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Tre Tecniche Di Memoria

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Tre tecniche di memoria

Carmine Colella

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Copyright © 2013 Carmine Colella

Tutti i diritti riservati

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Tecnica di memoria della concatenazione a cascata

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Lettura veloce: tecnica del puntatore

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Messaggio personale da Carmine Colella

Due tra le cose che amo di più al mondo sono scrivere e condividere conoscenzecon i miei lettori. Sapere che esse potranno esserti utili nella vita, aiutandoti arealizzare le tue piene potenzialità, mi riempie il cuore di una gioia senza limiti. Se tidovesse piacere ciò di cui parlerò spero tu voglia lasciare una breve recensione perchéla tua opinione è la cosa più importante per me. Ti invito, inoltre, a visitare il mio sito,il mio profilo Twitter e la mia pagina Facebook perché mi farebbe infinitamentepiacere sapere che hai deciso di passare a trovarmi.

Sito personale, profilo Twitter e pagina Facebook di Carmine Colella

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A tutti i miei lettori, appassionati esploratori del proprio potenziale e instancabiliscopritori dei segreti della mente

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Sommario

SommarioPrefazioneAcronimi e acrosticiTecnica di memoria dei lociMemorizzazione di lettere e numeri

Memorizzazione delle lettereMemorizzazione dei numeri

La concatenazione a cascataLa memorizzazione di parole a coppieCome applicare le tecniche di memoria allo studioMetodo di studioRiepilogo finaleGlossario

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Prefazione

Le tre tecniche di memoria di cui ti parlerò sono, tra tutte, quelle che possono dartipiù rapidamente l’abilità di ricordare ogni cosa senza sforzo. Esse possono esseremolto utili in tutti quei casi in cui sia necessario apprendere velocemente e in manieradettagliata qualunque argomento. Sviluppate nel mondo classico da celebri filosofi,queste tecniche sono dotate di una plasticità tale da adattarsi all’apprendimento in ognisua forma. La loro semplicità permette di apprenderle e di utilizzarle senza eccessivisforzi, ottenendo, al contempo, risultati straordinari. Il primo di questi risultati sarà,ovviamente, un marcato aumento nella capacità di memorizzare qualunque cosa, dallalista della spesa ai testi di studio. Nel campo dello studio, in particolare, grazie aqueste tecniche, potrai aspettarti miglioramenti davvero strepitosi, soprattutto seassociate ai metodi che ti spiegherò nella parte finale del testo. Altri fantastici risultatipotrai riscontrarli in campo lavorativo perché la tua capacità di aggiornarti sarà moltoaumentata e si sa quanto questa abilità oggi sia importante. Se sarai in grado diricordare i nomi di tutte le persone appena conosciute, poi, riesci a immaginare cosapotrebbe significare per ottenere un successo ancora maggiore in tutti gli ambiti dellavita? Prova a pensare a quanto sia fastidioso per le altre persone rendersi conto che nonriesci a ricordare il loro nome. Ti è di certo capitato, ma da oggi non succederà più enon rischierai così di perdere importanti opportunità nella vita lavorativa, sociale epersonale. Il fatto stesso di essere considerata una persona dalla memoria corta puòrappresentare un grave svantaggio e, molto spesso, è proprio questo uno dei criteri concui si viene selezionati, anche in ambito lavorativo. I risultati che potrai ottenere dallosviluppare una memoria infallibile, quindi, sono molteplici, ma non si limitano a quelliche ti ho citato. Le abilità che acquisirai finiranno per rivoluzionare ogni singoloambito della tua vita e, finalmente, nessuna delle conoscenze davvero importanti per latua realizzazione, andrà mai più perduta. Il cambiamento nella tua vita, quindi, sarà diquelli importanti perché finalmente la tua mente avrà trovato la chiave per aprire laporta del proprio potenziale nascosto, quello del quale non sospettavi nemmenol’esistenza. Non ci sono dubbi che la capacità di acquisire nuove conoscenze non abbiaprezzo perché se sarai in grado di padroneggiare molteplici competenze non ci saràlimite a quello che potrai realizzare. Se non mi credi prova a pensare proprio a queglistudiosi che queste conoscenze le hanno create e sviluppate. Personaggi del calibro diCicerone, Pico della Mirandola, Giordano Bruno, Leibniz e tanti altri hanno scrittoindelebilmente il proprio nome nella storia anche grazie alle conoscenze acquisiteattraverso queste tecniche di memoria. Avere un ampio bagaglio conoscitivo in unamateria significa avere una maggiore quantità di dati da analizzare e una migliore

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possibilità di trarre conclusioni a cui gli altri non sono ancora arrivati. Non tipiacerebbe se una nuova teoria o una nuova scoperta nel tuo campo avesse il tuo nome?Io non posso farti questo regalo direttamente, ma posso fornirti i mezzi giusti perguadagnartelo: le tecniche di memoria. Solitamente i grandi studiosi del passatoconoscevano una sola di queste tecniche alla volta, io te ne spiegherò tre. Se a loro perraggiungere il successo ne è bastata una immagina cosa potresti fare tu con tre. Tutte lepersone che desiderano migliorarsi troveranno particolarmente utile questo testo, ma glistudenti ne trarranno un beneficio certamente maggiore. Le tecniche spiegate sono statecreate per memorizzare lunghe liste di parole e forse potresti credere che non sianoadatte allo studio di un libro intero, con i suoi paragrafi densi di concetti dallacomplessità variabile, ma posso assicurarti che, grazie all’uso delle parole chiave, tisarà possibile apprendere anche le materie più difficili. Quello che ti spiegherò, quindi,non si concluderà con le tre tecniche di memoria, ma comprenderà anche l’applicazionepratica di queste allo studio e la gestione delle ripetizioni per disporre di un metodo distudio organico ed efficace. Molto spesso, infatti, viene tralasciata propriol’applicazione pratica delle tecniche, lasciando a chi le usa l’onere di trovare, di voltain volta, il modo migliore per renderle funzionali al proprio studio. Io ritengo chel’importanza di avere un metodo adeguato e perfettamente integrato alle tecniche siaimportante quanto le tecniche stesse. Quelli che ti fornirò sono metodi tratti dalle piùrecenti acquisizioni della neurologia, che vede nelle ripetizioni effettuate a intervalliprecisi, il miglior modo per creare ricordi solidi e duraturi nel tempo. Unire queste treantiche tecniche di memoria ai più moderni segreti delle neuroscienze significadisporre di una vera e propria macchina mentale di memorizzazione.

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Acronimi e acrostici

La prima delle tre tecniche di memoria che voglio spiegarti è, in realtà, costituita dadue metodi di memorizzazione distinti che, sebbene non vengano quasi mai utilizzati perquesto scopo, è molto probabile che tu già conosca per altri motivi: acronimi eacrostici. Queste due semplici tecniche sono utilizzate nel mondo moderno per crearesigle facilmente riconoscibili e memorizzabili, ma, nell’antichità, erano usate con finimnemonici e magici. Pensa che molte formule magiche non erano altro che acrosticimolto lunghi. Non preoccuparti, tra un attimo ti parlerò meglio di cosa sono, come sicreano e a cosa possono servire, ma prima vorrei esporti i vantaggi di queste duesemplici tecniche. Ho conosciuto persone che con l’aiuto di queste sole due tecnicheerano in grado di memorizzare interi testi di studio. Le tecniche successive di cui tiparlerò sono molto più flessibili di queste due, ma l’immediatezza con la quale ti saràpossibile creare sigle e piccoli componimenti mnemonici mi ha spinto a metterle a tuadisposizione proprio come prima tecnica. Come ti ho detto, una cosa nella qualesicuramente peccano è la flessibilità, ma sono straordinariamente efficaci quando usateper memorizzare liste di parole. Se ti sembra un risultato di scarsa utilità pratica pensache è proprio memorizzando una lunga lista di parole che sarai anche in grado diimparare interi libri. Se la lista di cui stiamo parlando fosse costituita dalle parolechiave estratte dal testo, infatti, saresti in grado di ricordarlo tutto senza difficoltà, maquesto aspetto lo approfondiremo più avanti. Ho accennato a questo loro possibileutilizzo per farti rendere conto dell’importanza che queste due semplici tecnichepotrebbero assumere per te se utilizzate nel modo giusto. Sulle parole chiave citorneremo quando ti spiegherò come applicare le tecniche di memoria allamemorizzazione di un intero testo di studio. Tornando alle due tecniche in questione,l’immediatezza è sicuramente la loro principale qualità e riguarda sia il momento dellafissazione del ricordo in memoria che quello del richiamo dell’informazione da essa.La semplicità di utilizzo ha fatto sì che si diffondessero a tal punto da perdere la loroiniziale funzione mnemonica, ma, ora come un tempo, sono sempre perfette per questoscopo. Ho conosciuto studenti brillanti che, con un po’ d’immaginazione, riuscivano abasare il loro intero metodo di studio su acronimi e acrostici. A costo di ripetermi,ribadisco che, grazie a esse, non ti sarebbe molto difficile memorizzare tutte le parolechiave di un testo, riuscendo così a ricordarlo interamente senza problemi.

Gli acronimi oggi vengono utilizzati soprattutto per creare delle sigle, siacommerciali che di altro genere, come in “O.N.U.”, sia per scopi effettivamentemnemonici, come in “C.I.A.O.”, che serve a ricordare gli elementi costituentidell’atmosfera (carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno), sia pure per scopi puramente

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goliardici, come in “S.C.U.O.L.A.”, una frase che potresti trovare scritta sulle pareti dimolte scuole perché significa: società che uccide ogni libero alunno. A parte gli altriutilizzi, il secondo è quello che ci interessa. Utilizzato come tecnica di memorial’acronimo è molto potente proprio per la sua straordinaria immediatezza, tra l’altronon necessariamente deve formare una parola di senso compiuto, ma semplicemente unache sia facile ricordare. Prova subito a creare qualche acronimo con le iniziali di unalista di cose da memorizzare. In seguito per ricordare la lista non ti sarà più necessarioripetere ogni singolo elemento, ma solo l’acronimo. Il primo vantaggio è che in unattimo avrai ripetuto tutto, il secondo è che ti sarà estremamente più facile mantenere ilricordo. La tecnica, quindi, è semplicissima:

Prendi la lista di parole da memorizzare

Estrai da ogni parola la lettera iniziale

Unisci le lettere estratte per creare l’acronimo

Controlla di riuscire a ricordare a cosa si riferisca ogni lettera

Ripeti l’acronimo per non dimenticarlo più

Come vedi la tecnica è di un’immediatezza disarmante ed è probabilmente la piùsemplice tecnica di memoria esistente, ma usata nel modo giusto potrebbe esseresufficiente a ottenere risultati straordinari.

Anche gli acrostici sono potenzialmente molto utili per creare delle vere e propriefrasi mnemoniche che, una volta realizzate e apprese, ti permetteranno di nondimenticare mai più quello che hai memorizzato. A differenza degli acronimi sono dellefrasi in cui le sillabe o le lettere iniziali delle parole che li compongono indicano glielementi che devono ricordare. Sono più difficili da creare perché si tratta di veri epropri componimenti, ma il richiamo delle parole e il loro stesso ricordo è piùimmediato. Col semplice esempio che segue ti sarà più chiaro come si crea e comefunziona questo fantastico strumento mentale: ma con gran pena le reca giù. Quello cheho appena riportato è uno degli acrostici più famosi perché viene insegnato nelle scuoleitaliane per memorizzare la giusta sequenza delle Alpi: MArittime, COzie, GRAie,PENnine, LEpontine, REtiche, GIUlie. Le parole che ho evidenziato in maiuscolo vannoa formare l’acrostico in questione. Nella pratica, quindi, anche la tecnica per creare gliacrostici è molto intuitiva ed estremamente simile a quella per creare gli acronimi.

Le applicazioni di queste due semplici tecniche sono molte e non si riducono allasola possibilità di memorizzare lunghe liste di parole. Come ti ho già accennato inprecedenza, dopo averle estratte dal testo che desideri apprendere, con questi metodi ti

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sarà possibile memorizzare facilmente le parole chiave che ti permetteranno diricordare ogni cosa. Delle parole chiave e del loro utilizzo per apprendere un testo,quindi, ti parlerò più approfonditamente in seguito, per adesso ti basti sapere che,qualunque sia il metodo di memorizzazione che utilizzi, grazie ad esse ti sarà semprepossibile memorizzare anche libri molto lunghi e complessi.

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Tecnica di memoria dei loci

Ti sei mai chiesto come mai, quando una persona fa un elenco di cose, molto spesso,dice: "In primo luogo..." poi continua "In secondo luogo..." e così via a ogni nuovoelemento del discorso? Questo comune modo di dire sembra derivare direttamentedall'antichissima tecnica di memoria dei loci utilizzata da Cicerone! Cicerone neutilizzava una forma ancora più complessa, il palazzo della memoria, e in epoche piùrecenti, con filosofi del calibro di Giordano Bruno, si sono utilizzate strutture mentalisimili, sempre costituite da loci: i teatri della memoria. Non preoccuparti non vogliofarti un trattato di filosofia, passo subito a spiegarti questa fantastica tecnica, che moltiguru fanno passare per una propria personale invenzione! La tecnica in sé è moltosemplice e si basa su concetti rapidamente assimilabili. Prima di tutto ti spiegherò cosasono i loci perché è intorno ad essi che ruota tutta la tecnica! I loci sono una serie diluoghi, prestabiliti nella tua mente, che creano un percorso e hanno delle caratteristicheben precise:

1) Puoi usare come “loci” qualunque cosa: i negozi lungo la strada che fai perandare a lavoro, le stanze della tua casa, o del tuo palazzo, se sei ricco come lo eraCicerone, gli ortaggi del reparto frutta e verdura del tuo supermercato preferito epersino le dita delle tue mani. In pratica qualunque cosa che conosci bene ed è costituitada più elementi.

2) È importante che i loci siano posti a distanza ridotta e costante tra loro.

3) I loci devono essere numerosi.

4) Ogni luogo deve essere chiaramente identificato e definito prima di iniziare lamemorizzazione, ad esempio, se usi il reparto ortofrutta, devi decidere prima se vuoiconsiderare i broccoli un luogo o no.

5) Devi visualizzare vividamente la struttura dei luoghi che utilizzerai in futuro.

Una volta identificate le parole da memorizzare, sia che esse rappresentino lascaletta di un discorso sia le parole chiave che hai tratto da un testo, dovrai associarle,una a una, ai vari luoghi. In pratica dovrai trasformare ogni parola da memorizzare inimmagine e poi associarla a uno dei luoghi seguendo delle regole ben precise. Lavisualizzazione dell’immagine e l'associazione tra parola da memorizzare e luogo deveessere: vivida; in movimento; paradossale; comica; sproporzionata; associata.

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Per farti comprendere meglio i principi della visualizzazione e dell’associazione, diseguito, ti spiego nel dettaglio ogni punto.

Vivida: molto vicina alla realtà, piena di dettagli, magari anche colorata.

In movimento: deve muoversi, trasformarsi, crescere o rimpicciolirsi, rompersi,esplodere e così via.

Paradossale: meno l'immagine sarà razionale, più sarà incredibile e più si fisserànella tua memoria.

Comica: un'immagine comica tendiamo a ricordarla con più facilità e a nondimenticarla più.

Sproporzionata: dovrà essere asimmetrica, crescere e rimpicciolirsi, andrebberomolto bene, ad esempio, un gatto gigante o un elefante microscopico.

Associata: luogo e parola da memorizzare dovranno interagire dinamicamente traloro all’interno di una breve storia mentale.

Se seguirai queste regole ricorderai l'associazione per sempre perché immagini conqueste caratteristiche restano fissate indelebilmente nella memoria. Tieni presente che,nonostante sia molto antica, questa è la tecnica che usano i grandi mnemonisti, quelliche partecipano ai campionati di memoria, anche se con qualche piccola modifica, permoltiplicare i loci e rendere le associazioni più forti.

Ora ti faccio un esempio di palazzo della memoria ciceroniano, tu puoi usare dellestanze che conosci bene, come quelle di casa tua.

Cicerone deve memorizzare la scaletta del suo discorso: schiavi; terme; esercito;navi; Colosseo.

Per memorizzarle Cicerone entra in una stanza, creata con la propria mente, dove hastabilito dei loci prefissati, che vengono uno dopo l'altro lungo le pareti per avere unordine prestabilito nella memorizzazione: Una COLONNA, dietro la quale c'è unaLETTIGA, dietro la quale c'è un MOSAICO, subito oltre il quale c'è una TAVOLAIMBANDITA, appena oltre la quale, a terra, c'è il suo CANE.

Per ricordare la sequenza Cicerone, nella propria mente, vedrà: i due SCHIAVI chesi lamentano incatenati alla colonna, subito dietro di loro la lettiga, ma è tutta bagnataperché si sta facendo il bagno nelle TERME, dietro di essa il mosaico si è animato erappresenta lo svolgersi di un'accesa battaglia tra due ESERCITI, appena oltre ilmosaico c'è la tavola imbandita, ma tutte le pietanze vengono fatte cadere da una grossa

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NAVE che naviga sulla tavola come se fosse un fiume e, infine, a terra c'è il suo caneche, vestito da gladiatore, combatte con altri gladiatori in un piccolo COLOSSEO.

Scommetto che non dimenticherai più la scaletta del discorso di Cicerone, vero?Ovviamente questo è solo un breve esempio, ma, grazie a questa tecnica, sarai in gradodi memorizzare liste straordinariamente lunghe. L’utilità dei loci sta nel fatto che leinformazioni non vengono mai cancellate dalla memoria, ma sono disordinate ed èdifficile ritrovarle, l’ordine impartito dai loci rende semplicemente più facilerichiamarle, come se fossero catalogate in uno schedario. Sono certo che la tecnica dimemoria dei loci ti piaccia tanto quanto a me e spero sinceramente ti sia utile.

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Memorizzazione di lettere e numeri

Lettere e numeri sono difficilmente visualizzabili essendo elementi astratti, ma diseguito ti spiegherò la tecnica della conversione visiva per memorizzarli in un attimo.

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Memorizzazione delle lettere

Conversione visiva

Questa tecnica di memoria è la più veloce e immediata per memorizzare le letteredell’alfabeto. Con essa ti insegnerò come trasformare le lettere in immagini basate sullaloro grafia, così potrai usare queste ultime ogni volta che dovrai ricordare le relativelettere. Le immagini che ti suggerirò dovrai visualizzarle con le caratteristiche che ti hospiegato in precedenza:

Vivide

In movimento

Paradossali

Comiche

Sproporzionate

Ecco la conversione visiva delle lettere dell'alfabeto trasformate in immagini che siavvicinano al loro aspetto grafico, memorizzale indelebilmente nella tua memoria:

A visualizzala con una tenda indiana

B visualizzala con metà di un quadrifoglio

C visualizzala con una banana

D visualizzala con un'arpa

E visualizzala con un tridente

F visualizzala con una bandiera

G visualizzala con un falcetto

H visualizzala con la base di un leggio

I visualizzala con una candela

J visualizzala con un uncino

K visualizzala con un libro con delle pagine aperte

L visualizzala con una mazza da golf

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M visualizzala con le gobbe di un cammello

N visualizzala come incisione su una fibbia

O visualizzala con un salvagente

P visualizzala con un moschettone

Q visualizzala con una corona d'alloro che alla base ha un fiocco colorato

R visualizzala con quelle particolari pinze che hanno proprio questa forma

S visualizzala con un vermiciattolo

T visualizzala con una vite

U visualizzala col contorno di un tulipano

V visualizzala con una chiusura lampo aperta

W visualizzala con le ali di una farfalla

X visualizzala con le pale di un mulino a vento

Y visualizzala con un bicchiere da cocktail

Z visualizzala col contorno di una clessidra

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Memorizzazione dei numeri

Ecco di seguito la conversione visiva per i numeri fino a dieci più lo zero, funzionaesattamente come la conversione visiva delle lettere.

Conversione dei numeri in immagini:

1 Visualizzalo con una grossa matita in equilibrio sulla punta

2 Visualizzalo con uno stupendo cigno bianco

3 Visualizzalo con la classica forma bombata, che somiglia proprio a un 3, delmaggiolino, la buffa auto degli anni '60.

4 Visualizzalo con la forma di una tipica vela triangolare su una piccola barchetta

5 Visualizzalo con un amo da pesca che, nella parte superiore, ha proprio una formastrana

6 Visualizzalo con uno yo-yo che, appeso al suo filo, va a formare proprio la formadi un 6

7 Visualizzalo con un boomerang australiano proprio di quella forma

8 Visualizzalo con un grosso e buffo pupazzo di neve

9 Visualizzalo con un fischietto di quella forma in equilibrio come un nove

10 Visualizzalo come i buffi Stanlio e Ollio, uno magro e l'altro grasso, in piedi unoaccanto all'altro

0 (zero) Visualizzalo con un grosso uovo di struzzo

Per memorizzare numeri più lunghi combina tra loro i singoli numeri creando unabrevissima storia mentale.

Ecco un breve esempio: se diciamo che il 2 assomiglia a un cigno e il 7 a unboomerang, per memorizzare il numero 72, immagina che un boomerang, mentre volaper i fatti suoi, venga preso in giro, per la sua forma strana, da un cigno vanitoso chenuota su un laghetto e allora, per vendicarsi, va a colpirlo sulla testa.

Sono certo che queste due tecniche ti saranno utilissime ogni volta che avrai bisognodi memorizzare lettere e numeri.

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La concatenazione a cascata

La concatenazione a cascata è la più rapida e flessibile tra le tecniche di memoria.Non ha nulla da invidiare, sotto il profilo dell’efficacia, alla tecnica dei loci che ti hospiegato in precedenza e presenta una possibilità di ramificazione che manca aquest’ultima. Poter ramificare la memorizzazione significa poter apprendere concetticomplessi, strutturati in ordine gerarchico, come quelli riportati in elenchi checomprendono diversi livelli di informazioni e anche negli indici dei libri. Grazie aquesta tecnica, quindi, potrai memorizzare più facilmente anche testi molto complessi.Esattamente come quella dei loci, questa straordinaria tecnica è basata suvisualizzazione e associazione, concetti base che ti ho già spiegato in precedenza e che,tra un attimo, riepilogherò brevemente. A differenza dell’altra tecnica, in questo casogli elementi da memorizzare non dovranno essere associati a dei loci preesistenti inmemoria, ma, progressivamente, ai costituenti immediatamente precedenti nellasequenza. È proprio questa particolarità che rende possibile creare le moltepliciramificazioni che non era possibile attuare con la tecnica dei loci.

Ora, come ti ho detto, prima di continuare vorrei riepilogare brevemente i concettidi visualizzazione e associazione. Come spiegato nell’ambito della tecnica dei loci, lavisualizzazione è la creazione dell’immagine mentale dell’elemento da memorizzare eha delle caratteristiche ben precise. Una volta visualizzato correttamente questoelemento sarà fissato più facilmente in memoria e sarà molto semplice crearel’associazione con quello successivo. Ecco di seguito il riepilogo delle cinquecaratteristiche di una corretta visualizzazione:

Vivida: molto vicina alla realtà, piena di dettagli, magari anche colorata.

In movimento: deve muoversi, trasformarsi, crescere o rimpicciolirsi,rompersi, esplodere e così via.

Paradossale: meno l'immagine sarà razionale, più sarà incredibile e più sifisserà nella tua memoria.

Comica: un'immagine comica tendiamo a ricordarla con più facilità e anon dimenticarla più.

Sproporzionata: dovrà essere asimmetrica, crescere e rimpicciolirsi,andrebbero molto bene, ad esempio, un gatto gigante o un elefantemicroscopico.

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Anche l’associazione, esattamente come nella tecnica dei loci, si attua creandoun’immagine mentale dinamica che colleghi due elementi solo che, in questo caso, nonsarà effettuata tra un elemento fisso e quello da memorizzare, ma tra l’elementoprecedente e quello successivo nella sequenza di memorizzazione. L’associazionedovrà essere una scena dinamica che coinvolga vividamente entrambe le parole. Adesempio, se i due elementi fossero cane e gatto potresti facilmente visualizzarli nell’attodi azzuffarsi, ma sempre seguendo le regole generali della visualizzazione che ti hoelencato prima.

Ora ti farò memorizzare una lista di parole con la tecnica della concatenazione acascata così da farti comprendere in pratica come effettuare la memorizzazione. La listadi parole è:

cappello, sacco, aereo, delfino, caramelle, chiodo, cavallo

Sono solo sette parole, ma potresti memorizzare una lista di parole di lunghezzaindefinita con questa tecnica. Ricorda che dovrai visualizzare ogni elemento della listae associarlo al successivo seguendo le regole relative alla visualizzazione. Alla fineavrai una storia mentale nella quale saranno racchiuse tutte le parole. In seguito ti saràsemplicissimo ripercorrerla per recuperarle e ti assicuro che non le dimenticherai più.

Ecco la storia che ho creato per te, ma tieni presente che qualunque storia checreerai personalmente la ricorderai con molta più facilità:

Vedi un grosso CAPPELLO che se ne va saltellando in giro finché un gigantescoSACCO non gli salta addosso imprigionandolo dentro di sé, ma ecco che qualcosasembra voler uscire da dentro di esso perché si tende a tal punto che finisce perstrapparsi e ne esce un piccolo AEREO che, però, è davvero strano perché dai motoriescono tantissime CARAMELLE che, precipitando, sembrano dover cadere su unpovero CHIODO che se ne va a spasso per fatti suoi, ma questo se ne accorge proprioun attimo prima di essere schiacciato e salta in groppa a un immenso CAVALLO biancofuggendo via.

Grazie a questa storia ti sarà impossibile dimenticare la lista.

A rischio di ripetermi, vorrei fosse chiaro che una delle qualità più importanti diquesta tecnica e che non possiedono le altre, è la possibilità di ramificarel’informazione memorizzata. Questa tecnica, infatti, come già ti ho detto, è la piùflessibile tra tutte le tecniche di memoria e, quindi, si adatta facilmente allamemorizzazione di qualunque tipo di dato, anche di concetti strutturati. Nei libri leinformazioni sono organizzate con uno schema gerarchico, per rendertene conto tibasterà dare un’occhiata all’indice. Ogni argomento ha dei sotto argomenti che, a loro

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volta, ne hanno altri. Memorizzare questo tipo di informazioni con altre tecniche dimemoria è molto difficile, ma con la concatenazione a cascata ti basterà semplicementecreare delle ramificazioni multiple legando a un elemento precedente non uno ma due opiù elementi successivi. Effettuare questa operazione nella pratica è semplicissimo, tibasterà creare immagini di associazione separate per ogni nodo della ramificazione, poici penserà il cervello a tenerle distinte. Mettiamo che tu debba memorizzare la parola“automobile” a cui devono essere associate le parole “cane” e “serpente”, ti basteràcreare un’associazione tra la parola “automobile” e “cane” e un’associazione tra laparola “automobile” e “serpente”. Le parole associate alla precedente, poi,diventeranno esse stesse le parole iniziali di nuove concatenazioni. Nel caso inquestione “cane” e “serpente” saranno i due elementi iniziali a cui collegare tutti isuccessivi. So che all’inizio potrebbe sembrare un po’ macchinoso, ma, quandoproverai a farlo praticamente, ti accorgerai di quanto sia semplice e naturale per ilcervello.

Ora che ti ho spiegato il funzionamento di questa fantastica tecnica vorrei spenderedue parole sui suoi vantaggi specifici. Uno lo abbiamo appena affrontato: la possibilitàdi ramificazione. Già ti ho detto perché questa qualità della tecnica sia tanto importantequindi mi concentrerò su un altro aspetto davvero fondamentale, che la contraddistingueda tutte le altre: la semplicità. Come hai visto sono solo due i suoi costituenti edentrambi sono dei meccanismi naturali di funzionamento della mente e della memoria:visualizzazione e associazione. Noi visualizziamo continuamente i nostri pensieri,l’unica differenza è che devi imparare a farlo in maniera più dettagliata, ma perriuscirci ti basterà solo un po’ di allenamento. L’altra componente è l’associazione, unodei tratti fondamentali della nostra mente associativa, quindi anche questa abilità cel’hai già, devi solo affinarla rendendola più precisa e solida. Come vedi solo una cosati separa dal fare completamente tua questa straordinaria tecnica: un po’ di pratica. Unultimo vantaggio derivante dall’usare continuamente questo metodo è che, con il tempo,la tua capacità di visualizzare i pensieri migliorerà sempre più, rendendoti più abile nelriflettere e nel memorizzare anche naturalmente, senza l’ausilio di tecniche. La tuacapacità di associazione, poi, essendo implicata in tutti i processi mentali, non solonella memorizzazione, diventerà, col tempo, estremamente potente e ti permetterà dimettere in relazione più concetti contemporaneamente. Una delle principali teoriesull’intelligenza sostiene che essa sia strettamente connessa all’abilità di confrontarecontemporaneamente un numero maggiore o minore di elementi tra loro, quindi, neconsegue che, da un continuo uso di questa tecnica, anche l’intelligenza dovrebbe trarreun grande beneficio.

Ora, analizzati gli indubbi vantaggi, vorrei accennare a un paio di difetti insiti nella

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tecnica e derivanti proprio dalla sua particolare struttura. Niente è perfetto, ma la cosaimportante è conoscere ciò che funziona e ciò che non lo fa per evitare di incorrere inspiacevoli situazioni. La prima cosa che potrebbe capitarti, nel momento del richiamodella catena di ricordi, è di perdere il filo. Sì, hai capito bene, con questa tecnica unodei rischi più grandi è quello di dimenticare uno degli elementi della catena e nonriuscire ad andare avanti. Ogni costituente della catena, oltre a rappresentare unricordo, ha anche una funzione di ponte tra l’immagine mentale che lo precede e quellache lo segue. Questo fenomeno accade quando la visualizzazione, l’associazione oentrambe non sono state effettuate correttamente. Se esse sono fatte nel modo giusto,quello che ti ho più volte spiegato in precedenza, il problema dovrebbe verificarsimolto raramente. Il secondo problema è rappresentato dal fatto che per richiamare unelemento della catena di memorizzazione è necessario ripercorrerla tutta fino al puntoin cui abbiamo archiviato il ricordo. Col tempo riuscirai a ripercorrere a velocitàincredibile tutto il film mentale della tua concatenazione, potrai farlo sia partendodall’inizio che dalla fine, ma dovrai sempre scorrere tutte le immagini per raggiungerequella desiderata. È un problema che la tecnica dei loci, che ti ho spiegato inprecedenza, non presenta, ma raramente ti sarà necessario andare a ripescare unelemento specifico della catena e, in tutti quei casi in cui dovrai farlo, ti consiglio diusare proprio la tecnica dei loci.

Adesso che te ne ho spiegato il funzionamento e la messa in pratica, penso siaarrivato il momento che tu ti eserciti con la tecnica della concatenazione a cascata. Èmolto importante che tu porti a termine i due esercizi che seguono e ti consiglio dicrearne di simili per conto tuo. Il primo è l’esercizio più semplice, quello che riguardala memorizzazione di una lista di parole. Ora che conosci questa tecnica potrebbesembrarti un compito banale, ma cerca di ricordare quanto sarebbe stato difficile senzadi essa. Per chiunque altro questo sarebbe un compito arduo, per te sarà moltosemplice, ma, come ti ho detto, è davvero importante che tu ti eserciti per prendereconfidenza col procedimento. Tieni presente che hai solo un minuto di tempo per crearela storia mentale con la quale ricordare le parole che seguono, darti un limite di tempoè fondamentale perché tu riesca a padroneggiare completamente la tecnica.

Ecco la lista di parole da memorizzare in un minuto:

Pietra

Albero

Sedia

Nave

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Fune

Televisore

Automobile

Uccello

Cavallo

Tappeto

Non dovresti aver avuto eccessive difficoltà a memorizzare la lista, ma, se ce nesono state, è molto probabile che esse si siano manifestate per tre parole ben precise:fune, televisore e automobile. Spero che tu non abbia avuto problemi, ma anche se cosìfosse, ti consiglio comunque di prestare attenzione a quello che sto per dirti. Ho inseritodi proposito quelle tre parole nella lista per farti rendere conto del fatto che, moltospesso, non pensiamo bene al modo in cui visualizziamo una parola. È molto comunevisualizzare con la stessa immagine televisore e televisione, fune e corda, automobile emacchina. Se ti dovesse essere capitato di confonderti con queste parole vorrei che tifosse d’insegnamento per ogni futura visualizzazione perché capita più spesso di quantosi creda di visualizzare più parole con la stessa immagine. Nelle tecniche di memoriaquesto errore non è ammesso, ma prestare più attenzione alla precisione dei tuoipensieri ti sarà utile in ogni ambito della vita.

Il secondo esercizio che ti propongo è un po’ più difficile del precedente.Memorizzare una lista, come hai imparato nelle pagine precedenti, con laconcatenazione a cascata è semplicissimo, ma è molto importante che tu riesca aramificare la concatenazione per memorizzare concetti strutturati, come un indice o unamappa di concetti. Il meccanismo da seguire è quello che ti ho spiegato quando ti hoparlato della ramificazione. Prendi l’indice di un libro, all’inizio uno non troppostrutturato, e cerca di memorizzarlo con tutte le sue ramificazioni. Esegui l’operazionecon gradi di difficoltà crescente. Non trascurare questo esercizio perché una volta chesarai in grado di memorizzare l’indice, ti sarà semplicissimo imparare tutto il libro.Nell’eseguire questo esercizio le prime volte, data la sua maggiore complessità, nondarti un limite di tempo, cerca solo di effettuare la memorizzazione nel modo piùdettagliato possibile, in seguito cerca di farlo in tempi sempre più ristretti.

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La memorizzazione di parole a coppie

Ricordi quando prima ti ho spiegato la tecnica dei loci? Il procedimento pereffettuare la memorizzazione di parole a coppie non è molto differente da quello attuatoin quel caso. La tecnica ti sarà estremamente utile in tutte quelle occasioni in cui avraila necessità di memorizzare elementi a due a due. Se ti stai chiedendo quale possaessere un caso specifico nel quale potrebbe esserti utile questa tecnica ti basti pensarealla memorizzazione di vocaboli di una lingua straniera. Pensaci, quanto ci vuole perapprendere una lingua straniera? Di solito il tempo necessario è davvero lungo, mabuona parte dell’apprendimento di una lingua è dato dalla memorizzazione dei vocaboliche la compongono. A scuola ti hanno insegnato ad apprendere una nuova linguapartendo dalla grammatica, ma non è questo il modo più semplice. Quando un bambinoapprende una lingua parte dai vocaboli che la compongono e, una volta che ne haappresi solo cinquecento è già in grado di capire e farsi capire, con buona pace dellagrammatica, che comunque, a questo punto, gli sarà molto più semplice imparare. Conla tecnica delle parole a coppia potresti essere in grado di memorizzare cinquecentovocaboli, quelli necessari a iniziare a parlare una lingua, in dieci giorni,memorizzandone solo cinquanta al giorno. Posso assicurarti che, con un po’ di eserciziosarà un compito molto semplice, anche se, a chi non conosce la tecnica, potrebbesembrare una cosa sovrumana. Ovviamente i possibili utilizzi di questa straordinariatecnica vanno ben oltre l’apprendimento delle lingue e sarà solo la tua fantasia a porredei limiti alle applicazioni che potrai farne. Come sempre l’esercizio è importante perriuscire a padroneggiare perfettamente il metodo e alla fine ti proporrò delle coppie diparole proprio a questo scopo, ma tieni presente che questa tecnica è molto piùsemplice di quella dei loci e di quella della concatenazione a cascata e gli esercizi giàeffettuati per esse ti saranno utilissimi anche per questa. Ora passo subito a spiegarti ilfunzionamento della tecnica.

Come ti ho detto, conoscendo già i fondamenti delle tecniche di memoria, lamemorizzazione delle parole a coppia sarà per te molto semplice. Ricordi che sia laconcatenazione a cascata sia la tecnica dei loci si basavano su visualizzazione eassociazione? La memorizzazione di parole a coppia non fa eccezione solo che, inquesto caso, dovrai visualizzare e associare tra loro solo due parole alla volta, uncompito certamente più semplice di quello richiesto per le lunghe concatenazioni delletecniche precedenti.

Nella pratica invece di una lunga storia mentale, come avveniva per la tecnica acascata, dovrai creare delle mini storie scollegate tra loro.

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Dovrai visualizzare le due parole da memorizzare con le regole che ti ho spiegato inprecedenza, infatti, esse dovranno essere:

Vivide

In movimento

Paradossali

Comiche

Sproporzionate

Una volta visualizzate dovrai associarle facendole interagire dinamicamente tra diloro e, a quel punto, ti sarà estremamente difficile dimenticare l’associazione. Nel casodei vocaboli stranieri potrebbe risultarti difficile visualizzarli, in quel caso ti consigliodi scomporle in elementi più facilmente visualizzabili.

Ti accorgerai subito che, una volta associate le due parole, quando ne leggerai una titornerà istantaneamente alla mente la mini storia e, di conseguenza, l'altra parola.

Prendiamo come esempio due parole semplici da associare:

pane - automobile

Io le assocerei con questa mini storia:

Un grosso pezzo di PANE sta facendo una passeggiata rilassante quando il suostomaco comincia a brontolare, si gonfia sempre più finché non scoppia lasciandouscire una gigantesca AUTOMOBILE sportiva.

Nel caso di parole difficili, come potrebbero essere i vocaboli stranieri, puoiprocedere a visualizzarli scomponendoli in elementi da visualizzare singolarmenteoppure sfruttando l’assonanza che possono avere per parole in italiano.

Di seguito ecco un esempio di associazione tra un vocabolo inglese e il suocorrispettivo italiano attraverso il meccanismo dell’assonanza:

pecora - sheep

Una donna passeggia sul marciapiede quando una strana pecora a bordo di unmotorino le scippa la borsetta.

L’assonanza tra il suono di sheep e scippa riporterà automaticamente alla tua

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memoria la giusta traduzione in inglese di “pecora”.

Ricorda che, come sempre nelle tecniche di memoria, quelli precedenti sonosemplicemente esempi che vanno bene per me, ma tu dovrai creare ogni volta le tuepersonali storie mentali perché solo così non le dimenticherai mai più.

Per concludere ti invito a portare a termine l'esercizio che segue:

Memorizza le seguenti venti coppie di parole, l'ordine è indifferente:

cane - botte

rosa - mare

flauto - sedia

torre - pappagallo

martello - montagna

leone - nave

arcobaleno - statua

fontana - Colosseo

chiesa - orologio

cuscino - piuma

sciarpa - calcolatrice

ago - fiume

moneta - scala

pianoforte - treno

pinguino - albero

pallone - Superman

tartaruga - letto

robot - scarpa

arco - missile

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elefante - luna

Di seguito troverai una serie di venti parole scelte tra le precedenti e per ognunadovrai scrivere su un foglio la parola corrispondente:

cane

luna

robot

tartaruga

pinguino

Superman

missile

rosa

leone

pappagallo

arcobaleno

martello

sedia

Colosseo

calcolatrice

ago

scala

treno

cuscino

orologio

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Bene, sono certo che l’esercizio sia andato a buon fine, ma, anche se così non fosse,ricorda che il processo diventerà sempre più semplice con la pratica.

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Come applicare le tecniche di memoria allo studio

Di certo ti starai chiedendo come applicare le fantastiche tecniche di memoria che ti

ho spiegato in precedenza allo studio di un testo e, come ti ho promesso, passo subito aquesta importantissima fase del tuo processo di apprendimento. Esistono vari metodiper applicarle alla pratica quotidiana dello studio, ma quella che preferisco è costituitadalla tecnica delle parole chiave. Studiare un testo attraverso le parole chiave significacoglierne l’essenza, le parti più importanti, senza perdere nulla di quello di cui si habisogno. La velocità con cui è possibile estrarre le parole chiave e la loro efficaciasono tali da renderle, senza ombra di dubbio, il metodo migliore per applicare letecniche di memoria. La combinazione di questi due fantastici strumenti mentali renderàil tuo studio estremamente rapido e incredibilmente efficiente. Non sarebbe fantasticoridurre fino a meno del 70% il materiale da apprendere senza perdere niente di quelloche conta? Con le parole chiave questo obiettivo è facilmente raggiungibile e persinosuperabile. L’unica cosa che richiederà un po’ di tempo è l’estrazione delle parolechiave, ma, con l’esperienza, questo processo diventerà sempre più rapido e, in breve,sarai in grado di completarlo già nel corso della prima lettura. Prima di spingercitroppo oltre nella descrizione facciamo un passo indietro e procediamo per gradi. Laprima cosa che voglio fare è spiegarti nel dettaglio cosa sono le parole chiave.

La memoria umana è uno strumento particolare, diverso dalla memoria, ad esempio,di un computer. La principale particolarità che la contraddistingue è il fatto chefunziona per associazioni, ma di questa cosa ne ho discusso abbondantemente quando tiho spiegato le tecniche di memoria. Le parole chiave sono parole del testo in grado diriportare alla memoria una parte del testo stesso proprio per la straordinaria capacitàdella mente di effettuare associazioni. Hai presente quando un bambino sottointerrogazione non riesce a ricordare ciò che ha studiato finché un compagno da postonon gli suggerisce una parola, una semplice parola, e gli torna improvvisamente tuttoalla memoria? Il principio è lo stesso: una parola chiave è quella particolare parola ingrado di riportare alla memoria una parte del testo. Non esistono delle parole chiaveuniversali per un dato testo, esistono parole chiave diverse per ognuno di noi. Le parolechiave che permettono a me di ricordare una pagina è molto probabile che per te nonsignifichino niente. Esse vanno estratte attentamente e, una volta che si ha la loro listacompleta, basta memorizzarle con le tecniche di memoria per ricordare tutto il testo.

Prima di tutto vediamo come estrarre correttamente le parole chiave. Molti pensanoche all’interno di ogni testo esistano una serie di parole magiche in grado di farlo

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ricordare tutto a chiunque, ma le cose non stanno esattamente così. Le parole in grado difar ricordare un testo a una persona non sarebbero mai in grado di far ricordare lostesso testo a un’altra persona, questo è il motivo principale per il quale, se vorrai cheesse siano davvero efficaci, dovrai estrarle personalmente. La tua mente non dovrebbefaticare molto a individuare le parole che gli sembrano più significative, parole che perchiunque altro sarebbero perfettamente inutili, ma che a te riusciranno a riportare allamente interi pezzi del testo che hai letto. Anche se potrebbe sembrare anti-intuitivo lasola vera regola da seguire in questo procedimento è quella di non andare troppo piano.Potresti pensare che sia necessario riflettere molto sulle parole giuste da estrarre, manon è così che si possono ottenere le migliori parole chiave. Dovrai fidarti del tuointuito perché le parole giuste le identificherai molto in fretta, ma, se comincerai apensarci, finirai per scegliere parole che, nonostante sembrino molto più significative,non riusciranno a farti ricordare niente. Non devi sottovalutare, inoltre, il fatto chequando si studia il tempo non è mai molto e questa è un’operazione che non deveassolutamente rubartene ancora altro.

Una volta estratte le parole chiave memorizzarle dovrebbe essere estremamentesemplice per te che già conosci diverse tecniche di memoria. Se avrai effettuatol’estrazione nella maniera corretta dovresti ritrovarti con una quantità di parole chiaveche corrisponde a meno del 30% del testo. Nel caso dovessi avere per le mani unaquantità maggiore di parole chiave significa che non hai effettuato l’estrazione nellamaniera corretta e che non hai resistito alla tentazione di includere una parte consistentedel testo. Ricorda che non hai estratto una parte del testo per memorizzarla, ma che haitrovato le parole chiave che devono aiutarti a ricordare il testo. Tornando allamemorizzazione, potrai usare sia la tecnica degli acronimi, sia la tecnica dei loci, siaquella della concatenazione a cascata. Sono tutte tecniche perfettamente utili allo scopoe ti basterà memorizzare le parole come una qualunque semplice lista, ma ricorda cheognuna delle tecniche ha delle peculiarità e se, ad esempio, quella degli acronimi tisarà molto utile quando avrai a disposizione un tempo limitato, le altre due sarannofondamentali quando dovrai memorizzare liste di parole chiave estremamente lunghe ocomplesse. Per chiarire meglio come effettuare il tutto nelle prossime righe ti proporròun breve esempio.

Per prima cosa leggi il testo che segue:

“Diverse sono le teorie riguardanti l’estinzione dei dinosauri e, tra le piùaccreditate, troviamo quella che ipotizza l’impatto di una meteora di grosse dimensionicon la terra. A seguito del violento scontro con il nostro pianeta è stata sollevata unaspessa coltre di polvere e detriti che, filtrando i raggi del sole per molto tempo, hannoavuto lo stesso effetto di un inverno nucleare. Durante questo periodo di basse

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temperature si è avuta una delle più grandi estinzioni di massa di tutti i tempi e idinosauri, animali a sangue freddo, strettamente legati al sole per la propriasopravvivenza, sono stati decimati mentre i piccoli mammiferi, a sangue caldo, sonosopravvissuti evolvendosi in seguito nella maggior parte degli animali che oggipopolano la terra, tra i quali c’è anche l’uomo”.

Estrarre le parole chiave dal testo è semplicissimo, io estrarrò quelle cherappresentano per me le più significative, ma questo non significa che per te debbanoessere le stesse. Riporterò le parole sotto forma di lista, ma, quando ti troverai di fronteallo studio di un testo, potrai benissimo sottolineare o cerchiare semplicemente leparole per sveltire il processo.

Ecco le mie parole chiave:

teorie

dinosauri

meteora

polvere

inverno nucleare

estinzioni

mammiferi

uomo

Come vedi mi bastano solo otto parole per memorizzare tutto il testo e ti assicuroche ho esagerato con l’estrazione solo per rendere più chiaro l’esempio.

Ora che hai capito come effettuare l’estrazione e la memorizzazione delle parolechiave di un testo da memorizzare ti consiglio di esercitarti per rendere del tuttonaturale il processo. Sapere come una cosa si fa e saperla fare non è sempre la stessacosa e l’esercizio è ciò che ti traghetterà dalla semplice conoscenza all’abilità. Prendiun testo qualsiasi, può essere un testo di studio, ma, per cominciare, sarebbe meglioiniziare da qualcosa di più semplice, qualcosa di descrittivo, come un articolo digiornale. Leggi il testo e cerchia le parole chiave che, in seguito, riporterai sotto formadi lista e memorizzale con la tecnica di memoria che preferisci. Il passaggio successivoè ripetere il testo partendo dalle parole chiave memorizzate. Esegui varie volte questoprocesso e scoprirai quanto il tutto possa diventare straordinariamente naturale.

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Metodo di studio

Molti credono che una singola tecnica possa bastare per ottenere risultatistraordinari nello studio, ma non è esattamente così. Il vero segreto di uno studenteeccellente è la combinazione di più tecniche che, in maniera sinergica, riescono avelocizzare e rendere estremamente efficace l’apprendimento. Diversi studi hannoindicato quali sono le strategie più adatte a fissare indelebilmente le informazioni nellamemoria e in questa parte conclusiva metterò a tua disposizione queste fantastichemetodologie, che si andranno a integrare perfettamente con le tecniche di memoria cheti ho spiegato in precedenza. La memoria ha delle peculiarità che, se sfruttate inmaniera corretta, possono già da sole permetterti di raggiungere i risultati degli studenticonsiderati eccellenti, ma unite alle tecniche che ti ho già spiegato, ti renderannoincredibilmente efficiente e credimi quando ti dico che chi ti conosceva faticherà ariconoscere in te lo stesso studente che eri prima. Cominciamo subito con la prima fasedel metodo che andrò a spiegarti: la prelettura.

La fase della prelettura dovrebbe essere parte integrante del metodo di studio diogni studente, ma molto spesso è proprio la parte che più facilmente viene saltata.Quando il tempo è poco e il materiale è tanto è la prima cosa che si tende a eliminare,ma è un gravissimo errore. La prelettura consente di prendere rapidamente familiaritàcol testo e dà la possibilità di capire cosa ci si potrà aspettare dalla successiva letturaconcentrata, ma, cosa molto più importante, va a integrarsi con la fondamentale fase aessa subito successiva: la formulazione delle domande attive. Delle domande ti parleròtra un attimo, ma prima voglio chiarire come effettuare correttamente la prelettura. Inrealtà la cosa è semplicissima, l’unica vera sfida è riuscire a non concentrarsieccessivamente sul testo, ma cercare di trarne il senso generale. Leggere i titoli,prendere visione di schemi e di parti evidenziate, leggere eventuali riepiloghi dovrebbeessere più che sufficiente, ma non dimenticare mai che questa fase deve essere moltobreve, quindi non metterti a riflettere eccessivamente sulle parti di cui hai presovisione.

Come ti ho detto la fase immediatamente successiva, quella relativa alla creazionedelle domande attive, è strettamente connessa alla prelettura tanto che spesso le è quasisovrapposta. Creare le domande attive è importante per diversi motivi, come renderepiù rapida la ripetizione e dividere il materiale in porzioni più piccole, che la mentefatica meno a memorizzare, ma principalmente è fondamentale perché permette al tuocervello di focalizzarsi su ciò che devi imparare. Troppo spesso leggiamo senza

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prestare attenzione, riducendo lo scorrere delle parole nella nostra mente a un esercizioinutile, ma con le domande attive non correrai più questo rischio, la tua mente saràsempre concentrata specificamente su quello che dovrai apprendere. Creare le domandeattive dal testo è semplicissimo, ti basterà, già durante la prelettura, segnare accanto altesto la domanda la cui risposta è il testo stesso e, non di rado, per ottenere la domandati basterà cerchiare il titolo del paragrafo. Ricorda che l’importanza del procedimentonon è tanto nella correttezza delle domande quanto nel fatto che esse ti permetteranno diconcentrarti più facilmente sul testo.

L'elemento immediatamente successivo alle domande attive è costituito dallaripetizione. La ripetizione è probabilmente il punto cardine di ogni solido metodo distudio. Molti studenti credono che leggere e rileggere più volte il testo, senza perderetempo a ripetere, sia più efficace, ma non è così. L’importanza della ripetizione risiedenel fatto che attraverso di essa il cervello effettua una rielaborazione dei dati acquisiticon la lettura e li pone sotto una forma che per la mente è facile ricordare. Il ricordo,inoltre, è costituito proprio dai percorsi neurali che si creano quando leggiamo, ma,soprattutto, che si rafforzano quando ripetiamo. La ripetizione va compiuta subito dopoaver letto e possibilmente non dopo aver letto metà libro, ma già dopo brevi passi. Seci pensi le domande attive servono anche a questo, divideranno il testo in brevi periodiche ti sarà facile ripetere e memorizzare. Quando la ripetizione viene effettuata èconsigliabile, ma non obbligatorio, farla ad alta voce perché in questo modo verrannoattivate un numero maggiore di aree del cervello e sarà più facile memorizzare.Ripetere è davvero importante perché ti renderà estremamente più semplice ricordaretutto quello che hai letto.

Subito dopo aver memorizzato si presenta il problema successivo, che non tuttiprendono sufficientemente in considerazione: rendere permanente il ricordo. Come ti hogià detto il ricordo è costituito da un percorso neurale, ma questo percorso tende aindebolirsi se non viene più utilizzato e alla fine si dissolve quindi c’è bisogno diandare continuamente a rinvigorirlo. Con la tecnica delle ripetizioni cadenzate ti saràmolto semplice assolvere questo importantissimo compito. Effettuare una ripetizionecadenzata significa ripetere quello che si è appreso a intervalli di tempo crescenti finoa un massimo di sei mesi. Quello che segue è un semplice schema di ripetizioni che tisarà utile con ogni tecnica di memorizzazione tu stia usando:

Prima ripetizione: dopo due giorni dall’apprendimento

Seconda ripetizione: dopo una settimana dalla precedente

Terza ripetizione: dopo un mese dalla precedente

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Quarta ripetizione: dopo tre mesi dalla precedente

Quinta ripetizione: dopo sei mesi dalla precedente

Una volta che avrai eseguito la ripetizione a sei mesi quelle successive nondovranno più essere a intervalli crescenti, ma fisse ogni sei mesi.

Prima di concludere questa fondamentale sezione vorrei spiegarti due strategie: unaadatta allo studio di materiale limitato e una specifica per quando avrai a che fare conuna mole di studio più estesa.

La prima strategia è una forma di cramming, un modo per studiare quando si ha unbrevissimo tempo a disposizione. Il metodo, come ti ho detto, è applicabile solo quandosi ha a che fare con un numero di argomenti limitati da studiare, ma è di straordinariaefficacia. La semplicità di questo metodo è uno dei suoi pregi migliori, infatti, perapplicarla ti basterà basarti sullo schema che segue per ogni giorno di studio:

giorno 1: studia e ripeti il primo argomento

giorno 2: studia e ripeti il secondo argomento e ripeti il primo

giorno 3: studia e ripeti il terzo argomento e ripeti il primo e il secondoargomento

Continua così per tutti i giorni di studio, ma ti consiglio di non andare maioltre cinque.

Questa forma di cramming è incredibilmente efficace perché basata sulpotenziamento delle vie neurali dedicate ai ricordi, ma ti renderai certamente conto che,al crescere del numero di argomenti da ripetere, diventa difficilmente sostenibile.

La seconda strategia è costituita dalle ripetizioni spaziate ed è applicabile quando siha a che fare con parecchio materiale da memorizzare, è più lenta della precedente, ma,a lungo termine, è la più efficace perché è un sistema di studio altamente sostenibile. Ilconcetto di base è molto simile a quello delle ripetizioni cadenzate di cui ti ho parlatoin precedenza, ma, in questo caso, le ripetizioni non saranno basate solo su intervalli ditempo, esse terranno anche conto del grado di ritenzione in memoria dell’informazione.Gli intervalli di tempo sono gli stessi delle ripetizioni cadenzate, ma c’è una differenzafondamentale: se dovessi accorgerti di non ricordare un argomento dovrai ripeterlodopo due giorni, ricominciando, quindi, a seguire lo schema dal principio, come sel’avessi appena studiato, anche se fosse la ripetizione a sei mesi. Con questo metodo tisarà impossibile dimenticare e scoprirai quanto possa essere semplice ricordare persempre.

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Anche se puoi farne tranquillamente a meno, potrebbe risultarti utile Mnemosyne, unottimo programma gratuito per organizzare le ripetizioni spaziate, di qualità superioreanche ad altri a pagamento, a questo indirizzo web:

http://mnemosyne-proj.org/

Per scaricarlo ti basterà andare nella sezione download del sito.

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Riepilogo finale

Prima di concludere vorrei riepilogare brevemente gli argomenti trattati. Nel casodovessi accorgerti che ti è sfuggito qualche concetto ti consiglio di andare subito arivederlo.

1) Acronimi e acrostici: tecniche di memoria basate sulla composizione di sigle e dipiccoli componimenti utilizzando le iniziali o le prime sillabe delle parole damemorizzare. Sono estremamente utili quando si ha bisogno di richiamare rapidamentele parole memorizzate, ma hanno una scarsa flessibilità.

2) Tecnica dei loci: tecnica basata sull’associazione degli elementi da memorizzarecon immagini mentali create in precedenza. Solitamente queste immagini corrispondonoa luoghi effettivamente esistenti nel mondo fisico che il memorizzatore conosce neldettaglio.

3) Conversione visiva di lettere e numeri: poiché lettere e numeri sono concettiastratti e quindi difficilmente visualizzabili, per renderne facile la visualizzazione, conquesta tecnica vengono convertiti in immagini mentali di oggetti che li ricordano performa e caratteristiche.

4) Tecnica della concatenazione a cascata: tra tutte è la tecnica di memoria piùflessibile perché basata sulla concatenazione in sequenza di tutti gli elementi damemorizzare. Gli elementi memorizzati formano lunghe storie mentali che possonoessere facilmente ramificate per apprendere concetti strutturati.

5) Memorizzazione di parole a coppie: semplice tecnica dedicata allamemorizzazione di parole a coppie attraverso i meccanismi di visualizzazione eassociazione.

6) Parole chiave: con l’utilizzo delle parole chiave è possibile memorizzare interitesti. Una volta estratte esse devono essere memorizzate attraverso le tecniche dimemoria e, una volta richiamate alla memoria permetteranno di ricordare la parte ditesto a cui si riferiscono.

7) Metodi di studio: i metodi di studio sono strategie di apprendimento chepermettono di massimizzare il rendimento della mente. Essendo il funzionamento dellamemoria basato sulla ripetizione anche questi metodi sono strutturati in modo tale darafforzare i ricordi stimolandone varie volte il richiamo. I metodi più efficaci sono leripetizioni dilazionate a intervalli regolari nel tempo e le ripetizioni spaziate chetengono conto anche di eventuali ricordi persi.

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Glossario

Acronimo: sigla costituita dalle iniziali delle parole da memorizzare, è una delletecniche di memoria più semplici.

Acrostico: simile all’acronimo, è un piccolo componimento mnemonico costituitodalle prime parole o sillabe di ogni parola da memorizzare.

Apprendimento: processo cognitivo, basato su attenzione e ripetizione, nel quale leinformazioni vengono fissate nella memoria a lungo termine.

Associazione: tecnica utilizzata per associare più informazioni da ricordare tra loro.

Attenzione: processo cognitivo che permette di selezionare gli stimoli ambientali sucui concentrarsi e di ignorare gli altri.

Concatenazione a cascata: particolare tecnica di memoria basata su visualizzazionee associazioni sequenziali.

Conversione visiva: tecnica utilizzata per trasformare lettere e numeri, che sonoconcetti astratti e quindi difficilmente visualizzabili, in immagini. Il processo diconversione viene fatto associando la lettera o il numero a un oggetto fisico che nericordi la forma. La visualizzazione di tali immagini deve essere: vivida; in movimento;paradossale; comica; sproporzionata.

Cramming: studio di grandi quantità di materiale in tempi ridotti.

Memoria a breve termine: memoria di lavoro dove vengono accumulate leinformazioni da elaborare per un tempo massimo di 30 - 40 secondi. È stato calcolatoche essa può contenere 7 +/- 2 elementi alla volta, cioè da un minimo di 5 a un massimodi 9.

Memoria a lungo termine: memoria nella quale vengono immagazzinate leinformazioni apprese. Necessita di attenzione e ripetizione. Con le tecniche di memoriale informazioni vengono passate direttamente nella memoria a lungo termine.

Memoria naturale: la normale capacità di memorizzare del cervello senza l’ausiliodi tecniche di memoria.

Memorizzazione di parole a coppia: associazione di parole o concetti due a due.Necessaria sia per creare associazioni più complesse che per memorizzare concetti acoppie, come nel caso dei vocaboli stranieri.

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Metodo di studio: strategia di apprendimento finalizzata a ottimizzare lo studio.

Mnemosyne: programma gratuito per computer basato sul metodo di studio delleripetizioni spaziate.

Parola chiave: parola che, estratta da un testo, permette di ricordare parte di esso.

Ripetizioni cadenzate: ripetizioni effettuate a intervalli di tempo prestabiliti permassimizzare la ritenzione e ridurre al minimo l’oblio.

Ripetizioni dilazionate: vedi “ripetizioni cadenzate”.

Ripetizioni spaziate: ripetizioni effettuate a intervalli di tempo prestabiliti chetengono anche conto degli effetti dell’oblio per ridurlo al minimo.

Tecnica dei loci: tecnica di memoria basata su visualizzazione e associazione a locipreesistenti in memoria.

Tecnica di memoria : tecnica utilizzata per memorizzare più rapidamente e piùfacilmente elementi che sarebbero difficili da ricordare. Sfrutta la particolare capacitàdel cervello di ricordare le informazioni se sono trasformate in immagini e storie.Normalmente il cervello immagazzina quasi tutto, ma ritrovare le informazioni èdifficile. L’ordine impartito ai ricordi dalle tecniche di memoria facilita enormementequesto compito.

Visualizzazione: tecnica utilizzata per convertire informazioni da memorizzare inimmagini con delle caratteristiche particolari: vivide; in movimento; paradossali;comiche; sproporzionate.

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Fine