Pubblicazione a cura della Notiziario IODP-Italia · 2011: Un anno vissuto pericolosamente da...

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Pubblicazione a cura della Redazione IODP-Italia Elisabetta Erba Paola Tartarotti Università degli Strudi di Milano 2011: Un anno vissuto pericolosamente da ODP-Italia. Sommario: Editoriale 1 Exp. 334CRISP A 2 News Exp. 335 4 IODP-Italia: Notizie dall’ECORD Council 6 GEOITALIA 2011 sessione IODP (R3) 8 Contributo scientifi- co IODP-Italia 2004-2010 10 DA LEGGERE……. 11 Il NUOVO IODP post 2013 12 2nd Triennium Re- view Committee 13 Notiziario IODP-Italia Luglio 2011 L’ultimo anno (Giugno 2010-Giugno2011) è stato molto delicato per IODP-Italia a causa di vari eventi e non-realizzazioni: purtroppo oggi la situazione è sempre più critica ed ormai limitata alla sopravvivenza. Dopo l’incontro del Febbraio 2010 con il Dr. Mario Alì (Direttore Generale del MiUR), il Comitato IODP-Italia ha cercato ripetutamente di promuovere altre riunioni per proporre un budget comprenden- te una quota di partecipazione oltre alle spese di funzionamento, e trovare un fi- nanziamento ministeriale di almeno 500.000 Euro annuo dal 2011 al 2013 e poi nella fase post-2013. Purtroppo i contatti sono andati persi e ci siamo trovati nuo- vamente a fronteggiare il vuoto strutturale che rende il nostro Paese un’anomalia assoluta nel panorama internazionale. A fronte dell’impossibilità per INGV di continuare a versare la sua quota, il contri- buto economico dell’Italia a IODP è ulteriormente diminuito nel 2011, e nel trien- nio 2011-2013 solo il CNR verserà ad EMA un contributo di 100.000 US$ che per- metterà ad IODP-Italia di sopravvivere. Pochi mesi fa il Dr. Giuseppe Cavarretta ha concluso il suo mandato come Diret- tore del Dipartimento Terra e Ambiente del CNR e desidero in questa sede rin- graziarlo a nome personale e a nome di tutta la comunità scientifica italiana per il suo prezioso lavoro di supporto e per il suo contributo ad IODP-Italia. Certamen- te se l'Italia è ancora in ECORD-IODP è anche merito suo, dei suoi suggerimenti ed interazioni interne ed esterne al CNR. Il 10 Maggio 2011, il Comitato IODP-Italia ha incontrato il nuovo Direttore pro tempore, Dr. Enrico Brugnoli, che ci ha dichiarato di essere altamente favorevole a sostenere IODP-Italia sia all'interno del CNR che presso il MiUR. La speranza è quella di ottenere un finanziamento congruo a partire dal 2012 ed una continuità di tale finanziamento nel tempo per avere oltre ad un consistente contributo annuo ad EMA anche fondi annui necessari per il funzionamento (segreteria, partecipazio- ne a panels, riunioni in Italia e all’estero etc.). Certo, l’attuale situazione politico-economica del nostro Paese è critica e non ci da reali speranze di migliorare la posizione di IODP-Italia. Ciò nonostante, Vi confer- mo la mia piena disponibilità a continuare ad operare, per quanto di mia compe- tenza, per raggiungere una soluzione positiva che permetterà all'Italia di essere de- gnamente rappresentata nel contesto IODP. Elisabetta Erba Presidente IODP-Italia Volume 4 Numero I

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Pubblicazione a cura della

Redazione IODP-Italia

Elisabetta Erba

Paola Tartarotti

Università degli Strudi di Milano

2011: Un anno vissuto pericolosamente da ODP-Italia.

Sommario:

Editoriale 1

Exp. 334– CRISP A 2

News Exp. 335

4

IODP-Italia: Notizie

dall’ECORD Council

6

GEOITALIA 2011

sessione IODP (R3)

8

Contributo scientifi-

co IODP-Italia

2004-2010

10

DA LEGGERE…….

11

Il NUOVO IODP

post 2013

12

2nd Triennium Re-

view Committee

13

NEWS: Second o Cicl o Con ferenze

Notiziario IODP-Italia

Luglio 2011

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L’ultimo anno (Giugno 2010-Giugno2011) è stato molto delicato per IODP-Italia a

causa di vari eventi e non-realizzazioni: purtroppo oggi la situazione è sempre più

critica ed ormai limitata alla sopravvivenza. Dopo l’incontro del Febbraio 2010 con

il Dr. Mario Alì (Direttore Generale del MiUR), il Comitato IODP-Italia ha cercato

ripetutamente di promuovere altre riunioni per proporre un budget comprenden-

te una quota di partecipazione oltre alle spese di funzionamento, e trovare un fi-

nanziamento ministeriale di almeno 500.000 Euro annuo dal 2011 al 2013 e poi

nella fase post-2013. Purtroppo i contatti sono andati persi e ci siamo trovati nuo-

vamente a fronteggiare il vuoto strutturale che rende il nostro Paese un’anomalia

assoluta nel panorama internazionale.

A fronte dell’impossibilità per INGV di continuare a versare la sua quota, il contri-

buto economico dell’Italia a IODP è ulteriormente diminuito nel 2011, e nel trien-

nio 2011-2013 solo il CNR verserà ad EMA un contributo di 100.000 US$ che per-

metterà ad IODP-Italia di sopravvivere.

Pochi mesi fa il Dr. Giuseppe Cavarretta ha concluso il suo mandato come Diret-

tore del Dipartimento Terra e Ambiente del CNR e desidero in questa sede rin-

graziarlo a nome personale e a nome di tutta la comunità scientifica italiana per il

suo prezioso lavoro di supporto e per il suo contributo ad IODP-Italia. Certamen-

te se l'Italia è ancora in ECORD-IODP è anche merito suo, dei suoi suggerimenti

ed interazioni interne ed esterne al CNR.

Il 10 Maggio 2011, il Comitato IODP-Italia ha incontrato il nuovo Direttore pro

tempore, Dr. Enrico Brugnoli, che ci ha dichiarato di essere altamente favorevole a

sostenere IODP-Italia sia all'interno del CNR che presso il MiUR. La speranza è

quella di ottenere un finanziamento congruo a partire dal 2012 ed una continuità di

tale finanziamento nel tempo per avere oltre ad un consistente contributo annuo

ad EMA anche fondi annui necessari per il funzionamento (segreteria, partecipazio-

ne a panels, riunioni in Italia e all’estero etc.).

Certo, l’attuale situazione politico-economica del nostro Paese è critica e non ci da

reali speranze di migliorare la posizione di IODP-Italia. Ciò nonostante, Vi confer-

mo la mia piena disponibilità a continuare ad operare, per quanto di mia compe-

tenza, per raggiungere una soluzione positiva che permetterà all'Italia di essere de-

gnamente rappresentata nel contesto IODP.

Elisabetta Erba

Presidente IODP-Italia

Volume 4 Numero I

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IODP EXPEDITION 334 - CRISP A:

il primo passo verso la perforazione della zona sismogenica in Costa Rica

Pagina 2

Paola Vannucchi - Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Firenze [email protected]

L’attività sismica è uno dei caratteri più importanti dei limiti di placca. Tuttavia esistono notevoli differenze nella

percentuale di terremoti e nell'energia sismica rilasciata nei diversi tipi di limiti. I margini convergenti caratterizzati da

subduzione rilasciano annualmente l'80% dell'energia sismica globale, e sono gli unici dove avvengono terremoti con

M≥9. Tuttavia i terremoti in se' non costituiscono il problema più importante per le popolazioni che abitano vicino alle

zone di subduzione, i problemi, infatti, sono causati dagli tsunami che spesso sono generati da questi stessi terremoti. Dalle osservazioni sugli ipocentri dei terremoti sappiamo che solo una porzione del limite di placca, detto comune-

mente megathrust, e' in grado di generare terremoti. Questa porzione si trova ad una profondità comunemente com-

presa fra i 15 km e i 40 km. Se vogliamo conoscere quali meccanismi controllano la nucleazione dei terremoti dobbia-

mo cercare di campionare questa porzione sismicamente attiva del megathrust. Le zone di subduzione sono sottomarine così come sono generalmente sottomarine le zone sismiche dei mega-

thrust. In ogni caso sono sottomarine le porzioni meno profonde della parte sismica dei megathrust. Se vogliamo rag-

giungere e campionare queste zone Il’Integrated Ocean Drilling Program (IODP) diventa cruciale per il loro studio. La conoscenza dei meccanismi che portano alla nucleazione dei terremoti nelle aree di subduzione è uno degli o-

biettivi scientifici di IODP, che si è concentrato in due zone: la Fossa di Nankai in Giappone, e la Fossa dell’America

Centrale in Costa Rica. La scelta di questi due zone dipende da due fattori: sono aree dove la zona sismogenetica è

particolarmente superficiale, < 7 km di profondità, e quindi raggiungibile; sono aree caratterizzate da due processi tet-

tonici ―opposti‖, accrezione ed erosione tettonica. Nei margini in accrezione il materiale della placca che sottoscorre si

aggiunge a quella superiore; nei margini in erosione e' il materiale della placca superiore che viene "mangiato" da quella

che sottoscorre. La differenza per il megathrust e' molto forte: da una parte si imposta nei sedimenti (fanghi) oceanici

della placca che sottoscorre, nell'altro nelle rocce della placca superiore. CRISP (Costa Rica Seismogenesis Project) A e B sono i progetti che hanno come obiettivo rispettivamente la ca-

ratterizzazione del margine ed il campionamento della porzione sismogenica del limite di placca erosivo al largo della

Costa Rica. L’area scelta da CRISP si trova nella parte sud-orientale della fossa, sul fianco della Cocos Ridge (Fig. 1).

Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I

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Pagina 3 Vol. 4 Num. I Notiziario IODP-Italia

La IODP Exp. 334 (15 marzo-13 aprile 2011) ha effettuato le prime perforazioni per il progetto CRISP A. Gli obiet-

tivi si possono riassumere come segue:

* caratterizzare il basamento dell’avanarco,

* quantificare il tasso di erosione tettonica,

* conoscere il sistema di circolazione dei fluidi,

* stabilire lo stato di stress in situ dell’avanarco.

Oltre a questi temi preparatori alla futura perforazione del limite di placca, la exp. 334 ha anche recuperato mate-

riale per lo studio della relazione fra la subduzione della Cocos Ridge e l’arco vulcanico. Durante la IODP exp. 334 si sono recuperati oltre 1600 m di carote in 4 siti (Fig. 2): Sito U 1379 sulla scarpata su-

periore, Siti U1378 e U 1380 nella scarpata media, Sito U1381 sulla placca Cocos nei pressi della fossa. I Siti U1378

e U 1379 sono stati perforati anche con tecnica LWD (logging while drilling). Il basamento della placca superiore, raggiunto e campionato per circa 80 m al di sotto di circa 900 m di sedimenti di

scarpata, è costituito da una breccia con clasti di basalto, diaspro, calcare, e rocce detritiche di varia granulometria

immersi in una matrice di arenaria ben cementata. L’età è riferibile al Pliocene superiore. I 900 m di sedimenti di

scarpata sovrastanti sono caratterizzati da silt con subordinate argille e sabbie. L’età della successione di scarpata è

Pleistocenica. L’alto tasso di sedimentazione dei sedimenti di scarpata insieme con i dati preliminari sulla distribuzio-

ne delle specie di foraminiferi bentonici confermano una marcata subsidenza attribuibile all’erosione tettonica. I fluidi interstiziali esaminati nei sedimenti di scarpata rivelano caratteristiche geochimiche tipiche di ambienti pro-

fondi con temperature compatibili della zona sismogenica (T>150°). La presenza di tali fluidi corrisponde a zone

brecciate dei sedimenti interpretate come zone di faglia. Le osservazioni sembrano indicare la presenza di faglie che

tagliano l’intera placca superiore e capaci di convogliare e trasportare in superficie fluidi profondi. Lo stato di stress della placca superiore è stato misurato grazie alla presenza di borehole breakouts nei log misurati

nei siti di scarpata media e superiore. I risultati indicano la presenza di due stati di stress differenti per i due siti. Il

Sito U1378 (scarpata media) presenta uno stress orizzontale massimo orientato NW-SE in accordo con un campo

di deformazione controllato dalla subduzione della Cocos Ridge. In questo caso la Cocos Ridge sembra agire come

un indenter rigido. Il Sito U 1379 (scarpata superiore) indica uno stress orizzontale massimo orientato NNE-SSW. I

dati di stress in situ integrati con i dati mesostrutturali misurati nelle carote, sembrano essere in accordo con un

sistema di stress estensionale – stress principale maggiore verticale. In questo caso si potrebbe interpretare questa

situazione come causata dal collasso della placca superiore dovuto alla presenza di erosione tettonica.

In questi ultimi mesi il progetto della perforazione della zona sismogenica in Costa Rica ha assunto, purtroppo, una

notevole importanza. Il terremoto del Giappone del 11 marzo 2011 Tohoku e' il primo con M=9 registrato in una

zona in erosione. I terremoti, infatti, vengono registrati nella loro intensità da un po' più di 100 anni. Fino a 2 giorni

prima dell’Exp. 334 i terremoti con M9 erano stati registrati solo in margini in accrezione (Cile, Sumatra, Alaska,

Kamchatka, Aleutine). Il megathrust sismico nella Fossa del Giappone e' troppo profondo,e la Costa Rica e' l'analogo

perforabile di quella zona.

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Pagina 4 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num.

NEWS DELLA RECENTE IODP EXPEDITION 335

Superfast Spreading Rate Crust 4

Paola Tartarotti—Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano

[email protected]

Si è conclusa da poco (13 Aprile – 3 Giugno 2011) la quarta campagna oceanografica IODP dedi-

cata all’approfondimento del pozzo IODP1256D, nell’Oceano Pacifico Equatoriale (Fig. 1). Obiet-

tivo: raggiungere il ―Layer geofisico 3‖ ossia campionare per la prima volta le rocce gabbriche del-

la crosta oceanica, già ―sfiorate‖ durante la campagna Expedition 312, nel 2005.

http://iodp.tamu.edu/scienceops/expeditions/superfast_rate_crust.html

Figura 1: Ubicazione del Sito IODP 1256, dove è stato perforato il pozzo 1256D.

Questo pozzo è familiare a diversi ricercatori italiani, alcuni dei quali hanno direttamente parteci-

pato alle prime campagne di perforazione (ODP Leg 206, nel 2003, IODP Exp. 309 e 312, nel

2005). Durante la campagna IODP 312, la perforazione ha raggiunto, ad una profondità di 1400 m

circa dal fondale, i primissimi prodotti intrusivi all’interno dei dicchi basici, rappresentati da due

corpi gabbrici di dimensioni metriche e svariate vene centimetriche di quarzo-dioriti e ferrogab-

bri, intercalati a screen di basalti ricristallizzati con tessitura granoblastica (per effetto del meta-

morfismo di contatto). L’Expedition 335 aveva come obiettivo l’approfondimento di almeno 400

metri del pozzo ed il raggiungimento dei gabbri cumulitici.

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La campagna è stata contrassegnata da operazioni molto lente dovute a numerosi problemi tecni-

ci che hanno impegnato a lungo i drillermen e gli specialisti della Transocean. La prima difficoltà è

stata incontrata a circa 920 m di profondità dal fondale, dove è stato necessario stabilizzare il

pozzo cementando le pareti e poi ri-perforando. Il carotaggio a rotazione per l’approfondimento

del pozzo (a partire da 1507 m di profondità dal fondale) è iniziato solo 16 giorni dopo l’arrivo

della nave al sito!

Le rocce recuperate consistono prevalentemente in detriti, anche di dimensioni decimetriche

(Fig. 2), recuperate dai junk basket durante la pulizia del fondo foro e un metro circa di carota. Si

tratta di basalti ricristallizzati ed intrusi da vene di varie dimensioni di composizione tonalitica o

dioritica (ship report in http://iodp.tamu.edu/scienceops/sitesumm.html), molto simili a quelli re-

cuperati al termine della campagna IODP 312. Dal punto di vista della stratigrafia della crosta, il

fondo foro si trova quindi ancora all’interno della cosiddetta root zone, ossia al passaggio tra il

complesso dei dicchi basici ed i gabbri sottostanti.

Purtroppo il raggiungimento del Layer 3 della crosta oceanica in una sezione crostale in situ, cioè

creata in una dorsale e lontana da faglie trasformi è di nuovo sfumato….

Figura 2: Ricercatrice impegnata nella scelta del taglio dei campioni, nella splitting room

(http://iodp.tamu.edu/scienceops/gallery/exp335/week4/)

Vol. 4 Num. I Notiziario IODP-Italia

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Pagina 6 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I

IODP Italia e il resto di ECORD

Notizie dall’ECORD Council

Dall’inizio dell’anno l’Italian Delegate nell’ECORD Council è MARCO SACCHI

(IAMC, CNR, Napoli). In occasione dell’ultimo meeting dell’ECORD Council sono state aggiornate le tabelle relative ai

contributi economici versati dai vari paesi afferenti e dei ―diritti di partecipazione off-shore‖ rela-

tivi. Sono stati anche predisposti i budgets per il futuro che sulla base delle quote versate e che

dovrebbero essere versate nel 2012 e 2013 indicano quante partecipazioni off-shore spetteranno

ai singoli paesi del Consorzio Europeo.

Purtroppo il contributo economico dell’Italia è ulteriormente diminuito nel 2011, a fronte

dell’impossibilità per INGV di continuare a versare la sua quota. Ad oggi, dunque, l’Italia è il paese

con la maggior overquota (5.7) avendo avuto sino ad ora 9 ricercatori a bordo di spedizioni di cui

2 co-chief scientists.

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Pagina 7 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I

Nel triennio 2011-2013 per l’Italia solo il CNR verserà ad EMA un contributo di 100.000 US$

(Tabella), che permetterà ad IODP-Italia di sopravvivere. Quasi certamente non ci saranno possi-

bilità di partecipazioni off-shore. Il Comitato IODP-Italia continua a cercare un contatto al MiUR per ottenere un finanziamento ad

hoc che comprenda oltre ad un consistente contributo annuo ad EMA anche fondi annui necessa-

ri per il funzionamento (segreteria, partecipazione a panels, riunioni in Italia e all’estero etc.).

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Nel prossimo autunno, dal 19 al 23 settembre, si svolgerà a Torino l’VIII Forum Italiano di Scien-

ze della Terra. Per IODP-Italia, questo congresso è sempre stato considerato un appuntamento

irrinunciabile, perché consente a tutti i ricercatori italiani impegnati a vario titolo nel programma,

di trovare un importante momento di sintesi. Proprio per questo, nonostante la difficile situazio-

ne che l’Italia sta vivendo nell’ambito del progetto internazionale IODP abbiamo ritenuto oppor-

tuno perpetuare una così importante occasione di scambio culturale e scientifico. Il programma

finale di GEOITALIA 2011 prevede che la sessione 49 ―Il progetto IODP (Integrated Ocean Dril-ling Program) e l'esplorazione degli oceani: contributi italiani alla ricostruzione della storia e della

struttura del sistema Terra‖ si svolga giovedì 22 settembre dalle 14.15 alle 15.30. Inoltre nella

stessa giornata troverà spazio anche un’interessante sessione poster. Tra le presentazioni orali

che saranno proposte durante la sessione la prima, tenuta da Elisabetta Erba (attuale Presidente

di IODP-Italia), sarà dedicata espressamente alla situazione attuale e alle prospettive future di

IODP – Italia. Gli altri contributi tenderanno invece a evidenziare caratteri più squisitamente

scientifici che spazieranno in diversi campi quali la dinamica dei processi tettonici, la litosfera oce-

anica ed infine la paleoclimatologia e la paleocenaografia, che occuperà una parte preponderante

della sessione di quest’anno. Sarà particolarmente interessante seguire i contributi collegati a par-

tecipazioni di ricercatori italiani a recenti crociere IODP, quali ad esempio IODP EXP. 317 che ha

visto la partecipazione di Laura Pea e l’IODP EXP. 334 nella quale Paola Vannucchi è stata chia-

mata a coprire il ruolo di co-chief scientist.

Pagina 8 Vol. 4 Num. I Notiziario IODP-Italia

GEOITALIA 2011 (Torino 19-23 Settembre 2011)

UNA SESSIONE DEDICATA A IODP-ITALIA

Claudia Agnini (Dipartimento di Geoscienze, Università degli Studi di Padova) Jaume Dinarès-Turell (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV, Roma)

Emanuele Fontana (Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano) Paola Vannucchi (Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Firenze)

Cogliamo l’occasione per auspicare un’ampia partecipazione alla sessione IODP, che si svolgerà durante GEOITALIA

2011, da parte di tutti coloro i quali siano coinvolti e/o interessati alle tematiche scientifiche che verranno trattate

durante il convegno. Di più, speriamo che questo appuntamento possa rivelarsi un momento importante di incontro

per tutti coloro che negli anni si sono dimostrati attivi e/o sensibili al progetto IODP in Italia.

SESSIONE R3—Giovedì 22 Settembre, ore 14,15

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Pagina 9 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I

AUTORE/I TITOLO

Oral presentation

ERBA ELISABETTA ODP-ITALIA: PRESENT AND FUTURE. TARTAROTTI PAOLA, CRISPINI LAURA,

PANSERI MATTEO, FONTANA EMANUELE

ON-AXIS VS OFF-AXIS ACCRETION OF SUPER-

FAST SPREAD CRUST IN THE PACIFIC OCEAN

(EAST PACIFIC RISE, 6°44.2’ N) BOTTINI CINZIA, COHEN S. ANTHONY,

ERBA ELISABETTA, JENKYNS C. HUGH, COE L.

ANGELA

CO2 REGULATION BY VOLCANISM AND

WEATHERING DURING THE EARLY APTIAN

OCEANIC ANOXIC EVENT 1A SOLDAN DARIO MARCELLO, PETRIZZO

MARIA ROSE, PREMOLI SILVA ISABELLA, CAU

ANDREA

PHYLOGENETIC RELATIONSHIPS AND EVO-

LUTIONARY HISTORY OF THE PALEOGENE

GENUS IGORINA THROUGH PARSIMONY

ANALYSIS BORDIGA MANUELA, LUPI CLAUDIA, CO-

BIANCHI MIRIAM

CARBONATE PRESERVATION AND PRIMARY

PRODUCTIVITY INFERRED BY CALCAREOUS

NANNOFOSSILS: AN EXAMPLE FROM THE

MIDDLE-LATE PLEISTOCENE SEDIMENTS OF

THE NORTH WEST PACIFIC OCEAN (ODP198-

1209B, SHATSKY RISE)

Poster presentation

AGNINI CLAUDIA, DE BERNARDI BIANCA CARBONATE EXPORT PRODUCTIVITY OF

CALCAREOUS NANNOFOSSIL ASSEMBLAGES

DURING THE PALEOCENE - EOCENE TRANSI-

TION BALESTRA BARBARA, THOMAS ELLEN,

MONECHI SIMONETTA, ROEHL ULLA, MO-

RELLI GUIA

CALCAREOUS NANNOFOSSIL AND BENTHIC

FORAMINIFERA BIOTIC RESPONSE TO THE

EARLY EOCENE X-EVENT (ETM3) ON WALVIS

RIDGE. FIORONI CHIARA, VILLA GIULIANA, PERSI-

CO DAVIDE, WISE SHERWOOD W., PEA LAU-

RA

REVISED MIDDLE EOCENE-UPPER OLIGOCENE

CALCAREOUS NANNOFOSSIL BIOZONATION

FOR THE SOUTHERN OCEAN

LUCIANI VALERIA THE RECORD OF MURICATE SYMBIONT-

BEARING PLANKTONIC FORAMINIFERA FROM

THE SUBTROPICAL ODP SITE 1051 A

(ATLANTIC OCEAN) ACROSS THE EARLY EO-

CENE CLIMATIC OPTIMUM (EECO)

TOFFANIN FEDERICA, AGNINI CLAUDIA,

FORNACIARI ELIANA, RIO DOMENICO

CALCAREOUS NANNOFOSSIL RESPONSE TO

THE MIDDLE EOCENE CLIMATIC OPTIMUM:

CLUES FROM DIFFERENT DEPOSITIONAL SET-

TINGS. VANNUCCHI PAOLA, IODP EXP. 334 SHIP-

BOARD SCIENTIFIC PARTY

IODP EXP. 334 CRISP A: THE FIRST STEP TO-

WARD DRILLING THE SEISMOGENIC ZONE IN

CENTRAL AMERICA PEA LAURA, BLAIR STACIE, VILLA GIULIA-

NA, IODP EXP. 317 SHIPBOARD SCIENTIFIC

PARTY 3

MIOCENE-EOCENE NANNOFOSSIL RECORD

OBTAINED DURING IODP EXPEDITION 317-

CANTERBURY BASIN SEA LEVEL (NEW ZEA-

LAND)-GLOBAL AND LOCAL CONTROLS ON

CONTINENTAL MARGIN STRATIGRAPHY

Il programma di dettaglio della SESSIONE R3 sarà il seguente:

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Nel Gennaio 2011 l’ECORD Evaluation Committee ha effettuato una valutazione statistica dell’impatto

scientifico di ECORD. Il Comitato ha contattato i delegati nazionali con lo scopo di raccogliere i dati di

ogni nazionalità relativi alla partecipazione scientifica ed alla produttività scientifica, secondo lo schema

seguente:

1) PARTICIPATION / shipboard & sampling party members (numbers)

a) expedition (offshore) (numbers)

b) onshore science party (numbers)

c) MSP ((off- and onshore) science party) (numbers)

2) PUBLICATIONS ONLY in press/published (numbers)

a) international journals, peer reviewed (ONLY in press/published! )

i) 1st author (numbers)

ii) co-author (numbers)

b) reports (national, non-rev., public) (ONLY in press/published! )

i) 1st author (numbers)

ii) co-author (numbers)

3) WORKSHOPS, CONFERENCES

a) contributions/participation international workshops (numbers)

b) contributions/participation national workshops (numbers)

c) contributions/participation conferences, symposia, meetings (numbers)

d) organizing/hosting a workshop/conference etc (numbers)

I dati raccolti per i ricercatori italiani e relativi agli anni 2004-2010 sono riassunti in Tabella 1, dalla quale

è possibile dedurre la modesta partecipazione diretta alle campagne oceanografiche (offshore) a causa

dell’esiguo contributo economico, ma una notevole produttività scientifica

Tabella 1 - ATTIVITA’ DEI RICERCATORI ITALIANI (Anni 2004 – 2010)

Partecipazione alle campagne IODP (offshore) 5

Partecipazione alle campagne IODP (onshore) 8

Pubblicazioni: Riviste internazionali con peer review 111

(primo autore e co-autore)

Pubblicazioni: Report (primo autore e co-autore) 20

Workshop/Congressi (partecipazione/organizzazione) 17

Pagina 10 Vol. 4 Num. I Notiziario IODP-Italia

IL CONTRIBUTO SCIENTIFICO DELL’ITALIA

al PROGETTO IODP nel periodo 2004 –2010:

alcuni numeri.

Paola Tartarotti e Elisabetta Erba (Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano)

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Pagina 11 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I

DA LEGGERE………

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Pagina 12 Vol. 4 Num. I Notiziario IODP-Italia

IL NUOVO IODP International Ocean Discovery Program

Lo stesso acronimo, per un nuovo programma post 2013

Elisabetta Erba (Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano)

La nuova fase post 2013 si chiamerà ―International Ocean Discovery Program‖: un

―nuovo‖ nome che sottolinea la velocità di aggiornamento della comunità scientifica internazionale

IODP!

Potete trovare le prime notizie all’indirizzo:

http://iodp.org/index.php?option=com_content&task=view&id=551&Itemid=1203

Dopo La Conferenza Internazionale INVEST di Brema (September 2009) cui avevano aprtecipato circa 600 ricercatori di 21 nazioni, il Writing Committee ha predisposto nel 2010 una prima ste-

sura del nuovo documento

scientifico programmatico. Que-

sta bozza è stata sottoposta ai

commenti di chiunque volesse

contribuire, in linea con la con-

suenta filosofia di tipo

―BOTTOM-UP‖ da sempre volu-

ta ed attuata in ambito DSDP-

ODP-IODP . Nei primi mesi del 2011 un

panel esterno ha revisionato cri-

ticamente il Nuovo Science Plan,

apportando ulteriori modifiche.

Il documento finale include tut-

te le revisioni critiche promosse

all’interno e all’esterno di IODP

e si può dunque affermare anco-

ra una volta che

“This process demonstrates the

foundational strength of scientific

ocean drilling: the community’s abil-

ity to think big, challenge itself, and

incorporate diverse ideas through a

rigorous process of peer review and

prioritization.”

Il nuovo Science Plan for

2013-2023 “Illuminating

Earth's Past, Present and Future” è scaricabile all’indirizzo: http://www.iodp.org/Science-Plan-

for-2013-2023/ dove sono presenti due files PDF in bassa ed in alta risoluzione.

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Pagina 13 Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num. I

Lo scorso anno ho avuto l’onore ed il piacere di far parte del 2nd Triennium Review Committee

of IODP che aveva il compito di analizzare criticamente il funzionamento del processo di programma-

zione scientifica dell’IODP attraverso l’esame della sua Science Advisory Structure (SAS), dei rapporti tra

SAS e IODP-MI nonchè con le Implementing Organizations (IOs.). Inoltre, il mandato del Panel includeva

la valutazione del’efficienza e dell’efficacia dei processi di valutazione e ranking dei proposals IODP, spe-

cificatamente in relazione all’attinenza rispetto aile tematche scientifiche descritte nell’Initial Science Plan.

Il Panel era costituito inizialmente da 8 membri, esperti di varie discipline e con una significativa espe-

rienza in ambito ODP-IODP, a cui sono stati aggiunti altri membri per integrare le conoscenze relative

agli aspetti tecnologici e operativi del progetto. Il Comitato era così composto:

Ian MacGregor (Chair), University of California, USA

Keir Becker, University of Miami, FL, USA

Elisabetta Erba, Università degli Studi di Milano, Italy

Toshitsugu Fujii, University of Tokyo, Japan

Geoff Garrett, The Australian National University, Australia

Hodaka Kawahata, University of Tokyo, Japan

Dennis Kent, Rutgers University, USA

Joanna Morgan, Imperial College London, UK

Clive Neal (ex officio), University of Notre Dame, USA

Ci siamo riuniti 2 volte:

a Sidney (Marzo 2010) e

Vienna ( Maggio 2010)

ed il rapporto è stato

pubblicato a Luglio 2010.

Il documento che sinte-

tizza l’analisi e le propo-

ste di revisione della

struttura è scaricabile

all’indirizzo: http://

www.iodp.org/triennium

-review/ Il Panel ha evidenziato

molti aspetti positivi del

Programma testimoniati

dai tanti successi scienti-

fici.

Come sintetizzato nello schema generale qui riportato, la futura struttura dell’IODP post-2013 dovreb-

be essere ispirata da 3 fattori:

SEMPLIFICAZIONE, MIGLIORE COMUNICAZIONE e TRASPARENZA

2nd Triennium Review Committee of the Integrated Ocean

Drilling Program, Management International (IODP-MI)

Elisabetta Erba (Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli Studi di Milano)

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Università di Milano

Via Mangiagalli, 34 20133 Milano

Tel.: +39 02 503 15530 Fax: +39 02 503 15494

E-mail: [email protected]

REDAZIONE NOTIZIARIO IODP-ITALIA

ELISABETTA ERBA PAOLA TARTAROTTI

Notiziario IODP-Italia Vol. 4 Num.

Vice-Presidente:

Leonardo Sagnotti

INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Via di Vigna Murata 605, 00143 Roma, ITALY E-mail: [email protected]

Presidente:

Elisabetta Erba

CON.I.S.MA Università di Milano

Dipartimento di Scienze della Terra Via Mangiagalli, 34—20133 Milano, ITALY

E-mail:[email protected]

Comitato IODP Italia (2009-2011)

DELEGATO

Michele Rabesco ([email protected]) Nigel Wardell [email protected]

Fabiano Gamberi ISMAR [email protected]

Marco Sacchi– IAMC [email protected]

Elisabetta Erba (Uni-Milano) [email protected]

Paola Vannucchi (Uni-Firenze) [email protected]

Leonardo Sagnotti [email protected]

Fabio Florindo [email protected]

SOSTITUTO

Laura De Santis [email protected] Sergio Persoglia [email protected]

Marco Taviani ISMAR [email protected]

Crescenzo Violante IAMC [email protected]

Isabella Raffi (Uni-Chieti) [email protected]

Paola Tartarotti (Uni-Milano)

[email protected]

Antonella Bertagnini [email protected]

Paola Del Carlo [email protected]

ENTE

ISTITUTO NAZIONALE DI

OCEANOGRAFIA E DI

GEOFISICA SPERIMENTALE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE

RICERCHE

CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO

PER LE SCIENZE DEL MARE

ISTITUTO NAZIONALE DI

GEOFISICA E VULCANOLOGIA