Trasparenza Enti, La Civit Detta Le Linee Guida, sole24ore, domenico pennone

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  • 8/8/2019 Trasparenza Enti, La Civit Detta Le Linee Guida, sole24ore, domenico pennone

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    di Domenico Pennone

    Trasparenza Enti, la Civit detta le linee guidaLa Commissioneper lintegrit della Paha definito i critericon cui tutte le pubbliche

    amministrazionie le Autonomiedovranno promuovere,sentite le associazionidi cittadini e utenti,specifici programmida aggiornareannualmenteper garantire lintegritdei loro uffici

    La Commissione per laValutazione, Trasparen-za e lIntegrit delle am-

    ministrazioni pubbliche (Ci-vit) ha emanato, lo scorso 23settembre, la delibera n.150/2010 - sottoposta in una

    prima fase alla consultazionedegli enti di categoria e partisociali e poi approvato il for-ma definitiva lo scorso 14 ot-tobre 2010 - - contenenti leLinee guida per la predispo-sizione del programma trien-nale per la trasparenza e lin-tegrit da redigere ai sensidellarticolo 13 del decreto le-gislativo 27 ottobre 2009, n.150. Il decreto 150/2009 -promulgato in attuazione del-la legge 4 marzo 2009, n. 15

    - prevede, infatti, allarticolo11, commi 2 e 8, lettera a),che entro la fine del 2010 tut-te le amministrazioni predi-spongano e adottino il cosid-detto Programma triennaleper la trasparenza e lintegri-t.In pratica, tutte le amministra-zione pubbliche, sentite le as-sociazioni rappresentate nelConsiglio nazionale dei con-sumatori e degli utenti, do-vranno adottare uno specifi-co programma in grado di ga-rantire, appunto, la trasparen-za e lintegrit dei loro uffici,con aggiornamento annualedello stesso programma.Visto il delicato e complessoimpegno in cui dovranno es-sere coinvolte tutte le pubbli-che amministrazioni, la nor-mativa ha inoltre affidato allaCivit il compito di elaboraredelle Linee guida specificheper aiutare gli enti interessatia preparare e adottare i singo-

    li programmi. In particolare,questi dovranno definire, inmaniera chiara ed esaustiva,tutte le iniziative che si inten-dono intraprendere per garan-tire un adeguato livello di tra-sparenza, legalit e sviluppo

    della cosiddetta cultura del-lintegrit. Nel documentodovranno essere anche indica-te le modalit, i tempi di at-tuazione, le risorse dedicate egli strumenti di verifica del-lefficacia delle singole ini-ziative.

    RUOLO DEL WEBPrima di esaminare i puntisalienti delle linee guida pro-postedalla commissione be-ne ricordare che il Dlgs150/2009 ha individuato an-che, come principale stru-mento per garantirelaccessibilit totale, quel-lo della pubblicazione sui sitiistituzionali delleamministra-zioni pubbliche delle infor-mazioni concernenti ogniaspetto dellorganizzazione.In particolare previsto lob-bligo di pubblicazione on li-ne degli indicatori relativiagli andamenti gestionali, al-lutilizzo delle risorse per ilperseguimento delle funzioniistituzionali, dei risultati del-lattivit di misurazione e va-lutazione svolta dagli organicompetenti e la contabilizza-zione dei costi imputati alpersonale per ogni servizioerogato, nonch i dati del mo-nitoraggio del loro andamen-to nel tempo. evidente, quindi, che granparte delle Linee guida sianodedicate proprio al modo incui il web dovr essere utiliz-

    zato per garantire la traspa-renza.Ma laspetto pi significati-vo della normativa, richiama-ta dalle Linee guida, riguardail profilo sanzionatorio. Final-mente, un provvedimento in

    materia di comunicazione etrasparenza prevede specifi-che sanzioni in caso di ina-dempienze. La mancata ado-zione e realizzazione del Pro-gramma triennale per la tra-sparenza e lintegrit o ilmancato assolvimento degliobblighi di pubblicazione sulsito istituzionale comporter,infatti, il divieto di erogazio-ne della retribuzione di risul-tato ai dirigenti preposti agliuffici coinvolti. C da augu-

    rarsi che, almeno questa vol-ta, il rischio di veder venirmeno una parte della retribu-zione, convinca tutti i dirigen-ti preposti ad assolvere condiligenza al loro compito.

    ACCESSIBILIT TOTALENel lungo documento appro-vato dalla commissione (22pagine), corredato da un alle-gato che offre un modellodella sezione del sito che do-vr essere dedicata allopera-zione trasparenza, viene inprimo luogo ribadito il mo-derno concetto di trasparenzache, come nel testo del Dlgs150/2009 allarticolo 11 in-tesa oggi come accessibilittotale.In tal senso, tutti i cittadini,hanno il diritto ad avere datichiari, leggibili, aperti su co-me viene amministrata la co-sa pubblica e su come vengo-no spesi i loro soldi.Un concetto che, come in

    PANORAMAGESTIONE

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    Un manifesto per lopen governmentS

    ensibilizzare cittadini, imprese e Amministra-zione pubblica e promuovere lattuazione di

    strategie dellOpen Government nel nostro Paese. questo lobiettivo della neonata AssociazioneItaliana per lOpen Government, che riunisceesperti di diritto e di nuove tecnologie, funzionaripubblici e privati, docenti universitari ed altri com-ponenti della societ civile. LOpen Government(letteralmente Governo Aperto) - si legge nel do-cumento costitutivo dellassociazione - innanzitut-to una dottrina secondo cui lamministrazione de-ve essere trasparente a tutti i livelli e consentire un

    controllo continuo del proprio operato medianteluso delle nuove tecnologie. Unamministrazioneche intavola una costante discussione con i cittadi-ni, in modo da sentire quello che hanno da dire, eche prende decisioni basate sulle loro necessit.Tra le priorit dellassociazione, la stesura del co-siddettoManifesto dellOpenGovernment, docu-mento in cui gli iscritti hanno raccolto una serie diprincipi, comuni e condivisi, capaci di armonizza-re i differenti progetti spiegando, anche ai nonaddetti ai lavori, i vantaggi che deriverebberoper tutti dalladozione di politiche di Open Gov.Un vero e proprio Manifesto in dieci punti, subitosottoposto allattenzione generale attraverso unaconsultazione on line. Per la stesura del

    Manifesto, i promotori hanno impiegato diversimesi, ottenendo il contributo di decine di esperti etecnici del settore, in particolare sul tema del-lOpen Government e dellOpen Data e le loroimplicazioni giuridiche. Il documento, recentemen-te presentato a Roma, rappresenta una solida ba-se di partenza per garantire questa nuova funzio-ne del governo: fornire dati e servizi, permettendoa chiunque sia interessato di utilizzare quei datiper la collettivit e consentendo notevoli risparmirispetto al tradizionale modo di sviluppare siti eapplicazioni allinterno delle Pubblicheamministra-

    zioni. LOpen Data quindi come occasione di mi-gliorare lefficienza del settore pubblico trasferen-do alcune funzioni di analisi dellamministrazionea terzi: organizzazioni non governative, istituti diricerca e imprese, che sanno combinare e usare idati in modo originale e creativo.LOpen Govenrment - sottolinea lavvocato edesperto in diritto telematico Ernesto Belisario, tra iprincipali promotori del progetto - unopportunitconcreta di ottenere, attraverso la rete, unammini-strazione pi efficiente e una migliore democra-zia. Questopportunit, per, pu essere colta so-lo a patto di comprendere che il vero cambiamen-to fuori dal Palazzo e che la vera innovazionenon solo nelle tecnologie. (D.P.)

    molti hanno osservato, for-temente avanzato rispetto aquello dettato dalla legge241/1990, dove la trasparen-za considerata nei pi ri-stretti termini di diritto di ac-cesso ai documenti ammini-strativi, qualificato dalla tito-larit di un interesse e sotto-posto a specifici requisiti elimiti.Un concetto di accessibilitnuovo che si rif chiaramen-te alla moderna idea di opengovernment. LOpen Gover-nment, - letteralmenteGoverno Aperto - lo ricor-diamo, innanzitutto una dot-trina secondo cui lammini-strazione deve essere traspa-rente a tutti i livelli e consen-tire un controllo continuo delproprio operato medianteluso delle nuove tecnologie.Il documento pone quindi an-

    che lattenzione sullintrodu-zione di una nuova idea diIntegrit e doveri di compor-tamento dei titolari di funzio-ni pubbliche. Il riferimentoalla legalit e alla cultura del-lintegrit, diventa, in tal sen-so, strumentale alla preven-zione della corruzione nellePubbliche amministrazioni.La trasparenza intesa quin-di come il mezzo attraversocui prevenire ed eventual-mente, evidenziare situazioniin cui possano annidarsi for-me di illecito e di conflitto diinteressi.Ecco quindi la necessit del-lobbligo di pubblicazione dialcune tipologie di dati relati-vi da un lato ai dirigenti pub-blici, al personale non diri-genziale e ai soggetti che, avario titolo, lavorano nellam-bito delle pubbliche ammini-

    strazioni, dallaltro a sovven-

    zioni e benefici di natura eco-nomica elargiti da soggettipubblici, nonch agli acquistidi beni e servizi.Un altro aspetto concettualeribadito con chiarezza dallacommissione Civit quellorelativo alla necessit di con-cepire la trasparenza non pisolo in maniera statica (lasemplice pubblicazione deidati) ma anche dinamicacapace cio di intervenire sul-la struttura stessa dellammi-

    nistrazione. La trasparenza sipresenta nel documento dellaCivit, dunque, sotto un dupli-ce profilo: un profilostatico, consistente essen-zialmente nella pubblicit dicategorie di dati attinenti allepubbliche amministrazioniper finalit di controllo socia-le che consente a tutti i citta-dini uneffettiva conoscenzadellazione delle pubblicheamministrazioni, e un profilodinamico, direttamente cor-

    relato alla performance ingrado di sollecitare e agevola-re modalit di partecipazionee coinvolgimento della collet-tivit. Non pi quindi solo in-formazione e distribuzione didati ma la possibilit di darea tutti i cittadini elementi pervalutare landamento delle at-tivit dellamministrazione,partendo dagli obiettivi checi si dati per arrivare ai ri-sultati realmente ottenuti e inquali tempi realizzati.Le Linee guida mettono infi-ne a disposizione delle ammi-nistrazioni delle semplicischede su come le informa-zioni in questa chiave vannopubblicate e fornisce come al-legato un fondamentale elen-co con tutti i riferimenti dilegge, dettagliato e motivato,ma soprattutto chiaro, di cosa gi obbligatorio pubblicaresui siti Internet nella sezioneTrasparenza, integrit e me-rito. l

    PANORAMA

    GESTIONE

    11 DICEMBRE 2010 - n 49-5076