consigliere Stefano Angeli-nis, del gruppo “Giugni Sinda-co”, dopo il sopralluogo al bypass della frana di Spriana. «Attendiamo ora la relazione tecnica. Da parte nostra perma-ne l’impegno a monitorare i fu-turi sviluppi di questa vicenda affinché non accada che i buoni propositi si disperdano nei gan-gli della burocrazia e del rimpal-lo di competenze, non essendo bastevole, a causa della grande portata dell’opera, la sola buona volontà dell’amministrazione. L’impegno dovrà essere inoltre quello di informare e soprattut-to coinvolgere i nostri concitta-dini, per dimostrare che le loro istanze trovano risonanza in consiglio e che quindi nessun te-ma dev’essere tabù, perché con l’impegno e con un po’ di ostina-tezza, molto ancora si può fare».

Frana Spriana«SoddisfattiLe premessesono buone»

dato, giovani castionesi, con loscopo di avviare all attivitàamministrativa, che tanto ciappassiona, qualche ragazzo oragazza, che possa in futuroproseguire il nostro proget-to». Lo scrivono nero su bian-co, indicando anche l’età: «Na-turalmente abbiamo delleidee su chi potremmo coinvol-gere, ma visto che non possia-mo conoscere tutti i ragazzi edi loro pensieri, vorremmo, at-traverso questa pagina - si sot-tolinea su Fb -, segnalare checi farebbe piacere se uno o duegiovani under 30 fossero inte-ressati a sperimentare questabella e particolare forma di vo-lontariato per il proprio paese,che è il fare l’amministratorecomunale».

Insomma un inizio di cam-pagna all’insegna dei giovani edi Facebook: «Si è scelta lamassima apertura e traspa-renza per esprimere il nostropensiero e comunicare le no-stre intenzioni e volontà»spiega Franchetti, sottoline-ando la scelta di investire suisocial.

Un gruppo, lo spiegano, che

CastioneLa lista di sostegno

del sindaco Franchetti

ha aperto ufficialmente

la campagna elettorale

La sua ricandidaturaalle prossime elezioni ammi-nistrative MassimilianoFranchetti l’ha annunciata inaula consiliare giovedì sera. Eil giorno dopo, “Cresci Castio-ne”, la lista che l’ha sostenutoper due mandati, ha aperto uf-ficialmente la campagna elet-torale. Per ora tutta giocata suisocial, con la riattivazione del-la pagina Facebook, “congela-ta” dopo la vittoria nella pri-mavera di cinque anni fa,quando fu l’unica lista scesa incampo.

Rispetto a quello attuale, loschieramento potrà vederedelle uscite - «come è normaleche sia, ci sarà un cambio fisio-logico di parte del gruppo» silegge testualmente su Fb -,con il desiderio però che a far-si avanti siano i giovani. «Vor-remmo coinvolgere in questoricambio, per quanto ci sarà

Verso le elezioniTorna sui socialCresci Castione

Massimiliano Franchetti alla presentazione di vigna Castello

n L’auspicio del gruppo è che possano farsi avanti anche dei giovani

PIATEDA

CLARA CASTOLDI

C’è un gioco che piacea tutti, bambini o adulti che si-ano, da sempre, un gioco co-struttivo che accontenta il de-siderio di scoperta e di diverti-mento e solletica l’ingegno.

Un gioco che, nonostante latecnologia abbia ammaliato ibambini, non tramonta mai: èil Lego, la cui azienda è nata inDanimarca nel 1916 come fale-gnameria e che , in seguito adun grave danno, si è trasfor-mato in fabbrica di giocattolidi piccola dimensione poi di-ventati famosi a livello inter-nazionale.

Nuova tappa

Ebbene proprio al mattonci-no lanciato nel 1958, reso uni-co dall’originale sistema di in-terbloccaggio con i suoi tubi,che offre moltissime possibili-tà di gioco (e costruzione) èstata dedicata la manifesta-zione “Mattoncini in valle … aPiateda”, promossa dal Comu-ne di Piateda, dalla commis-sione della biblioteca del pae-se e da “Valtbricks”. Due gior-ni - ieri e sabato - in cui nellasala sotto la palestra si è potu-ta ammirare l’esposizione diopere con mattoncini origina-li Lego e divertirsi nell’areagioco intitolata “Mattoncinomatto e duplo”.

L’iniziativa, che si è già te-nuta in alcune località dellaValle, ha fatto tappa a Piatedae il riscontro delle famiglie

Il fascino irresistibile dei mattoncini

Lego, quell’irresistibile fascino senza etàPiateda. Adulti e bambini non si sono lasciati sfuggire l’occasione di costruire e giocare coi famosi mattoncini

Occhi spalancati di fronte alle realizzazioni e tanto entusiasmo - C’è stata anche una raccolta fondi per la scuola

con i bambini è stato altissi-mo. Ad ideare la manifestazio-ne l’associazione “Valtbircks”,presieduta da Lorenzo Bat-taglieri che costruisce Legoda 38 anni. «Noi ci chiamiamo“afol”, ovvero “adults fun ofLego” - ha affermato Batta-glieri -. La forte passione perquesto gioco ci accomuna e cifa riconoscere. Arrivato inValtellina dalla Toscana qual-che anno fa, con il collega Giu-seppe Pozzi ho creato “Valt-bricks” prima per gioco e oracome vera e propria associa-zione che va in giro per l’Italiae all’estero portando le pro-prie opere affinché i bambinipossano ammirarle e giocare».

Tutti all’opera

E i bambini non se lo sono fat-to dire due volte. A parte gli oc-chi spalancati di fronte alle co-struzioni come un meraviglio-so castello, che ha richiestoore e ore per essere assembla-to, ad andare per la maggiore ilgioco del mattoncino matto: ibambini da un catalogo hannopotuto scegliere un set da co-struire al banco, quindi unavolta fatto – e spesso con l’aiu-

to di nonno o papà – lo hannoriconsegnato per esseresmontato.

Il divertimento non è finito,però, perché i bambini hannopotuto scegliere un altroesemplare e creare anchequello. «Il Lego è un sofistica-to meccanismo ad incastro,non cancerogeno, indistrutti-bile – prosegue Battaglieri -. Iltermine Lego è l’acronimo didue parole danesi “leg dot”che, tradotte, significa-no “gioca bene”. Dunque con ilLego si gioca e si cresce».

Il calendario

E, nel caso dell’evento a Piate-da, si è fatto pure del bene. «Èstata promossa una raccoltafondi che servirà per acquista-re dei mattoncini duplo comemateriale didattico per lascuola dell’infanzia di Piateda– spiega Marina Carrera,consigliere comunale e com-ponente della commissionedella biblioteca -. Gli iscrittiquest’anno alla scuola sono 70,per cui la donazione servirà erenderà felici i più piccoli».

Il prossimo evento con gliamati mattoncini sarà a Lan-zada nel mese di maggio allacentrale idroelettrica EnelGreen Power con trenta espo-sitori. “Valtbricks” gestiràl’accoglienza dei bambini, maci sarà anche un momento diconfronto con psichiatri, ar-chitetti d’ambiente e lo stessoLorenzo Battaglieri, espertodi Lego terapy.

n Il termine Lego è l’acronimo di due parole danesi “leg dot”, ovvero “gioca bene”

Il gruppo degli organizzatori con alcuni dei bambini intervenuti Il castello realizzato coi Lego

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LA PROVINCIA 9LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

sto scambio commerciale s’in-serisce anche l’Italia, pur sen-za evidenti contro partite di li-bero scambio, nel campo del-l’agricoltura e dell’ambiente,dell’energia e del turismo, masoprattutto del settore mani-fatturiero avanzato. «Si trattidi investimenti per il momen-to senza reciprocità come perl’acquisizione di scali commer-ciali. Al nostro Paese è conces-so per ora la semplice partner-ship in attesa di un accordo bi-laterale che deve passare perl’Unione Europea che non vabypassata come hanno fatto al-cuni Stati come la Polonia el’Ungheria», ha spiegato Ma-razzi che si dichiara in una si-tuazione di stallo dinanzi al di-lagare delle acquisizioni anchein terra italiana di fette d’indu-stria o di zone portuali, met-tendo però in guardia da inter-venti massicci su marchi iden-titari che non dovrebbero maiessere ceduti.

La Cina è vicina, dunque,ora più che mai, e diventa sem-pre più l’asse di equilibrio at-torno a cui ruota l’economiamondiale. Nello Colombo

con la sua presenza ventenna-le in loco come avvocato al ser-vizio delle più importanti mul-tinazionali, ha spiegato che inCina c’è ancora quel «sensodell’interesse collettivo» chegli italiani hanno smarrito do-po la ricostruzione postbellica,che ha permesso uno sviluppomacroscopico degli investi-menti nel campo dell’acciaio,dell’alluminio, del cemento,ma soprattutto delle infra-strutture, con l’acquisizione diporti strategici al mondo comequello del Pireo, nel cuore ne-vralgico dell’Europa e delPakistan oltre che nella zonacingalese, con il supporto dellabanca asiatica che foraggia be-ne la linea di sviluppo inter-continentale che dalla Cina sidirama lungo due grandi biset-trici. Da una parte l’antica viadella seta che, aggirando Sin-gapore, giunge all’istmo diSuez per inoltrarsi fino alla Se-renissima Venezia. L’altra in-vece, quella decantata in partenel “Milione” di Marco Polo,collega mastodontici snodiferroviari che giungono nelcuore della vecchia Europa perraggiungere la Spagna. In que-

l’Ovest a doppio passo con i pa-esi della costa, e, pur lontanoda conflitti interreligiosi, consacche instabili di confine. LaCina sotto la lente d’ingrandi-mento in una conferenza al-l’Unitre, l’Università delle TreEtà di Sondrio, con il rinomatoavvocato Marco Marazzi, trai più grandi esperti di econo-mia cinese, che all’ultimo mo-mento ha preso degnamente ilposto del dottor RiccardoFuochi, presidente dell’asso-ciazione “Italia-Hong Kong”,bloccato in terra asiatica.

Argomento della conferen-za la “Belt and road: la nuovavia della seta cinese”, l’iniziati-va pluriennale di sviluppomondiale avviata dal presiden-te cinese per avviare una effi-cace integrazione economicaeuroasiatica. Marazzi che ha ilpolso dell’economia cinese

La conferenzaIl Paese sotto la lente

d’ingrandimento

in una conferenza

all’Unitre di Sondrio

La Cina. Prima po-tenza economica al mondo,con un miliardo e mezzo di abi-tanti concentrati in 10 cittàche ne ospitano 10 milioni e al-tre 100 con 1 milione, nono-stante la precipitosa corsa alcontrollo delle nascite che l’av-viano a seguire la scia europeadi nazione “vecchia” con unapopolazione in rotta versoquota 60 anni di media, col suoreddito pro capite, però, abba-stanza contenuto.

Il più florido mercato cheospita le più grandi società fi-nanziarie del pianeta, sia purcon problemi irrisolti del-

La Cina e la nuova via della setaPunto di snodo dell’economia

Stefano Giustiniani, Marco Marazzi e Maria Luisa Arista

Sguardo all’estero Le nuove rotte del commercio e del turismo

Valtellina alla conquista di Hong KongEnogastronomia. Cantina Nobili e chef Masanti protagonisti della trasferta in una delle capitali mondiali del food

«Presto vedremo il nostro vino anche sulle tavole di alcuni dei migliori ristoranti della megalopoli asiatica»

MARCO BORMOLINI

La Valtellina del vinoalla conquista di Hong Kong.

Una delle capitali mondialieconomiche e del food, unacittà stato con un bacino po-tenziale di sette milioni di per-sone.

La collaborazione

Protagonisti di questa trasfer-ta eno-gastronomica lo scorsomese di gennaio sono stati Ni-cola Nobili dell’omonima can-tina e lo chef Stefano Masantidel ristorante stellato il Canti-none di Madesimo.

«Dalla nostra amicizia è na-ta una collaborazione con lochef Masanti e l’idea di accom-pagnare i suoi piatti con i vinidella mia cantina - raccontaNobili -. È il secondo anno cheorganizziamo questa trasferta,ma la bella notizia è che i mieivini sono piaciuti all’importa-tore e quindi vedremo il vinovaltellinese anche sulle tavoledi alcuni dei migliori ristorantidi Hong Kong».

Un’esperienza durante laquale sono stati toccati alcunitra i ristoranti di una città sem-pre in movimento. Tra i risto-ranti toccati nella trasferta delduo valtellinese ci sono stati ilSi Simply Italian Restaurantdove chef Masanti ha cucinato,mentre il sommelier di unadelle cucine più esclusive diHong Kong il ristorante tristel-lato Michelin Bo Innovation haassaggiato i vini valtellinesi.«Rispetto ad un anno fa la cittàè in movimento, gru e cantieriovunque e un’offerta di assolu-to livello - racconta Nobili -.Sta crescendo molto il livellodella cultura enogastronomicae c’è un grande interesse a vinicome il Nebbiolo valtellinese,che va a impreziosire una gran-

de tradizione di grandi viniitaliani con Piemonte e Tosca-na in testa».

Il racconto di un territorio

La differenza vera però comein altre situazioni la si fa conla presenza diretta e con lavoglia di raccontare i proprivini, la cantina e la storia di unterritorio. «Quando vai in giroper il mondo ti rendi conto chela Valtellina è conosciuta madeve essere spiegata al meglioper fare emozionare - raccontaNobili -. Io ho raccontato lanostra storia, dall’avere intra-preso una strada che avevaaperto prima mio nonno e poimio padre. Ho fatto vedere ilnostro territorio fatto di mu-retti a secco e di vigneti terraz-zati, ma anche le terme di Bor-mio e il lago di Como che difatto sono il territorio dei no-stri vini. È piaciuto questo ap-

proccio, ma sono piaciuti so-prattutto i vini che ben si abbi-nano ad una cucina molto spe-ziata, un fusion asiatico con untocco di internazionalità vistoche da Hong Kong passa vera-mente tutto il mondo».

In trasferta Nobili ha porta-to il suo Inferno, Sassella e loSforzato Montescale. «Sonopiaciuti questi vini perché rap-presentano il nostro territorio- dice ancora -, dal mio puntodi vista personale questo è unpasso importante che arrivadopo tanti anni di sacrifici. Ri-cordo ancora i primi anniquando sono partito che rimet-tevo tutti i guadagni in azienda,posso dire di essere stato unodei precursori di questi giovanivigneron che si stanno affac-ciando sulla scena valtellineseche non possono che fare beneal movimento, più siamo me-glio è».

Le novità

Una cantina con un quantitati-vo di produzione medio di bot-tiglie intorno alle 25.000 an-nue, a breve dovrebbe andarein produzione anche un vigne-to in zona Grumello per com-pletare la gamma del ValtellinaSuperiore.

«Stiamo lavorando per met-tere un’altra etichetta in cata-logo - spiega Nobili -, in previ-sione mi piacerebbe fare ancheun lavoro di posizionamentocon il rosso di Valtellina percercare di entrare e aprire incerti mercati, ad esempio lapiazza di Milano dove stiamolavorando sempre meglio maci vuole costanza e presenza,mentre la zona della provinciadi Sondrio sta crescendo dalpunto di vista turistico e siamouna piccola realtà sempre ap-prezzata».

Nicola Nobili e Stefano Masanti protagonisti della trasferta a Hong Kong

n n I rossi si abbinano benealla cucina speziata, un fusion asiatico internazionale

n nLa nostra terra è conosciuta ma deve essere spiegata al meglio per fare emozionare

In trasferta Nobili ha portato il suo Inferno, Sassella e lo Sforzato Montescale

La città è una delle capitali mondiali economiche e del food Tanti incontri interessanti

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10 SondrioLA PROVINCIA

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

dì sera e, in vista dei concerti,anche il martedì sera. Altret-tanto operativo il coro Vetta,fondato nel 1961 da alcuni ap-passionati di canto corale, chesvolge la sua attività parteci-pando a varie manifestazioni epromovendo concerti in pro-vincia, in Italia e all’estero. Hasvolto tourneé in Australia, Ar-gentina e Marocco ed è gemel-lato con il Coro Liederkranz diSindelfingen (Germania) e conil Cantores Domenicae delKent (Inghilterra). Il Coro Vet-ta ha inciso tre album. Il con-certo avrà inizio alle 21.

Da segnalare che domenica24, alle 12,30, inoltre ci sarà ilpranzo sociale della Filarmo-nica al ristorante Cerere conl’estrazione dei biglietti dellalotteria di fine anno. Informa-zioni e prenotazione [email protected] oppu-re cellulari 333-50 89052,320-3831478, 347-7879656. C.Cas.

L’appuntamentoIl concerto di fine inverno

è in programma

per sabato 23 febbraio

al cinema teatro Vittoria

Serata in musica aPonte in Valtellina grazie allaSocietà Filarmonica direttadal maestro Stefano Fanchi.

Sabato 23 febbraio si terrà,infatti, il sessantesimo concer-to di fine inverno in program-ma al cinema teatro Vittoria.Ospite della serata il coro Vettadiretto dal maestro ValterMazzoni. Dunque due realtàmolto radicate e apprezzate.

La Società Filarmonica,fondata nel 1866, è molto atti-va sul territorio: tiene nume-rosi appuntamenti durantel’anno sia a Ponte sia al di fuoridel paese e della Valtellina. At-tualmente il sodalizio è forma-to da quaranta soci suonatoriche si riuniscono tutti i vener-

Filarmonica e coro VettaSerata in musica a Ponte

BERBENNO

DANILO ROCCA

Profumo di intingoli affinati nei vapori tinti al rosso del Maroggia, il rosso Docg dellazona, a Berbenno, in alto, nella frazione di Monastero.

E centinaia di persone cheanche quest’anno hanno per-corso i secchi tornanti che por-tano dal piano, da Berbenno, nella località di mezza costa per assaporare cucina locale e pren-dere parte alla prima sagra ga-stronomica valtellinese dell’an-no.

Gran finale

Si è conclusa in questo fine setti-mana la ventiquattresima edi-zione della Sagra di San Bello, evento invernale e conviviale dove si mangia la gallina e il ri-sotto, secondo tradizione, per onorare il patrono locale, San Benigno De Medici, detto “il bel-lo”.

L’appuntamento che prendetre fine settimana lunghi, vener-dì compreso più la ricorrenza del 12 febbraio, il giorno del san-to, viene organizzata dalla Pro loco Amici di Berbenno in colla-borazione con il Comune, con l’ente Provincia, con la Comuni-tà montana.

Al lavoro ieri come dall’iniziodel mese a Monastero in una tensostruttura gremita in modoinverosimile c’erano oltre cento volontari. Maglietta dello staff, veloci nel prendere le ordinazio-ni e servire. In cucina, una venti-na di cuochi e tre chef, le portate

Lo staff della Sagra di San Bello FOTO GIANATTI

Sagra di San BelloTre weekendda tutto esauritoBerbenno. Concluso ieri il tradizionale appuntamento

A Monastero cucinati 800 chili di pollo e 300 chili di riso

Soddisfatta la Pro loco che da 24 anni dà vita all’evento

sono quelle “tradizionali”. «La sagra di San Bello – ha

spiegato la coordinatrice della grande manifestazione, Sara Fiorina, presidente della Pro loco – ha radici secolari. Si salivasin dalla antichità da Berbenno a Monastero per onorare il san-to e patrono e cucinare galline. Noi abbiamo dato il via alla sagranella sua versione moderna 24 anni fa. In precedenza - aggiun-ge - nel giorno del patrono a Mo-nastero si era ricreata la tradi-zione della festa, si mangiava e organizzavano le due trattorie che erano operative allora, la trattoria Bassi e la trattoria Al dosso. Poi le attività e gli esercizisono state sostituite dalla nostraPro loco».

Il lavoro della Pro loco è mira-bilmente affiancato dall’aiuto di tanti ragazzi e ragazze del paese e da quello dei volontari della Operazione Mato grosso. «Que-st’anno – ha poi affermato - per la prima volta dopo 24 anni ab-biamo dovuto annullare una da-ta, una serata. Era il primo ve-nerdì di febbraio, c’era tanta ne-ve, era pericoloso muoversi. Ma già dal sabato il gelo ha mollato, le strade sono diventate più age-

voli e abbiamo ripreso a fare ta-volate e cene».

I numeri

E di gente a mangiare ne è venu-ta tanta. «Abbiamo sempre avu-to il pienone – precisa sempre daMonastero Osvaldo Fiorina - sono andati nelle casseruole 300 chili di riso, 800 chili di polli.Nella frazione - spiega anche - non c’erano più ristoranti, alloraabbiamo fatto nascere la sagra e oggi qui vicino alla antica dimo-ra di San Benigno arrivano ospi-ti e commensali da Milano, Co-mo, Lecco oltre che da tutta la provincia».

Novità di quest’anno, la nuo-va tensostruttura, accogliente e ben riscaldata, «perché a diffe-renza di altre sagre – si sottoli-nea – a febbraio fa freddo». Il tendone arriva dalla Val D’Ao-sta. «Siamo andati a provarlo - raccontano i ragazzi - siamo sta-ti lì due giorni, volevamo capire se la struttura era veramente termica, se il sistema di riscalda-mento andava. Ora siamo con-tenti, chi cena e chi lavora è an-cora più comodo e l’evento cre-sce ancora»

E ieri per chiudere in bellezzala manifestazione la Lilt, in col-laborazione con la sagra di San Bello, ha organizzato la seconda edizione della San Bell de cursa, corsa non competitiva aperta a tutti. Con anche la camminata aperta a tutti: bambini, adulti, famiglie su un anello di circa duechilometri con partenza e arrivoalla scuola di Monastero

n E per chiuderein bellezza anchela seconda edizione della San Bell de cursa

Sempre il pienone sotto la nuova tensostruttura FOTO GIANATTI

Sara Fiorina, coordinatrice della manifestazione Novità di quest’anno, la tensostruttura

COMUNE DI VALDISOTTOProvincia di Sondrio

Prot. 1201 AVVISO AL PUBBLICO DI CHIUSURA CON ESITO FAVOREVOLE DELLA CONFERENZA DI SERVIZI AI SENSI DELL’ART. 8 DEL D.P.R. N. 160/2010 (SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE) E DELL’ART. 97 DELLA LEGGE REGIONALE N. 12/2005 COMPORTANTE LE SOLE DERO-GHE PUNTUALI SPECIFICATAMENTE MIRATE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO (F° 6 MAPPALI 1100-1592-1594) IN FRAZIONE SANTA LUCIA DEL COMUNE DI VALDISOTTO.RICHIEDENTE: BO.S.CO. S.P.A.

IL RESPONSABILE DELL’A DELL’AREA EDILIZIA PRIVATA ED URBANISTICA

Premesso che con D.G.M. n. 90 del 06.06.2018 si è dato avvio procedimento per l’attivazione dello sportello unico delle attività produttive per “Adeguamento e riqualificazione centrale termica del fabbricato esistente e interventi di riqua-lificazione dell’area esterna di pertinenza (F° 6 mappali 1100-1592-1594) del Comune di Valdisotto”, comportante unicamente le sole deroghe puntuali specifi-catamente mirate alla realizzazione del progetto, restando invariate destinazioni funzionali e norme di zona, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. n. 160/2010 (Sportello Unico per le Attività Produttive) e dell’art. 97 della Legge Regionale n. 12/2005; Visto il verbale della conferenza di servizi ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. n. 160/2010 E e dell’art. 97 della Legge Regionale n. 12/2005 al prot. 1193/2019;Visto l’art.14 della Legge 07/08/1990 nr. 241 come modificato dal D. Lgs n. 127/2016;

AVVISA

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 8 del D.P.R. n. 160/2010 (Sportello Unico per le Attività Produttive) e dell’art. 97 della Legge Regionale n. 12/2005, che in data 20.12.2018 si è chiusa con esito favorevole la Conferenza di Servizi, tenutasi tra tutti gli enti portatori di interessi pubblici o privati cui potesse derivare un pregiudizio dall’ adeguamento e riqualificazione centrale termica del fabbrica-to esistente e interventi di riqualificazione dell’area esterna di pertinenza (F° 6 mappali 1100-1592-1594) del comune di Valdisotto, come in premessa citato. Che presso l’Ufficio Tecnico dell’Ente, per la durata di 15 giorni consecutivi a far data dal 19.02.2019 sono depositati tutti gli elaborati progettuali relativi all’o-pera in oggetto e che, in detto periodo, chiunque ha facoltà di prendere visione degli atti depositati e presentare osservazioni, nei successivi 15 giorni, entro il 22.03.2019.Che a scadenza di detto periodo di deposito l’istanza sarà trasmessa al Consi-glio Comunale per gli adempimenti di competenza.Dalla Residenza Municipale, lì 11.02.2019

Il Responsabile dell’AreaEdilizia Privata ed Urbanistica

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16 LA PROVINCIA

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

GROSIO

PAOLO GHILOTTI

L’associazione Vero-nica Balsamo, creata nel 2016da Sonia Della Valle, lamamma di Veronica, barbara-mente uccisa da un amico,Emanuele Casula, nel 2014nei boschi di Roncale sopraGrosotto, chiude i battenti,ma non finisce di dare il pro-prio contributo alla lotta perla prevenzione dei femmini-cidi e della violenza sulle don-ne.

«La nostra associazionecon l’inizio di questo 2019esce dall’ambito locale dellaValtellina per confluire e in-tegrarsi con la onlus Associa-zione Italiana vittime dellaviolenza» spiega la fondatriceSonia Della Valle, che con lafraterna amica Giusy Sala inquesti anni ha curato nume-rose iniziative.

«Già quattro anni or sono, aTirano, abbiamo avuto l’op-portunità di presentare ed af-fiancare questa associazionea carattere nazionale, che co-me noi si occupa della violen-za di genere, con l’intento dioffrire assistenza morale, psi-cologica e legale alle vittimedi violenza e alle loro fami-glie» spiega Sonia.

Sede in centro a Milano

La sede dell’associazione AivvTutela Donna di Milano sitrova nel pieno centro del ca-poluogo lombardo, in una tra-versa di corso Vittorio Ema-nuele, dove dispone di un uffi-cio nel quale vengono accoltele vittime che chiedono assi-stenza. L’intento principaledell’ente è coinvolgere e sen-sibilizzare l’opinione pubbli-

Tirano e Alta Valle

«L’onda emotiva, poi poca sensibilità»Capitolo chiuso. Il gruppo intitolato a Veronica Balsamo confluisce nell’Associazione italiana vittime della violenza

La mamma della giovane uccisa: «Le istituzioni ci hanno lasciati soli, gli iscritti erano soltanto parenti o amici»

ca, e dare vita a momenti in-formativi all’interno dellescuole, ambiente in cui i ra-gazzi iniziano a vivere l’espe-rienza del confronto sociale edel rispetto delle regole.

Maggiore visibilità

«Siamo certi che dedicare ilnostro impegno a una orga-nizzazione di maggiori di-mensioni e potenzialità au-menterà le possibilità di visi-bilità e successo nei comunipropositi. Siamo grati allapresidente Maria TeresaD’Abdon per l’accoglienza ri-cevuta. Ringraziamo tutti co-loro che in questi anni ci han-no affettuosamente sostenu-to. Vi invitiamo a non farcimancare la vostra attenzione,seguendoci nel nuovo cammi-no di crescita sociale».

Decisione sofferta

Una decisione comunque nonindolore, quella di chiuderel’associazione che aveva il no-me della figlia: «Direi che sia-mo stati lasciati soli dalle isti-tuzioni. Ci siamo sentiti ungranello di sabbia nel deserto- afferma Sonia -. Un’associa-zione piccola come quella diVeronica, avevamo 48 iscritti,quasi tutti amici di Veronica omiei, poco può fare se non hala necessaria visibilità. Siamostati contenti di proporrel’iniziativa per sensibilizzarecontro la violenza sulla donnecoinvolgendo gli studenti del-l’istituto Pinchetti di Tiranonel quale mia figlia si era di-plomata. L’associazione nellaquale siamo confluiti l’avevoconosciuta nella prima inizia-tiva in memoria di Veronicaeffettuata a Tirano. Subito c’è

stato feeling». La strada, secondo Sonia

Della Valle, è ancora lunga:«C’è poca sensibilità da partedella gente, tutti pensano chetragedie come quella di mia fi-glia a loro non possono acca-dere, e invece nessuno è im-mune. Agli incontri propostiquindi avevamo sempre lapartecipazione di amici e pa-renti, ma non di gente comu-ne. La violenza sulle donne èun fenomeno più diffuso diquello che si possa pensare,invece, anche in provincia.Subito dopo l’omicidio di Ve-ronica da noi c’era stataun’ondata di maggiore sensi-bilità anche con sportelli diascolto, ma poi passata l’ondaemotiva, tutto si è sopito».

Si terranno domani alle 14.30 i

funerali di Dino Cola, classe 1937, il

priore della Confraternita del SS.

Sacramento di Premadio, in Valdi-

dentro. Una vita, la sua, caratteriz-

zata da una fede profonda, da un

amore smisurato per la sua fami-

glia e da una vicinanza speciale e

intensa con tutti i suoi cari e in

primis con il figlio Raffaele Cola, già

amministratore comunale di

Valdidentro e presidente della

Comunità Montana Alta Valtellina.

Una fede profonda, la sua, speciale

ed intensa anche di fronte agli

ultimi e rapidi giorni di malattia.

Una dipartita, la sua, che ha lascia-

to un immenso vuoto in quanti

l’hanno conosciuto e amato a

partire dalla moglie Silvia e dai figli

Nicoletta e Raffaele unitamente al

genero Luigi e ai nipoti Flavio e

Marica. Una grande famiglia, la

sua, con nipoti considerati e amati

come figli e tanti amici con i quali

ha condiviso la disponibilità verso

la parrocchia e la chiesa. Stasera,

alle 20, recita del santo rosario

nella chiesa di Molina, in Valdiden-

tro. Domani il corteo funebre alle

14.30 dall’abitazione in via Vette

Alpine 2, nella frazione di Prema-

dio. D. GUR.

Domani in Valdidentro

Priore e padre affettuosoUltimo saluto a Dino Cola

Lanterne per il primo anniversario della morte di Veronica: era il 2015. L’anno dopo è nata l’associazione

Sonia Della Valle

Veronica Balsamo

ser, ha appeso - simbolicamente- la sua medaglia al collo della Lombardia, che si onorava di rappresentare per aver vinto nelle scorse settimane le sele-zioni regionali.

Il piatto che ha stuzzicato ilpalato dei giudici ha il nome sug-gestivo di “Dal diario di Dario”. «Domenico – racconta per lui il professor Roberto Ghilotti che, oltre a prepararlo durante le mattinate a scuola, l’ha ac-compagnato nella avventura ro-magnola – ha voluto fare un omaggio al nonno, scomparso da poco, che per primo gli ha tra-smesso l’amore per la cucina, gli ha insegnato a conoscere le ma-terie prime e gli ha lasciato in eredità il suo quaderno di ricet-

A RiminiQuarto posto con il piatto “Dal

diario di Dario” dello studente

tiranese Domenico Calabresi

ai Campionati italiani di cucina

Ancora un ottimo piazzamento per l’istituto al-berghiero di Bormio ai Campio-nati Italiani di Cucina. Nella quarta edizione in corso in que-sti giorni a Rimini Domenico Calabresi, uno studente della classe quarta Eno, ha conquista-to un prestigioso quarto posto nella categoria miglior allievo degli istituti alberghieri.

Il giovane tiranese, oltre a re-galare lustro alla scuola presie-duta da Bruno Spechanahu- L’“invenzione” di Domenico, quarta ai Campionati Italiani di Cucina

Ospite dell’Accademia

Ospite di prestigiomercoledì 20 a Teglio. Appenarientrata da Roma, dove ha cu-cinato per un centinaio di per-sone alla Domus Paulus, l’Ac-cademia del pizzocchero si in-contra nuovamente in una ce-na conviviale con Fabio Rolfi,assessore all’Agricoltura, Ali-mentazione e Sistemi verdi diRegione Lombardia. La seratasi terrà in uno dei ristorantientrati da poco nel sodalizio,ovvero La Rosa di Teglio alle19,30. La conviviale sarà unmomento di confronto sul-l’importante ruolo che svolgel’agricoltura con le sue eccel-lenze nel contesto turisticoprovinciale. Informazioniscrivendo a [email protected]. C. Cas.

te». Il secondo proposto da Cala-bresi alla giuria d’esperti è inve-ce farina del suo sacco. Si tratta di un petto di pollo ripieno con pistacchi, accompagnato da unatortina di patate, cipolle di Tro-pea caramellate e asparagi al burro al timo. «Un grazie – dice lo studente – ai miei insegnanti e, per i consigli e il supporto con-tinuo, all’Associazione Cuochi Valtellina e Valchiavenna, so-prattutto nella persona del suo presidente (oltre che assistente tecnico in servizio presso l’al-berghiero Alberti, nda) Delia Ghilotti».

L’istituto bormino grazie allaprofessionalità e alla prepara-zione dei suoi studenti, s’è con-quistato negli ultimi anni grandiattenzioni in quel di Rimini dove– per organizzazione della Fede-razione Italiana Cuochi - è in at-to la più estesa e completa com-petizione culinaria nazionale, riconosciuta dal circuito Worl-dchef. Proprio dall’oro conqui-stato in questa cornice nel 2018, ha preso il volo la promettente carriera del bormino TommasoBonseri, oggi il più giovane chefdella Nazionale Italiana Cuochi.Daniela Valzer

S’ispira al nonnoBrilla per Bormioe tutta Lombardia

Pizzocchericon l’assessoreregionale Fabio Rolfi

Domenico Calabresi a Rimini con il professor Roberto Ghilotti

Dino Cola era nato nel 1937

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LA PROVINCIA

Tirano 17LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

TEGLIO

CLARA CASTOLDI

Non più mini alloggi pro-tetti per anziani, ma una strutturapolifunzionale di uso socio-ricre-ativo-culturale.

Questa la nuova destinazionedecisa dall’amministrazione co-munale di Teglio per le ex scuoledi San Giacomo.

L’intervento

La riqualificazione del fabbricatodella frazione aveva comportatoun impegno di 1 milione e 790milaeuro per un progetto che aveva ottenuto un contributo di un mi-lione di euro da Fondazione Cari-plo. Poi c’è stata l’inversione di rot-ta da parte dell’amministrazionecomunale che si è orientata versoun centro diurno, che non avendocamere (rispetto ai mini alloggi)avrebbe impegnato economica-mente in maniera inferiore il Co-mune nella quota di propria com-petenza. «Ci sarà a breve un incon-tro con Fondazione Cariplo per rimodulare il contributo - annun-cia il sindaco, Elio Moretti - che,comunque, ci siamo accertati nonsarebbe venuto a mancare. Abbia-mo fatto rivedere il progetto di recupero della struttura comuna-le dall’architetto Massimo Palla-dini. L’intervento pur mantenen-do la funzione sociale avrà anchealtre finalità ricreative e culturali,entrambe di natura sociale».

Il nuovo progetto, di cui la giun-

Della questione si tornerà a discutere in consiglio comunale FOTO ARCHIVIO

Teglio. Il Comune ha cambiato destinazione per lo stabile di San Giacomo

A breve incontro con Fondazione Cariplo che aveva finanziato il progetto

ta comunale nei giorni scorsi ha approvato la fase definitiva, ha una spesa di 885mila euro. «Al pia-no terra resterebbe l’attuale am-bulatorio – spiega il sindaco -, ci sarebbero inoltre una palestra, unmagazzino, gli uffici comunali de-centrati con la sede elettorale. Alprimo piano realizzeremo un cen-tro diurno per anziani compostoda soggiorno, spazi lettura, spaziper il relax, zona tv e spazio risto-razione. Il secondo piano avrà, in-vece, una destinazione culturalelegata alla diffusione del “sapere”tellino e come sede delle associa-

zioni di San Giacomo. Una volta che mi sarò confrontato con Fon-dazione Cariplo saprò con qualeimporto il Comune dovrà contri-buire, in ogni caso l’opera è iscrittanel bilancio dell’esercizio 2019 incorso di formazione».

In aula

Dell’argomento si discuterà nel prossimo consiglio comunale quando all’ordine del giorno ci sa-rà proprio il bilancio di previsioneper il triennio.

In quell’occasione si esprimeràanche la minoranza, “Comune di

tutti”, che a dicembre aveva già bollato l’eventuale ridimensiona-mento dello studio come un «im-poverimento».

«Per noi questa è cattiva gestio-ne», aveva chiosato il capogruppoLucia Codurelli, subito incalzatada Moretti: «Il programma non ècambiato. La sistemazione dellascuola della frazione di San Giaco-mo sarà finalizzata all’uso degli anziani e delle associazioni». Nelfrattempo, però, come promesso,Moretti ha già convocato la mino-ranza in municipio a visionare larevisione del progetto.

sociazione intende incontrare le scuole per promuovere il vo-lontariato in quanto esperien-za che contribuisce alla forma-zione della persona e alla cre-scita umana, civile e culturale.

Tra le finalità del progettoanche il rendere i ragazzi con-sapevoli che il sangue non si produce, si può solo donare e che il diritto alla vita, grazie ad una trasfusione, deve essere garantito in modo reciproco a tutti. Finalità del progetto an-che quella di avvicinare e sensi-bilizzare le nuove generazioni alla donazione di sangue in for-ma volontaria, anonima, gra-tuita, responsabile e periodica,in modo tale che questo bene insostituibile sia sempre di-sponibile nelle strutture sani-tarie.

Per raggiungere quest’obiet-tivo in calendario, il prossimo primo marzo, un incontro in-formativo/formativo di circa un’ora e mezza organizzato a scuola dal personale Avis con proiezione di alcuni video for-mativi per introdurre il tema della donazione e stimolare la partecipazione attiva e le ri-flessioni degli studenti.

L’iniziativa gode del bene-stare dell’istituto Alberti e del suo dirigente Bruno Spe-chenhauser: per tutti gli stu-denti delle scuole superiori iscritti Avis, è anche possibile usufruire dei crediti formativi, ossia di un punteggio che inte-grerà la valutazione finale dellostudente. D.Gur.

BormioL’iniziativa nasce

dall’esigenza di diffondere

tra i giovani, attraverso

la scuola, il valore del dono

“Piacere Avis.. e tu?”. È questo il filo conduttore cu-rioso e simpatico di un proget-to dedicato ai giovani studenti lanciato questa settimana dal-l’Avis di Bormio presieduta da Claudio Casari.

L’iniziativa nasce dall’esi-genza di diffondere tra i giova-ni, attraverso la scuola, il valoredella solidarietà e la cultura deldono, con particolare attenzio-ne nei riguardi della donazionedi sangue.

L’associazione, che que-st’anno si appresta a spegnere le sue “prime” sessanta cande-line ed ha superato i mille soci,intende innanzitutto premiaregli allievi più meritevoli che, accanto ai brillanti risultati scolastici, aggiungono anche un accorato pensiero rivolto al prossimo.

Da qui l’idea di bandire unconcorso destinato ad assegna-re tre borse di studio, del valoredi 300 euro ciascuna, rivolte agli studenti dell’istituto supe-riore “Alberti” di Bormio che sidiplomeranno nell’anno scola-stico 2018/2019. Per vincere il beneficio è indispensabile, ol-tre ai requisiti di merito, essereiscritti all’Avis di Bormio (o, so-lo per quest’anno, aver presen-tato domanda di iscrizione).

Oltre a quest’iniziativa, l’as-

Mini alloggi per anziani addioPolifunzionale nelle ex scuole

Bravi e pure generosiL’Avis premiagli studenti donatori

“Postales de Cuba”In viaggio nell’isoladella rivoluzione

UNITRE

Alla scopertadell’Etiopia

Domani l’Unitre di Tiranoproseguirà il suo ciclo diconferenze ospitando Pli-nio Raselli, esperto di turi-smo internazionale. Il rela-tore parlerà di Etiopia at-traverso i secoli fra parolee immagini. L’incontro hainizio alle 15 nella sedeCreval. Il secondo appuntamentosarà giovedì 21 febbraioquando Martino Parisi,esperto e ideatore del sitoUnitre, parlerà dell’utiliz-zo di internet ed in partico-lare del portale dell’asso-ciazione. In questo caso al-le 15 nella sede alla Casadell’arte. C.CAS.

TIRANO

Giardino d’infanziaSi parla di crescita

Lo sviluppo psicomotoriodel bambino sarà al centrodell’incontro in program-ma venerdì 22 febbraio aTirano. Il programma “Ingiardino … si cresce” prose-gue con un incontro sullosviluppo dei bimbi da 0 a 6anni con Giulia Clementi,terapista della neuro e psi-comotricista dell’età evolu-tivo della cooperativa SanMichele. L’incontro si tie-ne al Giardino d’infanziaalle 20,30 con ingresso li-bero. C.CAS.

carico di progettazione defi-nitiva dell’opera che si trove-rà nella sede Ipsia lungo l’Ad-da. Le offerte vanno presen-tate entro il 26 febbraio amezzogiorno, mentre la datadella prima seduta pubblica èil giorno seguente, il 27 feb-braio alle 10.

La Provincia di Sondrio hagià stanziato due milioni dieuro per realizzare l’impian-to sportivo che andrà a risol-vere una carenza di cui da an-ni si parla, visto che il plessoscolastico non è dotato di una

TiranoLa Provincia di Sondrio

ha già stanziato due milioni

di euro per realizzare

l’impianto sportivo

Procede l’iter per re-alizzare una nuova palestraper la scuola professionaledell’Istituto Pinchetti di Ti-rano, dove gravitano all’in-circa 400 studenti.

L’amministrazione pro-vinciale ha pubblicato il ban-do per l’affidamento dell’in-

palestra, ma solo di un cam-petto esterno. Motivo per cuigli studenti delle professio-nali, in questi anni, per segui-re le ore di educazione moto-ria hanno dovuto uscire dallascuola, percorrere il lungoAdda (peraltro senza marcia-piede in alcuni punti) e rag-giungere la palestra dellascuola primaria Credaro, do-ve si svolgono le lezioni.

Le risorse a disposizionefanno parte dell’impegno chela Provincia si è data nei con-fronti dell’edilizia scolasticasia per la riqualificazione de-gli edifici esistenti sia, comein questo caso, per la realiz-zazione di nuovi. Due anni fal’ente ha provveduto peraltroall’adeguamento alle normeanticendio delle aule e dellapalestra del Pinchetti, nellasede centrale di Monte Pa-drio, per una somma com-plessiva di 611mila euro.L’impianto sportivo era fuorinorma da parecchio tempo e,poiché ospita più di 100 spet-tatori nelle tribune, per leggeserviva una certificazione diprevenzione antincendio inmodo da utilizzare la struttu-ra al meglio della sua funzio-nalità.

Altre informazioni, in par-ticolare il bando di gara dellanuova palestra, il disciplina-re e gli allegati sono disponi-bili sul sito internet din pa-lazzo Muzio all’indirizzo ht-t p : // w w w. p r ov i n c i a . s o. i t(sotto la voce “bandi di ga-ra”).C.Cas.

Palestra al PinchettiAperto il bandoper la progettazione

L’istituto scolastico Pinchetti a Tirano

di tabacco di Vinales, vivendo in casa con la gente, facendo lunghe file per finire ammassa-to su un bus, chiacchierando ore con taxisti, conoscendo ar-tisti, partecipando a festival e aconcerti evento. Ne è nato un

racconto per im-magini, un taccuinosu cui riflettere, conun’unica consape-volezza: che a que-ste domande non sipuò rispondere checon altre domande:«Ed erano doman-de che riguardava-no me stesso e la so-cietà che oggigior-no mi circonda».

Ferrari da anni lavora in am-bito turistico, coltivando la passione per i viaggi, la lettera-tura (ha pubblicato quattro li-bri) e la fotografia.

In ambito fotografico si è di-stinto con il lavoro fotografico “Lady Formentera”, un repor-tage in bianco e nero sulla fa-mosa isola delle Baleari da cui ènato l’omonimo libro e una mo-stra personale patrocinata dal Consell Insular de Formente-ra. C.Cas.

TiranoAlla biblioteca Arcari

la presentazione

del libro fotografico

di Stefano Ferrari

P e r c h é molte persone ven-gono stregate da Cuba? Quali sono i suoi segreti, le sue bugie? Cos’è rima-sto della rivoluzio-ne che ha catturato l’attenzione di tuttoil mondo? Il popolocubano è un popolofelice?

Sabato 23 feb-braio alle 18 ne parlerà StefanoEmanuele Ferrari che pre-senterà il libro fotografico “Po-stales de Cuba” alla biblioteca Arcari di Tirano per iniziativa della libreria Il Mosaico e dellabiblioteca stessa.

Il tiranese Ferrari ha viag-giato per mesi inseguendo que-ste domande, percorrendo tut-ta l’isola da occidente a oriente,dall’Havana a Santiago de Cu-ba, passando per la città colo-niale di Trinidad, per le spiaggedi Varadero, per le piantagioni

Stefano Emanuele

Ferrari

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18 LA PROVINCIA

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

del progetto “Mani in pasta...”, sguinzagliati a conoscere la cit-tà, a ricostruire “tranci” di storiaquotidiana, di vie e di vite, di piazze, di rioni e dei cambia-menti sopravvenuti nel tempo».Con il supporto degli animatori del Lokalino, proveranno a sen-tire i cittadini e a coinvolgerli, agli interlocutori verrà chiesto di raccontare le esperienze loro

e degli abitanti chehanno vissuto “den-tro i luoghi”. Da que-sto ascolto, dall’in-dagine sociale, dalriappropriarsi dello“spirito del posto” igiovani proverannoa fornire un’ inter-pretazioni da con-cretizzare, poi, in in-stallazioni “artisti-che”. Sono quattro

le fasi che vivranno all’interno di“Spaziamo” : la conoscenza e la mappatura dei luoghi, la raccol-ta delle esperienze e delle storie dei morbegnesi, l’elaborazione di idee creative, la valorizzazio-ne dei luoghi prescelti attraver-so installazioni temporanee ed eventi artistici. . Chi vuole parte-cipare si deve rivolgere al Loka-lino (http://www.lokalino.it/lo-ka/spaziamo-giovani-menti-aperte-cercasi/). S. Ghe.

FormazioneIl progetto “Spaziamo”

del Lokalino coinvolge gli

adolescenti nella realizzazione

di una sorta di mappatura

Entra nel vivo il pro-getto Spaziamo, il percorso di formazione rivolto ai giovani, per provare a trasformare spazi abbandonati in “luoghi che raccon-tano”.

L’iniziativa è unacostola del progetto “Mani in pasta, piediper terra, menti aperte” rivolto agli adolescenti, a cui sa-rà chiesto di mappa-re gli spazi della cittàche sono dimentica-ti, residuali, in cui passa nessuno, poco fruiti e pen-sare, e immaginare per quegli angoli una nuova visibilità so-ciale.

Al centro giovanile Lokalinodi Morbegno i ragazzi saranno appoggiati e sostenuti nella loro progettualità da esperti di urba-nistica, storia locale, arte metro-politana. «Saranno però i “ra-gazzi”, i veri protagonisti di “Spaziamo”- dice William Va-ninetti, responsabile Wwf Val-tellina Valchiavenna, capofila

William Vaninetti

del Wwf locale

Una nuova visibilità per spazi dimenticati

vo-Morbegno, sia nel tratto Traona-Morbegno) e via Fore-stale, il lungo rettilineo di Mor-begno.

Gli ultimi passaggi, in termi-ni di interventi sul tratto, ri-guardano quindi la posa vera e propria del semaforo, «che sarà funzionale al passaggio dei mezzi lungo tutte e tre le diret-trici che convergono sul ponte -spiega ancora Tarabini -. In so-stanza, il semaforo in base ai flussi di traffico si attiverà di volta in volta: ad esempio se è verde su via Forestale, sarà ros-so per le auto provenienti da Traona e per quelle che arriva-no da Dazio».

Intanto la Provincia ha di-sposto una nuova ordinanza che disciplina la viabilità in que-sta zona sino al prossimo 22 feb-braio. In sostanza si impone la circolazione a senso unico al-ternato, nel tratto compreso trail chilometro 13+250 e il chilo-metro 13+350 della strada pro-vinciale numero 4 “Valeriana occidentale”, nei comuni di Morbegno e Civo sino alle 17 delgiorno 22 febbraio. S. Ghe.

MorbegnoSarà installato a breve

Senso unico alternato fino

al 22, invece su un tratto

di Valeriana nei pressi di Civo

Il nuovo semaforo sa-rà posizionato là dove sino a og-gi c’era lo stop per le auto che arrivano da via Forestale «arre-trando di circa una decina di metri rispetto alla situazione at-tuale, consentendo in questo modo anche lo scambio dei mezzi pesanti che provengono da direzioni differenti», spiega il comandante dei vigili urbani, Paolo Tarabini.

I lavori per la sistemazionedell’impianto stanno proceden-do e manca poco all’installazio-ne del nuovo semaforo sul pon-te dell’Adda, il ponte Vanoni.

Il semaforo è stato pensatoper tenere a bada il traffico al crocevia fra le tre direttrici fra Morbegno e la Costiera dei Ce-ch e per mettere in sicurezza unincrocio a rischio, quello fra la strada provinciale numero 4, la Valeriana che attraversa la Co-stiera dei Cech (sia nel tratto Ci-

Ponte VanoniIl semaforosostituirà lo stop

Novità in vista nella regolazione del traffico sul ponte dell’Adda

La parte finale del ponte Vanoni su cui sarà installato il semaforo

VALMASINO

SABRINA GHELFI

«Conosciamo Ersaf ei suoi interventi ecosostenibiliin luoghi di montagna, dubi-tiamo fortemente, quindi, chevoglia realizzare un’autostra-da in Val di Mello. E, in ognicaso, un’alzata di scudi primaancora di conoscere il progettotrovo sia fuori luogo».

Le parole sono di MarzioMarzorati, vicepresidente diLegambiente Lombardia e ilsuo è un altro contributo al di-battito sul progetto di Ersaf(l’Ente regionale per i serviziall’agricoltura e alle foreste)per un sentiero dedicato a nonvedenti e disabili in Val di Mel-lo.

I timori delle guide alpine

Dibattito che ha avuto originedalle preoccupazioni sollevatedalle guide alpine per l’invasi-vità dell’intervento nella riser-va naturale che sarà presenta-to a Comune e soggetti inte-ressati nei prossimi giorni.

«Abbiamo fiducia nel lavoroportato avanti da Ersaf, che co-nosciamo bene e con cui ab-biamo già lavorato - dice il por-tavoce di Legambiente -. In-somma si tratta di un interlo-cutore affidabile che ha giàoperato su questo territorio eche ha garantito un confronto La futura realizzazione in Val di Mello di un sentiero adatto anche ai disabili continua a fare discutere

Morbegno e Bassa Valle

«In Val di Mello non sarà un’autostrada»Legambiente. Il vicepresidente lombardo interviene riguardo ai timori per il futuro sentiero pensato per i disabili

«Conosciamo Ersaf e i suoi interventi ecosostenibili, inoltre senza conoscere il progetto è inutile alzare gli scudi»

anche su questa proposta, perla quale non esiste un progettodefinitivo. Proprio per questomotivo - rimarca l’esponentedell’associazione ambientali-sta - non trovo giusto lanciareallarmismi senza avere sottomano ciò di cui si sta parlandoe non trovo giusto nemmenoavere un punto di vista egoisti-co sulla montagna. E allora inquest’area della Val Masinodovremmo gridare allo scan-dalo anche per i parcheggi adue passi dalla riserva a servi-zio delle attività, per l’utilizzodella navetta eccetera, mentrenessuno lo fa»

Secondo Marzorati il puntodal quale partire è l’accessibili-

tà della montagna a fasce piùampie. «Non solamente ai por-tatori di disabilità, ma ancheagli anziani, a chi ha difficoltà,nell’ottica di una nuova formadi fruizione dei luoghi. Ci so-no- dice- esempi di questo ap-proccio in posti a noi vicini co-me la Val Bregaglia, dove nonmi pare si sia fatto scempio delterritorio. Non esiste un mo-dello unico da applicare per re-alizzare sentieri di questo ge-nere e ovviamente è fonda-mentale adeguarsi alla confor-mazione e alle caratteristichedella montagna sulla quale siinterviene, con la sensibilità dichi sa agire in contesti simili».

I fondi

Di sicuro, come ha spiegato ildirigente di Ersaf Antonio Ta-gliaferri, per ora ci sono i soldia bilancio regionale, si tratta di300mila euro approntati que-st’anno e 100mila euro nel2020, manca però il progetto«senza il quale non si può par-tire con l’intervento pensatoper la primavera/estate» hadetto il dirigente.

Un intervento che, secondoErsaf, non coinciderà con lacementificazione della Valle.Come invece temono le guidealpine, in primis Luca Biagi-ni, Andrea Panighetti e Ja-copo Merizzi.

n nBisogna pensare con sensibilità a nuove forme di fruizione dei luoghi

n nPerché non si grida allo scandalo per i parcheggi vicino alla riserva o per la navetta?

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LA PROVINCIA

Morbegno e bassa valle 19LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

DELEBIO

MARIA CRISTINA PESCE

«Insieme si può vince-re la malattia, con la donazione ela ricerca, con il lavoro dei medi-ci e degli infermieri, con l’impe-gno dei donatori, dei volontari edei famigliari e con iniziative belle e importanti come quella di stasera». Così il presidente lombardo di Admo Giuseppe Saponara ha salutato il pubbli-co delebiese arrivato al quinto “Al di là della musica” evento-spettacolo dedicato a Martina Ceciliani, rimasta nei cuori di tanti dopo la scomparsa a soli 19anni a causa della leucemia.

Edizione numero cinque

Un appuntamento ormai diven-tato tradizione del calendario musicale della Bassa Valle in cuiil rock, il pop raffinato e il grun-ge si mescolano alle emozioni e ai messaggi di sensibilizzazione sull’importanza della donazio-ne, in particolare del midollo os-seo.

Il trapianto resta, infatti, an-cora l’unica via di uscita dal can-cro per molti bambini e ragazzi colpiti dalla leucemia, di cui si prende cura l’equipe del centro Maria Letizia Verga (Mlv) di Monza, tra i più qualificati al mondo nell’assistenza medica e psico-sociale dei malati e dei lo-ro famigliari, a cui andrà il rica-vato della serata.

L’organizzazione, sempreben curata da Silvio Bianchi, chitarrista degli Amanera e tut-ta la sua battagliera famiglia: la

Gli Out of Body, prima band ad esibirsi alla serata evento “Al di là della musica”

Insieme è meglioPer vincere il malema pure per far festaL’evento. Anche quest’anno “Al di là della musica”

dedicato a Martina Ceciliani scomparsa per la leucemia

ha lanciato importanti messaggi di sensibilizzazione

moglie Patrizia e i figli Mattia eDaniele, ha fatto centro rega-lando due ore e mezza abbon-danti di autentico show.

Le esibizioni

Sul palco per primi gli Out of bo-dy con la voce profonda del can-tante Manuel Dall’Oca. Insie-me alla collega Bruna Mazzuc-chi, voce degli Amanera ha re-galato, più tardi, il momento piùtoccante della serata, l’esecuzio-ne in mezzo al pubblico di “One”, indimenticabile brano degli U2, accompagnato dalle immagini di Martina, splenden-te nella sua breve giovinezza.

Eleganti, in camicia bianca epapillon i Black Shiver accom-pagnati dai passi di danza delle amiche-ballerine di Torino. Matteo Dell’Oca, il cantante ha ceduto il microfono a Fran-

cesca Comparolo, cugina di Martina per l’esecuzione dal vi-vo di “Lonely boy” dei The blackkeys.

Tutto procede senza intoppi,tra omaggi ai Queen, proiezionedi video che strappano lacrime eapplausi e i passi di danza delle ginnaste della Asd Vera, che connastri e clavette danno prova delle loro abilità tecniche e arti-stiche. Non mancano ovvia-mente le testimonianze, come quelle di Giulia, Jessica, Sara,Simone, Denis e altri membri de “La Resiliente”, la squadra dipallavolo dei guariti dalla leuce-mia, che si sono lasciati alle spal-le la malattia e ora conducono una vita normale, esattamente come i ragazzi della loro età.

Una formica come simbolo

L’invito, ripetuto più volte dal palco, quello di iscriversi al regi-stro nazionale dei donatori di midollo osseo.

«Il loro simbolo è la Formica,un piccolissimo insetto che sa trasportare dei pesi enormi - co-sì la vice presidente del Comita-to Mlv, Rosanna Lupieri - ma che è capace di generare anche vaste comunità e tutte insieme creare qualcosa di grande». Ca-io Incani, calciatore e volonta-rio della squadra di calcio degli ex malati di cancro ha parlato dell’importanza di portare nei reparti di pediatria degli ospe-dali sorrisi, giochi, momenti di spensieratezza. Tutto può con-tribuire a salvare un bambino inpiù.

n Forte l’invito a iscriversi al registro nazionale dei donatori di midollo osseo

n Presenti alcuni membri de “La Resiliente”, squadra di volley dei guariti dalla leucemia

Martina Ceciliani è scomparsa nel 2014, a soli 19 anni, a causa della leucemia

Alcuni componenti de La Resiliente Amanera e le ginnaste dell’Asd Vera

SUCCESSO A GEROLA ALTA PER L’USCITA IN NOTTURNA

In 300 al chiar di lunaCon ciaspole, sci e slitte

Un sabato dedicatoalla camminata sot-to le stelle e al chia-ro di luna a Gerola

Alta, dove oltre 300 personehanno partecipato alla “Cia-spolata in notturna” organiz-zata dalla pro Fenile insiemecon il Cai di Colico.Sabato c’erano tanti turistiprovenienti da diverse zoned’Italia e dall’estero, il cielogià nel tardo pomeriggio eralimpido e chiaro grazie al be-nefico effetto del favonio, ilvento caldo: neve, ancora suf-ficientemente presente nellavallata, ben battuta e 300 per-sone allineate alla partenzahanno composto gli ingre-

dienti della manifestazione. Chicon le ciaspole, chi con gli sci, chicon - sulle spalle o a traino - i bobamatoriali, di quelli dei bambini,vecchie slitte, per una discesasvelta e il ritorno alle auto, alpiano. E ancora alberghi e risto-ranti pieni, anche a metà febbra-io. Con una partecipazione alta, daevento per così dire di massa, siè tenuta sabato a Gerola, Valtelli-na, la 9ª edizione della Ciaspola-ta in notturna e al chiaro di luna.Secondo il programma si salivaal rifugio Salmurano e la manife-stazione prevedeva due parten-ze, una da Fenile, frazione di Ge-rola e una successiva dalla locali-tà di Pescegallo per il percorso

breve. A sera i numeri parlavanodi quattro rifugi e ristoranti pie-ni, 250 persone a cena nella loca-lità delle Orobie, gli altri arrivatia casa comunque felici per l’orga-nizzazione senza sbavature, peril clima mite portato dal meteofavorevole e per l’allegria delcontesto. In cabina di regia insieme allapro Fenile, il Cai, Club alpinoitaliano di Colico, Lecco. «È andata benissimo – affermadando voce ai responsabili del-l’evento, il volontario Valerio –vedere 300 persone insieme peruna notturna è stata una bellacosa. In tanti si sono fermati aFenile e in alto, al rifugio Salmu-rano per la cena, e anche questo

è stato un segnale positivo. Pergli albergatori innanzitutto, main generale per la vallata. La se-rata è stata perfetta, non fredda.Abbiamo avuto ciaspolatori – ag-giunge – arrivati da Rimini, Mila-no, persino qualche cinese. Tutto

in ordine, tutto tranquillo in uncontesto divertente e la luna harischiarato per tutti il percorso.Adesso riposiamo e pensiamoalla prossima edizione». Il prossimo appuntamento conle ciaspole a Gerola Alta è stato

fissato per il 10 marzo conCiaspolando tra Baite e ca-lecc, evento sportivo, carne-valesco e con tappe gastrono-miche tipiche. OrganizzaEcomuseo Valgerola. S. Ghe.

Alcuni dei 300 partecipanti alla Ciaspolata in notturna organizzata da Pro fenile e Cai Colico

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20 LA PROVINCIA

LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

CHIAVENNA

STEFANO BARBUSCA

Per i dati ufficiali èancora presto, perché la sta-gione prosegue e alcuni gran-di eventi devono ancora esse-re svolti. Ma dall’economiatransfrontaliera arrivano se-gnali incoraggianti sia dalsettore di alberghi e ristoran-ti, sia dalle costruzioni. Sitratta dei due comparti chedanno lavoro alla maggiorparte dei frontalieri valtelli-nesi e valchiavennaschi – se-condo le stime sindacali sonocirca 5000 – occupati nei Gri-gioni con questo tipo di per-messo.

Il 2018 partito male

Il 2018 dell’edilizia era co-minciato con la chiusura del-la Pitsch, azienda da cento di-pendenti, ma secondo i sin-dacati la situazione si è stabi-lizzata. «Quello è stato un ca-so più unico che raro – spiegadalla sede di Unia di SanktMoritz il segretario regionaleArno Russi -. In generale nelterritorio dei Grigioni ci sonovari progetti di edilizia resi-denziale e alcuni grossi can-tieri del genio civile, senza di-menticare i lavori sulla lineaferroviaria - si stanno rifa-cendo le gallerie tra Zernez eScuol - e i gli investimenti mi-rati del Cantone sulle infra-strutture. A livello privatostiamo osservando che si ri-struttura di più in Engadina».

A Coira e dintorni

La tendenza è chiara. «Per ifrontalieri, come si è percepi-to da anni, il lavoro sarà sem-pre più oltre il Passo del Giu-lia, a Coira e dintorni, e il te-desco sarà sempre più la lin-gua del pane».

Per quanto riguarda il turi-smo invernale «la neve non èmancata, ma non è stata ab-bondante soltanto in Engadi-na, bensì in tutta la Svizzera».

Le prime analisi. Si tratta dei due comparti che danno lavoro alla maggior parte dei frontalieri

Attesa per la festa organizzata da un miliardario indiano che porterà a Sankt Moritz 850 invitati

I primi bilanci, insomma,«sono senza dubbio positivi».La stagione degli eventi pro-segue e c’è grande attesa perla festa organizzata da un mi-liardario indiano che neiprossimi giorni porterà nellalocalità “top of the world”ben 850 invitati. Anche inBregaglia, da Castasegna aMaloja, le impressioni sonopositive. Dopo un’attesa piùlunga rispetto al passato, so-no pronte da alcune settima-ne anche le piste di sci sul lagodi Sils. Si tratta di un’ottimanotizia in vista della prossi-ma edizione della Skimara-thon, in programma per il 10di marzo, che ha già fatto regi-strare il tutto esaurito a livel-lo di iscrizioni.

Numerosi ospiti

«In questo periodo abbiamotanti ospiti sia dalla Svizzera,sia dai Paesi dell’Unione Eu-ropea – spiega il direttore diBregaglia Engadin TurismoSerge Alder -. È ancora prestoper definire dei numeri, masiamo contenti di questotrend che osserviamo. Oraaspettiamo la partenza dellamaratona engadinese da Ma-loja per dare il benvenuto aoltre 14mila partecipanti».Nei giorni scorsi sono staticomunicati i dati relativi al2018, il primo anno dopo latragica frana del Pizzo Cen-galo. Sono stabili rispetto aquello precedente. Si sono re-gistrati nel solo Comune diBregaglia 103mila pernotta-menti da novembre 2017 a ot-tobre 2018. Ben 69.200 per-nottamenti, oltre due su tre,sono stati effettuati proprio aMaloja, località gettonata siain inverno, sia in estate. Neglialberghi sono stati oltre50mila, mentre nei campeggiè stata superata quota 16milae negli ostelli 13mila. Negliappartamenti le presenze so-no state quasi 23mila.

Sono ben 150 le offerte pubbli-

cate dal collocamento di Sama-

den e disponibili anche sul

portale sintesi.provincia.so.it.

Si tratta di un chiaro segno

della vivacità del mercato del

lavoro engadinese.

Nel Cantone dei Grigioni, che ha

circa 200mila abitanti, in gen-

naio 2019 si registravano 1660

persone senza lavoro. Questa

cifra corrisponde a un tasso di

disoccupazione del 1,5 per

cento. Inoltre sono state regi-

disoccupate alla ricerca di un

impiego si ottiene il numero

delle persone in cerca di impie-

go. In gennaio ne sono state

registrate 2903, apri al 3% circa.

Nel territorio valtellinese e

valchiavennasco, secondo i dati

diffusi nel marzo dello scorso

anno dalla Camera di commer-

cio di Sondrio sulle tendenze

del mercato del lavoro a livello

provinciale, il tasso di disoccu-

pazione complessivo (nel 2017)

era pari a 6,3%, un dato in linea

con la media registrata a livello

regionale (6,4%). Il numero di

disoccupati era sceso a 5mila

unità, con una riduzione annua

del -15,9%. S.BAR.

Sankt Moritz, il centro della cittadina

Anche sul portale sintesi.provincia.so.it

Sono ben 150 le offerte del collocamento a Samaden

Valchiavenna

Costruzioni, alberghi e ristorantiSegnali incoraggianti oltre confine

PiuroGli interventi interessano

la messa in sicurezza

delle strade, ma mancano

ancora le risorse economiche

Due progetti di sicu-rezza stradale per Piuro, ma vanno trovati prima i soldi per poter partire con i cantieri.

L’amministrazione comu-nale del sindaco Omar Iaco-mella in questi giorni ha ap-provato gli studi di fattibilità tecnico-economica, in pratica ivecchi progetti preliminari, re-lativi alla messa in sicurezza della strada della frazione di Cortinaccio, la parte alta della frazione di Prosto, e all’allarga-mento della strada d’accesso a Sant’Abbondio, il vecchio bor-go posto a destra del parco delleCascate dell’Acqua Fraggia. Quila sede stradale è molto stretta,con ovvi problemi anche nel ca-so in cui sulla strada dovesseropassare mezzi di soccorso.

Le due opere, secondo glielaborati approvati dalla giun-ta, avranno un costo di 86 mila euro l’una. A disposizione a bi-lancio non ci sono ancora i fon-di. «Si tratta di interventi volti amigliorare le condizioni di via-bilità delle vecchie frazioni – spiega il primo cittadino an-nunciando che i due progetti non saranno inseriti nel piano delle opere pubbliche avendo importi inferiori ai 100 mila euro - . A Cortinaccio si prevedeun intervento sul parcheggio a servizio della zona con il rad-doppio dei posti auto a disposi-zione e il miglioramento della sicurezza soprattutto per quanto riguarda i pedoni nella parte verso ovest. Per quanto riguarda Sant’Abbondio l’in-tervento fa parte di tre progetti.Il primo è il piano di lottizza-zione che si sta sviluppando, il secondo è la pista tagliafuoco a monte e il terzo è, appunto que-sto dell’allargamento della se-de stradale. Manca ancora la copertura ma nel frattempo ci portiamo avanti con la proget-tazione, in modo tale da essere pronti nel caso in cui si doves-sero aprire possibilità con ban-di di finanziamento». D.Pra.

Due progettiper l’accessopiù facilealle frazioni

gnalazione degli stessi agen-ti, che hanno effettuato unsopralluogo il 15 febbraio. Lamisura precauzionale dovràcomunque essere conferma-ta una volta che saranno ef-fettuati rilievi tecnici sul-l’immobile. Prima della co-struzione della ciclo-pedo-nale, di fatto utilizzata prati-camente solo da pedoni, ilsentiero era l’unico modo dispostarsi in sicurezze traChiavenna e la frazione con-divisa con Prata Camportac-cio. Una zona caratterizzatadalla presenza di molti crotti,le cui strutture in alcuni casisono in stato di abbandono daanni e versano in condizionicritiche. D.Pra.

di Tanno. Tutta colpa di unacostruzione a rischio crollosituata nei pressi dello stessosentiero.

Il tratto è quello che inter-seca la pista ciclo-pedonale,che rimane transitabile, pro-veniente da Prata Campor-taccio. L’ultimo tratto, in-somma, al termine della di-scesa. La zona è molto fre-quentata, soprattutto da chidecide di utilizzarla per por-tare a spasso l’animale dome-stico.

Tutto è partito da una se-

ChiavennaPericolo sul sentiero

che dal centro storico

cittadino porta

all’abitato di Tanno

Sentiero dell’Alpettochiuso per pericolo. Il co-mando di Polizia Locale diChiavenna ed Uniti ha decisodi interdire, fino a quando lecondizioni di sicurezza nonsaranno ripristinate, il sen-tiero che dal centro storico diChiavenna porta all’abitato

Sicurezza non garantitaChiusa la via dell’Alpetto

stato immediato e i soccorsi so-no partiti in codice rosso, ma fortunatamente le condizioni delle ragazze non sono gravi.

Il fatto che il giovane avesseappena messo in moto l’auto e quindi stava procedendo a bas-sa velocità, probabilmente ha contribuito a rendere meno se-rie le conseguenze del sinistro. Tocca ora ai carabinieri accerta-re le cause dell’incidente, avve-nuto peraltro in una strada ab-bastanza buia. Il giovane è statosottoposto agli esami per accer-tare in che condizioni si fosse messo al volante. Nel pomerig-gio, invece, gli agenti della poli-zia stradale e i vigili del fuoco so-no intervenuti a Novate Mezzo-la per un’auto finita fuori strada.Danni all’auto ma nessun ferito.

Gli incidentiSono state urtate a Gordona

da un’auto in via Boggia

Nel pomeriggio a Novate

una macchina fuori strada

Due giovani cugine, entrambe di 18 anni, sono state investite nella notte tra sabato edomenica, poco dopo le 2, in viaBoggia. Alla guida dell’auto - unaGolf - c’era un ragazzo di 21 anni:mentre stava partendo ha fatto cadere le due giovani che erano a bordo della strada. L’allarme è

Investite nella nottePaura per due cugine

L’incidente a Novate

strate 1243 persone non disoc-

cupate alla ricerca di un impie-

go.

Rientrano in questa categoria

coloro che partecipano a misu-

re di perfezionamento profes-

sionale o di occupazione, oppu-

re che prestano lavori con un

guadagno intermedio, nonché

coloro che si avvalgono unica-

mente dei servizi degli uffici

regionali di collocamento.

Sommando il numero dei disoc-

cupati e delle persone non

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LA PROVINCIA 21LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2019

VALVARRONE

ANTONELLA CRIPPA

Domenica funestata dagli incidenti in montagna, quella di ieri, che hanno richie-sto un dispiegamento di uominie mezzi del soccorso davvero imponente.

L’incidente più grave si è ve-rificato attorno alle 13.30: una donna di 44 anni residente a Er-ba ha perso la vita precipitandoper 200 metri dal monte Legno-ne. Sulle cause della tragedia so-no in corso gli accertamenti deicarabinieri del Comando pro-vinciale di Lecco, quello che è certo è che Katia Bertuzzo eraimpegnata in un’escursione quando è scivolata nei pressi delbivacco “Cà de legn”, che è si-tuato a oltre 2.000 metri di quo-ta, precipitando nel canalone ovest della montagna.

Trasportata a Lecco

È accaduto a un centinaio di metri dalla vetta; la donna era con un piccolo gruppo di alpini-sti che ha lanciato l’allarme.

Sul posto, la centrale operati-va del servizio di emergenza e urgenza sanitaria regionale ha immediatamente inviato l’eli-soccorso dell’ospedale Sant’An-na di Como.

L’escursionista è stata indi-viduata in poco tempo, è stata raggiunta dal medico di bordo, che non ha potuto far altro che

Lecco provincia

Un volo di 200 metri, muore sul colpoValvarrone. L’incidente ieri nel primo pomeriggio, a perdere la vita una donna di 44 anni residente a ErbaÈ precipitata dal Legnone, nei pressi del bivacco “Cà de legn”, finendo nel canalone ovest della montagna

constatarne il decesso. Stando aquanto è stato possibile appu-rare, la donna sarebbe morta sulcolpo.

Troppo gravi i traumi ripor-tati nell’impatto con la roccia altermine del drammatico volo. Ilcorpo è quindi stato assicurato sulla barella ed è stato issato a bordo del velivolo. La salma è stata trasportata nella camera mortuaria dell’ospedale Man-zoni di Lecco: il magistrato di turno alla Procura della Repub-blica del capoluogo di provincianon ha ritenuto di dover dispor-re ulteriori indagini se non un esame esterno e ne ha disposto la restituzione ai familiari.

In preallarme, per l’inter-vento sul Legnone, anche le squadre dei tecnici della XIX delegazione lariana del Soccor-so alpino, che alla fine non han-no nemmeno lasciato la base - per questo evento, almeno - dal momento che l’intervento è stato interamente gestito dal personale dell’elisoccorso del-l’ospedale comasco.

Il papà brianzolo

Nuovo tributo di sangue, dun-que, sulle montagne lecchesi. L’ultimo incidente mortale ri-saliva alla scorsa antivigilia di Natale in Grignetta, quando un giovane papà della provincia di Monza, Davide Doliana, 37 an-ni, di Brugherio, era stato colpi-to alla testa da un sasso stacca-tosi a monte del sentiero che stava percorrendo con la mo-glie e i figlioletti, nella zona del Pertusio, vicino al rifugio Rosal-ba

Trasportato con l’elisoccor-so all’ospedale Sant’Anna di Co-mo, il brianzolo era spirato qualche ora dopo il ricovero.

n Raggiunta dall’elisoccorso, il medico ha potuto solo constatare il decesso

L’elisoccorso di Como ai piedi del monte Legnone, da dove è precipitata Katia Bertuzzo

Numerosi interventi, cade un parapendioLa tragedia avvenuta

sul monte Legnone, in territoriocomunale di Valvarrone, è stata la punta dell’iceberg di una gior-nata decisamente molto movi-mentata per gli operatori del soccorso.

Molti gli incidenti, a iniziaredalle cadute sugli sci ai Piani di Bobbio, uno dei quali ha coinvol-to un ragazzino di 10 anni.

L’intervento che però ha piùtenuto con il fiato sospeso è sta-to quello che si è verificato poco prima delle 15.30 all’alpe Giu-

mello, territorio comunale di Casargo, per un parapendio pre-cipitato probabilmente in fase di decollo.

Sul posto le squadre della Val-sassina-Valvarrone del Soccor-so alpino, coadiuvate dai tecnici del Saf dei Vigili del fuoco, che, insieme all’équipe dell’elisoc-corso dell’ospedale Sant’Anna diComo, hanno faticato non poco per recuperare il pilota, un uo-mo di 56 anni residente a Rena-te, in provincia di Monza e Brianza. Per lui un codice giallo

di rientro, per traumi e lesioni, con l’arrivo al Pronto soccorso del Manzoni di Lecco quando ormai erano quasi le 17.

Quasi in contemporanea,un’altra squadra della stazione Valsassina-Valvarrone del Soc-corso alpino era impegnata nel soccorso a due giovani escursio-nisti, un uomo e una donna di 33e 30 anni di Lentate sul Seveso, sempre provincia di Monza, sul sentiero che da Moggio conduceai Piani di Artavaggio. Sfiniti, so-no stati affiancati dai tecnici per

raggiungere la funivia e con quella ridiscendere a valle. Un’intervento durato un paio d’ore.

Ma già in mattinata i tecnicidel Soccorso alpino e del Saf dei Vigili del fuoco erano dovuti in-tervenire in Valsassina per un escursionista di 40 anni “incro-dato” a un’altezza di circa 2.100 metri sulla parate Fasana, sul Grignone. L’uomo è stato ripor-tato a valle sano e salvo.

Infine, nel tardo pomeriggio,volontari nuovamente in azioneper soccorrere una donna in ci-ma al Monte Barro: caduta, per lei una sospetta frattura di una caviglia. A. Cri.

stri clienti. Ieri ci hanno chia-mato con il suo telefonino eabbiamo dovuto raggiungerepoi i parenti».

Il titolare parla con ammi-razione della sua dipendentee non è sempre così scontato:«Era una brava persona, hasempre vissuto con i genitoriquindi la scuola guida per leiera una seconda casa. Si impe-gnava tantissimo, ma in gene-re lei sul lavoro o nello studioera bravissima, aveva ottenu-to il diploma di ragioniera do-po le serali con 96 e nonostan-te da noi fosse impiegata erain realtà insegnante-istruttri-ce di scuola guida, poteva te-nere lezioni in classe».

Una collaboratrice unica:«Era un perno per la nostrascuola guida, una personapreparata e affidabile. Unagrande collaboratrice per mee anche sul lavoro è una perdi-ta incolmabile. Una personacapace ma anche riservata,non parlava moltissimo, rac-contava spesso di questa suapassione per la montagna.Ancora fatico a credere aquello che è successo». Giovanni Cristiani

Alla Scuola guida Sergio og-gi chiusura per lutto, la donnaera molto apprezzata e svol-geva il lavoro d’impiegata maera anche insegnante-istrut-trice di guida. L’ufficio di piaz-za Padania era la sua secondacasa, anche in considerazionedell’impegno che metteva nellavoro.

«Sono angosciato, mi vienedifficile aggiungere altro. So-no angosciato e basta – spiegaSergio Pontiggia, caslinese, ti-tolare della scuola guida -Aveva solo 44 anni, era unapersona splendida, lo so lo sidice sempre quando qualcunoci lascia, ma lo era. Non riesconeppure a comprendere comepuò essere successo, era cosìprudente e attenta».

L’autoscuola di Pontiggiaad Erba è conosciutissima edora è gestita dal figlio: «Mi hadetto che oggi si rimane chiusiper lutto e gli ho dato ragione.Stiamo parlando di una per-sona che era con noi da 24 an-ni, era ancora una ragazzaquando è arrivata: una ven-tenne. Abbiamo passato tantianni assieme sul lavoro e l’ab-biamo apprezzata come i no-

donna era impiegata allaScuola guida Sergio di piazzaPadania, proprio davanti allastazione ferroviaria, l’ufficiooggi sarà chiuso per lutto.

Katia era una zia innamo-rata delle nipotine, figlie delfratello Emanuele, era aman-te dei viaggi e della montagna,la sua grande e principale pas-sione. Proprio quella passio-ne che l’ha portata via ad ami-ci e parenti nel suo giorno diriposo su uno dei monti piùamati dell’area: il Legnone.

La quarantaquattrenne eraragioniera e abitava in frazio-ne San Maurizio in via Gari-baldi. Molto religiosa, fre-quentava la locale chiesa, ilpadre è morto da anni ed eraun carrozziere conosciuto aCanzo, la mamma è ricoveratain casa di riposo. La famiglia èuna di quelle storiche di Erba.

Il ricordoIl suo titolare: «Era prudente

e attenta, un vero perno

per l’ufficio e i clienti

Sono angosciato»

«Siamo stati i primi asapere della tragedia, ci han-no chiamato con il suo telefo-nino che penso abbiano ritro-vato sul Legnone. Sono ango-sciato», spiega Sergio Pon-tiggia titolare dell’Autoscuo-la Sergio in cui Katia Bertuzzolavorava da ventiquattro an-ni.

La conoscevano tutti a Er-ba Katia Bertuzzo, se si ave-va una pratica automobilisti-ca da evadere con ottime pos-sibilità si passava da lei con lacertezza di essere seguiti conattenzione e cortesia.

Da ventiquattro anni la

«Era animata da una grande fedeAdorava i viaggi e le sue nipotine»

Katia Bertuzzo, l’erbese di 44 anni che ha perso la vita sul Legnone

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