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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
Milano, 20 ottobre 2011
La trasparenza come bene comune nella
scuola e nella pubblica amministrazione
a cura di
Alberto Ardizzone e Angelo Paganini
Milano, 19-21 ottobre 2011 - Fieramilanocity
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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
Milano, 20 ottobre 2011
Porte aperte sul web a Smau 2011
Orario Workshop Relatore
Ore 14.00 La trasparenza come bene comune nella
scuola e nella pubblica amministrazione
Alberto Ardizzone
Angelo Paganini
Ore 15.00 La dematerializzazione dei documenti a
scuola: procedure, soluzioni e open point Mario Varini
Ore 16.00
Scrivere accessibile a scuola tra
microcontenuti e taggatura
dell’informazione
Alberto Ardizzone
Renata Durighello
Federica Scarrione
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Libertà è partecipazione
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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
Milano, 20 ottobre 2011
Un canale preferenziale per la trasparenza
Il C.A.D. prevede che Il
canale preferenziale
per l'interazione tra
Pubblica
Amministrazione ed
utenti debba essere, in
prevalenza, Internet.
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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
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L’ideale: un’impresa collettiva
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La realtà: si delega al webmaster
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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
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Normativa stringente
Il legislatore definisce in maniera sempre più precisa ed
articolata obblighi, contenuti, requisiti tecnici dei siti
pubblici
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Smarrimento
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Che fare?
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Il filo d’Arianna
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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
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Che strumenti usare?
CMS open source (risparmio e comunità internazionali).
Porte aperte sul web ha sviluppato un’architettura
omogenea e modelli di sito per 4 CMS
– Drupal
– Joomla!
– Plone
– Wordpress
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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
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Che cosa pubblicare?
Un solo riferimento perché implica già tutti i successivi:
Legge 7 agosto 1990 n. 241
Art. 22 1. Ai fini del presente capo si intende:
(…)
d) per "documento amministrativo", ogni rappresentazione grafica,
fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del
contenuto di atti, anche interni o non relativi ad uno specifico
procedimento, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti
attività di pubblico interesse, indipendentemente dalla natura
pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale;
(…)
3. Tutti i documenti amministrativi sono accessibili, ad eccezione di
quelli indicati all'articolo 24, commi 1, 2, 3, 5 e 6.
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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
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Concretamente? I contenuti minimi
• La normativa definisce una
serie di contenuti minimi.
Le Linee guida per i siti
web delle PA – anno 2011
ne elencano 45
• Però, in qualche caso, non
sembrano applicabili agli
istituti scolastici o non si
capisce bene come
applicarli
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Contenuti minimi: la proposta pasw
• La comunità di pratica
ha elaborato una
proposta di
interpretazione e
applicazione di quanto
previsto dalle linee
guida.
• Obiettivo? Trasparenza
reale non soltanto
formale
http://www.porteapertesulweb.it/contenuti-minimi-siti-scolastici-la-proposta-di-
porte-aperte-sul-web/.
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Esempi contenuti minimi pasw
• La proposta pasw elimina alcune voci perché non
riguardano le scuole o perché mancano indicazioni
adeguate. Ad esempio:
– Il programma triennale per la trasparenza e l'integrità ed il
relativo stato di attuazione
– I curricula e le retribuzioni di coloro che rivestono incarichi di
indirizzo politico amministrativo
– L'ammontare complessivo dei premi collegati alla performance
stanziati e l'ammontare dei premi effettivamente distribuiti
– L'analisi dei dati relativi al grado di differenziazione nell'utilizzo
della premialità sia per i dirigenti, sia per i dipendenti
• Trasparenza è anche eliminare informazioni inutili
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Esempi contenuti minimi pasw
• Per altri aspetti la proposta pasw interpreta i contenuti
minimi in modo da garantire un’ampia trasparenza. Ad
esempio:
– Per la voce L’organigramma e l’articolazione degli uffici, le attribuzioni e l’organizzazione di ciascun
ufficio anche di livello dirigenziale non generale, i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli
uffici, nonché il settore dell’ordinamento giuridico riferibile all’attività da essi svolta
Si propone Nella scuola indicare l’organizzazione di ogni ufficio/commissione, compresi i consigli di
classe
L’organigramma deve contenere nomi e ove possibile e-mail
Sia all’interno della sezione Trasparenza, valutazione e merito sia come voce di menu da
posizionare o nel menu superiore “di servizio” o nel menu laterale principale, in modo che
sia raggiungibile con un clic da ogni pagina
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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
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Esempi contenuti minimi pasw
• Altri esempi:
– Per la voce I nominativi e i curricula dei dirigenti e dei titolari di posizioni organizzative, redatti in
conformità al vigente modello europeo
Si propone Mettere per dirigente, vicepreside, collaboratori del dirigente, funzioni strumentali, DSGA
– Per la voce Il codice disciplinare
Si forniscono esempi http://www.isisromero.it/la-scuola/regolamenti/codice-disciplinare
http://www.liceogalilei.org/services/sanzioni.htm
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L’albo
1 gennaio 2011
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Caratteristiche della pubblicazione on line
• Etichetta Pubblicità legale
• Responsabile del procedimento di pubblicazione
• Immodificabilità
• Accessibilità ed usabilità
• Firma elettronica
• Diritto all’oblio (privacy)
• Numerazione cronologica univoca per anno ed
immodificabile
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Un esempio: l’albo pretorio con Drupal
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Ma trasparenza non è solo contenuti minimi
• Open Government
– Tutte le attività dei governi e delle amministrazioni dello stato devono
essere aperte e disponibili per favorire azioni efficaci e garantire un
controllo pubblico sull’operato
– “Fin dove possibile e sottostando alle sole restrizioni valide, le agenzie
devono pubblicare le informazioni on line utilizzando un formato aperto
(open) che possa cioè essere recuperato, soggetto ad azioni di
download, indicizzato e ricercato attraverso le applicazioni di ricerca
web più comunemente utilizzate” (direttiva USA sull’open government,
dicembre 2009)
– www.datagov.it – Manifesto dell’open data
– www.wikitalia.it/ - Movimento partecipativo di cittadini per l’opendata
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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
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Formati e contenuti aperti
Nella divulgazione dei dati e dei contenuti prodotti le pubbliche
amministrazioni italiane devono considerare:
• l’eventuale rilascio attraverso licenze d’uso che ne
favoriscano la diffusione verso i cittadini e incoraggino il loro
riutilizzo presso le imprese;
• l’utilizzo di Internet come canale di comunicazione primario, in
quanto il più accessibile e meno oneroso, attraverso il quale
diffondere i flussi informativi;
• la sicurezza dei dati;
• l’utilizzo di formati aperti, standardizzati e interoperabili.
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…e la scuola che c’entra?
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Trasparenza e materiali didattici
Rilasciare tutti i materiali
didattici e di lavoro prodotti
nelle scuole come licenze
creative commons
permettendo “agli utenti ed
agli operatori di riutilizzare
e/o condividere l’opera
protetta per fini non
commerciali” (Linee guida siti web PA 2011,
pag. 61)
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Trasparenza e formazione
Richiedere a chiunque
fa formazione nella PA
il rilascio dei materiali
distribuiti come licenza
Creative Commons con
facoltà di libera
diffusione.
Lo stesso vale per i
materiali prodotti dai
corsisti.
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Trasparenza e comunicazione web
Costruire siti e portali
utilizzando solo prodotti open
source con rilascio dei temi
come licenza Creative
Commons con facoltà di
libera diffusione
Comunicare i costi sostenuti
nella costruzione e gestione
del sito
Contenuti minimi come
opportunità di trasparenza
interna e con l’esterno
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Risorse
• www.porteapertesulweb.it
– http://www.youtube.com/user/porteapertesulweb
– http://www.slideshare.net/group/porte-aperte-sul-web
– http://it.groups.yahoo.com/group/porteapertesulweb/
• UN CMS per la scuola
– http://www.scuolacooperativa.net/drupal/
– http://www.scuolacooperativa.net/joomla/
– http://www.scuolacooperativa.net/plone/
– http://www.scuolacooperativa.net/wordpress/
– http://www.scuolacooperativa.net/wp3/
– http://www.scuolacooperativa.net/wp3-social/
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La trasparenza come bene comune nella scuola e nella pubblica amministrazione
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Crediti
• Le vignette ed i disegni sono opera di Nello Colavolpe, Chiara
Losacco e Giada Lazzari. La vignetta alla slide 32 è tratta da
internet e appare marchiata come Ouest-France
• Contatti
Questa presentazione è stata rilasciata sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 3.0 Unported. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/ o spedisci una lettera a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA.
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A destinazione, per oggi
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…anche se…
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Ma il cammino continua
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Cos’è IWA?
IWA/HWG è un’Associazione professionale no profit
riconosciuta leader mondiale nella fornitura dei principi e
delle certificazioni di formazione per i professionisti della
Rete Internet; è presente in 100 paesi, con 130 sedi ufficiali
in rappresentanza di più di 165.000 associati.
La sua missione:
• Fornire programmi formativi di qualità;
• Fornire agli associati supporto e collaborazione a livello
regionale, nazionale e internazionale, nonché un marchio di
affiliazione riconosciuto a livello mondiale;
• Promuovere i principi universali di etica e di pratica
professionale per tutti i professionisti della Rete Internet;
•Fornire supporto per la definizione e lo studio di normative
nei Paesi in cui è presente
Network: http://www.iwa.it http://www.itlists.org http://blog.iwa.it http://webaccessibile.org http://skillprofiles.eu
Partecipazioni internazionali
Partecipazioni nazionali
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Perché IWA?
• Fare rete tra professionisti
– Scambiarsi informazioni / esperienze
– Condividere buone pratiche di lavoro
• Apprendere
– Consultare documentazione condivisa
– Discutere con gli altri soci
– Partecipare ad eventi formativi / informativi
• Divulgare
– Effetto “ebola”: condividere la conoscenza
– Proporsi come discenti per seminari e corsi