Pubblicazione a cura della Notiziario IODP-Italia · 2011: Un anno vissuto pericolosamente da...
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Pubblicazione a cura della
Redazione IODP-Italia
Elisabetta Erba
Paola Tartarotti
Università degli Strudi di Milano
2011: Un anno vissuto pericolosamente da ODP-Italia.
Sommario:
Editoriale 1
Exp. 334– CRISP A 2
News Exp. 335
4
IODP-Italia: Notizie
dall’ECORD Council
6
GEOITALIA 2011
sessione IODP (R3)
8
Contributo scientifi-
co IODP-Italia
2004-2010
10
DA LEGGERE…….
11
Il NUOVO IODP
post 2013
12
2nd Triennium Re-
view Committee
13
NEWS: Second o Cicl o Con ferenze
Notiziario IODP-Italia
Luglio 2011
Possibile inserire immagine
L’ultimo anno (Giugno 2010-Giugno2011) è stato molto delicato per IODP-Italia a
causa di vari eventi e non-realizzazioni: purtroppo oggi la situazione è sempre più
critica ed ormai limitata alla sopravvivenza. Dopo l’incontro del Febbraio 2010 con
il Dr. Mario Alì (Direttore Generale del MiUR), il Comitato IODP-Italia ha cercato
ripetutamente di promuovere altre riunioni per proporre un budget comprenden-
te una quota di partecipazione oltre alle spese di funzionamento, e trovare un fi-
nanziamento ministeriale di almeno 500.000 Euro annuo dal 2011 al 2013 e poi
nella fase post-2013. Purtroppo i contatti sono andati persi e ci siamo trovati nuo-
vamente a fronteggiare il vuoto strutturale che rende il nostro Paese un’anomalia
assoluta nel panorama internazionale.
A fronte dell’impossibilità per INGV di continuare a versare la sua quota, il contri-
buto economico dell’Italia a IODP è ulteriormente diminuito nel 2011, e nel trien-
nio 2011-2013 solo il CNR verserà ad EMA un contributo di 100.000 US$ che per-
metterà ad IODP-Italia di sopravvivere.
Pochi mesi fa il Dr. Giuseppe Cavarretta ha concluso il suo mandato come Diret-
tore del Dipartimento Terra e Ambiente del CNR e desidero in questa sede rin-
graziarlo a nome personale e a nome di tutta la comunità scientifica italiana per il
suo prezioso lavoro di supporto e per il suo contributo ad IODP-Italia. Certamen-
te se l'Italia è ancora in ECORD-IODP è anche merito suo, dei suoi suggerimenti
ed interazioni interne ed esterne al CNR.
Il 10 Maggio 2011, il Comitato IODP-Italia ha incontrato il nuovo Direttore pro
tempore, Dr. Enrico Brugnoli, che ci ha dichiarato di essere altamente favorevole a
sostenere IODP-Italia sia all'interno del CNR che presso il MiUR. La speranza è
quella di ottenere un finanziamento congruo a partire dal 2012 ed una continuità di
tale finanziamento nel tempo per avere oltre ad un consistente contributo annuo
ad EMA anche fondi annui necessari per il funzionamento (segreteria, partecipazio-
ne a panels, riunioni in Italia e all’estero etc.).
Certo, l’attuale situazione politico-economica del nostro Paese è critica e non ci da
reali speranze di migliorare la posizione di IODP-Italia. Ciò nonostante, Vi confer-
mo la mia piena disponibilità a continuare ad operare, per quanto di mia compe-
tenza, per raggiungere una soluzione positiva che permetterà all'Italia di essere de-
gnamente rappresentata nel contesto IODP.
Elisabetta Erba
Presidente IODP-Italia
Volume 4 Numero I
IODP EXPEDITION 334 - CRISP A:
il primo passo verso la perforazione della zona sismogenica in Costa Rica
Pagina 2
Paola Vannucchi - Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Firenze [email protected]
L’attività sismica è uno dei caratteri più importanti dei limiti di placca. Tuttavia esistono notevoli differenze nella
percentuale di terremoti e nell'energia sismica rilasciata nei diversi tipi di limiti. I margini convergenti caratterizzati da
subduzione rilasciano annualmente l'80% dell'energia sismica globale, e sono gli unici dove avvengono terremoti con
M≥9. Tuttavia i terremoti in se' non costituiscono il problema più importante per le popolazioni che abitano vicino alle
zone di subduzione, i problemi, infatti, sono causati dagli tsunami che spesso sono generati da questi stessi terremoti. Dalle osservazioni sugli ipocentri dei terremoti sappiamo che solo una porzione del limite di placca, detto comune-
mente megathrust, e' in grado di generare terremoti. Questa porzione si trova ad una profondità comunemente com-
presa fra i 15 km e i 40 km. Se vogliamo conoscere quali meccanismi controllano la nucleazione dei terremoti dobbia-
mo cercare di campionare questa porzione sismicamente attiva del megathrust. Le zone di subduzione sono sottomarine così come sono generalmente sottomarine le zone sismiche dei mega-
thrust. In ogni caso sono sottomarine le porzioni meno profonde della parte sismica dei megathrust. Se vogliamo rag-
giungere e campionare queste zone Il’Integrated Ocean Drilling Program (IODP) diventa cruciale per il loro studio. La conoscenza dei meccanismi che portano alla nucleazione dei terremoti nelle aree di subduzione è uno degli o-
biettivi scientifici di IODP, che si è concentrato in due zone: la Fossa di Nankai in Giappone, e la Fossa dell’America
Centrale in Costa Rica. La scelta di questi due zone dipende da due fattori: sono aree dove la zona sismogenetica è
particolarmente superficiale, < 7 km di profondità, e quindi raggiungibile; sono aree caratterizzate da due processi tet-
tonici ―opposti‖, accrezione ed erosione tettonica. Nei margini in accrezione il materiale della placca che sottoscorre si
aggiunge a quella superiore; nei margini in erosione e' il materiale della placca superiore che viene "mangiato" da quella
che sottoscorre. La differenza per il megathrust e' molto forte: da una parte si imposta nei sedimenti (fanghi) oceanici
della placca che sottoscorre, nell'altro nelle rocce della placca superiore. CRISP (Costa Rica Seismogenesis Project) A e B sono i progetti che hanno come obiettivo rispettivamente la ca-
ratterizzazione del margine ed il campionamento della porzione sismogenica del limite di placca erosivo al largo della
Costa Rica. L’area scelta da CRISP si trova nella parte sud-orientale della fossa, sul fianco della Cocos Ridge (Fig. 1).
Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I
Pagina 3 Vol. 4 Num. I Notiziario IODP-Italia
La IODP Exp. 334 (15 marzo-13 aprile 2011) ha effettuato le prime perforazioni per il progetto CRISP A. Gli obiet-
tivi si possono riassumere come segue:
* caratterizzare il basamento dell’avanarco,
* quantificare il tasso di erosione tettonica,
* conoscere il sistema di circolazione dei fluidi,
* stabilire lo stato di stress in situ dell’avanarco.
Oltre a questi temi preparatori alla futura perforazione del limite di placca, la exp. 334 ha anche recuperato mate-
riale per lo studio della relazione fra la subduzione della Cocos Ridge e l’arco vulcanico. Durante la IODP exp. 334 si sono recuperati oltre 1600 m di carote in 4 siti (Fig. 2): Sito U 1379 sulla scarpata su-
periore, Siti U1378 e U 1380 nella scarpata media, Sito U1381 sulla placca Cocos nei pressi della fossa. I Siti U1378
e U 1379 sono stati perforati anche con tecnica LWD (logging while drilling). Il basamento della placca superiore, raggiunto e campionato per circa 80 m al di sotto di circa 900 m di sedimenti di
scarpata, è costituito da una breccia con clasti di basalto, diaspro, calcare, e rocce detritiche di varia granulometria
immersi in una matrice di arenaria ben cementata. L’età è riferibile al Pliocene superiore. I 900 m di sedimenti di
scarpata sovrastanti sono caratterizzati da silt con subordinate argille e sabbie. L’età della successione di scarpata è
Pleistocenica. L’alto tasso di sedimentazione dei sedimenti di scarpata insieme con i dati preliminari sulla distribuzio-
ne delle specie di foraminiferi bentonici confermano una marcata subsidenza attribuibile all’erosione tettonica. I fluidi interstiziali esaminati nei sedimenti di scarpata rivelano caratteristiche geochimiche tipiche di ambienti pro-
fondi con temperature compatibili della zona sismogenica (T>150°). La presenza di tali fluidi corrisponde a zone
brecciate dei sedimenti interpretate come zone di faglia. Le osservazioni sembrano indicare la presenza di faglie che
tagliano l’intera placca superiore e capaci di convogliare e trasportare in superficie fluidi profondi. Lo stato di stress della placca superiore è stato misurato grazie alla presenza di borehole breakouts nei log misurati
nei siti di scarpata media e superiore. I risultati indicano la presenza di due stati di stress differenti per i due siti. Il
Sito U1378 (scarpata media) presenta uno stress orizzontale massimo orientato NW-SE in accordo con un campo
di deformazione controllato dalla subduzione della Cocos Ridge. In questo caso la Cocos Ridge sembra agire come
un indenter rigido. Il Sito U 1379 (scarpata superiore) indica uno stress orizzontale massimo orientato NNE-SSW. I
dati di stress in situ integrati con i dati mesostrutturali misurati nelle carote, sembrano essere in accordo con un
sistema di stress estensionale – stress principale maggiore verticale. In questo caso si potrebbe interpretare questa
situazione come causata dal collasso della placca superiore dovuto alla presenza di erosione tettonica.
In questi ultimi mesi il progetto della perforazione della zona sismogenica in Costa Rica ha assunto, purtroppo, una
notevole importanza. Il terremoto del Giappone del 11 marzo 2011 Tohoku e' il primo con M=9 registrato in una
zona in erosione. I terremoti, infatti, vengono registrati nella loro intensità da un po' più di 100 anni. Fino a 2 giorni
prima dell’Exp. 334 i terremoti con M9 erano stati registrati solo in margini in accrezione (Cile, Sumatra, Alaska,
Kamchatka, Aleutine). Il megathrust sismico nella Fossa del Giappone e' troppo profondo,e la Costa Rica e' l'analogo
perforabile di quella zona.
Pagina 4 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num.
NEWS DELLA RECENTE IODP EXPEDITION 335
Superfast Spreading Rate Crust 4
Paola Tartarotti—Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano
Si è conclusa da poco (13 Aprile – 3 Giugno 2011) la quarta campagna oceanografica IODP dedi-
cata all’approfondimento del pozzo IODP1256D, nell’Oceano Pacifico Equatoriale (Fig. 1). Obiet-
tivo: raggiungere il ―Layer geofisico 3‖ ossia campionare per la prima volta le rocce gabbriche del-
la crosta oceanica, già ―sfiorate‖ durante la campagna Expedition 312, nel 2005.
http://iodp.tamu.edu/scienceops/expeditions/superfast_rate_crust.html
Figura 1: Ubicazione del Sito IODP 1256, dove è stato perforato il pozzo 1256D.
Questo pozzo è familiare a diversi ricercatori italiani, alcuni dei quali hanno direttamente parteci-
pato alle prime campagne di perforazione (ODP Leg 206, nel 2003, IODP Exp. 309 e 312, nel
2005). Durante la campagna IODP 312, la perforazione ha raggiunto, ad una profondità di 1400 m
circa dal fondale, i primissimi prodotti intrusivi all’interno dei dicchi basici, rappresentati da due
corpi gabbrici di dimensioni metriche e svariate vene centimetriche di quarzo-dioriti e ferrogab-
bri, intercalati a screen di basalti ricristallizzati con tessitura granoblastica (per effetto del meta-
morfismo di contatto). L’Expedition 335 aveva come obiettivo l’approfondimento di almeno 400
metri del pozzo ed il raggiungimento dei gabbri cumulitici.
Pagina 5
La campagna è stata contrassegnata da operazioni molto lente dovute a numerosi problemi tecni-
ci che hanno impegnato a lungo i drillermen e gli specialisti della Transocean. La prima difficoltà è
stata incontrata a circa 920 m di profondità dal fondale, dove è stato necessario stabilizzare il
pozzo cementando le pareti e poi ri-perforando. Il carotaggio a rotazione per l’approfondimento
del pozzo (a partire da 1507 m di profondità dal fondale) è iniziato solo 16 giorni dopo l’arrivo
della nave al sito!
Le rocce recuperate consistono prevalentemente in detriti, anche di dimensioni decimetriche
(Fig. 2), recuperate dai junk basket durante la pulizia del fondo foro e un metro circa di carota. Si
tratta di basalti ricristallizzati ed intrusi da vene di varie dimensioni di composizione tonalitica o
dioritica (ship report in http://iodp.tamu.edu/scienceops/sitesumm.html), molto simili a quelli re-
cuperati al termine della campagna IODP 312. Dal punto di vista della stratigrafia della crosta, il
fondo foro si trova quindi ancora all’interno della cosiddetta root zone, ossia al passaggio tra il
complesso dei dicchi basici ed i gabbri sottostanti.
Purtroppo il raggiungimento del Layer 3 della crosta oceanica in una sezione crostale in situ, cioè
creata in una dorsale e lontana da faglie trasformi è di nuovo sfumato….
Figura 2: Ricercatrice impegnata nella scelta del taglio dei campioni, nella splitting room
(http://iodp.tamu.edu/scienceops/gallery/exp335/week4/)
Vol. 4 Num. I Notiziario IODP-Italia
Pagina 6 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I
IODP Italia e il resto di ECORD
Notizie dall’ECORD Council
Dall’inizio dell’anno l’Italian Delegate nell’ECORD Council è MARCO SACCHI
(IAMC, CNR, Napoli). In occasione dell’ultimo meeting dell’ECORD Council sono state aggiornate le tabelle relative ai
contributi economici versati dai vari paesi afferenti e dei ―diritti di partecipazione off-shore‖ rela-
tivi. Sono stati anche predisposti i budgets per il futuro che sulla base delle quote versate e che
dovrebbero essere versate nel 2012 e 2013 indicano quante partecipazioni off-shore spetteranno
ai singoli paesi del Consorzio Europeo.
Purtroppo il contributo economico dell’Italia è ulteriormente diminuito nel 2011, a fronte
dell’impossibilità per INGV di continuare a versare la sua quota. Ad oggi, dunque, l’Italia è il paese
con la maggior overquota (5.7) avendo avuto sino ad ora 9 ricercatori a bordo di spedizioni di cui
2 co-chief scientists.
Pagina 7 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I
Nel triennio 2011-2013 per l’Italia solo il CNR verserà ad EMA un contributo di 100.000 US$
(Tabella), che permetterà ad IODP-Italia di sopravvivere. Quasi certamente non ci saranno possi-
bilità di partecipazioni off-shore. Il Comitato IODP-Italia continua a cercare un contatto al MiUR per ottenere un finanziamento ad
hoc che comprenda oltre ad un consistente contributo annuo ad EMA anche fondi annui necessa-
ri per il funzionamento (segreteria, partecipazione a panels, riunioni in Italia e all’estero etc.).
Nel prossimo autunno, dal 19 al 23 settembre, si svolgerà a Torino l’VIII Forum Italiano di Scien-
ze della Terra. Per IODP-Italia, questo congresso è sempre stato considerato un appuntamento
irrinunciabile, perché consente a tutti i ricercatori italiani impegnati a vario titolo nel programma,
di trovare un importante momento di sintesi. Proprio per questo, nonostante la difficile situazio-
ne che l’Italia sta vivendo nell’ambito del progetto internazionale IODP abbiamo ritenuto oppor-
tuno perpetuare una così importante occasione di scambio culturale e scientifico. Il programma
finale di GEOITALIA 2011 prevede che la sessione 49 ―Il progetto IODP (Integrated Ocean Dril-ling Program) e l'esplorazione degli oceani: contributi italiani alla ricostruzione della storia e della
struttura del sistema Terra‖ si svolga giovedì 22 settembre dalle 14.15 alle 15.30. Inoltre nella
stessa giornata troverà spazio anche un’interessante sessione poster. Tra le presentazioni orali
che saranno proposte durante la sessione la prima, tenuta da Elisabetta Erba (attuale Presidente
di IODP-Italia), sarà dedicata espressamente alla situazione attuale e alle prospettive future di
IODP – Italia. Gli altri contributi tenderanno invece a evidenziare caratteri più squisitamente
scientifici che spazieranno in diversi campi quali la dinamica dei processi tettonici, la litosfera oce-
anica ed infine la paleoclimatologia e la paleocenaografia, che occuperà una parte preponderante
della sessione di quest’anno. Sarà particolarmente interessante seguire i contributi collegati a par-
tecipazioni di ricercatori italiani a recenti crociere IODP, quali ad esempio IODP EXP. 317 che ha
visto la partecipazione di Laura Pea e l’IODP EXP. 334 nella quale Paola Vannucchi è stata chia-
mata a coprire il ruolo di co-chief scientist.
Pagina 8 Vol. 4 Num. I Notiziario IODP-Italia
GEOITALIA 2011 (Torino 19-23 Settembre 2011)
UNA SESSIONE DEDICATA A IODP-ITALIA
Claudia Agnini (Dipartimento di Geoscienze, Università degli Studi di Padova) Jaume Dinarès-Turell (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV, Roma)
Emanuele Fontana (Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano) Paola Vannucchi (Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Firenze)
Cogliamo l’occasione per auspicare un’ampia partecipazione alla sessione IODP, che si svolgerà durante GEOITALIA
2011, da parte di tutti coloro i quali siano coinvolti e/o interessati alle tematiche scientifiche che verranno trattate
durante il convegno. Di più, speriamo che questo appuntamento possa rivelarsi un momento importante di incontro
per tutti coloro che negli anni si sono dimostrati attivi e/o sensibili al progetto IODP in Italia.
SESSIONE R3—Giovedì 22 Settembre, ore 14,15
Pagina 9 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I
AUTORE/I TITOLO
Oral presentation
ERBA ELISABETTA ODP-ITALIA: PRESENT AND FUTURE. TARTAROTTI PAOLA, CRISPINI LAURA,
PANSERI MATTEO, FONTANA EMANUELE
ON-AXIS VS OFF-AXIS ACCRETION OF SUPER-
FAST SPREAD CRUST IN THE PACIFIC OCEAN
(EAST PACIFIC RISE, 6°44.2’ N) BOTTINI CINZIA, COHEN S. ANTHONY,
ERBA ELISABETTA, JENKYNS C. HUGH, COE L.
ANGELA
CO2 REGULATION BY VOLCANISM AND
WEATHERING DURING THE EARLY APTIAN
OCEANIC ANOXIC EVENT 1A SOLDAN DARIO MARCELLO, PETRIZZO
MARIA ROSE, PREMOLI SILVA ISABELLA, CAU
ANDREA
PHYLOGENETIC RELATIONSHIPS AND EVO-
LUTIONARY HISTORY OF THE PALEOGENE
GENUS IGORINA THROUGH PARSIMONY
ANALYSIS BORDIGA MANUELA, LUPI CLAUDIA, CO-
BIANCHI MIRIAM
CARBONATE PRESERVATION AND PRIMARY
PRODUCTIVITY INFERRED BY CALCAREOUS
NANNOFOSSILS: AN EXAMPLE FROM THE
MIDDLE-LATE PLEISTOCENE SEDIMENTS OF
THE NORTH WEST PACIFIC OCEAN (ODP198-
1209B, SHATSKY RISE)
Poster presentation
AGNINI CLAUDIA, DE BERNARDI BIANCA CARBONATE EXPORT PRODUCTIVITY OF
CALCAREOUS NANNOFOSSIL ASSEMBLAGES
DURING THE PALEOCENE - EOCENE TRANSI-
TION BALESTRA BARBARA, THOMAS ELLEN,
MONECHI SIMONETTA, ROEHL ULLA, MO-
RELLI GUIA
CALCAREOUS NANNOFOSSIL AND BENTHIC
FORAMINIFERA BIOTIC RESPONSE TO THE
EARLY EOCENE X-EVENT (ETM3) ON WALVIS
RIDGE. FIORONI CHIARA, VILLA GIULIANA, PERSI-
CO DAVIDE, WISE SHERWOOD W., PEA LAU-
RA
REVISED MIDDLE EOCENE-UPPER OLIGOCENE
CALCAREOUS NANNOFOSSIL BIOZONATION
FOR THE SOUTHERN OCEAN
LUCIANI VALERIA THE RECORD OF MURICATE SYMBIONT-
BEARING PLANKTONIC FORAMINIFERA FROM
THE SUBTROPICAL ODP SITE 1051 A
(ATLANTIC OCEAN) ACROSS THE EARLY EO-
CENE CLIMATIC OPTIMUM (EECO)
TOFFANIN FEDERICA, AGNINI CLAUDIA,
FORNACIARI ELIANA, RIO DOMENICO
CALCAREOUS NANNOFOSSIL RESPONSE TO
THE MIDDLE EOCENE CLIMATIC OPTIMUM:
CLUES FROM DIFFERENT DEPOSITIONAL SET-
TINGS. VANNUCCHI PAOLA, IODP EXP. 334 SHIP-
BOARD SCIENTIFIC PARTY
IODP EXP. 334 CRISP A: THE FIRST STEP TO-
WARD DRILLING THE SEISMOGENIC ZONE IN
CENTRAL AMERICA PEA LAURA, BLAIR STACIE, VILLA GIULIA-
NA, IODP EXP. 317 SHIPBOARD SCIENTIFIC
PARTY 3
MIOCENE-EOCENE NANNOFOSSIL RECORD
OBTAINED DURING IODP EXPEDITION 317-
CANTERBURY BASIN SEA LEVEL (NEW ZEA-
LAND)-GLOBAL AND LOCAL CONTROLS ON
CONTINENTAL MARGIN STRATIGRAPHY
Il programma di dettaglio della SESSIONE R3 sarà il seguente:
Nel Gennaio 2011 l’ECORD Evaluation Committee ha effettuato una valutazione statistica dell’impatto
scientifico di ECORD. Il Comitato ha contattato i delegati nazionali con lo scopo di raccogliere i dati di
ogni nazionalità relativi alla partecipazione scientifica ed alla produttività scientifica, secondo lo schema
seguente:
1) PARTICIPATION / shipboard & sampling party members (numbers)
a) expedition (offshore) (numbers)
b) onshore science party (numbers)
c) MSP ((off- and onshore) science party) (numbers)
2) PUBLICATIONS ONLY in press/published (numbers)
a) international journals, peer reviewed (ONLY in press/published! )
i) 1st author (numbers)
ii) co-author (numbers)
b) reports (national, non-rev., public) (ONLY in press/published! )
i) 1st author (numbers)
ii) co-author (numbers)
3) WORKSHOPS, CONFERENCES
a) contributions/participation international workshops (numbers)
b) contributions/participation national workshops (numbers)
c) contributions/participation conferences, symposia, meetings (numbers)
d) organizing/hosting a workshop/conference etc (numbers)
I dati raccolti per i ricercatori italiani e relativi agli anni 2004-2010 sono riassunti in Tabella 1, dalla quale
è possibile dedurre la modesta partecipazione diretta alle campagne oceanografiche (offshore) a causa
dell’esiguo contributo economico, ma una notevole produttività scientifica
Tabella 1 - ATTIVITA’ DEI RICERCATORI ITALIANI (Anni 2004 – 2010)
Partecipazione alle campagne IODP (offshore) 5
Partecipazione alle campagne IODP (onshore) 8
Pubblicazioni: Riviste internazionali con peer review 111
(primo autore e co-autore)
Pubblicazioni: Report (primo autore e co-autore) 20
Workshop/Congressi (partecipazione/organizzazione) 17
Pagina 10 Vol. 4 Num. I Notiziario IODP-Italia
IL CONTRIBUTO SCIENTIFICO DELL’ITALIA
al PROGETTO IODP nel periodo 2004 –2010:
alcuni numeri.
Paola Tartarotti e Elisabetta Erba (Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano)
Pagina 11 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I
DA LEGGERE………
.
Pagina 12 Vol. 4 Num. I Notiziario IODP-Italia
IL NUOVO IODP International Ocean Discovery Program
Lo stesso acronimo, per un nuovo programma post 2013
Elisabetta Erba (Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano)
La nuova fase post 2013 si chiamerà ―International Ocean Discovery Program‖: un
―nuovo‖ nome che sottolinea la velocità di aggiornamento della comunità scientifica internazionale
IODP!
Potete trovare le prime notizie all’indirizzo:
http://iodp.org/index.php?option=com_content&task=view&id=551&Itemid=1203
Dopo La Conferenza Internazionale INVEST di Brema (September 2009) cui avevano aprtecipato circa 600 ricercatori di 21 nazioni, il Writing Committee ha predisposto nel 2010 una prima ste-
sura del nuovo documento
scientifico programmatico. Que-
sta bozza è stata sottoposta ai
commenti di chiunque volesse
contribuire, in linea con la con-
suenta filosofia di tipo
―BOTTOM-UP‖ da sempre volu-
ta ed attuata in ambito DSDP-
ODP-IODP . Nei primi mesi del 2011 un
panel esterno ha revisionato cri-
ticamente il Nuovo Science Plan,
apportando ulteriori modifiche.
Il documento finale include tut-
te le revisioni critiche promosse
all’interno e all’esterno di IODP
e si può dunque affermare anco-
ra una volta che
“This process demonstrates the
foundational strength of scientific
ocean drilling: the community’s abil-
ity to think big, challenge itself, and
incorporate diverse ideas through a
rigorous process of peer review and
prioritization.”
Il nuovo Science Plan for
2013-2023 “Illuminating
Earth's Past, Present and Future” è scaricabile all’indirizzo: http://www.iodp.org/Science-Plan-
for-2013-2023/ dove sono presenti due files PDF in bassa ed in alta risoluzione.
Pagina 13 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I
Lo scorso anno ho avuto l’onore ed il piacere di far parte del 2nd Triennium Review Committee
of IODP che aveva il compito di analizzare criticamente il funzionamento del processo di programma-
zione scientifica dell’IODP attraverso l’esame della sua Science Advisory Structure (SAS), dei rapporti tra
SAS e IODP-MI nonchè con le Implementing Organizations (IOs.). Inoltre, il mandato del Panel includeva
la valutazione del’efficienza e dell’efficacia dei processi di valutazione e ranking dei proposals IODP, spe-
cificatamente in relazione all’attinenza rispetto aile tematche scientifiche descritte nell’Initial Science Plan.
Il Panel era costituito inizialmente da 8 membri, esperti di varie discipline e con una significativa espe-
rienza in ambito ODP-IODP, a cui sono stati aggiunti altri membri per integrare le conoscenze relative
agli aspetti tecnologici e operativi del progetto. Il Comitato era così composto:
Ian MacGregor (Chair), University of California, USA
Keir Becker, University of Miami, FL, USA
Elisabetta Erba, Università degli Studi di Milano, Italy
Toshitsugu Fujii, University of Tokyo, Japan
Geoff Garrett, The Australian National University, Australia
Hodaka Kawahata, University of Tokyo, Japan
Dennis Kent, Rutgers University, USA
Joanna Morgan, Imperial College London, UK
Clive Neal (ex officio), University of Notre Dame, USA
Ci siamo riuniti 2 volte:
a Sidney (Marzo 2010) e
Vienna ( Maggio 2010)
ed il rapporto è stato
pubblicato a Luglio 2010.
Il documento che sinte-
tizza l’analisi e le propo-
ste di revisione della
struttura è scaricabile
all’indirizzo: http://
www.iodp.org/triennium
-review/ Il Panel ha evidenziato
molti aspetti positivi del
Programma testimoniati
dai tanti successi scienti-
fici.
Come sintetizzato nello schema generale qui riportato, la futura struttura dell’IODP post-2013 dovreb-
be essere ispirata da 3 fattori:
SEMPLIFICAZIONE, MIGLIORE COMUNICAZIONE e TRASPARENZA
2nd Triennium Review Committee of the Integrated Ocean
Drilling Program, Management International (IODP-MI)
Elisabetta Erba (Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano)
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Università di Milano
Via Mangiagalli, 34 20133 Milano
Tel.: +39 02 503 15530 Fax: +39 02 503 15494
E-mail: [email protected]
REDAZIONE NOTIZIARIO IODP-ITALIA
ELISABETTA ERBA PAOLA TARTAROTTI
Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num.
Vice-Presidente:
Leonardo Sagnotti
INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Via di Vigna Murata 605, 00143 Roma, ITALY E-mail: [email protected]
Presidente:
Elisabetta Erba
CON.I.S.MA Università di Milano
Dipartimento di Scienze della Terra Via Mangiagalli, 34—20133 Milano, ITALY
E-mail:[email protected]
Comitato IODP Italia (2009-2011)
DELEGATO
Michele Rabesco ([email protected]) Nigel Wardell [email protected]
Fabiano Gamberi ISMAR [email protected]
Marco Sacchi– IAMC [email protected]
Elisabetta Erba (Uni-Milano) [email protected]
Paola Vannucchi (Uni-Firenze) [email protected]
Leonardo Sagnotti [email protected]
Fabio Florindo [email protected]
SOSTITUTO
Laura De Santis [email protected] Sergio Persoglia [email protected]
Marco Taviani ISMAR [email protected]
Crescenzo Violante IAMC [email protected]
Isabella Raffi (Uni-Chieti) [email protected]
Paola Tartarotti (Uni-Milano)
Antonella Bertagnini [email protected]
Paola Del Carlo [email protected]
ENTE
ISTITUTO NAZIONALE DI
OCEANOGRAFIA E DI
GEOFISICA SPERIMENTALE
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE
RICERCHE
CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO
PER LE SCIENZE DEL MARE
ISTITUTO NAZIONALE DI
GEOFISICA E VULCANOLOGIA